Manutenzione dei veicoli ferroviari Giorgio Serpelloni 5 Dicembre 2016
Manutenzione dei veicoli ferroviariGiorgio Serpelloni
5 Dicembre 2016
Definizioni
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Manutenzione
Combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, previste
durante il ciclo di vita di un’entità, destinate a mantenerla o riportarla in uno
stato in cui possa eseguire la funzione richiesta
Per manutenzione si intende un insieme di attività volte a mantenere un’unità
funzionale in uno stato in cui può svolgere la sua funzione precipua, o a
ripristinare tale stato, al fine di garantire l’integrità costante di sistemi di
sicurezza e la conformità con le norme applicabili
UNI EN 13306
Linee guida ANSF
Definizione
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Guasto
Un componente funziona regolarmente, conservando un comportamento
normale, fino a quando è in grado di resiste alle sollecitazioni (meccaniche,
termiche, elettriche, atmosferiche,… a qualsiasi titolo) provenienti
dall’esterno; quando le sollecitazioni, in genere di origine anomala, superano
la soglia di resistenza, si verifica il guasto: il componente passa dallo stato di
componente funzionante a componente in avaria.
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MANUTENZIONE
PREVENTIVA CORRETTIVA
DIFFERITA URGENTESU CONDIZIONE CICLICA
PROGRAMMATA SU RICHIESTA O CONTINUA
PROGRAMMATA
• manutenzione legata al guasto estemporaneo e/o non previsto;
• legata alle condizioni di esercizio (UNI EN 13306) e volta a
riportare l’entità in uno stato in cui essa possa eseguire una
funzione richiesta
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Manutenzione correttiva (non programmata)
DIFFERITA URGENTE
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Manutenzione preventiva
Manutenzione eseguita a intervalli regolari di tempo (stabiliti dal
progettista o dal costruttore) secondo un manuale di manutenzione
in possesso al responsabile della manutenzione. La manutenzione
programmata mira infatti è a garantire i criteri che assicurino la
sicurezza del veicolo
• Manutenzione preventiva:
▫ a intervalli predeterminati o secondo criteri prescritti
▫ prevista per ridurre la probabilità di guasto o il degrado del funzionamento di un’entità
• Manutenzione secondo condizione:
▫ include una combinazione di monitoraggio delle condizioni e/o ispezioni e/o prove, analisi e le
azioni di manutenzione che ne conseguono
▫ monitoraggio, ispezioni o prove possono essere programmate, su richiesta o effettuate in
continuo
• Manutenzione ciclica:
▫ a intervalli di tempo stabiliti o un numero di unità di misura di utilizzo,
▫ senza una precedente indagine sulle condizioni dell’entità
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Manutenzione preventiva
SU CONDIZIONE CICLICA
PROGRAMMATA SU RICHIESTA O CONTINUA
PROGRAMMATA
• Fintanto che con la Direttiva UE 44/91 a livello comunitario non
venne sancita la liberalizzazione del trasporto su ferro con la
separazione gestionale e contabile fra il ruolo dell’infrastruttura e
quello del trasporto
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Regole di manutenzione
LA MANUTENZIONE E LE SUE REGOLE ERANO STABILITE
DALL’IMPRESA (ENTE, SOCIETA’ O AZIENDA AUTONOMA) CHE
GESTIVA IL SISTEMA FERROVIARIO
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Schema diffuso in ambito ferroviario
CORRENTEo
1. LIVELLO
CICLICAo
2. LIVELLO
1. Livello
Include:
• Manutenzione correttiva: in occasione di guasti o alterazioni
funzionali
• Manutenzione programmata: secondo scadenze o percorrenze
stabilite da costruttore o gestore▫ Periodi temporali nell’ordine del mese, a percorrenza nell’ordine di qualche migliaia
di chilometri
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Manutenzione corrente
secondo scadenze o
percorrenze stabilite da
costruttore o gestore
in occasione di guasti o
alterazioni funzionali
INTERVENTI PERIODICI INTERVENTI CORRETTIVI
Linee guida STADLER
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Manutenzione corrente
2. Livello
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Manutenzione ciclica
• secondo intervalli di tempo stabiliti o un numero di unità di
misura di utilizzo
• senza una precedente indagine sulle condizioni dell’entità
• intervalli stabiliti a partire dalla conoscenza dei meccanismi di
guasto dell’entità
INTERVENTI PERIODICI
MANUTENZIONE PREVENTIVA
• Istruzioni curate dalla Direzione Generale delle FS (Servizio
Materiale e Trazione)
• Manuali di manutenzione forniti dai costruttori
• Circolari e lettere argomentate della Dir. Generale
• Disegni di progetto del rotabile
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Documentazione e manualistica
In ogni impianto esisteva una “branca” tesa a studiare,
raccogliere informazioni e redigere istruzioni operative sui mezzi
da riparare/manutenere nell’impianto
Le operazioni di rimozione dei veicoli dall’esercizio avvengono
attraverso due diverse procedure a seconda che si tratti di
• veicoli autotrainanti come locomotive ed automotrici o
• veicoli rimorchiati (carri e carrozze)
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Operazione di rimozione dei veicoli dall’esercizio
Operazione di rimozione dei veicoli dall’esercizio
Rimozione sotto la responsabilità del CAPO RIMESSA di ogni impianto
a cui sono assegnati i veicoli
Manutenzione CORRENTE PROGRAMMATA o Manutenzione CICLICA
• In funzione del monitoraggio della percorrenza
Manutenzione CORRENTE CORRETTIVA
• Sulla base delle informazioni ricevute dal personale di macchina,
dal DCT (Dirig. Centr. Trazione) o dal “piazzalista” (organo che
nell’impianto controllava lo stato dei veicoli dopo il servizio)
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Locomotive e automotrici
Manutenzione CORRENTE (Rev.2) le carrozze vengono inviate
all’Officina di un impianto periferico a seguito di:
• guasti rilevati durante le operazioni di verifica (VT) o segnalate
sul libro di bordo dal personale del treno;
• scadenze di visite periodiche (Rev.2) rilevate dal personale di
verifica durante la visita tecnica (eseguita sul treno prima della
partenza o dopo l’arrivo)
• rimossa dall’esercizio dall’organo che segue l’esercizio delle
carrozze a livello periferico (Trasporto locale) o centrale (Trasporto
passeggeri per la media e lunga percorrenza)
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CarrozzeOperazione di rimozione dei veicoli dall’esercizio
Operazione di rimozione dei veicoli dall’esercizio
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Carrozze
Fonte: E.Principe, Nozioni sui veicoli FS per trasporto merci , 2004; Nozioni sui veicoli FS per viaggiatori, 2002
Operazione di rimozione dei veicoli dall’esercizio
Inviati alle Officine a seguito di:
• scadenze rilevate sulle iscrizioni del carro
• anormalità, guasti o carenze funzionali (usura degli organi di
frenatura, funzionamento delle porte/portelloni o sistemi di
chiusura, stato del pavimento) rilevate durante la visita tecnica
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Carri
Operazione di rimozione dei veicoli dall’esercizio
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Carri
Fonte: E.Principe, Nozioni sui veicoli FS per trasporto merci , 2004; Nozioni sui veicoli FS per viaggiatori, 2002
Operazione di rimozione dei veicoli dall’esercizio
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Carri
Fonte: E.Principe, Nozioni sui veicoli FS per trasporto merci , 2004; Nozioni sui veicoli FS per viaggiatori, 2002
Siti manutentivi
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Esecuzione della manutenzione
SITI MANUTENTIVI
CORRENTE CICLICA
O.G.R.O.M.L. O.M.V.
LOCOMOTIVE e AUTOMOTRICI
situate nelle sedi deiD.L.
CARROZZE e CARRIex Squadre Rialzo
• Congruo periodo di tempo: presso costruttore e presso proprio
impianto
• Manuale del costruttore▫ Descrizione dettagliata del rotabile
▫ Operazioni manutentive
▫ Elenco dei ricambi
▫ In TRENITALIA integrato da indicazioni/direttive, in genere cogenti, dalla Direzione Generale
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Formazione del personale
Organizzazione del passato
GRUPPI DI LAVORO
ORDINATIVO DI LAVORO
• OPERAZIONI
• ATTREZZI
• TEMPI
COLLAUDO
• ESEGUITO DA PERSONALE APPOSITO
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Organizzazione del lavoro
TUTTE LE OPERAZIONI ADEGUATAMENTE TRACCIATE
Separazione fra gestione della struttura e del trasporto
• Separazione sia gestionale che finanziaria fra gestore
dell’infrastruttura (GI) e imprese ferroviarie (IF)
Presso le Ferrovie dello Stato settore trasporto organizzato in
3 DIVISIONI (1999) ciascuna assegnataria sia di locomotive sia di
materiale rimorchiato:
• TRASPORTO LOCALE: diviso in Direzioni Regionali
• TRASPORTO PASSEGGERI: media e lunga percorrenza
• TRASPORTO MERCI (Cargo)
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Applicazione direttiva UE 44/91
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Evoluzione dello scenario ferroviario
Il turno dei materiali quindi veniva e viene redatto programmando,
secondo le percorrenze previste, la sosta nell’impianto strutturato per gli
interventi di M.C.P.T.C
APERTURA AL LIBERO MERCATO
AFFERMAZIONE DEI TRENI A COMPOSIZIONE BLOCCATA
INTRODUZIONE DELLA MCPTC (MANUTENZIONE CORRENTE
PROGRAMMATA A TRENO COMPLETO)
preciso ma dispendioso
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Aggiornamento organizzativo
ORDINATIVO DI LAVORO
APPROCCIO QUALITATIVO
RESPONSABILIZZAZIONE DEL
PERSONALE (istruito e esperto)
MOTIVAZIONE DEL PERSONALE A
SODDISFAZIONE ESERCIZIO
DESCRIZIONE
ORGANO DA
MANUTENERE
MISURE DA
VERIFICARE
con valori
consentiti
RIFERIMENTI
TECNICI
(disegni,
manuali)
ATTREZZICOMPONENTI
DA SOSTITUIRE
“FICHES” DI LAVORO
• Soggetto a specifica PROCEDURA• Esecuzione sovraintesa da RESPONSABILE e riportata a RESPONSABILE MANUTENZIONE (SRM o ECM)• Restituzione del veicolo dopo VALUTAZIONE• TRACCIATURA sia cartacea sia elettronica
• D.Leg. 43/2011 - definizioni di ruoli e responsabilità del nuovo soggetto▫ Detentore
▫ “SRM - Soggetto Responsabile della Manutenzione o ECM - Entity in Charge of the Maintenance”)
• Regolamento UE 445/2011 – definizione del sistema di certificazione dei SRM ▫ Il sistema di certificazione si applica a qualsiasi SRM
▫ La certificazione è valevole in ambito europeo
• “Norme per la qualificazione del personale impiegato in attività di sicurezza della circolazione ferroviaria” – Decreto ANSF 4/2012
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Responsabilità della manutenzione
• utilizza il veicolo come mezzo di trasporto e in quanto tale è
iscritto nel Registro di Immatricolazione (RIN)
• garantisce che i veicoli siano conformi al quadro normativo di
riferimento verso le IF e il GI
• i contratti d’uso del veicolo con IF/GI e di manutenzione con l’SRM
(ECM) devono contenere le regole per il controllo dei rischi inclusi
quelli di interfaccia
• è il titolare della registrazione del veicolo
• il detentore mette a disposizione del SRM (ECM) tutta la
documentazione relativa alla manutenzione
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Detentore
Responsabilità della manutenzione
• per ciascun veicolo è individuato un SRM indicato dal titolare della
registrazione al RIN (detentore)
• il SRM effettua direttamente la manutenzione o la affida a officine
di manutenzione qualificate
• il SRM deve essere certificato
• il SRM deve essere responsabile verso i propri clienti e/o
utilizzatori dei veicoli delle attività di manutenzione svolte sotto la
sua responsabilità (direttamente o tramite officine qualificate)
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Soggetto Responsabile della Manutenzione (SRM)
GESTIONE
• Supervisione
• Coordinamento funzioni manutenzione
• Garanzia
SVILUPPO DELLA MANUTENZIONE
• Gestione piano di manutenzione inclusa interoperabilità e aggiornamento
• ComputerizedMaintenanceManagement System
GESTIONE DELLA FLOTTA
• Rimozione del veicolo
• Ritorno in esercizio
ESECUZIONE DELLA MANUTENZIONE
• Esecuzione
• Documentazione
Responsabilità della manutenzione
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Compiti del SRM (Reg. UE 445/2011)
RAMS (Affidabilità, Disponibilità, Manutenibilità e Sicurezza)
• Rapporto contrattuale fra fornitore e acquirente/utilizzatore
• indicatori del livello della qualità del servizio e della sicurezza del sistema
• Richiamati indirettamente da report richiesti periodicamente da ANSF a IF
• Attitudine di un’entità a svolgere una funzione richiesta in date condizioni durante un intervallo di tempo stabilito.
• L’AFFIDABILITA’ può essere quantificata come una probabilità o indicatori di prestazione.
AFFIDABILITÀ (RELIABILITY)
• Attitudine ad essere in uno stato atto a funzionare come e quando richiesto, in determinate condizioni, partendo dal presupposto che siano fornite le risorse esterne
• La DISPONIBILITA’può essere quantificata
DISPONIBILITÀ (AVAILABILITY)
• Attitudine di un’entità, in certe condizioni d’uso, ad essere mantenute o ripristinate in uno stato in cui essa possa eseguire in la funzione richiesta, quando la manutenzione è effettuata in date condizioni e vengono adottate le procedure e le risorse prescritte
MANUTENABILITÀ
(MAINTENABILITY)
• Assenza di rischio inaccettabileSICUREZZA
(SAFETY)
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Elementi RAMS
FONTE: UNI EN 13306
RESTITUIRE ALL’ESERCIZIO UN PRODOTTO IN CUI SIA GARANTITA L’INTEGRITA’ DEL SISTEMA SICUREZZA E
LA CONFORMITA’ ALLE LEGGI/NORME VIGENTI
OFFRIRE UN PRODOTTO CHE GARANTISCA I REQUISITI DI CONFORT AL CLIENTE
RIDURRE AL MINIMO IL FERMO DEL MEZZO
CONTENERE I COSTI
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Obiettivi della manutenzione
RESTITUIRE ALL’ESERCIZIO UN PRODOTTO IN CUI SIA GARANTITA L’INTEGRITA’ DEL SISTEMA SICUREZZA E
LA CONFORMITA’ ALLE LEGGI/NORME VIGENTI
OFFRIRE UN PRODOTTO CHE GARANTISCA I REQUISITI DI CONFORT AL CLIENTE
RIDURRE AL MINIMO IL FERMO DEL MEZZO
CONTENERE I COSTI
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Obiettivi della manutenzione
Offrire un prodotto che garantisca la sicurezza (D.Leg. 43/2011)
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Obiettivi della manutenzione
ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLA SICUREZZA
RESPONSABILE MANUTENZIONE (SRM o ECM)MANUALE DI MANUTENZIONE E ISTRUZIONI
TECNICHE DEL COSTRUTTORE
Garanzia sulla sicurezza dei veicoli
mediante sistema di manutenzione
Nominato dal detentore
Certificato secondo Reg. UE 445/2011
Iscritto al RIN con detentore
Technical file fornito da costruttore alla
richiesta di Autorizzazione di Messa In
Servizio (AMIS)
Base per piano di manutenzione
(maintenance file) e procedure di
manutenzione
Procedura ricerca guasti
Catalogo ricambi
Offrire un prodotto che garantisca la sicurezza (D.Leg. 43/2011)
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Obiettivi della manutenzione
Procedure di manutenzione:
• monitoraggio del corretto funzionamento
• diagnostica
• metodi
• strumenti di prova
Date sostituzioni obbligatorie
Intervalli di ispezione obbligatorie
Procedure ispettive
Tolleranze sulle percorrenze/tempi di esercizio
DEFIN
ISC
ESono da considerarsi obbligatorie le attività che, se effettuate con tempistiche meno stringenti o
con modalità diverse da quelle definite, possono pregiudicare l’integrità costante dei sistemi di
sicurezza o la conformità con le norme applicabili
CONFORT e DECORO
Operazioni atte a garantire nel tempo la funzionalità/efficienza di apparati
la cui avaria pregiudica il confort dei passeggeri (dato un livello di qualità)
REGOLARITÀ
Operazioni atte a garantire nel tempo la funzionalità/efficienza di apparati
la cui avaria pregiudica la regolarità del servizio
Offrire un prodotto che garantisca la sicurezza (D.Leg. 43/2011)
• Le operazioni nel piano di manutenzione sono generalmente
contrassegnate con queste lettere
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Obiettivi della manutenzione
R
C
SICUREZZA
Operazioni atte a garantire nel tempo i requisiti di sicurezzaS
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Obiettivi della manutenzione
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Obiettivi della manutenzione
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Obiettivi della manutenzione
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Obiettivi della manutenzione
Offrire un prodotto che garantisca la sicurezza (D.Leg. 43/2011)
• REQUISITI espressi dal Decreto ANSF 4/2012, all C, MODULO MV
• FORMAZIONE erogata da personale dell’impresa stessa, se in possesso di
certificato di sicurezza
• CERTIFICAZIONE e ABILITAZIONE alle attività manutentive sono obiettivi
della formazione
• TRACCIATA nel Sistema Gestione della Sicurezza dell’impresa
• PROCESSO DI MANTENIMENTO delle competenze per ogni agente
abilitato
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Obiettivi della manutenzione
FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEL PERSONALE
RESTITUIRE ALL’ESERCIZIO UN PRODOTTO IN CUI SIA GARANTITA L’INTEGRITA’ DEL SISTEMA SICUREZZA E
LA CONFORMITA’ ALLE LEGGI/NORME VIGENTI
OFFRIRE UN PRODOTTO CHE GARANTISCA I REQUISITI DI CONFORT AL CLIENTE
RIDURRE AL MINIMO IL FERMO DEL MEZZO
CONTENERE I COSTI
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Obiettivi della manutenzione
Infrastrutture adeguate:
es. carico e scarico toilette
FONDAMENTALI PER
OBIETTIVI DI CONFORT
Offrire un prodotto che garantisca i requisiti di confort
Elementi che necessitano di controllo sistematico
indipendentemente dalle necessità/scadenze di manutenzione
corrente o correttiva:
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Obiettivi della manutenzione
PULIZIA INTERNA E ESTERNA
FUNZIONAMENTO TOILETTE IN TUTTI I
COMPONENTI
FUNZIONAMENTO CLIMATIZZAZIONE
FUNZIONAMENTO ILLUMINAZIONE
FUNZIONAMENTO PRESE ELETTRICHE
Organizzazione flessibile e
adeguata:
• personale con necessarie
competenze
• luoghi e circostanze di
controllo/intervento
definite e sufficienti
per garantire l’efficienza
degli impianti fondamentali
RESTITUIRE ALL’ESERCIZIO UN PRODOTTO IN CUI SIA GARANTITA L’INTEGRITA’ DEL SISTEMA SICUREZZA E
LA CONFORMITA’ ALLE LEGGI/NORME VIGENTI
OFFRIRE UN PRODOTTO CHE GARANTISCA I REQUISITI DI CONFORT AL CLIENTE
RIDURRE AL MINIMO IL FERMO DEL MEZZO
CONTENERE I COSTI
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Obiettivi della manutenzione
Ridurre al minimo il fermo dei mezzi
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Obiettivi della manutenzione
INTERVENTI MANUTENTIVI IN INTERVALLI DI
TEMPO NON OCCUPATI DA ESERCIZIO
STRUTTURE ADEGUATE
MANO D’OPERA DISPONIBILE
INFORMAZIONI DALL’ESERCIZIO
DIARIO DEL MEZZO
RICAMBI DISPONBILI
• il periodo migliore per svolgere la manutenzione corrente è quando il veicolo non è
impegnato in esercizio
• le operazioni programmate possono essere compiute anche in periodi e giorni diversi
purché siano rispettate le scadenze previste nel “manuale di manutenzione”
Ridurre al minimo il fermo dei mezzi
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Obiettivi della manutenzione
INTERVENTI MANUTENTIVI IN INTERVALLI DI
TEMPO NON OCCUPATI DA ESERCIZIO
• lunghezza dei binari in ambiente chiuso adeguata ai mezzi da manutenere
• binari su colonnine per rendere agevole e sicuro l’intervento sul veicolo
• consentire interventi in sicurezza sull’imperiale del rotabile (rischio di cadute accidentali e contatti
con la linea aerea)
• mezzi di sollevamento adeguati (es. sollevamento di un carrello motore)
• sollevatori di rotabili (cavallette di sollevamento) sufficienti e adeguati alle masse (deve essere
consentito il cambio di una sala montata o di un carrello).
• disposizione dei binari per una introduzione ed estrazione agevole dei rotabili dall’officina,
possibilmente da entrambe le estremità della struttura.
L’introduzione, estrazione e movimentazione dei rotabili nell’ officina devono poter essere
compiute dal personale dell’officina con mezzi di movimentazione idonei e compatibili con le
abilitazioni/competenze del personale
Ridurre al minimo il fermo dei mezzi
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Obiettivi della manutenzione
STRUTTURE ADEGUATE
L’officina di manutenzione è un’organizzazione mobile o fissa composta da personale, incluso quello con
responsabilità direttive, strumenti ed impianti finalizzata ad effettuare la manutenzione di veicoli, parti,
componenti o sub assemblaggi di veicoli. Le Officine possono essere interne od esterne all’ECM, se
esterne devono essere qualificate dall’ECM stesso in quanto operano sotto la loro responsabilità.
Commento ANSF a Reg. UE 445/2011
• In funzione dei programmi di manutenzione
• coerente con gestione impostata dal responsabile della manutenzione (capo officina o
SRM)
• talvolta, nella mantuenzione corrente, può tornare utile adottare il provvedimento per cui
le operazioni programmate sono compiute anche in periodi e giorni diversi purché siano
rispettate le scadenze previste
Ridurre al minimo il fermo dei mezzi
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Obiettivi della manutenzione
MANO D’OPERA DISPONIBILE
• libro di bordo del veicolo
• diagnostica del veicolo
• informazioni sul guasto che il personale del treno ha dato alla Sala Operativa (S.O.)
• con eventuale apertura di ticket se previsto da “manuale della sicurezza” e relativa
chiusura a carico dell’Officina a intervento manutentivo concluso
Ridurre al minimo il fermo dei mezzi
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Obiettivi della manutenzione
INFORMAZIONI DALL’ESERCIZIO
• diario del treno (Computerized Maintenance Managment System):
• nel caso di manutenzione programmata durante manutenzione corrente
• indicazione dei componenti da verificare o sostituire
• “ordine di lavoro” generato elenca interventi da effettuare
DIARIO DEL TRENO
La disponibilità dei ricambi è uno degli elementi fondamentali per scongiurare il fermo del
mezzo
I ricambi devono essere:
• elencati nel “Catalogo ricambi” del “Manuale di Manutenzione”
• conformi alle norme nazionali ed internazionali nonché agli ordini di lavoro
• con dichiarazione CE per veicoli soggetti alle STI (Specifiche Tecniche di Interoperabilità):
• conforme alle norme tecniche emanate dallo stato di appartenenza del veicolo in mancanza di
STI pertinente o in caso di deroga per il componente
Per l’approvvigionamento
• la combinazione dei dati storici sui consumi, combinati con i ritorni di esperienza, insieme ai
tempi di approvvigionamento deve costituire la base per la costituzione delle scorte
• I ricambi per i veicoli ferroviari sono nella quasi totalità componenti specifici e quindi spesso
costruiti appositamente per un dato mezzo con una evidente maggior difficoltà di
approvvigionamento.
Ridurre al minimo il fermo dei mezzi
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Obiettivi della manutenzione
RICAMBI DISPONIBILI
RESTITUIRE ALL’ESERCIZIO UN PRODOTTO IN CUI SIA GARANTITA L’INTEGRITA’ DEL SISTEMA SICUREZZA E
LA CONFORMITA’ ALLE LEGGI/NORME VIGENTI
OFFRIRE UN PRODOTTO CHE GARANTISCA I REQUISITI DI CONFORT AL CLIENTE
RIDURRE AL MINIMO IL FERMO DEL MEZZO
CONTENERE I COSTI
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Obiettivi della manutenzione
Contenimento dei costi
Interventi:
• sulla struttura organizzativa per ridurre l’incidenza delle spese generali
• sull’organizzazione del lavoro e sul piano tecnologico per contenere i costi diretti di manutenzione▫ presupponendo che l’incidenza maggiore sui costi sia nella mano d’opera
La definizione corretta dei costi andrebbe condotta sul ciclo-vita del rotabili, ma ha diverse limitazioni dovute a:
• difficoltà nello stabilire la durata della vita di un rotabile (20 – 30 anni)
• modalità di gestione del costo della riparazione ciclica
• difficoltà nel valorizzare l’indisponibilità
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Obiettivi della manutenzione
• Codifica di elementi fondamentali consolidati
• Evoluzione e maggiore coinvolgimento dell’tecnico esecutore della
manutenzione
• Necessità di maggior capillarità degli interventi atti alla
soddisfazione del cliente
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Conclusioni