2 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Giovedì 2 Giugno 2016 » WANDA MARRA E videntemente non “basta un sì”, ci vuole pure “un pacato sì”. E così ai 227 firma- tari delle “ragioni del sì” al re- ferendum costituzionale, si sono aggiunte 258 “persona- lità”. Per arrivare ai 1000 so- stenitori annunciati dal pre- mier i manifesti si differen- ziano. Di questi 258, la gran parte sono professori univer- sitari. “Donne e uomini di scienza e ricerca”, li chiama Renzi annunciando la lista su Facebook. “Professoroni”, li ribattezza Nicola Fratoianni di Sel, parafrasando defini- zioni dello stesso premier. SCORRENDO l’elenco, si tro- vano molti nomi espressione del potere italiano, presente e passato. Oltre a figure di pri- mo piano (dalla regista Lilia- na Cavani allo psicanalista Massimo Ammaniti allo sto- rico Lucio Villari), che ri- spondono a quei requisiti per i quali Renzi stesso ha usato espressioni come “archeolo- gi”. Il nome che spicca è quello di Vincenzo Carbone, ex pri- mo presidente della Corte di Cassazione di Roma, imputa- to nell’ambito dell’indagine sulla P3. Ci sono poi una serie di fi- gure che con il governo hanno o hanno avuto rapporti istitu- zionali e non, magari ottenen- do finanziamenti e commesse. Come Salvatore Veca, filoso- fo che è stato a capo del Labo- ratorio Expo. O Roberto Bat- t is t o n, attuale presidente dell’Agenzia Spaziale Italia- na, dove è stato nominato dall’attuale ministro dell’I- struzione Stefania Giannini. E Massimo Inguscio, neo pre- sidente del Cnr (Consiglio Na- zionale delle Ricerche), anche lui nominato dalla Giannini. Si ritrovano nomi che da sempre hanno gravitato intor- no alla politica, come Rodolfo Zich, ex rettore del Politecni- co di Torino, craxiano di ferro, poi vicino a tutti i governi. O Ernesto Auci, che è stato di- rettore del Sole 24 Ore e re- sponsabile delle relazioni e- sterne di Confindustria. Luigi Biggeri , ex presidente Istat, ed Elio Borgonovi, docente di Economia delle aziende sa- nitarie in Bocconi, che fu uno dei saggi scelti dal governato- re lombardo Roberto Maroni per scrivere la riforma della sanità lombarda. E Angelo Provasoli, ex presidente Rcs. OMario Calderini, che fu no- minato dalla governatrice Mercedes Bresso presidente di Finpiemonte. Non manca uno dei soci del- la casa di produzione Wildsi- de (che lavora anche per la Rai) ovvero Mario Gianani, anche marito del ministro Marianna Madia. E poi, c’è l’ex Rettore di Roma Tre, Gui- do Fabiani, cognato di Napo- litano (a Roma Tre insegna an- che il figlio di Giorgio, Giulio). In virtù di una filiera potente, qualche firma da quest’Ate- neo il manifesto l’ha ottenuta. Come ne ha avute molte da Link Campus, che fu ricono- sciuta università statale dalla Gelmini, senza l’ispezione e l’approvazione dell’Agenzia nazionale di valutazione delle università. Anche il mondo Repubblica è rappresentato: dall’editorialista Angelo Bo- laffi ad Alberto Melloni. Qua e là saltano fuori figure come Arnaldo Colasanti, che è sta- to direttore del premio degli scandali, il Grinzane Cavour. Renzi si è rivolto a molte fette del potere italiano e mol- te fette del potere italiano si sono inchinate a lui. Nella ca- tegoria scrittori si trovano presentati Susanna Tamaro e Federico Moccia. Imman- cabile lo psicologo da talk show, Paolo Crepet. Qualche incongruenza: perché Filip- po Taddei, responsabile eco- nomico Pd, firma il manifesto? Lo scouting non è finito. A contattare i vip stanno lavo- rando il ministro delle Rifor- me Maria Elena Boschi e il presidente della Commissio- ne Cultura del Senato, Andrea Marcucci: in arrivo Ricky To- gnazzi e Simona Izzo. Star degli anni 90, non proprio sul- la cresta dell’onda. © RIPRODUZIONE RISERVATA Concorsi truccati, ecco come si muoveva Barbera LE CARTE Così il giudice della Corte costituzionale nel 2011 “l avo r ava ” per Federico Pizzetti, figlio del Garante della Privacy. E nessuno ne parla Le conversazioni tra i baroni Al telefono col commissario d’ esame. Che lo rassicura: “Uscirà con una valutazione molto positiva” » ANTONIO MASSARI S enti, ma tenuto conto che tu hai problemi di riservatezza, in quella Europea non ci sareb- be il giovane al quale sono in- teressato?”. È il 9 marzo 2011 quando il professor Augusto Barbera, oggi giudice della Corte Costituzionale, contat- ta il collega Silvio Gambino. Gambino è uno dei commis- sari sorteggiati per il concor- so all'Università Legionari di Cristo – legato all'istituto di diritto pubblico – che vedeva, tra i favoriti, Anna Maria Ber- nini e Federico Pizzetti. La prima è l'ex ministro del go- verno Berlusconi, il secondo è invece il figlio di Francesco, ex Garante per la privacy, ed entrambi sono nel cuore del prof. Giorgio Lombardi che, come sottolineano gli inve- stigatori della Guardia di Fi- nanza di Bari, aveva “preor- dinato di assegnare” proprio a loro le due cattedre. Lom- bardi, di lì a poco, morirà per una grave malattia e nessuno dei due otterrà l'ambito inca- rico. Ma gli inquirenti anno- tano i movimenti di tutti co- loro che spingono i due can- didati. E li intercettano. TRA QUESTE, negli atti d'in- dagine, che vede Barbera in- dagato dalla procura di Roma per induzione al falso in atto pubblico, c'è anche una tele- fonata tra il giudice della Con- sulta e il commissario Gambi- no che, proprio nel concorso in questione, dovrà valutare i candidati. Il Fatto ha rivelato ieri che a Barbera è indagato e gli è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini, notizia ignorata dalle agenzie di stampa, dai tg e dai siti web dei maggiori quotidiani italia- ni: “Finalmente - ha detto - potrò esporre a un giudice le mie ragioni. E sottolineare che non ero membro di alcuna commissione giudicatrice”. Oggi il Fatto è in grado di pubblicare l'intercettazione che ha spinto gli inquirenti a iscrivere Barbera nel registri degli indagati. “Anche Barbe- ra – scrivono gli investigatori - sponsor del candidato Piz- zetti, si interessava alla vicen- da chiedendo al commissario Gambino Silvio se vi fossero novità”. Nella conversazione si parla dello “scenario” con- corsuale e si spiega che “la commissione è orientata a ‘ri- pararsi nell’unanimità …su due nomi’” . I due nomi non sono quelli di Bernini e Piz- zetti ma, spiega il commissa- rio, se una di queste candida- ture “avesse trovato spazio nell’altro concorso di prima fascia, si sarebbe resa dispo- nibile una idoneità per il can- didato Pizzetti, in caso con- trario no”. ED ECCO la conversazione. “Senti”, chiede Barbera, “ma tenuto conto che tu hai pro- blemi di riservatezza, in quel- la Europea non ci sarebbe il giovane al quale sono interes- sato?”. “Certo che ci sarebbe”, risponde Gambino, “è una delle procedure maggior- mente attenzionate perché oggettivamente è molto vali- do. Il vero problema è che questo ragazzo è validissimo sia nel Costituzionale che nel Comparato... Però in base alla legge …assegnerebbe una sor- ta di neo a questa candidatura, perché essendo bravo in due cose non risponde al requisito di legge che deve essere spe- cializzato, vocato a fare sol- tanto analisi e comparazio- ne”. “Però”, ribatte Barbera, “se voi chiudeste, poi nel caso, subito, non sarebbe tra i vin- citori del…”. “Nostro no”, ri- sponde Gambino. “Ho capi- to”, dice Barbera. E Gambino aggiunge: “Non rientra fra quei…, lui può rientrare se noi prendiamo tempo”. Barbera continua a informarsi: “Senti, ma quindi c’è tra l’uno e l’altro concorso una rosa ristretta che ancora…”. “C’è una rosa”, conclude Gambino, “che pas- sa attraverso - secondo me – il ruolo del Presidente della no- stra commissione che è Fer- rari... Che naturalmente... …credo che abbia – diciamo – oggettivi interessi a valutare tutti gli spazi possibili, in ra- gione del fatto che i requisiti della candidatura sono asso- lutamente riconosciuti e ap- prezzati”. E rassicura Barbe- ra almeno su un punto: “Lui comunque uscirà dal nostro concorso con una procedura, perché abbiamo già fatto, con una valutazione molto positi- va. Il problema tecnico è che potrebbe uscire, se prendia- mo tempo, anche con un esito positivo”. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pesca a strascico Moccia, Tamaro e tanti vip che hanno a che fare con governo e Pd Tutte le firme del Sì: c’ è pure uno della P3 COSTITUENTI Giudice Vincenzo Carbone Ansa La scheda n L’INCHIESTA in cui il giudice Augusto Barbera è indagato riguarda alcuni concorsi universitari del 2010-11 che sarebbero stati pilotati per favorire candidati “amici” Fatto a mano LA GUERRA PER IL “CORRIERE ” Rcs, accordo delle banche sul maxi-debito q VIA LIBERA delle banche al rifinanzia- mento Rcs. Con l’ ok anche di Bnp Pari- bas, al gruppo del Corriere è arrivata la confer- ma da parte di tutte le banche creditrici per il nuovo accordo sul debito: una rimodulazione del contratto di finanziamento esistente. Gli i- stituti coinvolti, oltre a Bnp, sono Intesa, Ubi, Unicredit, Bpm e Mediobanca. Il finanziamen- to è di 352 milioni di euro al 2019, suddiviso tra una linea a termine per 252 milioni massimi e una rotativa da 100 milioni massimi, al netto del rimborso per 71,6 milioni di una delle linee del vecchio finanziamento con i proventi della vendita del settore libri. L’accordo non prevede vincoli a eventuali aumenti di capitale, o nuove dismissioni. Sono previsti invece degli obblighi sull'andamento e l’indebitamento della socie- tà, con modalità di riparazione del finanzia- mento (equity cure) in caso di sforamento. Rcs in particolare dovrà avere un indebitamento netto entro i 430 milioni nel 2016 (410 milioni in caso di nuove dismissioni), 410 milioni nel 2017 (385 milioni con vendite) e 340 milioni entro il 2018 (315 milioni con vendite). Entro venerdì la società dovrà diffondere il comuni- cato obbligatorio con la valutazione dell’ offer- ta di scambio di Urbano Cairo.