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MEZZI OTTICI DELL’OCCHIO
-CORNEA i.r. 1,376
-ACQUEO i.r. 1,336
-CRISTALLINO (cortex-core) i.r. 1,386-1,406
-VITREO i.r. 1,336
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L’OCCHIO COME DIOTTRO
è un sistema ottico,centrato,convergente
- ”sistema ottico “ perché composto da più lenti ( cornea e cristallino) e da quattro mezzi di diverso indice di rifrazione ( cornea,umore acqueo,cristallino,umore vitreo)
-”centrato”perché le lenti hanno il centro di curvatura su una stessa retta
- “convergente” perché la rifrazione finale è la convergenza
CORNEA
È una lente ad effetto convergente dove :
la superficie anteriore = + 49,5 diottrie
la superficie posteriore = - 6 diottrie
e pertanto
il potere diottrico della cornea globalmente inteso è = + 43,5 diottrie
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CRISTALLINO
-ha un potere effettivo di base di 15 diottrie positive
- in seguito all’accomodazione assume una forma più curva in ambedue le superfici anteriore e posteriore (soprattutto anteriore) e quindi può variare il suo potere diottrico
-non ha una struttura omogenea: è possibile distinguere una porzione centrale (nucleo) biconvessa con indice di rifrazione maggiore e una porzione periferica (corteccia) con indice di rifrazione minore
Il cristallino
• Spessore: 3-4 mm (4 mm sotto i 10 aa, 3-5 mm a 10-20 aa e aumenta fino a 5 mm oltre i 50 aa).
• La superficie anteriore presenta un raggio centrale di 10.20 mm e quella posteriore di 6 mm in condizione di riposo.
• Ha forma di lente biconvessa con curvatura variabile
1R
OCCHIO “SCHEMATICO” ( di Gullstrand ) e OCCHIO “RIDOTTO” ( di Donders )
sono modelli teorici semplificati che,evitando di fare calcoli complessi su occhi reali, consentono di trovare con facilità le dimensioni dell’immagine retinica
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a a
ANGOLO VISIVO
È l’angolo sotteso da un oggetto al punto nodale dell’occhio ed è uguale a:
d (dimensione dell’oggetto)
tg angolo a = ________________________
D (distanza dell’oggetto )
L’angolo visivo governa la dimensione dell’immagine retinica
DIMENSIONE DELL’IMMAGINE RETINICA
Varia con la distanza dell’oggetto dal punto nodale dell’occhio :
- l’ oggetto che si avvicina al punto nodale sottende un angolo sempre più grande e di conseguenza appare più grande e viceversa.
Tuttavia esistono del limiti alla chiara percezione dell’immagine sia quando l’oggetto si avvicina che quando si allontana.
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EMMETROPIA
In un occhio emmetrope il secondo fuoco principale cade sulla retina
AMETROPIA
In un occhio ametrope il secondo fuoco principale non cade sulla retina per effetto di uno squilibrio tra lunghezza assiale e potere diottrico
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AMETROPIA
- ametropie assili
-ametropie di curvatura
-ametropie da alterato indice di rifrazione
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ABERRAZIONE
ogni imperfezione dell’immagine retinica
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Decentramento
Il decentramento di una lente induce coma, effetto prismatico, astigmatismo da fasci obliqui.
Source: Calossi A.: The optical quality of the cornea, 2003
Coma Astigmatismo da fasci obliqui
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Aberrazione sferica
Fm Fp
Condizione in cui i raggi provenienti dalle porzioni del sistema ottico più o meno vicine all’asse ottico formano diverse porzioni di fuoco.
Essa viene definita positiva quando il fuoco dei raggi incidenti in periferia (marginali Fm) si forma prima di quelli provenienti dalla porzione centrale o parassiale (Fp).
Aberrazione sferica
Fp Fm
Quando il fuoco dei raggi periferici o marginali (Fm) si forma dopo quelli provenienti dalla porzione centrale o parassiale (Fp), si avrà aberrazione sferica negativa
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CORNEA E CRISTALLINO SONO DUE LENTI ENTRAMBE
ASFERICHE
Cristallino Cornea
La cornea• La cornea è composta da due
superfici asferiche .
• Il potere medio è di 43 diottrie (rappresenta circa il 70% del potere totale dell’occhio).
• La cornea induce aberrazione sferica longitudinale positiva
Fm Fi
Aberrazione SfericaLongitudinale POSITIVA
Fp
p
mi
Il cristallino• Il cristalino è composto da due
superfici asferiche.
• Il potere medio è di 15 diottrie (rappresenta circa il 30% del potere totale dell’occhio).
• L’aberrazione sferica longitudinale fisiologica del cristallino è positiva
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Sensibilità al contrasto
High contrast
Low contrast
Object Image
Optical System
Percezione del contrasto
La valutazione della capacità di percezione del contrasto in relazione alla frequenza spaziale dello stimolo, cioè alle sue dimensioni, è sintetizzata nella funzione trasferimento della modulazione (Modulation Transfer Function) MTF.