Top Banner
497

glottologico italian0 - Forgotten Books

Feb 17, 2023

Download

Documents

Khang Minh
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 2: glottologico italian0 - Forgotten Books

OHIVIO

GLOTTOLOGICO ITALIAN0

D IRETTO

G . I . A S O O L I .

VOLUME DECIHOSECONDO.

TO RI N O ,

ERMANNO LO ES C HER.

FIRENZE ROM AVia del C orso 807

Page 3: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 4: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 5: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 6: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 7: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 8: glottologico italian0 - Forgotten Books

S O M M ARI O .

Ascom , In morte di G iovanni P icch ia

nn Lom e Dell influsso dell' -e‘ o del j postonico sulla vocale

accentata, in qualche dialetto abruzzese

Ascom , Appendice ai‘ Saggiuoli diversi

M onou, L’

odierno linguaggio dei Valdesi del Piemonte ( conti

nuazione e fine)

M onosr, Il dialetto franco-provenzale di Faeto e Celle, nell’

Italia

meridionaleL.

M onosr, lL’

elemento greco nei dialetti dell‘

Italia meridionale

Annanws , Il dialetto di M entone, in quanto egli tramezzi ideo

logicamente tra il provenzale e il ligure

Pmm , Fonetica del dialetto lucchese, con appendice lessicale

Mmm ( Gust) , Aggiunte all’

artico lo del M orosi sull'

elemento

greco nei dialetti dell'

Italia meridionale

onetica del dialetto pisano, con appendice lessicale

ti morfologici , concernenti il dialetto lucchese e

Gnon, Farma0 0pea e lingua franca del dugento

mr Lom a, Dell‘

influsso dell' « i o del j postonico sulla vocale

accentata, in qualche dialetto abruzzese ( continuazione e

fine)

Gun n, La versione rumena del Vangelo di S . M atteo, tratta

dal Tetraevangelion del 1574

Ascom , Afio

III

Page 9: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 10: glottologico italian0 - Forgotten Books

DELL’

INFLU SSO DELL ’-i 0 DEL j POSTONICO

SU LLA VOCALE AC C ENTATA ,

IN QUALCHE DIALETTO ABRUZZESE .

C . da LOLL IS .

Non mi sarebbe possibile designare il fenomeno con un nome consenti

togli unanimemente dagli studiosi; quantunque la natura di esso sia stata

abbastanza discussa e chiarita dai parecchi che ne fecero oggetto di studio

speciale, ricercandone congiuntamente le tracce nei varj idiomi neolatini ,o lo sorpresero e lo rilevarono solo incidentalmente, studiando la fonetica

in genere d‘

una e d’

altra lingua neolatina, d’

uno o d‘

altro dialetto Da

parte mia, io mi propongo di studiare l’

influsso dell ‘ -i o del j postonicosulla vocal tonica in dialetti dove esso non si fa sentire sporadicamente ,

ma assume le proporzioni‘

e i caratteri di legge continuamente e costan

temente attiva.

Nella regione abruzzese sono i dialetti teramano e chietino , che, con

tutte le loro infinite varietà sottodialettali, offrono una larghissima appli

cazione di questa assimilazione vocalica: mentre essa non appare che

rssai ristretta nell'

aquilano . Tale delimitazione deve apparir naturale a

U n posto particolare spetta al Sau mur, autore de'

bei saggi sui D ia

letti a settentrione del L ago M aggiore, accolti in questo medesimo Archivio

(IX 188 In essi si studia insistentemente influenzadell ’ —i sulla tonica

per entro a quel distretto neolatino, influenza che giustamente il Salvioni

ne considera come la caratteristica più spiccata. Anche vi si tocca degli

effetti dell’

z‘

di iato postonico sulla tonica. D 0po la qual citazione som

maria, non mi capiterà più di ricordare il lavoro del Salvioni, come quello,

che trattando l‘

identico argomento che è oggetto di questo mio Saggio,

dovrà di continuo star presente ai miei lettori.

Incomincia dal servirmi di questa denominazione, che mi pare accettata

da parecchi autorevoli, dell’

Ascoli, dallo S chuchardt, dal Paris, dal C ornu,dallo S torm e qualche altro. M i si permetterò. tuttavia in prosieguo di

adeperarne altre che più o men propriamente ne possano fare le veci.

Archivio glottol . ital XII.

Page 11: glottologico italian0 - Forgotten Books

2 de L ollis

chi ripensi che i due primi segnano al settentrione i confini dei dialetti

adini al napolitano , nel quale il fenomeno che noi studiamo è da ricono

scere indigeno; mentre l‘

aquilano va raggruppato coi dialetti laziali, in

cui il fenomeno è da stimarsi importato. D ella ragione intima poi di co

desta delim itazione, dirò d0p0 la compiuta esposizione dei fatti.

Alla quale mi è impossibile procedere senza prometter qui una diebis

razione, vale a dira'

che pel teramano mi sono strettamente ed'

esclusiva

mente attenuto alla parlata della città di Teramo : mentre pel chietino ho

preferita la parlata del mio villaggio nativo , C asalincontrada, il quale

solo a 7 ed 8 chilometri da C hieti. Ho creduto dar luogo a tal preferenza.

non già perchè del l‘

uno più che dell’

altro parlare io m‘

abbia pratica, ma

si solo per la ragione che nell’

evoluzione della vocal tonica provocata

dall‘—i o dal j postonico, la parlata casalese, che ci rappresenta del resto

lo stessissimo fondo dialettale che quella chietina, non arriva, nellamaggior

parte dei casi, come questa, sino al punto stesso a cui arriva il teramano,

ma si ferma al lo stadio immediatamente anteriore: ci permette quindi di

sorprendere una stessa forma in due diversi momenti del suo processo

evolutivo e ci rende perciò piu agevole il rifare la storia di questo .

CAPO PRIMO .

VOCAL E AC C ENTATA S OTTO L‘

INFLU ENZA D ELL’

—i.

PAROS S ITON I.

I. A. L ungo o b reve,in po s . 0 f . di pos .

,resta ge

nerahnente imperturbato . M a dato all’

incontro l’-i,l

a in questidialetti ne subisce regolarmente l

influsso Nondiventa però e,

come si aspetterebbe stando al la formulagenerica (c+ i da a i),

È caratteristico che in questi dialetti sia costante il fenomeno anche

per I’

d, che all’

incontro nelle condizioni da noi contemplate rimane inal

terato in dialetti affini, come nel leccese, pel quale il M orosi non ebbe ad

allegare che un m iniezzz'

minacci, con ie da a, solo per ottetto del nesso

palatile susseguente, Arch . IV 122 , e nel campobassano , D’

Ovidio , ib.

145-6 . Questi però ivi stesso accenna ad una serie di dialetti, tra cui l’

a

gnonese, nei quali « anche I‘

d soggiace con tutta docilità al le esigenze

dell'

i finale

Page 12: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tonica°

sotto l'

intl . d‘-i nell

abruzzese. Parossitoni. 3

m anciata dal Foerster ed accettata dal Neumann diventa

invece ie'

ed i in cas.,i costantemente in teramano.

l . Indec l inabil i. D i esemplari affatto regolari nonmi si pre

senta qui che il ter . Kimble Campli, nome di città. . In con

siderazione di tale scarsezza, fo posto anche al cas. 9 ter .

mi’

col relativo composto jami’

,ai quali si può aggiungere

anche il ter . assi'

assai : forme tutte per le quali va naturalmente tenuto il debito conto del fatto che l

’—i è attiguo

alla tonica.

D ec l inab il i ’. Fuer dipo s .

,cas . e ter . coincidono in -i

frite frati,’

mmalite ammalati, desperite disperati, suldite,

e cosi via dicendo in tutta la serie dei participj in —ato;

m ine mani tri ce travi,hinc cani, kreè

'

tgjine cristiani

rufi’

e3me ruffiani. All’

incontro in po s . abbiamo cas . ia'

ter . i bardiave bardisa'bardassi ragazzi kumbi9ne

kumbm e compagni, siende sinde santi dove la coinci

denza col cienti dell’

ant ven. (Arch . I 457 ) è fortuita,

kjendg kuindequanti feodgngnignde fulmgminde‘fulmi

nanti’

fiammiferi, piercepiss? passi, flette fitte fatti, pr igtte

Ztschr. f. r. philol . III 490 .

Ztschr. VIII 259 . Veramente il Neumann vuole all sostituito il j ma

questo non ci importa pel momento.

M i atterrò ad una certa abondanza nella raccolta degli esemplari ,

perchè risulti assolutamente sicuro che si tratti non d'

altro che dell'

ef

fetto dell’-i .

Avverto qui una volta per sempre, c he il suono vocalico casalese, da

me rappresentato per i , non eprecisamente la stessa cosa dell’

i toscano,

ed è tale che io non potrei rappresentarle con un solo dei segni di tra

scrizione messi in voga dal D irettore di questo‘Archivio

. Volge esso a

dittongo , e sarebbe approssimativamente rappresentato se scrivessimo f i.

M a vertendo questo studio intorno a un punto specialissimo della fonetica

casalese, mi si permetterà, dopo questo avvertimento,di non tener conto

di tale sfumatura.

Anche nell‘

Abruzzo si ha la parifi cazione di‘cristiano

ad ‘uomo‘

che

l‘

Ascoli notava pel soprasilvano, Arch. 10 .

C osì in questa serie di ie ed i da come nell’

altra che avremo a

studiare di e che da luogo alle identiche riduzioni, la forma teramana

presuppone come sua fase anteriore quella casalese.

Page 13: glottologico italian0 - Forgotten Books

da Lollis ,

plitte piatti galleniecce Jal leniéée‘

gall inacci’

tacchini

pi_ennepinnepanni, ligdre lidre ladri: ma .ikjifi‘

e schiaffi,

cosi pel cas. come pel ter . nel quale l ’ -ie era in condi

zioni speciali per non potersi mantenere. Stiano qui, ma

come singolari anomalie, i seguenti due plural i : cas. kierù »

carte,forse dal karti, che già ricorre in Buccio daRanallo,

C ronica di Aquila (M uratori, Ant. It. VI) alle stanze 20

e 73 , e frigtte che riporto a fraiia (v. Diez less.

,e cfr .

Ztschr . XI

3 . C onjugazione . Puo r di po s . anche qui i duedialetti coin

cidono in -i In voci di presente, cas . e ter . ji hai, iti stai,

fi’

fai, D i’

vai, si

sai,tutte con i da -ai ( cfr . sopra mi

da

mai), t’

amm ile ti ammali, t'

aresineti risani pi)°

e paghi,

jallive lavi, pire pari, kike cachi,kjime chiami

,ajire ari

,

col sol ito a iniziale. La 2“sg. cong. pres. è di regola iden

tica alla 2“ ind. : ke tu t’

amm ile , ke tu t’

aresine,ketu

pirepaja. Seguono qui forme d’

impf. e pf. ind.

,circa le

quali però vige la presunzione che piuttosto non si tratti

di fenomeno analogico (v. Capo terzo ) : tu kandice can

tavi,maîiive mangiavi , jam bbive rubavi

, par live par

lavi kandice cantai, mai‘

iive mangiai, jarrubbive rubai,

par live parlai, kum brive comprai, skappive scappai, man

nive mandai, jarrevive arrivai. Abbiamo però-ié ed—i

Per l’

a ( che l’

Ascoli a ragione non vorrebbe chizmar prostatico ) in

questo e molti altri esemplari, cfr. Arch . Il 444-5 .

Il Savini nella sua ‘ G rammatica del D ialetto teramano’

dà per le tre

pers. sg. dell’

impf. di I‘coning.

-gvg

—ivg —gvg. E se il suo paradigma

corrispondesse rigorosamente alla realtà. , si avrebbe sicuramente a fare

nella 2 ‘sg. con i da enon i da a. M a nei ‘ C aptivi

di Plauto, da lui stesso

tradotti, trovo forme in -ava (nel‘Prologo

: se kjamave, Place:; par la : )e forme in -eca (pag. 26 : le 3° pers . pesevg trafigve kiamare) : e nel la

canzone in dialetto ter. riportata dal Finamore, a pag. 325 del suo ‘Vo

cabolario non riesco a cogliere che forma in —ava le 3 pers. s'

iave, cam

baog, suppurtace). Nel chietino si alternano kask o; e kaskave, manka;

e mankavg, itdv;ne e s’

t{oeng, però con un certo predominio delle forme

in —6 Lo stesso avvicendarsi tra l’

originario-ava e l

analogico- cva

(meno frequente quest’

ultimo e quasi sempre coll’

apoc0pe di « va) si osserva in Casalincontrada.

Page 14: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tanica sotto l’

ina. d’

-i nel l’

abruzzese. Parossitoni. 5

per le 2° pers. ind. pres . quando la vocal tonica sia in

pos izione ( cfr. Declinazione) : cas . pier le ter . pir ie, cas.

ciej e ter . ci1'

je sali,cas . liesse ter . lisce lasci

, cas . Quierde

ter. guirde guardi, cas. pierie ter . pirie parti, cas . cpienneter . spinnespandi. Le forme del cong. sono del tutto iden

tiche a quelle del l ’ ind. : ke tu pier le pir ie, ke tu liesse

lisce,ke tupierie pirie, ketu cpienne spinne ecc. E an

cora esempj del cong. foggiato sulle 2° ind. sono : cas .

fieéée ter . fiéée che tu faccia, cas. cieéée ter . ciéée che tu

sappia, cas . viejje ter . cijie che tuvada,accanto alle 1

°

pss .

ke ji fac'

c'

e,cacce viaj e. Quanto alle 2° pers. sng. del pf.

ind. cas. kandiecte ter . kandicte cantast1 cas. maniecte ter .

maiiicte mangiasti, cas . jam bbiacte ter. jam bbicte ru

basti cas. par lieste ter . partiste parlasti , ad esse pure è

da estendere la riserva che ho fatta per le 1°

pers.

II. E . Premetto che i tre termini latini é i) dànno

generalmente lo stesso riflesso , che genericamente si può espri

mere ae nell’

uno e nell’

altro dialetto però varia alquanto

questo riflesso comune, secondo che la vocal desinenziale era in

origine a e u e pel cas. è anche possibile notare una l ieve dif

ferenza tra i riflessi della vocal tonica in po s . o fuo r di po s .

Esempj: f è l , cas. fdile (assai debole però il secondo elemento )ter . fate; vè ru, cas. vàire ter . vàre; pi lu cas. pà

'

ile ter .

pale;pec tu, cas. pdtte ter . patte; tè ctu, cas. tdtte tor. tàtte;

s trî0 tu,cas. stratte ter . strane. M a con nel cas. come nel

ter . l’

é di tè l a sera e l’

e di bel la si riflettoranno, sotto l’

in

flusso dell’-a

, per un suono ancor più largo che l’

e di vè ru

o l’

é di pè ctu.

Nonostante questa generica confluenza in un solo riflesso si

vedrà. che per via dell’

Umlaut si riesce a rintracciare, evi

denti in qualche serie, le differenti basi latine.

l . Indec l inabil i. Il solo esempio che abbia una qualche evi

denza è il cas. e ter. jireieri (più spesso con un a ini

1 Il qual riflesso generico è nel nostro studio, per amore di semplicità,rappresentato sempre con e.

Page 15: glottologico italian0 - Forgotten Books

6 de Lollis ,

ziale: jajire) : si aggiunge poi la doppia forma incerta, cas .

d_ece ter . dice Per i in pos. vada qui notato vindecas .

9 ter .

D ec l inab il i . Esempj di e ed i fuor di po s . : cas. 9 ter .

pile poli, nire neri, pujitepoeti, cas. prineter . plinepieni,cas. m ise ter . mise mesi

,cas. pajice ter. pajice paesi, col

quale manderemo l patronimici a dice, P iemundice, M u

lanice. E i il p0 s . cas. 9 ter . title tetti, clritte stretti,ka

pille capelli, pice paci, ee lo forme del plur . del pronomi

dimostrativo , comuni al cas. e al ter . : jicce ( sg. fecce) ,kicte, kille, hisse, i quali però hanno nel cas. il sg. kuicta

kuille kaisse. E sempj di fuor di po s . Qui vanno

registrate, non senza notare al solito , la condizione spe

ciale dell’

immediato contatto tra la tonica o l’-i,le forme

di. pronomi possessivi teramano : li mi’

e l’

analogico li li’

( sg. la mi’

,lu risalenti, secondo me adun m iei

( sg. m ica), che troviamo subito di làdal Tronto, adAscol i

( cfr . in D’

Ovidio, Arch . IX 33 sgg.

,I

it. mio =m ieo). Quindii sostantivi spidespiedi, e pidepiedi, il quale ultimo peròvale solo pel cas. ; chè, quantunque il Savini dia nella sua‘ G rammatica

(p. 41 ) un pede pel sg.

,in realtà. nell

uso

è assai più frequente pide. Data la pos izione i due dia

letti ci si presentano con esito diverso : cas. liette tor . lil le

letti,cas. piezze ter . pizze pezzi, cas. tiembe ter . timbe

tempi cas. nierve ter . nirve nervi,cas. eierte ter . éirte

certi cas. liebbreter . libbrelepri cas. bielle ter . bilie,cas. kactielle tor . kactille, e cosi via per tutta la lungaserie delle voci col sufl

.-el l o; cas . allende ter . dinde

denti cas. carg'

iende tor. carg'

inde sorgenti cas. cendemiende ter . cendemincle e cosi di seguito per tutto le voci

col sull'

.-ento od -ente°

Il cas. ha conservato dunque l’-e di doce, il ter. l

ha mutato in o i,

forse, come ammette il D’

Ovidio per l’

it , sull’

analogia di undici, dodici;

Ztschr. , VIII 93.

C fr. D’

Ovrd10 , ib. 89-91.

C on figura di‘Umlaut

abbiamo il ter.

’mmié; invoco , nel quale 1 i

'

lat…pare si sia ridotto ad i per efletto dell’

attiguo é; e ancora il ti pare

Page 16: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tonica sotto l’

infl. d’—i nell

ahruzzese. Parossitoni.

3 . C onjugazione. L’

o'

( è i lat. cl . ) in ambedue i dialetti si

riflette al solito per i , davanti a consonante scampia. Ab

biamo quindi per la 2°

ps . sg. ind. e imperat. , cas. 9 ter . :

kridecredi, cidecedi, [spiresperi] jarebbile ricoprì, da

vel um videvedi, mine‘meni nel significato di percuo

tere, vive bevi, cas. jarepriheter . jareplikeripieghi. Per

la 2° sg. impf. , cas. 9 ter . kredive éedive vedive vevive

pulire fac'

ice; statine stavi e sive eri (cioedel solo cas.

°

3° ps. cere), model lati il primo su faéive, il secondo su

stive( I°

pl . cas. cavdme, 2°cavdte ° ter . cajame ca

jate Nell’

e'

in pos . continua,al sol ito, l

accordo tra il

cas. o il ter . : 2° ps. sg. ind. o imperat. vinnevendi,’

nziìîe

insegni, mille metti, jindre entri, ctrinestringi, di o. alla

1° ps. ctreîie. Passando all’

é,esso fuor di po s . si ri

flette nei due dialetti per i : cas. e ter . vi’

vieni,tz tieni,

si’

tu sei (vie'

tie'

nel campb. ) mitemisti primepremi,niie neghi, live levi. E qui è anche il posto delle 1

°ang.

pf. ind.,cas . e tor . : kredive credoi

,c'

edive cedei, vedice,

putive, fac'

ive e statine ( che il solo cas. ha calcato sull’

a

nalogia del precedente risalendo esso,come al Capo terzo

ci sarà. dato provare, adun ec i anzichè adun eai M a

tosto che l’

é si trovi in pos izione, all’

i ter . il cas. ri

sponde coll’

té intatto : cas . si_ende ter . cinde senti,

ligg'

je ter . lig'

g'

e leggi cas. cti9nne ter. .ilinne stendi ,cas. éierke tor. éirkecerchi (dove si avrebbe una nuova

abbia in bike (a la él7tf : alla cieca) e in éilf , caelum , favorita la rat

trazione del ditt. io : e chi sa finalmente per quale causa speciale e per

quale processo si sia venuti a forme quali attimi; attento, a itindea stento ,

cimbre sempre, rit resto , appris ; appresso , li.—ite lesto. Quanto al cas.

noterò tra i pochissimi ie, non dovuti al la metafonesi , quello degli agg.

ciel-de verde e fierme fermo; dove son da vedere, per fatti anal oghi : D iez

gr. II‘ 64, Cornu in Romania XIII 289, S chuchardt voi: . I 254-5 . In cas. si

ha anche il sg. ckigrng scherno : sicchè si sarebbe tentati di riconoscere

nel ditt. ie l’

ofletto dell’

attiguo r + cons.

Per spiegare queste forme, mi par preferibile ricorrere all’

analogiada

me accennate, anzichè al Iat. sedere. C hè del resto cosi l’

una come l’

altra

spiegazione è indifferente al caso nostro ; cfr. G ròb. G rundr. 540 . Il cas . ha

poi anche la 3° sg. ind. sé, è, che ricorda il ven. z

'

é.

Page 17: glottologico italian0 - Forgotten Books

de Lol lis

prova contro°c ir car s ) , cas. le devierte ter . te devirte ,

cas. mierde ter . mirde meriti,eas. jappignne ter . jappinne

appendi, cas . vieste ter . viste vesti,cas . jacpiette ter . ja

spitte. Il paral lelismo tra le formule ié ed i nei due dia

letti continuandosi nelle 2° pers . sug. del pf. ind. della II

e III, parrebbe risultarne una base -esti non -ecti; es .

cas . kredieste ter . kredicte credesti cas. cedimeter . vedicte

,cas. putiecte

ter . putisie cas . faéiecte ter . factsacicie

cas. statiecte ter . statiste stesti,cas. mettiecte ter . melliste,

cas. lejg'

iecte ter. leg'

g'

iste, cas . jappennigste ter . jappen

appendesti, cas . cendieste ter . cendicte sentisti. E ana

legamento saremmo riportati a un -esci nelle 2° pers . sug.

dell’

M pf cong. di tutte le tre conjugazioni: cas . maiiiecce

ter . manicce tu mangiassi, cas . kandiesceter. handicce tu

cantassi cas. diesse ter . disse tu dossi, cas. avi_esse tor .

avicce, cas. lejg'

riecse tor . leg'

g'

icce, cas . cendiecse ter . cen

clicce tu sentissi; e le 2°

pers. sug. del condizionale (modoverbale del resto assai poco usato ,

usandosi per lo più in

sua voce I’

impf. cong. ) cas. m narrigiceter . manariste

tu mangeresti cas. caparriescetor . capariste tu sapresti,

cas. vennarri_ecce ter . vennazicte venderesti cas . sendai

r iecte ter . cendar icle sentir sti

La I° ps. ( rara però nell’

uso) è mafiescpvedesse senden} ; in cui

rimasto inalterato ci prova che in abruzzese *m andias s em vidis s om

s entis sem non hanno preso a prestito dal pf. ind. , come prendono nel

l’

italiano , un i desinenzîale. L o s della 2° ps. ( cfr. camp0 b. faéiè? ) nonvedo come nel casalese si possa spiegare , tranne che ricorrendo al la‘satzphonetik

. È forma che entra in molte combinazioni paratattiche, nel le

quali è ridotta adausiliare e perciò quasi procliticn; come nelle esclama"P ,

zioni le ouliecc avé vorresti averlo l, jokkeje capiecs a dici; che tugl i

sappia dire; o in javieii’a fd, javiec

'

c"a di

’. In simili congiunture si sa

reb be avu'

to onde ssj +voc. e c'

da ssj. Il fenomeno si ritrova

in tante altre varietà sottodialettali dell’

Abruzzo.

A spiegare questa forma di 2°ps. sg. condiz. col pf. ind. anzichè co l

pchpf. cong. di h ab ere ( cfr. M ussafla, beitr. 2 1 mi confortarebbe, Oltre

che la desinenza teramana -iite, non -icsg, la 1°

ps . sg. cas. maii'

arré’sa

parre"da °mangiare avei

,

‘sapero avei

. Il doppio r meritapoi anch’

esso

qualche parola di spiegazione. Accanto al la forma di I° ps. mafiarré’ecc.

,

Page 19: glottologico italian0 - Forgotten Books

de Lollis ,

mento convento S i ha, è vero , in cas. e ter. o cuje ( in ter.

anche no}; e oj e) , adoperati in fin di periodo o davanti a vocale

(nuj’dvetre nuj

’adclre) : ma ivi si tratta d

un -je epitetico che serve,

dando più corpo al la particella pronominale, a dare sfogo all’

ictua

enfatico, ovvero a rimediar l’

iato, e occorre di frequente nei due dia

letti, applicato a forme per le quali non si può sospettare l’

esistenza

d’

un -i; p. es . alle voci pronominali enfatiche del l’

obliquo : mej; tgig,

al nominativo del pron. pers. di I° jiv"

e, al num. trgje tre, al sost.

rreug re ecc.

2 . D ec l inab il i. L’

p fuor di po s .,sotto l

influsso dell’-i,di

venta eil in cas.,il in ter . D ove daremo il primo posto

ai plurali delle desinenze- one - or e - o s o

,che insieme.

con le forme più costantemente ridotte nei territorj ove la

metafonesi è normale e quello che più se ne risentono

dov’

essa non apparisce costante E sempj. cas. kanneiinr;ter . kanaane, cas. kafeiineter . kafane contadini, cas. pa

treune ter . patm ne, cas.

kkacejeilneter .

kkasejune, oc

casioni,cas. fieiire ter . flare fiori, cas . cerveteiire ter . cer

veture, cas. speiise ter . space sposi , cas. pajureiice ter .

pajum se paurosi cas. kurejeiìse ter . kurejuce curiosi. E

Riguardo a questi e consimili casi di paragoge nell’

uso toscano, è da

vedere il cenno che recentemente ne fece il Bianchi, Arch. X 320 n. 2 .

[M a anche è da rivedere il luogo citato in aggiunta alla n. 2 di p.

M eglio di cosi non saprei rappresentare questo suono avvicinantesi

all’

à fr. e lomb. Del rimanente, nella bocca dei parlanti idioti, il css. non

dà. mai il suono puro dell’

n teso., neanche da ii lat. , sibbene un suono da

rafi igurarsi con gu: meulemulo, mm emuro, il quale poi si avvicina forse

un po’

di più all’

u teso. , quando si tratti di ti

in pos. Dato l’-i

, il secondo

elemento di quel dittongo si acuisce e passa ad ii. Trovo notato in Fina

more, Vocab . p. 28 , che l’

ii lamb . non è estraneo ad alcuni dialetti del

l’

Aquilano. E qualche traccia non ne mancherà di certo nel territorio

teramano.

Le desinenze di plurale-uni -uri -uci sono normali nell

odierno aqui

lano. E ad ogni piè sospinto se ne trovano esempj nel più antico testo

aquilano che si conosca, la C ronaca di Buccio da Ranallo sec. mv) , in

M uratori, Ant. It. t. VI (v. anche le varianti che per un certo numero di

quartine io estrassi dai tre mes. superstiti, in Bul lett. del l’Ist. Star ., n.

°

G li antichi testi meridionali , in genere,ne riboccano , e assai spesso , in

verità, ci dànno anehe -uco -os o’

. Per il settentrione, v. Arch. I 425

sgg., ecc.

Page 20: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tanica sotto l’

infl. d’oi nell

abruzzeso. Parossitoni. 1 1

inoltre: cas. neiiée ter . nude noci cas . peiic'

e pulci ( col

sg. pa'

uée : la pesiz. è rimasta nel ter. pug’

g'

e,sg.

cas.’

nneiidetor .

m ade nodi. Per l’

einpo s . : cas. jeiirneter . jarne giorni, cei rispettivi sng. jaerne jum e, nei qual ila palatina attigua avrà. per avventura favorito lo sviluppo

del ditt. uo, richiusesi in ter .

°

cas. seiirg'

e ter. curg'

e sorci,

cas. teùrde ter . turaletordi, cas. ceiirdeter .

m rde, cas

keiìrte ter . kurte certi cas. leùmme ter . lumme lembi, cas .

jeiirze ter . jurze orsi. L’

Q fuo r di po s . ci presenta

le identiche riduzioni: cas. beùne ter . bunebuoni, cas. neuve

ter. nuce nuovi , cas. peiike ter . pube pochi , cas . b eliveter . cuce bevi, cas . teiinetor . tunetuoni. In po s .

,ne

risulta pel cas. il ditt. ad, a cui il ter . risponde con il

(contratto questo da un anteriore ad, cosi come abbiamo

visto analogamente ié contrarsi in i) : cas. puorée tor .parce

porci ,cas . puecle ter. paste pesti cas. muerte ter . marte

morti cas. kugtte ter. kutte cotti cas . rugsce ter . russe

grossi, cas. itugrte ter. ilarie storti.

3 . C onjugazione . Anche qui, naturalmente, da 9 fuor pes .

e in pos . , eis in cas . e a in ter . Nelle 2° pers. ind. pres

cas. l’

addeiine ter . t’

addune t’

accorgi cas. jaddeiireter .

jaddure tu odori, cas. jeiiii'

e ter . june ungi ( 1°

ps. Qi'

ie),cas. keiirre tor. kur r

e corri, cas. keneiiie ter . kenuè'

e co

nosci,cas. reiimbe ter. rumbe rompi cas. jarecpeùnne

ter. jarespunne rispondi. D i voci di pf. ho appena il ter .

faix'

e fui (ma anche fave che andrebbe registrato tra i

casi di 9 fuor di po s . o fuste fosti (Savini gr. Sul la

3° ps. fui .ie in ter . e fu in cas.

,influiscono forse la l ‘

e

la Pel ter . fusse, usate per tutte tre le pers. sng. del

I’

impf cong. o il cas. ji ferisce tu feiicce ( cfr . javiesse

cendie.iie kuil le feiicce, io fossi, tu fossi, colui fosse, l’

eit

non si spiega foneticamente che alla 1° e 2°

ps. queitepoi non mono che le forme del pf. ind. avranno attratta

Nel la scelta di questi esempj, evito i temm . che già abbina nel sin

golare Pdin ao ed a , ed almeno quelli che altro non vi presentino se

non uo ed a.

Page 21: glottologico italian0 - Forgotten Books

de Lollis ,

la 3°

Da Q fuor di pos .

, eu in cas. eda in ter . Nelle 2°

pers. dell’

ind. pres . : cas. pei? ter . pu’

puoi, cas. eeil’

ter .

vu’

vuoi,cas. meiire ter . mare muori, cas. meiive ter . mace

muovi cas . hottée ter . huée cuoci cas. ceiine ter . cun e

suoni. M a in po s .,cas. uo ter . a : cas. puerte tor . parte

tuporti, cas .jarehugrdeter . jarekurdericordi, cas. spugrkgter . sparke sporchi, cas . jabbugtte ter . jabbutte tu gonfi .

IV. U . Data la sensibilità di il sotto l’

influsso dell’-i

la risultanza, che preperzionalme1lto alle altre vocali in egual

condizione si aspetta ,sarebbe un il ; ma il ter. mostra di non

r isentirsi dell’ ‘Umlaut

di u; e volendo dare pel cas. la rap

presentazione più approssimativa del suono che ne risulta, deve

pur qui preferire al semplice il la combinazione eil,della quale

mi sono già servite.

Indec l inab i l i . M ancano.

2 . D ec l inab i l i . Fuo r di po s cas. meùte ( sg. mente) ,neude nudi ( sg. nende) cteille astuti ( sg. stente) , heùte‘cuti

porcellini d’

India ( sg. heute; quale l’

etimoi ) , geiife

gufi meiile meùre muri. In po s . : cas . 5treiilte strutti,

nel signific. di distrutti’

( sg. ctreutte), jasceutte asciutti

( sg. jasceutte breiitte brutti, jeiiste giusti , nel senso di‘

precisi’

comep. es. : cinge m ise jeiicte cinque mesi giusti .

C onjugazione . Fuer di po s . cas. tujajeiice tuusi ( I°

ps. jajeuse) tu jaremeilte rimuti ( I°

ps.

°

jaremeute) tu

cpeiite sputi ( I°

p'

s. spente), tujajeute ajuti, tujeiire giuri,ta jappeure appuri. In po 3 . cas. tujajjeusteaggiusti, tul

ammeiisce ti ammusi, t’

imbronci (1° pers. jajjeucte, m’

am

meucse).

2 .

PsorÀnoss1rom .

S i tratterà anche qui di un fatto meramente fonetico e non di natura

analogica, come vorrebbe lo S chuchardt, il quale riportò l"U mlaut

dei

proparossiteni al l’

analogia di quel lo dei parossitoni. Ztschr. IV 118 . Quanto

La spiegazione del fasci settentr. e merid. per effetto di ‘ Umlaut’

è

già accennata dal D’

Ovidio in Arch. IX 39 n. 3 .

Page 22: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tonica sotto l’

infl. d’-i nell

abruzzese. Proparossiteni. 13

poi al la relativa scarsezza di esemplari, di quelli specialmente che pre

sentino la vocale accentata f. di pos. , è da considerare che da una parte

rssai spesso il preparossitenismo scompare a causa del dileguo del la vo

cale postonica, e che dall’

altra il massimo d’

ictus , che si raccoglie sulla

tarzultima accentata, dà spessissimo luogo alla geminazieno della censo

nante postonica.

5 1. A.

Indec l inab i l i . M ancano .

D ec l inab il i . D iversamente da quel che si è visto pei paros

sitoni,l

ic'

cas. si mantiene anche fuor di pes . C iò signi

fica,che anche quando il preparossitenismo non dia luogo

alla geminazione della consonante postonica, l’

accento sulla

terzultima ringagliardiscepur sempre la consonante in modo

da avviare una posizione. E s. : cas . iécenetor. isene asini,

meri_ékule ter . merihulemiracoli’,cas . dijévele ter .

dijieele diavoli. In questa serie rientra,ma per vie singo

lari,la riduzione cas. del pl . al ter i , pel quale i due dia

letti han seguite lo stesso processo evolutivo solo fino ad

un certo punto, deviando poi ciascuno per suo proprio conto .

Le fasi°aul tr i

“antr i

'avtr i sono attraversate di con

serva dai due dialetti ma al nesso consenantice - c l ri

mediò il cas . col l’

epentesi di un e:°aeetr i , e il ter . col

l’

assimilazione :'addr i (cfr . ALTU : cas . jdvgate ter . jadde).

Aggiungiamoci l’

effetto dell’-i,e siamo normalmente al cas .

ji_évetre, che va così tra i proparossitoni, e al tor . jicldre,che piuttosto rientrerebbe nella serie dei parossitoni ( cfr .

il chiot. jieetre, che per la riduzione dell’

d va col ter . o

per quella del gruppo LT cel Per la stessa via C hu

jiévetre, rientrano qui i cas . ji_évete alti ( ter . jidde) e kieeeée calci (tor . kig

'

y'

e) In pos . : cas. jiéng'

eleter. jing'

eleangeli, cas. pi_éccere ter . piscere passeri.

11 Savini danel less. un pl . m;rdltulg; ma mi son potuto assicurare,

c he la forma da me registrata è frequentissima, almeno nella campagna.

C fr. Ascoli, Arch . VIII 118 , deve spiega per un processo analogo fermo

c onsim ili che son nell’

Italia settentrionale.

Qualche cosa sia pur detto di ié da a nel proparossitene cas .

m io padre. U n cambiamento qualitativo nel la vocale di terzultima in sos t.

Page 23: glottologico italian0 - Forgotten Books

14 de Lollis ,

3 . C onjugazione. Fuo r di po s . ; le 2°

pers. sug. de’

ind.

pres. : cas . hiérehe ter . kirehe carichi , cas. kiépete ter .

hipete capiti, e il cas. ajiéveze alzi (ter . deve l’

a

iniziale non ha nulla a che fare coll’

originario ma,al

solito,è soltanto prostatico. In po s . : cas. friébbehe ter .

fr ibbehe fabbrichi, cas. ajiébbete ter . jibbete abiti. Altr i

verbi, che per la 2° ind. sg. ci si dovrebbero presentare in

queste condizioni identiche,sene sottraggono per il solito fe

nomeno dell’

accento riempinte nell’

intiero paradigma: jamV l

masike tu mast1cl n, maem o tu maclnl .

5 II. E .

l . Indec l inab i l i : cas. 9 ter . tr ideee tredici, e stdéée sedici

che si fa preparossitene per l’

afi ssiene del pronome enclìtice, è anche

nel campb. mugligrema di c. a magliera; D’

Ovidio , num . 14. M a non se

se la ragione che il D’

Ovidio allega pol suo caso, il passaggio cioè del l‘

g'

da penultima a terzultima, possa valere pel mio, dove s’

ha una modifi ca

zione ben più profonda, che dovrebbe dipendere da causa più valida. Ver

reme porre il substrato pdtr e-m i anzichè patir e-m o ?

Anche per quest’-g: -i in trideéee sidgé; non saprei se servirmi del la

spiegazione data dal D'

Ovidio per le corrispondenti forme italiane, secondo

la quale bisognerebbe ammettere in un dato momento anche per I’

abruzz.

il passaggio di e postonico ad i pel contatto della palatina. M a verrebbe

anche da pensare al l’

analogia con quindec im , alla quale probabilm ente

già si dove un s idec im di vlg. lat. ( S chuchardt vok . I S i sa

rebbe poi tentati di far qui un po’

di posto anche al singolarissimo av

verbio di luogo dig'

hkeég in cas. , dihkueé; in ter. , che signifi ca‘da queste

parti, non lungi di qui’

. M a per quanto sicuro a me appaja che in questa

combinazione avverbiale, di tarda età. , entri l‘

ec cu con l’

epitesi di c i

( cfr. dig'

kute in Finamere, vocab . , e’ilekete, costi, in D

Ovidio , Arch . IV

altrettanto improbabile m i appare che il dittongo sia dovuto al l’

in

flusso dell’-i di ci che non si fa altrove mai sentire ( s

'

taééedaéc'

; stacc i

dacci, faéjteée fateci; non già c'

tigc’

éedigc'

c’

e faéitgée). Nè più legittima sa

rebbe l’

ipotesi di un trattamento speciale'

dell’

é di ec cu ridotta com’

era

alla condizione di terzultima, poichè in ambedue i dialetti si hanno : jfk

h;mg j}kkgtg jéhheée eccomi eccoti eccoci. Quanto al d iniziale, dobb iam

nei riconoscervi la proposizione del S i di certe nel ter. , dove sono anche

de’ssdper costa, de

’l ldper di là, e, ciò che più monta, dejekkf per di

qua, e deve inoltre questo avv. dihhugée è usato quasi esclusivamente

nella frase for; d’ihhueée, formula di scongiuro (alla lettera:

‘ fuori di

Page 24: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tonica sotto l’

infi . d’-i nell

abruzzese. Preparossitoni. 15

2 . D ec l inab i l i . Es. di e fuo r di po s . : cas. terric'

ene tuoni

( sg. terrééene), ter. c‘endisemecentesimi, a cui il cas. ri

sponde eccezionalmente con éendèéceme In po s . : cas.

di_ébbete tor . dibbete debiti. D i fuo r di po s . : cas.

m i_édehe ter . m ldehe medici, cas. c'

iéhule ter . éikule fu

rnnooli cas . pri_évete preti ( ter. colla solita assimilazione

pridde). La maggior consistenza che nel preparossitene

consegue la cons. postonica, spiega qui pure l’

identità tra

l’

esito della tonica fuor di pos. e quello che certamente se

ne avrebbe nella posizione. Nel cas. jinnele lendini, l’

atti

guitadel j deve avere impedito l’

ié.

C onjugazione . Rari es. di 2° pers . ind. pres. : cas . prigi

deke tor . prideke predichi, cas. ci_ékuete ter . cihute seguiti,che valgono tutt

e due per l’

é.

l l l . o.

I . Indec l inab il i : cas. deu'

deée ter . dùdec'

edodici.

2 . D ec l inab il i . E s . di 9 fuor di pos . : cas. jeii'

vene ter .

g'

ùvene giovani, tor . befoileée bifolchi ( invece del quale ci

aspetteremmo un befug'

g'

e come dug'

g'

e dolci; e il cas . ha

infatti befeilc'

e, sg. befgc'

e, parallelamente a dgc

e delicedolce dolci); cas. treii

'

vede torbidi. Inpo s . : cas. feiì'

nnehe

ter . fùnnehe fondaci. Es. di fuor di po s . : cas. muéneée ter . malneée monaci, cas. hug

'

dec'

e ter . hùde6e codici,l

uno e l’

altro rari nell’

uso,cas. .itug

'

mehe ter . 5tzimehestomaci scarsi esemplari dai qual i si può ad ogni modo

qui con cui chi si accinge a narrare tristi avvenimenti, in mezzo a un

orecchio, protende allontanare il pericolo che qualche cosa di sim ile debba

accadere a chi parla e chi ascolta. M a pel cas. , che ci dàpediergjg peraria, viene il sospetto che anche il d di diéhkgc

'

e ( vece usata quasi sempre

in frase: pediéhhf ée) non sia che una prostesi, qual si ritroverebbe anche

in che ricorda l’

umbre testo is te ( cfr. Ascoli, Arch . Il qual

pur sia l’

origine di quel t Senonchè, nel cas. stesso si hanno pe’

jekkeper

di qui, p; jesseper costò , p; jel leper colà, formazioni del tutto identiche

a quella di cui qui si discorre e in cui la prostesi del al pure non ha luogo .

sg. égndéseme. Nessun vestigio ha dunque lasciato l’-i atene dell

in

flusso che il Foerster gli attribuisce nel le voci corrispondenti del l’

afr. ;

Ztschr. III 496 , cfr. Neumann ib. VIII 26 1.

Page 25: glottologico italian0 - Forgotten Books

de L ol lis ,

concludere che l’

l’

e'

fuor di pos. nei proparossiteni subisca,

con perfette paral lelismo ad ci ed _é nelle medesime condi

zioni,una riduzione identica a quelladell

é inpos . neiparos

sitoni stessi. Inpos . : cas . juémmene ter . jammeneuomini,cas. erugîhhele ter . erùhhele broccoli, cas. hugmmedeter

hùmmeele ‘comodi

comodità ,cas. mug

'

bbele ter . m tlbbele

mobili.

3 . C onjugazione. Qui pure, a stento ci vengono in ajute poche

pers . sg. ind. Per g'

fuor di po s . : cas . jadduécele ascolti.

Sarà, come il Caix supponeva pol teso. usciare e il nap.

aucoliare, dal go'

t. hausjan e dall’

a. a. ted. lausen? Am

messe l’

uno o l’

altro etimo,accanto alla 1° ps . ind. pres .

jaddécele ci aspetteremmo la 2°

jadcleii'

cele, al modo stesso

che sulla base ted. rauben si è avuto alla 1° ps. jarrgbbe

e alla 2°

jarreiibbe. In po s . : cas . jannuémmene ter. jan

nùmmene uomini, la prima delle quali forme richiederebbe

la base nò m en che omai si può ritenere accertata (cfr . p.

es . Arch . I 365-6 ) edè ugualmente richiesta dal pl . campb .

nome ( D’

Ovidio , nm . in cui l’

é,date 1

’-i,avrebbe

dovuto divenire il,e dal sg. leccese nomu ( M orosi, nm .

in cui l’

é avrebbe dovuto riflettersi per il . D i

fuo r di po s .

,mancanza assoluta di es. pel ter . ;e solo es .

cas. : jareeuétehe frequentativo di voltare quasi‘rivolti

chi’

. In po s . : tor . jareviiddehe, che ancora è‘rivoltichi

cas. euémmehe ter . vùmmehe vomiti cas. muéééeke ter .

mzz’

ééehe morsichi,dove, se veramente muééehd è da

'mar

zehd, come vorrebbe il D’

Ovidio (nm . 14 ) e come com

prova il pl . leccese muézzehi ( con ue da o'

per efi'

etto

di -i; M orosi, nm . l’aud cas . è del tutto normale;cas .

chuérteke ter . chairteke scortichi cas .

ndm éppeke ter .

ndralppehe incespichi, benchè il vocab . del Savini porti il

sost. sg.

nclrzippehe anch’

esso con il da ud. Per l’

otimo

logia di queste voci basterà 1’

it. intoppo intoppare ecc

.

con l’

epontcsi di r1

.

E chiaro che i verbi italiani incecpicare intralciare intoppare sono tutti

nello stesso rapporto ideologico coi rispettivi sostantivi cespo ( cfr. D iez

Page 27: glottologico italian0 - Forgotten Books

de L ollis

nanti dal j e quelli in cm l’

uno e l’

altra sono a contatto .

Certo , il j che segue immediatamente alla vocale accentata parrebbe dover avere su di essa un

influenza più diretta e forte

che non il j separatene per una consonante, attraverso la qual e

esso devepassare, rimottondoci unapartedella sua vigoria, prima

di arrivare alla vocal tonica ( cfr . S chuch . ib . 1 16-7 M a, neiefl

'

etti,una differenza sensibile non c

è davvero .

S L A.

Indec l inab il i . Bello e sicure esemplare è il cas . Br icco

Biagio, a cui non se se corrisponda in ter . Brixia. Quanto

al cas .

nni_ende ter .

nninde innanzi, se unj qui veramenteè surto pel tramite di i +vee. ( cfr . B

Ovid.

,Arch . IX

riesce un po’

strana l’

integrità della dentale attigua.

D ec l inab il i . Abbiamo in ter . jiéc'

e giaciglio ma cas .

facce) , in cui però probabilmente, più che ad Um laut’

,

l’

alterazione della vocal tonica si deve al l’

attiguità del

suono palatino . Nè più sicuro mi pare il cas . lienc'

e nel la

frase a de lignee‘di gran corsa

,in cui è possibile se

spettare un pl . e quindi un case di ‘ Umlaut’

per-i. D i

certo valore invece è pedi_éreje‘

per aria al quale risponde

regolarmente il ter . pell’

ireje

Inalterati : cas . e ter. kai? cacio, ease bacio (ma, sotto l’

azione dell’

di plur. : cas . e tor. cas . ceras"

e tom . , ciliegia, a cui il ter. rispondi»

con éerdsg masc ., il quale , paressit0no com

è , non riviene a c o r i su, m a

piuttosto a *c eras eu col j assorbito, cfr. il romanesco c

'

eràca. Il pl . cas .

è éer_éi'

g. C irca i continuatori di - ar iu -ar o , intatto il tipo

macel lare, heiterere calderaje, jennare, o non valido per il nostro caso i l

tipo huniejire consigliere,kandenirg cantiniere. Il cas . e ter. c

'

tajje, m i

sura di capacità, sarà. il tese. staje. Intatti - ail o o -dii o : cas . e ter .

Jajje aglio, pajje, majjg, huajie f. quaglia, kuajjem . caglio, cbajjg sbagl io

( pl . cas. sbi9jj; ter. sbi;je) ; rafie, baiig, kane cam bio , itaîze, hum bmîycompagne , ha.iìaiie, e il semiletter. hapetdneje (pl . Intatti

ancora: cas . ldmgje ter. ldm bgjg‘ lamia

,volta, arco cas. lac

ée sedano ,

apiu; cas . e ter. rejig: rabbia cas. e ter. viaj eviaggio (pl . cas . n j ;ter. vijijje), cas . dammajedanno ( cfr. frnc. dommage); cas . e ter. m ak

kjt’ : ecc . ; cas . 0 ter.

_)al lenaéée gallinaccio (pl . cas. jal lgnige'

c'

e ter. jat

leniéc'

e) , hatenaéée; ecc . , cas . 0 ter. piaz…ze, cas . desjra’

zejg ter. deser ti..iejg (ma per

‘tu ringrazn

: cas . )‘

argnjrié:eje ter.

,7areng7rii igjg).

Page 28: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tanica sotto l’

infl. di j poston. nell’

abruzz. 19

C onjugazione . Nessun esempio‘.

:S II. E .

Indec l inab il i . M i fanno difetto esempj di certo valore

D ec l inab il i. E semplari di sicuro valore: cas. e ter . r ia:

peritoneo’

nniveje indivia, derivato di intîrbu°

.

Ma al contrario : huniejje consiglio me;je miglio pl .

mgje) , maracrjje°, ogéc

'

e vi c ia,cehhje secchia (però

La nota precedente finiva con un esempio d"U m laut

prodotto dall’-i

di 2 °

ps . , in un verbo che alla l .

° manterrebbe I’

d intatte , nonostante

il -j cas . jargng7rdz;jg ter. jarenjrriiieje). Ora continuando , ecco altre

prime persone allato alle seconde: cas . e ter. rac'

ée facio fei-be fiéc

'

; fa

vias ), saéég sapio ( siééée cirié;°sapias haéég ind. e cong. : cas. higéég

to r. hiéc'

g), naif; vado , m’arrajj; m

arrabbio , sbajjf sbaglio ,tajje taglio

cong. : cas . vigje, ind. vi’

, cong. e ind. : cas . t’arfi gjj; sbigijg tigiig,

to r. vij e t’

am ije cbijjg tijjg).

11 cas . digit;‘

per di qui’ °in questi dintorni

, per lo più usate in

frase p; ddigs'

tg, non lungi di qui, Jammgnde digs'

te, jabbal l; dies”

tg) sarà

ben parente dell’

esti che è nel tese. questi; ma il suo ig si dovrà al l’

analo

gia di di{kkeég ter. dikkuec'

e (p. 14 n. I ) ; poichè un -i e un -j ( is tic ecc. )non avrebbe portato l

e ad altro che ad i. E a una qualunque spinta

malegica (probabilmente a quel la di’nnigndg), non ad ‘ U m laut

, si dovrà

ul cera l’-ie

'

del cas .

’nienignde

‘ fino a’

, al quale difatto il ter. risponde

en’

nìengnd5 e non con’nîeninde. Voci di analogo tipo si lascian rin

tracciare dell’

U mbria giù giù sino in Terra di Lavoro . C fr. Arch. Il 446 ,

deve l’

A scoli spiega il reatino s'

inente loko per sino + ini + il l o c . Non

farebbe certo al nostro caso la spiegazione che del ven. inkinamente, re

gistrate dal Boerio , dava il M ussafia , btr. 67 , vale a dire di di+ qui + in,

aggiuntovi il suffi sso avverbiale. C hi» del sufi .-ente in nessuna tra le molte

varietà dialettali dell’

Abruzzo credo vi sia traccia.

C fr. Ascoli, Arch . IX 104-5 .

Nulla contano, naturalmente, vizgjg, sm i: ;je,

’mm id;jg in teramano

ro lla gem inazione della. postonica, sonora anche nel le due prime voci) , diorigine letteraria; hemmis

'

e camicia, è anch’

esso un esemplare di poco va

lore; cfr i.ie sfregio ,.itrzjig striglia ( il cui i vorrebbe C anel le mantenuto

dalla posizione palatile , Riv. di Fil . rom . , I derivano l’

i dall’

atona

del le forme verbali.

Trovandoli in compagnia di esemplari come mene, non saprei per

marav_qije e kunégjj; ricorrere alla spiegazione che il Neumann, Ztschr.

"111 26 1, detto del fr. merceil le e conceil , di un influsso cioè di forme ver

bali od aggettivali sul sostantivo.

Page 29: glottologico italian0 - Forgotten Books

de L ollis

rehhje orecchie ,c_eéée seppia ( reve triglia, cgi

l

tene vendemmia,nei quali tutti il j non è riuscito adalte

rare l’

e'

Quante all’

é , ecco esempj normali ( cas . ie”

,

ter . i) : cas. remiécldeje ter . rerniddeje rimedio,cas . kun t

m iéddeje ter . humm idcleje comedia, [cas . bbiéiteje ter

bbi.iteje bestia], cas. eiehhje ter . eihhje vecchio,cas. pn g

m eje ter . primeje premio, [cas. ter . prig'

g'

e, pl e

giu, venez. piog'

g'

e, malleveria], e finalmente il cas. lieg'

g'

e"l eviu

,sicil . leg

'

g'

u,Arch . Il 147 M a nel cas . paéién

z'

eje ter . pac'

lnÉeje pazienza, sarà da riconoscere il tipo

semidotto, che poi s’

estenderà analogicamente anche al cas .

meciéreje miseria, cui non se se il ter . contrapponga un

m esireje, e a peneti_énz'

eje penetinieje cle.iiénz'

eje deèin

:leje. Altri molti esemplari potremmo allegare ancora :

ma bastano i surriferiti per provare e determinare l’

azione

del j, senza lasciare il dubbio che possa trattarsi di risultati

dovuti alla naturale incl inazione dell’

é lat. ad aprirsi in

dittongo e al l’

efficacia dell’

attiguità di date consonanti o

dati gruppi consonantici

1 Qui forse ancora le forme casalesi di pron. dimostr. sng. : huic"tg, kuil lg,

kuicsg ( l‘

ultimo dice cfr. Neumann, Ztschr. V111 262 -4 , D’

O

vidio , Arch . [X 98 . C i sarebbe sempre l’

obbjezione del perchè eccu— i l lj-t vee. eccu- is sj vee. non abbiano dato kain

"

; kuiii'

e, che pur si rinven

gono in più zone del territorio abruzzese. M a cfr. B’

ovid. , a proposito del

tese. esti, ib . 28 . L’

argomento di natura tutta psichica, che il D’

Ovidio ac

campava per questa voce toscana, s’

avrebbe nel caso nostro da estendere

a tutti i dimostrativi. C onsiderato poi il paradigma dei pronomi in 0 3 8 8 10 8 0 .

singolare plurale per i tre generi :

l’cuisitg° ku_eite kuei

'

te, kiitg,

kuiscg kuesce ku;sse,

kuil le kuel ly,° kuel le, kille,

risorge per noi l’

osservazione, già. fatta dal D’

Ovidio per le forme prono

minali di Campobasso , che cioè le voci neutrali coincidono , quanto al l’

e

voluzione della tonica nel ag. , colle feminili, anzichè colle maschili. E

ciò mi conferma sempre più nell’

epinione, che per le forme maschili s i

debba risalire a una desinenza originaria -î 0 -j, mentre per le feminili

neutrali si debba supp0 rla in-a -o ( ec cu il la, ec cu

All’

incontro : cas. pezzemgiz’

g nébbgj; nebbia, ecc.

Lascio impregiudicata la questione se non si tratti dell’

epontosi (del j )che i germanisti ritengono per la stessa cosa che 1

° ‘ U m laut’

e che equi

varrebbe poi anche alla ‘silbenassimilation

delle S chuchardt

Page 30: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tonica sotto l’

infl. di j poston. nell’

abruzz. 2 1

C onjugazione . L z lat. non si fa sentire in casi come i

seguenti : cas . e ter . 5trgfi e stringo , tgoîe tinge vencevinco jarecbejje risveglio ja.ie)je scelgo , m

areccumeijerassomiglio, jammezze avvezzo cp_ene spinge, i quali poi,dato l

i finale diventano regolarmente alla 2°

ps. itr iiie

vinée ecc . L’

é troviamo riflesso per ié i nel cas . tien9e

ter . tinge tengo, cas . vien9e ter . cinge vengo e gli analo

gici cv

tifnge dienje in cas.

,5tinje dinje in ter.

,voci tutto

che servono per la 1°

ps. ind. pres.

,1° e 3° del cong. sg.

Il cas . ha poi anche cien9e sono.

111 0 .

Indec l inab il i. Cas . jugjje ter . jajje oggi , esempio che sta

qui, poichè nulla prova che l’-e originario di h odie si sia

,

come in it.,afiilate in i per l

analogia di her i , e che

quindi il dittongamento della tonica si debba all’-i e non

al -j cas . pm épeje ter . prùbbeje preprio ; cas .

Nuéfrejeter. N ùfreje Onofrio, nei qual i esemplari l

e’

originario e,secondo il sol ito, rappresentato dal ditt. uo in cas. ,

contratto

poi in tt nel ter . Quante adwie ogni, pel quale i due dialetti coincidono nella riduzione ad a piuttosto che a me

tafonosi per ofietto del j che risulti dalla combinazione

om ne vec .

,è da pensare alla procl isia.

D ec l inab il i . La discordanza degli esemplari è qui tale da

non poterne tirare alcuna conclusione determinata. Nel cas.

erevugi'

ie ter . oreouîie, dà lo stesso esito de’

è in

pos . sotto l’

influsso dell’-i. Case consimile quello del cas.

pu_ofneje ter . pùneje pugno . Al l’

incontro : cas. e ter . gneunghia, mojje mogl ie, jgéc

'

e goccia, gnie oncia, pezzepozzo.

Ma per effetto del j postonico è rimasto intatto nel far .,

come in tese. e entrate analogamente pel casalese nella

stessa alterazione dell’

zi, l’

izdi ftir ia,cas. feii

'

reje ter .

ftlreje, di dil il t’ ium

,cas. delleiì

'

veje tor . dellùveje, di

Parimenti, nel cas . 9 ter. sgndg, sente, non rimane del j originario la

traccia che additava il D olina nel port. sinto , Jahrb. f. rom. und engl

lit, I 355 .

Page 31: glottologico italian0 - Forgotten Books

22 de Lollis ,

angfi s tia,cas. jangeil

'

à'

teie ter . jangitcteje, di anglir ium

,cas.

—ajeù'

reje ( 7m lajezi'

reje, bonajeii'

reje) , ter .

-ajùreie. Per abbiamo : cas. jughhie occhio, pl . juéhhie ,

hug'

reje cuoje , teè'

temuéneje pl . teè'

temug'

neie , juojjeol io ,

suonne semniu,

mbrugjie imbroglio ,

nnuédeje (m’

a

menate’

nnuédeje m’

è venuto a neja)’

nnngjje cotechino

( cfr. frnc . andouillette jugreje orzo, rug'

hhiegrosso pezzo ,

r otul a, huohhie c ò ch l ea, cpug;je Spoglio ( solo al pl ., per‘

pula del grano d’

India fnojje foglie (parimenti usato

solo al pl . per‘minestra verde

) marragjje emorroidi,

o

poi coll’

altorazione terziaria jenughkie ginocchio pedugh

hie, fenughhie;ai quali esempj rispondono regolarmente nel

ter . : jnhhie hdreie tectemzineje jujje cuiie’

mbrnjje jad

dennujje ( ad in odium )’

nnu7je jelreje ruhhie huhhigcpujje fujjemarrujjejenuhhiepeduhhie fenuhhie, cosi pelsg. come pel pl . Il ter . poi ci da anche churze cor%ccia

a cui però il cas. non risponde, come ci aspetteremmo, con

chugrze ma con skorze

C onjugazione . L’

é si riflette por né 12 nel cas . vrevugneter . oreouiì

'

e,‘

ver ecundio - cundiat; ma poi per Q nel

cas. 9 ter. gne unge, mene mungo, jarengne ricongiunge,

il quale ultimo esemplare non se per certo se sia anche

teramano. Sono poi qui pure all’

analogiadell’

rì : cas . heitréeter . hurc

'

e,°cur tio

°cur tiat

,cas . iteii

'

deje ter . è'

ttideje,

C omparando questi risultati ai casi di‘Umlaut

che notava il C o rnu

nello sp. (Rom . XIII 28 6 quelli cioè per influsso d’

un i , seguito da

unavocale, che ha edaveva il valore di un 3] (j) nel la sillaba postonica, s i

può concludere che questi nostri dialetti han comune colla lingua spa

ganola la preprietà di trattare in modo eccezionale e! ed 6 seguiti da j.

M a questa preprietà comune si esplica inmodi opposti : nello sp. il i im

pedisce la dittongazione, normale in quella lingua, di è ed «i, e la favorisce

invece in questi dialetti, dove sogliono rimanere intatti. Il C ornu poi gc

neralizza anche per i casi del -j metafonetico l’

appellativo di as s im i

l azione, che bene si conviene ai casi di metafonesi per -i, mentre è

chiaro che il -j nei casi da lui notati non si assimila nulla e la sua‘

azione è ivi semplicemente negativa, in quanto che esso, secondo appunto

l’

epiniene del C ornu, non fa altro che impedire p. es. all’

1‘

t di divenire ee lo lascia intatto.

Page 32: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tonica sotto l’

infl. di j poston. nell’

abruzz. 23

studeo studet. Per I’

Q : cas . vague ter . vujje vogl io ,

cas .

mbrugje ter .

mbm jje io imbroglio, cas . me’

mbugjje

ter . me’

mbujie‘mi impoggio

mi fermo , cas. me spun_jjeter . me cpujje mi spoglio. M a cas. e ter . jaioije sciolgo,

kojje colgo tojje tolgo , m’

ahhq'

r

eje mi accorgo (nella 2

°

ps.

, per efl'

etto dell’

-i : )‘

a5ugiie jacujje, hugije hujje, tmy jetzw

"

e, t’

ahhug'

reje t’

ahhzireje

5 IV . U . Pur sotto l’

influsso del j postonico , l’

zî subisce in

ras . la costante alterazione a cui l’

abbiamo visto soggette sotto

1”

azione dall’-i sia in voci parossitone , sia in preparossitene

( cfr . 0,sotto 2 o

Indec l inab il i . I nomi dei mesi y'

eline e leiljje, e poi tutti

i nomi proprj col sufi . diminutivo di -uééo - ne'

c'

az M e

nekeiiéc‘

e M enicuccio -a,dekheiléc

'

e Ceccuccie Petreilc‘éePietruccio

,ecc .

2 D ec l inab il i : ben.ie buco , c'

eè'

teii'

neje testuggine , c'

eilc'

ée

ciuco,

5teiic‘

c'

e astuccio e tutti i diminutivi di nomi co

muni in -uééo -ne'

cazpedeilc'

o'

e pieduccio, maneiiéc'

e ma

nina,ecc .

3 . C onjugazione : itreii;je distrugge ,heu5e cuoio , cbeu.ie

sbuc0 , itreiisi

e strofino, jal leiiéée‘vedo dopo aver guardato

lungamente’

,cfreii.ie scialacquo, jareneù néeje rinuncio.

[ C ontinua.

Page 33: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 35: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 36: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 37: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

OD IERNO L ING U AG G IO

D EI VAL D E SI D EL PIEM ONTE .

G . 1 0 11 0 8 1 .

[ Continuuione e fine;v. il vol. XI, pp. …li ]

5 VILLA'

B-PELL IC E .

Parabola del flgl luol prodigo.

A l’ddi

'

t dit U ri om asia diij fil e lupii g'

ueea di ar pujro:‘Pajn ,

dunemd la part di benkeme eeri ’. E la q re a l

’dparti a lur li ben lt;

l i veniu. Karl: jurn apr! lu fil pu"

g'

uoe, apr! ha l’dajd

’ramasd title sò

hoie, c’n

’é parti p

’r eapais lò

'

iî e li a l’d s9q

rd sii custdnce ò'

it vieònt de

maria vita. Kdnt a l’dpò

'

j agi? tut sjejrd, ld li con('

in! a he'

pais Goto

gran fam ina e hé l a humdngda truvdse o'

nt lu beìufi . E a se vaj bi tti a

patrmi ub ead’la pais, he lu manda ò

'

nt sò'

j Ìtdrnp apastu"

rdli hr irì . E

l’

aria d’i ir d

’ò'

mp'

ise lu horp d’la jdnt h; maldveiz li krivi. M a m i": iio

n’ondanaro. Alara dd dò

'

ntre ci eddi : ‘

q rs d’cm itur d

’munpaf f e

dn d’

pdn fin hf cblene mi mòru d’

fma. M e oò'

j levd e mg ne oei anda

"mapajre e li dirdi:‘ Pqire, qi pghd kuntra lu ciel e dardntdg tii e m;

rittupdd’ ése demdnddtui: fi l pilemdhum ’

iir'

t di ta'

sm itù ’. A se leva

aduizha, e a caj a cui: q rs e hum a l’

era drihd lò'

:î, cui: pajre lu ne'

e

a n’d kumpasjuri e li har a la reshuntra e li sduta ar ko l e lu bq : a ; e

lu fil li di°Pqire, aj pehd Ia mira lu cie

'

l edardnt de tti ; e siupdmaj

déi'

i d’è

cedgmdndd tunfil’. M a luq rs di a sei servitur Purtdj ei

lupu bél vesti e cestis'

ta e biitdl i aaanél a lu dé e de édusie 6nt i pé e

mend fora lu c'

é l ò'

n9rajcde masà'

lu e ming'

uma e stama alggm e ardui

sùnce, perke'

gigi-muri fi l era mort e a l’e turnd ’

n vita, a l’era perdi? e

a l’é ictd trubdmaj. E i se bu

"

teri a {E ordii festm . A lura sunfi l pii nel

a l’era

’nti hdmp; e lt

’md seue

'

it turnaea, hum a l’era dapé de la mejì uri,

l’dui li cune lu bal

,e a éamdaad’

li servitù e li demditda 90 lt: vulia

di akb. E ké l li respunt‘ Turi frajre e

'

r ing:? e tunq rs dmasd lu

éinu ò'

n9rqjsdperke'

a l'd

’rtrubd sait e saleu’

. M a él a se bilid’n kuléra

e vò'

l pd intrd. Alura smi pqire a cdl e lupria d’inird. M a El respunt e

di a cunpaj re‘Bejha ici, l

é jo tdnti an ket; sereu eai jentaj rna

Page 38: glottologico italian0 - Forgotten Books

Valdese odierno. IV. Saggi letterarj. 5 -6 . Villàr-Pell. , Torre-Pell. 29

miri de tei humant epiira g'

amaj tii m’d dund aa éabri per istdalegre

cub mej amis. M a M nt ici-tunfi l lt’dm injd tiiéé sa

'

ben’n humpc de

marie dò'

ne, eò'

njrî'

,tii li ci faéé amasé la nel ò

'

njrajsd’. E è

di ‘M ur'

t fil , tii sie sdmpe cub m i e tut eo li’aj mi é dehò td; b

'

ura

tava flî festa e istdalegre, perh( cisi-tunfrajre a l’

era mort e a l’é tu

'

n vita, a l’era perdii

'

e a l’

é mai ictd tr ubd

6. TORRE -PEL L IC E .

Versione di frammenti del la N ob le L ey oaon.

0 frfi l, dntdndé u'

àa nebla lecjun. Sudnt ne devu syde istddi: priéra,perke

'ne einkgct mund ése dapé dar havjuiz. M utubiir kuriùs nedevriu

« se d’

buàe ò'

vre fb , perke'n; eenkect mund d’

la finapruéd. Binfi'

iii m ila

halt-edm ann f’

ui dnter’mdnt, h

’e'

isid shriia l’ara k

’ng sù

'

à ar darié

himp: pol: nedevriu d’ i ird, perke

'ne sù

'

ù a la resta : tu'

j l i di ne ein li

seit u’

ni a kitii lpimò'

nt, ouj'

mdntag'

uù d’md e d

m inù'

eiurì d’biit. [ IO]

( fb-ci cui: li p’r:j he la S hritiira di: L ’

E vanjeli lu rakunta e sen-Pel

ri’

kb, h; fi ù'

ii om ke vic pò pd cavé sua fin. Per 96 nedéeu d’

pi tente,

perke’ ne cui: pd carto ns

’la mort nepiieré u ahh ò

'

i u dumdn. M a kdn'

o’

nere'

G est'

i'ar di dar G

'zîdigi, m iidiir

'

r are:;vré p’r anté' pajamdnt, kiî

It’

avren faji m ii e hil k’avre

'

iz fajt bm . M a la S kritiira di e nuj-ejti krfi

n; lu deou, k; tuj l’om dar mundper doj ham iit tdnré:i: [20 ] l i bu.)

('ndren dn gloria e li jrdm dn turmdnt. M a kol hehrejre

'

pda luipartag'

lt’

a bù'

he la S hritiira dar-f i: kumanodmdnt, dupò'

i k’

Adam é ictd furm /i

{in ar tdmpperidnt: li a puré truc cis

’i l aerdantò

'

nd’mànt

,kg poh smi

li salad avé' la E perke'

he3t m c"

: e'

nt l’

i'

imaùa jant? Per 90

k’

Adam dpgkd findar humàne’mdn', perke

'a l

d m ing'

ddarpum kuntrn

defànca; eaj ejti dò'

ng'

erm’ni lu jrdit d

la jràma [30 ] Ada…ripd hreiii

'a D iu se kreatur : da ci nepò

'

lu né h'

iira i sunfajt peg…

. lucici n; pò'

lu pijdecdmpi d’la lejg

'

e d’natù

'

ra , la kala n’àri hurumpiia,

passé n’dii la N ebla lejg

'

e era héla, la kala D iu n’dduùd: ar

her d’

ari i om ckrita l’àpuid, h

la leiése e vardéce e ancafi ése dricù'

ra .

« 0 536 pag ud- i fre'

t e euless bill tiita data Pek cui; isidki li h’

la

lejg'

e bindi: vardd e mutubm su:} isid kili k’dii passàar [40]

La delu'

je é v’

1'

iù'

e ddestr i{jt li grdm . M a D iu dfajt fd’n

’erka ant la

hula al d card l i Ant tilt lu mundpd d’

ni d’ò'

t cui: istd

l la kili lt’euil shampd D iuj

d fajtprumessa he jamaj ant l’ajva perire

'

lu M a i tem in he l’ajve nie

sen ankù lumund e j’an dit

’na

tiir pr’artircîcse L i lan,;aje cui; istdper tilt lumund sbardd. (link

eilddi: peri le kala feiîri lu m ii : an fdh e an surfu D iuj’d kundana

'

[50 ]

e a l’é destr iijt li jrdm e li bundgclibrd: l

’é ictdL ot e h

'

c

'

li d’

ca hd

Page 39: glottologico italian0 - Forgotten Books

30 M orosi,

kg: l angie n’

d Ant l’

Egitt j’

drì abild ant ar m ec. d’aula gràma

Pgr la mar-rù'

sa di: pasd kam per bel (D iu) a j’djar nd

kardnt’ann ar dgì ert e j

ddaàd la Kili k’dii fajt bm la pjaîi dar

S’

iiar dà arditd la tèra d’

la pramessa… Tdnt s’é slarjd la p5ple epjcù

d’

grdn ric'

Esa k’

a vaj tiré li kaag kantra so S’

iiar . Pgr 96 a; trò'

va ant

[cesta l;gjaiz [60] k’

la re d’

Babilonia j’

d btitd ò'

iz sua p;rîain. L dj i

smi isidapgrm ii'e saràpyr lai: tdmp e i da bramd ar S

’iîar kan-d-ar

kò'

r arpdntànt. A lara a i d faji tam d an G'eras .alem Pak sa:} isldj

a

hezssant k’vardè

su la A lara D ia dmdndd l’dng

'

e a’

na nobla da

m iéé la d’raca E li di : Tem pd, da ti nass

’re

'

iii: fij

kg t’

namarés G'esù

'ant la kprpja l

’dii paidkdnt é isidnassà

'la fin

M a la fintétt kgrsia pgr jraeia par [70] E a mdndd

daì e aposta, likal sm i bm namd. E a vaja"kdm bjdla leg

'

g'

e k; d’oca! avio

L a legge veja kamdnda d’kambàte j

anem is e rdnde m ii pgr m ii,

ma la navé la di: Vanjgté pd, ma lassa la vang'

dnga ar redar gél e lassa

vire 673pag ki li k’tg fgre

'

ri m ii… . pq g'sg

pgrdaàe pa’

,t’avrés pa salog

mdnt mm dev amasti m'

aniridna'

ùa g'

ànt, ndaka ni sdmbi m'

povre i

«leva pd E ( G . K .) dmàndd saj apdsta fajt a lar karmin

d’mdnt k

'

i’ndè

'

sa pgr la m and e’nsgiiésa la [80 ] dgscasiÉsa

Ii damoài e varisésa l i salgmdnt ppr fd bm Kris! e'

isidpar

L’

era li fariîia kil i k’la parsaivia e kili dar re E rode e l

aula

(}dnt E G'a

'

da é isidd’éirùs e d faji la trad;mdnt… J

Abrga

sai; istd kili k’l

àii kragifid, l i pé e 19 mdii for i j’c°

m L a korp c'

arestdangili panda'sà ant la Taj j

’aposta sai: skapd, ma di: s

è

artarnd e era li a-d-la M arie istdnt ddp} d’la [90] A l

a tiré

li 86 d’

anfern e è arsasitd ar teredi e é aparesù'ai sò kam a j

’avla dit.

A lara j dn avù"jrdizjoj kcìntj dn vist la S

’fiar e sud isid aizkara

pgrkg'

drantj’

avia jrdizpii ;e (i dgskar cì'kai: Zar fiizar di d

’l

Asansjaù

E j dn sapia'

(i’aposta) li lam7ag

'

e e la sdata S kritù'

ra… . Sànea pri ipar

lava la datrina da Alara é isid fajt iii: pò'

ple d’nò

'

v kunvgrtì,

Kr istiàiz i su:} istdnamdpgrkg'i kreia ai: M

'

ata bia li parsaieia

Abrga e [ 100] Kam de kili kgegrka ilm akaîjaù e k; pm

saivu tdnt, k; Krisljàù clava Ese, ma mal n’ò'

ìz fdiz M a apr?d

j’aposta sai; isid kcj

'

k datar, li kal mustrdva la via dg Kris! nost S al

M a dnkzì s’

n’

ò'

n tro"

vu kejkù'

i: ar tamppgrs'

dnt, li kal sai: kmiesù"

Kg s’la j

’é kq

'

kù'

ù bui: kg: stime e teme G . K ., kg: vò'

lepdmaledì, m'

g'

iird,

ni di d’

biiì ìe ni fa adulteri, ma'

sa, ni pijdd’

lò'

dj aut, ni oanjiìse d’

sgi

an0mis, [ 1 10] i din k’

lé Vakiés dari d’ ése K; ki vò

'

l maledl

e di d’

biìfi a e ja°

rd…,i dii: k

al e'

galanto'

m , fraink om arnamzad. M a a

la fiìi sg: varda k’

a siepa njaad. [ 120] Kdnt la m ii la tanna tdn

k’apena p6l par là

a d’wanda la prima e se 0 6l L a prére la

Page 40: glottologico italian0 - Forgotten Books

Valdese odierno. IV. Saggi letterarj. 7 . Prarostino. . 3 ]

d’

mdnda s’

al dpari a”

izpgkd: doj mat a trej rgspant e viteddespaéd. Bm

I :“

di la prére ka pò'

l pd fise asolt,s

a rdnt pd tat là dj’

ejti e arpara pd

sg*j tart. [ 130] M a kant a l

’ad lali, a l

àgranpdns’mdnt: epansa de

dii: d’kjél , ke se rànt antier

’mdnt, 3a arestere

'

a sei fintgtt e koîa dire, :

la jant; e kamdnda a s;j fij k’

j amara sei tart: e faj patt a-d-ar pr i»re

k’

a pa.se ése M a a seré’nganaai: tala M a mi

iekalu

dira, pgrky'

s’trò

'

va ai: vii, k; tiijt li . Papa k; sm} isid da S ilvest ;m

kest, e til)’

li kardinal , tiij l i vcska e tii i abbé, tdi kisti ansem dn pdtdi:

al’

pai&dngtt, [ 140 ] k’i p

'

o'

sa perdaàdù'

-ii sul pgkd Aata lajje

d'

aira en laj nedeva pdpi avé, s’ab s :?ire G . K . e fa sai: ban

M il la bii: d’

seii e d’

g‘

ìrdndà’

d;mastragjaù s’re

'

rì da kesttamp fià ar di dar

Alara s’

re'

fajt la dan'

é D ia partira'

so'

pò'

ple sglîi la

k’

e'

scritt; ai jrdm diré : ( 8’

parave da mi, andd ar ]ò‘

k anfernal kg!majavra

'

(D ia) na done d’

ode w k’

a dird ai so d’rent k

’sie vajrv

(treppo tardi) : [ 150 ] V’ne

'

, v’né kai: m i, benedett dg: me

’Pare, a pa

séde la refiepramettù"a mi dar kamdnefmdnt dar m and, ar kal a.? avr?

pjazc, riéè'

se, aùur .

7. Pam osm o.

Parabola del Seminatom .

U k S ;mng'

a e'

sarti p’

r ò'

nddsemnd. E m ò'

ntrg k’a sgmnavo

napartd’

la

s’

m ò‘

ng é tambd ar lanj d’

la via e l iiîej sari v’nifì

'e i l

’dr

'

i tfita mal /i.

N’

aata part i l e tambd ò'

nt’na lò

'

ja piéii

’d

pere, dunt la Z'

era pd vajre

d’

terra , e i e'

sù'

bit nejsz'

la, perké k; j’avia pok d

’term akòl (soma). M a

kdnt la sulejl s’e'

lead, a l’

à briiîd, e perke’k

j’

avia pdd’réic i s

è siìb ìt

k d. N’data part i e

zumbé armée di cspiùc e espiàe sai: crejsz'

ie e

i’

da E’n data part é tambd(im {inbai: tarreìz; e i l

’àpartdd

9rdie

na jrdna cam,n

duta sasànta, e n’

data iranla.

Ki d d’argle per al , k

’l

’aja.

8 . G U ARD IA PIEM ONTE SE .

P arab o l a del figl iuo l pr odigo .

La I era iii ejg'

in om . Iké jam a l ’avia dii fi l . L a maj juv’n" a vedir

sui; pdir":

‘ D ane'

m la pdrt d’biù k

’la m i ttiéa

’. E la pair

" a dund

dà [il 60 ke la li tacava. Pak g'

aorni d’

pò'

j la fi l maj jav’n" ti la vej k

a

S i aggiunga la‘Parabola del figliuol prodigo

'

abbastanza fedelmente

tradotta nel dialetto di Torre dal Pastore Pietro Bert e pubblicata in

BIOND E L L I , Saggio sai dialetti gal lo-italici, p. 5 10 .

Page 41: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 43: glottologico italian0 - Forgotten Books

34 M orosi,

giore. L a comune loro origine straniera può essere confermata dal

fatto che troviamo poi tutti questi paesi coinvolti, e in tutta Puglia.

questi soli, nel movim@to religioso di tendenza luterana, scoppiato,

per impulso dei Valdesi di Piemonte , tra i Valdesi di C alabria e

poi anche in Puglia, poco oltre la metà. del secolo xv1 ‘ : qui pron

tamente represso dall’accorto vescovo di Bovino , Ferdinando D e

Anna, senza ricorrere alle feroci violenze di cui furono vittim e i

dissidenti di la. E traccie di stanziamenti di popolazione provenzale

sono indicate a Volturara, Ariano, M ontaguto , M ontecorvino e al

tresi a S . Bartolomeo in G aldo , ove una delle vie è detta ancora

dei Provenzali2.

M a quanto pur sieno state codesto colonie , certo è che l’avito

linguaggio s’ode era solamente in Faeto e C elle, salvaguardato senza

dubbio dalla postura dei due villaggi , abbastanza appartata dalle

grandi vie di comunicazione e tale da favorire la naturale ritrosia

dei coloni (che il pellegrino del 1490 avvertiva) a praticare e a m e

scolarsi cogli indigeni. Ed è usato come un linguaggio esoterico, ri

stretto alle pareti domestiche, perchè tutti conoscono e parlano , ape

cialmente inpubblico, il pugliese-foggiano. S ì scarsi poi e di si poco

momento sono i divarj che occorrono tra le parlate dei due vici

nissimi paesi, da potersi e doversi dire che si tratti in sostanza di

un solo e medesimo idioma. Il quale d’altronde non è , s ec ondo

ch e generalm ente s i c rede , pr ovenzal e , m a. s i franc o

pr ovenzal e (con particolar prevalenzddi elementi francesi), com e

nella”

presente monografia si verrà. dimostrando. E per quanto il vo

cabolario ne sia ora esiguo e inparecchipunti lo abbia intaccato l’in

fluenza della parlata italiana della regione, il darne conoscenza non

lusione ai Franco-provenzali di Puglia, io la debbo alla squisita cortesia

del prof. Paul M eyer. Il nome di M ontelerne, luogo che il pellegrino incontra sulla via da Barletta a Benevento , è certamente da correggers i ,

come giàvedeva il M eyer, in M onteleone. Quanto alla qualifi ca di‘

gascon‘

,

data al linguaggio di codesti abitanti da esso pellegrino , ell’è qual era

da aspettarsi da un Guascone. colpito dai punti di somiglianza che sco

priva tra il loro parlare ed il suo.

G iustiniani L or. , D izionario geografico ragionato del regno di N apol i,Nap. 1802, t. IV, 3 . Faeto e Celle; Gallucci Pietro, Cenni di storia cro

nologica di Faeto, Nap. 1882, p. 30 egg.

Gallucci, cp. cit., p. 9.

Page 44: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e C elle: Introduzione. 35

sarà di scarsa utilità agli studiosi dei linguaggi neo-latini , massimo

del territorio gallico, aggiungendosi esso ai rari documenti che pos

sediamo fin qui del franco-provenzale del secolo xm . D i questo ia

fatti conserva esso vestigia bene evidenti : cosi evidenti , che può

parere superfluo il venire qui specificandole. Tuttavia, saranno in

dicate nella N ota con cui si chiude il presente lavoro

Ora, in che tempo e in forza di quali circostanze vennero tra noi

queste colonie gall iche? e qual è la regionedi Francia donde si

partirono e furono divelto ? Nei Registri angioini, che il G rande Ar

chivio di Napoli conserva, si trova menzione, dal 1269 al 1277 , non

solo di feudi conferiti da C arlo I in Puglia a gentiluomini provenzali

durante e depo l’assedio di L ucera ma ben anche di centinaia di

famiglie di vassalli minori, invitate da territori della Provenza pro

pria, tra le Alpi marittime e il Rodano, a recarsi a ripopolare L u

cera. e i suoi dintorni C he codesto famiglie sieno anche venute, èmolto probabile, ma non trovo documenti che ne dieno certezza. In

ogni caso, benpotrà essere stata una colonia provenzale M onteleone,

che nel 1490 , secondo il pellegrino che ricordammo, testimone auri

culare, parlava guascone ossia provenzale; non giàFaeto-C elle, non

ostante che i suoi abitanti sieno chiamati provenzali già in una Bolla

di Pio V , del 2 1 gennaio 1566 3 , e poi via via da tutti gli scrit

tori che ebbero occasione di parlarne e non ostante che tali si

[Questa N ota, che altrove è citata col titolo di N ota finale, non si ri

trova nel manoscritto.]

Rimando , per ora , a Fr. Ant. Vitale, M emorie istoriche degli uomini

il lustri del la Regia C ittà di Ariano , Roma 1788 , p. 177 agg. ; e a Pietro

G allucci, ep. cit. , p. 7-12. È però da avvertire, che il doeum . riprodotto

dal Vitale non è del 1272 , com‘

ei dice, ma del 1274; e che il doeum .

accennato dal Gal lucci colla segnatura‘Lett. C . fel . 6 1 ora, almeno sotto

questa segnatura, non si ritrova. D ebbo queste informazioni al D r. D io

mede L ojacono , già mio carissimo scolaro e ora egregio insegnante in

uno dei licei di Napoli , che, da me pregato , si compiacque di fare nel

G rande Archivio le Opportune indagini e anche d’

interrogare in propositoil com . G iuseppe Del G iudice, profondo conoscitore della storia napoli

tano, e in particolare dell’

epoca angioina.

Vi accennano G iustiniani, cp. e I. cit. ; e Gallucci, ep. cit., p. 30 .

Segnalo tra gli altri il G iustiniani , Op. e I. cit. , il quale crede neces

sario di mettere bene in rilievo che gli abitanti di Faeto e Celle non sono

Page 45: glottologico italian0 - Forgotten Books

36 M orosi ,

chiamino ancora da sè . Questq quafificativo non può loro compe

tere se non nell’accezione, molto lata, di discendenti da sudditi o l

tremontanti del contedi Provenza Il fatto si è che i progenitori

dei Faetani e C ollosi , stando ai caratteri del loro linguaggio , non

panno essere venuti se non da alcuna delle regioni posto com e a

cavaliere tra Francia pr0pria e Provenza propria , tra la C harente

e la D ordogna, tra l’Indre e la Vienna e 1

’ Isère.

C ade pertanto l’opinione di qualche antico scrittore valdese ac

cettata senz’altro dai moderni , che Faeto e C olle e le altre c osi

dette colonie provenzali di Puglia sieno appunto di loro gente. Prim o ,

ch’io sappia, il noto storiografo valdese G illes racconta che dei

Valdesi, passati già. dalle valli pedemontano e delfinesi in Provenza,

al rinnovarsi colà. delle persecuzioni contro di loro verso il 1 40 0

fecero ritorno alle Valli native e quindi, insieme con numerosi c or

religionarj del luogo si portarono‘alle frontiere di Puglia

’ dove

col tempo fondarono cinque villette chiuse : ‘M onlionne , M ontauto ,

Faito, la C ella, la M otta’. Aggiunge che, , verso il 1500 , alcuni pro

fughi di Frey ssinières e d’altre

.

valli valdesi andarono adabitare la

città. di Volturara, prossima alla nominate villette. Il G illes qui e

autorità. unica. D onde abbia egli cavato le or riferite notizie, non ce

lo dice: probabilm0nte da qualche cronica manoscritta o in via di

rotta dalla tradizione orale delle ‘Valli’. C omunque sia, ove un

’im

migrazione di Valdesi in Puglia abbia avuto luogo in realtà verso

il 1400 , che vuol dire suppergiunel tempo stesso che sorgeva la

valdese Guardia in C alabria (v. Arch . XI 325 non si può credere

di certo che adessa Faeto e C elle debbano la loro origine. A questa

Opinione contrasta perentoriamente il fatto della differenza che corre

tra il linguaggio faetano-oeflese che e, ripeto, franco—provenzale e

il valdese, che è pretto provenzale. È lecito tutt’al più supporre.

che una certa quantità abbastanza considerevole di elemento val

dese siasi ivi aggiunta adun nucleo oltremontano preesistente: sup

punto al banes i , quali erano creduti insieme con gli abitanti della val

desc Guardia in C alabria., essendo un fatto egli dice che essi e gli

Albanesi (p. e. del vicino paese di G reci) non s’

intendono adatto.

Histoire des eglises oaadoise: , c. III , cit. in C omba, Histoire da: Vaa

dois d’Italie, I 129 .

Page 46: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Posta e Celle: Introduzione. 37

posizione fondata nel fatto storico , ricordato dianzi, dell’adesione di

tutte queste terre così dette provenzali al movimento religioso

del 1561 dai Valdesi appunto provocato , e in qualche fatto dialet

tologico che si metterà. in rilievo più tardi. Il quale nucleo franco

provenzale sia esso sceso in Puglia in compagnia dei Provenzali a

cui accennano i documenti di C arlo 1 d’Anjou o appartenga ad

altra corrente d’immigrazione indipendente dalla provenzale vera e

propria, certamente si fermava in Puglia durante il regno del primo

Angioino , in séguito e per effetto della conquista di L ucera , man

cando qualsiasi traceia di immigrazioni galliche in Puglia. posterioria quell

’età e non essendo seguito più tardi alcun avvenimento che

dovesse come potè la sottomissione dei S araceni di L ucera, vinti

ma nondomi ancora in tutto, ponuader la chiamata di fedeli dai

domini di là dall’Alpi, a rafforzare gli Anjounella parte più indocile

dei domini nuovi, di quell i almeno ch’eran di qua dal Faro. Tanto,

non più , si può dare come accertato per ora. A una determina

zione più precisa della data della fondazione delle colonie di C elle

a Faeto e del punto o dei punti donde ne vennero i fondatori , non

s i potrà arrivare senza un diligente lavoro che enei propositi dello

s crivente) di ricerca e disamina dei documenti angioini del G rande

Archivio napolitano, che, a quanto sembra, solo in parte e non bene

furono compulsati dal Vitale e dal G allucci , già. di sopra citati.

N ella N ota finale1 c

industrieremo tuttavolta a ricavar da certi dati

dialettologici una qualche maggiore determinatezza circa il paese

d’origine di codesti coloni.

D ell’idioma che bentosto ci faremo a studiare s

’ebbe un saggio

i,il prima, per quanto io sappia) nel noto volume del Papauti

9. C on

s iste nella versione della novella I: della giornata 1 del D ecamerone

in dialetto di C olle : che dal traduttore nativo del luogo è dettosecondo l

’uso ,

provenzale’. D all

’esame però di tale versione ap

punto, gia'

. il prof. E rmanno Suchier giustamente argomentava C elle

sembrare un’isola linguistica spettante al franco

—provenzale

3. Qual

c he parola del dialetto faetano si spigola nel libro più volte citato

1 Vedi Ia n. 1 a p. 35 .

I par lari italiani in Certaldo ecc., L ivorno 1875 , p. 173.

3 Nel G rundriss del G rober , I 567.

Page 47: glottologico italian0 - Forgotten Books

38 M orosi ,

del G allucci. Sulle traccie del quale, il mio amico prof. M ario M an

dalari pubblicava, nel suo periodico‘ G . B. Basile

(Napoli, 15 gen

naio 1884 col titolo ‘ U na colonia provenzale nell’ Italia meridic

nale’

, alcuni cenni storici intorno ai due paesi, accompagnati da un

breve elenco di vocaboli e da quattro strofe di una satira in versi

di Arcangelo Petitti di Faeto; vocaboli e versi che l’ egregio edi

tore, senza sua colpa, non poté trascrivere colla debita esattezza.

E gia nel 1873 , in Napoli , volgeva io la mia attenzione a questa

isola linguistica’e la studiavo giovandomi della gentile condis cen

denza dei fratelli G iuseppe e L eonardo Spinelli , .

faetani , ora en

trambi dottori inmedicina, che potei personalmente interrogare co la

e ancora, dell’ 80 , in Firenze; e di un loro amico collosa, di cui mi

duole non ricordare il nome. A. questi egregi signori , che qui pub

blicamente ringrazio si dove tutto il materiale (compresi i S aggi

letterarj) che mi è servito per la presente monografia. Ho creduto

bene però di ripubblicare qui, colle necessarie correzioni e seguendo

la grafia voluta dall’Archivio , tanto la versione cellese edita dal

Papauti quanto la satira faetana edita dal M andalari : dei quali

scritti , per mezzo dei sullodati fratelli , mi ero procurato un apo

grafo diligentemente riveduto.

M ilano, 18 8 9 .

Page 48: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e Celle: Vocali toniche. 39

1 APPU NTI FONETIOI .

VOCAL I TON ICHE .

Normale ej (ridotto anche ad e) da aj di fase anteriore

m ej maggio; trej, q. trajo , trabo, mungo; vaj valco, fej facio,m ej magis (me ragpiù grosso ), mejo madia, rej io rado , vejvado

,éej cado, sej sapio, cj habeo; eje aqua lej latte, fej feje

fatto -a, tej fascia e fesa fascia. S

Odono,coll

A intatto , raj il

raggio , bajs io bacio , lajs lascio , fajs io fascio , najsv

nasca

piuttosto che rej bejs ecc. ; ma danno però ci (e) in sillaba

atona. 2 . Costante —ij -ar iu,e « iero ( coll

accento come ri

partito sul l’

e sull’

e) -am a premm ij, derrij’deretrariu, farnij

l‘

ora., maasannij

’messionariu° lalli tolsjo martzj mort. , (fa

garlj°

focolare) kartij quartario lato,kanneltj candel .

,kilij

cucchiajo , ( bokhli bicchiere) éireì ij ciliegio , pajrii e pejrijpero , pammelij pomo fekij fico éatanij castagno naaij nu

cariu°

frevlj febbraj pinsij pensiero valanttj volentieri °

premmiere e «terriere {am ici e maasanniere°

c'

adiere cal

daja c'

arriere strada carreggiabile corso feniere fienile fa

m iere q. fumaja, fumo. C fr. akkiere allato , n-pr . a caire

°

diere ’carea cera viso 8 . Le due vicende ora descritte

sono comuni al provenzale O almeno occorrono in qualche va

riots provenzale. M a così non è di e ed i (e) da A,di regola

in sillaba aperta dovuto ad influenza di suono palatale O pa

latile che gli proceda, onde siamo alla gran caratteristica degli

idiomi fram e-provenzal i (Aso. III 70 Ecco in prima

linea , esempj d’-ij

°

-Qj) dall’-dr e di infinita che si trovi nel

1’

anzidetta postura: lalli (talj tagliare, filii figliare, se m oltisi-risvegliare s

ammiij similiare banti bagnare se lanij si-la

gnare’

nzintj insegn. sbranlj svergogn. vinninij vendemm .

Le voci che divariano , quali malandr molin. kaadardr cald.

‘zin

garo’

, laoanndr; lavand. , azzdr , jenndr , sono , come risulta pure da altri

argomenti, accattate al dialetto pugliese.

Page 49: glottologico italian0 - Forgotten Books

40 M orosi

bgz'

ij basiere, bruîij bruciare, abbraè'

zj abbracciare, éagij‘cap

tiare, sec

'

c'

zj seccare, (as

'

taééj attacc .

,liééij leco.

nfiééij flac .

,

tuééij kiézj‘

col’

care, big

'

ij less .

,c'

arg'

ij car’

care, preé ij

pred’

care,viag

'

g'

ij, m ing'

ij,’

mbjanéii imb . ;allarg'

ij, aliwìg'

ij ecc . ;

a canici, e.?tzî,allai ecc . Oscil lazioni diverse : friij fricare

aè'

iij asciug.

,ag

'

iij ajut. , all . a pjiici plic .

, przja‘

prec ., fatié

fetig. c'

atici castig. ; titi fre. tuer ; sidsudare vriij virare-iare) , g

'

irij, tirij ( l .

°

pl . pres . indic . : vn'

ùh g'

irjùh iirjùoì O

ir iùzì )1,al] . ad abbjcî, che è il pugl . abbia

'

avviare,incomin

ciare; 5passiij e ipassid; kac'

éij e kaéc'

cì'

(pugl . kaéécì'

cavar

fuori maniij e manici maneggiare; sulakkif q. sol icchiare

oziare al sole,all . a rajjaî raschiare. E sempj di 2

plur . pres .

indio. e imperat. ziaîij (tdci voi tagliate, m ing'

ijvoi mangiate

kig'

ivve coricatevi ecc. ; ma all’

incontro scevro di alterazione

le desinenze -atu -ata ( cfr . Arch . III g'

i g'

g"

é tala'

,io ho

tagliato, la menn e'

ming'

d, dò 16 brdallarg’

a,colle braccia

allargate, tid occhiata ecc Es . per altri tipi : éielg se'

a ta

scala c'

ier éierg caro -a cjé'vgrg capra e anche conforme

al frane. : c'

ej carne e aéét accetto; all . a daga caccia c'

ampy

gamba, m ing'

dìo. mangiando , ov’

era bene sensibile la posizione;e all . a kjar , kjd chiave, pjajg piaga e simili , dove la tonica

era in origine preceduta, come in rajjci cit. dianzi, da L com

plicato . Influenza di palat. e di nas. insieme è in éih e cm e,

cane cagna, e ming'

mangio. Al l’

infuori delle condizioni qui

descritte, I

A è sempre intatto

E chiuso di volg. lat. E lungo e I breve di lat. class .

Riflesso normale : ai. E lungo di lat. class . : 4 . maj me,taj te, éannajglg candela, tajglg, avajgrg e avaj habere igna

jere ecc . ;waj vero, traj tres (ma trez’

g pjajgng pjajn.

e piena,

arajene avajeng, katajgmg kj6niajeng quindicina, (pajeng

Aggiungeremo : huejfij scopare, q.

‘scoviare cfr. nm . 66 107.

Va anche ricordato c’

i, fre. chez (casa) , sebbene sia veramente voce-

proclit. : éi nus , éc'

mum bqi.

Non ha sul la tonica alcuna influenza la coneen. palat. che le sussegue.a l, sal salio, esco ; batî, éataììg, wac

'

é; ecc.

Page 51: glottologico italian0 - Forgotten Books

42 M orosi

ancora qui si accetti persdi’

frnc . persi]. 9 . C on l’

e, piut

tosto aperto, ancora ferm , cerkj, vert, senet’ e la sinistra, seéé :

trece filettg; e con l’

e: teh tinge e tinto,s'

treit stringo , leiig

lingua, trente, empj imple0 . 10 . C on l’

i,ancora ij ille e ife

illa; vini viginti, ( winnele guindolo ).

E aperto di volg. lat. E breve di lat. class.

In s il l . aper ta : 1 1 . D i rado intatto : jetg'

ej, il gelo, ej es

trem . D i regola dà ié,che in voce però afi

'

atto tronca suole

rattrarsi in ie (vicenda comune 0 0 1 pugl . e quindi in i ‘: 19n

petra, F iere Petrus, liévgre, fievrg , niévgle nebula fier fiele,

[cier cielo, nief naevu; G riceG reci, diec dic dieci; m ijmiele

,lij legis , derij

'

deretro , pij piedi ( sing. pjd, da‘

pia“

pie; cfr . jd nm . mj m . e mjgf.

,nepos 12 . i nel

l’

esito della formola eo : ji ego; m iii (men) mjd, meu m ea,

plur . miii nubi ) e mije e dinanzi a nasale: w ifi w int,

venit,kummint conviene

,tizi tini

,tenes tenet

, biri, jindrg, tin

di°g, di-vindre (di-vendre) venerdi.

In s il l . c h iusa : 18 . Intatto,di pronunziapiuttosto aperta,

in ej da - el lu: anej, martej, éatej cast.

,kuiej colt, iz

'

ej ucc. ;

pei pelle; fer , tére, avér aver le ap. cerm , di-mékure merco

ledi, erpe erba

, ét'e essere

, ét est, préutepresb , m’

asseti,seit

septem . dittongo ecc . cfr . num . 11 : sie sex, viesi

visi vesto, lij‘l iejt il letto piei

'

i pettine, picepezzo e pics;

pezza (moneta viele vecchia,all . al maso. sug. e pl . viaj

15 . Inclina ad dinanzi a N coperto : weil vento, g

'

g3n gente

( cfr . g'

i1'

1 nm . 5 me pei'

i mi pento, hunter} kunténte o kun

dem ie,wei

'

i vendo, previ prendo

C fr. il friul. , Arch. I 489.

ajér jeri, non può essere di patrimon. originale. Vorremmo : aij .

Non rispondono direttamente ad5, ae, ma bensì ad i’

da e: praj pr io

prego, abbrqj ebreo ; cfr. 11m . 6.

Dev’

essere pugl . pie“ pectus. Al nm . 4 è il riflesso di t6 ctu.

5 D a oh i , previ , qui cit. , viene conferma che l’

a per 11 nella risposta

al la formola -endo del gerundio, come in savdr'

1 sapendo , diidi'

i dicendo.

partdi1 partendo , è dovuta ad influenza analogica della conjug. in —are.

Page 52: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial. franco-prov. di Faeto e Celle Vocali toniche. 43

I di volg. lat.,I lungo di lat. class.

16. Per influenza pare del dial . ital . del luogo suona i‘

n

generale piuttosto che i schietto; ma qualche oscillazione tra

i due suoni non manca : ai)e aprile, ai)e séntQj parteiaprire ecc. gej ghiro w;:v io vivo , [ éamg’iecamisia], per.

pinso pesto ; palcii pul lino’

, puledro ; kaier'

i kuie‘ne cu

gino—a, deitéoi, ferì teme, premeprima, gemech a

,( :k

amelie, urdéke urt. , mare'

-ito ;-é - itu - ita del partie. pass .

e dei nomi che ne dipendono : fene’

finito,la parte; reve ripa,

skrév scr1bo 0€nk qu‘

inque. M a: m ill ; file.

0 chiuso di volg. lat. 0 Ing. e U br . di lat. class.

Riflesso normale: au. 0 lungo di lat. class. : 17. aura hora,

sgrauesoròre, kulaugcol . tajaue lavoro c'

amiang, éemmg

nataue camminatore°

raataue raschiatojo , pez'

ataue q. pisa

torio, pestello, cem etungcermtojo, vaglio; trattava, pugl . trat

ture viottola fra le campagne per dove passano le carovane

di pastori che scendono all’

avvicinarsi dell’

1nverno dall’

Apen

nino al Tavoliere di Puglia e salgono di qui ai monti al l’

av

vicinarsi dell’

estate; mang'

ataare -o_1a pjaur ploro éatlaue

casa loro ;ma"

duturaue male doloroso, feiiiie kurjaiiz'

e femina

curiosa; nau nodo . 18 . Si fa ii dinanzi a nasale: muswì

mesaione, tempo della mes e, e musungmiete; pusur'

1 pesco ,kajdii irc . cochon [nuit nomen] pummele pomula bimievomero; coi quali possono andare: pw

'

1 ponte hanife; imi

longu e longe. C fr . nm . 28 .

U breve di lat. class. in sill . ap. : 19 . g'

auejugu, tanelupu;all . a g

'

ùvgmejah , hudd cubito,andò in-de-ubi

U breve di lat. class. in sil]. chiusa: 20 . mò‘

dauemidollo ,

Non istanno alla regola: sul solo , fiur , out vòtu,murs labbro . voci

esotiche; mu che propriamente son proclitici; e da: ; dodici, che

diventa un caso di posizione. In denn io dono . ha certamente influito ilpugl. da": io do. Curioso è dflihir; quando , in cui h ora entra di certo ,

ma con la tonica che si fonde con la vocale del pronome (de-qu’-ora); cfr.

i nm. 24 e 33.

A due risponde dg, a dune di. M al assimil.zput io pato, utrg.

Page 53: glottologico italian0 - Forgotten Books

44 M orosi ,

pans pulvis;-dug -uts -uc lu— + s : fgmaug, g

'

enaae, pjaue pe

duclus all . ai fem . huneie colucla,renale ranucla [cfr . [jane

da fiiits fiais fi l s filius, all . a file nm . 2 1 . D ittongo

uo (da, come nel pugl .

,in voce tronca

,cfr . nm . 11 ; e siamo

veramente al l’

analogia del nm . nzziorf solfa, kitar re cur

rere,dors

, ( tdors torsolo , M orse) g'

dov e fdor giorno ecc.

,

dom,sùork , vdorp, fuorée 22 . Q in mgde (mac? G . )

musce,krgte crusta de-ssg

'

di sotto : voci contaminate dalle

corrispondenti del dial . pugl iese. 23 . 12 in pds polso fiît

folto m es m'

i avunculu; ufi g ungla ritdù ritdnng mai:

mondo,ma rutte rotto -a; pag; pozzo ; [tutt tutte]. 24 . Da

a i ij di fase anteriore,l'

ij di bij bullio ( bit bullit); cfr . biét‘

less ; e da uc'

secondario) , l’

ic'

di me kiéc'

mi corico,infin.

kicij nm . 3

0 aperto di volg. lat. 0 breve di lat. class.

In s il l . aperta : 25 . Intatto , e piuttosto aperto , in now

nuora, pjotpiove;dove l’

o non è genuino. 26 . 27. C ol ditt.

uo ( cfr . nm . 2 1 le ddotti duoli, viiomi vuoi, de-faore, m iior

muore, kdar cuore, mùov muovi (ma pmiov e prov pro, tn iov

e trav trà). E con l’

aa in ad: udjgte olio , hm jgrg cuoje, cihadjere cicoria hadjere cuocere demudjene demonio (nellacui analogia andarono matrgmudjene e tutte

voci in cui alla tonica era venuto a susseguire immediatamente

un i'

o j ( onde, per es. : dit udii doit dajl Gol dit

tongo uè, donde de 11. muén homo lesse mie nove e nuovo,

bite, de-jùgdies

-jovis ( cfr . cae e kjùe nm . E s’arriva

,da

un lato , a g'

djocu, fud focu, jd ovu;dall’

altro a ij plur . di

jd, e iingij lenzuolo 28 . suit, truì1 tuono, bari, cfr. nm . 18 .

L’

i‘

di kiert kiri , donde il verbo akkiert akhirt, accorcio , e l

i'

di bit!

butto, spingo , riflette un ii chiuso .

Anche qui jgr adesso, accennante ad 6 ; come ado per che accennino

Jmamym cognoscere e km if; scopre , cfr. nm. 26-7.

Qui verranno pure wafer; borea nm. 110 , e tau; less. , se risponde

torus .

C fr. il nm . 11 ; e l’

analogia friulana, Arch. I 494—5 .

Mal assimil. faiu. E stranieri al dialetto : jah io giuoco, tok luogo.

Page 54: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e C elle: Vocali toniche. 45

In sil ] . c h iusa: 29 . Intat sat soldo, ammart spegno, mòr

martamorto-a

,katanie, a osso , nat nòt

f e,vat vòtf g. 30 -3 1 .

0 0 1 ditt. aa (da in parola tronca) : kii0 7°

p colpo e corpo, kderv,

[kaarta], maardre, sùann; fdal (ma fate la foglia), vuoi e

puoi (ma vale la voglia). C on l’

aa in ad: saajma somniu,

kaajsa coscia,kaaj kaajeta cotto -a. 0 0 1 ditt. ae: kitecollo ,

mae all . a mail ; skaénascondo, respwindre rispond., ( beiaén

bisogno). E s’

arrivaajai occhio, naj ni ej netta;aveavi hodie,

all . al fomin. trimaja tramoggia; viti otto , sije soglia ij plur .

di jai occhio, kii kij'

e rakii colgo ecc .

U di volg. lat. U lungo di lat. class .

3.2 . 1a in vanvane una -a, jam? undici (ma vintin 127 ,

oltre 1’

atono in ecc .

, 35 131 e c’entrerà influenza pugliese

come in g'

ai’i juniu e qualche altro. 33 . M a di regola è pas

sato (per iì ) in i il quale i può avere il suono che avvertimmo

nell’

esito dell’

I lungo. C os1 : fi f i fit, fui ecc . (e quindi fiss f1'

1s

sem ecc . kij, pice'

pul’

ca,m ij muro dij dire duro —a shij

skira scuro -a,san sij ine s1curo a

, fajina figura, viso; mezire

misura, fij fuso, tina luna, asij ( asdj) asciugo, li;: la luce e tij

O lit lucet; br i Dritte brutto -a virtij virtù; pij putao , ag'

ijadjuto, kr i krite crudo -a;

-i -e) —utu: avdave'

avuto ecc.,la

tent o tang! la tenuta, ecc .

°

, sij sudo ile acùcla, pm ( che va

perciò coll’

1t pugno , sp. pane, quasi s’

avesse pugnu) , g'

ist,

isitt exs îì ctu; frij, plur . t fritte, fr îictu; tij , frnc. tue,

uccido. Ancora sia qui coll ocato l’-idd di kartic

'

é quartuccio

(misura Kaitellic'

c'

Castelluccio nl .

AU .

34. Intatto in taar ( cfr . nm . ma il -r contrasta alla

ragione del dialetto. È pugliese l’

aa di uor e repa0 3 e c'

aoxe.

A caul e risponde dag, a paucu pag; cfr . kjùac l avu.

Per AU romanzo,sia notato, oltre sommeasina, dò de—apud, con.

1 tira cede ad - ò r ia nm. 17 : haietaarg, s’

rataarg, àaccaMare attacca

tura. 11 riflesso di l i'1 r idu è in hier tuOi-dg, pesante, secondo il nm . 2 1 e

l’

it. ecc. Forse voce straniera parigi; il pertugio. D ifiìcili : m ò“

; mulo, viaa

bjaa, veduto bevuto.

Page 55: glottologico italian0 - Forgotten Books

46 M orosi

VOC ALI ATONE .

Riescono alterate, di regola, quando e come si alterano o si altererebbera

in accento, o alterate almeno in condipendenza dell’

alterazione in accento .

E ccone esempj. 35 . A. vaj'

iii'

i vagliamo ( valere), rejdi'

i radendo, ég'

ùnt

cadono , fes'

di1 facendo ; teiid lattata, siero; lejs'

ij lasciare , fais'

ij fas"

fa

sciare , nes?'t q. nascette, bez

ij baciare, martiétt mortajetto ; c'

evr6 ca

protto, aéeidaccatt éinj canile, minjij. E . éannaji éanniiettg, k rajé ù

hriùi1 crediamo ,kreji hris"ùìt cresciamo ; t

’rii1kaaj terra—cotta, cim i oe

nare;giiìm; nm . 5 ; y'

alci, sevdnt erano , s'

perd. tramd, pjaviar; petrarxa

dici-viti diciotto ,iii! q. leggiuto; is

'

g” ihhg

’i'

l l! per cjs'

g"ecc. nm . 139

vinan veniamo ,bin/

aj benfatto ; pgrdg!’

perduto , nas ng pànte'

ni , m a e:

sjnté’

j. I. wjvé’v, s

'

îcrg1vjv, égmjz'

ettg; pjejc'

ipjijc‘

ipiegare, pajrij pero ,

itrg°

taarg strettura; seééij'

seccare. 0 . piani all . a pieniIia colo

rire; jilaz'

ij ar mati annodare; kaajs'

haei'

ùù cociamo , masundfre. m ois

sonner, num’nd; mavgè

'

q. movutb , pm vci, ivda ovaccio, kivékj coperchio

biiìi'

i vitello; trand; ammartci, sannétt sonnellino , tid occhiata, saam mà

sognare, najidnottata, vittanig ott. , ailang'

ij allungare. U . im maéi: un

uomo ,vintin-dar; ventun

ore ( cfr. nm . mgiirci, hunt lucente, asfij

asciugare, sijdsudato ; la bjd il bucato ; javétt, g'

anétt, fj'

aaétt fi uétt, ku

riìnt corrono, g’

varnd, iia d; bila’j.

Resta che si avvertano alcuni giacimenti di alterazioni peculiari.

86. C asi d’

influs s o pal atino , che non potevano entrare nel num ero

precedente; sull’

s : éam éimjìg, éem étminierg, dominii, éetàfi; cast. ,

nm . 3 n. , g'

eling, ris'

ai racemo enli’

n: éiraz'

ij, jildii: e g'

ilas'

ij ,

rifi'

nii *reniones , priiîj

’v prendevo ; piééd il peccato , 1111. al verbo pgkkà

'

[g'

i all . a ggnm . 12 e 37. Ancora i'

da altre vocali, per effetto

di suono pal atino susseguente: mi lita; meliora, kila’j q. coglire , kili)

fro. cuillier , s; kig'

ij caricarsi ( ma pur kiéé in accento ); m i *muliere,

bilgfj bullire (ma pur bii in accento ), pig'

g’

ghi pulcino , biée'

l; less. , rig'

alf

fro. rougeole. 38 . C asi d’

influs s o lab ial e. Senza dire di certa in

clinazione dell’

atona indistinta a passare in 6 quando sia attigua a labiale

( onde p. e. s’

ode dgbbò'

naj D io benedetto ,dgm ò

'

naej diminuisco , mò’

dda;

midollo , bò'

lang; bil ., meglio che dgbbgnaj occorre a per A, x, 1 di

nanzi a lab . in éavd cavallo ,dammadjgng demonio , ramanùi

'

i rimaniam o,

summang settim . , samy*similia, oltre che in famel ig, ove la spinta ls

biale era doppia

Notevole l’

a in taiij talaja; sand, q. sinale, grembiale; laid lixivia

E di ragione assimilativa in itarnùt, tazzziù ; come l’

i'

diWii, lintik ,

Page 56: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial. franco-prov. di Faeto e C elle : Vocali stone. 47

39. Raro il dileguo totale di atona interna In protonica, ha luogo

quasi solo innanzi a n: t’f ii

'

i s’r m nm . 4 , v

riùr'

1 viriamo , s’raaj soleil ,

s’

rau; sorore. In poston. , diffi cilmente si troveranno esempj da aggiungere

ai numerali ani: dai; ecc.,e agl

infiniti di base sdrucciola, nm . 133.

Quanto alle finali, l’

A è somimuto , riducendosi ad ( cfr. nm. e

perciò non si vede che risente , come fa di regola negli idiomi franco

prov. , del la influenza di suono palat. precedente. M ute afl'

atto tutte le

altre, salvo che loro sottentra un -g, quando sia voluto da necessità. di

pronunzia, come inpampr; painpino, prendi gindr; cenere.

40 . D i AU lat. : ann i; , taarej torel lo ( idar ); éalier; cavolaja,

’niy

'

avd;

cfr. nm . 34. D i AU romanzo: a al (p. e. hiig al collo ); alafi'

; avellana

pjaré nm . 17 e 35 (O).

C ONSONANTI.

.I

41 . Iniz. in g'

(compresi i composti) : g'

a già, g'

a gioco , g'

an

giugno, g'

aì1 giovane, de-jav nm . 28 , gzst, dajina fro. deje1

ine’

ng'

irjg ingiuria, ag'

ij adjuto. Riuscito finale : maj maggio.

42 . LJ. S i oscil la tra i e j, con prevalenza però di quest’

ultimo

es ito dinanzi ad i e a formale finale : palij e pajij pagliajo ,samiiiii

°

i somigliamo e samijija somigliare parpaldit; biidnt

ballano,inf. bijai &:i cfr . nm . 24 ; paia, fila, maraneia e

maraveje, foie; taj taglio, aj aglio vaj valeo aij, fdoj vùoi

vii (paoi paoj), kij nm. 31 . Cfr . nm . 54 . 43 . RJ. Vedi i

nm. 2,17

, 26 . 44. VI . : jajjatg gabbiola, iieéé tiejg'

e leg

giero -a

,ma sono es. anche pugl . 45 . SJ bejz

'

zih basiamus,éireze

, gjiie, c'

amiie. M a è .iz quando gli sussegue. i 0 j, spe

cialmente a Celle: bezij basiare, g'

itazjda q. gelosi0 30° baziari ,

cfr. nm . 65 1. 46 . NJ . ban e banij, ma tan e se lanij,

dis'

ian. Pugliese l’

e, i per o , v, in cialda; dildug dolore, 1»;e mii-ai morire, «tenddonare (cfr. nm. 17 batan batt. , s

'

teppai1 stoppaccio , ecc.

Pugliese ancora. ca» ,kao da co in kqj1

'

ci1 kq mi frnc. cochon; kuand

in; conoscere, ecc.

A Faeto, generalmente parlando, si ha questa solo come succedaneo

di nn s sonoro. M a a Celle si fa all’

incontro caratteristica la e’

nelle con

tinuazioni protoniche delle basi sorde sj , sii, si;j 11qj, ij, ij, e cosi

muaiaii m ic/ianmessione, ( hrejz’

aà crescione); bruz'

ij bruciare, fai.iéi fa

Page 57: glottologico italian0 - Forgotten Books

48 M orosi

éata‘

r'

ia e éatafi ij, ( c'

iî1g cagna manzévi , q.

’meum-sénior

,suo

cero, g

'

afi ; fiutare‘niul nebbia e aiiaid annebbiato e annuvo

lato, prifi év‘

pr enj prendevo. C irca bgz'

aéoi,cfr . nm . 9 1 .

47. M J,M NJ Non pare voce nativa vinn£îia, onde il verbo

vinnafi ij; si saajm samuin,col verbo saammc

'

i. 48 . C J

TJ ecc. : bradd e bra5d bracciata (cfr . nm . 45 n. )’

ntr igde

trace trezze, veajaj vezzjaj vezzeggio tazzùvi tizz. ric'

éajcericchezza; c

'

agij cacciare e édae° iinaij lenzuolo danaan

anzi éancjan, 5farcataare sforzatura e farce, 5korae. Riuscito

finale, l’

esito tace: brd, td, deéd scalzo, sirvij servitiu, pii io

puzzol

. 49 . D J : g'

iiar ; maid, avd hod1e trimaje , majamadia; raj

° m iao mieg'

g'

e (m ia-jdarn ,miejjenej

ziong'

. 50 . BJ : rajg'

a,anche pugl .

51 . Pochi es . di L in r : s’

raaj nm . 39 ; 5parg spola; pier

cielo; fier fiele,all . a mij miele. M a costante il trapasso nel

nesso L M, primario O secondario : parma, iiorm ;arme alma ecc.

52 . AL S ecc faas fa'

s fdsitd, kà'

kiiii qualc., se kig

'

ijcol

carsi, fa5iie falc .

, sat scita katej colt. e'

adiere caldc, pas.

paas pulvis;deéa scalzo, sdc'

a salice, pie

'

g‘

pulioa, daa dawe

dolce;dt alto e altro , fat, da“

adip caldo —a; éà'

f‘

catfa cale

facio. 53 . Tace quando venga all’

uscita: sà“

,vd, sandnm . 37,

nzifid segnale, annamd, tjdditel o ; m ij 5 1, avraj aprile, paragii

porcile vaj vile pai pelo tincij ( fem ag jandug ecc .

kij'

, due 34. Anche se doppio : éavdcav.

, bej be’

( im be éavd),

all . al fem . bette; i5ej rama5ej 45 n.

,rataj katej anej ecc.

hagm ite3 1

scetto ,nejz

j’

q. nascetti krejs'

a’

q. crescetti, peij q. pascire pàscere) .

pariijj q. pariscire ( parescere) , kaanez'

j'e kaanez

'

ùri conosciuto e cono

sciamo , paaz'

ùi1 paiai'

i , fre. poisson; iì ij'

exsuco , fras’

inij fras inetu, ab

braz'

ii abbracciare;piiéi'

i ( al l . a pi5gìit pij'

fi’ii di Faeto) q . putiente, puzzo

lento ; ii ,a'

ecco-hic, vi.ighì vic. , ris'

ai'

i racemo, fai il; falo. , amus'

j fre. m oisir,

kaajz'

3’t e kaejiùù q. cocotte e cociamo , pjaij il piacere , fai e di

'

i

q . facite e dicite, is'

aj uccello , ramaz'

ej glomicello ,iii _a

'ù lucente; tars

'

ùii

torciamo. C fr. nm . 92—3.

Non di patrimonio originale : ticpac, liccio pozzo.

I semiproclitici tal kat e cat, cace-ille, perdono il —1. 3 0 1 dinanzi a

conson. : in tii muéii , a ka kartij.

Page 59: glottologico italian0 - Forgotten Books

50 M orosi,

non di rado si scempia e non cade mai del tutto pur quandoriesca finale:

ntarci intern, sarti pres. indio.

ntar sar térg,

( wérg fèr .

V.

62 . Iniziale: waccg vacca, .waj guajo , voce, vece; wajgng?

vena weit. vento wépg vespa wulg3j 14l volere wernd in

vernata ( cfr . it. verno ) , win ecc . nm . 12 138 ; e cosi di w

germanico . wart odajwàr guardo (aspetto waraj guarisco

mèreguerra. C fr . nm . 1 18 n. 63 . M ediano e in protonica

lava, cava; lu5<i lixivia; tua levare, m ei risveglio; ivdg ovac

cio,w;?vé

'

e wévgrg, mum! e movgre all . a mm!t movette,pjuve

piovuto biùii vitello , pdug nm . 60 . Riuscito finale

éav c'

af io cavo, nievm’

cf naevu, M v vef, dcg'

zìv giovedi, m w

naf nove e nuovo ma anche de-g'

vìg e mig; e cosi kjd, m jneve, jd uovo, biigbove; kjùe 34.

S .

65 1. Tra voc. suona z

'

, e z dinanzi ad i ( cfr . nm . 45 n. )rafia, repuid, éuoz

'

ette, pesa, pi.éapinsare, prajz

'

e presa, roz'

e,

éuoz’

e éireì ij nm . 2 , mezira e me5ire la misura kaaa cu

gino. C fr . il nm. 125 . 66 . SO ST ecc . Non si vede la pro

stesi prov. e fi ne. ; e la sibilante si dilegua anche a formola

iniziale : ojele scala, quajfe scopa;dccci scalzo, dec

'

ury'

scarico,

m bo'

e mosca,karajme, [66116 e éàkun], Pdke, màkjde màkj

nm . 8 , ra'

jja e ràgj nm . 54 ; bòe bosco éataîie éatej ratejpà

'

tg, krétg, fctg, bétgr get pete cacce-iste ecc.

°

, fenét'g, jinétf g,

nòt nòt'g, vòt vòtfg, wépg, ecc . 67. Finale; di ragion la

tina,non rimane se non nei plurali enumerati al nm . 125 . M a

tace anche se di ragione neolatina; onde : mi, param!para

Sporadico 5 da e iniz. dinanzi a voc. , p. e. in s'

i; sex; continuo 5 da 8

aggruppato a conson. M a sono fenom. pugl. entrambi.

S ingolare, e da parer quasi un cimelio : di5alij, q. diséalar io , scalino.

E sempj di 871 5p s'

t, non tutti in voci di provenienza pugliese : s

'

harjschiarire (vedere attraverso, scorgere 5

'

kij scuro, s'

h i; scuoio, s7eioér soo

perto, 5Ì:ipp sputo ; refiméizrispondo; a5taééîj , n-prov. stacar; dove spo

cialmcnte son da considerare i riflessi di stare, al num. 138.

Page 60: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial. franco—prov. di Faeto e C elle: C ons. contin. 5 1

diso, paj! fijfuso ;maj mese, e cosi turnaj frang

'

aj markaj ecc.

nm. 4 ;g'

ilaug'

ilduggeloso, kdc consuo . La condipendenza mor

fologica salva il —3 (ovveramente lo -é di fase anteriore) in ra’

s

io raso, pajs io peso, pi.s°

pinso; cfr . nm . 85 . 68 . Tace anche

il -8 ch’

era doppio : rd ramagrasso, apr_ej appresso, maj messo,6 69 osso, r ò ròg grosso, mi rosso. E ugualmente il -8 di altre

provenienze : nm . 79, 83 , 85 .

69 . Tra voc .

, generalmente intatto , come iniz. ; p. e. : lang

ging, g'

eling gal]. farina line luna. Veramente a Faeto pard

udire in codesta postura il ij. vald. e piem . ; ma se pur ciò

sia,sempre tratterebbesi di fenomeno afi

'

atto evanescente. P’

N in

pr . : pamprg. 70 . È sempre ii dinanzi a guttur .

,e cosi se

riuscito finale quando pure in origine fosse susseguito da den

tale [o labiale]: sai», lehg lingua, lui: lungo, puév'

zpungo;mah ,

pjiii , ma5ziji nm . 18 , kahdit de-hiìzdies-lum e

, g'

ùìt giovane;kaiz e iaia quanto ecc. ;

nfaiz inf . tafdh less ; vàh fai:. sa’

h

vadunt ecc .; kanter'

i, parea

'

i,malam éìz, g

'

ér'

z, puri., weh unctu;

m iagrande,previ, re5puéiarispondo ; tempo ;cfr . nm . 124

M a nitida la geminata : ann, tunn il tonno ecc . 71 .-RN ri

dotto a « r : éej carne,

nfér inf., g'

u’

or , fdar , ecc.

M .

72 . Per 91. da M finale lat. i soliti es. prov. e frane. : ren

rem,m iii tuoi smi meum ecc. Per 11 da M fin. romanzo :

fai:. fame arc'

ii1 rame (al l . a lo rdm ,i rami) , 1

°i531'

i racemo,

[’

nséiz insieme mi tempus], nuvi nome,muéit less. D i -E M

resta in dòr dormo. 73 . Le solite assimilazioni in dam

mag'

j, suammcî'somnare da un lato

, ferma, sonn, madonnedall

altro.

0 .

CA . 74 . Iniziale,in da : éallenng calendae (Natale); c

'

d cata

e éadierg caldo ecc.

,éaf nm . 52 , éier caro

, éarg'

io carico,

c'

ej carne,éardziìz, éarbùiz, c

'

av io cavo, éannò éavò , casa no

stra ecc . ( (Si nm . 3 éataiig; éiii cm e nm . 3,éant

,éambrg,

Page 61: glottologico italian0 - Forgotten Books

52 M orosi,

c'

emmez.e, c

'

eminaf, éampij lesa ;dej cado, c'

apej, c'

jevgmg nm . 3 ,

(Suad caval lo ; e'

iigcavolo,éuoie ecc.

1 Passando a. ‘ ca : aééi

nm . 3 piéc'

ci nm . 36 ; seéée agg. seéc'

e siccità, seééij kiéijpreéij lic

'

c'

ij a5tac'

éij’

nfiéc'

ij tuéc'

ij nm . 3 ; ric'

ée ric'

éajce°

fuorc'

e, furédq. forcata, bidente; éjele (cfr . nm . 66 e de0

'

ci

scalzo, bio'

cic less.

, bjanc'

e’

MW ij° waéc

'

e buc'

cg, drec

'

e arca,

cataletto ; mòc'

e mosca falic'

e less . pide°

pulica, perde per

tica, mande manica ecc . kig

'

d col’

cato, bijij

'

less . c'

arg'

ijéarjd, caricare -ato

, [me ng'

at q. m’

incaldo, 1 18 dim éng'

e

nm . 7 75 .

‘ca: paja ,

m'

ja , pjija plic . frijci fric. , pr ija

prec .

,asciugare; nuaij nm . 2 , bjabucato nm . 35 in f.

0 0 ,GU . 76 . Qui immrtano particolarmente a formola me

diana: ile acucla, szjij sicuro; mjordavve ricordatevi. Per c 11

di parossitoni : jdgiuoco, fud, pùe poco ;per”cu: sakk , sùork,

mahk, bjahk . 78 . Per - cu in base sdrucciola : mami manico

laéciando viajg'

dammag'

g'

sarvag'

j. D’

apparenza pugliese: lucis

sek, 5tudmek, pudrtek .

OS . 79 . 5ava sciacquare , fra5inej iu5d lixivia lej5a (pres .

indie. lej5) l'

am re; knajse con ,i5ij i5iii, asciugo asciutto ; ma

5ij sex. CT. 80 . tej latte, fej faje e anche fate, fatto —a,taj

tèctu, draj drajete, lij il letto, pien‘

piejn pettine, 5iraj 5i

jete, nej notte, i kuajete coct frij frutto. All’

incontro : di

ditte, viti vittanie oct fritte‘ frutta

,i5iii nm . 79 NOT : tent

tinto,ueit unctu uanta)

°

puér'

z punctu ( appuanta) paiute

puncta.

C E , 0 1. 8 14

. Iniziale è e il o di queste formole, dinanzi ad i

anche 5 (a Celle 5 , v. nm . 45 pier cielo, pire 5ire cera

,

C ol k pugl. : haué calcio , kdué; e haucmg o Imacing calce -ina, kau

dardr , har (p. e. har fi ato; caro figlio, all . a fi au; min éier éier figlio mio

caro caro ) kare5tijg; kanadun canape,handglij al l. a éannajgk ; katqjm .

D al pugl , o da esso infiniti : allajà ( e lajarò , pozzanghera) , g'

ujcì ,

fektj fi caja e fe’

kgtg fegato; amike furm ih; urdikp lattuhg. C osi dicasi, pas

sando a - cu, di la): am ik lola.

Pugh : pati, pica, péttgn: io pettine.

D i provenienza pugl . : c'

ipulk , aéit e’naéetaj inacidisce, maréqj mar

cisce, pc'

îé , sà'

é salce, M aé; cit. ; e, credo , anche pijg'

iri pulcino , fi ang’

ajfrancese, sinézj

'

sing'

ij sincero, ang'

iìzuncino. M a féujg, felce, potrebb‘

essere

da fi l [ i] ca invece che da fil ice e andare al nm. 74.

Page 62: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e C elle: C ons. moment. 53

camaj, pernetdue nm . 17, gine 5ine cena; (:il gij , girkj, eindrg

5indre, cikuajerenm . 26-7 , eiig ceci ; génk ; sei e get, ecce

il le eco .

,cfr . nm . 139 . 82 . Dopo conson. : éuoie dduce cosa

dolce; dec'

àge scalza cfr . nm . 66 ; mang:ei (ntc'

) monticellomucchio; coi quali (oltre reaivé

'

ricevuto ) si schiera anche re

duci'i, q . riducette. Tra v5cali, in protonica, 5, che specie a

Celle volge in 5 (v. nm . 45 n. ) rumu5ej glom .

,i5g uccello ,

i53’cace-hic

, pje5éj fe5€j e deè'

gi vi5én li55nt, fa5ile, tur5à

(m mu5ej ecc .,0 . In postonica : éiz

'

e cit., diie eje dieci acque;

unz'

e,duie e duiajene tre.ie katerie

,kenie e a z

'

kjeni'a

jengquindicina, scie. 83 . A11’

uscita: dig dieci ( in funzioneassoluta) , lip luce. M a la vicenda ordinaria è il dileguo : wajvoce

,km aj croce

,nuaj noce;dan dolce m .

,deéci nm . 66 tòr

torce. SC E , SC I. 84 . Di regola 5 (fe5e nm . l salvo

che all’

uscita. Ma in protonica, segnatamente a Celle e dinanzi

ad i,si tende a 5 ;di che vedi al nm . 45 in n. 85 . All

u

scita,lo 5 si dilegua : fej fascio ,

kraj cresce paraj apparisce,demò

'

nuaj demin.

,kuanaj conosce ( e concordano gl

infin. kra

jere, parajere al l . apari53j, kuanajere). Non rimane se non

per condipendenza morfologica : naj5 nasce paj5 pasce ( infin.

naj5ere e paj5ere all . a pat'e) , ecc. ; cfr. num . 67

QV. 86 : kai ka, fem . kate; kc‘

ikun karkuiz, heike éuoie; kait

e haranie, génkante, kjeniajene; éà

'

ke éuoie°

Q€‘Ìtk . Aqua dàeje, cfr . 5avci nm . 79 1

GA. 87. Per le formole ga e“ga, in g

'

a (prescindendo da

jam : giallo e g'

oje, due es. che poco concludono ) : g'

eline, all .

al masc . all jail; larg'

e e lunje, coi verbi allarg'

ij allung'

ij°

fang'

e,frc . id. 88 . Tra voc. : fatici éatia; pjaje; rue ruga,

viottola . GO,G U . 89 . A formola mediana: fijire, viso. A1

l’

uscita : imi lungo all . a larg'

che ha la palat. del femin.

come in francese fd farm faggio, c'

ati'

castigo, jane giogo.

Pugh :!q aquila.

Nondi petrim. orig. : ajwj aug., aju5t. Dubbio, veramente, anche ru;cfr. napol . m a.

Page 63: glottologico italian0 - Forgotten Books

54 M orosi,

90 . GR: naj mjere, negro-a. Resta il nesso quando il 9 sia

secondario : agre magre 9 1 . GN : prene pregna, più pu»

gno; cfr . nm . 46 .

G E,G I. 92-3 . Iniz. : g

'

eld, gtnét'e, g'

endue genuclu, g'

eii gente,

madre genero;giriij girare. M ediano : lije; q. legire, legere

( liJ'

legit ecc fiJ'

é'

J'

fuggire fiJ ecc . mej magis. lai la legge.raj, daj digitu; frai freddo. È 5 a Celle in mediana protonica:

li5ej ii5iiii , fi5éj fu5 fua5ùiu 94 . RG'

: arg'

eii (ar5eit C .

95 . NG'

: 5trii i , puaiiùoi pungiamo, al l . a 5trénjgre, puéiz

giere (5tréndre ecc. C . 5treii stringit paéiz pungit, iui:

longe.

GV . 96 : sait, lg3iig? .

T.

97. Intatto pur mediano quando è odera preceduto da conso

nante. C osi : metà‘m ejia; santa

,5kuta

,kartij num . 2 , par tei

-ire, ver’

ici,virtij, akkjertcî accorciare; éataiie, vi5tej

° kanie e

tante, tante amita, kunténte; aver le, ferie, mortepartie.

,suoiie,

kuorie, kirte curta,teie testa, sirajete 5krétie, br iite, tutte,

m ite. 98 . Tra voc .

,è normale il dileguo ; cosi in

-ata ecc.

dei partic .

,in kut

ld coltellata, ag'

iij adjutare, saje seta,krajg

creta, ecc . ecc. 99 . I riflessi di m al e—hab’

tu e cub’

tu

sono, come in frane.

,malade e kddg. 10 0 . Per l

uscita la

tina e non latina nella conjugazione, v. il num . 135 . Del resto,

all’

uscita romanza è sempre in dileguo dopo voc. : daj dito,saj sete

,ecc . ; e anche se geminato : ra ratto , topo ja gotto ,

bicchiere,tu

, br i ecc . 10 1 . S imilmente,dopo R

, N e J da o

ka'

r quarto,avér , (ir , pàr , fò r , m br , tòr , hier corto; de

vait,

kai»,taiz

,

nfaia, kunteii , weit vento, g'

eii , deh , cei» cento, fruit;

puéii il punto , tei; tinto ; tej draj ecc.

,nm . 80 . Rimane in (il

1 Attribuiremo a influsso pugliese, la riduzione di gr a r come in rai:

105 , ra 68 ; réig fre. grèle.

D i ragione estranea sono a rigore, quanto al loro i , man rajgtgnm . 4; come evidentemente il sono : nata salutc

'

i katajgng’mperatau; ma

tdr ritmi rote, kat; cotenna U gualmente sanadpel suo d; senza dire di

urd£kg, estraneo anche pel k. U na fase come intermedia è in arrudà q.

arrotare, roteare.

Page 64: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial. franco-prov. di Faeto e C elle: C ons. moment. 55

alto e altro, sdi salto, cet (all . a gé ) ecco-iste, nòt vòt; git sto,

g'

i5i. TR. 102 . Assimil . inpiii‘

putr ir e. D el resto : paj

fraj, cfr. nm . 60 ;piere , Piere

103 . Iniz. intatto sempre; e sarà eccezione il lusoria quel la ditid lidun ditale

,veramente

'd

iidl e. 104. Tra vocali di

l egua cosi appunto come il d secondario (nm . 98 annuci an

nodare, sid sud.

,

°

parave'

rej3'

q. raduto,kreje

'creduto , rija

q . riduto , viaue veduto ecc .,cfr . num . 106

,kad coda ”

.

1 0 5 . Riuscito finale cade dopo vocale e dopo consonante : sijsudo

,ecc.

°

,nau nodo;kri crudo ( f. krii,e)i

' di caldo, tar , vèr ,hier lordo , sdai sordo

,muri

,r itàio

, fraj, rai» grande ( all . ai

fem . éàie tarte verte luorte suerte riim me frajete randa o

ranne); pér perde, mbr morde; maio mando , kai» quando;m ing

'

diz, bidii bevendo ecc . DR, D’

R. 106 . karante e ha

rajgamg; c'

ar iiii cald’

rone,caldaino ; rere ridere krajere, va

jer

.

e cfr. nm . 138 ; rejrg radere.

P .

107. Interno tra voc. o seguito da R,scade a v che in po

stonica può passare in f savajere sapére avér aperto kivékjcoperchio; avile apiola avgj e dà nm . 139; ave e kiz:eaprire ecc.

,éjevere capra rave e rafe, quajefe scopa. 108 .

Riescito finale,dilegua in lane lupo , (drei drappo panno trà

troppo); teii tempo ; ma : kiib i

p, lamp, ecc.

PT. 109 °

aéeta (pres . indio. aéét)°

sett,5krétte e ruiie

,all .

ai masc. 5kré mi.

110 . Iniz.

,è intatto sempre; e wajerg, borsa, nm . 26 n.

,deve

aver sue ragioni particolari. 111 . Tra voc. : éuvd e M

cavallo, kuvd, m ad,5krévdvdiz (doppio es. fafe faba, all . a

E s. malsicuro arér (arci C .

Accattati e mal. assimil. ;’mpgdaj imp. , trad;taug, mòdau; midollo ;

uadj odio,’nvgdj

g inv. , net nido. Quanto a nn da ND , cfr. nm. l 18 n.

Page 65: glottologico italian0 - Forgotten Books

56 M orosi,

c'

antave cantabat, 5krivév ecc. ) tdule, néule.

e fiutare nm . 46 ,

préui‘

pr evite presb . ; bajer_s bibere, 5krérg; laj'

due lavoro

nm . 60 1 18 n. 1 12 . Dopo l’

acc. e precedendo a 11 0 M , tende

ap: arpe alba, barpe, z"erpe le erbe

,minestra d

erbe; c'

ampe

camba. 1 13 . A11’

uscita dopo conson. persiste, ma sordo :

pjamp;depo voc. dilegua : trà, baj bibit, prò provo.

AC C IDENTI G E N ERALI .

A c cento . 114. Arretrato nel lo stesso volume vocalico : nm . 2 , 1 1 , 14.

26 sgg. , 30 sgg. Protratto in mjetecc. , nm. 129 ( cfr. gjé uccidi, 1 15

E sempj di accento accessorio (non tutti però estranei al s'

i! m uéi1

quest’

uomo, 95165 arbr; quegli alberi, .in! o cgitd fàn , egilé ferm; ; vatti

vattéfi ,salùtam

’ùig salùtameli, m ing1tilidnn màngiatela.

— l D ilegui . 1 16.

Curioso per l’

aferesi : tris'

el ldn; q. vetrucel lana, aria che soffia dal b o sco

di Vetrucel li; e per l’

apoc0pe: éc im é éavànm . 130 . Aggiungim enti .

117. Prostesi di 0 : Wii mm ; uno -a, viti (wii C . dii—vitt, vittantg, octo'

ecc…

118 . Rara l’

epentesi di j'

ad evitare jato : a-j-et egli è, pdjét°‘

g può es

sere, dove è il caso di jato tra parola e parola; continua all'

incontro , al

meno a Celle, quelladij , che è pugliese Vedemmo normale che N’R M

R

S’R dessero ndr mbr [ s]tr ; e il tr = *str , legittimo inpar; ét

°'

g, s'

alterna

poi col legittimo dr in gindrg cintr; cenere, e ne prende le veci in M F;

fre. coudre *kuz'

dre e si estende a 6°n all. a éq g cadere; fi-

it'g frig

gere, bit'e, all . biigj, bollire; hjitfg, al l . a kjilé

'

, cogliere;pjot'

; piovere.

119 . M a epitesi c ontinua e caratteristica è quella di un a vo

cale accentata, quando la parola chiude l’

enunciazione di ungiudizio e s’

ha

una pausa, o quando le sussegua parola che incominci per vocale : ti tt;

vuò pann al idnn, tunonvuoi andare;j’al lardnn, io andrò ; ji éantdnn, io

cantai, ji g'

g"é éantzinn savànn s

'

kr5nn runn, io ho cantato saputo scritto

rotto; m’

gà5t kiédnn , mi sto coricato ; kuntrdnn contrada,hut

’ldnn coltel

lata,‘

samzdrmg sanità., kjann chiave, la bjann il grano, lo drarm i drappi.

C osi: di jejg due acque ( in’

ije un‘

acqua) , ndjuan naso unto, ji ju

fé io l’

ho fatto, la jwdjpr: la borea; a]e guardo , lqjdwlavoro , se

tajug sorbro; ecc. Pugl. pur la sonora per tenue dopo nasale, tra pa.

rola e parola, come negli es. che seguono : m;i1 vij me ne fuggo , a muri

jit'

g al mio collo, mg ng'

àt q. m‘

incaldo, h°

undenng contenta, a mum baj a

mio padre, e in singola voce: condanne contenta; com è pugl. l’

ass1mxlaz

di n (e di d da 1 ) a 11 : manna, rai: rana; gr. éaiienng nm. 74 , r itunn»;

rotonda, disarma‘sambida

dies sabbati, kundenng contenta, ecc.

Page 67: glottologico italian0 - Forgotten Books

58 M orosi,

maiit rd, gli 11 . g. ; la fennepetite, le firme petite; la ride, il

cavolo,lo dde, i c . ; la kut

ld, la coltellata,le

'

kut’

id. C onser

vano l’

A del feminile, per la ragione della procl isia o per la

nuova ragion tonica : l’

articolo; il pron. poss. cong. e assol . ; e

pure il pron. dimostrativo e il pron. indetermin.

,quando sul l

’-a di

questi cada un accento accessorio. Perciò : la fanne, ma feung;la fermemjd, petd fanne, geld fanne, ind éancjùi1 . L

artic,i

pron.

,e, più raramente gli aggett. e i numeral i

,conservano poi,

ne’

limiti che ora diciamo, il -s originario odanalogico del plu

rale. L’

artic. e i pron. pers. nus aus lo conservano, cioè , non

solo dinanzi a vocale (dove si fa 5,secondo il nm . ma

soventi pur dinanzi a consonante e alla chiusa di una pr 0 posi

zione; onde: loi arbre o 5’

arbre, loi ij 0 ij gli occhi , lei

aviie 0 5’

aviie le api; e anche los viaj i vecchi , los mac’

ize

10 59 muéi1 gli uomini , all . a lo e.

,la m . ; nui dii , moz

'

ava”

e anche nus ne éantùn, ve ming'

ij cus. G li altri pron.

, gl i ag

gett. e i numer . lo conservano solo dinanzi a vocale; onde 5toz'

ij, questi occhi, celez'

eje, quelle acque ,1 all . a 5t6 kaj

'

ui1, ques ti

porci, celi vaéc'

e,quelle vacche;g

'

i g'

y’

e vuoi 5tou e gelé, voglio

questi e quelle; bei ij begli occhi, all . a be fi aue, bei figli;

dei dorm ,due olmi, all . a do maiit , due uomini; di:? ulaiie,

due nocciuole, al l . a di warpe due volpi; e com traji ar bre

eam ici i5ej, all . a iraj éiii , tre cani, 6 genbue, cento buoi, ecc.

C om parazione. 126 . S i forma il comparativo col premet

tere mej, me, all’

aggettivo ( 0 all’

avverbio), oppure col posporre

all’

aggettivo il già comparativo milduemigl iore: me bui: 0

Wii mildug;me allùi1 , più lontano , me akkiere più accosto.

Per formare il superl . .si premette all’

aggettivo ( 0 all’

av

verbio) laparticola tri, fre. très, o la formola avverb .

na mum—rg

c iri-’

namuorre ( letteralm .

‘una quantità ,

gran quantità):muéi1…tri—buoi o m . bun. ’

na muorre o bui1 tri na-muo-r re;

finne tri-belle o belle na muorre o belle iri’

ma-muorre; m ing'

ij

1 In altre combinazioni pronominali può forse intervenire la prepos. ar

ticolata des ; e p. e. in kani i5ej trattarsi in realtà., non già. di‘

quanti ne.

celli'

, ma di‘

quanto degli uccelli‘

.

Devo avvertire che questo è l’

unico es. che i miei appunti mi danno

per -s nel plur. degli aggettivi.

Page 68: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . frane.-prov. di Faeto e Celle : Nome. 59

in -na-muorre mangiare moltissixno, pile tri’

-namuorre pochis

simo vuiuntij tr i’

-na-muorre volontierissimo allan tri’

-na

marre lontanissimo.

Numer i. 127. Wii ( fem . mm e) , dp ( fem . di), iraj, katt,cev

'

ik, sie o 5ia, sett, viti (w ilt C . mie, dic uni , ddi , trai ,

kator5 katuor5 , kjinnez'

,sia

'

, dic'

assett (djaé C . dici-pitt,di

éannue, vini, viniii1 ecc .

,treni? haranie

, c£nkanie vittante,

mmanig, gia, mill (e des dis, trajs, haires, diigs, gentes, ov

veramente dpi ecc .

,nella congiuntura di cui al nm .

Artico l o . 128 . M aso. sing. . iii, de iii ;pl . lo ( los ) , de lo

(de los o des ). Fem . sing. : la, de la; plur . le ( les ), de le

(deles o des ). C fr . nm . 40 e 125 .

Pr onom i . 129 . Personal i : sng. ti tii ); ij, ile; ame, a te, a ij, a ile;pl . mos

,mos (raramente nu, vu ldue

1;

a nus,a cas , a ldug. Incl inati : me te; li iii , li la; ne ( ne

tjuni ci uccidono ), vg , los ( lo ) , les ( le) 0 li; ai qual i s’

ag

giunge l’

i i neutrale,come in se g

'

i j’

ii putéss, se io lo potessi,

g'

i j u é fe'

j, io l’

ho fatto. C fr . nm . 140 .

130 . Possessivi; assoluti : masc. sng. 6 pl . mm tm. sin ( 0men fem . sug. mjd ijd sjd, pl . m ije tijg sije;nòt n6t

'e,

vò! vòt'e (ma c'

annò éavò casa nostra c . vostra) con

giuntivi : masc . sug. mui1 imi suiz,notait votuii , lau;pl . mi ti

si; fem . sug. ma la sa;pl . m i ti si per es. munzéfi mio suo

cero noiumbdj nostro padre; votum bjardi1 , vostro nonno

maddonne taddonne saddmme,mia suocera ecc .um

131 . D imostrativi ecc. D im ostr . : 5te ’ 5ta, pl . 5tou ( stes

1 Nel plur. s’

usa altresi, specialmente a Celle ,i'

5 ipsi , che è certa

mente il pugi. iss.

Per ‘suo

ecc. allo stato enfatico , dicesi pure colla nota perifrasi : dc

mill—3 ecc. ; p. e. cepummglij ede gelil lj , questo pomo è suo, invece di

ir'siii ; e così pajrij i sunt da gelida , questi peri sono di quelli , in

vece di siii d; ldue ( suoi di loro Notevole altresi lau sing. masc. e fam .,

lau; pl. m . e f. , sufi ssi a ia casa: a éaildu a casa sua (di lui, di lei) ,a éal ldu; a casa loro di essi, di esse).

51: ecc. può non essere continuatore di is te ecc. , ma una mera ridu

zione, per accento protratto, di sei ( che in certi casi suona pur geig; p. e.

in cet; maiit all . 11 ci muéi1, quest’

uomo) e grid. Onde i dimostr. si ridur

rebbero, in correlazione col prov. e franc. moderno, a due soli.

Page 69: glottologico italian0 - Forgotten Books

60 M orosi,

5te ( sies ); cet ( ce'

) e cette o cettd; pl . edu (eos ) , celti o

aetté (gettis ); cel sé) e pelle o ceid, pl . egida (eglds ), eellg0 cene ( celles 99 eu ecce-hoc

, questo ciò ; cenecce-inde,

codesto iie iii, avverb. pron. come in le r ic'

c'

ajce o suntdi

ki si ii i seri, le ricchezze e’

sono di chi se ne serve,si ni pen»

tdnt,se ne pentono; a ii at ce n

è . Il neutro to’

k a Celle

ridotto anche a to , e specialmente inter r ogativo e sol tale

dovett’

essere,come il vald. co

k (Arch . XI 361 in origine:

120 71 se di, che cosa si dice?,to

k te ming'

, che cosa mangi, g'

1'

g'

g'’

ev pd to’

k fd, io non avevo che cosa fare. È senza dubbio

el lissi di k -et—o-ke quid-est-hoc-quod,cfr . la Nota finale

1.

Indeterm inati : oltre i soliti ruiz. m me ( in proclisi in inae’

n’

na; cfr. nm . kiikziiz e édkiiii , si ha: mankzizi nemmin

cc-uno , nessuno mank—’

na-vitg niente,less. s . vite; e il prov.

e fre. g'

eii nm . 5 . Notevole paraj col senso (almeno a Celle)di parecchi

Vanno.

F les sione. 132 . Paradigmi. Infin. : c'

anta m ing'

ij, avdjecc.

11111 . 4, sentej. Partic. perf.

1 ° écmtd ming'

d, avg! tend savi

wulg’

pati , lije'

q. leggiuto, print! q. prenduto, ecc .

,sinti ecc.

G erundio : éantdiz. ming'

di1, vijdn vedendo , sintdiz. Indicat

pres. : dani m ing'

, baj bevo sent, fenaj finisco (nm .

dani ecc . ; c'

anie ming'

e, baj, sint; éaniziiz, bejuiz. o biui1 ecc.;

canidm ingij mingé'

, bije'

j bije'

;dantani ecc . Imperi : «fantic

ming'

da, biji'

a, sinie'

c ,e cosi le altre due pers . ; c

'

aniavdn

ming'

avdiz bijevdri ; c'

aniavd ming'

avd bijevd; c'

antavdntecc.

Perfetto : éantd m ing'

d bije'

sente'

éantd ecc . ; c'

anidi bijit;éantardoi

, bierdi1; éanid5teve , bie'

5teve; c'

antarzint bierzbd.

Futuro : éantard, bijerd; éantard ecc . ; cantardt, bijerdt;c'

azz

tardiz. bijerdiz; émztard bijcrd; c'

antardnt bijerdni . Congiun

tivo presente: v. il nm . 136 . C ongiunt. imperf. : éantdss bijéss,e cosi le altre due pers. ; éantassidiz bijessidiv. putassidii);dantassid, bijessid; c

'

antassidnt bijessidnt puiassidnt). Condi

zionale : éanidr m ing'

dr, bijér sintér , e cosi per le altredue

1 V. pag. 35 , n. 1.

1 C fr. vjau bjau nm . 33 n.

Page 70: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e Celle: Verbo . 61

persone; éaniaridiz bijeridiz ( senteridii c'

antarid bijarid;éaniaridnt bijeridnt ( sinteridni Imperativo : dante ming

'

e

baj, sint;pl . éantd ming'

ij ming'

éj bije'i, sint!j tietté ucci

diti,tidvve uccidetevi; kigeté coricati

,kigivve coricatevi per

la 1“

pl . : 5tai1 alzg'

gre, ming'

dio, bije'

ù, sente

'

ii,ma non inau

diti pure 5iiiii ming'

uiz bijuii .

133 . Infinito. C ontinua la sincope dell’

infinito anticamente

sdrucciolo : irere trahere mungcre;wfioere 5trg‘ng'

ere pain

jere, kuajere cocere tejre leggere, krajere cresc . e credere,.

éejre cad. prendre 5krére°

étre patre kiît'e ecc . nm . 118 .

1

Del resto,frequente il passaggio, dovuto , io credo, ad influenza

del pugliese, dalla conjug. in - è re a quella in - i r e, almeno in

quanto alla figura dell’

infinito : lej4j q. leggire all . a lejre; e

cosi ne5ij bri5dj pari5éj per tacere dei soliti kii53j ( al l . akiîii°9 ) cucire, fljgj fuggire; e tea .

134. Participio. Ecco i pochi partie. di tipo forte che mi

fudato di racimolare: avér aver le, all . a avra'

;mbr morte;ri

( ri ) riso e praj prajze, preso —a, all . a rijé'

priiig"

; maj misso

fej, feja o fete; li'

letto,al]. a lijd

'

; di ditte (dedette); stretto

,all . a 5irine‘ ; knaj cotto ’

,a5iit, int e

mini. Dubbio se éej continui un'odditu o non sia piuttosto

analogico ( cfr . Arch . XI 363

135 . Indicativo presente. 11 -t che il paradigma ci mo

strave fermo nel le terze pl . di tutti i tempi e modi e nella terza

sng. del perfetto , occorre ma instabilmente anche in parecchi

esemplari della terza sing. indio. pres . ; onde : vat, fat, at, sat,lit lucet

, bit bullit; ét est, kiii consuit, vini vènit, tini; e anche

vdfdd ecc . plat e ptuj placet, dee detdicit; ma sempre

vaj videt, kraj credit c'

aj cadit, kuanaj cognoscit, ecc . cfr .

nm . 138 . Abonda la conjugazione accessoria (fenaj finisco ),

Non oserei dire cheprins’

treii hunkj nelle frasi gi g'

y'

e vuol priî'

ì.

ti tt; vuò s'

iràiz, ij i se liq ( egli va a compiere, consumare) , rappre

santino il tipo non sincopato (*prénder

*prende

*prend); e le credo pint

tosto forme di presente, com’

è di certo annij nella frase i s; 0 120 t annijegli si vuol annegare. In tal congiuntura, in dipendenza cioè da un verbo,

le forme. di presente non son punto inaudite nei dialetti di Puglia.

Curioso l’

analogico fudj , fuggito, a C elle.

Page 71: glottologico italian0 - Forgotten Books

6 2 M orosi,

come già potemmo riconoscere al nm . 8 . Lo 5, che è legittima

mente nella 3l l

pl . : fini5iini feri5zint ecc .

, passa non di rado

anche alla 1“

pl . : fini51iizferi51ioi ecc.

°

e

più in là. D i pres . forte,solo vien vin, tie

—ii tin.

136 . C ongiuntivo presente, e futuro. D ifl'

erisce il cong. pres.

dall’

indio. solo per lo strascico di una vocale indistinta che ha

in tutt’

e tre lepersonedel singolare (onde: dantem inge bejeecc )e perchè vi manchi sempre il -tdi 3“

pers . dello stesso numero

( cfr . nm . Il futuro,come sta nel paradigma ,

è poco

usato, proferendosi la [nuova] perifrasi sciolta : g

'

i jg"

[e] ava

jere, nus n’

avziiz. avajere,‘ho avere

137 Perfetto. Fatta eccezione per il verbo sostantivo

( nm . 138 più non abbiamo se non il perf. debole. Qualche

avanzo del forte potrà. forse occorrere nel condizionale piuc

cheperf. indie. p. e. in dr avrei. Allo stesso perfetto de

bole fa d’

altronde molto forte concorrenza la solita combina

zione: g'

i g'

g"é c

'

anid, io ho cantato,ecc .

138 . E l enco di verbi notevoli. vader s ecc . : infin. alici;

prtc. perf. diid; indie. pres. vej vdedi (va), ailziii e vdiz, alii,aiizint e cani imperf. alida; perf. alici; congiunt. h perf. al

idss; condiz. aildr imperat. vatti vattinf;’

°ii ailavé alida.

»

siiién. fac er e : fare e {di; faj; fej fa fai , fe5ziiz e fan,

fa5ei, fesunt e fani. star e : i5ta 5ia , 5tà;a5i e5test, 5 1…5id 5tuni (ma a Cel le: 5tazi l '

,5tant habere: ar -a

jerg avaj; ave'

cj ( e), a'

, di amii1. e (in, avaj, avzini e anf;avio ed 30 e dv

, pl . avevdiz e avaiz; condiz. avg!r e anche

dr . saper e: savajere savaj; sami ; sej se), sa, sai , savzivi

e san, savéj, samini e sant; imperat. sd[nn] sappi , savi}11

sappiatelo. pl acar e: pja5ajere pja5aj ( sost. pja5ij pjaze;

pJ'

aj, ed'

. pJ'

at pd'

. pieswì 0 0 6°

piezettpiacque, 1t>J'

«izir pia

cerebbe. vider o : vedajere vedaj ( raro vdjere); ejan;pl . ojuiz. vel l e: vuiajere culaj; aule

"

; audi vuo nudi, vu

iiiii ecc. po :s se putajere putaj;pute’

;pudipuo puoi, pii

i iiii,eoc pu5te jet

"e benaj, possa tu essere benedetto.ca°

1 totare o tutare : tide tiij; tid; tij , tij, tij o tit ( ijd, ijd, {jet, (iwi

ijuizecc. D i denn, do, v. nm . 17 n.

Page 72: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e C elle : Avverbj. 63

dere: éejere éejre e c'

etre C . deje ( éeè'

é'

C . ) e éej; c'

ej, pl .

éej1in (éezun C . perf. c'

ejé e éeig'

(éczé'

G . ) co quer okuajere; huaji; knaj, pl . kua5un. cognos cer e : kuanajera;haunc5e

'

(kuanezé'

kuanaj pl . kuane5u'

n ecc . creder e

krajere° kreje

'

; kraj, pl . krej'

1m krina ° krejmé credimi.

dicere: dire; di; di5 , di, di o dit, di5un; condiz. dire ( o

dere ecc .— l egere: lejere o lijf,’j ( lizdj C . lijee liui C .

lij, pl . lijzm ( lizuìv.‘

pl overe : pjotre; pjuvé“pjot

piove, pjor pioverebbe. pr endere: prendre;prin! e

previ , pl . pr inun. r ider e: rire ( rare) , rije'

e ri ( rg);rij, rz

,ri rit (r4j ecc . rijun ( rizmì C aper ire: avrei;

asre’

e avér ; avir , pl . avirzìn; avrim é apritemi.'fugire

fio'

fiJ'

e’

(fuaj fiJ'

( fwd)“

0 fijùrì (fui fuaz'

uit. fiJ

'

pd, non fuggire.

“m or ire : murdj (mer mirfi

'

j);murQ’

(miri ) e mbr ; muor, pl . muru’

iz (menin ). venir e: wim

win, win , zaini; vinm

'

z ecc .

°

jam : vieni; cfr . nm . 12 .

Verbo s o stantivo : eif a; 5td; cj (sej C . cj, etg, s1m ,sei

5ci ( 55 G . sunt; eve, ev, eve ( sene, seo, seve, C . sevdizsemi

spudni ( e anche savan ecc.,0 . fi fl fit, fgrzin (far C .

fi5t_evg, fer 1int far sarei ( cj d’

ét'e,é da essere); fiss, pl .

AVVERBJ .

139 . andò , d’

andò , dove ( che anche si esprime per a ha

kartie,letteralm .

‘a qual pax iod

o i5e’

,ikke

,me

'

, qui,

costi,li;

njjokk s0pra, less . ;dgssò sotto divi. edingjeìi, dentro,defuorg; dgvdz

'

1 dg.w*

ij; dgkhdit daccanto e akkierg allato ,

prov. a caire; altari lungi dekk dikkirg quando (non sol

tanto interrogativo) nm . 17 n. ; aprgj, dapoj jgr adesso, addùùallora; 5teann o ceté ann odaj

'

am i ( cfr . Arch . VII 527-8 n. )quest

anno ; aj'

ana passai, uj‘

ann kg'

vint; avi ave'

( anioggi, animat6

'

ìa stamattina, aninéj od annéj stanotte, angpassdla notte pas

sata, less. ; tuttwaj sempre; tretò tretònn sùbito ;mej me

più;men e mank meno; avòj apud-hoc, ancora, pure°

gin ng'

riù nm . 5 n. ; ansi insino (ansi-dessò , fin sotto ; ansiz-a

cinzia’

durg, infino a ventun’

ore)° to, lov, ljou, il lud-hoc ,

'

m

vece di ho c - il lud,si;no, no (di pd v. il nm . 140

,

de-apud, con di,fruo. chez

,nm . 3 n.

Page 73: glottologico italian0 - Forgotten Books

64 M orosi

3 . APPU NTI smm rnox.

140 . l . Il pron. personale di regola accompagna, come in

francese, tutte le persone di tutti i tempi1; e avviene, anzi, che

di solito sia doppio. E s. : g'

i g'

y'

e c'

ant,ti tte i baj, ile

i vaj; nus ne éejdrì ; vus ve alld, icò ( o celò ) i kurunt esté

( o ceié ) i fijzint; 9 2 to e di g'

i,l

ho detto io,te fi ti, fosti

tu, kumme t’

e5t-ti,come stai? 2 . L

uso riflessivo si estende

al le prime sug. del verbo sostantivo : g'

i m’

qj, letteralm . 10 mi

sono’

; me fi g'

i,fui io; si me fiss ric

'

c'

, me sar pdkunten.

3 . Il pronome accompagnatore delle terze sug. del verbo so

stantivo, è a, quando il soggetto sia masc. o indeterminato; così:

a-j-gt-ij, è lui, ij-a-j-gt bun; ki a j é l , chi è ?, to

k’

a jgt, che

cos’

è? 4 . Il pron. neutro che accompagna i verbi intransi

tivi,suona 0 ; così : o pjot, e

piove; a jokk, e’

fiocca; o fa frajo-v-at im bè pùe, egli è un bel poco o ainteje, e

viene acqua;

kano a-j-et?, quant’

è kano i sunt?, quanti sono o i sani

ldu, e’

sono loro . 5 . E s. di ‘avere

per‘essere

in locuzioni

di tempo o di stato : ov at im bé pùe, v. 4; a at,ce n

ha;

tutte le éuo.ie ka-î'

vant’

njjokk u taj tutte le cose che ci hanno

sopra al tetto’

na vaj a n av im muef'

i, una volta e

c’

era un

uomo; o n ant’

na muorre d’

ann,egli hanno molt

anni; o ai

avé'

t reidiz, e’

ci ebbe (fu) ragione. 6 . La perifrasi del pas

sivo alla francese non si vede all'

atto ; quindi : se fai, si fa,cp

pure: i fant, e’

fanno. 7 . La prep. de non si usa solo come

partitiva quando si tratti di tempo, luogo, quantità indeterminata

(p. e. : o suntand’

ann, dinde paji al lan inpaese lontano,

ji g'

g"ej pdde fan, io non ho fame, ecc. ma 8

applica pure

agl’

infiniti : i sinte'

t de suna, senti suonare, ji g'

y'

epuoipdda

éantd, io non posso cantare, g'

i g'

y'

e vuoi pdde m ing'

ij io non

voglio mangiare ecc. 8 . G ià da parecchi luoghi dei num.

precedenti si vedeva, come persista l’

uso che la parfi cola nega

tiva o a dir megl io il complemento originario della negazione

rimasto solo ad esprimerla segua il verbo.

Sarà pugi. il frequente uso dell’

accusativo del pron. personale dove

comunemente si userebbe il dat ; p. es. : la adir;’na éuoég, gli ho d

a

dire una cosa; rumpfl u la 1843 , rompétegli la testa; la denn’na éatai

'

f.

le do una castagna.

Page 75: glottologico italian0 - Forgotten Books

66 M orosi

harteué [nn] , masc. , piatto. S i connettera col b. lat. c ratus c ratale,

donde prov. grad grazal , vald. gratto , a—frc. graal cfr. D iez 8 . gran].

mda; m5;, mammòug mamm cîgr, mamma mia. È voce del linguaggio fami

gliare e fanciullesco ; come pappòugpapp6e‘babbo mio

cfr. 5oe so

rella; 50j nm .

muéz'

z, uom o. S tarà. ad h om o come il piem . mana adam ita.

. ' O ' o

piéé, pung0 , infin. piccij .

rej, lardo.

r isdl, riesco, infin. risalj , part. pass. risald. S i tratta dunque di un verbo

in - are.

sar , ardo ( fact). D a ex-ardoo vorremmo 5ar [d]; senza dire che p. e. a

b6; da idr ,

‘ legno da ardere’

, di quei di Faeto , risponderebbe M ; da

Jr'

if è semplice‘togli

—jato’

) di quei di C olle.

s'

7ciertg, a la ilit all’

oscuro.

5vrid ( 5avrid), distorto, slogato . Non sarà. identico col partic. peri“

. del fre.

chavirer e prov. chavirar , capovolgere, ma avrà. comune ‘bon essi il se

condo elemento : air far e nm . 3 .

s'

il!j uscire con impeto , versarsi, traboccare di un liquido da un vaso

troppo pieno 0 per efl‘

etto di bollore.

tann, broccoli; cfr. nm. 119 .

tdug, vimine per attaccare la vite ad alberi o a pali; cfr. nm . 26 n.

c it: : mank’na c ity, niente affatto.

IV. Notevoli infine anta“

; ( 0 j ante, e’

bisogna) , che anche occorre in

quasi tutte le varietà vald. e nel piem . (venté‘co-ventare

) e in altri dial…

italiani , mentre par voce ignota, almeno in questa forma ridotta, alla

Francia; e raif rafe, voce estranea si al prov. e al frue. , e si ai dial . ital.

del M ezzodi.

Page 76: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e C elle: Saggi letter. 67

APPEND ICE .

SAG G I L ETTERARJ

I. Proverbi, motti, scherzi fano!nllest

1. 0 0 8 mmm gi; tra maj d; mej e d’avrj — k5

n kàr d’

or e

2 . ki i j at la mnndnn — ij é riéé e i u sdpann.

3. i; 0 156; i intrùntpann d;njig’it la buéég barrdnn.

4. la milijgd; inW; i ri pann tuttwqj.

dg ma": sul lééflgdgpaj ki la 5pui; bjat a

pàt; n6tem iapgtitt,

dgbbò'

naj dis'

e'

tt

e nus avajkgamacaupriatorj,ke nus ii alinit tre-tonn.

e’ ’na kai; Zung

'

g lunjg,kai: k

’es

'

! i paj la bjatg madonn;

la bjai; madonn; i vuò’

ng'

gri d; éangjùz'

z,

ma pà:gn6tg e uragiùr'

1.

éammaruk; tunfldnn tunfldnn,

ka j et mar tum bjardnn

tum bjardnn a j et mar ,

e ti tt’e'

vie; e tg kunf6r .

I. Pnom ns ecc. 1. E’

vale pm acqua (pioggia) tra mese di maggio e

d‘

aprile, che nonun carro d‘

oro e chi lo tira. 2 . C hi ha la salute, è ricco

e nol sa. 3. Le mosche non entrano in bocca chiusa. 4. La moglie

del ladro non ride sempre. 5 . ( D onna) leggiera di mani e sol lecita di

piedi: chi la sposa, beato lui. 6.

‘Padre nostro piccino piccino’

, D io lo

disse e diciamolo noi ancora; che noi andiamo al purgatorio , che noi ci

andiamo sùbito. È una casa lunga lunga, quando qui ci va la M adonna.

La beata M adonna non vuol canzoni, ma‘

paternoster’

e orazioni. 7. Lu

maca, piangi, piangi, che è morto il tuo avo : il tuo avo è morto, e tu sei

viva e ti conforti.‘

Page 77: glottologico italian0 - Forgotten Books

68 M orosi,

II. A Ilaria Immacolata.

C anzone di Arcangelo Petitti , di Faeto.

ki i può dîrg, o mam n6tg,

hi i può dîrg: l; éuo’

ig vòtg?

a i dpdmuéz'

t hg’n térg sg vaj

kg e; ditpd bell; mej de lu srudj°

e pyr g'

cj'it ’

na éudìgg'

g vg vulir cantai,ma to

k; dir; y’é pd, to

’k; dir; y

"é pd.

sij vas la marg: dg ki n’at salvdnn

suuna la mare de ki n’atd;ndnn

(M la mar sid Zuparav,è’

jkg n

’audit pgrde

°

nn,oh kgpja5'éîj!

epr’

egen’na éuoz; g

'

g vg vulir c'

antà'

,

to’hg dere y

"é pd, to’ kg der; y

"é pd.

ma to’ kg j; di5gfj g

'

i j’

é pd

da putaj dir; a ki dg lo [jur é la m iil Et mé bel le! oh du cier dgbbgnaja ki il ct mdbel ledg la Zinny e srudjahi, ngnngn! e sint mbt? e

'

s'

é'

edtd éangjuzì a ca fenng eé'

e’

il i nis'

!tt dg cel pajkg n

’dmaj tutt dengig'ù lo adj;

ma senepiééann il i nis'

è’tt,

pgkké dgbb;naj la bgn;diifé’tt

e vas s'

i cal lg, madonng mjd,kg in dumm iìdjgng avd

'maj dg 36 inpjd.

II. A M ARIA IM MAC OLATA. 1. C hi può dire , 0 madre nostra, chi può

dire le cose vostre? non avvi uomo che in terra si veda, che non vi dica

bella più del solo : e perciò una canzone io vi vorrei cantare; ma che

non ho , che dire non ho. 2 . S iete voi la madre di chi ci ha salvati ,

siete voi la madre di chi ci ha donato colla morte sua il paradiso che

avevamo perduto ( oh che piacere) ; e perciò , ecc . 3. M a che io dissi?

io non ho cosa da poter dire a chi dei fi ori e delle rose è più bella: oh

D io del cielo, a chi è più bella della luna e del sole: ah , no no : e sentito

un po’

qui questa canzone, a questa D onna qui. 4. E ssa nacque da quel

padre, che ha messo tutti entro ai guai; ma senza peccato essa nacque,

perchè D io la benedisse : e voi siete quella, M adonnamia, che il demonio

avete messo sotto il piede.

Page 78: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial . franco-prov. di Faeto e C elle: Saggi letter. 69

il a j e'

cel lg kg i djaiid la jérgkg a il i ma!“ in dummudjgng

’n térg

il a j é cel lg kgpg menn e nus

Z a Jadafiat, pg tutt nus

Io”

, vas s'

i cel lg, madaung mjd,ke la dummudjgng avg

'

maj dg 36 hopjd.

g'

g oulir dm oh kandg éudzg!

dg cettg fenng kg I si tridrò'

sg;

ma di5!lg vas, o quattrdmen,dis

'

f lg la jùor , la nejg eW ii

oh ! rus si cel lg, madonngmjd,kg lu dummndigng av! maj dg 36 in pjd.

la fidug 0 5 1gnus prig’jg

pg tutt nus kg is? vg rif/j;kg ng salodss dg lg tgniagiùzì

kg cal br inn i mùov a éakùn

epr’

ecg’n

, madonng mjd,rum '

lu la tétgdò"

cel b'

é pjd.

akkus'

i d'

o“

los ang'

gdg hcparang’

jngputgssidizdergpg tuttwajg‘oh kgpja5

'

g’j a j et. oh kr pia—iff

a stanng nzenda cus e dò“

dgbbò'

naj'

e akkus?’ nus avaj, m donnf mid,ng mgttùnlg dummudjgng dg 86 la pjd.

5. Essa è quella che guadagnò la guerra, che adessa mosse il demonio

in terra; essa è quella che per me e voi la guadagnò : per tutti noi : si

voi siete quella, M adonna mia, che il demonio avete messo sotto il piede.

6. Io vorrei dire, oh quante cose, di questa D onna che è assai grande!

ma ditelo voi, 0 ragazzi miei; ditelo il giorno, la sera e mattina: oh!voi

siete quel la, M adonna mia, che il demonio ecc. 7. Il Figlio vostro voi

pregate per tutti noi che qui vedete: che ne salvi dalle tentazioni , che

quel brutto muove adognuno : e perciò , M adonna mia. rompetei la testa

con quel bel piede. 8 . C os ì cogli angeli del paradiso potessimo dire

per sempre:‘Oh che piacere egli è, 0 11 che piacere a stare convoi e con

Dio!’

E cosi noi pure, M adonna m ia, mettiamo il demonio sotto il piede.

Page 79: glottologico italian0 - Forgotten Books

70 M orosi,

III. 11 principe di Troia al Seminario troiano;

canzone di Arcangelo Petitti , di Faeto.

o quattrdmen, o quattrdmen,oh ke bè g

'

ùor a j et ao£nn!

a j'

et jdar d’al ligrj g epja5!j

a j é pann akku5gì’ ? to’kg ogdi5

'

g’

j ?

epgr ece’néantdnn di? meind 6anqjùìza cg muéìt i59

'.

oh lu bgnajg da gior, la bgnajgsul sul ij u dgbbgnajepgr eog

’néantdnn dò'

mg

ind 6anqjùrì a cg muéit i5g'

.

get a j é cel kggznn e nus

n’

awardaoàni5g'tutt nus

l é vgn9’j

yr e cet a j é ij.

oh krpjas'

é’

f. oh kr

epgr c.,—ga éantdnn dò mg

ind c'

ancj'

ùna gg muéù i5g'.

g: g'

g'

g oulir dgrg oh kandg éuoz'

g

dg la buntd sidke l et tri-rò'

sg!

sul g'

i g'

g'

g vg 1135 kg I et tri-bùiz,

e la nuit sinlu sat éakiin

epgr ecg’n éantdnn dò me

ina éangjùiza gg madit gie’.

Ill . In ramarrn 111 Tao.m ecc. 1 . Oh ragazzi miei, oh ragazzi miei.

0 11 che bel giorno è questo (d’

) oggi!egli è giorno d’

allegria e piacere,

non è cosi? che ne dite? e perciò cantate con me una canzone, a questo

uomo qui. 2. Egli ci ha dato , oh che onore, qui quest’

uomo che an

cora non avevamo veduto : oh lo benedica dal cielo, lo benedica, solo solo

egli Iddio!e perciò cantate con me una canzone, a quest’

uomo qui.

3. Egli è questi che io e voi aspettavamo qui , tutti noi : egli ora è ve

nuto e questi è lui : oh che piacere, 0 11 che piacere!e perciò cantate con

me ecc. 4. Vorrei dire, oh quante cose, della bontà sua, ch’

è molto

grande: solo vi dico che è molto buono , e il nome suo lo sa ognuno : e

perciò cantate con me ecc.

Page 80: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial. franco-prov. di Faeto e C elle: Saggi letter. 71

i aj et inpaj dg lo paviriel lg

a j et inpaj dg los orfanielig;

nus avaj g5g’jdoijgfj

a karl dgprissùz'

zi denn a m ing'

g’

j

epgr gog"h éantdnn dò mg

gettg c'

anqjùzi a gg muéz'

1 g5g'.

‘dgbbò'

naj ma}, ti, dgbbò'

naj,kg t

’es": 14 gier e tutt ti vaj

oh bgnqj édhg matg'

n

kano sunt lo jùorn

eprujgfj‘

, quattrann, dò mg

bgngdiqjùri a ggmuén

IV . L a j a l antom m e nò tg;

canzone di Arcangelo Petitti , di Faeto .

lo jalantommg n6tg k’i sunt baj !

stdogsg a fardei to’ k ’

i ant fejs

’ant maj

’na pjùmmglg a kartzj

’njjokk a la éappej s

'

pakkd knmm in kij .

si fi i van! a iraj e do

sg zgkkitjùnt’njjokk e dg sò

si iii cantpg la éarriérgp’

m j ohh upm i

kumm tutt kansg zgkkitjùnt!

e i purttìnt apprgj do bei s'

hudij,

g’

uvann g'

iròlamg e sanfraj du hanéilijsi iii vani a iraj e da

e sg zgkkitjzint’njj okk e dg so

'

.

5. Egli è un padre dei poverelli, egli è un padre degli orfanelli : e voi

pure qui il vedete, a quante persone egli dà da mangiare; e perciò can

tate con me ecc. 6 . D io mio , tu, mio D io , che stai in cielo e tutto

vedi, oh benedici ogni mattina quanti sono i giorni suoi : e pregate , ra

gazzi, pregate con me benedizione a quest’

uomo qui.

IV. nosrm sxonom . l . I nostri signori, che son belli! S tato a guar

dare che cosa hanno fatto : si sono messi una piuma da un lato s0pra il

cappello spaccato come nn c 2 . Se ne vanno a tre e due , e si

dòndolano sopra e sotto : se ne vanno per il corso fin 5 0pra al ponte

come tutti quanti si dòndolano l 3. E si portano appresso due scudieri

Giovan G irolamo e il ( suo ) fratello del cancelliere: se ne vanno a tre e

due: e si dondolano di sopra e di sotto.

Page 81: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 83: glottologico italian0 - Forgotten Books

74 M orosi ,

VI. Parabola del flgl luol prodigo

in dialetto di Faeto.

a nav’na va; n muen. e g

’tgmadri j avg

'v do fidug. e la me

'

jundg

g’t5 [idug in bé g

'

ùor i di5g’ita smi paj (oda sum baj) paj m iii , dénngmg

la pàr hg mg tii66 dg la robg tid. e lu paj i 5parig'i tra i5g do fi dug la

robg kg a isf i dgstgndv. e pii dgg'

ùor aprgj Zu fidug mdjuni kilg’tt tuti

gel hg l’apartgnè

'v e se ii al idt a c iejjij e j arrivdt a in p0jg

fj dg imi e

il lg"i kunsumdt tuttg la robg sjd, pghké i ogog

'o tri-malam é

’ù . dikk ir ij 1°

s'

pgnng”t éà

hg éuòig, o ogne'a gel pajij

’na kargstijg tri-rdsg e ij i abbjd:

a sg trudii miec a lo juaj e a sufi‘

rg'

j dg la fdrì . i sg fgs'

g!’huraje (ultimi}:

ej al ldt a gerkc‘

î sirvg’j di vari dg lo siiidugdg gel paig

’j'

egel i la manndt

a lo hamp sin a jarddlo kaji'

in. ma il lg’avaj ij i avg

"v tuttwaj jdii e i

ar culg'm ing

'

nj loi ajjant kg la kajdi'

i i m ing'

gvdnt. ma mank-m i iii fig

dundvg. i rgturndt addiink tra i 5tess (o sg ravvgdgé't) e i pgnsdi :

‘ kaz'

i dg

Zavuratdug a n’

ant a éann6 dgmuri paj e i antpananzi h’i'

iig culùnte

g'

i, pueriel l , ekk

’mg"i5g"keggmgm itor dgfdii. i mg cuòl ancde altri éi

muri paj e g'

i li vu6I de'rg: paj gi g

'

ggpiéédkuntrg iii pier e huntrgdg

tg: g'

i m epddgii d’

jét'

g kjamd [iaug tgn; ma fa’dg mgvande lo sgr

vitdue tgù . e addùizk ij i s’augdi e i al ldt ci sm i paj. e get appeng lu ci

jg'tt dg iunk

’i ognd

’v, j ace

’ti kumpassjùrì dg ij e l

’al ldt

’nkuòntrg e li

mgnd lo brdu kù'

g e la bgz'

d. e lu fjdug i di5g’i a ij : paj ecc. ma la paj

i di5g’it a lo sgregtdng sin: par id i5g

"l’dbbgigmè bej e mgttg

'

lg u kùg ( in

dosso ) a la [j'

di ig mgne mgttg’lg lg s

'

harpg a lo pij li’i'

suntdgédnn; e

mgttg"ig

’n anej a lu daj e tgrgfj

dg fuòrg lu bbjur'

t me rdnn e m ing'

1dri e

5tanalegrg, pgkké s"tg fjdug mgni I ev mar e j_q-r i I et rgssusiid, i

'

I eo

pgrdgi’e i s

’é rgtruvd. e tutt sg mgttgrùnt a fà

granfeig e baldorjg.

’n cet

mentrg lu fidug mdg'

g'

dug h’i

s'

taog’n kampaiig si iii turndcg a éal ldugde

gel ; e dgklig'

r i j arrivdt dgvdiz a éal ldugdg gel, i sintg"i lo sm i e lg éon

Qiù7'

l 3? f€3'

?vdnt il lg'

dgngjg’i'

i . e i kjamdt oundg lo sm gtdug e i la

dumanndt to’li

’0 vulg

’v derg ggld nocgtd. e lu sgregidug res

'

punng'

t a ij

kummg.’ tg sdpd ren? lu frar igz

'

i i 1 é turnd ’n

Zitgmaj e in paj tgi'

i i

d fé ijd lu bjuz'

1 la me rann, pgkke'

l’a cjdjug e I

’d truvd

’n

’dtgw qj seri

e salf.'

addiìi'

ik gel g'

uvgng i sgpr ing'

hdl lgrge i vui! pann intrdnn a cial

Zdue dg gel . sunpaj addùzik i'

salg’tt e hopridd

’inirddengje

'a. ma gel sg

muvg'

pann e i rgs'

punng"tt a ij : o sunt tandgi ann kgji tg serf e intimai

ji t’

ej ubgdg" ’n tin c

'

uòig; eppur tg mg i’dpddgnd maj

’n éevr6 lu

mè pgcceril lgpg fd’

na cikgd’al lgjr3

'

j dò loi am ik men. ma jgr h’a j ct

rgturnd gel fidug tgi'

i kg i dkunàjg"la robg ijddd lg fenng e dd Zu jd,

tg i’d fej pre5t tidpgj ij

’n bjii i

’i rd. Zu paj addzìoik i dis

'

g"tt a ij : fidug

Page 84: glottologico italian0 - Forgotten Books

D ial. franco-prov. di Faeto e Celle: Saggi letter. 75

mer mer, rijdrdgig hg ig i’e s

'

idmm f dò mg! 3 h; éàhg éu63g mjd

e’pur la ijd. ejgr a ri av rgì ùri dg fa féig, pg…s

"igfm r igri Zev m 6r

e I è rgiurnd’mmiig (in vita), I evpgrdg

'e I g

’s'

ia rgiruva'

.

VII. La novella IX «lol la giornata I del D oeu orono.

Traduzione [ riveduta] dell’

avv. Fr. Alf. Parrini; in dial . collosa.

ggdg; dunk kg a lu ai. de luprimm ij mj dgaprg, dappoi h’i'

fi prajg

la iErg sanig dgguiigfré de bulun, avvingi kg na jiniilg fenngdagas'

hoi'

i'

g

i'

aildi pilh'

r inga iii subbulkg;d’is'

gè’ iui-nan, arrgvdk

’i'

fita ciprg, dgparaj

mà mne'

9i i'

fit’na mudrrg tri-bri

’ng

'

irjd; pe’

gu ilg ng prengii ianng

ianngdgldug, ha i'

pinsdi d’al lda rgkuorrg a la mj. ma kak i

'

iii la diig”i

k’aj ev igii pirdg

, pg…ij a j evdg kdar iri—piiii e iri-po-bbmi ; tari kg

nuvi sulamgri i'

priiig"v pddò

'

g'

n'

siig'

g la vinnjiigdg lg’ng

'

irjg dg los"dig,

.neggl le’

tri-’na-muorrg k

’i'

faz'

ivdni a i'

} sg igpr iììgv Im imi m'

j ogiuperjtari-lw aj, kg tuti ggllòg li

’i'

iim'

vdni da dgrgn éuéìg de ij i'

sfu

java’

ni pg la dgnddgspjaz'

gi epg lu sbrw ì'

ij. sintdri s'

ia éuòîg ggid fenng,

persuadg’ k

’i‘

puig'vpann avajrg la vinng

’iig, p

’avajrg alma:ih mi pù

'

gdg

kunsulag‘

ùù a la dgspjaz'

g’j seii, sg mgiig

’i eri iéig dg mudrdgrg mi pù

'

g la

mmeserjgdg gei mj. epjardii si n’al ldi dgvdri a ij, e l i

'

diigt: sgr'

idug m iri,

gi gggmen pddgvd1i a tgpe la vinniiie hg gi m’atiani dg la

’ng

'

irjg kgm

è Sidfgjg; map’avaj un pi? dgpja:

°

g"j dg gel lg, g

'

g igpraj de mg’mpard

kummg ig"im imi dgpagienggde sufirgèfj gel le

’ng

'

irjg ke ji g'

gg sint k’i'

faz'

ùni a ig; pgkké g'

i avaj’mpardri dg tg

’, g

'

vgpuiiss par paj eizgg sup

puridla mjd; ha , i'

sa diabbgnaj sg g'

g j o putiss fa, bun—na-mmuow g

vuh miie'

g'

g tg la dundr , pgkhé ig sd iam buri puridi? kog lg’ng

'

t'

rjghg ig

{ani a iaj. lu mj , hg nai addunh i'

sg mag"vpdepd reni

'

faigv, kummg

se i fiss ruvgldireidnn de lu suonn, abbjdi primmameri dg l’ing

'

irje fgjg

geiidfenng, kg i'

vinnihddo rag'

g;poi sgfiz'

iii tri-dij persghuidugdg tuti

gellògha i'

az'

ivdni mej-aprgj (più innanzi, di qui in poi) kàkg éudîe kunirgi’undugdg la hurung sjd.

Page 85: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

E LEM ENTO GRECO

NEI BIALETTI DELL’

ITALIA M ERID IONALE .

Panna rama : PROVINC IA D I REG G IO.

G . 1 0 3 0 8 1 .

[Pubblicazione postuma ]

Avvnnrnnu ranumm nn.

A questo lavoro fui condotto dalle indagini che sto facendo intorno al

l'

estensione dell‘

elemento etnico greco—bizantino nell

Italia meridionale.

C on ciò ecco ho già detto, che quanto di greco si trovi nei dialetti della

stessa regione è in generale d‘

origine assai più recente di quello che co

munemente si creda: non risale, cioè , più in su del medio evo. Prova di

che ,è per molta parte la forma stessa in cui l

elemento greco qui si

presenta. Non si esclude che qualche traccia di ellenismo classico vi possa

ancora balenare; ma è opera pressochè vana il tentar di accertarsene. Se

qui occorre questo o quel vocabolo , che non si legga nei dizionarj del

greco moderno e sia al l’

incontro riferito in quelli del l‘

antico, nonne viene

un argomento perentorio in favore, dirò così , della classicità di esso vo

cabolo , il quale bon può trovarsi vivo e vegeto ( come già è più volte

incontrato ) in alcuno dei dialetti greci oggi parlati , in Italia o fuori.

Quando c’

imbattiamo , nelle seguenti pagine. in alcuna di tali voci , sarà

tuttavolta avvertito che si debba o si possa ripetere dalla M agna G recia.

M a, giova ripeterlo, resta a ogni modo che sostanzialmente qui si tratti di

reliquie di un rifiorimento greco del M edio Evo , e non già. di reliquie

dell‘

Evo Antico.

C odeste reliquie entrano di certo in quantità non trascurgbile nel l‘

o

diarno siciliano. M a a questo dominio non do per ora particolare atten

zione. La fonti scritte da cui si possono attingere i materiali per tal ma

niera di studj, cioè i dizionarj vernacoli , sbendano per la S icilia e sono

abbastanza buone; e già altri vi hanno lavorato e vi lavorano attorno ,e

lodevolmente; in particolare, per nominar solo i più recenti , C orrado

Page 86: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

elem . greco nei dial . dell‘

It. merid. 77

Avolio e il G ioeni Il greco del siciliano è , del resto , comune in buon

dato ai dialetti della prossima Calabria, come avverrà che per incidenza

si avverta.

M i atterrò adunque ai dialetti meridionali della penisola Le fonti scritte

qui son davvero scarse. M entre si hanno parecchi dizionarj, e taluni anche

diligenti e minuziosi, per la città di Napoli , il Sannio e l‘

Abruzzo , man

cano quasi adatto per le regioni dal Garigliano e dall’

Ofanto in giù e

vuol dire per quelle che al mio scopo maggiormente interessano. Bisogna

dunque ricorrere Specialmente ai fonti orali , dopo d’

avere preso cono

scenza di tutte quelle opere , stampate o manoscritte, che di proposito o

per incidente trattano delle parlate italiane del mezzogiorno. E i fonti

orali, cui si deve il più e il meglio della presente monografia, sono stati

1 Introduzione al lo studio del dialetto siciliano, Noto 1882 , p. 3 1 agg.

Saggio di etimologie siciliane, in‘Archivio storico siciliano

,1887

p. 81 sgg.

Ecco le sole cui ci è dato ricorrere pel reggino , che sarà. per ora il

nostro tema peculiare : M AGRI M ichelangelo (di S iderno ), M emorie sto

rico-critiche intorno al la viia e al le operedi monsignor fra Paolo Piromal li

domenicano ar civescovo di N assivan, Napoli 1824. Vi è aggiunta la S idernografia, in cui, da p. 309 a p. 462 , si danno, così alla rinfusa, i nomi di

non pochi prodotti del suolo. D el resto , secondo il C apialbi , Opuscoli , I,num. 18 ( D el la vita e degli scritti del canonico d. M ichelangelo M acri il

Macrì aveva in serbo buon numero di quelle (voci) che più s’

al lontanano

dall’

italiano e provengono dal greco, dall'

ebraico, dal saracenico, e da altri

esotici linguaggi C oma G iovanni (di Oppido ) , Saggio del la energia,

semplicità ed espressione del la lingua calabra nel la poesia, Napoli 1834.

M UJÀ Francesco, Vocabolario calabro-mammok se-iialiano, Reggio 1862, ri

masto , credo per morte del l’

autore, alla voce dicia : non fatto bene, ma

prezioso per la quantità del materiale raccoltovi. M AM BA G iovanni ,

Catalogo di vocaboli italiani-calabro-reggini , Reggio 1880 . PE L L E G RIN I

Astorre, I l dialetto greco-calabro di Bova , Torino e Roma, 1880 , lessico

(a p. 127 assai buono. M AND AL ARI M ario , Canti del popolo reg

gino , Napoli 188 1 , lessico (a p. 305 buono. M ORISAN I C esare ,

Vocabolario del dialetto di Reggio di Calabria , Reggio 1886 : dadi pecu

liare al dialetto assai meno di quello che s’

aspetterebbe. Qualche voce

si può spigolare anche in C OSTA Oronzo Gabriele Vocabolario zoologico

comprendente le voci volgari con cui a N apoli e in altre contrade del Regno

appel lansi animali o parti di essi ecc. , Napoli 1846. E ancora: BARRIO ,

De situ Calabrias, III, 6 ; FIORE G iovanni, Calabria il lustrata, 169 1, p. 67-69

(poco aggiunge all’

autore precedente) ; L ousnoso ,Tre mesi in Calabria ,

in ‘Rivista conteniporanea’

, 1863 , pg. 399 agg. : vi si dà una decina di

vocaboli calabro-greci, in parte sbagliati; ZAM BE L L I Spiridione,'

l rzl o-il lu

Page 87: glottologico italian0 - Forgotten Books

78 M orosi,

per me i seguenti signori : il prof. Bruno C otronei; Vittorio Visal li, mae

stro a Palmi col quale fui messo gentilmente in comunicazione dal

prof. F. C . D e M arco del liceo di Reggio; Luigi Bruzzano, prof. nel liceo

ginnasiale di M onteleone; G . B. M arzano , egregio erudito del la stessa

città; e lo studente geracitano Ilario M uscari-Tomajoli: i quali tutti viva

mente qui ringrazio.

D icendo che questa è una regione, per ciò che riguarda il tema nostro,

inesplorata , non voglio già dire che proprio nessuno abbia prima d‘

ora

mai pensato al l'argomento di cui m i occupo io. Fin dal lo scorcio del se

colo xvr, vi dedicava alcune pagine di un suo Opuscolo l'

erudito materano

Ascanio Persio M a da questo autore, a non tener conto del C apaccio,

del l’

lgnarra e del M oltedo , che fecero oggetto dei loro studj l‘

elemento

greco del dialetto della città. di Napoli si salta, per il caso nostro, fino

al greco Spiridione Zambelli e al prof. S cerbo , citati dianzi tra le fonti

‘reggine

, m igliori senza dubbio del Persio quanto al metodo, ma sempre

di assai poco profitto per la scienza. Il materiale, preso a studiare intutte

insieme codeste scritture, emolto scarso e lontano perciò dal l‘

ofirire ade

guato concetto della quantità. dell'

elemento greco che i dialetti italiani

meridionali tuttavia conservano ; senza dire che è studiato , anche nei pm

recenti , tranne in parte lo S cerbo , senza il necessario corredo di buoni

criterj glottologici. C osì ci sono imbandite voci calabro-greche in modo

che riescono , anche in Zambelli , perfino irreconoscibili; etim ologie sba

gliate di voci veramente greche; e dati per greci molti elementi che nol

sono. E rano dunque tentativi da potersi dire fal liti, senza che perciò si

neghi loro il merito d'

aver chiamato sopra questo campo 1’

attenzione degli

studiosi.

C ome non fa meraviglia la scarsità dell‘

elemento germanico sul litorale

di Napoli, in Terra d'

Otranto e nell’

estrema C alabria, ove nessuna domi

nazione germanica valse mai a gittare profonde radici, cosi dee parer nao

turale che le parlate italiane di quella regione abbiano accolto in sè assai

mad, 5ror zpcrmé « payparu

'

a m pi. r ò » iv roi; cipxi i0 ic N taaòlw : dra iòrm

i l lm :xaîw m pyapinvé i , Atene, 1865 ( Opera pubblicata l‘

anno stesso in cui

usciva il Sy l labus graecarum membranarum ecc . di Francesco Trinchera):S ORRBO Francesco, Sul dialetto calabro, Firenze 1886, p. 8 egg.

D iscorso intorno al la conform ità del la lingua italiana colh greca, VO'

nezia, 1592, p. 20 agg.

C APAC C IO G . C . ,I l forasiiero , dialoghi , Napo li 1632 ; IG NARRA Nicola,

S chede autografe, Bibl . Naz. di Napoli , xm , B. 78 (debbo la conoscenza

di questo ms . e dell’

opera precedente al l‘

egregio dott. Alfonso M iola);M OLTE D O Tranquillo, I l grecismo di N apoli, 1874.

Page 88: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

elem. greco nei dial . dell‘

It. merid. 79

pm di greco che la lingua letteraria e le altre neo-latine. S i pensi infatti

alle relazioni molto strette e vive che l’

Italia meridionale ebbe in ogni

tempo coll‘

oriente greco , a incominciare, come già dianzi era accennato ,

dall‘

età della fioridezza delle colonie greche di S icilia e M agna G recia, e

giù giù ne’

tempi della soggezione di G recia a Roma e attraverso il M edio

Evo. Se delle relazioni politiche, e ancora di semplici relazioni di com

mercio col l’

Oriente bizantino , son rimasti segni parecchi nel le parlate di

Venezia e Romagna, era naturale che ne restassero in ben maggiore

quantità e ben più cospicui nel mezzogiorno della penisola e in S icilia,

dove più lungamente che non in qualsiasi altra parte d'

Italia s‘

ebbe a

sostenere il giogo immediato di C ostantinopoli; alla stessa maniera che

da altre straniere dominazioni e influenze perveniva il particolar contin

gente di vocaboli arabici, normanni, angioini, catalani e spagnuoli, che le

stesse regioni ancora presentano.

E sue ragioni storiche ha insieme la quantità diversa di questo ele

mento secondo le diverse provincie dell‘

antico Reame di Napoli. E scarso

a settentrione dell‘

antica e dell’

odierna C alabria: anche in Basilicata (pro

vincia di Potenza), Taranto, Napoli e nelle altre città, che sono al posto

di antichi centri della M agna G recia; onde è confermato ciò che scrittori

romani attestano , che già ai loro tempi il grecismo n’

era scomparso E

si fa sempre maggiore come più si scende di li a mezzogiorno ; dai ter

ritorj di L ecce e C osenza al la porzione tirrenica della provincia di C a

tanzaro , cioè nel circondario di M onteleone; e quindi , assai più che non

si sospetti , nella provincia di Reggio , massime lunghesso la marina da

Reggio a G erace e nelle valli formato dai contrafforti dell'

Aspromonte,

dove tuttodi rimangono le ormai ben note colonie greche medievali.

Da quest‘

ultima provincia, cioè da quella di Reggio , pigliando io le

mosse, andrò cosi, via via, dalla regione che più serba di elemento greco

aquelle dov‘

esso va gradatamente scemando : C atanzaro, C osenza, Potenza,

Lecce; e raggranellerò infine quel poco che sicuramente occorra nel le

altre. Del resto, com’

è naturale , è scarsa la materia che torni esclusiva

mente propria al l’

uni o all‘

altra provincia; e appena è d’

napo dire che

io non intendo raccogliere se non ciò che certamente o secondo ogni pro

habilita sia greco , senza pretendere, pur lontanamente , d’

aver raccolto

tutto ciò che si poteva. Ometto poi pensatamente i termini che entrarono

in questi dialetti, come nel la lingua letteraria, per via del 1atino; e per

conseguenza non sono peculiari ai dialetti di questa regione. U n’

appendice

registra finalmente una serie di voci che passarono per greche e da un

esame accurato non risultan tali.

1 Vedasi, p. e., Strabone, G eogn, in principio del libro VI.

Page 89: glottologico italian0 - Forgotten Books

M orosi,

Acciocchedi primo tratto si veda del nostro elemento, non solo la quan

tità. complessiva, ma anche la qualità, e la quantità rispetto alla qual ità., i

vocaboli son distribuiti in categorie distinte; e ne risulta, che manchino

pressochè affatto i term ini astratti e le particole; scarsi occorrano i verbi

e gli aggettivi; copiosi i nomi d’

animali e vegetali e quelli relativi all'

a

gricoltura, sericoltura, fi latura, tessitura. Agli inconvenienti, che derivano

da questa maniera di distribuzione, si rimediera in ultimo con un Indice

generale, alfabeticamente disposto.

Alla parte lessicale fo seguire le osservazioni che mi è parso di doverfare intorno a diversi punti della grammatica; nelle quali si conterrà, per

gran parte dei termini che son da me riferiti, la prova sicura che sian

di provenienza bizantina. U lterior conferma di questa conclusione s'

avrà

poi, tra breve, dalla toponomastica di queste contrade.

TAVOLA D E L L E A'

BBBE VIATUBE .

I. pgr. paleo-greco

, nyr .

‘noo-greco

, rg.

‘reggino

, gc.

geracese’

.

pm .

palmitan0’

, sd.

‘sidernate

, m l.‘mammolese

, lr.

‘di Laureana di

Borrello’

, s . euf. ‘di S . Eufem ia’

, s . ct.‘di S . C ristina

, an.

‘di Anoja’

;

plt.‘di Polistena

; bv.

‘hoveas

, sic.

‘siciliano

, cos.

‘cosentino

, ctz.

‘os

tanzarese m ln.

‘monteleonese ctr.

greco-otrantino

; fre.

‘ francese’

; ar.

arabo [are. saracenico

Il . M rs . M eursio , G lossarium graeco-barbarum . Du-C . = Du Gange,

G loss. mediae et inf. gm ecit. S fc. = S 0phocles E . A ., G lossary of later

and byzantine G reek , L ondra 1860 . Lug. Langius .I. M . , Philo logiac

barbaro-g mecae pars prima. Bsu. Boissonade, Anecdota, III (Barlasm

et Jossphat). Bel . = Belon P. (du M ans ), L es osbservations de plusieurs

singulariie'

s et choses mémorab les trouvées en G rèce ecc. , Parigi 1588 .

Wp. =Walpole Bob . ,Travels in var ious countr ies of the East ecc. , Lon

dra 1820 . q . Pouqueville ,Voyage dans la G rées, VI, p. 348 egg.

Bk . = Bilrelas M . D ., Sur la nomenclature moderne de la Faune grecque,

Parigi 1879 . Hdr. Heldreich Th . , D ie nuizpflanzen G riechenland’s ecc.

,

Atene 1862 . Sk-Bz. = Skarlatou D . tou Byzantiou,At

'

EutOv r ii: u 9’

ipfi

il lustxfi : dial ix‘t

or, Atene 1857. Jnr. = Jannarnaki A.

,

'Acpm z xpnfl xà

,

gloss. p. 315 agg.

III. Sono citati col solo nome dell’

autore i libri descritti in nota ap. 77-8 .

Page 91: glottologico italian0 - Forgotten Books

82 M orosi

16 . zimbaru, pur bv.

,i immaru mc.

, Zignago;

17 . iaddariia , pur . sic . e ctr .

, iaraddina; cfr . bv. lastarido :

ngr . wxrept8a ecc.

b. U ccelli.

18 . puddiu uccello; cfr . ngr . wool f,ecc.

19 . pitdéi, pulcino, nidiace : tema nlat. e suffisso greco.

20 . artesia sd.

, aquila : dard; ecc. ?

2 1 . addrnu, pojana; cfr. ngr . Gpvsov 7641.

22 . kizzi jizzi pure sic. e otr . izzi; falco tinnunculus gufo:

ngr . x61 {og in Wp. all . a indi-Cu di q . Veramente

aspetterebbesi diss i.

23 . juléu, ulula, pojana, uomo di forme ridicole : aìya7mk .

24 . skròpu go.

, skrupiu sd. ecc . ; cfr . bv. skrupi e messin.

skupi allocco : ngr . oaonai, pgr. czò4n.

25 . dissa, pica : nioca.

26 . kò la, graculus e kolajdppiku ng.

, picus martins : o o:6;.

27 . karrag'

g'

du -di -dc'

i, pur . sic.

,coracias garrulus, corvus pica:

ngr . xépaxag, pgr . nòpaE mpaxia; ecc .

28 . karkardzza sd. e 1r .

,corvus monedula ngr . xapaxitEa.

29 . karkaraéi rg.

,sp: d

uccello; cfr . karkariju, agr . xapxzplxo,

pgr . xa;malpw resono.

30 . kadardéi rg. hardardczm l . e lr . reguliculus europaeus

dimin. di xapadgnéc, donde anche 1’

it. calandra.

3 1 . c'

afaldra rg.

,sp. d

uccell o; cfr . c'

efa jdni.

32 . karaééfalu rg.

,karaée

'

pula lr .

,canina minor ( in C osta).

33 . gdlanu sd.

, rigogolo q. yal nvcî; sereno, al legro.

34 . pirrja pur bv. e ctr .

,motacilla rubecula pettirosso : agr.

nobètag; cfr . pgr . uuèéoòl ac.35 . spinija, fringuello : culla.

36 . tm suléu rg.

,rigogolo. Il primo elemento è di certo xpucofi, ,

cfr . messin. hrusuléu.

37 . sikufdj w kufd kusufd, becca-fico : ngr . ounopiyrz; auxo<pì ;;cfr . pgr . auxorpéxn c. Il bv. ha il femin. sikufdjena.

38 . pizzufdjna sd.,scolopax rusticola

, chiurlo :

39 . mussufdjamussuvdja rg. e ir .

, gruccione : ngr . p.i7uccopàyov.

40 . fassa, pur sic.

,colomba selvatica : <piwca.

Page 92: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

elem . greco nei dial . dell’

It. merid. : I. Reggio. 83

41. falkakurdna sd. colomba risoria tortora selvatica cfr .

ngr . pah ozoupoòva [ corvus glandarius, fro. geai] inq . VI

366 . Voce in fondo italiana o neolatina,che rimigra dal la

G recia in Italia.

turrdpulu, sp. di uccello :

43. pede/dj, tagliuola per pigliare gli uccell i : ngr .

44. folta falta, folea , foddéa fuddia, nido : ngr. q>m7uà, pgr .

<pwl eà ecc .

o. Batraci,rettili

,cetacei, pesci, insetti.

ajrdfallu ml . ajrdfaddu pm . aprofaka e sjrdfagu lr .

ranocchio dei campi. Il primo elemento pare &ypioordiaku vrùdaku

,vrdsaku go. ; cfr . Bpòraxo

'

; già. in Aristo

fane, d raxo; in E sichio 86980:n cit. da M rs. ecc .

,or: 59

8axa in q . ; ranocchio d’

acqua.

andr icìni s. ouf.,rettile aquafi co ; cfr . tw 89ic?

iafrdii , zafraii plt.

,iefrdta go.

,:iifrdta lr . ; cfr . bv. zo

frdta; lucertola comune : ngr . caupai8a. Qui verrà pure

zefrdie go.

,zerfote sd.

,q . oxup6

r’nt; e fors

anche .iefrdfrjuzefrdfrju ramarro . M a cfr . nm.

salam ida -iia rg.

,zalammida ecc . sd. cfr . bv. zimmamidi

,

ctr. fsalammidi fsamm idi, sio. zazzamida, oret. caaiàp. iOog

in Jnr . ; salamandra; cfr. cal apiv0uaranea in Du-C .

,say.

p.iat.u.òtt in BR.

,ecc.

50 . mon munar ida lr . coluber atrovirens serpentello ( inC osta

hjélandra vu,anguil le serpe d

acqua; e anche lehindm

lejindra e lifi ina. C fr . tyxé)aov eco.

,ixt; €1 t8vm eco.

lifiia ,altra sp. di serpe; cfr . ngr . TUQM

‘WIC di q .

, e l a

pitn; in Bk .

53. ardédda sd. e pur bv.

,hirudo officinalis sanguisuga: ngr .

«iBS pgr . Mil l a.

54. hildna jil Iiial jjaldna, pur bv. e ctr .; testuggine : pgr .

xcl còm ,ngr. àph bva. C

è pure sirahaldna e strakozzdrra

(all . a sirakdzza); il primo elemento per ambo le voci e

&arpzxov, cfr . nm . 250 .

kduro, gambero : ngr . xà6wpac.

Page 93: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 94: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

elem. greco nei dial. dell’

1t. merid. : I. Reggio. 85

73 . samp zambddira , zampullida go.,zampurria lr .

, vam

pulia vampafalz’

a pm .

,vampalulia a Pedavoli, vampar ina

sd. ; lucciola; cfr . ngr . l annopi8a, pgr. l apxm pk.

III. VEGE TALI .

aggjdku, pioppo nero; cfr . aiptpoc?

ajrdppidu —dru, pera selvatica eco. : ngr . àrcl8:, pgr. i mm .

ajrdmulu, pur sio. agrdmulu,molo selvatico : aypidpnl ov.

ajrdè'

aju pm . (akroscinos o scinokrasio in Barrio, III,terebinto

,lentisco.

kfi sdmbula ml .

,krasdmula pm .

, grasdmulu lr .

, praidmalasd.

,rg.

,e pur . nap.

,sic . ; mel iaca: xpocéanl ov.

kakdm ila ( in Barrio , prugnole selvatiche agro; cfr .

kaldmula lr.

,insieme con kahdm ml .

,fragola selvatica

,e

con kado kudomelid in q .

akdmmam akdmmuru lr .,kukdmmaru sic. admmaru

,

corbezzolo : xdpzapov.

mardpula lr .

,mola o prugna selvatica.

ddfina «u lr .

, nci/fia go.

,ndfl

ra nd/î'

rja nefindru ml .; cfr .

dafni dafli bv. ; lauro : 8a'

:pvn (pgr .

°

Aà'pv'n in Asia M inore).

amejqîu, sic. amiddéu, frassino; cfr . pel le: .

z'

iffju sd.

, giuggiola : all . al comune zinzula : CiCurpov.

bruka abbm ka mbruka, tamerice : angina.

mardidia lr .,mortella; cfr. popciv

ne ngr . p.zp'îwtx in Du-C .

,

oret. [L ipOtà, ecc .

azzidsim ml .,azziddzzu asiridddzza, agrifoglio : òEo cfr .

sic. azziddia abrotano silvestro.

M merdpi, humor bv.,virgulti nani : d .dt9til fl td.

ldhanu, vitex agnus castus. D icesi puro li9dra : ngr . Aoyapia

( in Du-C . : l ayogita) pgr . Aòyo;. C oi quali all’

incontro non

pare che si commetta

liga li9unia lr . 6 pm .

,clematis vitalba.

apokdssn, o krokdssi lr.

,cespuglio spinoso. Il secondo ole

monto è di certo &xav00g, e il primo del la seconda voce&ypzo[mum ]halipd, [mora] spinosa, da siepe: ngr . anven

-68: ecc.

silipu, rovo , silipd roveto lr . e pur bv. ; sarà il s il y bum

[otl ufiov] di Plinio, XXII, 42 .

Page 95: glottologico italian0 - Forgotten Books

86 M orosi ,

94. sfaldssa, spaldssi lr . ; cfr . spoldssi bv. spino santo : dona'

:

Aa00 c, genus vepris.

95 . aidjalu ( in Barrio l . o., e Fiore p. 4

,sil iqua silvestris ), sp.

di avena selvatica cfr . &Zdy—np: in Leake e Du-C .

96 . ajdlupu, ajdpulu [ajdmulu]; jélapu ir . i erba nociva al

grano : ngr . aiyil mna; ecc.

97 . elimina iriminu ( in Barrio, c . frumento che matura in

due o tre mesi; cfr . sic. iumminia : ngr . Smirnov pgr. $i

ymvo; ecc .

98 . sa9ria, segale (o ceconoro l ) :‘ozzal ia; ngr . osxhl n dal

lat. secal e

99 . kuééia, pur bv.

,fave arrostite: ngr. zoonzia, fave.

100 . kuskundéi, sp. d’

erba.

10 1 . basilikd, vasalikd lr .

, casinikdaltrove; basilico : Bamh xo'

v.

102 . skol skulimbru,-z'

mbri bv. : oxdl upppog, pgr . cxdl upog.

103 . mavruc‘i lr .

, cotone senza semo.

104 . peiroldhanu pm ., raperonzolo selvatico :

‘m rpol àxavov.

105 . mardddi -ddi an.

,lattuga: ngr . papotìì a.

106. prikalb prakalicla, sp. di cicoria : ngr . ittitpal tdir.

107 . lazzdna, synapis arvensis L inn. : ngr . )t tà‘id in Sfo.

108 . rosia rusia ( in Barrio );pur bv.; sinonimo di tpq 68avov;cfr . pgr . poòcto; ecc.

109 . ét'

minu, còmino : xùgwov.

110 . andrdka, porcellana: àvdp&pr..

11 1 . kapituria, pur bv.

, gigaro : da xaznrdv, pabulum equorum ,

Pellegrini.

112 . karjofilldia, pur sic . garj geum urbanum : napuoq>

1 13 . palazzidi -iti,cfr . galazzida bv. ; galium verum ,

rubia,caglio vegetale : ngr. yal azci8a da yakazr i; Sfo.

1 14 . kriz'

ia, inula viscosa cfr. x6vul z.

1 15 . meloìii meldji, malva: ngn. pel ép , pgr. paul bp .

1 16 . riz'

aris'

aid, helleborus.

1 17 . struga an. struìiiu rg. siriltia simfla sd. ; solanum ui

grum ,strigium : « rpbxvog.

.1 18 . hodd kuddizza;erba che s’

attacca agli abiti dei passanti

ngr . nol l mrot8a.

1 19 . perikulu, convolvolo ; cfr . nop:xuMw. In qualche luogo dicesikukku.

Page 96: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

elem . greco nei dial . dell’

1t. merid. : 1. Reggio. 87

120 . paparina, papavero : ugr . aar apoflvx, papaver .

121. sékra séhara pm .; cfr . bv. sékli sio. sékild sékla beta

vulgaris : « sfizl ov, dal pgr . 6 851 1 0v. Al tri però fanno passare

questa voce greca pol tramite degli Arabi.

122. zipdsijulu «aru,cocomero ortonse: xnn-iyyoupov.

123. [hanniéi, pur sic . ; canna palustre].124. kalamdéi spazio di terreno paludoso e piantato a canne

ngr . zal apfim ,cannuccia.

125 . vruddu lr . vdkkulu sd.;giunco aquatioo : ngr . spoon…

126. vdtamu, gdiumu lr.,donar : pooropov.

127. dondci canna del bobroy.ov : ngr . dovàx.t ecc.

128. kufdéi, pianta do’

cui piumacciuoli i contadini riempiono i

materassi; cfr . nq >o;, Ieggiero.

129. kuhudditu s . ouf. , kukujiiru lr . ecc .; specie d’

agarico in

forma di cappuccio ; cfr . zoom ò)aov bozzolo, cappuccio.

130 . am dée ( in Fiore fungo bianco, splendente di notte.

IV. TERM IN I RE LATIVI AI VE G ETALI.

131 . kdc'

éu,some: n6xmov M anos.

132 . aluvia, prima fogliolina che germina da un seme.

133. karina, garzuolo : pgr. xopòwn.

134. proidmu, primo pollono, pollone : pgr . apmratxpia primizie.

135. m éi pm .

,ultimi polloni di una ficaja.

136. skddi 1r. , fika skddu fico secco : q d8:ov in Du-C .

, pgr .

tq a'

zc icx&8:ov.

137. kurmdni,tronco d

albero : pgr . xopp<i;, cfr. ngr . xooppoòl l a,radice della vite

,vite.

138 . pirùni, pur sic.

,stecco

, piuclo : ngr . zr:pofivz, forchetta, cfr .

Arch . Il 3 16-7 .

139. hrdmba ml . e In, caule del grano turco : updpfi

'

ii.

140. rii s'

a,torsolo : pila.

141. fdska, involucro della spiga del granone.

142. lucia, buccia di legumi, baccello : ngr . l oufit-t8i, pgr . l opdc.

143. fienia jenia, riccio della castagna:‘èxwiiz, Pel legrini.

144. krammdda kramdda graspo senz’

uva: zl flpa ecc. ?

145. sirdganu sd. (cfr. sic. sardjna ) e zirdngulu rg. e pur

bv. acino o racimoletto secco, Eng

Page 97: glottologico italian0 - Forgotten Books

88 M orosi,

146 . [siisidda sd.

, sisidda -i ml .,cfr . sisila bv.

,racimolo d

uva.]147 . nsai nzalada

,nzardda, legna secche

, q.

'

Enpàdia.

148 . pardskja, legna minute da ardere; cfr . pgr . trapacl t8ec.

149 . .iirdfulu -furru, fastello di frascheper iscaldaro il forn0°

bv. Éildfurra : ‘

Euldpoopva in Pel legrini.

150 . sdpra, midol lo d’

albero infracidito ; cfr . pgr . carpd; ugr.

càm oc

151 . mdha, muffa : ngr . pooxl a;ma cfr. i lat. muc or m ucoo .

V . TERRE E D ACQUE .

152 . drjada rg. terreno cretese biancastro ; cfr . i:pyti; dp°

( i1 1 0; ecc .

153 . alokdnika sd.

,terra cal care argillosa piena di solchi : cfr.

pgr . 5005 «o re;.

154 . diigra go.

,terreno prosciugato lungo il corso di un fiume

e dato al l’

agricoltura, ma ancora un po’

aquitr inoso; i'

mpa,

ugr . estremità,costa

,riva.

155 . armadéra rg.

,armig

'

era lr .

,dimadéra ml ., cfr . ar macza

bv. ; muro a secco,macerie; cfr . ipp.zzeg, cumuli lapidum

e in Du-C . : ippazia, macories ex lapidibus sine luto; fnoglio

che ‘maceries la cui influenza eperò evidente.

156. fardngu, terreno franoso : ngr . picpayya: , pgr . d d'

fE-ayyor.

157 . kdlaku, piccolo dirupo ; kdlatru, erosione fatta dalle acque

al le rive e alle strade cfr. xal izm, Zam pa ecc. Insieme

andrà katasia rilassamento di terreno cfr . skaldéu sic ;ma d

altra ragione: kataldu skaialdu, pur bv.

158 . limaku,terreno fangoso, prato molle : ngr . Asipaxag, pgr.

l etame.159 . s iddia, terreno molle e cedevole per pioggia recente.

160 . jurna, deposito d’

acque : mgr . o ngr . yoî’

apva cfr. venez.

ggrna ( D iez less.

,s . ggra frl . gerne.

161 . ldkka,abbassamento di terreno vall o : ngn. l izzo; e cfr.

Du-C . o Sfo.

162 . kdo kdfalu, vano, vuoto, buco nel terreno, inunmuro econgr. xofipo; xoopàl a; cfr . nm . 196 .

163 . tr ipa trdpa'

irdpu, buco : ipor a. Con questo nonsi con«

Page 99: glottologico italian0 - Forgotten Books

90 M orosi ,

183 . fusdla go.

, fisdla lr . e pur bv. vescica: poca pedal i;

184 . kamaéi voretrum : ngr . xap.&xz verga da pescare con

l’

amo,ecc .

,cfr . pgr . x&y.aî.

185 . krammalita -ida go.

, garetto .

VII. INFERM ITA FIS ICHE E RIM E DI .

186 . rdkkaiu, pur bv.

,tesso; cfr. nm . 190 .

187 hdsmu, donde il verbo hasmijdri; jasma lr . ; 10 sbadi

glio eco. : ngr . xaiq m ecc .

188 . [arijulia, desiderio angoscioso. ]189 . dgrema lr .

,vogliadi mordere che hanno i bambini quando

mettono i denti q. selvatichezza cfr . ngr. aypisopa pgr.

&ypzatvco eco.

190 . rdjhu lr .

,rantolo; sic. rd9aiu; cfr . d yx0 ;i

191 . artéiika, artritido : àpOp192 . kdnira, krdniika ml .

, guidalesco, piaga cagionata dai fini

menti : ngr . xév‘rpa.

193 . bdmbaku, gonfiore sul viso prodotto da percosso ecc.

194 . kdééu, pustoletta; li koéc

'

i vajuolo; cfr . nm . 13 1 .

195 . fi lma lr .

,diarrea: pipa.

196 . kufu, li'

kufi e kufa , ml . e lr . e pur sic.

,lombaggine e

vuoto cioè l’

abbassamento del le gibbosità degl i ipocondrj,che si guarisce col l

innalzare le coste; d’

onde nkufdtu, chi

per tale infermità cammina curvo : xoi'

l<poc, cfr . nm . 162 .

197 kdzzika, pur sic . , erpete del capo, tigna; ma propriamente

è il fungo del lucignolo.

198 . md9ula , mdala ng.

, ma9ularu lr . ; orecchioni, gonfiore

alla mascella o alla gola; ngr . p.zyool i.Opa, 1ta.pap.àytml m;-1,dal ngr. pàyoul ov, guanc1a.

199 . hjéiamujdtamu, lancetta: 91 : 66r 0p0v;macfr . Arch . VII 532

200 . simbusidri lr . gambe di prezzemolo oliato per gli stitici

o l’

atto dell’

introdurre il gambo.

20 1 . silistra sd.

, pur bv.

,siringa, sohizzetto .

VIII. INFERM ITA M ORALI .

202 . kardaéia, cordoglio, fastidio; cfr . xapd:aìrrta.

203 . hjéndamujéndamu, affanno : ngr. ttt pa)p.a da m rpév&o,

punge, ferisce, innesto.

Page 100: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

elem. greco nei dial . dell’

1t. merid. : 1. Reggio. 91

204. lissa, pur bv. e sic.

,sdegno, piagnistoo : Aicon.

205 . prika, prikdda pur bv. pirihdda go.

, prikjdia lr . ; ama

rezza,sventura: ngr. amp&8a ecc

206. pdsa lr .

,all

'

anno : r&094.

207. sténaku lr .

,angoscia: pgr. creva

'

zxm m tvayp.a ecc.

208. tremd iremaid lr. spavento, tremore.

209. iimuria lr., punizione, pena: r :…ia.

IX. VE STIARIO .

210 . handusu veste collo strascico : z&vl o; -6iii: vestis modica

211. pudia, pur sic. paria , pudédda lr . orlo estremo della

veste ; cfr . iroSia ( 1: 08w'

z già in Ptochomodomo wcende Sfc.

212. sdc'

éinu, panno grossolano : adam o; (aggettivo

213. sdvanu lenzuolo o vesto mortuaria pur bv. nap. e sic

càfiavov.

214. zikdrfanuml .

, giunta che si f. ai lati del la camicia quandola tela non sia tanto larga da adattarsi al corpo e alla

forma a cui edestinata.

215 . iulupa irdpa lr .

,viluppo cfr . bv. iulupédda, fascette di

X . C IBI.

216. kudddra puro ctr . o sic. tortano ciambella

xol l òpa.

217 . piiiapizza, puro ctr .

,nap. e sic.

,focaccia; cfr . ngr. zfira.

218. kuzzdpa «u, pagnotta di grano turco.

kuééia = nm. 99 .

219. ld9ane, pure otr .

,lasagne : l&yava.

220 . kurkùti, polenta: ngr . xoopzoòr : .

221 . leosdkkam Tg.

, los lr .

, candito .

222 . pamd lr .

, banchetto in cui uno si paseo a crepapelle,q .

‘strapasto .

223 . kurkuéi,kalafuri, zizin9uli, ciccioli.

224. mudcundta go.

,briciola cfr . bv. m iccuna, che avrà rela

zione coll’

otr . miééeddi, ctr . e cret. miéédpii-( ric. Nel mo

dosimo significato vige adOppido :

Page 101: glottologico italian0 - Forgotten Books

92 M orosi,

225 . piidzza, voce noel , condesinenza greca; e, a M elito come

a Bova:

226 . sidmpa’

na stampa eppani, una briciole dipane),‘stamms

cr&yp.at stilla? C fr . Arch . XI 437-8 .

227 . kaidma,fame eccessiva

,nm .

228 . limidri, aver fame : ngr . (Alaa), pgr. l :pòcca ( h ad;

XI. L A C ASA.

229 . mandd99ju saliscendo o paletto di legno ; cfr. bv. man

ddli, dimin. di p.iwdal og.

230 . pordnda, stipite della porta e finestra, pur bv. ; cfr. pgr.

napg'

wra, a latere.

23 1 . biiz'

dlu,sogl ia, pur bv. e ctr. pez

'

nili : ngn. gran

pietra, spec . di confine; cfr. Jnr zeZobl t0v Du-C .

232 . biz'

ulu -alu «ala rg. ; cfr . sic. biz'

piadia mattone. C fr.

Bical ov in Du—C . o Sfo.

233 . der dar g'

aram ida our sic. g'

ar tegole (donde derasnidiu, togelaja aspay

234 . fandiku, fondiku -i go.

,abbaino ; cfr . fendiki bv.

,.ugr

ep:yyirn, ; <payyira; perspicilia Du—C . S i ha invece fanti,

pur sic.

,a Laureana; cfr . D iez. s. falò .

235 . kaiarrdtiu,botola per ascendere al solaje ecc. : xaraèéa

'

zxfl ,

janua pensilis.

236 . saria ml . e rg. canale per dare sfogo al l’

acqua cadente

dal tetto.

237 . stillitd go.

,sti7

'

iid e skzddztd still icidio; cfr. scal aîrci

oral ayp.6c in Lug.

238 . kuruniiu lr . trave che divide il displuvio del tetto : cfr.

pgr . xogxovlc ecc.

238 5 . arijjdni afidni nm . 165 .

239 . kaldja, pur bv. o sic.

,stanza a terreno destinata a ricevere

legna, suppellettili usato ecc . : xardynov. Col significato di

stamberga dicesi pure katòczna a Laureana.

240 . zimbu zimba porcile: pgr . x6p80 ;, cavus recessus. Cfr.

limbjdru o iifu, nm . 246-47 .

kardmba = nm . 164.

kdfalu kdvalu= nm . 162 .

Page 103: glottologico italian0 - Forgotten Books

94 M orosi,

25 9 . kriz'

dra, buratto : ngr . xpnclzpa, pgr . x9noipa.

260 . filokdli filikdli scopa : ngr . cpl òx ppòxal ov [pgr . pel o

xal éo>

261 . kdjupu ml . kdddipu jdddipu go.

,spazzaforno di penne;

cfr . pgr . x&l l aza, pinnae galli gallinacei, barba, crista?

262 . sir ia,s . ouf . e plt. : còp

‘mr.

263 . maidqla, pur sic . ; dimin. del pgr . payi; q . magidula.

La stessa base dunque dell ’ it. madia ecc . ma per diretta

provenienza dal greco.

264 . kamdsira lr . pure ctr . catena di ferro per attaccarvi la

pentola al fuoco : xpsp&crpa.

265 . tripddi irippddu, pur sic .

,treppiedi : rpiirdd

266 . timp iumpdnu,coporchiw cfr . bv. iimbdni , sing.

‘coc

chiumo sic., plur .

,

‘deghe da rupnàvwv piuttosto che da

tympanium .

267 . 9rdsta rdsia, pur bv.

,ctr.

,maanche nap. e sic .

, coccio ecc

ngr . yàcrpa.

268 . mdrijanu, maciulla: p.&yyxvov; cfr .

‘ 1’

it. mdngano.

269 . mdz'

a mdz'

ira compressa; a maiaid in compressa forse

di base ar .

270 . huzzdri,

-dni lr .

,falcetto .

27 1 . karic'

i,carrucole del pozzo ecc. ; cfr. ngr . xapoel i .

272 . deatra, chiedo : xévrpsv.

XIII. U FFIC I PUBBLIC I.

273 : pdpa, prete ;proiopdpa, arciprete : ngr . star à; ecc .

274. ditieréa,chi ha la ‘ dignità presbiterale che seguo imme

diatamente a quella del pdpa : 8zw epz'

toc.

275 . kommunia,collegio dei preti d

una parrocchia

276 . stizza in C onia libro rituale del la C hiesa greca.

277 . katapdna o stratijdtu, due officiali del C omune, addetti al

buon ordine del mercato ma già. alti magistrati dell’

pero bizantino : xarsn xaraz:ràvoc e cvpavny6c. D icesi poi ha

iapdnu, a Laureana, la mancia che si mette sul basto pel

mulattiere.

Per papa protopapa, diitereu o hummunia , v. M orisani ca

nonici, D eprotapapis ei doutoreis G raecorum , Nap. 1768 , p. 65 o 246.

Page 104: glottologico italian0 - Forgotten Books

L’

elem. greco nei dial. dell’

lt. merid. : I. Reggio. 95

XIV. U FFIC I PRIVATI, M ESTIERI. AGRIC OLTURA .

278. del éi'

l czrundru, mozzadro :

279. arpasi’

a, pur bv. o sic.

,terra fertile che si semina o si

sfrutta più d’

una volta: tpyacia.

280 . spdro, stagione della semina delle biado : sniper.

281. spuria , spar id go.

,cfr. sic . spiria porca che si segno. e

serve di norma al sominatoro e anche ajnola sominata'anoplz.

282. dspuru, terreno che non si semina: &czogog; o"83. paraspdru, pur bv. ; cfr . sic. paraspdlu; paraskdlu lr. ;

terreno che il contadino lavora per suo conto,oltre il con

venute;diritto che ha a tanti ettolitri di grano da parte

del padrone;pezzo di pesco-spada che tocCa a ciascuno di

quelli che l’

hanno preso. C fr. nm . 285 .

284. mindiiku lr.

, paga mensile dei contadini in cereali e olio

ngf . gim ià‘riitov ecc.

285 . parajdiu lr .

, pascolo ove si mandano le bestie giàmunto;cfr . nep:Bicxm e nm . 222

,283 .

286. anéngisto lr .

,anéfi isto ml .

, pascolo intatto : iwiyzmro: .

287. hersujersu, terrone incolto : xipco;.

288. prazza, zolla erbose : 1tpaOtà.

289. ardina,e pur lr . e sic. ardiîiu filare di vita cfr. ngr.

693iw.ov dal e Trinchera, p. 30,l . 4 .

290 . hand handaéi fossa che il contadino fa intorno alle ra

dici scoperte dal l’

acqua, acciocchè Vi si raccolga dell’

altro

terriccio. È dell ’en,ma è già gr .

-biz.

291. kaiévulu ml . e rg.

,kate

'

jula 1r .

,fossa lunga e strettaper

la propagginazione delle viti : xara{iel à3a pgr. xarafloh i.292. krdpa kropa kropdzza, letame : xda

-

po; ooo.

pr otdmu 134 .

293. rdm ida lr .

, bacchetta, scudiscio; cfr . kdiida nm .

294. rdddu rg, pertica,'

palo maestro da siepe : passo295 . trifaia go.

,siepe verde: zpt{iol a.

296. iimdîia, pur sic. timùîia, bios : 0wmvta.

297. iruddu, pur sic.,idruju lr .

, gran bica in forma di cu

pola : mgr . rpofil l og, in De—C . cupola.

Page 105: glottologico italian0 - Forgotten Books

96 M orosi , L’

elemento greco ecc.

298 . fdlama lr .

,spazio vuoto, senza paglia, che si lascia interno

alla bica sull’

aja, acciocchenon vi s’

apprenda il fuoco.

299 . ruvdc'

i, bigoncia per il trasporto dell

uva.

300 . kuzzziri , hassuni lr . 270 ; kuzsurdpanu falce : zoorîd;mozzo

e Spinavov, falco.

fdska e lucia,nm . 14 1—42 .

XV. S ERIC OLTURA.

kdccu, seme= nm . 131 .

30 1 . siriku, baco da seta,nm . 69 ;pm t putrijjguni , prim&

muta; ditte'

ri go.

,leitéri 8 . out.

,arteri ml .

, socOnda; triti,trita lr . terza (ma kaiarru, la quarta, dal baco

‘che fa

la casa’

) cfr . i moreoti wpm om6h,Stu-regina.

,Tpttàitt.

kukdddu, pur sic .,bozzolo : nouxobh ov

,cfr . nm. 129 .

péiudda, farfal la ecc .,nm . 70 .

Qui seguiva un « continua» ; ma a ogni continuazione si Op

poso la morte, essendo l’

Autore seggiaciuto, nel fi or degli anni,

alla malattia di cui si toccava a pag. 416 del precedente volume.

M orì G IU S E PPE M ORO S I il 22 di fobbraje del 1890 , in M ilano, dove

era nato di fobbraje del 1844 ; o lascia grandissimo desi

derio di sè in quanti conobbero le rare doti dell mgogno o del

l’

anime suo. Len'

obili forze aveva egli variamente dovute di

strarre; ma la dialettologia dell’

Italia lo vantava a buon dritto ,

e lo vantorà, tra i più gagliardi esploratori. Parte delle collezioni

manoscritte, che si devono al suo zelo indofosso o a lui non fu

dato di coordinare e illustrare, potrà, speriamo, vedere la luce tra

non molto, o venirne cosi nuovo incremento agli studj da lui pre

diletti e nuovo lustro al caro suo nome.

G . I. A.

Page 107: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 108: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 109: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 111: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 112: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 113: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 115: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 116: glottologico italian0 - Forgotten Books

FONETICA DEL D IAL ETTO L U C CHE SE,

S I L VIO P l E RI .

Avvxnm u rnxzm rm ns .

Per l’

indole stessa di questo lavoro, il mio esame si limita a ciò che il

lucchese hadi peculiare, tralasciando io d’

avvertire quei fatti, pe‘

quali esso

« oincide col fi orentino , ossia col ‘tipo letterario

. Onde viene, che questa

descrizione dovrà essere, per così dire, integrata, supplendosi via via col

pensiero a ciò che per la ragione di cotesta comunanza si tace. La ma

teria dell’

indagine può esser poi correttamente suddistinta in due cate

gorie: quella delle fononomie che son prOprie del solo lucchese o del pi

sano—lucchese, e quella dei fatti ed esempj, ne’

quali il lucchese, pun=

s’

at

tenendo aduna fononomia schiettamente italiana, si scosta però dall'

idioma

letterario, per ciò che questo non la segna, 0 manchi del la data parola, o

ce la presenti come voce dotta.

D istinguo costantemente il lucchese antico , cioè quello di tutti i testi

anteriori a questo secolo , dal moderno , che è il mio dialetto nativo e il

mio punto di partenza nell‘

esame dei singoli fenomeni , salvo quelli che

non siano osservabili se non nell’

antico. E distinguo pur costantemente illucchese della città da quello del contado , ogniqualvolta difieriscano tra

loro Se questa distinzione non è notata, s’

intenderà. per ciò che la stessa

forma o la stessa fononomia è propria d’

ambedue.

Ora ecco i tes ti di cui mi son valso e le sigle per cui li cito : Bandi

lucchesi del sec . XI V, Bologna 1863 Passi in volgare estratti datte

sentenze del Podestà ( 1330 -82 ) da Salvatore Bongi, che per sua gentilezza

Quando la sigla, indicante il contado segue adun vocabolo, da

cui è separata per virgola, si riferisce anche a quanto precede, dal punto

e virgola o dal principio del la serie in poi; non separata per virgola, si

riferisce sole al vocabolo precedente. L o stesso è a dire della sigla, con

cui designe alcune forme, che pajon limitate al dialetto della montagna

lucchese [mt.

Page 117: glottologico italian0 - Forgotten Books

108 Pieri

mi lasciò prender ccpia del ms . [pad. ] N ovel ledi G iovanni Sercambi, Bo

logna 187 1 Un inventario del la metà del sec. XV, che si trova in

‘Paolo Guinigi le sue ricchezze discorso di Salvatore Bongi, Lucca 1871

S tatuti lucchesi del sec. XVI , Lucca 1527 [ sth ]; Amalthea onoma

stica Iosephi L aarentii L acensis, Lugduni 1664, di cui fumesso a contributo

l"0 nomasticum italico-latinum’

Idiotismi lucchesi di Bartolomeo

Beverini seconda metà del sec. XVII) , m s. 2744 della Bibl. pubblica di

Lucca., vale a dire oltre cinquecento endecasillabi sdruccioli, in cui son

riunito a bella posta molte voci lucchesi fra le più singolari La città

presaper assalto dai contadini, comedia anonima, ms. 2724, che l’

avv. Leone

Del Prete assegna al sec. XVIII e deve esser più precisamente del prin

cipio di quel secolo o della fine del precedente), nella lingua dei più rozzi

contadini del piano, forse un po’

esagerata Il dialetto fu così potuto

seguire, secolo per secolo, a partir dal tempo in cui primamente vediamo

Spiccare le sue particolari fattezze. Anche varj altri testi furono da me

esaminati; ma come nessun fatto nuovo mi avvenne di mettere in luce col

loro ajute , cosi anche lasciai di citarli , per non accrescere inutilmente e

fastidiosamente la mole di questo scritto . Ricorsi inoltre alle due pre

cipue.

fonti l es s igrafi ch e, le quali sono : le Voci usate nel dialetto luc

chese, di S alvatore Bianchini ms. 2793 , edite, non senza qualche

em issione e inesattezza, dal Fanfani , nel suo ‘Vocabolario dell’

uso to.

scano’

, Firenze 1860 ; e il Vocaboùzrio lucchese di Pietro S tefani, m e. 2792.

Nè ho trascurato, per quel tanto che importava, i Termini lucchesi, raccolti

da C esare Lucchesini, m s. 595 , e gli S tudi sopra il dialetto lucchesedi C arlo

M inutoli, m s. 2959. M i furono finalmente di bell’

ajuto le nonpoche G iuni»:

al Bianchini, compilate anche questo da Salvatore Bongi , che mi ha per

messo di trascriverle.

I brevi Appunti lessicali , che do in APPE ND IC E , contengono i vocaboli che

nella Fonetica sono addotti ma non dichiarati, con l’

aggiunta d’

altri pochi,

che m’

accadde avvertire cammin facendo, senza che per la parte dei suoni

me ne uscisse alcun che di peculiare. D egli uni come degli altri ho con

traddistinto col segno-

l quelli che già. si trovano nel‘Voc. dell

uso tosc’

del Fanfani.Salvo la distinzione tra e ed 0 chiusi od aperti, e lo s

( sibilante sonora

meno aspra e vibrante di s i m antiene in ques to S aggio l a grafia

tradizional e, secondo che era ammesso dalle avvertenze in Arch . XI, xu.

Ora sono editi , con diverso titolo, in Propugn. , XXIII 75 agg.

Page 119: glottologico italian0 - Forgotten Books

110 Pieri

nov. 9 idl . ; spagna am. 758 . I l . cuppia mt. ( Lucignana);farsi mt.

°

,ugni cnt. , che sarà voce semiproclitica. C fr. less. s.

truglia. 12 . gigdeorsum mt. Per -o r iu,v. nm . 57 .

U . 18 . È a nella funzione di a,in dave induce cut.

, [ tui

sui tuoi suoi piamicepiimmice, puppora pist.pappa ) poppa;trasse; fassi ecc . cnt.

,lasco , caglio coglie , in senso metal

starma terms.,ansia ent. gubbio ingluvies : Onix st. 1 12 cu

gnano còniano bdl . 100 (‘

gli antichi Lucchesi dissero quasi

sempre cagna per conio’

Bg. condutto ecc . cut. ; brugtioro

nm . 66, germuglioro germoglio ; e con questi vadano sgrabbia

robbie id]. 442 , sgabbia sgorbie : D iez s . gubia, starma suo

nare a st. ) 138 b ecc. 14 . Offrono l’

a,all

incontro, in questastessa funzione : nomero bdl . 11 ecc. innomera nov. 25 ecc.;

soa e fa fuit, pod. 75 ; fango am . 725 (e il G igli daper lucchasi : giongere onto v. Fanf. 11 . t. defonto , che anni

sono s’

udiva nel ent. e forse avvien di udire ancora;dinonzia

bdl . 39 ecc .

° donca donque cut. (adonqae st]. 17"ecc . C fr.

less . s. soucars . È ‘sui generis

cioè di nuovo accento, l’

e

di cgpo pieno, ingombro, forma tronca di participio cupdto

occupato in uso come aggettivo, e con s di negazione : scgpo,

cut. C on l’

ozcroccia gruccia; lopporo arnese da ripescar

secchia: Caix st. 12 1 .

Y . 15 . m òrtora myrtula bdl . 188 , it. martella. ecc .

E . 16 . fieecia faecea, pod. 59 ecc . pare che sempre fedele

mostrino le sentenze ed i bandi’

Bg. 17. D i AU secondario

sono esempj: auto avola bdl . 20 1 , parauta 32 ecc .

,tanta eni.

bdl . 60 ecc .

,didato (più spesso diaule, bell

esemplare di voca

tivo,da mettere insieme o di contro all

it. domine; ont. nov.

89 fraula fravola, m iraato, ont. E cauto pod. 65 , Paulo,

non dipenderanno da caul e Paulu,ma si da c avo l o P a

vo l o . 18 . L’

AI secondario è inpaina panis , cfr . Aso. X 465 .

D IFFERE NZE NE LLA PRONUNZIA nsmf e E DE LL °

O TRA LUC CHE S EE FIORENTINO

I. 19 . Luech . e

,fior . e: statera , devo debbo,

E scludo da questo elenco alcune voci non abbastanza difluse, e perciò

di pronunzia mal corta nel lucchese; ed altre, per le quali . da’ Fiorentini

Page 120: glottologico italian0 - Forgotten Books

Fonetica lucchese: Vocali toniche. l l l

Agnese, regola;diede stiede prete, tenera;vendei credeiecc . ;

sei sex; regamo giudeo M attea, Taddeo , Bartolomea, Ta

mea: cfr . Bianchi IX 348 ; lei; stetti delli chiedetti dovetti ecc. ;

gregge leggo legge reggo regge meglio specchio ; seppi

ebbi , farebbi cut. farei ecc. feccia, pecca esce tempia

senza, spengere, benda. 20 . Normali appajono tra cataste voci

del nm . 19 : statera, deva Agnese : cfr . Bianchi IX 349, re

gola, regamo , senza,se es ino spengere benda. Su sei e

lei, nonchè sugiudeo ecc . operò probabilmente lo iato; e ciò

diremo anche per 1’-ei del prf. e del cndz. che alla sua volta

potè operare su —etti -ebbi, e quindi su detti stelli , ebbi seppi.La dichiarazione per via della iato si porge anche per prete

se ad esso raccostiamo l’

arc . preite. E legge lège influì su

legge legit, suregge, edanche sugregge: cfr . D’

Ovidio, G rundr .

I 5 13 . E così peggio su meglio , orecchio pennecchio ecc. su

specchia; veccia corteccia su feccia; secca becca lecca su

pecca; cresce mesce su esce; scempio ( scempiato ) ed empia

impins impleo su tempia. Per tenera, qui non basta come al

trove la ragion della nasale. Di non facile dichiarazione pur

diede stiede. 2 1 . Lucch . e, fior . e: meta paniccia di sterco,

frena, M adalena , desina chier ico; arcobaleno intera; neve,

teme, ginepro (ma i inepra balena balaena paese;me

desima; lesina ; venne, scelga scelta, erio erectus,maremma.

netta, schiez'

z'

a scheggia; stella venda scendo veltro desta,s_erqua, cerca cerchia, erpice, ferma, E lba,

mette, lembo ,nembo, vendica ,

zenzero elmo , elsa feltro felpa , scherno.

scherma. 22 . Nella massima parte del le voci del'

um . 2 1,siamo

fuor della regola. M a saranno voci dotte : frena ( volg. marsa

Madalena teme (volg. ha paura) , balena, medesima ( volg.

stesso vendica, serqua lem bo nemba zenzer

o. In chier ico

e schiez'

ia è attiva l’

analogia dell’

ie ( cfr . pigna meta

consultati all’

u0po , ottenni risposte contradittori0 . Ho poi sempre avuto

dinanzi la bella rassegna del D’

Ovidio , G rundr iss I 502 egg.

In alcune parti del contado, per iedi qualsivoglia origine 8’

ha costen

temente ie: piena chiesa, piede fiele, piega, chiede fieno; ecc.

Confesso che anch’

io incline a preferire l’

etim0 ab sentia . La fro

quante proclisia spiegherebbe suffi cientemente l‘

e.

Page 121: glottologico italian0 - Forgotten Books

s1 r1sente di merda; ginepro fu raccostato a vepre e lepre

( cfr. D’

Ov. c . venne a tenne, scelga scelta a scelgo

scelta, arto a certa aperta ( cfr . ib. maremma a gemma

stemma, netto apetto letta ecc .

, stella a tutta la serie dei dim.

in -el l a,oltre che a bella;vendo e scenda a tendaprenda ecc.

( cfr. ib. cerchia cerca a Serchio caperchia ecc. erpice

a serpe, ferma a verma, sepur nonanchea verno inferno ecc.;

_l_?lba ( ont. v. nm . 69 ) aderba. Inelmo ( cfr. sp. yelma),elsa, feltro ( cfr . sp. fieltra scherno, scherma, le varianti ger

maniche giustifican la doppia pronunzia; e felpa potè seguir

feltro anche per la congruenza ideale. Duri a smaltire son

desina (nel cnt., per lo più, mangia paese, lesina, metta. Per

neve ( ont. gneva, v. nm. 19 n), cfr. D’

Ov, c . 505 . 23.

Lucch. o, fior. a: do sto; so ho; par lero'

crederé ecc. ; stoja

stomaco, monaca1

;sciogranm. 77 ;salamoja; lodò, canto'

,ecc

coppia oggi; bozzolo‘bom buc iu; coppa , gotta, moccolo;

molla, molle ( bagnata molle, tutto inzuppato );scoppia stloppus;addobbo toppa; soffoca. 24. Nul la è da apporre, tra le voci

del nm . 23 a salamoia coppia bozzolo, coppa, gotta moe

cala, soffoca; nè forse adaddobbo : cfr. D iez s. v. ,eda toppa:

cfr. Canell o III 378 . E stoja avrà ceduto a salamoia Pi

stoja ecc. ,sciogra a logra ( angustia; luc r ar i), molla molle

a cipolla bolla m idollo ecc., scoppia a doppia accoppia ecc

D i non agevole spiegazione appajono do sto, che certo non con

tinueranno la fase dell’

6 e quindi gli analogici so ho pan

iero e l’

o del perf. z ladg'

canto ecc. ; cfr . mn. 138 . M

fetto oscuri : stomaco, monaca, oggi. 25 . Lucch . Q , fior . o:

feroce, veloce, ecc. ; loro , castoro , colora era ,allora ecc.

nome, voto il voto scopa ,camere, rovere; boga io vago

In varie parti del contado , è uo costantemente per ug; e cosi: cuore

luogo ruota cuoce, buon buona, suon il suono, nuova, paola può , ecc. ; ov

vero o (Pieve a E lici, ecc. ; v. nm . omo fora move figlioli , ecc. C fr.

nm . 19 11 .

Il fi or. ha proprio coppia, non coppia, come pone il D‘

Ovidio, l . e. 5 18 .

Può esser che Dante, vulg. el . 1 13, citando il motto dei Lucchesi, vo

lesse anche scherniro un provincialismo in beta per bolo. Anche oggi 1

Page 123: glottologico italian0 - Forgotten Books

1 14 Pieri ,

ai quali si aggiunge stianale schienale. 85 . In a presso alcuni verbi, dove

l‘

a poi passa anche alla tonica: sgratalare v. Canella 111 315 , sciograre sce

vrare cnt. , sciantare*exemptam ent. idi. 66 to l lerare leilare. Qui pure

ciortel lora nm. 136, dar/ina ( anche it. ant. ) cnt. ; co’

quali manderemo, per

quel che possan valere, tané tenete cm. 14 ,intendesse 7 ; cfr. less. s. 10 1°

nione. In contatto di labiale: soppel lire anche it. ant. ) ent. damarana

bdl . 37 , boravieri berroviere 2 15 ( 8 ramase nov. 17 ecc. ,depende

cm. 62 , ciometeria 3 . S’

arriva all’

u in giumel la ( anche it. ant ) cnt. , agia

mai pod. 43 e ing1umai 35 80. In i : ghirane gher D iez e. v. ; ciaschi

duna bdl. 17 ecc. ; c issica vescica, pitiggine impetigine; sdr icire, iscire cnt.,

l’

i dei quali passò poi alla tonica;pitignane nm . 112 , pil licciane nov. 41,

scimmea fr. cheminée idi. 50 1 ; cigliari‘cellario

cantina ent. M L 186 ecc. ,

argimpel la argenti pellis 159 ecc.,cervigliera 134 ecc. ; d

etimo incerto

rintel lo. P o s tonio o -8 . Inpenultima di sdrucciola, dinanzi a r , passa

ina cfr. nm . 27 coom bara cocomero cnt. , canoara nm . 95 , cagare, ecc. ;

ovvero in a cfr. nm . candore cenere, cambara camera , lettera bdl.

168 ecc. , lel lara el l . , col lara anche it. ant. povera, cut. ; Oi iari Ansem

passara, sociara, ecc . C’

è per altro, anche nel cnt. , pm d’

una voce imper

fettamente assimilata : libbera genere tenera ecc.

I. Protonic o . 39 . spidale ent. sti. 13"ecc. , pirucca parr cm . 97

( cfr. D iez s . piluccar0 ), triaciuala ( sen. trecciuala, v. Fani. n. t. ;da treccia).

Proclitico : si, più spesso insinoe se no , ont. cm . 8 ecc. C fr. less. s . cim

pignora pillaccora piscilla pistello. 40 . Venuto ade: pesetto pisello , fenire

cnt. , ste/ila nm. 1 19 , menata ent. bdl. 8 1, fegura cnt., perrucca ( anche del

Voc. pisternaja fornajo bdl. 74 ecc. , [ assassina pod. 31 cntesi

bdl. 57 , endivia am . 754 ;prencipia —are cui. ( cfr. nm. calandrare cilin

bdl. 114 41 . In a, a contatto di labiale : fanira (al l. a fem'

re nm.

Falippa, cut. ; [ bar lume pramaio bdl . 86 , mantenuto in Valpromaro

ul. ; ciavilc cm . 52 ; cfr. less . s. cond0minare. Qui, pressochè sicuramente

0a ,ambuto , cnt. , ompiega cm . 92 ecc.

, cfr. Arch. I 45 , C aix st. 36 ,

nonostante altri esempj che piuttosto facciano pensare a concrezione dell’-o

Il C aix, st. 150 , deriva il pur lucch . scientare da *exentare . C i sembra

migliore il nostro etimo, giàdubitativamente proposto dal Fischia VIII 403per il gen. fenici; e ora cfr. Arch . X1 4 17 egg. Il significato della base

latinaessendo benmanifesto nella risposta lucchese (‘ levar di mezzo, satiro

pero’

) vien così adesser confermato, per via indiretta, pur i’

etimo della

voce ligure.

Aggiungi : M utigliana ni. , M etilianu.

Per contrario , qui l itigare, fior. leticare. Al l. 9. pittieri*pictar io

pettirosso, cnt. , s ha pettiere, per via di petto.

Page 124: glottologico italian0 - Forgotten Books

Fonetica lucchese: Vocali stone. 1 15

dall’

articolo, come angasta inchiostro nov. 288 ecc. in ciattadina cm . 6 ecc.,

:-à. forse Operato ciocile Po stonico . 42 . In penultima di sdrucciolo

personevilebdl . 2, bisogncvile 19, anorevile29 , afi'

endeoiledifendevilc 38 , ecc. ;

lucchcvila idi. 280 . 48 . Passato in a ( cfr. nm . 27 astraca lastrico

bdl. 160 M adam ; cotana *cotino , ciottolo , cfr. C ai: st. 103.

44. in a: M adam bdl . 36 , sendaro am . 88 . A contatto di labiale, possibole

«m . 9 ecc.

0 . Pr otonic o . 45 . in suonata, palenta, cut. ; careggia, L unarda

..ialare (pist. pian v. Fani. 11. in cui l’

a s’

estese alla tonica; mancia

Mil. 95 ecc. ,cuscensia cut. cm. 8 , e qualche altro esempio ; a tacer dei

vasi anche italiani : ulivo, mulino, ecc., per influsso della tonica 40 . In

Chifenti C onfinentes : Bianchi IX 387 ; arilagia ent. P o stonic o . 47-8 .

111 penultima di sdrucciolo : arbara cut. bdl. 119 ; a : stralcgo , anche del

Voc. it. ;pappara poltiglia ( cfr. it. pappo lata) , caccar0 cacherelio ( cfr. it.

moccia), mi smammara -olo, guindala, voce imperfettamente assimilata.

U. Pr o tonic o . 491 È a in cartel lo , caglione , cut. ; scudetto ; culi

4hwm nm. 137 , ruvina cm . 58 ; singulare bdl. 7 ecc. ,seculore 73 ecc. , e

pochi altri. In proclisi : ubi, ent ; cfr. nm . 13. 50 . In i : piggel la pugiliu

su st. 133 ;dindalare dend dove passa anche alla tonica; stiviglio bdl. 103.

(”

fr. less. ciciùrlata stivigliare. 5 1 . In a: cettarin idi. 488 ( cfr. occlorale

vectoreggiare bdl . coltrettala , cfr. less. ; torbata, nuvola , nuvoloso ;«ascino inv. 100 , v. D iez s . coltrice; N anziata ( cfr. sti. 15 “

ecc. ; dinan

1'

aredinanzierd bdl. 3 oncina, presantuasa am . 775 ; rafano Ra

fiania Rofiancsmo Rafiani sti. papil la bdl . 7 ecc. , piamaccia inv. 90 ,fabbrica rubr bdl. innamorare nov. 3 ecc. ; paleino am . 732. C fr.

num. 14 P o s tonic o . 52. Inpenultima di sdrucciolo, dinanzi a r, è di

solito u nel dialetto della montagna lucchese: pittura; becuro , baco da

seta; cfr. nm . l ;pentura; tombura tumulus : Bianchi X 399 n; ecc. Edanzi

\1 riduce ada, in egual condizione, ogni 0 primario e secondaria: lezzara

razzola, cantura , pesaro , ecc. cfr. nm . 30 Forme cosidette pur a’

o

<Iono altrove, qua e là, per la provincia; talché papato ent. bdl. 39 ecc. ,

acculo pod. 44 ,tabernocnla inv. 68 , turibulo sti. 2 12“ ecc. , e parecchi

altri, quantunque dal dialetto non bene assimilati , non pajon tuttavia daconsiderare come semplici latinismi.

S’

arriva ad u nel 111. Pagnana, se è, come pare, Pinnianu o Piinianu;vir. Flechia nll . mm., 8 . Pignano.

Quanto a questo fenomeno, il dialetto toscano, che oggi vi mostra una

bui spiccata inclinazione, è senza dubbio l’

aretino ; di poco minore. il fiorentino e il pisano ; meno di tutti v

inclina il lucchese.

Orbicciana ni. , U rbicianu; Ombreglia ni. , U mbriliu.

Page 125: glottologico italian0 - Forgotten Books

116 Pieri

E . 58 . lutame let. , cm . 93 ecc. AU . 54. agosto ent. bdl . 16 ecc

Agusta cut. ( cfr. Agusta bdl. 146 orecchie cm . 96 ; proclitica: u ant

bdl. 3 ecc. Secondario : ugel lo ent. bdl . 17 1 ecc. ; atrui bdl . 76 , cfr. Bg. ih.

394 e il num . 68 . S i continua 1’

AU del nm . 17 in teulino, diauletta, cau

lan ecc. E l ’AI del nm . 18 inpainel la painaccia, paniuzza panione.

C onsom nrr com mun.

J. 55 . Il riflesso normale in già, peggio ecc. M a zineprn

ont. (anche it. i iz'

z'

ala giuggiola : Flechia III 172 .

56 . LJ. In alcune parti della montagna lucchese, si riduce a3°

faja famija majepaja luja miiara cajane ecc. Onde s’

arrim

a ftolo ( Stf. piare pigliare, in condizione proclitica, ent. Pas

sato agg; inpagghia‘di alcuni paesi del piano Stf. esempio

che sembra attestare un filone ormai estinto Per aglio ent.

Aso. IX 382 . 57. RJ; -aja -ar iu,-oja —o r iu

,si ridusser o

modernamente, nel contado, ad-alo —ala: carbonaglia farnaglù:

colombaglia granaglio; sartoglia‘

sartorio marra, frantaghb

mangiataglia ecc. ;all . a carbonara sar lara ecc. Ugualmente in

basi bisillabe: pagliaparia (all . apara), ghiaglia (all . aghiera).aglia aja,pagliaappajo,

‘sembro

, m aglia cuojo, muaglio muojo

buglia bujo3. 58 . NJ. E semplari specifici del lucchese, con la

solita riduzione : rittagna, diritto, destro cnt. , Calagnora ni. :

Bianchi IX 396 capitignara capezzolo , poltrigna poltricchio

cfr. less. s. pisigno Ancora: gnebbila al l . a niebbita nm . 3 1.

1 Anche in idi. è varie volte questo esito, ma insieme , e piu spesso, 1.

e talora le due forme s’

alternano in una stessa parola: canaja 134 , taja

rini 295 , pijata 420 , ecc. ; consiglin 174, tagli 62 , pigl in 319, ecc.

ggj da si sa ch’

è normale nel moderno fi orentino plebea (a ma

del pistojese: Nerucci , saggio i l ) , e ha perfetto riscontro nel siciliano :

Acc. Il 146.

Nessuna traccia ho di questavicendanei lucch . unt. All mcontro lo j its

liano, pur di qualsivoglia altr’

origine, aggi fa 7nel contado : G liacapa glie,

gliena baglia traglia agliata naglia Savoglia ecc . E se insieme consideriamo

che -ara ecc. è tuttavia ben fermo e spesso il solo esito per più dozzin

di voci , potremo.

esser tratti a conchiudere che -ajo —alo) sia un esito

non indigeno della base latina.

Aggiungi Petragm no ni. , Petronianu, e molti altri nl l. di ugual for

mazione.

Page 127: glottologico italian0 - Forgotten Books

l 18 Pieri

guenti. D i ALT : autra bdl . 23 ecc. autore 1 10 ; cui stanno al

lato : aultra bdl . 149,aultre 190 , cfr . Aso. I 157 , e atrui al

nm. 54. D i AL’

C AL 0'

: aucuna bdl . 2 18 ; fauce .bdl . 19 ecc . Di

AL’

D : cw dani bdl . 2 18 1. C oi quali potremo mandare, per U LT

U L’

C'

: otra ultra (‘senti spesso nelle nostre campagne

Stf.

utima cnt. , cutella pod. 70 ; pace ent. pucella pulz pod. 32.

69 . M a oggi, nel contado , L che prewda a consonante vien di

regola a r : artra cardo sorda dorco e dorcé farce sarcie

tarpa corpo arbo parma borsa ecc. I documenti non afl‘

rom

di questo fatto se non esempj sporadici: nessuno in bdl . se ho

ben veduto marvagio pod. 35 , frateria fratel tuo 48 parm a

inv. 85 farsa 90 . 70 . C L . catro clathrus (v. al l’

incontra

Caix st. all . a C hiatri C lathr1 nl . 71 . PL . L’

eggett. ciaito

piatto, è probabilmente d’

importazione ligure, v. Canella III 358.

72 . G L cfr. less. s. goviglioro. D i gj in dj sono esempj: diamo

glomus , diana ent. dianda mt. (cfr. it. diaccia G’

L :

vegghia vegghiare (anche it. ant. ) ent. 73 . FL : C hifenti nm . 46.

R. 74 . Fra vocali, viene a l, in Quilico; cfr. Bianchi IX 435

e les . s. galetta luchetta. È di regola sdoppiato nel con

tado e presso l’

infima gente della città. : tera terra, fara farro.

tara turris, carere correre, fera ferro, cara carro, guera, ecc.

Anche di questo fenomeno i documenti non dànno se non esempjsporadici : teritoria bdl . 16 , accar

uoma nov. 163 ecc.

Sia lecito qui mandare i casi di R epcntetico : brugliara nm . 66

bm scala busca, gabbia da olio : D iez 3 . v. ;frinestra cnt.,scedru

scheda, quaderno per imparare a scrivere mdndrice nm . 109.

scopre siepe cnt., vespro vespa, calabrinier i nm . 124 ; al legrire

(dei denti) troccalo tocco, pezzo; e less. s . gretola treccola

C fr . nm . 126.

V . 76 . D i regola ben saldo. È b in biscagginc vischio,

D i ALN : Oneta nl.

S’

aggiunge cotra coltre, misura di terreno, ent.

D ante, vulg. ei. 1 13, m ireraanche a esemplifi car questa tendenza cui

citar che fa il lucch . yassara, brutto per lui pur d’

un’

altra macchia dialet

tale; v. nm . 63 n.

M a sidro sidus , freddo intenso ( it. ant. sido ) cnt. , è forse l’

obliquo

latino, mutata la declinazione; e avrebbe allora un r etimologico.

Page 128: glottologico italian0 - Forgotten Books

Fonetica lucchese: C ons. continue. 119

Balpramara ont. Valpr nm . 4 1 bafare e banfa nm . 119 ;

cfr. less . s. arbuolo. 77. Primario o secondario, ing: gomitare

( cut. gamb um . 9 1 ; cfr . it. ant. gomire); sciagrare nm . 35 ,

sc:’

ggra sciopero ent. 78 . E sempj dove il v ha fallace appa

renza epentetica: giova ingu stl . dova dogs : D iez s. v.,tie

valo nm . 3 n, davand dogana bdl . 42 ecc . ;cfr . less. s. sparavello.

79 . Secondario è assorbito, in auto ent. st1. 1° ecc .

, beata cui .

nov. 122 , fi ccato sti. 150 b ecc . ; alto:ae bdl . 120 ecc.

1

F. 80 . Niente di ben notevole. Allato a sfuggicare, sdrucciolare s

ha spuggicare e sbuccicare mt. e allato a furicara

nm. 12 8,s

ha buricare.

S . 8 1 . S mediano fra vocali, in quanto è sonoro , si rad

d0ppia di regola nel contado : us'

s'

a us'

s'

are,vis

'

s'

a vis'

s'

itare,

ros'

s'

a chies'

s'

o mus'

s’

a spas'

s'

a spas'

s'

are Lucches'

s'

i ecc .

3

82 . Notevole,in qualche parte del piano circostante al la città

la continua dentale sorda che volge ap, quindi capa r ipa capanaba spe]>a mebe ecc. ; e analogamente la sonora che volge

a d, quindi Paradidda caddo dividtta canfudda pagdde 9 0 0

cfr. num . 8 1 83 . SS . Si arriva a è'

in nascia nassa

smuscio smu.vciare: D iez s . mozzo. All’

incontro : grassia gra

scia, bdl . 72 ecc .

,all . al sinon. grassa bdl . 76 ecc. : cfr . Arch .

III 370 . 84 . GS . Fermo alla semplice assimilazione, in lassarc

cut. ; ma ex viene a 5 in sciungia (’ex da su: scoccare ex

La solita rappresentanza di 10 germanico, in G ualdoni., wald; e pro

babilmente pure in G udmo ni. , Gudpparo n. di torrente, l’

etimologia dei

qual i io non conosco.

[ D i s's’3',v. per ora p. 108 in

1 bdl. , in questo caso , dànno spesso mentre la sorda v e sempre

rappresentata per Vorràdire che l’

uso moderno del contado corrisponde

anche per questo fatto all’

uso antico della città; e si dovrà intendere

per sonoro radd0ppiato. In cm. poi sono alcuni esempj di zzper s sordo

radd0ppiato ( chè tali dovremo intendere mezze mese 5 , pezzo peso 14,

virtudiazze 62 , rizzico rischio È una grafia che non mi occorre al

tronde; ma che valga ss in quella fonte, è attestato anche da m i: 3 0

missus 4 ecc., pazza possum 9 ecc.

Curioso è str per tr , che occorre investrice e acguastrina; cfr. less. s,

maetra. Per su in ss, si può citare da questa regione : nosso vossa, no

stro vostro, mt. C asabasciana, ecc. )

Page 129: glottologico italian0 - Forgotten Books

120 Pieri

siccare, levar via l’

acqua, prosciugare

1; cfr . ma. 100 . 85 . PS .

cas ciana cassone; cfr . il genov., Arch. II 126 .

N. 86 . D i N in 1,

è forse esempio calocchia'

palo da vite,

vetta del carreggiata : Cai: st…94 teso. canocchia Fani. 11 . t.

8 7. gnucca nuca, gnoccara ( anche it. ant. ) nm . 29 ; cfr . Aso.

Fono]. 43 4 4 . 8 8 . Notevole scranda scranna, mt. Sulla ragione

del nd in ind ella induna ecc. (anche pod. 47 75 si

potrà disputare Ma in,ce

'

ndara nm . 38 Capdndari, al l . a

C apannori : Bianchi IX 393 , sehdara'senila sélino cm. 23

( cfr. sennara idi. siamo di certo alla ragione accennata

in Arch. I 309 n. ; cfr . nm . 9 1 . 89 . Sia pur qui tollerato che

si tocchi dell’

epent'

esi; la quale è in lantara lutula, pillacchera:Caix st. 12 1 e per assimilazione di sillaba a sillaba

,in cin

cindello, c ic indel a ecc .

,Du C .

M . 90 . Non ha importanza il b di bignaro all . a mignon

mignolo; cui si aggiunge bignalta mign 9 l . D i mb analogo

al nd del nm . 88 , sono esempj cdmbera (anche bdl . 185 ) ocdmbara nm . 38 , cadmbara nm . 37 tdmbura nm . 52 , Ldm

bari,all . a L ammari nl . ( lamul ae, paduletti), sembala, ent;

grdmbala -are, mt. D i ragion diversi : gombita stombaca, forse

tosc. comuni ai quali si aggiungegombitare nm . 77 . 92 . Epen

tesi in ambaca opacus, v. Flechia Il 2 sgg.

,edambacare abb

( ia dmbaca 93 . M’

N : femma bdl . 47 . 94 . Raddoppiato,in nimmo am . 3

, cacammala mt., cammera bdl . 62 ecc.

,sem

maia 86 ( al l . a semola 90 ecc . presumma 132 ecc .

,insiemme

cm . 4 ecc . chiamma 9 primma 13 nammina 3 limmaz

zina 5,rimmedd£a 53 .

C onsonanr1 nsrm s1vs .

C . 95 . cabbia, cancara ganghero ent. id]. 225 : 111 360 ; bat

teca bdl . 84 ecc. 96 . Qui pure il ben noto digradamento toscano

In essercitare sti. l ‘ , essatiane cssamine essecutionc ecc. ,

non dovremo già vedere quest’

assimilazione, ma si veramente il sonoro

radd0ppiato : es’s’ercitare ecc.

, nm . 8 1.

in bdl . ricorrono spesso, cosi ind ella ecc. , come inn ella eco. , e tai

volta anche in ella ecc. ( 174 e altr…) Da Pietrasanta ha poi anche and i

non è (=unn è, un è, tese.

Page 131: glottologico italian0 - Forgotten Books

122 Pieri

dal nm . 84 , per (i di fronte a s"

italiano : preciutla ent.,all . :1

presutta pur ent. risucitore; stracinare (anche bdl . 5 1 sil .

frucia e altri; coi quali s’

accetti anche 1oac pusigno.

10 1 . La sonora in ugello nm . 54 magal lo bdl . 144; e in ar

bugella, fico albo, se è‘o l bicel l a.

G . 102 . Fa meraviglia la sorda in macane, co loscia, cabella

bdl . 166 ecc .

, mocogno . 1034 . In nighellata, niellato inv. 70.

può forse il oessere etimologico. M a anorganico, dinanzi a r,lo

avremo in gragnala ragno , gr icciala ericius,sgruzzala pendio

sdrucciolevole cut.,sgrubbia nm . 13 . 10 5 . Raddoppiato, in leg

gere cut. ( legga sost. bdl . 104 siggura cm . 54, seggreta 91

(9 sec )G E G I. 106 . Anche qui il o

'

che tra vocali si avvia a

analogamente a ciò che s’

avvertiva al nm . 100 . Notevole ciu

NG E NG I non si riducano mai a nje nji; e perciò unicamente

spengereungere ecc . ; cfr . sciungia nm . 84 10 7. Radd0ppiato.

inpiggella nm . 50 maggina nm . 13 1, fr iggita nm . 1 12,cel

leggia stl . 6b ecc.

, privileggia 128° ecc. ( cfr . nov. 255 diliggen

sia cm . 46, om'

laggia 109 , secondario, in suggita nm . 1 12 , fog

giuali cm . 5,artiggiani 18 . G N . wgnascere sti. pass .

,cm.

T. 10 8 . M ediano fra vocali, intatto e restituito in parentale,

moscata, vescovato data dado ent. stl . cantata bd]. 67 ecc.

(all . a contado 69 centrata 85 ;martatella ;poterepodere

,

anche bdl . 60 ; statera 109 . Notevole, qual che sia l’

etimo,

In un curioso ‘ D ialogo dell’

Arno e del Serchio sopra la maniera mo

derna di scrivere edi pronunziare nella lingua toscana, dell’

Accademico

O scuro ; in Perugia e in Lucca, è fatta ben valere questa differenza‘ Snac1no molti degli scrittori moderni dicono e scrivono piagnere stri

gnare pugnere tignere, mentre mi pare che con miglior grazia si potrebbe‘dire piangere stringere pungere tingere, come scrivono e pronunziano i‘miei C ittadini ’

. Il Flechia, Il 22 n, raccogliendo gli esempj che 1’

it. ci

porge di ii : njj= iigl , fa di cigno un allotropo di cinghia; ma il lucch.

cingia non può non essere il deverbale di cingere. All’

it. spangia o

spugna , risponde il lucchese per spunga , come il venez. per spengo ( o

spengo è pur del Voc. cfr. cnò°noc c r ow-,mi.

Anche il 111. M aggione M agianu, cfr. Fl . nll . nap. , s. M ajano.

M a in parte della mt. lucch . ( Brancoli, Ombreglio, è costante la

riduzione di T in ti nel partie. pass. : contado -ada, passuda, fluide, ecc.

Page 132: glottologico italian0 - Forgotten Books

Fonetica lucchese : C ons. esplosive. 123

bedda botta, calcabodda calcabotto ; v. Plechia IV 384 . La se

nora anche in mandr ice mantice e fadigo fatica; cfr. less. s.

drusiana. 1 10 . TR: quarina quattrino cnt. , lar i ladri! (termino

di giuoco; v. Fani 11. t., 3 . pomba); cfr . less. s. incaraoohiato

Caso diverso sarebbe m aiala tr cfr. Cai: st. 168 . 1 11 . Rad

doppiato, in acchitlo -are: Canel lo III 317 ; cottone, tittala, ont

Ma inpetto pèditu, avremo probabilmente assimilazione; e in

biattalare batt. blaterare, c’

è influenza di battala, v. Feaf. n. t.

Sdoppiato, in salapito : Caix st. 143.

D . 1 12 . Passa in tnella terza dello sdrucciolo : tiebbita, frig

gita um idiccio, sucila suggita cut., Lucito npr .,diaccita molle,

tenero ( it. ghiacciolo agghiacciato ) cfr. less. s. fonte. S i ag

giungono i diversi esempj: pitignane nm . 36 , recitiva, catriona

codione,ritrapica idr cfr . less. s. peticello. 113 . Viene a 1

,in

feluce fiducia,mt. , che nell

ordine morfologico pare attratto da

fede, e in schilane schidione idl . 154 . C fr. less. s. mal iata.

114. Superstite di uscita latina pare in ched (pron. e congz. )cut. ;cfr. quelli ched è bdl . 97 seconda ched erano 2 1 ecc .

115 . D ileguo d’

ordine sintattico, è in itto detto (prt ) cnt. , dOpo

vocale: e r

a itto ecc. ; e vi s’

aggiungono : m’

ha ata cm . 60 , to

la ette 90 1 16—7. Superfluo dire che certiduni ( cfr . rom .

gniduni ) ha lo stesso d di qualcheduna. La geminazione è in

soddomita ent. bdl . 209 , rimmeddia cm . 53 , imbiddia 56. M a

in marteddi giaveddi si può pensare a motivo etimologico, e il

ddpassato analogicamente a luneddi.

P. 1 18 . Passato in sonora; iniziale, in bergamino nm . 4 .

biliare ‘

pillola’

ciottolo di torrente biccigna cosa da poco

(Stf. ) cfr . less. s. butano betacea mediano in trebestarr

trop fare strepito, specialm. coi piedi niebbita mn. 3, tiebbita

nm. 112. Qui ancora sbigarare‘spionlare

spillare la botte

anche in nov. 222,che sarebbe un

efficace conferma,se ve ne

Qui anche Pare: zono ni. , Patriciana.

M a il modo ent. un pai vacche ecc. ( cfr. Bianchi IX 385 ) è semplicemente ‘un pajo vacche

ecc.

Il verbo trepestan , registrato in Fani. u. t. , e. trebestare, manca al

Vocab. italiano , che per altro ha trepestie , in corrispondenza del lucch

trebestio.

Page 133: glottologico italian0 - Forgotten Books

124 Pieri

fosse bisogno, di spilla spicula;v. Aso. IV 141 11 . 1 19 . In ffagliona poiana, da pul l s ,

secondo il Caix, saggio 133 ; ste

fita stif (all . a stipite) stipato , bafare‘vapore locomotiva,

refubbfi ca, ent. banfa vampa. C fr. less. s .

-tafone.

B 120 -21 . Assimilato : incommensa, incomma in cambio, ont.

S i aggiunge, con apparenza di fenomeno iniziale: m isagnarc

mt., mignore, m iare ( cfr. nm . 58 ent. 122 . Raddappiato , in

attobbre, debbila, nobbile cnt.; secondario , in niebbita e lieb

bita nm. 1 18 .

Accmnm uGENERALI.

123 . A c cento . Protratto sulla penultima, in tutte le voci primamente

rizotoniche di pesci:!pizzicare, delieare [ ti]tillicare macolare contundere

D egno di nota è l’ accento greco in San F i lipe, chiesa e parrocchia del

cut. , forse per influenzadi religiosi greci. E sia anche avvertito l’

accento di

sigdro ent. 124 . D i s s iniil azione. D i l- l : firugel la, v. M use. , romagn. 45.

co lseroia bdl . 5 1. D i r—r : lindiero ringh. , piulare nm . 45 rilepr icore repl

( lepricae cm . calabrinieri carabiniere cnt. , Barbela nm . 30 , pom olo

polvere ( cfr. nm . ricette*r iver ta reversus : Cai: st. 142 . D i nam :

lumere cnt. , stralamare mt. , all. stranamore, dare un nomignolo , calu

m io econ cnt. , G ialambrogia idi. 180 . D i t-t: tiridera idl. 300 , tardel l i tort

( terdeliecti bdl . 125 . A s s im i lazione. D’

ordine sintattico : l -r : ir

rome, der r iposo ecc. ( ent. i rame ecc. , cfr. nm. 75“ Entro la parola: fob

bala versil . forbale) falpala, Abbiano ni. , sti. cfr. bocca, C ai: st. 65.

126 . G em inazione di s tratta per r : cimur le cimurro ; marmo lucce

stolido, avermor ia, cut. ; margino marginetto (da moggina ecc. , nm .

burbola ‘bubbola

, sonaglietto. 127. Pro stes i . Senza dir di ignacco

( onde igneccore, v. Fanf. n. che è un caso da mandare coll’

it. ignude,

è singolare la prostesi sintattica d’

i a r in alcune parti del contado : ho

irotte, diventa irossa, date iretta, ecc. D i consonante : v. nm . 103 ; tremo rine

ramerino ; e il caso sintattico : copr ire apr ent. (per copr ire, Assai

curioso : parmai, ormai, idl . 532 . 128-29 . E pentes i . D i vocale : guara

m inel la gherm., bdl. 186 ; seneppina, v. C aix st. 153 ; furicore frugare, cfr.

1 E cosi il nome è delice, e non délica, come si legge per errore in

Fani. 11 . t.

Il fenomeno , promosso dal l 1nfinito e dalle forme con esso composte,

s’

estende poi a tutto il verbo.

Page 135: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 136: glottologico italian0 - Forgotten Books

Appunti di less. lucchese. 127

APPEND ICE .

APPU NTI L E S S IC AL I.

agnello ucciso per mangiare. Il Cai: at. 65, da ovecul a, mu

tato il sufi sso edil genere; cfr. Bianchi [X 400 . M a la formaabbacchiato

am. 719 , mostra ch'

esso è veramente il prt. accorciato d’

abbaccìn'

w e.

Forse si riferisce adun modo particolare, giù inuso, di macellare gli

agnelli, come fa sospettare il Laurensi, che traduce agnus allisus’

.

Del resto abbacchz'

are potè dir senz’

altro ‘uccidere‘

(come dice appunto

baccìriare, v. M anuzzi e. cfr. it. ammazzare. Non mi consta che in

alcuna parte della Toscana si adoperi abbacchio in senso di “agnello

vivo‘

. C irca il sottinteso ‘agnello cfr. it. castrato.

%a6bagattare tenere a bada con finzioni. Probabilmente da bagatta. onde

bugattel la giuoco di prestigio ; cfr. D iez e. v.

abba-bufere « gliere abbarbagliare. C'

è ravvicinamento a M O. ont. baglio

mmaghito patito, rifinito ; prtc. d’

anneghire‘annegare C fr. chien. anecgto

afl'

amato grandemente, cioè quasi‘morto di fame

, da ngce carestia,

propriamente‘ il morir di fame

.

%… e fare sforzi di vomito, num. 14, 5 1. Da uncare, come già vide

il Bianchi , Prep. A , 235 . C fr. Fanti u. t.

arbuolo ventilabro ; arbuolare ventilare. Da al veo lus . C fr. Cai: saggio 52 .

…Ma parto magro e stentato, massime d’

una pecora, ont.*ar

niculne; cfr. Forcell e. arnus urna.

ba’

ggioro balordo, idl . 206 . Per *baggio da babulus . È quindi allotropo

di babbio : Flechia Il 34. C fr. it. baggéo all . a babbéo.

%?mrasciare mescolare le carte al giuoco. È lo sp. barajar , stesso sign. Per

lo cfr. it. Chisciotte Quijote.

batdno patano; pare da petal is . C fr. canterano all . a canto:-alc .

bat9cco, lo stesso che patgcco, cui v.

tbellgndora farfalla, num . 87. Il lat. balaena ( ,M w ) dovè , come la

greca, S ignifi care anche C redo pertanto che si rivenga

*balaenula. Se non che ballandom postulera veramente"

è invece

d'

ae come pur l'

it. falena farfalla notturnabramosia traino da strascinar legna. Stat. di Pugliano, a. 1772 (Bg). D a

benna, v. Diez. s. v., Arch . VII 410 .

Page 137: glottologico italian0 - Forgotten Books

befi gcco berretto di varie forme, per lo pm di cartone. D a berettgeco, ch 9

acer. di beretta; cfr. num.

biggrdoio viluppo, groviglio Forse *b ic ò rdul o , con signifi cato ori

ginario di‘ fi lo della matassa, il quale si torce e raddoppia

'

.

bildo bisbetico , collerico ; di cosa: non buona Sarà *b i l ac o , da

b il is , cfr. D iez gr. II‘ 305 ; e voce di tradizione contadinesca, con c

venuto a tacere modernamente; v. num . 96. C irca il secondo signifi

cato, ct'

r. arrabbiato in ‘mestiere arrabbiato ecc.

botracchio uomo grosso e corto Da botoro, v. Fani. u. t. , che pur

e'

usa met. in questo significato.

caviglia cavillo num. 66.

+ciafi'

o ciafi‘

ata ciafi'

one cefio (qui‘viso tondo e pieno

) cefi’ata cefi

one. L’

o

timo essendo incerto, mal si può giudicare del ragguaglio delle vocali.

Lo stesso sarebbe a dire di attrazzo, ch'

è pur del Voc. italiano.

ciciarlare ciciur lata, v. ciuciurlnre.

cimpignora ragazza inetta. Lo stesso che il fior. mod. ecc . cempgmna , ri

cavato da cempennare, che probabilmente sarà tentennare ravvicinato

a ciampicare. C fr. stintignare.

dndnpgtora cinciallegra, cnt. idi. 373 . Il G iglioli avif. it. 155 ha per errore

cincùzpatola, e come fi or. dà cincinpottolo. Il Fani. Voc. it. registra cin

cinpotoia s . cinciallegra. Il lucchese haper‘cinciallegra

anche cim ino.

ciompicare zoppicare, lavorare al la peggio; cigmpico zoppicante, disadatto.

Notevole la forma del nostro aggettivo. D el rum. ciampa ecc. , v. l'

ar

tio. citato alla voce seg.

+cignco sciancato . Non sarà che la forma tronca del prt. di sciancare, vivo

oggi, come pur gnca, nel pistojeee (Nerucci Rispetto a s"che venga

a 6, v. num . 84 ; qui del resto si potrebbe anche ripetere da infine

di cigmpico ; v. ciompicam . C irca l'

9, accanto al l‘

a ( fenomeno che si

ripete in grgnchio pignzo qui appresso , nell'

it mgnco mancus, 0

forse nell'

it. ggnzo, all. a sp. gaara, a-a-t. ganazo v. ora S chu

chardt in G ròber’

s ztschr. XV 105 egg.

m acio sciocco che vuol fare il furbo, villanzone; ciuciare gridar‘ciuoio

'

.

abbajare aduno Non per di base diversa da giuoco, lucch . ciaooo,

v. C aix st. 102 .

ciuciur lare zittire rumorosamente; ciucinr lata abbajone D a ciaciare

ed urlare.

-

l-compistare contrastare, quistionare . num . 6, 37. D a com-pis tere, cfr.

combattere; e v. pistello.

Il verbo è ora anche nel Voc. it. (Bigut. C ome giacca, dev'

esser

di provenienza lucchese.

Page 139: glottologico italian0 - Forgotten Books

130 Pieri,

insieme unite una quantità di piccoli corpi sonori, num…28. È altera

zione di mancooata m anu cavata, che pur s‘

ode qualche volta.

gretola uccel lo nojoso per le sue grida, chiacchicrone molesto. Qucr

quedula?

grimi fitti, in gran numero.

-

l-

grgnchio aggranchiato dal freddo. C fr. granchio Fanf. u. t. in questo

stesso significato, e pist. grgachio granchio (contrazione di mentr a).

Sarà forma tronca di prt. da*gronchiare per aggranchiato aggran

chiare. C irca l'

9 , v. s . ci9nco.

1-gugwa donna che veste gofi'

amente e poveramente, beghina.

1-imbozzorire imbolsire, intorpidire. Da bglco b9lzo s

ebbe facilmente bglsoro

bglzoro ( cfr. num. efda questo, con assimilazione del I‘

, il verbo.

acaracchiato inviluppato ne’

debiti, num. 110 . Da incatracchiareper inca

tricchiaro ingraticchiare.

ingudnguam guazzetto. Lo stesso che moden. injudnjuel, che già fa ri

condotto a un organico*ingangolo ; v. Flechia III 175.

intufare fare il muso, metter broncio in ant. it. : prendere odor di

tufo. C fr. it. venir la muffa, lucch. prender di iachetta. ambedue per‘andare in collera

.

fi cimmia chi è avido d‘

aver sempre più, chi non è mai contento della sua

parte; lazm iare esser querulo per avidità. Forse da lam ia ‘strega

che beve il sangue

lerco sporco, imbrattato. C fr. Diez s. lercio.

ligciora leggero, debole, rado; e si dice per lo più d'

un tessuto. Lamente

corre sùbito all'

it. leggio, sic. Zeg'

vju ecc. M a si oppone, oltre il dit

tongo, il mal bastando l’

analogia di spdracio.

-

l-Iimo struggimento ( in senso Il C ai: st. 119 da bu]l imus , non

considerata se non laparticolare accezione ch’

è in ‘ limo di stomaco

È nome estratto da limare.

1-linchetto genio ch‘

è personificazione dell incubo. La forma Zinco, am. 768,

non lascia dubbio sulla originazione da incubus . C fr. Cai: at.

lgrnia lor-nione persona lenta in far ciò che deve ( Stf. Forse ; lo stesso

che Lernia persona stentata e debole in cui sembra da vedere

ernia, coll’

ar,t. agglutinato. E lgm ia dovrebbe allora ripetere il suo 6

dall‘

alterazione dell’

stona in lornione.

Iachetta sapore di mafia che prende talvolta il vino. 0 e anche la forma

rachaia Deve esser l’

it ruchetta, per una certa somiglianzacol sapore acuto di quest

erba. C fr. s. intufare.

maccarel lo scombro. Lo stesso che il fr. maquareau, v. S cholars —v.

maliata zattera formata d‘

alberi 0 tavole

Page 140: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 141: glottologico italian0 - Forgotten Books

132 Pieri,

+pirigs o dispettoso, sofisti” ; impiaignire stizzire. Da pisiaaus per m

di *pisinneus . ll sign. originario si conservain‘scritturapi;ignq ,

cioè ‘

piccola e fi tta“cfr. Bianchi X 372 n. Ovvio il traslato al morale,

111 ”M Q di‘

,gretto’ ‘

meschino’

, onde poi‘dispettoso eso.

pistgllo bambino tenuto in braccio, se grasso e pesante. È 1’ it. pestello, insenso met. Per l

i, cfr. pisticcioro compistare.

pisticciqm frantuma, briciolo; cfr. compistare pistello .

pollacd1ia rufiiana, am. 775. C fr. it. portapol li.

rantacchio fanciullo mal conformato e stentato. Non separabile dal fior.

ranchel lo torto di gambe, dim. di ranco z0ppo; v. D iezs. v. E poichè

all . rancore c’

è ranchettare, non pare ilnprobabile che raatacchio

derivi, per sinc0pe, da*ranchettacchio (v. e cfr. bertoeeo).

frane frana, num. 65 . Può parer pronto il lat. lab es ; cfr. tese. lavina

l ab ina, voce anche d'

altri dialetti: Caix saggio 55 . Ma rimanepro

blematico il r

+rigno cattivo odore, Iezzo. Lo stesso che ringhio da ringhiare ringulare

( it. ant. rigno , r ignare). All‘

atto avvia la metafora in verbi che indi

cano un suono; cfr. lucch. cuccare dir cuccu, puzzare; ecc.

rinfl°i3urire migliorare le pr0prie condizioni oggi solo risp-iw

rito an imato, rimbellito. Sarà rin/’ronzorire « w ire, alterato per viadel

frue. reti-iser. C fr. Fanf. 11 . t. . 8 . frisare.

m ficare rufi‘î rovistare, frugacchiare. C fr. l 1t. rufolare ram; e fil fi 00f f

num . 128 .

: buccinel lare scapper via il fi lo dal fusa o dal ghiomo (Borgo a Mozzano;

Stf. Da buccia. C fr. it. sgusciare.

sciabica uomo o donna da nulla ( Lucch . In quanto‘

pesco di sciabiqs'

,o

soltanto‘sciabica

, dice‘

pesce minuto e di vil costo‘

. Chupittura

pesce minuto da friggere, per‘

gran numero di persone acose da

poco‘

. D i qui sciabigotto danulla, scimm it0 , dove a torto il Cai: st

149 vede scia[ bordo bigotta.

sciambujare ( anche ciamb S ti. ) agitare, sconvolgere lo, stomaco Da bajo.

v. Diez s . v. ; quasi*eximburriere. Sotto il rispetto ideale. cfr

.

fgdreqito gracile.macilento. Dadirem'

to. al quale sta come adriaito (num. 361

al lucch. ant. diricito bdl. 50 . Varrà dunque‘de.boledi reni

'

. Cfr. i'

Anzi lo stesso adinm'

to io sospetto che si nasconda in quel lo M ito

che con esempio di fra Giordano adduce il Manuzzi e spiega‘emnnato.

qual i consumaWW W. che hatutta l'

ariad’

essere asa q nposito.

Page 143: glottologico italian0 - Forgotten Books

134 Pieri, Appunti di less. lucchese.

tarul lo sciocco, minchione. C fr. it. trul lo , Caix st. 169, ch’

è probabilmente

la stessa voce.

+irdccola raganella ( in senso met. Non altro che taccola lucch. persona

o animale garrulo, di che v. D iaz 8 . v.

trefina traccia di capelli Da trifida fem . di ‘trifidus

(cfr. it.

lampana). È un etimo che conferma quello di treccia da tr ichea,

v. D iaz 8 . v. , e n’

è alla sua volta confermato Anche idl . 478.

troga madia, mt. Él’ a—a—t trog stesso sign. ; v. D iez. s. truogo.

trucia donna sciatta col vestito in brindelli, donna poco onesta. Non sarà

che il fem. del prt. trucio, forma tronca di trucido; e ant. it. è infatfi

truciare tortiera (truciolare); cfr. C six at. 168 . Il trapasso è da‘ri

dotto in trucioli’

a‘sbrindellato ‘

sciamannato In qualche altro ver

nacolo è struoio povero e sdrucito di vasti. E drusiana pia. e pist.

trusiana , cfr. Fanf. n. t. ) potrebbe esser trucia , con sumasaper avvan

tura mutuato daputtana.

+tragh'

a fanghiglia, sudiciume, num . 11. Saràprobabilmente il nome estratto

dal verbo *tragb'

are, nel quale avremo a esteso al la tonica. Qui s’

in

crociano troja, luech. troglia num. 53 n ( cfr. pist. introjare), e trogolo ;cfr. trogolczre, sinonimo d

intrugliare. E inh *ugliare intruglio dal dial .

lucch . passarono in questa seconda metà. del secolo al Voc. italiano.

tuta caldo soffocante. Da tiiphus rigor. C fr. Cai: at. 170 .

eagel lare mescolare travasando, alterare un liquido. Da vasel lare; cfr.

it. ant. eagel lo vasello.

La stessa origine anche ar. trefan (Redi) , it. trefolo ( cfr.

corda che è parte della fune.

Page 144: glottologico italian0 - Forgotten Books

rr. IND ARNO,ANT. FRNO. END AR

,

‘ INCASSUM

G . L A.

Questa voce avverbiale matte da un pezzo a tortura gli eti

mologi ma non ha sin ora avuto una spiegazione che potesse

comunque soddisfare Perciò non torna forse inopportuno che

qui si avverta, come nul la vieti, nell’

ordine teorico, un’

afferma

zione che a prima vista può apparire abbastanza singolare; ed

è che indarno sia quasi un doppione d’

invano (*in-vàsno ) ,

in quanto esso teoricamente risponda a un lat. arc.

*ind—uà'

s

ino che nell’

età classica sarebbe regolarmente diventato*in

dua‘

rino pel noto fenomeno di 8 tra vocali in 11.

Che il lat. vàno risalga a*vàsno per quella stessa norma

che càno a*càsno ecc.

-SN in -N è già stato affermato ,

ben giustamente come io credo anche nel la bella grammatica

latina di Schweizer-S idler e Suber ( 5 332 ) senza però che

l’

affermazione vi andasse accompagnata da ulteriori argomenti.

Ora la rad. cds, che la fonologia consente di estrarre davano

ritorna la stes sa che è in vàsto ( come già. vedeva 1’

Havet,

nei M ém . da la 80 6 . da linguist. , IV 87 il cui prima signifi

cato è ‘ inane’

,‘vuoto

( cfr . vas tara devastare) , o nel

1’

ant. altoted. wm sti mod. altoted. wiìst deserto desolato . Il

lat. vàsto avràpoi, come già vedeva la Stokes , l’

esatto suo

riflesso nell’

ant. irl . fa”

ss, vanus , inanis dova f v e ss può

esser m*

per giusta norma celtica pur trattandosi di s pri

mario. La quale corrispondenza celtoitalica avrebbeda una parte

bisogno d’

essere sottratta a qualche obiezione superficiale e dal

l’

altra potrebbe andare avvalorata per qualche ulteriore concor

danza più che mai per noi preziosa ma lo spazio qui nol con

S i veda ora anche l’

articolo slav. darom , darm o nell’utilissimo

Lateinisch—romanischer wò'

rterbuch del Kbnrma.

Page 145: glottologico italian0 - Forgotten Books

136 Ascoli, it. indarno, ant. im c. andar,‘ incassum

.

cede. Intanto sta,che la etimologia, per la quale vano risale

a vasno assuma tal verisimiglianza che per poco si può dir

piena certezza; e senza qui toccare di altre dichiarazioni che

mal reggono e. martello dovrà a questa pur cedere anche il

ragguagl io tra vànus e il got. vans, manchevole che recen

temente si è voluto rimettere in onore ( cfr . Froehde in Bozzenberger

s Beitr . VII 325 -6 XVI 194-5 ; Joh . Schmidt, Plural

bild. M a a ogni modo , se anche vàno non risalisse a

vàsno eperciò non si potesse raccostnre a un collaterale *và

'

s

ino (a cui starebbe, per la necessaria riduzione della sostanza

radicale, come al a*ac s l a sta adaxil l a, rimarrebbepur

sempre che il radicale vàs, patente in vastus wuosti ecc .

, po

teva dare un *va

'

s ino onde normalmente: vdrino varno.

Orbene, proponiamo a quasto visino l’

antico sinonimo di in,

cioè ind, sempre rimasto in induo indo l es ecc .

,e pensiamo

tanto aderente lapreposizionenellanostravoceavverbiale quantoè appunto nel lat. incassum o nell

it. invano, e noi otteniamo,

con assoluto rigor fonetico le fasi latina indudsino indudrino

e la neolatine indarno.

Ancora sia lecito notare,che indarno occorre, non come voce

accettata ma come voce schiettamsnte popolare e perciò di di

rotta immissione latina ben di 111 dai confini che gli furono

supposti. C osi l’

ant. genovese ha endwm o, che è la schietta ri

produzione vernacola dalla nostra voce; e l’

ant. frac. andar

(endart) del quale ora il G odefroy ( s. dar e andart) ci ammannisce più di mezza dozzina di esempj non sa punto di voce

accattata sia per la ragione dei suoni e sia più ancora per

quella dell’

uso.

Page 147: glottologico italian0 - Forgotten Books

M eyer,

secondo di questi luoghi , l’

edizione di Bonna ha Bacpoul zxdv;e

allo stesso modo Nik . C horist.,ap. 98 nel codice B : cò rob arpavm

'

i

èl appdv, r ob; nap'

ùp.lv ).syopcévou; Bacpoòl w ;. La. parola bizantina,registrata dal Du Gange nel G lossarium mediae et infimae grac

citatis e omessa dal Sophocles pur nella nuova edizione del suo‘ G reek lexicon of the roman and byzantin periods ( NuovaYork

,1888 non ha ancora avuto un

interpretazione soddisfa

cente ( ctr . Buchon Recherches historiques sur la principauté

daM orée Parigi, 1845 , vol . I, p. xvn;Krumbacher, Geschichte

der byzantinischen litteratur 1890 , p. 42 1 Ora la formagreca,

conservataci nei dialetti reggini e siciliani,riescedi gran valore,

perchè ci mostra gutturale il suono iniziale e perchè stabilisce

la significazione di mulo Codesti meticci eran dunque detti‘

gasmnl i per quella stessa ragion di dilaggio che si riproduce

in mulatta e la seconda parte di guemalo altro sicuramente

non può essere se non l’

italiano mulo. M a quanto alla prima,non vorrei avventurare alcuna spiegazione.

13 . édrdaku ghiro grosso non è affine certamente al ngr.

(updapag; e questo è voce turca : U e, ) zerdeva‘martora

.

45 . Tuttaqueste forme sono alterazionidi {tizi-

paxoc, con qualcheimmistione di àypO ajrofaku va collocato accanto al agr.

spròfa0 0 lucertolone che mi è noto dei racconti greci di Roc

caforte. L’

f si spiega dal 3 di {396.9azoc, cfr. il bovese vr 133ako,e il mio D izionario etimologico della lingua albanese, a p. 47.

66 . La spiegazione dei nomi della chiocciola quasi piccolo

bove mi pare giusta ma sbagliata all’

incontro l’

allegazionedel

pale0greoo Bouzépac. S iamo a voci di origine romanza,con de

sinenza greca : cfr . venez. bovolo chiocciola’

. babaluscia è

pure del dialetto napoletano.

75 . ajrdppidu è il ngr . in Legrand, Dictionnaire

gn o-moderne francais.

77 . ajròdaju ngr . dypzdcxwog; cxtvo; è ‘ lentisco’

.

79 . kakòmila ngn. xoxxòpnì ov.

80 . Intorno a kukzìmmaru e la sua relazione con xdpazpov, si

veda il mio Dizionario etimologico della lingua albanese, ap. 194.

8 1 . maròpula ngr.

'

pnìdnoul a.

91 . krabassi cespuglio spinoso ngr . àypzaxiz3 1 .

Page 148: glottologico italian0 - Forgotten Books

Aggiunte al l’

artic. di M orosi sull’

elemento greco ecc. 139

103 . ma… ‘cotone sanza seme

, forse il ngr . ncopoaofmzz.116 . arisaid ‘hollaborus ngr . ézl:arriv.

125 . vruddu ‘

giunco aquatico ’

è senza dubbio il ngr . {390671l ov;ma questo alla sua volta è probabilmente di origine ro

manza; cfr . l’ital . brul la ‘

scusso,senza peli

,e il gallese brwyn

giunco’

?

132 . aluvia= invia nm . 142 .

141 . fùska ngr . prîeza:‘vescica

.

151 mzìka ‘mufi'

a’

bovase mul a. Il neogreco pael l a: proviene

dall’

italiano,e cioè da un verbo

'mufi

olare, derivato da mufi’a.

153 . alokdnika terra calcare argillosa piena di solchi non

può derivarsi dal pgr . i'

z'

toE che è meramente dialettale ma si

dal ngr . abl&zz abl ané vm.

169 . kakac‘

i pietruzza rotonda di fiume’

potrebbe essere un

ngr.

°zaxl éau. da. nal l uE.

170 . kdtraku strato di terreno duro’

ngr .

°

pvbpaz6; da

Zovdpòc.

176 . réma è il ngr . (Stua =dt0p.1 , comunissimo nella significa

zione di ‘corrente

185 . krammalida ‘

garetto’

contiene certamente il ngr. dtpi80t‘

garetto ma la prima parte mi è oscura.

186 . rdkkatu ‘tosse 190 . rd9hu‘rantolo

non hanno alcuna

parentela con (59671 0 ; ma si devono congiungere con pal al iCo)

peul al lîm. Nell’

albanese delle Calabrie si dice 5 0 70 118 .

210 . kandù.iu ‘veste collo strascico

non è il pgr . x&v8ug,ma si il turco ”

a) ; hontas"

‘veste lunga

,voce che si è larga

mente difi'

usa, cfr . il francese contouche edil bavarese kontusch ;

Mnu.osxcn Tùrkische elemente in den sfidosteurofi ischen spra

chen, I 98 .

216 . kuddura ugt . n0 0 11 009a.

22 1 . leosdkkaru, losdkkaru, candito contiene naturahnente

càzxap: la prima. parte ne è forse p.tl t‘miele

,cfr . pù ofioòvupo

nei dialetti greci del Ponto 6 tv Kmvcravr v.vowrdl tz pù o'

l oymò

G il l o vol . XIV, p. 284 .

232 . Il ngr . Bigoa è latino : laterculi bessales, Vitruvio.

236 . cur ia grondaja cfr . ngr . ooupd1m‘colare

.

270 . kazzzìri falcetto è voce slava: paleoslov. kosorù falce’

.

Page 149: glottologico italian0 - Forgotten Books

140 M eyer, Aggiunte all‘

art. di M orosi sull'

elem . greco ecc.

Ritorna anche nella prima parte di kuzzurdpanu, num . 300,che

il M orosi vuol composto di xoorl6; e 89£m vov. La voce slava

passa per trafila greca.

27 1 . karic'

i carrucola del pozzo ngr . xapòxz; nell’

isola di

Soi0 : una lunga bacchetta’

,alla cui

maglio (Paspatis , Xzaxòv yl accàpzov, p. 177 in Santa Maura

np&xzov Enp&; xoì oxw 3 ng Si’

05 à1cò vii; cxa'

cgrn; 1 05

il azorpuflelou 1'ò O.mov VIII 39 1

276 . stizza’m ixzov.

277 . katapdnu è m nsra'

zvoc; xaramàvo; presso il M orosi par

rebbe un errore di trascrizione.

291 . katévulu ngr .

°xawéfiol ov invecedi xaràfiol ov, 0 0 11

edel

l’

aumento verbale. C fr . p. e. àvefiazr6.

G raz, 3 marzo 189 1.

Page 151: glottologico italian0 - Forgotten Books

142 Pieri

Nuti , M ilano 1878 [ io. Il materiale, ricavato da questi due testi, ebbi

modo di sempre meglio accertare, interrogando alcuni nativi della pro

vincia, tra i quali mi fumolto largo d’

informazioni ungiovane egregio, il

prof. Alfredo G iannini. Adessi debbo pure altre voci, da me addotte senza

indicarne la provenienza, le quali in parte ricorrono in altri testi mo

darni, troppo brevi e di troppo scarsa importanza per meritare particolar

citazione.

Altre osservazioni d indole generale, premesse al Saggio sul lucchese,

s’

intende che valgano anche per questo.

VOC ALI romena.

Assai poco di ben notevole.

A . 1 . Anche qui devo andavo ; beco ; _erto alto ( ed etto

mem . cfr . lucch . nm . l ‘. 2 : grondaia fo. 14; cfr . luech.

nm . 2 .

E . 3 : nima pop. 479 ecc . ,fo . 10 ecc .

,anche del Voc. ital .

,

bergamina; cfr . lucch . nm . 4.

‘ Sui generis è dipo de-post, stp.

pass.

, ecc . anche lucch . ant. 4 . E esteso alla tonica, in

I. 5 : licito soll ieito stp. pass.,che non saranno da tenereper

semplici latinismi; vilia mrc. 259 ecc .

,cr .

1 207 ecc .

,Sardigna

stp. pass. ; cfr . lucch . nm . 6 . 6 : ditta m isso stp. pass.

,fo.

pass .; cfr . lucch . nm . 7 . 7 : adimpiere mro. 305,ma. 464 ecc.

( impiere ric.

1vinti stp. pass . ;ma cencere mem . 356, enfm

ric.

s 394 ; cfr . lucch . nm . 8 .

O . 8 . Il dittongo del l’

6 è oggi costantemente ridotto nella

città ma resiste pur sempre in alcune parti della campagna;cfr . lucch. mn. 9 . 9 : longo l éngue, secondo la testimo

nianza del G igl i, v. Fanf. n. t. 762 ; ma nei nostri testi, se ho

ben veduto,non ricorre mai questa forma; cfr . lucch . nm. 10 .

10 : farsi; togni unni; cfr . lucch . nm . l l . l l : giò giaro

In. 662 ecc .

,mrc. 205 ecc. ; cfr. lucob . nm . 12

U . 12 . È a rispondente ad 62 , in duce induce fo . 9 ecc. ;

1 Non può essere di mera ragion fonetica l’

e di patgia, patata.

Pronunzia o scrittura ligure, forse, incnprune calx. %0 , corbano pt. 1113,

became calz. ih., pt. ih. ; cfr. Flechia X 145 . Saràun errero octubm ric.

‘ 49.

Page 152: glottologico italian0 - Forgotten Books

Fonetica pisana: Vocali toniche. 143

pappa; fasci ecc.

,stp. pass.

,fo. 22 ;uncia mro. 229 ecc.

,ric .

1

pass. ; unde stp. pass. ; w ynola cr .

” 1053 ; ridutto ecc.,stp.

pass. ; br ugliolo nm . 70 ; [ Gambacurti mem . 348 cfr .

lucch. nm . 13 . 13 . C on 0, per contrario

,in ugual funzione

nomero pt. 1094 ecc .

,Perogia cr. 94

,cr . 985 ecc.

,edefonto,

giàpur griante pento, come afferma il G igli, v. Fani. u. t. 762,

dinonzia stp. pass. 0 71m unculus,uncino della stadera, calz.

971 ecc.

, donque (donche fo. ecc ) , cfr . lucch . nm. 14 .

14 : piò plus, stp. pass. Ma com omma consuma Op. 1270 , riflet

terà consnmmat piuttosto che c o nsù m at.

AU . 15 . Intatto , in m ulo pt. 1100 ecc. ; cfr . less . s . biauda.

Di AU secondario sono esempj: auto avola pop. 504 ecc . pa

rauta 474 ecc.

,tanta 573 ecc. come altresi c

'

aulo cr .

’ 983,

Paulo 1000,ecc. ; cfr . lucch . nm . 17 . 16 . Per AI secondario,

110 piaito pinto stp. pass.

,maida madia ric .

1 44,or .

1 109 ; (mila

balio,or .

1 88 ecc . 178 0 1, E1 : voiio vuoto calz. 96 1 ,

pop. 619 ecc . anche del Voc . ital . p,reite ln. 752 , mrc. 261

Aso. X 465 .

Dm n nnznNE LLA PRONUNZIA DE LL ’

e E DE LL’

o TRA usano E

m am me. 19 . Pis.

_e, flor. _e: Agnese; vmdei credei ecc. ;

senza; cfr . lucob . nm . 19-20 . 20 . Pis ._e, fior . e: neve, temo;

lgsina; venne , erio; vendo , scendo sgrqua, mette, lembo ,

nembo, vendica, zenzero, elsa, fgttro, felpa, scherno, schermacfr . lucch . nm . 2 1—2 . 2 1 . Pis . 9 , flor . Q : dg, ctp; 89, hp por

teràcrederj ecc . ; stpmbaco ( al l . a stomaco ) , myna0a; lodécantò ecc . ; coppia ;pygi;mpccolo; toppa cfr . lucch . nm . 23-4.

22 . Pis. Q , fior . g: lgro, costoro, coloro; gra, allgra, ecc . ;

wpa, vgmere; ricevere; verdggnolo amarognolo ecc. cgm

pito assunto , computo; cfr . lucch . nm . 25 -6 .

VOC ALI n ous .

A. Protonico . 28 . Piace dinanzi a r, cui segua vocale: pagar ia

cr. ‘ 80, caval la-ia 97 Catar ina spz. 22 , comparare

‘emere

cp. 1273 ecc. ,

Stcntarel lo son. 14 , M igliarino nl . 8 1 , ecc. ; ma solo sporadicamente : céu

da»…m e. 176 , confinante 111 . 663, lasciar-ana pt. 1 102, ecc.; dr. luoch .

run. 27. 24—5 . In e: Som ogna Sassonia, cr.l 86 ecc. ; Bernabe ln. 756 ;

Page 153: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 155: glottologico italian0 - Forgotten Books

146 Pieri

pie. mod. ; robrica op. 1272 , monizione mem . pass. cfr. lucch . nm. 5 1 .

5 1 . In i : niccigla (niccioiaro son. per influsso della contigua palatina;

cfr. lamb . nis’

ò'

la , ecc. Pos tonic o . 52. In penultima di sdrucciolo. D i

nanzi a intatto di regola nel pisano antico, e son superflui gli esempj;cfr. a nn—L ùsnn, I 265 ; e anch

oggi : populo , tum’

bule ,diaoule (u

e altri, s’

odono talvolta in città e in contado ; cfr. lucch. nm . 52 . 58 . In

a : solfaro sol fa, ma. 592 , anche del Voc. italiane.

AU . 54 : agosto pop. 46 1 ecc. ,adiremrc. 296 ( aderdepap. 477, odreme 597

proclitica: u adaut, pap. 452 ecc. , In. 672 . Si continuano gli AU del nm. 15

in m uteggiare pt. 1100 ecc., cr.

l 87 , taularo ma. 459 . 65 . Al secondario :

maitina matt…pap. 472 ecc. , mrc. 2 18 ecc. ; baitia calz. 977 , pap. 499 , ecc

EI secondario : mcild In. 663 ecc. , cr.1 113 , anche del Voc. ital . S i

continua del nm . 17 in ooitare pap. 622 , mrc. 28 1.

C ON SONANTI C ONTINUE .

J . 57. Condizioni ital iane. Ma pur qui z'

iz'

z'

ola giuggola; cfr.

lucch . nm . 55 . E mi sia ancora concesso di mostrare sotto questonumero l

epentesidi inmaiestro ln. 680,raiunarepap. 472 ecc.

,

feia In. 677 (da fee, v. less. N iccolaia ric .

“ 395 , cr .

’I 980 ecc . ;

a tacer di neiente stp. pass.

,anchedel Voc . ital .

’I 58 . L J aglio

pop. 53 1 ecc . anche del dial . med. cfr . lucch. nm . 56 .

59 . RJ. Esiti volgari di voci, che in italiano appaion dotte : ne

cessaro pt. 1 123, oicaro cr . 230 ecc . Portare pap. 57 1,aiu

tare ma. 550,M elara cr . 976 ecc.

,ric. ingiura pt. 1099 ;

a tacer di mortora (con la osservabile accezione di cimitero

op. 1269 ecc .

, salare dg. 1265 ecc . , ric .

1 25 , anche del Voc.

ital . ; cfr. lucch . nm. 57 n. 60 . VJ. C fr . less . s . allebbiare.

61 . SJ : faetano ric.

’ 395 ; allato a cagio ric .

’I 396 . NJ.

Esemplari specifici del pisano con la salita riduzione: bamba

cigno ric .

1 34,San M ignato cr .

’ 984 ecc .

,Populogna 9 75 ,

Sassogna 977 ecc . ( Sensagna or .

1 C oi quali s’

accettina an

chemagnera, Bagnari'

In. 753 ;gnissuno fa. 16 . M J spa

rambiare sparagnare; cfr . luoch . 11111 . 59 . 63 . C J : tartisse

S i aggiungono : oitoperoso cr.l 92 ; galb rese (di G allura) ma. 590 .

Qui anche m icio mie, mrc. 270 (meie m ie sue, In. 665 ecc . ;ma

sla1eia calz. 971, In. 666 ecc. , può all’

incontro essere statér ia . D iverso

adatto il caso di scie sex, In. 749 ecc.

Page 156: glottologico italian0 - Forgotten Books

Fonetica pisana: C onsonanti continue. 147

-zzo mro. 264, gateaesa mem . 285,terrassano spz. 4 1

,Pravensa

cr.

1 81; ecc . ; cfr . lucch . nm . 60 . Resulta c'

e non z, in incal

ciare cr.

1 97 ; e per contrario : Franza tanza mem. 289 ecc .

Pierizalo, q.

‘Piericciuolo’

,ric.

il 39 1 . S i viene a 5 in cervisda*cervic ea specie di berretto, In. 652 , all . a cerbigia ln. 70 1 .

Persiste la palatina sorda in albacie ln. 699 ecc . (ma albas

mrs . bambacia spz. 33 ecc. 64 . TJ : Aressa mem . 285 ,

piassa s . 4 1, pussolenta 48 , farsa mem . 285 ;ecc. Inveci semi

letterarie abbiamo -sj (cj ovvero -ssj protonica con notevole

oscillazione e soltanto —si postonico : interpretazione pap. 465 ,

mansione spz. 8, inquizissione investigassione pap. 455, citas

sione spz. 29 ; indisia pop. 470 eco.

,malisia spz. 79; ecc . C fr .

lucch . nm . 6 1 1 . Avremo s'

in rasiane spz. 89 ; cfr. nm . 6 1 . Re

mita c‘ e non z, in sforcia ric .

8 39 1, tendone cr .

’ 1029, anche

del Vac. ital . ; e per contrario : comenzaranm . 38 . S i viene a s'

,

innasciane naz. spz. 36, rasciane pt. 1 1 1 1 ; indusclb pt. 1 103 ,anche del Voc . ital . 65 . Tieti Teatae, cr .

1 20 1 . 66 . STI

possa postea stp. pass . ; cfr . lucch . nm . 62 . E sempio‘sui gene

ris’

: abbmosiare spz. 48 . 67 DJ. Le zz e z dei nostri antichi

testidovè in questa farmela, secondo la giustaanalogia de’

nm . 63

e 64,valere s

'

s'

o s'

; cfr . lucch . nm . 63 . 68 . NDJ. Pongo

questa farmela, per ispiegare la n che da un‘aéc

'

è‘

îi‘ad

c'

e'

a i aceendis ecc .

,si estendesse poi a tutte il paradigma:

cccegnere fa. 8, scegnere 9 18 .

L . 69 . Appena qualche antico esempio del passaggio di L a r,

inquella desinenza che italianamente è o sarebbe m io sala

amburo ambo ,In. 653 ecc .

,ric .

1 30 (anche luce. ant. : BON A

GIUNTA am indm °0 mrc . 2 1 1, Pecciari nl . ric.

1 60,M ontetopari

Montopoli, ul . , mem . 295 ; cfr . luech . nm . 65 . 70 . LL : bru

gliero balla; oegliuta ma. 594 ; cfr . lucch . nm . 66 . 71 . L’

R.

Valdriana cr .

1 173 ecc. ; cfr . lucch . nm . 67 . 72 . ALT ecc .,

inaut ecc . : autre stp. pass. (ma oggi : antro , artro); autareOp. 127 1

,ric .

1 56, faucidia spz. 79; utima son. 65 ecc .

, puce

Curiosa forma M assena M atteo ( cfr. frm . Mace, Arch. IX. 47 ) ma. 455 ,

mem. 313 ecc. , anche lucchese. Non par possibile ammettere, che -tieo ,cioè un tj neolatino , dia senz

altro ss.

Page 157: glottologico italian0 - Forgotten Books

148 Pieri ,

1 18 ecc . ; cfr. lucch . nm . 68 1 . 73 . Presso la plebe della città

e nel contado L seguito da consonante vien di regola a r ; e

son superflui gli esempj. Nei documenti è fenomeno sporadico:

arbagio pt. 1 1 14 sarvamento ma. 564 carrellino grano cal

vello , ric.

1 26 ecc .

,E rba mem . 329

, farda spz. 82 ; ecc. Cir.

lucch . nm . 69 . 74 . SC L : less. s . L isca.

R. 75 . E l in Quilico cr .

il 1006 ecc .,C atalina ric .

1 5 1 ;licetta

son. 123 , lisma ma. 594,anche del Voc . ital . ; a tacer del se

midotto ingiulia ln. 661 ecc . ( ingiulioso pt. cfr . lucch.

nm . 74 76 . Presso la plebe della città e in parte del con

tado , a seguito da consonante oggi vien di regola a l : colta,

palla porta, pgldere, soldo sordo, palco, melcato e meteo, spal

gere, colpo corpo , elba [elmo volse ecc . Nessun indizio di ciò

nei nostri testi. 77 C i danno essi all’

incontro esempj spora

dici di sdoppiamento : tore turris mem . 288 ecc . (torigiano ma.

tera 296 ecc .

,soccorere 303 ecc .

,coreggiere spz. 4 ;ecc.;

cfr . lucch . nm . 75 ; laddove oggi BB. è sempre inalterato.

78 . E sempj di r epentetico : brugliora nm . 70 ; bruscola, gabbia

di rete per foraggio al collo dei cavall i fa. 8 ecc . ; calabri

nier i nm . 26 ;trgccala tocco Frisca il fisco, son. 1 1 cfr . lucch.

nm . 75 . 79 . D ileguo, per spintadissimilativa: dirieta cr .

’ 1007,

mem . 327,forse di tutte il cont. tesc . (ma dreto son. 46

V . 80 . Pur qui ben saldo; cfr . lucch . nm . 76 . D ivien b in

bacchetta cueje di vacca (anche lucch . bafar

e nm . 1 13,Bi

scanti cr .

1 241 ecc . ; stibale stiv son. 140 : D iez s. v. ; cfr. les s.

s . imbogliume. 8 1 . In 9 : Rigoli ul .

,se questo è come io

credo r îvul i cfr . it. r igagnolo; e da e secondarie: Tigolz'

cr .

1 202 82 . D i fal lace apparenza epentetica: a vuapadg.

pass. ; evanno hoc anno,In. 749 ecc . (uo dg. 1257 davano

dg. pass.

,ric .

1 2 1 ; cfr . lucob . nm . 78 . 83 . Assorbimento , in

auto mrc. 29 1 ecc .

, beato, riceuta cr .

1 127 ecc.

, pianto mem. 325;

Qui ricordo il nl . M oltrone cr.

” 976 ecc., che oggi è M airano. Note

vole ai, al luogo d

ou, secondo la norma del mod. fior. plebea (dittro al

tre, in aiquanto mro. 2 17 ecc.

In fi lunguel le fringuel lo, fa. 20 ( cfr. lucob . {ir e in M ak ooaldo mem.

308 ecc., c

è assimilazione;e inL upocaoo Rupecava, cr.

l 225 ( anchedovremo riconoscere un avvicinamento a lupo.

3 C fr. nm . 103.

Page 159: glottologico italian0 - Forgotten Books

150 Pieri

stennesse oennisse pt. 1 125 son foggiati sepra tenne

venne.

M . 93 . Esempj di m b , parall elo a noi del nm . 9 1 : cambem

dg. 1260 ecc.,son. 15 ecc .

, coomber

o,sembola ‘

. D i ragion di

versa: gom bito , stombaco. C fr . lucob . nm . 9 1 . 94 . Epentesi,

inpiumbica publica pt. 1124 (per la metatesi, cfr . piuvica del

l’

it. ant. ecc . 95 . Raddappiato ,in comma come mem . 316,

cammera pop. 460 ecc . dg. 1260 eee. presummw e stp. pass.

,

fummare son. 2 1 fummatina [ consummare che inparte

sono anche del Voc . italiano.

Canson-

am E SPLOS IVE .

C . 96 : cabbiane mem . 345, carsone garz spz. 36, all . a g 37 :

D iez s . v. bateca mem . 322,Frecossi -osi mem . 3 19 , scom

brare286, cr .

l 2 12 ecc. Notevole anche luocamem . 300 ecc . Cfr.

lucch . 11m . 95 . 97. Qui pure il digradamento a fricativa; cfr.

lucch . nm . 96 . M a di QV iniziale cui proceda vocal finale, ca

duto il primo elemento,il secondo si determina in schietta la

biedentale sonora : la oantità, di verania, ecc .

3 98 . Venuto

ag, ingostare son. 7 ecc .

,ric.

1 50 , G astantinamem . 35 1 ecc.

,

gra‘

sta, sgrolloneacquazzone, gomito comito ( it. comito) ma. 604,

gristiano son. 19 ecc . ; sigaro cr .

1 79 ecc . (ma'

oggi siura son.

segonolo ric .

1 29 ecc .

, paga 65 ecc .

,calz. 977

,M in e pap. 570,

or .

1 82 ecc .

, aga ma. 553 , daga cr .

l 86 ecc .

, stadigo 11 3 ;, guasz

son. 42 ecc .

, gaercia guerceto; aguilino, specie di moneta , pt.

1093 ecc.,or .

1 89, liquores en. 80 , seguestro ; ecc . ; cfr . lucch.

nm . 97 . 99 . [CT: antefaita ric. 1 24, al l . adantifato 20 ; cfr.

lucch . nm . 98 .

C E 0 1. 100 . Anche qui il e'

fra vocali digrada a o‘

. E abbiamo

(5 di fronte a z italiane, in cimballa. E c'

di fronte a 5 italiano,

Aggiungi l’

antico Col lo-Romboli : Bianchi IX 433.

'Qui anche Garfagnana cr.

x2 30 , se è C arpenniana; cfr. Fl . nll . nap. s.

C arpignano.

In do’atrini fa. 9, per la ale l l , resto incerto «se dobbiamo riconoscere

come una riduzione ulteriore dell’

esito fiorentino (de fiattrini o non

piuttosto del pisano (de’oadrini ma contro la seconda spiegazione

starebbe il fatto, che il o in questa dialetto è ben saldo.

Page 160: glottologico italian0 - Forgotten Books

Fonetica pisana: C onsonanti esplosive.

inpreciulto son. 145 ; stm einare mem . 287 oggi stracicare.

Cfr. lucch . nm . 100 . 10 1. sarraino ma. 508 ( Saraini 53 1

G . 102 . Strana è la sorda in cabel la pap. pass .

,

cr.

‘99 , macagna

«are ma. 505 ecc. ; cfr . lucch . nm. 102 ; e

tanto più in Acosta Aug. cr .

1 159 ecc. D ileguo in ftura -are,

anche fior . plebea. 10 3 . Anorganico dinanzi a r,e in gra

nocchio son. 105 ecc . grulla rullo in senso coi quali

anche resti sgrucire sdr fe. 9 ; cfr . lucch . nm . 104. E stia qui

anche Sugana Sa[v]ena er .

il 975 ; cfr . nm . 8 1

GE G I. 104 . Anche qui NG E NG I non vengono mai a nje nn,eperciò solamentepungere tingere ecc. ; cfr . ascizmgia nm . 89 ;

e lucch . nm . 106 Notevole il dilegua di NG'

in vaela evan

gelia, stp. pass .

,ric.

‘ 66 . 105 . Raddappiato , in Calleggie pap.

482 ecc., privileggio 5 16 ecc. ;cfr . lucch . nm. 107 106 . GN

cognoscere stp. pass. fa, 9 ecc. ; cfr . lucch . nm .

T. 107 M ediano fra vocal i intatto e restituito,inparentale,

moscato, vescovato; mortalella; spataro mrc . 183

, patella 228 ,sistem stp. pass. patrone ma. 596, calano stp. pass. i tre ul

timi anche del Voc . it. ; cfr . lucch . nm . 10 8,e v. less . s. antica.

Nul la è di singolare nel t incolume di mercantia stp. pass .

spz. 2 ecc .

,che sta a mercante come valentia a valente.

bedda betta ( fem . del rospo ); cfr . lucch . nm . 109 .

108. TR. D ileguo in guaina quattr son. pass . 109 . Raddop

piato, in collana cotone pt. 1 1 13, uttilitadepop. 504 ecc. Prai

lonolaia mem . 285 , M attelda cr .

1 79 . Non radd. in batega mrs .

D . 110 . Venuto a t nella terza del le sdrucciolo : velocipite

son. 6, assita 38 , liquita cr .

1 129. Qui anche : pitignane nm . 33 ,recitiva son. 79, tm citare fa. 2 1 , ritrapico. C fr . lucob . nm . 1 12 .

111 . S i riduce a r,inproviritare provved mem . 294 ; oo

resto 11 anche fior . e sen. 112 . Conservate e ripristi

Afi'

atto eccezionalmente : cestrignere mrc. 3 18 ; cignere cr.x 177, spignora

cr.

’ 1038, da lugni mem . 353, ecc.

Vedrai g’

primario e secondarie non raddoppiato , piuttosto che un

vono degli amanuensi, in legare stp. pass., fi cgiremem. 343 ecc. ,piagia 344;mgello mrc. sso ecc. ( quasi un compromesso tra sigillo e cuggello ) ; tm

gere calz. 9 70 , pt. 1094 ecc., distrugere mrc. 320 .

Page 161: glottologico italian0 - Forgotten Books

152 Pieri ,

nate in ched cngz. ched ei mrc . 225 , ched ai quali 305,

anche del dialetto mod. ; cfr . lucob . nm . 1 14 .

P. 1 13 . In f bafare ( ba/br ina son. refubbrica; cfr.

lucch . nm . 1 19 . 114 . Raddoppiate in preppie mem . 30 1 ecc.

,

Nappati 284 oppenionemrc. 220 cr .

1 20 1,anchedel Voc . ital .;

Rappalla mem . 284 ; a tacer de teso. com . doppo , pippa.

1 15 PR: odoretto ln. 653 , spz. 68,anche del Voc . ital .

B. 116 . È osservabile il v in vesture bastare, stp. pass. E sia

notato anche devito pt. 1092 ecc . 117 : m ignare fa. 17,all .

a bignare 1 1 ; cfr . lucob . nm . 12 1 . 1 18 . Raddoppiato, in E b

brea mem . 305 , gabbella dg. 1258 , mem . 297 , m bbrica pop.

627 ecc . ; a tacer de’

tosc. cem . libbre, libbero, subbita, dubbi

tare. 1 19 . BR: livre stp. pass. anche del Voc. ital .

,attovre

ma. 58 1 ecc .

,ric.

1 20 ecc. M a ferraio febbr or .

1 89 ecc . feraio ric .

1 22 cfr . luech . cut. feraglia.

AC C IDENTI GE NERALI .

120 . A c cento . Rimasto sulla terzultima, anch’

oggi in Carola Carola.

Degno di considerazione l’

accento greco in Santa S idro Sant’

Isidoro chiesa

seppressa e di grandissima antichità’

Banana ) ric.Ì 38 . C fr. less. s. pu

lissa 121 . D is s im ilaziene. D i r-r : lobrica ruhr In. 750 galanti[re

son. 119 : D iez s . v.,tesulicr i cr.

‘ 154 , calubrinieri nm . 26 ; grolia (da

gror ia) san. 70 ecc. , forse teso. com . ; alciprete cr.‘ 122 , A lborea 105 ecc

altiglicr ia mem . 309 , cfr. nm . 76. D i n-n: calonaco nm . 41 ; cor un mem. 292,

onde pei cor cl 335 , ecc. , anche fi or. plebea. D i n-m : malamente. D’

ordine

sintattico, lo l : ar lumieino son. 26, der libbre 32, sur letto 60 , ar lano al

l’

ano 136. 122 . A s s im ilazione. D’

erdine sintattico : l-r : er rumore.

der resto, ecc.; cfr. luech. nm . 125 . Entro la parola: defi ne delf specie di

nave, mem. 287 Treussi Trivulzi 345 ( Trattasi 348 128 . G emi

nazione distratta per r : anom aria son. 77 , carmafl ingo hammerling

mrc. colnocchiale cann son. 29 (da corn cfr. nm . 76 ; lucch. cat.

earn vernardi mro. 327 ; trartaio trattore colui che fa trarre il fllo dai

Qui forse anche F ilipo calz. 989 ; cfr. lucch . nm. 123.

Nel nl . L ibrafatta Ripafr mem. 292 ecc. (anche lucch . ) è certo un’

e

timologia popolare da libbra; ma dovè muover da L ipafi*atta L iprafafia

( cfr. Rip*afi atta ric.

l come pur c’

induce a credere ‘ il conte della

L ipa’

cr.‘ 124.

Page 163: glottologico italian0 - Forgotten Books

154 Pieri

APPEND ICE .

APPU NTI L E S S IC AL I.

aggreare app10ppare, afi bbiare, detto di percosse, fa. 12 ( cfr. ib .

al lcbbiare, al lebbiatura, ma. 580 , scaricare, lo scaricare la merce daun ba

stimento. È al leviare . C fr. lebbiare

amescere, stp. pass.

, incerto , mancia. Al la lettera: ciò che si da ‘

per mc

scere per bereunbicchierdi vino ; cfr. ted. trinkgeld,fr. pourboire, ecc.

La. pronunzia dovè essere ammescere, benchè non occorra mai questa

scrittura.

argotto , In. 652 ,una argotto vel cadardita. E forse il fr. argot cima d

un

albero secco , sprone dei polli : D iez s. v. , in quanto può aver avuto

altra volta quest’

accezione metaforica.

baldinel la, pt. 1114 ecc., specie di tessuto. La voce stessa che l it. bandi

nel la specie d’

asciugamano , lucch . canovaccio. Ambedue da *bagdi

nel la, cioè, in origine‘stofl

a e tessuto di Bagdad’

; cfr. ital . Baldacco,

ende pur baldacchino. In bandinel la è n-l da l -l, per dissimilaz10ne.

bambacaro, mrc. 184 , bambagiaro. È forma assai notevole, perchè da essa

s’

inferisce legittimamente bambdca, che potremo aggiungere a quel

particolare elenco di voci derivate da nominativo lat. , che è in Arch. X

9 1 agg.

bionda, ric.

2 396 , biada ( cfr. bialda, che ricorre in alcune de’

nestri decu

menti, ma ora non posso dire in quale). Questa forma sembra suscitar

dubbj circa l’

otimo lat. ab lata, e conferir probabilità al colt. b l awd:

v. Kòrting n. 35.

briggane, In. 667 , bando : mandare briggene angna quattro mesi per radu

nare l’arte. E si tratta di bando , per cui è vietato di ricevere lana,

stamo o altro in pegno.

camaide , In. 727 ( ter) , camaglio . C fr. K'

arting n. 1553. Par che si debba

risalire a *camadio da *

camario ( cfr. armadio, contradio sebbene qui

manchi la spinta dissimilativa.

1 Il Voc. ital. del Fanfani ha bensi al lebbiare, ma colla signifi cazione.

ricavata a sproposito dall’

esempio che vi s’

adduce, di‘contaminare, sez

zare’

. E alk bbiare al loggiare al leviare è una terna d’

allotropi, che manca

al l’

indice del C ANE LL O , Arch . 111 337.

Page 164: glottologico italian0 - Forgotten Books

Appunti di less. pisano. 155

coi-dovella, ric.

‘ 67,‘una delle specie del cardo

Pomnenx. Da *cn duel la.

carlasciale, mem . 300 , carnesciale.

camelevare, ric.

1 56 , carnevale: la D omenica di Carnelevare

cateun0 , pt. 1097, cadauno, caduno. C fr. cia3cheuno In. 652, anche del Voc.

ital .

cervugia, mrc. 255 , lo stesso che cervigia nm. 63.

chicca, ric.

’ 387 , cava de’

marmi. Da *cavula, per via di

*cavla ,*clava;

cfr. it. fiaba , ecc.

oinapo, ma. 592, cinabro, come fanno creder l’

incenso, la canfora edaltro,

con cui è in compagnia.

ciotta, pt. 1097 ciotta o mantel lo. In tutto il passo vengono annoverate

varie sorta d’

indumenti. Forse è da leggere cotta.

colaoi, mrc. 286,'

c0 1à…

consignare, stp. pass. Quasi sempre i nelle voci non rizotoniche, dove le

rizotoniche han sempre, e quasi sempre, e. Piuttosto che considerare

le prime per un latinismo, vorrei veder qui una normal vicenda fo

netica. Questa osservazione vale anche per assignare.

ditenditoio, In. 679, luogo dove si stendealcuna cosa, stenditoja, distendi

tojo, voci ambedue che mancano, 0 non dovrebbero, al Voc. ital.

cochiesa, pt. 1100 ( ter ), chiesa.

ontica, pt. 1123 ecc., endica. C fr. Kòrting n. 282 1.

falddta, mrc. 3 16, per ciascuno cantaredi faldecta etfiore, cioè : faldella e

fior di bambagia.

falsa , ric.

‘ 33 , fodera: canne tre di panno line per la falsa de la giubba.

In questo senso il Voc. ital . ha farsata. Toso. com . è farsa da mate

rasso, il sacco in cui si contiene la lana e altramateria del materasso.

Par dubbio se sia da pensare, per le due prime voci , a connessione

con farsetto, come è certo invece per l’

ultima, cfr. D iez s. farsa; o non

Queste due forme, se io non erro, come tolgono ogni dubbio sull’

etimo

di carnesciale e carnevale, cosi permettono di ricostruire con certezza le

fasi della loro evoluzione. Da *carnelasciam e carnelevare s’

ebbero a un

tempo com erciale e carnevale, con riduzione ‘nominale’

della desinenza, e

con sinc0pe della terza sillaba per dissimilazione ; e rispettivamente si

ebbero pur car lasciale e*car levale, con sincepe della seconda sillaba; le

quali ultime ferme dovettero assai per tempo cedere il posto alle altre

due. A considerar poi carnesciale qual nomederivato da carnescialare, come

fece il M uratori ( cfr. D iez s . carnevale) , esta il fatto che un sostantivo

ricavate da un verbo non è mai se non di prima o di seconda declina

zione; cfr., in base omofona, regalo da regahxre, ecc.

Page 165: glottologico italian0 - Forgotten Books

156 Pieri ,

piuttosto a fal sus , in guisa che si venga a dire: ‘ la parte falsa del

vestito‘ il rovescio

. Nel primo caso, falsa sarebbe l’

unico esempio,

oflerto dai nostri antichi documenti, del fenomeno che si consideraal

nm. 76.

faone, cr.’l 102 1, bnbbene: morti che erano, esciali sopra lapersona a modo

de’torsuli neri, larghi come un fiorino, e chiamam i faoni. C fr. ib. 1040

1065 . È il fr. faon, cui dovè spettare in addietro anche quest’

acco

ziene metaforica; cfr. D iez s. v.

Fela, In. 752 , Sancto Fele. D a Fel iù ] . Quanto alla vocal finale, fuattratto

nell’

analogia di M ichele Raffaele ecc. ; cfr. Arch . 11 435 .

feo, stp. pass., stipendio, salario d’

un pubblico ufi ciale. È allotr0po di fio

e feudo ; v. D iaz 8 . fi o. Dal sign. di ‘avere

’ ‘sostanza

, preprio della

base longobardica, si svolse facilmente quello di appannaggio

feudo, In. 700 ecc., lo stesso che feo, cui v.

Fiandula, ma. 589, Fiandra.

flodulo , pt. 1097. Dal contesto si rileva essere una specie di veste, e cosa

spettante al vestire.

frum iers , cr.

1 144 227 , fornire, mettere in pronto : e ciascuno obbfi gato

di sgombrare ogni suo arnesi e bestiame, biada, quanto hanno potuto,

bene che assai se n’era a flum iare; assai cose, e biada rimasta di

fuera, però che non era nè insaccata né fi um iata la metà del la roba.

A base sta il germ . frumjan‘metter fuori

; cfr. Rorting n. 3483

gemel lo, ma. 595 ( bis) 596. È sempre in compagnia di beldrone pelle sacca

di mentone con la lana attaccata, e potrebbe perciò indicare una simil

pelle di camello.

garigliano , calz. 986 , li consuli siano tenuti, quando lo garigliano fusse

pieno , di comandare a due homini per debba ( sic), che le mandino e

ispedichino. Anche carigliano ib. : li ditti consuli siano tenuti di far

stare continuamente le diete carigliano bene coperto. Par che indichi

una specie di fogna o cloaca per gli spurghi delle conce. La stessa

voce sarà carigio cr.l 84, che dovremo legger caviglia.

gherbel lare ghierb mrc. 242, crivellare.

gherbel lo ghierb ghirb mro. 241 242 , crivello

giorra, pt. 1115 , giura, giarro, voci non separabili dal la nostra, ch e vero

similmente il sardo ( lagud. sett. ) gigrra; v. D iez s. giura.

giostare, cr.

’ 1047, giostrare. 11 Voc. it. ha soltanto giosta.

La C rusca dafi ummiare con l’

erronea dichiarazione di ‘vagare

, 1111:

quale il Fanfani soggiunge la non meno erronea di ‘darsi da fare

gherbel lare e gherbelle, anche del Voc. ital .

Page 167: glottologico italian0 - Forgotten Books

158 Pieri,

moggiularo , mrc. 260 , dai mogiulari li quali ogni die e tempi possano te

nere una porta del le loro boteghe aperta, et de le loro merce vendere.

Val dunque: fabbricatore di moggi. C fr. , per la ragion del diminutivo,

1’

it. calzolaro.

neente stp. pass. ( ovvero neiente, cfr. nm . niente stp. sol come rara

eccezione.

neuno stp. pass. ; niuno solo in ma. 599 ecc.

nichieri, ma. 506 ecc., nocchiero.

nighieri, ma. 473 ecc. , lo stesso che il precedente

nocula, ma. 538 , piatte, il vero nocule u vero scafe. È dunque una specie

di barca. C fr. lucch . nocola st. sign., bdl. 122 , e Bg. ib . 407 . Riveniamo

di certo a *niicul a, propr.

piccola noce’

; cfr. guscio.

occagione, mrc. 2 15 , cagione.

oste, ma. 569 , ospite. C ol preciso sign. della voce latina, manca al Voc.

ital . ; cfr. Arch . Ill 330 .

panfano, cr.‘ 1071, specie di nave.

panem , In. 753 (bis ) , specie di misura per il terreno.

pattieri m e. 179 , rigattiere; anche lucch . ant. C fr. emil. potter , ecc.

percul la, cr.1 178, disfeciono ease assai, e tagliarono panel le.

pretisemulo , ric.I 67, prezzemolo. C fr. lucch. ant. pretisemino.

pulissa -a:o , stp. spesso, polizza. Unica eccezione: polissa mre. 247. Strano

apparirebbe 1’

u di fronte all’

g italiano, se non fosse ovvio il pensare

ad accento protratto , forse per influsso del fr. police; molto più che

si tratta d’

un termine mercantile. Per l’

etimo, v. Kòrtingn. 6258

queloro, pt. 1123 ( bis ), coloro. Vi fu influenza di quel li.risagaido, mrc. 241, invece di risalgaido, cui v.

risalgaido , m e. 273, nulo arechi u arecare facia a Pisa alcuno risalgaido,

nè in de la cità di Pisa alcuno risalgaido venda u vendere facio . C fr.

ib . 327 . Il testo lat. ha risalcaido. È probabilmente lo stesso che l’

it.

risagal lo risi fr. réalgal , solfuro d’

arsenico.

seule, ma. 533, saule sottileda legar il per legar bal le etmercie. C fr. ib. 500.

È il ted. seil fune.

scempicare, In. 673, estinguere, detto d’un debito. Da *exempl icare; cfr.

scempio exemplum .

he»pil lo , mm . 243, fascio u scherpil lo. È s irpicula canestro , mutato il

genere? In tal caso dovremmo leggere scerpil lo.

1 Questa oscillazione tra sorda e sonora potè per avventura essere anche

dell’

ant. genovese, e quindi in esso le varie scritture arcaiche di questa

voce risponder non solo a noéer noéé, come pensa il Plechia, ma pure

nojer nog'

é : v. Arch. VIII 372.

Page 168: glottologico italian0 - Forgotten Books

Appunti di less. pisano. 159

scalea, cr.’ 1058 ( bis) 1060 , scelta, sentinella.

scatena, ma. 593, scotano. Da cotinus ;cfr. Flechin, nll. der. dallepiante, s. v.

scurare, ln. 709 , nettare, pulire. Sarà di certo il gen. ant. scurar ; cfr. Fle

chia VIII 388 .

sensalia, ln. 699 ecc. , senaeria.

sie che, stp. pass., sicchè.

sie come, ma. 464, siccome.

soditello , cr.’ 1040 , moriano di male di bollo , e di soditelli , e di angui

naje. Probabilmente: tumorq sotto l’

ascella Anche ib. 1065 ; e ditol la

108 1, che signifi ca del pari una forma di peste. C fr. Flechia Il 319.

spedicare, calz. 986 , liberare, sgombrare; v. s. garigliano. Da pedice .

C fr. lat. impedicare. C on signifi cato alquanto diverso , è pur del

Voc. ital .

« amena, mrc. 322, stamigna.

stanfofi e, pt. 1114, agg. d’

una specie di panno.

stasino , In. 70 1 ecc ., staggina; stasire sta: stp. pass. , staggire; cfr. erd.

istasire -i. Per l’

etimo, v. Kòrting, n. 773 1.

strappare, cr.” 1002 , abbattere, guastare: andonno al la ditta Porta, e con

iscure la stropporno, e ruppono. Non pare altro che strappare, modifi

cato da stroppiare. È pur del dialetto marchigiano.

taccia, ln. 7 16, a taccia il vero in em ma : a taccio o sommariamente.

tambuto, dg. 1260 ( ter), specie di forziere. Non separabile dull’

it. tamburo

stesso sign.

tarde, ric.

’l 388 , tardi , avv. È uno dei varj esempj d’

e italiano all’

uscita,

che risulti normal continuatore della vocale latina, e passi poi in i per

spinta analogica e iato; cfr. D’

Ov. IX 92 .

torscello , mrc. 302 , in del quale marco u sugello sia et esser debia segno

de la corte dei M ercatanti , cioè lo torscel lo , et non altro segno. Pro

habilmente da *torcicol lo per torsel lo‘

piccola balla’

; come simbolo del

trafi co.

treugua, ma. 508 , tregua. Ridette l’

ant. alto ted. tr imoa: D iez s. v.

trebbe , pt. 1124 , tromba. Questa forma è a favore dell’

etimo tiiba: D iez

s. v. ; cfr. Kòrting n. 838 1.

tutto e ciò che, In. 674 ecc., mrc. 250 ecc., tutto ciò che.

cervi, ric.

I 62 , una panno di aerei. Incerto l’

accento. È il lat. verve[x] ,o il fr. brebis.

vettula, In. 70 1 73 1 ecc. , specie dmdumento del capo. Da vittula. C fr.

Kòrting n. 8788 .

vettuloro, mrc. 182 , fabbricante di rettale.

oirchione, cr.

2 982 , serrem o li con li oirchioni. Par dunque che ve

Page 169: glottologico italian0 - Forgotten Books

160 Pieri, Appunti di less. pisano.

glia dire: paletto , stanga. Accrescitivo di *cerghia virgulal In tal

caso sarebbe forse da legger virghioni.

zenzamo, mm . 334 ecc.

zem avo, ma. 591, zenzero

1 Non superflue per avventura due parole sui vari riflessi toscani dellat. zinziber . Il Vocabolario dà zenzero zenzevero gengeoo zenzooero

gangiova, e zenzavero, a cui ora e’

aggiungono zenzavo e senzamo. Le forme

gengevo gangiova zenzero furono daprincipio sdrucciolo, originate dal nom.

lat. zinzibe[ r] , e in tal condizione si svolse l’

a e l’

a, quello per influssodella contigua labiale. Protratto poi l

accento ( e si cominciò da yangc'

uo,

per influsso di gengéuero), sugengidvo gengidvo si modellarono zenzbvem

zenzdvero , precedenti da zenzévero che è zinzib ere. In zenzero è l’

ac

cento degli esiti del nom . latino , e la desinenza degli esiti dell’

obliquo.

In sénzamo è scambio di sufi sso.

Page 171: glottologico italian0 - Forgotten Books

162 Pieri

terza in seconda;ma siam limitati a un sol testo e a una sola

specie di temi: condissiono condizione cm . 6, occasione 45, con

fessione 91 suggessiono 1 10 . V . E sempi varj: mana cnt.,

accomandigi0—a

,bdl . 187 ; tomba 53 ;porta (per porta, ripe

tutamente, Bg. ) pod. 42 ; lodo laude nov. 177 (anche del Voc.indeclinabile : qualanco (all . a c onca nm . 32) 37 ecc.

140 . I. Sng. in —i di terza declinazione: indici giudici

bdl . pass.

,nov. 32 , artefici bdl . 120 ecc .

,inquisitioni 139 , of

ficiali 141, stl . porticati bdl . 163,sing

—alar i 166 , her

edi

stl . C esari mt. idl . 1 ; of. Bianchi IX 389 sgg.

1 Il . Plur.

in -i,di prima decl .zcontradi bdl . 76, porti 132 ecc.

,nov. 210,

alcuni bdl . 138 ; cfr . Bianchi ib. 400 agg. III. Plur. in -e,

di terza decl ., innomi maschili : Regitore bdl . l ;cfr . pls. nm. 133.

G ener i . Notevole l’

incongruenza di‘tutto

esteso al

feminile: tutto Lucca pod. 75,tutto Francia nov. 228 . Cfr.

Arch . VII 4 12-3 . Reliquie del neutro plurale: pegnora bdl . 127molina 89, sondada 1 14 .

C as i . Dal nominativo : pd e md nm . 134 ; era error,

ent. (Sif . ; anche cm . 8 1 Santo-S imo n. di chiesa e via

in Lucca, mei iadro Altopascio nm . 62, sgccita soccio bdl . 15,

idl . 24 1 Sorrewio bdl . 138,i due ult. anche del Voc. ital.

Spettano alla serie de’

divariati che procedono da’

due temi

degl’

imparisillabi neutri : terme bdl . pass. (‘che si ode anc

oggi

in qualche parte del contado’

Bg.) essamine st1. pass. Avanzi

del gen. singolare, oltre mercate mercoldi in Porsampieri, n.

d’

unponte sul Serchio porta San D onati bdl . 144 ecc.

,nov. 133

Qui anche il nl . M onte-Fegatesi, a tacer d’

Oiiori e Vgneri, che sonforse

analogici, e d’

E lci, che potrebbe esser plurale; v. Bianchi ib. 386-7.

Qui anche i nll . Antraccoli Capannori , Casoli, F ilettori (oggi zara) ,Porci , Nocchi Vaccoli , Vgcoli v. Bianchi ib . 392-400 ; cui 8

aggiunge

L ammari nm . 91. Inoltre: M ammoli m amm ul ae (dove‘mammola

può

tanto essere la viola, quanto il vitigno di tal nome); Casoli casulae. Ma

Castrignori riverrà. a‘castaneus

piuttosto che a‘castanea

.

E voce passata al Voc. ital. , probabilmente dal lucchese ( il Luccheseè

in Toscana il paese classico della e proveniente dall’

Alta

Italia; cfr. Aso. I 407 ecc.

Qui per che si confondono ponte e porta. M a cfr. Bianchi, X 328

Page 172: glottologico italian0 - Forgotten Books

M orfologia lucchese. 163

(oggi Persandonati), pente S'

. Quir ici bdl . 184 pure oggi M on

sanquilici, cfr . nm . porta San Cercagi 1921; e qui anche:

messer San Regoli 18 cioè un genitivo passato a funzion di

nominativo. Dal voc. è diaule nm . 17 ; e per avventura Aniene,al]. adAntonio , pod. 35 (cfr . pis. nm .

A rtic o l o . Notevole: illo spose, illa madre, ecc .

, come

s’

ode qualche volta in mt.Pr onom i per sonal i. Pure in funzion di nominativo,

te lui lei loro, e anzi in funzione esclusiva. In clisi : si ecc’

h ic

(nordit. se) noi, a noi; ni inde, a lui,a lei

,a loro ’

.

143. Pr onom i po s ses s ivi : Plur . : m ii,tui

, sui ( cfr . nm.

probabilmente rifoggiati su mio, ecc. S’

ha m iei tuoi suoi esteso

al feminile con mezzo accento in miei m ai pod. 39 m iei

robe nov. 109, tuoi carni pod. 35,suoi ease bdl . 63 ecc.

, suoi

gare nov. 1 1 suoi lettere st1. e con ‘intero accento’

,in

memi miei pod. 78 , apre tuoi 66 ecc .

,ieie tuoi nov. 98 , mani

suoi bdl . 2 15 , st]. ecc. In proclisi : m i’

tu’

su’

, per ambo i

generi e numeri. 144 . P r onom i rel ativi . Notevole: qual

cesi ognuno che, colui che

,bdl . 2 1 ecc .

° 145 . P r onom i

dimo strativi . A1 dialetto della città e del piano circostante

manca cotesto, al quale si supplisce con quelle li, e anche con

b. C ONJU G AZIONE .

146 . In cm . è l’

uscita analogica in-e di 2“

p. plur . all’

impf.

dell’

ind. e del congt., e di 2&p. sug. e plur . al perf. e al condz. :

.,zancavito 64 cendevito 2 1 faccette 96 , orito eratis 75 (cfr .

S’

aggiunge il nl . Col lgdi, se è, come pare, Col le Odi ( Oddi).

Questo ni deve il suo i a livellamento conm i ti, ci c i. Avremo dunque

nel toscano , con simmetria perfetta, usato con senso pronominale di prima

plurale, si il pron. indicante lo stato in luogo (ci ecc’

hic) , si quello indicante il moto da luogo (ne, lucch. ni , inde) ; cfr. D

Ovidio , IX 77 egg.

Aggiungo qui che lo un di inde è intatto non di rado nei testi più an

tichì : si nde riceve bdl . 61 , no nde arebbe 70 , ne nde sia 147 , be nde li

colse ben gliene colse, pod. 38 , no ndepuoi 42 , oiende ( imperat) 59 , nende cei 6 1, ne nde correrei 63, se nde ne sei 72 , ecc.

Anche il solo così bdl . 17 , pare usato in questa funzione; cfr. Bg.

ib. 399.

Page 173: glottologico italian0 - Forgotten Books

164 Pieri,

chiedevito idl . mangiassito 14, potessito 531;faceste, sug. 7

,

pl . 96, portaste sug. 90 , cogliesto pl . 2 1 ; voresto sug. 5, pl . 79,

pentireste sug. 3,morireste pl . 65 ; ecc . ; e l

uscita, pure in-o,

di 3“

p. sug.

,inmisso misit 5 , r iviene -e 16 (cfr . viene -e cut. ;

Pieve a Elici , 147. A tenco teneam ecc .

,non ri

spondono oggi che tengo tenga ecc. ; ma gli etimologici tegno

tegna ecc . ben dovettero essere dapprima usati pressochè esclu

sivamente come s’

inferisce dal non ricorrer mai o quasi le

prime forme ne’

più antichi testi 148 . Lo -sce (e -sca) del

1’

incentivo si conforma sulle persone in cui al gruppo consonan

tico segue vocal palatina : pascio cognoscie crescie, finiscie, ecc.

,

cut. ; cfr . Nann. 8 1 Qui uniremo : coglie cnt., che va su cogli

-e; scelgio sciolgio (cfr . st]. svelgio; spargie scorgie;

leggio reggio; ont. che seguono scelgi—e ecc . Notevole è

vagge vado,ont. (voggo che di certo è ferma analogica,

ma deve qui aver motivo diverso da quello del sinonimo venez.

vago; cfr . Arch . I 8 1 n.

Indicativo . 149 . P r esente. E steso alla 1“

p. sng. è

il dittongo della 2“e 3“

p. in ticuyo e vicuyo (onde poi pur

tienghi tenga, ecc .) cut. La 2“

p. siei è rifatta sopra siete. E

chiei pod. 38,fa supporre chié chiede (cfr . sié siede: Nann. 708,

M eyer—L iibke grundr . Affetto isolata la 1

'

pl . dichia

ramo st1. 96”ecc .

, statuime pass.

, dispenime 78"ecc . ; cfr. pis.

nm . 139 . Desin. di 3'l pl . ,l ine I conj. ‘ene o

‘ ino II III:

cantine cut. ; credono-ine ent. sentene -ine cnt.

,ecc. ; cfr

Nann. 1 17-8,che dà solo esempj del Bojardo, e solo di II e III

conj. ; Caix or . 224 . Forme bisillabe: dano dant, stano cano

sane, cino (cfr . nm . cut. ; dove sarà forse da tener conto,

che in alcuni di questi verbi la 3“sug. non

‘raddoppia

; cfr.

nm . 138 . 150 . Imperfetto . Pur qui‘stare

tratto all’

ana

1 Queste ferme s’

odon tuttora in qualche parte del contado ; e mi sono

anche ben vive ne’

ricordi della fanciullezza.

E ccezioni, forseuniche: vengono bdl. 146 189, venganov. 47, rimanga 137.

M a già. in st]. abondam le forme analogiche.

Curioso che il C ai: or. 225 , pur citando questo luogo stesso del Nan

uucci, dica che questa forma non è toscana.

E scielgi -e, soelgi-e, alla lor volta, sono anch

essi analogici.

Page 175: glottologico italian0 - Forgotten Books

166 Pieri,

no tte 8 , ecc . ; sentitte finitte ecc.,cnt.

,v. Nann. ib. Notevoli

-e’

e -ie II III conj. , in quanto ricorrono essi in nov. in luogo

d’

-é quasi senza eccezione; cfr . Caix or . 228 . S i continua

il tema in -tt nella 1“

pl . (cfr .

‘Tipi onde -attimo I conj.,-ettime -litime II III : impiegattime guadagnattimo portattimo

cm . 20 ; credettimo ; sentittimo cut. ; ecc. E insieme, ma più di

rado : credettemo sentittemo ent. ecc. Notevole la 1° pl . can

tgmme pertgmmo trevemmo ecc. modellata sul la 3“

pl . can

tgnno ecc .

,mt. (Tereglio ecc . Per la 2“

pl . , notevoli: volé

mt. sapè cm . 45 , potè 53 che son però senz’

altro riscontro

( cfr . nm . In perfetta rispondenza con la l‘

,la 3

“ci

da, oltre

-etiene —ino Il conj. anche -attino -ittcno -ino I III

fruttattino cm . 20 ;credetteno,-ino cut. ;sentitteno,

-ino cut. ;ecc.

Anche -rno,-nno

,-no cnt.

,I III conj. , più di rado II (cfr.

Caix or . De solo esempj antichi : leverno nov. 2 19 , per

tirno 195 furne 247 stl . incomincionno bdl . 10 cami

nenno nov. 2, potenno 1 18 , sentinno 76 pagàne bdl . 13 , pre

siduo 106, intagliéno pod. 42 ; ecc . 152 . Futuro . Notevole,

in quanto resulti dal futuro di ‘avere e dall

inf. posposto : ard

dinenziare e ardgodere bdl . 3 ardpagare 17 aranne tor

nare 2 , ecc . ; cfr . Bg. ib. 394 . Non occorre in altri testi; ma

cfr . pis. nm . 142 . Anche qui l’

inf. di I conj. segue l’

analogia

di II; e solo sporadicamente è intatto ne’

testi antichi 1 . Pur

l’

inf. di III passato all’

analogia di II , inparteranno bdl . 62 ,

assaglierò pod. 50 ; cfr . pis. nm . 142 . Curiosa forma è doven

terai cm . 55 (deventeretti ih.,v. nm . cfr. nm . 1 57 .

Non rara la sincopedella vocal protonica : dròe stamprò pod. 34,

pagrò 45 , seguitràe bdl . 15 , drei 59 , vendranne 1 1 ecc .

Notevole : merrò menerò , pod. 39 ecc. (merete merai 59;

cfr . merrei nov. Per contrario così nel dialetto odierno.

come nei testi antichi la forma senza sincope suol prevalere,

M ai del resto , se ho ben veduto , in bdl. e nov. Alcune volte in pod.

e stl . , ma quanto al primo, in più d’

un luogo questa forma si—può impu

tare a notaj non lucchesi. C fr. però G igli ap. Fanf. 11 . t. , 763.

In sfodera sfoderera, stl. è forse metatesi e successivo sdoppia

mento ( sfodrare, sfodrerdsfoderré), cfr. pis. nm. 142. Anche oggi: fedra e

sfodrare; e sfodrasse ib. ecc.

Page 176: glottologico italian0 - Forgotten Books

M orfologia lucchese. 167

od essere usata esclusivamente nel fut. di avere dovere‘

parere’ ‘tenere ‘

valere’

vedere’

,

potere‘sapere

;‘andare

;‘venire morire

La 1“sug. in «abba: farebbe pod. 39, ao

ciderabb0 43, darabbe 49, ecc. (ctr . abba32 ecc .,nov. 184

v. Nann. 234 . La 3“

pl . : canterdno credera ecc.

,cut. ; cfr .

nm. 149,Nano . 262 . E s. antichi: trove mno bdl . 4 tevemne

143. 153 . Imper ativo . La 2‘

p. sug. di Il conj. conserval’

e lat. , e la 111 ne segue l’

analogia: crede sente ecc. Per la

2‘ pl . , notevole : tené mt. , cfr. nm . 35 e nm . 149 . La 3“

p. del

sng. e del pl .

,come nel pres . del congt.

Congiuntivo . 154 . Presente . Il sug. oggi sempre—i,e

vuol dire Il 111 conj tratteall’

analogiadi credi senti ecc.

2 M a

sia dia stia. Notevole andia mt., rifatto sopra dia (cfr . andiede,nm. La 3“

pl . oggi sempretino : credino sentino ecc .

3

155. Imper fetto . La 3“sug. in -i torna non di rado in st]

rinunciassi appartenessi fussi sedessi (all . a sedesse) corressi ecc . ; ma vi prevale manifestamente l

’-e. All

atto spo

radici e dubbiamente genuini : fessi avessi e sapessi bdl . 202

e203 (cfr . nm . v. Nann. 302-3 . La 1“

pl . va intema ( all .

atime) : cantassem0 credesseme ecc . ; es. antico : prendesseme

nov. 233 . La 2“

pl . va inl ite: cantassite credessite ecc. out. ;

0 resta uguale al la 2“ del sng.

,v. Nann. 305 . La 3‘

pl . va in‘me l ine: cantasseno «assino cnt. , ecc . Superflui es . antichi ‘

.

Per lavocal penultima, inparlassone nov. 20 , facessero bdl . 36,stessero 37 val ciò che è detto del perfetto nm . 15 1 (cfr .

nm. 156. C ondizional e . Notevole : deresti dovresti,

l E vuol dire : il fut. di verbi in -'

è re, etimologico o analogico , la cui

vocale caratteristica manterrà. nella composizione un‘mezzo accento

, e

perciò resisterà meglio che quella dei verbi in - è'

re; e il fut. dei soli

verbi in -are ed - ire, che in italiano abbian la sincope.

D’

—i è solo qualche esempio in bdl. e nov. ; ma nonpochi inpod., testo

Pm largamente volgare; dipoi, sempre in maggior numero.

Anche d’£ ino , scarsi gli esempj antichi; e non solo in bdl. e nov. , ma

anche in pod. , dove per altro non se n’

ha l’

occasione che poche volte;ctr. lanota preced.

l ino ricorre peraltro assai di rado , e in bdl . mai; in nov. solo mettes

una7, facessine 85 ; in stl . paressino dovessino 5oh, facessino ecc. ;

maben più frequente v’

è l’

altro esito.

Page 177: glottologico italian0 - Forgotten Books

168 Pieri

pod. 65 73; cfr . Caix or . 233 . La 1“sug. fa -ebbi ont. (cfr .

nm . e la terza: -

e'

( al l . ed -ebbe) cnt. , forma che in nov.

appare usata esclusivamente La 1“

pl . fa -ebbemo ( cfr. nm.

15 1 -ebbime la 3“-ebbene,

-

ebbine ont. M a insieme

ocw rrono :°

-

etti,-ette,

-citemo ed-ettimo (più spesso però -

emme),-etiene ed -ettine

,mt. (Tereglio , cfr . nm . 15 1 in princ.

Esempj antichi: diretti cm . 28 , potrettime 47 ecc . E sempj ancora di 3“

pl . in-nno

,-no : farenne derenne bdl . 128 , sarenno

130 ecc. ; sereno pod. 38 cfr . Caix or . 235 . Per forme qualisarebbono bdl . 141

, venderebbono 200 , manderebbono nov. 146,

arebbono 178 petrebbone st]. 145 “val ciò che si diceva al

nm . 15 1 (cfr . nm . 157. Infinito . Oggi pressochè nor

male il dileguo dell’

ultima sil laba : cantdvede'

crede senti ecc.

,

cut. ; v. Nann. 357 sgg. Senza sincope : traere bdl . 3 ecc.

(traggere 134 ecc . ) tollere 54 ecc. (ma terre 138 po

nere 13 ecc. (opponere 18 ecc .,diponere 30 ecc .

,reponere 101,

imponere 133 ; solo : porre cfr . nm . 9 ;producere 18 ecc.

(conducere 76 cfr . Caix or . 237-9 . C on tare da - ére,

all'

atto sporadici : mettere bdl . 28 , essere 203 fottere pod. 39,

ardere 66 Curiosa forma è rintendore cm . 6 1 90 ( rentendere 9 ; dare a cfr . nm . 152 . L

accento è ritratto sul

tema,dietro all

imperativo d’

alcuni verbi andare’ ‘venire

nel l’

infinito di alcuni altri, per lo più di I conj. (

pigliare’ ‘cer

care’ ‘vedere

vall’

a piglia ecc .

,cnt. ; cfr . Nann. ib . Fuor

di questo caso,in godere, forse solo in fare a godere

‘ fare a

mezzo di cosa trovata o vinta’

. Mutamento di conjugazione:

bechire bacare (cfr . beco nm . I), bollire -are bdl . 1 10 (bis), cfr.

ib . 396,dichiarire 187b ecc . ( cfr . Fanf. n. t.

,3 . mantegnire

cm . 91 ; competire stl . pass. vertire 67“ecc . dispenire

spegnere qui in nota. 158 . G erundio . D i verbi di Il conj.

sul l’

analogia di I esempj all'

atto sporadici : forzando facendo

Unica eccezione: terrebbe, all. a terrà, 41 ; e v. Cai: or. 234.

11 secondo di questi esempj è in un bando, che già. e’

induceva in so

spetto per altro fatto (v. nm . e poichè v’

è anche un quegli quali,

parrebbe da credere che il c0pista fosse aretino edumbro ; cfr. Acc . II 449.

E sempio illusorio è spegnere bdl. 134 ecc. verbo , come s’

ode tuttavia,

passato alla I conjugaz. (cfr. Bg. ib.

Page 179: glottologico italian0 - Forgotten Books

170 Pieri

X afi'rucione Fanf . 11 . t. cacone, cavone colui che vuota

il pozzo nero ciottorone ( v. acciottorare Fanf. n. fufli

guene (v. a)fufiignare igneccene, cfr . nm . 127 ; lillorone,

v. sopra;piacione piulone, cfr . nm . 45 pappone lattanteavido,

germoglio parassitioo;ecc. 162 . Sull'

.-aceo : bagasso s cio,

pod. 34, v. Kòrt. n. 979 ; budemzze budello ( botutaceo) 36,

ficazzera nm . 60 , scodazzora sp. d’

uccel lotto ;e con altro esito

annaccio e giornaccie (Bg ; solo con accez. temp.; cfr. diaccio

idl . 238 ) cnt., boccaccio volatica alla bocca caeacciero cache

rel lo fam acie colombo selvatico painaccie nm . 54 pinaccio

sp. di fungo stufaccioro batufiolo da turar buchi (cfr . pist. tu

fazsole, Caix st. C fr. less. s . bennaccio. 2 .-aco : den

naccore donnino giracela girandola C fr . less. s. pil

1accora bilao. 3 . aoal 0 : bozzoracchio arzavola (anche

bozzoro st. sign. lodracchio nm . 132 , nw llacchia castagnanon

anche ben secca, pistacchia tessera per elemosina vernacchio

castagno selvatico beddacchine girino (da bedda nm .

pastecchione uomo quieto e pacifico, testacchiene testardo Cfr.

less. s . botracchio pollacchia rantacchio . 4 .-agine : biscay

ginenm . 76 . 5 .-al e: arbalealburno (Bg) , campale -aio, cen

terale -ano, cantonale

-iera, derratale sp. di misura, bdl . 119,

cfr . Bg. ib . 400 (deratalepod. granturcale gambo del gran

turco , minuale laminatojo (Bg ) , panicale paglia del panico,bdl . 1 12 , parafrenale st] . pezzale sponda del pozzo (puteal e) , puntale calcetto 6 .

—am ouzlevame lievito, pen

tame -ano. 7 .-aneo zmignagnora cosa da nulla (q.

“mi

nianea ,cfr . it. m ignolo , D

Ov. grundr . I pistegna, v.

pistacchio. s. 3 ; rittagno nm . 58 capagnata carico da portare

in capo, St. di Pugliano, 1722 8 .—ano : bobbano bab

beo barbentane ciufl‘

o o ciuffetto cesana bot

1 Qui pure, qual che sia l’

etimo, cimbraccok -o, Fanf. t.

C ondiverso suflisso : pistegna che sarala voce italiana, in quanto

venne a dir‘ falda

,

‘striscia

.

sentecchie (nella frase ‘dormir sentacchio’

) che si desta ad ogni ru

more stiracchio carne dura e cartilaginosa, spetteranno piuttosto al

nm . 16 1.

S’

aggiungono i nl l. Fom entale, Vignale ( S . M artino in).

Page 180: glottologico italian0 - Forgotten Books

M orfologia lucchese. 171

togadiprestatore, bdl . 187 ecc., ciambmm q.

‘ciana

( Stf. ;cfr.

cima-eccola s . 3, in nota), freddana pigrizia, lentezza, scherz.

(Sti. frustano «agno, pendana tralcio, satana Fani. n. t. (eu

chestl . ecc .)1; in funzione aggettivale : foretano bdl . 167 .

Cfr. less. s . drusiana. 9 .-ar io , in

« ieri; cfr . Bianchi e Aso.

IX 381 sgg. 10 .-ata -ato; sostantivi di formaparticipiale

accagliata latte rappreso , acciata matassa, cacciata Enuf. 11 . t.,

oculata vivanda con cavoli (Lucch . cembalate fischiata, abba

jata (Bg. chiam te fomenta di chiaro d’

uovo, ciespata (azioneda ciespo incennicciata impalcatura di cannicci incatenato

ciofiolato, cfr . oetane nm. 43 robinaie (azione da rabino nm .

soleggiata insalata, nov. 2 , ecc. C fr. less. s. ciciurlata

malista metato.-atic o : cominciatica —mento idl . 360 ;

econaltro esito : dittaggid detto sentenzioso, cut. (Bg. tenag

gio Fanf. n. t. 12 .-atto : albogatto pi0ppo bianco (anche

am. 722) m ejatiom carnedura e cartilaginosa (anche idl .scemiattola leggero fallo (Lucch. ) 163 . l . Sull

'

.-ec o : bu

steccore ( bm tecera nov. 180 ecc. ) pettorina denneccoro ( lostesso che donnaccere nm . bassecera -s

'

s'

v. nm.

chi ha hann, gran mento , idl . 39 finecora cosa fina e sottile

(Min. Piogg_ecorapioggerella. 2 .- èja: Pel ia Apuleia (anche

v. Bianchi, IX 397 n. 3 .

-el l o -cel l o )zarbetrello -a albatro -a

, arbugello nm. 10 1, bcg'

ella bagattella

ciortella nm . 136, chivicelle colmo, culmine, q.

‘capioello mt.

,

Inoltre: F egana e Freddana, un. di torrenti.

Abbiamo : inciespare lavorare alla peggio per incapacità, cigspe disa

datto. Ora, insieme a inciespare,‘ incespare

, con e esteso poi alla tonica

(cfr. nm. s’ebbe facilmente *ciespare (cfr. it. incespieem , it. ant. cespi

care). E ciospare cigspe saranno così in perfetta congruenza formale e

ideale con en'

empi0ere eigmpico, less. a. v.

Qui anche i nll . Lunata e Palmeta.

C fr. it. albero st. sign. , che ben può esser al bulus , piuttosto che

arbore antonomastico; cfr. umbro albuccio st. sign. , ecc. E da albogeflo ,m essa la primametàdel vocabolo in quanto potè parer superflua, si spiegherò, per avventura il pur it. gattero (con scambio di sufi sso : gattice) st.sign. , voce d

etimo fino ad ora incerto, v. Kòrt. n. 4447.

E sempiattela idl. % 9 , onde per verosimile che l’

otimo sia scorpioSgorbio, v. Cai: st. 155 , in senso met.

E usato in verità come soprannome.

Page 181: glottologico italian0 - Forgotten Books

172 Pieri ,

cincindella nm . 89, guspella-ellora punta metal lica delle strin

ghe del busto, mt. bdl . 48 (da'cuspe cuspis), lazzarella -crools

am . 725,nacella nocciuola painella nm . 54

, pappardelle sp.

d’

uccello : Caix st. 131, pasquella chi ha il viso al quanto schiac

ciato ( Lucoh . piattarella rimpiattino , piggella nm . 50 , polve

rella sp. di giuoco bdl . 186 saltellare soglia dell’

uscio,ecc.

Curioso è traitem ella pod. 39 (trattare ib . 4 .-etto

(da -itta)z acquajetta bal lo a pagamento in una taverna , an

chetta gambette fragello frangia bdl . 49, gagetta scoiattolo

(Bg. ) tacchetta -zzo am . 735, panetto pane di fiore

,cnt. , pe

setta nm . 40, petetta nm . 1

, pianelle piatto ( sost. ) cnt., tuffette-olino

,sp. d

uccello. C fr . less . s. linchetto. 164 . I . Suff. « iceo:

tintar'

essa tintero (tinctar icee) bdl . 1 14, cfr . Bg. ib . 413 ;con

altro esito : uaareccio il prender moglie, bdl . 176, cfr . Bg. ib . 414;

capiticiara capiro capezzolo , mt. m ssariecia -orizia,nov. 49

,

strefinicciapalpeggiamento (dastrefinare strof idl . 348 ; in fun

zione aggettivale: abboccaticcia abboccato seccariccia fico ri

secco sulla pianta. C fr . less. s. pisticcioro. 2 .- icul o : fru

sticchia rampichino (uccello furicchia frugolino, cfr . fur icarenm . 128 namicchiara -ignolo salicchia acetosa spiri ficchio

-itello (chi è tutto ‘voce e penne

) C fr . less. s. arnecchio .

3 .- ile : arcile madia. 4 .

- ink : pelanca gofi'

o,impacciato.

— 4 5 .- ineo : biccigna nm . 1 18

, capitignara capezzolo (anche

idl . 30 ) poltrigna —icchio parchignglo indelicato. C fr . less. s.

paltenna. 6 . ino : bardassina sp. d’

acconciatura de’

capelli

( Lucch .

ciarpina -one,uomo inetto

,cincina cingallegra, gre

»

seine gabell iere mondine castagna arrostita perugina Fanf.

u. t. puntina fazzoletto da collo ramina sp. di ramajuolo,schicchina zuccherino seneppino nm . 128 stradine lupanare

tardina tordo al levato per la caccia; in funzione aggettivale:

rubino bizzoso ; ripilino solistico,q.

‘ripotino mt. C fr . less . s.

Aggiungi i nll . Bargecchia ( cfr. Barge) , Val lecchia. E qui anche peo

chie pellicina della castagna,*p

’l ic la pellicula; dov

è da confrontare

l’

ar. peglie riccio della cast. , Fanf. u. t. che stimo d’

uguale origine; e

per l'

ettlissi del primo l : cavicchio ecc.

Qui anche il nl. Arsina (da arsus? cfr. l’

ant. nl . pis. Am la cr.

“ 975 ,

Arsure cr.‘

Page 183: glottologico italian0 - Forgotten Books

174 Pieri,

mento ;puzzare putara ( Lucch . ) bruscolo fuscellino; fred

dure rafl‘

reddore (anche del Voc. it. 167 1 . Suff. t ico

piumice molle(agg. di ‘materasso ch’

è modellato susef

flce. 2 .l ino;catena nm . 43 . 3 .

l io etimologico, ingrem

bia e Teresia ont. pressie ( cfr . ant. venez. priesia) prezzo,cm . 8 ;di nuova formazione, in accordio ent. stl . pass. bara

oundia baraonda (Lucch . bilie ent. ( cfr . nm .

larie alari, nidia (forse teso. com . anteressia interesse cm. 7,

paturnie (anchedel Voc . ital . scrafie Fanf. u. t., spessia (an

dare a) cut. ; maestria (agg. ) bdl . 100 . 4 .l ul o : begioro ,

baciare mt., tafl’

eria (cfr . it. bacile -ine tappare, v. pag. 157,

rendete randello. 168 . Scambio di suffisso : chiavita -ica (an

che bdl . 188 rencica -ide; caffaro cofano , bdl . 52 ; rao

chidine -itide ( racchidinasa rachitico ); trempena -0 10 ; e ri

trecila -ine C fr. less. s. treflna.

d. D ERIVAZIONE E C OM POS IZIONE VERBAL E .

Pressoché nulladi notevole. 169 . Sufi“

.- icar e : brancicare

(brand0 lare bront idl . 82, ciencicare biascicare, ciampicare

v. less.

, delieare nm . 123, [furicere nm . 128 ] pedicere pied

Fanf.n. t.

,ruficare ruff e sumicerev. less.

,treppicare, v. Ohi:

st. 168 . Ha suapropria ragione rumicere -inare cfr. Arch . VII

58 1 (I idl . 94 . U scenti in -ignere, etimologico o ana

logico : incignare rinnovare, mettere a mano (encaenîare);sciamignare confondere seempigliare (di origine mal corta

stintignam v. less.

, starcignare (Bg.) e in forma diminutiva

sculignarare sculettare. Allato a tighigna cosa piena di diffi

coltà. , è tighignare, muover difficoltà sapra difi coltà, sofi sticara

E ancora si noti di III conj. : rinvecchignire. 170 . Prefisso

ad che non modifica il sign. del verbo,in arrammentare, er

ricordare, arrallegrare e arriszere (anche del Voc . es

serbere. Per contrario, senza questo pref. : rivera ont. Attratto

nella serie dei verbi,che hanno il pref. in è inalare mt.

erpicare strascinam , detto delle vesti, bdl . 52 ecc. , è l it. apicare insenso metaforico.

Page 184: glottologico italian0 - Forgotten Books

M orfologia pisana. 175

Il . PISANO .

a. D E C LINAH ONE .

132. M etapl asm i . I. Maschili di prima in seconda : pra

feto son. 98 . M aschili di terza in seconda: camuna stp. pass.

testimone ln. 700, [cattananm . mese mensis mrc. 271 ecc .

,

Chimento C lemente cr .

1cr .

“ 1059 degio cr .

“ 1046 ecc.

Ambigeneri di terza m prima e seconda : giovane mem . 285 .

Il . Feminili di terza quinta) inprima: ghiaccia cr .

l 98 (anchedel Voc. ital . Cartagine ric.

“ 391 Penestra nm 131 . Al

plur.

, pressochè di regola : le voce, le parte, ecc . Superflui

esempj antichi. l l l . Maschili di seconda in terza. : craine nm .

131, mente; cantaremrc. 3 16 . IV . Esempj varj: mana mano,Perigia Cambragiamrc . 236

, suore soror ric .

1 27 (pl . suariCfr. lucch . nm . 139 . 133 I. Sag. in -i

,di terza declina

zione: giudici stp. pass.

, simplici In. 66 1,mrc. 296, eredi mre.

278 ecc.

, evidenti 303 , executiani ma. 463 , baldrani ln. 667,

[Gne:peri mem . 283] arnesi 28 5 , cr .

1 144,M arti 300 .

Il . Flur . in -i,di prima decl . : minacci cr .

“ 1005 ecc.

, fastiln. 682 , peni ma. 464, nuovi 543, parti cr .

1 123 ecc.

, forestieri

cr.

“ 10 17, parecchi 1038 . III. Plur . in -e, di terza decl ., in

nomi maschil i : hanare mrc . 269, pigiare 299, electare 330 , im

bescietare mem . 294 ecc .

, presente cr .

1 186 ; cfr . Caix or . 75 .

G ener i . Anche qui : tutto Toscane or .

1 90 (bis), tuttaReme mem . 295 , tutta Pisa 296 ; cfr . lucob . nm . Reliquiedel neutro plurale : nomine In. 682

,vecia nm . 104, due tenta

due cotanti (cfr . D’

Ov. IX 54 n) cr .

“ 1056 ; le. farse mm . 270 ,sendade zendadi 276, vacate 306

,le quale. . neces

sarie ma. 49 1 portera porti mrc . 209, staiare ric.

1 19, gre

dore cr .

“ 122 . 134 . Num er i . Notevole : ordinamenti que

lunquipep. 625 , altri qualunqui ib. cfr . ogni loro beni cr.

1 170 .

Rifatto di certo sul sug. [pié]: piei calz. 970,cr .

1 124 ecc . No

tevole ancora meno in signif. plurale: alle suaie mana ln. 665 ,esuoi mana 702 ,

a le loro mena 707, ecc .; cfr . Bianchi, IX 37 7 .

135 . C asi . Dal nominativo : pd md nm . 129; merciadra

mrc. 180, Sarressa cr .

“ 1028,ambo pur del Voc . ital . Dal vo

cativo, per avventura

,Antena cr.

“ 1064. Cfr . lucch . nm .

Page 185: glottologico italian0 - Forgotten Books

176 Pieri

Pronom i per sonal i . Anche qui, in funzione di no

minativo , sempre te, lui, lei, loro; inoltre : si noi, ecc. ;ni a

lui, ecc . ; cfr . lucch . nm . l 36‘3. Pronom i possessivi.

Flur . mie, tua, sua, miei, mie, ecc . Notevoli al plur . del fem,

m ise m icia meie, suae suoie ( cfr . nm . 57 n; di tuoe tuoic non

s’

ha mai l’

occasione) . le nipote mise ric.

1 25 ; lem ieie. . . forsa

mrs . 270 ; per meie mena ( cfr . nm . 134 ) 2 10 ; le suoc ma

cantie op. 1273 ( cfr. ib . 127 1, ma. massaritie saoema. 554;

le suoiemeno ln. 665 (cfr . ib. 666, pOp. cose suoiepop. 522.

S’

ha m iei suoi esteso al fem .

,in m iei farse mm . 272 , suoiper

tegnm se ln. 723 ( cfr . pap. 532 ecc .

,or .

1 84 cfr. lucch.

nm . 143 . E sua esteso al fam .

, per ambo i numeri, in suagente

mem . 286 (cfr . ib. 287 sua spese ric .

“ 389. In proclisi:

m i’

tu’

su’

, per ambo i generi e numeri; cfr . lucch . ih. ; e D’

O

vidio,IX 54 n. Esempj di sta istu, fuor de

soliti casi

italiani ( stamani st’

assassina fo. 9, sta mbozzimeto 13.

b. C ONJU G AZIONE .

137-8 . Anche qui, oggi sol tengo ecc .

,non legno ecc .

,chedel

resto non vive forse più in nessuna parte della regione; e po

scia crescia ecc.

,ont. cfr . lucch . nm . 147-8 . Su scegli

-e ecc.

si regalarono sceglie, scioglie, sveglio svolgo. E inoltre : veggo

vado,fo. 9 ecc. ; cfr . lucch . ib . Notevoli : valgnana vagliano

pt. 1 125 , solgnano sogliano 1 129 . C fr . lucch . nm . 147-8 .

Indieativa. 139 . Presente. Pur qui tienga viengo; siei.

La 1“

p. pl . in -ema I conj.

,-ema -imo II III : centemo , cre

dema sentimo, ecc . ;-iema, solo in sieme son. 108

,ecc . E

‘fare’

dafama facciamo, come dama stamo ; cfr . Caix or. 223 . La

pl . fa costantemente ‘ana e vuol dire il tipo di I conj. esteso

a II III : credano sentano ecc . All'

atto eccezionali,in quel testo

che si citava al nm . 87 n: devono 2 1, pioveno 19 . È al l’

incontro

“eno, I conj. in mostrano ric. 391, tarnena 394, bruciano 395,v. Nann. 144—5 (solo esempjdel Bojardo); e zona in r icuperono

ric.

“395,cacciano mem . 295 , tagliano 323, sopportano 354, V

1 Anche qui : trectende trattano ln. 662 , si nd’evesseno se n

avessero

(mal corretto in si devessene dal Bencini) 669 , si nde gli debbie gli 89

ne d 667, que nde facciano 739 .

Page 187: glottologico italian0 - Forgotten Books

178 Pieri,

or .

“ 82 . Conpassaggio di III conj. in partette ric.

“392 ecc.

,

impedette 395 uscette mem . 3 12 [restituette ric.

“ 391 essa

gliette cr .

“ 986 ; v. Nann. 172-3 . Anche qui, in 3“

pl . :-rno -nno

-na, l’

ultimo sol de’

testi antichi; e superflui gl i esempj. Citerò

appena: errendennc cr .

“ 982,potenna 989, mem. 355 ;partiamo

venienna (all . a cannone) ric.

“ 392 , che suppongonpertié ecc.

,

cfr. lucch . nm . 15 1 ; comperona ln. 752, ardindna op. 1274, ti

berdne condenndne ric.

“ 25 , combatténo cr .

“ 10 15, portino

or .

“ 93 fune 87 ; ecc. C on particolar frequenza ne’

testi che

son posteriori a stp.

,ricorre -o-ranezentrarono ex". 1 117

, giu

rarono 122 , cevalcarona cr.

“ 989,scemperona 1038 , passarono

mem . 283 , andarono tornarono 284 , ecc . ; v. Nann. 192-3. E

anche -d-ra: andare cr .

1 125, entrare 130 , mandare 134, ecc.

l

142 . Futuro . Notevole, inquanto resulti dal futuro di ‘avere

e dall’

infinito posposto : ard bene scurare et lavare ln. 709,

ard bene acconciere ib . arenna dere mrc. 176 aronne con

signare ln. 693 (cfr . ib. 708 715 ) Notevole anche più, in

quanto resulti allo stesso modo dal presente: eve rinunsare

In. 673 dnna manifestare 713. Anche qui 1’

inf. di I con]segue 1

analogia di II; e solo sporadicamente è intatto ne’

testi

antichi ( cfr. nm . È l’

inf. di 111 conj. passato pure all’

a

nalogia di Il in consenterdcalz. 979, mrc . 196 ecc .

,difiinerà

ln. 662 , mrc. 200 eco.

, punerò mrc. 176 ecc .

, abeder ò mrs. 339,

serveranno servir ma. 602 , sagliem nna sal ir 606, ecc . ;atacer

degl i esempj in cui l’-ire è italiano : paterò mrc . 222 ma.

479 ecc .

,restitueràmrc . 25 1 ecc .

, compererò -iro276, ma. 471,

ceceromrc. 329 . S incopedellavocal protonica: repetrdcalz. 960,

defendrò (al l . a -derò ) pOp. 45 1 r imovròepotrò 453, consen

trà 454 ecc. Qui anche gerrò gerere habeo pt. 1 106 , ri

chierròe pop. 58 1 ( cfr . chierere 466 , e camperràma.

In or.

“ trovo , seguendo al verbo l’

enclitica ne, qualche esempio di 3“

plur. pari alla 3“sng. : menonne ne menarono (cioè menin-ne) 10 15 , en

donne ne andarono 10 16. Analogico sarà poi tenne tennero , cr.“ 976 , su

denne fanno ecc. In m isseli li misero, cr.

“ 979 , uccisene feriaene ne ucci

sero ecc. 10 16, dev’esser questione di grafia.

Il primo di questi esempj, chegiàil Flechinadduceva (Arch. III va

dunque inteso‘si scurerabene

, enon‘saràbene scurare

, com’

egli sospetta

Page 188: glottologico italian0 - Forgotten Books

M orfologia pisana. 179

575 eco. , [so/fermi pop. 490 M etatesi del r , in interro

mrs. 226 (interò 329 cfr . nm . C onfermati per analogia

su’

precedenti : averrde ln. 652, troverrò pop. 477 ecc .

,intrerrd

596ecc.

,scriverrà629 . C fr . M eyer

-L iibke, grundr . I 544 No

tevole che alla sincope della vocale s’

aggiunga lo sdoppiamento

del rr (cfr. ma. ende nella 1 conj. la 1“

p. sug. del futuro

può diventare uguale alla 3“

p sng. del perfetto : pegnarò mrc.

256, megliord3 14, incherò 327 pignerò 332 , operò 326 ecc.,

camper ò 327 ecc. (cfr . componi ma. Ma,anche qui , la

forma senza sincope è negli stessi verbi; cfr . lucch . nm . 152 .

Nella3“sng. è ancora qual che esemplare in -ave ( cfr . ave habet,

mrs. 245 ecc . parrave In. 658 darave 659 , dirave 660 ,drave ricevereve 687 ecc. ; areva mrc . 245

, petrove 28 1 la

qual forma è naturalmente cosa diversa dall’

omofona forma‘veneta

del conda ; v. Caix or . 235 . 143 . Imperativo

La2“ p. sng. di Il conj. conserva pur qui 1’-e lat., e la 111 ne

segue l’

analogia: senteparte ecc . Del resto,vale la norma che

Congiuntivo . 144 . Presente. 11 sug. di Il 111 conj. oscillatra-i ed-a, prevalendo forse questo nella città, quello nel con

tado. Notevoli esemplari di 3“sng. : sii son. 10 ecc .

, dii 1 15 ecc .

,

siii 39;e seppe 24 ecc. ebbe 38 ecc.

, vadia ,che sono pur

del fior. plebea. Anche qui, andia fo. 10 ; cfr . lucch . nm. 154.

Nella 3“

pl . si oscil la, com’

è naturale (v. qui sopra) , fra tina

ci leno; e superflui gli esempj. 145 . Imper fetto . La 3“

sug. oggi prevalentemente in-i come nel fior . plebea: pagassi

son. 19, fessi 48 , volessi 49, avessi sapessi Pap. 358 , ecc. Esempjantichi in stp. all

'

atto sporadici : reiunassi calz. 986 facessima. 587

, ecc. ; ma-i,quasi senza eccezione

,in e frequente

in mem . ecc. La 1“

pl . va in rame tema sima. Solo la

seconda forma se ho ben veduto negli antichi testi le pochevolte che se l i

ha l’

occasione facessema pt. 1099 , facessemaif?ipon.essema 1 10 1

, valessema 1 120 , endossemo pOp. 459,tra

ccssemo mre. 288 . Oggi solo la prima e la terza ma prevale

'Inaperrema pt. 1104, si può tanto ammetter l’

evoluzione da opereremo

(Cfr richierrde), quanto da eprerema (cfr. interni). U n rr anorganico è oggi111din-decc. , son. pass.

Page 189: glottologico italian0 - Forgotten Books

180 Pieri, M orfologia pisana.

la prima. La 3“

pl . : rana zena rino zano. Al dialetto odierno

manca la quarta forma che ormai per l imitata all’

aretino-se

nese; e prevale ancora qui la prima. Superflui esempj antichi

C fr . Nann. soo-10 . C ondizional e . S incope della vocal

protonica in parresti peneresti fe. 9 ; cfr . lucch . nm . 152 .

La 1“sug. fa -ebbi, ont. ma più spesso Per l

uscita di l ‘

e 3“vale quel che s

è detto nel nm . precedente. 147. Infi

nito Anche qui pressochè normale il dilegua dell’

ul tima sil

laba: cantdvede'

ecc. E sempj antichi : ubbidi. In. 720 r ichiere

mm . 176 (ter ), pt. 1094, dove è forse qualche particolar motivo.

Anche qui : vall’

e piglia ecc .

,cut. ; cfr . lucch . nm . 157 Sincope

del l’

infinito indipendente, in repetre calz. 960 , tendre 965, ren

dre 967, vendre 972 . 148 . G erundio . Foggiato sul tema

del presente: pagnendamne. 276 ecc. 149 . Partic ipio pas

sato . Notevole : matta messo pt. 109 1 ( cfr . it. smetta frana

Quanto al le forme deboli, par che si vada più oltre che nel

lucchese: leggiate reggiute; spargiute scorgiate piangùdo,

spengiute, pungiuto ungiate fingiuto m’

ungiuto stringiuto

tingiuta;vinciate, torgiuto;persueduto; raduta, ehieduta;ao

cenduta, appenduto; scegliuta cagliata sciogliute scelgiuto;

tutti del più basso pepelo e del contado’

( G iannini). In

-uta, da verbi di III conj. : sentato ent. riusciuta mem . 356;

dal tema del presente : passato ric.

“ 393 ; da quello del peri :

varsuta fo. 15 (valsuto ric .

2 Nel prt. di I conj. frequento

la ferma accorciata. Esempjantichi : macina-ato mrc . 228 , spello

considerato 27 1 dichiaro mem . 304 mando'

348 ; cfr . lucch.

nm . 159 . Participio pr esente ( in funz.

E sempj d’-enteper

-ante, gli stessi che nel lucch.

, escluse stril

lente. M a studiante son. 2, si risentirà di studente. E sempjan

tichi: levorente calz. 964, ln. 662 ecc. Foggiato sul temadel

presente: magnente mrc . 208 pertegnente 285 . Frt. del verbo‘essere

: sciente mm . 246 ( bis; assente stp.

M a non inutile osservare, che di questo desinenze, in stp. ric.

l e ric.

“ è

solo la seconda (uniche eccezioni : accettas seno pt. 11 15 , tenessonamrs.

facessino ma. in cr.

1 la terza, che vi prevale, e la quarta; in cr.

“tutte

e tre queste , ma più frequente la seconda; in mem . la prima, la terza e

la quarta; in spz. la seconda e la terza.

Page 191: glottologico italian0 - Forgotten Books

I82 G rion

D è !dànne al tristo rabdolbato ,

C h’

6 cotanto duro e forte :

Edun gambero lardato

C h’

aggia le mascel le torte.

In tanto gli uscirà. il fiato ;

Bel la, se questo gli apporte ,

La morte avarà in presente.

La morte an ni in presente,

Bella, se questo gli done.

Degli l’

ala d’

un serpente,

L e fiele d’

uno scorzone,

E d’

un istrice il suo dente,

La coda d’

uno scarpion0 ,

D’

une storione pescie ;

D’

uno storione pescie

C he sia nato alla montagna

Se ti scurano tal biscie,

C apello non ti rimagna

[ E ] d’

una tortagna di lattuga,

E guai chi l’ adduga l

D’

una tortagna di lattuga

C he sia nata di giugnetto ,

Radicata d’

una brugs ,

Pampani tre da ulivette,

E d’

uno moschetto ‘du’

eva,

E guai chi lui trova!

D’

uno moschetto due uova

C he sie nato sanza’

l pizzo ;

U na stranglia che lo strozzi;

La coda d’

uno malvizzo ,

Eduno rizzo di caniglia,

E guai chi lui piglia!

M a d’

une rizzo di caniglia

Nora : v. 19 , volpiglio (prov. volpilh ; volpicella; cfr. eardigtio

per cardellino, usato da Francesco Intronta (Allacci, Poeti Antichi , p. 242;

cfr. Arch. IX v. 29 e 30 , reddelbata e rabdolbato , intendi: raddoblato,

raddoppiato ; v. 40 , scurano, scuojano; v. 42 , tartagna , torta, voce formata

come cavagna, pistegna , cuticagna; v. 5 1, d’una braga, e nongiàdi quat

Page 192: glottologico italian0 - Forgotten Books

Farmac0pea ecc. 183

Dopo due contrasti pepelareschi tra suocera e nuora, madre e

figlia, segno nel codice Laurenziano una befl'

a del dialetto franco

delle isole G erbe, che per la sua antichitànon è senza pregio :

O la Zerbitnna retical

il parlar ch’

ella mi dicial

( Per tutto le monde fendete,

e barra fuor casa mia.

tro o cinque foglie, come suolsi trapiantare; v. 57, strengite , stringhia;

v. 58, malvizzo, turdus musicus; v. 59, istrice che dimeri in canile. Riu

niamo : v. 1 1, camaleo ; v. 24, roselel la, picciola erba, detta anche rugiada

del sole;,v. 25 , anticristo o cristofofina; v. 39, scorrono, cfr. D iez s. escusrzo

e scorzonera, la seconda delle quali voci significherebbe la pianta che si

credeva efi cace contro il morso dei serpenti. Ed ecco quanto e’

insegna,

intorno a codeste piante, l’

archiatro cinquecentista Castore Durante, nel

suo Herbario novo (Venezia

Albus 1umbrices pellit Chamaelee , sanat

Hydr0picos , perimitque canes muresque suesque;

D ifi cile ad lotium facit, extenuatque tumores ;

Pesti et pestiferis morbis pariterque venenis

Ipse est antidotnm.

Haec cui C hristepharus datnomen planta venena

D ire gerit voluti aconita afl'

erre

Adversus pestem et pestis contagia pellet

Vipera italica , superat quoque dira venene,

Atque canis rabidi marcus haec illita sanat.

C alfacit et siccat Selis Ros ordine quarte,

Aeris et erodens exurit corpora, sola

Imposita aut parve salis associata pngillo.

Pare che il verseggiatore assegni queste credenze popolari ai dintorni di

Messina, poichè menziona il Faro; ma esse erano ben più diffuse, se il

celebre medico Francesco Pena credessi lecito, ancora a’

tempi di Renzo

Tramaglino, di raccomandare seriamente il seguente antiveleno universale:

Pigliasi di Pietra Bez0ar orientale legit , di Pietra Pavonia o Thaos, di

( Pietra M almense , del fiel dell’

Histrice, di U nicorno legitimo mezza

dramma per cadauna; di Perle preparate Orientali (che si duplicheranne,( mancando la Pietra Pavonia e la M alacense, al peso di quelle) dramme

« cinque; fogli d’

era fino, numero cinquanta; di terra sigil lata legitima,

( di Belo armeno orient. giallo, di coralli rossi preparati , di smeraldi pre

( parati due dramme per sorte; di S corzonera di Spagna vera dramme

( sei; di Tormentilla fresca ben netta, di Authors , di Bistorta, di Penta

Page 193: glottologico italian0 - Forgotten Books

184 G rien

Oi Zerbitana retica,

come ti voler parlare?

se per li capelli prendete,

come ti voler conciarc i

cadalzi e pugne m ) scet0 ;

quanti ti voler donare!

e così voler conciare

tutte le votre gineis.

Ardire, ardir? minacciami?

per le partu del ginstizere

va ed escimi fuor di m ama,

el malvagie, le barattere l

c’

alzasti la gamba a filama,

e festiglil velentere,

e non volenti guardare

al le notre certesoie.

E ardire, ardir ? minacciami?

non aver di te paura

e’

mantenemi l'

amiralia,

chè me ne star ben sigura;

e ardire, ardire? tecom0 ,

e guardar delle mal ventura;

ch‘

io ti farò pigliare,

e metter in prigionoie. )

philo, di Contraierva, di Angelica, di Pimpinel la, di Eringio , di Scorre

di cedro mature, di Fiori di cedro non aperti e secchi nell’

ombra, di semi

di cedro preparati due dramma e mezzaper sorte;di Bacche di lauro,di G inebro ana tre dramme; di Cardo benedetto di D ittamo cretico,

di Calamita mentana, di Ruta, di S cordeo vero di Candia ana mem

dramma; di legno Aloe legitimo, di Zedoaria, di Galanga minore, di C in

namome sciolte, di Garofoli eletti, di Safarano esquisito ana due sorn

« peli; di Semi d’

ocimo gariofi l lato , di‘

vero Amemo, di Semi di Ruta

ana due dramme; di Semi d‘

Iperic0 , di Semi d’

Althea ana dramme

tre; di Opebalsamo oriental legit. , di Theriaca d‘

Andromace nova, di

( E lettuario Alchem es, di M itridate esquisito, di E lettuario Hiacinthino

ana mezz’

encia; di M el di C andia spumato libre due, oncia tre, facendone

E lettuario secondo 1‘

Arte, con alquanto di vin M alvatico. Trattato dei

veleni e lor cura, di Franc. Pena, Verona 1643, pag. 47.

Non : v. eretica;v. 3. 7 . 9. 25 , fendoti, prendoti, mesceti, toccami;v. 4.

sgombra, furati; v. 6, come vuoi tu; v. 8 , 10 , ti voglio; v. 9, calci e pugni;

v. 12 . 20 . 28 , genie, cortesia, prigionia;v. 14, parti, da parte del giustiziere;

v. 17 , figlia mia; v. 22 , non ho; v. 24 , me ne sto; v. 26, e guardati poi.

Page 195: glottologico italian0 - Forgotten Books

186 G rien, L ingua franca del dugento .

tario, verso l’

obbligo del pagamento annuale di 50 libbre d’

oro

( De M as Latrie, doc . xxx, p. 18 Rinaldi, Ann. E col .

,a.

M orto il grand’

Ammiraglio nel gennajo del 1305 , il feudo passòal figlio Ruggiero e poi a Carlo e dopo la morte d

ambedue,

seguita nel 1309 ( Muntaner, c . 248 ) al minorenne Ruggiero

Berengario , sotto la tutela di C orrado Lancia 9 di Saurins

d’

Entenoa, suamadre. 11 Lancia e il Muntaner vinsero, nel 1311,

le terme dell’

arabo Alef sbarcato nell’

isola di G erba per dar

mano ai ribell i; passarono a fi l di spada tutti i maschi da de

dici anni in su; e 12 mila G erbini tra donne e fanciul li furono

venduti schiavi in S icilia M untaner,c . Il re Federico

concedette, per tre anni,al vittorioso Muntaner il governo e le

rendite delle isole G erba e Gem ina spogliando così di fatto i

L oria del possesso del loro feudo papa1o e dichiarandesene lui,

Federico, il vero sovrano ( M urat. , Scriptt., X 88 1

Nel 13 19,uno Stefano di Branciforte era capitaneus et castel

lanus insularum G erbarum et G erbinarum ( De M as Latrie,

p. 159 dei documenti). M a nel 1334, ribel latisi i Zerbinotti alle

angherie del capitano Pietre Siracusa, e ajutati dall’

emire di Tu

nisi, dagli Angioini’

e dai G enovesi,riescirono a prendere d

as

salto la rocca edificata dal grande Ammiraglio; lapidarono il

capitano e il figlio di lui e vendettero schiava la guarnigione

siciliana superstite ( Zurita, Annali d’

Aragona, Saragozza 1610,

VII

Le isole gerbine rimasero, d’

allora innanzi,soggette a Tunisi.

Tali i fasti di quelle isole. Da’ quali è chiaro che la canzone è

pensata a’

tempidel grandeAmm iraglio (1284 nonpiù tardi.

Il Boccaccio (G . IV,n. 4 ) chiamò G erbino il padre d

una

principessa venturiera di Barberia in cui altri ( Landau Die

quellen des Decamerone, Vienna 1869, p. 1 16 ) ravviserebbe lafigl ia del re marocchino

,catturata da Gugliel mo I di S icil ia, e

novel lata da Roberto del M onte (Pertz Scriptt. VI La

nostra canzone burlesca suppone mondanetti i costumi di quelli

isolani e la voce zerbinotto continua ad avere tal signifi cato.

Del commercio e delle industrie di quelle isole floridissime al

lora fa fede ancora la voce zerbini significante certe stuojearabescate

,che servono da pedanei.

L odi maggio 189 1.

Page 196: glottologico italian0 - Forgotten Books

DELL’

INFLU SSO DEL L’-i 0 D EL j rosromoo

SU LLA VOCALE AC CENTATA ,

IN QUALCHE D IAL ETTO ABRUZZESE

( continuazione e fine; v. sopra, pp. 1

0 . de L OLL IS .

CAPO TERZO .

5 I. Dobbiamo qui anzitutto procedere alla spiegazione di al

cune forme verbali che giàabbiamo con riserva registrate nella

precedente esemplificazione : e sono le 2°

pss. dell’

impf. ind. e

le 1' e 2° pss. del pf. ind. nella I (v. 5 I , le 1° pss . del pf.

ind. nella 11 ( conjug. in -è r e ed -è r e) , le 2°

pss . del pf. ind.

nella 11 e III e le 2‘

pss. del pf. cong. e del condiz. in tutte le

conjugazioni (v. 5 II

La rispondenza di handi tu cantavi all’

it. cantavi appari

rebbe del tutto normale nei nostri dialetti,come quella di trice

a travi ‘ ma poiché si ha -gvg nella 1° e 3“sg. ed —gvc(ng)

nella 33 pl .,dobbiamo ritenere che per ambedue i dialetti vi sia

stato passaggio dalla I alla II coniug. e che quindi 1’ ivedikandivc sia da -evi . E ancora foneticamente regolari sareb

L‘

azione metafonetica dell’-«i nelle 1° pss. del pf. è ora riconosciuta su

largazona. M a il D iez ricorreva pel prov. ametall’

analogiadei verbi di II,

p. es. : oeudji e per questa via lo segui poi il Foerster , Ztschr. f. r.

philol. 111 5 13 . Però , centro il Foerster, lo S chuchardt, Ztschr. IV 12 1, spiegò

il pr. am et per‘ S ilbenassimilatien

, e ne asserì 1°

influsso sulla 11, vendei,chealtrimenti sarebbe stato vendei. Anche il M eyer

—L iibke, Ztschr. IX 238-9 ,si associa alle S chuchardt nel far risalire l

alterazione a fatti puramente

fonetici. Il Neumann, Ztschr. VII! 260 e sgg. , coerente al suo sistema, ri

conobbe l’

azione dell’

« i desinenziale nella 1‘

ps. del pt. , ammettendo peròsempre che , per condizioni sintattiche, fosse divenuto E il C ornu,

Rom. VII 360 e X 2 16-7 , al l’

azione dell’

- 1 scomparso attribuisce l’

altera

zione del la vocal tonica in forme di pfi‘

. forti francesi e provenzali.

Page 197: glottologico italian0 - Forgotten Books

188 de Lel lis ,

bere nel pf. indio. il cas. e ter . kandice cantai,il cas . kandies

'

ie

ter . kandiste cantasti,da cantavi cantasti (cfr. pigssepisse

passi) kredive vedive credei vidi, comuni al cas. e al ter.

,e

finalmente krediste cediste credesti vedesti del solo ter . : ma

lo stesso non si potrebbe dire delle forme casalesi che corri

spendono a queste due ultime e sono kredi_este vedigste le

quali per sè e conseguentemente per le corrispondenti teramanorichiedono una base -esti (enti cas. kastielle ter . kastille). Peresse pure occorre indubbiamente una spiegazione analogica, che

dovrà. poi valere anche pel cas . sendigstg sentisti (v. 5 Il 8), e

per le desinenze della 2a

ps. del l’

impf. cong. e del condiz.

,iden

tiche per le tre conjugazioni (cas.-igè

'

è'

e ter .—isse cas.

-igiig,ter .

-isv

te).Poichè 1 -zé sarebbe foneticamentenormale solo nella I conjug.

,

si potrebbe pensare che questa avesse influito sulle altre. Ma il

fatto è, che gittando un’

occhiata su tutta la flessione in genere

delle diverse conjugazioni non solamente non ci è dato rinve

nire un’

altra forma per cui la II e la III coniug. abbian ri

corso al la 1,ma ci risulta che la II ha attratto nella propria

orbita le altre. D ifetto , si ha al pres. ind. III e 2“

pl . parlarne

parigi? vgdsmgv'

gdet.

e; lrjg'

emg lgy'

sigl ? sendsmgz sgndgt,e;all

impf. ind. 1° e 3° sg. paz*lgvg, 3

'IL

pl . par lgvg(ng), ved—gcc vgdeve(ne) leg

'

g'

eve lejjgve(ne) sendeve sendw e(ne) e nella

3& sg. del pf. stesso in cas. par lgse vedese leg'

g'

gse sendese

nel pl . cas. e ter . par lésseme par leste, e in cas. anche la 3“

ps.

par lésg(ng). La Il conjug. rius0 1 forse ad imporsi grazie ad

alcuni verbi ch’

essa aveva nel suo seno,come p. es.

‘tenere’

‘avere potere

,‘volere

,e, per alcune forme

,anche il

verbo essere (sgn9g, sé, sgvc o gue), i quali erano i più fre

quenti a ricorrere. E sarebbe quindi lecito supporre ch’

os sa

avesse finito per imporre alle altre conjugazieni anche la pro

pria forma di pf. debole la quale pure alla sua volta non po

trebbe essere originaria : poichè non è verosimile che abbia

trionfato la forma di pf. in -evi,che di c . a quella in —ii i era

tanto men frequente; e a coniarsi quindi un pf. in -evi la

conjug. in —er e dovè in questi nostri dialetti avere la spinta di

due fatti 1’

uno e l’

altro d’

indole analogica: primo, che la vo

Page 199: glottologico italian0 - Forgotten Books

1% de L ollis

modellarono vedevi tengvi ecc.

, vedcs ti tenesti ecc.;e

prevalendo infine la Il conjugazione sul le altre pel pf. comedel

resto per tutta la flessione in genere, le desinenze-gvi -gsti

finirono per soppiantare quelle di I e III -avi » asti,- ivi -isti.

In tal modo i nostri dialetti che non serbano traccia di pd.

forti giunsero nella flessione di questo tempo a traverse una

successione di fenomeni fonetici e analogici al la più stretta es

servanza d’

un unico sistema morfologico : aggiungere ai temi

verbali gli stessi suflìssi per tutte le conjugazioni1

. E i para

digmi desinenziali dei due dialetti sono i seguenti :

C as. 1 II. III. Ter. : I. II. 111.

w; w;

marrebbo sempre inammissibile il processo seguito dal M eyer-L ùbke per

trarre par tii da par la( v) i . E i dice difatti che in ter. la sg. del

pf. di I è uguale alla 1‘ sg. del pf. di III (conjug. in -ire) , poiché in ter.

1’-ai di uscita si cambia normalmente in -i, come ad es. in di

’s'

ti’

fi’dai

stai fai , e inJam i’

giammai : ma allora ci aspetteremmo un parii’. Del

rimanente, il nessun rapporto che è tra quelle forme e la 1‘ sg. del pf.

di I, per la quale egli ritiene indiscutibile la caduta del -v originario, lo

stesso M eyer dovè riconoscerlo subite depo , comparendo le forme corri

spendenti nel dialetto di G essopalena, che ci dà. ai = e (ha!adstè hai

ma, pur come in ter. , unpartis; che, sempre secondo il M ., non potrebbe

essere che da par la e) i E , per uscire dal territorio abruzzese , nelle

stesse diffi coltà lo pone ancora il parmigiano, che gli presenta ma'

mai, di

c. apar li.1pgttg vg“; potè volle, anzichè da potuit veluit sen da vul gtt; pw

tgtt; formati sull’

analogia di stati . La proclisis fece il resto.

A un notevole riscontro con questi dialetti potrebbe dar qui luogo le

spagnuolo. L‘

asp. accanto ad-isti —iste da - isti (evisii es ista) ha anche un-icsic (aviaria). Ora, è possibile che esisti (pur riconoscendo in genere la

legge enunciata dal Cornu, Rom . Xlll 288 , che in sp. i lat…resta, se se»

guito da un i ) risalga ad avieste. C fr. anche per l’

atr. le forme che il

C ornu osservò nelle P.salterio di Oxford: perdies da umpies na die: ecc.

lato a deparais estendiì .entendis ecc. Egli le suppone formate‘sous l

em

pir0 de la 3°

personne du singulier‘

(Rom . X

La 3° ps . pl ., quando manchi nella preposizione il sostantivo soggetto

Page 200: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tenica sotto l’infl. d

’-i nell

abruzzem . 191

Nei quali pure 1’

azione del la metafonesi mostra di non aver

del perfetto quale ce l’

ofl'

rono altre varietàdialettali dell’

Abruzzo .

11 paradigma,nel quale l ’ influenza anal ogica delle due 1

pss .

siapiù largamente rappresentata, e il seguente : 111 : —ive,-iste,

-i -ise -iseme,-gste,

-im e In questo schema,che ci è

pòrto dal Chietino (a pochi chilometri da C asalincontrada) da

Lanciano, S . Eusanio del Sangro ecc.

,la 1 . e la 2“

ps. sg. re

gnano sovrane. Esse si sono imposte a tutta la flessione del pt. ;e se alla loro tirannia si è potuto sottrarre la 2. pl . , essa lo

deve aduna necessità dissimilativa (dal la 2“ sg…)

Per conseguenza, mi pare di non potere arrendermi nemmeno

all’

autoritàdel D’

Ovidio,il quale ripetutamente sostenne che in

abruzzese tutte le conjugazioni caddero, quanto alla flessione del

pf. , nel la III—ir e) A me par chiaro che

,nel tipo unico di

fles sione di pf. che abbiamo per tutte le conjugazioni, alcune diquelle forme che parrebbero dar ragione al D

Ovidio, si apie

gano per processo meramente fonetico altre per l’

attrazione

o il pronome personale che ne faccia le veci , si costruisce, all’

uso fran

cese, con n’om; un uomo : n

’omgdiégs; dissero; hil l; n

’ome diégsg quelli

Anche il Neumann, Ztschr. VIII 270 , e il C ornu, Rem. X 2 17, spiega

rono la 3° pl. del pf. fr. fisIrcntpfi rtrentperdirent ecc. per l’

analogia delle

forme ‘umlautizzate’

fis pris perdi ecc. M a si potrebbe applicare ai nostri

pfl'

. la ingegnosa quanto verosimile spiegazione che il D’

Ovidio, Arch. IV 148 ,

dette delle 3‘

pss. pl . che nel dialetto di C M pb . spesso seguono la 2‘sg.

(Iu-Mm di c. a M df ).

‘Non può essere, egli dice, una evoluzione mera‘mente fonetica M a siccome molti nomi diflerenziano il pl. dal sg. per una

“modifi cazione della vocal tonica, così può credersi che le 3°

pss. pl. ind.

pres. riuscissero a distinguersi inegual modo dalle terze di ag., ricorrendo‘alle stesse modifi cazioni della vocale; già note, d

altronde, pl verbo per‘ la sec. pers . sing.

G iorn. di fi l. rom . II 65 , Arch. IX 86. C rede pure il D’

Ovidio , Ztschr.

VIII 86, n. 3, che neanche le 2°agg. del pf. sp.

-iste - i stî si debbano a me

tafonesi, sibbene adanalogia delle corrispondenti voci di III. Del resto, egli

stesso , nel suo studio sul dial . di Gamph. , S 32 n. 1, netava che nel merid.

- i'

s tî l’

i è mantenuto salde dall’

—i. E il trionfo di unaunica forma

di pf. per tutte le conjugazioni trovo spiegato con ragioni semplicemente

fonetiche nel G rundriss del Grbber, 541.

Page 201: glottologico italian0 - Forgotten Books

192 de Lellis ,

analogica di quelle prime. C hè, del rimanente,fuori del pf. non

troviamo nelle conjugazioni dei nostri dial etti alcuna forma che

ci autorizzi a sospettare il trionfo della conjugaz. in -ire sul le

altre,come se ne trovano in altri dialetti meridionali

,nei quali,

p. es . si ha un vedite che, giustamente notò il D

Ovidio (Arch.

IX 86) si deve non già all’ ‘um laut

pel secondo —i di videtis,

ma all analogia di auditis ecc .

Tra gli infiniti e i participj forme verbali che sogliono avere

stretta attinenza con quelle del pf. molti se ne incontrano nel

ter . che a prima vista parrebbero darmi torto . M a gli infiniti

e participj teramani di I, aventi la desinenza di III, rappresen

tano anch’

essi un fenomeno puramente fonetico, che, pur essendo

della stessa natura di quello finora studiato,ha caratteri preprj

e finora poco osservati. Si tratta anche qui di assimilazione, ma

progressiva, non regressiva. C ome nel caso di soldati, al mo

mento in cui si pronuncia la vocale accentata si anticipa di un

poco nella cavità. orale la formazione del suono i, così può darsi

il caso in cui la pronuncia del suono i protonico non si esau

risca d’

un tratto ma lasci une strascico di sè che contagi il

suono vocal ico della sillaba successiva 1. Ed è cosi che vanno

Spiegati gli infiniti suspiri, kucini, che il D’

Ovidio (Arch . IX 86)citava a comprovare l

attrazione della I conjug. nella 111. Nei

due esemplari, 1’

-d della desinenza si trovò adesser preceduto

e quindi influenzato da un-i atene. E una tale efficacia con

divide con l’

i il suono vocalico affine 1’

to; mettendola poi

1’

uno e l’

altro in opera non solo negli infiniti ma anche nei

participj (singolari, s’

intende, chè le forme del pl . rientrano tra

i casi ordinarjdi metafonesi finora studiati) E perchè il fatto,da me enunciato , può apparire strano

,ho voluto premunirmidi

G ià. le S torm , M em . de la S oc. de linguistique Il 112 , rilevò nel l'

ant

tese. l‘

alterazione di e protonica in i per assimilazione adun i che segno

nel corpo della parola.

Questa spiegazione fonetica, che è la necessaria e la vera per questi

infiniti e participj del ter. , non esclude quella analogica, per consimili

casi , in quei dialetti nei quali la vocale -d» degli inf. e dei ptcp. di 1 ha

potuto divenire-i per le voci ‘um lautizzate

del pf.

Page 203: glottologico italian0 - Forgotten Books

194 de L el lis

guadagnate, merdite meritato, prec'

epetiteprecipitato, speé

éekite spiccicato, jatturc'

enite attorcigliate, lebbrite liberato,strasenite strascinato,jappezzenitedivenuto puzzolente,

sse

karite assicurato.

5 II. Se finalmente dalla flessione verbale passiamo a quellanominale, troveremo che la metafonesi ha finito. per assumere

nei nostri dialetti i caratteri d’

un esmdiente morfologico . L’

ef

fetto della vocal finale sull’

accentata,costituisca

,senza dubbio,

un fenomeno d’

indole fonetica. M a la condizione speciale della

vocale desinenziale, che qui diventa una vocale indistinta,‘

in

dusse i parlanti a sfruttare la metafonesi nell’

interesse della

flessione nominale,e il fatto, d

origine puramente fonetica di

venne cesi un espediente di flessione U na breve esemplifica

zione basterà a chiarire la cosa.

11 ter . ha per l’

articolo e gli aggettivi una sola forma dipl .,che vale cosi pel masch . come pel fem . (v. Savini gramm…) Si

dice dunque li hinc e li f_émmene, jammene bilie e fiémmene

bilie, non giàperchè l’

articolo o l’

aggettivo, per un qualunque

processo fonetico, sia arrivato a livellare in una sola forma di

pl . il masch . e il fem . ; ma perchè nella flessione nominal e il pl .

fem .,mancando del fattore metafonetico che è la desinenza -i

,

è esente dalla modulazione della vocale accentata; e avendo poi

come vocale di desinenza il solito suono indistinto -e ( lg fém

Trovo già. enunciato un tal principio dallo Storm a proposito della

metafoneai nel dialetto milanese: ‘U na voyelle dont il était diffi cile da se‘

passer , c’

était i final comme meyen de la flexien. M ais quand par la‘ force fatale de l

accent il fallait le perdre, l'

instinctde la langue y avait‘

pourvu: avant de tomber , i s‘

était assimilé la voyelle accentuée précè‘dente (loc. cit. E non mi pare che le Storm veglia con ciò con

cludere quel che poi gli rilevava il Foerster , Ztschr. III 488 , che cioè la

metafonesi sia da considerare come un semplice mezzo di flessione. Anche

il D’

Ovidio accennava alla maggiore estensione che il fenomeno fonetico

assunse nel l‘

interesse del la morfologia; Arch . IV 146. C fr. S chuchardt,

Ztschrf. f. vgl. spracht. XX 288 , dove egli, studiando i cambiamenti di ve

cale al plurale, attribuisce l’azione metafonetica alla vocal finale, solo però

in quanto è desinenza di plurale: ‘nicht der vekal als selcher bevit

den umlaut sondern als pluralischer.

Page 204: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tonina settel ‘ infi . d'

nell’

abruzzese. 195

:ngng, belle f_émmgne) è costretta aprendere inprestito la formadi articolo e di aggettivo maschile che porge evidente l

espres

sione del la pluralità Similmente in ter . si dirà’

nge’lli fm

kille , con quelle donne Il , non già’

M a’

da fémmenehelle. Abbiamo qui due volte ripetuto il pronome, una volta pro

cliticamente, una volta enfaticamente. Ambedue le forme, per la

mutazione metafonetico. della vocale accentata, significano chiara

lapluralità del sostantivo feminile. Similmente diràil cas.

ngekele fémmene kille affidando l

espressione della pluralità alla

seconda forma pronominale. E ancora : si dirà in cas.

n9e ssc

kidkktera hisse con codeste chiacchere, e in ter .

ngi ssc kiak

kiera hissg dove pure la pluralità del concetto è espressa dal

pronome eper economiadi metafonesinon si ripetenel sostantivo,che d

altronde per le sue condizioni fonetiche non vi avrebbe

diritto. Il che ha luogo anche quando il pronome dimostrativostia una sol volta in condizione enfatica : cas. 9 ter . kisse so

bbclle kidkkiere. Per dire: ‘ quegli altri’

il cas . e il ter . diranno :

bell’@etre bell

iddre; ma per dire‘nei altri

diranno nu)acetre nuj

aclare. La significazione della pluralità s’

afiida cioè

alle forme iévetrejiddrg quando a causa della proclisis non ha

luogo nel pronome dimostrativo la modificazione della vocale

accentata mentre nella combinazione col pron. pers . nuje neiche non lascia dubbio sulla pluralità della frase si adopera

acetre addre forme non umlautizzate e perciò identiche a

quelle del sg. 11 pl . di anne è regolarmente in cas. tenne in

ter. jinne; ma cosi nell’

uno come nell’

altro dialetto, per dire‘una volta ogni cento anni si diràjufi e éencl

annena vote:

evidentemente il pl . anni che normalmente è ienne jinneconserva inalterata in tal frase la sua vocale tonica

, perchè il

numerale ha tutta in sè l’

idea e la significazione del plurale.

A un C asalone che domandasse: ]addò s'

tanng lf fikgrg le; t’ajjgdate?

(dove sono i fi chi che t’

ho 1’

interlocutore risponderebbe: me se l’a

n’

gm; um ilii; me li hanno mangiati), mentre il fem . pl . del ptc. di maiid

è. analogamente a quello di dadare,maii

'

ate: di modo che in maiiit; ab

biamo il riflesso mascelino della pluralitàdel complemento oggetto settin

teso , che è di genere feminile.

Page 205: glottologico italian0 - Forgotten Books

196 de Lellis , Tanica sotto -i nell'

abr.

La metafonesi dunque è un fenomeno d’

indole puramente fo

ustica di questi dialetti : i suoi risultati però si combinano intal

maniera colle esigenze del lamorfologia (e, più specialmente, dallaflessione) che il suo avvenimento può anche essere subordinate

alle necessità morfologiche. La morfologia ne fece un espediente

suo proprio, estendendone l’

applicazione ma quando essa possa

fare a meno di tale espediente, riesce anche a paralizzare l’

a

zione a cui la metafonesi avrebbe diritto 1

M i sia lecite far qui quello che avrei dovuto fare in principio di questo

mio Saggio : ringraziare, cioè, pubblicamente, i sign. G . Savini, G . Finamere

e T. Jezzi , al la cui cortesia più d‘

una volta ricorsi per schiarimenti circa

i dialetti teramano e casalese.

Page 207: glottologico italian0 - Forgotten Books

198 G estor ,

( f. 253 chiudendosi con una poscritta dell'

amanuense. Il quale ci dice

ch’

egli era Radul G ramatic ( cioè ypzpparcu’

c) , figlio di D righié , da Ma

nice,sti, nella borgata pasar ) di Rusi, sul fiume Vede, e aveva fatta questa

copia per il principe Petrescu, nell mole di Rodi , l’

anno 7085

lavorandovi dal 3 di giugno al 14 di luglio. C he se vi fosse incorso quel

che errore, o suo proprio o del l’originale, chiedeva che gli fosse perdonato

come a mortal persona.

He rilevate questi ultimi particolari , per giovam ene qui appresso. In

tanto continuo la descrizione del manoscritto.

Accuratissima la scrittura, che e l‘

ul cial minore; titoli, sezioni, e qual

che neme pr0prio , a inchiostro rosso e azzurro , e qua e là pur con del

l’

oro , e cosi talvolta per righe intiero. L'

amanuense era manifestamente

un calligrafo bene esperto; e nella pbscritta anche avverte, che egli aveva

cepiate, in M acedonia, varj libri liturgici. Nessun dubbio perciò ch’

egli

c0piasse libri s l avi, e tali , aggiungo subito , che fossero di provenienza

bulgara: affermazione che più in là sarà meglio chiarita. La sola po

scritta non è in carattere unciale, ma in corsivo e alquanto negletto. Nel

teglie 252” ( fine dei Vangeli), è la seguente soscrizione slava: Pisah azii

Raziel gramatia sitii D ragic'

ot M aniésti, scriss i io Radul Grammatic‘

, figlie

di D ragic’da M anieesti Nel foglio 256

" è una notizia in greco vel

gare, di mano del principe M arco , figlio di Petra Cereal , e Petrarca, per

il quale la cepia era fatta. Nell’

ultima pagina, e d'

altra mano , depo

dna breve omelia in islavo , concernente la modestia ( forse un capitolo

dell"Av3 oc f eb? xapt

'

f w ), è un alfabeto in cui si contiene anche il E,] si.

e sottevi un crittogramma, probabilmente il nome di chi scriveva.

111. H primo, che richiamasse l'

attenzione sopra il nostro manoscritto, è

stato le slavista U spenskij. Il prof. B. P. Hasdeu l’

ha pei studiate, per

breve tempo , in L ondra; ma si è limitato a pubblicarne ( in Co lumna lui

Trajan, 1882—83 ) brevi saggi, che spesso non fanno più d’

un rigo. S'

è egli

fermato a quei passi, in cui si contiene qualche arcaismo grammaticale o

lessicale; e non si può dire che il carattere del testo ne sia rappresentato

con bastevole evidenza. L’

Hasdeu s’

era anche poste a ricercare da qual

originale fosse tratta questa copia, ma non haportato a compimento l‘

in

dagine sua. I testi , coi quali egli confrontava il nostro manoscritto , eran

tutti, del rimanente, di data posteriore, e potevano tutt’

al più valore per

rispondere al quesito se una delle stampe posteriori dipendesse per av

Page 208: glottologico italian0 - Forgotten Books

Prefazione. 199

vent'

nradal nostro manoscritte, e non mai a stabilire qual fosse l'

originale

di questo.

Circa il qual originale, il quesito si formola per‘

noi cosi: era egl i un

altro mano s c r itto o non era piutto sto una stampa ?

La brevità del tempo che è occorse per compire un manoscritto che fa

più di 250 fogli di calligrafia cosi accurata, già starebbe a provare che il

nostro Radul copiava da un testo ben leggibile e chiaro. E io punto non

dubito che fosse addirittura un testo a stampa, e anzi presumo di mostrare

che la stamp fosse per I‘

appunto la versione rumena dei Vangeli, edita

dal Coresi in C ronstadt di Transilvania, tra il 1560 e il 1562 .

D i codesta versione a stamm il C ipariu possedeva un esemplare, l’

n

nico che rimanesse e incompleto; e oggi io non se che ne sia e forse più

non esiste. M a il C ipariu ne ha pubblicato alcuni frammenti nelle Ana

lecte Literare (Blajiu 1858, p. 1 taluni dei quali io riprodussi nella C re

stomazia ( I, p. 17

Il carattere letterario, che da questi frammenti risulta, è quello di una

versione del le s lavo ; e io credo che il C oresi fosse, non solo lo stammtore, ma anche 1

autore di codesta versione dei Vangeli. Per altre epere,

stampate dal Geresi, quali il Salterio e le Raccolte d’

Omelie, si può sicu

ramente provare che d‘

altro non si tratti se non di servili traduzioni dallo

slavo, fatte da lui stesso .

Orbene, dal confronto dei rispettivi passi del nostro manoscritto coi

frammenti della versione a stampa del C oresi , risulta che tra questa e

quelli corra una identità as s o luta. S i tratta perciò sicuramente di un

medesimo testo ; e il nostro manoscritte, anzichè essere una copia dell’

e

riginale che stava dinanzi al C oresi , sarà all’

incontro una cepia del la

stampa, poichè ( lasciando anche andare la ragione delle date) esse ri

produce, per quanto si può vedere, pur gli errori della stampa. C os ì ,

inXIII 36 , si legge presso C ipariua graulai in voce di aprazai ( C resta

mazic , l e tal quale nel manoscritto. E in XXIV 49 , si dovrebbe

leggere betivi‘

i , ma stampa e manoscritto hanno ugualmente betim . C o

sciente, del reste, o incosciente che fosse la fedeltà eccessiva dell’

ama

nuense, sempre a noi ne viene un argomento di particolare importanza

per questa cepia di nu’

antica edizione che sembra interamente perduta.

Tuttavolta, in un particolare, che è di certo momento , il nostro Radul

par che desistesse dalla fedeltàmeccanica. [1 Geresi adopera cioè nelle sue

stampe, come poi si continua in tutte le stampe di età ma recente, il

Page 209: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 211: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 212: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : 1, 20 — 111, 9 .

lui si fugi in Eghypetz. si fii aciea princi cdndzvela zice. vm

ama Irod sà cérd cocenul stì-lcpiarzà vaaa. 14 . ela se scula

si lao coacnul si mama lui noapté. si se duse in Egì u'

pet5 .

15 .

_si era aciea pei/na la moarté lu [ red. sd se izbdndéscb zia

«eré de la domnul prrecilor gràinds : dein Eghipets obama-voi

fiìul mica. 16 . atance [rad vdzu cà bcîtjocuritz fa da filosofi.

manie-se foarte. si tramise si mise tali coconii ce era in Vit

Ieedm si intra leale batarata lui dadei ani si mai mici. dupp

crème alesz ispiti de vlafele. 17 atunce se izbc‘

indi gràitele

E remiei prrecul ce graiae : 18 . glass in Arame aus ili; fa.

plà'

ngere si saspinare si strigare multa. Rahiila plange‘

de

fbéorizez se nn vré sd semdngze cà nu siintz. 19. deca muri

Irod. cata ingem l d0mnulai in semnz ivi-se lu Iosifz intra

Eghipetzgrai: 20 . sooalcî si ea coconal si mama lui si pasa

in tara crestiniler . cà'

murit—auama cela ce cauta sufietal co

cwudui. 2 1 . ela se scoalade lao coconut si mama lui si se

dase in (ara crestinilor . 22 . aus irz cd Arhilae inpdrzjéste

intra Ovr éi. in local lu Irodztatina-ssa. temé-seasolo a mérge,

céstepriimi in smnns. duse-se in laturé Galileiulai. 23 . si vine

in…ec‘

ildsai se in aetate ce se chémd Nazaret». sa'

se izbandéscz

iceré'

prrocilor . cà Naserei zice-se-va.

(Zac'

. III, I . In zileleacélé vine Ioanzbotezdtorîul . mar

ta:isiea in paslica Indei,lor si grafi ca: pocàigi-va. aprepi0-se

ama inpdrbliea cefl'

ului. 3 . acésté sàntzgrditele Isaieiprrocul

cegraise : glass strigs in pusiie. gdti{i calé'

dumnezeiasczda

répte face/i carzrae lui. 4 . acela Ioanzavé vesm intele lui. de

pdrade cam ila. si bràude aureapre mijlocul lui. si màn/carélui era mugun . si m ieare sàlbateccî. 5 . Atance esirzcdirdele

Iem salimlénzii si to,ti Ovréii si toate laturile Iordanului. 6 . si

balera—se in Iordanzde ela ispavediea pacatele lor . 7 . vàzurz

neu!!i Farisei si Saduchei viindzde la botejuné lui gratilor : paii dencîpàrcd. cine spons [sic] vaaa sdfugi,ti decavine

neaniie. 8 . faceg'

i ama pied destainicb de pecdinlcî. 9 . si na

incépere,ti agrai intra voi. tata (lv Avraamz. graesen amu

Page 213: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster,

vaaa. càpoate domnul radica dein piatra adasta ree'

ar nla

Avraamz. 10 . asa ama si sàw ré làngd rddà'

cinile lemnului

zaee. totaama lemnul ce nu facepied bun); tàeatzva ti _si in

fac arancatzs. 1 1 . en ama botezzs voi cu apei intra pacitin!d.

f. veni-va dupzm ine mai tare dem ine caste. celui nw szdestat

nicacàl{unii aparta. aceia voi va boteza cudhul s/‘

ntz. 12 . ce

laie Zapata in mdnile lui. si curati-va are lui si adam -os

grà'

ul lui in jitni,te. eplévele va. arde in focal nestinsa

(Zac'

. 13 . In vreme aceca atance vine Is dein Galilei la

Ierdanz cdtraîIoan» a se boteza de ela. 14 . Ioan; ama aprir»

lui si graz eu trebaesczde tina a ma boteza si la vu cairb

mme. 15 rdspanse Is. zise cairei cla: lasb acma asa emu

caste cuvnn_td noao a uînplé toatzderapiate. 16. atance là’

sa‘

ela si botezd-se Is. esi ama diintr’

aps si laid desahiserà-se

lui ce riar ile. si vdzu dhal domnulai destiîngdndw-se ca a pa

rmnbu si vandapre ela. 17 ._si iaiaglass da in cer

z’

a grài:

acasia caste fiiul m ica lubitz. dereptb ela bine vruì'

u.

f. 68 (Zac'

. IV 1 . In vrémé aceca atance Is. fu cu dita! in

pastiea a se ispiti de diavolal . 2 . si posti zile patru-zéce si

apei fldmcînzi. 3 . si apr0pie-se càtra ela ispititoriul s i zise: sii

esti fiiul domnului zi dein pietrile acé'

sté'

pdine sà fie. 4. ele

rdspanse zise: serisacaste nu cupàinenumai viu va fi ama!.ce de teate w vintele ce esa dein rostal damnului. 5 . atunce

lue eladracul de in sfnta celate. sipasa elepre arepile be

séreciei. si grdi lui. 6. sd asti fiiul domnului arancd—te jess.

serica ama caste où'

. ingerilor tdi ais-ai sd te feréscd si pre

ruini lua-te-ver . sdnu cumpapoticnesti depiatrapie'

orul ta'

u,

7 . grdi lui Is. Zara scri85 caste: nu veri ispiti damnezeu dom

nul ida. 8 . iarb lue ele draoul intra mdgurz innaltd foarte

f, eh si arditi lui toatd inpd/rdliea lumiei si slava ei. 9 . si grzîi

lui : acésté taata jie da.-voi daveri cddé de mi le ver i inchina.

10 . atunce gra’

i lui Is. : dra-te de la mine satana. seriszama

caste: domnului damnezeul ida inchina-tever i siaceiueaunaea

stufi -veri. I l . atance ldsz ela diavolul si eatd ingerii apro

picara-se si slujie lui.

Page 215: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

cati genitii pdntrzzdereptate adacelora e inpdrz!iaa carlului.

I l . ferica!i sali cdndz inpnta-vor vaaa si geni-vor pre voi si

zicztota rele cavinte pre voi. mdntzpentru mine. 12. buen

m ii-ta si vaselifi—os cdplata veastrzmulta e in cer inre. asa

ama genica prrocii ceca ce era mainte da voi. 13 . vai soli

sarepdmzntzzlui; da se va sarein°

zpzzfi cu ce se va sdra. de

nam icdnn va fi déciaa. nuznai varsatb sd fica afarzsi ci!catzde oamemi.

( Zac'

. 14 . Zisa domnul ucenz'

cilor lui voi sati lamina

laminez'

. nnpoate cetaté asczznde-se. in vrc‘

ihul délulzzi siduda

15 . neee aprinde lzmzzînaré si sci e pui in dupb dose ca in

svéstnicb . si laminéza taturor alti-sz in casa. 16. asa sà"so'

lum iné/zé lamina voastrz inainteeamenilor ca sà cazzale

voastra frane lucm ra si prosiw i-se-va tatslz vostra ce cash:

in carizzre. 17 . nn va pare cd ama venite sd spaz—gb ca .e?

inpln. 18 . dereptzz ama gràesoz vaaa pànz va trace aerial

si pdmzntzzl si trdsurzuna san una zgzrzetzzrz nn va trier

da légepoinzvor fi leale: 19 . cine ama sparge-va una turi!»

tnra da acesté mtaile.

_sz

inedia-va asa aamenii. mica chémz-sv

in pdrb ,tiea cefi nlzzi. tara cina face si incalza acesta nuzrz

chémz-se in pdrstiea cerinlui.

(Zac'

. 20 . Zisadomnzzzl m enicilar lui :'

grdesczama rom

cddann se va izbzndi dereptaté vaastrz. mai cretese de cir

tularii si farasezznn veti intra inpdrztiea ceriuluz'

. 2 1. aa: i!i

9" cà ziszfu vechilor . nu acide. cine ama ncida. vinozza/tzcaste

judecateei. 22 . cine grdesta fratele lui osare. vinovats

gleateei. taracinezicenebune. vinovatz casta inmatca focului.

23 . daveri ama aducadarnl tdzzcàtrzaltare. si acieapomezi

veri cà fratele tau are cevapre tina. 24. last aciea dem i (in

inainté oltariului si pass mainte da te inpacz cu fratele idv.

si atuncevanz-ven szadnca-veri darzzl tdzz. 25 . fil inpdczndu-tr

cupdrzsul tiizzm rdndz. ainda asti in cale cunusul sdnudé

tina pdrzszzl judetului. si jndetnl da-te-va slugiei, in temnill

am nea-te-va. 26. dédevàrzgràesoatie. nuveri esi décieapà'

flb

cdndzvari da apei vréme.

Page 216: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 217: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 219: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 220: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : VII, 4— VIII, 13. 2 11

dihiaarb n’

am 5 cmzasautnvai. ducatùaz; da la m ine moratori

(Zac'

. 24. Zisadamnul : tataama cela ca ande cuvbntul

miau acasta face-l-ou. a mine-se a barbatb intelept5 ca zidé‘

ste

casa sa spre piatm . 25 . si dastinsarvplat. si vinar 5 M urale.

suflarb vdnturala. si aprira-se spre casa acéea. si nu càzu ad

tamaia lui era ama da piatrzs. 26. si tati ca aud5 cuvàntul

miau acasta. si nu vor fave. ai samdup a barbato naa ce

s» zidésta casa tui sprenasipb . 27. si pagar5r» plai si vinens

rdura si safiam vantare. si aprirvsa da casa aeaea si càzu.

si era frangeraai faarta. 28 . si fuadndb sfl'àsi I s. cuva

'

ntat

«casta. m iram-se glaatala da invii!5turila lui. 29 . era ama in

vita ai ca daspunsb aibmdv si ma ca cà'

rtularii si farisaii.

VIII I. si destinse alb dein cadm pra arma-i margé glaala

multa. 2 . si iat» stricatb vine si inch ina-se lui gra'

i : doamna.

sàveripati sàmb cantasti. 3. si tinse mwa Is. pipbi als grati

vain, cur btésta-ta. si aciea canti lui stricbcì’

uné. 4. si grai lui

Is. vezi namàmvea sànu spui. ca ta da da spune practilar si

da darai. ca zisa în léga M aysi in mà'

rtariaa lui.

(Zac'

. 5 . In aramea acéea. intr5 alb in Capam aumz5 f

apropia-se calrs al sutafi ul, ruga alb , grc‘

iiaa. 6. doamna, caca

nulnmiau zaca in aasn slab5 iutapatita. 7 . si'

grai lui Is. an

vainvani s i'

-l vata vmdaea. 8 ._si ràspunse sutasal zisa. daamnr»

nu sinth dastainicv la catiba masei margi. ca tracdndnzi au.

cuvdntut si se va vindaca coconutmiau. 9. si ama au amb

sanib supt5 despusb. ams suptb mine vaimat. szgràasavunuaa

sàmarg; si mérge. si attua sà ma si vma. szrabutmiau. sà?

facb aéasta si face. l o. anzi Is. si se mum szzzsa mà'

:rgzsta

rilor dups alb . dédavcîm grdescz; vaaa. nace in orestini at5ta

credin,td nu aflatu. l l . gràascv vaaa camulti dein rdsbritb si

de la am a veni-var si var raposa cu Avraamv si cu Isaach

si cu Iaaavb . intra pdraiiaa cartulai. 12 . a fiii inpdrvtiai goniti var it in tunérecal da afar5 . aciea va fi plà

'

ngara si

scrà'

sniré dinjilar . 13. si zise Is. sutasului. pas» si ca craxi

fic (ia. si vin.d coaanulv lui in acela aas.

Page 221: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 223: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

data nastina si vine inchinz-se tui gr 5i. adfiea me‘

awnumuri.

ce sd vii'

sti rvdici'

màna ta spre ea si va inviea. 19 . si se

souls Is. dupb etapurcésb si ucenicii tui. 20 . si adees muearea

ce i cura sànge da daisprdzéce ani. aprapie-se dein-name::

tui. si se atinsedapaatete vesmintetar lui. 2 1 . grati ama intru

alb cci sd sé'

rb pipbi numai da vesmintete tui, vendeva!» ars

[i . 22 . Is. se intaarse vazn ea si zisa: indràznéste fia. cradinia

ta vendeca-te—va. si vendecatb fu muaaré dein éasut acasia.

23. si vine Is. in casa judelui si a va'

zu rà'

pasatzs si gtaateta

varavindb . 24 . si gra‘

ti tar : ducati-vv adn’

au mur it5 fata ce

daarme. si'

—sl; baitajoeb di'

nsut. 25 . cdndv ganita fur» gtaa

teta. mérsa S l aprznsa ea da mdnzs si se seul» fata. 26. si esi

vésté aceea prespra tot:;pttm 5ntutaceta.

(Zac'

. 27 . In vrémé acéea. si trecu dacica Is. dum als

margé dai orbi chemàndz si gràiea. m itueste-na doamnafitul

tu 28 . venitut lui in casi;. aprapiiarv-se cdir’

vnsutorbit.

si grbi tar Is. : aradeti ed pocho aéasta face. grdirz; tui ai:

doamna. 29. atunce sepipbi daachi’i tar si grai dups cre

denta vaastrvfia vaaa. 30 . si deschisem-se achii tor si sintie

tar Is. si grbi feriti-vb nim inasdnu stia. 31 . ai se duser5 $i

spuservals.prespretat5 pttmm tutacata. 32 . aeaea esir b . adm

aduserp càtr’

5nsut amp mutz; si turbata. 33 . si goni turbata!

agr5i mututsi miram-seM raadate si gràir». ednece—diniaarn

nu séu ivitb asa in orestini. 34 . fariseii gràiea. da judecii

dracilor ganaste dracii. 35 . si inblzsndv Is. in ceib !ita taa1esi

arasete inv»!a in gtaateta tar . si miirturisiea Eghtia inpdn

tici. si vindeca taata baatete si toute darur ita dein aammi.

Zac'

. 36. In vrém é acé'

ea vazn Is. ndraadete si mila

stivi-se di-insii. edera smintiti si aruncati ca aile cen’

aupà

start'

u. 37 . atwnce grai ucenia'

l or tui : sacerbc‘

iwne e multi. si

tucrviar i putini. 38 . rugati-v5 ama domnutui secarbciunei

ca sii scaa!5 tucrblarit spre secaratut tui.

( Zac'

. X,I. In vre

'

meacaa si ahamb dai-sprv-zaca inot

tdtari ai tui. déde tar despusb spre duhure necurate ca sdte

Page 224: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : IX , 19 — X , 2 1, 2 15

ganéscz ai. si sii vendace taate langarite si taate boalele. 2 . a

doi-sprn-zéce apati numata tii sàntzs acé'

sté. intai S imon» ce se

sica Pàl ru. si Andrei fratate lui. si Iacovna lui Zavadeiu.

si Ioan5 fratate lui. 3 . Filipb si Varthalamei. Thomaz. si M athei

Vamesut. Iacovna lui Atfeu. si C hetivei ce se zica Thadei.

4. Simone C ananilv. si Inda diin Scarianb . cata ca suvàndu

alt. 5 . acai dai-sprd-zéce tramase Is. zise tar szgru: in caté

pàgsnit0 r nu me'

rgeti. si in cataté de S amaria nu mérgeti.

6. si pdsa_fi mai vràtas cairn aile ce-sti parite in casate cra

stinitor 7 . inblmdn mdrtum'

sifi. grà'

iti ad aprapiase inpàrb

fiea cariutui. 8 . batnavii vindecati. misbtifii curntiti. dracii

goniti. in einste tuat-atz'

in cinsta dati.

(Zac'

. 9. Z isadamnutucenieitar lui: nn castigareji aurz»

nace argintzs. nace aramepre. brenete vaastre. 10 . nevepàina

în cate. neve daao vesminta. nace cdltuni. nace taeagb . destai

wich emu easte tucrbtar iut hraneei lui. 1 1 . in ca aetate vreti

seuinaras» intra ispiti_ti cine inlru ea destoinicveaste. si aaiad

fiji pa'

nnveti esi. 12 . intrb in case! sdraiati si ziceti : pace

cascai acestiea. 13 . si dava amu fi casa dasianiczs. veni-vapa

catavaastre pre ai. tare danu va fi destainicb . pacatavaaslra

càtrs vai întaarce—se-var . 14. si cine nu var priimi vai nace

«scatta-var cuvinta/te vaaslre. asindb dein cash san dein cataté

eeeee. scuturati prahut dein pie'

aarate vaastre. 15 . adevdrp

grzescp vaaa. mai insorb va fi pdm 5nlutui Sadamutui si a G o

morutui ta zisa judecatai. da cetetiei acaiea.

(Zac'

. 36 ) 16. Zisa domnul ucenicilar tui : adecìi au tramite

voi ca ailepri m ijtacut tapilar . fiji ama intetepti ca sarpete.

si intregi caparumbii. 17. tuati-vnamintada aameni. da-varn

emuvai in gtaate. si sdbaruta lor bate-var voi. 18 . si inainte

vlddicilar si inpdratilar duse veti fi peintrn m ina. intru mar

luriaa tar szlimbilar . 19 . cdndnducevvar voi. nn vb gm'

jirati

cuma san ce vati grbi. da-se-va vaaa in a aceta c

'

ass ce veti

gni. 20 . nu vai amzzveti fi gràindn. ce dhul tattlui vastm

grai-va inim voi. 2 1 . ala-va frateprie fratepremaarte si

Page 225: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

tatstv fado/ral. si seula—se-var feéarzzpre p5rinti. .si m ida-vor

ai. 22 . si vati fi urtig'

i derapte numetam ieu. cela ce va ràbda

pa'

nn în sfrnsit15 acata nzdntuitv va fi.

(Zac'

. 23 . Zisadamnutucenicitar tui : canduvdvar geni

vai dein cetalé aéasta fugiti intr’

attn. darapin amu gràescz

vaaa. nuveti avé'

a sfregi cetà'

tita crestinilar plinava veni fiì'

ut

amenascn 24 . nu e ucenicut pespre dascatb. nace robutpe

spre stàpbnul lui. 25 . saséste m aniaut sà fia ca dascalul lui.

si rabul ca damnut lui. dadomnul cascai Vatzevuta zicw i. cu

cà'

t5 mai vràtas fà’

maiai lui. 26 . nu vb tamarati amu da ai.

nemici; nu e acoperit» ce sei nu se descaapere. si tain5 cae

nestiutb sdfia. 27 . cagrc‘iascnvaaa inim tunérec , gràiti intra

tuminv. si ce intru uréche auziti M rturisiti inim acapare

màntz. 28. nu vptémereti da acea caucigntruput. suftetutnu

painacide. témeti-vb mai vràtas da cata cepaata sufietut si

imputpicarde intru addncu. 29 . an nudaaapàsbrétepretu

esau—se intra file?-tu. si nace una da calanu cadeprepbmbzzl b

fàrb letzte vostra. 30 . vaaa si pàrut caputui tat» num»ratz

easte. 3 1. nuvvtémereti ama damultapasbri mai buni sati vai.

(Zac'

. 32 . Zisa damnat ucenicitar tui : tati amu ce mz

marturisescb naimté aamenilar . marturisi-vaiu ci» si au inainte

tat»tui miezz ca e in ceriura. 33 . iar 5 cine se va tepbda da

m ine nainté aamenilar . tepbda-mb-vaiu da alb si azznainte ta

tatui mieu ca a in aari'

ura. 34. nn vvpara ed amb venit» sd

arua paceprapbmbntb . n’

amv venitb ama sii ammenpace

ca spain. 35 . venitzsamb ama sà inpartu amuln la tatbtb lui

si“

fata la mamb sa. si navasta la saacra ai. 36. si vràjmaszt

omut [sic] dein casa tui.

Zac'

. 37. Zisa domnul : cina tubaste tatalv san mzznza

mai vrdtas da m ine nn e mia destaz'

nicb. cine tubaste feéarul

san fata mai vràlasb de mina, nu e mia destainiczi. 38. si

eine nu aa cruce lui si dm nm ine sii maryv nu e mia da

stainiaz». 39 . atzmee rdspunse Petru. cine afin suftetul tui

darapinm ina. afia-va ele. 40 . si cine da voi przzméste mina

Page 227: glottologico italian0 - Forgotten Books

G estor ,

graz_ti castn amnmiinantar iu e si vinn bautariu e. vamesitw

sofia si pàcntasitar . si deraptn sa intelapciune da fedorii ai.

(Zac'

. 20 . In vremeaeaea, incapu Is. a inputa cetnti

tar . ce intrzzcata furn multe tnrii. 2 1. aman tia Horazina

amarn {ia Vithsaida. càazzvrutnfi in Tirnsi. in S id0nntàrie

ca au fostn intru vai. da muttn amzz in càrpe si in venus»

pacni—se-vra. 22. insngrà/escnvaaa Tirutui si Sodanului [sic]

mai insorb va fi ta ziaajudecataai da cntnvaaa. 23 . si tu Ca

parnaumncapnnnin ceri innatti-te, pann la adndestinge-veri

cci da‘

u vrainfi intra Sadam taria ca azzfastn intra voi. fir

arn fiindnpiinn la ziaa da astnzi. 24. insngrdescn vaaa. cà

pnmnntutui Sadamzzlzzi mai insorb va il la ziaa iudecateeide

cntn tie. 25 . intra acata éasn rdspunse Is. grbi : ispavedesw

,ti-mn doamna. cerintui si piimnnùzlui. ati ai asczm snacésti

dapre intetepti si intetegntari si dascaparit-ai acélé cocanitar.

26. ai pàrinie. cdasa fu bunnvréra innainté ta.

(Zac'

. 27. Zisa domnul uccnicilor tui taatn mia date

sdntnde la tatntnm in [ sio si niminanu stia fiizztnumai tatnln

nace tatntncine-lnstia numai fitul. si cui va vra fiiul a da

scopari. 28 . vaniti cairnmine tati ce v’

ati astenia; si inservi

nati si eu ra'

posa-vn-vaùa 29. luati jugzztmieupre voi. si in

vdta-vn-vati da mine cd blandi; sdnin si smeritn cn inima -Si

aflap ati ràpazzsnw fletelar vaastre. 30. jugutmiazzamudulce

a si sarcina m è tusaaré aa.

(Zac'

. XII 1 . In vrémé acéaa margé sdmbata pre tàzm

trul samanntur iai. zzaenicii tui flàmnnzirn. incepzzrna zmzzlgsÎ

spice si a manca. 2 . fariseii vàzurnzisarn tui. adecducenicu

facncenn se cade a face sdmbnta. 3 . al:; zise tar n’

ati cetilb

ca fdcu D avidn cands flamnnzi insusi si ceca ce era cunasd.

4. cmnnintrnin beséreca damnzztzzi. si pdinanaintapusca [sicÎ

miincn ca nni-se cade lui a manca. nace celora ce era a!

nasut numai papitar una m 5 . san n’

ati cetitn in lége. cà

sdm bnta papii in basarecn. samanta spurca si nza—sn vincenti.

6. grciascnvaaa ed beséreca mai mare caste cicca. 7 . daati

Page 228: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : XI, 20 XII, 29 . 2 19

sti ce vasta: milosteniavain, nujrdtvn. nacediniarnn’

ati asandi

nevinaoutz'

i. 8. domnzzt ama caste samantnfiiul omenescn.

(Zac'

. 9. In vrémé acéaa treca Is. da aciea. vine in

gtaateta tar . 10 . si adeod amneraaciea avé o mannascain.

si intrebarn eingrnirn. . sa se cade scimbnta a vindaca. dapra

ein sd grtiascn l l . ein grài lor : cina caste deîntm voi omn

cine are m a una. si da va cadasambnta in groapnnu apn

ca« va insi o va sconta. 12 . èn edtzzemai bunnomni da oaea.

déci cada-sea sdmbnta bine a face. 13. altmae grai omzdui

tinde mana ta si tim e. izztnri-se sdnntoasn ca si alattn.

(Zac'

. 14. In vrémé aeaea sfatnfdcurnfàriseii pre Is.

camb daetnsci-tpiaarzn. 15 . Is. intelagu[sio]duse-se daociaa.

in vrémé aceea. si dupneinmarsernnziroade matte si vindecn

ai tati. 16. si cantani lor sd nu aeave facn ein..

17. ca sd se

izbdndescn grditele Isaiei prrocul ce grniea: 18 . acesta fitut

mieu ca einvm iu. iubitizzt[sic] m im pra einbine vrzzsufiatzzt

miezi . pzm e vain dimi micapre ctn. sijudecatn limbitor spuna

va. 19 . si nn vaparanei neveva striga. nace anzi-va nimanain

rdspnntii gtasul lui. 20 . si trestiazdrabitnnn va frange. si inzd

aprinsnnuva stinge. pannva scoala la biruitnjudecatn. 2 1 . si

pra nunzale lui timbite upovnirn. 22. atzm ce adusarn cu [ sic]

dinszztarbnsi mntn. si vindacnein. camb orbutsimututgràiea

si canta. 23 . si mira-sntotnnorodut gràiea audoornacasia

caste Hs. fii lu Badb . 24. farisaii anzirnsi gràirp. acesia

nusanatadracii num i. cuValzevuta judecz'

i dracilor . 25 . stiu

Is. czzgatate lor zise tor : toaininpdrntiea ce se inparte daazz-si

M easte. si tootn celatesan casa ce se inpartedaea-

si nuva

sia. 26 . si da va gani dracutpre drac. da sézzinpàîrn

tiin. camb ama sta-va inptirntiea lui. 27. si sà si eu cu Vat

zevzzl ganasendracii. fec'

orii vostri cu cina scoala-vor . darapin

aceea fi-vor vaaajudacntori. 28 . e sneuazzjudecata domnutui

gonescn dm oz'

i. ama ajuns-au pre voi înpnr;tiea domnutzzi

29. sazzcum poeta nastz'

na sd intra in casa taretui. si vasale

tui sri spargn. danu va lega intni tarate. si atunce casa tui

pràdama.

Page 229: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

( Zac'

. 30 . Zisa domnul . cine nu e cn mine, pre/spre

m ine. cina zza-

sn adunn cu m ine rdsipiava. 31 darapinacéaa

gràascnvaaa. toatngresata wta-se-va aamenilar. iarnca epre

dhutnnu se va aria aamenilar . 32 . si da ente ori grbi—va cu

vnntnpre fitut omanascnerta-se-va tui. iarn cine va grati pre

dlizil sfntnnn se va ar ia tui. nace in cesta vaenm a in cela

ca e sci fia. 33 . san face-va tamnzzl bunn. si ptadut bunn. san

face-va lemnzztràu. si ptodzzt tui ràzz. pre pladnama tamnut

cunoscutnva il. 34. faéor ii nàpnrciai. cumnpzzte,ti bine gnai

riti fiz‘

ndzs. diin rdmasutinim ici. gara t e. 35 . dulce om .

da la dulce inimn scoala dutéa!nsi hitténnomnda la hitténn

inimnscoala hitlensug. 36. grdescnvaaa. cd totn cuvnnlul de

sartn ca graescnaamenii. cla-vor da cata rdspzznsz la ziao ju

dacateai. 37. da cuvintete amu ate tate dereplw/tepezi . si da

cuvintete tate asandi-te-veri.

( Zac'

. 38 . In vrém é aceca. apropiiarn-se cittrn Is. aere

cariz'

da cartulari si farisei grdirn: invdtntoare vremnda la

tina sémne sti vademn. 39 . ein rdspzmsegrbi tor : rudnhitténn

si pré-iubiloare. sémna cantati. si sémne nn se var da vaaa

numai sémnete tu Ianaprroczzt. 40 . camb fu Ianapr rocutin

pbnlecate cytzzlui trai zita si trai nopti. asa va fi szfitnl ome

nascn intra inima pdmmtutui. trai zite si trai naptz'

. 4 1. M r

batii N inevzzai. scuta-se-vor ta judecatn. curada ac'

asta szostin

dima ea. cdpocni-se-vw eu mdrturiea tui Iaana [sio]. sziat»

mai mare e da Iana aciea. 42 . inpnrntésa da la amiazdzn

scula-sam ta judacatncu rada aéasta si osandima aa. advani

da la margin:? piimm tutui. sd auzn intetepctuné a tu Soto

monn. si iatnmai mare da Sotomannacicé. 43. cdndzneon»

ratutdhnease dein onzn. inbtnpre in tnzznlru in locura far»

daapp caninrdpauspsi nu afin. 44. atarmegravaste. intoarce

nin-vata in casa mea da unde amb asitn. si vine si afinde

sarinsi nuitzzratnsi infrdmsetatn. 45 . atance duca-se si ea cu

nuszztsaple atte duhuremai iu_ti daèn. si inlrntdczzescnaeiou.

si fi-va apoea omutui acetuaa mai amarnda întaizz. asa va

fi si rudei acaetiea hitténn

Page 231: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

jatuitn sci vazn ca vedeti si nuvtizzzrn. si sà auznae azzzi1i si

nuauzirn. 18 . vai auziti pilda semdnniurz'

ei. 19. totn cata ce

ande w và'

ntzzl inpnrntiei si nza-t intetége. veni-va hitIénul si

ràpéste totncae semdnatnintra inima tui. aeaea castepre cale

samandin. 20 . tarnsemdnntura sprepiatrnacata caste ce ande

cuvnntzzt si ama azz bzzaurie priim éste. 2 1 . si n’

are rddncinn

in ein. ce candnvrM e caste. fiindngrija san goanndareptn

cuvnntut. amu stiblziznisa-va 22 . tarn samanntura in spinz’

acesta e ce anda cuvdntzzt si da grija vécutui acestui si insa

tnciuné bogntntiei nécnm vnntul si fdrnrodfi-va. 23. îarn .se

mnnntura sprepnmnntn bunnacasia caste caande cuvnntut si-t

30 a intetéga. cata ama ptad aduce si face. neslinepann la a sutn

nesline sasa zaci. nesl ine trai zeci. 24. si attnpildn spzzse

tar grbi.

(Zac'

. Zisadamned: podobéste-se inpdrntiaaeriulzzi. omni

ce sémnnnbunnsdmnnz’

nspreagru lui. 25 . inadurmitzztadme

nitar vinevrdjmasul lui. si samannplévetepre mijlocul grà'

u

tui si se duse. 26 . candn infm nzi iarba si féceptad atunc

e

se zvi siplavilo pre in mzjtaczdgràzztzzi. 27 . vinarnr obii dom

nulzzi. zisern tui : doamna. nu bunn sdmm!n semanas-i spre

agrul tau. dein cdtrzzaama araplévitn. 28 . einzise lor : draoul

omnacéea féce. rabii zisern tui : veri ama sà mérgemn si sà

ptevimnea. 29. einzise ba nu. sdnn eum-va zmzzlgnndnpié

vita. sdrapati inpreunncu ea si grdulzz-l 30 . ldsati sti créscn

amdndaao de-prezmnpdnn la seceraln. si in aramea secera

3oh tutui ziaa-vota secantorilar . adunatz‘

întdiptévita. si o legati

ea inanapi ca sàarznaa. agràutadunati injitnitamea. 3 1. si

altnpildn spnse tor grai.

(Zac'

. Zisa domnul : padoabn aasta inpnrntiea cer ialui

gràzzntutzzi damustari. ce tua omni si semmn intra agrutlui.

32 . ce mai micn caste da toate samentete. e candn creste mai

mare caste da toute vérzete. si va fi temm . ed vinnpasnrz'

le

cartulai. si adihnescn spre sttnpurete lui. 33 . si att; pildn

grbi lor . padoabn casta inpdrntiea certutzzi. cavdséla ca a tuo

Page 232: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : XIII, 18 52. 223

muearé si a acopar i in fninnda trai matsuri poinz; cdndndos

pirn toate. 34. acélé toate grni Is. in patriva ndrodzztui. si

fa'

rnpitdnnaniannn grai edtr’

nnsit. 35 . ca sd se izbnndéscn

iceré prrocilor cegràirn: daschidavotu inpitdnrostnl mien.

si vota ru‘

tyni asczznsete dein tocméta tumiat. 36. atance lasb

gtaateta si vine in casn Is.

( Zac'

. In vrémé aeaea si aprapiiarn-se cdtrneinncenicit

lui si grnirn: spuna naaapitda pléveei si a grnntni. 37. etn

.z‘

ispunsnzise tor : cine se'

mnnncé sdmnntnbunncastefiintome

:zescn. 38 . e agrntcaste tnmé. e bunnsdmnntn. acasté santnfiz'

eptévela stintnfiii nepriitor iutni. 39 . e vrdjmasnt

cc a sémnnncastedracut. a secernctuné sfrnsz'

tutvéeutuz'

caste.

e secarntorz'

i inger i'

i sdntn. 40 . cdvornamu adnna ptévita. si

in fac arde-omar . asava il in sfrnsitnl vécntni acestnea. 4 1. tra

mite-va fiîzzt omenason ingerii lui. si va adnna tati sabtnzni

torii dainpnrntiaa lui. si faentoriz‘

farn lége. 42. si drunen-iva

in cuptorint da fac, aciea va fi ptàngare si scrnsniré din

tilor . 43 . atnnce deraptii lnm ina-se-var inpdrntiea talntni lui.

si cine are urachi da anzire sà anzn.

(Zac'

. 44. Zisa domnutpilda ac'

asta: padoabnaaste in

parnica car-intni. comoarn asannsn in satn. ca a afin amb

ascunsn. si da bucuria mérse si totn cain aan vdndn si anm

pnrnsaint acata. 45 . iarnsi padoabn caste inpdrntiea cafl utui.

omni nagnintorin ce canin bunnmdrgnritarz'

. 46. si afinnnnt

da mnttnpreln. duse—se da vàndn talb càtnavé

.si-l cnmpnrn. 47 . iarnpodaabn iasta inpdrntiaa car intui. nii

codnt am neain in mare si da totn némut adunarn. 48 . ce

cdndn se inptn. …si—l scoasern eln ta margine. si sezurn da

atésern bnnit in vase. e pntrezii tepndarnafarn. 49. asa va

în cumplilutvé/cntni acestnz. szvor esi ingerii'

da vor até'

ge

rdii deinmijlocul dareptitar . 50 . si-i vor arnnca in cnptort'

ut

de focn. aciea va fi ptdngere si scrnsnire dintitor . 5 1. si grbi

lor Is. intetégeti acésté toata. grnirn lui ai doamna. 52 . ein

zise tar : darapt acéaa tatn càrtntarinl invate—se inpdrntia ce

Page 233: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 235: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 236: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 237: glottologico italian0 - Forgotten Books

G estor

( Zac'

. 6. Zisa damnat: tuati-vnaminta si vd veghéti da

covt‘

iséta fariseitor si a sadncheitor. 7. ai se cagatarn intra ai

grdirn. cdpnina n’

amn Inatn. 8 . intetése Is. zise Ior ee cage

tati intra voi patinn-credintn ed pnina n’

ati luain. 9. an mz

intetégeti nace pomeniti cinci paini a cinci mia. si odia co

snre taatn. 0 . san patrn paini a patrn mia. si cate cosare

tuatn. 1 1 . ottnu intelégeti ce da covnséla farisaitor si soda

ehaz'

lar . 12 . atance intetésarn. cit(nu) zise feriti-vndacovdséla

painei. ce da invdtntara farisailor si sadncheilor .

(Zac'

. 13 . In vremeacéaa. vzne Is. in tataré C hesariei

la Fitipn. inirebnacenicii tai grni : cinemngràescna aame

nii cà snninfiiul omeneson. 14. ai zisern: unit ama Iaannba

tezntoriat. attii Ilie. iarn altii E ramiea. san anni daprroci.

15 . grai tor Is. voi c‘

ine mngrditi a fi. 16. Pdira zise, in asti.

Hs. fitntdamnnlui via. 17 . si rdspnnse Is. zise tai : feramin

asti S imone fecit Ioanei. cd irupat si sdingeta na ivii tie.

ce iaintnmieu ce aasie in cezstnra. 18 . si azztiegrdescn. cdin

asti Pntrn ce spre aésia piairnzidi-voia beséreca mea. si asa

adalai nn invince ai. 19. si dapot'

a tie chéea inpàrntiez‘

ce

r intai. si ce veri lega pre pnmnntn. fia tegainin ceriare. si oe

veri deztega sprepnmnnin. sd fia deztegatn in ceriara.

( Zac'

. 20 . In vrémé acéea, vantanz'

Is. ncaniait lui. ne

mdnai sitnn zionadacasia caste E s. 2 1 daaciea incapa Is.

a spuna neanicitor ini. cà se cade lai sdmarynin Iarstz'

mn.

si matina chinai de bnirnni si întdi praotitor si da cartulari

si ncisna fi. si a ireea zi lame-va. 22 . a Filtra incapa a ziaa

tai grni : milostivnasti in doamna. n’

aa a 18 tia acata. 23. eta

se întoarsazise ta Pdiru: pasndupnmine satana sdbtaznn-mz'

asti. cci nu an/yati céié ce sanindamnezeesti ca omene3iiia

24 . atanca Is. ziac acanicitor tai.

(Zac'

. [Zisa damnnl ncenicitor tai.) cela ca vradapn

m ine sdmarynsase tépede da sine si sri—snea cm cé lai dupn

mina sii vie. 25 . cela ce vrasnfieiat tai a mnntai picarde-M m

etn. e cala ca vapicarde snfieinl lai darapinm ine afia—si

-tva.

Page 239: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

nearedinéoasnsi riizvrntitn. panncàndnvota fi cn voi.. aducefi

mi ein inconce. 18. si cantani lai Is. si esi dein eindizaon. si

se vindecnfec'

orul dein éasatacela. 19. aianca marsernace

niait cdtrn Is. insnsnzisarn ini: darepce nai nn puinznngozzi

eln. 20 . Is. zise lor . darapinnecredz'

nta voasirn. darapingr6ezcn

vaaa, sd avati credizztn cainnin grnantzzdamastar in. ziceréti

codrului acestni traci da acicé. incola si arntréca si nemicn

n’

arnfi vaaa. sd nn sepaain. 2 1 . ac'

asia raynna ease nwnzu

ca zngndani si cn posin. 22 . tdcaindn ai in G alilei. zise lor

Is. pridndz'

inareafl fiiul omenascninmanila o’

amenilor . 23. si

acide-vor ein. si a treea zi scala-saw . si sordbiti farnfaarta.

24 . vinernai in Capernazzmn.

Zao'

. In vremeaeaea apropii‘

arn-se acea ca era dein

drahma ca'

irnPdtrzzsi zisarn: invdtniofi al vostra nn va da

dein drahma ceziaa-seposadn. 25 . grni lor : ai. si cnndnmarsa

in casn. asieptnein Is. grni. ce ti sapara S imone. inpnrntiea

pdmnntntnz'

despre cina ian dajda san bnirn. da la ai ini fit.

san da la striini. 26. grni lai Pdtrza da la. striz'

nnz'

. zise lui Is.

ama slobodnsdntnfil . 27 . ce sana siibtnznimnai. ce destinge

la mare daarancnanolita. si ce aintaprindepeste ia-in.si des

chidegara lui. si veri afia cruce. acata ea ate-lnddtor . darapin

mine si darapintina. XVIII I. in a acata éasn.

(Zac'

. [In vremeacéea] apropii’

arn-se acari-ici! cairnIs.

griiindn. amn cine mai mare taste intra pdrniiea car‘

z'

zzlzzi

2 . si chemn Is. prancai. si»tpasa in miilocnda ai. 3. si zise

darapingrn/ascnvaaa. cd sd na vn intoarsetnsi safitz‘

ca fa

c'

orii. nu vati mérge intra inpdrnfien cartulai. 4. cala ce se

va smari capm ncal acasia. acata casta mai mare inparntz'

ea

ceriatni. 6. cata ama ca vapriimi fec'

ornasa in nnmelamica

mine priiméste. Iarn ce va sàbtnzni anni da acesta mitzziez'

cc

crednintra mina. mai insorn lui Iarnfi sé;-snspdnzzzre o rn

snitna satnlzzi da éafa lai si sd se afande in votbzzra miim'

ei.

7 . vaa tamiei da snblaznn. nevoe caste m a a veni sàblaznote.

insd vai da omai acata ce sdblazna inbln. 8 . e sn térnmà'

na

Page 240: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 241: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 243: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

nut stavaei lai. sddé« vati si voi spre daaa-sprazéce scanna.

sddé-vetz'

a jndeca daaa-sprn-zé0e rade ate Izraitilor . 29. si

toti cei ca vor ldsa casale-si. san fratii. san sarar ila. santa

tnln san mama. san maearé san fec'

orii. san saint dereptn

numele mica. ca a snin da ori va przzm i si vitata da vévn

dobnndi-ao . 30 . matti vor fi inizia apoi si apoi intnin.

Zao'

. XX,

Zisa damnal pilda acasia. padoabnvaste

inpdrntiea certnlai omal cà/sittorta. ce esi inpraannda damn

nétna mimi lacrnlari in viaa lai. 2 . si se trdgai ca lucrnion'

î

cu argininprazi. si tramése ai in viaa lui. 3 . si esi in a treile

cas. vdza altii stdndn in trngndeserti. 4. si acelora zise da

cati-vn si voi in viaa ma. si va va fl damptaté da-vain vaaa.

5 . ai sedasarn. tarnasi’

na al sa3ele c'

asnsi’

na al noaolaaosn.

fdcurn asijdem . 6 . intra’

na al ain-sprnzéce e'

as. asi si afin

atti stnndndeserti si grni tor ce stati acicé toainzina deserti.

7. grnirnlui : ednimené noi nnmiami. grni lor : ducati-vnsivai

in viaa ma. si ce va il damptaté przzmi-vati. 8 . sérn fa. grni

domnal viei cdirnderagniariut sda : chemin-mi lacrntar it si-ln

dit tar plata. incapa da la apoii pann la intnit. 9 . einernvaaa

da la a ansprnzéceieeas. priz'

mirnargintnt. 10 . vinernsi ceca

inibii. pd/ré-le admai matinvar Ina. priimirnsi ceca cdtewizz

arginin. l l . priimirn si rdpstirn spre damnal. 12. grdindn.

cà vesteda apoi. an c‘

asnfécern. si taema ea noi fecesi. da

aîndnnoigraalnzileei si zndatzut. 13 . einrdspanse ziceannea

di insit soate na obidescntina. an na cn argz'

ntare téi tocmz‘

tn

cu m ine. 14. l'

a—ti al inn si te da. vain castata daapaz'

sddan

ca tie. 15 . an na sdntnvolnicnsdfacnce vota vraca al m ian.

sd ochtnl idu hitlénnansie. ad audulce sdnin. 16. asa var fiapoz

intnln. si intnii apoi. multi sdntn chemati putini-sn alesi.

(Zac'

. 17 . In vrézné acéea si intrn Is. in Ierstimn tao

doi-sprn-zécancenici insul si. in vale. si zise lor : 18 . adead (v)animnin Ierslimn. si fiial omenescnvàndntnsdfiamai mar ilor

pre0ti si cartulari. 19. si vor asandi einspremoarta si pri

dndiineln timbilor spre bnijocarie si ncidare si rdstz'

gnira. si

Page 244: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 245: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 247: glottologico italian0 - Forgotten Books

intetéserncd da ai grneaste. 46. si cduta ein sdprim ce se

temé dagtaate. darapinacéaa cdprracal einavé. XXII , ré

spanse Is. tarn. zise tor in pitdngrbi.

(Zac'

. 2. Zisadamnatpilda ac'

asta podabést’

a-se înpnrn

f. 5 1

tremésa robit lai a chema la nanin. si nnvrarnsdvia. 4. tart

tremése alti robi si grni. zicati ohanatitor . adecdprnnzzzl mica

gnl itn. fanaitm iei si hr5niti janglzéti si tata a gaia. venitz'

la

nanin. 5 . ai nnpristnnirn sdmaryn. unitama la satele lor. e

attit la negante. 6. attitprinsernrobitdosddz'

rnlor . si i ncisern.

7 . si anzi tnpnratatnacela mdnz'

i-se. si tramésa vainicz'

l lai. si

pierda ncigntorz'

t acai. si catntila lor arsern. 8 . atance grbi

rabitar lai nunia amn gaia ansie. chematitna furndesiaz'

nici

9 . ducati-vn ama in esital drnmnrelor . si cdti veti afta cha

mati-i la nanin. 10 . szeszrnrobit acai in rn:pnniiaa. adnnarn

tati cdti afiarn rdit si bnnit si se inptn nunia m…ai

11 . si intrn inpdratnt sz-i vdza .saznndn. vdzn uaica omnna

tnbrneatn in vesminte de nanin. 12 . si grni tai soate cam ai

venitntncoacena-avnndnvasm intedanunia alb tnczz. 13 . ciance

zise inpdratnl stagilar legati lai mdnilasipic'

aarete ai»! tanti

einde-lnarancati .atnin tanérecnlnda afarn. aciea va il ptdzz

garasi scrdsnire dintilor . 14. matti sdntn chamatz'

sipntizzi—sn

atasi. 15 . atance a.sirn farisait.

(Zac'

. In vremeacéaa sfatntuarnca sn-ln insula einca

cavdntal. 16. si tramésern cdtrn'

nsai acezzicz'

i lui eairadianii

grnirn: tnvdtztortzzle. stimncddédavnrnasti. in caledonnzalui

adavnrn invetz'

si na sacoti da nemicn. nace amn canti prc

féte da admani. 17 . zi ama nana ce ti sapare. mda-se dajda

a se da la chasarta an na. 18 . izzteiése Is. bitten-szn lor.

f. 52“ zise: ce mn ispititz'

fittarnicz'

tor . arniati-mi fior intnl

19 . ai adnsern lai argintit. 20 . grbi lor al cui clu'

pn ansia

scrisn. 2 1 . grnirnlai : a la dzasartzz. atnneegrni lor : dati lai

chesarta ca e a la chesarta. si la dzmzzzazan al damnnlui

Page 248: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : XXI, 45 XXII, 46. 239

22. si anzirn si se mirarn. si ldsarneinda sednsern. 23. in

tr’

acéaa zi.

(Zac'

. In vreme acéaa. apropitarn-se cdtrn’

nsut cadu

chaitgrdindnadnn va Il inviaara. si tntrebarnein. 24. grnirn

învntnlaara. M oysi zise. sdarnnestina mari nn va avefac'

ori

sdaa frataia ini mucare ini. si sà invia sdmnnta fraialnz'

lui.

25 . era intra noi sapte frati. si intdtnl insnrn—se si mari. si

na ava sdmnntn oe M snmucaresa fratelai ini. 26. asa si al

dotte si atntraile tocma pannla al sapiela. 27 . mai apoz'

da

tati mar i si maearé 28 . intra inviare amn. odrace daacai

sapte va fi mavara. cd tati amn o avarnea. 291 rdspunse Is.

zise lor : prilnsiiti-vnna stiti scripiara nace inrz'

ile damnnlui.

30 . inim viere [sic]ama. nn sevor tnsnranace se vor nutrita.

ca 0 6 ingeritdamnnlui in variare sdntn. 3 1. da invieramarti

tor . n’

ati valiinca e zizzvaaadadamnatgrnitn. 32. an sdntn

damnatin Avmamnsi dnmnazeninla Isaa0n. si damnazaal tn

Iacavn. nn e damna an damnatmartilor . ce ninvieitar [ sic

33 . si anzirnndroadete mirarn-se. da tnvntntnrila lui. 34. fa

intrebnanni da insit.

(Zac'

. In vreme aceea lege-invntntortal ispitiea ein si

grni 36. tnvntntoara care parnncz'

tn mai bnnnvaste in tage.

37 Is. zise lui tubaste damnezaa damnat ida ca toa/tninima f. 53"

ta si cn loin snfietal ida. si cn loin cagetnt inn. 38 . acésta e

îninaa szmai mare parnnciin. 39 . adoa caviinta ai. tubaste

vacinnl ida ca inzutz'

tina. 40 . spre avete daaapornncite toatn

légé $iprrocii spdnznrn. 41 . adnnatele farisailor inirebnai I s .

42 . grni: ce se vaaapare da hr istas. al cui fifa caste. grni lui

a in Bodn. 43 . grni lor Is. : cnmnama D vdncn dim i damnnlui

ohanza einsi grniea. 44. zisedomani damnnlui mian. sezz‘

«terapia ma. pm » vain pane tati dracit idi parinnpiéoarelor

iaia. 45 . san amn D vdn cn dhal domnzdai ein chama camb

alb damnnlui casta. 46. si nimanann pain ini rdspnnda cn

vnnln. nava czziaza cinedein acéea zi sd tntrébe sinda aciea.

Page 249: glottologico italian0 - Forgotten Books

G aster ,

( Zac'

. In vrémé aceea XXIII,

atnnce Is. grbi cdtrn

f. 535 ndrodnre si neaniciior lui grni 2 . spre scaannl in M oysz'

saznrnsezniar itcdriutarit si farisait. 3 . taata amn odiavnzion

vaaa veghéti. veghéti si le faceti. dnpn incrarete lor na faced.

grnascnamn vaaa si nn facn. 4 . tagarn ama iarngran ce na

e tesne a—inparta. si-inpann spre spaiete aamenilar . cn dé

gatale tor nu vor sii-ln rndica. 5 . toaie incrarete faan sd fia

vdzuti da admani. ldrgescn si hranitnitata tor . si se mdrescn

saptnpoaieta vasm intete tor . 6 . tabescn innainte a pane da la

cinn. si intntn sndére in gloaie. 7 . si sdmztaiata in trngnre. si

a se chama da admani invdtntoara. 8 . e voi nn vn chamarati

invdtntar i. ad anni easte atn vostra invdtniorta hs. voi tati

frati vnsenieti. 9 . si pdrintana vnchemarati voiprepnmnnin.

unni aaste amn tatninvostra ce vaste in caz—tara. 10 . neve vn

ctzamarati nd/sinvitori. anni caste amn ndstnvitortnln vostr a

Hs. I l . cela caemai mare intra voi sdfiavaaa singn. 12 . cela

ce se va invita insusi pieca-se-va. si piecatit înntta-se-var .

( Zac'

. 14 . Zisa damnat edtrn ceva ca mérsarn cà'

irnein

Indeit vatda voi cdr iutariiar si farisaz'

tfdtarnicz'

. admdncah'

casalevadnotar . si ca vinndadeparta rngnctani faceti. deraptz

acéea mai mare iaaveti osdndn. 13 . vai da voi cdriutari si

far isait fdtarnici ed inchideti înpnrntiea cartulai intra aameni.

voi ama nn mérgeti. nace cinaarnmérga nn tdsati sdmaryn.

15 . vai davoi cdriutari si farisei fdtarnicitar . cdtrécetz'

marti si

ascainsdfaceti anni credinc'

os. si cdndnva fi sd faceti einfitat

inzerniuz'

[sia] mai vrnios da cntnvoi. 16 . vai davoi partntori

da orbi. ce grniti cela ce se vajnra beséreciei dataria vasta

17 . nebuni si orbi. ce mai mare caste. aurni san baséreca lu

minéznaural . 18 . si cela ce se va jara altartnlni. nemicnnu

vaste. e cine sejurndarnrelor cc-snin vrnhni tai. datar ia caste.

19. nebuni si orbi ca e mai mare. dararete. san altar ini vv

sfintésie darnrele. 20 . cala ce sejarnaitartntni. jnrn-se lor si

calar ce sdnin in vrnhni lui. 2 1 . e cala ce se jnrn besérieiei.

jnrn-se ai. si ceea ca idcnescn intra ea. 22 . si se jurnaeria1zzi

jurn-se scaanntai damnnlui. si snzntortnl tai spri insul .

Page 251: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 252: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : XXIV,1 43. 243

alasz'

t s… se-var aveste. 23. atance s’

arnzion vaaa cinava

adecd cioé Hs. san caié nn avéreti credintn. 24. scala-savor

amn mincinasi hr istasz'

si m incinasz'

prraci si cla-var sémne

m are si ainda. ca sd priinsiéscn sdarnpzzié si alesii. 25 . e

deeste amn zionvaaa. 26. san amn ar ziaa vaaa adecd in

( Zac'

. 27. Zisa damnatavenicitor tai : fatgarnl‘

ce ease

da la rdsnritn si se ivéste pdnn la apasn. asa va si intra

vanitnl fitalni amanascn. 28 . tua-va amn fi trapntavolaadnna»

se-v0 r vldtar it. 29. aciea si dnpnscrdbitai zilaior avatar . soa f. 58°

rete va int:zneaa. si tana nn va da lam ina ai. si statale vor

cddé dein carta. 30 . si aianai se va ivi saznnnl fitntni ama

nescn in carta. si atance vor pldnga toaie rndate pdmnzzinlni.

si var vedé fitnl omenascn. viindn in nnarz'

t certalai ca silnsi

cn slavnmatin. 31 . si va tremate ingerii lai cn bncina in gta

sure mari. si vor adnna atasit lui da patrn vdrztare. dein

capetde carinlni pdnn in sfrnsz'

inl lor. 32 . da smoohz'

nn invd

tati-vn pildn. cdnd amn stableie ai var fi tinaréle si franza

infrnnzésta. sdstitz'

cdaproape casteda seceratn. 33 . asa szvoi

admin.veti vedé acélé toaie sdsiiti cdaproape caste ldngnasi

( Zac'

. 10 1 34. Zisadomnul ncenicilar lai: dédavdrngrnascn

vaaa. adn’

areatrécerada aeneid.pdnnacéié toaievar fi. 35 . ce

rtntsi pdmnntni va irécé [sic]. e cnvnntntmian nn va iréce.

(Zac'

. 36. Zisa damnatncenicilar tai : daziaa acéea si

éasnl acata nimané nu-ln stia. nace ingerii car izzlni. nnznai

tatntnmian insnsi. 37 . camnamn fi in zilete la Noe. asa va

fi si venitnt {liutai … on. 38 . ed era in zilele ainte da

poiapnmdtncnzzdnsi bnndn. insnrnM n—se si mdrz'

tmdn-se. pdozn

in ziaa ce intrnNoa in cam bio. 39. si nn stantiea. pdnnvine

apa si lao tatn. asa va 16 si ventini fitataz'

omenascn. 40 . ainnce

doi var {ti in sain. anni seva tua eaitaln se va ldsa. 4 1. edai

rnsnindnanni se va ldsa e alinia se va ina.

(Zac'

. 42. Zisa damnnl ncenivilar tai: preveghéti ama.

cd na sitti in ca c'

asndamnatvostra va veni. 43 . acéea sd

Page 253: glottologico italian0 - Forgotten Books

G aster ,

stiti ed sd arnfi stzzndndomnul caseez'

da cdtrn care straja

fnral va vani. prtevaghér-arn[ sic] ama si n’

arnda sd-i sape

casa lui. 44 . darapinacé'

ea si voi fiti gaia. cd in c'

asncanuvn

pare fitai omenescnva veni. 45 . cine caste ama credinéos mi»

si inteteptn. ceeta-l pasa damnattai spre toatncasa ini. calo ce

sd dé lor hrann in vrémea lui. 46. ferice da robal avvia ce

cinva afta damnnt lai cdndnva veni asa fdcnndn. 47 . dade

vdrngrnascnvaaa. edspre ioatnavntièa taipane-l va ein…48 . e

sdzisarnrdu robnacata intra inima ini pasti-va damnatmica

a veni. 49. si va incépaa-si bate satii lui. a mdnca si a bé ca

betitit —vit 50 . veni-va damnatrabulai acciai in zi cena-l

va fi astepinndn si in éasnce zza-l stia. 5 1 . si—t va nddnsi da

nnprasnn. si einste iui ca necredinéositva fi pasn. aciea va fi

pldngere si scrnsnira dentitor .

(Zac'

. XXV,l . Zisadamnatpilda ac

'

asia : podabé'

sta-se

inpdrntiea cartulai a zéce favcc-si tuarn tamdnnrite tor si

esirnin timpinatal ginereiai 2 . cinci era din cata intalépte. si

vinci nebnna 3 . nebnnal’

nisntuarninmdnnrite tor si na inarn

c uvate antn in vasale lor. 4 . ca tamdnnriie rite] tar . 5 . ad

pesti ginerete. durm itnra ( sia) toaie .si adnrmirn. 6. in mianz

noapta strigare fa. adacdginerete vine. esiti in timpinatal lui.

7. atunca se scatarn toaie fac'

oarate acété s‘i-sn tnfrnmsetarn

tamnnnriie tor . 8 . nebnnete inteté'

ptel0 r zisarn: dati naao de

nntntvostra. adtumdnnriie nostre séu siinsn. 9 . rdspunsm

intelépteie si grnirn: doarn cam-va nn va sosi noao si vaaa.

ducati-vnmai vrntos ande sevendasi vdcumpnrati voi. 10 . da

cnnda-se cate sd-si campare. vzne ginerete. si gntiteta intrarn

cu ein in nanin. sz inchise fnrnpartita. 11 . mai apoi einen

si cété-lattafétegrnirn: doamna, doamnadasctzidenano. 12 . ein

rdspunse zise: adavdrngrnascnvaaa. nn stia voi. 13 . preve

ghéti ama cd na stiti ziaa nace éasnl cdnd fitnl omenescn

veni-va.

Zac'

. 14.

Zise damnatpilda aéasta : omnnestina cese

duse daahamb ai tai robi. si déde tar avatiea ini. 15 . ann-eu

Page 255: glottologico italian0 - Forgotten Books

G estor

btagostovz'

titdapdrintete m ianda mostazzitz‘

ve e gniitn vaaa

inpdrntiea dein tacméia lamiai. 35 . fidmnnzit si mnadapatn.

siriinnera si mddasetn. 36. dezbrncatn cm si mnsocoiiin. in

temnitnera si veniincdirnm ine. 37 atnnce vor rdspnnde tui

dareptitda vor grni : doamna. cdndn témnvdzatnfidmnndz si

iémn sdtnratn. san setos si témnadnpain. 38 . cdndn témnvd

zntn striin si témn dnsn. san dezbrncatn si témn înbrdcatn.

39 . cdnda-te vdznmn ldngedn san in temniin si venimn cdirn

line. 40 . rdspunse tnpdratnl zicdndnlor adevdrngrnascnvaaa.

ad fncntn anni avasié frati az mzez maz mm . m ia fdcnin.

41. atnnce va ziaa si colora désinnga ini: ducet da la mine

bldstematitor in focal vécilor . ca agniitndracninz'

szingeriior

lui. 42 . infidmnnzitsi na-mvdédainmdncare. inseiasaz'

si nn

mnaddpatn. 43 . striz‘

nnera si nn mndnsetn. gain cm si na

tnbraoatn [ sia] mine. tdngadn c m si in temnitnsi na sacaiitn

mina. 44. otavec var rdspande ini. szaceea grnindn doamna.

cdndntamzvdzntnfidmnndn. san sales. sanstriinn. sangain. san

bolnavn san in tamnitnsi n’

amn siujitntie. 45 . atnnce va rd

spande lor grnindn: adevdrngrnascnvaaa. adna fdcétz‘

nnaea

da avesti m itntei nace mie fdcéti. 46. si vor m érge acéea in

manca vécitor . e dereptit in vieaia da vécn. XXVI 1 si fa

deca sfi*nsi Is. cuvintete acésté ziso ncenicitar lai.

(Zac'

. Zisa damnat ncenicilar lui : 2 . stiti ad dupn

adooa zi pastile vor fi. si fitat omenescnpridddiinva spre

rdstignire. 3 . atnnce se adnnarn inini preotit sz cdriutarit si

bntrnnit omenesti. in carta inintatpreoin cela chema C ata/’

a.

4. si sfntnirn-sd Is. sd-lnpriinsiésansi sd-lnprinznsi sd-lnacign.

5 . grnirnce na in praznicn. sd fia varaavn intra admani.

(Zac'

. 108 . 6. In vrémé acéea Is. fa in Vilania. in casa la

S imon siricatnl. 7 . apropiase cdir’

nnsuln maearé. in stnctn

mirb avdndnda matinpreinsi-i vdrsnin caput lai sdznndn

8 . vdznrnnoenieit tai. si na agadirn. ca grnirn: darapince fa

ac'

astapagnbn. 9. paiaamn acestamirvvdndainsdfiadarapinmatin [sia] si sd se dé misaii0 r . 10 . intetése Is. zise tor : ce

Page 256: glottologico italian0 - Forgotten Books

La versione rumena del Vangelo di M atteo : XXV, 35 XXVI, 33 . 247

imdzda,ti mueriei. luarzi bmw fécedereptzm ine. I l .pararé

ama miseiî cuvai avati. em ine mzveli aaé pururé. 12 . varsn

mim i acasia spre drupal mim . spregroapa meface. 13. ade

vdrs graesca vaaa. unde se va fi mdrtur isz'

nde coglie a6asta

prespre toa!» lumé. zice-se-va szce féce aéasta inim paména

ei. 14. atnnce se duse um dde acei dai-sprz—zéce ce se chema

Inda dein Scarian. adina inibîul prea!iiar. 15 . zise : am a

veli da. si ew vaaa vata vinde el». ei pasere lui ( rei xaoi

de arginji. 16. si de aciea sacatiea. pa/daaba vreme sd elb

17 . inibea zi de amiaz5zi. mérsems w enicii cdtr 5 Is.

gr5ir5 lui : unde veri sdgaiim5 {ie sd mmm ci pastile. 18 . ci

ise: ducali-ve in aetate edtr5 iat» cine si zice{i lui : invd!a

farîal grbeaste. vrémea mè aproape caste. la tina vain face

pastile cu « am ici! miei. 19 . si fécerb nem ici! ca zise lor Is.

sigbtirb pastile. 20 sérb fa. seza cuammdai-spre-zéce nom ic i

21. si mdizzcmdb zise lor : adevdrngrbescb vaaa. cà umd de

vai vdndutwm’

azz. 22 . si se scrbbirb faarta. începur» a graz“

lui cine-sb ca al» lui. Jaar» eusantedaamne. 23 . el» rdspunse

ise lor : cela ce intinge miina cu m ine in salnifls. acela mii

và’

ndu. 24 . fiîul ame—nese; merge ca easte sarisada el». vai de

maui acela ce fiiul omenescnvàndu. mai bine arafi lui sdmz

fic ndscutb . omai accie. 25 . rdspunse Inda cela (:e rdndzz f.

seei» zise: daar» eusdnininvd!5taare. grni lui: la zici. 26. md

incmds ei lao Is. pdine si a blagaslavi si a fràmse si déde

ucenicilar lui. si zise: luatz'

simanca,ti. acasia caste im putmica.

27. si izzo pdharul si bine uradéde lor si lagni : bé,li dein.

(r'

msul ta;i. 28 . caacasia caste sdngele mieu lége naaa ce se

derept5 mul ,ti varsìs intra ldsbcîzm iie pacatelar . 29. graiesc

ama vaaa cdn’

ama a bé de acesta radade vi,/b. pànb in aiaa

aceca cdnda vola bé cu voi non inim pdra!iea tat5 lzzz'

mieu.

30 . si cantar» si esirb in codrala Galileizzlzzi. 3 1 . at ce au»

vm!» lor Is. : tati vd veli sdbl6zni de m ine in noapté aéasta.

scrisb ama caste vdt5ma-sevvapdstariul si se va despmgtz‘

tam a

oil0r . 32. edum inviearé mè. astepta-vdmaiuin Galilei. 33 . rd

Page 257: glottologico italian0 - Forgotten Books

G aster ,

spum a Pdi-ru zise lui : sà serb tati sùbldznzda tina. au nace

diniaarp nu mà vain sàblzzm'

da tina. 34. zise lui Is. déde

vàrp gruesaw jie. cd in a aéasta noapta aintepàms cà'

ntatarîul

nuva fi canta». da trai ari te veri lepnda dam ine. 35 . grà‘

i

lui Pàtru: sà m i sér5 tàînpla cu tina a muri. un ma vain

lepbda da tina. asa si ta,ti uceniaii aisere. 36. atance vine ca

nusiî Is. in araszsce se chema G hathsimanie. si gr5i ucezzicilar :

seda!i aciea pàn5 ma'

. vain duca sama raga 0 0 16. 37 . si hw

Pàtru si amà'

ndai feéarii lu Zevedaiu. incapa a sc mbi si a

tmji. 38 . alunce gr5i lor Is. oscrdbitn casta sufiatul; mica

pain:; la maarte. asteptaji aicé si pravaghéli cu mine. 39. si

tremo patina!» si adzu spre fa,ia lui ruga

—se si grbiea : tutelo

m ian. sà aasteputére sé-m i trécapàharul acasia da la m ine.

ins» nu ca euvain. ce aa vari tu. 40 . si vine cdtrb m aniciì’

si afl5 ai adurmi;i. si grbi lu Petru: asa a. nupati nîn aasi

priveghé cumina. 41 . priavaghéti si va rugaglz'

sàmam érgefi

in namaste. cà duhulu a trézve a imputa e slab». 42 . iar»

adaaara mérsa da se ruga grnind» : tate!» mian sà nupaalb

acestapdhar5 trace da la mina sà nu-l béu. fia vaaa ta. 43. si

vine iar5 afin ele ai adarmi,ti. era la lor achii ingreaeafi .

44. si lDSD ai da se duse iara ruga-se a treea care acata cu

vmt5 zise. 45 . atance vine adireucenicii lui si gn i lor : dur

miti al ,ti si ràpasaji. adeccî apropiea-se éasui. si fiiul amaneses

vanda-se in\

mdnile oamenitor plicatosi. 46. scula,ii da inblnm»

adead se aprapiaa cela ea me viindu. 47 . im e alb gz'dindb.

adacz‘

i Inda um dda cai dai spr5-zaca vine. si cu num i giada

multe cu arme si cupari da la mai mari!preaji. si bairun'

i'

omenesti. 48 . cela ce vanda alb déda lor semms zise: cela ce

vain sdraia. acata castedaprindafi al». 49. si aciea tracu cà'

b ‘

b

Is. zise lui : bucare-te invdizstaare. ..

si-lb sàrutpal». 50 . 13 . sise

lui : soaic spre acéea ai venit». atance pastmpir». si pus…mànilepre Is. siprim era ai». 5 1 . si adead anni daacasiace

fasése cu Is. tinsemdna. si scaase augitni lui. si lavi rabzd in

taì'

ul praspraprao_li. si ida lui uréahaa. 52 . atancegrbi lui Is

Page 259: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster ,

la Petru: adecurp si tud'

insii asti. si ama basédelatale aeave

te facv. 74. atnnce incapa a sejura si a se blastema ca'

mz

stia acai; amp. si aciea càntbtar îul gipsi. 75 . si pamani Pfi ru

f 67"gruiul lui Is. zisé/se lui. ad ainte pà'

nv cdntbtaz'lul nn va ficantate. da trai ar i te veri lapbda da mine. si se duse afara.

si se plc‘

inse cu amare. XXVII,l . fu.

(Zac'

. In vremeaceca sfatafàcurb tati mai marzzpreah'

si b5tr5nii amenasti pre Is. ca sb -lb ucigb al». 2 . si legareelz.

(1168 8 e si-lb déderb alb lu Pilatb dein Pont» si ghemann.

( Zac'

. In vreme «mia: . 3 . vàzu Inda cà oandzi al» ci:

ascinditn fu. cdi-se si intaarse trai-zaci da arging'i. 4. gr15i

gresii da vandai sfinge nevinavatb . ai zisarn: aa casta nano.

tu cant». 5 . .si arua argintii in basa'

rica. duse—se si mérse

da se spanzur5 . 6. emai marii praati laarp argintiì'

. zisarn:

63“

nn se dasteasta sii-i bbgbmb ai în vistiear i ad aaste prato de

sfinge. 7 . sfatb fàc°

ur5 . sdamnpere lor nin sat; da lui:;da ia

grupz;taare striinilar . 8 . darepta aeaea chime-se salut aceto.

sata da sfingemm in eésté zila. 9. atnnce se izbzmdi zicari

Ieramiei prracul graindb : si luarb trai-zaci da argin,ti pre!5

pretuitzs cepratuisadein fii lu Izraile. 10..si-i dédar5 prauin

sat» da alar i cum au spusb m ia damnul. 1 1 . e Is. sia nainié

lu ghamonv. si intreb5 alb ghemana si gn i : tu asti inpnratzd

Iudeilar . Is. zzse lui: la grbasti. 12. si cà'

ndb pre al; grbice

mai mar iì’

praoli si b5trm ii. nemica nu ràspzzndé. 13 . al tmae

gr5i lui Pilatv: nu auzi aàti pre tina mt‘

irturisascb . 14. si un

riispunclé alb nace uin cuvmta. adse m ira si ghamazze faarta.

15 . la toaie prazniceia. abic'

ai avé si ghemanz; sà lase umd

ndradttlui legata carate var vré. 16. avé alunaa lagutnm‘

im

citul de-la chema Varavva. 17. aclunatul lor zise lor Piltl ibî

carala veli sà lasb vaaa Varavva. san Is. ce se gr5eastaHs.

18 . stiaa amn cà derap zavistiaa dedé'

sa ele. 19. se.-m al; la

judecatb. tramesa cà'

tr5’

nsnl muearé lui gr5 i: nemica (ie si

dereplul acasia. multeamn chinuii astezi in sanznb darapt1;als.

20 . e mai mariipraa!i .si betrm ii. invitar li glaatale da sci c'

ars

Page 260: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 261: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 263: glottologico italian0 - Forgotten Books

25 4 Aita, Ania.

filului si al» sfntului dh». 20 . inv»ia,ti aipàziti taate cittém»

ais» vaaa si tal» au cuvai saint» in taate zilela. pain» in Sfr»

situl va'

cului. Am in

A fi a,A nia .

C’

è da qualche tempo una curiosa tendenza a limitare a ri

cusare le forme nominativali che molta legittimamente si sono

all‘

armata,o stimate probabili nel rifar la storia della declina

zione neolatina in generale e dell’

italiana in ispecie. G iavera

perciò non trascurare alcun nuovo documento che attesti in

favore del caso retto.

Per l’

Anio a Anien dei Latini,oggi si suol dire e scrivere

Tavarone. Anche si scrive Aniene che è però forma dotta; la

popolare sarebbe Ai'

iene. M a la guida indigena, che or son pochi

annim’

amompagnavaper le adjacenzedi Tivoli equalche sprazzo

d’

erudizione l’

aveva, sì da sapere per esempio che dell’

Aniene

è parlato in Orazio scivolava ripetutamente a dir t’

Aiio e

vergognandosi di aver proferito questa voce plebea con tutta

prontezza rimetteva l’

Aniene signorile al posto del povero Aita.

Nel vernacolo dunque (non sarà.,del resto

,superflua che la cosa

sia viemeglio accertata) si conserverebbe il nominativo Ania

Dov’

è opportuno ricordare,che il tipo schiettamente latina Ania

A nionem era appunto preferito dagl i scrittori per il caso retta,

come il tipo sabino Anien Anienem era per l’

obliquo.

E poiché il finimenta m -na mi 0 1 porta , confesserò in que

st’

occasione di creder sempre anch’

io a pre'

îia pr aegnans

(v. D ieznel less., Cornunel grundr. di G ròb. I 775 ;e cfr . M ama.

M amanta Bianchi Arch . X 347 Le riduzioni seriari che

parrebbero condurci a '

pr aegni-s e

praegna, parlamm o

piuttosto in favore dipra’

îia praognans che non centra. Ma

il discorso non può qui essere continuato.

G . I. A.

U na serie di annotazioni lessicali si legge in fondo a questo stesso

volume 0 similmente al la latina: Ania.

Page 264: glottologico italian0 - Forgotten Books

R E L I Q U I E L A D I N E

RAC C O LTE

IN M U G G IA D’

IS TRIA

n cora CAVAL L I

con appendice della stesso autore

S U L D IA L E TTO TE RG E S T IN O .

Saunamo. Introduzione. Testi e l es s ico : S 1. Biografie degli

ultimi parlanti l'

antico muggese , dettate da loro. S 2. Tradizioni

storiche. 5 3. Superstizioni e leggende. 5 4. C ostumi. 5 5 . M e

stieri. 5 6. Lavori agricoli. 5 7 . Nami locali. S 8 . Fenomeniatmosferici e astronomici. S 9 . C orpo umano . 5 10 . Nami d

'

ani

mali. 5 I l . Nomi di piante. 5 12. Briciole. 5 13. Proverbje modi di dire. s 14. Saggi del 1846 . 9 15 . C anti popolari.

Appendice, concernente il tergestino .

Ixrnonuzxorsn.

Unpo'

di storia sul la raccolta dei testi muggesi che ora si danno al la

stampa.

In questo stesso Archivia, X 447-448 n., il prof. Ascoli , parlando del

l’

anticadialetto di M uggia, scriveva: D el rimanente, questo degli‘ultimi

( parlanti’

altro non poteva essere se non un modo di dire per gli ultimi

« che ancora avessero più o men puro l’

antico linguaggio. M a spento non

« deve egli sicuramente essere ancora; e farebbe davvero opera benemerita

« chi si studiasse di raccogliam o e ordinanze le reliquie.

Ora, nella copia delle N otcral la, estratto da quel volume, che il nastro

Direttore si compiacque di mandam i in dono , le parole e farebbe dav

vero ecc. ) sono sottolineate, e c'

è, in margine, un segno di richiamo, come

per dirmi che a raccogliere le reliquie, che di quel vernacolo rimangono

ancora, mi ci mettessi ìa. Risposi ringraziandola del dono gentile e nu

nunziandagli che ne assumeva l’

incarico , con piacere si , ma non senza

trepidazione , e che me ne sarei occupato le prossime vacanze. Questo fu

nella primavera del 1889.

Page 265: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 267: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 268: glottologico italian0 - Forgotten Books

Reliquie maggesi. Introduzione. 259

Albina Postoyno , detto piîi cita , d’

anni 73, con cui conforupiù tardi, m i

era stato indicato come conoscitore de’

canti popolari, do’

quali aveva fatto

inutile ricerca fino al lora. E davvero sapeva a memoria lunghi brani del la

storia di M sstrilli , di C ostantino e Buonafede , di Paris 0 Vienna, i soliti.

rafi’

azzanamenti lettorarj d’

anticho leggende che si trovano su tutti i mu

ricciuoli. M i raccontava che aveva letto due o tre volte il Tasso , le cui

rime a M uggia si cantavano nelle osterie, ne’

campi, sullo barche pesche

recce, o m i citava Francesco U baldini , Antonio U baldini , suo parente , e

Domenico M archio , gli ultimi cantori della G erusalemme liberata, morti

dieci a quindici anni fa. Egli del Tasso si rammentava poco più , nè dei

canti popolari potè darmi altro che due ottavo in lodo di M uggia, e sono

appunto quello poste in testa alla serie dei conti di questa raccolta, seb

bene punto non si tratti di un saggio mujtz'

idn.

La ricerca delle persone volgeva al termine, chè altri vecchi non si spe

rava poter trovare. Se non che ungiorno, mentre desinavo al la C ittà di

Trieste il signor Frausin, mio commensale, mi raccontava di una certa

sia Izéìza pdnjera , morta cinque o sei anni prima, avendone 96 e più ,

la quale in tutta la m a vita non aveva fatto uso d’

altro linguaggio che del

pretta muggese, ma d’

un muggese più arcaico di quello che usino gli ul

timi parlanti. Avendoi io domandato se non ci fosse qualche vecchia im

potente cho non esco più di casa, egli, stato un po’

a pensare, adun tratto

esclamò : per bacco ! E con una scusi ) preso il cappello e usci. C inque

minuti dopo fu di ritorno con a braccetto una veccbina di 80 anni, cieca,

di nome M addalena Francin o soprannominata pinpana, la quale con

una voce di vera tromba marina preso sùbito a raccontarmi della vita fa

licosa marinaja e da’

suoi molti guaj come si legge nei testi segnati col

nome di lei. Con lapinpcna mi sarei intrattenuto di più , se al lavoro

mentale avesse potuto reggere, ma si stancava presto o la stanchezza di

mostrava con scatti nervosi di tutto il corpo , con una sbadigliaro ogan

ghoreta o più ancora col domandarmi spesso quando sarebbe finito il suo

tum ia'

nt; sicchè dovetti smettere.

M i sapeva malo però di abbandonare il cmnpo senza canti popolari e

senza proverbj, quando un giorno, ritornato a M uggia, il podestàmi disseche s

era presentato a lui un vecchio , che |i lagnava d’

essere stato di

menticato, montre dell’

antico dialetto dichiarava di saperne quanto epiùdegli altri. E ra questi C ristoforo Tiepolo , detto batdin, d

anni 80 ; un

vecchio vegeta e robusto , a cui, se non fosse l’

inccderc un po’lento , si

darebbero vent’

anni di meno. Dopo mezz’

ora di colloquio , capii che quel

vecchio rubizzo , dalla faccia franca e intelligente, era una miniera prc

ziosa. M i sbalordiva la sua memoria prodigiosa, perchè fioccavana i canti,

fioccavano i proverbj, come se li avesse letti sur un libro; e se qualche

Page 269: glottologico italian0 - Forgotten Books

260 C avalli

volta inciampava, bastava piegasse il capo sulla Spalla sinistra e, allungata

il braccio lunga il fianco a simulare il violino, facesse con lamano destra

l’

atto di sanare, perchè rifacendosi dal primo verso o canticchianda an

dasse in fondo del la strofa in un fiato. U na memoria di ferro : basti dire

che quasi tutti i pr0 verbj e i canti di questa racco lta, senza contarc i

brani del Tasso , del M arini , di Paris e Vienna e molti altri che non ri

parte, perchè non danno nessun contributo al dialetto, tutti i canti, ripeto,

sono dovuti a lui , come debbo a lui se ho potuto arricchire il vocabola

rietto zoologico e botanica, correggere i nomi degli animali e delle piante

e illustrarli con esempj.

In una pubb licazione puramente dialettologia com e questa, mal si tol

lerano osservazioni estraneo alla materia; pure nonposso non dire qualche

casa de’

canti, tanto che si sappia che non li spaccia per originali; rico

nasca anzi che i più son venuti dal di fuori e che trovano continuo ri

scontro nei conti veneziani, istriani e toscani, come noto a suo luogo. Nc:

veneziani sapra tutto, perchè se M uggia per il suo dialetto si rannodaal

Friuli , per i canti si ricongiunge al l’

antica dominante. S ono stati bensi

rafl'

azzonati a imitati, hanno bensi assunto atteggiamenti e m odificazioni

locali, come ne hanno assunto la veste (povera vosto l); ma con tutto cw

resta forma che, i più, originali non sono. E a convincersone, quando man

cassero lo provo dirette , basterebbe por monto ai versi , i quali, per ran

nicchiarsi nella forma dialettale, han perduto qualche sillaba ed è venute

meno qualche volta anche la rima mentre col riprendere la sillaba apo

capata ritarnan sùbito di giusta misura. Pochi dunque i canti che hanno

impronta manifestamente locale , che siano cioè l’

espressione spontanea

della musa papulare paesana; pochissimi quelli che non abbiano ricevuto

un rimaneggiamento letterario.

I canti d’

argomento amoroso eran naturalmente preferiti dai giovani che

l i cantavano nolle serenate con accompagnamento di chitarra, di colm ione

e anche di violino , e tra’

giovani correvano anche le sfido starnellare;

nel qual caso c’

era sempre presente un paciaro che si metteva di mezzo.

nulla nul la che le parole com inciassero a trasmodaro. A’

vecchi all’

incontro

andavano più a genio le leggende antiche, che accompagnavano col suono

del cembalo e con un buon bicchier di vino. I nué,stri antendt mi diceva

il Tiepolo i javévzza un sinbcr e un buéalzis a visivo, e i èanlévua li

vitòtz'

dc ftdb ia, da teodora, dc g'

erm inia, da k lar inda: tdizzt ridim ;

jave'

9zza idar . E hudut ho i jéra stuf da éanldr, i è'

atava la karima inma»

E qualche volta anche il senso , ma di questo il dialetto non ci ha

colpa.

Page 271: glottologico italian0 - Forgotten Books

2 62 C avalli,

balla masse : klziu, kla'

ma, sktaris schiarisce, sklòpa scoppia, sktupòn

garofano schiattene, skla'

u, serhta, fùrònk lo, ma'

sklamdskla, masklòn

sarta d’oliva, sklet, ògta ayla

'

da, upla’i denti molari ( occhiali), èenòjlo.

uzijlòn ginocchioni, spie'

gla, mdgla, pentigla'

di, vegla, Eacéjta;glèéia;

ghisa, gian gomitolo , glulier glutida'

ur , engla, sglùvia ,Edolo ;plzja,

plus piace , plzisa , plat, pltidini , spldì a piana, plan, piazza , plzima.

plunbz'

n, spta'

nì a milza., sénpla scampia, sciocca, janplzir empire;blan

c'

arnia, B las, bldva, blasfema, blek, blèda, bladon, sab lòn, szibta, subltir

sub lòt; flank , flapier avvizzire, fleur , fizibi fibbie , ecc . S tua

nano in questa ricca serie : g'

vinda g'

zira e sangòs .

D ol -m da -n , per cui va distinto il targestine , non solo non ho

nessun sicure esempio (av6nzagovem‘abbiamo che si trovano in

un saggio del 1846 [g14 ] allato a sùnon,

‘siame potrebbere es

sere esempj illuserj, cioè serbare il m etimologico ma c’è anzi la

tendenza opposta , n da m ,come nel friulano : lun lume , fan fame ,

fun fume, an uomo , ren rema, non nome, koi'

zòn, gran, prin , viltin.

gian, ecc . ,oltre la prima plurale in -n. E s

’ha perfino la riduzione

di - mp-m b in np nb , come in sanpla g

'

an6a ecc. C osì il mug

gase non segue , o almeno non segue più , il tergostine nel ridurre

al t acc. ad aut ecc. ; ende: att, ciltrz'

, altdr, salt soleiris, vuott, faisfalce; e anche e al b intatta nell

’antica M ontis A l b ani , nome di

contrada M a assai notevole l’odierno M us

—hdl , all. a M usm ll ,

per l’ant. M us cal t altro nome di contrada.

S i arriva a una dei caratteri più decisivi, ed è la continua r idu

zione di os“ca, inda, di ga

9

ga inga, e di:[ca a ’

ga inja.

Pur qui la messa è strabocchevela, quantunque non manchi la fer

mela intatta a si capisce il perchè . Notiamo : Éarbòn, Èarbunzir sorta

di oliva, Zaraszir accarezzare, l‘arpa (von. carcga), Eau, ÉantÉantdr

Fantadour , davzin, Eamina'

r , 5avadaz'

ns alari, davad Eavéstra; s 5an

tz'

nzir , s5avés vinelle, s iastir squassare lasè'

cir, lascia, fahirè'

a, baz-Ea.

son5dr troncare, se5dr , struè'

dr , ròda comacchio ;gai jdta (ma g’

dttl ,

scerzone), g'

winba, gdnbar e g'

anbar ; inbriziia laglio , M zisa focaccia.

siicila cicala, pajeir , mastijtir , suicir asciugare, ecc. ecc . L a riduzione

qui anzi s’ inoltra più che non faccia nel friulano vero a proprio

ende : 5ai'

ia cagna, Èarazmil , Easa cassapanca, Eat (all. a kat) callo,

Eagle caglio , Eapzis, Éapusin cappuccina, è'

apa'

s capace, atto, dz'

sè'

als

scalzo, bé5a becca, be5dda beccata, bu5zil e anche scarpi (cfr. Arch.

Page 272: glottologico italian0 - Forgotten Books

Reliquie muggesi. Introduzione : Suoni. 263

I o Eata’

s ciambella, lo slavo kalag, frl. kota'

z. L’ultimo esempio ,

è davvero anerganico e non le è meno medi5amiénl all. a medda:

mieni

E ar passiamo all’altro decisivo carattere , che è il conservarsi

del s di uscita latina, fenomeno per il quale si vengono a intrecciare

tra di loro la dottrina dei suoni a quella delle forme.

Per l’

antico -s nel nome al singolare , si notino intanto hindi:

miii-dis, 5 15 . Nella seconda singolare del verbo , quest’uscita non

risuona più. L a seconda del plurale la. conserva in un esemplare

solo : ves , all. a avez, avete.

In codesta persona , il -s è veramente la resultanza di -t’

3 ; a nel

nome gli è appunto per codesta congiuntura che si conserva, non

dico sempre, ma con gran frequenza, il —s dell ’ antica obliquo del

plurale , nel participio di tipo debole2 E ccone esempj: tqja

'

s pajdsscalda turna

'

s sdanpa'

s smontata disbaraas sta: riva'

s vulta'

s huizpaz'

za'

g

Eatds piani.; imagkercis smalmends fudra'

s sala'

s armcis partis par

turis , ius viiìzis mitzis skuondzis ecc. S imilmente gli aggettivi degli

stessi tipi : matris ingra'

s minds , e anche i sostantivi : salda'

s prog;

cui s’

unisceno, per d’a: nis , anche ni , nidi, e per c

e: amis , all. a

amik.

Si può chiedere, se fi s fica e fichi, e vis vita e viti, 5 I l , siano,

inquanto singolari, due plurali fossilizzati (cfr. torg. amis , Arch. I 5 18 ;

e altre analogie qui appresso) e nonpiuttosto i continuatori del retto

singolare che si confondono coi continuatori delle forme plurali; cfr.

Arch. 11 423 il IV 349 n’. U n quesito consimile si potrebbe accam

pare, ma con m inori probabilità per l’ipotesi del retto singolare, in

ordine a fama, funge e funghi, 5 11 , che rientrerebbe nella serie dei

plurali dalla farmela -n’s , alla quale tantosto s

’arriva.

Ma giova Imprime. ricordare, che, allata a —t’s ,

-n’s , e vuol dire

allato all’eblique del plurale antica in -s —to s ,

- ne s) , s’ebba anche

Molte notevole pur la caratteristica evoluzione: jvc g'

c ic acc. ( Arch .

in pans pingue (denso ) , sdnicn sanguina S I l .

Il 4 dal sing. è malferma nel tipo debole : stat all . a sta , raptdt e resté ,

rivdt e ricci, vual ldt a vuatld, puartd, level , mond; vidi'

t o vidzìt, malpaszitinuna poesia, parà, nas

—zi, oniù. Ben fermo naturalmente nel tipo fortedi: fat disfdzéolt vist huviéfl .

‘Sui gonoris’

è dis giorni , oliato a di giorno e giorni.

Page 273: glottologico italian0 - Forgotten Books

264 C avalli ,

il retto di plurale, storico o analogico, in « i (v. Arch . I 5 17 , II

onde —ti -ui ecc. ; e - ti dà friulanamente -è'

, come —ui dà - îz (Arch.

I 5510 per la qual fase i nostri testi danno : daj tutti , 5 1 A

tdinj tanti e Minà lunghi , 5 11 ( s. mel ).

S orge ora il quesito, se l’i di tdinj lòz

'

ng'

sia di mero sviluppo

fonetico (aint ant, oinj ong, o piuttosto non dipenda da

tipi di plurale con 1’-c

'

internato, come e internato nei plurali digna

nesi in -òin (Arch. I L a seconda ipotesi è di gran lunga la piùprobabile

‘, e ne verrebbe che tdinj tàintj per esempio , conte

nesse due volte 1’i di plurale, come hanno doppia nota di plurale,

cioè i e gli esemplari friulani del tipo boîu boni—s), Arch. I 5 17 .

G ol qual tipo coinciderebbero sostanzialmente i plurali mugges i in

-n’s , che hanno pressochè sempre, se non sempre addirittura, pur

l’i interno.

E ccone esempj: mujh'

èciz'

n; muggesani M la'

ùzg, karanta'

im ,

kalkciin._s (dove l

’ din ha ragione suapropria plaîins piani delle case;

limding, méi kudòim mele cotogne (dove l’òin ha ragione sua pro

pria) tòin; sti.;éing vaneèòz'

n; palmòin.g, kumudàinggomita, bal

hòz'

ng ._skufòz

'

ng calzeroni , piròz'

ng forchette hanòin.y ecc. M andiamo

insieme : viandà'

ng—nts ) , -nts ) , peùiim -ms). U na sol

volta ebbi th'

estius e una sola volta per uno : Empa (di solito Edinp) ,

perfùmg profumi. E sono tutti quanti mascolini.

All’incontro i nomi feminili ( fatta riserva per il solo via vite e

1 S iamo anzi pressochè al la piena certezza, come in ispecie si mostra

per blank sng. , 5 13, bldink pl . , 5 1 1 ( s . arsiz mans bue, mdin; buoi , lO,

kulònp kulo'

z'

np ib. D i certo, 1‘

i internato può vedersi, in codeste formale,

anche al singolare, ma d'

altro non si tratterà sé non di un fenomeno pro

pria del plurale, che tanto più facilmente si estendeva al singolare, in

quanto al plurale risuona e risuonava insieme pur la sibilante. C osi ab

biam o ripetutamente 9rdint anche pel singolare (grande) , 5 1, A. M a in

fòint fondo, ih. , l’i ha sua ragion particolare (Arch . IV 35 1 n) , e cosi l

ha

in indint innanzi. C'

è anche tdint avverbio, ib . in accezione plurale ci oc

corrono : din ( sng. an) , mòint 1, A , fùint ib. e 5 l , o , faint emm: 5 13,

Wit 1, A . Per ‘tutti‘

, oltre il prezioso dug'

qui s0pra citato, ci occor

reranno dòuti dùti dùit tòuti to'

uit; e tùit (al lato a dut) in funzion di sin

golare. U n sicuro esempio di —s di plurale, fattosi comune al sin

golare, è marini; sng. e pl. , biscia, 10 ( frl . madrdk ) .

C fr. konpdin; M in S 10 .

Page 275: glottologico italian0 - Forgotten Books

266 C avalli,

ne scosta il Tiepolo (non sempre però , chè , nella foga del discorso.

trascinato anche lui dalla corrente) , il quale ha: fameldva , kun

leiva , pqia'

va, ecc. D i che fattelo io avvertito fin dalla prima volta.

mi rispose questo precise parole, di cui presi sùbito nbta : no siîuiur

adé.g ._ve dig favelèvua ma in antik nòugdiì z

'

òn « favela'

gua me

.1'

kuòrt benòn ke se diéévua Inni. C ’e difatti un erepagw nei saggi

del 1846, che qui si ristampino (S ma ivi sono anche chian

regua , passegua e chiantegm'

che mostran la livellazione. Bastaperò

quel solo esempio a dimostrare che gl’influssi istrioti non avevano

uncora soffocato del tutto la forma regolare; e poichè il Tiepolo.

che risale con la sua memoria adun tempo anteriore a quei saggi.

ha costante l’

« ava, si può conchiudere con certezza che la livella

zione non è fenomeno antico.

Per l’infinito del tipo piérdi o pzerde (Arch. X ebbi una sol

volta, alla friulana,Éoh'

tollere (del rimanente, sempre alla veneta:

éor , torre). All’infuori del quale esempio, sempre conservato il na

'

.eer , kréger , spiénder, Jager , léz'

rer , sin—iguer , distiénder, sistier assistere.

Notevoli , per mutata conjugazione : tesdr tessere; ordire ardere, ma

è in rima; e etrenì z’

rge restringersi.

Il perfetto non vige più. Pure, un esempio, uno ma bene eloquente

poiché ci riconduce in Friul i, ne colsi dal Bertoloni : al paròn je

man5d el lavòur 1 , A ).

Nella versione muggese della‘Novella

(Pap. 614) i dialettologi

avevan potuto notare le forme di accezione gerundiale : pluranfi

pfl m ipz'

anti allato a imparandz'

e a una)fiséndo-se, che letterateggia

O ra i miei testi offrono per questo fenomeno : a pmdinù'

plura'

inti e

plurdnti , klamdz'

nh'

a baldinii , è'

anta'

nà'

suî'

uinti trepi

dzintz'

, tn'

mcintz'

; a vediénti; a (a kunenti e Eantdz'

nt) , bate'

nti.

( lièiéntz'

; viîn'

énti (viîn'

nt in 9a) a gintiénti

Nella formazione delle parole, il suffisso « ut -uta ha impronta ni

tidamente friulana e s’alterna con l

’-ug -na che è l’ -uccioWa

dell’italiano. Ho raccolto : algielz

'

ctuccellino, murbimit ( inunapoesia).

stradzita all . a stradùga , è'

afnìta al aÉaéusa. Friulaneggia anche

1’-atpeggiorativo : puteldt, veàit, mahaìw

'

l , musa'

t, per: eltit; Erm ita.

robdta. C fr. l’Appendice .

Non lasceremo il verbo senza avvertire ancora la forma éahuleîia (chiaccherano, 5 4 , a) , che è del tipo di cui si è toccato in Arch . IX 162.

Page 276: glottologico italian0 - Forgotten Books

Reliquie muggesi. Introduzione. 267

La prima volta che mi recai a M uggia in cerca di quel dialetto, i p1u

degli abitanti ignoravano affatto l’

esistenza d’

un linguaggio differente dal

attuale, di maniera che al la trattoria del M onte M aliano dev’

ebbi il

prim o colloquio, le figlie della padrona, giovani tra i sedici e ventidue

anni , stando a origliare nell‘

andito vicino, non potevano frenar le risa

al sentire la parlato. dei quattro vecchi; tante nuove. riusciva loro la cosa!

E non queste soltanto, che trovano una scusa nella loro età, ma lo stesso

M andolin, aste del Buon Cittadino uomo fra i trentacinque e i quaranta,

stava a sentire il Bortoloni bocca aperta; e interrogato da me, confessò

ch e non aveva mai saputo che i vecchi muggiani avessero avuto altro lin

guaggio da quel lo che è usato adesso. C he se nella stessa M uggia s‘

igno

rava l'

esistenza del vecchio dialetto, non recherà. gran meraviglia il sapere

che in Trieste c‘

è stato chi nell’

esemplare del primo volume dell’

Archivio

glottologico, appartenente alla biblioteca comunale, sottolineò , a pag. 474 ,

le parole ( nè ancora e spento il parlar friulano nella vicina M uggia e

in margine ci mise tanto di segno esclamativo. Fare un salto fino a M uggia

sarebbe stato meglio certamente; ma il metodo sperimentale non ha trion

fato ancora!

Adesso le cose si sono mutate, almeno per quello che riguarda M uggia,

dove , dopo tante escursioni e ricerche, non c’

è più chi non sappia che

vi si parlava il friulano e che c’

è chi lo parla ancora.

Tra pochi anni però anche gli‘ultimi parlanti

saranno spariti; i gio

vani , distratti da altre cure, non si ricorderanno p1u che i loro nonni par

lavano un altro linguaggio, e il muggese sarà spento davvero. D opo de

nòus, nisan favelardplui husi , mi dicevano accorati. È vero, nessuno

parlerà pm cOsì ; tuttavia scendete in pace nella tomba, m iei poveri vec

chi; la favella che succhias te col latte e che fu tanta parte dell‘

anima

vostra, quel caro vostro mujli'

dn, che 111 avete comunicato con tanta pa

zienza e con tanto amore, pur pure rimarrà vivo anche quando nessuno si

ricorderà. p1u, nè di voi nè di me.

Trieste, luglio 18 9 1 .

Page 277: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 279: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 280: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 281: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 283: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 284: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 285: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 287: glottologico italian0 - Forgotten Books

278 C avalli,

caccia) in fduk de ;émula bldnda, ke se bruì dva nibit al fduk , emi

no vedégua l'

dra ke ;e si'

dldi per mandi—ne un tok. epdi ;ientzi a

dier ke’

l ;ork blank a jérà a die’

; flurin al ;tar, e i lo klamdvua

.vk ar anbdrk ; e a paré9ua de maiidr farina de m onb ié l. lapu

ldata vikiva dùra kome li pie'

n'

ma i.;té; no jéra bièdin né de kon

panddik nè de i'

iiént. una pandha de militdr vale'

va un fim—ia, in

kaél an. la fangadard;ie mdi; . po dopo a ke vi7ui tdintflm nenldn

ialdn del pa l é ì en, ke ko;ùiva plzii el ;ak , ke no’

I furmentdn.

a jera dei m aj l ièdins ke i a rikuni a tr ié; t, an ;ink o sia fa

mo'

ji, da un ke ;e k lamévaa m ék a. lui a je di; : be.:

mi no ve pda dar ; ve daj roba; vende’

i kome ke padéi; intaînt idio

provedard. e ge da'

vaa peine, kamaldi , kanbrik , e altra rdba. ma

ndme a kuei ke i 9ave'

jua kalkdsa da suo . dopo furnida la fan, ; lo

nija;iaznt .ie viîni a m dj la per paidr;e: e ki ge da'

w a vin, ki di;hé be.; no jéra. a .de zia a

'

nda in r an; idn, in val d'

dl tr a, da un

;iért tita przi; ia, .;o debildur . e lui al di; : 9udra, a n’

a da'

un

padh de kamaldi , tant ke oon vi;tzi li mdmuli, e add; a vdu be;!ge

dardi el didn; (diascolo) , je dara: e no be;. ma ci M ju;ia'

inta

s’

a paid in ténia tiéra i;té;.

kudnt ke javégua ;et, al am, ì igua skua'

èi dici di kan midndno

iu kanpana in kuntra'

da r ank , .;a d“

un m iila. mz montdjaa de

dardi, e lui in sela, sul bast. e a jera ta'

int a baoi'

i’

dra ke mi me

indarmen;éjua , e lui a ma dii égua : no durmiér, ke priest anim a

in danp e a meidi te la.;ardi durmiér ddi dn“

. rivds in Eanp,

diì é9ua dal su i ordéin, ;dpa o ;trapd;a, ge ke okdr, per lourda

ddniia ndu; dltri lauridn fin ke a .eunar li danpdni

tr ie; t. in kué la vdlta metidn via dut i ordéin, e se metidn in mii

gldn (ginocchioni) , e prijdn idio e int a mnwa la pravide’

nsa

de m :ij la.

midndno a ke madri , trent’am fa, da nondnta nduf am e vinti: bzk

di. e in tdint am , a je n'

avéjua vadzi de bie'

li lui. me rekudrl ke

me kontèjua , he, una vdlta, i m aj l i ì din; i a fat ;Éanptir a r i

i'

i é i ia el pude;td bdl bi ku la padestare'

aa l a .ie std kasi a

me di; . el pade;td ke’

l fa;éva manerz'

, una vdlla ja metti vini soll

S e il fatto è vero, deve riferirsi a Nicolò Balbi, che fu podestà di

M uggia nel l 733 .

Page 288: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 289: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 291: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 292: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 293: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 295: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 296: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 297: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 299: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 300: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 301: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 303: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 304: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 305: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 307: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 308: glottologico italian0 - Forgotten Books

Reliquie muggesi. Testi ecc. : 5 3. Superstiz. e leggende; c , D . E , F . 299

ment el ma,:aro’

u k'

al ven a kamenti te ,s:entpe ke’

l kar ? e mi

me levégua dal jéte ì igua al balkòn a veder . sientivo ke a kar, ma

no vedévi m°

ént epavévo téma de lui. Antonia. N igrisin.

II. parti:: nik ò la spadàr ve’

va una 5a9ua’

la 9rd,sa e ben nudrida,

e km : sta 5a9uaîla el ma,:aròu éigua a spa,: de not, tra li òndi,s e

un’

ora. a la maitina ho stale'

ir èigua in stdla la Éatdvua seca

sta puòvera bestia, ke la veva grudja d:ìta la not. e mdmm'

ge

d:°

ì éva al ,sialéir, ke ldur, stanti a vard:ir li melandri poponiere)vi.: t la 5ajudla kul masaròu ke a

ho’

l ma,:aròuaje'

ra su li kroì ddi, a ddvua una Èantdda kw: una

mia,: ,sutila ku,:i e ge fa,:éva li ,:trési e gua: ki ke li tu5dva!

alòra krepeivua la 5ajudla dn5a ki ke li diì fdvua. li ,stré,si je ser

viva de ,: tdfi , pargé el musarda jéra a,: cii piEul, ha la beréta ròsa sul

Éaf, lònàa un bras, ke ge sguolavua de dra .

la s dk ra inkuiî i s iò n l'

a reklamd d:lit sti spiritmalin, e li ja

nera.: te la tére de babe'

l. kusi adé ,s no i se vedplaz.

C ristoforo Tiepolo.

F . Tes o r i nas c o sti.

I. una vò lta gera trei òm :°

ke ,savé9ua ddla ke .é’e mit:ì,s beg. un

al di,: iron a veder Éularòn la sdpa e la strapaga e :’

raro’

n a dar

un’

oj ldda in kué l lòuk ke save: . e .%e ius in kanpcina e i ja

traumi el lòuk, e g:: fat un sérklo dò la ke Jem beg, e s’

a mihi

laurcir . ga lauré uéi danni:: e pa,sda tre: di ja laurd. sul

t:°

ers di, un al di,: ie trei di ke lavuròn, e no vedòn nes:ina spe

rdnsa. re,:puònt st’

dltri dài li nò,stri fadiji ke ,se: a onòur de

dio. pe te mia far ? ì a ke ,s:ìnonga, lavaron. 8 kontinua a ,:javcir.

un siért m ::mie’

nt m: al di; : di sient:ì un botga sòla, ke ja re

bonbci kome ,se fa; gueit (vuoto ) ,sòta. re,:puòntkue: dilf i:

r;a, sdstu, ke i e g::éit. e lavora kw : pl:ìi kordjo. alòra je ven

una mia,: ke di; : ge udéi ga véus e tréma la t:era 6

s5anpdvia a jdnbi.« e dopo diì e'

va mi no vagpl:ìi a guardar

de beg, minha se kredarég de diventar ri]: home sovrdn. e de a:

tre:°

mei,s, un de kuéi tré:°

s’

a maidde td:°

nta téma, e ,al ie i :: km:

0!io. Nicolò Bortoloni.

Qui imitava il nitrito del cavallo.

Page 309: glottologico italian0 - Forgotten Books

300 C avalli

II. agera una vò lta ddi ,sm òur ke save’

va ddla ke Jem :°

l depòéit

dei bes . e g:: dit a kudtro de lòur avei véu,s altri kòur de .èier

in kuél tal lòuk ? e ldur a ri,spuond:ì : nòus dltri :?aròn.

ma, rikuorde'

ve ben, a dis ,sti dài, ke ,sarei mole.sta,s, e vous a ves de

laurdr ,sen,sa favelcir, ,se’

nsa dir mai î:ent.

dòn5a %e in,: e hadnt ke fre sta.: ,mi be,s , a ven fòura de li'

fig:ìfi kui for ca,s, e je reva spaviénta sti lavordint; e ldur î:ent. dopo

g:: vi,st una granda piera de mulinper dria ke li kuvierééva d:iii ,

e lajera piè'

dda kun—t—un ,spag e un a ,ste’

gna a ku l:°

f::òrfi

per tufarlo. a vidiénti ,sia roba, ldur per la téma udéa ,sÉampdrvia, e int mumiént s

a sie::t:i tra,sportzis un lenta:: de l'

:iltro.

Pietro Brandoiin.

III. abr éi vi?: iva una vò lta vard:ir se truvéva kdlìte de

pòì it de be,s. è'

oléva dei timi kan ldur, e féva far dei bus pa e la'

,

t-e l:“

mai éri e t—e li Edi : b::tddi èòu. ga: vist mi un bus a an

nik o lò , ,sòta m :29 1a vé è'

a, ke javéva fa: ,sjavdr ab re:° per

Éatdr be,s.

dnè'

a di kaddei el er i, a k as tele: r , ld ke una vò lla Jem kome

un Ea,stie’

l. ja: mist mi li b:2.si fdti per tra::vdr be,s.

a la puònta de ,stramdr ,se diì e'

va ke a jéra i be.: sota tiéra. a

ie kudtro g:: di,:kuviértfin a una siérta :mzara. alora

,n’

a levd ,su on, e ldur krede'

va ke lo; el diàul. fre ,sinnpà:

via tòuti kuatra. bia saver ke una volta , in antik , kudnt ke gepe

liva il depòì itdei be,s, ma,:éva un on, e il haddvero lo b ::lèva sòra

be,s, par ke no’

l didul. Pietro Apostoli.

IV. nuè,stri veci ne kunte'

va ke .saw k l im iént Jem una

volta un depòèitde be,s, e ke de not .se vedévua z: rcir un’

ònbra. non

,sòul de not, ma a'

n5a di biél di la vedévua, tra li òndis e li dòdis .

tant ie vea'

r ke visindz°

nl no ude’

vua .èier pl:ii in Eanp. dòn5e w :

prime de m :igla ke in: a skoninrcir st’

dnema; ma lui a no je'

ra dé:7:

de le::dr kuél depòì it. l’

ònbra a spari via, e lui ì e vma a Edie

M mdnti kome se’

l ves vu el mal de s an val entin, ke dio ne

de nottiénp ie viî: :is ab re: de tr : e3 t, ku la bdla. l'

a buta'

da

,sta bdla per tiéra, e a: ke la ire fermdda jera el depòì it. e lò ::r

l'

a leva, e i pa memi via kui Èar tre: , kudtro Éalderòù:,s de be.: in

oro e arzeni. C ristoforo Tiepolo .

Page 311: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 312: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 313: glottologico italian0 - Forgotten Books

3 34 C avalli ,

mòdo, a di,s il dolo'

ur, tega: guari m i? a m’

a dit ked i scilvia,

e mi la ga: maîìa°

da e bev:ìda ,sènpre e a add.; .

_stag ben.

6 il miadi gega dei una pi,st0 ldda, e lo ga hopa'

per invidia.

M addalena F rausin.

5 4. C OSTU M I.

A. D es c r izione d’una c asa .

I. una vòlta ,se gavéva el faguldr bas, alt mei pei. dut intòr gera

li è'

arij e i ,skcim e ,se sentéva dag ,sialddr,se la vànpa, e ,sepa

séva l’

dra. mi riku6rl d’

aver sint:i plui uditi midpdre he sòta el

Eamin kontéva la ,stòria de pdr ig e viena .

de partgera la idula. ke ,se tiréva inme.? kudntke ,seudéa mai::ir.

fin ke no ,se jera de komuniòn, no ,se ì iva a td::la kui pdre e kn la

nuire; deva de kuél he ma'

r'

iéva ldur ,

ma ge ,stéva de,:part,

yu d’

un skaîie'

l ( sgabello). una vòlta_segavéva plu: ri.;pie

'

tpei ge

nitdur . no ,se diì éva papà e :ndma kome ade,

s ,se diì éva‘mi ,sidr

pa'

re’

e dòna mdre’

. e hadnt ke ,se ring:-agisca, se dièeva ‘

gran

mer,:e: no gra'

,sie, kome adé,s.

,sul mur jera piè'

dda la skansia ha la ma,seria ( le stoviglie) : play,

,slmdie'

li epl:idini ( catinelle ,su la ,skd/‘

a (acquaio ) ,se teî: iva i segli

de l'

dga, e’

l gari; ( ramina). ,su la ndpa ( cappa) el lavez, i piîì cit,la

,sta

'

îia'

da e la 5aldiéra. la puòrta se sierèva kul ,saltei, ha la Add::

a Ìml dademi,s.

de ,sòra jéra li cameri kaijet ,sui kavalét

inlnctida , kumerta. el sgabél in flank , kul buiaîl drénto. de,spcirt

l’

arma'

r, e de sòra l’

armdr, el ,spiéglo. da è'

af del je'

t i ,sa'

int, de

una part li pideli de l’

dga sdnta, kun—t-un ram de aulia benedét. de

;dra li édmeri, jéra la ,sofi ta, e dopo il holm . kuvie’

rt de

una vdlta no ,se koîio,séva i veri, i balkdins no i gavéva ke i ,skur,

ke ,se ,sieréva de not, e de di ,se li la,: éva avieri. me rikuòrtke my a

puòvera mdre la viiiéva kdlkeutili:: ai e,:td t-ela nostra -a'

mem . e ne

°

ééva magdri nu,s, ma i shur sierds de not, ke pd:: v:nur [dura

un’:iria è

'

ativa e la,:drve dur. Pietro Apostoli.

II. lap::òrtli de la è'

dz'

va ga un sÉalin ld li fémini li lavòura e li

el prin ,sc'

alin de la pulirla se klàma sujdr, po ie l i erti ( stipiti) e la

p::6rta ,si ,sie

'

ra li: : li ldnti ( battenti);e lanii ieanc'

a kuél idei balkdins. Tiep.

Page 315: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 316: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 317: glottologico italian0 - Forgotten Books

308 Caval li,

se ma7:éva dniu li s :iè'

i. ,se c'

e id:: de la nub e una ,s:iEa frè,sEd,

se lapudrta 6dì a, e ,se la néta. ,se g

°

dva la madri,: e li fle

pi (semi

delle zucche) e po ,semet a buliér t-el lavei . ke bdli un kudrtd'

dm,

no plui. ,se kundi,s kunpdukul de di : maiidn e ,stidn ben.

po gauda li rdvi. li rdvi grata°

di, e cinè'

a intieri ,se met int-dna

urniéla, o, ,sege ne i e a,:di, t-un davéglo. ,se metdrénto un pd::kul

de lavudn e ,se kuviér,s kui péi,s : ,se metprin li tdli, e par;dra sti

tdli de li pieri ke tei°

: i fra5d. li reivi se ma'

i'

:a cinia lè,si , o ,sdta el

bui,stro (Ap. : didietro) ku,si ,se k ltima ea de ndu.s la giniia Édlda

buliénta kw : brdnsi piéuli. Antonia Nigrisin.

D . Battes im o .

hudut kejera nani un b::a ouna bambina dopo al di, ,se kla

ma'

va el kunp:ire la kum:ire.,se metèva el banbin sdra un lmsin

de ,séda, ku la ,so biéla idea, e i biei pan:i,s, e ,se fiigua inglèì ù

batei cir lo. ,se inviddva i prinpariéint, edar o frddi, e ,se fa,séva kome

un par de nud,si. a Édì a g'

éra preparei frit:: li o lmi,st:: i e fljdper

el plu:, e vin finkè ,se ne udévua. el Ìwnpdre ge da'

va per regàl,

idra una mdmula, unpar de ré5in ,seun mdmul , una navéta grudge.

adds ,se :iz'

ra un larldi e una dadenéla intdr al kùdl, kui ,suî:di. f::mi

ke se ga de nianar e de bèver, se ddun bag a la mdre e al banbh ,

e po el pdre va a kunpanar él kunpcire e la kumdre. e la levati-ia

gepudrta de drei unfa,suZétplende krdstui, o un Salds‘fat pud;ta

e il kunpa'

re met la ma:: in skar,séla, ge da'

. un fiurin.

C ristoforo Tiepolo.

n. M atr im onio .

I. el pdre del :ncimul a i igua in è'

a’

ia de la mdmula,e

l dii éua

,s:lnen kuntiént vdu,s :iltri? el pare de la n::imula nippuondégua

ko ,s:ineu kuntièint vdus :iltri, ,s:inon kuntiéint anita ditz-i.

el pdre del mdmul dii éva ,s:inon kontiéint t:iti ddi faméìi e ke

di:: {'

di ke i ,se vuddi ben un ku l’

dltro ,sti ddi krealàri, e ke idio

ge ddi vita ldnja.

se féra rik , i deva kalkdsa de ddla a la fija, ,se idra p::dver ,

C fr. frl. colas, ciambella. voce slava. E cosi dicono anche il cei-cino.

Page 319: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 320: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 321: glottologico italian0 - Forgotten Books

3 12 C avalli,

la,sciva per la ,setemcina

,sa

'

inta ,se li le,sdva la scibida samia , e ,se

fa,séva benedier in handnika. la bdfa la ,salidn, a la metidn sò lapèi,s

otdi , epo se la metéva in fun. C ristoforo Tiepolo.

e. G l i ul tim i di carnevale e i l pr im o di quar es ima.

I. i :ilten de darnevdl . hadnt ke ;era idven mi . ,se li paséva kusi.

se unidn insieme m'

nù'

kua'

tro idven ,se kronpéva dddi,s drni de vin e

se ,stegna alegramiéntre. kuéi tréi di ,se baléva in stila; ,se Idaméaa

,su’r

'

mddur del paies , e dnka de tr ié ,st, paid; da la kunpaî: ia. se

baléva la sera. ,se i ig::a al bal dopo li ,sel , e ,se balévafin a un

dra,

ddi. la ,sdlagera pléna de iani.

l’

:ilten di a,;era dei mat ke i igua in md,skera kul borgo de li fe

'

mini 1. e kul vii cil (maschera) ,sul mu,std,s; e i igua atdr pel pm'

é,u

ku,si ima,skerd,s , kui mdmui dardi. la ,se'

ra .se mané0a e ,se bevéva

idia, e po dopo ,se i igua in ,sdla, e, a baldinli i ,sbdlser (walzer),

,se ,ste'

gna ld fin al ,son de la Eanpdna.

t—el dumdn, mzerkul , kalked:in de la konpa'

iiia a i igua a tr : est

a kronpa'

r i biidli per il brudél . ,se i igua inglei ia a dar la,s:enera

e ,sientir la prédija. po dopo la konpaì ia i igua a .maîuir el burda.

po ,se féva i kdint e ,se paje'

va. kalked:in i igua in hafeleria e i::

e,staria fin a nel , e cinica ['in a li al nduf, inbri:ik de vin.

N icolò Bertoloni.

II. 1 alten di de darnevdl ,se féva ku,si. la mail ina ,se féva la ma

,skerdda in plci,sa, e po ,se i igua in,sdia baldr, fin a li andis

me’

ia. po ,se i igua a dazmir a idia, e dopo ,se tuornéva in sala, e

se féva ddi tréi ,sbdlser, fin—l—ala fun,sidn. finida la fl:n,sidn, ,se tuor

ndua a baldr indréi. la'

ke udéa baldr in p:iokui pcy°

éva. di i tréi

,sbdl,ser, una ivdn,siga; e i dltri ,sieva despdrt. g'

éra i b::Édi sénpreplen de vin, e ,se beveva dag, dmi e fémini veci e idven.

ho jéra l’

dra de ,séna, ,se i igua Édia a li m :ili e dopo

edna se tuornéva indréi al dal in ,sdla, e,se ,stéva li fin-t-a mei and£;

el bdrjo (mi spiegava lo stesso Bertoloni) a ie ,stret inkn°

,spd ga,

ai flank ,e Zark in fdint. Gonnella, dunque. E la dicono bdrgo da bordo,

bordato, tela con cui fanno legonnelle. Il Tiepolo affermava che una vdlta

se diiéva vistù ra e ade'

s se di,: bdrgo V. sopra, in n. a pag. 2 85 .

Page 323: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 324: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 325: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 327: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 328: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 329: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 331: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 332: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 333: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 335: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 336: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 337: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 339: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 340: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 341: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 343: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 344: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 345: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 347: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 348: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 349: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 351: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 352: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 353: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 355: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 356: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 357: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 359: glottologico italian0 - Forgotten Books

350 Cavalli,

38 . kudnt kepldu, biita Madr pMue'

r.

39 . al bon di si koiid; t-eM maizina.

40 . ;dul epldua, li _strig

'

i s’inamdra.

4 1. na ie sdbida se'

nsa sdal, no da mdmuM sén_sa amdur .

42 . se pldu el di de M sénsa, dili farina ie budiia in paldnta. (aplin

kuardnta di;, e per l’in;emim sidn va maM m ie

'

ntre. )

43. M plduva kontinua jda M w niéla.

44. fdmepudver, ke te fardi rik. ( kusi a di;: l’auliu, paredplm _se ,:hlar

pli n'

el finita. )

45 . pirdn plan depan, i ì al a verjunauia , dandistr a pedojlduz'

a,

m i:j l a fi ésò'

a kome una rdia.

46. ki béu dja del pldi a no mdar mdi.

47. ne'

pesc'

addur de ddna, né uì eladdw de vi,:d, no a fat mdi nisùnakuist.

48 . il dan ke bdia, no margja.

49. judrdate dal dan, ke ven sito.

50 . al lduf na mdfi a nd’l dalt né ’

l fret.

5 1. ha se va Imi Idaf, bia baidr kome ldar.

52 . l’dplo del pardn :

e M vita del dajudl.

53. el fl at na ddj luntdn de l’drbul .

54. ce a de far d la,ka M pardna ie mella ?

55 . al jai ke no da lddro, no ddpa auris.

56. hi nas dejdta, suris a py a.

57. M lénja batddM ke’l didnt a ddul .

58 . a dùitgepMs el ban.

59. al ban vin na ja beidin de frask.

60 . el pan de ddéa std/‘

a prié,st.

6 1 . dii'

i bieM rdîa divénta un ;è'

avasakùl .

62. kudnt ke un a de ghatdde l’dpa ddlda, a ga padra de la fl

'dda

63 . plui tiénpa de vir'

iiér, he lujdniji a ie de ru_stiér.

64. m ie’

j un da vuéi, ha una jalina dumdn.

C ontrada sulla costiera tra il Castello e Muggia vecchia, dovec'

èunì

sorgente.

Page 360: glottologico italian0 - Forgotten Books

Reliquie muggesi. Testi ecc. : 5 13. Proverbj. 35 1

65. dini simel cima el 50 gimel .

66. no da rds: ;dn,sa gpini.

67. prin da koìîdger el tienperamidntde un, bia mafidr un far dapan, e

68. ki dudr napija pes.

69. nei fdmim ndtie'

M , a lun de danddM .

70. ki rit in davanti?, in vedd,ra pldra.

71. veco visidu,s, oddo pedofildus.

72. ie midj pan put a ddia sdcd, ke no rost in o'

dz'

a dei dltri.

73. il pan dei dltri a huara hrdsti.

74. hadnt ke li rdni danta, li siéntpldua.

75. M rdba dei prdvi M ven dantdnti, e M va via guildnti.

76. ;drklo luntdn, pldua vigina ; sérk lo vis—in

, pldua luntdna.

77. bdho, tabdlw e m enar , fa ì ier l’an in sidner.

79. hi va in liét ;dn.ga ;dna, dùta M not a se reme'

na.

80. il mal ven a brdfi i , e a va via a mank de dasù

81. ho mdar un f ili , a dive’

nta pudver ; ko mdar un pudver, a divdnta

82. miéj i;tds ( soli) ke mal kunpaiids.

83. kudnt ke ,se daplùi de trdi in hanpaiiia, divénta un jùda.

84. la kunpaiiia fa al an lddro.

85 . dur han dur, no fa bon mar .

86. hi ke ;td ,n'

t in kunpaìiia, o ke da lddro, a ke de

87. un dapidl no se fa per una plduva stésa ( sola).

88. i hudrf no i ge g'

dva i dgli l’un ku l

’dltra.

89. al prdve su l’altdr fdla.

90. a far el matde =se'

npre tidap.

91. nisun na,; maestro.

92. plui ;e viu, plùi ,s’inpdra.

93. a l’omik, spidlije

’l fa;.

94. ve'

itplui hudtro dgli, ke na ddi.

95. ki ben skum idnsa de a M m itàde l’dpera.

Page 361: glottologico italian0 - Forgotten Books

352 C aval li,

96. far a di,s/”

dr s'

e dal un M urdr . ( ma se baila in rovina el prapn'

ddi . )

97. ki a fat el plan, [di dnda el mani: .

ki he M vdura ja una damua , e ki na M va'

ura je n’a ddi. (maal

mé fia el sank dei puo'

ver . )

99. el spardin .ia el prin guaddin.

100 . diii pdi tel kul pdra indint.

l0 1. ki riva prin in mulin, prin mazana.

10 2. ki plan _spiént, mank spiént.

103. ki ten per M spina, spantpel kokdn.

10 4. ki a de zwr, vddi; ki no a de ì ier, mdndi.

105 . m idi ner istés soli ke manddr .

106 . li tudi pudrti hnn ddi kldu sidra.

107. skdva nduva, skdva ben.

108 . kadl ke no va in bust, va in mdnija.

109 . dar la dénia e vildin dudr .

I lO. kdint spe; e m isisia ldnja.

l l l . ki dd rdba in krede'

nsa spd,sa rdba asdi, l

’am ilt, e bay nogamdi.

1 12 . pdia, pdia e va kan dia.

1 13 . tiénp epdja se madari,s li ii'

éspuli.

l l4. ki {dla de daf, pdja de bdrsa.

1 15 . ki dispre'

sa, vdal kunprdr.

116. hi ja débit, ja krédit.

1 17. lei pdja indint trat, a ho’l x

'

c m inddn, a ke’l :

'

e mat.

1 18 . ki fa il kdint sén,sa l’agt, lo fa ddi vdlti.

1 19. ki inpre'

sta, pwrt M répla.

120 . una man ldva l’dltra, e dùti ddi ldva el mustds.

12 1. 'ci ldvua el d'

a/'

a l’dì en, piért M lisia e

’l savdn.

129… hi,9a M rdìia, se M grati.

123 . oiidnper ed, e diaper dw t.

124. dùit i tira l’

a al so mulin.

125 . ki vdal dut, na ja iient.

126 . ki spardr‘

ia, el didal ge mdiia.

Page 363: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 364: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 365: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 367: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 368: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 369: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 371: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 372: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 373: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 375: glottologico italian0 - Forgotten Books

366 Caval li

per manlir'

iier i figuài a spdli del potròn.

ankora kuést ire el mani: mal ,

ge vent l’

da per kunprdr al sal .

el barbéir, ke fa la bdrba,

ko gtrdgka, lu judrda ke idi pietd.

lu è'

dpa pel no; , je pléia i èenòj li,li ld9rimx

'

a li ògli viîzir ape fa.

el ke fa medi…iini,l

rovindde mò lli m idi.

la; mediì ini per ddrye konfuòrt,

je régla nel kuònp e no pòul plu

kum'

el pagiént

a starci miéi ;énga m dimmiént.

tdintde kuéi ke stan su o'

gi,

.: énga negò._ri e ,se'

nga nigtéir ,

e kan d’

un,sè

'

épo e un Eau de kd: ia,.se la ;pd.pia de jran kam déir .

2 . hadnt ke la vedovéla va al marcat,

per i kuòrni la ména el w mari.

ge per gtrdckzje ven dumanddt:

kudnti dukdti vdl ;to vò._stro belt

dizi: kué.glo mid beh el i e vendzìt.

sentdukdt a val sto bek f… t.

3 . ho nas unpiranéi; , a na.; un lddro ;ho nas un i .%o ldn, na.: un gakdg;ho na.; un è

'

avr eédn, a na.; un M int,

e mdj la biéla ke ke a péi del mòint‘.

Foggiata sulla ‘viloto

'

veneziana, che è in Dal M edico, p. 191. Cir.

p. 253.

Page 376: glottologico italian0 - Forgotten Books

Appendice sul tergestino 367

APPEND ICE ,

CONC ERNENTE IL D IALETTO TERG ESTINO

Il muggese e il tergestino, rampolli del medesimo ceppo, costi

tuiscono, tolte le poche divergenze notate, una sola cosa, e però

Degno è , che dov’

è 1’

un 1’

altro 8 induca;

nè più è d’

uopo aggiungere altre prove d’

ordino pm 0 meno

generale 1ntorno a questo (v. Arch. X 459 sgg. ; e qui 80p1‘8

p. 261-66

Ma poichè a me fu dato di contribuire alla dimostrazione

della friulanità del l’

antica Trieste coi miei C inze (v. Arch .W336 sgg. mi sia ancora concesso di qui addurre qualche altrareliquia tergeetina che devo alla cortesia di Attilio Bonus .

Sono bensi minute cose, ma hanno il granpregio di stabilire la

continuità dialettale tra il 1550,l

età a cui giungevano i vecchi

cimelj, il sonetd’

un ver triestin scritto nel 1796 . Nè mi

si neghi finalmente di metter qui a profitto una modesta parte

delle testimonianze personali che ho raccolto circa gli ultimi

aneliti del tergestino in quanto dialetto che ancora si par

lasse,e delle mie annotazioni circa le vestigia che del tergo

stino ancora rimangano nell’

odierna parlata veneta di Trieste.

I. Nuovi c imt tergestini.

Il patrizio Zuan C hichio procuratore generale nel terzo

reggimento del 1600 , cioè nei mesi di setenber , atelier , novenber

edecenber , scrive in testa al suo quaderno,v. XLVI, Nota

de tutis li spesis minutis che si fara in questo R.

“ de selen

ber etp.

“ dati ll. 4 candelis 39 laguardia L ss. 12 ; e tre

altre volte registra spese di candelis.

Adi. 16 . otober dati a na" fran”p pionbo brocadelis ecc .

e tolis. Più sotto ripete: brocadelis .

F. dati a Stefano ufucial p carta cera p far li bo

letini dis linis p la guardia ecc. E poi: 37 pionbo meter

li lumier is.

Page 377: glottologico italian0 - Forgotten Books

368 C avalli

2 . In un poemetto satirico inedito , che secondo il Kandler

sarebbe del 1689 e secondo l’

Hortis , che lo pubblicherà nella

sua Storia della vita intellettuale di Tr ieste, certamente non

posteriore al 1709,ci sono questi versi

G iacomo G iovannin la maggior pigna

D ella città, scusossi al lor col dire

Frari m i hai da zi c’

ai hem in vigna

E coi hen da tornei, ne pues vegnire.

Al detto p0p0 1ar ognun sogghigna

E il Kandler, nelle sue Note inedite manoscr itte alla Storia

del C onsiglio dei Patrizj osserva a questo punto : Il porre in

canzone un patrizio perchè parlava il gergo plebeo, ci avverte

ciò che per altre vie ci era noto , cioè che due dialetti si par‘ lavano a Trieste

,il plebeo che dev

essere comune a M uggin

secondo che abbiamo udito,e il nobile alzato a dignità di lin

gua parlata, non di lingua scritta 8; solo in sulla fine del se

colo passato si usò il veneto in alcune poesie di circostanza

3. Prè Antonio Scussa, a f. 2 1"22 ° della sua operagiornale.

sotto la data del 1733 , li 28 d’

agosto , nota: Tempo fosco e

nuuloso con gran pioggia e maggior il vento che va sempu

incalzando. Cadendo hoggi il c ompl ians dell’

Augustissium

Imperatore Carlo Sesto

frdrio una volta anche nelle Reliquie muggesi, diretto alla persona con

cui si parlava ( v. sopra, p. fl-driO, old la sai?, Tiep.

Per G iacomo G iovannin ecc., è da intendere, secondo l

Hortis, un Giu

liani, che vuol dire uno de lis trédis c'

aéddis, patrizio puro sangue.

Prezioso anche questo cenno del nostro egregio storico intorno all:

comunanza di dialetto tra M uggia e Trieste. M a, sebbene al nostro tema

non ne importi, sia permesso qui osservare, che la sua asserzione, relativi

al parlar‘nobile

( cioè al parlar veneto), mal si regge dinanzi ai docu

menti dell’

Archivio diplomatico, i quali sono scritti appunto in veneto, con

maggiore o minor rimaneggiamento letterario s‘

intende, ma sempre veneto;

insomma ‘venezianeggiano e letterateggiano

. M eglio l‘

Ascoli, quantunque

poche carte triestine abbia avuto sott'

occhio : C hi non iscriveva in latino.

scriveva in un tal qual veneziano , adoperava cioè il linguaggio che rap

presentava la cultura politica e il fi lone più cittadinesco della contrada.

senza dir dell‘

italiano, che qui, come altrove, bizzarramente vi si comme

sceva. Arch . X 449.

Page 379: glottologico italian0 - Forgotten Books

370 C avalli

l is mdmulis, va a h lamdr lo, no staplordr ge odi; che piangi; dnéa, dònéa ,

m a: , la fémina moglie ,si to om marito ,

lis fém inis , la è'

déa , l i,: trédrs

éaiddig, la &dei: mestolo, la éaudie’

ra, la s ila pentola, vidh lo-a vecchio -a.

oa a siardr la può-ta, do ld l

’é la c laf, l

’d,sto c

'

atdda, dniu Galdi el ful: hai

guardato il fuoco ; dda oejldt; i ;h la/ gli slavi; k ldma me sur ; m ne:

[rddi el c'

af, c'

dla se’l pam io audi. Questa dichiarazione, d

importanza

capitale, in lotta e confermata, nella forma che qui si stampa, dal la pre

detta signorade Jenner il 4 di febbrajo 1890 , in presenza dei signori dott

Attilio Hortis, direttore della civica biblioteca, e prof. Alberto Paschi, di

rettore del civico museo d’

antichità, venuti per far la conoscenza del l’

e

gregia signora.

D i altri nove documenti congeneri, che mi riservo di pubbli

care altrove, do intanto l’

elenco qui in nota, facendolo seguire

da un altro elenco che è del le persone le quali da cotesti do

cumenti risultano le ultime 0 tra le ultime parlare il ter

gestino E mi restano le testimonianze di M aggesi viventi ,che ora passo a riferire.

Il prof. Racheli trovò ancoravivo questo verbo inRenavecchia, nel 1857.

come mi assicura un suo scolaro. J. C .

Lettera del sign. G iovanniWilde ( 16 ottobre Co lloquio col

consigliere aulico comm . Carlo de Parents (Trieste, Piazza Cavanna , n. 1.

primo piano, 28 ottobre 1889 C ol loquio col cav. Felice M achlig (Trieste,Via della M uda, nella cereria M achlîg, 19 novembre C o l loquio

col sign. Pietro de Francol ( Trieste , Via del C orso , n. 20 , quarto piano.

20 novembre Lettera del sign. Eugenio Pavoni, economo del cc

muue di Trieste ( 4 maggio C olloquio col sign. Leopoldo de Jurco

( Trieste, Via Rossetti, n. 6, primo piano, 2 1 luglio Lettere della

signorina Anna M inas (Trieste, Via M assimiliana , n. 29 settembre e

10 ottobre D ichiarazione autografa del sign. G iuseppe S indici,

omar. registr. dirett. degli umci d’

ordine magistratuali ( Trieste, 19 no

vembre Lettera della signora G iustina Cumano-Perusini ( Trice

simo, 27 agosto 189 1 Dal complesso di questi documenti si ricava che

ancora parlassero il ( tergestino tra la prima e la nona decina del pre

sente secolo, le seguenti persone 1. Leonardo G iuseppe da Burlo, morto

del 18 13 ; 2 . Teresa Sustersich-S indici, m . del 18 16 ; 3 . Annibale de

C onti, m . del 18 18 ; 4. E lena Sustarsich, m. del 182 1 5 . G iacom o de

Prandi, m . del 1822 ; 6. La nonna del sign. Pavani , morta del 1827 o

28 (nel 1828 cade la pubblicazione dei D'

aloghi piacevoli in vernacolo

triestino di don G iuseppe M ainati) ; 7. L a colonnella G ianetti da Francol.

m, del 1829 ; 8 . Pietro de Jurco, m. del 1833 ; 9 . Leopoldo do Burlo

Page 380: glottologico italian0 - Forgotten Books

Appendice sul tergestino 371

Nico l ò Ber to l oni (v. s.

, p. che dimorò in Trieste

dal 18 14 al 1817,dichiara : E l tr iestin el gavetta un palod

skuciii kome nòm dltr i m aj l iz'

dins , ia setdnta, otdnt’

ain.

M i pdu dir kome ke i faveléva strdnbo dnè'

a lodr dltri. M i

je'

ro a Tr ies tdepiciu! e son std trei din a far el kurdo

réal, edi faveldhnn ldur, e i gaoégaa de li pardli ke tiréua

ascii a nòm;altri m n9 l ii dins‘. gdi fatel kurdardul t-ela fd

brika de S inibaldi a l’

Akuedé to , e po son std tela ba

rdka de sidr Andr ea Bus ini ‘.

Bonom o Apo sto l i (v. s., p. che fu inTrieste ne1 25 ,

dichiara che gli abitanti di Rena vecchia quelli specialmenteche stavano intorno al C rocefisso , usavano ancora delle parole

somiglianti al muggese. E suo fratello P ietr o (v. s.

, p. 256 )venuto qui nel 30 , dice che i Triestini parlavano quasi comeadesso

,ma soggiunge: m idpdre me kunte

'

va ke una edita, in

antik , i favele'

ua lijd kome nòus dltri m aj l ii'

dins e dne'

d

plzìi, mdn°

me kuéli de li trédis 5aiddi, ke i slévua in sitdvé5a.

m. del 184 1 ; 10 . D on G iuseppe M ainati, m . del 1842 11. G io

sofia dell’

A rgento, m . del 1842 ; 12 . E lisabetta dell’

Argento—Poli, m . del

1844; 13. Gianotti-C amuzzini, m . del 1844; 14. M arcantonia [ manca

il cognome m . del 1856 o 57 ; 15 . M aria Lodovica de Burlo-G entile,

m. del 1859 16 . G iosefia de Burlo-Foramiti , m. del 1867 ; 17. S te

fano de C onti, m. del 1872 ; 18. G iusto de C onti, m . del 1878 ; 19 . C at

terina de Burlo—Fund., m . del 1878 ; 20 . G iuseppe da Jurco, m . del 1889 .

Nel 1828 , per quanto si sappia, tre fam igl ie triestine parlavano an

cora ii vecchio dialetto : del l’A rgento, de C onti e de Jur co.

Un’

altra volta, ricondotto su questo argomento , mi diceva: ldur i me

kojonéoa m i ke diie'

vo kum òdo inpen dapareti, kome, ldur i faoeléoua

plui liid de m i; me ricudrt ke i diiéva: kakab ùs, planér , î ip6n, oa

m ld, o cn h i l é . Restai a sentire in bocca sua queste parole del M ai

nati, e gli domandai se ne sapesse il significato. L o sapeva: kakabù s de

una sdrta de tiéra tacadisa. a ir idei gdi iujd tdnti oòlti kul kakabiìg:

planér oda dir al éanié,stro; ì ipòn i klaméoua la jahéta de li fem ini;va in l ò , va in ld, k idd; ven h i l é , ocn oa. La. voce M kabù,s vivo

del resto ancora.

Page 381: glottologico italian0 - Forgotten Books

3 72 C aval li

l l l . Rel iquie f r iul ane

nel l’

odierno dial etto di Tr ies te ‘.

Le formole fondamentali BL cx. PL hanno ormai, e non fari

meraviglia, scarsissimi rappresentanti : B l as Biaggio, bléda bic

tola, kldè'

a chioccia e lumiere,kldòe bolle di sapone e la bocca

della pioggia; kloè'

dda, kloè'

dr ; pldnka asse, plankdda assito e

chiudenda,vocivive

,secondo il Pavani (v. pag. 370 , innota), nel

rione di S . G iacomo in M onte; far il blek fare il groppo; e an

cora a pag. 373 .

Abondanti,rispetto al tempo, gli alterati in

-at,

—as,

—uz, ecc. :

kaìdta, bendt, halzdta, hri_sfiandt, bon diavoldt, mahaltdt, musdt, omino?

omdt, piciuldt, porzekit, puteldt, robdta, stupiddt, 0 ec'

dt

haldd: allato a kalddzo, kaladze, kandz, haidxa,

kartondz, kort d: all.

a horteldzo, hotondz olio cattivo di cotone; furbdz all . a furbdzo ,muss

'

omdx, pretdz all. a pretdzo, putti: all. aputdzo , robciza, _sofejd: al l . a

,

se

fejdzo, veédz—a, rilancia al l. a oilandzo, ecc.

barbùz, beltà: al l. a behéto bestiùza , botojerùz bottegajuccio budelù: ,

haitùz, kaldùz, hampanùza,kapelùz, haiùza , fiulùz, difetù: cul lato dife

tdzo, ladrùz, madondza, mastel i'

cz, M ontùza nome loc. , panùza pannilino.

stradùza

fufiii'

éz all. a fufifi é: o , goloì e’

z all. agoloiézo , imbriajé: e imbriajé:o

rabio£éz e rabioiézo , sbrodeje'

z e sbrodojézo , ; :figé: e stfigézo , stupidi

stupide'

zo

akuidi: e akuidizo, bianloiz, kafi isa pesce-cane, garbis , panis, P ur ti

n. loc., ;tufadiz all. a stufadizo, tahadiz e takadizo

Come si vede, in alcuni alterati la forma spompata vive al

lato alla forma integrale in—o ; nell

uso comune però del leper

S i consulti: Kosovrrz, D izionario del dialetto triestino ecc. , Trieste 189 1.

Per 1‘

—at nel muggese, v. pag. 266 f.

magg. : éaldd,s, kofid,e, kontadind,s, amd,; e emends, pedds, putd;, _

sofefrl fl

_stupidds, vilandg.

mugg. : behù5, botegùs, bujelù,s, éapielù,c, field,—r, mastclùs, palustri}; Sc fr. p. 266 f.

mugg. : fufiiié_s, golo : es, mate'

s, rabioié,s, girigés, sbrodegés, stupidés.

mugg. : egadis, garbis, _sotadi

,

c, stufadis, tonbadi,s (un ko ja sidro «Fatica.

Bert.

Page 383: glottologico italian0 - Forgotten Books

374 C aval li, Appendice sul tergestino

Rammentano il friulano : lume e monte feminili ; l’

esclama

zione spregiativa drè'

e (all . ai sinonimi orka drko ); l’

afferm

zione O negazione enfatica ma si la fé; sepeilkri i tabernacolim

che i ragazzi alzano a ridosso delle case gli ultimi giorni della

settimana santa (ma : visitar i sepdlkri ). Finalmente, è di ten

pra friulana: véa veglia ( cfr . Arch . I 508

Si potranno reputared'

importazionepiù o men recents : M oi,

s bdrtoli,ma si la fé; ma, del

'

rimanente,ftutto

, o poco meno,r itorna pur nel muggese

Trieste, settembre 189 1.

tuum ) . E ldoarno mi ricorda il muggese°

r omdns, millefoglie p. cl p

par senz’

altro , e in fondo sarà., voce latina; ma qui di certo viene digl

S lavi e torna a romaneggiare; cfr. gli sloveni roman rman ‘archilleami‘

lefolium’

, am en ‘

penicaria’

( nel C arso : armano; e ramon; m illefoglie).

i boemi m en rumenek , ecc.

S ia lecito qui notare due incrementi che i Testi muggesi hanno per

tato alla suppollettile di cui era discorso nell‘

h troduzione. Per h a!

s’

aggiunse l’

importante e doppio esempio : gueitvuoto (p. 299,

vuotare (p. 327,n, n), cfr. frl. w éid svuocici. Del li_s pronom inale (p. 2551.

s‘

aggiunse un secondo esempio ,che è di funzion nominativa: lis tu: da

not (p.

‘esse risplendonodi notte

,seguito però ,

nello stesso periodi

e per due volte, dal la forma spoglia.

Page 384: glottologico italian0 - Forgotten Books

ANNOTAZIONI SISTEMATIGHE

alla Antica Parafrasi L ombarda del N om inem

laedi nis i a se ips o di S . G iovanni G risostomo

( A rchivio VII 1 -120 ) e alle Antiche scritture

lombarde ( Archivio IX 3—22

O . S A L V 1 0 N I .

SOM M ARIO I. S igle. II. G rafia.

V . M orfologia. VI. Sintassi. VII. Varia.

I . S IG LE .

Nelle pagine che seguono , si designa per A il testo della ‘Parafrasi e

per a quello delle ‘ S crittnre lombarde’

. G li esempj di B si distinguono

(tranne che nel "lessico’

) per ciò che stiano in cor s ivo spazieggiato .

Occorrendo che la voce sia comune ai due testi, essa è addotta tal quale

si legge in A, e tra le citazioni si distinguono pei numeri in corsivo quel le

che rimandano a E . Nel ‘ lessico‘

, la voce iniziale di ciascun articolo è

sempre in cor s ivo spazieggiato , e tra A e a non v’

è altra distinzione

se non quella del diverso carattere dei numeri di citazione ( tondi per A

e corsivi per e).

Per gli esempj o riscontri che si allegano da altri testi e fonti, man

tengo naturalmente le solite sigle dell‘

Archivio ( Oh . I 448 , 111 245

e vi aggiungo le seguenti

al . Commedie e forse carnevalesche di G . G . Alione. C ito senz’

altro

l‘

ediz. Duel li (M ilano la quale però fu da me confrontata coll’

ediz.

principe’

.

m br. codice ambrosiano : N . 95 sup ; il quale contiene molto e varia

materiain volgare lombardo del sec. XV. Vodina in ‘Riv. di fi l. rom.

I 168,

e in mrgh . IL ogg., 1 sgg., 66 agg. A stampa ne sono , oltre quanto ci ò

dato da plc., i due frammenti di romanzi cavallereschi, editi dal RAJNA in

Page 385: glottologico italian0 - Forgotten Books

376 Salvioni,

Riv. di fi l . rom .

I 173-8 , le serie alfabetiche de’

Proverbj e la poesia

csulla Natura delle frutta, edite quella e questa dal Novxrr, in get. XVIII

12 7 sgg. , 336 sgg.

ap. La S toria di Apol lonio di Tiro, versione tosco-veneziana del la nad.

del sec. XI V, edita da Car lo S szvxoru; Bellinzona 1889 . I numeri riman

dano al le pagine illustrative

bar]. versione lombardeggiante della S tor ia di Bar laam e G iosufatte .

nel la solita riduzione pepolare italiana ( cfr. VII 417 Riempia un

m s. del sec. XIV, appartenente alla Biblioteca di S . M . il Re.

beso. I l Sermone di Pietro da Barsegapè riveduto sul cod. e nuore

mente edito da Car lo S AL V ION I, in zet. XV 432 sgg. S i citano i versi.

bonv. Benvesin da Riva. S’

adopera la sigla per rimandare direttamente

alle poesie, le quali son citate allo stesso modo che in sei. vr.

br]. versione veneta della S toria di Bar laam e G iosafatte, anche queen

secondo la solita riduzione p0p0 1are. Debbo alla cortese intercessione del

prof. L . Biadene l’

uso di questo ms., posseduto da una famiglia trivigim

cat. D ie alivenetianische iibersetzung der spric'

che des D iony siue Cata.

von Adolf Toma—za; Berlino 1888 . S i citano le pagine dell'

estratto.

i Frammenti ecc., di cui alla sigla : ambr.

clm . L e letteredi messer Andrea Calmo, riprodotte sul le stampo m igliori.

con introduzione e il lustrazioni di Vittor io ROS S I ; Torino 1888 . S on citai

le pagine del volume.

cr. Ueber eine italienisch-metù che darstel lung der Cmscentia-sage, coe

Adolf M useum, nei‘ C ontoresi dell

Acad. di Vienna’

L I 589 agg. , alle cui

pagine si rimanda.

cxo. L e or igini del la lingua poetica italiana, di N . C AIX; F irenze 1830.

cxs. Studi di etimologia italiana e romanza, di N . C AIX; F irenze 1878.

db . D ocumenti del l’antico dialetto bolognese, pubblicati da T. C A S INI, in

‘Propugnatore’

XIII. C ito l’

estratto.

M i sia lecito ricordare le preziose osservazioni che a questa ediz. del

l'

ap. hanno mosse il Tobler (Herrig’

s arch. LXXXIV 2245 ) e il G aspar)"

( ltb . XI Il secondo, che la morte ci ha ora crudamente rapito ,volev:

ben a ragione che asmar si traducesse per‘stimare

; e il prof. Rajna gen

tilmente m’

avverte, che l’

asimar di bv., onde io era tratto in inganno, r::

letto ambedue le volte usauer .

Page 387: glottologico italian0 - Forgotten Books

378 Salvioni

kath . Zur Kathafi nenlegende I von Adolf M as aru . Vienna 1874;nei

‘ C ontoresi di Vienna’

; e cito l’

E stratto .

Img. L ateinisch-romanischesw6rterbuch von G . Paderborn 1891.

lam . L amentazione m irica sul la Passione di N . S . in antico dialetto

pedemontano, per Car lo S ALVION I ; Torino 1886 .

lap. L e landi del Piemonte, raccolte e pubblicate da F . Ganorm e D.

ORS I, nella‘ S celta Romagnoli

diap. 238 ; Bologna 189 1 .

lor. la Lauda cremonese riprodotta da C . C ANT!, in Stor ia univ. III 1310.

lg. L andi genovesi del sec. XI V pubblicate da V. 0 8 5 30 11“ e G . D . Bn.

u r rr, in‘ G iornale ligustico

X. C ito l’

estratto.

Ip. L andi piemontesi del sec. XV; cod. della Biblioteca di S . M . il R

al la cui pubblicazione il Forster attende.

lpid. D i una inedita traduzione in italiano del poema D e lapidzbus

praetiosis, pubblicata da V. Fa m, in‘Propugnatore

sec. ser. , III 199-‘2

2t

lth . L iteraturblatt fu'

r germanische and romanischephilologz'

e.

mat. D it sur les vilains de M atazone de Caligano , par P. M RYRR. in

rm s . XII 20 -24.

matr . : M atricola del la congregazione di M . V. del la Pace in Bassano,

edita da O . C HIL E SO ‘

I‘

TI ; Bassano 1887.

meg. Vita di S . M aria Egiziaca , edita da T. C AS IN I in ‘ G iOrn. di fil

rom .

III 89-103 ( cfr. ap. 45 n).

mli. Italienische grammatik vonW. M E YER-Lusia ; L ipsia 1890 .

m lr. G rammatik der romanischen sprachm , von W. M am -L ima

I vol. , L ipsia 1890 .

mm . D arstel lung der altmaildndischen mundafl nach Bonnesin’s schrif

ten, von Adolf M useu m .

mrgh . E ine altlombardische M argarethenlegende, herausgegebon con B'Wxnsx 1

; Hal le 1890 .

not. N otizia ecc. ; v. alla sigla: gal .

par. PARO D I, Osservazioni a proposito del L essico genovese di G . F lechia.

in ‘ G iornale L igustico’

XIII. S i cita l'

E stratto.

IIWmsn dice ‘ lombarda’

questa scrittura. M a il dialetto ne arieggil

.il veneto o più specialmente il veronese.

Page 388: glottologico italian0 - Forgotten Books

Annotazioni lombarde. I. S iglo 379

pass . La Passione eRisur rezionepoemetto veronese del sec . XIII , edito

ed ill ustrato da L eandro BIAD E N E , in stfr. I 2 14-755.

passb . la Passione in dialetto bergamasco, data dal BIONI)RL L I in‘D ial .

pp. 678-8 1.

passm . il frammento monzese della Passione , edito in appendice alla

nuova edizione del Bescapè ; v. la sigla: beso.

passv. il racconto della Passione in prosa veronese, edito dal G BION ,

nel ‘Propugnatore’

V 320 agg.

pat. D as spruchgedicht des G erard Patey , von Adolf TOBL ER; Ber

l ino 1886 . C ito 1‘

E stratto delle ‘ M emorie del l‘

Academia di Berlino’

pb . i testi poetici bolognesi, dati da C AS IN I in Rime dei poeti bolognesi

del sec . XIII ; Bologna 188 1 (‘ S celta Romagnoli

disp.

plo . Poesie lombarde inedite del sec. XIII , pubblicate ed il lustrate da

B. BIO ND E L L I; M ilano 1856 . C onsidero in ispecie le cose‘bonvesiniane

,

tratte dai codd. dell’

Ambrosiana.

ppav. le preghiere in antico dialetto pavese, che sono in un cod. della

Bib lioteca universitaria di Pavia. C ito secondo una mia c0pia, essendo

troppo scorretta l’

edizione che n’

ha testè procurataP. M OJRAORI nell"Al

manacco sacro pavese’

XLVIII, 1892 .

pr. i proverbj di cui v. alla sigla: embt. La lettera, che precede la

cifra, indica la serie alfabetica a cui spetta il proverbio.

pred. G allo-italische predigten, herausgegeben vonW. FÒBM'

BR, in‘Ro

manische studien’

IV 1 sgg.

prov. Proverbia quae dicuntur super natura fem inarum von Adolf

TOBLBB , in zat. IX 296-325 . Le cifre seguite da una lettera, mandano alla

strofa e al verso ; altrimenti, alle pagine del la zat. C fr. la sigla: rph.

pver. A lt-veroneser passion. Text, laut und formenlehre, glossar ,von

Gr. ORRL IIR‘

I‘

; Halle 189 1 .

ren. Un nuovo testo veneto del Renard, edito dal PUTI L L I, in‘ G iorn. di

fi l . rom .

Il 153-63 .

rev. L a Passione di N . S .

, rappresentata inRevello nel sec. XV, edita

da V. PROM 18 ; Torino 1888 .

rg. Regola dei servi del la Vergine gloriosa ordinata e fatta in Bologna

nel l’anno 12 8 1, pubblicata da G . FERRARO ; L ivorno 1875 .

m a. Romania.

rom . i documenti che accompagnano il III e IV volume della S toria do

cum entata di Venezia del ROM AN IN .

Page 389: glottologico italian0 - Forgotten Books

380 S alvioni

rph. D ie sprache der Proverbia ecc . , di A. RAPHAE L ; Berlino 188 7. C fr.

la sigla: prov.

rsch . Itala und Vulgata , von Hermann Ronson; M arburgo 1875 .

sal . M emoriale di G io. Andrea Saluzzo di Castelar dal 148 2 al 15 2 8 ,

alito da V. PROM IS , in‘ M iscel lanea di storia italiana

VIII 409-625 . Di

questo M em oriale ho potuto consultare anche una copia del la parte ine

dita, per la molta cortesia del compianto Promis.

sch . D ie rom anischen volksmundarten in Sudtirol von C . Scnxm .u:nz

G era 1870 .

sei. G lossar zu den gedichten des Bonoesin da Riva , von A . SRII‘

IIR

Berlino 1886 .

serv. il S erventese de’ G eremei e de

’L ambertazzi stampato in pb .

sps. L a scuola poetica siciliana del sec. XIII, di Adolfo G ABPARY ; L

ì

vorno 1882 .

st. S tor ia di S tefano ,edita da Pio RAJNA , nella

‘ S celta Romagnoli

disp. 176 ; Bologna 1880 . La sigla accompagnata da cifra, senz‘

altra indi

cazione,rimanda alle illustrazioni complementari dello stesso editore m

rma. VII.

stat. S tatuten einer geisslerbruderschafl in Trient, von C . S C HN E L LER;

Innsbruck 188 1 .

stir. S tudj di filologia romanza.

teb . Antichi testi dialettali chieresi ripubblicati e illustrati da C . Su

vm sx in ‘M iscel lanea C ais -C anello’

345-55 .

tes. I l tesoro dei rustici, poema di Paganino Bonafede, pubblicato da

l\lnzzom —Tossm , in‘Origine della lingua italiana

I 23 1 egg.

theod. I l libro di Theodolo o vero la visionedi Tontolo , posto in luce

per G . B. G IU L IARI, nella‘ S celta Romagnoli disp. 112 ; Bologna 1870 .

tr. i documenti e loro illustrazioni, che accompagnano le N otizie edo

cumenti intorno al l’ordine dei crociferi in Trento , di P. ZAM BBA in ‘Pro

gramma del G innasio superiore di Trento’

188 1-2 .

tratt. Trattati religiosi e L ibro de li exempli in antico dialetto cent

irm a, editi a cura di G . U LRIC H, nella

‘ S celta Romagnoli disp. 239 ; Bc

logna 189 1.

triv. codice trivulziano 93 ; vcdine zat. XV 489 , XVI 230 agg.

tro. Testi inediti di S toria Trojana, a cura di E . G OBRA ; Torino 1837;

Specie il frammento veneto, che è a pp. 48 1—92.

Page 391: glottologico italian0 - Forgotten Books

382 Salvioni

Prevale però chi ch dove si richiede la sorda, e ghi gh si può dire co

stante per la sonora. Questo per a; ma B, come tutti i documenti di Lom

bardia, altro non da se non gi (g), e per g'

e per 6

Pochi son gli esempj di 0 g per 6 g'

dinanzi ad a a u: soapan 18 ,

oygo 32 , 17 ; inguria ingur iose 10 , 3 ; 7 , 32 ; impaga less. , r efr egaua

10 , 20 ; apar egao 10 , 22 , ingoado 14, 24 ; m angar ; ingur ie 2 1, 36.

È i = g'

in iusto, ione glosse 86 , 18, Iotho G iotto 44, 39 .

L a sibilante sonora è promiscuamente espressa per o: e 3. Bari gli

esempj di ss : C essar o ,disseua quassi posso aa

gossossi

Per la sibilante sorda tra vocali , sta di regola ss ma occorre nondi

rado anche il solo 8 : poso 22, 34 ;uesie 2 1, 22 ;desexan 75 , 16 ;finise

ferise r osa s tr angosata , ecc. S ono grafie latineggianti

proximo crucifiaro settanta ( onde è promosso Io a: che è p. es . in stran

goxata c ognos co 6, 30 ( I. cagnas so ) , nasce, pasce ecc.

Vale tanto per la sibilante sorda che per la sonora: zer c h ando : m

gue zasch un zo fa l s o dolzeca incomenza zaramel la ( 45 , 34) ecc. ;

ente zudigar e zenziue l eze pes o donzel o insegno ecc .

Pure c, che nell interno della parola s’

alterna con 99, vale per la sibi

lante sorda ( quasi unicamente dinanzi ad a a u) e per la sonora : cane: :

40 , 36 ; co ciò , ca qua, caschaun, copi eucha , {alga falce, falco -cco falso.

alccao , spe mnca , souenco , senca-cga, porci , mareco marcio , do lzega, tri

stecca ecc. ; cente, cel gelo, cenere, germogli, giganti, cuma, cono, ca gna.

lenguac come vec’

fac'

, gus come gancio ) , nè mai gli sfugga lenguago ecc..

come in altri antichi testi incontra. Il gprimario si conserva in voci

non popolari ( regina legista refrigerio e anche in voci popolari.

dove però s’

alterna, almeno fra vocali , con e; p. e. brugi al l . a bruci. Per

angelo angin less. , argento, uergin, cfr. i mil. dnjol , arg'

ent, vérg'

ena, i

piem . dng'

el , arg'

ent, verg'

in.

1 C he il gi (g) rappresenti indifl’

erentemente la sonora e la sorda, ri

sulta evidente a chi p. e. confronti {agio vegia, delle antiche scritture di

L ombardia, coi viventi faéa v;g'

a. Anche sel. , e siamo allora a linguaggio

che piemontizza e di tarda età. , scrive gioche cammino, gieressia , giant

ciera, esgiopare scoppiare, torgio torchio, e insieme givaler chevalier, Gia

m ont C haumont, maregial maréchal , senegial sénéchal , M argia M arche, ecc…:

cfr. i tese. C iapetta C hapet, ciambel lano, Certosa ( Chiartorssa lesa ) , ecc

Legittimo al l’

incontro il ss di cossa , osso , r epos sa 14, 30 , e altrettsli

La frequenza di ss in cussi ( cessi) e il non aversi mai cuori , mosti-mv

che si pronunciasse cuci. D i beneesson è detto altrove.

Frequente ss pur nella formula l iq . s : sparsso , corsso, diuers: i, re

trouar s e 78 , penssa, anssar ecc.

Page 392: glottologico italian0 - Forgotten Books

Annotazioni lombarde. 11. G rafi c dei testi. 383

anger, peru-er , loncee, strencca stringa, ingegni, dongel li, sorgan, recer, lege;

grego-cco, pero -cco, ueger -ccer , cage, rugin, fuge, crucifice, raei,

apocar ,

assacar 108 , 39 , seco -cco, soccure, laueco, sgarauapi ecc.

La sibilante sorda innanzi a vocal sottile, è resa in A quasi costante

mente, per e centura, cegogne, cento, cira, cir io, cinque, dolce, ulcir , calce

calze, alec 1 15 , Z ) , {alci -cc , falcitae, pricance, innance. acomeneemo , de

sconci, por ci, richece -cce, pecce pezze, pucelento, brace braccia, strace, ca

cera‘caccera regaci, gracia, precioam , socio sazio ecc. ; cfr. sieio ‘

sitio’

.

In una quindicina di esempj, il medesimo testo ha però c in funzione

di sonora: oncer 77, 29 ; cunce 17, 8 ; pioneer 7 1, 8 ; incenogiarse 52 , 27 ;

lance 1 19 , 7 ; recer 22 , 2 ; 90 , 14; cace m a 63, 4 1 ; ueceuan

68 . 32 ; soci -cci -cc 14, 39 ; 17, 13 ; 77 , 3 ; 120 , 10 .

La gutturale sonora è talvolta resa come se fosse sorda quastdn 90 , 25

( così il quarda 18 , 7, sguanzaua less.,cr os sa 14, 4, coccole 70 , 5

( così il corgia less. , ch e= gh e ( num . 136 ) 18 ,

Il suono I , reale o presunto che sia, può essere espresso per gl anche

davanti ad a o : uoglo meglo togla taglaor ecc.

In a, è due volte g per uegua 3, 35 , uegando 3, 30 (non del tutto

certo il secondo

In a: c inquen all. a z ce cielo.

Però in qualche caso rimane dubbio se c rappresenti c'

o C osì in

cel, cessa, receuer ( e reeceuer 65 , che nel mil . si pronunciano col 6. D i

cera è detto al nm . 48 . È cc etimologico in succeer , acceto accetto, gra

dito, accexo e ace chissà come pronunciato.

C fr. acreuado aggravato db. 74, uoiandoque mostrar (uoiandoghe) cort.Il fenomeno si produce con particolare frequenza nella risposta di gw ; e

non solo in testi dell’

Alta Italia, dai quali ho quam guerra, nel doc. venez.

che il Palma di Cesnole accoglie a p. 153 del suo Catalogo di mss. it. del

Museo britannico, guardi guardati lap. 57, 35 , chelfi o chebelini, in M azza

tinti, M as . it. del le biblioteche di Francia Il 3, ma anche in certi testi to

scani molto antichi, nei quali è, si può dire, cosa normale; cfr. gst. X 186

e aggiungi : Guarneri, Qualterotto, quidemlone, Uquicione), M onaci crest.

I 160-6 1, dove è Kerardi Kerardini, e, non meno di sette volte, quadannio.

Tocchiamo cosi quelle grafie che io ripetersi dall’

uso di abbreviazioni

come dig.“ per dignus , montag.

d per montagna , ecc. Altri esempj nesono nei dven. : auigise 59 , jngego 78 , engodo chugiado 160 , 135 , romagente

128 , 143 , 158 , uegise uega 160 , in gau. : sigificare 138 , indigatione 155 , ue

guto mantigire 157 , nel triv. : uegia , tegiua , nell’

ambr. : dagada dagnada

dannata, in gal . : grogar ( cfr. not. D ati i quali esempj, ammetteremocon maggior fiducia che

‘ M atazone da Caligano’

sia in realta ‘M . da Ca

l ignano’

; cfr. rms . X11 20 , 7 .

Page 393: glottologico italian0 - Forgotten Books

384 Sal vioni,

Tra due vocali in iato, s'

introduee talvolta un h : m oho, uoho, loho lodi,

froho less ., infroho less. , uohi 36 , l , gohi 54, 6, rehencion 96, 36, meho me

dico 10 1, 14, uehi 1 1, 9, trahir ; pr o h eza; e cosi tra parola e parola: d»

hi, se hi,che hi ( al l. a d

’i,s

’i, ch

’i), tanto honor , questo hoste, sauio homo

( all. a quest’orto 70 , 14 ecc. A guisa di prostesi, senza che c

entri l'

iatu:

ho aut4 1, 2 , he 10 1, 14, hin in, hinter 16, 29 , hi i, ha h i ai, h e 17 , 13; ecc.

Frequente n per m davanti a consonante labiale: conbater conm oue ron

per , ecc .

G em inate e non gem inata. D i nn v. il num. 42 ( e qui s’

aggina

gano : innomem bel 3 , 24 ,annunciar 87 , 25 ; inniq:citae 7 1 , 34 , innimi…i

84, 15 ; ecc. ) Ogni altra consonante è geminata o scempiata a capric

cio, onde s m ferisce che il dialetto dei nostri testi ignori la geminata.

quelo, gale, colo, mole, cola, para parrà, romaraue, ferro, terra , par mi“

.

derrexon 71, 38 , herretighi , vel le vele, laquel la , soa l la , gemm e, pen

19 , 17 . 18 , ecc. ; appar ir, troppo, sotto, peecao , acquisto , defl‘

exe, oggi, allam

a aparir , tropo, soto , capi capeli, agi , ecc. Rarissimi però i casi di tt.

E sempj di geminazione grafica di l 0 s in paroline enclìtiche : el l’

amar

e l’

amore 2 1, 5 , e- l l c e le i l l o essi lo 2 1, 32 ( se pur non siada

leggere il li), mete- l le 28 , 27 , ecc. ; esse et sic (num . 157 ) 7 , 18 . 19 ;

12 , 36 ; 14, 15 , esse et si 7 , 14 ; 15 , 17.

Anom al ie divers e : sc ia sia 10 , 5 , vezzo grafi co non infrequentepure

altrove;pos scente 19 , 27 ; sexso ;piaza per piazze 17, 20 ; uezande per

uegando 75 , 6 ; fazia 5 , 23, pianzio less ; methafizicha 86 , 20 , Sathana.n

78 , 10 ; 84 , 11 , il cui a: varrà s'

; m edexm o; fondaj 63 , I l , dighii dices

64, 29 ; reefranchio less ., all . a refrangen False ricostruzioni : conuert1

13, 22 ; 16 , 15 ; 17, 18 , conlricla 1 13 , 6 .

III. ANNOTAZION I LE S S IC ALI .

A vver tenza . Sempre che lo si possa fare con sicurezza, s’

al legano i verb i nellaform

del l‘infinito, i sostantivi in quel la del singolare, gli aggettivi in quella del singol…

maseolino. Bi mandano sotto e i vocaboli che incominciano per e, e sotto cs ct

cu, privandolidel In, quelli che incominciano per cha cho cha. D ell ‘ h iniziale, noc i:

tenuto conto ; onde per es. heremitan sotto c

abaci l ar abbacinare, abbagliare, 8 1, 34 ; 106, 6 ; cfr. ven. bacilar vacillare

abr ax ar ardere, accendere, infiammare, 25 , 9 ; 79, 19 . 26 ; 84, 2 ; 105, 29;

cfr. VIII 318 , X 252 , gst. XV 266, rg. 33, ecc . ecc.

abuto , v.

‘buto

.

avatar ac h ac c cogliere ( di erbe, ecc. ) I l , 10 , comperare 30, 33;

68 , 12 . 39 ; cfr. Iomb . cata'

cogliere, cercare, piem . catecomperare,e l

at

cattare del voc. , Arch . VIII 3 18 , sei. 2 , ecc.

Page 395: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 396: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 397: glottologico italian0 - Forgotten Books

S alvioni

apo so dietro 19 , 4 1 ecc. ; v.

poxo‘

.

appar ir parere, sembrare, 8 1, 23.

apr ender accendere 31, 35 . 37 ; 40 , 7 ; 5 4, 20 ; 89, 13 aprender-se ap

prendersi, infiammarsi, 16, 19 ; 47, 32 ; 89, 2 1 ; cfr. beitr. s.

‘ impiar’

, ltb. 111

34, gst. VI 420 , Arch . IX 173 ( imprdndro), beso. 1975 , lap. 60, prov. l66d,

glb. ( accendo : per aprend ol fog; sintila: la favila apresa) . D ai dialetti

moderni aggiungasi il prend di Valsassina.

apr emiar pregiare , apprezzare 29, 30 ; 83 , 30 ecc. ; cfr. III 277 c

593, ecc.

apr oua presso , vicino , 6 , 2 5 cfr. sei. 59 , mrgh ., brl . , rg. 11, thecl .

13, ecc.

aram accar‘arramaceiare

90 , 20 ; cfr. il monf. ramasse’

e battere i reni

dell’

albero, perchè ne caschino i frutti, e sarà questo su per giù il signi

ficato della nostra voce.

ar c igaan; v.

caan’

.

ar agordar 88 , 12 ; 3 , 3 3 ; 18 , 8 . 18 , aregordanga 8 6 , 3 3 ,-damento 103,

1-2 ; cfr. sei. 9.

ar l ia superstizione, fattucchieria, 19 , 3 1 ; cfr. Plechia VIII 325 , sei. 28

La M ostra del catechismo stampata dal M onti (Voc. com . xxxv) ha rali».

e per che ne venga conforto alla etimologia preposta dal Plechia

ar r anc igl io arricciato, increspato, torto, 1 16 , 27, e s’

aceenna alla tor

s ione de’

peli eh e prodotta dalla fiamma; cfr. com . ranscid, forse da rau

sciglid, col quale andrebbe al lora la nostra voce, il eram . rensegna’

, il gen

arencem'

se, il tese. rondgliare, ecc. Per l’

otimo, v. sch . 170 , Parodi, Saggio

di et. gen. 8 , e rms… XVII 53.

ar r apao raggrinzato, increspato, 42 , l 7-8 ; cfr. gen. arrapou, moni. m

pése raggrinzarsi, sic. arrappatu, ecc.

ar r ego l ie raccogliere, ricapitolare, 68 , 15 .

as c h ar o disdegno , nausea, schifo , 6, 8 ; 10 , 23 ; 20 , 15 ; 39, 31-2 ecc

uenir in ascharo 22 , 36 , uenir ascharo auer in ascharo 25 , 6 , venire

nausea, avere a schifo, ascharoso schifoso 17 , 27 ; 39 , 8 , aschareggo schifo

sità, immondezza, 97, 20 . Voce ben diffusa ne’

dialetti del l’

Alta Italia

n’

è forse il primitivo nell’

a. gen. ascha II 190 v. 577 . Fra i derivati, now

Anche 16, 10 , dove per la prende va letto l’

aprende.

Nella Toscana è scareggio cs s. 73 , e ascaro è tradotto per‘dolor te

nero’

nel Voc. cateriniano. Anche il tosc. aschero voglia, vivo decidersi .

potrà qui rivenire , come se dalla ‘mancanza di stomaco’

o dalle ‘sdilin

quimento’

si passasse all" appetitc’

.

lo lor ueni ge sera per ascha, q.

‘ il loro veleno verrà loro a nauscal

Page 399: glottologico italian0 - Forgotten Books

390 Salvioni

atenger toccare, arrivare‘atteindre

, 76 , 7-8 ; cfr. eleusa bonv. , voc. .

v.

‘ tcnger’

.

atepo nar scalzare, scavare‘subruere

, 18 , 9—10 ; v.

‘t0p0 n

.

attender osservare, tenere, mantenere, attendere, 8 , 18 ; 58 , 30 ; 2 2 , 2 1

c fr. beitr. 7 1 s.

‘ intender’

, ug. 40 , eee.

auangar superare 8 , 4 ; I l , 18 ; 14, 7 ; 93 , 27, prec0 rrere 84, 26.

auegnaige avventizio 1 11, l ; cfr. VIII 329, sei. 12 .

auegniake avvegnachè, quanturique, 2 1, 4 1.

augugo auge auguggae agugar senir .

aguzzare. Delle forma con aug ritengo che siano da attribuire al C OPISIL

il quale, avendo a suo disposizione le forme auge e agugo , fini, a ment

distratta o indecisa, per metterne in carta una, che le rappresentasse e

trambe Sono casi non infrequenti , e cosi è squedela scodella in gal.

( cfr. not. peccaurore nelle lp. , dove son rappresentati peccaur e ,m

cadore ricorrenti ambedue nel cod. , reziorgl tch . 350 n.

auia ape 54, 7 ; 65 , 38 ; cfr. 11 37 n.

anido : mal auiao traviato 60 , 36 .

auiazar se affrettarsi, darsi premura, 4 , 10 ; cfr. VIII 402 , sei. 12, 75.

auil la vilipendere 9 , 2 6 cfr. mon. 2 16, bv. 109 , not. 26 (desnilar ), lphi

% 3 (m ilar ).

auo l ie avorio 5 , 16 ; cfr. XI 292 , zet. IX 636, Voc. cccl . ( Biondelli, Dial

g.—it. voc. Per i riflessi moderni con l , cfr. il mil . (ilia.

aueltr o adulterino 98 , 2 ; cfr. D iez s .

‘avoutre VIII 329 , dec.

fi o. tratt. 199 , ecc .

aurar augurare 87, 24-5 , e sarà, che s mtende,

‘sgurare

.

aur i r eeeprire, palesare 14, 30 ; nel testo lat. : aperire.

ay nalda ( saltar a l’

aynalda ) specie di ballo 10 , 37, agnaldo colui ch'

balla l’

aynalda , 24, 35 . Nel Boccaccio , è detta al l’

am ido una foggia

vestire. Forse questa veste alla Hainaut» , era adoperata per una danza

l a quale poi aveva nome dal costume che per essa era usato.

bab io rospo 2 1, 24-5 . Non solo del piem . gen. ecc., ma registrato ane:

=

dal C hea , nella deppia forma di pabbi e di babbi , per il milanese; cfr. î.

34. Pure bdbi a M entone e N izza.

bach eta bacchetta del comando, scettro, 9 1, 15 . 16 . 24 .

b ai l e aio , custode, 38 , 19 ; 56 , 5 , baglio e balia, bailir cfr. VII?

330, sei. 13.

Per vero , il ripetersi di aug infirma la mia dichiarazione, tanto

che s’

aggiunge paugura Altneap. reg. san. 3 1 e , di maggior importanti

per noi, l’

a. piem . neungun gan. 170 .

Page 400: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 401: glottologico italian0 - Forgotten Books

392 Salvioni

b oaga brago 17,22 . Nel l

Alta Italia è sempre ben vivo : bgd:

'

a bec fi a

sterco di bovini; onde la derivazione da *b ovac ea parrebbe ovvia ; tut

tavolta, v. D iez s .

‘boue

e‘bouse

bech on pezzo ,brano

,72

,26

,e cfr. l

analoga evoluzione in m arcena.

b ogo acerbo,immaturo

,15

,3 1 ; cfr. VIII 334

,e aggiungi il bez del Vaz

os

m ilanes.

bofa r soffiare 2 1,22 ; 59, 9 ; cfr. VIII 335 .

b ogl ir bollire 94, 17. 23 ; beglie 38 , 4 1 è adoperato ad esprimere l’

ag

tarsi delle onde; cfr. 19,2-3

,dove quella stessa agitazione è paragonata

al lauege chi boglie forte a-l foga.

b o l egum e‘bolleggiume

mareggio 19,3 ; cfr. gen. belleziim e.

bera precipizio, burrone, 17, 2 ; cfr. D iez s.

‘borro

.

bar begl ie borboglio 19,I ; cfr. D iez s .

‘borbogliare

ber r in capezzolo 100,3 ; cfr. beitr. 43 n, ed è anche del monferrino .

bate: a beta e a frasso in ruina,in isconquasso, 83 , 6 .

br es c h a bragia 68 , 18 . Ancora del m il. , piem . ecc. ; cfr. V111 3 18 .

br ega briga, dafi’

are,molestia

,5 ; 10 1, 30 ecc. ; cfr. VIII 334

,ecc .

b r ich a lde zanni,bufi

one, pagliaccio , 22 , 12 ; cfr. bricon pazzo ug. 41

,

prov. gloss.

b r is ca m iele favomele 20,26 ; e v e notevole la persi

stenza dell’

i; cfr. D iez s.

‘bresca

,Reich. glossen ( ed. Fòrster s ltfr. neb. :

fauum brisea col . hath . 78 s.

‘blesca

bresche,bresche de mel le fi c .

5 1 . 4, 8 , brescha gand. 102 . V. anche

‘fiadon

b reea scottato ( in senso traslato ) 64, 40 ; cfr. beitr. 23 .

br esch a‘brusco

,acerbo

,immaturo

,15

,18 ; 33, 34 ; 97, I, ed è adope

rate anche sostantivamente per‘bambino

,fanciullo

15,36. Notevole 1

o

( cfr. D iez s. che v’

è forse immesso da bego; v. s . v.

b r otar se muoversi,farsi vivo, 67, 6 ; cfr. sei. 15 .

b ruco rumore,rumore del mare in tempesta, ruggito, 3, 9 ; 33, 4 ; 39, l

65,39 ; 7 1, 17. 25 ( brugi), 11 1, 9 ; cfr. D iez s .

‘bruire

;gen. briizzumuggito

del bestiame bovino.

b r usar bruciare 24,8 ecc.

,braser 3 1

,24.

b rutegar insudiciar9 , sporcare , 43, 41 ; 44, 7 ; 107 , 25-6

,bruteggo sudi

ciume, brago, 97, 12 .

buffa bufi’

oneria 22 , 19 ; per bufo 72, 30 , v.

‘trufe D iez s.

’buf

.

bustar bussare 7 , 2 0 ; cfr. X1 293 s .

‘butar

,sei. 60 s .

pustar’

butar gettare, gettare a terra,16

,15 . 3 1 ; 78 , 36 ; 8 1, I l ; 87 , 35 ecc.

,bu

tar la sentencia pronunciar la sentenza 2,41; ( cfr. lap. butar

lagreme versar lagrime 4, 39 , butar schima fare schiuma dalla bocca 28 , 10.

butar inance tener davanti,opporre,

‘ingerere ( cfr. m ete denance 19,

butar fora asserire,dar fuori

, prorompere, I l , 25 ; 116 , 3 1 , b utar in agio

Page 403: glottologico italian0 - Forgotten Books

394 Salvioni,

comm . 397, ecc. Per l’

otimo,kng. 1554

,Jung,

Ròmer u. Romanen in den

D onauliindern 75 sgg.

capitannio capitano 22 , I ; 110 , 1 ecc. ; c fr. VIII 336, ecc.

car eagi 83, 24, si può pensare al pl . di un careage carcao caricato,

carico ,ma sarebbe l

unico esempio del suo genere, cfr. num. 39 . M eglio

si ricorrerà per avventura a careagio sostegno*cath edr ati cu.

C arm e C armine 88,26 ,

è forse un esempio del genere di piem. M rpa

carpino; ma esempio mal certo, anche per l’

indole sua.

car nar‘carnejo

sepoltura comune di spedali e chiese, 89, 9 ; cfr. mil

c ar o l ante cariato, tarlato, putrefatto, 103

,5 .

c ar r ea trono,sedia

,cattedra, cfr. ap. 45

,besc

2 172, m rgh .

,theod. 72

,barl ecc.

car rego carreggio 30 , 29.

car r era botte 4 1, 17, cfr. sei. 16-7, ambr.

car tempo carestia 13,37 ; 35 , 37.

cassar cancellare 23,22 ; cfr. lomb . scassd.

castificar purgare, purifi care, 89, 24.

c ateuetae malattia,acciacco

,afll izione, calamità, 42, 31 ; 48 , 16.

catino amitto,meschino

,13

,2 7 .

catiuogna malvagità 17, 14; cfr. beitr. 74,sei. 17.

cauar‘scavare

intagliare, sco lpire, 77, 33 .

cauego pennacchio 30 , 38 . D everbale da cauegar ; v.

‘achauegao

.

caui l capello 39, 34 ; e vi si ha, com’

è risaputo, la forma del plur. por

tata al singolare.

c anon accusa

cegar accecare 8 1,34 ecc. ; cfr. III 277, ecc.

c el eb r e cervello 13 , 2 2 ;cfr. reg. 157, gand. 42 ( celebra), ambr. ( cel labm

gst. XVII 79 (zelebro

c engiar : porco cengiar cinghiale 71, 27 , dove par essere cengiar nel

suo pretto valore aggettivale; mant. porch singer cinghiale.

centur : hi centur‘cinture

, monili, collane, 83, 32. S e non è un galli

cism 0 (masc. ceinture, in E roe ed. Fòrster, pag. ne verrebbe un nuovo

esempio di -ur per-ura

, cfr. fonet. m il. pag. 100, gst. VIII 419

S’

ha anche, ma con diverse signifi cato, il sing. fem . centura 18, 40 .

L’

airolesc ha creatù'

pl . di crea1ù’ra ( ragazzo, fanciullo ), ambigenerc:

i te'

j creatil'

, i tuoi bambini , i tg creatu'

, le tue bambino. Il tese. pm.?

( masc. e fam . ; cfr. Nannucci Teor. 72ou, Petrocchi ambigenere ,s.

direbbe oscil lare tra‘

pavore’

e‘

paura’

. C fr. cultur bonv. ; séesù'

r,tesùr

,ne.

m il . mod.

Page 404: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 405: glottologico italian0 - Forgotten Books

396 Salvioni

cobia ceppia, pajo, 57, 29 ; a cobia 6 1, 26.

c o la scuola 90 , 5 ; v. num . 57.

cel eeh ia compagnia, séguito, accolta, 63, I l ; cfr. rach . 108 .

c o legna colonna 29 , 35 ; 3 1, 37 ecc.; cfr. sei. 18 , Riv. di fi l . rom. 1147.

gel ., barl. , lp.

cal co eolege‘collegio

, compagnia, società., 67, 33 ;77, 22 . 24;v. num. 33.

com e passim , in R: c om e all. a c om ' v. num . 155 , 138 .

campagna compagnia 4 , 13 , e fora anche 59, 16-7 ; superflua quini.

l’

emendazione che pel primo passo era preposta. C fr. VIII 340 , sei. 18

mrgh ., meg. 694, db. 17,rg. 16, Riv. di fi l. rom . II 47, gat. XIX 48, ecc.

c ompagnessa compagna 15 , 5 6 ecc. ; cfr. kath . 78 , pass . 262. base. 161

rev. 5 12, nella didascalia che segue al v. 2249, X 253, 260 n, XII 57, ex.

compagnia paì rebbe dir‘orda

.

companaie companatico 58 , 33; cfr. VIII 340 .

c onparar comprare 14, 15 ; cfr. ap. 45 .

campr ender cogliere, sorprendere, 6 1, 36—7. 39 ;62, 8 ; cfr. gst. V11141i

c omun : comuna gente 40 , 23 ; par che dica‘ i più

.

com una l comune, semplice, tagliato al la buona, 18 , 31; 2 1, 4.

c om unam ente normalmente 10 1, 23 ; cfr. lpid. 206 ( continuai nem alen

c om uniar -car communicare , aver communione , partecipare ,40, l

'.

24. 30 ; 106, 26. 23 4 .

cengar racconciare, raccomodare, 10 , 3 1.

cenceuel‘acconcio

comodo, agevole, 8 , 19 ; cfr. cgns'

facile, in varie:;

lombarde.

cenfanen gonfalone 3 , 3 .

confec h io rimedio, farmaco, l , 5 ; 60 , 8 ; cfr. gat. VIII 4 19.

c onfessor confessionale 87, 6-7, e sarà, che s Intende, da*eonfes soria

c onfor tose giulivo, contento, 19 , 32 ; 6 , 5—6 ; cfr. VIII 340 .

c onsor tia consorzio, compagnia, 26, 14.

c onstr ech ie impedito, impacciato, 19, 10 .

c ontegno atto, gesto, 19, 15 ; 68, 17.

cenuegnir se ( o conuegnir ? cfr. num . 157 accordarsi, convenire, 120,

c onuenente condizione 87, 34; cfr. sei. 20 .

cennante cou società, riunione, accolta, 40 , 19 . 25 ; 56, 14. voc.

capo tegola 3 1, 28 ; 46 , 19 ; cfr. beitr. 45 -6 , gand. 117.

cer e : c or e del c orpo m eo‘viscere del mio corpo

9 , 7; cor de?

corpo, l ntimo del corpo, 102 , 32 .

c o rgie gorgia 24, 37 ; cfr. pag. 383.

cor enne r eande 88 , 39 , dovrà intendersi dei capel li tosati in modo il

non rimanerne che un cerchio intorno al capo.

c or re corriere 82 , 36;v. num . 38 .

Page 407: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 408: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 409: glottologico italian0 - Forgotten Books

400 Salvioni,

despr easiadam ente con modi insolenti, villani, 4 , 3 8 ; 10 , 4 0 , dapresio

sprezzo 26, 8 ; cfr. III 277, gst. VIII 419 .

dessear destare, svegliare, suscitare, 3, 17 ; 70 , 26 ; 99 , 15 ; cfr. beitr. 49,

sei. 27 .

destr ech ie : in destrechio ‘ in carcere’

1 19 , 8 . 13 , destr egie : desti-agio

ale necesse , angustiato nel necessario , 2 2 , 17 ; cfr. get. VIII 419 , D iez s

‘ détresse’

.

destrugar è molto verosimilmente l’

infin. di destruyan distruggono

poichè da destruere vorremmo piuttosto desti-uan, v. num . 49 1:

desuesigea 2 1, 3 5-6 . Forse una grave distrazione delle scriba, per de

suengia vendetta, e de suengiase, di vendicarsi. V. s.

‘suengia

.

detorno dintorno, intorno, deterno a la reonda 33, 2 ; cfr. sei. 73 ,

beso. 279 .

detur bar abbruttire, deformare , 6 , 27 ; fusione di ‘deturpare

( cfr. rsch. 190 ) e‘turbars

; cfr. gst. XV 271.

dancer impedire ,reprimere, rifiutare, denegare, 3, 16; 27, 2 1 ; 7 , 26;

100 , 26; cfr. gst. VIII 424 s.

‘vedha

, Arch. X 253, beso. 2339 , ap. 49 , pas.

cscch . , ecc.

deuenir addivenire, arrivare, 7, 20 .

deuer verso, inverso, 26 , 4; 30 , 22 ; fre. devers, prov. deves.

deueso opulento, ricco, potente, 16, 20 ; 24, 10 . 23 ; 25 , 40 ; 26, 8 ; sempre

detto, meno che a p. 16, 20 , dell’

epulone evangelico, traducendosi il‘ dives

del testo latino ; cfr. Tobler ug. 43

deze ‘dece’

conviene 23, 37;54, 32 ; cfr. sei. 26, VIII 348, X 25 3, pat. 47,

m rgh., rg. 15 , ecc. C fr. disceua, a. v.

dexecordo decacordo 45 , 33.

demingua l disuguale, Sproporzionato, 3, 27.

dianna diana, musica mattinale 45, 34; 110 , 15 .

Occorre destriigd distruggere nel mil., e destrilvdnel brianz. Queste

forms mi richiamano alla memoria i fruvar frugar de’

dialetti veneti, per

cui il M ussafia, beitr. 60 , escluderebbs la derivazione da frui o m eglio

da frus rs ). Pare Invece a me che difficoltà insuperabili non s’

oppongano

al ragguaglio di fl‘uvar con fm are, il cui pct . si conserva del reato

qual aggettivo nel lomb. fràé frusto , nè a quello di destr iivd con de

s truere.

La rima nel passo di U gugon (dices : secorrés ) e il de del nostra testa

c i guarentiscono deuéso, mentre per aspera ( v. a. v. ) l’

e e il vivente d\'

pas

assicurano dspexo.

Nel toscano si vorrebbe veramente diese, onde per deve si pensa alle

influenza di lece l icet.

Page 411: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 412: glottologico italian0 - Forgotten Books

Annotazioni lombarde. III. Annotazioni lessicali. 403

fa lupo la favilla, scintilla, 40 , 38 , risponde a *favi l l uppo la, ed è

nuova forma da aggiungere a quel lo raccolte da Flechia 11 3411—13.

fal l ir errare, commettere fallo , 64, 3 1 ; 1 12 , 19 , falar 103, 13 ,

m i no

fali mao guara ma‘ io non ho mai mancato ai doveri quaresimali

36, 4.

fam el ia -iglia famiglia di palazzo, sbirraglia, 6 , 6 ; 102 , 20 .

fante fante, servo , sgherro , 19 , 17 ; 6 , 7 ecc . , o fem. fante serva, fan

tosca 25 , 17 ; 30 , 15 ; 50 , 39 ; fantede maxenaa sgherro 102, 24, cfr. ham de

marmi bv. 1310 , e v. s .

‘maxenaa’.

fantigl onnea infanzia 38 , 20 . D erivato , come il fre. enfantillage ecc. ,

XI 297 , dal primitivo*fantil ia che ricorre in reg. 154 ( famija) ; cfr. an

cora clm . gloss. ( fantic ).

fantin -na fanciullo -a, 15, 18 ; 92 , 14 ecc. ; cfr. VIII 352 , X1 298 , gst.

XV 269, mrgh . , ecc.

far : far bone oreghie, prestar attenzione, 6 , 9-10 .

rawel a facolla, lampada, 65 , 7 ; cfr. mrgh.

fal l o (agg.) cattivo, perfido, 3, 35 ; cfr. pat. 47, prov., eco.

fender fondersi, spaccarsi, 15 , 2 0 .

fer a fi ora, mercato, 46, 20 .

ferar feriaro, far vacanza, 46, 26. 27 ; cfr. VH 529 , VIII 353.

for l iao 8 , 9 , per me enigmatico, ed è d’

incorta lettura. Il testo Iat. ha

solamente: omnibus tolis armisquo diroctis.

fcr r ie legami , vincoli , coppi, 4, 30 ; 13, l ; 65 , 26 . 3 1 ; 83, 30 ; 104, 28

cfr. tosc inferriare, lecc. ferg'

e pastojo, frl . fiergis IV 138 , 336 , 335 , a. fre.

for m ar assicurare 78 , 6.

fiada fic a fiato, volta, v. num. 129 o cfr. mrgh., ecc.

fiadon favo , fialone: fiadon de brisca favomele 16 , 41 ; voc. , D iez s.

‘ favo’

.

fiago fegato 102, 25 ,

figao fegato 47, 12 . 18-9 (fidgo figata) ; cfr. beitr. 57 , Il 4-5 , bv. 293, 708

(flgd), lpid. 208 ecc. (figata) , gand. 2 1, 71, 80 (figata) , zst. IX 637 ( figas

m ii. 153 .

fi lagna 5 , 35 , traduco‘

pampinus’

ed è perciò diverso dal moderno

fi laiz'

, di cui v. VIII 353.

fio fiato ; v. num . 1 1.

fioc hul o debole, delicato, 42. 10 ;cfr. tosc. figco debole (della voce), dove

forse si fondono fievole e rgco. D iez s.‘fi oco

Il prov. flauc , che il Diez in questo luogo ricorda, richiama l’

agg.

Page 413: glottologico italian0 - Forgotten Books

404 S alviani,

fior fem. ) 100, 14; 103, 3 ecc. ; cfr. X 158 , bonv. , barl ., mat. 163, meg.

256 , passb . 68 1 , lap. 28 , rg. 32 , pver. 533, tra. 482, 489 , cxo. 20 4, ecc. ; o

l’

ad. piem . la fizîr. Altro varietà hanno mascolino il‘fi ore

vero o pr0 pri0

o ancora feminile qualche signifi cazione traslata: berg. la fi era: il fi co fi ore,

il fi co primaticcio , o anche ‘ il fi or della. botto’

cioè la mufl'

a del vino;

bel linz. la fiùra‘ il fior di latto

fir essere, nella perifrasi pol passivo; cfr. III 270 , VIII 353 , m rgh . , ecc.

fapa fossa 58 , 3 1; cfr. Flechia, D i alc. forme dei null . dell’

It. sup., 83-4.

farao to borbottio 59 , 37 ; forse per dissimilaziono di H , anal oga a

quella che è di p-p nel venez. falpa polipo.

far far crusca 100 , 13 .

farm entar ia mercante di granaglie 35 , 37.

far nera forno 0 fornaja?

fo r te pericoloso, diffi cile, duro, terribile, 5, 26 ; 106, 38 . 39 ecc. Per forte

avv., v. num . 155 .

far tente fortemente 12 , 13 . S e non è uno sbaglio per fortemente, ricor

reremo a quell’-ente, tanto comune in Lombardia e in altre regioni nel

I’

Alta Italia (p. es. nel M onferrato) , di cui v. Fon. mil. 59 .

fassar ia afl'

ossatore, beccamorti, 88 , 18.

fragel - lla flagel lo 26, 26 ; 68 , 36. cresc. 595 ( fl azela), voc., ecc.

frau'

fratelli, fratelli di fede , 13, 5 , frati, monaci, 87, I l ; 80, 23. 25 . 26 .

27. 28 , fm i gae apostoli 80 , 8 ; cfr. VIII 354.

fr am baa‘frangiato

frastagliato all’

intorno a modo di frangia, 42, 8 ;

c fr. beitr. 59 s .

‘ franbe’

.

fr ange modulare, cantare, 116 , 4 ; v. s.

‘rofranqor

f r anc h isia libertà, il contrario di servitù, 6 , 7 ; 12, 10 .

franzel ar tormentare, flagel lare, 13 , 3 3 ; cfr. not. 26, ambr. ( franze16e) ,

o v. il num . 57 n.

fraal a tenero, frale, debole, delicato , 15 , 28 ; 42, 10 . 2 1; 70 , 12 ;*fr6ilo

fraile, con sostituzione di samsao .

f r as c h e selve, boschi, 97, 6-7; 103, 41—104, I, andar per le fl aschc andar

randagio, vagabondare.

fr assa: butar in frassa mettere in rotta, sconfiggere , 32, 15 , andar in

frana scomparire , decadere, disperdersi , andare in ruina, 38 , 28 ; 92, 2 4;

105 , 2 , a bato e a frassa v. s .

‘ boto’

. In frassa è forse un* f raxu analo

gico per fractu, o un frac tu in cui si immetta quas su. A ogni modo,

Ricordo, specie per la singolarità della tanica, le forme di cong. fem

fezana, che leggonsi in un documento stampato 9. pp. 129 -30 del XIII vol.

del ‘Ballottino storico della Svizzera italiana’

.

Page 415: glottologico italian0 - Forgotten Books

406 Salvioni,

vale a garruél la , la seconda a garrioala o a garruò la. C fr. psv. garùvla

‘meloluntha vulgaris’

, mil. carù'

ga caril’gala eruca Forse una fusione di‘caries

o‘eruca

.

gato gatto ( stromento bellico ) 32 , 24.

gh iapaa ( I. -6 secondo il num . 38 )‘oblatrantos

schiamazzatare, stril

lono , 22 , 14-5 ; cfr. piem . gapé abbajare g'

apdire abbajatore) , gen. jappé

chiacchierare, vallanz. dghiappàa I 254, ai quali dal francese rivorràglapir,

piuttosto che japper . D iez s.

glapir

gh iauar serrare82 , 25 ; v.

‘chiauar

.

gh iauel a v.

‘cbiauolo

.

gh o l a gotta, chiragra 20 , 4 , adoperato al pl . , come di frequente pur

nel l’

a. toscano.

giacca ghiaccio 47, 35 ; 1 14, 27; cfr. se: . 32 , gat. VIII 4 14 , theod.

19, 20 , ecc.

giacca giaciglio 26, 9, giacca da can canile; cfr. Riv. di fi l. o dmtr. el

1 400—40 1, Arch . X 108 .

giaca agghiacciato, diaccio, 68 , 23 .

gia ia spada, coltello, 17, I ; 22, 37 ; 56, 33, dolore , m iseria , calamità,

48 , 20 ; cfr. VIII 359, sei. 32 , m rgh .,lp. ( ikao, iae de dolore).

gialan scelorato , sci0porato , cattivo soggetto ,4,3 2 ; 5 , 13 ; 10 , 17.

Questa signifi cazione anche negli altri documenti dialettali, a tacer del fro..

del prov. o it.

giusa‘ fucus

, sugo ,essenza , salsa, 19, 34 ; 2 1, 36. 39 ; 69, 7 ; m il. ga

'

(nei derivati : gù'

s ent, ma gi ù piem . gu"

ss, piac. sg

'

ius , rogg. zias , fre.

jus '.

gladio spada 5 , 2 ; 15 , 18 , latineggia; cfr. bose. 1369 (gladio ) , 1368

giudio ), pat. 48 , ecc., o‘

ginio’

e. v.

gaggal a gocciola 70 , 5 ; cfr. beitr. 64.

gal iarda ghiottone‘voluptuosus

18 , 2 , goliardia ghiottonoria

cfr. soi. s.

gorardo’

, lg. galiarda, goliardia, galiardaria) , S traccal i, 1 G o

liardi pag. 46 ; o il piem . goliard.

gauga gaudio, gioja, 13, 12 ; 20 , 9 ; 75 , 23 ( I. gauga) ; l’

an vi avrapretto

‘c aruc a : la camala de la caren

glb., dove c aruc a vorrebbe esser

voce latina.

Analogamente , galilp, dico a Torino ‘

ghiottono a M ilano ‘sci0pe

rato’

.

Le voci cisalpine saranno un gallicismo ; altrimenti bisognerebbe sup

porre un*jus su all. a jfi s , cosi a un di presso come s

obbo o s s a

all. ad 0 8 .

Page 416: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 417: glottologico italian0 - Forgotten Books

408 Salvioni,

inca l lar se ardiro , osare, 18 , 9 ; cfr. Flechia VIII 359. È pure del cremasco, del lodigiano (Biondolli, D ial. g.

-it. 134 ) o del contado luganese.

ingar intaccare, manomettere, Il , 2 1 ; cfr. beitr. 69 o‘nizao

'

v.

ingegno ordigno , ingegno, 8 , 23 ; 45 , 32, malizia, furberia, 12, 30, bi in.

pegno‘ bella ingegna

modi accorti, 41, 3.

incerc h a intorno, dattorno, 7, 36-7 ; 15 , 9. 24; 19, 41 ecc. , inca'chaa la

manda 28 , 5-6, i nc or ca incer c a d’

ogni intorno 12 , 14; cfr . sei. 37 .

inch inar piegare 108 , 6 ; v.

‘ inginao’

.

incontr ar avvenire, incontrare, 2 1, 34.

inc o r r er accadere, aver luogo, capitare, 4, 4 ; 7, 18 ; 13, 5 .

incr ocia inchiostro 90 , 38 ; cfr. sei. 37 .

indoqueta irrequieto, agitato , 75 , 32 , v. num. 1 12.

indic h iar ‘ indettare’

insegnare, spiegare, 34; 40 ; cfr. indicidmanife

stare nel Varon milanes, indicié insegnare nel borg. , o Img. 4223.

indiuin -nera indovino -a 105 , 34 ; 19 , 3 3 .

i fengor « perse fingere, infingorsi, 6. 16,22

,27 ; 64, 22

-3 .

inferm a malfermo 29, 10 .

infor r iar incatenare 1 16, 123 ; cfr. desferiareno‘tolsoro lo catono

in

sol. , 0 v.

‘forrio

inf icar infiggoro 13 , 2 1 ; cfr. zen.

infia onfio, gonfio , 14, I l ; 1

i è fermo per un’

ampia distesa didialetti

( gen. im ciu,

C fr. beitr. 35 n; o v. num . 7 n.

infr egiar se rafi‘

roddarsi , aver freddo, 16 ,3 3

,s anta i nf regiato

‘ ho freddo’

16 , 14 .

infr ah ar foderare 44, 23 ; cfr. onflae zat. IX 637 fi‘

0 M acait‘o gloss.

inginaa chino, curvo ,M

, 1 , o si ragguaglieraa inf: ancho l’

inchiua:

di A ; cfr. soi. s.

‘aclinar

.

ingarda avido, emanioso, 30 , 38 .

inguenta unguento 57, 41 ; 60,20 ; cfr. gat. XIII 18 . beso. 107

3.

gand. 63,rg. 32 ; mil. e ferr. inguent.

iniga iniquo, cattivo, 9 , 38 ; 84, 9, ecc. ; rabbioso ,arrabbiato

,4, U cfr

gst. VIII 420 .

inl a quivi, 0 0 11 7 3 8 ; 12 , 3 ; cfr. sei. 8 .

‘illoga

, ambr. ( in laga), gai.

( inlo eco.

inl ar « ra allora 4,3 ; 5 . 40 ; 68, 41;84, 17 ecc .,

i l l ar a 1 0 , 17 ; 12 ,

2 0 , H. 18 ; cfr. sei. 36 , mrgh . s.

’oulara

,bosc. 417 , barl . ( il lora) , ambt.

( illora).

in noia a noia, in odio,67

,10 ; cfr. VIII 361, sei. 38

-9 , mrgh .

‘enm ,

rev. 1% v. 2935 ( ennaya 269 v. 65% (m ya malattia), m t. % 8 im ya

ex. 694 ( inedia‘ogli bv. 143 ( naiava odiava) , rg. 2 1 ( ii danno.

dispetto tratt. 345 inadiare

Page 419: glottologico italian0 - Forgotten Books

4 10 Salviani,

inual ar involaro, rubare, 2 2 , 10 . 3 4 . 3 6 ecc. ; cfr. VIII 35 1, 362, ecc.

inur iar inebbriare 99 , 33, inaria imbevuto d’

acqua 89 , 12, inm'

aa‘ ineb

briato’

ubbriaco 19 , 7 ecc. ; cfr. 111 280 ( iniuriadi) , VIII 35 1 , sei. o.

ju

riardo’

, pat. 47 , ppev. ( envriar ), fi o. 37. 25 (enar m), 37. ( onerieca).

iaxa glosa, chiosa, 86, 18 .

i ssa adesso, ora, 103, 5 ; 105 , 5 ; 106, 25 ; cfr. VII 553, 60 1, sei. s.

‘ ista’

.

ista adesso, ora, 9 , 3 0 ; 13 , 6 ; cfr. sei. 40 , o v.

parista’

.

iustix ia 14 , 16 , è lo stesso che l aga do l a iustitia ‘ luogo dove si

giustizia’

14 , 17 ; cfr. cav. 35 .

l agar lasciare 27, 14; cfr. ap. 47, brl., ecc.

l ages ta locusta, cavalletto, 4, 13 ; 33, 28 ; cfr. IX 220 , m lr. 294.

L ain ( Iain) italiano 38 , 14, ed è bella forma papolare; v.

‘ Lonbardia'

.

l anga pongiglione 33, 29.

l antear se rilasciarsi, rallontarsi, 67, 7 .

l apar lambire (dei cani) 25 , 29 . 39 ;26 , 7 ; è del fro., mil. , piem ., gen. , oca

l aranecca latrocinio 67, 32.

l as sar rilasciare , mettere in libertà, 71, 12 , 6 , permettere, conce

dere, 10 , 6 ; H,18 17 , 2 8 ; pver. 604, voc.

lauanca urto, assalto, 26 , 2 1 ; andrà col tosc. lavanca valanga; il passo

latino suona: nonne innumeris tentationum subactns est imbribus l C fr.

Img. 247, 4604, Arch . VII 495

l auega laveggio, pentola, 19, 2 ; 32, 20 82, 29 ecc. ; cfr. VIII 364, prov.

glosa , rma. XIX 484, dove il Parodi dò. l’

otimo giusto ( lapidou).

l auar ar soffrire, essere travagliato, 20 , 35 .

l eb iam e 1 13, 27 ; di signifi cato mal corto.

l ec har ia leccornia , golosità, 2 , I ; 4 1, 33. Nel primo esempio è la tra

duzlone di ‘ il lecobra’

.

l ec h ia scelta 100 , 18 ; cfr. VII 533, pat. 47 (dota), gan. 139 , 143 ( c lade)mil . lgc

'

a, piem . léta, gen. noc'

ca Arch. II 325 .

l eem a legittimo 98 , 2 , bel riflesso popolare della voce latina Egna!

trattamento di - itimu è in maremma ‘maritima’

.

l ega l leale 33, 41 ; 44, 10 .

l egh el tae lealtà., fedeltà, 43, 35 . Assai strano il permaneredel-g onde

si pensa volontieri agli effetti del num. 39. Per l’

e, cfr. gat. XV % 9, embt..

fi o. 34. 13 ( lieltae) .

In lauanca è di certo la metatesi reciproca, favorita da‘ lavina

.

baglio-l aueca 32 , 20 , è di certo da emendare in baglio

-l lanogo.

Page 420: glottologico italian0 - Forgotten Books

Annotazioni lombardo. Ill . Annotazioni lessicali. 411

lem i legumi 46, 38 ; 87, 2 1 ; 108 , l . 10 ; cfr. Flechia Il 57, 57 n, VIII 364,

sei. 41, beso. 55 .

l empea 20 , 7, per che dica ‘ottuso , assapito , posanto

. S ovviene, per

quella che può val ere, lémped, incubo, di Casalpusterlengo ; cfr. beitr. 78n.

leone ( fam . ) leonessa 17, 12 .

l osgaar liquofaro , dileguare, struggorsi , 53, 41; 94, 22 , o sta per sle

guar ; cfr. VIII 347, s .

‘deslengua’

.

l osnada lampo 3 , 2 9 ; v.

‘ lanner’

l etr a testo, testo latino, 35 , I l . 12 .

leuar levarsi 19, 29 ; 70 , 26 ; 5 , 3 0 , 17 , 10 , o si tratta, nei tre ultimi

esempj, di‘ levar su una combinazione che sempre persiste inLombardia,

dove altrimenti si dice levdss ; cfr. 111 274, sei. 42 , pr. c l l .

l euar sollevare, elevare, edifi care, 28 , 38 ; 76, 2 1; 87, 1, lenaa rilevato,

in rilievo, 33, 35 .

Zeno : di lana, in poco conta, 111, 3.

l eucr a leva 100 , 37 ; mil. lioéra, berg. leéra, ecc.

leur ax ia Iebbrosia 59, 36 ; cfr. III 364, beitr. 74.

l i barda 1o0pard0 83, 24.

l im acaa lumaca 39, 34 ; piem . l imassa, gen. lù'

massa.

l ir ia giglio eanche di bonv. , e vive sempre nel mil. e piem.

liri, ecc.

laite maine, carezze, adulazioni, 2 1, 40 ; 22, 17. La stessaparola che

ritorna nel bellinz. lgj ldf maine ,* lajt ( cfr. bollinz. fa;

fatto , mil. eò'

jvuoto ).

L anbardia 38 , 15 , sta a L ain ( Iain) 38, 14 nella stessa relazione incui

stanno Iudeo 38 , 14, Caldea ih. , G recia 38 , 15 , a Cm! 38 , 12 , Calde38 , 13,G rao 38 , 14; e vale perciò : il paese dei L ain, cioè degli Italiani, . 1

Italia;

cfr. VIII 365-6

lancean lontano 34, 20 ; 37, 23, langean homo uomo che vien da lon

tano. Notevole riflesso di l ongitanu; cfr. VIII 365, s.‘ laitan

.

l onasengar lusingare , adulare , 2 2 , 2 3 , e ritorna l'

opentosi del n in

kath . v. 995 , pr. 132 ( lansanya) , barl. ( lonwongar ) , come noll’

a. gen. lun

senga (VIII 366 s .

‘ losongo’

) che perciò non occorrerà. emendare. Altrove

non s’

ha l’

epontosi , ma la semplice metatesi di n: barl . alanmegaii , bri.

lansigela‘ lusingatolo

'

, triv. lansegaro.

l ana rauaasa ‘ lupo rapace lupo mannaro,

cfr. VIII 366.

U n antico esempio di‘ Lombardia

per‘ Italia

’ è anche nello glosse di

Reichenau: Italia: Langobardia, num. 366, cfr. Fòrstor, altfr. usb . 1 9.

Page 421: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 423: glottologico italian0 - Forgotten Books

414 Salviani,

m e mettere 2 0 , 41 ; cfr. ana pena che de nava ma ‘ogni penna che di

nuovo motte’

gand. 59. D ove qui agire una spinta analogica, che a ma

sfugge.

m egan‘

quel di mozzo’

, mediocre, 19, 35 ; 25 , 17 ; 112, 8 ; voc.

m econna 48 , 25 , si dice dei due grandi pozzi bislunghi di lardo cotan

nato, che si traggono del dosso del maja bipartita. Vivo sempre come

fem . nel mil., piem ., ecc., o come masc. nel mant. ven., breac. ; cfr. VIII 369.

m el tr iare meretrice 16, 36 ; cfr. III 25 2 n, gst. VIII 42 1, pat. 48 , pr. f 10

(meldr iace), ecc.

m on : uegnir a men venir meno, far difetto, 85 , 23 ;cfr. gat. VIII 421, bose.

2028 , pat. 49, ecc.

m enaicca menaticcio 89, 12 ; detto del legno menato dall’

acqua. Nel

piem . è il sost. amnic spazzatura, che non può non riflettore un ‘non:

ticcio’

m enar : menar per boca‘ tonere in bacon, aver sulle labbra

( cfr. rg. menar le per man 0 per car eper bacha 17, 10 , menar ma

cantia, trafea, attendere al la morcatanzia, al trofi co , 23 , 334 , menanper

[il de spaa 33 , 7, ciro menaa cora fusa 20 , l , menar dono per quatro mol

tiplicare dieci per quattro 35 , 19. -2 1.

m encaannea menzogna 104, 38 ;v. num . 99 , e cfr. sei. 17 s .

‘cativonis

.

m andar emendare, rimediare, risarcire, 27, 28 ; 28 , 20 . 23 ; 79, 40 ecc

cfr. sei. 8 .

‘amender gst. VIII 42 1, pat. 49.

m enour ia gesto, atto, maneggio, 19, 15 ; 52, 13. Risaliromo, non ostante

la poca regolarità del secondo e, a*m enatur ia

m engun e m onssan 15 , 35 -6 , nome di un giuoco a mo sconosciuto

quasi :‘niuno e nessuno

.

m enui : du donar menui, 13, 25 , traduco : duo minuta.

m enusie budella, interiora, 14, 3 1 ; cfr. mil. memi's’, tone. le m inugia.

m or ir meritare 7, 2 1; 92 , 15 ; 96, 34; cfr. soi. 46.

m erm ar monomero , scapitare, affiovoliro , abbreviare, 5 , 6. 4 1 ;

I l , 22 ; 12 , 17 ; 53, 2-3 ; 57, 16; 84, 35 ecc. ; cfr. VIII 369, ppav.

m es ch ia°

: meter a maschia frammischiare 106, 32.

m esch in a ( I. mesti moscolaticcio, il papolo misto, la turba, 32 , 32.

m essear mestare,tremestare, 95 , 33 ; cfr. mon. 225 , pr. c66 (m ega) ,

M onti Voc. cam . xxxv.

m essan mosse, raccolto, 30 , 33 ; piem . messtin, ecc.

m ossara falce mossoria 30 , 34; cfr. och . 156, o mil. messdra.

C fr. m eurar maturare nell’

a. gen., VIII 369 ; e edda ani in pm varietà

pedemontano, IX 250 -1 n.

Page 424: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 425: glottologico italian0 - Forgotten Books

Salviani ,

m auah igga‘moviticcio

mobile 29, 15 .

m uear sfuggire, scampare, 30 , 30 ; cfr. VII 537, zat. XI 256.

m us a piva, musa, 1 10 , 15 ; cfr. gen. mu”

sa, sic. musa.

m usa muso, bocca, 44, 41.

m usac ar na cornamusa 110 , 15 ; cfr. D iez s.

‘cornamusa

.

m usar fiutare, sentir l’

odore, 24, 17. U n musar , star attento, guardare,

e in Arch . X 138 v. 247 , e questa signifi cazione non iscanverrobbe, in

fondo, pure al nostro esempio.

N aar ; v.

‘D i Nasr’

.

nass ian nascita 57, 2 3. Tutte le forme dei monumenti antichi del

l’

Alta Italia, compreso il nostro esempio , accennano a‘nasciono

’cioè a

una base nella quale è rifinito ‘nascoro’

; cfr. nascian gst. VIII 42 1 nas

sion nascian besc., nascian barl. , namione hath . v. 624, nasiane gand. 91.

nasta fiuto 24, 16 ; 59, 18 ; cfr. Fon. m il . p. 129, Flechia VIII 323 .

ne; v. il num. 157, e cfr. VII 539, VIII 372, D iez gr.‘ 111 434 , Vockeradt

L ohrbuch d. it. apr. 1 460 .

nocesso necessario , necessità, 2 2 , 17 cfr. III % 0 n, ug. 47 , Riv. di fil

rom . Il 48 v. 7 1, eil necesse di D ante.

nec h a cattivo , malvagio , 86, 16 , nocheza malvagità, nequizia,

12 , 3 ; 85 , 2 ; cfr. Flechia VIII 37 1.

neente niente 53 , 8 ; cfr. Ascoli X1 417 .

negar ( trans . e intrans. ) annegare, sofiocaro, 4, 35 ; 16, 10 ; 19, 3;32, 17

65, 40 ; cfr. sei. 49.

negata nulla, niente, 5 , 2 5 ; 8 , 2 9 ; 10 , 33 ; 11, 1-2 ; cfr. X1 437, sei. 49,

mrgh ., rg. 20 , theod. 44, ecc.

neata nulla, niente, 39, 7 ; 47, 20 ; 92, 24 ; 112, 39 ; cfr. pred. 91.

ner uegna norvigno, nerboso, 14, 2 1.

netegar mondare. pulire, 58, 2 ; 9 1, 5 , neteeamento 94, 13 , che si rag

guaglieranno a‘notteggiaro

'

, anzichè a‘nottozzare

(da‘nottozza

) come

vorrebbe il sei. 49—50 ; cfr. ancora VIII 372.

ni , v.

‘no

nin nido 76, 40 ; 77, 30 ; 98 , 40 ; 99 , I, rispondo a e vive tnt

tora in qualche varietà lombarda; cfr. 1 306.

nizao contuso, ammaccat0 , 8 , 2 8 . 3 3 . 3 5 10 , 3 1; 12 , 18 ; cfr. VIII 372.

XII 125 , beitr. 69, o v.

‘ in<;ar

nom e soltanto, se non, fuori che: no gh’in fa nama tri ‘ non ve ne ia

rono se non tro’

9 1, 40—41 , na fan nama tri ‘non furono soltanto noi

'

1 16 12, nessunpaperdonar nama de‘ nossuno può perdonare all

infuoridi

D io 61, 10 , no se camuniauan nama ledamcnneghe‘non si comunica no

se non le domeniche’

40 , 24, na ghe uarra eloquentia ne la borsapinna

Page 427: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 428: glottologico italian0 - Forgotten Books

Annotazioni lombarde. III. Annotazioni lessicali. 419

già assai somiglianti nel loro aspetto , la‘pel lagra

è poi venuta a dire‘

podagra’

nei dialetti romanesco e meridionali (v. il roman. palagra , il

nap. palagra, il sic. pilag'

ra noll’

a. nap. pe pa e pilagra, cfr. Pèrc0po,

I bagni di Pozzuoli

pal eoar palesare, fir palcacadel uergagnoxapaocao 61, 39—40 , e ricorda

la costruzione di ‘accusare

. Quanto ad -egar , io vi vedrei era un -oggiaro;

c fr. rms. XVIII 604, sei. a.

pareso’

, bose. 1 197, triv.,rev. 165 v. 3919, 223

v. 5465 (pal legiato ) , db. 54,58 8.po o r ( fom . ) 15, 8 paara paura 6, 4 ; 3 1, 3 1. 34 ; 41, 5 ; cfr. VIII

375 , ug. 48 , meg. 298 , 487 (pagora, all . apagura rev. 65 v. 13 12 , 88

v. 1957, 89 v. 1989 (paora) , 133 v. 3074 (pagora).

par ar vestire, adornare, 85 , 30 . 35 ; 97 , 17 ; cfr. ng. 40,ecc.

par egh io simile, uguale, pariforme, 42 , 24; 59 , 1 . C fr. piem . pare) , fre.

par eil ;mon. 226 s.

paroclar tro. 482 , theod. 38 apparechiam paragonare).

par ir apparire 4, 3 ; 12 , 6, trasparire 16 , 3 3 ; cfr. sei. 53, bosc. 626, rev.

10 9 v. 25 15, brl . (pare traspare).

par lam ento conversazione, colloquio, 58 , 25-6 ; cfr. X 1 17 v. 3 12 .

par l ente eloquente 8 1, 18 ; cfr. beitr. 86, gan. 170 ( al savio epa[ r] l ante

h om o sapientiae ac oloquontiae viro) , lpid. 206, 2 10 ( bono par lonte buon

parlatore wnd. 78 .

par on padri , antenati , 32 , 2 1 ; 8 1, 29 ; 16. 36 ; cfr. I

4 5 5 n, XI 30 1 , 371 , gst. XV 270 , prod. gloss. , tratt. 1609 ( sing. patrone,

detto di Adamo )

fre. gaute, goute rase. C ho questa malattia potesse nei suoi caratteri este

riori venir, fino a un certo punto, confusa col la lepre, ce lo dice Ruote

b euf nella ‘D osputoison de C harlotetdubarbier’

( ap. Bartsch , C hrostomn

th ie do l’

a. francais col . 371-3 ; cfr. v. 27-9 , 35 C harlot dico qui al

b arbiere: Vaux avez une gouto aioe Saint L adros a rampa la trice,

S i vous a foru el riaire; o più oltre, il barbiere aduna analoga apostrofo

risponde: Ce n’estm ie inesolorie, C harlot, ain;:ois estgaute rose. M a ‘

gotta’

non era in questo solo senso unnome di malattia;‘

gotta’

è ed era anche

la‘

podagra’

; o la coincidenza poteva però promuovere o favorire la con

fusione tra ‘

pellagra’

o‘

p0dagra’

.

C he non s’

abbiapell (e quindi sic. pidd come la base vorrebbe, è

c o sa che si spiega dalla originaria imp0polaritàdellaparola. Vedi del resto

anche mli. 266.

U na terza derivazione dapalam , s’

ha in apalenta I 458 n, st. pag. 129

s tr. 5 , triv. (palenfd

Questo patrono ( sng. ) deve aver origine dal plur., dove la forme. , come

ce n’

avvortono tutti gli altri esempj al legati nel testo , era particolarmente

usata, e aveva una ragione tutta sua. Poichè altro pur non sarà il plurale

Page 429: glottologico italian0 - Forgotten Books

420 Salviani,

parpe carta 90 , 38 ; mil . palpé, a. fre. paupier .

paruta parvenza, aspetto, 107, 41.

passar trapassare, trafiggere, 11, 3 ; 17 , 11, l a m e c or epassa dada

l ar e‘ il mio cuore è trafi tto dal dolore

12,2 7 ; v.

‘ fendor’

pastura 58 , 33 ; detta del‘

pane’

in contrapposizione al ‘companatico

'

.

pate ciarpami, conci, 90 , 38 .

patine pannolini 42, 22 ; cfr. mil. patgj.

pe calcio 52, 12 ; cfr. boston bastonata, ecc.

peanne (plur. ; forse per gotepaonne) podagra 20 , 4 ; cfr. Flechia"lli376, par. 22, gand. 23 (podagre ditepedane), 122 (padraye o pedane).

poc h ijn 62, 4 ; d'

incorts lettura nel codice questa parola , e perun

enigmatica.

peain piedino 42, 24. Risponde per la forma a‘

podiccino’

: mil.pa'

î.

gen. pessin, psv. proi, ecc.

pagl ia: mal peglio malpiglio 111, 10-1; cfr. venez. peyia guardatabru

sca, bel lun. peo accigliament0 , cipiglio

pegra pigro 28 , 17 ; cfr. sei. 5 4, X 144, 237, 110 . 16, 14, ecc.

pel l e;—o pologgio , tratto di mare di difi cile navigazione,

cfr. Flechia VIII 377-8 , par. 22 .

ponder 35, 22 ; 5 1, 2 1 : tute lege pendan in l’amor de de ‘

tutto 1

leggi s’

imperniano noll’

amor di D io; la qual pende tuta in gli desece

mandamenti.

penua 39, 10 , penui de fe‘

ponnis fidei subnin

per fine: aleper/ine alla perfino, alla fin fine, 48 , 28 ; cfr. sei. 55, est. 31

Pozzo 116 ( a le fin), tra. 487 (alle fino), gst. XV % 9, ecc.

per farao sforzo , forza, 62 , 8 ; 84, 39 , perforear sfam ‘t

porurgero’

2, 10 , v. num . 146.

pergotar imbevere di goccie 70 , 6-7 ; cfr. beitr. 91.

per segh e pesche 42, 12-3; cfr. gst. VIII 422 .

per sona nessuno 9 , 18 .

per tenir riguardare, spettare, 19, 2 1. 2 2 -3 ecc. ; cfr. doc. 3, ecc.

pes char intingere 58 , 10 ; cfr. gst. VIII 422.

peschera pescagione 79, 38 .

pestel enc iar 3, 25 ; la significazione è di‘

postare’

, piuttosto che

appestaro

posto 32 , 19; sarà il miscuglio d ingredienti (aglio, ecc. ) posti nel mar

tajo prima d’

essere messi a cuocere nell’

acqua.

paron se non un nuovo esempio di quel tipo morfologico, che ritorna,

rimaner di qua dall’

Alpi , nel lamb. tardi: , pl. di tds. C fr. medv'aslt;

bosc. 700 .

E il tosc. cipiglio, dovrà pur essere alla sua volta ciglio piglio.

Page 431: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 432: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 433: glottologico italian0 - Forgotten Books

424 Salviani

puer i bambini, fanciulli, 37, 39 ;57, 4 ecc. Latinismo scritturale,che

ricorre anche altrove; cfr. mon. 228,ecc.

pugl i‘

polli’

cfr. gand. 40,84

,1 12 129 (pugli) , 119 (sing.

pol lo ) a. gen. pagi per. 29 ; mil. piij, ferr. puf ecc.

pugnada pugno 5 , 2 4 ; 7 , 3 5 .

puinna porcheria, puzza, 68, 39 ; cfr. VIII 380 .

puitan puttana 14, 39 ; 97, 6 ; cfr. m li. 353, 496, cat. 36 , pat. 49, Riv. di

fi l . rom . Il 45 n. bv. 31,Arch. X 238 , prod. 9 1 lg. 40

, pr. t l l fi o.

triv. (putan), ecc.

pul ega pulce 99 , 7 . piso. pùlga ,ferr. pulga , berg. po

lo'

ic,ecc,

cfr. X 92 , mli. 335 .

pum ageo‘

piumaceio’origliare, capezzale, 40 , 32 , pumaein a

pamaceo‘al lumicino in punto di morte; cfr. mon. 227.

pur 36 , 2 ; 40 , 30 ; 41, 5 ; 47, 3 1; 60 , 17 (pura, v. num . ecc.

,

sempre nella schietto significato di‘solamonte

; una pur una‘una solî

una’

2 2 , 3 3 .

puma più 4 1, 23 ; 61, 34. 38. Non già il -s latino conservato, per ess a:

visi presto aggiunto l’-a; ma ben piuttosto forma analogica ,

determina…

dall’

altornarsi degli indoclinabili su ca con suma eam . U na dichiarazion»

analoga vorrà per avventurapoxo; v. e. v.

quam uisde, quamuisde che, quantunque, 3, 10 , 3; 16, 38 ;

12,5 ecc. ; cfr. sei. 60 , ecc.

quar antenna quaresima 35 , 30 ; cfr. prod.

, Rime gen. xxxvi 14.

quar e quadrello, specie di saetta, 29 , 3. Sarà quaré,*quarer quad:

r in; v. il num . 38,e cfr. VIII 380 .

guata tranquil lo , quieto, 59, 33 ; 71, 16 ; cfr. VIII 38 1 rev. 23 v. 9. Dt

Questa distinzione ,che fa il gand.

,tra sing. 9 pl . darebbe ragionea

'

M eyer-L iibko ( il . gr. il quale è disposto a ravvisare nel m il. p6j ur…

antica forma di plurale. M a c’

è il diminutivo pugliesina ( gand. cd

par di dover derivare da un sing. puglia, o che scema, per avventura,

fi cacia probativa di pol lo. La dichiarazione del M .-L . riman tuttaviaw

sibilo,anche senza codesto suffragio ,

cosi come non è da escludere

s’

abbia anche da noi il *pul l eu, che per altri torritorj romanzi epostulatdallo stesso M oyer

-L iibko; cfr. rom . gr. 1 s 545 .

brodo di poi consigliava alla sofferente Leonora d’

E ste il suo modifi :

cfr. C ampori—S olerti, Luigi Lucrezia o Leonora d’

E ste,doc. 57.

Altre forme antiche in -dn sono : danan bose. 2 1 17,madran[ej be

700 , nonan[a] prov. 1 11 b . Ai esempj da dialetti moderni sarà forse «1.

aggiungere il mil. veg'

dnna vecchiaccia; in Val M esolcina: sng. véga

veg'

dn.

Page 435: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 436: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 437: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 439: glottologico italian0 - Forgotten Books

430 Salviani,

s ch iasseo serrato , serrato fi tto , 79, 2 1; forma tuttora viva no’

dialetti

dell’

Alta Italia : borgotar. séassego, psv. sédssik, mil. rust. sédssah, ecc., cfr.

par. 11n.

sch io tar schiattare, scoppiare, 69, 1 ecc. ; cfr. VIII 389.

sc h icar schiacciare 4, 37 ; 7, 3-4; cfr. IX 257 n.

sch iergne 62, 23 ; 71, 13 ; v.

‘squergno

.

sch iesso schianto, grido di dolore, lamento, strazio, 3, 14;65 , 23 ;74, 27:

11, 3 4 ( sgiecvo) ; cfr. Flechia VIII 395 s .

‘szheso sei. 67.

sch im a schiuma; v. num . 10 n.

sch iopo scoppio 1 11, 23; v. il mil. séopd. ecc.

sc h iuar 19 , 18 ; 2 1, 26. In a. , è si: como è nel lombardo moderno, lad

dove bonv. ha sé me in A è dubbio il valore di sch i C fr. sei. 67.

scagio scoglio 17, 4. Provorrà da Genova a da Venezia, nei cui di:

letti 6 questa la normale rispondenza di scoglio.

scanfiar gonfiare 2 1, 22 ; 39, 8 . 25 .

scopo ;-cao scapezzono 7 1, 13.

ser iar sgridare 25 , 3 1.

ser iner inscrivere 41,

scugl io r‘dolabi

scivolare 29, 32 3 ; cfr. Flechia VIII 392 s.

‘aqum r

scum iniar scomunicare 62, 18 , scumim'

a scomunica cfr. rali…140.

arch . XI 302 , ppav. ( cominicana) , tr. 75 ( som egar ) , zen. 70 ( salatin

gazion); gen. cam inigd caminiga scaminigd scominiga, m onf. m inica

bol. cumer'

idn comunione.

sounia consumato, ostenuato, stremato, 107, 34; 1 12, 38 ; cfr. ven. scanio.

desconirse struggersi, consumarsi , trent. encognime dimagm ro , pina sws

intristiro,deperire, e v. och . 139, M archesini, stfr. II 9 .

s cur ca serpente, biscia velenosa, 54, 4; canav. seiìrg, berg. sciìrs saio

‘sorta di biscia velonosissima che si credo il maschio del la vipera

(Tirell i

È la stessa parola lo sp. esauerm al l. a oscarson, rospo. Qui riviene anch:

l’

it. scars one, o il D iez pensa a derivazioni da scorza. M a nell’

Alta Itali:

il serpente nostrale, leggendario che sia o nn, l'

ho sentito descrivere cam=

una bestia assai corta , cosi come carta è d’

altronde il rospo; e però i

penserei a*curtiu

scur iada scurriaa scuriata 12 , 15 . 41 ; 14, 6 ; 15 , 23.

scuso r servire da fare da 31, 40 ; 32 , 23 ; 86, 23 ; 90 , 2 ; 99.

102 , 13; 9, 2 3 . 2 4 , scusano guia‘ faceva da guida

, scusauon ponti‘ faee

vano da ponti’

, scuxan tanti maistri, tuto season foglio 44, 16 , dov’

è no

Per il vario esito della tonica, cfr. mil. oilri al l. a valm. 6611 , Areh…

IX %2. M a è da il l’

a del berg. sc6rs.

Page 440: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 441: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 443: glottologico italian0 - Forgotten Books

434 Salvioni

stantura statura 10 1, 25-6.

s tar ristare, desistere, arrestarsi, 2, 9 ; 6 , 2 . C fr.

‘romagnir

.

statutar ie legislatore 30 , 3.

s teca steccata, colpo di stecca, 13, 3, v.

‘baston

'

e cfr. gst. VIII -123.

Nel l’

al. è legn legnata.

stec h ir crescer diritto come una stecca), farsi aitante, 42 , 30 .

s tel l ar ia nettare, qualità di vino finissimo, 39 , 24; Non se se

afi ne, e come,a stadadia : nectar , c l aretum , glb.

s ter c o r a sterco,stronzolo, 7 , 5 ; cfr. XI 303, m li. 329 .

stor te 3, 18 ;mati sterti traduce lo stul ti del testo latino ; v. num. 9 11.

s tica stille, goccia, 70 , 5 ; 86, 6 ; cfr. VIII 393.

stab ia stoppia 95 , 30 ; cfr. beitr. 57-8n, gst. VIII 424, mli. 76.

stepar turare , ostruire, chiudere, 98 , 5 ; cfr. beitr. 1 12 s.

‘ntro

par‘

, ap. 49.

s tor m o stormo , assalto,attacco , 84, 40 ; cfr. meg. 202 , 235.

mat. 55 .

str abuchar straboccare, precipitare, 17, 2 ; 63, 28 ; 85 , 2 1 ; cfr. VIII 394.

sei. 73 , rg. 14, ecc.

s ir egar straziare, dilaniare, distruggere, 16, 39 ; 83. 16 ; 92 ,

98 , 41; cfr. pver. 575 , car. ecc.

str ac i taer recitatore, recitatore da fiera, ciarlatano, 19, 17.

str afr igger‘ frissonner

'

rabbrividire 99, 2 1 , e conferma in bel modo

l’

etimo che si dà…del fre. fi°issen; cfr. Img. 3452 .

s tr am aggo stramazzo , caduta, spasso , trastul lo , divertimento ,

54,6 1; cfr. per il significato di

‘spasso stm nw beitr. 111 , dr… r

darsi buon tempo zst. XI 170 n, bollinz. s'

trands trastullo che cmnperti

strapazzo bonv. s&anmdhezarac ‘stramateggiarsi

far la bella vita,sol

Nel toscano e in altri dialetti d’

Ital ia, s’

ha stramazze col signifi cato

di ‘materazzo edevoce formalmente diversa da quella che si registra

nel nostro ‘

glossario La voce che di sopra registriamo, è un deverbale

da stramazzare. La toscana è all’

incontro una diretta derivazione da

strame la base al la quale si riduce tutta questa famiglia di parole. Le‘strame è primamente il

‘ letto delle bestie'

; poi anche dell’

uomo .

‘Ce

dere stramazzoni‘

al lude alla bestia afi‘

aticata che si lascia cadere sullo

strame, sullo‘stramazzo

'

; dove è notevole che il M orri traduca per‘sdra

jata'

il fecat. stramazzé'

stramazzata, Il rimanerseue ‘sdrajato o il gia

cere lungamente e comodamente sul letto, è finalmente un‘sol lazzamiî

L'

immistione ideale, che qui si vede , di‘strapazz0

in ‘stramaxzo

'

.

era di certo favorita, se non promossa, dalla grande rassomiglianza este

riore, che corre fra le due parole.

Page 444: glottologico italian0 - Forgotten Books

Annotazioni lombarde. Il l . Annotazioni lessicali. 435

lazzarsi, valses . stramcg'

ésse‘strameggiarsi trastullarsi, con cui manderemo

stramcze sollazzo, diporto, ambr.

s tr amuar mutare,voltare

,17

,41 ; cfr. VIII 394.

s tranger straniero 107, 14 ; pretto gallicismo.

s tr ango lar inghiottire 74, 12 ; cfr. mrgh . s.

’straglutir

e strangler nel

ladino de’

G rigioni

str angessacl e trangosciato 8 , 19 ; 16, 2 3 ; 17, cfr. VIII 294,mrgh .

,

lam . 20 , theed. 24,barl . , rev.

,ecc.

s tr annio strano, forestiero, estraneo, diverso , originale, 3, 37-8 ; 4, 32

38,12 ; 117, 19 ecc . ; mil. “ninni

,ecc.

s trauac h ar ( intrans. ) rovesciare, rinversare , 19, 20 ; cfr. Flechia III

149 sgg., VIII 395 , sei. 73.

str aueante sbalorditojo, spettacoloso, meraviglioso, 24, 33 ; 50 , 37 . Forseè fusione di ‘

stravagante’

e‘stravedente

, ma basterebbe il solo‘strave

dente‘

; cfr. il fre. voyantvistoso, che dànell’

occhio, il mil . fa strand} far

m irabilis, sbalordire, e v. il num . 154.

str anisar se travisarsi, travestirsi, 50 , 27, stranisae, 90 , 20 , par che dica

insolito, non più visto,straordinario.

s trauo l cer confondere,travisare

,fraintendere

,9,32 .

str cgia ristrettezze, bisogno,‘détresse

, 62 , 5 .

str em i r str em ir se impaurirsi, sbigottirsi, 3 , 3 6 ; 7 , 2 3 . 2 4 . 2 8 , str e

m im ente 3 , 18 ; cfr. VIII 395 , sei. 7 1, gst. VIII 417, ambr. ( stram isse, stra

str anger costringere 29, 3 1.

s tr epar strappare 6, 28 ; 7, 26; 102 , 5 ; 14 , 2 1 ; cfr. VIII 395 ,sei. 7 1;

mil . strcpd, ecc.

str inar bruciacchiare,m icciare, 116, 27 . 29 ; cfr. cxs. 162 , 206, sch . 198 .

s tr ie lite, contesa, 10 1, 39 ; cfr. meg. 20 1,Img. 7808 e l

a. fre. estrif:

s tr ech ien canovaccio -2 , piem . storciun , piac. steroid strofinare;

e altro forse non sono se non i frc. torchon torcher.

str onbel e pungolo, pungiglione, 72 , 33 ; cfr. I 520 , beitr. 58 n.

,m li. 76 .

strum inar lanciare,menare, percuotere, 64, 9, e regge il dativo. Forse

è la fusione di ‘stra-menare

e‘sterminare

; cfr. sei. e “ram inid

conturbata, smitts , pver. 360

M i si conceda di qui ricordare un altro significato di‘stramazzare

.

Passato che fu questo verbo , in quanto dicesse ‘cadere stramazzoni

, a

funzione transitiva, a dire cioè :‘abbattere , superare, ecclissare

, avvenne

poi, che il concetto di maggiorità, che gli era proprio, digradasse a quel lo

di parità, cosi arrivandosi al la funzione di‘somigliare, somigliare apps s

tino che troviamo nel vicentino ( ci me capcio el stram za el tuo, il mio

c . somiglia in tutto e per tutto al tuo

Page 445: glottologico italian0 - Forgotten Books

436 Salvioni,

s tuua bagno caldo , 5 , 26 : lauarse a sluua. C fr. kng. 3065 , beitr. 113,

IV 34ou.

s (u) busanchae forato , lacero , 50 , 30 ; derivera certamente da base

buco, cfr. bol . sbusand.

suc c cer ( trans. )‘succedere soppiantare, rimpiazzare, 22, 28 ; bonv. p18.

sudar io asciugatojo, lenzuolo , 59, 27 ; 77, 13.

suel l e augello 78 , 39 .

suengia vendetta 17, 39 ; 2 1, 16; 22, 34 ecc. v.

‘desuesigea’

.

suengiangca vendetta 23,19. 26.

suengiar se vendicarsi 17, 35 ; 23 , 25 ; cfr. VIII 40 1 , sei. 72 .

sufraita mancanza, privazione, sofferenza, 8 , 35-6 ; cfr. prov.

gloss , sps. 275 , kng. 7928 . Voce gal lica.

super eh iar supcrchie seperchiare, soverchio,8 , 24; 12 , 38 ; 13, 31;

14, 25 ; cfr. VIII 390 , XI 303, gat. VIII 423, ecc.

supitien suspicion sospetto 38 , 2 ; 56, 3. La prima forma è uno sbaglio

o un gallicismo ( a. fre. seupegen). C fr. VIII 391 , ex. 45 ( sospicione) , db.

28,cert. ( sespezien), ecc,

suuin supino 65 , 9 ; cfr. VIII 39 1.

taglaer piatto , tagliere , 1 1, 40-41 ; 47. 27; 59 , 34 ; gen. taggioiz, a. fre.

tail le'

er, e tagliadore nel voc.

tagl ier uccidere 15 , 12 ; cfr. gat. VIII 424, dec. 4. 26 , bv. 8 14, ecc.

ta l ente brama, desiderio, 20 , 14. Attratto dalle numerose voci in « ente.

tam agne tanto grande , così grande, 10 1, 29; 108 , 27 ; cfr. VIII 396 ,

sei. 72.

tanberne tamburo 18 , 38 , tanbernin, chi batte il tamburo, 90 , 15 , quasi

un estratto da tanbem ar, tamburinare. C fr. sal . tambernini e tambom tam

berné preprj ancora del piemontese, tamborn pure in qualche varietà lom

barda ( Locarno ).

tan fin a‘ fino a

’2,2 1 ; cfr. sei. 72.

tanter 8 , 2 3 , par che dica ‘or era, soltanto ora

; ma epasso non ben

chiaro .

tec h ie tettoja, o forse ‘stalla

, teé , stalla, è di più dialetti

alpini.

tegnente tenace (della memoria) 33, 17; cfr. VIII 397.

temper a ,il giusto grado di temperatura, 42 , 3 ; 43, 15 .

tene;er‘attingere

colpire 45 , 9 ; cfr. tensggiugnere, toccare, nel Varon

m ilanes, e‘stenger

ter nelde immondizia 43, 41; 49 , 40 . C fr. kng. 8057, 8 153, Arch. VII 596.

ter r uggar urtare, cozzare, 17, 3; cfr. friul . trussel, sic. truzzari, ecc.

tetar poppare 15 , 35 ; 20 , 38 ; 100, 3 ; è di tutti i dialetti dell’

Alta Italia.

e ne sono esempj anche nel voc.

Page 447: glottologico italian0 - Forgotten Books

438 Salvioni,

424 , e se triglione e pose in un doc. lomb. stampato nel Boll . st. d. Sviz

zera it. XIII 22.

tr ibe ( fem . ) tribù 30 , Il ; 31, 17 ;v. num . 128 n, e cfr. XI 11 14, stfr. Il 6 7.

tr inchante ‘trinciante’

tagliente 22 , 37; cfr. VIII 399. M a nel nostro

testo irineh può essere triné

tr iunfar transit. ) dom inare, vincere, 39 , 3 1 ; 107, II, e ne sono esempjanche nel voc.

tr en tuono pass. ; cfr. VIII 399, ecc.

tr onada colpo di tuono 3 , 2 9 .

tr opo branco, gregge, 78, 12 . Vive sempre in qualche varietà. lombarda

tryp); cfr. D iez s .

‘tropa

.

tr opo molto (davanti a comparativi) -6 ;

6 0 , 19; 76, Il ; 94, 16; 107, 41; 1 19, 33 ; cfr. III 284 , ecc. , e gli esempjdel

voc. ; tropo pouere‘valde pauper

truffe: de truffe e de buffe‘

per beffa o per ischem o’

72, 30 ; la stessa

c ombinazione omoioteleutica è in rev. 393 v. 1987. Per trofie trufi’

are

scherzare, prendere a gabbo, v. ancora, oltre al voc. , rev. 9 1 v. 2023, lap.

64, al ., e bonv. , che ha trujî‘

erdie per‘vanteria

, nonper‘ betrùgerei come

vuole sei. 74.

a l c ir uccidere, num . 9 , 1 1. C fr. sei. 50 , e v.

‘uize’

.

am ich e , v.

‘omincha

.

un, v.

‘on

'

.

us ch ier usciere, portinajo, 62, 36 ;mil. usb, ecc.

ue luesser valvassore , vassallo , 90 , Il ; cfr. mon. 233, ug. 5 1, VIII 401.

uer eger oltrepassare , varcare , passare, 22, 39 ; 30 , 20 ; 33, 24-5 : cfr.

sei. 74.

nar io varietà, assortimento , 44, 23. Nel voc. un esempio da Alessandro

Allegri.

ues s c l vaso , alveare, 12, 40 ; 20 , 3 ; sec.,nasello botti , vasi vi

narj, stoviglie, vasellame , 24, 25 , 17 ; cfr. bustese sacel lo di am

alveare, ecc .

uennie , atto col quale si domanda perdono , 69, 41 ; 87, 19 ; 17 , 6 ; cfr.

kath . 80 , msg. 434, ecc.

uentoaccr e ventosa, valvola, sfogatojo, 99, 16.

uer m inar andare a vermi, far vermi, 42 , 38 .

ues ce vescovo 6 , 16 . 12 ; v. num . 39 , 59, e cfr. XI 305 , reg. 15 1, plc. 171.

172, ppav. , ecc.

uespo vesporo 76, l 7-8 ; v. num . 62 n.

uestee vestito 85 , 26, esempio unico e alquanto eeepetto, Fosse genuino

Page 448: glottologico italian0 - Forgotten Books

Annotazioni lombarde. III. Annotazioni lessicali. 439

dovrebbe rivenire a *oés titu, cfr. calabr. e log. vestero mli. 443. Vedi però

anche il num . 99 n.

uestim ente veste 6 , 16 -7 ; 13 , 2 0 ecc .; cfr. sei. 75 , ecc., e il num . 129 e.

uewcnda faccenda 25 ; cfr. sei. 75 , mrgh.

, gan. 139, e la glosse

‘ne

gotium : la eosazda’

ap. Zerbini, Note st. dial. berg., 19 .

uie ca‘vitaccia

, gambale, pedane della vite, 5, 36 ; 46 , 36 ; 113, 28 ; mil .

vidd.i'

e‘

quello che i Francesi chiamano ccp o souchc o pied de le vigne;

il tronco della vite’

,C her.

uiande cibo, vivanda, 19, 35 ; 31, 7 ;39, 2 1. 33—4; cfr. beitr. 12 1, VIII 402 ,

zs t. X1 166 n.

uidua vedova 7, 28 ecc. ; cfr. ppav. (video ), psv. piem . gen. vidua. Per

s is te l’

i, com

è noto, anche nei linguaggi iberici.

ui l enee contadiname 45 , 3 ; v. num . 73,99 n.

ui l ie vigilia ecclesiastica 36, 5 ; 89, 39 ; cfr. IV 341 , sal., passv. 334 ,

3 3 8,rg. 10 ( bis) , gan. 206, 207 ; frinl . c ilie, e eilje in più fi loni veneti.

E sempj toscani in Arch. XII 142. rma. XVIII 595-6 1.

uitea l ie , 90 , 29 . 32 ; conserva bene il valor di collettivo.

m'

ze 5 , 3 6 . D a rigettarsi l’

emendazione preposta nel testo , e leggi al

l m contro : ul zc ‘uccidi’

. C fr.

‘ulcir’

, e aggiungi ulzissi doc. 4. 25,ul

- ir c ambr.

no ie (plur. uehi 36 , l ) vuoto 7, 29 ecc. ; cfr. VIII 403, sei. 76, barl. (noie

acide), ambr. (nego noie ); lomb. ob'

j*vòjt.

ue l onter e spontaneamente, da se, 19 , 14 ; 22 , 20 ; 29 , 25—6.

uo l te : der uelte avvoltolarsi 49, 41, meter in uolte sconvolgere, metter

s o ssopra, 8 1, 25 .

uo l tiggo volubile, mutevole, 82, 9 .

nome fama, nom ina, 9 , 19 ; 16, 3 ecc.

ur eac3 vero , verace, num . 14; cfr. 111 284, VIII 403, ppav. ( arance), lap.

xvxu ares ) .

ur ee‘vetere

’vecchio 27, 33 ; 32 , 27 , ed è riferito ambedue le volte al

Vecchio Testamento; cfr. sei. 74 , gst. XV 27 1 s .

‘vero

, fi o. 8 . 50 , 10 . 13

( vedere), 50 . 16 (vedre), 37 . 16 ( verre). Altrove però ha uso illim i

tato ; vedine I 405 n, e 454-5 , IV 341 , dven. 64 ( nere e nere); friul. meri

vecchio, stantio, berg. éder stantio ; veron. negro, Flechia, Pastilla ecc.,17.

ur egenge ( all . a uergegne 112,31 ecc. ) vergogna, pudore,

uergonze uergenzer svergognare 9 , 35 ; 13, 33 ; cfr. sei. 75 ,ap.

, barl . ,

lpid. 222 , ecc.

uu l te r avvoltolarsi avvoltolare 17, 15 ; 97, I l .

1 C fr. il np. Vilie Vigil iu, Sen Véle nl . bergem . ; stat, rms . XVIII 595 .

Nell’

a. gen. è verie, X 126 v. 94,139 v. 302 .

Page 449: glottologico italian0 - Forgotten Books

440 Salvioni, Annotazioni lombarde. Ill. Annotazioni lessicali.

co en , soto arci diacono,sotto arci 88, 17. 18 . 16 ; cfr. D iez gr.

233,beitr. 12 1, Riv. d. fi l . e d

istr. class. I 383, Arch. I 5 11 n, IV 334, Pezze

118 , ambr. segeni dven. 67 (gag0 lini chierici), ecc.

cace Il senso del passo dev’

essere questo : non‘

gli giova la

scusa dell’

ignoranza’

; ma circa cace rimango incerto. Forse è uno sbaglio

per cage, cade, nel senso di‘occorre, vale, giova

. Il Prissian de M ilan

ci offre : chi veùr par là court che ched scerchd el L econegh ?‘chi vuol

parlar certo che occorre ( che vale) cercare il Laconico’

; il fi o. 18 . 8-9 : si

la mene efi‘

ende l ’ eghie no ge cage vendete‘se la mano allende l

oc

chio non è il caso di vendetta, non gli giova vendetta’

; il volgare

toscano : nun cade che me l’emmannite non occorre me l

ammanniate'

,

Nem cci, Sessanta novelle pop. montalesi 360 ; e il venez. il suo frequente

che cade? ‘che

canoe—ar cianciare 59 , 35 , canoe ciancie 105 , 19 ; cfr. VIII 404.

caram el le ciaramella 45 , 34; 110 , 15 ; cfr. reg. 157.

cezuner digiunare, cecenia digiuno , e l‘

e è antico e largamente dif

fuso ; cfr. m lr. 1 294 , rsch . 463 , beitr. 12 1-2 ( ai cui esempj aggiungasi il

monf. ze: inée), VIII 404, sei. 76.

cel exa zelante, sollecito , 50 , 19.

cenceur o zenzovero 70 , 15 ; cfr. XII 160 n, VIII 405 , dven. 61 ( genreure).

cineto il contesto accerta la signifi cazione di‘

ginnetto’

; ma

forse v’

ha qualche lacuna. Se stiamo al la lezione del cod.

,altro non pos

siamo intendere se non questo :‘il mondo volubile che danessun imperio

si lasciò cavalcare, [ fattosi] ginnetto al servizio di C risto ecc.

cogi 24, 31. Il cod. da correttamente: cogi‘cuochi

.

conzer cun aggiungere, congiungere, soggiungere, aggiogare, 10 , 14;

18,

23, 40 ; 30 , 32 ; 113, 27 ; 116, 14; cfr. VIII 406 , gat. VIII 424 , XV

268,car. 38 , voc.,

ecc.

coucntura gioventù 56, 37 cfr. VIII 405,barl . , rev.

,ecc.

cone giogo 82, 10 ; 83, 2 1; 1 14, 35 ; cfr. beitr. 122 , 111 284 , ecc.

gugl er e giocoliera 10 , 37 ; cfr. VIII 363 , 406, lg. 40,41

,mon. 235, Berta

gloss. s.

cubler’

, get. XV 268 , gnu. 2 18 (zugelero) , fi o. 43. 20-2 1 ( cogole

dri), ecc.

cuiar giudicare, passim in A .

cur a giuramento 28 , 6 ; cfr. VIII 406, voc.

, eco.

a r ar e bestemmiare 2 0 , 13 ; cfr. fre. jurer.

cuma giudice, magistrato, 10 , 10 ; 22 , I; 60 , 18 ecc. ; cfr. I 430 , 468, VIII

406, gid. (jam al . (zum), ecc. ; e v. il num. 59.

Continua. ]

Page 451: glottologico italian0 - Forgotten Books

4 42 Sensi,

Vien fatto dunque di aspettarsi e di desiderare che nella se

conda opera d’

intitolazione così affine alla prima il C ittadini,

pensato meglio abbia voluto compiere lo studio lasciato inter

rotto in questa. M a nelle Origini si trova invece tutt’

al tra cosa;

la ricerca vi assume un aspetto semifil osofico pretendendo di

spiegare la derivazione della parola italiana per via di 10 0 r i

gini e F 0 nti alle quali se ne possono ridurre tutte le vi

cende Riman sempre, insomma, nel Trattate, una parte tron

cata,di cui le Origini nonpossono dirsiuna vera continuazione;

si direbbero anzi un vero passo indietro in confronto del metodo,

tutto anal itico e storico,di cui l

autore aveva prima dato saggio.

M a, quel ch

è peggio, l’

opera, in granparte, non corrisponde

nemmeno al fine prepostole. A sentire quel che 1’

autore pro

mette nell’

Introduzione e si vanta poi d’

aver ottenuto nella Con

clusione,l

argomento dell’

opera, già vasto per sè,aveva acqui

stato proporzioni anche maggiori abbracciando lo studio non

solo delle origini ma anche delle questioni intorno al la pro

nuncia. e scrittura del Toscano in ogni sua varietà dialettale,specialmente del Fiorentino e del Senese.

S’

intrecciava poi o meglio serviva di criterio allo studio

del le origini, una fondamentale distinzione di tutto il l inguaggio

toscano in quattro sottodivisioni designate anch’

esse col nome

di « lingue alla prima delle quali e anche alla seconda,ma

non interamente) appartenevano tutti i vocaboli nati dalle prime

nove Origini, alle altre due quel li sorti dalla decima.

Tuttociò è dichiarato nel la Introduzione,senza spiegazione al

cuna; e nella C onclusione, con l’

aria di chi raccoglie in poche

parole una lunga serie di osservazioni parziali il C ittadini dà

la definizione del le quattro lingue affermando che l’

epera sua

offre il modo di riconoscere ‘con agevolezza

i vocaboli appar

tenenti a ciascuna di esse. La distinzione è veramente impos

tante, perchè verte tra l

origine pepolare e la letteraria dei ve»

caboli‘

,e sarebbe ungranvanto del libro se essa vi fosse davvero

1 Introduzione, p. 144 : ‘ dividendo l

Origini della nostra L ingua in pi‘di quattro, cioè in dieci

,dalle quali teniam fermamente la cagione avve

‘nire

,onde ciascun vocabolo in L ingua nostra sia venuto

Page 452: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tolomei e C ittadini’

. 443

continuamente uno dei criterj fondamental i dell’

analisi. M a a

tanta ampiezza d’

argomento a così belle promesse riguardo al

metodo la trattazione non corrisponde all'

atto . In verità, pres

sochè tutto il lavoro non e’

aggira che intorno all’

esame della

origine e della pronunzia di due vocali,e ede, aperti e chiusi :

quasi tutta l’

esemplificazione delle singole O r igini per quanto

fra loro diversissime è tratta dallo studio delle due vocali e,

quasi ciò non bastasse, in un lunghissimo capitolo ch’

è verso

la metà dell’

opera e ne forma da solo più di due terzi , il C it

tadini ritorna sopra codesto studio prediletto e tenta di esaurirlo.

Della distinzione tra forme letterarie e pepolari scarsissime

traccie. Quella inesplicabile predilezione dell’

autore per un tema

relativamente esiguo in un soggetto tanto vasto,sfigura l

opera

interamente; e cosi si spiega che un acutissimo critico come

era il Canello,abbia potuto credere che lo studio delle due vo

cal i fosse come la base su cui il C ittadini fondava la sua di

stinzione dei due strati idiomatici popolare e letterarie e che

questo esame, anzichè la origine del la lingua italiana, fosse ve

ramente lo sc0p0 ultimo dell’

opera1

.

U na tanto evidente sproporzione pare inesplicabile ma la me

ravigl ia si accresce dinanzi alle inconseguenze e alle contrad

dizioni dei singol i capitoli dell’

opera, che appajono messi insiemecon la più grande trascuranza. C osì , per dar qualche esempio,nel secondo capitolo si dicon derivati dalla O r igine detta della

X atura quei vocabol i che passarono da altre lingue nel la To

scana o integralmente, O con leggerissime alterazioni. Qui la

voce N atura designa (e l’

autore stesso si dà. la briga di av

vertirlo) lo stato originario della parola in quanto si conservi

e non obbedisce invece alle leggi della Formazione,soggetto

del capitolo susseguente, la quale, Operando in senso opposto al la

1 S tor ia delle lett. ital . nel sec. X VI, p. 327 :

‘U n altro passo fece dare

‘il C ittadini

,alcuni anni depo ,

al la questione del la lingua nelle Origini‘del la volger toscane fevel le ,

dove, pigliando a studiare la ragione della‘

pronunzia era stretta ed era larga dell’

6 e dell’

0,viene a determinare i

diversi strati successivi di cui risulta la linguanostra letteraria, mostrando‘com e questi singoli strati abbiano origini e leggi diverse e devano essere

‘adoperati da persone e in casi diversi.

Page 453: glottologico italian0 - Forgotten Books

444 Sensi

N atur a,tende a plasmare i vocabol i secondo il nuovo tipo

idiomatico. Orbene,anche a questo è dato il nome di Natura,

e s’

intende bensi della lingua toscana, laddove nel primo caso

s’

intendeva principalmente della latina; ma lo stesso vocabolo

adoperato sempre o quasi assolutamente era nell’

uno era

nell’

altrp significato, è causa ogni momento di grande confu

sione. E per questa china si discende anche di più. Sul bel

principio del capitolo quarto ci colpiscono queste poche linee:‘Da

rami del l’

O r igin della Formazione sorge l’

O r igin della‘ D er ivazione

, perciocchè el la non ha luogo se pr ima non è‘ formata la parola, o per virtù di Natura

,e per virtù di

‘F o rm azione; conciosiacosachè da questa radice cosi for‘mata nascan poi tre rami. Il primo de

quali si chiama C o l‘ l egam ento , il secondo D is c endenza

,e

l terzo F o rma‘zione

. Qui certo la voce F o r m azione non può aver nel

secondo caso il significato che ha nel primo e che già cono»

sciamo ; sarebbe allora impossibile la derivazione stabil ita dal

l’

autore,il quale infatti, depo una pagina, lascia intendere che

nel secondo caso la voce vale per lui conjugazione’

. M a nem

meno per evitare una confusione cosi evidente ha eg l i voluto

prendersi la piccola fatica di pensare a un altro vocabolo . Que

ste poche osservazioni che sono venuto facendo e che tra poe

potranno anche parere un frutto del senno di poi, proverebbern

a ogni modo , mi pare, che il libro delle Origini è un insieme

inorganico di elementi ancor grezzi, quand’

anche non si potes se

provare, come ora si prova, che è un mal riuscito afi‘

astella

mento di operette inedite di C . Tolomei, sulle qual i il C ittadini.

probabilmente mentre era a Siena, potè mettere le mani.

5 Il . SGUARDO GENERALE AI LAVORI INE DITI D E L TOLOM E I,C ONTE NUTI IN U N M ANOS CRITTO S E NE S E .

Nel primo e pm fecondo periodo degli studi intorno alla lin

gua italiana, che va dal secondo decennio a circa la metà del

sec. XVI il Tolomei era noto finora per la parte che press

alle due questioni intorno al la denominazione del la l ingua e al

1’

ortografia nè rispetto a quest’ ultima era ben conosciuto il

suo pensiero : molte testimonianze sparse nel le sue lettere, di

Page 455: glottologico italian0 - Forgotten Books

446 Sensi,

Il libro delle Origini, a cui il C ittadini diede il suo nome,consta

di una parte di questo dissertazioni del Tolomei, che vi passa

rono tali e quali erano, salvo alcune lievi modificazionidi forma,o accorti tagli delle citazioni che il Tolomei vi faceva di altre

sue Opere, e lievissime aggiunto .

La figura del Tolomei filologo riesce da codesto complesso di

dissertazioni, e per la finezza dell’

analisi e per la sagacia ne]

1’

intuizione del metodo, pari se non superiore adogni altra che

la storia della grammatica neolatina possa maggiormente van

tare innanzi a lui. Le dissertazioni non sono distribuite nel M s.

in un ordine chiaro e probabilmente vi furono raccolte da più

parti. V’

è solo nei primi fogl i, sotto il titolo di ‘L ibro primo

de la G rammatica Toscana’

una compiuta classificazione dei

suoni ital iani, in cui si ritrovano le osservazioni che servirono

di base alle proposte di innovazioni ortografiche enunciate nel

Polito ma non riusciamo, pur dopo molti tentativi, a ricostruire,

con le Opere di cui abbiamo notizia,lo schema della ‘ G ramma

tica che il Tolomei attesta più volte, nell’

Epistolario, di voler

fare Sembra a prima vista ajutarci la Tavola, cui sepra ac

sola, della quale quest’

indice parrebbe un abbozzo di schema, ordinato

dallo stesso Tolomei.

D elle poche lettere,nelle quali ne dà. notizia ad amici la prima

del 1543 ; delle altre,una è del 1545 ; due , scritte da Parma e da Pia

cenza senza indicazione d’

anno, si debbono riportare al periodo che corre

dal l‘

ottobre 1545 al settembre 1547 , in cui il .Tolomei fu nel D ucato al

servizio del Farnese (D el le lettere di M . C laudio Tolomei , Napoli 1829 ,

I 293 , Il 3 299 Nella prima lettera, al Caro da Roma ( 20 settem

bre parla d’

alcuni piccoli volumi di grammatica, e non parrebbe

accennare ancora aduna gramm . intera. M a nelle lettere posteriori, il pro

posit0 di comporla è manifestato esplicitamente. C osi nella lettera al C i

tolini , da Parma ( 1545-47 ) e nell’

altra al Figliucci, da Piacenza

nella quale vuol dare un’

idea dell’

ampiezza del lavoro ,affermando che

parlargliene interamente gli occorrerebbe una diecina di giorni. In un’

altra

lettera al Figliucci, pur da Piacenza, attribuisce al l’

Opera sua il valore di

una vera base allo studio della lingua toscana,‘che è quasi nel la faucial

lezza, e ha bisogno di chi la regga, l’

indirizzi e la governi’

. Se si pensi

al buon numero di grammatiche italiane allora già. pubblicate da non te

scani,e specialmente a quella del Bembo , si vedrà. facilmente la portata

dell’

afi‘

ermazione del Tolomei che certo concepì il disegno della gramm

tica’

ben prima che il G iambullari pubblicasse la sua

Page 456: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tolomei e C ittadini’

. 447

cennavamo p. 445 n. nella quale le opere del Tolomei son

distribuite in tre categorie di S tab il im enti antipasti , o r

dinati,tral as c iati : ma si vede poi che non c

è da afi'

ermar

molto con certezza; forse il primo gruppo di capitoli doveva

servire da introduzione illustrando le questioni più general i eal lora più in voga intorno alla lingua italiana e il metodo della

ricerca,il secondo avrebbe compreso la grammatica vera epro

pria il terzo avrebbe dovuto raccogliere dissertazioni di vario

argomento, a modo di appendice. M a aduna così fatta ricostru

zione,della quale oggi si compiacereb la critica

,non sembra

aver pensato di certo il C ittadini, il quale ci appare ( come me

glio vediamo più in là) non intento adaltro che a perpetrare

il plagio con la minor fatica possibile. Non gli si potrà. tuttavia

negare la buona intenzione di dare al suo abborracciamento una

certa apparenza d’

unità rimpinzando di tutto il materiale rac

cogliticcio i capitoli di un unico trattatello del Tolomei che

dalla forma quasi di schema in cui era avrebbe potuto per

l’

ampiezza del disegno, trasformarsi in un grosso libro.

Il'

.I‘

rattatello che venne a formare per dir cosi l’

ossatura

del l ibro del C ittadini,figura nell

Indice delle opere del Tolomei

tra i così detti S tabil imenti antiposti, col titolo :‘De

’ Fontide la Lingua Toscana

. E ci per bene il pubblicarlo qui nella

sua forma originaria per quanto assai poco diversa da quellain cui è passato nell

opera del C ittadini. C hi ha questa sotto gli

occhi,vi potrà così far subito una specie di taglio netto, che ne

Separi la parte fondamentale da tutte le aggiunto; e chi deve

contentarsi del solo nostro scritto,intenderameglio e più facil

mente lo osservazioni che intorno al le aggiunte dovremo poi fare.

5 III. IL TRATTATE LLO D E L TOLOM E I : D E’ FONTI nce.

[ Cod. della C omun. di Siena;H, vn, 15, p. 75 agg.]

PROEM IO D E’ FONTI D E LA L ING UA TOS CANA.

L e parole toscane hanno l’

origine loro dal la corrozzion di più lingue,

com e da la G otica , L ongobarda, et altre Barbare, ma assai più di tutto

dal la latina come più conosciuta; et da essa sono tirate la maggior parte,

le quali trapasm in Toscano elle vi vengono e intiere senzapunto mu

tarsi come porta, vita, luna, e veramente sono mutate, et hanno molti

Page 457: glottologico italian0 - Forgotten Books

448 S ensi

gradi, perciò che o sono di minore o di maggior tras formazione. D i mi

nore come Rom a, che altra mutazion non fadal Latino che di cambiar

lo e aperto in e chiuso toscano : di maggiore fia per es empio l’

avverbio

assai,il quale sendo cresciuto in principio ettrasformato in fine appena si

pool conoscere che venga da satis latino. Queste che si mutano ricevono

ancora un altro ripartimento ,imperochè o elle crescono di sil labe, come

fa ingratitudine, che viene da ingratitudo , o scemano , come da dies

latino che fa di in Toscano, e vero ancora non crescen nè scemano, come

panis che fapane vinum che fa vino. E t questo o mutan le vocali sole

come Roma c itare che faRoma et celere, 0 mutano insieme le consonanti

et le vocali, come da Bononia Bologna, da venenum veleno. E tnascono

tutte questeparole da nove Fonti, da’

quali avviene che questo vocabolo et

quello si preferisca cosi in Toscano etnonaltrimenti; et sono questi nove

Origine Forma D erivanza Figura D ifi‘

erenza Frequenza Affetto Kappte

sentamento D isaguaglianza , i quali riguardano principalmente la prima

lingua, come la più bella pm pura etpiù regolata dell’

altro; etdi poi la

seconda,ma non si stendono a former i vocaboli de la terza., etmolto meno

ancor de la quarta.

FONTE D I: L’

ORIG INE .

Il Fonte de 1’ Origine e detto così, perchè è cosa naturale che

l pro

dotto ritenga in sè qualche qualità del producitor suo,et che l

originato

qualche segno et dimostramento faccia de l’

origine sua. Però ogni volti

che la parola toscana riterrà. qualche lettera di quel le che eran nell’

ori

gine sua, e vero ne scambieraqualcheduna ne la sua vicina, lassandosi

tirar piu testo da quella sua origin che da la natura de le sue forme

propie si dirà. allora preferirsi quella parola cosi per Origine: come fia

per essempio lettere preferita con e chiuso da molti,che è senza dubbio

miglior pronunzia che quella d’

alcuni altri, li quali lo preferiscono aperto

con ciò sia che ella nasce da l itera in Latino, mutando la i ne la e chiuse.

per la somiglianza che hanno insieme; et nondimeno seguendo la Forms

toscana doveria preferirsi con e aperto , perciò che sempre che questa vo

cale e si ritraevi con accento acuto et doppo lei seguino appresso due tx

allora si preferisce aperta, come si vede in queste parole: lette, aspetto.

petto et altre simili. S imilmente si dice in Toscano : col le, Apol lo , molle,

pronunziando sempre per e aperto ; et dall’

altra parte si dice bella, bella

ampol le , con e chiuso ; il che non avviene per Formapropria, essendo un:istessa in tutte queste. M a ciò nasce perchè gli primi vocaboli nella Ori

gine loro hanno la e aperta, quale in Toscano conservano , venendo da

c o l l i s , Apo l l o , m o l l is ; ma i secondi nascono da i l latino, venendo da

bul l ie, b al la, ampul l a, il quale quando in e toscano si volta sempre 97

preferisce chiuso.

Page 459: glottologico italian0 - Forgotten Books

450 S ensi

FONTE D E LA Dnaxvnxza.

D a le radici del Fonte de la Forma dipende il Fonte de la D erivanza,

con ciò sia che questo Fonte non ha luogo se prima la parola non è for

mata o per virtù di Origine, o per virtù di Forma; perciò che da quella

radice poi così formata nascano tre rami, da

quali il primo si chiama Co l

legamento, dl secondo D iscendenza, il terzo Formazione. 11 C o llegamentoogni volta che aduna parola fatta toscana, o sia declinabile o indeclina

bile,vi si aggiugne qualche L igatura, o sia dinanzi , che si chiama L iga

tura prima, o di dietro, et si chiama L igatura seconda: come per essempio

nel D eclinabile da audio latino si forma odo; dal qual poi per prima L i

gatura deriva riodo,trasodo etsimili; etper seconda L igatura Odo lo ,

Odette,

odoti, et cosi discorrendo per tutti gli afietti. Nello h dcclinabile per prima

L igatura da ora deriva talora,tuttora , ognora, et per seconda L igatura

oramai. Per D iscendenza è quando da un verbo si forma un nome, come

dal verbo amo discende amorevole, amoroso , amabile, et altri somigliant .

Per Formazione derivano da la Radice de‘

verbi et Natura de l’

Infinito i

M odi,i Tempi i Numeri et le Persone, come da godo, Radice di verbo, en

godere suo Infinito si forma godano , godevano , godei , godemmo , goda-ò ,

goderanno godersi godrei con tutti gli altri luoghi et numeri di person

et di tempi.

D I: LA FIG URA.

La lingua toscana hamolte Figure, per le quali le parole si proferiscono,

non come richiederebbe il Fonte de l ‘ Origine, O de la Forma, nè come si

conviene a quel de la D erivanza, ma in altro modo , sia acc0 rciandole ct

facendole finire in consonante contro la Natura de la lingua ,che finisce

ordinariamente tutte le suo in vocale, se non alcune poche monosillabe;

ora crescendole, et talora ancora togliendogli una vocal di mezzo , contra

il natural proferimento de laparola, come si puol veder in questi essempi,

quando si dice : gentil M adonna. C osi ancora quando per la figura da lo

S corporamento da aspera che è il proprio si dice aspro, levando via la

onde il Petrarca:

Aspro core e selvaggio, et cruda voglia.

S imilmente quando per la Figura dell'

Allongamento in vece di tu che è

il proprio Naturale si dice tue, come fece nel I° del Paradiso D ante, quando

dice

Entra nel petto mio, e spira tue

si come quando M arsia traesti

D e la vagina de le membra sue,

con altre infinite , discorrendo per tutte le Figure di questa lingua, ne lequali si trova grande e piacevol variazione.

Page 460: glottologico italian0 - Forgotten Books

“Tolomei e C ittadini’

. 45 1

FONTE D I: LA D rrssnm u .

D al Fonte de la D ifl'

erenza nasce che molte parole non si proferiscono

in un medesimo modo , ancora che avendo riguardo a la Origine et a la

Forma dovessero trapasser ne la lingua toscana tutte a un modo; come

si vede in questa parola nove quando è qualifi cab ice di numero e quando

signifi ca adiettivo femminile plurale di nuovo, che nel primo caso non ha

a liquido tra la n et la o, onde il Petrarca

Il figliuol di Latona avea già nove

volte guardato dal balcon soprano

Et nel secondo caso piglia la u liquida come in quel luogo

Nuove cose giammai piu non udite.

E t tuttavia volendo seguir le pure et natural Forme toscane dovevanohaver et l

’uno et l

altro la liquida; ma questo solamente nasce acciò

che si senta differenza tra loro. C osi si vede ancor difierenza tra legge

nome , et legge verbo ; chè questo si proferisce col primo e aperto , come

quando dice il Petrarca:

M a spesso nella Fronte il cor si legge,

et si pronunzia quell’

altro chiuso, come in altro luogo dice

D ava legge d’

amor, ma benche obliqua.

Il che non può nascer d’

altronde che da questo fonte della D ifierenza ,

perchè altramente per le Forme propio etper la Derivanza dovevano tutte

due proferirsi ad un modo.

D E L FONTE D E LA FRE QUENZA .

D all’

uso frequente non solo degli scrittori , ma de’

parlatori ancora son

ricevute molte parole nella lingua toscana, ne le quali non si può dar al

cuna regola ferma, perchè si formia più presto cosi quelle che le altre

s imili, et sono bene spesso ancora contro le regole istesso de la lingua:

come per essempio da voglio fassi va’

per troncamento , et scrivendo et

parlando, come in quel verso

C hi non vo’

dir di lei, ma chi la scorge

E t pur da soglio da spoglio etaltri simili non si faso’nè spo

per cotal

Troncamento. C osi ancora in quel verso :

Però s’

un cor pien d’

amorosa fede

C h’

han fatto mille volte invidia al sole

Quel s’un et quel ch

’han nascon per forza di Frequenza, non si potendo

regolarmente far il C orrodimento, poichè v e accento acuto soma che et se.

Page 461: glottologico italian0 - Forgotten Books

452 Sensi

D E L FONTE OE L’

AFFETTO .

Per affetto si proferiscono alcune parole fuor de le Regole ordinarie de

la lingua, come aim é che è composta da oi e ma si proferisce con e aperto,

etpure ma di che è composto si preferiva chiuso , et similmente deh va

con e aperto per virtù de l’

affetto , essendo regola che le particel le pure

vestito le quali finiscono in e vanno col chiuso ,come se, te, ne, m e.

re,

tre et somiglianti.

D E L FONTE D E L RAPPRE S E NTAM E NTO .

M olte parole si trovano così nella lingua toscana, come ne la greca et

ne la latina tirate da la Natura, che hanno a rappresentare , le qual i ma

altre non si possono sostenere che con questo Fontedel Rappresentam ento,

formandosene di quelle che sono direttamente contra la Natura de la L in

gua, come è cric finto da Dante per rappresentar quel suono , che fai il

ghiaccio o pietra quando si spezza, nel u m dell’

Inferno

C ome era quivi; che se Tabernich

Vi fusse sù caduto, O Pietrapana

Non avria pur da l’

orlo fatto crich .

C osì è bisbiglio finto da quel bis bis , che si fà, et s’

ode nel ragionar ,

onde il Petrarca

l’

era intento al nobile bisbiglio,

et cosi altri assai.

D E L FONTE D E LA s U G UAO L IANZA .

Sotto il Fonte de la D isuguaglianza si raccogliono tutti i vocabol i che

escon de le regole ordinarie, et come soldati sbandati non seguono la ban

diera del lor capitano. E cco che fra’

vocaboli toscani s’

usa chioma, onde

il Petrarca

Il successor di C arlo che la chioma

C on la corona del suo Antico adorna;

edaltrove

Quella che’

l suo signor con breve chioma

Va seguitando, in Ponto fuReina.

Il qual vocabolo venendo da c om a latino dovrebbe far in Toscano o

cuoma , se voleva ritener la o aperta, 0 coma con o chiuso , o veram ente

coma pure come in L atino, senza tramutamento di vocale per virtù di se

conda e terza lingua, come da. palus si fapalo , da rogue rogo, da c o l it

cole, et somiglianti, et non interporvi lo i liquido, come fa contra ogni re

gola toscana. C osi ancora seguendo la regola de la prima lingua, che dove

Page 463: glottologico italian0 - Forgotten Books

454 Sensi,

dato ricostruir bene il disegno ; nè qui toccato della grande

importanza che il Tolomei attribuiva a quella distinzione delledue serie di vocaboli che chiamava anche il bandolo

della sua

ricerca occorre dirne altro che ciò che debba intendersi per

ciascuna delle quattro lingue. La prima del le qual i era pel Tolomei il fondo schiettamente popolare dell

idiOma toscano; le

altre tre comprendevano tutte vocaboli introdottivi dagli scrit

tori : la seconda quell i che anche il pepolo aveva accettati la

terza quelli che no,la quarta le voci trasportatevi da altre lin

gue senza alterazione alcuna. M a in fatto non ci riescono ben

chiare le caratteristiche di ciascuna delle serie,come anche il

senso in cui il Tolomei accenni all’

applicazione d’

una simile di

stinzione al Latino e al G reco,e in generale allo sviluppo sto

rico d’

ogni linguaggio . Probabilmente,egli partendo dall

osser

vazione dell’

Italiano,non si rendeva ben conto delle condizioni

particolari in cui questo con le l ingue sorelle veniva a tre

varsi; nè ci restano traccie d’

un ulteriore svolgimento ch’

eg li

tentasse di quella prima induzione.

Al secondo Capitolo Fonte de la Forma’

,vanno paralleli due

altri Trattati del Tolomei che dovevano avere mole non piccola,uno intitolato Delle Nature un altro Delle FormeC iò che il Tolomei intendesse per Natura della l ingua to

s cena apparisce chiaro da quel che ne dice nel Capitolo dianzi

citato,e qua e là. altrove : l

insieme,cioè

,delle caratteristiche

che formano la fi sonomia particolare di quell’

idioma. M a anche

quali il Tolomei intendeva pure comporre un’

epera, ma che , secondo la

sua divisione ( cfr. , per ora, il Cesano) erano ben più di tre; nè le parolecon cui esalta il valore dello studio presente (

‘aprirà una grandissima fi

nestra si potrebbero riferire ai dialetti: concordano bene, invece, con

ciò che dell’

Opera del le quattro lingue dice nel‘Proemio

ricordato sopra

nel testo : ‘senza il quale ( studio delle quattro lingue) par senzadubbio che

‘ il ragionar de la L ingua Toscana sia tutto confuso, et pieno di errori; nè‘veramente altra cosa che lo svolger d

un gom itolo senza haverne prima‘ trovato il bandolo.

’ È importante notare, che il Tolomei era già padronedi questo canone fondamentale del metodo , quando s

accingeva a com

porre la‘

grammatica’

, il che giustifi ca inparte l’

alto concetto che mostra

d’

avere di questa.

Page 464: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tolomei e C ittadini’

. 455

di queste, come delle speciali delle quattro lingue, non potremmodare che una rassegna incompiutissima Immediatamente dopo

l’

opera Della Natura ricorda il Tolomei, nei passi del le lettere

sopracitati altra sua scrittura delle Forme che era più che

sùbito qui non possa parere, strettamente collegata pel soggetto

colla prima: vi si dovevano studiare tutte le alterazioni che la

parola latina principalmente maanche ogni altra voce di di

versa stirpe, venisse a soffrire nei suoi varj riflessi toscani. Nel

largo frammento che nepossediamo, la trattazione, depo alcuni

paragrafi introduttivi,incomincia dal vocal ismo e doveva certa

mente proseguire con lo studio delle consonanti,e dai suoni iso

lati passare ai gruppi di suoni. M a i confini dell’

Opera della

quale tanto il Tolomei si compiaceva e che certamente gl i fa

onore,non potremmo stabilirli con certezza, sebbene ci sembri

probabile che non oltrepassassero quelli della foneticaAnche al capitolo

‘Delle Figure’

corrisponde pel titolo e per

l’

argomento un’

altra operetta del Tolomei, della quale abbiamo

pure notizie e frammenti,e che

,sebbene di piccola importanza,

va qui ricordata potendoci essa giovare, insieme con le altre

più ampie, nella discussione di due modesti problemi ai quali ci

per bene accennare sin d’

ora. Il trattatello ‘Dei Fonti ’

,che ho

S i osservi , per ora, il curioso contrasto fra i due prìncipj della. N atur a e della F o rm a, appunto nel capitolo

‘Fonte della Forma’

. U na ri

c o struzione del l’

Opera tenteremo altrove : ecco, qui, invece alcuni dati per

la storiadella sua composizione. Nella citata letteraadAnnibal C aro Roma

2 0 settembre 1543 ) gli annunciava d’

aver com inciato i libri ‘D ella Natura’

;

e nell’

altra lettera,ricordata anch

essa, da Piacenza 1545 prometteva

al C itolini di mandarglieli in breve. In ambedue le lettere l’

Operetta è

vitata insieme con due altre, i‘L ibri dei Principi

e quelli delle‘Forme ’

,

e nel lo stesso ordine,ossia nel mezzo fra gli uni e gli altri. L e tre Opere

erano d’

argomento affine; per quel che importa a noi , ossia per la rela

zione fra la N atura e le F o rm e, s’

è già potuto notar qualche cosa leg

gendo il Trattatello‘ Dei Fonti ’

,e se ne ritoccherapiù innanzi.

Il frammento considera i riflessi delle vocali latine u,e,i, e del dit

tongo au. Pur qui , come già sentimmo per la‘

grammatica’

, avverte il

To lomei , in uno dei paragrafi d’

introduzione,che avrà. sempre a guida

del suo studio il criterio della distinzione tra forme letterarie e forme

Im po lati.

Page 465: glottologico italian0 - Forgotten Books

456 Sensi

riprodotto qui sopra, è egl i un compendio d’

un’

opera maggiore?

e in quale relazione sta con gli altri lavori grammatical i del

Tolomei ?

Se fossimo sicuri che la Tavola delle Opere del Tolomei, posta

in frente al M s. senese rappresenti qualche cosa di più che

l’

abbozzo dello schema d’

un ampio lavoro il vedervi india no

il Trattatello ‘ Dei Fonti ci for’nirebbe un buon punto di par

tenza. Perchè , secondo la Tavola insieme con esso dovevano

aver parte nell’

opera anche il particolar trattato Delle Figureche dianzi ricordavo : similmente

,nella ‘ G rammatica p. (1. do

veva avere compiuto svolgimento almeno una parte d’

un al tro

capitolo Dei Fonti concernente la morfologia verbale e la te

matologia; onde rimarrebbe esclusa l’

ipotesi d’

un trattato ge

nerale più ampio, corrispondente a quello che possediamo . Edè

anche improbabile che il supposte trattate generale dovesse fer

mare un’

Opera a sè,indipendente dalla G rammatica

: le due

opere avrebbero avuto in comune due dei capitoli più importanti,senza dei quali l ’organismo di ciascuna era manchevole affatto.

M i par più naturale invece il supporre che il Trattatello fosse

destinato a svolgere nel le linee general i il concetto che il TO

lomei s’

era formato della derivazione italiana, e a questo scopo

dovesse far parte, nelle brevi proporzioni in cui e’

è conservato,

della sezione preliminaredella‘G rammatica

,insieme con alcuni

dei Trattati maggiori che di questa svolgevano i capito li più

importanti.

C irca la sostanza dei concetti generali e le ragioni che dei

fatti tentava di darsi il Tolomei, potrà essere discorso in luogo

più Opportuno.

V . D IM OSTRAZIONE D E L PLAGIO D E L C ITTADINI .

Il trattatel lo del Tolomei, riportato al III, forma dunque il

nucleo delle Origini del C ittadini e era rimane che si mostri

come ancora per via di plagio, e indanno del le stesse Tolomei,

il C ittadini al largasse quel nucleo. Ma non saràozioso che prima

si contrapponga con qualche breve avvertenza l’

indice delle

Origini a quello dei Fonti

Page 467: glottologico italian0 - Forgotten Books

458 Sensi,

che con parecchi altri, d’

intitolazione o di soggetto ugualmente

generici.

Dei capitoli che si trovavano avanti e dopo il capitolo della‘D ifl

'

erenza solo due, uno dei primi eduno dei secondi, ebbero

parecchie aggiunte, ma brevi: gli altri rimasero pressochè inal

terati.

Al primo capitolo dei‘ Fonti che nelle Origini del C ittadini

ebbe il nome di‘Natura

,furono aggiunte (pag. 148 a 164 ) le

dissertazioncelle del Tolomei che si ritrovano nel M s. senese

sotto i titoli che seguono :

Qual sia miglior parlar : fosse vero o fusse ver

o.

‘ S lelti non è per forma ripigliata da steti latino,ma è pre

terito disteso.

‘Propio esser il vero Vocabolo toscano 6 non Proprio .

‘ De la Figura Aggionta.

Notiamo sùbito, come la terza di queste dissertazioni non suc

ceda propriamente nelle Origini cittadiniane , alla precedente,ma vi sia incastrata a guisa di parentesi, quasi non bastasse la

confusione che già. derivava dal l’

accostamento degli altri ele

menti inconciliabili fra loro. Per qual ragione, infatti, trattandodei suoni che passano interi e lievemente alterati nel l

Italiano ,

ci si viene a parlare del la legittimità. delle forme verbal i fussi

O fessi, quando 1’

o della seconda non si faceva risalire diretta

mente al latino,ma era spiegato come trasformazione dell

n di

fussi? Poteva, al più , valere come citazione d’

un riscontro in

campo vicino a quello studiato,ma una dissertazione

, per questo

solo, era troppo. Nelle altre aggiunte non bisogna certo andare

a cercare un legame col primitivo argomento del capitolo ; è

molto che ciascuna si riannodi alla meglio con quella che la

precede immediatamente. Per la seconda non se ne intravede

altro che la doppia consonante delle forme fessi e fossi la

quale può aver richiamato alla memoria del C ittadini quest’

altro

trattatello sulla deppia consonante della forma verbale eletti.

Nel quale occorreva il ricordo d’

una dissimilazione; e di dissi

milazione parlava pure il Tolomei nello scritterello intorno alle

vociproprie epropio : onde l’

occasione di confi ccare pur questoa guisa di cuneo. E quasi ciò non bastasse a sformare il capi

Page 468: glottologico italian0 - Forgotten Books

Tolomei e C ittadini’

. 450

tolo, gli appiccicò il nostro plagiario anche una lunga coda. Il

pretesto non mancava: un accenno alla pretesa predilezione del

Toscano per la dentale sonora,consigl iò al C ittadini di stral

ciare da un’

operetta del Tolomei sulle Figure grammaticali’

,

un capitoletto dal titolo Aggionta in cui si esaminavano al

cuni casi di d epitetico in particelle italiane.

Una breve aggiunta ebbe il capitolo del la Figura il cui

soggetto era stato svolto, come s’

è visto,dal Tolomei in un più

ampio trattato, molte parti del quale il C ittadini invece che con

questo uni con altri capitol i del le Origini. E a questo toccò unacuriosa appendice suquattro supposti privilegi, dei qual i, secondoil Tolomei

, godeva la voce uomo corrispondenti alle quattrolettere di cui si compone I privilegi non sono che alcune del le

tante deviazioni da leggi fonetiche imaginarie; ma a noi restano

util i traccie delle tendenze alle dottrine medievali intorno alla

fi losofia del linguaggio, nelle quali anche il Tolomei, non ostante

le sicure intuizioni del metodo,si lasciava qualche volta cadere.

Dei capitoli che seguono quello della ‘D ifi’

erenza’

dal qualecom inciava la nostra anal isi quello della Frequenza ebbe le

maggiori aggiunte , e interamente a spese del Trattato delle

Figure grammatical i dal quale vedemmo dianzi che il Tolo

mei aveva già trasportato un altro brano nel capitolo della‘O rigine

. G li scritti aggiunti avevano questi titoli

Perchè da Virtute si faccia Virtù et da Salute non si fac

cia Salvi

Che et S e ricevono il primo corrodimento quantunque hab

biano l’

accento acuto‘ Come dopo Se et C he, seguendo I l e vero In si ha da far

il cerrodimente secondo et non il primo

C i pare prezzo del l’

Opera enumerarli. U no dei casi d’

azione della

c onsonante attigua sulla vocale che laprecede, è, secondo il Tolomei, quello

del n: che rende chiusa la vocale: perciò si dovrebbe avere, non hugmo,

m a h9mo, come pomo ecc. ; kaeme elide l’

ultima vocale, come nessuna

altra voce in cui quella vocale sia preceduta da m ; kaeme nasce dal

nominativo latino , a difierenza di tutti gli altri nomi italiani che vengono

dal l’

ablativo ; fa al plur. huom ini e non huem i come dovrebbe. Il primo

di questi privilegi servi di pretesto al C ittadini, per aggiungere la singo

lare dissertazioneella al capitolo della‘Figura

(pp. 174

Page 469: glottologico italian0 - Forgotten Books

460 S ensi,‘Tolomei e C ittadini

.

Per primo C orrodimento levansi talora due vocali

La prima delle aggiunte fupiantata in mezzo al capitolo ori

ginerio (pp. 268-69 ) in fondo al quale nell’

ordine in cui le

abbiamo registrate, ebbero luogo le altre tre (pp. 27O a 282

Dato l’

argomento del capitolo, che era del le ferme le quali parevano irregolari e giustificate solo dall ’uso ‘non pur degli

scrittori ma eziandio de’

favellatori le aggiunte potevano es

sere infinite; coi principj, da cui partiva il Tolomei se ne in

contrava ad ogni passo. M a quelle che vi fece il C ittadini ( e

sempre son roba del Tolomei) , anzichè accrescere il numero deitipi di eccezione, si rannodano ai due esempj citati dal Tolomei,

di elisione secondo lui irregolare. Neliprimo di cotesti saggi

egli si poneva la curiosa questione, perchè da voglio si potesse

far vo’

,mentrenon era lecita la stessa elisione in spoglio, ecc . ; e

a tale questione il C ittadini trovò un riscontro nell’

altra consi

mile : perchè l’

el isione di virtute e simili non si riproduca in sa

lute,M ecenate ecc . Un

altra eccezione vedeva il Tolomei nel la

elisione della vocale di se, e che davanti a vocale iniziale; e il

C ittadini, trovati due nuovi scritti del Tolomei sui varj effetti

dell’

incontro di quelle due voci con le vocali inizial i di altre

parole, non si lasciò sfuggire l’

occasione di rimpinzarne il ca

pitolo . L’

ultima aggiunta sui casi di elisione di due vocal i finali,

piuttosto che a un tentativo di allargare lo studio, si dovrà,se

condo il solito , al la notizia fortuita che il C ittadini ebbe delle

scritto del Tolomei, che veniva in qualche modo a collegarsi

coi precedenti

Finito così lo zibaldone, il C ittadini sembra aggiungergl i una‘ C onclusione

propria ( cap. XII M a la parte maggiore di que

st’

ultime capitolo delle Origini, nella quale si dala definizione

del le cosi dette quattro l ingue, è tratta dal ‘Proemio delle quattro lingue

del Tolomei,di cui demmo notizia a suo luogo . E

il C ittadini, perciocchè è cosa da G entiluomo il non nescender

i beneficj ricevuti avvertirà chiudendo la sua opera come

egli ha attinto, oltre che da altri autori,

sepra tutti da M en

signor Tolomei il quale in ciò gl i è stato spezialissimo e

sovranissimo M aestro

o o

Page 471: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster,

vlà'

h ve : vdlhovnici G .

, filosofi B.

i spi l iti : iscoditi B.

, intreba{i cu dédinsul G .

ispavecl iea : ispoveduindw-s B.

,si-s spane

'

e mà:

tur isea G .

apdir à l ui : conleniea B. ; G . come il nostro ( cf

XIX,

(ct pass . ) sd: dacci .

insdldsui- s e : sd sà'

ldrlui G .

,là

'

cui B.

(et pass . ) gl oatìi : synagogd B.

,sà

'

boarà'

le G . M a

gl oa ld è spesso anche per nà'

roade ( cf. IX ,

(ctpass.) fer ic at, fer eca l : fer ice B. G . (cf. XI,(et pass . ) pàr c

i l iea : inpdrà’

fiea B. G . (cf. V , 20 ;

in questa voce,spesso manca 1

in perchè pareva

una preposizione, e ciò avviene in ispecie quando

appunto le preceda la preposizione in).izb c

indi : intr éce B.

, prisosi G . ( cf. I ,( et pass. ) sci b la

iznés te : epcici B.

,sm inl i G . ( cf.

XIII,

a l egcîndii : fdrd B.

, fdr G . ( cf. XIX ,

‘eccetto

.

buca : fufa obrazului B.

, falce G .

pr um ul ez : inprumulez B. G . (v. vrs.

jcî lues ti : uràsti B. G .

dr acu : pzzmasii B. ;vrdjmaen G . (VII , 22 : drac ii‘diavoli

; cf. XXII ,pr o l ivi r eti inchipuireli B.

,asemlinareli G .

c er .gutul z C er

erea B.

h itl énul : viclé'

nul G .

,rdul B.

l d: spald B. G .

ac iea : acolo B. G .,cf. XII

,9 . XXII

,13 . Pres

soché sempre è ac iea ,nel nostro testo

, per‘ la e

al l’

incontro deiced c ic ca per‘

qua’

; v. XXIV,2 .

pr es i : cural B.

,dirept G . 28 . cds tigi : grj iii

B. G . ( in X ,9 all

incontro :

30 . innes ti : inbr licat B. G .

sparge : rumpa'

B. G .

noc e cl inioar cî : nici o datd B.

deepus : pulére B. G . (of. 11 ,

Page 472: glottologico italian0 - Forgotten Books

Arcaismi lessicali ecc. 463

VIII, c ocl ru : manie B.

, mdgurd G .

,e cosi in XIV

, 23.

XXVIII, 16 . gl oate : nàreadeB. G . (cf. IV,

s tr ic at: bubos B.

17 . nevo l n ieii : sldbù:iunile B.

, neputinlele G . ( cf.XIV,

26 . c onteni : cer ld B. ; G . come il nostro.

IX, 4 . dar epc e : pentru ce B. G .

17 . aim intr é : oggi altm intré.

23 . vo r ovindii : gàlcevindB. G . (c er cami : glilceavaB.

26 . pr espr e : oggi preste, peste (cf. XII ,28 . ei : crédem B.

, ci e crédem G . (XI, 9 . 26 : bine B.

,

si G .

,v. XIII

, 5 1 . XVII , oggi da.

30 . s intie : centeni B. G . ( cf. VIII,36 . sm in l il i : rdsfirali B. ; G . come il nostro .

37 . 38 . secer c‘

ic iune : secercîlurà'

. B. G . ( cosi ldsdc iune

,XXVI, 28 : làsdlurd).

X,8 . m i .;dl i l i : gubavi B.

,stricafi G .

9 . cds tigar eg‘i : slrdngere,

li B. G . (cf. VI,10 . càl iuni : incdllcîm inle B.

, bociinci G .

15 . ta s er : lesne B. G .

,oggi user ( cf. XI, 22 .

16 . intr egi : bldnzi B.

2 1 . pr e : spre B.

25 . sos é ste : agiunge B. G .,cf. XXV, 9 non si man

tiene In questa significazione se non in

29 . fi l é r iu (una moneta) : B. come nel nostro.

34 . spa l ti : armd B. ; G . come nel nostro.

35 . inpar fu la : inparg‘

u de G .

,desparlu de B. (cf.

XII,255 27 . XIX,,

XI,5 . m éser ii : surumanilor B. ; G . come nel nostro.

19 . s o l ie : sol B. G .

20 . inpul a : in./runicaB.

, penoslui G . ( cf. XXVII,23 . edit: ied B. G . ( cf. XVI .

25 . ispovedes cu- {i -md: laudd [ie B.,ragu

-(ione G .

XII,6 . c ic ca : deiced , aicea B. G . (cf. VI, 2 1 . XXVIII,2 1 . upovc

i i r à'

: vor niidlijdui B. G . ( cf. XXVII ,30 . pr espr e : spreB.

,dupé G . (of. IX, 26 .

— XXVII,46

preste B.

Page 473: glottologico italian0 - Forgotten Books

464 G aster,

41 . 42 . ac icea (v. vra.

XIII, 4 . c lum el ir d: cimelird G ., màncarà'

B.

5 . addnc aib : addncu B.

, adà'

ncare G .

22 . b ogdlàtiei : boyd{ii B.

23 . nes tine : aliul B.

,alta . .

alla G .

24 . 31 . 52 . podob é ste-s e : asamdnticti B. G .

24 . agr ul : holda B.

, tarina G .

26 . pl évil a : negbina B. ; G . come il nostro.

32 . vé r zel e : verdég‘

ele G .

,erburile B.

32 . stldpnr e l e : ramurele B. ; G . come il nostro .

35 . r dgdi : aràla B.

,izbucni G .

49 . cumpl i lul : sfrdsaniea B.

, sfdrsilul G .

54 . es ina : mesiea B.

,mosneniea G . ( cf. XXI ,

54 . m dndr ii : inlelepfie B.

, préintelepcîune G .

XIV, I . despunetor iu : lim iter B. G .

XV,I . pr idddi r i l e : rdndueala B.

,locmélele G .

17 . afedr on : sàzut B.

, preg'

osiì G .

XVI,5 . ul l ar à

'

: uitarc’

i B. G .

18 . invinc e : inving0 B.

, birui G .

2 1 . a c h inui : apatti B. ; G . come il nostro (oggi tran

sitivo soltanto ).27 . c ines i? : cdrwea.vi G .

, fie—càrnea B.

XVII, se pr eeb r à'

zi : schimbd B. G .

22 . pr idddi l : da-se-va B.

,are a fi dal G . (cf. XV,

1 .

XX,

24 . pesadd: duida G .

27 . c r uc e : statir, ban, aspru B.

, pénig G .

XVIII, 6 . vo l bur a : adà

'

ncul B.

,luciul G .

15 . ob l ic es l e : éarld B.

,svàdéste G .

15 . adinser es i : intra lineB., intra tinesi cuacela G .

24 . unlunér ec (diecimila) : G . lo stesso.

27 . dator iul : daleriea B. G .

28 . angus ti : sugrumd B. G .

3 1 . s e jeluzr d : se intristarà'

B.

,ldnjird G .

3 1 . vrdl o s : foarte B. G .

XIX,14 . apàr d l or : eprireli B. G . ( cf. III ,

Page 475: glottologico italian0 - Forgotten Books

Gaster, Arcaismi lessicali ecc.

XXIV,3 . pos ldnpird-se : apropiiard-sé B. G . (cf. XXVI,5OL4 . 5 . 1 1 . pr ilds l es c : optîcesc B.

,in;à

'

la G .

7 . c onc enie : sfarsitnl B. G .

10 . nevedé : ard B. G .

19 . nedes er i ii szinf iim eeati i : grealelor .ei apic

cdloarelor B.

, neindelelnicùe si celera ce cor

apleca G .

28 . tuo : vare unde B.

,unde G . (of.

30 . s i là : pul ére B. G . (oggi non altro che cu

fa'

rii

48 . pes ti- va : zdbovi-va G . ; B. come il nostro.

5 1 . nddns i : despdrji B.

, curma G .

XXV,15 . inpr o tiva : dupd B. ; G . come il nostro.

26 . l eniviì : lénes G .,lénisd B.

30 . nepotr ébnic : nelreb nù: B. glà’

s i : strigrîG.

34 . to cm e‘

là : incepulul B. G .

XXVI, 5 . vo r oavà: gdlc'

avà'

B. G . (cf. IX ,23 . XXVII, 241.

16 . pedoa bà'

vr ém c : crème de indemdnà'

G .

3 1 . vàtà'

m a : bale B.

,ràni G .

3 1 . tr é s viì : trés G .

, gala B.

XXVII, 6 . nn s e do s l eas l e : nu sii cade B. G .

16 . ndr oc ilul : vestilul G .

20 . invitar li : indemnarcî G .

43 . upoviea : middjdui B. G . ( cf. XII, 2 1

XXVIII, 6 . c io ea : aicii B.

,deiced ,

aicea G . (cf. XII,16 . cucer iea- se la : se apuoarà de G .

, caprin

serà B.

Al mio esemplare di B. manca il tratto XXVII, 6— 42 .

C oRREzION I E E HE ND AZION I V, 37. cee : ce e; VI, 25 . necc ( sufldul l

càce; VII, 29. despunsii despusii ; VIII, 5 . sulariul l. sata,—ml ;

X , 15 . ziaa ica ; Xl , l l . inpàrà{iea : in pdrà'

h'

eo ; 19 . derept; se: dr

rcpt;-se; 20 . cale : cale; XVIII, 30 . dar‘

iul l. datorial ; XXII, 15. ia

: erului I. czerului ; 34. cetàr i cetàîi

M . Gasrxs.

Page 476: glottologico italian0 - Forgotten Books

Salvioni. G iunte al le ‘Annotez. lombarda’

. 467

G I U N T E

AL L E‘ANNOTAZION I L OM BARD E

( LE ss Ico, r . 384

Pag. 385 , s.

‘afassonar-se

’anche nel voc. è andar in fascia andare in

malora. Pag. 387, s.

‘am iqol

: cfr. mil. amis'

ii’. Pag. 391. S

inseri

scano, al posto che nell’

ordine al fabetico loro Spetta , i seguenti articoli

b eneexir -nexir benedire, q.

‘benedicire

,4,40 ; 40 , 2 ; 80 , 41 ; 90 , 34 ;

1 14, 9 . 10 . 12 ecc. Non già. la immediata continuazione di b enedicere,

ma un nuovo infinito, promosso da forme come ‘ benediceva’

ecc., e mo

del latosi pOi, per la desinenza, sepro‘dire

. beneesson -nesson be

nedizione, q.

‘benediscione

,40 , 5 ; 58 , 36 ; 89 , 17 ; 96 , 3 1 ( benccren) ;

98 , 37 ; 106 , 20 . Qui influisce un *beneisso ‘ benedisco’

( cfr. lomb . bene

dissi , in quella stessa maniera che nosser sopra nassion, cui vedi.

Pag. 408, l . 7 : invece di 12 . 14, pengsai 12 . 14 . Pag. 400 , s.

‘dianna’

Nel berg. è didna cannella della cornamusa; e sente dal prof. Biadene che

nelle poesie inedite di Benvesin occorra la nostra voce col signif. di stru

mento musicale. Pag. 409 , s.

‘ intree’

: aggiungi il rimando 55 , 41 .

Pag. 412. S i inseriscano, nel loro posto al fabetico, i seguenti articoli : m a

l ee:c ir maledire I l , 37 ; v.

‘beneexir

. m a l ees on maledizione 117, I; da

leggersi maleesson e da giudicarsi come beneesson, cui vedi. Pag. 414

l . 34 : tramestare. Pag. 417. S’

inverta 1°

ordine degli articoli‘nuta

e‘nuriar

. Pag. 422 , s .

penggonar’

: cfr. piem . spendené. Pag. 436 ,

s . cfr. pontrem. bàsdnco buco. Pag. 439 , s.

‘uiaga’

v. anche il eids'

a di G hemme.

C . SALvION I.

Page 477: glottologico italian0 - Forgotten Books

IN D IC I D E L V O L U M E .

C . SALVIONI.

I .

ci in g e: 109.

ci in ig i per gli effetti dell’-i e delle

j del la sillaba susseguente : 2-5 ,

13, 18.

d in i per gli effetti dell O dell’u

della precedente sillaba : 192-4.

ddi sillabaaperta, ine, per influenzadi precedente palatale : 39 ; in i

(e) : ib.

a atene in c : 46 , 143-4; in i : 46 ,

113 , 144; in -o : 1 13 , 144; in n

46, 113, 144.

a stone, favoritodavanti a r : 1 13, 143.

a all’

uscita di indeclinabili : 113, 144.

-a in 47.

Accento. Suoi efletti : 13, 15 , 47-8 n,

53 , 54;invociverbali : 14, 163 sgg.,

177 egg. ; in parole greche : 124,

152 ; invertito fra i due elementi

del dittongo : 42 , 44; rimosso per

cause diverse : 56 ,124

,168 ; se

cessorie : 56.

Accidenti fonetici d’

ordine sintattico

e transitorie : 8 n,48 n, 56, 56 n,

58 , 65 , 12 1 , 123 , 124 ,125 , 126 ,

150 , 152 .

S u o n i .

Accidenti general i : 124 ( spen

tesi di vocale); 16 , 56 , 118 , 120,

124-5 , 146 ,148 , 150 , 153 ( open

tesi di consonante) ; 125 , 153 ( epi

tesi) ; 4 , 56 , 124 , 15 1 , 153 (pro

stesi); 17 , 125 , 153 ( elementi con

cresciuti) ; 13 , 12 1, 122, 123, 124,

15 1, 152 ecc. (geminazione); 125,153 (aferesi); 56 ( aferesi di sil

labs intiera) ; 56 , 125 , 153 (apo

0 0p0 ) ; 125 , 153, 166, 178 ( etlissi);

125 ( caduta di la lo l per l’

il

lasions che si trattasse dell’

arti

colo) ; 5 1 , 123 ,148 n, 152 (assi

m ilazione tra consonanti) ; 46 n,

192-4 (assimilazione tra vocali);

20 (vgl lgiie), 124, 152, 172 n (dis

similazione) ; (geminazione

distratta) ;57 (attrazione);125 , 153.

179 ( metatesi) ; 49, 126 , 153 (me

tatesi reciproca).

ae: 7 n, 1 10 , 116 .

ai : 46, 1 10 , 143, 146 .

aj : 3 ; in ci e: 39 .

all ecc. : 48 , 1 17—8, 147, 262.

ar atene, intatto : 143, 144 .

Page 479: glottologico italian0 - Forgotten Books

°

470 Indici. I. Suoni.

atene nel la vicinanza di labiale ,

in 6 : 46 .

-e vocale di sostegno : 47 .

-

'

ègu 109 .

éi intatto : 143.

ei atene, intatto : 146.

ci atene, in i : 427.

cr atene, in ar : 1 13, 1 14; in or

raddoppiato : 149. j in g'

: 47, 1 16 ; in i : 116.

[i 49, 1 18 , 262 . j secondario, in i : 1 16 n.

assorbito : 18 n.

g inj 18 n, ecc. (jailgndccp). -je epitetico : 10 .

g'

intatto : 54.

g soppiantato daR: 122 , 15 1. k radd0ppiato : 12 1.

g'

inj : 54. k- in j :

g'

in a'

: 122 .-k in g: 12 1 , 150 .

g'

del le formole nge ngi : 122 .-k in li : 12 1 , 150 , e quindi dile

g raddoppiato : 122 . gusto : 12 1.

gradd0ppiato : 122 , 15 1 .-k falsamento restituito : 12 1 n.

gprostetico, davanti a r : 122 . ka in da : 262.

9 che toglie l’

iato : 15 1, 397 n. ksj in a'

47-8 n.

gd» in g'

a : 53. V. anche 8 .

‘c

.

-ga inja : 262.

“ga in g

'

a : 53 .

ge gi : 54.

jj in dj 1 18 .

gl 49 , 1 18 , 262 .

gn 54, 122 , 15 1.

i in gi : 3 n. m radd0ppiato : 120 , 150.

t in —m in n : 5 1, 262.

i in ae : 5 ; in ai : 4l . mb in ub : 262.

'

i di posizione , in e : 42 ; ine: ib mb postonico, in mp : 56.

in ai : 41. m b in mm 11, ecc. ( inmmg) , 124.

i atene , in a : 1 15 , 145 ; in e : 114,

145 ; in e: 46 ; in e : 1 14, 1 15 ; in

u : 46 , 145 .

lato : 145 , ecc.

ig in ig: l l l n.

Influenze varie della vocal finale edi

j postonico , nel la determinazione

della tonica : 2 sgg. , 17 sgg.,

P.ti-L

l in r : 48 , 117, 147.

l davanti a consonante, in r : 1 18,

148 .

l dei nessi c l ecc. ; v.

‘cl

ecc.

-l caduto : 48 .

lj 146 ; in i : 47 ; in i : 47 , 116 ; in

jj : 116.

l l in i : 147.

- l l caduto : 48 .

lm in rm : 48 .

l’r z 1 17, 147.

Page 480: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 481: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 483: glottologico italian0 - Forgotten Books

474

Reliquie del vocativo sing. : 1 10 ,

163, 175 .

Reliquiedel genitivo sing. : 57, 162.

-i al sing. deinomidella 162, 175 .

Il tipo flessionale zo -6ne : 4 19 II.

Il tipo flessionale r a -anez424 n.

Prodottianalogicinelladeclinazione:

58 , ecc.

M etaplasmi : 161, 175 , ecc.

M ussolini di 1“ alla 16 1, 175.

M ascolini di 2 ‘ alla 161, 175 .

M ascolini di 3‘ alla 161, 175 .

Feminili di 1‘ alla 16 1.

Feminili di 3‘ alla I‘: 16 1, 175 .

Feminili di 3‘ alla 162 .

Feminili di 4‘alla I‘ : 162 , 175 .

Ambigeneri di 3‘al la 1‘ e 16 1,

175 .

Plurali analogici in tera : 175 .

La forma prepria del plur. adattata

al sing. : 264 n, 394 , 424 D .

Laformapropriadell’

aggettivo masc.

plur. adattata al fem . plur. :

C omparazione : 58 .

Prenome 6 , 9 , 10 , 13-4 n, 20 n, 64 ;

personale : 59 , 163, 176, 374n;pos

sessivo : 59 , 163 , 146 n,176 ; di

mostrativo : 50-60 ; enclìtice : 105 .

Livellamenti analogici nel pronome :

163 n, ecc .

L’

obliquo in funzione di nominativo

105 , 163, 176.

‘ miei’

ecc. al fem . plur. : 163, 176 .

se per no s no b is ( cfr. Kritischer

jahreshericht iib . d. fortschritte d.

rom . phil , I 163 , 176.

o pronome neutro : 64.

ni =dat. i l l i il l is : 163, 176

inde : 163 n.

Indici. Il. Forme.

Numerali : l 4n, 15 , 59, 113, 146 n.

L ivel lamenti analogici nei nume

rali : 6 n, 14n.

due : 9 , 43 n.

Articolo : 59, 163, 265 .

La forma dell’

art. del masc. plur. ,

portata al fem . : 194-5 .

VERBO .

-icare : 174.

-ignare : 174.

Perfetto : 165 -6 , 177-8 , 266.

Perfetto forte : 61.

Perfetto debole in -etti : 165 , 177 .

Perfetto perifrastico : 105 .

Il -v del perfetto debole : 189-90 n

Participio forte : 6 1.

Participio debole : 122 n, 169, 180 .

G erundio : 168 -9, 266 .

Il -re dell’

infinito, dileguato : 168,

180 .

Il tipo di futuro‘ ho cantare

cantare’

: 62, 166 , 178 .

Futuro colla perifrasi

sciolto : 178.

11 tipo di condizionale

-avesse’

: 265 .

C ondizionale in -etti ecc . : 168

—i nella 1‘ sing. dell’

indie. pres. 265

—c nella 2 “sing. dell

imperat : 167 .

-i nella 3° sing. dell‘imperfetto del

cong. : 167, 179 .

Prodotti analogici nella conjuga

zione : 7, 8 n, 1 1 , 14 , 5 1 , 53 , 61,

6 1-2 , 105 , 109 ,142 ,

147 , 149—50 .

163 agg. , 176 sgg., 187 sgg.

, ecc.

Verbi che passano dal la 2-3‘conju

gazione alla I“ : 168 ,168 n, 266,

400 n;dalla3‘ al la 168, 266.

avrò

allo stato

chiamar

Page 484: glottologico italian0 - Forgotten Books

Indici. Ill . Funzione e S intassi. 475

- éb am che soppianta -ùbam : 4 n,

187 .

finde che soppianta - éndo : 42 n,

168—9 .

- énte che soppianta -ante: 169 ,

180 .

L’

infinito della combinaziòn di futu

ro, passato dalla 1‘e 4‘

alla 2—3'

conjugaz. : 166, 178 .

Il congiuntivo della 2 3“ conjugas . ,

nel l’

analogia della I‘: 167 .

Il perfette della 1" in -dtti, della 4

in vitti, sull

analogiadi-em‘

165-6 ,

177 .

La. 1‘sing. del pc: f. del la l

'.conjug.

in -ivg: 4. Indeclinabili : 9 , 14 , 15 ,18,

Perfetti dovuti all Influenza analo 19 D , 2 1.

gica di‘dare

’ ‘

stare’

: 189 , 189 n, Influenze analogiche negli indeclina165 , 177 . bili : 19 n, 424.

I I I . F un zio ne e S inta s s i .

Rcduplicazione sintattica : 126.

Participj in funzione sestantivale173 .

Infinito preceduto da de, in dipen

denza da un verbo modale : 64.

Presente, indipendenzadaunverbo

6 1 n.

‘desinato’

per‘avente desinato

40 1 n.

S cambio e sostituzione di sumsei o

desinenze 26, 41, 45 n, 109 , 160 n,

174.

« ine, samsao di diminutivo : 57.

G enere mutato : 57 , 374 , 404 , 409 ,

412, 428 E .

‘ tutto’

indeclinabile : 162 , 175 .

Rciteraziene del pronome : 64.

suo’

, ambinumeroeambigenere 176 .

‘stare

nell’

analegia di‘ fare

: 165 .

‘andare

nell’

analogia di ‘dare“

167 .

‘dato’

se‘ fatto

: 169 .

molto : 180 .

statuto : 169 .

-òn di 1‘ persona plur. : 265 .

Participj derivati dal tema del pre

sente : 169 .

L ivellamento analogico tra persone

di uno stesso tempo : 164 , 176,

19 1.

Participj sincopati : 169 , 180 .

omeste : 190 n.

lndeclinabili declinati : 175 .

Negazione : 64.

‘arrivelare

per‘c0prire

: 7 .

‘avere

per‘essere

: 64.

buono migliore per più buono’

58 .

‘calende

per‘Natale

: 5 1.

‘capitale

per‘capitano

: 27 .

‘cristiano

per‘uomo

: 3 n.

giusto’

per‘

preciso’

: 12 .

‘ impoggiarsi’

per‘ fermarsi

: 23.

‘ latino’

per‘ italiano

: 4 10 .

‘ L ombardia’

per‘ Italia

: 41 1.

m o l iere per plus : 58 .

‘ mortorio’

per‘cimitero

: 146.

pel lagra’

per‘ lcbbra

’: 418—9 .

pel lagra’

per‘

podagra’

: 418-9.

Page 485: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 487: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 488: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 489: glottologico italian0 - Forgotten Books

480 Indici. V. Vario .

V . V ar ia .

D iversa risoluzione di aggregati fo

netici , dipendente dalla loro di

versa età e ragione : 25 .

Attrazioni analogiche d’

ordine me

ramente fonetico l l l —2 .

Spedienti morfologici promossi da

fatti fonetici : v. il I di quest’

In

dici, a.

‘ Influenze’

ecc.

L ingua franca; sua età : 185 .

La parlata tergestina : 369 sgg.

La parlata mentonese : 97 sgg.

C olonie di origine gal lica, nella Pu

glia : 33-4.

La colonia franco -

provenzale di

Faeto e C elle : 33 sgg.

D onde provenga la colonia franco

prov. di Faeto e C elle : 36-7.

A qual tempo risalga la colonia fran

c0 -prov. di Faeto e C elle : 36 -7.

Influenze varie, fonetiche, mor

fologiche, sintattiche, lessicali,

PER L E TRAS CRIZIONI

si ricorda ai collaboratori ciò che è ripetuto, circa s'

e i in

fondo a pag. 108 del presente volume.

del pugliese sul dialetto di Faeto

e Celle : 39 n, 40 ( abbjà) , 42 n,

43 , 43 n , 45 , 47 n, 49 , 50 , 52 n,

54 n, 59 n, 6 1, 64, 65 .

L’

elemento greco ne'

dialetti dell’

he

1ia meridionale : 76 agg., 137 sgg.

Diversa misura del l’

elemento greco

nelle diverse provincie dell’

Italia

meridionale. Sue ragioni : 79 .

G rafia: 119, 149 n ss per 381

sgg. chi ghi per 6 j ; gi per è

su per gw ; 9 per

Testi di Faeto e C elle : 67 agg.

Testo genovese : 98-105

Testo mentoneso : 98-105 .

Testo marsigliese : 98-105.

Testi di lingua franca : 183—4.

Storia del la filologia neo latina in

Italia : 44 1-60 .

Bibli0grafia : 37-8 , 77-8 , 80 , 107-8 .

141-2 , 375 sgg.

Page 491: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 492: glottologico italian0 - Forgotten Books

ICO ITALIANO.

D IRETTO

G . I . A S C O L I .

VOLUME DECIMOSECONDO.

P U N T A T A S E C O N D A

Aggiunte all’

articolo del M orosi sull’

elemento greco nei dialetti dell

Italia meridionale, di G ustavo M E YER ( p. 137 Fonetica del dialetto issue, con appendice lessicale, di S . PIERI (p. 141 Appuntim orfo ogici , concernenti il dialetto lucchese e il pisane, di S . PIE RI

( p. IG I Farma0 0pea e lingua franca del dugento , di G . G RION

( p. 18 1 D ell’

influsso dell’-i O del j postonico sul la vocale accen

tata, in qualche dialetto abruzzese, di C . de L O L L IS continuaz. e fine;

p. 187 La versione rumena del Vangelo di M atteo , tratta dal

Tetraevangelion del 1574 e edita da M . G ASTE R (p. 197

P rezzo : L . 8,

TO RIN O

ERMANNO LO ES C HERROMA

Via Tornabuoni , 20 Via del C orso , 307

1 8 9 1 .

Page 493: glottologico italian0 - Forgotten Books

ARCHIVIO GLO"0LOGICO Il

L’

Archivio esce liberi Interval li, per Dancicell di

a ciascun fascicolo, come ciascun volume, pe: ln il

lamenta

nc pubb licato quanto segue

Vel . l ( ccmplcto)

VOL Il ( completo) .

Vol . III ( completo) .

Vol . IV ( cornplelo) .

Vol. Y e VI : Il Codice l rlanduo dell'

mente pubblicale;del

otto M enu in lutto (complessive I.. 61

VOL

VOL VIII ( completo) .

Vol.

Vol. X ( completo) .

Vel . Xl ( completo) .

Vol. XII, pentola prima

puntale seconda

8m rm r1 rzmoem all’Archivio glofi okwico

dagiai linguistiche estranee o non limi-t

Prima dispensa

Page 495: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 496: glottologico italian0 - Forgotten Books
Page 497: glottologico italian0 - Forgotten Books

C ANT| E RAC C O NT!D E L POPOL G ITAL IANO .

l ‘l ‘ll l t l lufl PER 0 1

D . COI PARE 'I’TI E D A. D ’AX0 0 8A

1. Danti pupoh rl Monferflnì , raccolti nd annotati

G . Fu mm o. în di pag. aun-100 L . 9

ponenti delleprovincie mod… . racco li

«mutanti o1n A. Om m V. im mer.

primi. in di pag. XVI—332 L . 4

Id. Parte seconda. in. di pag. xxx—448 L , 5

Canti popolari m m…« 1 annotati

profess or—0 A. Guxm nu . iii di pag. mne

Lu l

Danti popolari Istriani rametti Roviano , norm

da A. Wii. iru di pag. n m:—283 . L .

"avellino popolari itali…, pubblicate « 1 il lush

da D . Ow n… Pario prima. itt di

gino nl l—8 12 . I.. 4

Fiabe l antovàm , … o «la I. a m. in—S‘

[mg. vu.223 . l .. 5

vm. emi!nonoutl della montana moe

udannotati da iu dimg. mm

Oanu.

'

popolarì in dialetto Logfil om o , m a

per cuntdî G . Fumm o. im8'

, di xxx

Prezzo dei 10 volumi pnm i insieme , ridotto di L . 42 n L .