00198 Roma - Via di S. Costanza, 53 - telefono (39) 6 – 83.060.409 - fax (39)6 – 83.060.374 Il Registro Regionale dei mesoteliomi maligni nel Lazio Linee guida per la sorveglianza e la valutazione delle esposizioni professionali ed ambientali Premessa Il mesotelioma maligno è una neoplasia rara, ad elevata letalità e a prevalente origine professionale; in molti casi è un indicatore di pregressa esposizione ad amianto. La raccolta sistematica dei casi di mesotelioma viene realizzata a livello nazionale attraverso il Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) istituito presso l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) secondo il DPCM 308/2002. Gli obiettivi principali di questo sistema di sorveglianza sono: stimare l’incidenza della patologia, raccogliere informazioni sulla pregressa esposizione ad amianto, valutare gli effetti dell’uso dell’amianto nelle varie attività industriali e individuare fonti di contaminazione inattese o misconosciute. L’architettura di questo sistema si basa sulla presenza dei Centri Operativi Regionali (COR), che attivano e mantengono il flusso informativo dei casi tra i soggetti segnalatori e l’ISPESL. Con la DGR n. 438 del 18/7/2006, è stato istituito il COR del Lazio presso il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E per la gestione del Registro Regionale dei mesoteliomi maligni. Sono strutture che collaborano alle attività del COR: la Sezione di Anatomia Patologica dell’Università la Sapienza di Roma (Dipartimento di Medicina Sperimentale), il Laboratorio di Igiene Industriale - Centro Regionale Amianto (CRA)- della ASL Viterbo, i Servizi Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (SPRESAL) delle ASL del Lazio. Il presente documento illustra nel dettaglio le modalità operative della raccolta delle informazioni sui casi attraverso la sorveglianza attiva e passiva, le modalità di raccolta delle informazioni sulle esposizioni, la tenuta del registro, e la trasmissioni delle informazioni all’ISPESL.
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Il Registro Regionale dei mesoteliomi maligni nel Lazio · mesotelioma maligno della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo, relativi a soggetti
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00198 Roma - Via di S. Costanza, 53 - telefono (39) 6 – 83.060.409 - fax (39)6 – 83.060.374
Il Registro Regionale dei mesoteliomi maligni nel Lazio
Linee guida per la sorveglianza e la valutazione delle esposizioni professionali ed ambientali
Premessa Il mesotelioma maligno è una neoplasia rara, ad elevata letalità e a prevalente origine professionale; in molti casi è un indicatore di pregressa esposizione ad amianto. La raccolta sistematica dei casi di mesotelioma viene realizzata a livello nazionale attraverso il Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) istituito presso l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) secondo il DPCM 308/2002. Gli obiettivi principali di questo sistema di sorveglianza sono: stimare l’incidenza della patologia, raccogliere informazioni sulla pregressa esposizione ad amianto, valutare gli effetti dell’uso dell’amianto nelle varie attività industriali e individuare fonti di contaminazione inattese o misconosciute. L’architettura di questo sistema si basa sulla presenza dei Centri Operativi Regionali (COR), che attivano e mantengono il flusso informativo dei casi tra i soggetti segnalatori e l’ISPESL. Con la DGR n. 438 del 18/7/2006, è stato istituito il COR del Lazio presso il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E per la gestione del Registro Regionale dei mesoteliomi maligni. Sono strutture che collaborano alle attività del COR: la Sezione di Anatomia Patologica dell’Università la Sapienza di Roma (Dipartimento di Medicina Sperimentale), il Laboratorio di Igiene Industriale - Centro Regionale Amianto (CRA)- della ASL Viterbo, i Servizi Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (SPRESAL) delle ASL del Lazio. Il presente documento illustra nel dettaglio le modalità operative della raccolta delle informazioni sui casi attraverso la sorveglianza attiva e passiva, le modalità di raccolta delle informazioni sulle esposizioni, la tenuta del registro, e la trasmissioni delle informazioni all’ISPESL.
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La rilevazione dei casi Nel Registro Regionale vengono raccolti tutti i casi, anche sospetti, di mesotelioma maligno della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo, relativi a soggetti residenti nella regione Lazio. La raccolta dei casi viene effettuata attraverso due modalità di sorveglianza: la sorveglianza attiva e quella passiva. Sorveglianza attiva Le fonti informative sono costituite dai Servizi di Anatomia Patologica e dalle Direzioni Sanitarie di ASL, di Aziende Ospedaliere e di IRCCS, ovverosia delle strutture regionali, in particolare quelle dotate dei reparti di oncologia, pneumologia e chirurgia toracica, che ricoverano pazienti con diagnosi di mesotelioma maligno. Le strutture indicate, invitate con lettera del 27 novembre 2006 (Allegato 1),
a) devono segnalare al COR tutti i casi, anche sospetti, di mesotelioma maligno della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo;
b) per ciascun caso, a partire dal 1 Gennaio 2007, deve essere compilata
la “scheda notifica” (allegato 2) contenente le informazioni riguardanti i dati anagrafici, la sede del tumore, la data e la modalità della diagnosi. Andranno allegate copie dei referti relativi ad esami diagnostici per immagini (TAC, Rx), esami istologici, citologici, immunoistochimici e copia del frontespizio della cartella clinica.
c) la segnalazione al COR dovrà essere effettuata entro il mese in cui
viene posta la diagnosi; la scheda andrà spedita al seguente indirizzo: Registro Regionale Mesoteliomi, COR Lazio, Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E, Via di Santa Costanza 53, 00198 Roma; Le strutture indicate verranno contattate periodicamente per sollecitare le segnalazioni e per l’invio della documentazione clinica rilevante. Si ricorda che, ai sensi della legislazione vigente, alle strutture sanitarie compete l’obbligo comunque di inoltrare il referto alle autorità indicate dalla legge in tutti i casi in cui ci sia una diagnosi di mesotelioma certo o sospetto. Sorveglianza passiva La fonte informativa è costituita dall’archivio del Sistema Informativo Ospedaliero (SIO). L’estrazione dei casi potenziali verrà effettuata regolarmente sulla base delle diagnosi di dimissione; la nona revisione della classificazione internazionale delle malattie (ICD IX) classifica il tumore maligno della pleura con il codice 163, il tumore del peritoneo con il codice 158, quello del pericardio con il 164. La selezione dei casi verrà eseguita regolarmente ogni qual volta l’Agenzia di Sanità Pubblica regionale (ASP) avrà completato la definizione del file SIO trimestrale (o mensile). La stessa selezione verrà effettuata per il periodo pregresso 2001-2006.
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Per ogni possibile caso selezionato con le procedure indicate, verrà valutata la presenza di informazioni già esistenti negli archivi del COR (caso prevalente o caso già escluso). Per ogni caso di possibile mesotelioma individuato, verrà richiesta alla struttura sanitaria di ricovero copia dei referti relativi ad esami diagnostici per immagini (TAC, Rx), esami istologici, citologici, immunoistochimici e copia del frontespizio della cartella clinica. Nel caso in cui un paziente sia stato ricoverato in più strutture, la richiesta dei referti verrà indirizzata alla prima struttura che abbia diagnosticato il caso. Periodicamente inoltre, il COR contatterà le sedi provinciali dell’INAIL, richiedendo l’estrazione dagli archivi, informatizzati o cartacei, delle informazioni relative ai casi di tumore della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo, e indicando il periodo su cui effettuare la ricerca. Tale documentazione dovrà essere consegnata al COR in forma cartacea, e dovrà essere notificato allo stesso anche l’eventuale esito negativo della ricerca per il periodo richiesto. In ultimo, il COR interrogherà il ReNCaM (Registro Nominativo delle Cause di Morte) regionale, attivo dal 1987, per valutare la presenza di casi che non sono stati identificati con le procedure indicate. La registrazione dei casi Il COR assegnerà un numero identificativo a ciascun caso notificato, anche sospetto, e lo registrerà sia in formato elettronico sia cartaceo, utilizzando a questo scopo la scheda meso2 indicata nelle linee guida dell’ISPESL (allegato 3). Contemporaneamente verrà compilata una scheda diario (allegato 4), utile a seguire i movimenti del caso lungo la rete informativa (allegato 5). Definizione diagnostica. Il COR, mediante periodico consulto della Sezione di Anatomia Patologica dell’Università la Sapienza di Roma (Dipartimento di Medicina Sperimentale), provvederà alla definizione diagnostica dei casi, sulla base della documentazione disponibile e del livello di certezza diagnostica raggiunta. Secondo i criteri stabiliti dalle linee guida ISPESL, i casi verranno classificati in 5 classi e varie sottoclassi di livello decrescente di certezza diagnostica: 1.mesotelioma maligno certo (con 3 sottoclassi); 2.mesotelioma maligno probabile (con 2 sottoclassi); 3.mesotelioma maligno possibile (con 2 sottoclassi); 4.mesotelioma maligno da definire (con 3 sottoclassi); 5.non mesotelioma maligno. 1 – MESOTELIOMA MALIGNO CERTO 1.1 Il caso deve essere caratterizzato da tutte le seguenti condizioni: – Indagine microscopica su materiale (istologico o citologico con centrifugazione del sedimento) incluso in paraffina, con quadro morfologico caratteristico. Sono inclusi anche i prelievi di tessuto effettuati durante un esame autoptico; – Immunoistochimica, con quadro immunofenotipico caratteristico;
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– Diagnostica per immagini (conferma di lesione neoplastica primitiva in sede pleurica o peritoneale ed esclusione patologia alternativa) oppure diagnosi di dimissione di mesotelioma oppure analoga valutazione effettuata da un clinico. 1.2 Il caso deve essere caratterizzato da tutte le seguenti condizioni: – Indagine microscopica su materiale istologico incluso in paraffina, con quadro morfologico caratteristico. Sono inclusi anche i prelievi di tessuto effettuati durante un esame autoptico; – Immunoistochimica non effettuata o quadro non definitivo; – Diagnostica per immagini (conferma di lesione neoplastica primitiva in sede pleurica o peritoneale ed esclusione di patologia alternativa) oppure diagnosi di dimissione di mesotelioma oppure analoga valutazione effettuata da un clinico. 1.3 Il caso deve essere caratterizzato da tutte le seguenti condizioni: – Indagine microscopica su materiale istologico incluso in paraffina, con quadro morfologico caratteristico. Sono inclusi anche i prelievi di tessuto effettuati durante un esame autoptico; – Immunoistochimica non effettuata o quadro non definitivo; – Assenza di dati clinici e radiologici disponibili al COR per valutare la fondatezza della diagnosi clinica. 2 – MESOTELIOMA MALIGNO PROBABILE 2.1 Il caso deve essere caratterizzato da tutte le seguenti condizioni: – Esame istologico o citologico con inclusione in paraffina effettuato, anche durante un esame autoptico, ma che non ha dato un esito indicativo di mesotelioma in modo chiaro e attendibile (caso dubbio); – Diagnostica per immagini (conferma di lesione neoplastica primitiva in sede pleurica o peritoneale ed esclusione di patologia alternativa) oppure diagnosi di dimissione di mesotelioma oppure analoga valutazione effettuata da un clinico. 2.2 Il caso deve essere caratterizzato da tutte le seguenti condizioni: 1– Esame citologico non incluso in paraffina, effettuato anche durante un esame autoptico, con quadro caratteristico e referto espresso in termini chiaramente indicativi di mesotelioma (e non di semplice neoplasia maligna); – Diagnostica per immagini (conferma di lesione neoplastica primitiva in sede pleurica o peritoneale ed esclusione di patologia alternativa) oppure diagnosi di dimissione di mesotelioma oppure analoga valutazione effettuata da un clinico. 3 – MESOTELIOMA MALIGNO POSSIBILE 3.1 Il caso deve essere caratterizzato da: – Dati clinici e radiologici indicativi; – Diagnosi di dimissione di mesotelioma (il solo codice di dimissione non è sufficiente, ma occorre valutare la cartella clinica per verificare che non sia una neoplasia da altra sede con
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interessamento della pleura). I casi la cui cartella non è stata esaminata non rientrano in questa categoria; – Assenza di esame istologico; – Assenza di esame citologico. 3.2 Il caso deve essere caratterizzato da: – DCO con presenza sul certificato di decesso ISTAT della dizione “mesotelioma”. I casi il cui certificato di morte non è stato esaminato non rientrano in questa categoria; – Assenza di esame istologico; – Assenza di esame citologico; – Assenza di dati clinici e radiologici. 4 – CASI DA DEFINIRE Questa categoria deve essere utilizzata solo come un “contenitore provvisorio” in cui classificare i casi in corso di accertamento. I casi occorsi in residenti in altra Regione dovranno esser segnalati al COR di competenza che penserà poi a segnalarli all’ISPESL. 4.1 Il caso deve essere caratterizzato da: – Esame istologico o citologico incluso in paraffina, in assenza di quadro morfologico caratteristico (caso dubbio), in assenza di diagnostica per immagini positiva per mesotelioma oppure diagnosi di dimissione di mesotelioma oppure analoga valutazione effettuata da un clinico. oppure – Immunoistochimica non effettuata, con quadro immunofenotipico dubbio, in assenza di diagnostica per immagini positiva per mesotelioma oppure diagnosi di dimissione di mesotelioma oppure analoga valutazione effettuata da un clinico. 4.2 Il caso deve essere caratterizzato da: – Sola diagnosi SDO, senza lettura della cartella clinica e senza ulteriori dati diagnostici. 4.3 Il caso deve essere caratterizzato da: – Solo DCO definito sulla base del codice ICD IX di decesso, senza lettura del certificato di morte. 5 – NON MESOTELIOMA In questo livello vengono posti i casi che dal livello 4.0 non riescono a raggiungere un livello superiore (1.0; 2.0; 3.0) dopo averne accertato il decesso ed aver atteso quanto meno due mesi dal decesso (inteso come limite temporale all’effettuazione di esami autoptici che potrebbero meglio definire la diagnosi). Informazioni sulla esposizione Per ciascun caso verrà valutata l’esposizione ad amianto, attraverso un’intervista diretta al soggetto, se ancora in vita, o ai suoi familiari o, eventualmente, a colleghi di lavoro. L’intervista, condotta da personale adeguatamente istruito, raccoglierà notizie relative alla storia occupazionale, ai conviventi con
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esposizione ad amianto, alla storia residenziale e alle attività extra-lavorative. In questa attività di raccolta dati inerenti la storia di vita e di lavoro, il COR si avvarrà della collaborazione dei servizi PRESAL e di supporto del Centro Regionale Amianto. Verrà utilizzato il questionario proposto dall’ISPESL nelle sue Linee guida (allegato 6). Modalità di esecuzione dell’intervista A seguito del controllo dello stato in vita presso l’anagrafe comunale, l’intervista potrà essere effettuata direttamente al paziente, in ospedale o al suo domicilio, se vivente oppure ai familiari, se deceduto. Intervista diretta in ospedale: si contatta la Direzione Sanitaria per concordare tempi e modalità. Nel caso di pazienti ricoverati negli ospedali di Roma, la programmazione e l’esecuzione dell’intervista spettano al COR; per gli ospedali fuori Roma spettano agli SPRESAL territorialmente competenti. Intervista diretta al domicilio: la programmazione e l’esecuzione spettano agli SPRESAL territorialmente competenti. Attraverso l’anagrafe assistiti, si individua il Medico di Medicina Generale, che verrà informato per lettera (allegato 7) sull’esistenza e le finalità del Registro Regionale e in seguito contattato telefonicamente per avere informazioni utili sul paziente (condizioni fisiche, conoscenza o meno della patologia da cui è affetto). Successivamente verrà inviata al paziente una lettera di presentazione (allegato 8) a cui farà seguito il contatto telefonico per concordare tempi e modalità dell’intervista. Intervista ai familiari: trascorsi circa sei mesi dal decesso, i familiari verranno contattati dagli SPRESAL territorialmente competenti prima con lettera (allegato 9) e poi telefonicamente per concordare tempi e modalità. I questionari compilati verranno inviati al COR che, in collaborazione con il Centro Regionale Amianto della ASL Viterbo, sulla base dei criteri di definizione stabiliti dalle linee guida ISPESL, classificherà l’esposizione, secondo il livello di certezza e la modalità, come professionale certa, professionale probabile, professionale possibile, familiare, ambientale, extralavorativa, improbabile, ignota, da definire e non classificabile. Nel caso di interviste effettuate dal COR (pazienti ricoverati negli ospedali di Roma), sarà compito del COR, una volta definita l’esposizione, trasmettere la documentazione allo SPRESAL competente per territorio dell’azienda in cui si è verificata l’esposizione ad amianto più significativa, per eventuali approfondimenti o avvio di ulteriori procedimenti. Di seguito si riportano le specifiche per la classificazione della esposizione. Codice 1 = PROFESSIONALE CERTA. Soggetti che hanno svolto un'attività lavorativa implicante l'uso/esposizione ad amianto. La presenza di amianto deve essere documentata da almeno una delle seguenti condizioni:
• dichiarazione esplicita del soggetto intervistato qualora si tratti del caso stesso;
• indagini ambientali, relazioni degli organi di vigilanza, documentazione amministrativa aziendale; dichiarazione dei colleghi/datore di lavoro;
• dichiarazione del parente/convivente per periodi di lavoro svolti in comparti in cui vi era certa utilizzazione di amianto;
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Codice 2 = PROFESSIONALE PROBABILE. Soggetti che hanno lavorato in un industria o in un ambiente di lavoro in cui l’amianto veniva sicuramente utilizzato o era presente, ma per i quali non è possibile documentare l’esposizione.1 Codice 3 = PROFESSIONALE POSSIBILE. Soggetti che hanno lavorato in un'industria o in un ambiente di lavoro appartenente ad un settore economico in cui generalmente si è riscontrata presenza/uso di amianto, ma non vi sono notizie sull’utilizzazione o meno di amianto da parte degli stessi.1
Codice 4 = FAMILIARE. Soggetti non esposti professionalmente ed esposti in ambiente domestico perché conviventi con almeno un lavoratore assegnabile alle categorie 1 o 2. Codice 5 = AMBIENTALE. Soggetti non esposti professionalmente e che hanno vissuto in vicinanza di insediamenti produttivi che lavoravano o utilizzavano amianto (o materiali contenenti amianto) oppure hanno frequentato ambienti con presenza di amianto per motivi non professionali. Codice 6 = EXTRA LAVORATIVA. Soggetti non esposti professionalmente, ma che sono stati esposti ad amianto durante attività svolte in ambiente domestico (uso di suppellettili in amianto) o nel tempo libero (bricolage, riparazioni idrauliche, di auto, operazioni di muratura ecc.). Codice 7 = IMPROBABILE. Soggetti per i quali sono disponibili informazioni di buona qualità sulle loro attività lavorative svolte e sulla loro vita e dalle quali possa escludersi un esposizione ad amianto superiore ai livelli del cosiddetto "fondo naturale ambientale". Sono da includere in questa classe soltanto i casi con intervista diretta. Codice 8 = IGNOTA. Soggetti per i quali l’incompletezza e l’insufficienza delle informazioni raccolte o il livello delle conoscenze non consentono di assegnare una categoria di esposizione. Codice 9 = DA DEFINIRE. Soggetti per i quali è in corso la raccolta delle informazioni per la valutazione dell’esposizione. Codice 10 = NON CLASSIFICABILE. Soggetti per i quali non sono e non saranno più disponibili informazioni (casi chiusi). Il Registro Regionale Una volta definiti dal punto di vista diagnostico ed anamnestico, i casi andranno a costituire il Registro Regionale. L’archiviazione e la gestione dei dati vengono realizzate sulla base di uno specifico software sviluppato dall’ISPESL, in modo da garantire un’acquisizione dati standardizzata da parte dei diversi Registri Regionali. Questo software consente anche l’invio dei dati verso il Registro Nazionale istituito presso l’ISPESL, con cadenze stabilite dall’ISPESL stesso.
1 Sono da spostare nella classe certa i soggetti la cui ricostruzione dell’esposizione li includa in questa classe, ma che risultano già affetti da patologie asbesto-correlate, quali placche pleuriche o asbestosi parenchimale. Vale altresì come criterio di inclusione nella classe certa anche il contenuto nel tessuto polmonare di corpuscoli dell’asbesto e fibre minerali, seguendo i riferimenti del Consensus Report di Helsinki del 1997.
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Nella tabella seguente, vengono riportate le attività svolte dalle diverse strutture coinvolte nella sorveglianza regionale dei mesoteliomi maligni. Struttura Attività Dip.Epidemiologia ASL RME, C.O.R.
Coordinamento delle attività Rilevazione casi Conferma diagnostica Informazione degli SPRESAL Programmazione ed esecuzione interviste soggetti ricoverati ospedali di Roma Archiviazione delle informazioni Trasmissione dei dati all’ISPESL Trasmissione dei dati finali agli SPRESAL Produzione di un rapporto
Servizi Anatomia Patologica Segnalazione dei casi attraverso scheda notifica ed invio al C.O.R. della copia dei referti
Dir.Sanitarie ASL, Az.Ospedaliere, IRCCS
Segnalazione dei casi attraverso scheda notifica ed invio al C.O.R. della copia dei referti
Dip.Medicina Sperimentale-Sez Anatomia Patologica, Università la Sapienza
Segnalazione dei casi attraverso scheda notifica ed invio al C.O.R. della copia dei referti Contribuisce alla definizione diagnostica secondo le linee guida ISPESL
SPRESAL Promuove la segnalazione dei casi da parte delle strutture sanitarie del proprio territorio Programma ed esegue le interviste per i soggetti residenti nel proprio territorio o ricoverati negli ospedali fuori Roma Trasmette le informazioni al C.O.R.
INAIL Informa il C.O.R. delle denunce di malattia professionale
Lab.Igiene Industriale – Centro Regionale Amianto ASL VT
Valuta l’esposizione secondo le linee guida ISPESL; supporta il COR nella esecuzione delle interviste dirette e nel recupero delle informazioni di esposizione
Roma, marzo 2007
Prot. N. 753 /DE Roma, 27 novembre 2006
Direzioni Sanitarie ASL Aziende Ospedaliere IRCCS della Regione Lazio Oggetto: Registro Regionale dei casi di mesotelioma maligno
Il mesotelioma maligno è una neoplasia rara, ad elevata letalità e a prevalente origine professionale; è in molti casi un indicatore di pregressa esposizione ad amianto. La raccolta sistematica dei casi di mesotelioma maligno viene realizzata a livello nazionale attraverso il Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM, http://www.ispesl.it/ispesl/sitorenam/index.asp) istituito presso l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) secondo il DPCM 308/2002. Lo stesso DPCM ha previsto l’istituzione dei “Centri Operativi Regionali” (COR) con il compito di attivare e mantenere il flusso informativo dei casi tra i soggetti segnalatori e l’ISPESL.
La DGR del Lazio n. 438 del 18/7/2006 ha istituito il COR del Lazio presso il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E, e ha individuato come struttura collaborativa il Dipartimento di Medicina Sperimentale (Anatomia Patologica), Università La Sapienza, Roma con l’obiettivo di costituire il registro regionale del Lazio. Obiettivi principali del registro sono la stima dell’incidenza dei casi di mesotelioma maligno nella regione, la raccolta di informazioni sulla pregressa esposizione ad amianto, la valutazione dell’impatto e della diffusione della patologia nella popolazione ed il riconoscimento di inattese o misconosciute fonti di contaminazione.
Le modalità di tenuta del registro sono fissate dal DPCM 308/2002 e prevedono quanto segue: a) devono essere segnalati al COR tutti i casi, anche sospetti, di mesotelioma maligno della
pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo; b) i soggetti segnalatori sono costituiti dalle direzioni sanitarie delle strutture regionali che
ricoverano pazienti con diagnosi di mesotelioma maligno; c) per ciascun caso, a partire dal 1 Gennaio 2007, andrà compilata la scheda riportata in
allegato, contenente le informazioni riguardanti i dati anagrafici, la sede del tumore, la data e la modalità della diagnosi. Andranno allegate copie dei referti relativi ad esami diagnostici per immagini (TAC, Rx), esami istologici, citologici, immunoistochimici e copia del frontespizio della cartella clinica.
d) la segnalazione al COR dovrà essere effettuata entro il mese in cui viene posta la diagnosi; la scheda andrà spedita al seguente indirizzo: Registro Regionale Mesoteliomi, COR Lazio, Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E, Via di Santa Costanza 53, 00198 Roma;
e) il COR provvederà a classificare i casi in relazione ai livelli di certezza diagnostica raggiunta; per i casi certi, procederà alla valutazione dell’esposizione attraverso intervista diretta o dei familiari;
f) le informazioni raccolte saranno quindi trasmesse dal COR all’ISPESL secondo le modalità previste dalle Linee Guida prodotte dall’ISPESL stesso.
Le presenti disposizioni vengono formulate in ottemperanza al DPCM 308/2002. Il registro è tenuto in conformità alle norme previste dalla legge n. 675 del 1996 e dal Dlgs
196 del 2003 in materia di protezione dei dati personali. Per qualsiasi informazione relativa alla segnalazione dei casi, si prega di contattare il dott.
Massimo Sangalli, tel 06-83060421, email [email protected] Si ringrazia per la collaborazione.
Il Direttore Carlo A. Perucci
ALLEGATO 1
Prot. N. 755 /DE Roma, 27 novembre 2006 Direttori Servizi di Anatomia Patologica della Regione Lazio Oggetto: Registro Regionale dei casi di mesotelioma maligno
Il mesotelioma maligno è una neoplasia a prevalente origine professionale ed è in molti casi un indicatore di pregressa esposizione ad amianto. La raccolta sistematica dei casi di mesotelioma maligno viene realizzata a livello nazionale attraverso il Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM; http://www.ispesl.it/ispesl/sitorenam/index.asp) istituito presso l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) secondo il DPCM 308/2002. Lo stesso DPCM ha previsto l’istituzione dei “Centri Operativi Regionali” (COR) con il compito di attivare e mantenere il flusso informativo dei casi tra i soggetti segnalatori e l’ISPESL.
La DGR del Lazio n. 438 del 18/7/2006 ha istituito il COR del Lazio presso il
Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E, e ha individuato come struttura collaborativa il Dipartimento di Medicina Sperimentale (Anatomia Patologica), Università La Sapienza, Roma con l’obiettivo di costituire il registro regionale. Obiettivi principali del registro sono la stima dell’incidenza dei casi di mesotelioma maligno nella regione, la raccolta di informazioni sulla pregressa esposizione ad amianto, la valutazione dell’impatto e della diffusione della patologia nella popolazione ed il riconoscimento di inattese o misconosciute fonti di contaminazione.
I Servizi di Anatomia Patologica costituiscono il principale canale informativo cui far
riferimento per la rilevazione dei casi di mesotelioma maligno. Le modalità di tenuta del registro, fissate dal DPCM 308/2002, prevedono l’obbligo di segnalazione al COR di tutti i casi, anche sospetti, di mesotelioma maligno della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo.
Per ciascun caso, a partire dal 1 Gennaio 2007, andrà compilata la scheda riportata in allegato, contenente le informazioni riguardanti i dati anagrafici, la sede del tumore, la data e la modalità della diagnosi. Inoltre, si prega di allegare fotocopia del referto cito-istologico. Entro il mese in cui viene posta la diagnosi, la scheda andrà spedita al seguente indirizzo: Registro Regionale Mesoteliomi, COR Lazio, Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E, Via di Santa Costanza 53, 00198 Roma. Per qualsiasi informazione relativa alla segnalazione dei casi, si prega di contattare il dott. Massimo Sangalli, tel 06-83060421, email [email protected]
Il registro è tenuto in conformità alle norme previste dalla legge n. 675/1996 e dal Dlgs
196/2003 in materia di protezione dei dati personali. Il titolare del trattamento dati è il Direttore del Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E. Sono autorizzati al trattamento dei dati: Dr. Francesco Forastiere e Dr. Massimo Sangalli per il Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E, e la Prof.ssa Valeria Ascoli, Anatomia Patologica, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università La Sapienza, Viale Regina Elena 324, 00161 Roma, - tel. 06-44703550, e-mail: [email protected].
Si ringrazia per la collaborazione.
Il Direttore Carlo A. Perucci
Via Santa Costanza, 53 00198 Roma Tel.: 06 83060421 – 06 83060404 Fax 06 83060374
DATI ANAGRAFICI Cognome e nome Comune di nascita Data di nascita |__|__|/|__|__|/|__||__| Comune di Residenza Prov. Via ............................................………………………………………………………… .……. N° ……...... DESCRIZIONE DEL CASO Diagnosi ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. in base a: referto istologico del |__|__|/|__|__|/|__||__| n. ...............................
referto citologico del |__|__|/|__|__|/|__||__| n. ...............................
diagnosi clinica del |__|__|/|__|__|/|__||__| Ricovero presso:................................................................................................................................……..…… Data ricovero: |__|__|/|__|__|/|__||__| Numero cartella clinica: |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__||__| Note: ............................................................................................................................................…................. ...................................................................................................................................................….......… Segnalazione del Dott. ............................................................................ Data |__|__|/|__|__|/|__||__| Ente di appartenenza:....................................................................................................................................
Firma
___________________________
ALLEGATO 2
1.2.3. SCHEDA DI REGISTRAZIONE (MESO 2)
REGISTRO NAZIONALE DEI MESOTELIOMI COR __________ ANNO ____________ NUM. __________
COGNOME _____________________________________ NOME ____________________________________
Segnalato allo SPRESAL / SPILLS SI data ______________________
Avviato procedimento Medico/Assicurativo SI data ______________________
Indennizzato INAIL SI data ______________________
ALLEGATO 4
SORVEGLIANZA ATTIVA: • Servizi di Anatomia Patologica • Direzioni Sanitarie di
- ASL - Aziende Ospedaliere - IRCCS - Strutture regionali
SORVEGLIANZA PASSIVA: • Archivio Sistema Informativo
Ospedaliero (SIO) • ReNCaM (Registro Nominativo
delle Cause di Morte) • INAIL (denunce di malattia
professionale)
C.O.R. • Assegnazione al caso di un numero identificativo • Conferma diagnostica: consulto della sezione di Anatomia
Patologica dell’Università “La Sapienza”
INTERVISTA:
Paziente ospedalizzato: COR/SPRESAL
Paziente non ospedalizzato: SPRESAL
Ospedali di Roma: C.O.R. • Contatto con Direzione Sanitaria
(lettera) • Contatto telefonico con U.O. in
cui paziente è ricoverato
Ospedali fuori Roma: SPRESAL • Contatto con Direzione Sanitaria
(lettera) • Contatto telefonico con U.O. in
cui paziente è ricoverato
Paziente in vita: intervista a domicilio • Individuazione MMG (anagrafe assistiti) • Contatto con MMG per lettera e in seguito telefonico • Contatto col paziente per lettera e in seguito telefonico
Paziente deceduto: intervista dopo 6 mesi ai familiari • Contatto coi familiari per lettera e in seguito telefonico
Anagrafe comunale
Somministrazione questionario
C.O.R. • Classificazione dell’esposizione: consulto del
Laboratorio di Igiene Industriale – Centro Regionale Amianto, ASL Viterbo
• Archiviazione caso: Registro Regionale Mesoteliomi
• Invio dati all’ISPESL: Registro Nazionale Mesoteliomi
ALLEGATO 5
Centro operativo della Regione ..........................................................................
Tutte le domande si riferiscono a:
N. identificazione ................................
Cognome e nome ..............................................................................................................
Data di nascita ........ / ........ / ............. Sesso: ❒ M ❒ F
Luogo di nascita: Comune .................................................... Provincia ............................
Ultima residenza (indirizzo): Via .................................. Comune ................. Provincia .......
Data intervista ........ / ........ / ............. Luogo dell’intervista................................................
Intervistatore ..................................................................... Ente .......................................
Se l’intervista non è stata effettuata indicarne il motivo:
❒ Impossibile da rintracciare
❒ Rifiuto
❒ Impossibilità fisico-psichica
❒ Deceduto, non rintracciati i parenti
❒ Deceduto, rifiuto dei parenti
Il questionario - 4 giugno 2003
SULLA STORIA DI LAVORO E SULLE ABITUDINI DI VITAQUESTIONARIO
ALLEGATO 6
Parte A Il questionario - 4 giugno 2003
A1. Fuma? ❒ Sì❒ No❒ Ha smesso❒ Non so
A2. Se è o è stato fumatore, cosa fuma/fumava?
❒ con filtro
❒ Sigarette❒ senza filtro
❒ parte con, parte senza
❒ non so
❒ Sigari❒ Pipa❒ Non so
A3. A che età ha cominciato a fumare? ............................................. ❒ Non soA che età ha smesso......................................................................... ❒ Non so
A4. Quante sigarettefuma/fumava al giorno? ................................................................. ❒ Non so
ABITUDINI AL FUMOparte A
{
Parte B Il questionario - 4 giugno 2003
B1. È stato sottoposto a radiodiagnostica toracica?
B4. Ha mai sofferto di importanti malattie broncopolmonari?
❒ Si ❒ No ❒ Non so
In caso positivo specificare quali ...........................................................................
Quando? .............................
B5. Ha mai subito importanti traumi toracici?
❒ Si ❒ No ❒ Non so
B6. Nella sua famiglia ci sono stati casi di patologia tumorale?
❒ Si ❒ No ❒ Non soSe sì, specificare:
SALUTEparte B
GRADO DI PARENTELA TUMORE ANNO
Parte C Il questionario - 4 giugno 2003
Compilare una scheda specifica per ogni attività lavorativa svolta: “Artigianato/indu-stria” - “Agricoltura” - “Militare”. Le attività extra-lavorative vanno descritte nella sche-da “Storia Extra Professionale”.
C1. Svolge attualmente un’attività professionale?
❒ Si ❒ No
Se no, indicare il motivo: ...........................................................................................
C2. Storia professionale completa (includere il servizio di leva).
N.B.: in caso di lavoro discontinuo o saltuario specificare la durata complessiva.
STORIA PROFESSIONALERIEPILOGO GENERALE
parte C
INIZIO FINE NOME MANSIONEN. ETÀ ANNI ETÀ ANNO DELL’AZIENDA
È eventualmente disponibile il libretto di lavoro?
❒ Si ❒ No ❒ Non so
C3. Svolge o ha mai svolto lavori saltuari?
❒ Si ❒ No
Se sì, li descriva nella storia professionale completa
Parte C/1 Il questionario - 4 giugno 2003
INIZIO FINE NOME MANSIONEN. ETÀ ANNI ETÀ ANNO DELL’AZIENDA
Parte D Il questionario - 4 giugno 2003
D1. Storia lavorativa dei familiari e conviventi(Riferita al periodo in cui hanno vissuto nella stessa casa del soggetto in esame)
CCCCOOOOMMMMPPPPOOOOSSSSIIIIZZZZIIIIOOOONNNNEEEE DDDDEEEELLLLLLLLAAAA FFFFAAAAMMMMIIIIGGGGLLLLIIIIAAAA (solo i conviventi)
STORIA FAMILIAREparte D
Padre
Madre
Coniuge
Altro parente
o convivente
Altro parente
o convivente
Periodo diGrado convivenza Sommaria descrizione del lavoro a Abiti
parentela (dal .......... (attività dell’azienda e mansione) * **al ..........)
* Il lavoro comportava l’utilizzo di amianto o manifatture contenenti amianto?
** Gli indumenti di lavoro venivano portati a casa?
Parte D/1 Il questionario - 4 giugno 2003
Altro parente
o convivente
Altro parente
o convivente
Altro parente
o convivente
Altro parente
o convivente
Altro parente
o convivente
Altro parente
o convivente
Periodo diGrado convivenza Sommaria descrizione del lavoro a Abiti
parentela (dal .......... (attività dell’azienda e mansione) * **al ..........)
In caso di risposta positiva nella colonna a compilare la seguente scheda:
Congiunto: grado di parentela ............................................................................................
Cognome e nome ..............................................................................................................
Se deceduto, causa di morte: ............................................................................................
Vi era storia familiare di patologia tumorale ❒ Si ❒ No ❒ Non so
Se sì, specificare:.................................................................................................................
(Elencare se possibile solo i lavori svolti durante il periododi convivenza con il soggetto in esame)
(a) Barrare nel caso che rientrando dal lavoro portasse con sé gli indumenti di lavoro.(b) Barrare nel caso che gli indumenti di lavoro venissero spazzolati o lavati a casa.
Il suo congiunto è in possesso di rendita INAIL per malattia professionale?
❒ Si ❒ No ❒ Non so
Se sì, per quale malattia e da quando?: ..............................................................................
(*) Tipi di abitazione: 1 = Rurale o cascina2 = Casa unifamiliare o villa3 = Condominio4 = Comunità (pensionati, caserme, collegi, ricoveri)5 = Altro (specificare)
Nelle abitazioni successive al 1945 erano presenti manufatti in cemento amianto (coperturein eternit, controsoffittature, contenitori per l’acqua, pannelli dietro la stufa, altro)?
❒ impianto chimico o petrolchimico nel periodo ..................... distanza ..........
❒ centrale termoelettrica nel periodo ..................... distanza ..........
❒ porto nel periodo ..................... distanza ..........
❒ cantiere navale nel periodo ..................... distanza ..........
❒ impianto produzione eternit nel periodo ..................... distanza ..........
❒ imp. produz./riparaz. rotabili ferroviari nel periodo ..................... distanza ..........
❒ cava o miniera nel periodo ..................... distanza ..........
❒ linea/stazione ferroviaria nel periodo ..................... distanza ..........
❒ inceneritore nel periodo ..................... distanza ..........
❒ zona industriale nel periodo ..................... distanza ..........
❒ discarica nel periodo ..................... distanza ..........
❒ altro ..............................................................................................................................
nel periodo ..................... distanza ..........
Parte D/6 Il questionario - 4 giugno 2003
Ha frequentato assiduamente locali di uso collettivo o mezzi di trasporto come:
❒ teatri periodo.................... durata .................. nome ........................................... comune .........................
❒ cinema periodo.................... durata .................. nome ........................................... comune .........................
❒ palestre periodo.................... durata .................. nome ........................................... comune .........................
❒ piscine periodo.................... durata .................. nome ........................................... comune .........................
❒ treni/metro/
traghetti periodo.................... durata .................. nome ........................................... comune .........................
❒ altro ..............................................................................................................................
periodo.................... durata .................. nome ........................................... comune .........................
Parte E Il questionario - 4 giugno 2003
E1. Completezza delle informazioni
❒ Scarsa ❒ Parziale ❒ Sufficiente ❒ Buona
E2. Atteggiamento nei confronti dell’intervista
❒ Favorevole ❒ Con qualche riserva ❒ Negativo
E3. Motivazione a collaborare
❒ Buona ❒ Discreta ❒ Bassa
E4. Stadio della malattia
❒ Iniziale ❒ Avanzato ❒ Non applicabile(intervista a sostituto)
Esistono altri parenti o compagni di lavoro del soggetto che potrebbero dare risposte piùapprofondite rispetto ad alcuni particolari periodi? Se sì, riportare, se possibile, indirizzo enumero telefonico.
SSSSCCCCHHHHEEEEDDDDAAAA IIIINNNNDDDDUUUUSSSSTTTTRRRRIIIIAAAA //// AAAARRRRTTTTIIIIGGGGIIIIAAAANNNNAAAATTTTOOOO //// AAAALLLLTTTTRRRROOOO(scheda da utilizzare per ogni attività lavorativa svolta dal soggetto in questi settori)
Scheda relativa all’impiego svolto presso l’azienda .............................................................................
Nel periodo .................................... Indirizzo .....................................................................................
Nominativo del titolare ........................................................................................................................
Nominativo del Direttore di produzione................................................................................................
SSSSCCCCHHHHEEEEDDDDAAAA AAAAGGGGRRRRIIIICCCCOOOOLLLLTTTTUUUURRRRAAAA(scheda da utilizzare per ogni attività lavorativa svolta dal soggetto in questo settore)
Questionario relativo all’impiego svolto presso l’azienda .....................................................................
nel periodo .......................................... Indirizzo ...............................................................................
Nominativo del Titolare .......................................................................................................................
Nominativi compagni di lavoro ............................................................................................................
N° totale di dipendenti ..................................
Azienda: attiva ❒ cessata ❒ non so ❒
G1. Descrizione della mansione e dell’attività svolta ................................................
Il mesotelioma maligno è una neoplasia rara, ad elevata letalità e a prevalente origine
professionale; è in molti casi un indicatore di pregressa esposizione ad amianto. La raccolta sistematica dei casi di mesotelioma maligno viene realizzata a livello nazionale attraverso il Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM, http://www.ispesl.it/ispesl/sitorenam/index.asp) istituito presso l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) secondo il DPCM 308/2002. Lo stesso DPCM ha previsto l’istituzione dei “Centri Operativi Regionali” (COR) con il compito di attivare e mantenere il flusso informativo dei casi tra i soggetti segnalatori e l’ISPESL.
La DGR del Lazio n. 438 del 18/7/2006 ha istituito il COR del Lazio presso il Dipartimento
di Epidemiologia della ASL Roma E, e ha individuato come struttura collaborativa il Dipartimento di Medicina Sperimentale (Anatomia Patologica), Università La Sapienza, Roma con l’obiettivo di costituire il registro regionale del Lazio. Obiettivi principali del registro sono la stima dell’incidenza dei casi di mesotelioma maligno nella regione, la raccolta di informazioni sulla pregressa esposizione ad amianto, la valutazione dell’impatto e della diffusione della patologia nella popolazione ed il riconoscimento di inattese o misconosciute fonti di contaminazione.
Il COR deve provvedere a classificare i casi in relazione ai livelli di certezza diagnostica
raggiunta; per i casi certi, procederà alla valutazione dell’esposizione attraverso intervista diretta o ai familiari. Le informazioni raccolte saranno quindi trasmesse dal COR all’ISPESL secondo le modalità previste dalle Linee Guida prodotte dall’ISPESL stesso.
Il Suo paziente, il sig. ............................................................................................... risulta
affetto da questa patologia. Le scriviamo per sapere da Lei, in qualità di medico curante, se il paziente è al corrente della
patologia che lo interessa e quali sono le sue condizioni psicofisiche, al fine di valutare le modalità più opportune dell’intervista. Nel ringraziarLa per la Sua cortese attenzione e collaborazione, porgiamo distinti saluti.
Il Responsabile
ALLEGATO 7
logo servizio
Egregio Sig. Il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E sta conducendo un’indagine sulle abitudini di vita e sul tipo di lavoro svolto dai pazienti in cura negli ospedali della nostra regione. A tale scopo chiediamo la Sua gentile collaborazione per la compilazione di un questionario, appositamente preparato che Le verrà presentato durante un colloquio. Un nostro collaboratore Le telefonerà per fissare un appuntamento.
Siamo spiacenti di doverLe arrecare disturbo, ma ci preme sottolineare l’importanza della Sua adesione a questo studio che potrà contribuire ad aumentare la conoscenza sulle cause di alcuni tipi di malattie e sulle possibilità di prevenirle. Il Suo medico curante, il Dottor ............................................................................................... è stato informato su questa ricerca, e se Lei lo desidera, potrà rivolgersi a lui per avere chiarimenti. Le facciamo presente inoltre che i dati acquisiti attraverso il questionario saranno elaborati e utilizzati solo per scopi statistici e che il Suo nome non comparirà in nessuna circostanza. Le ricordiamo infine che il personale che opera nella nostra struttura sanitaria è vincolato dal segreto professionale e dalle norme vigenti per la riservatezza dei dati (L. 675/1996 e D. Lgs 196/2003). Nel ringraziarLa per la Sua cortese attenzione e collaborazione, porgiamo distinti saluti.
Il Responsabile
ALLEGATO 8
logo servizio
Egregio Sig.
Il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E sta conducendo una ricerca epidemiologica che mira ad individuare le possibili relazioni tra condizioni lavorative, abitudini di vita e alcune forme di tumori.
Dai nostri dati, Lei risulta essere parente prossimo del Sig. ................................... .............................deceduto in data ........................................ Per questo Le chiediamo di
collaborare alla compilazione di un questionario appositamente preparato; un nostro collaboratore Le telefonerà per fissare un appuntamento.
Siamo spiacenti di doverLe arrecare disturbo, ma per questo studio - che potrà contribuire ad aumentare la conoscenza sulle cause di alcune forme di tumori e sulle possibilità di prevenirle - sono molto importanti le informazioni che Lei ci darà sulle abitudini di vita e sull’attività lavorativa del Suo congiunto. I dati acquisiti saranno elaborati e utilizzati per scopi statistici, pertanto il Suo nome e quello del Suo familiare non compariranno in nessuna circostanza. Le ricordiamo infine che il personale che opera nella nostra struttura è vincolato dal segreto professionale e dalle norme vigenti per la riservatezza dei dati (Legge 675/1996 e D.Lgs 196/2003).
Nel ringraziarLa per la Sua cortese attenzione e collaborazione, porgiamo distinti saluti.