24/09/13 La paura difende? No, impedisce la vita - Affaritaliani.it www.affaritaliani.it/costume/paura240913.html 1/3 Like One person likes this. condiv idi su Tweet "SANARE I CONFLITTI", LO SPECIALE Ecco perché la sfiducia non conviene... Alla conquista della fiducia Prendersi cura di sè e degli altri La fatica di prendersi cura di sè L'ironia è una cosa seria Dalla coppia al lavoro, ecco come far funzionare le relazioni Ridere fa bene Impariamo a dare i nomi alle emozioni Felicità? Non facciamo come la colomba di Kant Oltre il dolore. Dentro c'è sempre la forza Raccontarsi per riappropriarsi del sè COSTUME La paura difende? No, impedisce la vita Martedì, 24 settembre 2013 - 09:15:00 Di Maria Martello* Non bisogna avere paura della paura. Occorre farsela amica. Nella gamma delle emozioni che contraddistinguono il nostro modo di reagire ai fatti della vita due sono fondamentali l'amore e la paura, tanto da far dire a Gerald Jampolsky che sono le sole due emozioni esistenti. E' indubitabile che se andiamo alla radice di ogni emozione sotto sotto troviamo amore o paura. Se consideriamo la paura come sentimento che ci chiude, che ci mette in difesa creando barriere, possiamo affermare che la paura è il contrario dell'amore che è apertura all'altro , accoglienza e disponibilità. Certo la paura ci rende attenti a percepire, e di conseguenza evitare, i pericoli e in tal senso svolge una funzione positiva, insostituibile per la nostra sopravvivenza. La paura di perdere qualcosa o qualcuno, di essere sconfitti, di affrontare l'ignoto, il nuovo, il cambiamento, il rischio è un'altra cosa. Con queste forme della paura tutti ci dobbiamo confrontare, nessuno escluso, anche i coraggiosi: adulti e bambini, uomini e donne, giovani e vecchi. Sottesa a tutte le possibili forme è in definitiva la paura della morte come annientamento. Per non aver paura di vivere invece e realizzare noi stessi, primo e vero compito di ognuno, è bene imparare ad ascoltare la paura e capire di che natura sia: può rivelarsi una fonte preziosa di conoscenza, anche quando è soltanto un "sussurro". Solo così possiamo evitare le sue conseguenze peggiori che sono la chiusura al mondo, agli altri, a se stessi. Certo la partita della vita si gioca spesso sul crinale difficile del bisogno di difesa e del desiderio degli altri, bisogno questo istintivo e insopprimibile! Imparare a difendersi è una necessità primordiale ma vivere per difendersi è come vedere tutto attraverso un vetro infrangibile. Possiamo osservare, distinguere ogni movimento, ogni figura, senza però poter partecipare, poiché si rimane sempre e comunque dietro un vetro. Capita quando ci riduciamo a rimanere spettatori, piuttosto che affrontare eventuali fratture. Spesso le fratture sono necessarie. Gli squarci, i frammenti aprono e fanno "uscire fuori" da una prigione dorata, dalla nicchia di difesa, che non si vorrebbe abbandonare per mancanza di conoscenza di ciò che c'è oltre le sbarre. Più che la paura dobbiamo temere quindi le sue conseguenze: quella chiusura in difesa, quello sguardo fisso sulle stesse cose, al passato, che non ci fa progredire, quel timore dell'altro, della sua diversità. Ma senza contrari, non vi è progresso" dice William Blake. FOTO VIDEO ONAIR musica e breaking news Mediolanum presenta Riparti Italia... Street style vs grandi griffe, la moda non è solo in passerella... IL PRIMO QUOTIDIANO ON-LINE fondatore e direttore Angelo Maria Perrino contatti login newsletter HOME POLITICA ECONOMIA CRONACHE CULTURE COSTUME SPETTACOLI ESTERI FATTI & CONTI MILANOITALIA ROMAITALIA EMILIA R. PUGLIA CAMPANIA REGIONI SPORT M EDIATECH GREEN IL SOCIALE M ODA CURA DI SÉ AIRADIO METEO OROSCOPO GIOCHI RUBRICHE FORUM FOTO-VIDEO MOBILE SHOPPING CASA VIAGGI AUTO E MOTORI MUSICA CIBO & VINO MAIL NEWS MAGAZINE VIDEO COMMUNITY IN CITTÀ ALTRO