9 pensieriincircolo LA DIFESA DEL POPOLO 21 LUGLIO 2013 Nel quarto vangelo, alla commissione d’inchiesta inviata dai farisei per sapere con quale diritto pratica l’immersione battesi- male nel fiume Giordano, Giovanni risponde: «In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo» (Gv 1,26-27). L’idea del “Messia nascosto” è pre- sente nella tradizione giudaica e se ne trova un’eco anche nella strategia narrativa del van- gelo di Marco, che insiste sul “segreto messia- nico” di Gesù. Ai malati guariti e ai discepoli egli ordina di non dire niente a nessuno, so- prattutto non parlare della sua identità messia- nica. Anche dopo l’esperienza della Pasqua di risurrezione il velo sul “mistero” di Gesù non è tolto completamente. Infatti l’annuncio della ri- surrezione di Gesù crocifisso da parte dell’an- gelo alle donne presso la tomba a Gerusalem- me, si conclude in modo sconcertante: «Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impau- rite» (Mc 16,8). La domanda che sta centro del vangelo di Marco – «Ma voi, chi dite che io sia?» – attra- versa venti secoli di storia cristiana e interpella anche oggi non solo i cristiani, ma ogni essere umano che viene a contatto, per vie che Dio solo conosce, con il mistero della sua rivelazio- ne nella storia. Negli ultimi 250 anni, a livello storico ed esegetico, si è intensificata la ricerca su Gesù. Accanto alle fonti canoniche rappre- sentate dai quattro vangeli e dagli altri scritti del Nuovo Testamento, sono recuperate e stu- diate altre fonti, dai testi apocrifi a quelli della tradizione giudaica e greco-romana. Negli ulti- mi decenni sono stati elaborati e sperimentati nuovi metodi per leggere in modo critico i do- cumenti antichi. Si tenta di ricostruire le origini – la nascita – e la formazione di Gesù, i suoi rapporti con la famiglia, la sua cultura, la sua professione e il suo stato civile, il suo rapporto con Giovanni battista prima dell’inizio della sua attività pubblica. Perché Gesù lascia Nazaret e si mette a girare per i villaggi della Galilea an- nunciando il regno di Dio, curando i malati, in- segnando con un metodo nuovo e originale? Un problema intricato per la comprensione di Gesù è l’interrogativo sulla sua identità. Chi è Gesù: un maestro itinerante, un profeta, un te- rapeuta? È il “Messia” secondo le attese del suo ambiente? Una questione centrale per la fede cristia- na è la conclusione drammatica dell’attività di Gesù a Gerusalemme: la morte di croce. Gesù ha dato un significato alla sua morte? Qual è il motivo della sua condanna alla morte di croce? La risposta dei credenti a questi interrogativi si riassume nella proclamazione: «Gesù Cristo è risorto dai morti». Il tema della risurrezione di Gesù rientra nell’ambito della ricerca sulla sua identità. Le fonti parlano dell’esperienza dei suoi discepoli che l’hanno incontrato dopo la sua morte. Questa esperienza sta all’origine del movimento “cristiano”. Chi è Gesù per gli uomini e le donne del nostro tempo? Il Gesù nei vangeli appare con una perso- nalità forte, con un grande fascino sulla gente, appassionato di Dio e della sua causa – che egli chiama il “regno di Dio” – capace di inten- se relazioni umane con quelli che stanno male e con gli amici, disposto a pagare il prezzo del- le sue scelte, anche a rischio della sua vita. Inutile ripetere che Gesù è radicato nel suo ambiente, nella cultura religiosa ebraica del suo tempo. Non può essere rinchiuso in nes- sun modello preconfezionato, sia quello del “maestro”, del “profeta”, del “terapeuta” o “esorcista”, sia quello del riformatore religioso o del rivoluzionario sociale. Quello che colpisce in Gesù e che probabilmente sta all’origine della sua condanna alla morte di croce, non è solo e tanto la sua originalità etico-religiosa, ma la sua eccedenza umana e spirituale, che spinge tutti quelli che vi si accostano – creden- ti o laici – ad approfondire la sua identità sullo sfondo della ricerca umana del volto di Dio. Rinaldo Fabris Rinaldo Fabris, biblista della diocesi di Udine. Sarà tra i relatori della settimana di Borca dal 3 all’8 novembre. ASSAGGIO DI BORCA Sul tema del terzo giorno delle settimane di sinodalità 2013 Il volto di Cristo riscoperto nelle pagine dei vangeli Nelle foto, tre episodi della vita di Gesù “raccontati” da Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova: (dall’alto) resurrezione di Lazzaro, lavanda dei piedi e crocifissione.