La gestione del La gestione del paziente diabetico paziente diabetico
La gestione del paziente La gestione del paziente diabeticodiabetico
CHETOACIDOSI (DKA)CHETOACIDOSI (DKA)
Iperglicemia > 200 mg/dlIperglicemia > 200 mg/dl Ph venoso <7,3Ph venoso <7,3 Bicarbonati <15 mmol/lBicarbonati <15 mmol/l
Costituisce modalità di esordio nel 25-40% dei Costituisce modalità di esordio nel 25-40% dei bambini con DMID ed è uno dei principali bambini con DMID ed è uno dei principali fattori di rischio di morte fattori di rischio di morte
Eccezionalmente è possibile una DKA con valori Eccezionalmente è possibile una DKA con valori glicemici normali in caso di ridotto apporto di glicemici normali in caso di ridotto apporto di carboidrati (es. vomito) e schema insulinico carboidrati (es. vomito) e schema insulinico inadeguatoinadeguato
Dka: PrevenzioneDka: Prevenzione
Diagnosi precoce attraverso sorveglianza Diagnosi precoce attraverso sorveglianza soggetti a rischiosoggetti a rischio
Campagna di informazione su segni e Campagna di informazione su segni e sintomi di diabetesintomi di diabete
Diagnosi precoceDiagnosi precoce Appropriata gestione del diabete durante Appropriata gestione del diabete durante
le malattie intercorrentile malattie intercorrenti Conoscenza dell’omissione di insulina Conoscenza dell’omissione di insulina
come causa di DKAcome causa di DKA
IPOGLICEMIAIPOGLICEMIA
Complicanza acuta più frequente nel Complicanza acuta più frequente nel diabete di tipo 1.diabete di tipo 1.
Il livello di glicemia che induce la fisiologica disfunzione Il livello di glicemia che induce la fisiologica disfunzione neurologica varia:neurologica varia:
- tra gli individui- tra gli individui- con il tempo e le circostanze con il tempo e le circostanze - in funzione di precedenti ipo- o iperglicemiein funzione di precedenti ipo- o iperglicemie
La glicemia deve essere mantenuta in ogni caso superiore La glicemia deve essere mantenuta in ogni caso superiore a 70 mg/dla 70 mg/dl
Ipoglicemia: segni cliniciIpoglicemia: segni clinici
Segni di attivazione autonomicaSegni di attivazione autonomica: fame, : fame, tremore mani e piedi, palpitazione, tremore mani e piedi, palpitazione, ansietà, sudorazioneansietà, sudorazione
Segni neuroglicopeniciSegni neuroglicopenici: alterazione : alterazione dell’ideazione, modificazioni dell’umore, dell’ideazione, modificazioni dell’umore, irritabilità, vertigini, cefalea, debolezza, irritabilità, vertigini, cefalea, debolezza, confusione, convulsioni, coma confusione, convulsioni, coma
Hypoglycaemia unawarenessHypoglycaemia unawareness
Se i sintomi neuroglicopenici si verificano Se i sintomi neuroglicopenici si verificano prima dell’attivazione autonomica il prima dell’attivazione autonomica il soggetto non è in grado di riconoscere soggetto non è in grado di riconoscere l’ipoglicemia. Mancano i sintomi l’ipoglicemia. Mancano i sintomi adrenergici e la capacità controregolatoria. adrenergici e la capacità controregolatoria.
Ipoglicemia: gravitàIpoglicemia: gravità
LieveLieve (b > 5 anni): il pz è in grado di (b > 5 anni): il pz è in grado di riconoscerla e risolverla.riconoscerla e risolverla.
MediaMedia: è richiesto l’aiuto di qualcuno. E’ : è richiesto l’aiuto di qualcuno. E’ sufficiente il trattamento per via oralesufficiente il trattamento per via orale
GraveGrave: presenti alterazioni dello stato di : presenti alterazioni dello stato di coscienza, necessaria terapia parenterale coscienza, necessaria terapia parenterale
Ipoglicemia: fattori causali e Ipoglicemia: fattori causali e predisponenti predisponenti
Età < 6 anniEtà < 6 anni Modificazioni della routineModificazioni della routine Bassi livelli di HbA1cBassi livelli di HbA1c Incapacità a riconoscere i segni premonitoriIncapacità a riconoscere i segni premonitori Alterata controregolazioneAlterata controregolazione Assunzione di alcool e alcuni farmaciAssunzione di alcool e alcuni farmaci Incongrua tecnica di somministrazione di Incongrua tecnica di somministrazione di
insulinainsulina Trattamento intensivoTrattamento intensivo Notte, prima mattina, estate Notte, prima mattina, estate
Ipoglicemia: conseguenzeIpoglicemia: conseguenze
Episodi transitoriEpisodi transitori: traumi per incidenti : traumi per incidenti durante l’episodio, ridotta capacità di durante l’episodio, ridotta capacità di riconoscere le crisi, timore di ulteriori riconoscere le crisi, timore di ulteriori episodi con peggioramento del controllo episodi con peggioramento del controllo metabolicometabolico
Episodi gravi prolungatiEpisodi gravi prolungati: rischio di : rischio di danneggiare lo sviluppo del cervello e di danneggiare lo sviluppo del cervello e di favorire epilessia secondaria favorire epilessia secondaria
Ipoglicemia notturnaIpoglicemia notturna
E’ frequente, spesso prolungata, E’ frequente, spesso prolungata, generalmente asintomatica. Deve essere generalmente asintomatica. Deve essere sospettata se il b. presenta frequenti sospettata se il b. presenta frequenti risvegli, incubi, cefalea al risveglio, risvegli, incubi, cefalea al risveglio, glicemia al mattino alta o bassa. E’ favorita glicemia al mattino alta o bassa. E’ favorita dal picco d’azione dell’intermedia e dal dal picco d’azione dell’intermedia e dal ridotto fabbisogno di insulina nelle prime ridotto fabbisogno di insulina nelle prime ore della notte (0-3) rispetto alle ore della notte (0-3) rispetto alle successive (3-6) successive (3-6)
Ipoglicemia: raccomandazioniIpoglicemia: raccomandazioni
Glucosio sempre disponibileGlucosio sempre disponibile Reflettometro accessibileReflettometro accessibile Tutor istruiti, al pari dei pz, su sintomi e Tutor istruiti, al pari dei pz, su sintomi e
gestionegestione Glucagone disponibileGlucagone disponibile I pz devono avere sempre con sé una I pz devono avere sempre con sé una
qualche forma di identificazione circa la qualche forma di identificazione circa la loro condizione loro condizione
Ipoglicemia: prevenzioneIpoglicemia: prevenzione
Istruire su:Istruire su: Riconoscimento precoce dei sintomiRiconoscimento precoce dei sintomi Utilità monitoraggioUtilità monitoraggio Effetti attività fisicaEffetti attività fisica Effetti preventivi dei cibi contenenti carboidratiEffetti preventivi dei cibi contenenti carboidrati Gestione episodiGestione episodi Riduzione dosi di insulinaRiduzione dosi di insulina Gestione periodi non routinariGestione periodi non routinari Importanza della disponibilità immediata di Importanza della disponibilità immediata di
glucosio, saccarosio, carboidrati in genere glucosio, saccarosio, carboidrati in genere
FOLLW-UPFOLLW-UP
Valutazione ed adeguamento Valutazione ed adeguamento dell’istruzionedell’istruzione
Adeguamento schemi insulinici e Adeguamento schemi insulinici e ottimizzazione controllo metabolicoottimizzazione controllo metabolico
Valutazione crescita e sviluppo fisico e Valutazione crescita e sviluppo fisico e psicologicopsicologico
Prevenzione delle complicanze acute e Prevenzione delle complicanze acute e cronichecroniche
IstruzioneIstruzione
Una perfetta conoscenza del diabete non Una perfetta conoscenza del diabete non è sinonimo di buon controllo metabolico. è sinonimo di buon controllo metabolico.
Deve essere personalizzata su paziente e Deve essere personalizzata su paziente e famiglia in base a: famiglia in base a:
Età del pazienteEtà del paziente Livello culturale, maturativo e collaborativo Livello culturale, maturativo e collaborativo
della famigliadella famiglia Stadio del diabeteStadio del diabete
EducatoriEducatori
Gli educatori a loro volta devono essere Gli educatori a loro volta devono essere addestrati alla istruzione e devono sapersi addestrati alla istruzione e devono sapersi rapportare alle capacità, alla maturità e rapportare alle capacità, alla maturità e allo stile di vita del paziente e di chi si allo stile di vita del paziente e di chi si occupa di luioccupa di lui
DCCTDCCT(Diabetes Control and Complications Trial)(Diabetes Control and Complications Trial)
Una adeguata intensificazione del Una adeguata intensificazione del trattamento del diabete riduce le trattamento del diabete riduce le complicanzecomplicanze
Il trattamento intensivo richiede un efficace Il trattamento intensivo richiede un efficace autocontrolloautocontrollo
L’efficace autogestione richiede una L’efficace autogestione richiede una frequente e non superficiale istruzione e frequente e non superficiale istruzione e un continuo supportoun continuo supporto
Cosa insegnare all’esordio - 1Cosa insegnare all’esordio - 1
Come si è fatta la diagnosiCome si è fatta la diagnosi Cause del diabeteCause del diabete Perché somministrare insulinaPerché somministrare insulina Cos’è il glucosioCos’è il glucosio Livelli glicemici normaliLivelli glicemici normali Conoscenze pratiche su iniezione di Conoscenze pratiche su iniezione di
insulina, analisi sangue e urinainsulina, analisi sangue e urina Principi nutrizionaliPrincipi nutrizionali
Cosa insegnare all’esordio - 2Cosa insegnare all’esordio - 2
Ipoglicemia, come prevenirla e affrontarlaIpoglicemia, come prevenirla e affrontarla Il diabete e le malattie intercorrentiIl diabete e le malattie intercorrenti Esercizio fisicoEsercizio fisico AssociazioniAssociazioni Programma di follow-up complicanzeProgramma di follow-up complicanze Prospettive terapeutiche futureProspettive terapeutiche future
Istruzione alle varie etàIstruzione alle varie età
Bambini della prima infanziaBambini della prima infanzia: totale : totale dipendenza dai tutoridipendenza dai tutori
Bambini in età scolareBambini in età scolare: coinvolgerli : coinvolgerli gradualmente nella gestione della malattiagradualmente nella gestione della malattia
AdolescentiAdolescenti: promuovere una responsabile : promuovere una responsabile autogestioneautogestione
Istruzione dopo la dimissioneIstruzione dopo la dimissione
Consiste in consulenze: dapprima Consiste in consulenze: dapprima ravvicinate, in seguito più diradate, volte a ravvicinate, in seguito più diradate, volte a rafforzare i punti di cui sopra ed inoltre, rafforzare i punti di cui sopra ed inoltre, diari alla mano, ad affrontare i problemi diari alla mano, ad affrontare i problemi relativi al controllo metabolico, relativi al controllo metabolico, commentare i risultati delle indagini per il commentare i risultati delle indagini per il monitoraggio delle complicanze e l’esito monitoraggio delle complicanze e l’esito della HbA1c della HbA1c
Timing del follow-upTiming del follow-up
All’esordio: parole chiare, positive,che All’esordio: parole chiare, positive,che ispirino fiduciaispirino fiducia
Primi 6 mesi: Contatti ravvicinati, anche Primi 6 mesi: Contatti ravvicinati, anche attraverso telefono, FAXattraverso telefono, FAX
Successivamente: 3-4 contatti l’anno Successivamente: 3-4 contatti l’anno scaglionando gli esami screening scaglionando gli esami screening
Team diabetologicoTeam diabetologico
Pediatra diabetologoPediatra diabetologo Infermiera specializzataInfermiera specializzata DietistaDietista PsicologoPsicologo Assistente socialeAssistente sociale Pediatra curantePediatra curante
Compiti del team diabetologicoCompiti del team diabetologico
Assistenza ospedaliera in degenzaAssistenza ospedaliera in degenza Trattamento ambulatorialeTrattamento ambulatoriale Consulenza su problemi (attività fisica, Consulenza su problemi (attività fisica,
viaggi, malattie etc)viaggi, malattie etc) Screening complicanzeScreening complicanze Telefono emergenzaTelefono emergenza
Obiettivi del teamObiettivi del team
Secondo le raccomandazioni del DCCTSecondo le raccomandazioni del DCCT
Ottenere una HbA1c il più vicino possibile Ottenere una HbA1c il più vicino possibile alla norma, senza correre il rischio di alla norma, senza correre il rischio di ipoglicemie ipoglicemie
HbA1c normale: 4-6%HbA1c normale: 4-6% HbA1c ottimale: < 7,6%HbA1c ottimale: < 7,6% HbA1c subottimale: 7,6-9%HbA1c subottimale: 7,6-9%
Complicanze del diabete: Complicanze del diabete: classificazioneclassificazione
Microangiopatia:Microangiopatia: -retinopatia -retinopatia -nefropatia -nefropatia -neuropatia-neuropatia rare in età pediatricarare in età pediatrica Macroangiopatia Macroangiopatia
Bassa statura (oggi molto rara)Bassa statura (oggi molto rara) Obesita Obesita Altre patologie autoimmunitarie associateAltre patologie autoimmunitarie associate LipodistrofiaLipodistrofia Problemi odontoiatriciProblemi odontoiatrici MicosiMicosi
RetinopatiaRetinopatia
Più comune causa di cecità acquisita. In Più comune causa di cecità acquisita. In fase precoce è asintomatica, ma può fase precoce è asintomatica, ma può essere individuata con metodi sensibili essere individuata con metodi sensibili (fotografia del fundus o fluorangiografia) in (fotografia del fundus o fluorangiografia) in una grande percentuale di giovani con una grande percentuale di giovani con diabete da > di 10 anni diabete da > di 10 anni
Retinopatia precoce Retinopatia precoce
MicroaneurismiMicroaneurismi EmorragieEmorragie Essudati duri e molliEssudati duri e molli Alterazioni microvascolari intraretinicheAlterazioni microvascolari intraretiniche
Retinopatia con rischi per la visioneRetinopatia con rischi per la visione
Edema maculareEdema maculare Retinopatia preproliferativaRetinopatia preproliferativa Retinopatia proliferativaRetinopatia proliferativa
Retinopatia - prevenzioneRetinopatia - prevenzione
Migliorare controllo metabolicoMigliorare controllo metabolico Scoraggiare il fumoScoraggiare il fumo Incoraggiare attività fisicaIncoraggiare attività fisica Monitorare la pressione arteriosa (in Monitorare la pressione arteriosa (in
quanto associata a retinopatia negli quanto associata a retinopatia negli adolescenti)adolescenti)
Nefropatia diabeticaNefropatia diabetica
In passato causa importante di mortalitàIn passato causa importante di mortalità Oggi in riduzione per miglioramento della Oggi in riduzione per miglioramento della
gestione metabolicagestione metabolica Ipertensione si associa a nefropatiaIpertensione si associa a nefropatia La misurazione della microalbuminuria su La misurazione della microalbuminuria su
raccolte notturne costituisce il miglior raccolte notturne costituisce il miglior screening precoce in fase di reversibilitàscreening precoce in fase di reversibilità
Nefropatia - prevenzioneNefropatia - prevenzione
Controllo metabolicoControllo metabolico Scoraggiare fumoScoraggiare fumo Incoraggiare attività fisicaIncoraggiare attività fisica Scoraggiare consumo eccessivo di Scoraggiare consumo eccessivo di
proteine (max 1,0 – 1,2 g/kg/die)proteine (max 1,0 – 1,2 g/kg/die) Trattare ipertensioneTrattare ipertensione
Neuropatia diabeticaNeuropatia diabetica
Molto tardiva (>20 anni di malattia)Molto tardiva (>20 anni di malattia) Rara negli adolescenti con buon controllo Rara negli adolescenti con buon controllo
metabolicometabolico
Se controllo metabolico cattivo indagare Se controllo metabolico cattivo indagare circa: intorpidimento, dolori, crampi, circa: intorpidimento, dolori, crampi, parestesie, sensibilità cutanea, vibratoria, parestesie, sensibilità cutanea, vibratoria, tattile.tattile.
In questi casi è indicata VCM o VCS In questi casi è indicata VCM o VCS
Complicanze microvascolari: fattori Complicanze microvascolari: fattori di rischiodi rischio
Età molto giovane all’esordioEtà molto giovane all’esordio Maggior durata del diabeteMaggior durata del diabete Cattivo controllo metabolicoCattivo controllo metabolico Storia familiare di complicanzeStoria familiare di complicanze Pressione arteriosa più altaPressione arteriosa più alta FumoFumo Livelli di lipidi elevati nel sangueLivelli di lipidi elevati nel sangue
Altre complicanze: malattie Altre complicanze: malattie autoimmunitarieautoimmunitarie
I bambini e gli adolescenti con diabete I bambini e gli adolescenti con diabete
hanno un rischio aumentato di sviluppare hanno un rischio aumentato di sviluppare altre malattie autoimmunitarie. Le più altre malattie autoimmunitarie. Le più frequenti sono:frequenti sono:
- Malattie tiroidee: - Malattie tiroidee: tiroidite di Hashimototiroidite di Hashimoto, , morbo di Gravesmorbo di Graves
-- Celiachia Celiachia - Morbo di Addison; Gastrite atrofica- Morbo di Addison; Gastrite atrofica
Tiroidite di HashimotoTiroidite di Hashimoto
Fattori di rischioFattori di rischio EtàEtà Sesso femminileSesso femminile Anni di malattiaAnni di malattia Presenza di altri autoanticorpiPresenza di altri autoanticorpi Familiarità per malattie autoimmunitarieFamiliarità per malattie autoimmunitarie Gli autoanticorpi sono presenti nel 20-30% dei Gli autoanticorpi sono presenti nel 20-30% dei
giovani pazienti con DMID e nel 10-20% di giovani pazienti con DMID e nel 10-20% di costoro è presente gozzocostoro è presente gozzo
CeliachiaCeliachia
Prevalenza 1-10% dei bambini con diabetePrevalenza 1-10% dei bambini con diabete Deve essere presa in considerazione in Deve essere presa in considerazione in
presenza di sintomi gastointestinali o più presenza di sintomi gastointestinali o più frequentemente bassa statura, pubertas tarda, frequentemente bassa statura, pubertas tarda, riduzione fabbisogno insulina, anemiariduzione fabbisogno insulina, anemia
Lo screening va eseguito all’esordio e poi Lo screening va eseguito all’esordio e poi annualmente come per la tiroiditeannualmente come per la tiroidite
Eccezionalmente la sua diagnosi precede Eccezionalmente la sua diagnosi precede l’esordio del diabetel’esordio del diabete
Follow up complicanze: Follow up complicanze: indagini trimestraliindagini trimestrali
AltezzaAltezza pesopeso body mass indexbody mass index stadio puberalestadio puberale pressione arteriosapressione arteriosa
Follow-up complicanze: Follow-up complicanze: indagini annuali indagini annuali
Colesterolo, hdl, trigliceridi, creatininaColesterolo, hdl, trigliceridi, creatinina Ormoni tiroidei, anticorpi antitiroideOrmoni tiroidei, anticorpi antitiroide EMA, TGAEMA, TGA ImmunoglobulineImmunoglobuline
Follow-up delle complicanze Follow-up delle complicanze microvascolari microvascolari
Valutazioni da effettuare alla pubertà e/o Valutazioni da effettuare alla pubertà e/o dopo 5 anni di diabete nei bambini con dopo 5 anni di diabete nei bambini con esordio in epoca prepuberale e dopo 2 esordio in epoca prepuberale e dopo 2 anni di diabete nei bambini con esordio in anni di diabete nei bambini con esordio in epoca puberale. In seguito ogni 2 anni (in epoca puberale. In seguito ogni 2 anni (in assenza di alterazioni)assenza di alterazioni)
DIABETE E MALATTIE DIABETE E MALATTIE INTERCORRENTI INTERCORRENTI
I bambini diabetici con buon controllo I bambini diabetici con buon controllo metabolico non dovrebbero avere un metabolico non dovrebbero avere un numero di infezioni superiore ai bambini numero di infezioni superiore ai bambini che non hanno il diabete.che non hanno il diabete.
I bambini diabetici con cattivo controllo I bambini diabetici con cattivo controllo metabolico hanno invece un deficit di NK; metabolico hanno invece un deficit di NK; chemiotassi; opsonizzazione; fagocitosi.chemiotassi; opsonizzazione; fagocitosi.
Diabete e malattie intercorrentiDiabete e malattie intercorrenti
Le malattie associate a febbre tendono a Le malattie associate a febbre tendono a aumentare la glicemiaaumentare la glicemia
Le malattie associate a minore assunzione Le malattie associate a minore assunzione o assorbimento di nutrienti possono o assorbimento di nutrienti possono determinare ipoglicemia determinare ipoglicemia
Diabete e malattie intercorrenti: Diabete e malattie intercorrenti: compiti del curantecompiti del curante
Evitare:Evitare:
1. Disidratazione1. Disidratazione
2. Ipoglicemia2. Ipoglicemia
3. Chetoacidosi3. Chetoacidosi
Utilizzare gli stick per la misurazione di Utilizzare gli stick per la misurazione di chetonuria o chetonemiachetonuria o chetonemia
Diabete e malattie intercorrenti: Diabete e malattie intercorrenti: interventi (1)interventi (1)
Mai interrompere somministrazione di Mai interrompere somministrazione di insulinainsulina
Serrare il monitoraggio glicemicoSerrare il monitoraggio glicemico Sostituire i pasti con cibi rapidamente Sostituire i pasti con cibi rapidamente
assorbibiliassorbibili Mantenere stato di idratazioneMantenere stato di idratazione Tener presente che il vomito nel diabetico Tener presente che il vomito nel diabetico
febbrile può esser dovuto a ipoglicemia o febbrile può esser dovuto a ipoglicemia o iperglicemia con chetosiiperglicemia con chetosi
Diabete e malattie intercorrenti: Diabete e malattie intercorrenti: interventi (2)interventi (2)
Se prevale la febbre: Se prevale la febbre:
Non interrompere la I; regolando la R sulla Non interrompere la I; regolando la R sulla base dell’andamento glicemico e della base dell’andamento glicemico e della disponibilità del bambino a mangiare. disponibilità del bambino a mangiare. Partire dalla dose consueta e prepararsi Partire dalla dose consueta e prepararsi ad aumentare se glicemia > 250 mg/dl e ad aumentare se glicemia > 250 mg/dl e chetosichetosi
Diabete e malattie intercorrenti: Diabete e malattie intercorrenti: interventi (3)interventi (3)
Se prevale il vomito o l’impossibilità ad Se prevale il vomito o l’impossibilità ad alimentarsi:alimentarsi:
Interrompere le insuline protratteInterrompere le insuline protratte Praticare solo la R ogni 4 ore, giorno Praticare solo la R ogni 4 ore, giorno
notte, sulla base dei valori glicemici. La notte, sulla base dei valori glicemici. La dose di R varia da 1/6 della dose totale dose di R varia da 1/6 della dose totale giornaliera prima praticata a 1-2 U/dose giornaliera prima praticata a 1-2 U/dose
Diabete e malattie intercorrenti: Diabete e malattie intercorrenti: farmaci (1)farmaci (1)
Cortisonici: da utilizzare solo se Cortisonici: da utilizzare solo se indispensabili in quanto aumentano la indispensabili in quanto aumentano la resistenza all’insulina e diminuiscono resistenza all’insulina e diminuiscono l’uptake di glucosiol’uptake di glucosio
Vaccinazioni: utiliVaccinazioni: utili Antipiretici: utiliAntipiretici: utili
Diabete e malattie intercorrenti: Diabete e malattie intercorrenti: farmaci (2)farmaci (2)
Gli antibiotici in sciroppo contenenti Gli antibiotici in sciroppo contenenti zucchero interferiscono poco sul controllo zucchero interferiscono poco sul controllo glicemico, se possibile comunque sono da glicemico, se possibile comunque sono da preferire:preferire:
Tutti quelli in compresseTutti quelli in compresse Betalattamine: amoxiclav sciroppoBetalattamine: amoxiclav sciroppo Macrolidi: miocamicina e iosalide sciroppoMacrolidi: miocamicina e iosalide sciroppo
Diabete e malattie intercorrenti: Diabete e malattie intercorrenti: motivi di allarmemotivi di allarme
Informare l’equipe diabetologica se:Informare l’equipe diabetologica se: Glicemia > 300mg/dl in 2-3 controlli Glicemia > 300mg/dl in 2-3 controlli
successivisuccessivi Chetosi (specie se dolori addominali, Chetosi (specie se dolori addominali,
nausea, vomito, respiro periodico)nausea, vomito, respiro periodico) Vomito o diarrea persistenteVomito o diarrea persistente DispneaDispnea
Diabete ed interventi chirurgiciDiabete ed interventi chirurgici
Quando possibile far precedere Quando possibile far precedere l’intervento da 2 gg di ricovero per l’intervento da 2 gg di ricovero per assestare il controllo metabolico. E’ assestare il controllo metabolico. E’ preferibile intervenire al mattino. Lo preferibile intervenire al mattino. Lo schema di infusione prevede glucosata al schema di infusione prevede glucosata al 10% secondo fabbisogno idrico + insulina 10% secondo fabbisogno idrico + insulina R 50U / 50 ml di fisiologica alla velocità di R 50U / 50 ml di fisiologica alla velocità di 0.05 U/Kg/h. Mantenere la glicemia tra 90 0.05 U/Kg/h. Mantenere la glicemia tra 90 e 200 mg/dl. Iniziare s.c. alla ripresa della e 200 mg/dl. Iniziare s.c. alla ripresa della alimentazione alimentazione
Diabete: festeDiabete: feste
Se possibile farle coincidere con gli orari dei Se possibile farle coincidere con gli orari dei pastipasti
Preferire alimenti salatiPreferire alimenti salati Preferire bevande con saccarina o aspartamePreferire bevande con saccarina o aspartame Il dolce a stomaco pieno ha indice glicemico più Il dolce a stomaco pieno ha indice glicemico più
bassobasso Nei b. più grandi regolare l’insulina precedente Nei b. più grandi regolare l’insulina precedente
l’eventol’evento In tutti prepararsi ai supplementi dopo la festa In tutti prepararsi ai supplementi dopo la festa
Diabete e viaggiDiabete e viaggi
Informare i compagni e i responsabili della Informare i compagni e i responsabili della propria condizionepropria condizione
Ricordarsi che aumenta il rischio di Ricordarsi che aumenta il rischio di ipoglicemie per aumentata attività fisica e ipoglicemie per aumentata attività fisica e tendenza a consumare pasti frugalitendenza a consumare pasti frugali
Diabete: problematiche di tipo Diabete: problematiche di tipo psicologico (1)psicologico (1)
Il diabete ha inevitabilmente un Il diabete ha inevitabilmente un impatto profondo sulla vita del impatto profondo sulla vita del paziente e sugli equilibri della famigliapaziente e sugli equilibri della famiglia
Diabete e problematiche di tipo Diabete e problematiche di tipo psicologico (2)psicologico (2)
Ragazzi:Ragazzi: Stress psicologico di sentirsi diversi ad un’ Stress psicologico di sentirsi diversi ad un’
età in cui il conformismo è una tappa età in cui il conformismo è una tappa obbligataobbligata
Reali pressioni dell’ambiente (anche Reali pressioni dell’ambiente (anche involontarie)involontarie)
Diabete e problematiche di tipo Diabete e problematiche di tipo psicologico (3)psicologico (3)
Adolescente:Adolescente: Alle difficoltà biologiche di ottimizzare il Alle difficoltà biologiche di ottimizzare il
controllo metabolico (accrescimento, controllo metabolico (accrescimento, pubertà), si associa il rifiuto e la pubertà), si associa il rifiuto e la contestazione delle regole proprii dell’etàcontestazione delle regole proprii dell’età
Diabete e problematiche di tipo Diabete e problematiche di tipo psicologico (4)psicologico (4)
Adolescente:Adolescente: Assecondare gradualmente e responsabilmente Assecondare gradualmente e responsabilmente
le necessità di indipendenza che possono le necessità di indipendenza che possono essere frustrate dalla gestione del diabete che essere frustrate dalla gestione del diabete che richiede necessariamente maggiore dipendenza richiede necessariamente maggiore dipendenza dagli altri.dagli altri.
Incoraggiarlo a vincere la naturale ritrosia Incoraggiarlo a vincere la naturale ritrosia comunicando la propria condizione ai coetaneicomunicando la propria condizione ai coetanei
Diabete e problematiche di tipo Diabete e problematiche di tipo psicologico (5)psicologico (5)
Familiari:Familiari:
Senso di colpa, frustrazione, paura, Senso di colpa, frustrazione, paura, pessimismo per:pessimismo per:
Aver trasmesso la malattiaAver trasmesso la malattia Non aver identificato subito i sintomiNon aver identificato subito i sintomi Non sentirsi adeguati nella gestione Non sentirsi adeguati nella gestione
Problematiche di tipo psicologico(6)Problematiche di tipo psicologico(6)
Fornire rassicurazioni su prospettive di vita, Fornire rassicurazioni su prospettive di vita, possibilità di successo lavorativo o sportivo, possibilità di successo lavorativo o sportivo, nuove prospettive terapeutichenuove prospettive terapeutiche
Evitare il rischio di “abbandono” o iperprotezioneEvitare il rischio di “abbandono” o iperprotezione I nonni conviventi che non partecipano I nonni conviventi che non partecipano
direttamente all’istruzione possono aver difficoltà direttamente all’istruzione possono aver difficoltà a comprendere le diverse priorità del b. a comprendere le diverse priorità del b. diabetico, specialmente relativamente alla diabetico, specialmente relativamente alla gestione alimentare gestione alimentare