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Enti promotori Galleria comunale d'arte moderna di Bologna Musei comunali di Rimini Assessorato alla cu ltura del Comune di Imola Assessorato alla cultura del Comune di Ravenna Assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna Comitato organizzatore Renato Barilli, Flavio Ca roli, Augusto Fanti, Ennio Grassi, Giuseppe Rossi Comitato scientifico Bruno Band ini, Renato Bari ll i, Flav io Caroli, Concetto Pozzati, Renzo Semprini, Claudio Spadoni, Giovanni Tiboni Collaborazione critica Roberto Daolio, Giacinto Di Pietrantonio, Fulvio Irace, Fran cesco Moschini , Roberto Pasi ni, Franco Raggi, Den is Santachiara, Silvia Zangheri, Susanna Zanuso Cura del catalogo Carlo Genti li Coordinamento organizzativo Adelaide Auregli, Giacinto Di Pietrantonio, Angela Tosarelli Tassinari Collegamento con la Regione Emilia Romagna Libero Farné Ufficio stampa Adelaide Auregli, Nadine Bortolotti, Giacinto Di Pietrantonio, Silvia Palombi Amministrazione Angela Tosarelli Tassinari Segreteri a Daniela Semproli Progetto grafico Fabrizio Passarell a Trasporti K osmexpr ess sas di Laderchi Domenico & C., Bologna Assicurazioni Assicurazioni Generali spa, Agenzia di Bologna
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L'architettura degli anni Ottanta

Mar 30, 2023

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Page 1: L'architettura degli anni Ottanta

Enti promotori Galleria comunale darte moderna di Bologna Musei comunali di Rimini Assessorato alla cultura del Comune di Imola Assessorato alla cultu ra del Comune di Ravenna Assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna

Comitato organizzatore Renato Barilli Flavio Caroli Augusto Fanti Ennio Grassi Giuseppe Rossi

Comitato scientifico Bruno Bandini Renato Barilli Flavio Caroli Concetto Pozzati Renzo Semprini Claudio Spadoni Giovanni Tiboni

Collaborazione critica Roberto Daolio Giacinto Di Pietrantonio Fulvio Irace Francesco Moschini Roberto Pasi ni Franco Raggi Denis Santachiara Silvia Zangheri Susanna Zanuso

Cura del catalogo Carlo Gentili

Coordinamento organizzativo Adelaide Auregli Giacinto Di Pietrantonio Angela T osarell i Tassinari

Collegamento con la Regione Emilia Romagna Libero Farneacute

Ufficio stampa Adelaide Auregli Nadine Bortolotti Giacinto Di Pietrantonio Silvia Palombi

Amministrazione Angela Tosarelli Tassinari

Segreteria Daniela Semproli

Progetto grafico Fabrizio Passarella

Trasporti Kosmexpress sas di Laderchi Domenico amp C Bologna

Assicurazioni Assicurazioni Generali spa Agenzia di Bologna

BOLOGNA

Galleria comunale darte moderna

CITAZIONE PRESENZA DEL PASSATO RECUPERO DEGLI STEREOTIPI POST ASTRAZIONE LA TRADIZIONE RITROVATA

Realizzazione allestimento Fabrizio Passarella (coordinatore) Adelmo Albertini Ezio Buffa Antonio Magri Corrado Marchi Walter Menetti Rino Orsoni Ermanno Zagatti Servizi audiovisivi Oriano Ricci Piero Vannini Segreteria Daniela Semproli Si ringrazia per la collaborazione il personale comunale e A TC

IMOLA

Chiostri di San Domenico

ESPRESSIONE SPIRITO SELVAGGIO E NEOPRIMITlVO

Coordinamento Giovanna Lippi Bruni Progettazione allestimento Architetti Dervis Nanni e Franco Labanti Segreteria Mauro Galassi

RAVENNA

Chiostri della Loggetta Lombardesca e Biblioteca Classense

LUOGO DEL MAGICO

Realizzazione altestimento Benica Fabbri Antonia Graziani Bruna Verlicchi Segreteria Elda Mezzecti Lina Suprani

RIMINI

Castel Sismondo Palazzina Mostre Chiesa di Santa Maria ad Nives

DECORAZIONE PITTURA VELOCE SPIRITO LUDICO PERSONAL DESIGN NUOVOFUMETTOITAL~NO

Progettazione allestimenti Studio Cairo Edoardo Zangheri Segreteria Ermanno Neri

SOMMARIO 11 Presentazione

SAGGI GENERALI

13 Una mappa per gli anni Ottanta di Renato Barilli

24 Anni Ottanta arte debole di Flavio Caroti

33 La mano e il pensiero di Concetto Pozzati

38 I tempi il tempo (Il sonno di Epimenide) di Claudio Spadoni

SAGGI SULLE SITUAZIONI NAZIONALI

44 La Francia degli anni Ottanta di Daniel Abadie

48 Pittura e scultura in G ran Bretagna negli anni Ottanta di Lynne Cooke

55 La nuova pittura tedesca - Gli anni O ttanta di Zdenek Felix

61 L arte americana degli anni Ottanta di Thomas Sokolowski

67 CITAZIONE PRESENZA DEL PASSATO RECUPERO DEGLI STEREOTIPI

68 Il falso viaggiatore di Roberto Pasini

117 POSTASTRAZIONE

118 I luoghi mobili dellindefinito - Neoinformale postastrazione e neominimalismo di Giacinto Di Pietrantonio

163 ESPRESSIONE SPIRITO SELVAGGIO E NEOPRIMITIVO

164 In margine a un regesto storico elaborato su di un asse ideale anni Sessantaanni Ottanta gli anni Ottanta di Silvia Zangheri

231 LUOGO DEL MAGICO

232 Il luogo del magico di Susanna Zanuso

275 DECORAZIONE PITTURA VELOCE SPIRITO LUDICO

276 Decorazione pittura veloce spirito ludico di Roberto Daolio

349 LA TRADIZIONE RITROVATA

350 La tradizione ritrovata di Fulvio lrace

354 Larchitettura degli anni Ottanta di Francesco Moschini

383 PERSONAL DESIGN

384 Design anni Ottanta di Franco Raggi

386 Personal design di Denis Santachiara

397 NUOVO FUMETTO ITALIANO

398 Limmagine strisciante il nuovo fumetto italiano di Roberto Daolio

409 Bibliografia

413 Elenco delle opere

424 Indice degli artisti presenti in mostra

LA TRADIZIONE RITROVATA Fulvio lrace

Le tradizioni svolgono l importante doppia fu nzione non solo di creare un certo ord ine o qualcosa di simile nella struttura sociale ma anche di fo rnirci un materiale su cui possiamo interveshynire qualcosa che possiamo criticare o cambiare Proprio come hanno una funzione l invenzione del mito o le teorie delle scienze naturali - la funshyzione d i aiutarci a far ordine tra gli eventi naturali - cosigrave lha la creazioshyne delle tradizioni nel campo della soshycietagrave Dobbiamo a Karl Popper una delle piugrave radicali difese della tradizione coshyme istituto della comunicabilitagrave conshytrapposta a ogni tentativo di subitashynea trasformazione della societagrave quale appare fgtroposta nelle attraenti ma illusorie prefigurazioni dellimmashyginario utopico E soprattutto infatti in Towards a Rational Theory of Tradishylion che Popper ha avanzato la drastishyca contrapposizione tra il continuismo della tradizione - che garanti rebbe attraverso la successione storica il lenshyto scorrere dei valori e dei saperi parshyte di un retaggio comune e socialmenshyte condivisibile - e la rottura dellushytopia la sua fiducia in un eterno rishycominciare che rompa la trama della storia ponendo le basi per un nuovo radicale inventario di valori e miti Calmiere della storia la tradizione dunque assicurerebbe la sopravvishyvenza culturale del patrimonio passashyto motore della storia lutopia implishycherebbe l idea di una svolta definitishy

va di un voltar pagina di un punto e a capo che cancelli iJ trascorso e azzeri il presente Apologia della tradizione e critica dell utopia appaiono in Popper operashyzioni complementari e contestuali esistono tuttavia altre possibili acceshyzioni eli questi antitetici termini La tradizione ad esempio puograve corrishyspondere a un tradere - a un trashymandare - ma anche a un tradi shyre a un venir meno costi tu endosi in tal senso come ingannevole offerta d i stanche e obsolete certezze essa inshyquina il valore del lascito con i veleni della consuetudine Si avvicina pershytanto in questa sua accezione svalushytativa a quel danno della storia per la vita duramente condannato dal giovane Nietzsche Il senso storico quando domina incontrollato e trae tutte le sue conseguenze srad ica il fushyturo poicheacute distrugge le illusioni e toshyglie alle cose esistenti la loro atmosfeshyra nella quale soltanto esse possono vivere In realtagrave non egrave forse azzardato ossershyvare come la dialettica passato-preshysente o se si vuole quella piugrave generashyle permanenza-mutamento sia una sorta di ricorrente costante nei processhysi di formazione della coscienza storishyca Recentemente egrave stato E Gomshybrich a ricordarci in un appassionato e avvincente studio sulla vitalitagrave della decorazione (Il senso dellordine) quanshyto radicati sian o nella psiche umana il senso dellordine e la forza delshylabitudine mentre dobbiamo a J Le Goff questa sintetica osservazione La maggior parte della societagrave ha considerato il passato come modello per il presente M a in questa devozioshyne per il passato vi sono interstizi atshytraverso i quali si insinuano l innovashyzione e il mutamento Si possono rappresentare schematicamente gl i atteggiamenti collettivi nei confronti del passato del presente (e dellavveshynire) osservando che nellantichitagrave pagana predominava la valorizzazioshyne del passato connessa allidea di un presente decadente che nel medioevo il presente si trova stretto fra il peso del passato e la speranza in un futuro escatologico che nel rinascimento inshyvece si punta sul presente e che tra il

XVII e il X IX secolo l ideologia del progtesso volge verso lavv~nire la vashylorizzazione del tempo E solo con lavvento del moderno quindi che le nozioni di nuovo e di rivoshyluzionario diventano sinonimi di migliore e di piugrave desiderabile Focalizzandosi sullidentificazione del valore con la novitagrave il pathos del futuro che anima iJ moderno identifica nel cambiamento la pietra di paragone del progetto creatore per modo che al taglio effettuato in direshyzione del primo termine della coppia passato-presente viene contrapposto uno sbilanciamento - e quasi una simmetrica compensazione - nell acshycentuazione del rapporto presenteshyfuturo Nel corso di poco piugrave di mezzo secolo che ci separa dall affermarsi dei primi linguaggi moderni lo stratificarsi e il consolidarsi degli eventi storici degli accadimenti architettonici delle interpretazioni critiche ecc hanno fishynito con lassumere l inscalfibile comshypattezza dei luoghi comuni Le granshydiose restituzioni storiografiche attorshyno a cui si egrave consolidata quella che egrave stata giustamente definita l immagishyne storiografigraveca del movimento moshyderno si sono saldate inglobandole alle iniziali posizionj di guerra degli architetti direttamente impegnati sul nuovo fronte ne egrave risultato un quadro che egrave quanto mai opportuno smontare e verificare nella rondatezza dei suoi elementi costruttivi e nella coesistenza della sua base ideologica n darwinishysmo di questa nuova tradizione stoshyriografigraveca si egrave esercitato n eli ordinare c nel selezionare lo svolgimento e la messa in valore di quegli avvenimenti cui si voleva fa r risalire la nascita delshyla nuova architettura d isegnando quasi una sorta di albero genealogico culminante nella maturitagrave e superiorishytagrave dei tempi moderni Il ritratto dellarchitetto come innovatore e dellarchitettura come innovatio inshyventio tabula rasa troveragrave in quelle pagine una formulazione didascalica allinterno di una sequenza narrativa destinata a perpetuare da allora cashyratteri ricorrenti e ripetitivi La tradizione - emarginata sullo sfondo di questo grandioso affresco in

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bianco e nero - diviene oggetto di soshyfisticate dissezioni tali da consentire cioegrave un recupero di quegti aspetti riteshynuti maggiormente compatibili con le nuove ipotesi liquidando tutto ciograve che risultava stridente rispetto alla lishynea maestra con la lapidaria aggettishyvazione della mascherata degli stili Esemplare in tal senso la posizione di N Pevsner che nel 1936 dagrave lincipit al suo Pioneers con un hommage agrave Morris in cui paradossalmente opeshyrositagrave e pensiero dellartista inglese sono sottoposti a vere e proprie acroshybazie analitiche di fronte all imbarazshyzo di doverne prendere in esame le inequivocabili venature storicistiche La sua opera- scrive dunque Pevshysner a proposito di Morris - per limpulso animatore che ha dato alshyl artigianato egrave costruttiva mentre lessenza della sua dottrina egrave negatishyva In sostanza adattando sul letto di Procuste della propria fugraveosofia proshygettuale personaggi e opere ricchi di una ben altrimenti problematica conshytraddittorietagrave Pevsner non esita a deshyformare middotesiti e consistenza pur di far quadrare i conti del proprio evoluzioshynismo prospettico quello appunto sintetizzato dal sottotitolo del suo ceshyleberrimo saggio Da Witliam Morris a Walter Gropius Lingegneria struttushyrale del suo sistema teorico richiede infatti una complessa operazione di ortopedia genetica pronta ad amputashyre smussare e connettere secondo una linea costruttiva che si definisce nell emergere del presente dalle nebshybie oscure del conservatorismo delle tradizioni il vero ostacolo al raggiunshygimento di unespressivitagrave assolutashymente libera da ogni costrizione del passato E il tentativo in sintesi di assicurare allarchitettura il sostegno di un fondamento etico che mentre ne assicuri la supremazia morale e le ragioni della storia la svincoli allo stesso tempo dalla contingenza delle polemiche e dalle ostilitagrave del momenshyto consegnandola per tale via ali assoshylutezza di una nuova classicitagrave Questo libero costituirsi dellarchitetshytura contemporanea come renovatio di una classicitagrave atemporale sancisce una linea interpretativa su cui piugrave tar-

di Siegfried Giedion baseragrave la sua deshyfmizione di new tradition per essa la scelta del nuovo l opzione della rottura lazzeramento di ogni conshyvenzionalismo rappresentativo costishytuiscono la prova ad absurdum della sua eternitagrave del suo riallacciarsi vale a dire a unidea sovranazionale e soshyvratemporale dell espressione archishytettonica La tradizione cui fa riferishymento lo storico svizzero nel suo Spashyce) Time and Architecture (1941) lungi dallidentificarsi con la comune acceshyzione di sopravvivenza evolutiva di motivi e formule del passato tende piuttosto a disegnare una ininterrotta catena di eventi innovativi una seshyquenza di salti e fratture nel tempo storico che attraversa la successione degli avvenimenti per accostamenti ideali e il cui punto di fuga si situa nellimmediato futuro La sua stessa distinzione tra transitory e conshystituent facts non solo tepde a releshygare nelambito delle accidentali shytagrave epocali le connotazioni stilistiche ma si sforza di stabilire nella diacroshynia degli avvenimenti la direzionalitagrave di un fugraveo sincronico capace di ribalshytarne sul piano di pariteticitagrave simultashynea i capisaldi innovativi e le conquishyste perenni Constituent factsshyprecisa infatti Giedion - are those tendencies which when they are supshypressed inevitably reappear Their recurrence makes us aware that these are elements which ali together are producing a new tradition Naturalmente ciograve che permette lo stashybilirsi e il riconoscersi di una tale conshytinuitagrave egrave la storia che con la sua adoshyzione di un punto di vista evoluzionishystico provvede a esaltare gli aspetti di connessione piu che i salti e le rotture La sua funzione maieutica si oppone in tal senso alla lezione dello storicishysmo che del passato si limi terebbe a riprodurre gli aspetti di superficie esteriori e caduchi La funzione moshyralizzatrice della storia si adempie nellopera di pulizia che compie nei confronti del passato sgombra il camshypo di ininfluenti macerie restaura nel profLlo originario quelli che consideshyra invece gli aspetti fondativi ed eterni Eppure negli anni precedenti la

grande sintesi di Pevsner e di Gieshydion un interessante contributo inshyterpretativo meno schematico e piugrave flessibile alle ragioni della forza delshyle abitudini aveva aperto spiragli di grande interesse e ancor oggi di noteshyvole attualitagrave n riferimento egrave a quelshylinedito concetto di new tradition introdotto da H enry R ussell Hitchshycock (Modem Architecture 1929) come elemento nodale di passaggio e di confronto fra il nuovo linguaggio elaborato dalle avanguardie europee e la grande architettura del passato Raccogliendo sotto letichetta di new traditionalists tendenze e pershysonaggi diversificati per aree geografishyche di pertinenza e per direzioni opeshyrative (Wright Berlage Dudock Saarinen Hoffmann Wagner Behshyrens ecc) il giovane storico americashyno tentava tuttavia di sancirne da una parte il carattere anticipatore rispetto alla fase successiva dei pionieri e dallaltra di confermarne la sostanziashyle diversitagrave rispetto allindiscriminato storicismo dell eclettismo ottocenteshysco Pur mostrando infatti di consishyderare i new traditionalists come anelli intermedi di ununica catena evolutiva nondimeno con una certa sensitivitagrave rispetto al tema trattashyto Hitchcock riesce in qualche modo a ritagliare attorno a questa tendenshyza uno spazio di relativa autonomia I nuovi tradizionalisti - egli dunshyque scrive - guardano indietro per quanto riguarda la loro tendenza a efshyfettuare liberi imprestiti col passato ma sono anche moderni in quanto si ritengono liberi di usare e combinare senza scrupoli archeologici gli eleshymenti cosigrave desunti Una equidistanshyza dallimitazione pedissequa del passhysato e da unacritica accettazione delshyla piugrave spinta modernitagrave contraddistinshygue dunque nella lettura di H itchshycock la singolare condizione di chi utilizza le tecniche contemporanee pur nella convinzione che non un periodo particolare del passato ma il passato nella sua interezza si offre coshyme la migliore guida Ciograve che conshytraddistinguerebbe in sostanza la novitagrave dei new traditionalists dal vecchio eclettismo egrave proprio la consashypevole peculiaritagrave di unattitudine seshy

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lettivamente riformista sia nei conshyfronti della tradizione tout court sia nei confronti dellincalzante voga moshyderna La filosofia progettuale della nuova sintesi da essi proposta si rifletshyterebbe pertanto nel tentativo di umanizzare gli elementi piugrave rigidi dellarchitettura del neues Bauen mantenendosi per cosigrave dire con un piede in due staffe da un lato laccetshytazione della praticitagrave contemporanea e dei risultati dellingegneria modershyna dallaltro il soddisfacimento di quelle aspettative psicologiche di conshyfort e di rappresentazione frustrate dalla cultura astratta della nuova architettura Neacute egrave un caso daltra parte se le parole con cui Hitchcock chiude il capitolo dedicato ai pionieshyri evidenziano perplessitagrave e dubbi sulle potenzialitagrave espressive e comunishycative di unarchitettura costanteshymente impegnata al rilancio delle sue novitagrave progettuali e insistono sulla neshycessitagrave dellinstaurarsi di una nuova tradizione e quindi di una indispensashybile pausa di rimasticazione e distasi Eppure non vegrave dubbio che rispetto alle pur caute indicazioni suggerite da Hitchcock egrave stata la prima interpreshytazione metaforica e analogica della tradizione a conoscere la piugrave straordinaria fortuna critica egemoshynizzando le tesi della critica postbellishyca e le opzioni espressive degli archishytetti di unintera generazione In essa il rapporto col passato rimane come congelato e sospeso nel limbo di un astratto traslato metodologico incashypace di affrontare e risolvere il conto in sospeso con il tabugrave della rappresenshytazione mentre lo scongelamento del piugrave rigido statuto funzionalista conceshydeva al massimo un riecheggiamento molto mediato che evitasse ogni riferishymento troppo diretto con il patrimoshynio di specifiche culture costruttive o con limbarazzante permanenza di pratiche obsolete Anche quando alshycuni timidi tentativi cominceranno a produrre ori9inali frutti nella poetica dei maestri cosigrave come nelle rivolte a mezza bocca delle nuove generashyzioni immediata si faragrave sentire la preoccupata denuncia di sir Nikolaus Pevsner cui le rinascite revivalistiche del secondo dopoguerra sembrano rishy

proporre linquietante spettro di un risorgente historicism Dalla fme degli anni Cinquanta in poi - prima sommessamente e nei modi di una personale quasi intima ricershyca poi con maggior frequenza e deshyterminazione fino a giungere allatshytuale ossessione della storia delshylinternazionale postmodernista shynon vegrave dubbio che il riferimento al passato il confronto dellarchitettura con le ragioni e i motivi della sua stoshyria abbiano costituito il tema domishynante e la frase ricorrente sopra e sotshyto le righe del dibattito disciplinare A fronte di quellestensione revivalistica generalizzata che sembra allo stato delle cose interessare tutto lampio fronte delle arti larch itettura puograve vantare in tal senso una sorta di origishynale primogenitura che la mette al rishyparo da ogni sospetto di facile consoshynanza o di approssimazione dashypregraves Come egrave noto infatti sotto linsegna della continuitagrave Ernesto N Rogers fu tra i primi a teorizzare la necessitagrave di fare i conti con la tradishyzione mentre - sempre per rimashynere nellambito italiano- la volontagrave di una reintegrazione critica del preshysente si espresse in maniera affatto peshyculiare nel nostro paese con il cosidshydetto neoliberty Vero e proprio paradigma di una volontagrave di rimanere nellambito della tradizione del nuoshyvo pur se in posizione di critica conshytestazione daLI interno il neolibershyty nelle sue varie declinazioni locali intese affermare di fronte al dilagare di una versione riduttiva e depaupeshyrizzata dellesperienza moderni sta il richiamo al valore espressivo e simboshylico di forme e articolazioni della preistoria del moderno Animato dallo stimolo di rintracciare e rimedishytare le ragioni di un guasto di un inceppo nei meccanismi interrotti della comunicazione esso si propose di ritornare nel solco di una tradishyzione borghese di riflettersi in armoshynia con il proprio mondo legittimanshydo una raffinatezza non esaurita nel mestiere ma tesa all interpretazione di un costume (Portoghesi) Ma soshyprattutto il neoliberty si provograve a reinshytrodurre nel concreto del corpo proshygettuale frasi inflessioni accenti coshy

struttivi direttamente tratti da specifishyche continuitagrave della tradizione mateshyriale innestandole a mo di citazione o contaminandole piugrave spesso nel vishyvo di un linguaggio contemporaneo Non egrave forse azzardato ritenere anzi che egrave proprio al riaffiorare di questa materialitagrave della tradizione nel conteshysto della lingua parlata che il neolibershyty dovette lasprezza inusitata di poleshymiche che come egrave noto travalicarono i confmi patri in un inatteso quanto non richiesto confronto internazionashyle Stroncato dunque sul nascere dal fuoshyco incrociato di dirette polemiche o cauti tatticismi questo primo tentatishyvo di coniugare storia e progetto (o comunque di aprire il progetto alle rashygioni della sua tradizione) egrave rimasto come in apnea nelle acque stagnanti del dibattito architettonico degli anni Sessanta solo qua e lagrave emergendo con la conturbante forza espressiva di isoshylate realizzazioni o con le inquietudini serpeggianti nella produzione teorica di alcuni isolati outsiders Cosigrave ad esempio appare significativo che nel 1966 vedano la luce due lavori proshydotti sulle sponde di opposti contesti culturali e sulla base di antitetiche metodologie dapproccio- Complexity and Contradictions in Architecture di Roshybert Venturi e L architettura della cittagrave di Aldo Rossi - che si riveleranno perograve opere seminali in rapporto agli sviluppi teorici e operativi di un dishybattito a partire da essi iniziato Latshytenzione alla frammentaria natura del progetto come oscillazione creativa in un mare di false certezze la volontagrave di affacciarsi alla lezione del passato come approccio alla complessitagrave del presente lascolto alle voci della meshymoria e alle disperse tradizioni del luogo l assunzione della storia dellarchitettura come materiale del progetto e ciclo unitario non turbato dal prima e dal dopo di una ilshylusoria modernitagrave vi rivendicano le proprie ragioni e avanzano le loro suggestioni Sarebbe d altra parte utile riflettere come sia propriOgrave negli anni di magshygiore apertura verso gli sconfinamenti extradimensionali ed extradisciplinari del progetto darchitettura che si proshy

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ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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=middot-~~-=-= _==---

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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r=-shy- shy -000~- - shy - - - - - - - -shy __ - bull - o --------~ -

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

~r l

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 2: L'architettura degli anni Ottanta

BOLOGNA

Galleria comunale darte moderna

CITAZIONE PRESENZA DEL PASSATO RECUPERO DEGLI STEREOTIPI POST ASTRAZIONE LA TRADIZIONE RITROVATA

Realizzazione allestimento Fabrizio Passarella (coordinatore) Adelmo Albertini Ezio Buffa Antonio Magri Corrado Marchi Walter Menetti Rino Orsoni Ermanno Zagatti Servizi audiovisivi Oriano Ricci Piero Vannini Segreteria Daniela Semproli Si ringrazia per la collaborazione il personale comunale e A TC

IMOLA

Chiostri di San Domenico

ESPRESSIONE SPIRITO SELVAGGIO E NEOPRIMITlVO

Coordinamento Giovanna Lippi Bruni Progettazione allestimento Architetti Dervis Nanni e Franco Labanti Segreteria Mauro Galassi

RAVENNA

Chiostri della Loggetta Lombardesca e Biblioteca Classense

LUOGO DEL MAGICO

Realizzazione altestimento Benica Fabbri Antonia Graziani Bruna Verlicchi Segreteria Elda Mezzecti Lina Suprani

RIMINI

Castel Sismondo Palazzina Mostre Chiesa di Santa Maria ad Nives

DECORAZIONE PITTURA VELOCE SPIRITO LUDICO PERSONAL DESIGN NUOVOFUMETTOITAL~NO

Progettazione allestimenti Studio Cairo Edoardo Zangheri Segreteria Ermanno Neri

SOMMARIO 11 Presentazione

SAGGI GENERALI

13 Una mappa per gli anni Ottanta di Renato Barilli

24 Anni Ottanta arte debole di Flavio Caroti

33 La mano e il pensiero di Concetto Pozzati

38 I tempi il tempo (Il sonno di Epimenide) di Claudio Spadoni

SAGGI SULLE SITUAZIONI NAZIONALI

44 La Francia degli anni Ottanta di Daniel Abadie

48 Pittura e scultura in G ran Bretagna negli anni Ottanta di Lynne Cooke

55 La nuova pittura tedesca - Gli anni O ttanta di Zdenek Felix

61 L arte americana degli anni Ottanta di Thomas Sokolowski

67 CITAZIONE PRESENZA DEL PASSATO RECUPERO DEGLI STEREOTIPI

68 Il falso viaggiatore di Roberto Pasini

117 POSTASTRAZIONE

118 I luoghi mobili dellindefinito - Neoinformale postastrazione e neominimalismo di Giacinto Di Pietrantonio

163 ESPRESSIONE SPIRITO SELVAGGIO E NEOPRIMITIVO

164 In margine a un regesto storico elaborato su di un asse ideale anni Sessantaanni Ottanta gli anni Ottanta di Silvia Zangheri

231 LUOGO DEL MAGICO

232 Il luogo del magico di Susanna Zanuso

275 DECORAZIONE PITTURA VELOCE SPIRITO LUDICO

276 Decorazione pittura veloce spirito ludico di Roberto Daolio

349 LA TRADIZIONE RITROVATA

350 La tradizione ritrovata di Fulvio lrace

354 Larchitettura degli anni Ottanta di Francesco Moschini

383 PERSONAL DESIGN

384 Design anni Ottanta di Franco Raggi

386 Personal design di Denis Santachiara

397 NUOVO FUMETTO ITALIANO

398 Limmagine strisciante il nuovo fumetto italiano di Roberto Daolio

409 Bibliografia

413 Elenco delle opere

424 Indice degli artisti presenti in mostra

LA TRADIZIONE RITROVATA Fulvio lrace

Le tradizioni svolgono l importante doppia fu nzione non solo di creare un certo ord ine o qualcosa di simile nella struttura sociale ma anche di fo rnirci un materiale su cui possiamo interveshynire qualcosa che possiamo criticare o cambiare Proprio come hanno una funzione l invenzione del mito o le teorie delle scienze naturali - la funshyzione d i aiutarci a far ordine tra gli eventi naturali - cosigrave lha la creazioshyne delle tradizioni nel campo della soshycietagrave Dobbiamo a Karl Popper una delle piugrave radicali difese della tradizione coshyme istituto della comunicabilitagrave conshytrapposta a ogni tentativo di subitashynea trasformazione della societagrave quale appare fgtroposta nelle attraenti ma illusorie prefigurazioni dellimmashyginario utopico E soprattutto infatti in Towards a Rational Theory of Tradishylion che Popper ha avanzato la drastishyca contrapposizione tra il continuismo della tradizione - che garanti rebbe attraverso la successione storica il lenshyto scorrere dei valori e dei saperi parshyte di un retaggio comune e socialmenshyte condivisibile - e la rottura dellushytopia la sua fiducia in un eterno rishycominciare che rompa la trama della storia ponendo le basi per un nuovo radicale inventario di valori e miti Calmiere della storia la tradizione dunque assicurerebbe la sopravvishyvenza culturale del patrimonio passashyto motore della storia lutopia implishycherebbe l idea di una svolta definitishy

va di un voltar pagina di un punto e a capo che cancelli iJ trascorso e azzeri il presente Apologia della tradizione e critica dell utopia appaiono in Popper operashyzioni complementari e contestuali esistono tuttavia altre possibili acceshyzioni eli questi antitetici termini La tradizione ad esempio puograve corrishyspondere a un tradere - a un trashymandare - ma anche a un tradi shyre a un venir meno costi tu endosi in tal senso come ingannevole offerta d i stanche e obsolete certezze essa inshyquina il valore del lascito con i veleni della consuetudine Si avvicina pershytanto in questa sua accezione svalushytativa a quel danno della storia per la vita duramente condannato dal giovane Nietzsche Il senso storico quando domina incontrollato e trae tutte le sue conseguenze srad ica il fushyturo poicheacute distrugge le illusioni e toshyglie alle cose esistenti la loro atmosfeshyra nella quale soltanto esse possono vivere In realtagrave non egrave forse azzardato ossershyvare come la dialettica passato-preshysente o se si vuole quella piugrave generashyle permanenza-mutamento sia una sorta di ricorrente costante nei processhysi di formazione della coscienza storishyca Recentemente egrave stato E Gomshybrich a ricordarci in un appassionato e avvincente studio sulla vitalitagrave della decorazione (Il senso dellordine) quanshyto radicati sian o nella psiche umana il senso dellordine e la forza delshylabitudine mentre dobbiamo a J Le Goff questa sintetica osservazione La maggior parte della societagrave ha considerato il passato come modello per il presente M a in questa devozioshyne per il passato vi sono interstizi atshytraverso i quali si insinuano l innovashyzione e il mutamento Si possono rappresentare schematicamente gl i atteggiamenti collettivi nei confronti del passato del presente (e dellavveshynire) osservando che nellantichitagrave pagana predominava la valorizzazioshyne del passato connessa allidea di un presente decadente che nel medioevo il presente si trova stretto fra il peso del passato e la speranza in un futuro escatologico che nel rinascimento inshyvece si punta sul presente e che tra il

XVII e il X IX secolo l ideologia del progtesso volge verso lavv~nire la vashylorizzazione del tempo E solo con lavvento del moderno quindi che le nozioni di nuovo e di rivoshyluzionario diventano sinonimi di migliore e di piugrave desiderabile Focalizzandosi sullidentificazione del valore con la novitagrave il pathos del futuro che anima iJ moderno identifica nel cambiamento la pietra di paragone del progetto creatore per modo che al taglio effettuato in direshyzione del primo termine della coppia passato-presente viene contrapposto uno sbilanciamento - e quasi una simmetrica compensazione - nell acshycentuazione del rapporto presenteshyfuturo Nel corso di poco piugrave di mezzo secolo che ci separa dall affermarsi dei primi linguaggi moderni lo stratificarsi e il consolidarsi degli eventi storici degli accadimenti architettonici delle interpretazioni critiche ecc hanno fishynito con lassumere l inscalfibile comshypattezza dei luoghi comuni Le granshydiose restituzioni storiografiche attorshyno a cui si egrave consolidata quella che egrave stata giustamente definita l immagishyne storiografigraveca del movimento moshyderno si sono saldate inglobandole alle iniziali posizionj di guerra degli architetti direttamente impegnati sul nuovo fronte ne egrave risultato un quadro che egrave quanto mai opportuno smontare e verificare nella rondatezza dei suoi elementi costruttivi e nella coesistenza della sua base ideologica n darwinishysmo di questa nuova tradizione stoshyriografigraveca si egrave esercitato n eli ordinare c nel selezionare lo svolgimento e la messa in valore di quegli avvenimenti cui si voleva fa r risalire la nascita delshyla nuova architettura d isegnando quasi una sorta di albero genealogico culminante nella maturitagrave e superiorishytagrave dei tempi moderni Il ritratto dellarchitetto come innovatore e dellarchitettura come innovatio inshyventio tabula rasa troveragrave in quelle pagine una formulazione didascalica allinterno di una sequenza narrativa destinata a perpetuare da allora cashyratteri ricorrenti e ripetitivi La tradizione - emarginata sullo sfondo di questo grandioso affresco in

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bianco e nero - diviene oggetto di soshyfisticate dissezioni tali da consentire cioegrave un recupero di quegti aspetti riteshynuti maggiormente compatibili con le nuove ipotesi liquidando tutto ciograve che risultava stridente rispetto alla lishynea maestra con la lapidaria aggettishyvazione della mascherata degli stili Esemplare in tal senso la posizione di N Pevsner che nel 1936 dagrave lincipit al suo Pioneers con un hommage agrave Morris in cui paradossalmente opeshyrositagrave e pensiero dellartista inglese sono sottoposti a vere e proprie acroshybazie analitiche di fronte all imbarazshyzo di doverne prendere in esame le inequivocabili venature storicistiche La sua opera- scrive dunque Pevshysner a proposito di Morris - per limpulso animatore che ha dato alshyl artigianato egrave costruttiva mentre lessenza della sua dottrina egrave negatishyva In sostanza adattando sul letto di Procuste della propria fugraveosofia proshygettuale personaggi e opere ricchi di una ben altrimenti problematica conshytraddittorietagrave Pevsner non esita a deshyformare middotesiti e consistenza pur di far quadrare i conti del proprio evoluzioshynismo prospettico quello appunto sintetizzato dal sottotitolo del suo ceshyleberrimo saggio Da Witliam Morris a Walter Gropius Lingegneria struttushyrale del suo sistema teorico richiede infatti una complessa operazione di ortopedia genetica pronta ad amputashyre smussare e connettere secondo una linea costruttiva che si definisce nell emergere del presente dalle nebshybie oscure del conservatorismo delle tradizioni il vero ostacolo al raggiunshygimento di unespressivitagrave assolutashymente libera da ogni costrizione del passato E il tentativo in sintesi di assicurare allarchitettura il sostegno di un fondamento etico che mentre ne assicuri la supremazia morale e le ragioni della storia la svincoli allo stesso tempo dalla contingenza delle polemiche e dalle ostilitagrave del momenshyto consegnandola per tale via ali assoshylutezza di una nuova classicitagrave Questo libero costituirsi dellarchitetshytura contemporanea come renovatio di una classicitagrave atemporale sancisce una linea interpretativa su cui piugrave tar-

di Siegfried Giedion baseragrave la sua deshyfmizione di new tradition per essa la scelta del nuovo l opzione della rottura lazzeramento di ogni conshyvenzionalismo rappresentativo costishytuiscono la prova ad absurdum della sua eternitagrave del suo riallacciarsi vale a dire a unidea sovranazionale e soshyvratemporale dell espressione archishytettonica La tradizione cui fa riferishymento lo storico svizzero nel suo Spashyce) Time and Architecture (1941) lungi dallidentificarsi con la comune acceshyzione di sopravvivenza evolutiva di motivi e formule del passato tende piuttosto a disegnare una ininterrotta catena di eventi innovativi una seshyquenza di salti e fratture nel tempo storico che attraversa la successione degli avvenimenti per accostamenti ideali e il cui punto di fuga si situa nellimmediato futuro La sua stessa distinzione tra transitory e conshystituent facts non solo tepde a releshygare nelambito delle accidentali shytagrave epocali le connotazioni stilistiche ma si sforza di stabilire nella diacroshynia degli avvenimenti la direzionalitagrave di un fugraveo sincronico capace di ribalshytarne sul piano di pariteticitagrave simultashynea i capisaldi innovativi e le conquishyste perenni Constituent factsshyprecisa infatti Giedion - are those tendencies which when they are supshypressed inevitably reappear Their recurrence makes us aware that these are elements which ali together are producing a new tradition Naturalmente ciograve che permette lo stashybilirsi e il riconoscersi di una tale conshytinuitagrave egrave la storia che con la sua adoshyzione di un punto di vista evoluzionishystico provvede a esaltare gli aspetti di connessione piu che i salti e le rotture La sua funzione maieutica si oppone in tal senso alla lezione dello storicishysmo che del passato si limi terebbe a riprodurre gli aspetti di superficie esteriori e caduchi La funzione moshyralizzatrice della storia si adempie nellopera di pulizia che compie nei confronti del passato sgombra il camshypo di ininfluenti macerie restaura nel profLlo originario quelli che consideshyra invece gli aspetti fondativi ed eterni Eppure negli anni precedenti la

grande sintesi di Pevsner e di Gieshydion un interessante contributo inshyterpretativo meno schematico e piugrave flessibile alle ragioni della forza delshyle abitudini aveva aperto spiragli di grande interesse e ancor oggi di noteshyvole attualitagrave n riferimento egrave a quelshylinedito concetto di new tradition introdotto da H enry R ussell Hitchshycock (Modem Architecture 1929) come elemento nodale di passaggio e di confronto fra il nuovo linguaggio elaborato dalle avanguardie europee e la grande architettura del passato Raccogliendo sotto letichetta di new traditionalists tendenze e pershysonaggi diversificati per aree geografishyche di pertinenza e per direzioni opeshyrative (Wright Berlage Dudock Saarinen Hoffmann Wagner Behshyrens ecc) il giovane storico americashyno tentava tuttavia di sancirne da una parte il carattere anticipatore rispetto alla fase successiva dei pionieri e dallaltra di confermarne la sostanziashyle diversitagrave rispetto allindiscriminato storicismo dell eclettismo ottocenteshysco Pur mostrando infatti di consishyderare i new traditionalists come anelli intermedi di ununica catena evolutiva nondimeno con una certa sensitivitagrave rispetto al tema trattashyto Hitchcock riesce in qualche modo a ritagliare attorno a questa tendenshyza uno spazio di relativa autonomia I nuovi tradizionalisti - egli dunshyque scrive - guardano indietro per quanto riguarda la loro tendenza a efshyfettuare liberi imprestiti col passato ma sono anche moderni in quanto si ritengono liberi di usare e combinare senza scrupoli archeologici gli eleshymenti cosigrave desunti Una equidistanshyza dallimitazione pedissequa del passhysato e da unacritica accettazione delshyla piugrave spinta modernitagrave contraddistinshygue dunque nella lettura di H itchshycock la singolare condizione di chi utilizza le tecniche contemporanee pur nella convinzione che non un periodo particolare del passato ma il passato nella sua interezza si offre coshyme la migliore guida Ciograve che conshytraddistinguerebbe in sostanza la novitagrave dei new traditionalists dal vecchio eclettismo egrave proprio la consashypevole peculiaritagrave di unattitudine seshy

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lettivamente riformista sia nei conshyfronti della tradizione tout court sia nei confronti dellincalzante voga moshyderna La filosofia progettuale della nuova sintesi da essi proposta si rifletshyterebbe pertanto nel tentativo di umanizzare gli elementi piugrave rigidi dellarchitettura del neues Bauen mantenendosi per cosigrave dire con un piede in due staffe da un lato laccetshytazione della praticitagrave contemporanea e dei risultati dellingegneria modershyna dallaltro il soddisfacimento di quelle aspettative psicologiche di conshyfort e di rappresentazione frustrate dalla cultura astratta della nuova architettura Neacute egrave un caso daltra parte se le parole con cui Hitchcock chiude il capitolo dedicato ai pionieshyri evidenziano perplessitagrave e dubbi sulle potenzialitagrave espressive e comunishycative di unarchitettura costanteshymente impegnata al rilancio delle sue novitagrave progettuali e insistono sulla neshycessitagrave dellinstaurarsi di una nuova tradizione e quindi di una indispensashybile pausa di rimasticazione e distasi Eppure non vegrave dubbio che rispetto alle pur caute indicazioni suggerite da Hitchcock egrave stata la prima interpreshytazione metaforica e analogica della tradizione a conoscere la piugrave straordinaria fortuna critica egemoshynizzando le tesi della critica postbellishyca e le opzioni espressive degli archishytetti di unintera generazione In essa il rapporto col passato rimane come congelato e sospeso nel limbo di un astratto traslato metodologico incashypace di affrontare e risolvere il conto in sospeso con il tabugrave della rappresenshytazione mentre lo scongelamento del piugrave rigido statuto funzionalista conceshydeva al massimo un riecheggiamento molto mediato che evitasse ogni riferishymento troppo diretto con il patrimoshynio di specifiche culture costruttive o con limbarazzante permanenza di pratiche obsolete Anche quando alshycuni timidi tentativi cominceranno a produrre ori9inali frutti nella poetica dei maestri cosigrave come nelle rivolte a mezza bocca delle nuove generashyzioni immediata si faragrave sentire la preoccupata denuncia di sir Nikolaus Pevsner cui le rinascite revivalistiche del secondo dopoguerra sembrano rishy

proporre linquietante spettro di un risorgente historicism Dalla fme degli anni Cinquanta in poi - prima sommessamente e nei modi di una personale quasi intima ricershyca poi con maggior frequenza e deshyterminazione fino a giungere allatshytuale ossessione della storia delshylinternazionale postmodernista shynon vegrave dubbio che il riferimento al passato il confronto dellarchitettura con le ragioni e i motivi della sua stoshyria abbiano costituito il tema domishynante e la frase ricorrente sopra e sotshyto le righe del dibattito disciplinare A fronte di quellestensione revivalistica generalizzata che sembra allo stato delle cose interessare tutto lampio fronte delle arti larch itettura puograve vantare in tal senso una sorta di origishynale primogenitura che la mette al rishyparo da ogni sospetto di facile consoshynanza o di approssimazione dashypregraves Come egrave noto infatti sotto linsegna della continuitagrave Ernesto N Rogers fu tra i primi a teorizzare la necessitagrave di fare i conti con la tradishyzione mentre - sempre per rimashynere nellambito italiano- la volontagrave di una reintegrazione critica del preshysente si espresse in maniera affatto peshyculiare nel nostro paese con il cosidshydetto neoliberty Vero e proprio paradigma di una volontagrave di rimanere nellambito della tradizione del nuoshyvo pur se in posizione di critica conshytestazione daLI interno il neolibershyty nelle sue varie declinazioni locali intese affermare di fronte al dilagare di una versione riduttiva e depaupeshyrizzata dellesperienza moderni sta il richiamo al valore espressivo e simboshylico di forme e articolazioni della preistoria del moderno Animato dallo stimolo di rintracciare e rimedishytare le ragioni di un guasto di un inceppo nei meccanismi interrotti della comunicazione esso si propose di ritornare nel solco di una tradishyzione borghese di riflettersi in armoshynia con il proprio mondo legittimanshydo una raffinatezza non esaurita nel mestiere ma tesa all interpretazione di un costume (Portoghesi) Ma soshyprattutto il neoliberty si provograve a reinshytrodurre nel concreto del corpo proshygettuale frasi inflessioni accenti coshy

struttivi direttamente tratti da specifishyche continuitagrave della tradizione mateshyriale innestandole a mo di citazione o contaminandole piugrave spesso nel vishyvo di un linguaggio contemporaneo Non egrave forse azzardato ritenere anzi che egrave proprio al riaffiorare di questa materialitagrave della tradizione nel conteshysto della lingua parlata che il neolibershyty dovette lasprezza inusitata di poleshymiche che come egrave noto travalicarono i confmi patri in un inatteso quanto non richiesto confronto internazionashyle Stroncato dunque sul nascere dal fuoshyco incrociato di dirette polemiche o cauti tatticismi questo primo tentatishyvo di coniugare storia e progetto (o comunque di aprire il progetto alle rashygioni della sua tradizione) egrave rimasto come in apnea nelle acque stagnanti del dibattito architettonico degli anni Sessanta solo qua e lagrave emergendo con la conturbante forza espressiva di isoshylate realizzazioni o con le inquietudini serpeggianti nella produzione teorica di alcuni isolati outsiders Cosigrave ad esempio appare significativo che nel 1966 vedano la luce due lavori proshydotti sulle sponde di opposti contesti culturali e sulla base di antitetiche metodologie dapproccio- Complexity and Contradictions in Architecture di Roshybert Venturi e L architettura della cittagrave di Aldo Rossi - che si riveleranno perograve opere seminali in rapporto agli sviluppi teorici e operativi di un dishybattito a partire da essi iniziato Latshytenzione alla frammentaria natura del progetto come oscillazione creativa in un mare di false certezze la volontagrave di affacciarsi alla lezione del passato come approccio alla complessitagrave del presente lascolto alle voci della meshymoria e alle disperse tradizioni del luogo l assunzione della storia dellarchitettura come materiale del progetto e ciclo unitario non turbato dal prima e dal dopo di una ilshylusoria modernitagrave vi rivendicano le proprie ragioni e avanzano le loro suggestioni Sarebbe d altra parte utile riflettere come sia propriOgrave negli anni di magshygiore apertura verso gli sconfinamenti extradimensionali ed extradisciplinari del progetto darchitettura che si proshy

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ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

~r l

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

3 2 379

LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

2

380 3

LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 3: L'architettura degli anni Ottanta

SOMMARIO 11 Presentazione

SAGGI GENERALI

13 Una mappa per gli anni Ottanta di Renato Barilli

24 Anni Ottanta arte debole di Flavio Caroti

33 La mano e il pensiero di Concetto Pozzati

38 I tempi il tempo (Il sonno di Epimenide) di Claudio Spadoni

SAGGI SULLE SITUAZIONI NAZIONALI

44 La Francia degli anni Ottanta di Daniel Abadie

48 Pittura e scultura in G ran Bretagna negli anni Ottanta di Lynne Cooke

55 La nuova pittura tedesca - Gli anni O ttanta di Zdenek Felix

61 L arte americana degli anni Ottanta di Thomas Sokolowski

67 CITAZIONE PRESENZA DEL PASSATO RECUPERO DEGLI STEREOTIPI

68 Il falso viaggiatore di Roberto Pasini

117 POSTASTRAZIONE

118 I luoghi mobili dellindefinito - Neoinformale postastrazione e neominimalismo di Giacinto Di Pietrantonio

163 ESPRESSIONE SPIRITO SELVAGGIO E NEOPRIMITIVO

164 In margine a un regesto storico elaborato su di un asse ideale anni Sessantaanni Ottanta gli anni Ottanta di Silvia Zangheri

231 LUOGO DEL MAGICO

232 Il luogo del magico di Susanna Zanuso

275 DECORAZIONE PITTURA VELOCE SPIRITO LUDICO

276 Decorazione pittura veloce spirito ludico di Roberto Daolio

349 LA TRADIZIONE RITROVATA

350 La tradizione ritrovata di Fulvio lrace

354 Larchitettura degli anni Ottanta di Francesco Moschini

383 PERSONAL DESIGN

384 Design anni Ottanta di Franco Raggi

386 Personal design di Denis Santachiara

397 NUOVO FUMETTO ITALIANO

398 Limmagine strisciante il nuovo fumetto italiano di Roberto Daolio

409 Bibliografia

413 Elenco delle opere

424 Indice degli artisti presenti in mostra

LA TRADIZIONE RITROVATA Fulvio lrace

Le tradizioni svolgono l importante doppia fu nzione non solo di creare un certo ord ine o qualcosa di simile nella struttura sociale ma anche di fo rnirci un materiale su cui possiamo interveshynire qualcosa che possiamo criticare o cambiare Proprio come hanno una funzione l invenzione del mito o le teorie delle scienze naturali - la funshyzione d i aiutarci a far ordine tra gli eventi naturali - cosigrave lha la creazioshyne delle tradizioni nel campo della soshycietagrave Dobbiamo a Karl Popper una delle piugrave radicali difese della tradizione coshyme istituto della comunicabilitagrave conshytrapposta a ogni tentativo di subitashynea trasformazione della societagrave quale appare fgtroposta nelle attraenti ma illusorie prefigurazioni dellimmashyginario utopico E soprattutto infatti in Towards a Rational Theory of Tradishylion che Popper ha avanzato la drastishyca contrapposizione tra il continuismo della tradizione - che garanti rebbe attraverso la successione storica il lenshyto scorrere dei valori e dei saperi parshyte di un retaggio comune e socialmenshyte condivisibile - e la rottura dellushytopia la sua fiducia in un eterno rishycominciare che rompa la trama della storia ponendo le basi per un nuovo radicale inventario di valori e miti Calmiere della storia la tradizione dunque assicurerebbe la sopravvishyvenza culturale del patrimonio passashyto motore della storia lutopia implishycherebbe l idea di una svolta definitishy

va di un voltar pagina di un punto e a capo che cancelli iJ trascorso e azzeri il presente Apologia della tradizione e critica dell utopia appaiono in Popper operashyzioni complementari e contestuali esistono tuttavia altre possibili acceshyzioni eli questi antitetici termini La tradizione ad esempio puograve corrishyspondere a un tradere - a un trashymandare - ma anche a un tradi shyre a un venir meno costi tu endosi in tal senso come ingannevole offerta d i stanche e obsolete certezze essa inshyquina il valore del lascito con i veleni della consuetudine Si avvicina pershytanto in questa sua accezione svalushytativa a quel danno della storia per la vita duramente condannato dal giovane Nietzsche Il senso storico quando domina incontrollato e trae tutte le sue conseguenze srad ica il fushyturo poicheacute distrugge le illusioni e toshyglie alle cose esistenti la loro atmosfeshyra nella quale soltanto esse possono vivere In realtagrave non egrave forse azzardato ossershyvare come la dialettica passato-preshysente o se si vuole quella piugrave generashyle permanenza-mutamento sia una sorta di ricorrente costante nei processhysi di formazione della coscienza storishyca Recentemente egrave stato E Gomshybrich a ricordarci in un appassionato e avvincente studio sulla vitalitagrave della decorazione (Il senso dellordine) quanshyto radicati sian o nella psiche umana il senso dellordine e la forza delshylabitudine mentre dobbiamo a J Le Goff questa sintetica osservazione La maggior parte della societagrave ha considerato il passato come modello per il presente M a in questa devozioshyne per il passato vi sono interstizi atshytraverso i quali si insinuano l innovashyzione e il mutamento Si possono rappresentare schematicamente gl i atteggiamenti collettivi nei confronti del passato del presente (e dellavveshynire) osservando che nellantichitagrave pagana predominava la valorizzazioshyne del passato connessa allidea di un presente decadente che nel medioevo il presente si trova stretto fra il peso del passato e la speranza in un futuro escatologico che nel rinascimento inshyvece si punta sul presente e che tra il

XVII e il X IX secolo l ideologia del progtesso volge verso lavv~nire la vashylorizzazione del tempo E solo con lavvento del moderno quindi che le nozioni di nuovo e di rivoshyluzionario diventano sinonimi di migliore e di piugrave desiderabile Focalizzandosi sullidentificazione del valore con la novitagrave il pathos del futuro che anima iJ moderno identifica nel cambiamento la pietra di paragone del progetto creatore per modo che al taglio effettuato in direshyzione del primo termine della coppia passato-presente viene contrapposto uno sbilanciamento - e quasi una simmetrica compensazione - nell acshycentuazione del rapporto presenteshyfuturo Nel corso di poco piugrave di mezzo secolo che ci separa dall affermarsi dei primi linguaggi moderni lo stratificarsi e il consolidarsi degli eventi storici degli accadimenti architettonici delle interpretazioni critiche ecc hanno fishynito con lassumere l inscalfibile comshypattezza dei luoghi comuni Le granshydiose restituzioni storiografiche attorshyno a cui si egrave consolidata quella che egrave stata giustamente definita l immagishyne storiografigraveca del movimento moshyderno si sono saldate inglobandole alle iniziali posizionj di guerra degli architetti direttamente impegnati sul nuovo fronte ne egrave risultato un quadro che egrave quanto mai opportuno smontare e verificare nella rondatezza dei suoi elementi costruttivi e nella coesistenza della sua base ideologica n darwinishysmo di questa nuova tradizione stoshyriografigraveca si egrave esercitato n eli ordinare c nel selezionare lo svolgimento e la messa in valore di quegli avvenimenti cui si voleva fa r risalire la nascita delshyla nuova architettura d isegnando quasi una sorta di albero genealogico culminante nella maturitagrave e superiorishytagrave dei tempi moderni Il ritratto dellarchitetto come innovatore e dellarchitettura come innovatio inshyventio tabula rasa troveragrave in quelle pagine una formulazione didascalica allinterno di una sequenza narrativa destinata a perpetuare da allora cashyratteri ricorrenti e ripetitivi La tradizione - emarginata sullo sfondo di questo grandioso affresco in

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bianco e nero - diviene oggetto di soshyfisticate dissezioni tali da consentire cioegrave un recupero di quegti aspetti riteshynuti maggiormente compatibili con le nuove ipotesi liquidando tutto ciograve che risultava stridente rispetto alla lishynea maestra con la lapidaria aggettishyvazione della mascherata degli stili Esemplare in tal senso la posizione di N Pevsner che nel 1936 dagrave lincipit al suo Pioneers con un hommage agrave Morris in cui paradossalmente opeshyrositagrave e pensiero dellartista inglese sono sottoposti a vere e proprie acroshybazie analitiche di fronte all imbarazshyzo di doverne prendere in esame le inequivocabili venature storicistiche La sua opera- scrive dunque Pevshysner a proposito di Morris - per limpulso animatore che ha dato alshyl artigianato egrave costruttiva mentre lessenza della sua dottrina egrave negatishyva In sostanza adattando sul letto di Procuste della propria fugraveosofia proshygettuale personaggi e opere ricchi di una ben altrimenti problematica conshytraddittorietagrave Pevsner non esita a deshyformare middotesiti e consistenza pur di far quadrare i conti del proprio evoluzioshynismo prospettico quello appunto sintetizzato dal sottotitolo del suo ceshyleberrimo saggio Da Witliam Morris a Walter Gropius Lingegneria struttushyrale del suo sistema teorico richiede infatti una complessa operazione di ortopedia genetica pronta ad amputashyre smussare e connettere secondo una linea costruttiva che si definisce nell emergere del presente dalle nebshybie oscure del conservatorismo delle tradizioni il vero ostacolo al raggiunshygimento di unespressivitagrave assolutashymente libera da ogni costrizione del passato E il tentativo in sintesi di assicurare allarchitettura il sostegno di un fondamento etico che mentre ne assicuri la supremazia morale e le ragioni della storia la svincoli allo stesso tempo dalla contingenza delle polemiche e dalle ostilitagrave del momenshyto consegnandola per tale via ali assoshylutezza di una nuova classicitagrave Questo libero costituirsi dellarchitetshytura contemporanea come renovatio di una classicitagrave atemporale sancisce una linea interpretativa su cui piugrave tar-

di Siegfried Giedion baseragrave la sua deshyfmizione di new tradition per essa la scelta del nuovo l opzione della rottura lazzeramento di ogni conshyvenzionalismo rappresentativo costishytuiscono la prova ad absurdum della sua eternitagrave del suo riallacciarsi vale a dire a unidea sovranazionale e soshyvratemporale dell espressione archishytettonica La tradizione cui fa riferishymento lo storico svizzero nel suo Spashyce) Time and Architecture (1941) lungi dallidentificarsi con la comune acceshyzione di sopravvivenza evolutiva di motivi e formule del passato tende piuttosto a disegnare una ininterrotta catena di eventi innovativi una seshyquenza di salti e fratture nel tempo storico che attraversa la successione degli avvenimenti per accostamenti ideali e il cui punto di fuga si situa nellimmediato futuro La sua stessa distinzione tra transitory e conshystituent facts non solo tepde a releshygare nelambito delle accidentali shytagrave epocali le connotazioni stilistiche ma si sforza di stabilire nella diacroshynia degli avvenimenti la direzionalitagrave di un fugraveo sincronico capace di ribalshytarne sul piano di pariteticitagrave simultashynea i capisaldi innovativi e le conquishyste perenni Constituent factsshyprecisa infatti Giedion - are those tendencies which when they are supshypressed inevitably reappear Their recurrence makes us aware that these are elements which ali together are producing a new tradition Naturalmente ciograve che permette lo stashybilirsi e il riconoscersi di una tale conshytinuitagrave egrave la storia che con la sua adoshyzione di un punto di vista evoluzionishystico provvede a esaltare gli aspetti di connessione piu che i salti e le rotture La sua funzione maieutica si oppone in tal senso alla lezione dello storicishysmo che del passato si limi terebbe a riprodurre gli aspetti di superficie esteriori e caduchi La funzione moshyralizzatrice della storia si adempie nellopera di pulizia che compie nei confronti del passato sgombra il camshypo di ininfluenti macerie restaura nel profLlo originario quelli che consideshyra invece gli aspetti fondativi ed eterni Eppure negli anni precedenti la

grande sintesi di Pevsner e di Gieshydion un interessante contributo inshyterpretativo meno schematico e piugrave flessibile alle ragioni della forza delshyle abitudini aveva aperto spiragli di grande interesse e ancor oggi di noteshyvole attualitagrave n riferimento egrave a quelshylinedito concetto di new tradition introdotto da H enry R ussell Hitchshycock (Modem Architecture 1929) come elemento nodale di passaggio e di confronto fra il nuovo linguaggio elaborato dalle avanguardie europee e la grande architettura del passato Raccogliendo sotto letichetta di new traditionalists tendenze e pershysonaggi diversificati per aree geografishyche di pertinenza e per direzioni opeshyrative (Wright Berlage Dudock Saarinen Hoffmann Wagner Behshyrens ecc) il giovane storico americashyno tentava tuttavia di sancirne da una parte il carattere anticipatore rispetto alla fase successiva dei pionieri e dallaltra di confermarne la sostanziashyle diversitagrave rispetto allindiscriminato storicismo dell eclettismo ottocenteshysco Pur mostrando infatti di consishyderare i new traditionalists come anelli intermedi di ununica catena evolutiva nondimeno con una certa sensitivitagrave rispetto al tema trattashyto Hitchcock riesce in qualche modo a ritagliare attorno a questa tendenshyza uno spazio di relativa autonomia I nuovi tradizionalisti - egli dunshyque scrive - guardano indietro per quanto riguarda la loro tendenza a efshyfettuare liberi imprestiti col passato ma sono anche moderni in quanto si ritengono liberi di usare e combinare senza scrupoli archeologici gli eleshymenti cosigrave desunti Una equidistanshyza dallimitazione pedissequa del passhysato e da unacritica accettazione delshyla piugrave spinta modernitagrave contraddistinshygue dunque nella lettura di H itchshycock la singolare condizione di chi utilizza le tecniche contemporanee pur nella convinzione che non un periodo particolare del passato ma il passato nella sua interezza si offre coshyme la migliore guida Ciograve che conshytraddistinguerebbe in sostanza la novitagrave dei new traditionalists dal vecchio eclettismo egrave proprio la consashypevole peculiaritagrave di unattitudine seshy

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lettivamente riformista sia nei conshyfronti della tradizione tout court sia nei confronti dellincalzante voga moshyderna La filosofia progettuale della nuova sintesi da essi proposta si rifletshyterebbe pertanto nel tentativo di umanizzare gli elementi piugrave rigidi dellarchitettura del neues Bauen mantenendosi per cosigrave dire con un piede in due staffe da un lato laccetshytazione della praticitagrave contemporanea e dei risultati dellingegneria modershyna dallaltro il soddisfacimento di quelle aspettative psicologiche di conshyfort e di rappresentazione frustrate dalla cultura astratta della nuova architettura Neacute egrave un caso daltra parte se le parole con cui Hitchcock chiude il capitolo dedicato ai pionieshyri evidenziano perplessitagrave e dubbi sulle potenzialitagrave espressive e comunishycative di unarchitettura costanteshymente impegnata al rilancio delle sue novitagrave progettuali e insistono sulla neshycessitagrave dellinstaurarsi di una nuova tradizione e quindi di una indispensashybile pausa di rimasticazione e distasi Eppure non vegrave dubbio che rispetto alle pur caute indicazioni suggerite da Hitchcock egrave stata la prima interpreshytazione metaforica e analogica della tradizione a conoscere la piugrave straordinaria fortuna critica egemoshynizzando le tesi della critica postbellishyca e le opzioni espressive degli archishytetti di unintera generazione In essa il rapporto col passato rimane come congelato e sospeso nel limbo di un astratto traslato metodologico incashypace di affrontare e risolvere il conto in sospeso con il tabugrave della rappresenshytazione mentre lo scongelamento del piugrave rigido statuto funzionalista conceshydeva al massimo un riecheggiamento molto mediato che evitasse ogni riferishymento troppo diretto con il patrimoshynio di specifiche culture costruttive o con limbarazzante permanenza di pratiche obsolete Anche quando alshycuni timidi tentativi cominceranno a produrre ori9inali frutti nella poetica dei maestri cosigrave come nelle rivolte a mezza bocca delle nuove generashyzioni immediata si faragrave sentire la preoccupata denuncia di sir Nikolaus Pevsner cui le rinascite revivalistiche del secondo dopoguerra sembrano rishy

proporre linquietante spettro di un risorgente historicism Dalla fme degli anni Cinquanta in poi - prima sommessamente e nei modi di una personale quasi intima ricershyca poi con maggior frequenza e deshyterminazione fino a giungere allatshytuale ossessione della storia delshylinternazionale postmodernista shynon vegrave dubbio che il riferimento al passato il confronto dellarchitettura con le ragioni e i motivi della sua stoshyria abbiano costituito il tema domishynante e la frase ricorrente sopra e sotshyto le righe del dibattito disciplinare A fronte di quellestensione revivalistica generalizzata che sembra allo stato delle cose interessare tutto lampio fronte delle arti larch itettura puograve vantare in tal senso una sorta di origishynale primogenitura che la mette al rishyparo da ogni sospetto di facile consoshynanza o di approssimazione dashypregraves Come egrave noto infatti sotto linsegna della continuitagrave Ernesto N Rogers fu tra i primi a teorizzare la necessitagrave di fare i conti con la tradishyzione mentre - sempre per rimashynere nellambito italiano- la volontagrave di una reintegrazione critica del preshysente si espresse in maniera affatto peshyculiare nel nostro paese con il cosidshydetto neoliberty Vero e proprio paradigma di una volontagrave di rimanere nellambito della tradizione del nuoshyvo pur se in posizione di critica conshytestazione daLI interno il neolibershyty nelle sue varie declinazioni locali intese affermare di fronte al dilagare di una versione riduttiva e depaupeshyrizzata dellesperienza moderni sta il richiamo al valore espressivo e simboshylico di forme e articolazioni della preistoria del moderno Animato dallo stimolo di rintracciare e rimedishytare le ragioni di un guasto di un inceppo nei meccanismi interrotti della comunicazione esso si propose di ritornare nel solco di una tradishyzione borghese di riflettersi in armoshynia con il proprio mondo legittimanshydo una raffinatezza non esaurita nel mestiere ma tesa all interpretazione di un costume (Portoghesi) Ma soshyprattutto il neoliberty si provograve a reinshytrodurre nel concreto del corpo proshygettuale frasi inflessioni accenti coshy

struttivi direttamente tratti da specifishyche continuitagrave della tradizione mateshyriale innestandole a mo di citazione o contaminandole piugrave spesso nel vishyvo di un linguaggio contemporaneo Non egrave forse azzardato ritenere anzi che egrave proprio al riaffiorare di questa materialitagrave della tradizione nel conteshysto della lingua parlata che il neolibershyty dovette lasprezza inusitata di poleshymiche che come egrave noto travalicarono i confmi patri in un inatteso quanto non richiesto confronto internazionashyle Stroncato dunque sul nascere dal fuoshyco incrociato di dirette polemiche o cauti tatticismi questo primo tentatishyvo di coniugare storia e progetto (o comunque di aprire il progetto alle rashygioni della sua tradizione) egrave rimasto come in apnea nelle acque stagnanti del dibattito architettonico degli anni Sessanta solo qua e lagrave emergendo con la conturbante forza espressiva di isoshylate realizzazioni o con le inquietudini serpeggianti nella produzione teorica di alcuni isolati outsiders Cosigrave ad esempio appare significativo che nel 1966 vedano la luce due lavori proshydotti sulle sponde di opposti contesti culturali e sulla base di antitetiche metodologie dapproccio- Complexity and Contradictions in Architecture di Roshybert Venturi e L architettura della cittagrave di Aldo Rossi - che si riveleranno perograve opere seminali in rapporto agli sviluppi teorici e operativi di un dishybattito a partire da essi iniziato Latshytenzione alla frammentaria natura del progetto come oscillazione creativa in un mare di false certezze la volontagrave di affacciarsi alla lezione del passato come approccio alla complessitagrave del presente lascolto alle voci della meshymoria e alle disperse tradizioni del luogo l assunzione della storia dellarchitettura come materiale del progetto e ciclo unitario non turbato dal prima e dal dopo di una ilshylusoria modernitagrave vi rivendicano le proprie ragioni e avanzano le loro suggestioni Sarebbe d altra parte utile riflettere come sia propriOgrave negli anni di magshygiore apertura verso gli sconfinamenti extradimensionali ed extradisciplinari del progetto darchitettura che si proshy

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ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 4: L'architettura degli anni Ottanta

349 LA TRADIZIONE RITROVATA

350 La tradizione ritrovata di Fulvio lrace

354 Larchitettura degli anni Ottanta di Francesco Moschini

383 PERSONAL DESIGN

384 Design anni Ottanta di Franco Raggi

386 Personal design di Denis Santachiara

397 NUOVO FUMETTO ITALIANO

398 Limmagine strisciante il nuovo fumetto italiano di Roberto Daolio

409 Bibliografia

413 Elenco delle opere

424 Indice degli artisti presenti in mostra

LA TRADIZIONE RITROVATA Fulvio lrace

Le tradizioni svolgono l importante doppia fu nzione non solo di creare un certo ord ine o qualcosa di simile nella struttura sociale ma anche di fo rnirci un materiale su cui possiamo interveshynire qualcosa che possiamo criticare o cambiare Proprio come hanno una funzione l invenzione del mito o le teorie delle scienze naturali - la funshyzione d i aiutarci a far ordine tra gli eventi naturali - cosigrave lha la creazioshyne delle tradizioni nel campo della soshycietagrave Dobbiamo a Karl Popper una delle piugrave radicali difese della tradizione coshyme istituto della comunicabilitagrave conshytrapposta a ogni tentativo di subitashynea trasformazione della societagrave quale appare fgtroposta nelle attraenti ma illusorie prefigurazioni dellimmashyginario utopico E soprattutto infatti in Towards a Rational Theory of Tradishylion che Popper ha avanzato la drastishyca contrapposizione tra il continuismo della tradizione - che garanti rebbe attraverso la successione storica il lenshyto scorrere dei valori e dei saperi parshyte di un retaggio comune e socialmenshyte condivisibile - e la rottura dellushytopia la sua fiducia in un eterno rishycominciare che rompa la trama della storia ponendo le basi per un nuovo radicale inventario di valori e miti Calmiere della storia la tradizione dunque assicurerebbe la sopravvishyvenza culturale del patrimonio passashyto motore della storia lutopia implishycherebbe l idea di una svolta definitishy

va di un voltar pagina di un punto e a capo che cancelli iJ trascorso e azzeri il presente Apologia della tradizione e critica dell utopia appaiono in Popper operashyzioni complementari e contestuali esistono tuttavia altre possibili acceshyzioni eli questi antitetici termini La tradizione ad esempio puograve corrishyspondere a un tradere - a un trashymandare - ma anche a un tradi shyre a un venir meno costi tu endosi in tal senso come ingannevole offerta d i stanche e obsolete certezze essa inshyquina il valore del lascito con i veleni della consuetudine Si avvicina pershytanto in questa sua accezione svalushytativa a quel danno della storia per la vita duramente condannato dal giovane Nietzsche Il senso storico quando domina incontrollato e trae tutte le sue conseguenze srad ica il fushyturo poicheacute distrugge le illusioni e toshyglie alle cose esistenti la loro atmosfeshyra nella quale soltanto esse possono vivere In realtagrave non egrave forse azzardato ossershyvare come la dialettica passato-preshysente o se si vuole quella piugrave generashyle permanenza-mutamento sia una sorta di ricorrente costante nei processhysi di formazione della coscienza storishyca Recentemente egrave stato E Gomshybrich a ricordarci in un appassionato e avvincente studio sulla vitalitagrave della decorazione (Il senso dellordine) quanshyto radicati sian o nella psiche umana il senso dellordine e la forza delshylabitudine mentre dobbiamo a J Le Goff questa sintetica osservazione La maggior parte della societagrave ha considerato il passato come modello per il presente M a in questa devozioshyne per il passato vi sono interstizi atshytraverso i quali si insinuano l innovashyzione e il mutamento Si possono rappresentare schematicamente gl i atteggiamenti collettivi nei confronti del passato del presente (e dellavveshynire) osservando che nellantichitagrave pagana predominava la valorizzazioshyne del passato connessa allidea di un presente decadente che nel medioevo il presente si trova stretto fra il peso del passato e la speranza in un futuro escatologico che nel rinascimento inshyvece si punta sul presente e che tra il

XVII e il X IX secolo l ideologia del progtesso volge verso lavv~nire la vashylorizzazione del tempo E solo con lavvento del moderno quindi che le nozioni di nuovo e di rivoshyluzionario diventano sinonimi di migliore e di piugrave desiderabile Focalizzandosi sullidentificazione del valore con la novitagrave il pathos del futuro che anima iJ moderno identifica nel cambiamento la pietra di paragone del progetto creatore per modo che al taglio effettuato in direshyzione del primo termine della coppia passato-presente viene contrapposto uno sbilanciamento - e quasi una simmetrica compensazione - nell acshycentuazione del rapporto presenteshyfuturo Nel corso di poco piugrave di mezzo secolo che ci separa dall affermarsi dei primi linguaggi moderni lo stratificarsi e il consolidarsi degli eventi storici degli accadimenti architettonici delle interpretazioni critiche ecc hanno fishynito con lassumere l inscalfibile comshypattezza dei luoghi comuni Le granshydiose restituzioni storiografiche attorshyno a cui si egrave consolidata quella che egrave stata giustamente definita l immagishyne storiografigraveca del movimento moshyderno si sono saldate inglobandole alle iniziali posizionj di guerra degli architetti direttamente impegnati sul nuovo fronte ne egrave risultato un quadro che egrave quanto mai opportuno smontare e verificare nella rondatezza dei suoi elementi costruttivi e nella coesistenza della sua base ideologica n darwinishysmo di questa nuova tradizione stoshyriografigraveca si egrave esercitato n eli ordinare c nel selezionare lo svolgimento e la messa in valore di quegli avvenimenti cui si voleva fa r risalire la nascita delshyla nuova architettura d isegnando quasi una sorta di albero genealogico culminante nella maturitagrave e superiorishytagrave dei tempi moderni Il ritratto dellarchitetto come innovatore e dellarchitettura come innovatio inshyventio tabula rasa troveragrave in quelle pagine una formulazione didascalica allinterno di una sequenza narrativa destinata a perpetuare da allora cashyratteri ricorrenti e ripetitivi La tradizione - emarginata sullo sfondo di questo grandioso affresco in

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bianco e nero - diviene oggetto di soshyfisticate dissezioni tali da consentire cioegrave un recupero di quegti aspetti riteshynuti maggiormente compatibili con le nuove ipotesi liquidando tutto ciograve che risultava stridente rispetto alla lishynea maestra con la lapidaria aggettishyvazione della mascherata degli stili Esemplare in tal senso la posizione di N Pevsner che nel 1936 dagrave lincipit al suo Pioneers con un hommage agrave Morris in cui paradossalmente opeshyrositagrave e pensiero dellartista inglese sono sottoposti a vere e proprie acroshybazie analitiche di fronte all imbarazshyzo di doverne prendere in esame le inequivocabili venature storicistiche La sua opera- scrive dunque Pevshysner a proposito di Morris - per limpulso animatore che ha dato alshyl artigianato egrave costruttiva mentre lessenza della sua dottrina egrave negatishyva In sostanza adattando sul letto di Procuste della propria fugraveosofia proshygettuale personaggi e opere ricchi di una ben altrimenti problematica conshytraddittorietagrave Pevsner non esita a deshyformare middotesiti e consistenza pur di far quadrare i conti del proprio evoluzioshynismo prospettico quello appunto sintetizzato dal sottotitolo del suo ceshyleberrimo saggio Da Witliam Morris a Walter Gropius Lingegneria struttushyrale del suo sistema teorico richiede infatti una complessa operazione di ortopedia genetica pronta ad amputashyre smussare e connettere secondo una linea costruttiva che si definisce nell emergere del presente dalle nebshybie oscure del conservatorismo delle tradizioni il vero ostacolo al raggiunshygimento di unespressivitagrave assolutashymente libera da ogni costrizione del passato E il tentativo in sintesi di assicurare allarchitettura il sostegno di un fondamento etico che mentre ne assicuri la supremazia morale e le ragioni della storia la svincoli allo stesso tempo dalla contingenza delle polemiche e dalle ostilitagrave del momenshyto consegnandola per tale via ali assoshylutezza di una nuova classicitagrave Questo libero costituirsi dellarchitetshytura contemporanea come renovatio di una classicitagrave atemporale sancisce una linea interpretativa su cui piugrave tar-

di Siegfried Giedion baseragrave la sua deshyfmizione di new tradition per essa la scelta del nuovo l opzione della rottura lazzeramento di ogni conshyvenzionalismo rappresentativo costishytuiscono la prova ad absurdum della sua eternitagrave del suo riallacciarsi vale a dire a unidea sovranazionale e soshyvratemporale dell espressione archishytettonica La tradizione cui fa riferishymento lo storico svizzero nel suo Spashyce) Time and Architecture (1941) lungi dallidentificarsi con la comune acceshyzione di sopravvivenza evolutiva di motivi e formule del passato tende piuttosto a disegnare una ininterrotta catena di eventi innovativi una seshyquenza di salti e fratture nel tempo storico che attraversa la successione degli avvenimenti per accostamenti ideali e il cui punto di fuga si situa nellimmediato futuro La sua stessa distinzione tra transitory e conshystituent facts non solo tepde a releshygare nelambito delle accidentali shytagrave epocali le connotazioni stilistiche ma si sforza di stabilire nella diacroshynia degli avvenimenti la direzionalitagrave di un fugraveo sincronico capace di ribalshytarne sul piano di pariteticitagrave simultashynea i capisaldi innovativi e le conquishyste perenni Constituent factsshyprecisa infatti Giedion - are those tendencies which when they are supshypressed inevitably reappear Their recurrence makes us aware that these are elements which ali together are producing a new tradition Naturalmente ciograve che permette lo stashybilirsi e il riconoscersi di una tale conshytinuitagrave egrave la storia che con la sua adoshyzione di un punto di vista evoluzionishystico provvede a esaltare gli aspetti di connessione piu che i salti e le rotture La sua funzione maieutica si oppone in tal senso alla lezione dello storicishysmo che del passato si limi terebbe a riprodurre gli aspetti di superficie esteriori e caduchi La funzione moshyralizzatrice della storia si adempie nellopera di pulizia che compie nei confronti del passato sgombra il camshypo di ininfluenti macerie restaura nel profLlo originario quelli che consideshyra invece gli aspetti fondativi ed eterni Eppure negli anni precedenti la

grande sintesi di Pevsner e di Gieshydion un interessante contributo inshyterpretativo meno schematico e piugrave flessibile alle ragioni della forza delshyle abitudini aveva aperto spiragli di grande interesse e ancor oggi di noteshyvole attualitagrave n riferimento egrave a quelshylinedito concetto di new tradition introdotto da H enry R ussell Hitchshycock (Modem Architecture 1929) come elemento nodale di passaggio e di confronto fra il nuovo linguaggio elaborato dalle avanguardie europee e la grande architettura del passato Raccogliendo sotto letichetta di new traditionalists tendenze e pershysonaggi diversificati per aree geografishyche di pertinenza e per direzioni opeshyrative (Wright Berlage Dudock Saarinen Hoffmann Wagner Behshyrens ecc) il giovane storico americashyno tentava tuttavia di sancirne da una parte il carattere anticipatore rispetto alla fase successiva dei pionieri e dallaltra di confermarne la sostanziashyle diversitagrave rispetto allindiscriminato storicismo dell eclettismo ottocenteshysco Pur mostrando infatti di consishyderare i new traditionalists come anelli intermedi di ununica catena evolutiva nondimeno con una certa sensitivitagrave rispetto al tema trattashyto Hitchcock riesce in qualche modo a ritagliare attorno a questa tendenshyza uno spazio di relativa autonomia I nuovi tradizionalisti - egli dunshyque scrive - guardano indietro per quanto riguarda la loro tendenza a efshyfettuare liberi imprestiti col passato ma sono anche moderni in quanto si ritengono liberi di usare e combinare senza scrupoli archeologici gli eleshymenti cosigrave desunti Una equidistanshyza dallimitazione pedissequa del passhysato e da unacritica accettazione delshyla piugrave spinta modernitagrave contraddistinshygue dunque nella lettura di H itchshycock la singolare condizione di chi utilizza le tecniche contemporanee pur nella convinzione che non un periodo particolare del passato ma il passato nella sua interezza si offre coshyme la migliore guida Ciograve che conshytraddistinguerebbe in sostanza la novitagrave dei new traditionalists dal vecchio eclettismo egrave proprio la consashypevole peculiaritagrave di unattitudine seshy

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lettivamente riformista sia nei conshyfronti della tradizione tout court sia nei confronti dellincalzante voga moshyderna La filosofia progettuale della nuova sintesi da essi proposta si rifletshyterebbe pertanto nel tentativo di umanizzare gli elementi piugrave rigidi dellarchitettura del neues Bauen mantenendosi per cosigrave dire con un piede in due staffe da un lato laccetshytazione della praticitagrave contemporanea e dei risultati dellingegneria modershyna dallaltro il soddisfacimento di quelle aspettative psicologiche di conshyfort e di rappresentazione frustrate dalla cultura astratta della nuova architettura Neacute egrave un caso daltra parte se le parole con cui Hitchcock chiude il capitolo dedicato ai pionieshyri evidenziano perplessitagrave e dubbi sulle potenzialitagrave espressive e comunishycative di unarchitettura costanteshymente impegnata al rilancio delle sue novitagrave progettuali e insistono sulla neshycessitagrave dellinstaurarsi di una nuova tradizione e quindi di una indispensashybile pausa di rimasticazione e distasi Eppure non vegrave dubbio che rispetto alle pur caute indicazioni suggerite da Hitchcock egrave stata la prima interpreshytazione metaforica e analogica della tradizione a conoscere la piugrave straordinaria fortuna critica egemoshynizzando le tesi della critica postbellishyca e le opzioni espressive degli archishytetti di unintera generazione In essa il rapporto col passato rimane come congelato e sospeso nel limbo di un astratto traslato metodologico incashypace di affrontare e risolvere il conto in sospeso con il tabugrave della rappresenshytazione mentre lo scongelamento del piugrave rigido statuto funzionalista conceshydeva al massimo un riecheggiamento molto mediato che evitasse ogni riferishymento troppo diretto con il patrimoshynio di specifiche culture costruttive o con limbarazzante permanenza di pratiche obsolete Anche quando alshycuni timidi tentativi cominceranno a produrre ori9inali frutti nella poetica dei maestri cosigrave come nelle rivolte a mezza bocca delle nuove generashyzioni immediata si faragrave sentire la preoccupata denuncia di sir Nikolaus Pevsner cui le rinascite revivalistiche del secondo dopoguerra sembrano rishy

proporre linquietante spettro di un risorgente historicism Dalla fme degli anni Cinquanta in poi - prima sommessamente e nei modi di una personale quasi intima ricershyca poi con maggior frequenza e deshyterminazione fino a giungere allatshytuale ossessione della storia delshylinternazionale postmodernista shynon vegrave dubbio che il riferimento al passato il confronto dellarchitettura con le ragioni e i motivi della sua stoshyria abbiano costituito il tema domishynante e la frase ricorrente sopra e sotshyto le righe del dibattito disciplinare A fronte di quellestensione revivalistica generalizzata che sembra allo stato delle cose interessare tutto lampio fronte delle arti larch itettura puograve vantare in tal senso una sorta di origishynale primogenitura che la mette al rishyparo da ogni sospetto di facile consoshynanza o di approssimazione dashypregraves Come egrave noto infatti sotto linsegna della continuitagrave Ernesto N Rogers fu tra i primi a teorizzare la necessitagrave di fare i conti con la tradishyzione mentre - sempre per rimashynere nellambito italiano- la volontagrave di una reintegrazione critica del preshysente si espresse in maniera affatto peshyculiare nel nostro paese con il cosidshydetto neoliberty Vero e proprio paradigma di una volontagrave di rimanere nellambito della tradizione del nuoshyvo pur se in posizione di critica conshytestazione daLI interno il neolibershyty nelle sue varie declinazioni locali intese affermare di fronte al dilagare di una versione riduttiva e depaupeshyrizzata dellesperienza moderni sta il richiamo al valore espressivo e simboshylico di forme e articolazioni della preistoria del moderno Animato dallo stimolo di rintracciare e rimedishytare le ragioni di un guasto di un inceppo nei meccanismi interrotti della comunicazione esso si propose di ritornare nel solco di una tradishyzione borghese di riflettersi in armoshynia con il proprio mondo legittimanshydo una raffinatezza non esaurita nel mestiere ma tesa all interpretazione di un costume (Portoghesi) Ma soshyprattutto il neoliberty si provograve a reinshytrodurre nel concreto del corpo proshygettuale frasi inflessioni accenti coshy

struttivi direttamente tratti da specifishyche continuitagrave della tradizione mateshyriale innestandole a mo di citazione o contaminandole piugrave spesso nel vishyvo di un linguaggio contemporaneo Non egrave forse azzardato ritenere anzi che egrave proprio al riaffiorare di questa materialitagrave della tradizione nel conteshysto della lingua parlata che il neolibershyty dovette lasprezza inusitata di poleshymiche che come egrave noto travalicarono i confmi patri in un inatteso quanto non richiesto confronto internazionashyle Stroncato dunque sul nascere dal fuoshyco incrociato di dirette polemiche o cauti tatticismi questo primo tentatishyvo di coniugare storia e progetto (o comunque di aprire il progetto alle rashygioni della sua tradizione) egrave rimasto come in apnea nelle acque stagnanti del dibattito architettonico degli anni Sessanta solo qua e lagrave emergendo con la conturbante forza espressiva di isoshylate realizzazioni o con le inquietudini serpeggianti nella produzione teorica di alcuni isolati outsiders Cosigrave ad esempio appare significativo che nel 1966 vedano la luce due lavori proshydotti sulle sponde di opposti contesti culturali e sulla base di antitetiche metodologie dapproccio- Complexity and Contradictions in Architecture di Roshybert Venturi e L architettura della cittagrave di Aldo Rossi - che si riveleranno perograve opere seminali in rapporto agli sviluppi teorici e operativi di un dishybattito a partire da essi iniziato Latshytenzione alla frammentaria natura del progetto come oscillazione creativa in un mare di false certezze la volontagrave di affacciarsi alla lezione del passato come approccio alla complessitagrave del presente lascolto alle voci della meshymoria e alle disperse tradizioni del luogo l assunzione della storia dellarchitettura come materiale del progetto e ciclo unitario non turbato dal prima e dal dopo di una ilshylusoria modernitagrave vi rivendicano le proprie ragioni e avanzano le loro suggestioni Sarebbe d altra parte utile riflettere come sia propriOgrave negli anni di magshygiore apertura verso gli sconfinamenti extradimensionali ed extradisciplinari del progetto darchitettura che si proshy

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ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

~r l

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 5: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATA Fulvio lrace

Le tradizioni svolgono l importante doppia fu nzione non solo di creare un certo ord ine o qualcosa di simile nella struttura sociale ma anche di fo rnirci un materiale su cui possiamo interveshynire qualcosa che possiamo criticare o cambiare Proprio come hanno una funzione l invenzione del mito o le teorie delle scienze naturali - la funshyzione d i aiutarci a far ordine tra gli eventi naturali - cosigrave lha la creazioshyne delle tradizioni nel campo della soshycietagrave Dobbiamo a Karl Popper una delle piugrave radicali difese della tradizione coshyme istituto della comunicabilitagrave conshytrapposta a ogni tentativo di subitashynea trasformazione della societagrave quale appare fgtroposta nelle attraenti ma illusorie prefigurazioni dellimmashyginario utopico E soprattutto infatti in Towards a Rational Theory of Tradishylion che Popper ha avanzato la drastishyca contrapposizione tra il continuismo della tradizione - che garanti rebbe attraverso la successione storica il lenshyto scorrere dei valori e dei saperi parshyte di un retaggio comune e socialmenshyte condivisibile - e la rottura dellushytopia la sua fiducia in un eterno rishycominciare che rompa la trama della storia ponendo le basi per un nuovo radicale inventario di valori e miti Calmiere della storia la tradizione dunque assicurerebbe la sopravvishyvenza culturale del patrimonio passashyto motore della storia lutopia implishycherebbe l idea di una svolta definitishy

va di un voltar pagina di un punto e a capo che cancelli iJ trascorso e azzeri il presente Apologia della tradizione e critica dell utopia appaiono in Popper operashyzioni complementari e contestuali esistono tuttavia altre possibili acceshyzioni eli questi antitetici termini La tradizione ad esempio puograve corrishyspondere a un tradere - a un trashymandare - ma anche a un tradi shyre a un venir meno costi tu endosi in tal senso come ingannevole offerta d i stanche e obsolete certezze essa inshyquina il valore del lascito con i veleni della consuetudine Si avvicina pershytanto in questa sua accezione svalushytativa a quel danno della storia per la vita duramente condannato dal giovane Nietzsche Il senso storico quando domina incontrollato e trae tutte le sue conseguenze srad ica il fushyturo poicheacute distrugge le illusioni e toshyglie alle cose esistenti la loro atmosfeshyra nella quale soltanto esse possono vivere In realtagrave non egrave forse azzardato ossershyvare come la dialettica passato-preshysente o se si vuole quella piugrave generashyle permanenza-mutamento sia una sorta di ricorrente costante nei processhysi di formazione della coscienza storishyca Recentemente egrave stato E Gomshybrich a ricordarci in un appassionato e avvincente studio sulla vitalitagrave della decorazione (Il senso dellordine) quanshyto radicati sian o nella psiche umana il senso dellordine e la forza delshylabitudine mentre dobbiamo a J Le Goff questa sintetica osservazione La maggior parte della societagrave ha considerato il passato come modello per il presente M a in questa devozioshyne per il passato vi sono interstizi atshytraverso i quali si insinuano l innovashyzione e il mutamento Si possono rappresentare schematicamente gl i atteggiamenti collettivi nei confronti del passato del presente (e dellavveshynire) osservando che nellantichitagrave pagana predominava la valorizzazioshyne del passato connessa allidea di un presente decadente che nel medioevo il presente si trova stretto fra il peso del passato e la speranza in un futuro escatologico che nel rinascimento inshyvece si punta sul presente e che tra il

XVII e il X IX secolo l ideologia del progtesso volge verso lavv~nire la vashylorizzazione del tempo E solo con lavvento del moderno quindi che le nozioni di nuovo e di rivoshyluzionario diventano sinonimi di migliore e di piugrave desiderabile Focalizzandosi sullidentificazione del valore con la novitagrave il pathos del futuro che anima iJ moderno identifica nel cambiamento la pietra di paragone del progetto creatore per modo che al taglio effettuato in direshyzione del primo termine della coppia passato-presente viene contrapposto uno sbilanciamento - e quasi una simmetrica compensazione - nell acshycentuazione del rapporto presenteshyfuturo Nel corso di poco piugrave di mezzo secolo che ci separa dall affermarsi dei primi linguaggi moderni lo stratificarsi e il consolidarsi degli eventi storici degli accadimenti architettonici delle interpretazioni critiche ecc hanno fishynito con lassumere l inscalfibile comshypattezza dei luoghi comuni Le granshydiose restituzioni storiografiche attorshyno a cui si egrave consolidata quella che egrave stata giustamente definita l immagishyne storiografigraveca del movimento moshyderno si sono saldate inglobandole alle iniziali posizionj di guerra degli architetti direttamente impegnati sul nuovo fronte ne egrave risultato un quadro che egrave quanto mai opportuno smontare e verificare nella rondatezza dei suoi elementi costruttivi e nella coesistenza della sua base ideologica n darwinishysmo di questa nuova tradizione stoshyriografigraveca si egrave esercitato n eli ordinare c nel selezionare lo svolgimento e la messa in valore di quegli avvenimenti cui si voleva fa r risalire la nascita delshyla nuova architettura d isegnando quasi una sorta di albero genealogico culminante nella maturitagrave e superiorishytagrave dei tempi moderni Il ritratto dellarchitetto come innovatore e dellarchitettura come innovatio inshyventio tabula rasa troveragrave in quelle pagine una formulazione didascalica allinterno di una sequenza narrativa destinata a perpetuare da allora cashyratteri ricorrenti e ripetitivi La tradizione - emarginata sullo sfondo di questo grandioso affresco in

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bianco e nero - diviene oggetto di soshyfisticate dissezioni tali da consentire cioegrave un recupero di quegti aspetti riteshynuti maggiormente compatibili con le nuove ipotesi liquidando tutto ciograve che risultava stridente rispetto alla lishynea maestra con la lapidaria aggettishyvazione della mascherata degli stili Esemplare in tal senso la posizione di N Pevsner che nel 1936 dagrave lincipit al suo Pioneers con un hommage agrave Morris in cui paradossalmente opeshyrositagrave e pensiero dellartista inglese sono sottoposti a vere e proprie acroshybazie analitiche di fronte all imbarazshyzo di doverne prendere in esame le inequivocabili venature storicistiche La sua opera- scrive dunque Pevshysner a proposito di Morris - per limpulso animatore che ha dato alshyl artigianato egrave costruttiva mentre lessenza della sua dottrina egrave negatishyva In sostanza adattando sul letto di Procuste della propria fugraveosofia proshygettuale personaggi e opere ricchi di una ben altrimenti problematica conshytraddittorietagrave Pevsner non esita a deshyformare middotesiti e consistenza pur di far quadrare i conti del proprio evoluzioshynismo prospettico quello appunto sintetizzato dal sottotitolo del suo ceshyleberrimo saggio Da Witliam Morris a Walter Gropius Lingegneria struttushyrale del suo sistema teorico richiede infatti una complessa operazione di ortopedia genetica pronta ad amputashyre smussare e connettere secondo una linea costruttiva che si definisce nell emergere del presente dalle nebshybie oscure del conservatorismo delle tradizioni il vero ostacolo al raggiunshygimento di unespressivitagrave assolutashymente libera da ogni costrizione del passato E il tentativo in sintesi di assicurare allarchitettura il sostegno di un fondamento etico che mentre ne assicuri la supremazia morale e le ragioni della storia la svincoli allo stesso tempo dalla contingenza delle polemiche e dalle ostilitagrave del momenshyto consegnandola per tale via ali assoshylutezza di una nuova classicitagrave Questo libero costituirsi dellarchitetshytura contemporanea come renovatio di una classicitagrave atemporale sancisce una linea interpretativa su cui piugrave tar-

di Siegfried Giedion baseragrave la sua deshyfmizione di new tradition per essa la scelta del nuovo l opzione della rottura lazzeramento di ogni conshyvenzionalismo rappresentativo costishytuiscono la prova ad absurdum della sua eternitagrave del suo riallacciarsi vale a dire a unidea sovranazionale e soshyvratemporale dell espressione archishytettonica La tradizione cui fa riferishymento lo storico svizzero nel suo Spashyce) Time and Architecture (1941) lungi dallidentificarsi con la comune acceshyzione di sopravvivenza evolutiva di motivi e formule del passato tende piuttosto a disegnare una ininterrotta catena di eventi innovativi una seshyquenza di salti e fratture nel tempo storico che attraversa la successione degli avvenimenti per accostamenti ideali e il cui punto di fuga si situa nellimmediato futuro La sua stessa distinzione tra transitory e conshystituent facts non solo tepde a releshygare nelambito delle accidentali shytagrave epocali le connotazioni stilistiche ma si sforza di stabilire nella diacroshynia degli avvenimenti la direzionalitagrave di un fugraveo sincronico capace di ribalshytarne sul piano di pariteticitagrave simultashynea i capisaldi innovativi e le conquishyste perenni Constituent factsshyprecisa infatti Giedion - are those tendencies which when they are supshypressed inevitably reappear Their recurrence makes us aware that these are elements which ali together are producing a new tradition Naturalmente ciograve che permette lo stashybilirsi e il riconoscersi di una tale conshytinuitagrave egrave la storia che con la sua adoshyzione di un punto di vista evoluzionishystico provvede a esaltare gli aspetti di connessione piu che i salti e le rotture La sua funzione maieutica si oppone in tal senso alla lezione dello storicishysmo che del passato si limi terebbe a riprodurre gli aspetti di superficie esteriori e caduchi La funzione moshyralizzatrice della storia si adempie nellopera di pulizia che compie nei confronti del passato sgombra il camshypo di ininfluenti macerie restaura nel profLlo originario quelli che consideshyra invece gli aspetti fondativi ed eterni Eppure negli anni precedenti la

grande sintesi di Pevsner e di Gieshydion un interessante contributo inshyterpretativo meno schematico e piugrave flessibile alle ragioni della forza delshyle abitudini aveva aperto spiragli di grande interesse e ancor oggi di noteshyvole attualitagrave n riferimento egrave a quelshylinedito concetto di new tradition introdotto da H enry R ussell Hitchshycock (Modem Architecture 1929) come elemento nodale di passaggio e di confronto fra il nuovo linguaggio elaborato dalle avanguardie europee e la grande architettura del passato Raccogliendo sotto letichetta di new traditionalists tendenze e pershysonaggi diversificati per aree geografishyche di pertinenza e per direzioni opeshyrative (Wright Berlage Dudock Saarinen Hoffmann Wagner Behshyrens ecc) il giovane storico americashyno tentava tuttavia di sancirne da una parte il carattere anticipatore rispetto alla fase successiva dei pionieri e dallaltra di confermarne la sostanziashyle diversitagrave rispetto allindiscriminato storicismo dell eclettismo ottocenteshysco Pur mostrando infatti di consishyderare i new traditionalists come anelli intermedi di ununica catena evolutiva nondimeno con una certa sensitivitagrave rispetto al tema trattashyto Hitchcock riesce in qualche modo a ritagliare attorno a questa tendenshyza uno spazio di relativa autonomia I nuovi tradizionalisti - egli dunshyque scrive - guardano indietro per quanto riguarda la loro tendenza a efshyfettuare liberi imprestiti col passato ma sono anche moderni in quanto si ritengono liberi di usare e combinare senza scrupoli archeologici gli eleshymenti cosigrave desunti Una equidistanshyza dallimitazione pedissequa del passhysato e da unacritica accettazione delshyla piugrave spinta modernitagrave contraddistinshygue dunque nella lettura di H itchshycock la singolare condizione di chi utilizza le tecniche contemporanee pur nella convinzione che non un periodo particolare del passato ma il passato nella sua interezza si offre coshyme la migliore guida Ciograve che conshytraddistinguerebbe in sostanza la novitagrave dei new traditionalists dal vecchio eclettismo egrave proprio la consashypevole peculiaritagrave di unattitudine seshy

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lettivamente riformista sia nei conshyfronti della tradizione tout court sia nei confronti dellincalzante voga moshyderna La filosofia progettuale della nuova sintesi da essi proposta si rifletshyterebbe pertanto nel tentativo di umanizzare gli elementi piugrave rigidi dellarchitettura del neues Bauen mantenendosi per cosigrave dire con un piede in due staffe da un lato laccetshytazione della praticitagrave contemporanea e dei risultati dellingegneria modershyna dallaltro il soddisfacimento di quelle aspettative psicologiche di conshyfort e di rappresentazione frustrate dalla cultura astratta della nuova architettura Neacute egrave un caso daltra parte se le parole con cui Hitchcock chiude il capitolo dedicato ai pionieshyri evidenziano perplessitagrave e dubbi sulle potenzialitagrave espressive e comunishycative di unarchitettura costanteshymente impegnata al rilancio delle sue novitagrave progettuali e insistono sulla neshycessitagrave dellinstaurarsi di una nuova tradizione e quindi di una indispensashybile pausa di rimasticazione e distasi Eppure non vegrave dubbio che rispetto alle pur caute indicazioni suggerite da Hitchcock egrave stata la prima interpreshytazione metaforica e analogica della tradizione a conoscere la piugrave straordinaria fortuna critica egemoshynizzando le tesi della critica postbellishyca e le opzioni espressive degli archishytetti di unintera generazione In essa il rapporto col passato rimane come congelato e sospeso nel limbo di un astratto traslato metodologico incashypace di affrontare e risolvere il conto in sospeso con il tabugrave della rappresenshytazione mentre lo scongelamento del piugrave rigido statuto funzionalista conceshydeva al massimo un riecheggiamento molto mediato che evitasse ogni riferishymento troppo diretto con il patrimoshynio di specifiche culture costruttive o con limbarazzante permanenza di pratiche obsolete Anche quando alshycuni timidi tentativi cominceranno a produrre ori9inali frutti nella poetica dei maestri cosigrave come nelle rivolte a mezza bocca delle nuove generashyzioni immediata si faragrave sentire la preoccupata denuncia di sir Nikolaus Pevsner cui le rinascite revivalistiche del secondo dopoguerra sembrano rishy

proporre linquietante spettro di un risorgente historicism Dalla fme degli anni Cinquanta in poi - prima sommessamente e nei modi di una personale quasi intima ricershyca poi con maggior frequenza e deshyterminazione fino a giungere allatshytuale ossessione della storia delshylinternazionale postmodernista shynon vegrave dubbio che il riferimento al passato il confronto dellarchitettura con le ragioni e i motivi della sua stoshyria abbiano costituito il tema domishynante e la frase ricorrente sopra e sotshyto le righe del dibattito disciplinare A fronte di quellestensione revivalistica generalizzata che sembra allo stato delle cose interessare tutto lampio fronte delle arti larch itettura puograve vantare in tal senso una sorta di origishynale primogenitura che la mette al rishyparo da ogni sospetto di facile consoshynanza o di approssimazione dashypregraves Come egrave noto infatti sotto linsegna della continuitagrave Ernesto N Rogers fu tra i primi a teorizzare la necessitagrave di fare i conti con la tradishyzione mentre - sempre per rimashynere nellambito italiano- la volontagrave di una reintegrazione critica del preshysente si espresse in maniera affatto peshyculiare nel nostro paese con il cosidshydetto neoliberty Vero e proprio paradigma di una volontagrave di rimanere nellambito della tradizione del nuoshyvo pur se in posizione di critica conshytestazione daLI interno il neolibershyty nelle sue varie declinazioni locali intese affermare di fronte al dilagare di una versione riduttiva e depaupeshyrizzata dellesperienza moderni sta il richiamo al valore espressivo e simboshylico di forme e articolazioni della preistoria del moderno Animato dallo stimolo di rintracciare e rimedishytare le ragioni di un guasto di un inceppo nei meccanismi interrotti della comunicazione esso si propose di ritornare nel solco di una tradishyzione borghese di riflettersi in armoshynia con il proprio mondo legittimanshydo una raffinatezza non esaurita nel mestiere ma tesa all interpretazione di un costume (Portoghesi) Ma soshyprattutto il neoliberty si provograve a reinshytrodurre nel concreto del corpo proshygettuale frasi inflessioni accenti coshy

struttivi direttamente tratti da specifishyche continuitagrave della tradizione mateshyriale innestandole a mo di citazione o contaminandole piugrave spesso nel vishyvo di un linguaggio contemporaneo Non egrave forse azzardato ritenere anzi che egrave proprio al riaffiorare di questa materialitagrave della tradizione nel conteshysto della lingua parlata che il neolibershyty dovette lasprezza inusitata di poleshymiche che come egrave noto travalicarono i confmi patri in un inatteso quanto non richiesto confronto internazionashyle Stroncato dunque sul nascere dal fuoshyco incrociato di dirette polemiche o cauti tatticismi questo primo tentatishyvo di coniugare storia e progetto (o comunque di aprire il progetto alle rashygioni della sua tradizione) egrave rimasto come in apnea nelle acque stagnanti del dibattito architettonico degli anni Sessanta solo qua e lagrave emergendo con la conturbante forza espressiva di isoshylate realizzazioni o con le inquietudini serpeggianti nella produzione teorica di alcuni isolati outsiders Cosigrave ad esempio appare significativo che nel 1966 vedano la luce due lavori proshydotti sulle sponde di opposti contesti culturali e sulla base di antitetiche metodologie dapproccio- Complexity and Contradictions in Architecture di Roshybert Venturi e L architettura della cittagrave di Aldo Rossi - che si riveleranno perograve opere seminali in rapporto agli sviluppi teorici e operativi di un dishybattito a partire da essi iniziato Latshytenzione alla frammentaria natura del progetto come oscillazione creativa in un mare di false certezze la volontagrave di affacciarsi alla lezione del passato come approccio alla complessitagrave del presente lascolto alle voci della meshymoria e alle disperse tradizioni del luogo l assunzione della storia dellarchitettura come materiale del progetto e ciclo unitario non turbato dal prima e dal dopo di una ilshylusoria modernitagrave vi rivendicano le proprie ragioni e avanzano le loro suggestioni Sarebbe d altra parte utile riflettere come sia propriOgrave negli anni di magshygiore apertura verso gli sconfinamenti extradimensionali ed extradisciplinari del progetto darchitettura che si proshy

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ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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=middot-~~-=-= _==---

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
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Page 6: L'architettura degli anni Ottanta

bianco e nero - diviene oggetto di soshyfisticate dissezioni tali da consentire cioegrave un recupero di quegti aspetti riteshynuti maggiormente compatibili con le nuove ipotesi liquidando tutto ciograve che risultava stridente rispetto alla lishynea maestra con la lapidaria aggettishyvazione della mascherata degli stili Esemplare in tal senso la posizione di N Pevsner che nel 1936 dagrave lincipit al suo Pioneers con un hommage agrave Morris in cui paradossalmente opeshyrositagrave e pensiero dellartista inglese sono sottoposti a vere e proprie acroshybazie analitiche di fronte all imbarazshyzo di doverne prendere in esame le inequivocabili venature storicistiche La sua opera- scrive dunque Pevshysner a proposito di Morris - per limpulso animatore che ha dato alshyl artigianato egrave costruttiva mentre lessenza della sua dottrina egrave negatishyva In sostanza adattando sul letto di Procuste della propria fugraveosofia proshygettuale personaggi e opere ricchi di una ben altrimenti problematica conshytraddittorietagrave Pevsner non esita a deshyformare middotesiti e consistenza pur di far quadrare i conti del proprio evoluzioshynismo prospettico quello appunto sintetizzato dal sottotitolo del suo ceshyleberrimo saggio Da Witliam Morris a Walter Gropius Lingegneria struttushyrale del suo sistema teorico richiede infatti una complessa operazione di ortopedia genetica pronta ad amputashyre smussare e connettere secondo una linea costruttiva che si definisce nell emergere del presente dalle nebshybie oscure del conservatorismo delle tradizioni il vero ostacolo al raggiunshygimento di unespressivitagrave assolutashymente libera da ogni costrizione del passato E il tentativo in sintesi di assicurare allarchitettura il sostegno di un fondamento etico che mentre ne assicuri la supremazia morale e le ragioni della storia la svincoli allo stesso tempo dalla contingenza delle polemiche e dalle ostilitagrave del momenshyto consegnandola per tale via ali assoshylutezza di una nuova classicitagrave Questo libero costituirsi dellarchitetshytura contemporanea come renovatio di una classicitagrave atemporale sancisce una linea interpretativa su cui piugrave tar-

di Siegfried Giedion baseragrave la sua deshyfmizione di new tradition per essa la scelta del nuovo l opzione della rottura lazzeramento di ogni conshyvenzionalismo rappresentativo costishytuiscono la prova ad absurdum della sua eternitagrave del suo riallacciarsi vale a dire a unidea sovranazionale e soshyvratemporale dell espressione archishytettonica La tradizione cui fa riferishymento lo storico svizzero nel suo Spashyce) Time and Architecture (1941) lungi dallidentificarsi con la comune acceshyzione di sopravvivenza evolutiva di motivi e formule del passato tende piuttosto a disegnare una ininterrotta catena di eventi innovativi una seshyquenza di salti e fratture nel tempo storico che attraversa la successione degli avvenimenti per accostamenti ideali e il cui punto di fuga si situa nellimmediato futuro La sua stessa distinzione tra transitory e conshystituent facts non solo tepde a releshygare nelambito delle accidentali shytagrave epocali le connotazioni stilistiche ma si sforza di stabilire nella diacroshynia degli avvenimenti la direzionalitagrave di un fugraveo sincronico capace di ribalshytarne sul piano di pariteticitagrave simultashynea i capisaldi innovativi e le conquishyste perenni Constituent factsshyprecisa infatti Giedion - are those tendencies which when they are supshypressed inevitably reappear Their recurrence makes us aware that these are elements which ali together are producing a new tradition Naturalmente ciograve che permette lo stashybilirsi e il riconoscersi di una tale conshytinuitagrave egrave la storia che con la sua adoshyzione di un punto di vista evoluzionishystico provvede a esaltare gli aspetti di connessione piu che i salti e le rotture La sua funzione maieutica si oppone in tal senso alla lezione dello storicishysmo che del passato si limi terebbe a riprodurre gli aspetti di superficie esteriori e caduchi La funzione moshyralizzatrice della storia si adempie nellopera di pulizia che compie nei confronti del passato sgombra il camshypo di ininfluenti macerie restaura nel profLlo originario quelli che consideshyra invece gli aspetti fondativi ed eterni Eppure negli anni precedenti la

grande sintesi di Pevsner e di Gieshydion un interessante contributo inshyterpretativo meno schematico e piugrave flessibile alle ragioni della forza delshyle abitudini aveva aperto spiragli di grande interesse e ancor oggi di noteshyvole attualitagrave n riferimento egrave a quelshylinedito concetto di new tradition introdotto da H enry R ussell Hitchshycock (Modem Architecture 1929) come elemento nodale di passaggio e di confronto fra il nuovo linguaggio elaborato dalle avanguardie europee e la grande architettura del passato Raccogliendo sotto letichetta di new traditionalists tendenze e pershysonaggi diversificati per aree geografishyche di pertinenza e per direzioni opeshyrative (Wright Berlage Dudock Saarinen Hoffmann Wagner Behshyrens ecc) il giovane storico americashyno tentava tuttavia di sancirne da una parte il carattere anticipatore rispetto alla fase successiva dei pionieri e dallaltra di confermarne la sostanziashyle diversitagrave rispetto allindiscriminato storicismo dell eclettismo ottocenteshysco Pur mostrando infatti di consishyderare i new traditionalists come anelli intermedi di ununica catena evolutiva nondimeno con una certa sensitivitagrave rispetto al tema trattashyto Hitchcock riesce in qualche modo a ritagliare attorno a questa tendenshyza uno spazio di relativa autonomia I nuovi tradizionalisti - egli dunshyque scrive - guardano indietro per quanto riguarda la loro tendenza a efshyfettuare liberi imprestiti col passato ma sono anche moderni in quanto si ritengono liberi di usare e combinare senza scrupoli archeologici gli eleshymenti cosigrave desunti Una equidistanshyza dallimitazione pedissequa del passhysato e da unacritica accettazione delshyla piugrave spinta modernitagrave contraddistinshygue dunque nella lettura di H itchshycock la singolare condizione di chi utilizza le tecniche contemporanee pur nella convinzione che non un periodo particolare del passato ma il passato nella sua interezza si offre coshyme la migliore guida Ciograve che conshytraddistinguerebbe in sostanza la novitagrave dei new traditionalists dal vecchio eclettismo egrave proprio la consashypevole peculiaritagrave di unattitudine seshy

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lettivamente riformista sia nei conshyfronti della tradizione tout court sia nei confronti dellincalzante voga moshyderna La filosofia progettuale della nuova sintesi da essi proposta si rifletshyterebbe pertanto nel tentativo di umanizzare gli elementi piugrave rigidi dellarchitettura del neues Bauen mantenendosi per cosigrave dire con un piede in due staffe da un lato laccetshytazione della praticitagrave contemporanea e dei risultati dellingegneria modershyna dallaltro il soddisfacimento di quelle aspettative psicologiche di conshyfort e di rappresentazione frustrate dalla cultura astratta della nuova architettura Neacute egrave un caso daltra parte se le parole con cui Hitchcock chiude il capitolo dedicato ai pionieshyri evidenziano perplessitagrave e dubbi sulle potenzialitagrave espressive e comunishycative di unarchitettura costanteshymente impegnata al rilancio delle sue novitagrave progettuali e insistono sulla neshycessitagrave dellinstaurarsi di una nuova tradizione e quindi di una indispensashybile pausa di rimasticazione e distasi Eppure non vegrave dubbio che rispetto alle pur caute indicazioni suggerite da Hitchcock egrave stata la prima interpreshytazione metaforica e analogica della tradizione a conoscere la piugrave straordinaria fortuna critica egemoshynizzando le tesi della critica postbellishyca e le opzioni espressive degli archishytetti di unintera generazione In essa il rapporto col passato rimane come congelato e sospeso nel limbo di un astratto traslato metodologico incashypace di affrontare e risolvere il conto in sospeso con il tabugrave della rappresenshytazione mentre lo scongelamento del piugrave rigido statuto funzionalista conceshydeva al massimo un riecheggiamento molto mediato che evitasse ogni riferishymento troppo diretto con il patrimoshynio di specifiche culture costruttive o con limbarazzante permanenza di pratiche obsolete Anche quando alshycuni timidi tentativi cominceranno a produrre ori9inali frutti nella poetica dei maestri cosigrave come nelle rivolte a mezza bocca delle nuove generashyzioni immediata si faragrave sentire la preoccupata denuncia di sir Nikolaus Pevsner cui le rinascite revivalistiche del secondo dopoguerra sembrano rishy

proporre linquietante spettro di un risorgente historicism Dalla fme degli anni Cinquanta in poi - prima sommessamente e nei modi di una personale quasi intima ricershyca poi con maggior frequenza e deshyterminazione fino a giungere allatshytuale ossessione della storia delshylinternazionale postmodernista shynon vegrave dubbio che il riferimento al passato il confronto dellarchitettura con le ragioni e i motivi della sua stoshyria abbiano costituito il tema domishynante e la frase ricorrente sopra e sotshyto le righe del dibattito disciplinare A fronte di quellestensione revivalistica generalizzata che sembra allo stato delle cose interessare tutto lampio fronte delle arti larch itettura puograve vantare in tal senso una sorta di origishynale primogenitura che la mette al rishyparo da ogni sospetto di facile consoshynanza o di approssimazione dashypregraves Come egrave noto infatti sotto linsegna della continuitagrave Ernesto N Rogers fu tra i primi a teorizzare la necessitagrave di fare i conti con la tradishyzione mentre - sempre per rimashynere nellambito italiano- la volontagrave di una reintegrazione critica del preshysente si espresse in maniera affatto peshyculiare nel nostro paese con il cosidshydetto neoliberty Vero e proprio paradigma di una volontagrave di rimanere nellambito della tradizione del nuoshyvo pur se in posizione di critica conshytestazione daLI interno il neolibershyty nelle sue varie declinazioni locali intese affermare di fronte al dilagare di una versione riduttiva e depaupeshyrizzata dellesperienza moderni sta il richiamo al valore espressivo e simboshylico di forme e articolazioni della preistoria del moderno Animato dallo stimolo di rintracciare e rimedishytare le ragioni di un guasto di un inceppo nei meccanismi interrotti della comunicazione esso si propose di ritornare nel solco di una tradishyzione borghese di riflettersi in armoshynia con il proprio mondo legittimanshydo una raffinatezza non esaurita nel mestiere ma tesa all interpretazione di un costume (Portoghesi) Ma soshyprattutto il neoliberty si provograve a reinshytrodurre nel concreto del corpo proshygettuale frasi inflessioni accenti coshy

struttivi direttamente tratti da specifishyche continuitagrave della tradizione mateshyriale innestandole a mo di citazione o contaminandole piugrave spesso nel vishyvo di un linguaggio contemporaneo Non egrave forse azzardato ritenere anzi che egrave proprio al riaffiorare di questa materialitagrave della tradizione nel conteshysto della lingua parlata che il neolibershyty dovette lasprezza inusitata di poleshymiche che come egrave noto travalicarono i confmi patri in un inatteso quanto non richiesto confronto internazionashyle Stroncato dunque sul nascere dal fuoshyco incrociato di dirette polemiche o cauti tatticismi questo primo tentatishyvo di coniugare storia e progetto (o comunque di aprire il progetto alle rashygioni della sua tradizione) egrave rimasto come in apnea nelle acque stagnanti del dibattito architettonico degli anni Sessanta solo qua e lagrave emergendo con la conturbante forza espressiva di isoshylate realizzazioni o con le inquietudini serpeggianti nella produzione teorica di alcuni isolati outsiders Cosigrave ad esempio appare significativo che nel 1966 vedano la luce due lavori proshydotti sulle sponde di opposti contesti culturali e sulla base di antitetiche metodologie dapproccio- Complexity and Contradictions in Architecture di Roshybert Venturi e L architettura della cittagrave di Aldo Rossi - che si riveleranno perograve opere seminali in rapporto agli sviluppi teorici e operativi di un dishybattito a partire da essi iniziato Latshytenzione alla frammentaria natura del progetto come oscillazione creativa in un mare di false certezze la volontagrave di affacciarsi alla lezione del passato come approccio alla complessitagrave del presente lascolto alle voci della meshymoria e alle disperse tradizioni del luogo l assunzione della storia dellarchitettura come materiale del progetto e ciclo unitario non turbato dal prima e dal dopo di una ilshylusoria modernitagrave vi rivendicano le proprie ragioni e avanzano le loro suggestioni Sarebbe d altra parte utile riflettere come sia propriOgrave negli anni di magshygiore apertura verso gli sconfinamenti extradimensionali ed extradisciplinari del progetto darchitettura che si proshy

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ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

4 nt oup ll B 11 11 Ili -- --_- ---- ~middot -------~

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 7: L'architettura degli anni Ottanta

lettivamente riformista sia nei conshyfronti della tradizione tout court sia nei confronti dellincalzante voga moshyderna La filosofia progettuale della nuova sintesi da essi proposta si rifletshyterebbe pertanto nel tentativo di umanizzare gli elementi piugrave rigidi dellarchitettura del neues Bauen mantenendosi per cosigrave dire con un piede in due staffe da un lato laccetshytazione della praticitagrave contemporanea e dei risultati dellingegneria modershyna dallaltro il soddisfacimento di quelle aspettative psicologiche di conshyfort e di rappresentazione frustrate dalla cultura astratta della nuova architettura Neacute egrave un caso daltra parte se le parole con cui Hitchcock chiude il capitolo dedicato ai pionieshyri evidenziano perplessitagrave e dubbi sulle potenzialitagrave espressive e comunishycative di unarchitettura costanteshymente impegnata al rilancio delle sue novitagrave progettuali e insistono sulla neshycessitagrave dellinstaurarsi di una nuova tradizione e quindi di una indispensashybile pausa di rimasticazione e distasi Eppure non vegrave dubbio che rispetto alle pur caute indicazioni suggerite da Hitchcock egrave stata la prima interpreshytazione metaforica e analogica della tradizione a conoscere la piugrave straordinaria fortuna critica egemoshynizzando le tesi della critica postbellishyca e le opzioni espressive degli archishytetti di unintera generazione In essa il rapporto col passato rimane come congelato e sospeso nel limbo di un astratto traslato metodologico incashypace di affrontare e risolvere il conto in sospeso con il tabugrave della rappresenshytazione mentre lo scongelamento del piugrave rigido statuto funzionalista conceshydeva al massimo un riecheggiamento molto mediato che evitasse ogni riferishymento troppo diretto con il patrimoshynio di specifiche culture costruttive o con limbarazzante permanenza di pratiche obsolete Anche quando alshycuni timidi tentativi cominceranno a produrre ori9inali frutti nella poetica dei maestri cosigrave come nelle rivolte a mezza bocca delle nuove generashyzioni immediata si faragrave sentire la preoccupata denuncia di sir Nikolaus Pevsner cui le rinascite revivalistiche del secondo dopoguerra sembrano rishy

proporre linquietante spettro di un risorgente historicism Dalla fme degli anni Cinquanta in poi - prima sommessamente e nei modi di una personale quasi intima ricershyca poi con maggior frequenza e deshyterminazione fino a giungere allatshytuale ossessione della storia delshylinternazionale postmodernista shynon vegrave dubbio che il riferimento al passato il confronto dellarchitettura con le ragioni e i motivi della sua stoshyria abbiano costituito il tema domishynante e la frase ricorrente sopra e sotshyto le righe del dibattito disciplinare A fronte di quellestensione revivalistica generalizzata che sembra allo stato delle cose interessare tutto lampio fronte delle arti larch itettura puograve vantare in tal senso una sorta di origishynale primogenitura che la mette al rishyparo da ogni sospetto di facile consoshynanza o di approssimazione dashypregraves Come egrave noto infatti sotto linsegna della continuitagrave Ernesto N Rogers fu tra i primi a teorizzare la necessitagrave di fare i conti con la tradishyzione mentre - sempre per rimashynere nellambito italiano- la volontagrave di una reintegrazione critica del preshysente si espresse in maniera affatto peshyculiare nel nostro paese con il cosidshydetto neoliberty Vero e proprio paradigma di una volontagrave di rimanere nellambito della tradizione del nuoshyvo pur se in posizione di critica conshytestazione daLI interno il neolibershyty nelle sue varie declinazioni locali intese affermare di fronte al dilagare di una versione riduttiva e depaupeshyrizzata dellesperienza moderni sta il richiamo al valore espressivo e simboshylico di forme e articolazioni della preistoria del moderno Animato dallo stimolo di rintracciare e rimedishytare le ragioni di un guasto di un inceppo nei meccanismi interrotti della comunicazione esso si propose di ritornare nel solco di una tradishyzione borghese di riflettersi in armoshynia con il proprio mondo legittimanshydo una raffinatezza non esaurita nel mestiere ma tesa all interpretazione di un costume (Portoghesi) Ma soshyprattutto il neoliberty si provograve a reinshytrodurre nel concreto del corpo proshygettuale frasi inflessioni accenti coshy

struttivi direttamente tratti da specifishyche continuitagrave della tradizione mateshyriale innestandole a mo di citazione o contaminandole piugrave spesso nel vishyvo di un linguaggio contemporaneo Non egrave forse azzardato ritenere anzi che egrave proprio al riaffiorare di questa materialitagrave della tradizione nel conteshysto della lingua parlata che il neolibershyty dovette lasprezza inusitata di poleshymiche che come egrave noto travalicarono i confmi patri in un inatteso quanto non richiesto confronto internazionashyle Stroncato dunque sul nascere dal fuoshyco incrociato di dirette polemiche o cauti tatticismi questo primo tentatishyvo di coniugare storia e progetto (o comunque di aprire il progetto alle rashygioni della sua tradizione) egrave rimasto come in apnea nelle acque stagnanti del dibattito architettonico degli anni Sessanta solo qua e lagrave emergendo con la conturbante forza espressiva di isoshylate realizzazioni o con le inquietudini serpeggianti nella produzione teorica di alcuni isolati outsiders Cosigrave ad esempio appare significativo che nel 1966 vedano la luce due lavori proshydotti sulle sponde di opposti contesti culturali e sulla base di antitetiche metodologie dapproccio- Complexity and Contradictions in Architecture di Roshybert Venturi e L architettura della cittagrave di Aldo Rossi - che si riveleranno perograve opere seminali in rapporto agli sviluppi teorici e operativi di un dishybattito a partire da essi iniziato Latshytenzione alla frammentaria natura del progetto come oscillazione creativa in un mare di false certezze la volontagrave di affacciarsi alla lezione del passato come approccio alla complessitagrave del presente lascolto alle voci della meshymoria e alle disperse tradizioni del luogo l assunzione della storia dellarchitettura come materiale del progetto e ciclo unitario non turbato dal prima e dal dopo di una ilshylusoria modernitagrave vi rivendicano le proprie ragioni e avanzano le loro suggestioni Sarebbe d altra parte utile riflettere come sia propriOgrave negli anni di magshygiore apertura verso gli sconfinamenti extradimensionali ed extradisciplinari del progetto darchitettura che si proshy

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ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 8: L'architettura degli anni Ottanta

ducono i primi germi di una enea rishyvalutazione della dimensione passashyto e una riconversione verso la piugrave controllabile scala deJoggetto archishytettonico e delle sue leggi di produzioshyne e di composizione Vale a dire che proprio nel momento in cui il progetto moderno middottenta la caricaturizzazione enfatizzata di alcuni suoi tratti fonshydanti - lansia di padroneggia re il futuro laccento entusiastico e fideishystico nella componente tecnologica la tendenza a bruciare i linguaggi nella ricerca continua del nuovo la dilatashyzione sovradimensionata dei suoi compiti e delle sue competenze ecc -comincia a prendere quota e a delishynearsi con maggiore chiarezza la lunshyga marcia davvicinamento allinshydietro Marcia che come egrave noto conosceragrave il suo trionfale ingresso al centro del progetto negli anni Settanta gli anni del supermanierismo linguistico delle sospensioni operative nelle paushyse riflessive dell architettura diseshygnata delle intersezioni e delle disshysezioni degli approcci analitici della riscoperta del monumento e deliornamento della ritrovata confidenza nel continuismo della tradizione tradotta nella ripresa di sintagmi e citazioni come strumenti danimazione espressiva e possibili piaceri del testo Alla primitiva rimozione del passato succede cosigrave leuforia del ri torno del rimosso mentre la figura hitchcockiana del new traditionalist riscopre tutta la sua effervescente attualitagrave nella meshydiazione composita e nel ponte amishychevole gettato tra le sponde riconcishyliate del presente e del passato Rispetto alla enorme massa di produshyzione progettuale e di elaborazione teorica di questi appena trascorsi anni

Settanta il decennio da poco inaugushyrato si proporragrave di fondare una nuova sintesi quasi una omologazione capashyce di pareggiare in divulgabili conteshynitori stilistici turbolenze e differenze prodotte dalla Rrecedente sperimentashyzione in vitro E ancora presto forse per poter scommettere sulla definizioshyne di questi anni Ottanta come la deshycade del consumo o della ricerca di un nuovo solidarismo internazionale Appare in ogni caso evidente come la generalizzazione di una strategia dattenzione e dascolto corra il palshypabile rischio di una intollerabile bashynalizzazione o di un bamboleggiashymento nelle stucchevolezze di una seshyconda maniera L uso del grimaldello nel tentativo di schiudere il progetto alle sollecitazioni della memoria si rishyvela infatti strumento inefficace e c~mtroproducente presi tra le accattishyvan ti sollecitazioni di una nuova ecushymene tradizionalista e le scostanti ripulse moralizzatrici di chi si rifiuta alla logica e alle necessitagrave dellora gli sforzi fondativi degli anni Settanta corrono il pericolo di bruciarsi nellennesima riproposizione del penshydolo del gusto e delleffimero della moda Per chi creda nella complessa profonditagrave del fare architettonico e nelle ragioni di una tradizione neacute mishyrizzata neacute generalizzata i corteggiashymenti delle comode accondiscendenze non possono non apparire come insishycu re sorties de secours Sostenenshydo le motivazioni di un approccio frammentario alla collage city dellimmaginario contemporaneo Colin Rowe ci ha messo garbatamenshyte in guardia da inutili ripetizioni e prevedibili rischi il passo tra la reinshyterpretazione creativa del simbolo e il suo scadere a declassato stereotipo egrave sempre esile e breve Nel momento in

cui gli anni Ottanta si apprestano arishyconvertire al battesimo di calce delledificazione quellenorme repershytorio di segni rigogliosamente svilupshypatosi negli a rcipelaghi di carta di soshylo qualche tempo fa la necessitagrave di una selezione appare drastica e indilashyzionabile pena lo sperpero e la dilapishydazione di un prezioso patrimonio Dopo anni di feroce astinenza a l tavoshylo da disegno il passaggio dalle sedushycenti totalitagrave grafiche a lle imprevedishybili processuali tagrave del cantiere non puograve certo immaginarsi come un transito tranquillo o un riversamento diretto di quei temi solo fantasticati nella concretezza senza appello del costruishyto Il passaggio da lla carta a lla calce va vigilato con cura cosigrave come lo schiudersi di nuove possibilitagrave alle coshyniugazioni del progetto urbano va assecondato e sviluppato fornendo alshyla ricerca architettonica il suo piugrave conshygeniale spazio di sperimentazione Abbandonate infatti le stampelle cashyduche dellideologia il lavoro in arshychitettura delle ultime generazioni si egrave andato sempre piugrave incentrando su una nozione per cosigrave dire empirica e sensitiva del progetto unattitudine performativa e radicata nelle ragioni contingenti del qui e ora nelJe con nessioni con la specificitagrave esemplashyre di un contesto Esaltare la pianta delle differenze e il gusto sistematico del dubbio appare opera salutare a rishysvegliare la consapevolezza di un aushytentico ripensamento dellereditagrave culshyturale della tradizione Nel vuoto creato dalla caduta di ogni onnicomshyprensiva ipotesi di definizione intershypretativa o di tendenza dominante la vitalitagrave dellopera egrave lunica possibile ragione delJa sua veritagrave

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LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 9: L'architettura degli anni Ottanta

LARCHITETIURA DEGLIANNIOTIANTA Francesco Moschfnf

La scelta di una ristretta rosa di archishytetti come quella presentata in una coshysigrave anticipata rassegna sugli anni Otshytanta non puograve ritenersi rappresentatishyva in maniera soddisfacente middot neacute come bilancio storico poicheacute sarebbe oltreshytutto prematuro neacute come inelividuashyzione degli indirizzi emergenti poishycheacute sarebbe allora troppo parziale Puograve semmai trovare una propria leshygittimitagrave attraverso la scelta di un teshyma individuato come prioritario se non come lelemento riunificante per ricostruire il profilo di un arco di temshypo come un decennio troppo breve per rappresentare una rottura se non una vera e propria mutazione storica troppo lungo per una forzata contishynuitagrave Laver individuato allora come minimo comune denominatore quello della tradizione ritrovata con una ulteriore specificazione circa le pershymanenze classiche nel archi tettushyra contemporanea parrebbe dover garantire e giustificare le scelte operashyte allinterno del panorama architetshytonico internazionale Tanto piugrave che i responsabili di questa mostra tranne il sottoscritto impegnato su un fronte piugrave interstiziale giagrave in precedenti ocshycasioni pubbliche hanno avuto modo di costruire pazientemente alcuni bishylanci disciplinari di grande respiro Il primo alla fine degli anni Settanta sempre qui a Bologna con la mostra Assenzapresenza curata da Fulshyvio Irace che individuava come tema dominante nellarchitettura di quegli

anni quello del disegno architettonishyco come pratica autonoma Poi piugrave recentemente a Genova e a Roma con la rassegna Una generazione postmoderna che pur nella ristretshytezza della sezione Architettura nelleconomia complessiva della moshystra tentava una selettiva declinazioshyne nazionale certo forzata rispetto alshyle consuete fisionomie che aveva asshysunto un fenomeno allora dilagante come quello del postmoderno in arshychitettura Dalla prima iniziativa rishycordata a quella attuale le occasioni espositive in architettura si sono molshytiplicate in maniera incontrollata anshyche al di lagrave delle sedi istituzionali coshyme la Triennale e la Biennale e con il concorso di una per lo piugrave devastante politica culturale assessorile almeshyno in Italia tutti si sono sentiti autoshyrizzati e in grado di inventarsi mostre di architettura Tutto ciograve senza alcushyna preparazione non dico scientifica ma senza neppure il minimo bagaglio di informazione e di conoscenza speshycifica del campo Basti pensare alla caotica esibizione di materiali peralshytro straordinari senza un fugraveo condutshytore della mostra Images et imagishynaires d architecture tenutasi al Beaubourg a quella della raccolta del Museo di architettura di Francoforte fatta di mondanitagrave e presenzialismi tra i piugrave ovvi di conoscenze spicciole e davvero poco informate o allimbashyrazzante ossessione classificatoria sushyscettibile eli non marginali ribaltashymenti della piugrave recente Lavventushyra delle idee curata con grande imshypegno da Vittorio Magnago Lampushygnani prima a Berlino e poi a Milashyno eppure arbitraria e sbilanciata nei risultati complessivi Sembrerebbe dunque che larchitettushyra non vada mostrata visto il fallishymento di tante esperienze Sono conshyvinto invece che le mostre di architetshytura cosigrave come la divulgazione della stessa attraverso i canali editoriali tradizionali vadano sempre piugrave poshytenziate togliendo perograve da una parshyte larchitettura stessa da quella conshydizione minoritaria che la fa solitashymente apparire come la cenerentola del sistema del arte restituendole quindi pari dignitagrave rispetto ad altre

discipline piugrave trainanti dali altra sottraendola ali arbitrio e all improvshyvisazione dovuta allincompetenza con cui egrave stata sinora manipolata Gashyrantendo quindi come primo fatto queste due minime condizioni di corshyrettezza lo sforzo dovrebbe poi essere quello di direzionare al massimo linshytenzione espositiva restringendo gli ambiti e specializzando i problemi in modo tale che senza configurare una esasperata tendenziositagrave si possa giungere a una continuitagrave tra le proshyposte se non alla formulazione di un pensiero compiuto Solo cosigrave conshyfrontandolo con altri possibili pensieri compiuti saragrave possibile costruire un quadro di riferimenti chiari e inopshypugnabili fuori dalla logica della guerra per bande cui ormai si vorrebshybe ricondurre anche larchitettura Un confronto tra posizioni anche lonshytane garantiragrave sempre piugrave di pericoloshysi e rappacificanti rimescolamenti eli carte purcheacute il lavoro sia condotto con la meticolositagrave della conoscenza puntuale e non su quella di riconoshyscerne l appartenenza a una qualche tribugrave Fuori da questa logica dunque avragrave un senso occuparsi ancora di arshychitettura e lo schierarsi su fronti dishyversi non garantiragrave piugrave la sopravvishyvenza di cordate preoccupate esclusishyvamente della propria crescita in tershymini di potere che poi non egrave mai quello culturale ma quello del piccolo cabotaggio ma saragrave un modo per creshydere ancora che sia possibile condurre battaglie civili e politiche di segno dishyverso rispetto al degrado verso cui s~shyno state sin qui indirizzate E loccashysione allora di accogliere attorno a un tema individuato come quello del rishytorno al classico unarea di lavoro che si presentasse immune da logiche di schieramenti precostituiti costrinshygeva a configurare una scacchiera davvero inusuale fuori dalle opposte polaritagrave dialettiche cui almeno per quanto riguarda il panorama italiano sembra ormai inevitabile far riferishymento Intendo alludere alle due pershysonalitagrave che sembrano individuare le polaritagrave estreme attorno a cui tutto parrebbe dover ruotare V ittorio Greshygotti da una parte con la sua capacitagrave di farsi fugravetro di tutto quello che non

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sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 10: L'architettura degli anni Ottanta

sia di stretta osservanza vetero-razioshynalista e Paolo Portoghesi dallaltra con la sua totale disponibilitagrave ad accoshygliere le posizioni piugrave diverse sino a omologarle tutte quante ad annullare differenze e valori come se tutto doshyvesse galleggiare sullo stesso piano Tra la timorosa censura della diversishytagrave e limbarazzante apertura su tutti i fronti pare dunque oggi costretta a muoversi la cultura architettonica mantenuta cosigrave in una situazione di stallo che le voci che giungono da alshytre stanze non riescono a intaccashyre Non lo possono fare certo neacute chi pratica ormai un ritiro aventiniano ponendosi nauseato a l di fuori della mischia neacute chi si sbraccia ancora per difendere trite e logore posizioni senshyza accorgersi di essere ormai una voce disperata e un po patetica nel suo ostinato fideismo neacute ch i disincantashyto vede passare e registra con un pizshyzico di cinismo e di indifferenza il troppo rumore per nulla neacute tanto meno chi egrave convinto che valga ancora la pena continuare a mettere piccole tessere in un mosaico tutto da ricomshyporre fidando ingenuamente che alia fine i conti tornino sempre Per chi comunque egrave convi nto che lo sforzo piugrave urgente da compiere sia queJo di fare uscire la cultura architettonica dall impasse derivante da i due blocshychi che come una cappa tendono a condizionare ogni mossa diventa urshygente rintracciare pazientemente conshynessioni e affinitagrave sino a individuare un filo rosso di continuitagrave possibile tra esperienze anche tra loro distanti Ciograve deve presupporre la chiarezza della rishycerca la disponibilitagrave a saper guardashyre ol tre il proprio particulare e la pazienza nellascolto di istanze anche lontane dalle proprie nella convinzioshyne che fare archi te t tura significh i anshyche chiarire la propria volontagrave di preshyfigurare un mondo che si vorrebbe migliore Certo era difficile selezionare rigidashymente allinterno del panorama inshyternazionale un ristrettissimo numeshyro di personalitagrave della cultura archishytettonica che da una parte costituisshysero un momento di verifica del tema individuato come elemento caratteshyrizzante il decennio ancora in corso e

dallaltra fossero accomunate da unetica collettiva che permettesse in qualche modo di confrontarne le pur evidenti diversitagrave Sorprendente poi che nel raffrontare le scelte tra il pashynorama italiano e q uello internazioshynale si fosse delineata una sorta di confronto tra la fissitagrave di fondo delshylelaborazione architettonica come coshystante dalla nostra cultura e il camshybiamento o la continua verifica da posizioni volta per volta diverse coshyme elemento qualificante della cultushyra internazionale Se a prima vista potrebbero apparishyre come evidenti le ragioni storiche che hanno determinato nei fatti le due divergenti posizioni quella cioegrave della continuitagrave e quella della rottura egrave certo perograve che in entrambi i casi non compare alcuna nostalgia storica inteshysa come pura legittimazione al proshyprio fare e nessun ricorso consolatorio alla permissivitagrave della disciplina svuotata dai suoi rigidi condizionashymenti che hanno sempre garantito circa leticitagrave del fare architeuura Questo in fondo ci egrave sembrato il prishymo e piugrave corretto elemento discrimishynante per far piazza pulita degli eccesshysi di confusione che nel campo archishytettonico si sono andati accumulanshydo devastando lintero panorama con la complicitagrave di quanti non hanno voshyluto tenere sgombro il campo dalle inshycursioni dei mestieranti dal loro cinishyco sciacallaggio tesi a sporcare dove passavano paghi soltanto del fatto che grande fosse la confusione sotto il cielo E proprio da qui credo debshyba ripartire una salutare ondata moshyralizzatrice che riporti ordine su quanto si egrave andato offuscando se non ancora comprpmettcndo in maniera irreversibile E vero perograve che ci si muove in territori minati poicheacute la disponibilitagrave dei piugrave egrave diventata col tempo vera egrave propria compl icitagrave ed egrave difficile condurre ora una partita con chi bene o male si egrave lasciato coinvolgeshyre anche nelle situazioni piugrave imbarazshyzanti Non rivendicheremo moralistishycamente una loro riacquistata vergishynitagrave poicheacute sarebbe del resto guarshydare ancora a valori per fortuna cashyduti in disuso ma andragrave assunto questa volta sigrave come impegno morale

lo sforzo di contestualizzarli in modo diverso in maniera tale che di nuovo larchitettura torni a essere colta nel suo sistema di relazioni nella sua complessitagrave e nel suo rimando contishynuo tra dato di partenza e sua trasfishygurazione in termini disciplinari infishyne nel suo collocarsi tra veritagrave particoshylari e bellezza in geperale Al fronte della rottura che facevamo coincidere con il ristretto gruppo delle presenze internazionali non va ashyscritto tanto il ricorso alla discontinuishytagrave che peraltro non egrave un elemento secondario all interno almeno di alshycuni architetti come Philip Johnson Arata Isozaki o Michael Graves quanto piuttosto quello di uno sperishymentalismo esasperato vissuto come verifica di acquisizioni sempre rimesshyse in discussione prima di ogni loro segnale di consolidamento E proprio in questo atteggiamento scientifico ci pare di dover riconoscere la convershygenza di intenzioni tra le differenti culture architettoniche chiamate in causa proprio nel loro scientismo di ereditagrave umanistica Su questo fondashymento pare doversi rileggere allora la ricerca di una radice classica dellarshychitettura che sia piugrave attentA alla codishyficazione capace di essere rimessa in discussione piuttosto che al piacere delJa bizzarria e della spettacolari tagrave delJa trovata Privilegiare dunque laspetto manieristico della cultura arshychitettonica contemporanea corrishysponderebbe ancora una volta a fuorshyviare la paziente ricostruzione di una unitarietagrave continuamente aggredita a scambiare levasiva estrositagrave relegata nellaccessorio come elemento prinshycipale d eli architettura stessa e a rishydurre la stessa a puro divertimento Di misfatti in questo senso se ne soshyno giagrave visti sin troppi Ricondurre alshylora in un corretto alveo di stretta dishysciplinaritagrave tutti gli elementi costitutishyvi dellarchitettura lasciando ai puri oggetti daffezione la possibilitagrave delJa trasgressione sembra porsi per tutti come urgente imperativo categorico di questi anni Certo pare contradditshytorio affidare a esemplificazioni cosigrave compromesse il ruolo dimostrativo di quanto egrave stato appena individuato come nuovo impegno etico Ma proshy

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prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

4 nt oup ll B 11 11 Ili -- --_- ---- ~middot -------~

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 11: L'architettura degli anni Ottanta

prio in questo senso accennavo a una ricollocazione in un contesto diverso affidata a una lettura piugrave mirata delle esperienze progettuali da parte di chi si occupa delle stesse auguranshydoci che prevalga finalmente la fredshydezza dellanatomista sul tavolo di vishyvisezione a quella del traghettatore sulla scialuppa di salvataggio E alloshyra litinerario progettuale di PhilipJohnson non potragrave piugrave essere sottoposhysto a manipolazioni di comodo come egrave avvenuto soprattutto dopo lespeshyrienza delledificio per lATampT letto come punto di riferimento di un conshyfuso schieramento architettonico o dopo le piugrave recenti esperienze texane Saragrave sicuramente piugrave utile seguirne passo passo levoluzione attraverso le successive tappe dellesperienza conshydotta a New Canaan dalla fine degli anni Quaranta a oggi e rintracciare in quelle vere e proprie mutazioni epocali il senso del suo tirocinio proshygettuale Si chiariragrave allora il suo piashycere dellaver tutto provato non piugrave come costrizione alla variazione agashyranzia della propria sopravvivenza culturale ma come interrogazione continua sulle proprie certezze sulla propria aspirazione alla ricomposizioshyne una dimostrazione quindi della fragilitagrave della sua totalizzante pretesa di compiutezza formale in un mondo che puograve ormai esibire solo frammenti E proprio a Johnson che con Mies van der Robe nel esperienza del Seagrammiddot Building sembrava fissare la parola ultima dellarchitettura moshyderna egrave toccato in sorte di rovesciarsi e di aprire di nuovo su un fronte di apparente ottimismo la possibilitagrave di muoversi anche se in un panorama alshylucinante oscillante tra linferno di cristallo e biade runner Per gli architetti delle generazioni successive certo il compito non egrave stato meno arduo Cosigrave Isoiaki nel coniushygare Oriente e Occidente pare aver disinvoltamente soppiantato il vitalishysmo iniziale fatto di brutalismi e di cadute nella ridondanza con un piugrave teso concettualismo di ascendenza mishynimalista Proprio in questo passagshygio pare avere individuato una lucidishytagrave teorica di stampo illuminista in grado di mediare il puro citazionishy

smo di derivazione tardossettecenteshysca francese con il gusto per un unishyverso meccanicista per unarchitettushyra ridotta a macchina di cui sono semshypre esibiti gli ingranaggi e il loro moshydo di funzionare senza mai cadere perograve nel riduzionismo funzionalista Anche i piugrave recenti esiti progettuali di Michael Graves alludono a un unishyverso ridotto a macchina ma appaioshyno caricati di middotuna componente ironica capace di ridurre il tutto a macchina celibe Le vistose sovrapposizioni cosigrave di una decorativitagrave esasperata sembrano alludere nella loro enfatizshyzazione piugrave a una dimostrazione per assurdo cosigrave come avviene nelle tavoshyle piranesiane tiguardanti le diverse maniere d adornare i camini che alshyla scelta di un lavoro grondante di stoshyricismo ridotto a puro esercizio stilishystico Del resto in Graves anche quando i suoi referenti culturali erano diversi - si peacutensi alle rivisitazioni che lui e gli altri architetti del gruppo dei Five hanno condotto sulla migliore tradizione del razionalisrno europeo - latteggiamento egrave sempre stato quello di sondare interazioni disciplishynari diverse tra loro e di uscire dallermetismo diffuso per giungere a unarchitettura didascalica come dishymostrazione di teoremi posti e risolti Anche Rob Krier con analoga intenshyzionalitagrave didattica ha saputo legare la lettura dello spazio urbano a grande scala a una riconoscibilitagrave della stessa complessitagrave nelle pur parziali occashysioni di architettura della sua recente esperienza berlinese In questa pur rapida successione di itinerari cosigrave differenziati tra loro egrave dunque possibile cogliere nonostante il carattere forzatamente limitativo una diffusa aspirazione a unarchitetshytura colta nelle propde veritagrave e nelle proprie realtagrave con la precisa coscienshyza della sua parzialitagrave e della sua diffishycoltagrave a parlare in termini generali ma tesa ugualmente a farsi strumento di rovesciamento di posizioni almeno nel proprio ambito nella convinzione che anche pur minimi cambiamenti possano contribuire a imprevedibili e salutari spiazzamenti e ad appagare infine il bisogno ossessivo di comshyprensione del mondo Ed egrave sullo stesshy

so versante che sembra muoversi la migliore cultura architettonica italiashyna in questo caso secondo una tradishyzione che si presenta per ragioni ovshyvie ancora piugrave radicata Almeno a partire dal secondo dopoguerra nei piugrave autorevoli maestri dellarchitettushyra italiana da G Samonagrave a M Rishydolfi a S Muratori a C Scarpa a F Albin i a E N Rogers giugrave sino a I Gardella e a L Quaroni il legame con la migliore tradizione coniugato con le esperienze piugrave innovative della cultura moderna ha sempre costituishyto il sistema portante delle loro elaboshyrazioni teoriche e progettuali Non quella tradizione che in senso regioshynalistico oggi si va giustamente recushyperando ma quella piugrave aulica che dal mondo classico giunge con una sua apparente metastoricitagrave sino al mondo contemporaneo fatta di regoshyle scritte e non ma che ha ancora nei termini albertiani di firmitas concinshynitas e venustas imprescindibili punti di riferimento A partire middotdunque dai maestri la cultura ~rchitettonica itashyliana attuale pare ripercorrere con ostinazione la stessa ricerca delle proshyprie radici Anchemiddotnei suoi pur diversi indirizzi in cui pare potersi ordinare come entro vere e proprie categorie sino a caratterizzare e a differenziare chi ha praticato la professione come ricerca chi come autoriflessione chi ha giocato la scommessa sulla scala urbana chi la ridondanza semantica chi lo sperimentalismo scientifico chi ha inteso larchitettura come continuo rimando tra oggetto e contesto chi si egrave lanciato in equilibrismi neocostruttishyvisti alla ricerca di unatmosfera da avanguardie storiche da rievocare chi ha fatto ricorso alla storia come meshymoria e bullcbi ha fatto dellarchitettura una pratica di lavoro intercodice o chi ha indirizzato larchitettura verso il Quro soggetto pittorico E possibile dunque parlare di contishynuitagrave complessivamente per la cultura architettonica italiana sia rispetto ai valori cui fa riferimento sia rispetto alle diverse posizioni teoriche che ogni architetto tende a rappresentare Esiste una sorta di circolaritagrave dunque tra il metafisica silenzio dell architetshytura ridotta ai suoi elementi essenziali

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di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
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Page 12: L'architettura degli anni Ottanta

di A Rossi e lirruenza appena ragshygelata dellarchitettura di C Aymoshynino Allo stesso modo egrave possibile rishyconoscere una sorta di reciprocitagrave tra il richiamo alla storia e alle leggi costishytutive delle sue migliori espressioni dellarchitettura di P Portoghesi e larcheologismo filologico con le sue allusive rievocazioni di M Dezzi Barshydeschi Cosigrave pure tra i desertici paeshysaggi e quella natura vista come imshymensa distesa a rchitettonica di M Scolari e la ristagnante atmosfera deshygli interni malati di A Cantafora non cegrave solo laffinitagrave del ricorso di entrambi alla pittura ma un comune sconsolato e rassegnato giudizio sul mondo cosigrave come appare ormai anshyche se accettato dignitosamente La negativitagrave riesce perograve a essere anche introiettata e anzi a essere assunta coshyme spinta ulteriore sul piano dellimshypegilO personale cosigrave come sembrano testimoniare le esperienze progettuali della generazione piugrave impegnata

nellindagare rapporti tra teoria e progetto Su questo piano vanno lette le sognanti architetture tra noi legshygere di B Minardi la concitata preoccupazione progettuale di dire tutto e subito prima che altri dicano di F Purini lasettica perfezione di una sapiente capacitagrave costruttiva dei piugrave recenti lavori di A Natalini la rishyvendicazione di una colta anigianalishytagrave da recuperare da parte di F Cellishyni e N Cosentino il preziosismo esteshynuante e calligrafico alla ricerca di una perduta classicitagrave di G DArdia laccumulazione stratigrafica delle arshychitetture di F Prati lossessione da architettura pensata con il suo peso e con la sua soliditagrave materiale della vishysionarietagrave da cittagrave di pietra di D Passhysi o il complesso e straord inario lavoshyro piugrave che ventennale in bilico tra piacere della geometria con le sue possibilitagrave virtuosistiche ossessione della storia e vagheggiamenti naturashylistici di alcuni tra i componenti del

GRAU come A Anselmi PL Eroshyli F Pierluisi M Martini R Mashyriotti C Placidi e M Milani Certo di molti altri architetti avrei potuto parlare ma credo che molti si potranshyno riconoscere nelle brevi osservazioshyni fatte a proposito di quelli citati vorrei che ognuno di loro rinviasse ad altre posizioni analoghe e di pari rileshyvanza Se M Seccia con il suo sottile lavoro sulle istanze fondative delarchitettura oppure C Dardi con il suo sapiente interrogarsi sugli eleshymenti archetipi dellarchitettura cosigrave come altri non si saranno riconosciushyti tra queste poche pagine vuoi dire che ancora una volta ho parzialmenshyte fallito il tiro certo li ho avuti in mente tutti quelli che ho apprezzato e amato e mi sarebbe piaciuto che da queste righe trasparisse tutto ciograve a conferma di un paziente lavoro che da molti anni con loro andiamo coshystruendo per individuare nellarchishytettura anche una sua bellezza

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
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Page 13: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZ IONE RITROVATA

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JOHNSON amp BURGEE Philip Jobnson nato a Cleveland nel 1906 ha studiato alla Harvard University (1923-30) e alla Harvard Graduate School of Design dove si egrave laureato nel 1943 Direttore del dipartimento di Arshychitettura del Museum of Modern Art di New York dal1930 al1936 e poi dal1946 al 1954 ha cominciato a lavorare come architetto prima a Cambridge (Massashychusetts) e poi dal 1954 a New York Dal 1967 lavora con Joh n Burgee Tra i numerosissimi edifici realizzati Glass House (1949) Hodgson House New Cashynaan ( 1951 ) Oneto House Irvington (1951 ) Israel Synagogue Port Chester New York (1956) Garden Grove Comshymunity Church California ( 1976-80) New York State Theater al Lincoln Censhyter (1964) Amon Carter Museum Forth Worth Texas (1961) East and Garden Wing del Museum of Modero Art New York (1964) Art Museum of South Teshyxas Corpus Christi (1972) Boston Public Library Addition (1974) Segram Builshyding New York (in coflaborazione con Mies van der Rohe Kahn e Jacobs 1958) IDS Center Minneapolis (1973) Penzoil Piace (1976) Republic Bank (1985) e Transco Tower (1985) Houshyston ATampT New York (1978-84) Kline Science Center Yale (1965) School of Architecture a Houston (in costruzione)

l Republicbank Center Houston Texas 1984-85

2-3 School of Architecture Universiry of Houston (in costruzione) prospetto del lato sud e sezione

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 14: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATI

CARLO AYMONINO Nato nel 1926 si egrave laureato a Roma nel 1950 Dal 1951 al 1963 egrave stato assistente presso la facoltagrave di Architettura di Roma Professore di composizione architettonica presso lo IUAV di Venezia vi ha inseshygnato dal 1967 Dal 1974 al 1979 egrave stato direttore dello IUAV Ha costruito tra laltro il quartiere popolare Spine Bianshyche a Matera (1954-58) la palazzina in via Arbia a Roma (1961-63) il complesso residenziale Monte Amiata al Gallaratese di Milano (1967-70) il campus scolastico la casa-alloggio e il palazzo di giustizia di Pesaro (1985)

Ha pubblicato i libri Origine e sviluppo delshyla cittagrave moderna 1965 L abitazione razionale 1971 Le cittagrave capitali del XIX secolo Pangi e Vugravenna 1975 Il significato delle cittagrave 1975 Lo studio dei fenomeni urbani 1977

Progettazione per la ricostruzione del Colosso Con A Aymonino S Giulianelli L Tugnoli l ll Colosso 2 Prospetto sezione e pianta

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 15: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZ IONE RITROVATA

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PAOLO PORTOGHESI Nato nel 1931 laureatosi a Roma nel 1957 dal1967 al 1977 ha insenato nella facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano di cui egrave stato preside dal 1968 al 1976 Attualmente egrave professore allUnishyversitagrave della Sapienza a Roma Dal 1983 egrave presidente della Biennale di Venezia La sua attivitagrave si egrave svolta parallelamente nel campo della ricerca storica e della proshygettazione architettonica secondo l indishyrizzo di una reintegrazione della memoria collettiva nella lradizione dellarchitettushyra moderna Dal 1969 al 1983 egrave stato dishyrettore della rivista Controspazio dal 1983 egrave direttore della rivista Eupalino Come designer ha progettato mobili e ogshygetti Le maggiori opere architettoniche degli ultimi anni sono Centro agro-commershyciale e USL della cittagrave Vallo di Diano (1980) Complesso residenziale ENEL di Tarquinia (1981) Cittagrave della Scienza a R oma ( 1982) Ciardino a Montpellier ( 1982) restauro dellAmbasciata italiana di Berlino (1982) sistemazione della Forshytezza da Basso di Firrenze ( 1983) ammiddot biemazione della Cenlrale di Montalto di Castro ( 1983) Centro direzionale di Pashydova ( 1984) Banca Popolare del Molise di Campobasso (1984) I suoi libri piugrave noti sono dedicati allopera di architetti antichi e moderni alla ricoshystruzione della storia urbana di Roma alshyla storia del gusto del nostro secolo e a lla polemica sul rinnovamento dellarchitetmiddot tura moderna e sul post-modcrn

l T arquinia e Vallo IACP 1981 2 Banca Popolare del Molise a Campobasso 1984 3 Centro sociale per anziani a San Pietro al Tanagro 1981

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

4 nt oup ll B 11 11 Ili -- --_- ---- ~middot -------~

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 16: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATA

MARCO DEZZI BARDESCHI Nato nel 1934 dal 1976 egrave docente di reshystauro architettonico presso la facoltagrave di Architettura del Politecnico di Milano Dal 1970 egrave venuto accentuando nelle rishycerche e nei corsi di insegnamento unishyversitari la sua riflessione sui momenti destrutturanti di frattura violenta del processo architettonico Fra le sue realizshyzazioni casa a Poggio Gherardo Firenze ( 1963) altare di San Francesco ad Arezzo (1965) edificio per abitazioni e uffici in piazza SanJacopino a Firenze (1972-75) ristorante-albergo a Monte San Savino Arezzo (1979) Ha esposto le sue opere e i suoi progetti a Parigi (1967) Amburgo Colonia Coshypenhagen Osio Stoccolma Massa (1972) Bologna (1972 1975) Triennale di Milashyno (1968 1973) Biennale di Venezia (1978) Teheran Kabul (1972-73) New york (1979) E autore del progetto di conservazione del Palazzo della Ragione di Milano del Pashylazzo Gotico di Pescara della Biblioteca Classense di Ravenna del Tepidario Grande e del G iardino dellOrticoltura di Firenze delle fabbriche del Parco Medishyeco di Pratolino a Firenze

1-3 Controprogetto per le Halles 1979 Con 2 Giardino del Nuovo Museo dArte P Luglirami G Campani e altri Contemporanea 1984 Con Rudy Farina

4 nt oup ll B 11 11 Ili -- --_- ---- ~middot -------~

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LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 17: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRAOlZlONE RITROVATA

ALDO ROSSI Nato nel 1931 si egrave laureato a Milano nel 1959 Da quando era studente fino al 1964 ha lavorato per la rivista Casabelshyla-Continuitagrave diretta da Rogers Ha inishyziato lattivitagrave di insegnamento come assishystente di Ludovico Quaroni nel 1963 e di Carlo Aymonino dal 1963 al 1965 Nel 1965 egrave stato chiamato alla facoltagrave di Arshychitettura di Milano come professore di caratteri distributivi degli edifici Nel 1973 ha diretto un settore della XV Triennale di Milano Molti i progetti di concorso tra gli edifici realizzati i principali sono unitagrave di abitashyzione al Gallaratese 2 di M ilano (1969shy74) scuola elementare di Fagnano Olona (1972-77) scuola media di Broni (1982) Teatro del Mondo per la Biennale di Veshynezia ( 1980) c~sa sulla Rauchstrasse a Berlino (1985) E direttore del settore Arshychitettura deUa Biennale di Venezia Moshystre della sua opera si sono tenute in molshy

te cittagrave europee e americane middotIl suo scritto principale egrave L architettura della cittlr 1966 tradotto in diversi paesi il voshylume collettivo L analisi urbana e la progettashyzione architettonica CLUP 1970 Scritti scelshyti sullarchitettura e la cittagrave 1956-1972 CLUP 1975 e 1978 infine molti saggi e articoli pubblicati in Italia e allestero

Progetto per iJ Teatro d i Genova 1984 Con l Gardella e F Reinhart l Prospetto 2 Sezione trasversale sulla cavea

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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ADOLFO NATALINI Nato nel 1941 si egrave laureato nel 1966 e nello stesso anno ha cominciato a lavorare con il Superstudio (A Natalini C Toralshydo di Francia R Magris GP Frassinelshyli A Magris) uno dei gruppi iniziatori della cosiddetta architettura radicale successivamente impegnatosi in un tentashytivo di rifondazione antropologica dellarshychitettura La sua architettura rifleacutette losshysessione per il tempo e la memoria e per le tracce con le quali questi si manifestano nei luoghi Dal1979 ha elaborato una serie di progetshyti per cittagrave storiche Francoforte Gerusashylemme Mannheim Strasburgo Parma impegnandosi negli u ltimi anni soprattutshyto su Firenze Dal 1968 egrave professore alla facoltagrave di Architettura dove insegna dal 1973 Ha pubblicato Figure di pietra Elecshyta 1984

l Ravenna 1983 2 Ravenna Vista sul lago centrale 1983 3 Saalgasse n 4 Crescita dellalbero 1981

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LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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2

LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

4

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

3 370

4

LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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r=-shy- shy -000~- - shy - - - - - - - -shy __ - bull - o --------~ -

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

2

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 19: L'architettura degli anni Ottanta

LA T RADIZIONE RITROVATA

Concorso per la costruzione del centro di Amiens Francia 1984 1-2-3-4 Vedute prospettiche

ROB KRIER Nato oel1938 si egrave laureato a Monaco nel 1964 Ha lavorato nello studio di OM Ungers a Colonia (1965-66) e di Otto Frei a Berlino e Stoccarda (1967-70) prima di aprire un proprio studio a Vienna nel 1976 Tra le opere realizzate casa Siemer (1968-70) casa Dickens (1974-75) edili shyzia residenziale a Berlino-Kreuzberg (1977-80) A Berlino~Spandau (1978-84) a Berlino-Wilmersdorf (1980-84) a Berlino-Tiergarten (1980-85) Dal 1975 egrave professore alla Technical University di Vienna Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave importanti Milano 1980 Hannoshyver 1981 Londra Chicago New York San Francisco Pittsburgh New Orleans 1982 Vienna 1983 e 1984 Lucerna 1983 Francoforte 1984 Parigi 1985 Molti gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste Domus Casabella Lotus AA Nueva Forma Bauwelt Baumeister Bauen amp Wohnen AD A +U UA Tra le molte pubblicazioni dedicate ai problemi dj teoshyria della forma urbana notevoli sopratshytutto Stadtraum in Theorie und Praxis (1975) e Architektonische Komposition (1984)

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--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

~r l

375

LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

377 2

LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

3 2 379

LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

2

380 3

LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 20: L'architettura degli anni Ottanta

--------------------------------------------------------------------------- LA TRADIZIONE RITROVATI

MICHAEL GRAVES Nato nell934 ha seguito Wi studi di arshychitettura presso le Univers1tagrave di Cincinshynati e di Harvard Nel 1960 ha vinto il Prix de Rome e ba studiato presso lAccashydemia Americana di R oma di cui egrave ora amministratore fiduciario noncheacute p~esishydente dellassociazione dei membri E tishytolare della Cattedra Shirmer di architetshytura presso lUniversitagrave di Princeton ove egrave docente dal 1962 Tra le sue realizzazioni piugrave recenti Pashylazzo Portland Centro di educazione amshybientale a Liberty State Park Biblioteca San Juan Capistrano Padiglione estivo dellorchestra sinfonica di Cincinnati Atshytualmente svolge la sua attivitagrave di archishytetto per conto del Whitney Museum dellEmory U niversity Museum del Neshywark Museum Ha anche progettato una vasta gamma di oggetti darredamento Le sue opere sono esposte in numerosi musei e gallerie darte sia americani che stranieri il Museum of Modern Art ha presentato la sua opera in un ciclo di sette mostre Fra i numerosi scritti pubblicati Fiue Architects Michae Graues Rizzoli 1979 Michael Graues - Buildings and Proshy

jects Rizzoli 1983

Domaine Clos Pegase Winery amp Residence Calistoga California 1984 1 Pianta ~ 2 Sezione 3 Prospetto sud

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

3

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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=middot-~~-=-= _==---

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 21: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATA

ARAT A ISOZAKI Nato nel 1931 si egrave laureato a Tokio nel 1954 Dallo stesso anno al 1963 ha lavorashyto con Kenzo T ange aprendo successivashymente un proprio studio Attualmente inshysegna alle Universitagrave di Tokio e di Musashyshino Tra i suoi lavori progetto per lEsposizione internazionale di Osaka (1970) Centro audiovisivi di Oita 1977shy78) Tsukuba Center Building (1978-83) Museum of Contemporary Art di Los Angeles (1981) progetto per il Palazzo dello Sport di Barcellona (1983) PalJashyd ium Club di New York (1983) Ha partecipato a numerose mostre in Giappone America ed Europa tra le quali Triennale di Milano (1968 e 1983) Biennale di Venezia (1976 e 1980) Cooshyper Hewitt Museum d i New York (1976shy77) Biennale d i San Paolo del Brasile (1977) Gli sono state inoltre dedicate nushymerose retrospettive e mostre personali soprattu tto negli Stati Uniti

l-2-3 Tsukuba Center 1983 Pa rticolari 4 Museum of Contemporary Art Los Angeles n l 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

4

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

3 370

4

LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

2

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 22: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATA

MASSIMO SCOLARI Nato nel 1943 laureatosi a Milano nel 1969 non svolge attivitagrave professionale coshyme architetto Dal 1973 egrave docente di diseshygno e rilievo presso lo IUAV di Venezia E stato redattore delle riviste Controshyspazio Lotus e attualmente lo egrave di Casabella dal 1973 dirige la collana di architettura della Franco Angelj Vive e lavora a Milano e ad Asolo Ha partecipato a numerose mostre tra le piugrave recenti Milano 1980 Roma 1980 New York 1980 Biennale di Venezia 1980 e 1984 Ginevra 1982 Lione 1982 Zurigo 1982 Atene 1983 Londra 1983 Parigi 1984 La sua opera egrave documentata in M Tafushyri The Watercolors oj Massimo Scolari IAUS 1980 F Moscbini Massimo Scolashyri acquarelli e disegni 1965-1980 Centro Di 1980

l Porta per una cittagrave di mare 1979 2 L arca 1982 3 Turris Babel 198l

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LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

2

380 3

LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

381

  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 23: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIlONE RITROVATA

ALESSANDRO ANSELMI (GRAU) Nato nel 1934 laureatosi a Roma nel 1963 fa parte del GRAU (Gruppo romashyno architetti urbanisti) di cui egrave stato uno dei fondatori Membro della direzione della rivista Itaca dal 74 all81 egrave stato redattore di Controspazio Collabora a numeros~ riviste di settore italiane e straniere E professore di composizione architettonica allUniversitagrave di Reggio Calabria

Ha partecipato a numerosi concorsi tra cui quelli per il teatro della Casa della culshytura di Chambeacutery (1982) per il Parco urshybano del Porto Navale e della Manifattushyra Tabacchi di Bologna (1984) Attualmente egrave membro del comitato orshyganizzativo della Biennale di Parigi Svolshyge attivitagrave professionale a Roma Ha parshytecipato a numerose mostre sia con il gruppo GRAU (tra le piugrave reegraveenti Bienshynale di Venezia 1980 La Salpetriegravere

Parigi 1981 Columbia University 1981) sia colletive e personali (AAM Roma 1980 e 1983 Cooper Union School of Design New York 1981) Disegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati su Domus A+ U AMC Controspazio AA Cashysabella Arts Guardian Lotus Eupalino Abacus Forum

J-2 Casa della Cultura di Chambery 1981 Francia 1983-84 4 S Maria delle Grazie nuova Chiesa 3 SS Annunziata Santomenna (SA) Madre Santomenna (SA) 1981

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LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

4

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369

LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

3 370

4

LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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r=-shy- shy -000~- - shy - - - - - - - -shy __ - bull - o --------~ -

r

371

LA TRADIZIONE RITROVATA

372

GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

2

3

LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

t

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middot1 l

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2 373

LA TRADIZIONE RITROVATA

374

CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

376

LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 24: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATA

PIERLUIGI ER OLI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 egrave membro fin dalla fondazione del GRAU Dal 1970 ha iniziato a integrare lattivitagrave di archishytetto con quella di pittore Ha partecipato a partire dal 1968 a nushymerose mostre sia con il GRAU sia colshylettive e personali La sua a ttivitagrave egrave ampiamente documentashyta su diverse pubblicazioni e riviste di arshychitettura ma soprattutto dai volumi GRA U - lsti Mirant Stella Kappa 1981 Pierluigi Eroli - Racconti di arclziteilura proshygetti e piiture dal 1981 al 1984 Kappa 1985 Dopo lamnesia- Restitutio et renovatio urbis Romae Gangem i 1985

1middot3 Due unitagrave di abitazione in localitagrave lnfernetto Roma 1981 2middot4 Concorso nazionale di idee per progetti di sistemazione di arce pcrLferiche romane mediante collocazione di fontane monumentali Mostra dell acqua 1983

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

2

380 3

LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

381

  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 25: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATA

ROBERTO MARIOTTI (GRAU) Nato nel 1937 laureatosi a Roma lavora allinterno del GRAU con il quale svolge ogni attivitagrave connessa alla libera professhysione di architetto Ha esposto piugrave volte sia in Italia che a Parigi e a New York Ha pubblicato sia da solo sia con il GRAU sulle migliori riviste internazionashyli Ha in corso di pubblicazione per le edishyzioni Kappa a cura di Francesco Moschishyni un libro dedicato alle sue opere recenshyti i_ntitolato Ricostruzione con il blu cobalto

1-2 Restauro della sede del CID a Roma In collaborazione 3 Mercato dei fiori a San Remo (seconda versione) In collaborazione 4 Mercato dei fiori a Sao Remo (terza versione) In collaborazione

3 370

4

LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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371

LA TRADIZIONE RITROVATA

372

GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

2

3

LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

t

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2 373

LA TRADIZIONE RITROVATA

374

CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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375

LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

376

LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

378

LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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LA T RADIZIONE RITROVATA

MASSIMO MARTIN (GRAU) Nato nel 1937 si egrave laureato a Roma nel 1962 E uno dei fondatori del GRAU e con esso svolge tuttora ogni attivitagrave conshynessa con la libera professione H a partecipato a mostre collettive in Itashylia Parigi e New York H a pubblicato da solo e con il gruppo sulle maggiori rishyviste internazionali

Questi disegni fanno parte di una serie d i venti disegni intitolati Architetture di strada oggetto di una mostra personale e di un libro per le edizioni Kappa a cura di Francesco Moschini Oggetto di quesugrave disegni non egrave neacute l architettura fantastica neacute larchitettura disegnata bensigrave porzioni di a rchitetture che tutti i giorni incontriamo sul cammino Esse testimoniano di nuove spazialitagrave e del ritorno inconscio allornato e alla decorazione Sono a tutti gli effetti dei progetti d idattici e a tal fine disegnati di prospetto e rigorosamente in scala

ArchiUUure di strada Serie dj venti disegni

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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GIUSEPPE MILAN (GRAU) Vive e lavor~ a Roma dove si egrave laureato nel 1962 E stato tra i fondatori del GRAU allinterno del quale opera tuttoshyra Dal 1983 egrave assistant professor alla T empie University di Roma e professore presso la facoltagrave eli Architettura di Pescashyra Suoi progetti sono stati realizzati a San Benedetto del Tronto Marino Arshydea Cave Roma Palinuro Ferrara e Cagliari Dal 1980 concentra buona parte della ricerca progettuale e didattica su problemi di restauro ambientale di monushymenti e tessuti antichi in particolare nel centro storico di Roma Ha partecipato a mostre collettive di diseshygni e progetti a Firenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 Parigi 1981 1984 San Francisco 1982 Ravenna 1985 Disegni progetti e reashylizzazioni sono stati pubblicati su Casashybella Controspazio Domus AA AMC A+U Architecshyrural Design Eupalino Epoca e inoltre sono raccolti nel volume GRA U -Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Restauro architettonico e ambientale del Ninfeo bramantesco a Genazzano (Roma) Con C Panepuccia 2-3 Restauro e sistemazione del Castello dellAcqua Giulia in piazza Vittorio Emanuele a Roma Con A Di Noto F Montuori e ML Conforto 4 Casa a Capoterra (CA)

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FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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375

LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

376

LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

377 2

LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

378

LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

3 2 379

LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

2

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

381

  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
  • 0-1175588781-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_sommario
  • 0-1175589884-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_estratto
Page 28: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RITROVATA

FRANCO PIERLUISI (GRAU) Laureatosi a Roma nel 1962 socio fondashytore del GRAU nel1964 insegna alla fashycoltagrave di Architettura di R oma nel d ipatmiddotshytimento di Architettura e a nalisi della citshytagrave Svolge attivitagrave professionale in Italia e in Francia Dal 1974 svolge anche lattivishytagrave di incisore La sua produzione artistica e teorica egrave doshycumentata nel libro GRA U - Isti Mirant Stella a cura di F Moschini Kappa 1981

1-2 La casa dell infanzia 1978-82 Polittico acquaforte 70 x 50 cm cad Elaborazione del progetto di casa Leonetti Con G Colucci

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

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CORRADO PLACIDI (GRAU) Nato nel1936 si egrave laureato a Roma dove vive Lavora al GRAU di cui egrave stato uno dei fondatori Ha partecipato a numerose mostre Fishyrenze 1967 Roma 1968 1979 1981 1982 Venezia 1980 New York 1980 Parigi 1980 1985 San Francisco 1982 Ferrara 1985 Disegni progetti e realizshyzazioni sono stati pubblicati su AD AMC AA A+U Controshyspazio Domus GA Document Il suo lavoro egrave inoltre documentato nel Lishybro a cura di F Moschini GRAU - Isti Mirant Stella Kappa 1981

l Mons Testaceus casa Placidi Monte Testaccio Roma 1983 2 Aldebaran Monte Testaccio Roma 1984

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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Page 30: L'architettura degli anni Ottanta

LA TRADIZIONE RfTROVATA

FRANCESCO CELLINI NatO nel 1944 laureatosi a Roma nel 1969 egrave ricercatore alla facoltagrave di Archishytettura di Roma Redattore di Controshyspazio dal 1977 al 1981 svolge sopratshytutto attiyitagrave di progettazione disegno e grafica E stato allestitore curatore e orshyganizzatore per il settore Architettura delshyla Biennale di Venezia nel periodo 1979shy82 e per il settore Cinema e Arti visive dal 1982 al 1985 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Museo di Louvain-lashyNeuve 1982 Roma 1983 Torino 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubblicati su CasabeUa Conshytrospazio LEuropeo AMC ArshychitecturaIgrave Design A+ U AA

Lotus Eupalino Domus

l Casa C 1983 Esterni Studio architettonico sul tema della casa

NICOLETTA COSENTINO Nata nel 1944 laureatasi a Roma nel 1969 svolge attivitagrave di ricerca progettashyzione disegno e grafica Collabora a dishyverse riviste ed egrave stata redanrice del Bolshylettino dellOrdine degli architetti di Roma dal 1977 al 1981 Ha lavorato coshyme allestitore organizzatOre e curatore per i settori Architettura e Arti visive delshyla Biccedilnnale di Venezia nel periodo 1982shy84 Numerose le mostre alle quali ha partecishypato Centre Pompidou Parigi 1980 Biennale di Venezia 1980 Galleria Pan Roma 1982 Roma 1983 Biennale di Parigi 1985 Suoi lavori sono stati pubshyblicati su AA Controspazio AMC Bauforum AD Loshytus

2 Ristrutrurazione di piazza della Repubblica a Torino 1983

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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

376

LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

377 2

LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

378

LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

3 2 379

LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

2

380 3

LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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  • 0-1175588729-PUBBLICAZIONI-1985_anniottanta_colophon
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LA TRADIZIONE RITROVA1igrave

FRANCO PURINI Nato nel 1941 vive a Roma Ha collaboshyrato con Vittorio Gregotti dal1968 a meshytagrave degli anni Settanta partecipando alla realizzazione del quartiere ZEN di Palershymo e allUniversitagrave della Calabria Insieshyme a Laura Thermes con cui lavora dal 1964 ha progettato la facciata costruita per la Biennale di Venezia dellSO Il suo lavoro nel decennio dal 70 all SO si egrave espresso soprattutto attraverso una serie di concorsi e in una ricerca sul rapporto tra progetto e disegno Ha insegnato composizione architettonica dal 77 a1181 allo USA di Reggio Calabria dal1982 egrave titolare della cattedra di disegno e rilievo Rresso la facoltagrave di Architettura di Roma E membro del dipartimento di Architetshytura e analisi della cittagrave E stato redattore di Controspazio e ha tenuto lezioni e mostre presso varie unishyversitagrave europee e americane Ha pubblishycato Luogo e progetw Magma 1976 e Kappa 1981 A cune forme della casa Kapshypa 1979 L architettura didattica Casa del Libro 1980 con L Thermes e G Rebecshychini Un progetto per Lanciano Kappa Around the Slwdow Line beyond Urbaf Archishytecture Architectural Association 1984

Centro civico di Castelforte 1984

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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LA TRADIZ IONE RITROVATA

FRANZ PRATI Nato nel 1944 si egrave laureato nel 1969 a Venezia dove ha svolto attivitagrave didattica fino al 1973 Dal 1974 insegna presso la cattedra di composizione architettonica della facoltagrave di Architettura di Roma Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali tra i piugrave recenti la sisteshymazione di Guernica il nuovo cimitero di Lissone (1981) il restauro del castello di Piombino ( 1982) Importanti le proposte elaborate per la cittagrave di Genova (due proshygetti per il teatro 1979) e Roma (una proshyposta per larea di piazza Venezta 1983 la sistemazione dj piazza della T orre Arshygentina 1985) Ha partecipato a numerose mostre AAM Roma 1979 1983 1984 Genoshyva 1982 Biennale di Venezia 1985 Dishysegni progetti e realizzazioni sono stati pubblicati sulle principali riviste Casashybella Arquitectura Domus Lotus Aura Eupalino Seshygno Epoca LEuropeo Notizie su di lui si trovano in F Moschini Riuso eprogetto Centro Di 1980 Esiste una scuoshyla romana Kappa 1985 Annali dellarchishytettura italiana contemporanea Officina 1985

Sistemazione dellarca di piazza Venezia a Roma 983 Con G Bianchi L Rattazzi A Zattera 1 Torre daccesso a piazza Venezia 2 Piazza Venezia verso la discesa e parte architettonica dei Fori Imperiali

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LA TRADlZIONE RITROVATA

DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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DARIO PASSI Risiede e lavora a Roma Nel 70 egrave entrashyto alla facoltagrave di Architettura di Roma presso lIstituto di progettazione dove svolge una separata attivitagrave didattica e di ricerca sui fondamenti del progetto rapshyportati alla storia della cittagrave di Roma e alshyla realtagrave delledificare Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazioshynali riguardantj la sistemazione di parti di cittagrave Dal182 fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dove lashyvora alla sistemazione del quartiere Teshystaccio Nel 1977 ha partecipato alla mostra cushyrata da Achille Bonito Oliva Incontri internazionali Suoi progetti concorsi e articoli sono stati pubblicati su riviste itashy

liane ed estere Ha pubblicato a cura di Francesco Moschini Architettura di cittagrave sei progetti Kappa 1982 La costruzione del progetto - Figura e architettura Architettura -Arte Moderna 1983

l Studio per 1ograver Vergata 1984 2 Il mercato di Teslaccio 1984 3 Progeno di sistemazione di piazza della Moretta 1985 Con G Roscia e C Lococo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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LA TRADIZIONE RITROVATA

GIANGIACOMO D ARDIA Laureatosi a R oma attualmente fa parte del dipartimento di Architettura e analisi della cittagrave dellUniversitagrave della Sapienza di Roma dove svolge dal 1969 attivitagrave dishydattica e di ricerca Ha partecipato a numerose mostre XIII Triemlale di Milano Biennale di Veneshyzia 1~80 Parigi 1981 Barcellona 1982 San Francisco 1982 AAM Roma Il suo lavoro egrave stato presentato su Domus Epoca Eupalino Casabella AA Space Design ACM Contospazio Parametro Bau~ welt Archite~tural Review

Progetto per due edifici monumentali a 2 L edificio con le semigravecolonne e la galleria Berlino 1982 vetrata 1 L edificio con le semicolonne 3 Il grande portico

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LA TRADIZIONE RITROVATA

ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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ARDUINO CANTAFORA Nato nel 1945 si egrave laureato a Milano nel 1971 Dal 1983 egrave docente di disegno e rishylievo presso la facoltagrave di Architettura di Venezia Ha partecipato alle Triennali di Milano del 1973 1980 1985 e alle Biennali di Venezia del 1978 1980 e 1984 Dall975 espone le proprie opere in mostre perso shynali c colle ttive Ha pubblicato Le stagioni delle case 1980 Arduino Cantafora- Architetshyture 1984

l Quindici stanze per una casa (sezione) 1982 2 Quindici sta11Ze per una casa (fronte nord) 1982 3 Roma 1983

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BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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LA TRADIZ IONE RITROVAlA

BRUNO MINARDI Nato nel 1946 si egrave laureato a Venezia nel 1970 Ha insegnato a Bologna Urbino e Venezia e collabora alle riviste Doshymus Modo Deacutecoration Internashytional~ e Lotu~ Ha partecipato a imshyportanti mostre personali e collettive io Italia e allestero Ha scritto il libro Giovanni Muzio opere e scritti F Angeli 1981 I suoi progetti soshyno raccolti nei libri Elementz~ edifici progetshyti Kappa 1981 e Giuseppe Grossi - f3rutzo Minardi Zeichnungen und Aquarelle - Archishytekturprojekte Centrostampa 1983

l Modelli (Ponte sul Mazaro 1980 R istoran te al porto 1980 Casa del custode 1982) 2 Prospetto parziale del restauro del Castello di Gatteo

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