I.T.A.C.A. (Istituto Terapie e Attività Con Animali) Associazione senza fini di lucro In collaborazione con Bioagriturismo Podere Lecceta Con il Patrocinio di: Comune di Chianni Federazione degli Ordini Ordine dei Medici dei Medici Veterinari Veterinari di Livorno della Toscana CONFERENZA E TAVOLA ROTONDA SULLA PET THERAPY Chianni, Sabato 27/09/2008 Roberto Finuola Ministero Sviluppo Economico, Dip. Politiche di Sviluppo e Coesione, Unità di Valutazione [email protected]Integrazione della Pet Therapy nel mondo rurale e validazione della sua efficacia
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Integrazione della Pet Therapy nel mondo rurale e ... · –inclusione lavorativa e/o formazione di disabili psico-fisici ... per disabili mentali - psichici e ... ni o malati gravi;
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I.T.A.C.A. (Istituto Terapie e Attività Con Animali)
Associazione senza fini di lucro
In collaborazione con
Bioagriturismo Podere Lecceta
Con il Patrocinio di:
Comune di Chianni Federazione degli Ordini Ordine dei Medici
dei Medici Veterinari Veterinari di Livorno
della Toscana
CONFERENZA E TAVOLA ROTONDA
SULLA PET THERAPY
Chianni, Sabato 27/09/2008
Roberto Finuola Ministero Sviluppo Economico, Dip. Politiche di
Prestazioni socio-sanitarie praticabili in una azienda agricola
Prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (ASL):
prevenzione, rimozione di esiti degenerativi o invalidanti di patologie. Regime: semiresidenziale (cen-tri diurni)
Prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (Comuni): Interventi di sostegno a favore di infanzia, adolescenza..; ospitalità alberghiera di adulti e anziani in strutture residenziali e semiresidenziali. Regime: residenziale (casa di riposo) e semiresidenziale (centri diurni)
Prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanita-ria (apporti multidisciplinari di carattere sanitario e sociale con prevalenza del sanitario):
prestazioni a rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria (infanzia, anziani, handicap, patologie psichiatriche, dipendenze, patologie terminali, inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico-degenerative). Regime: residenziale, semiresidenziale, strutture di lungodegenza
Comuni
Spesa socio-
sanitaria
Spese per offerta territoriale
di interventi e servizi sociali
Flussi di spesa per prestaz. sociali e socio-sanitarie
Stato Fondo Nazionale per le Politiche
Sociali
Regioni Prestazioni
erogate dalla regione
Compartec.. ASL (SSN) a spe-
sa socio-sani- taria
Fondi sociali
regionali
L’integrazione socio-sanitaria
Politiche Sociali
Fondo Nazionale Pol. Sociali
Regioni Piani sociali regionali
Comuni Piani sociali di zona
Politiche Sanitarie
Piano Sanitario Nazionale
Regioni Piani Sanitari Regionali
ASL (Distretti sanitari)
Piani territoriali della salute Piani attività territoriali
Inte
gra
zio
ne
Le politiche sociali
Min Welfare Dip..
Solidarietà Sociale Fondo Naz. Politiche Sociali LEP/criteri accreditamento (mai
adottati) Regioni
Legislazione esclusiva Programmazione degli inter- venti (Piani sociali regionali)
Comuni Funzioni amministrative e ope-rative (Piani sociali di zona)
L. 8/11/2000, n. 328 – Legge quadro per gli interventi sociali
L. 8/11/1991, n. 381 – Discipli-
na delle cooperative sociali
L. 5/02/1992, n. 104 – Legge quadro assisten./integr. disabili
L. 12/03/1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili
L. Cost. 18-10-2001, n.3 Modifiche al Titolo V della Costituzione
Regioni Legislazione concorrente P. San. Reg. - Organiz. SSR
ASL (195) e Distretti Sanitari
Aziende Ospedaliere (102)
Piani territoriali della salute Piani attività territoriali
D.Lgs. 30/12/1992, n. 502 – Riordino del S.S.N.
D.Lgs. 19/06/1999, n. 229 – Razionalizzazione del S.S.N.
DPCM 14/02/2001 – Atto di indirizzi in materia di prestazio-
ni socio-sanitarie
L. Cost. 18-10-2001, n. 3 Modifiche al Titolo V della Costituzione
I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) Prestazioni/servizi garantiti a tutti dal SSN gratuitamente o in compartecipazione. (DPCM 29/12/01 – 32/04/08); 3 Aree
Assistenza
sanitaria
collettiva in ambiente di
vita e di lavoro
(prevenzione)
Assistenza
sanitaria
ospedaliera
Assistenza
distrettuale attività e servizi diffusi sul
territorio fra cui:
servizi domiciliari ad anzia-
ni o malati gravi; servizi per
la salute mentale, servizi di
riabilitazione per i disabili;
strutture semi-residenziali e
residenziali per anziani o
disabili; centri diurni, case
famiglia, comunità terapeu-
tiche.
nei LEA le prestazioni che presentano, per specifiche condizioni cliniche, evidenze scientifiche di un signi-ficativo beneficio in termini di salute, individuale o collet-tiva, a fronte delle risorse impiegate
Criteri di inserimento/esclusione dei LEA
escluse le prestazioni non rispondenti a necessità assi-stenziali, le prestazioni di efficacia non dimostrabile o utilizzate in modo inappropriato e le prestazioni più costose a parità di beneficio per i pazienti
Le “cure verdi” non sono
inserite nei LEA in quanto la loro
efficacia non è dimostrata da
evidenze scientifiche
Il percorso per l’inserimento nei LEA
Evidenze
scientifiche
Riconoscimento dell’efficacia
Inserimento nei LEA
Quali possibilità?
1 – Aggiornamenti
periodici dei LEA
Il Ministero del Welfare, con le
Regioni aggiorna i LEA periodi-
camente valutando:
- l’evolversi delle condizioni di salute della popolazione e dei relativi bisogni sanitari;
- il miglioramento delle cono-scenze scientifiche e lo
sviluppo tecnologico.
2 - Ampliamento dei LEA a livello regionale
Le Regioni possono utilizzare
risorse proprie per garantire
servizi e prestazioni ulteriori
rispetto a quelle incluse nei LEA
Politiche Socio-sanitarie e Farm Therapy
• Libro verde sul futuro del modello sociale (25/07/2008): • Documento per la consultazione pubblica del Ministero Welfare (Sc. 25/10)
• Guadagnare Salute (Consiglio dei Ministri del 16/2/2007): • approccio olistico; privilegiava come scelte salutari le fattorie sociali nei
PSR; • l’inclusione sociale e l’urban welfare nei POR;
• Comitato Nazionale di Bioetica (Parere del 21/10/2005): • Pet-therapy come co-terapia; sperimentazione; giudizio positivo su
approccio del “caring”;
• Accordo Stato Regioni su Pet-Therapy (DPCM 28/2/03)
• da cui L. 3/2005 Regione Veneto che riconosce la pet-therapy e programmi sperimentale (IZPS delle Venezie, Asl 16 Padova, Centro Polifunz. Verona);
• Rapporto Alleva-Cirulli: Terapie e attività assistite con gli animali: analisi della situazione italiana proposta di linee guida; Istituto Superiore di Sanità;
• Linee guida Min. Sanità per le attività di riabilitazione (GU 30/05/98); Revisione?
Terapie e Attività Assistite in Italia: attualità, prospettive e proposta di linee guida
4-5 dicembre 2008
organizzato da
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'
BCN-Neuroscienze comportamentali
N° ID Corso: 004C08
Rilevanza per il SSN: Gli obiettivi del Corso rientrano tra quelli identificati dal Piano
Sanitario Nazionale, particolarmente per quanto riguarda: la promozione della salute, la
minimizzazione del dolore e della sofferenza nei percorsi di cura, l’umanizzazione
dell’ospedale e le cure palliative, la presa in carico della non autosufficienza, la tutela della
salute nelle prime fasi di vita, infanzia e adolescenza, la tutela della salute mentale.
In Italia la Pet Therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Tale Decreto ha sancito per la prima volta
nella storia del nostro Paese il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una
persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia. Negli ultimi anni si sta
assistendo a un fiorire di iniziative che utilizzano soggetti animali a fini terapeutici. Tali
attività, che hanno spesso un carattere spontaneo, sono estremamente eterogenee e
necessitano di validi strumenti metodologici che le accompagnino, al fine di
salvaguardare tanto la salute umana che il benessere degli animali impiegati nelle terapie.
Il Corso si inserisce nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’Istituto Superiore di Sanità di
concerto con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, che ha effettuato
un censimento delle Attività e Terapie Assistite dagli Animali (AAA/TAA) presenti sul territorio
della regione Emilia Romagna. Nel fare il punto sulla situazione italiana in materia di Pet
Therapy, il Corso si rivolge alle molteplici figure professionali coinvolte per definire gli
ambiti applicativi e gli standard scientifici e tecnici necessari per una buona pratica di
tali terapie. Sulla base dei dati che emergeranno verranno redatte delle Linee Guida
dirette a tutti gli operatori del settore.
Il riconoscimento di efficacia
• per quale tipologia di terapia?
• per quale tipologie di utenza?
• per quali specifiche condizioni cliniche?
• Con quali professionalità (mediche, psico-logiche, veterinarie, operative…..)?
• con riferimento a quali obiettivi?
• in quali condizioni?
• con quali effetti collaterali (ad es. per gli animali utilizzati)?
• …………………………..
Il metodo
• sperimentazioni effettuate da soggetti esterni diversi dagli operatori interni che attuano la terapia per evitare di confondere aspettative con risultati oggettivi;
• questionari e test somministrati da soggetti esterni per evitare che i risultati siano viziati dalla fiducia a priori che i gli operatori ripongono nei confronti dell'efficacia del trattamento
• verifica dei risultati ottenuti nei soggetti cui viene somministrata la terapia con soggetti di raffronto cui essa non è somministrata (gruppi di controllo);
• nel caso di AAT considerazione degli effetti che comporta l'arrivo di un animale in un ambiente clinico-ospedaliero (ad es. modifica delle attitudini e degli stili professionali degli operatori sanitari);
• ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
• …………………………..
Una ipotesi procedurale
• coinvolgimento delle amministrazioni interessate in un programma ad hoc;
• definizione di un Comitato Scientifico (CS) multi-disciplinare;
• analisi delle prestazioni socio sanitarie contenute nei LEA
• raccolta ragionata della letteratura;
• raccolta delle esperienze, dei protocolli e delle sperimentazioni in atto;
• definizione da parte del CS di principi base per i protocolli e le scale di valutazione per le diverse attività;
• coinvolgimento di esperienze in atto scelte dal CS
• sperimentazione dei protocolli nelle esperienze disponibili con controllo “esterno”;