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GRAMMATICAE VOCABOLARIO
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LINGUA K.URDAC O MPOSTI
DAL P. MAURIZIO GARZONI
De' Prcdicatori Ex-Miffionario Apoftolico
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ROMA MDCCLXXXVII.
Nella Stamperia délia Sacra Congregazioneai Propaganda Fide
CON LICENZA DE' SUPERIORI .
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PREFAZIONEAfavella Kurda aW "Europa fin ora.ignota>ella è un lincjuagcjio non in-grato all'orecchio, eproprio delpae*fe detto Kurdiftan ira i confira del¬
ta Mefopotamia , e délia Perfia. Trae la fucuorigine dalla Perfiana , chë coït andar del tem¬
pofi è corrotta appropriandofi moiteparole Ara'be, altérâte unitamente adaltrefraft, e paroleCaidée ^ cosï che da piufecoli fe ne forma unàUngua diftinta affatto dalle altre , eprefe un no¬
me proprio . Quejio paefe in fe contiene uncueftenfione incirca diventicinque ijhrnate di Ion-,(jhe^a , e circa dieci di larghetto. ; fi divide efifo
in cinquegrandi principati maomettani tributa-rj alla Porta Ottomanû , e quàlehe vplta alciinidi ejji anche ai Perfiani ; vole a dire il princi~Pato di Betlis, il principato dv'Geijra,detto da al-cuni geografi régna de'Boitdni ; il principato
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| PREFAZIONEd'Amadia ; i/ principato di Giulamerk ; ed ilprincipato di Karaciolan (^i*) * Ciafcuno d' ejjipub mettere inpiedi un armata di dodici ,epiùmila combaîtenti . ïl più vafto , e plu potente è
il principato di Karaciolan, perché dopo il r 760coïï ajuto del Pafcià di Bagdad hauititd>alfuoprincipato , quello del Hoi Sangiak detto vol'garmente Sorân ; Il più nobile perb è quellod'Amadia , li di cui principi difcendono dalla-,fiirpe degli antichi fovrani detti Ralifa di Bag¬dad, corne quellipure di Giulamerk , effendo fta-îi due fratelli , chefi fiab'dirono nel Kurdiftanda più dicinque fecoli per quanto fi vede dallimonumenti) e lapidi fepolcrali dei loro antenaîi .
Quandojî vuole fapere da unKurdoy a che prin-cipato appartenga ,fi diftinquono con quefti vo-eaboli. Ifudditi del Karaciolan fi dicono Sorân^qualifolo parlano Kurdo , gli altri del Kara¬ciolan detti Babân in Turco ]] .Quelli d'Ama¬dia Badinan Quelli di Giulamerk Sciâmbô .
Quelli di Gémira Bottan. Quelli di Betlis manten-gono
(1) A quefti paefi ., quantunque non appartenenti alkurdiftan ,\ pub aggiugnere il monte Sang.ar tra MoiulS fiume Kabur p&lato dalli Jazidj , quah non hannoaltra lingua fuori délia Kùrda [ nazione barbara , no a perS ian karavane a che quaf. ogni anno rpogh.no] okre lelafte pianurl tra Moful , Nifibi , ed Ibf. , dove fi trovano«aaioni guerrière K«rd«:. >
PREFAZIONE 5
gono il loro nome Betlis i fi difiinguono puretra loro nelparlare in alcune diftinte frafi , e
pronuncia ; corne accade anche nelle provincisd' Italia ; la più pulita perb è que lia d'A/na-dia , di cui me nefervo nella prefente opéra .
Li paefi Kurdifono tutte montagne altiffimeappartenenti al monte Tauro con le loro bel-lijfime valli, fertili di frutta , e rifo . I loromonti fopratutto abbondano di ottima galla ,
délia quale li mercanti éfteri rie fanno ungran commercio , traffîcandola nell'Asia mino¬re , in Sorïa , in Aleppo , indi in Europa ; perli buoni pafcoli abbondano pure £ottimepécore,e câpre , in cui confifie la maggior entrata .Le pianure poi apiè de' monti tanto dalla partedi Perfia , quanto dalla parte di Mefopotamia-fono fertiliffime di grano , lino , bombace , e
fefamoReqnano i loro principi non gili fempre per
fuccejjïone dapadre infiglio; ma bensï daunodélia fieffa famigtia , che fi trova più potentedopo la morte del recjnante , non facendofi maifucceffore , fe non dopo moite battaglie , e tra*dùnenti, effendo quefiipopoli barbarie edinfe-deli , divjfi in tante tribu , da loro chiamate Affi»reta, lequali componqono i rifpettivi eferciti.Ciafcuna di dette tnbit ha il proprio çapo, che
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6 PREFAZIONEvien invefiito dal principe . Acc-ade perb fre-quentemente , che quefte Affrètefi ribellano con'tro il proprio principe , unendofi tre , o quattrodi effe per fargli guerra , quale fe rief ce felicci¬
mente , lo depongono , e rimettono algovemoun altro principe , fempre perb délia fie(feu.
famiqlia .
In quefti principati vifono moltijjimi Crifiia-ni al numéro più di cento mila ; la maggiorpar¬te di effifono Neftoriani divifi in <luepatriarcati.Uno déPatriarchi è refidente in Kocianifi vicinoa Giulamerk fempre denominato Mar Simoncon cinque Vefcovi fuffraganei ; l 'altro abitantenel monaftero detto Raban Ormes ^vale a diredel Monaco Ormifda , vicino ad Elcofc fede pa¬
triarcale, denominato fempre Mar Elia. QucfioPatriarca oltre quella che ha neglialtri /^.princi¬pati del Kurdiftan , ha anche la giurifdvfione inlutta la Mefopotamia \_ecceiïuati Diarbekir , e
Mardin 1 ed in due provincie di Perfia con trerdici VefcovifujfnaganeiÇi^) . Si trovano anche
dei
PREFAZIONE 7
dei Giacobiti con i loro rifpettivi Vefcovi , e^molti Armeni . Quefti Çriftiani fono cosi igno-ranti, che i loro preti , comunemente parian-do , appena fanno leqgere , e pochi ferivere , e
per confeguemg fianno tutti fepolti nella loroignoramg. , neU'erefia, e nei viy . Per quanto hopotuto indaqare , neffun miffionario nei templandati siè mai ftabihto in quefti barbaripaefi. , çfe qualcheduno per accidente fi tratteneveuqualchegiorno dipajfaggio , era neceffario \ cheparlajfe per interprète fen^a poter ottemre quelfrutto defiderabile Il primo miffionario a fiabi-lirfi in Kurdiftan fu U P-Leopoldo Soldini Dorne-nicano nel 1 760 , il quale fini ifuoi cjiorni nel¬la città del Zâko , dominio d'Amadia nel 1 779*Ilfecondo fono ftato io , che lafeiando nel 1 7 64.la città di Moful provifia daltri miffionarj (fC)3
mifono portato in Amadia . Non poffio efprime-re quanto fia fiato difficile , e peaofo l' impara-re una lingua materialmente femg T ajuto di
A 4 qualche
(1) La dignità patriarcale , e vefcovile nei Neftorianipafla in eredità da zio in nipote , o al più profil mo pa¬rente délia fteffa fatniglia paterna , cosi che alcune voke_jper occupare ie fedie vacanti yengono ordinaû li Vefcoviin età di ahni dodici , corne è accaâmo duevolte a mîeitempi .
(1) Nella rniffione di Moful già abbandonata dai PadrîCappuccini , fi fono ftabilitj li PadriDomeniçani nel 1750fpediti dalla S. Congreg. di Prppaganda , fedendo Benedet-to XIV. ad iftanza d' un façerdote cattolico Caldeo nomi-nato Kas Keder fuggito dalla fua patria di Moful per le gran¬di perfecuzioni fattegli dal Patriarca Neftoriano , e ritiratofiin Roma , vi dimoro fino alla morte .
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S PREFAZIONEqualche grammatica , o libro , poichè i Kurdinelle loro fcritture fi fervono délia lingua Per-fiana letterale non intefa -,fe non dai loro dotto-ri . I Criftiani tra di loro fanno ufo dei proprjlibri in- lingua rifpettiva , va le a dire li Nefto¬riani nella lingua Caldea , li Giacobiti nella Si-riana , gli Armeni nell'Armena; tutti perb de-vono fapere la lingua Kurda non folamente percommercio con li Maomettani , ma anche perliloro intereffi appreffo li proprj padroni(^Cy.
Confiderando io dunque la fudetta diffîcoltà,-£ poffedendo la lingua Kurda beneper quantofi.pofja apprendere da un Europeo \_ avendo trat-tato con li Kurdi più di 18. anni~\ mifono ri-foluto di comporre per comodo dei nuovi mif¬fionarj una grammatica,ed un vocabolario . Mifpaventb a prima vifta taie imprefa ; ma afonfidipenfare , rifiettere tra me ftejfo , e combinareîutto il modo difavellare Kurdo , mièpoi final-
' mente riufcito dopo moltafaiica di formarme¬
né un idea per ifiabilire lifondamentigramma-ticali
(i) Nel Kurdiftan tanto li Criftiani , quanto gli Ebreinati iuddid hanno i loro refpettivi padroni Maomettani , iquali hanno fopra de' fuddetti il dominio , fuorchè délia vi-.ta , ed efigono da elfi ogni anno una determinata ibmmadi denaro , oltre i regali , e lavori , e quefte famiglie fi pof-fono donare , o vendere dai padroni ad altre perfone, co¬rne Te fofie un bene Habile .
-
PREFAZIONE 9
iicali . Confeffo il vero , che quefia grammaticanonfarà perfetta nellefue parti :farb perb daqlïuomini prudenti compatito, perché iofono il pri¬mo , che fenig ajuto di alcuna perfona , fen\alibri di tal lingua , mi fono cimentato a metterein luce la notifia d' vna lingua finora ignota colpuro fine d' ajutare li futuri miffionarj . Neffu-no perb mipotra negare d'' aver con quefia miaopéra facilitato il modo di perfevjonarla a chicol tempo dovràfar ufo di quefia lingua , efeb-bene foffe cofa defiderabile , ma non cosi facil-mente efeguibile , che li miffionarj fapeffero lelingue proprie delli Criftiani , troppo tempo vivorrebbe per abilitarfi ,e vi mancherebbepoi iltempo difare il loro obbligo per ifiruire , ed il-iuminare quel Criftiani , al che efeguire bafia lalingua Kurda , che è a tutti comune.
Dipiù ejfendo il Kurdiftan unpaefe tra li con-fini délia Perfia , e delV impero Ottomano fotto-pofio a varie rivolwfioni fi pub dare il cafo, che
li miffionarj fiano obbligati ad abbandonarlo , e
paffare qualche fecolo prima , che fipoffa di nuo*vo qualcheduno introdurre ', in tal cafo quefia^,mia opera farci defiderata , efervirà d'ajutoperavère i primi principj délia lingua di cui trattia-mo ïfemg de' quali bifognerebbe perdere troppotempo , corne chiunque fi pub immaginare.
Ecco
J.f m-r* as >^.^fe- ..igaBMBagsMk^B^HHKiiap'
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io PREFAZIONEEcco dunque V inteniione mia , per cui mi
fono affaticato a formare una grammatica , e
vocabolario Kurdo Italiano Prego pertantoocjnuno d' un benigno compatimento , fe viequalche mancamento , a cui potranno altrifupplire .
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DELL' ALFABETO.
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DELL'
I fervono li Kurdi delli caratteri Perfiani , ed intutti i loro (critti pubblici fanno ufo délia lingua
Perfiana letterale, cosi che le loro fcritture non fonointefe fe non fe dai loro eruditi , quali fanno taie ftu-dio per poterfi guadagnare il vitto onoratamen»te . Tutti i villaggi ftipendiano uno , che non fola«meute fappia leggere il Perfiano , ma che fia capaced' înterpretarlo in lingua Kurda , e quelli fi doman-dano Mella . Egli è vero che qualche lettera familia-re , poefie , e canzoni fono comporte in lingua loro,ma le fcrivono con caratteri Perfiani . Percomododi chi fa , o che voglia impârare a leggere Perfiano,ed Arabo annetto il foglio ftampato dalla Sacra Con»gregazione di Propaganda nel 1633. comprendendoTa lingua Kurda molto di quelle due lingue . Ma fic-come la mia intenzione , corne diffi nella prefazione ,è dicomporre quefia grammatica principalmente perquei nuovi miffionarj , che non hanno notizia alcunadélie fopraccennate lingue, e devono impiegarfi inquei paefi, fcrivo perciô in carattere Italiano, qua¬le per altro è mancante délie gutturali , ed altre . Perfupplire a taie difetto è neceffario, che mi fpieghi confegni aggiunti ai noflri caratteri , intendendo di farliequivalere in quella maniera , che fi puô alla pronun-ciazione Kurda.
I fegni dunque faranno li feguentï . 11 a con la ri-ghetta fopra , fi deve pronunciare gutturale equiva-'lendo all'Ain Arabo. 11 c con due punti fopra fi pro-nuncia , corne un G dolce . Il ij con due punti fi pro«nuncia un poco tra' denti . Il Q con i punti corne
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la Gramaticafie detto del c . Il Gh fi pronuncia corne in Italianoil Ga Go Gu . Il 5h con la righetta fopra fi pronun¬cia gutturale equivalendo al Gain Arabo . Il k conla righetta fopra fi deve pronunciare un pochettogutturale , equivalendo al Kaf Arabo . L' H dopouna vocale è fegno, che la vocale fi deve pronunciarecon afpirazione. Due HH dopo una vocale fipronun-ciano , corne una gutturale profonda unpoco quafiafpirante , equivalendo air Ha Arabo ; lettera la piùdifficile da profeririî dagl'Italiani, vale a dire f ottavalettera dell'Alfabeto Perfiano. Il Se o fia Sein Arabo fipronuncia corne in Italiano , anche venendoli dopole vocali A.O.V., perché fe doveffi ferivere la parolafeala , nel parlar Kurdo feriverei skala . Il t condue punti fi pronuncia un poco tra' denti . LU vo¬cale fi pronuncia corne il noftro . L' V confonante fideve pronunciare tra l' O ed U ; ma quando l'V con¬fonante è in fine délia parola, e forma da fe una_»mezza fillaba , fi deve pronunciare con le labbra difotto verfo li denti, formando quafi un meizo U,v. g. bocca De,v , labbra Le,v. Ux con due punti fideve pronunciare tra il noilro X, ed il Z./Il z con ipunti fopra fi deve pronunciare doicemente comofoife ne S , ne Z , equivalendo al Dzad Arabo ; ed an¬
che al Sfad . La virgola dopo una confonante princi-piante una parola, è fegno che quella confonante fideve pronunciare da fe , quafi foife una fillaba diftin-ta ; ver. gr. Amo T,vem fi pronuncia corne fe foifeTevem .
Ella è cofa certiffirna , che neffun Italiano puô pro¬nunciare bene le lingue Orientaîi Araba, Perfiana,Caldea&c. fe non col lungo efercizio , e pratticacolle perfone nazionali , e polio con tutta finceritàaflerire dali' efperienza da me veduta , che fono ra-riffimi quegli Europei , che dopo avetimparato be¬
ne
K v r d a i'3:ne a leggere , e ferivere le fuddette lingue , pronun-cino in tal maniera, che non sieno conolcmti perforeftieri; eccettuacipero coloro , che fonaandatiin levante da fanciulli Suppofto dunque taie nfief-fo , qui fottometto il fopraccersnato alfabeto , e pro-feguo la grammatica .
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DE NUMERO , ET FIGURA PUNCTORUxM ,SiGNORUM, AC LITTERARUM.
Punftoruw généra , quibas figurae litterarum utriuf-que huj.is Persici alphabeti multiplicantur , funt tria:motiones Arabum, quae vices vocalium gerunt, très;fedharum marionutïl figurae duae, signa quinque ,figurae litterarum Arabum xvn. tantum ; fed per ilîatria puncfa :, sive très notas , ufque adxxxn. mu'ti- :
plicantur . Similiter ad Perfarum , Arabumque pror-fus imitationem etianv figurae Latinae praefentis al- :
Bift u iekBift u duBift u sehBift u ciahrBift u péneBift u feescBift u ahftBift u ahftBift u nahSe
OuindiciSedic't
DieçifetteDieciottoBieùnoveVenti
QuaranteCinquanteSeffanta
Settanta
Ottanta,T^ovantaCentoCento e unoBue cento
Mille
Panz dahScanz dahAhft dahAhft dahNunzdahBift
Cehi_PengiahScefctAhftéAhftéNudSadSad u iekDufadAhzar
RIFLESSIONE
La vocale U frappofta in due numeri ferve di co=pula , corne noi d'tciamo in Italiano venti e unn.
Il numéro uno quando è unito ad un foftantivopiù elegantemente si pofpoue , e si lafeia la voca-,
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r*?'" _.__
^K^msmsMm^Lasa
18 Grammaticadelj v.g. Cavallo Afp, un Cavallo Afpek, ora saat,un ora' saatek. .
DELLE DECLINAZIONI
Beclina^one dell'articolo il , la , lo .
La lingua Kurda non diftîngue 1' articoli dal sin-golare, e plurale .
Nom. il , la , lo, fi dice '1 , oppure 1'
G en. di ,del Ex, laDat. a , al AAce. il ,la3lo '1 , opp'urr 1'
Voc. o laAbl. da,dal Ex
Li Kurdi non fanno ufo dell'articolo nel genitivo ,quando è in mezzo a due foftantivi , e fi fervono della folamente quando fignifica propriété v. g. Bi J»e..
ofia mio ia men, altrimenti dicono ex, v.g. uno di'Voi bafatto &c. iek ex ungho cekér &c. corne pure de"gli altri articoli, fuorchè delTablativo .
^ïnnota%ione . Tanto l'articolo del dativo , cornedelf ablativo fi mutano nei foftantivi aftratti nella-*propofizione^B quale fi aggiugue al foftantivo po-fponendolo , v. g. io vado a pernici ( s'intende a caccia )az bjCiûm Kavan, io vado a pécore felvatiebe az b,ciûmpaz an . Efempio per l'ablativo -)quefla è opéra da uomoav feioghol raerân, dagipventù lavan, da donna zenin .
T^fleJTtone . Quando due ftelîe vocali s' unifeonouna dopol'altra, fe neelide una , corne fi vede di fo¬pra negliultimi'efempj, gioventùû dice lava. ; dagio'venta lavan, enonlavaanj e «osi di tutti lifoftan-tiriin.aftrattq,il - v*
Kurda
Be' foïiant'rvi , ed aggettivi
19
Li foftantivi, ed aggettivi nella lingua Kurda fo¬no indeclinabili, e non ha quefta lingua mafeolino ,e femminino , e li pafi [} diftinguono o dalli articoii, o
' dalli pronomi . Sia per efempio . Tadre Bab , del Tadreia Bab , al Tadre a Bab , o Tadre ia Bab , dal Tadre tXBab.
JLnnota'Zj.onc Tutti li foftantivi , ed aggiettivi chefînifeono in vocale , quando fono in fine del difeorfofi puô elidere la vocale v g. \ofbno fano az (al a ; op¬pure az sait" . Ma quando li foftantivi finifeono in unaconfonante, e gli feguita un aggettivo , o pronomefi ftappone una délie tre vocali A E 1, fia per efempioTadre Bab , Tadre mio Babemen , Madré Daik , Madrémia Daikamen , [oflan^e mal , foflanz.e fabbricate ( valea dire moltipUcate fraie Kurda ) Maliavâ . La vocale Iaccade di raro . La regola générale è lafeguente.Dopo il B fi pone E , dopo F s'aggiugne E , dopo il Ks' aggiugne A, dopo L fe ieguita una vocale, fi aggiu-gne I fe una confonante E , dopo il M fi aggiugne E ,dopo il R fi aggiugne E ; ma '1 R fi fa fpiccare quafiche foife raddoppiato. Nelle loro poefie perô in finedei verri per far la rima fi fervono di qualunque vo¬cale per licenza poetica, ed alcune volce aggiungonoun' altra vocale di più .
Bè nomi comparativi .
.
Anche li comparativi fono indeclinabili , e fi di¬ftinguono dai fuperlativi in quefta maniera. In luogodélia particola più , fi pofpofe al comparativo la_»particola ter; e per farlo fuperlativo fi antepone ,v. g. bello fpéi , più bello fpéiter , bdliflimo ter ipéi ,
B z De,
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\i4L- a}
ACUv>),' jv'fM
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2® Grammatica
De' nomi derivatl'vi .
Li nomi derivativi dalli proprj nomi degli uomini ,
o regni -, o città fi formano con faggiugnervi la let¬tera i in fine del nome proprio fe fi ni lice il nome conuna confonante , v. g. Terfia Agem , Terfiano Agemi ,Babilonia Baghdad, Babilonefe Baghdadi , Moful Muful ,Mofulino Muioli . Se poi il nome finifce in vocale s'ag-giugne vi, v.g. Zakg Zako , del Zakp Zakôvi, dbri Akre,d'^ikri Akrevi . Alcune volte perô li formano corne liTurchi con aggiugne rvi li , v.g. Confiantinopoli Stam-bul, Conflantinopolitano Stambulli, Biarbeker , di Bïxt-
' iekerDiarbekerli; ma quefta derivazione la fanno fo-lamente dalle città che prefero il nome dalli Turchi ,
Be pronomi i
Singolare Pluralelo Az *S<loi Am nel preterito fiTu Tu Voi Ungho^ (dice anche Ma
_ Quelli Au oppure Avi Coloro Vvan "
*Annota%ione . Io Az , ma quando quefto pronomeê unito ad un verbo attivo nel preterito fi dice Men ,Cosi pure Tu nei verbi attivi nel preterito fi dice Ta 5,
gli altri pronomi mai fi mutano .
^W^MT : ,fTMS. ^^J^jm^mum m « ts*
Beçlinaxiane de' pronomi .
SingolareNom.Jo Az oppure Men j
Gen. Bi mêla, menDat. A me A menAce. Me MeVoc. lo AzAbl* X><i?»eEx|Men .
PluraleNom.woz amGen- di noiïa, maDat. a noi a maAce. noi amVoc. noi amAbl. au noi ex ma
S Sin-
Kurda ai
SingolareTu Tu unito nel verko attivoGen. Bi te la taDat. jite A taAce. Te TaVoc. r» TuAbl. Ba te ex ta
SingolateNom. queflo au,oppure avaGen. di queflo ia auDat. a queflo a auAce. queflo auVoc. queïïo auAbl. da queflo ex au
SingolareNom. quello aviGen. di quello ia aviDat. a quello a aviAce. quello aviVoc. quello aviAbl. da quello e* avi
Pluralequellidi quellia quelliquelliquellida quelli
van
ia vana van
van
van
ex van
vvania vvana vvan
vvan
vvan
Ëx vvan
^înnotaxione . Benchè per lo più li vocativi fi di-canofenzao; alcune volte fi mette la particola ia ,v. g. 0 Tadre ia Bab , 0 Madré ia Daik , 0 caro ia âziz .
Stejjb MedefimoQuefti pronomi la lingua Kurda non li ha , e fi fer.
ve d' altra frafe , v. g. Queflo e quello è loflejjo Au u aviammo iek ; vale a dire queflo e quello è tutto uno Neiperfonali poi , ed in aftratto fi fervono délia propo-fizione o_o , v. g. io flejjo io medefimo az bu b° , cheéquivale ioper meftejjb , ioper me medefimo . Tu per te
B 3 ftefjo
,7f^'rX{ -r- -,-
EISm&V
il Grammaticaïlefto tu bu ci o , queflo per fefleffb au bu op , dafe ïîeffo,perfefl'lfo ex cip .
\AnnotazJone . Quefta propofizione 6j> più volteha anche forza di mio, tuo, fuo, njoïlro, lo*o , indeclina-bile , equivalendo mio,fteffb, tuo ,fteffo &c. v. g. Quefloio ïbofalto di mio ingegno av men cekiria ex akele qo,tu f baifatto di tuo ingegno ta cekiria e x âkèle qo , pa-gheranno di loro borfa ahhk bedén e i kiffa qp .
Se , o fi foftantivo unito al verbo lo dîcono comenoi , fe .
\Altrôlà\ , ma per lo più aggiungono il relativo ki,v.g. io voglio un altro az t.vein iek k'idi , che fignificamaterialmente in noftra lingua io voglio uno che è altro,ma quello s'impara coll' efercizio di Favelîare .
Be pronomi derivativi, i quali non hanno génère.
Quefti pronomi , quando fono foli hanno la forzadi genitivo , onde fi dicono
Mio ia mën (cioè) di me j J^oftro ia ma (cioè) di noiTuo ia ta di te \ Voftro ia ungho di voiSuo ia avi di quello j Loro ia vvan di loro
Quando poi quefti pronomi derivativi fono con-giunti a qualche foftantivo , fi pofpone il pronome ,lafciando il ia, quale, corne dilîi, propriamente fi¬
gnifica di , o del , fia per efempio .
MioTidre BabemenTuoTadre BabetaSuo Taire Babe àvi
| TSfoftroTadre Babe maj Voftro Tadre Babe vnghoj Loro Tadre Babe vvan
Del
Kurda
Del relativo .
33
I Kurdi ficcome non hanno génère , perciô fi fervo-vono folamente del relativo che , quai fi dice ke ,v. g. il lavoro chetufai fciogol ke tu cetkei , quella don¬
na , che è andata via av zen ke ciô .Ma quando il che fignifica cofa, deve dirfi ce, oppu-
re ci , v. g. che bai ? ce aia i che è queflo ? av ciia ? Qu_e-fto a dopo il ci ha forza del verbo foftantivo .
Coi fi dice fempre ki , v. g. chi è ftato ? ki bu ?
DE' V E R B I
Del verbo foftantivo fono .
Quefto verbo ê privo delf indicativo prëfente , fifottintende pero fempre , e fi pronuncia folamenteil pronome unito ad un foftativo, oaggettivoj fer-viranno d' efempio li due feguenti indicativi .
Indicativo prefente .
Singolare vale a direIo fono fervo tuo az kolame ta iofervotuoTu fei fervo mio tu kolame men tu fert)o mioQueflo è fervo mio au kolame men queflo fervo mio
PluraleV.oi fiamo fervi
tttoiVoi ftete fervi
mieiQuelli fono fervi
miei
am kolame ti
ungho kolamemen
vvan kolamemen
B4
vale a direnoi fervi
tuoiVoi fervi
mieiquelli fervi
miei
Al
l
.: *"".. " ner^raci aswMaar. ..jf<-
'4 Grammatica
.^//ro indicativo prefente , oVe il verbofi fotttintende .
Si eccettua pero l' indicativo prefente , quando èinterrogativo dopo il chi , al quale fi aggiugne un A ,che ha forza del verbo foftantivo, raddoppiando 1' I,come fi vede dal feguente efempio .
Io chi fono ?
Tu chi fei ?
Oueflo chi è\
Singolareaz kiia ?
tu kiia fau kiia ?
PluraleT<lpi chi ftamol am kiia ?
Voi chi fiete i ungho kiia ?
Quelli chi fono ? vvan kiia ?
Qualche volta perô nella terza perfona fi diceAia, v. g. il taie è in cafal flan aiamal. Ma que¬fta è una frafe che cosi corrifponde : h cafa ha U taie .
annotazione . Io fi dice Az e non Men T« , Tti,e non Ta, perche il verbo è divenuto paffivo co¬
me fi vedrâ in appreflo .
Treterito più che perfetto .
Anche di queflo li Kurdi fono pffrfc, *#**fcono col mettere il pronome nel prefente n di-cativo , col verbo nel tempo preterito perfetto frap-ponendo la particola kan , v.g. Io eraftato az kanbu , m eri ftato tu kan bu &c.
Futuro .
SingolareIo faroTu faraiQuegli farà
az debùmtu débitav débit
Plu-
I
~r-*nzfs-
J3SEES
G R À M M
Pluralet%2 faremoVoi fareteQuelli faranno
a t i c a
am debûmungho débitvvan débit
Imperativo .
Sia Débit o meglio Bit
Soggiuntivo .
Per foggmntivo nei prétend folamente s' ànte-pone al verbo uno di quefti due avverbi, fe e<*hercosi kuz/ v g /? jtyp ^ her az bum J, 'Jfctfo kuzt az bum &c.
Per infinité fi fervono délia terza perfona dd pre¬terito perfetto . r
Del verbo poffeffivo ho .
Queflo verbo ha folamente il prefente indicati¬vo, quale e indeclinabile , e fi diftingue folamen-te dai pronomi. In tutti gli aîtri teropi poi la lin-gua Kurda muta la frafe , e fi ferve del verbo fo¬ftantivo, perciô l'ho meffo immediatameute dopoïl fudetto verbo. r
Indicativo prefente .
SingolareIo hoTu haïQuegli ha
az aiatu aiaav aia
KPlurale
Ts{oi abbiamoVoi aveteQuelli hanno
U R D A n
am aiaungho aiavvan aia
"Preterito perfetto *
î0 hoavuto nek men bu ^* "e'fcflTu bai avuto nek ta bù W-f * te '/f*Quegli ha avuto nek avi bù appreffo di quegli e A»
Plurale vale a direnoi abbiamo avuto nek ma bù appreffo di mi èfktoVoi avete avuto nek ungho bù appreffo * mfMjQuelli hanno avuto nek vvan bù appreffo di quelli eflato
Dell'ifteffa frafe fi fervono M .Kurdi nel future,e foggiuntivo ; ma nell' inrinito fi dice Aia , >t-ferenz'a di tutti gli airri verbi , che per infinuo.prendono la terz! perfona del preterito p rectodi cui queflo è privo; perciô la conjugaz on defuddetti verbi non deve fervire di regola per le
conjugazioni degli altri .
Délie coniuga^ioni de' verbi .
Pla
te conjugazioni délia lingua Kurda hanno.il lo¬ro fondamento dalla prima perfona dell «idiwti-vo prefente . In alcuni verbi fi diftinguono tu te e
tre perfone nella conjugazione , ed m alcuniTa ie-conda perfona non fi diftingue dalla terza fe nonfe dal pronome. Nel preterito perfetto diventanoli verbi indeclinabili , eccettuati perb quelli , encterminano neila prima perfona del preterito colla
î^ Grammaticaconfonante M ; quale perô la perdano nelle altredue perfone: la lingua Kurda non ha altri tempifuor che il prefente indicativo ; preterito perfetto ,
ed imperativo; fi eccettuapero il verbo Sono, chetiene il futuro come û è veduto di fopra , e me-glio fi vedraN nei verbi paffivi.
Il tutto meglio fi comprenderà dalle fpiegazio-ni che farô in appreffo délie varietav délie conju¬gazioni , quali io divido in tre claftl; cioè : de' ver¬bi femplici attivi , compofti , e paflîvi ; e quelleben imparate noivfarà difficile intendere la linguaKurda . Principiero dunque dalle conjugazioni de'verbi attivi .
CONJUGAZIONE PRIMA DE' VERBI ATTIVI
Del verbo facio .
Per prima conjugazione ho ftimato bene di fer-vîrmi del verbo Facin, perché effendo quefto ver¬bo non fnlamente il più ufato , ma anche fonda-mento del verbo compofto , ben intefa quefta fiavrà per cosi dire la chiave in niano per avan-zarfi nella lingua Kurda . Si deve perô awertire ,che in tutte le conjugazioni il fingolare del verbonon fi diftingue dal plurale fe non fe dai pronomi .
Indicativo prefente
SingolareIo faccioTu faiQuegli fa
az ce kém oppure kemtu ce kéi keiav cekét ket
PluraleT^o? facciamoVoi fateQuelli fanno
K U R D A
am cekem oppmeungho cekeivvan ceket
kemkeiket
,i
\Amotaxione . Quando queflo verbo non è ne;sativo , fi framezza la lettera B, o la lettera T,H folamente nel tempo prefente ed imperativo,;efarebbe unaffurdo a metterlo nel preterito . Ec«
co dunque corne fi puô dire
SingolareIo faccio az cebekemTu fai tu cebkeiQuegli fa av cebket
oppuree cet kem ç'^'i^r-cet kéi ewiufa ûi*4** ?<-
cet ket 2,'oAtA- sÀrff- £
J±~-jsh,'- ' - ^>*Plurale - , .,
"Noi facciamo am cebekem oppure cet kemVoi fate ungho cebkei ceticeiQuelli fanno vvan cebket cet k
iMme. La particola Ce 0^*^è compofto per lo più fi tralafcia, corne fi v ar»a fuo luogo ; nel prefente pero femphce di rarofi lafcia .
"Preterito imperfetto . .
Per fupplire al preterito imperfetto,. di_ cui ^no privi lfKurdi , fi fervono efsi délia parola Arabakanavanti il pronome col verbo prefente mdica-
Plurale"Ngi abbiamo fattoVoi avete fattoQuelli hanno fatto
men cekiria oppureta cekiriaav cekiiia
am cekiria oppureungho cekiriavvan cekiria
cekércelcerçekér
cekércekércekér
Treterito più che perfetto ,
Anche di quello tempo manca la lingua Kurda,e per efprimerlo fi fervono i Kurdi délia parola kanavanti il pronome, e verbo preterito perfetto .
SingolareIo aveva fattoTu avevi fattoQuegli aveva fatto
kan men cekiriakan ta cekiriakan av cekiria
K uPlurale
l^o i avevamo fattoVoi avevate fattoQuelli avevano fatto
R D A 3«
kan am cekiriakan uugho cekiriakan vvan cekiria
Futuro .
Dei futuri pure li Kurdi fono privi nei verbi at¬tivi ; e fi fervono del prefente indicativo, e fi co-nofce o dal fenfo, o da qualche avverbio, v.g. Se
faro egher az cebekem , che équivale letteralmen-tt fe faccio ; fi comprende perô che fi parla delfuturo .
Imperativo ,
Plu-
Per formare il verbo imperativo è cofa facile,fi muta l'ultima fillaba del prefente indicativo nel¬
la vocale A indeclinabile . Fa Cebka, Cetka.
Annota^ione . Da quefta regola générale di for.mare l' imperativo colla mutazione dell' ultima fil¬laba del prefente indicativo nella vocale A, fide-vono eccettuare li verbi, che fono compofti d'unafola fillaba, quali per neceffità fanno ufo dello ftef.fo prefente indicativo per imperativo ; fervad'efem.pio il verbo venire . Io vengo Azein , e più elegan-temente Az b,em, Az t,em. Tu vient Tu b,ei , Tu tei ,Quegli viene Av b,et , Au ter. Nel plurale perô nel¬la terza perfona alcune volte mutano 1' ultima con¬fonante in N , v. g. Vengbino T,en , ma folamenteneîf imperativo , o in aftratto .
* ~
oivvertimento . Non fi deve confondere con leconjugazioni de' verbi la frafe Kurda Vora , Arr* .
Quelle due parole hanno fempre in bocca li Kurdiogni
C A|fi G R A M M A T I ogni qualvolta che dicono in alïbluto ad una perfonariewJVora. Va, va via Arra ; folamente perô nelpofitivo; perché nel negativo d iervono del verboproprio venire ,andare; ondedicono. lï{on vient . Naci , Tïlgn va Na cià .
Soggiuntivo -
Mancano pure li Kurdi del foggiuntivo , a cuifûpplifcono con li due feguenti avverbi . Se Egher ,piaceffe a bio Ku-zi ; 11 primo avverbio ferve per ilprefente , e preterito imperfetto , quali non fi di-ftinguono tra loro, e per il preterito perfetto .
Il fecondo avverbio ferve per il preterito piùche perfetto , corne fi vede in appreffo .
Indicativo , e preterito imperfetto .
SingolareSe io faccio, ofacefftSe tu fé , o facefliSe quegli fa , o faceffe
egher az cebekemegher tu cebkeiegher av cebket
Se noi facciamo , o faceffmo egher am «behemSevoiatcofaceïle egher ungho cebkeiSe quelli fanno , ofaceffero egher vvan cebket
Treterito perfetto.
SingolareSe io abbia fattoSe tu abbi fattoSe quegli abbk fattQ
egher men cekiriaegher ta cekiriaegher av cekiria
K uPlurale
Se noi abbiamo fattoSe voi abbiate fattoSe quelli abbiano fatto
egher am cekiriaegher ungho cekiriaeeher vvan cekiria
Treterito più che perfetto .
SingolareTiaceffe a Bio , che io aveffi fatto kvïi men cekiriaTiaceffe a Bio , che tu aveffi fatto kv zi ta cekiriaTiaceffe a Bio, che quegli aveffe fatto kvzi av cekiria
PluraleTiaeeffe a Bio,che noi aveffimo fatto kvzi am cekiria _
Tiaceffe a Bïo,cbe voi avefle fatto kvzi ungho cekiriaTiaceffe a B'io,cbe quelli avtfftro fatto kvzi vvan cekiria
Quando il preterito più che perfetto è condv-zionato fi fervono délia parola Araba kan col ver-
' bo preterito perfetto, v.g. lo avrei fatto queflo fe&c.kan au men eekiria egher &c. Qui fi deve ofler-vare di patlaggio , che li Kurdi per lo più mette*no il foftantivo aceufativo avanti il verbo .
Per futuro nel foggiuntivo effendo privi di taltempo fi fervono del preterito perfetto.
Plu-
Infinito , e Supino .s.
Per l' infinito fi lerve la lingua Kurda délia ter¬za perfora del preterito perfetto nei verbi fem-P(lici , v- g. Tantofare Enda cekiria ; e nei verbi com-pofti puo baftare per l' inhnito il folo foftantivo ,v- g. Taflto fir caccja £nda nacir , fi tralafeia il kiria ;per altr° non importa , fe fi diceffe : Enda (nacirkiria .
C Que
fti
. ,. - j^T-..î S^ÏÈJE&K-JliilAi"
t* G R A M M A * ï C A .
Sni qualvolta che dicono in affoluto ad una perfonaSqv«rS ^ , va via Arra , folamente perô nelVient Vota .. W , fi fe. ^ vefbo
S^S^W 'nde dicono. » vieni Naei , ^o» va Na cià .
Soggîuntivo .
Mancano pure li Kurdi del foggiuntivo , a cuifup^ifco o con li due feguenti awerbi Se Egher,fuppiucono avverbio ferve per il
'EefiSte e preteri'to imperfetto , quali non fi di-preiente , e pi* preterito perfetto .
*TSS£ -er'bio^rve g U p/eterito piùche perfetto, corne fi vede in appreffo .
Indicativo, e preterito imperfetto.
SingolareSe io faccio , o faceffi
Se tu fé,o faceflïSe quegli fa , o faceffe
egher az cebekemegher tu cebkeiegher av cebket
Se Vno7f!cciamo , o facejfmo egher am «behe»Sevoiiate,ofaceïle egher ungho cebketSe quelli fanno, ofaceffiro etrher vvan cebket
Treterito perfetto.
SingolareSe io abbia fattoSe tu abbi fattoSe quegli ébh fattQ
egher men cekiriaegher ta cekiriaçgher av cekiria
Kurda.
PluraleSe noi abbiamo fattoSe voi abbiate fattoSe quelli abbiano fatto
Hegher am cekiriaegher ungho cekiriaegher vvan cekiria
Treterito più che perfetto .
Singolare ... ...Tiaceffe a Bio , che h avefft fatto kv §t men cekiriaTiaceffe a Bio , che tu aveffi fatto kv zi ta cekiriaTiaceffe a Bio, che quegli aveffe fatto kvzi av cekiria
PluraleTiaeeffe a Bio,che noi aveffimo fatto kvzi am cekiriaTiaceffe a Bio,cbe voi avefte fatto kvzi ungho cekiriaTiaceffe a Bio,che quelli aveffero fatto kvzi vvan cekiria
Quando il preterito più che perfetto ê condw-zionato fi fervono délia parola Araba kan col ver-bo preterito perfetto, v.g. Io avrei fatto queflo fe&c.kan au men eekhria egher &c. Qui fi deve ofler-
' vare di paflaggio , che li Kurdi per lo più metto.no il foftantWo aceufativo avanti il verbo.
Per futuro nel foggiuntivo effendo ptivi di taltempo fi fervono del preterito perfetto,
Infmito , e Supino .e
Plu»
Per l'infinito fi ierve la lingua Kurda délia ter¬za perfona del preterito perfetto nei verbi fem-plici , v. g. Tantofire Enda cekiria ; e nei verbi com-pofti puô baftare per l' infinito il folo foftantivo ,v. g. Tanto far caccia Enda nacir , fi tralafeia il kiria ;per altro non importa , fe fi diceffe : Enda (nacirkiria .
C Que-
*T
.i-^ .
h^c^iim ,^kj&>^'^\i^m.m^j^mLWTmMm *»w
$4 G R A- M M A T I C AQuefta conjugazione deve fervire di regola gé¬
nérale a tutti gli altri verbi riguardo ai tempi ,perciô nelle altre conjugazioni paffo fotto filenzioil modo foftitùtivo alii prétérit! imperfetti , e piùche perfetti, e foggiuntivi .
Annotazjone . Qùândo quefto verbo fi vuole far-lo negativo , fi mette la propofizione negativa Non,êhe- in Kurdo fi dice Na avanti il Kem dividendoil verbo nella fegilénte maniera . lo faccio Az cekem ,
io- non faccio àz cenakem, io ho fatto men cekiria,io non ho fatto men cenakiria ; e quefta regola fideve offervâre anche quando il verbo è divenutocompofto; corne per efempio : Io prego, in linguaKurda dicefi : Ioora%ione faccio Az nevéfia tkem ,
io non faccio ora^ione az nevefia nakem.
C O R O L L A R I O
In rriolti verbi T infinito , o fia il preterito per¬fetto diventa , parlando in aftratto , foftantivocol!' aggiugnervi dopo il verbo la particola Ina ,fe li verbi hnifcono con la confonante T, v. g. HoîkduH; il véderê fi dice dit , veduta , il vedereditina, ho dëtto ghot , il dire ghotina; ma fe li ver¬
bi rinifcono con la vocale A, si leva fi, v. g. Ho
battuto Kottâ, ilbattere Kottana.
* CONJUGAZIONE SECONDA
DE V ERBI AT T I V I. y.
Li verbi délia féconda conjugazione nondiftin-guono la -féconda perfona del prefente indicativo.délia terza, fe non dal folo pronome; e nel prete¬
rito
K V R D A 3|rito perfetto fanno un' alterazione del verbo pre.fente. Sia per efempio il verbo parlo .
Indicativo prefente.
SingolareIo parloTu parliQuegli parla
"- PluraleTfoi parliamoVoi parlateQuelli parlano
Hz bahhkavumTu bahhkavitAv bahhkavit
am bahhkavumungho bahhkaxïtvvan bahhkavit
Treterito perfetto
: SingolareIo ho parlatoTu hai parlatoQuegli ha parlato
Pluralel^oi abbiamo parlaisVoi avete parlatoQuelli hanno parlato
men ahhkaftta ahhkaftav ahhkaft
am ahhkaftvngho ahhkaftvvan ahhkaft -
Imperativo .
Tavli Bahhkava
.. Infinito .
"Parlate ,
TarlamentoAhhkafr. . ,
AhhkaftinsDegli
sbst ^r^r-TiEf- jjljmi^
!
1il
36 GrammaticaDegli altri tempi mancanti mi rimetto alla re¬
gola générale délia conjugazione antécédente .Per farlo negativo . Io non parlo Az n'ahhkavum ,
îo non ho parlato men n'ahhkaftImperativo Islon parli N' ahhkava
otnnotazlone. Tutti li verbi , che hanno l' indi¬cativo prefente principiante colla confonante B ,quale fi mette folamente per eleganza, fi deve ta¬ie confonante omettere nel tempo preterito per¬fetto , ed in tutti li tempi del verbo negativo ( co¬rne fi puô offervare nel fopradetto verbo). Queftaeleganza fi mette folamente nel tempo prefente in¬dicativo pofitivo, e neh" imperativo ; benchè affo-lutamente fi potrebbe lafciare , e dire Az ahhavuraTu Ahhavit , av ahhkavit .
CONJUGAZIONE TERZA DE' VERBI ATTIVI.
Quefta conjugazione fi diftingue dallî antécéden¬te nel preterito perfetto, il quale viene totalmen-te mutato; fia per efempio il verbo dico .
Indicativo prefente.
SingolareIo dicoT<* diciQuegli dice
Plurale"Noi diciatttoVoi diteQuelli dicono
az beziumtu bezitav bezit
am beziumvngho bezitvvan bezit
Kurda:
Treterito perfetto .Singolare
37
lo bo dettoTu hai dettoOuegli ha detto
PluraleT<{oi abbiamo dettoVoi avete dettoOuelli hanno detto
men ghotta ghotav ghot
am ghotvngho ghotvvan ghot
imperativoDici Bezia
InftnïtoDire Ghot foflantivo Ghotina
Del reliante vedi la regola générale nella pri¬ma conjugazione ; verbo negativo , io non dico aznabezium , io non ho detto men na ghot .
Rifleffione. Quello verbo mamiene la confonan¬te B anche nel negativo, perche quefta lettera ap-partiene alf intégrale del verbo , e non ad eleganza,
CONJUGAZIONE QUARTA DE' VERBI ATTIVI .
Li verbi délia quarta conjugazione mantengononel preterito perfetto li pronomi del prefente in¬dicativo, avendo l' ifteffa forza il preterito cornefe fotïe un prefente paffivo . Sia per efempio il ver«
bo vengo .
Indicaivo prefente
; SingolareIo vengo az em oppure b,em oppure
Tu vieni Tu ei b,eiQitegli viene av et bjem
C 3
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PluraleJ^gi veniamoVoi veniteQuelli vengono
am emvnghovvan
b,einb,eib,et
temteitet
Treterito perfetto .
SingolareIo fono venutoTu fei venutoQuegli è venuto
Per maggiore întelligenza ho ftimato bene di farla conjugazione di queflo verbo colla particola ne-gativa .
Trefente Indicativo .
SingolareIo non vengoTu non vieniQuegli non viene
Plurale"Noi non veniamoVoi non veniteQuelli non vengono
az na emtu na eiav na et
am na emungho na eivvan na et
Tre-
Kurda '")
Treterito perfetto .
m
SingolareIo non fono venutoTu non fei venutoQuegli non è venuto
PluraleTslpi non fiamo venutiVoi non fiete venutiQuelli non fono venuti
ImperativoJ^on vieni Na ei
az na atumtu na atav na at
am na atumvngho na atvvan na ât
InfinitoK(on venire Na at
( in aïlratto ) Na atina
DE VERBI COMPOST I.
Quefti verbi fi compongono da un foftantivounito ad un verbo, quale comunemente c il ver¬bo faccio , perché effendo la lingua Kurda moltomancante , e riftretta , non ha tanti verbi efprimen-ti , come gli Arabi » ed buropei , corne per efem¬pio in vece de' verbi prépare, ferire ,lodare <&c. di¬cono li Kurdi : lo ora^ione faccio , io ferita faccio , ioIode faccio &c. Si deve perô awertire , che il fo¬ftantivo fi mette fempre tra il pronome ,ed il ver¬bo . Sia per efempio il verbo prego , o fia Srazjo*ne faccio
Ci CON-
i\
Il
r/nL >>:
4° Grammatica
CONJUGAZIONE DEL VERBO COMiOSTO
Indicativo prefn.e ,
SingolareIo pregoTu preghiQuegli prega
Plurale*Noi preghiamoVoi pregateQuelli pregano
az nevéfia tkeratu nevéiïa tkeiav nevéiïa tket
am nevéfia tkemvngho ne éfia tkeivvan nevéfia tket
Treterito perfetto.
SingolareIo ho pregatoTu hai pregatoQuegli ha pregato
Pluralel<lpi abbiamo pregatoVoi avete pregatoQuelli hanno pregato
ImperativoTreghi Nevéfia beka
men nevéfia ker , o kiriata nevéfia kerav nevéfia ker
am nevéfia kervngho nevéfia kervvan uevéfia ker
InfinitoTregare Nevéfia ker
T^egativo . Io non prego az nevéfia naicem . Io non
bo pregato mèn nevéfia naKér ,Del reliante anche nei verbi compofti fi fa fécon¬
da la regola del verbo femplice Faccio,
K U R D A
De' Verbi paffivi
41
Li verbi paffivi fi diftinguono in due claffi , cioèfemplici , e compofti . Il verbo attivo femplice perridurio in paffivo è cofa facile. Per f indicativoprefente paffivo fi prende il preterito perfetto at¬tivo con i pronomi del prefente indicativo ; e perfare poi il preterito perfetto^ paffivo fi aggiungeil verbo foftantivo Bù , cioè fono ftito , fei flato ,è ïlato &c. mantenendo perô fempre i pronomi delprefente indicativo, e per maggior chiarezza farôuna conjugazione d'un verbo attivo femplice , e
poi lo ridurrô in paffivo . Sia dunque d' efempioil verbo battere .
CONJUGAZIONE DEL VERBO ATTIVOSEMPLICE
Indicativo prefente
SingolareIo batioTu battiQuegli batte
Plurale »
Jipi battiamoVoi batteteQuelli battono
az Kottum oppure b,KOt-tu KOttit ( tùmav KOttit
am KOttumvngho KOttitvvan icottit
,
Treterito perfetto .Singolare
,Io ho hattuto tt men KOtta,Tn hai hattuto ti KOttàQuegli ha hattuto av KOtta .
IDe
Pla-
I
<srz?f. - "--
£Î^A'»iHSJiU.ra J&ï&iiimAJ'. :^^îSL#*^:
-
m
4* G R A M MAT i c a K U R D A 45
PluraleIfpi abbiamo hattutoVoi avete battutoQuelli hanno battuto
Plurale9$? non fiamo battutiVoi non fiete battutiQuelli non fono battuti
am na KOttavngho na KOttàvvan na KOttà
Treterito perfettoSingolare
Io non fonoflato battuto az KOttà na bumTu non fei ftato hattuto tu KOttà na buQuegli non è ftato battuto av KOttà na bu
Plurale7{oi non fiamo flati battutiVoi non fiete ïlati battutiQuelli non fono flati battuti
am sottà na bumvngho KOttà na bùvvàn KOttà na bù
JLnnotayione . Quefti verbi femplici nella terzaperfona paffiva del fingolare , ed in tutte tre le per-fone dei plurale delf indicativo prefente non fi di-ftinguono dai preteriti perfetti attivi , fe non fe dalfenfo del difeorfo .
DE' VERBI PASSIVI COMPOSTI.
Li verbi paffivi compofti fi diftinguono dalli fem¬plici , perché corne diffi di fopra li verbi compoftiattivi fono quelli , che hanno un foftantivo fempreunito al verbo ; ma quando Ci fanno paffivi abbando-nano totalmente il verbo Faccio , e lo mutano colverbo foftantivo Sono, e per etiere meglio intefo, farôanche una conjugazione del verbo compofto attivo ,c poi Io ridurrô in paffivo , fia duuque d* efempio ilfeguente verbo faire, che in lingua Kurda Ci diceferita fare
CON-
f
KURDA 45
CONJUGAZIONE DEL VERBO COMPOSTOJ ATTIVO.
Indicativo prefente
Singolare , ,loferifto az brindar kem- oppure b,KemTuferifci tu brindar b,KeiQuegli ferifce a v brindar b,Ket
PluraleT^pi feriamoVoi feriteQuelli ferifcono
am brindar b,Kem '\vngho brindar b,Kéivvàn brindar b,Két
Treterito perfetto ,
SingolareIo ho feritoTu hai feritoQuegli ha ferito
; Plurale"Noi abbiamo feritoVoi avete feritoQuelli hanno ferito
men brindar ker oppure kiriata brindar Kerav blindât Ker
am brindar Kér, o Kiriavngho brindar Kervvàn brindar Ker
Imperativo
Ferifci Brindar beKa
Infinito
Ferire Brindar Ker
RIDU-
__
Fw^*3^.*K«E«kawwi"
il)46 Grammatica
R1DUZIONE DEL VERBO ATTIVOCOMPOSTO IN PASSIVO
Indicativo prefente
SingolareIo fono feritoTu fei feritoQuegli è ferito
annotaTÇone . 1\ ve rbo foftantivo Sono , corne diffïa fuo luogo, è mancante dei prefente indicativo, per-ciô quando un pronome è unito ad un foftantivo ,iempre fideve fottintendere la forza del verbo .
Treterito perfetto
SingolareIo fono ftato feritoTu fei ïîato feritoQuegli è ïlato ferito
Del reliante fi fa fecondo la regola del verbo paffi.vo antécédente,
jfn-
K u R d a 47
jinnota^ione . Nella lingua Kurda vi fono alcuniverbi attivi , che fono pri.vi del paffivo ; e bifogna perconfeguenza ridurre il difeorfo m attivo, v. g. il ver¬bo amare . lo fono "amato da te , fi rivolge Tu mi ami-la me t,véi , io fono flato amato da Giufeppe Jufef met,via .
~~\ di quefti due nel nega-V tivo fi fervono del ver-f bo venire , andare , co-
J méfié detto di fopra .
Quando fivuol dimoftrâre, che una perfona hafatto una cofa gradita , degna di Iode ; corne dicia-mo noi Bravo Cebû .
AVVERTIMEN T O
Ter tutte le conjugazioni .
Quando s' unifeono due verbi uno nel tempo pre-'fente , o preterito , e f altro nell' infinito , quefto ficonjuga corne fe foife prefenre indicativo ; corne perefempio : io voglio andare az t,vém b,ciùm ; vale adire; io voglio vado. Twvuoi andare Tu t,véi b,cit,
Tu
T"W ;fB55ï:w«*- ^^g^j . '.'!3M^^
^
?":<l
48 GrammaticaTu vuoi vai . Quegli vuol andare av t,vér b,cit . Io bo
voluto andare men t,viab,ciûm; cioè ko voluto vado.Se avefji voluto andare egher men t,via b,cium ; feaveffi io voluto vado &c. Qnefta regola è neceflàrifsi-ma a faperfi per ben intendere la lingua Kurda,e non confonderfi nel parlare .
Per quanta applicazione abbia io fatto , non mièriufcito di meglio fpiegarmi intorno a quanto appar-tiene aile deciinazioni , e conjugazioni délia linguaKurda ; ed avendo anche fatto rifleffo , che farebbecofa difficile, a chi legge il vocabolario , il ridurreli verbi aile fopradivifate conjugazioni , ho ftimatobene di mettere in ogni verbo la prima , e fécondaperfona del prefente indicativo con la prima perfonadel preterito , v. g. per il verbo volere , t,vém , t,véi ,t,via , voglio , vuoi , ho voluto , e cosi non farà tan-to facile a sbagliare , potendofi poi per il rimanentericorrere alla grammatica .
Devo in ultimo avvertire , che nella lingua Kurdavi fono moite parole , che fi fcrîvono materialmentenell ifteffo modo, ed hanno un fignificato tutto diver-fo ; alcune d'elle fi diftinguono dal fenfo del difeorfo ,v.g. scir latte, scir fciabla, bu èflato, bu per; alcune al-tre poi fi diftinguono nel pronunciarle o con la voca¬le ftretta , oppure larga, corne noi vediamo nella no-ftra lingua Itaiiana , che la parola voto cioè promef-fa a Dio , non fi diftingue da voto cioè evâcuato , fenon fe dal pronunciarle una coll' 0 ftretto , e 1' altracoll' 0 largo ; cosi nella lingua Kurda la parola berfignifica pietra , pala , tapeto , portato via , vinta una.
feommeffa &c la fua dirîerenza fi comprende o dalfenfo del difeorfo , o dal pronunciare l' e largo , op*pure ftretto ; ed anche dal far rifaltare più , o menola confonante r . Ma quefto non fi puô efprimere , edimpatare , fe non inpratica efercitando la lingua .
DEL.
DELLE PROPOS1Z10NI, ED AVVERBJ»
JLbaffo
^tbbaflan%alA bellapo'sîaji cagione
^.dccidentalmente , fen-%a a-ver data occa-
fione
Accidentalmente , Ira-piovifamente
lAdeffo
lAfftmbè , o affinelAbiviltrimenti , fe non
<Altrimenti , cioè inaltra maniera
JlnchejlncorajLpcrtamente^ippena^Appreffo
biffai.AvantiBenchèBene
Brevemente , cioè inuna parola,vev prefto
Chiaramente
CertamenteCioè
Nesif, Ben - K«
Bess, BessaP,KastKatera
Ex qo , TaveK allah
Ghaflét
Nuk , VeghàveKateraAhiEgher nà
Gheir rengh
AmEhzEskaraTeneNekGhelak , KàuviBer , Ber ahea
BelàKangiaJck KabarZu , belézKefsaMâlùm,BcscKIani
D Corne
"& .^Li#^-^«^''vr1,P5B»jiBr^T»Éi-»! *
50 G R A M M
Corne , in quai modo
Corne , paragonativoComodamtnte , coru^
facilitaComodarnente , cioè
far con fuo comodo
Con
ùu-oJcl. - Cosi
Cosi , ottativoDa ,0 dal , articoloDa, avverbio , cioè
, appreffo
D' avantiDa che
Ba dietro , per la p&rtéoppofla
Da molto tempo
D' ora innanzi
BapoiBentro
Dktro , dopoper parte oppofîdper feguitare uno
DilciDi quàDi quà di là
per fparfo quà in làDi fopraDifottoDopoDoveDove ê
Dovunqne
a t 1 c A
CiàvaSibi , tamétBe zahhmi
Ahmda qo
Ghel 'Enda, Aurengh, Vasàna
Kvzi
ExNek
Ber , Ber aikaPafiPift
Ex zamàn , smésia
Ex era peva, ex ni»
Pafi , ex pévaziôrPafiPiftDuLêrva , au vialiErvaErva lervaBalàvaSerNesifPafiKivaKaneAmmo ard
Li giorni délia fettimana fi cominciano a mimera"ït dal Sabbato , quale è la radice ; e li giorni fufse-guenti fi dicono -.primo Sabbato , féconde Sabbato ,terjoSabbato , quarto Sabbato , quinto Sabbato ; 11 Venexdi tie^ne nome proprio .
Sabbato SciàmbiBomenica Iek sciâmbiLunedï Du sciàmbiMartedï Seh sciàmbiMercoldï Ciàhr sciàmbiGiovedi Penë sciàmbiVenerdt Inni _-
Queft' ultimo giorno vien considerato dai Mao¬mettani , corne dai Criftiani la Domenica , percio lodomandano anche Gemma , cioè Vnione ; perché intutti li Venerdi a mezzo giorno li Maomettani fonoobbligati ( purchè nonfiano iegittioumente impedi-ti) ad unirfiinfieme a far 1' orazione folenne nellaMofchea ,
Annota^ione . Quelli che ft no Ziî peraffinità,non si nominano Zii , ma Marito délia mia Zia , Mogliedel mio Zio , onde il Marito délia Zia paterna fi dice Mer
meta; ed il Marito délia Zia materna Mer Kaléta', Mo¬glie del zio paterno Zen mâm, Moglie del Zio matemo
ZenKali .
Cognato marito délia forella Mer KuskCognata moglie del fratello Zen BràCognato fratello del marito TiCognata forella délia moglie TiLi Maomettani hanno pluralità di moglie . Quelle
fidomandano tra di loro : Avi, Avala, vale a direCompagna; ma gli efteri le dimandano prima, o fécon¬da moglie del taie, oppure fe hanno figli, madrédel taie .
MaritoMoglie
MerZen
AnnotaTione. In tutto l'Oriente ; quando il ma¬rito deve far parola délia propria moglie avanti qual¬che perfona eftera , farebbe gran vergogna a nomi-narla moglie , o per il nome proprio , e si fervono diquelle frafi , v, g. fe ha figlj la nomina madré del taie ,dicendo il nome del figlio , e fe non ne ha j la nomi¬
na
m
f-Iv
^dUHM
ssc jt^-m^\m^mM»^rmiaiBÊsmsa^Ji<Mar
61 Grammaticana cafàmiai e fe parla con un intrinfeco amico , lanomina forella tua , e cosi devono regolarfî le moglj ,le quali parlando de' loro mariti , fe ha fig!j , in luo-go di dire marito , dice il padre del taie ( fi nomina fem¬pre il primogenito ) e fe non ha figli , lo nomina pa-drondicafa; Ma fe poi li conjugati non avefléro fi-gliolanza mafcolina , non è lecito dire il nome déliafiglia , al più poffono dire il padre délia mia figlia, lamadré délia mia figlia .
Tarentela , àifcenàen%a dallo ïleffo ïliphe UgiâkTarentela difcenden^a di Maometto Serif (oppure) Sâid .Tarentela difcenden^a di Principe, 0 Vifir BeK zadà,
UgiaK zadà.
CERIMONIE , E SALUTI ALL' USO KURDO s
Allamattina Sabahh'lKer mattina in buon__ augurio
Vicino a mex^o giorno Ni,vro'lKer metgo giorno ec.
Tempo Ai vefpero Ivàri'lKerDal tramontar del Sole fino a quando fi va a dormire
Anghôri bel Ker
Intcrrogazione : Corne slzi*. Kéifàta ciàva( vale a di¬re ) la fi lute tua corne ?
Lo ïlato tuo? Ahhletâ (s' intendecorne è)
Rifpofta: Bene Kangia ; e fubito aggiunga :
Tu corne TuciàvaContra rifpofta: Gratte a Dio bene Alahhm d'allah
Kangia >#
Bingraziato Dio , bene Scuker QodéKangia
Ben
*3__, KurdaBen venuto Kéir ati.Sopra la mia teflafei venuto Ser fere men at ;
Sopra li miei occhj fei venuto Ser ciâve men at .
In quelle due ultime frafi Ci puô tralafciare ancheil verbo, dicendo folamente : Ser fere men, Ser cià vemen .
Quando una perfona inferiore vien da qualcheviaggio , o da qualche lavoro , la perfona di dignitàprima di dire Ben venuto , dice Tu ïianco , affatïgato Tufciakiàt ; a cui rifponde Gracie a Bio bene , e fenza in-tervallo aggiugne uno delli feguenti augurj .
AUGURJ OBBLIGANTI.
Iddio conduca a buon fine i Qodé fcogholetâ raft inittuoi affari
Iddio lafci vivi i tuoi figlj Qodé b,elit Kvrv taIddio ti confervi da ogni Qodé t'avezKet
maieIddio fia contento di te Qodé ex ta razibitIddio aggrandifca le tue rie- Qodé Dâuletâta mazen
chc^e b,KétQuefta frafe fi dice folamente a perfone maggiori
di dignità .
Io fono vittima tua Az Korbànetàlo fono fervo tuo Az Kolame ta
MODO DI LICENZIARSI.
Apiacere tuo Katera ti.Apiacere voïlro Katera vngho
Rffpofta : La tua andata fia felice Vaghàra ta KéirSe quello, che parte ha avuto qualche regalo, o
abbia mangiato, o ricevuto qualche favore , diceSV*:
fabbricata la cafa , cioè abbondi di ricebetge Mali avâ .
Quan-
\
y
^m: JSL '.\idtfm^\ ~ skv, .-rat '^4jM*»ie£asr
I
64 GrammaticaQuando una perfona si licenzia dal Principe, o al¬
tro perfonaggio grande , o dice niente -facendo fola¬mente l' inclinazione di capo colla mano deftra alpetto , d' indi fopra la fronte , oppure dice uno , odueaugurj .
CERIMONIE DI CONDOGLIANZE
In occafione di qualche mono ,
L'ufo de'Kurdi,e dei paesi circonvicini è che quan¬do qualcheduno muore, i parenti famigliari di cafaper tre giorni non efcono fuori per ftar a ricevere lecondoglianze dagli amici , e conofcenti .
Vado aile condoglianze B,ciùm Tahhzï.Appena entrato si dice al principale : Sia lateflatua
falva Seretà quofca; fe fono più perfone : Siano Icte-fie voflre falve Ser vngho quofca .
ABiopiacendo tuvivi affai in ottimafalute Anfciallahtu ghelak quofc bit .
Iddio lafci vivi i tuoi figli Qodé Kvrvtà b,elit .Se non ave fie ro figliolanza , si faaugurj alla per.
fona più diletta ail' addolorato .
Nella partenza licenziandosi : Sia in mifericordn( s' intende il morto ) Rahhmét bit"Non pnnditi faïiidio,è volontàdi Bio Kamma na elghera
Amra Qodé .
%on prendhi faftidio , tutti moriamo nel noftro giorno
Kamma na élghera ammo ruzeqo b,merumIddio rallcgri il tuo cuore Qodé Del ta quofc két . ..Rifpofta: Iddio non ti faccia guflare taldolore Q£dé
te parilit .Iddio prolunghi di più la tua vita Qodé zéida ( s?in-
tende gli anni ) drez Ket .Vivi
fei
Kurda 6%
Vivi mille ami Ahzar fali bit .
Iddio li tuoi affari li conduca in bene Qodé fciogho-letà raft init .
TERMINI SUPPLICHEVOLÏ .
Ter amor di Dio Katera Qodé
Ter amor del Trofeta Katera PeghamberTer amor délia tua teïla Katera feretàTer amor délia teïla del tuo Katera Ser babetà
padreTer amor délia tefta del tuo Katera fer Kvrv ta
figlioTer amor délia tua barba Katera Re etàTer amorfimpatico aBio Afcka Qodé
Con li Criftiani fi aggiunge .
Ter amor di CrifloTer amor di MariaTer amor dell'Evangelo
Katera IfaKatera MariamKatera Angil
Con gli Ebrei . }
Ter amor di Moisè Katera MufaTer amor delveccbio Tefta- Katera Torât
mentoQuando uno è auguftiato , v. g. fotto le battiture
del baftone . _Tietà , mifericordia , corn- Aman, Dakil. pajfione '.>.Dio vieni in foccorfo Avàra Qodé
MO-
ili
f
" » .- ' ^-7^ :^mw^L2^È!Ém*$S,'.
66
'..
Grammatîca
MODO DI G1URARE
Iddio
TrofetaMaomettoAlcoranoTeïla tuaTeïla miaTefta del tuo figlioTeïla del tuo padreTefta del mio figlioTefta del mio padre
Az t,vém vaKvnmAz t,vém aveAzbersia _Az t,vém bvKiimKahhuna men tetAzt,vém bénevumAz t,vém de raburaAz t,vém bjciûm deft ne-
résia (vale a dire) Io voglio mondarmi per t oravorte( frafe Kurda modefta )
Io voglio orinare Az t,vém mizumIo voglio comprare Az t,vém b,KerumTane NanVino Méi ( monosillaba)
E 2 AcquHr
La caravana quando parteE' mmerofaOggi dove arrivaTer Brada, vi è timoréIo voglio montar a cavalloIo voglio fmontar da cavalloIo voglio camminare a piedi
per mio piacereIo fono Bancolo voglio fermarmi , e fédè¬
re un poco
lo voglio bevereIo voglio delï acquaIo ho faméIo voglio mangiareMi vien fonnoIo voglio dormireIo Voglio al^armiIo voglio far i miei bifogni
G R A M M A T t c AArakGhoftPanirEkRunNiviskScirMaftiEnghivinDufctfMaziNiskDikelMirisKVordeKKoterKivrisKBirinc, o BréncSavârKohheMe vaTriMevis fofMevis refcBaifArmiKSefBehEnàrEhluciàsEhltiKEzirGhûs
.
KurdaBendaK
KohbTGhvndôrKiàrSciùti , DebesPivàs
*9.tycciuole BendaK
TerficiMelone
Cocomero cetrioloCocomero anguriaCipolla
Dattili "KvrmaAglio Ssir , vale a dire Sir , mal' S fi pronuncia un
poco con la lingua tra' denti .
Tuina fciolta nell' acqua , quale si beve per eftingue-re la fête, e rinfrefcarfi , Dàu (monosillaba)
Torrone , o sia mangeria dolce consiftente compoftadi miele , o zucchero , farina , mandorle , noci ,nocciuole, o fefamo - Ahhlàu,e.
Pongo fine a quefta Grammatica con piccol Dialogoper formate qualche idea délia lingua Kurda -
mKo- K 3 m
- '' ''
i*23£^Sïi '.W-1-'^." ?t- '^aa^LSSafâKâKOaE*'
70 Grammatica
DIS CORSO AHHKAFTINÀ
v
TRA DUE SIGNORIMAOMETTANI
Ifmaele, e Muftafà
Ifm. Tace a te .
Muft. A te pue , emiferî-cordia di Dio .
ïfm. Buon giorno . Comt->ftai\
Muft. Gracie a Dio bene .Tu corne ?
Ifm. Vmgraz,io. Bio .
Muft. La tua venuta , pia-cendo a Bio , è in bene .
Ifm. Tiacendo a Bio , in be¬
ne . Amico mio caro , iofono venuto da te per unadomanda ; conofco il tuobuon cuorc verfo di me ; e
non poffo trovar uno più
fedele .di te .
Muft.Volentkri.Terfervirtia niente rifparmio .
Ifm. Iddio ti confervi. T$on
attediati , fe ti dira cofafopra di me è venuto .
Muft. Lafcia le cerimonie da
parte , queBe tra noi fo¬
no inutfli .
JXm.
BE'i,n DV AGHA'MUSULMAN
Ifmaèl , u Mnflafà .
Jfm. Salim âleik
Mufl. AÏéiK falâm , u rah-hmét Ailah^
Jjfw.'Sabahh '1 Ker.Keifàt*cUva .
-M«ft.<\lahhmd'allah (pppu*
re ScukerQodé) Kan-gk , Tu ciàva
Ifm. Scuker Qodé .Mufl. Atina ta,Anfciallab,
Kéira . ^Ifm. Anfciallahlcéira. là-
rirneh âziz . Az atumneç ta Kater ieK pefcià-ra; niifum dele ta Kan¬gia ghel men ; u pena-vaftnnn péidaKem ieK
ex ta amintera .
Mufl. Ser fere men.Bu Kal-métata ciù taKsir na-Kém.
ïfm. Qodé t' avez icet . Teâges naKa, egher bu tabezium cié fer men at ,
Mufl. Tadif b,ela K,nàreK,au , béin ma , batàl .
Ifm
K ulfin. Afcoltami ; ti dico il
tutto apertamente: L'an¬
no paffato il "Principe mimanda fopra quattro vil-laggi ad efiggere il dana-ro ; Io non çredendo d' ef-ftre fcoperto , bo prefomille piaflre di più perme ; un uomo dei villaggi (nonfb chi fia) diedef accufa apprefso il Trin-cipe queflo ando fubitoin collera contro di me ,mi ha banaito , dopo averfaccheggiata la mia cafa ,e pnfè tutte le pécore , e
mnli ; Ora tu penfi , corne
fono imbrogliato ; dcfide-ro , che minfegni cofa de-vo fare .
Muft. &tgn perditi di corag*
gio . Il rimedio non è dif¬ficile Fa cosi . Scrivi una
lettera al primo iVïmiflro ,
e con la lettera manda due
borfè
R 0 A 71
Ifm Ghoh b,déi bu men.Bu ta ammo eskara be¬
zium . Par Mir me ve-rei-Kiria fer ciàhr ghundKater draf beftinum .
Men bavéndria (1) kekes efçiàmàbit , men,ftànd ahzàr Krus zéidabu men ; MerôveKghund ( nazànum Kiia)SKajàt da nek Mir . Auahhzer ex men Ker-ba (2) veidria , me de-reKaft , pafi ke talàiiKi-ria maie men , u Itandammo paz , u eiter ;Nuk tu fetcer beKa, cià- .
va az fciàp e rza, âzKemKe tu niian déi bu mençié lazem cebeicem .
MuB. Del Qo Karab na¬
Ka (3) . A!àg avi zahh-mét nina.Au rengh ce-bKa.Benévifia ieK maK-
r 1
tub bu Makoi (4) , u' ghel
(1) Men bavérlùria , ke kes efciàrnàbit Io bo creduto ,cbe ahuno non j' accorgejfe .
(2) Ex men kerba vekiria Ba me ba aperta la collera.
(3) Del qo Karab naka II cuore tuofiejfo n$n guaftals( fraie Kurda ) .
721 G R A M Mior/e coh la promeffa , feaggiuflerà li tuoi dffkri ,d'altre tre borfc ; Ma que¬
flo non hafla , bifogna an¬che mandare un regalo al¬
la Principeffa da parifuo ,
accio che parli. col Trinci-pe , il quale non la lafciamai difguBata .
Ifm. Ter il Trincipe qualchecofa vi vorrà ?
Muft. Certamente . Queflo è
cbiaro .
Ifm. "îijon fo cofa darli .
Muft. Il primo Miniftw tifcriverà cïo , che bifogna .
ïfm. Bove troverb tanto da-naro ?
Muft. Tu non fei uomofvel-to Tu non hai mai fen-tito , corne fece il tuo %io
dieci anni fa , regolati co¬
rne lui . Tu prendi danaroin impreBito quanto tibifogna ; e poi quando fa-
rai
A T I C A
ghel maKtùb vererbexadv Kifa (5) , u Krir-beKa,egher fcioghôletâpex init seh kifa k'idi ;amma au befia nina_>am lazem vererkei iekdiâri bu Mira ex renghavi , kater ghel Mirahhkavit , Ke ciu giàrbe del avi naket (6) ,
Ifm. Bu Mir tefteki t,vét ?
Mufl. Malûm . Au Kefsa .
Ifm- Nezànum cié le dém .
MuB, MalKoi bu ta bené-vifit » cié lazem .
Ifm. Kiva péidaKem endadraf?
MuB. Tu Merovi fciàternina. Tu ciû giàr ta nabiift, ciàva ceKiria ma¬rne ta da fali ber aka ?
(5) Du Kifa Bue borfe . Una borfa Turca corrifpondça 250. fcudi , ma la Kurda a 375.
(,6) Be del ayl na ket Sentfl il di ki cuore non operd{ frafe Kurda ) .
K U R
rai entrato di nuovo ingracia del Trincipe , efa-rai arrivato a cafa , tu baimolti Criftiani tuoi fuddi-ti , che fi fono fatti fran¬chi ; prendi queBafcufa, e
mettili in catena ( queflolo fanno ogni giorno tuttiU Bûfcià Cfmalini ) e pi-glia da loro più di quelche ti bifogno ; ogni Cri-Biano , che fi fa franco ,fideve confiderare nemicodelli Maomettani . Cofa
vuoi di più facile ?
Ifm. Se ti devo dire la veri-tà ; mi trovavo tanto im-brogliato nel penfare fiqueBo ajfare , che di tuttomi era dimenticato .
Muft. Tslon affligiti più . Fa
quel che ti ho detto, e fiaallegro
Ifm.
d a 75
Mir del qo(7) ceKiria
ghel ta ; u ghaeftia-»mal; Tu aia ghelak fai-lahh (8)raia ta,Ke fràn-ghi bù ; Te au ahhgétbvghra, u vvàn b,déinafzangir (au erro er-ro ammo Patfcià Ro-mi cekét ) u b,ftinaex vvan zeida cie t au-gebù. Er fallahh ke de-bit franghi, lazem asàb
ker dufmàn ex Muful-màn . Ciè t,vet Sanài-tera ?
Ifm. Egher bu ta ràft be¬zium ; enda az allozîbu (9) fer au feioghol ;ke ex'ammo men sbir-kiria .
MufK.aw.ma ehdi na elghe.ra.Cebka cié men ghotbu ta, u kéifa qo ina.
Ifm.
(7) Del qo cekiria ghel ta II fuo cuore ba fatto con te( frafe Kurda ) .
(8) Fallahh . Quello nome propriamente fignifica vil-lano , ma in odio délia fede l'hanno lperificato per li Cri¬ftiani tanto levantini , che europei . Franchi con queftanome chiamano li Criftiani Cattolici , inventato dagli Ere-tici , per metterli in odio appreffo li Turchi .
(9) Allozi . Quefta parola da fe fpiega effere imbro*gliato , e non faper che cofa fare .
1"f.'-li
. ti
fe
i
^s^^-s^-^JUÛSSLl 2jtëZEà^Jti
74 G R A M MIfm. Il tuo penfiere mi ha-»
. acquietato ; me ne parto
da te molto foddisfatto.Apiacere tuo .
Muft. La tua parten%a fia inbene .
Ifm. Iddio conduca i tuoi af*fari fempre in bene . Latua vitafia di mille anni.Iddio ti dia il paradifo .
AVVERTIMENTOLeggitori nel far ufo di queflo Vocabola-rio devono con diligenza attendere alliaccenti tanto in mezzo , corne in fine del-
le parole , ed alli fegni gutturali, perchémoite parole di diverfo affatto signifîcato non si di¬ftinguono fe non fe dai fopradetti fegni, v. g. Paia
Dignità , Paià Pedone , Ghira col Gh gutturale signi-fica Zelo , Ghira non gutturale significa Circolo . Perfacilitare le conjugazioni principio fempre li Verbi( eccettuati f imperfonalî ) dalla prima perfona.»dell' indicativo prefente , annettendo anche la fécon¬da perfona ; ed il preterito perfetto, quale ho fti-mato bene , anzi neeeffario di metterlo , perche ccofa alfai difficile il poter conofcere a che conjuga¬zione appartengono li verbi , e le mutazioni , chepolfono fare li verbi nel preterito , corne si puô ve-dere dalla Grammatica; e per la fteflà ragione adalcuni verbi aggiungo anche la fola prima perfonadel prefente indicativo negativa , potendosi il letto-re imbrogliare , e ftroppiare li verbi fenzaeflere in»tefo , col non mettere la particola negativa Npn afuoluogo, mentre alcune volte fi mette avanti alverbo , ed alcune volte s' intramezza al verbo , v g.-
Io poffo Az pevaftùm , Io nonpoffo Az penavaftùm i co¬si
lulàîh8
¥*
Iy
""lViu,"ju.y^i , »
I
s^T.Wfr
1111
IL
si di molti altrî . Delli verbi compofti principïo ben-si dalla prima perfona delf indicativo prefente , maometto la féconda perfona, ed il preterito , effen-domi ben fpiegato nella Grammatica ; già tutti liverbi compofti appartengono o al verbo Faccio, o alverbo Do In quefta maniera mi pare direndere que¬flo Vocabolario allai più intelligibile .
i
Aba-
VOCABOLARIO79
ITALIANO, E KURDO
tXBada- Mezùh Tenere a bada - Mezûltkem, À#.'i&î&1ft>
occupato faccio .
Abbadare - Kàujàt kem .
Abbagliare, proprio dei raggi del Sole in 3. perfona * Scia»faket , prêt- Sciàfa kiria .
Aguzzo Tizia .Agile , defiro- Ciélék .Aglio - Sir , /'s unpoco con la lingua groffa .Agnello- Berk .Ago da cuche - Dersi .Ago da baflo - Sus in .Agofto - Tabàk .
A gran fatiga , a ftento - Koték , Bezôr -;
Agrefta - Bessira . Agro , acido - Tursia o1
A guifa-Sibi ,Tair,ét . c>.
Agrlcola - Fallahh , G]6tkàr .
Ajo , Tedagogo - Dado .
Ajutare - Ari tuem Dar mâno- Dell dem :Ala-Sciapèr .
Alato- Qpdàm fciàpér .
A lato - Tafiéft .
Albera ,forta di planta - SpindàrAlbero- Dar .
Alboretti , che non erefcono più che alCalte%ga d' un uorno 7
Applaudire . Vedi Aggradire per Lodare - Meta kem ;Applicare, Metter fopra- Dài,nuin fer, pret.Dàinz fer.Appiicarsi, v.g. A qualche lavorq per occuparli- Me- JjK«^>
zùl kem ..Appoggiare , vedi Applicare .
Apprenfione - Vvahma .
Apprezzare , far il prezzo - kamel kem .Apprezzatore - kamàl .
, Appropriarfi , prender qualche cofa per fe fteffo- Bu.
qo ftinum , Bu qo ftillit , prêt. Bu qo ftand , neg- Bu
Ballo - Rakàs . Ballo che fanno moite perfone dellofteffo feffo infieme attaccati uno coll' altro con lemani Ghovend - Ballo che fanno gli eretici o fo¬pra le chiele, o nel cortile d' elfe in tempo di granfolennità promifeuamente uomini , e donne - Scià-nàder.
Bufto di ferro da foldaro -- Zerik .Buttare , gettare - Bavésium , Bavesit , prêt. Avét , neg. >
Naavesium .
Buttare quà e là - Balàvakem .
Butiro - Run .
Butiro frefeo - Nivisk .
ClAbala-Ramel.Cacca - Ghû .
Cacaicca - uim . ... »
icare - Brûm , Brit , prêt. Rit, ma parlando con civilta,la frafe più ufata è il dire : Vado a purificarmi , perchéi Turchi dopo aver fatto i loroblfogni, devono kvarfile parti per poter fare ora^ione , onde dicono : Ciùm destnevéfia, Cit dest nevésia , prêt. Uo dest nevéfia ,quando è nelïatto fi dice : Dell nevéfia aia .
Cacarella , aver la çacarella , dicono il ventre va - zikcit, prêt. Zik cio .
Cacatqjo- Cefma.Caccia -Nacir .Cacciare , far la caccia - Nacir kem . _
Cacciare-, efpellere - Derébekem , Derebekei , prêt.Dérekest , neg. Dere nà kem .
Cadavero - Lefc . Uomo morto - Meria .
Cadavero d' animali - kaléfc . : Quando puzza - Lefc
Camminare, andar presto- Zu beciùm, zu b,cit, prêt.au cio , per femplice andare , ciûm cit &c. quando fidice ad uno inaftratto - Cammina , va , dicono - Arra .
Camminare, far la fua ftrada - Réhva , oppure Bréhvaciûm , Bréhva cit , prêt. Bréhva cio .
Cammino , Strada - Réh .
Cammino dafuoco - P,kéri , Kvciek .
Camicia - Krâsi .
Camomilla erba - Babunâ .Campagna , cioè Pianura - Dest , Ciol ,per Delerto -
Barie, Ciel . ^Campana - Nakvs .
Gam-
r-
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CÀcÛ
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cbefiattacca al col[0 fcgH an-mali - Zan-
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Hjjj
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Campaneïlo ,ghél .
Canale d' «c<p<2 nei feminati - Gi<S avc :
Canale </i /eg«o per i tetti - Botek .
Canale coperto dipietra - Noin , Noina .
Canale fatto con vafi di terra , o di piombo - Solina .Cancellare - Beafciâfûm , Beafciafic ,pret. Beafciâfa .
Cancro maie - Giufan .Candela- Scamâ .
Candeliere - Scamâdàn .Candido - Spi .
Cane Sah .
Cane da caccia - Tula .
: Cane da lèpre - Tazi .
Cane di razja affai piccola - Finôk ,Cane dapaflors - Ghambùl .
Cane felvatico - Turi .
Cane , e ftirpe di cane ,fi dice per ingiuria - Sah en piffifah.
Canella - Darcini .Caneftro col manlco - Salék .
Caneftro grande da foma - Savi .Caneftro grande per cuBodire il pane - Nandân .
Canicola ,per queBo termine intendono 40. giorni d'eBateprinclpiando dalfolBircio , e dicono - Cehla avini, e li40. giorni dalfolfli^jo dell' inverno - Cehla zeveftan .
Coltello -ker; /' r appena fi deve far fentire . (vColtello grande, che portano li Turchi alla ««?<î- kangiâr»-Coltello piùpiccolo , che accompagna il grande Pas "ian»
Copfinare , effer vicino di exfa , fi dice UfoBantivo- Gi-rân , unito al pronome , e verbo foBantlvo .
Conflni daUnpaefe ail'altro - Tokdbi .
Conforidere , mefcolare -Tskel kem . ... )Confondere/àr imbrogli ad uno - Téskala cekem .
Confondere , [vergognare - Kret kem , Be ârz kem ,sÇonfortare confolare- Del quofckem , cioè , gli faccip"' ëùore buono . Del latin kem - Il cuore lo faccio
forte . . _Confortàre una cofa debole~ Kaim kem 3 Mokum kem ,
per-.. . - , i
^mmm* .^w ^,=. =
119'Italiano, e Kiirdo %
per darforxa - Kuét dem , kuet kem . _Conforte. - kuéta, iaim , del reïlofifa verbo - Do con-
fbrto, diventa forte &c ,Confrontare , mettere due perfone in conttadtttono - Ku-
bâri dem .
Confronto- Rubâri .
Cbhfufione , vergognâ - Scierma .Confufione, imbi oglio -TéskaU. AtWa-Confufione , moltitudhe di popolo - Kalabala, Arbeda,Coueedare,^Wicen^-Dafturdem.Conqedare, v.g. mandat via fin fervo mal contento - m
rekem , Derkem .
Con<*edo - Daflûr . - , rConeelare, v g.leovaconbutiroinunpiattoalfuoco^
Gcmesinum , Gemesinit ,pret. Gemand ,
Cpngettura-Takmin.Congetturare - Takmin kem . _-
Congiurare- Kain bum , kam bit , prêt, kain Wi . ',Congratularfi , augurare un buonfuccefto - BirQS kem . -
Cpntagio - Tâùn , fi dice anche kéira , perché li Turchicrèdono , che lapeBe fia una beneditione di Bio, onde di¬cono - f anno délia pefte - Sali l^éira .
Coperchio délia pippa fatta arête difil diferro- Serpôsk.Coppa - Tràr , in Gémira fi dice Pian .Coppetta , per cavar fangue di vetro - Ahhgïami , dicot-
, . no- Sciàk .
Coprire , metter fopra- Bedém, o dem fer, pret.Di fer,Dainum fer , Dainit 1er, prêt. Dainà fer .
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Corarjse-kùdari-.- ' -Corda - VarisCordicella- Ben . _Cordoglio - Del fot . Cuore abbruciato- Del tangha.
Pifonefto - Pis . Iz , Neges .Difonorare ,farfen?a onore . Be arz cekempifonorare , nonfate onori . Karani na kem.pifonore. Be ârz , Be karàmPifordinare , wc/co/are^Tekel kem .
'145 VocabolitiâFiafco piccolo di tettt da bevete . Ghôsk .Fiafco grande di tetta, ofia piccola utna . Kolôs .Fiato . Nefs , Behn .Ficcare , mettet dentto. Dém ziôr , Dèi ziôr , ptet- Dâ
fc? Ehr ciùmFréquente , Ehr ehr , Dèimàn , GhelaK giar.Frefco. U,na , v.g. a-iafrefea , Ba u,na .Frcfco , cofa nuova . Nù .Frefco , v. g. carne frefea . Taza .Fretta . Beléz . Zû.Ftezzi , o freccia , Tir . ^__
Gemma .Gioahr.Gzyitra\e-ç[armata.. Ser âsKer,. . .
Generalmente , tutto . Ammo .
ÎUlitM , e Kurdo . iyjGenerare àegli uotnini . Kuru cekem ,figlifcào .Generare dei quadrupedi . Zid , prêt. Zà , che fignifica-*
propriamente aumentare. ..
Generazione , per pnentela . Ugiàit.Generazione , di che raTg* , v. g. de' cavalli . TÔKtna .Genero . Zavà.Gengiva . Pu dedàn Pue dedàn .Gennaro .Kanùn pafi , Kanùn mazén.Genio , fimpatla . AfcKa . Del . Cuore .
Genio , fpirito folletto . Gen»Gente, moltitudine, Kàk , per di che fpecie . Géni,
Gaancta , Ru .Guanciale , BalifpiciÙK, cioè cufclno piccola .Guanti, LapeK ,guanti di pelle groffa per foBcnere in mano
li falconi , Bala .
Qram-
lta.lit.no , e Kurdo i t$?Guardare , mitxte , Binerum , Binerit , prêt. Binera .Guardare , fat la guatdia , Nobe boghrum , CçKenrj
nobe .Guardare di mal ocebio , Ciàv'âver binerum .Guardarfi , Bat full'awettita , Ehhsiàr bum .Guardia , Nobe , per uomo che vigil* , NobcdàT.Guardia portone de' signori , Derghavan .Guari, cioè non è molto , GhelaK nina .
làb.Innocente ,fen%x pectato , cuotepulito, cuore bianco , Be
ghuna , Del fati . Del fpi .
Innume; abile , Be asab .In ogni luogo , Ammo gé , Ammo ard .
In ogni tempo , Ehr vaKt .
In poter mio , Defte men .In pre fenza mia , Ber men, Az ahhzer , io prefente.
In quà , Erva .
In quai modo \ Ciàva ?
In quel modo , corne quello , Sibi avi .
In quefta parte , Au Kenàr , Erva .
In quella parte . Lue .In queflo modo , Au réngh .
In queRo luogo , Era .Inquieto , naturale torbido , Be tablât , Tablât âges iInquieto, che non pub rlpofxre , Rahat nina, Tanà nina.Infaccare , NafgioàU dèm, metto dentro al facco .
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Vocabolario
i-rr., :' ;
170
Infalata , SalataInfcrizione , Ta va rue . __ _Infegnare , Nifcàn dem,Tâlûmdem,Aleminum, Aie-
minit ,pret. Alemànd.
Infegnare a leggere, Bolcoinum, uokoinit, prêt, koend,
koéndia, neg- Na koinum .
Infeguire , Ciûm dû , Cit du , prêt. Cio du , vado tu»dietro .
Infellare , Zin bekem .
Infenfibile ,fen%afaBldlo , Be kama , kama nina .Infidiare , far Inganno , vedi ingannare.Infieme , Pékua .Infipido , Be tâm .
Infogno , kahhun , monofillabafi pronuncia :
Infolente , Sciùma , Zeida kar , Be vakùfaInfolito ,fenxa ufan^a , Be refa .
Infpeffire, Tira cekem .
Infpirare , Del bezit, il cuore dice , Iddio infplra , Qodédel ruhn ket , Bio fa il cuore illuminât0 .
Ifpirazione dlvlna , Qodé del ruhn ket , Iddio il cuoreillumina .
Italiano , e Kurdo : *7?Invocire, domandare ajuto, Cekem avàra, faccio grid*
di foccorfo .
Inutile Befaida , Batàl , Batàl , Bu ciù nnia .lo , Az , nel preterito attivo , e prefente paffivo , Men .Io fteffo , Az bu qo . .Ipocrifia ,Riah ; Du del , Du ta,duecuon, duefaccie.
Ira , Kerba .
Iride celefte , Kefck u sôr, verde e toffo, tetmtnt Kutdo .Iridc ( erba) Scùfen .
Lode a Bio , Scùker Qodé , Bio ringra^iato .Lodevole , Kangia , cioè buono -Loggia ail' ufo de' Kurdi con le colonne di legno, Seffa.Loglio , erba nota , Zivân,Logorare , ftracclare , Derinum , oppure Dederinum .
Italiano , e Kurdo . i piMutare- Ghoorum, B,ghoorum, B,ghooKt, prêt. 1
Ghooft , GhooftiaMutato- Ghooftia , GhooftMuto - Lai .
N
i Acchera , iftrumento piccolo ad ufo di tamburo , Na-kàra .
Nano - Giùgi .
Narcifo , fiore , Narghis .
Narancio - Narang .Narrare ,vedi Bire .Nafare - Been bekem , neg. Been nakem .
Nafcere , fi fervono del verbo effere , per prefente ufano ilfuturo - Bùm , Bit , prêt. Bu , Bûia, oppure délia frafeviene al mondo -Téta Dunie, prêt. At a dunie.
Na'cere délie plante- Sein bit .
Nafcere del foie , cioè al%arfi - Ruz âlit , prêt. Ruzâlàt.
Occupazione - Scioghol , Mezùlia iOdiare - kutt navém affatto non amo , Penàvaftum
bebinum , non poffo vedere (frn.fi Kurde ) .Odio - Del refc , cuore nero .Odiofo , neffuno lo ama , Kes navet .Odiofo , nongrato , Aftïi ghrana, offa pefanti , cioè non
garbato (frafe Kurda ) ,
jU Odorare « Been bekem .
Odo-
**£- /" K±F
Italiano, eKurdo. *97Odorato, foBantivo , Been.Odore - Been , fentir odote , dlBlnguerlo , Been lahht
kem, non aver fenfo deiï odorato , Been fahht nakem . .
Offendere , far del danno , Zerer kem .Offendere , dlfguflare , Ziz kem , Sél kem, fifervono an¬
che dl quefta frafe , il cuore del taie tefta ( s mtetldedifguftato ) Del flàn màia .
Offefo , Ziz, Ziz bû , Del màia .
Offerire , metter avanti , Dem ber , ptet. Da ber .
Offerirfi per cerlmonie al comandl di qualcheduno - Azahhzer, io pronto , Az ber ta , io avanti di te, Atahhzer kalmèta ta , io fon pronto ai tuoi fervizj (fra-,fe Kurde )
Ordegno - AvifaOrdinare , comando de' principi - Firmànkem.Ordinare . raccomandare - Vaf'fiét dem .Ordinare , fovraintendere ad un lavoro , infegnare - Ni¬
fcàn dem . __
Ordinariamente , ufanza- Adét , Refa.Ordine - Firmàn , Vafiiét .Ordire , L.vorare al telaro - Bir kem-Ordito - Bit kiria .Orecchia - Ghoh .
Penifola, pkcole pianure nelle valli , che fi trovano fotto imonti circondate da tre parti da'fiumi - Ciàmàna .
Pénitente -Tobe kàr .
Penitenza , Tobe , per foddisfaclmento alla eonfeffione-Kanùn .
Penitenziare , efeguire giuB'ma - Ohhkma le kem .'Penitenziare , in materia dl confeffiono - Kanùn dem .Penna-Per, con t e ftretto.Penna da ferivere - "kalara .Penfare - Feker kem . :
Penfiero- Feker.
Penfione- Alufa .
Penfione , per mangietia in ifpecie in luogo di denaro -Tâin .
Pentirfi -Tobe kem , Idi nakem , non lo faccio più .Pentirfi di qudche contratto fatto, o opeta inttàprefa-
Per queflo -Kater' auPerfecuzione , inimicizla - Dufmanie .
Perfcguitare - Dufmàn le bùm , fijervono li Kurdi perlo più di quefta frafe : Dal taie non mi diftacco- Ezflan vanabù , per neg. cioè : lafciar di perfeguitare,Ez flan vàbùm , prêt. Vabù .
Pcrfeverare- Ehr fibi qo minum , Ehr fibi qo minit ,prêt. Ehr fibi qo màia , rimango fempre l' ifteffo {frafeKurda ) ,
Perfia - Agiam .
Per-
Itallano , e Kutdt . 211
Perfiano , uomo , Agiamî .
Perfiano ,fcrittura, o altro - Ferfi .
Perfico- Kohhk , frutto .
Perfiftere , vedi Perfeverare .
Perfiftere , per non moverfi . Na levùm , Na levit,pr*f.Na levi.
Pefo , bilancia - Tarazu . Li pefi Kurdi fono II feguenti .^o.dramme fanno un vakie , dodici vakie fanno unrrién , quattro mén fanno un kuntkar , trenta kunikarfanno un kanràr .
Peffimo - Ter Karàba , Ex ammo kavéltera , Ex am¬
mo "karàbtera, di tutti il più cattivo .
Pelle - Tàùn, li Turchi dicono anche Kéira , in astntto ,cioè beneficenza ( che fa Bio).
Perecchie - Lir .
Peteggiare - T,r kem ,fenzarumote ,F,s kem .
Peto - T,r , fi pronuncia quafi Ter , fenza rumore, Fs fs .
Pïenezza diflomaeo,per aver manglaio fpropofitatamnte .Ahhmer . ,. ^..
Pieno , aver mangiato fpropoftutamente- Ahhmer bu .
Pieno , cioè colmo un vafo - Tegi .
pietà , mifrricoidia- Rahhm .
Pietofo , mifericordlofo - Qpdim Rahhm.Pietofo , cuore tencro - Del nei ma . .Pietofo , per uomo , che fa molta otadone - Nevchùkar .Pietra- Ber, Bere,Bera. ^
Pietra d' acciarino - Ber ftà .Pietra, che fi cava dalle montagne in forma ditavolena-
turdmente - Alan , e qteïlo nome fi dke anche ail tjtfj-fo monte , che è compoBo di tali piètre per lopmvicinoail' acqiie , che facilmente confumano tah piètre .
Pigionare , daread altni - Kéruc dem , prender per fe -kérue bftinum.
Pigro - Kislàn , Aflii ghrana .Pila Ghulrà. _Pilaftro dl pietra - AmûdPilaftro di legno - Stun .PÏliola - Ahhb .Pio, vedi Pietofo . _Pio , per fervo di Bio - Abed allah .Piombo - Refas .Pioggia- Baran .
Piovcre - Bâtit , Baran tet, pioggia viene, prêt. Ba¬ran at .
Pipiftrello - Ciàk ciàkùla .
Pippa- Kaliùn , il cammino délia pippa - Ser kaliùn , illegno , 0 fia canale délia pippa- Bàsk kaliùn , ilbocchï-no Môdink , coperchio ^ fatto a rete di ferro) del cam¬mino)- Serpôsk.
Pifcia - Miz .
Pifciare - Miz kem , Mizum, Mizir ,pret, Mizt .
Piftare -Kottùm , Rouit , prêt. Kottà .
Piftare , fare in pezji minutl Ur kemPiftare cd piedi , v.g. Cuva- Da ufci
nit ,pret. Da ufeaud.Piftola . Dabéng.Piftone . Deft avèn ( manico del mottajo ) ,Pituita- Balgham.
Pin.
:inum , Da ufci-
Jll
'
Italiano, e Kurdo i zt$Piuma , vedi Penna .Più ( quantitativo ) Zeida,Ehz ( paragonativo) Ter , ma -tyjdw
unito al foftantivo dopo , v.g. Più buono - Quofctcr .
Piû prefto - Zùtera , Zùter .Piuttoflo - Quofctera , Cetera ( cioè è meglio ) .
Italiano , e Kurdo . 221Progenie , per taz^x d' animait - Tôkma *Proibire - kàida cekem .
Proibire , pet non permettere Na elum .Proibizione- kàida.P.omtffi - krràr , kabar.Promette! e , dar la fua parola - kabara qo dem .Promette re , per confermare - krràr kemProminenza , altezrza Beléndaia .
Prominenza , fopra tutti - Ser ammo
Pronto- AhhzerPronuncia , modo diparlare - Loghàt.Proporre , Jire il fuo fentimento - Fekera qo bezium ,.
FeKera qo bezit , prêt. FeKera qo ghot .
proporre Dire - Bezium , Bezit , prêt. Ghot .
Proporre ,far intenzjone- Niehht cekem.Proporzione - Fasàl .Proiapia - Usiâk.Profperare , augurxr del bene - Duatkem .
Profperare , per rallegrarfi d'una fortuna- pirôs kem .
Protellare , dir la fua intenzjone- Niehhta qo bezium ,Fékera qo bezium .
Pro.ervo ,fuperbo- kobria . ^1 r Jtervo , per cattivo - Be vakùfa , kabit .
Proteggere , fi fervono di quefia frafe è uomo mio &c.Merôvi men &c.
Provedere , rimed'are - Alàg tkém , Cekem âlàg.Provedere , parlando di Bio, che non lafcia mancare nien¬
te , Iddio provede - Qode rskadet .Providcnia-R&ka. Pro-
.... IH
"*- T* *^r
il
322 m VocabolatioProverbîo- Mi'sâl .
Provifione di mangiamento pet i vlaggl - Zavâd .Provifione , per le tmppe di frumento , e biada - ZakiraPrudente. Akel.Prugna , di fpecie groffa - Elùk .Prûgna di fpecie piccola - Eluciak .
Quanto - Ciàn , monofillaba.Quantunque - Belâ .Quatanta- Cehl .
Quarantcna , gli Crienteli hanno fra l' anno due quaran-tene di rimarco , quali princlplano nel folB'/zJo - QuellidelfolBlzJo dell'inverno, la chiamano Cehla zeveitàn,quella d'cBate - Cehla avini .
Quarto d'ora- Ciahrck .
Quarcfima - Ramân .
Quafi - Tene , cioè appena .
Quattrino , moneta piccola di rame- pûl ,Quattro -Ciàhr .
Quattro démenti - Ciahr ânafer .
Quattro venti - Ciahr Ba .Orientale - Sciarki .
Occidentale - Maghrebi .
Méridionale - Kubli', cioè délia Mecca .
Settentrionale - Sciâmàli .
Quello - Avi .
Que-
Italiano , e Kurdo . 225Quercia , pianta - Dare berû .
Qiurcia , fuo fre.tto , cioè la glvanda Berù .
Qu e r c i a , altra fpecie , che refta baffa fenza grofso troneo -Tara le .
Querela - Ghazènda - Skaiàt .
Querelarfi, lamentarfi - Ghazènda tkém .Querelarfï , dare unaceufa alghidice, 0 ad altro maggiore-
Skaiât dem .Quefito - Pefciai a .
Queltionare , far riffa - Scér kem , Adavàt cekem.QÙeftionare ,perfarl!te ingiudizjo - Scériât them .
Rotola'-e, vg. cafiando in unproclivio Ghrâver kem .
R otolare ,fnr girare una cofa rotonda - Ghcr kem .Rotondare - (jhrover Kem .
Rotondo- (jhrover .
Rotto- Skéit , SKcftia .
Roc-
Italiano, e Kurdo'. 237.Rottura d'uomo - Fètka .Roverfciare,/p.j«(/e?-e-Refium , Refît , ptet. Ret.Roverfciare, mettere fottofopta - Ser nesif dem .Roverfciare un abito - Ru battàni dem , metto la fo-
deta in faccia di fopra .
Roverfcio , parte addktro - Kenàre pifet.Roverfcio , per faccia délia fodera Ru battàni .
Sabbia - Kizi ,Saccheggiare - Talân Kem .Sâccheggio - Talàn .Sacco -GiovâlK.Sacco divifo in due parti pet lafomt - Karg.Sacco , fatto d' una pelle intiera acconciata bianca - Om-
bàn .
Sacco , grande di tel* neta di peli di capta , 0 lana - Kà-ràr.
Saccoccia - PaKla , Berika .
Sacerdote - Kafia .
Sacchetto - TùIk .Sacchcto da mettetc fopra il cavallo dietto allafella, ofia
bifacce - Pafegin .
Sacra fcrittura , antico teftamento - Toràt .
Sacra fcrittura , nuovo teftamento - Angil -
Sacramento ( délia S. Chiefa) Srr .
Sacrificare - Kvrbàn cekem .
Sacrificio- kvrbàn.Sacrilego- Mnâfalç.
Sacro - Mkâddàs .Saetta , arma - Tir .Saetta, lampo - Brufi .Saettare, gettare faette-Tix avefium , Tir avefit, ptet.
Tir avét .Saettare , lampeggiare - Brùfi det , lampeggi dà .Sagace - Fahim , Zirék .
Taftare , toccar con mano . Deft kem .Taftarc , per affagglare. Tàmkem .Tatto . Deft Kiria .
Tatto , per piacere fenfuale . Lâzét .
Taverna. Méikàna .Tavola , da mangiare fopra . Sùfra .
Tavola , o fia Aile - Dèp , Takt .Tavolato . Takt kiria .
Tazza dl legno , Kodek .Tazza di terra . Kasék .
Tazza di métallo . Tràr ( in Gezjra dkono pian).Tedio . Agesia , Ages .
R $ Te-
mem -»-n.
.
ît»2 Voeabolario
Tela , unapezga in génère - Top .
Tela di Uno - Top Ktân 'Tela dl bambagla - Top Kam .
Tela dafodera . Baràni .
Tctero -B\r, con ï idolce. -
Temere , Tersùm , Tersic , prêt. Tersà .
Temere , dubitare - Sck aia .Temperamento .Tabiât.Temperanza . Kim Koàrina. Zaaht.Temperare , diminuire . Kim kem .
Temperarfi il tempo . Nerma bit , prêt. Nermâ bù .Temperare , vedi Raffrenare .
Temperino , per le penne . Kalâm tràfc.Tempo Zamàne , Vàkt .Tenaglia - Kelebtàn .Tenda ,padlglione - Kivèta , Kivét :Tenda , per quella tela , cbe fi mette per tipatatfi dal foie ,
0 dall' atla nellepotte - Perda .
Ténèbre . Tari .
Tenere , avete . Aia , prêt. Bu .
Tenere , per prendere Boghrum.Tenere a bada. Meziùl Kem .
Terrore Tersà.Teforeggiare . Kazni cekem , Kazinà cekem ,Tcloro . Kazni, Kazinà .Telierc.Bir kém .Teiiitore . BirKer.Tefta . Ser , con t e dolce .Teftamento.Vadïèt._Teflardo- Ser mokùm.Tefta forte . Ser esi<a .
Tefta dura - âii , âi.iàr , oBlnato .
Tefticoii . Rotlin .
Tefticolo . Rotl . c 1 1
Teltificare , fare, 0 dar teBlmonianzi . Sciahd kem,Sciahd dem .
Teftimonio . Sciahda , Sciahd.Teftudine.Kufelà.Tigna , tignofo . Kaciàl , fi dice propriamente di quelli,
che fono fenza capelli dove vera il maie .
Tigte , animale . Palèngh .
Tigre, /wwe Sciahht mazén, cioè il fiitms grande tn->
Vece , in luogo - Sciùna , Sbèr .Vedere, guardare. Binerum, Binerit , prêt. Dit ,
Binera .
Vedere , potere deiï ocebio . Binum , oppure , Bebinum,Bum, prêt, Dit , neg. Na binum .
Vedere , offervare una cofa di curlofità . Tamàfca kem .Vederfi , accorgerfi . Ehhsiàr bum .
Vederfi , effer vilibile Diàrbit , prêt- Diàr bù .Vedova Be mer .
Vedovo . Be zèn .
Veduta . Dirina .
Veemente - Zora , Sbri .
Veemenre , v.g. battere con tutta força* Sbri , Pehl ,Veemenza - Zoràja .
Veh.Vvehi.Vegliare , non dormire . Na ne vum , Na nevit ,pret.
Ni nevéft .Vegliare, far la guardia. Nobe ceKem, Nobe bo¬
ghrum.Vêla délie navi . Scrahh .Velenare . Zehr dem .
Veleno . Zehr, HZ fi pronuncia corne fefoffe unito al se .Vélo nero , che le donne mettono fopra la faccia - Kclii .Veloce , che galoppa affai . Bazàia .Veloce ,per fvelto . CeleK .
Verfo , voce . DenK.Verfo ,poefia . Beit.Verrigine,£/ï<iwe»ro di tefta. Ser zeveriàna, aver le vet*
tigini , Ser zeverit, ptet. Ser zeveria , U teftagita .Vefpa. Zerkék.Vefpone - Stenk .
Vefïïca . Pa.pfk .
Veffilo - Beirak , Sangiâk .
Veftimenti in ge'nete . Gîul .
Vefte di panno , 0 camelotto , jcoto , cbefipottt fopr*-*lungo con le mankhe complte Bcden .
Vefte confimile un poebettopiù corta, con mezge maniche.Benifc .
Vefte di panno forte e Raq,.cbe portano li Slgnori, quan¬
do piove . Baràni , Ser adit .
Ter la teBierx di panno , 0 tela inecrata* forma di c*-.puccio per cuBodire U tefta dalla picggla . Ser KO-.làf.
Vefte grande quafi a forma di cocolla , che veftono U Bot-
tori Maomettani - Farraga .
Vefte grande a forma di toga fenatorïa orneta digilloni£ ora , che per lopiù regalano li Bassà a qualche perfo-na confpicua . Aba .
Vefte curtifino aile ginocebia , che per lopiù s' inchludenel cahoni ,fattadipell di capra , che li Kurdi portanofopra ilgiubbone . SciapeK .
Vefte di Ignafcnz* mtnkbe affaifptffo, lungafino a mezj
S <z\a
.TT-^i
J74 Voeabolario%a gamba, cheufano comunemente li Kurdi. Ciujca .
Velle vile dl lana non teffuta , che li paflori portano fopra Itfpalle - Kapàn, Kapanek.
Veitigio , pedata . Sciùna pè ,
Veitire . GiulBarkem.Veftire , per regalo d'un abito , fecondo ï ufanza d'Orienté .
Kalât Kem .
Veltirii . Kara qo kem , Giule qo Barkem.Veltito con pompa ben ornato - Roufc.
Queftaparola Roufc , oppure Kouica, fignifica anche
per efprimere , quando qualche Signore haunfegulto diuominl ben veBiù , e cavalli ben ornati . Ter ironia lodicono anche aile perfone cafeate, ed imbrattate di fango,oppure fpogliate nude dagli Arabi »
Yeterano , cioé capo di qualche tribu , oppure qualchedu¬no délia difiendenza degli antichi Santoni Maomettani , &
Volere, cioè ordinare, comandare qualche cofa ad unfuofud'dito , e fervo - Amr kem , neg. Amr nakem .
Volo . Fri -
Volontâ . Amr , Amrâd , oppure fi fa la frafe , il cuoreva , il cuore vuo.e , la mia intcnzionc è Sec.
Volentieri . Ez del . Dal cuore .Volpe Ruvi . _^
Volta , cupola . AKdi .
Volta , tempo . Giar , una volta , Giarek , due volte ,Du giàr .più volte , Ghelak giàr .
Volta , una volta , cioè nei temp't andati . Enghi , fi dkeanche per II tempo futuro , condizjonato , v.g. Mlorafarb quando tu verrai . Enghi az ceKem , kanghi turéi _
Zucca di fpecie piccola - Kundek.Zuccone, uomo fenza intendimento - Ahhmâk . Be âkel .Zuccaro- Sukker .
Zuccaro bianco fino - Sukker frangj .Zuccaro candito - Nebât .Zuffa-Scèr.Zuffarfi , batterft mo con l' altro - Lek le dem .
. -
-
ORA"
ORAZIONE DOMENICALEa8}'
In lingua , e frafe Kurda ,
BAbe ma ke dcrùnit fer afmân : mvkaddas bitnave ta .
Buci a ma bachfctc ta .Débit amrâda ta ferafmàn, u fer ard.Au,ro u ehr rvz tera nan bdéi a ma.U âfu beka ghuna ma , fibi am âfu bekem ehr ki1,
cekiria a ma zerer , ia zahhmét .U na avefia ma naf teçerib .
Amma Kalasbeka ma ez Karabia . Amin .
PAtcr nofter qui es in caclis : fanétifîcetur no-men tuum . Fiat voluntastua, ficut incslo,
& in terra . Panem noftrum quotidianum da nobishodie . Et dimitte nobis débita noftra , ficut &nos dimîttimus debitotibus noftris . Et ne nos in-ducas in tentationem . Sed libéra nos a malo .Amen
SA-
mV.
"P-
ï,
ftaf' "MV. t : 4k »jL"'ww»'»r.
?3F
284SALUTAZIONE ANGELICA.
SAlamleKi, ia Mariam ; tegi niméta Qodé . ElRab ghel ta ; Mvbarak tu bein zenàn , u mu-
barak me va zike ta Sâidna (*)lsa . Kadufa Mariamdaika Qodé nevéfia beka bu ma ghunakar ; nuku '1 sât meria ma . Amin .
AVe Maria gratia plcna : Dominus tecum : Be-nedicta tu in muiieribus , & benedidus fru-
étus ventris tui Jefus . Sancta Maria Mater Dei .
ora pro nobis peccatoribus ; nunc , & in hora tuor-tis noftr*. Amen.
(1) Saidna- Noflro Signore ; parola araba , di eu! fi fer¬vono anche li Kurdi quando nominano qualche Profeta ,per il gran rifpetto ; corne pure Salam leki ; El Rab , fo¬no parole arabe, maleufano nelle loro orazioni, e pre-cazioni .
DE-
285
DE C R E T UM
Sac. Congreg. generalis de Propagande Vide
hab. die 27. Novembris 1786.
REferente R. P. D.Stephano Borgia Secrc-tario, valde profururum,fï ad informan-
dos Operarios, qui ad excolendam Dcmini vi-neam in Mefopotamiam mirttinrur , Gramma¬tica , & Diétionarium lingue Kurda; a Rev.P. Mauritio Garzoni Ordinis Pradicatorum-.cmerito Miffionario elucubratum typis man-detur ; Sacra Congregatio rei utilitarcm per-pendens decrevit, ac juflït , ut eadem Gram¬matica , & Di&ionarium linguae Kurdx typis,ac fumptibus ipfius Sacra? Congregationis ac-
curare excudatur.Datum Roma? ex dibus pra?dicl:a? S. Con-
gregatinis die , & anno , quibus fupra .
L. Card. Antonelll Pk^f.
.
S. Borgia Secretar
r^-y^i"'!
28&"
îST
CORREZIONE
msMmm
Vegli erron principal! occorsi nella lingua Kurda ;Il primo numéro indica la pagina »
il secondo la linea .
ficottegga Du_Sciogholb,etPifct
Pag-
Pag. 17 3 Duh23 3 Sciogol37 28 b,em50 15.21 Pift
E con fi cortegga ovunque occotte tal parola , (befignifica Schicna , dietro , dorfo .
Pag' 53 1 5-^3 Er EhrE queBa parola pure cosi fi deve correggere, quan¬
do fignifica Sempre, ogni, qualunque .
57 3 Suât Scuàtz6 Bah Bà
58 1 Bahbellsk Bùbelisk60 4 Zerave Zehr ave
6515 Ifa AifaSi deve perb tifiettete , che fi ptonunla corne fe
foffe Isa; cafcando U gutturale dclï â , tut-to fopra ïi, quafi ehe foffe una lettera fola .
xff *? ) If* Ai(a, ofiaTùI Arak Arak
11 Mazi Mahsiy.îtfEfcia Ehhsiàr.
Krus GhrufcNifan Nifcàn .Da DahTe Tu
21 Ehdi
Pag
6%
7i8
2072 23
73 5
21
76 26.82 28
90 3392 >4
95 3*
Ehdi27 Tahza
CiakmaKaunaSceshScier
IdiTazaCiakmakKahunaScescScer
QueBa parola occorre pure frequentemente , che
fignifica Lite , contralto , battaglia , mo-leftia d' inquietudine &c. fi corregga dun¬
que , perché Scier , o/îaSciero, ènome pro¬
prio del leone .
Pag. 100120
121
122
1
10
3*9
GiehiEm
Sciak
128
155158169182210
215226
234
240
246248280106
I
28
15I. 2
612
33M176
3*66
1618
ed dtroveScietiâtKa amBaaritAhmelKinàDeeftSinghprêt. DrumZam anedrûDana bum ,Danabù
liane , perché ognuno facilmente fe ne puô accor-gere ; Nella ftampa fi fono orneffi molti accen-ti , c fegni gutturali; né phi (i puô rimediare , senon con dar orecchio parlando con le persone_>nazionali , c coll' efercizio j forfe ancot io avrofatto qualche rrrore di ortografia Kurda , faropero compatito , perché non aveva libri da con-ftontare .