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Istruzioni Operative per strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità Centro di emissione: Azienda ULSS 9 Treviso Rev. 0 del 01.10.2012 Istruzioni Operative per strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità_vers. 1.10.2012 Istruzioni Operative per strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità o Gestione della terapia farmacologica o Esecuzione dello stick glicemico o Rilevazione dei parametri vitali o Raccolta urine 24 ore o Esecuzione dei prelievi ematici o Gestione della nutrizione enterale o Esecuzione di microclismi, clismi ed enteroclisma evacuanti o Esecuzione di medicazioni semplici o Cura delle stomie o Gestione del catetere vescicale o Occorrente per il primo intervento
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Feb 16, 2019

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Istruzioni Operative per strutture residenziali e

semiresidenziali per persone con disabilità o Gestione della terapia farmacologica

o Esecuzione dello stick glicemico

o Rilevazione dei parametri vitali

o Raccolta urine 24 ore

o Esecuzione dei prelievi ematici

o Gestione della nutrizione enterale

o Esecuzione di microclismi, clismi ed enteroclisma evacuanti

o Esecuzione di medicazioni semplici

o Cura delle stomie

o Gestione del catetere vescicale

o Occorrente per il primo intervento

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Gestione della terapia farmacologica

Indice 1. Campo di applicazione 2. Scopo 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni e abbreviazioni 5. Modalità operative 5.1 Gestione della terapia farmacologica per via enterale

5.2 Gestione della terapia farmacologica per via parenterale

5.3 Gestione della terapia farmacologica in casi particolari

5.4 Supervisione e controllo applicazione istruzione operativa

6. Gestione della modulistica

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. Le copie aggiornate sono su rete intranet.

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a: • Infermieri, Assistenti Sanitari Visitatori e Coordinatori Infermieristici delle UOC di Cure Primarie

dei Distretti Socio Sanitari; • Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità; • Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti). 2. SCOPO Lo scopo del presente documento è quello di garantire la continuità nella somministrazione ed assunzione dei farmaci nelle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità del territorio dell’ULSS 9. L’istruzione descrive l’intero percorso della terapia farmacologica relativo alle terapie che richiedono di essere assunte durante l’orario di permanenza in struttura. E’ uno strumento operativo che delinea il coinvolgimento dei diversi operatori sanitari e socio-sanitari nel processo e descrive come l’Operatore Socio Sanitario adeguatamente formato aiuta l’assistito nell’assunzione del farmaco. 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO • Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”; • Decreto del Ministero della Sanità, 17 gennaio 1997, n.69 "Regolamento concernente la

individuazione della figura e relativo profilo professionale dell'assistente sanitario" • Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie” • Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-

sanitario” • Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20:

La figura professionale dell’operatore socio-sanitario” • Azienda ULSS 9 – Treviso. Protocollo per l’erogazione di terapia endovenosa, da parte del

personale infermieristico, nell’ambito delle cure primarie territoriali. 2011 • Azienda ULSS 9 – Treviso. Protocollo aziendale per la gestione della Nutrizione Enterale. 2007 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI MAP: medico di assistenza primaria (Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità Assistenziale - ex Guardia Medica) OSS: operatore socio sanitario SNG: sondino naso gastrico PEG: sonda gastrostomica percutanea UVMD: unità di valutazione multidimensionale AIUTO NELL’ASSUNZIONE DI FARMACI: pratica di carattere esecutivo che viene svolta in situazioni dove l’Ospite non riesce da solo ad assumere il farmaco e abbisogna dell’operato di terzi per la presa e l’assunzione dello stesso.

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5. MODALITA’ OPERATIVE 5.1 Gestione della terapia farmacologica per via en terale (orale, PEG e SNG, sublinguale e rettale) e topica (cute, mucose, aerosol)

FASI CHI, COSA E COME

Pre

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ione

Il Medico di Medicina Generale: o Compila il piano di trattamento farmacologico, da rivedere almeno una volta all’anno,

aggiornandolo nel caso di successive modifiche di lunga durata, sia su decisione propria che su suggerimento di altri prescrittori. Per i farmaci di uso “al bisogno” indica in modo preciso i criteri di utilizzo ovvero indicazioni, posologia, e valore dei parametri (es. pressione arteriosa, frequenza cardiaca, temperatura corporea, presenza di dolore, …) che consentano una valutazione del “bisogno” da parte dell’operatore (per esempio Paracetamolo se dolore o temperatura > a …. fino ad un massimo di …. die);

o Redige le singole prescrizioni per l’approvvigionamento periodico; o Nel caso di prescrizioni telefoniche provvede ad aggiornare tempestivamente il piano di

trattamento ovvero ad inviare prescrizione scritta tramite fax o posta elettronica certificata. Il Medico prescrittore (MAP, Medici dei Distretti, Specialisti): o Redige le prescrizioni/indicazioni estemporanee indicandone la

posologia/avvertenze ed il tempo di applicazione. Tale prescrizione rappresenta modifica del piano di trattamento farmacologico.

Il Coordinatore/operatore della struttura: o Chiede al MMG le dovute integrazioni dei criteri di utilizzo se non riportati nella prescrizione; o Documenta l’avvenuta trasmissione alla struttura delle prescrizioni/indicazioni

estemporanee.

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L’infermiere Cure Primarie: o Compila la scheda di somministrazione farmaci secondo il piano di trattamento farmacologico (allegato 1); o Mantiene aggiornata, sulla scorta delle prescrizioni con durata > 7 giorni, la scheda somministrazione farmaci, apponendo la propria firma e la data sulla prescrizione stessa; o Al momento del suo primo accesso utile verifica la corretta gestione/registrazione della terapia estemporanea di durata < 7 giorni e controfirma il modulo (allegato 2); o Predispone i farmaci nelle loro confezioni originali all’interno di uno specifico contenitore chiuso corredato di nome e cognome dell’ospite: - verifica il rispetto delle modalità di conservazione richieste (es. se in frigorifero), - registra nella scheda somministrazione farmaci le sole scadenze a breve termine (entro 1 mese) delle confezioni, ivi incluse quelle ricalcolate per apertura di pomate e gocce, - nel caso la confezione abbia scadenza entro il mese in corso provvede all’eliminazione della stessa durante l’ultimo accesso utile del mese, - nel caso sia necessario avere più di una scatola dello stesso farmaco per assicurare la continuità del trattamento fino al successivo accesso programmato dell’infermiere, verrà posta dentro il contenitore una seconda confezione. La confezione di cui è iniziato l’utilizzo verrà evidenziata ponendovi la scritta “in uso”.

o Assicura la presenza di una scorta di farmaci sufficiente a garantire il proseguimento della terapia fino al successivo accesso;

o Compila l’elenco dei farmaci in esaurimento per singolo utente ai fini dell’approvvigionamento;

o Qualora fossero presenti scorte di farmaci non più utilizzati e/o non più necessari dà indicazione all’OSS di restituirli alla persona di riferimento per l’ospite ovvero conservarli nel contenitore dedicato al singolo ospite nell’armadio delle scorte fino a scadenza;

o Attua la formazione mirata dell’OSS allo specifico compito e verifica, con apposita documentazione, l’acquisizione / mantenimento delle competenze

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FASI CHI, COSA E COME

L’operatore socio sanitario: Indicazioni generali o Prende visione della scheda somministrazione farmaci; o Prende il farmaco dalla confezione originale presente all’interno del singolo contenitore nominativo; o Effettua i controlli delle 5 G:

giusto farmaco, giusto orario, giusto dosaggio, giusto paziente, giusta via;

o Aiuta l’ospite ad assumere il farmaco o Registra nella scheda somministrazione farmaci l’avvenuta assunzione apponendo la propria sigla; o Nel caso di prescrizione estemporanea inserisce la confezione del farmaco nel contenitore nominativo

dell’utente, registra nell’apposito schema (allegato 2) l’avvenuta assunzione ed eventuali osservazioni, apponendo la propria sigla;

o Nel caso venissero date prescrizioni verbali non differibili: variazioni di posologia di farmaci già in uso a fronte di modifiche di parametri definiti dal MMG quali tempi di coaugulazione, glicemia, pressione arteriosa e diuresi, annoterà nel quaderno delle consegne/diario la data e l’ora, la problematica dell’utente, il nominativo del medico contattato e la prescrizione verbale ricevuta. Registra nella scheda somministrazione farmaci il reale dosaggio somministrato.

o Controlla, con frequenza mensile, le scadenze delle confezioni nell’armadio scorta, registrando l’avvenuta verifica nel modulo apposito (allegato 3) e provvedendo allo smaltimento corretto di eventuali farmaci scaduti.

o Nel caso di sciroppi, gocce o creme/pomate appone la data di apertura sul tubo/flacone al momento del primo utilizzo, specificando altresì la nuova data di scadenza.

Ad integrazione delle indicazioni generali sull’aiuto dell’assunzione del farmaco si riportano di seguito le specifiche per ogni via di somministrazione Orale o sublinguale

o Aiuta l’assistito ad assumere il farmaco

Rettale o Aiuta l’utente nell’applicazione del farmaco o Controlla che il farmaco non venga espulso

Cute

o Applica il prodotto o Provvede alla successiva medicazione semplice, se prevista

Mucose (oculare, nasale,orale, vaginale)

o Prepara il farmaco, quando è necessario o Applica il prodotto o Provvede alla successiva medicazione semplice, se prevista

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Aereosol

o Inserisce il/i farmaco/i e l’eventuale soluzione acquosa nell’ampolla dell’apparecchio

o Avvia il nebulizzatore o Assiste l’utente durante la terapia

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Se l’ospite è portatore di sondino nasogastrico (SNG) o sonda gastrostomica percutanea (PEG) l’aiuto nell’assunzione del farmaco sarà eseguito dall’operatore socio sanitario a seguito di una valutazione complessiva definita in UVMD e/o di una valutazione della stabilità assistenziale eseguita dall’Infermiere e riportata nel diario clinico integrato. FASI CHI, COSA E COME

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L’operatore socio sanitario: o Prende visione della scheda somministrazione farmaci; o Prende il farmaco dalla confezione originale presente all’interno del singolo contenitore nominativo; o Effettua i controlli delle 5 G:

giusto farmaco, giusto orario, giusto dosaggio, giusto paziente, giusta via;

o Prepara il farmaco secondo le indicazioni riportate nella scheda di somministrazione; o Provvede a lavare il SNG/ PEG secondo indicazioni contenute nel “Protocollo aziendale per la

gestione della Nutrizione Enterale”; o Inserisce il farmaco preparato nella sonda; o Ripete il lavaggio del SNG/ PEG secondo le indicazioni contenute nel “Protocollo aziendale per la

gestione della Nutrizione Enterale”; o Registra nella scheda somministrazione farmaci l’avvenuta assunzione apponendo la propria sigla.

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5.2 Gestione della terapia farmacologica per via pa renterale (intramuscolo, endovena, sottocutanea)

FASI CHI, COSA E COME

Pre

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Il Medico di Medicina Generale: o Prescrive la terapia o Mantiene aggiornato il piano di trattamento farmacologico Il Medico prescrittore (Medici di Assistenza Primar ia, Medici dei Distretti, Specialisti): o Redige le prescrizioni/indicazioni estemporanee indicandone la posologia/avvertenze, tale

prescrizione rappresenta modifica del piano di trattamento farmacologico diventandone parte integrante.

Di norma tali terapie parenterali sono occasionali e durano brevi periodi. Possono essere eseguite dall’Infermiere di Cure Primarie se la terapia è somministrabile con calendario ed orari coincidenti con gli accessi finalizzati ad altre prestazioni infermieristiche (es. medicazioni lesioni da pressione) Se un ospite necessita di iniezioni in orari o in giornate in cui non può rendersi disponibile l’Infermiere di Cure Primarie, la Comunità ricorrerà a soluzioni alternative.

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L'operatore del CSD: o Accoglie la richiesta o Emette un piano operativo (PO) concordando con la struttura gli accessi

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L’infermiere: o Mantiene aggiornato, sulla scorta delle prescrizioni, la scheda di somministrazione farmaci (allegato 1 o allegato 2 a seconda della durata della terapia) o Somministra la terapia iniettiva o Registra l’avvenuta somministrazione nell’apposita scheda ed eventuali osservazioni, apponendo la propria sigla

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L’infermiere: o Mantiene aggiornato, sulla scorta delle prescrizioni, la scheda somministrazione farmaci

(allegato 1 o allegato 2 a seconda della durata della terapia) o Somministra la terapia endovenosa seguendo le indicazioni del “Protocollo per l’erogazione di

terapia endovenosa, da parte del personale infermieristico, nell’ambito delle cure primarie territoriali”

o Registra l’avvenuta somministrazione nell’apposita scheda ed eventuali osservazioni, apponendo la propria sigla

L’Operatore Socio sanitario: o Sorveglia l’ospite durante l’infusione seguendo le indicazioni del “Protocollo per l’erogazione di

terapia endovenosa, da parte del personale infermieristico, nell’ambito delle cure primarie territoriali”

o Provvede a staccare la linea infusiva o a rimuovere l’ago secondo indicazioni dell’infermiere o Nel caso di insorgenza di problematiche segue le indicazione descritte nel protocollo specifico

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Se l’ospite necessita di terapia sottocutanea (e non è in grado di somministrarsela da solo) il farmaco sarà eseguito dall’operatore socio sanitario con formazione complementare, se presente nella struttura, che seguirà le fasi sotto riportate. FASI CHI, COSA E COME

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L’operatore socio sanitario con formazione compleme ntare: o Prende visione della scheda somministrazione farmaci; o Prepara il farmaco; o Effettua i controlli delle 5 G:

giusto farmaco, giusto orario, giusto dosaggio, giusto paziente, giusta via ;

o Somministra la terapia sottocutanea; o Registra l’avvenuta somministrazione nella scheda somministrazione farmaci;

Se un ospite necessita di terapia sottocutanea in orari o in giornate in cui non può rendersi disponibile l’operatore la Comunità ricorrerà a soluzioni alternative registrando l’avvenuta somministrazione tramite biffatura della casella sulla scheda somministrazione farmaci (allegato 1 o allegato 2 a seconda della durata della terapia). Se l’ospite necessita di terapia sottocutanea in modo continuativo, la situazione dell’utente dovrà comunque essere valutata in UVMD per verificare la possibilità di accoglienza da parte della struttura. 5.3 Gestione della terapia farmacologica in casi pa rticolari 5.3.1 Gestione terapia farmacologica per l’ospite in pronta accoglienza Per la gestione degli ospiti in pronta accoglienza, ove non programmata, si utilizzerà la scheda di cui all’allegato 2, corredata dalla prescrizione medica oppure dell’elenco dei farmaci consegnati dall’accompagnatore in attesa che l’infermiere compili, secondo procedura, la scheda di somministrazione farmaci di cui all’allegato 1. 5.3.2 Gestione terapia farmacologica dell’ospite de lla comunità alloggio che frequenti anche il centro diurno o partecipi al soggiorno climatico La gestione della terapia farmacologica dell’ospite della comunità alloggio che frequenti anche il centro diurno o partecipi al soggiorno climatico verrà eseguita secondo quanto descritto nella presente istruzione operativa. La comunità alloggio fornirà al centro diurno: o copia della scheda di somministrazione farmaci o la quantità di farmaco necessaria per 1 mese ovvero per la durata del soggiorno L’infermiere durante l’accesso al centro diurno effettuerà le verifiche previste. 5.3.3 Gestione terapia farmacologica derogabile e/o differibile Le terapie estemporanee derogabili e/o differibili devono essere garantite dai genitori/persone di riferimento a domicilio dell’ospite. 5.3.4 Gestione di altre terapie Parafarmaci, integratori, farmaci da banco, prodotti omeopatici e fitoterapici non vengono inseriti nella scheda terapia.

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5.4 Supervisione e controllo applicazione istruzion e operativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente istruzione operativa genera la seguente modulistica:

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

Scheda somministrazione farmaci

-

Scheda per l’aiuto della somministrazione dei farmaci su prescrizione estemporanea

Scheda controllo scadenze armadio farmaci

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Esecuzione dello stick glicemico

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Redazione

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Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di descrivere l’esecuzione dello stick glicemico nelle

strutture residenziali e semiresidenziali dei Distretti Socio Sanitari.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-

sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20:

La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

MAP: Medico di assistenza primaria ( Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità Assistenziale - ex Guardia Medica)

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5. MODALITÀ OPERATIVE Si descrivono le modalità che gli OSS dovranno seguire per eseguire lo stick glicemico.

Gli infermieri del distretto di riferimento attueranno la formazione mirata dell’OSS allo specifico

compito utilizzando gli strumenti operativi forniti dall’Azienda (video, opuscoli) e verificheranno con

apposita documentazione l’acquisizione / mantenimento delle competenze.

Materiale

• Guanti monouso

• Materiale per la disinfezione (cotone, disinfettante)

• Materiale per pungere il polpastrello:

- lancetta monouso manuale

o

- penna, di uso strettamente personale

- lancetta monouso su supporto di plastica

• Apparecchio per la lettura del valore glicemico

• Contenitore per i taglienti e rifiuti infetti

Tecnica

• Informare l’ospite e spiegare la prestazione che stiamo per compiere

• Far lavare o aiutare l’ospite a lavarsi le mani

• Lavarsi le mani

• Indossare i guanti

• Accendere l’apparecchio per la lettura della glicemia

• Seguire le istruzioni che compaiono sullo schermo dell’apparecchio

• Togliere la striscia reattiva dalla confezione, facendo attenzione a non toccare l’area reattiva e

richiudere immediatamente il coperchio del flacone (l’area reattiva deve essere bianca o color

avorio

e non presentare pieghe o strappi)

• Inserire completamente la striscia reattiva nell’apposito supporto che troviamo nell’apparecchio

• Prendere un dito della mano dell’ospite

• Pungere il dito con apposito strumento

• Premere delicatamente il dito fino ad ottenere una grossa goccia di sangue

• Applicare il campione di sangue sulla striscia, facendo attenzione a non muoverla,fino a coprire

totalmente l’area reattiva della stessa (generalmente l’apparecchio emette un segnale acustico

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quale avviso di buona riuscita della manovra); inizia così il conto dei secondi necessari per la

determinazione del valore glicemico che comparirà sullo schermo dell’apparecchio.

• Tamponare sul punto in cui si è effettuata la puntura

• Annotare il risultato sull’apposita modulistica/libretto

• Segnalare al Coordinatore della struttura il malfunzionamento dell’apparecchio

• Segnalare al MAP i valori superiori o inferiori al range definito dallo stesso

• Riordinare il materiale

• Gettare la lancetta nell’apposito contenitore per taglienti

• Se necessario, pulire l’apparecchio seguendo le istruzioni

• Lavarsi le mani

Importante

• Se la misurazione della glicemia, è eseguita in modo scorretto, i valori ottenuti possono non

essere attendibili. Le fonti di errore più comuni sono:

- Scorretta applicazione del campione di sangue

- Scorretta pulizia e manutenzione dell’apparecchio

- Alterazione delle strisce reattive a causa del calore, umidità o scadenza

• Controllare che il numero di codice della striscia reattiva che si utilizza corrisponda al numero

che compare sullo schermo dell’apparecchio

• Controllare periodicamente la data di scadenza delle strisce reattive

• Cambiare dito ogni volta che si effettua una determinazione, poiché punture ripetute sullo

stesso punto, formano fastidiose callosità

• Invitare l’ospite a lavarsi le mani con l’acqua calda per stimolare il flusso sanguigno, o

mantenere le braccia stese lungo il corpo per alcuni secondi prima di effettuare la puntura per

rendere più facile il prelievo della goccia di sangue

• Non utilizzare mai una lancetta già usata, gettarla sempre nel contenitore per oggetti appuntiti

Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

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6. GESTIONE DELLA MODULISTICA

La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di

conservazione

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Rilevazione dei parametri vitali

Indice 1. Campo di applicazione 2. Scopo 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni e abbreviazioni 5. Modalità operative

5.5.1 Rilevazione della pressione arteriosa e frequenza cardiaca 5.5.2 Rilevazione della temperatura corporea 5.5.3 Supervisione e controllo applicazione istruzione operativa

6. Gestione della modulistica

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di descrivere la rilevazione della pressione arteriosa e

della temperatura corporea nelle strutture residenziali e semiresidenziali dei Distretti Socio

Sanitari.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-

sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20:

La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

MAP: medico di assistenza primaria (Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità

Assistenziale - ex Guardia Medica)

PA: pressione arteriosa

TC: temperatura corporea

FC: frequenza cardiaca

OSS: operatore socio sanitario

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5. MODALITÀ OPERATIVE Si descrivono le modalità che gli OSS dovranno seguire per rilevare la pressione arteriosa e

frequenza cardiaca qualora indicata dal MAP e la temperatura corporea.

5.1 Rilevazione della pressione arteriosa e frequen za cardiaca

� Si utilizza lo sfigmomanometro automatico digitale completo di bracciali delle diverse misure al

fine di evitare rilevazioni scorrette (vedi persone obese o particolarmente esili)

• informare l’ospite dell’operazione che si andrà a compiere

• procedere al lavaggio delle mani

• invitare l’ospite a distendersi in posizione di riposo oppure seduta con il braccio supportato

orizzontalmente a livello del cuore

• liberare il braccio da indumenti che ostacolino il flusso di sangue

• applicare il bracciale adatto alla corporatura intorno all'arto alcuni cm al di sopra della piega del

gomito

• premere il tasto di avvio

• se i valori di pressione sistolica (massima) sono superiori a 140 o inferiori a 100, oppure di

pressione diastolica (minima) superiori a 90 procedere a due ulteriori rilevazioni a distanza di 5

minuti una dall’altra.

• registrare il valore rilevato nell’apposita documentazione

• in caso di due rilevazione alterate comunicare il dato in maniera tempestiva al Medico di

Assistenza Primaria

• per il buon funzionamento e la pulizia dello strumento seguire le indicazioni d’uso

riportate nella scheda tecnica (taratura manutenzioni tempi…)

Per la rilevazione della frequenza cardiaca (polso) si procede nello stesso modo; nel display

comparirà anche il dato di FC che deve essere riportato in apposita modulistica.

In caso di FC superiore a 90 e inferiore a 45 comunicare il dato in maniera tempestiva al Medico

di Assistenza Primaria

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5.2 Rilevazione della temperatura corporea

� I parametri fisiologici della temperatura corporea sono fino a 37°C .

Sono consigliati i termometri auricolari in quanto:

• il tempo di rilevazione è breve,

• consentono l’uso di copertura della sonda monouso (igieniche e veloci)

Hanno lo svantaggio di non poter essere utilizzabili in caso di processi infiammatori

locali,di cerume o cicatrici timpaniche.

Procedura:

• informare l’ospite della procedura che si andrà ad eseguire

• procedere al lavaggio delle mani

• prendere il termometro, dotarlo del copri sonda monouso

• tirare leggermente verso l'alto e posteriormente il padiglione auricolare e posizionare il

termometro

• eseguire la misurazione

• eliminare il coprisonda

• procedere al lavaggio delle mani

• annotare la temperatura nell’apposita modulistica

• in caso di persistente alterazione della temperatura (indicativamente > 38° C per più di

24 ore) informare il Medico di Assistenza Primaria

• pulire il termometro

• per il buon funzionamento e la pulizia dello strumento seguire le indicazioni d’uso

riportate nella scheda tecnica (taratura manutenzioni tempi…)

5.3 Supervisione e controllo applicazione istruzion e operativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

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6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

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Esecuzione dei prelievi ematici

Indice Campo di applicazione Scopo Documenti di riferimento Definizioni e abbreviazioni Modalità operative Gestione della modulistica

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di disciplinare l’esecuzione dei prelievi ematici nelle

strutture residenziali e semiresidenziali dei Distretti Socio Sanitari.

L’istruzione vuole essere uno strumento operativo per l’infermiere per l’esecuzione dei prelievi

ematici, prescritti dal medico, c/o la struttura ospitante o a domicilio (qualora le situazioni fossero di

grave disagio per l’accompagnamento presso un “centro prelievi”).

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-

sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20:

La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

PO: piano operativo

CSD: cure sanitarie domiciliari

CURA: centrale unica riferimento assistenza domiciliare

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5. MODALITÀ OPERATIVE

FASI CHI, COSA E COME

Pre

scriz

ione

m

edic

a Il medico o lo specialista: o Prescrive il prelievo necessario su ricettario regionale. o Consegna la richiesta al familiare/persona di riferimento o operatore della struttura.

Inol

tro

della

ric

hies

ta Il coordinatore /operatore della struttura:

o Inoltra la richiesta al punto “CSD” del Distretto Socio Sanitario di riferimento della struttura ospitante/CURA

Pia

nific

azio

ne

ed e

secu

zion

e

L'operatore del CSD/CURA: o Accoglie la richiesta o Emette un piano operativo (PO) o Definisce l’appuntamento

Comunica al coordinatore/operatore della struttura ospitante la data dell’appuntamento e le condizioni da rispettare per la corretta esecuzione del prelievo/esame

L’infermiere: o Esegue il prelievo o Inoltra i campioni biologici al laboratorio

Il coordinatore/operatore della struttura: o Provvede al ritiro del referto, che avverrà secondo le modalità in uso

Nota: Se insieme al prelievo ematico viene richiesto es. urine o es. feci l’Operatore Socio Sanitario eseguirà la raccolta e l’infermiere provvederà a inoltrare i campioni in laboratorio. Nel caso siano stati prescritti solo es. urine o es. feci l’operatore socio sanitario eseguirà la raccolta e provvederà autonomamente ad inoltrarli al laboratorio secondo le modalità in uso nel singolo Distretto.

Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

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Gestione della nutrizione enterale

Indice Campo di applicazione Scopo Documenti di riferimento Definizioni e abbreviazioni Modalità operative Gestione della modulistica

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri, Assistenti Sanitari Visitatori e Coordinatori Infermieristici delle UOC di Cure Primarie

dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di descrivere la gestione della nutrizione enterale per

sondino nasogastrico (SNG) o gastrostomia percutanea (PEG) nelle strutture residenziali e

semiresidenziali per disabili dei Distretti Socio Sanitari.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Decreto del Ministero della Sanità, 17 gennaio 1997, n.69 "Regolamento concernente la

individuazione della figura e relativo profilo professionale dell'assistente sanitario"

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-

sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20:

La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

• Azienda ULSS 9 – Treviso. Protocollo aziendale per la gestione della Nutrizione Enterale.

2007

• Ordinanza del Ministero della Salute 26 luglio 2012 “Adozione di provvedimenti in materia

di cateteri e dispositivi di nutrizione enterale monouso e loro connettori”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

PO: piano operativo

CSD: cure sanitarie domiciliari

SNG: sondino nasogastrico

PEG: gastrostomia percutanea endoscopica

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OSS: operatore socio sanitario

MAP: Medico di assistenza primaria ( Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità

Assistenziale - ex Guardia Medica

CURA: centrale unica di riferimento assistenza domiciliare

5. MODALITÀ OPERATIVE

Se all’utente viene posizionato un SNG o una PEG gli operatori della struttura riceveranno

informazioni sulla gestione del dispositivo e della nutrizione enterale prima del rientro dell’utente in

struttura. La fornitura di alimenti e presidi avverrà a cura del “Service domiciliare” attivato dall’UO

Malattie Metaboliche e Nutrizione Clinica che ne definisce il Piano Nutrizionale.

FASI CHI, COSA E COME

Inol

tro

della

ric

hies

ta

Il Coordinatore /operatore della struttura: o Informa gli operatori del CSD del Distretto Socio Sanitario di riferimento dell’inizio

dell’alimentazione enterale e richiede formazione e supervisione da parte dell’Infermiere L'operatore del CSD: o Registra la segnalazione o Emette un PO

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Istruzioni Operative per strutture residenziali e s emiresidenziali per persone con disabilità_vers. 1. 10.2012

FASI CHI, COSA E COME

Pro

cedu

ra p

er l’

esec

uzio

ne

L'infermiere: o Attua la formazione mirata dell’OSS allo specifico compito e verifica, con apposita

documentazione, l’acquisizione / mantenimento delle competenze o Supervisiona periodicamente la corretta gestione della nutrizione enterale e del presidio

a ciò deputato o Compila la scheda di somministrazione farmaci riportando la tipologia e la quantità di

alimento/velocità di introduzione definita nel piano nutrizionale o Interviene su richiesta degli operatori della struttura o Verifica le eventuali problematiche emergenti e contatta il MAP/ UO Endoscopia

Digestiva

L’OSS: o Prende visione della scheda somministrazione farmaci nella parte dedicata alla

nutrizione enterale; o Effettua i controlli delle 5 G:

giusto farmaco, giusto orario, giusto dosaggio, giusto paziente, giusta via;

o Si accerta che il SNG o la PEG siano ben fissati e in sede o Mette l’ospite in posizione semiseduta o Lava la sonda con una siringa d’acqua o Prende la sacca della nutrizione, vi inserisce il deflussore dedicato e lo fa passare

nell’apposito sportello della nutripompa (video aziendale per utenti) o Collega la parte terminale del deflussore al SNG/PEG o Avvia l’alimentazione rispettando le indicazioni della scheda somministrazione farmaci o A intervalli di 2-3 ore sospende la nutrizione enterale al fine di idratare e lavare la sonda

(2-3 siringhe di acqua) o Riprende la nutrizione enterale o Una volta terminata l’alimentazione lava la sonda con una siringa d’acqua o Registra nella scheda somministrazione farmaci, apponendo la propria sigla, l’avvenuta

assunzione dell’alimento. Riporta il volume di alimento realmente assunto qualora sia inferiore a quanto previsto dalla scheda di somministrazione specificandone il motivo.

o Interrompe l’alimentazione in caso di vomito e avverte il MA che darà le indicazioni in merito

o Segnala eventuali anomalie agli operatori del punto CURA/CSD.

Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

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Esecuzione di microclismi, clismi ed

enteroclisma evacuanti Indice

Campo di applicazione Scopo Documenti di riferimento Definizioni e abbreviazioni Modalità operative Gestione della modulistica Validità temporale

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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Istruzioni Operative per strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità

Centro di emissione: Azienda ULSS 9 Treviso

Rev. 0 del 01.10.2012

Istruzioni Operative per strutture residenziali e s emiresidenziali per persone con disabilità_vers. 1. 10.2012

1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di descrivere le varie fasi da seguire per l’esecuzione

dei microclismi e dei clismi evacuanti nelle strutture residenziali dei Distretti Socio Sanitari.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20: La

figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

CSD: cure sanitarie domiciliari

PO: piano operativo

CURA: centrale unica riferimento assistenza domiciliare

MEDICO DI ASSISTENZA PRIMARIA: Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità

Assistenziale (ex Guardia Medica)

MICROCLISMA: preparato di massimo 10 cc contenente glicerina a scopo lassativo

CLISMA OVVERO “PERETTE”: preparato di piccoli volumi (50-200 cc) contenente prodotti

lassativi ad effetto osmotico (quali sodio fosfato, etc.) eseguito senza l’utilizzo di una sonda rettale

ENTEROCLISMA O CLISTERE: preparato di grandi volumi (>200 cc) contenente prodotti

lassativi ad effetto osmotico (quali sodio fosfato, etc.) che può essere eseguito con l’utilizzo di una

sonda rettale.

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5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1 Esecuzione di microclisma o clisma (peretta)

FASI CHI, COSA E COME

Pre

scri

zion

e Il Medico di Medicina Generale: Prescrive l’esecuzione del microclisma, del clisma (peretta).

Ese

cuzi

one

L’OSS: o Esegue il microclisma o il clisma o Garantisce l’assistenza necessaria successivamente all’esecuzione di

microclisma, clisma. o Registra l’avvenuta evacuazione e segnala eventuali problematiche al Medico di

Medicina Generale

5.2 Esecuzione di enteroclisma

FASI CHI, COSA E COME

Pre

scri

zion

e

Il Medico di Medicina Generale: o Prescrive l’esecuzione dell’enteroclisma.

Inol

tro

del

la

ric

hies

ta Il Coordinatore/operatore della struttura:

o Inoltra la prescrizione agli operatori del “punto CSD” del Distretto Socio Sanitario

di riferimento della struttura ospitante/CURA

Pia

nific

azio

ne e

d es

ecuz

ione

L'operatore del CSD/CURA: o Accoglie la richiesta o Emette un piano operativo (PO) L’infermiere: o Provvede all’esecuzione dell’esplorazione rettale e dell’enteroclisma/ clistere o Attua la formazione mirata dell’OSS all’esecuzione corretta del microclisma o

clisma e verifica, con apposita documentazione, l’acquisizione / mantenimento delle competenze

o Istruisce gli operatori sull’assistenza da dare all’utente successivamente all’esecuzione della prestazione (osservazione dell’utente – osservazione di quanto viene evacuato - cure igieniche)

L’OSS: o Esegue il microclisma o il clisma o Garantisce l’assistenza necessaria successivamente all’esecuzione di

microclisma, clisma o enteroclisma o Registra l’avvenuta evacuazione e segnala eventuali problematiche al Medico di

Medicina Generale

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Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

- - - - - -

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Esecuzione di medicazioni semplici

Indice Campo di applicazione Scopo Documenti di riferimento Definizioni e abbreviazioni Modalità operative Gestione della modulistica

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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Istruzioni Operative per strutture residenziali e s emiresidenziali per persone con disabilità_vers. 1. 10.2012

1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di descrivere l’esecuzione delle medicazioni semplici

nelle strutture residenziali e semiresidenziali dei Distretti Socio Sanitari.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-

sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20:

La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

CSD: cure sanitarie domiciliari

PO: piano operativo

OSS: operatore socio sanitario

MAP: Medico di assistenza primaria ( Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità

Assistenziale - ex Guardia Medica

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5. MODALITÀ OPERATIVE

FASI CHI, COSA E COME

Pre

scriz

ione

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edic

a Il MAP o lo specialista: o Prescrive l’esecuzione della medicazione necessaria su ricettario regionale. o Consegna la richiesta al familiare/persona di riferimento o operatore della struttura.

Inol

tro

de

lla

richi

esta

Il coordinatore /operatore della struttura: o Inoltra la richiesta al punto “CSD” del Distretto Socio Sanitario di riferimento della

struttura ospitante /CURA

Pia

nific

azio

ne e

d e

secu

zion

e

L'operatore del CSD/CURA: o Accoglie la richiesta o Emette un piano operativo (PO)

L’infermiere: o Valuta lo stato delle lesioni e definisce gli interventi e il trattamento secondo protocolli in

uso o Addestra l’OSS all’esecuzione di medicazioni semplici sulla base delle indicazioni

riportate nel piano operativo e verifica, con apposita documentazione, l’acquisizione / mantenimento delle competenze

L’OSS: o Effettua medicazioni semplici o la sostituzione delle stesse su indicazione dettagliata

dell’infermiere e secondo il piano operativo. o Segnala l’insorgenza di eventuali problematiche all’Infermiere delle Cure primarie/CURA

Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

- - - - - -

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Cura delle stomie Indice

Campo di applicazione Scopo Documenti di riferimento Definizioni e abbreviazioni Modalità operative Gestione della modulistica

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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Istruzioni Operative per strutture residenziali e s emiresidenziali per persone con disabilità_vers. 1. 10.2012

1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di descrivere la cura e gestione delle stomie nelle

strutture residenziali e semiresidenziali dei Distretti Socio Sanitari.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20: La

figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

PO: piano operativo

CSD: cure sanitarie domiciliari

OSS: operatore socio sanitario

CURA: centrale unica di riferimento assistenza domiciliare

MAP: medico di assistenza primaria (Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità Assistenziale -ex Guardia Medica)

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5. MODALITÀ OPERATIVE

FASI CHI, COSA E COME

Inol

tro

della

ric

hies

ta

Il coordinatore /operatore della struttura: o Inoltra la richiesta di gestione della stomia prescritta dallo Specialista o

dal Medico di Assistenza Primaria al punto “CSD” del Distretto Socio Sanitario di riferimento della struttura ospitante/ CURA

Pro

cedu

ra p

er l’

esec

uzio

ne

L'operatore del CSD/CURA: o Accoglie la richiesta o Emette un piano operativo (PO)

L'infermiere: o Attua la formazione mirata dell’OSS alla gestione quotidiana della stomia

(v.procedure/opuscoli informativi utilizzati anche per l’addestramento dei familiari) e verifica, con apposita documentazione, l’acquisizione / mantenimento delle competenze

o Supervisiona periodicamente (a seconda della tipologia di stomia) la fistola, la cute peristomale e il buon funzionamento della stessa

o Registra nel diario interventi, osservazioni, eventuali indicazioni

L’OSS: o Osserva quotidianamente lo stato della cute peristomale o Provvede alle cure igieniche delle stomie ed esegue eventuale

medicazione a piatto (medicazione semplice) o Controlla il buon funzionamento delle stomie o Segnala eventuali anomalie all’Infermiere del Distretto socio Sanitario di

riferimento/CURA.

Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

- - - - - -

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Gestione del catetere vescicale Indice

Campo di applicazione Scopo Documenti di riferimento Definizioni e abbreviazioni Modalità operative Gestione della modulistica

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO Lo scopo del presente documento è quello di descrivere la gestione dei cateteri vescicali nelle

strutture residenziali e semiresidenziali dei Distretti Socio Sanitari.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto del Ministero della Sanità, 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente

l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;

• Legge del 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

• Legge regionale 16 agosto 2001, n. 20 “La figura professionale dell’operatore socio-

sanitario”

• Legge regionale 9 agosto 2002, n.17 “Modifiche alla legge regionale 16 agosto 2001 n.20:

La figura professionale dell’operatore socio-sanitario”

• Azienda ULSS 9 – Treviso. Protocollo per la gestione dell’utente portatore di catetere

vescicale a domicilio. 2011

• Azienda ULSS 9 – Treviso. Raccomandazioni per la prevenzione delle infezioni da catetere

vescicale. Comitato Infezioni ospedaliere. 2011

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI MMG: medico di medicina generale

PO: piano operativo

CSD: cure sanitarie domiciliari

OSS: operatore socio sanitario

CIO: comitato infezioni ospedaliere

CURA: centrale unica riferimento assistenza domiciliare

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Centro di emissione: Azienda ULSS 9 Treviso

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5. MODALITA’ OPERATIVE

FASI CHI, COSA E COME

Pre

scriz

ione

Il MMG o lo specialista : o Prescrive l’inserimento o rimozione del catetere vescicale o Consegna la richiesta al familiare/persona di riferimento o operatore della struttura.

Il coordinatore/operatore della struttura: Inoltra la prescrizione del MMG al punto CSD del Distretto Socio Sanitario di riferimento della struttura ospitante o CURA

Pro

cedu

ra p

er l’

esec

uzio

ne

L'operatore del CSD/CURA: o Accoglie la richiesta o Emette un piano operativo (PO) L'infermiere: o Inserisce/ rimuove il catetere secondo prescrizione o Sostituisce periodicamente il catetere vescicale se a permanenza seguendo le

indicazione del “Protocollo per la gestione del catetere vescicale a domicilio” o Segnala l’intervento eseguito nel diario clinico integrato o Addestra l’OSS alla o Attua la formazione mirata dell’OSS allo specifico compito (gestione quotidiana della

sacca urinaria e del catetere vescicale, igiene, svuotamenti, controllo quantità urine e loro aspetto) nel rispetto delle procedure previste dal Comitato per le Infezioni Ospedaliere e verifica, con apposita documentazione, l’acquisizione / mantenimento delle competenze

L’OSS: o Provvede alle cure igieniche personali legate ad una corretta gestione del catetere

vescicale, come raccomandato dal CIO (ivi incluso lo svuotamento della sacca di raccolta delle urine)

o Controlla il buon funzionamento del catetere vescicale o Segnala eventuali anomalie al punto CSD/CURA

Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

- - - - - -

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Centro di emissione: Azienda ULSS 9 Treviso

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Occorrente per il primo intervento

Indice

Campo di applicazione Scopo Documenti di riferimento Definizioni e abbreviazioni Modalità operative Gestione della modulistica Validità temporale

Redazione

De Conto U (Medico di Medicina Generale), Brunello MG (Coordinatrice infermieristica Distretto n. 1), Furlan P (OSS Centro Diurno Disabili “Il Mosaico”), Buratto R (Infermiere cure Primarie Distretto n. 3), Migotto S e Viotto G (Coordinatori Infermieristici Servizio per le Professioni Sanitarie), Donata Bassetto (Coordinatore Educatore Comunità Alloggio Casa De Rossi), Vescovo R (Coordinatore Educatore Insieme a Noi), Visentin A (Responsabile Distretto 2), Bazzerla G (Direttore Cure Primarie Distretto 1), Ferramosca M L (Medico SUEM)

Verifica tecnica Casson P (Responsabile Servizio per le Professioni Sanitarie) , Spinella N (Coordinatore Direttori dei Distretti Socio Sanitari), Gherlenda R (Responsabile FF UOC Servizi ad elevata integrazione Socio Sanitaria)

Approvazione Favaretto G (Direttore Servizi Sociali), Faronato PP (Direttore Sanitario)

Il presente documento è di proprietà dell'U.L.S.S. 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia. Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. le copie aggiornate sono su rete intranet.

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è destinata a:

• Infermieri, Assistenti Sanitari Visitatori e Coordinatori Infermieristici delle UO di Cure Primarie

dei Distretti Socio Sanitari;

• Operatori Socio Sanitari e Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per

persone con disabilità dell’Azienda ULSS 9;

• Medici che a vario titolo si prendono cura degli ospiti (Medici di Assistenza Primaria, Medici dei

Distretti, Specialisti).

2. SCOPO

Lo scopo del presente documento è quello di descrivere il materiale che deve essere presente

nelle strutture residenziali e semiresidenziali dei Distretti Socio Sanitari per rispondere alle

eventualità che possono verificarsi in struttura per es: escoriazioni, lievi traumi, crisi di piccolo o

grande male, ecc.

3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

• Decreto 15 luglio 2003, n. 388 “Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso

aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n.

626, e successive modificazioni”

4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

CSD: cure sanitarie domiciliari

PO: piano operativo

OSS: operatore socio sanitario

MAP: Medico di assistenza primaria ( Medico di Medicina Generale e Medico di Continuità

Assistenziale - ex Guardia Medica

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Istruzioni Operative per strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità

Centro di emissione: Azienda ULSS 9 Treviso

Rev. 0 del 01.10.2012

Istruzioni Operative per strutture residenziali e s emiresidenziali per persone con disabilità_vers. 1. 10.2012

5. MODALITÀ OPERATIVE

FASI CHI, COSA E COME

Pre

disp

osiz

ione

e

man

teni

men

to

Il Coordinatore delle strutture residenziali e semi residenziali • Provvede a mantenere completa la fornitura del materiale previsto

Con

trol

lo

Il Coordinatore delle strutture residenziali e semi residenziali • Si accerta che i controlli periodici sulla completezza (quantità e tipologia di prodotti)

siano eseguiti dal personale di supporto OSS • Controlla mensilmente la completezza (quantità e tipologia di prodotti) • Controlla mensilmente le scadenze • Ripristina il materiale una volta utilizzato e ricontrolla che tutto il materiale previsto sia

presente

L’elenco del materiale per il primo intervento è riportato nel Modulo ” Elenco materiale di primo

intervento” posto in allegato (allegato 1). Utilizzare tale modulo per il controllo mensile e il ripristino

dopo l’utilizzo del materiale.

Supervisione e controllo applicazione istruzione op erativa

La verifica della corretta applicazione dei contenuti della presente Istruzione Operativa viene

rinviata ai Coordinatori delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.

6. GESTIONE DELLA MODULISTICA La presente procedura non genera modulistica.

Modulo Emesso Approvato Distribuito a Archiviato da Tempi minimi di conservazione

Elenco materiale di primo intervento

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ALLEGATO 1