Gestione della classe e problematiche relazionali Laboratorio per Docenti neo-assunti Ambito RM4 Piano di formazione docenti A.S. 2018/2019 - Presentazione Laura Bellanova 1
Gestione della classe
e problematiche
relazionaliLaboratorio per Docenti neo-assunti
Ambito RM4
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Le quattro discontinuitagrave (Resnick 1995)
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Prestazione individuali
Lavoro sociale
bull la scuola richiede prestazioni individuali mentre il lavoro mentale allrsquoesterno egrave spesso condiviso socialmente
Pensiero astratto
strumenti cognitivi
bull la scuola richiede un pensiero privo di supporti mentrefuori ci si avvale di strumenti cognitivi o artefatti
Pensiero simbolico
Oggetti e situazioni significativi
bull la scuola coltiva il pensiero simbolico nel senso che lavora su simboli mentre fuori della scuola la mente egrave sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni
Conoscenze generali
competenze specifiche
bull a scuola si insegnano capacitagrave e conoscenze generali mentre nelle attivitagrave esterne dominano competenze specifiche legate alla situazione
Lrsquoevoluzione del profilo laquogiuridico-contrattualeraquo del docente
(art 27 CCNL 20162019)
Il profilo professionale dei docenti egrave costituito da competenzedisciplinari informatiche linguistiche psicopedagogiche metodologico-didattiche organizzativo relazionali di orientamento e di ricerca documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano
con il maturare dellrsquoesperienza didattica
lrsquoattivitagrave di studio
lrsquoattivitagrave di sistematizzazione della pratica didattica
I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzionee nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dellrsquoofferta formativa della scuola
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Competenze disciplinari
Competenze informatiche
Competenze linguistiche
Competenze psico-
pedagogiche
Competenze metodologico-didattiche
Competenze organizzativo-relazionali
Competenze di
orientamento
Il Profilo
del
docente
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Maturare
esperienza
didattica
Sistematizzazione
pratica didattica
Maturare esperienza
didattica
Motivazione
Formazione permanente
Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare
Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente
Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri
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Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione di
una relazione di classe positiva in grado di rispettare le
differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al fine di
concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente e senza
riserve
Senza la creazione di una relazione di classe positiva si rivela
inutile ogni riflessione su come insegnare su come costruire
situazioni che consentano apprendimento o su come valutare
prodotti e processi di insegnamentoapprendimento
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Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo riportano
laquoparticolare cura egrave necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazioneraquo
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
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Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
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Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
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Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
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In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
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Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
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Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
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Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
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La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
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Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
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Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
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Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
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bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
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Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
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Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Le quattro discontinuitagrave (Resnick 1995)
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Prestazione individuali
Lavoro sociale
bull la scuola richiede prestazioni individuali mentre il lavoro mentale allrsquoesterno egrave spesso condiviso socialmente
Pensiero astratto
strumenti cognitivi
bull la scuola richiede un pensiero privo di supporti mentrefuori ci si avvale di strumenti cognitivi o artefatti
Pensiero simbolico
Oggetti e situazioni significativi
bull la scuola coltiva il pensiero simbolico nel senso che lavora su simboli mentre fuori della scuola la mente egrave sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni
Conoscenze generali
competenze specifiche
bull a scuola si insegnano capacitagrave e conoscenze generali mentre nelle attivitagrave esterne dominano competenze specifiche legate alla situazione
Lrsquoevoluzione del profilo laquogiuridico-contrattualeraquo del docente
(art 27 CCNL 20162019)
Il profilo professionale dei docenti egrave costituito da competenzedisciplinari informatiche linguistiche psicopedagogiche metodologico-didattiche organizzativo relazionali di orientamento e di ricerca documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano
con il maturare dellrsquoesperienza didattica
lrsquoattivitagrave di studio
lrsquoattivitagrave di sistematizzazione della pratica didattica
I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzionee nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dellrsquoofferta formativa della scuola
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Competenze disciplinari
Competenze informatiche
Competenze linguistiche
Competenze psico-
pedagogiche
Competenze metodologico-didattiche
Competenze organizzativo-relazionali
Competenze di
orientamento
Il Profilo
del
docente
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Maturare
esperienza
didattica
Sistematizzazione
pratica didattica
Maturare esperienza
didattica
Motivazione
Formazione permanente
Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare
Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente
Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri
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Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione di
una relazione di classe positiva in grado di rispettare le
differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al fine di
concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente e senza
riserve
Senza la creazione di una relazione di classe positiva si rivela
inutile ogni riflessione su come insegnare su come costruire
situazioni che consentano apprendimento o su come valutare
prodotti e processi di insegnamentoapprendimento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo riportano
laquoparticolare cura egrave necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazioneraquo
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
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Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
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Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
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Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
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In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
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Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
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Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
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Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
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Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Lrsquoevoluzione del profilo laquogiuridico-contrattualeraquo del docente
(art 27 CCNL 20162019)
Il profilo professionale dei docenti egrave costituito da competenzedisciplinari informatiche linguistiche psicopedagogiche metodologico-didattiche organizzativo relazionali di orientamento e di ricerca documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano
con il maturare dellrsquoesperienza didattica
lrsquoattivitagrave di studio
lrsquoattivitagrave di sistematizzazione della pratica didattica
I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzionee nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dellrsquoofferta formativa della scuola
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 3
Competenze disciplinari
Competenze informatiche
Competenze linguistiche
Competenze psico-
pedagogiche
Competenze metodologico-didattiche
Competenze organizzativo-relazionali
Competenze di
orientamento
Il Profilo
del
docente
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 4
Maturare
esperienza
didattica
Sistematizzazione
pratica didattica
Maturare esperienza
didattica
Motivazione
Formazione permanente
Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare
Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente
Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 5
Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione di
una relazione di classe positiva in grado di rispettare le
differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al fine di
concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente e senza
riserve
Senza la creazione di una relazione di classe positiva si rivela
inutile ogni riflessione su come insegnare su come costruire
situazioni che consentano apprendimento o su come valutare
prodotti e processi di insegnamentoapprendimento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 7
Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo riportano
laquoparticolare cura egrave necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazioneraquo
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 9
Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
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Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
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Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 12
In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Competenze disciplinari
Competenze informatiche
Competenze linguistiche
Competenze psico-
pedagogiche
Competenze metodologico-didattiche
Competenze organizzativo-relazionali
Competenze di
orientamento
Il Profilo
del
docente
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 4
Maturare
esperienza
didattica
Sistematizzazione
pratica didattica
Maturare esperienza
didattica
Motivazione
Formazione permanente
Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare
Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente
Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 5
Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione di
una relazione di classe positiva in grado di rispettare le
differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al fine di
concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente e senza
riserve
Senza la creazione di una relazione di classe positiva si rivela
inutile ogni riflessione su come insegnare su come costruire
situazioni che consentano apprendimento o su come valutare
prodotti e processi di insegnamentoapprendimento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
6
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 7
Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo riportano
laquoparticolare cura egrave necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazioneraquo
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 9
Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 10
Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 11
Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 12
In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
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Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
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Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
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Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
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La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Fin dalla sua formazione la classe presenta una storia unica e singolare
Ersquo un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente
Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 5
Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione di
una relazione di classe positiva in grado di rispettare le
differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al fine di
concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente e senza
riserve
Senza la creazione di una relazione di classe positiva si rivela
inutile ogni riflessione su come insegnare su come costruire
situazioni che consentano apprendimento o su come valutare
prodotti e processi di insegnamentoapprendimento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
6
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 7
Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo riportano
laquoparticolare cura egrave necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazioneraquo
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 9
Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 10
Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 11
Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 12
In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Il punto di partenza di ogni apprendimento egrave la creazione di
una relazione di classe positiva in grado di rispettare le
differenze e le specificitagrave di ogni singolo individuo al fine di
concedergli la possibilitagrave di esprimersi liberamente e senza
riserve
Senza la creazione di una relazione di classe positiva si rivela
inutile ogni riflessione su come insegnare su come costruire
situazioni che consentano apprendimento o su come valutare
prodotti e processi di insegnamentoapprendimento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 7
Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo riportano
laquoparticolare cura egrave necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazioneraquo
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 9
Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 10
Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 11
Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 12
In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 7
Anche le Indicazioni Nazionali per il curricolo riportano
laquoparticolare cura egrave necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazioneraquo
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 9
Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 10
Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 11
Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 12
In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
19
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La classe si configura come un
fondamentale spazio di crescita in cui
lo studente
sperimenta le proprie competenze
sviluppa la propria identitagrave
nel quale
i processi emotivi e relazionali
assumono un ruolo centralePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 8
La
classe
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Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
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Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
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Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
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In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
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Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
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Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
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Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
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La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 9
Luogo di appartenenza o di esclusione
Luogo di apprendimento o
luogo di trasmissione
Luogo di sperimentazione
dei conflitti
Comunicazione
Educazione
Istruzione
FormazioneRelazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 10
Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 11
Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 12
In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
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Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
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Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
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La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
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Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
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Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
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bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
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Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
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La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 10
Per il numero elevato dei suoi membri e per le relazioni che legano allievi e insegnanti la classe presenta
alcune caratteristiche tipiche di un grande gruppo
Nella scuola dellrsquoinfanzia e primaria ad esempio
bull gli alunni possono trovarsi in una situazione di dipendenza nei confronti del docente
bull ciascuno aspira ad avere rapporti privilegiati con il docente ed egrave ostacolato in questo suo
proposito dalla presenza degli altri membri della classe
Nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado la classe puograve diventare il luogo in cui
bull esibire il proprio io
bull dove definire e mantenere la propria identitagrave
bull dove soddisfare bisogni quali lessere autonomi
bull il dimostrare le proprie capacitagrave
bull llsquo appartenere ad un gruppo con simili interessi e modi di apparire (stesso look stessa
pettinatura stesso trucco medesimi gusti musicali ecc)
La classe laquogrande grupporaquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 11
Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 12
In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
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La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
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Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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Dato lrsquoelevato numero di individui che formano una classe egrave
naturale che si sviluppino molteplici relazioni sociali che
possono prendere la forma di sotto-gruppi coesi talvolta ostili o
in conflitto con altri sotto-gruppi
Tra gli studenti possono stabilirsi
sentimenti di simpatiaantipatia
reciprocitagraveostilitagrave
aperturapregiudizio
tali da costituire una rete implicita di rapporti e comunicazioni
che nasce in base ad esigenze personali e sociali e che risponde
a bisogni socio-affettivi diversi da quelli strettamente istituzionali
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In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
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Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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In base a questo modello
di analisi una classe puograve
essere vista come un
campo nel quale
operano forze diverse
(gli alunni)
I sentimenti di attrazione e
avversione tra gli alunni
organizzano
implicitamente una rete di
relazioni selettive
relazioni che sono spesso
predominanti o
indipendenti dagli scopi
istituzionali (didattici
formativi) e talvolta in
conflitto palese o
nascosto con gli stessi
bull Clima positivo
bull Gruppo come unitagrave sociale inclusivaaperta
Attrazione
bull Clima negativo
bull Gruppo come unitagrave sociale esclusivachiusa
Avversione
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
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Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La gestione della classe
La classe egrave un microsistema complesso in cui
intervengono molteplici fattori sia interni che
esterni contesti familiari ed extrascolastici e la
scuola quella scuola quella specifica comunitagrave
educante con le sue tradizioni le sue regole il
suo stile il docente i docenti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 13
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
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Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
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16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
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Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
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La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
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Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
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Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
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Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 14
Competenze disciplinari didattiche metodologiche
bull disporre di solide conoscenze e competenze nella propria disciplina e nel linguaggio specifico
bull padroneggiare metodologie e didattiche diversificate e differenziate
bull promuovere una reale alleanza educativa scuola-famiglia con condivisioni di aspetti valoriali e normativi
bull partecipare attivamente alla elaborazione e condivisione del PTOF e dei documenti di indirizzo dellrsquoistituto
bull helliphellip
Competenze relazionali psicopedagogiche gestione gruppihelliphellip
bull disporre di solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui bisogni personali e psicologici degli allievi
bull Saper promuovere relazioni positive tra insegnante-allievo
bull Sostenere relazioni significative tra pari che costruiscano la classe come comunitagrave di supporto
bull applicare metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
bull padroneggiare metodi di conduzione di gruppo che coinvolgano gli allievi
bull utilizzare abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitino gli studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
bull proporre un modello di seacute positivo (egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione allo studio degli allievi)
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
19
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Le aspettativeriguardo i risultati
degli studenti
Le buone relazioni in classe (tra pari
tra alunni e docenti tra
docenti)
Lrsquoambiente laquofisicoraquo
della classe
Lrsquoambiente laquoorganizzatoraquo
della classe
Fattori che sembrano avere unrsquoinfluenza diretta
sui risultati dellrsquoapprendimento e dei comportamenti espressi a scuola(Creemers e Reezigit 1999)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 15
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Assume una leadership democratica nella classe
Rispetta stili ritmi di apprendimento e valorizza le specifiche competenze
Progetta intenzionalmente con il teamconsiglio di classe lrsquoazione formativa
Adotta approcci drsquoinsegnamento personalizzati (aiuta ad apprendere in profonditagrave pochi elementi
fondamentali e non a memorizzarne tanti in modo superficiale) Per far apprendere in profonditagrave
deve puntare su abilitagrave e prestazioni contestualizzate per lrsquoapprendimento di concetti
disciplinari
definizioni e formule tecniche devono connettersi con la loro pratica in situazioni e contesti
reali
Progetta lrsquoapprendimento come attivitagrave facilitata da una ricerca di gruppo condivisa
Tende a sviluppare nel gruppo classe orgoglio per la conquista responsabilitagrave e curiositagrave mette in
condizione di presentare propri contributi idee originali ai compagni e ai docentirdquo
- (rifMComoglio Seminario ldquoMisure di Accompagnamento Indicazioni Nazionalirdquo rete ldquoInsieme si puograve farerdquo RM13 29 Febbraio2015)
IL DOCENTE CHE EDUCA AD APPRENDERE
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
16
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
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Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 17R Malorzo A M Valvetri
ITT Giorgi Brindisi as20152016
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 18
Nel 1993 lrsquoOrganizzazione Mondiale della Sanitagrave ha elaborato un documento che elenca le 10 competenze essenziali per il benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti che la scuola dovrebbe favorire
bull capacitagrave decisionale saper decidere motivatamentebull problem solving analizzare affrontare e risolvere costruttivamente i
problemibull creativitagrave esplorare alternative individuare opzione diverse con flessibilitagrave
e originalitagravebull pensiero critico analizzare valutare il pro e il controbull comunicazione efficace esprimersi in modo efficace e appropriatobull capacitagrave di relazioni interpersonali convivere interagendo positivamentebull autocoscienza conosci te stesso nei tuoi punti deboli e fortibull empatia ascoltare e comprendere gli altribull gestione delle emozioni riconoscerle e controllarlebull gestione dello stress governare le tensioni e le fonti drsquoansia
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
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La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
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Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
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Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
LE DINAMICHE
CON CUI DOVER FARE
I CONTIbull classi numerose
bull classi multietniche
bull classi multiculturali
bull classi multiproblematiche
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 20
La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
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Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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La colpa egrave di helliphellip
La colpa non egrave mia hellip
Ai miei tempi sigrave che hellip
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
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Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
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La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
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Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Atteggiamenti errati
Cercare laquoLa Colparaquo egrave colpa dei ragazzi
egrave colpa dellambiente
egrave colpa del dirigente tutti gli alunni difficili ce lrsquoho io
egrave colpa dei colleghi sono troppo permissiviautoritariindifferenti
eacute colpa dei genitori danno sempre ragione ai figli
tanto non capiscono niente helliphellip
egrave tutto inutile sono cosigrave e resteranno cosigrave hellip
io non ci posso fare niente percheacute dipende da altri fattori (famiglia amici ecc)
alcuni allievi si comportano male laquopercheacute ce lhanno con meraquo
non egrave colpa mia
mi mancano i materiali gli strumenti le risorse adattehellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 21
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
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Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Atteggiamenti erratiResistenza al cambiamento
ho sempre fatto cosigravehelliphelliphellip percheacute devo cambiare
nelle altre classi non ho problemi in questa sigrave dunque dipende dagli alunni
i corsi di aggiornamento non servono a niente ne ho fatti tanti sono tutte
chiacchiere
conosco la mia disciplina seguo il programma e basta helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 22
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
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Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
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La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La classe ieri
Per un docente gestire la classe significava saper
ristabilire lrsquoordinetenere la disciplina
Il docente ieri compente disciplinarista
seguiva il programma
La classe oggi
Per un docente saper gestire una classe significa saper conoscere i
propri studenti ed essere in grado di offrire loro una motivazione
Il docente oggi competente diciplinarista
propone delle attivitagrave in modo rsquorsquoattraenterdquo
riesce ad affascinare gli studenti con la passione che esprime
Chiarisce la validitagrave dellrsquoofferta formativa Indica la strada per il successo scolastico
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 23
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Mantenere la
disciplina
bullRiprendere il singolo allievo
bullAmmonire il comportamento
maleducato
bullRimproverare chi chiacchiera
bullRichiamare chi si muove senza
permesso
bullCriticare gli atteggiamenti
inopportuni
bullMinacciare gli alunni con
conseguenze negative
Gestire la classe
bull Organizzare un ambiente
facilitante lrsquoapprendimento
bull Promuovere la motivazione
bull Suscitare linteresse
bull Incoraggiare la partecipazione
bull Coordinarsi con i Colleghi del
CdC
bull Progettare attentamente le
lezioni
bull Organizzare gli spazi il tempo
i materiali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 24
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Un clima di classe positivo egrave un fattore di protezione sia per gli apprendimenti che
per il benessere generale dello studente (Wentzel1997)
Il sistema classe rappresenta la struttura di base attraverso cui lorganizzazione
scolastica persegue gli obiettivi istituzionali dellacquisizione sistematica e programmata
di conoscenze ma costituisce anche lambito entro il quale si manifestano bisogni di
natura individuale differenti da quelli istituzionali (il bisogno di avere amicizia
di conquistare prestigio o di scaricare aggressivitagrave) (Carli e Mosca1980)
Chi insegna dunque non puograve disporre di un unico modello fisso
cui ispirarsi ma deve possedere un metodo duttile da adattare alle
esigenze formative dei singoli studenti e alle particolari capacitagrave
in modo tale da guidare lo studente verso un apprendimento
autonomo scopo principale dellrsquoattivitagrave di insegnamento
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 25
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 26
bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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bull leggere decodificare e gestire le dinamiche allinterno della scuola
bull affinare le capacitagrave di conduzione del gruppo-classe
bull potenziare la competenza dellrsquouso di strumenti didattici e metodologici facilitanti lattenzione lapprendimento e la partecipazione dei ragazzi trasformando situazioni problematiche in occasioni di apprendimento
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
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Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
FCavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 27
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 28
Metodi di insegnamento
Direttivo funzionale (di prodotto)
Non direttivo (di processo)
Skinneriano (operante strumentale)
Groupwork (lavoro di per con il gruppo)
Team teaching (gruppo docente)
Mastery learning (personalizzato)
Cooperative learning (cooperativo)
Strategie di insegnamento
Modeling (modello da imitare)
Shaping (modellare unrsquoabilitagrave prima inesistente)
Autoistruzione
Insegnamento reciproco e mediazione sociale
Metacognizione (sviluppare la consapevolezza di
quello che sta facendo)
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Apprendimento
per esecuzione
Apprendimento
per costruzione
Apprendimento
per scoperta
Modello che privilegia
un laquooggetto mediatoreraquo
Modello che
focalizza il
laquoprocessoraquo
Modello che prevede
un laquoprodottoraquo
Modelli didattici (Guerra-Damiano)
esecuzione di un
compito per giungere
ad un prodotto
privilegia le procedure
di pensiero riflessivo e
di scoperta
mira allrsquoosservazione alla
formulazione di ipotesi alla
sperimentazione ed alla verifica
con attenzione anche agli aspetti
meta cognitivi del proprio
percorso
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Gli alunni dovrebbero conseguire la capacitagrave (competenza) di
essere protagonisti del proprio futuro non passivi spettatori
comprendere lrsquoimportanza primaria delle decisioni condivise
comprendere che una comunitagrave funziona quando si ragiona sul gruppo non solo sul
singolo
imparare che le decisioni importanti vanno prese considerando il lungo termine non
lrsquoimmediato
sviluppare senso critico e creativo
sapersi mettere in discussione nel rapporto con gli altri
saper condividere idee e responsabilitagrave
rafforzare il proprio senso di autonomia
saper lavorare e collaborare in un gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 30
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
31
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Linsegnante
influenza la qualitagrave della rete delle
relazioni che egrave presupposto del clima
di classe
con le sue conoscenze
con il suo stile di insegnamento
con le sue caratteristiche di
personalitagrave
con il suo corredo valorialePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La gestione della classe
dovrebbe basarsi su solide conoscenze derivate dalle teorie e dalle ricerche sulla gestione e sui
bisogni personali e psicologici degli allievi
egrave determinata dalle relazioni positive tra insegnante-allievo
egrave condizionata dalle relazioni significative tra pari che creano la classe come comunitagrave di
supporto
comporta lrsquoutilizzo di metodi di istruzione che facilitino lrsquoottimizzazione dellrsquoapprendimento
soddisfacendo i bisogni di studio dei singoli e dellrsquointero gruppo classe
implica lrsquoutilizzo di metodi di conduzione di gruppo che coinvolgono gli allievi essi sono i
protagonisti del loro sviluppo e concorrono a stabilire standard di comportamento che aiutano a
creare una comunitagrave carica di calore e di attenzioni
sottintende lrsquouso delle abilitagrave di counseling e di metodi comportamentali che sollecitano gli
studenti a esaminare e correggere i loro comportamenti inappropriati
La capacitagrave di gestire la classe
egrave il fattore che piugrave influenza lrsquoapprendimento e la motivazione
allo studio degli allieviPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 32
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Alunni che mostrano
bull indifferenza alle
regole
bull iperattivitagrave
bull bullismo e condotte
antisociali
bull difficoltagrave a gestire
il tempo libero
bull ridotta capacitagrave
esplorativa ed
elaborativa
bull difficoltagrave attentive
bull inadeguata capacitagrave
di resilienza (affrontare e
superare un evento traumatico o un
periodo di difficoltagrave)
bull fragile percezione
di autoefficacia
bull analfabetismo
emotivo (Galimberti)
bull memoria storica
appiattita al
presente
bull uso eccessivo dei
social
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 33
bull alunni
ldquoansiosirdquo
bull ldquopigrirdquo ecchellip
facilmente
gestibili in
situazioni di
ldquotranquillitagraverdquo
ma che in un
contesto piugrave
complesso
rischiano di non
trovare appoggi
educativi sicuri
capaci di
aiutarli nel
proprio
cammino
Fare scuola al giorno drsquooggi
egrave sempre piugrave complesso
Gli insegnanti si ritrovano ad agire in
contesti educativi problematici sia per
la presenza di gruppi numerosi che per
le esigenze particolari dei singoli alunni
(problematiche personali familiari e
bisogni educativi speciali) che richiedono
da parte del docente interventi mirati
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 35
Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 36
Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 34
Nella mitologia greca
la dea Armonia
era figlia di Venere e Marte
lrsquoarmonia derivava
dunque da due valori contrapposti
la bellezza e il conflitto
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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Il conflitto in classe
Conflitto pubblico
laquoconraquo il pubblico
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
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La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Il conflitto in classe
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Evitare il laquomessaggio TUraquo
Trasformarlo in laquomessaggio IOraquo
laquoIoraquo sono in difficoltagrave
per cui
il problema deve essere risolto da chi ce lrsquoha
(non dipende da TE)
Essere veri e coerenti
Conoscere le laquoproprieraquo emozioni
Controllare le proprie emozioni
Riconoscere le emozioni altrui
Gestire le relazioni
Evitare atteggiamenti riparatori o salvifici laquoio ti salverograveraquo
calma
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
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La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La direzione
La mediazione
lrsquoarbitraggio
la sentenza
la negoziazione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 37
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 38
La direzioneIl metodo piugrave immediato non negoziale dove lautoritagrave
delladulto interviene in modo netto sui conflitti
Lintervento mira a dare indicazioni precise ordini con lo
scopo di fermare il conflitto
E bene utilizzare il metodo direttivo quando non cegrave tempo
per negoziare quando cegrave in gioco la sicurezza degli
studenti quando questi sono fuori controllo
Bisogna ricordare che in questo modo si interviene
sullindipendenza dello studente e puograve provocare risentimenti
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La mediazioneLa mediazione ha come scopo di aiutare gli studenti ad
elaborare il proprio conflitto creandone le condizioni
Il mediatore deve essere imparziale non deve
interrompere non deve prendere le parti o colpevolizzare
Lo scopo egrave di sviluppare la soluzione o scegliere la
soluzione piugrave praticabile per la risoluzione del conflitto
Devono essere laquoi contendentiraquo a trovare la strada Un
metodo che richiede tempo e sforzo ma che punta alla
soluzione definitiva del problemaPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 39
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
LarbitraggioPrevede un ruolo attivo da parte del docente Ascolta le
parti e interviene indicando ai contendenti come gestire il
conflitto Se si dagrave alle persone in causa la possibilitagrave di
esprimere il proprio punto di vista consente di raggiungere
una soluzione in breve tempo anche se non si giunge alla
soluzione profonda e radicale del conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 40
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 42
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La sentenzail docente determina chi ha ragione o torto In
questi casi si ascoltano e valutano le
prove quindi si passa al giudizio
Lequitagrave del giudizio determineragrave la credibilitagrave
del giudice Ci dovragrave essere necessariamente
un vincitore ed un perdente oppure un
vincitore o un quasi vincitore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 41
Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La negoziazione Il processo
attraverso il quale si arriva ad
una decisione condivisa
partendo da posizioni diverse
(e spesso molto diverse)
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Come laquoevolveraquo il conflitto in classe
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
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Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
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Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Ersquo possibile prevenire il conflitto
laquoa volteraquo laquosempreraquo
laquospessoraquo laquomairaquo
ma in ogni caso
bisogna hellip partire da lontano
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 43
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 48
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Accoglienza
Per favorire lrsquoinserimento dellrsquoalunno nellrsquoambiente scolastico il primo passo egrave
la progettazione dellrsquoaccoglienza per le scuole dellrsquoinfanzia e primaria
protocollo iscrizioni
incontro con i bambini accompagnati dai genitori
visita ai locali scolastici
realizzazione di giochi in cui i bimbi siano protagonisti
La sperimentazione del circle time ovvero la pratica del tempo del cerchio Disponendosi in cerchio ogni
bambinoadulto egrave pari allrsquoaltro ci si guarda negli occhi si impara a confrontarsi ci si apre al pubblico
superando la timidezza si raccontano episodi eo spaccati di vita quotidiana e familiare si illustrano a morsquo
di gioco costumi e tradizioni dei paesi drsquoorigine per gli alunni di diversa nazionalitagrave
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 44
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 45
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 47
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Accoglienza
Per la scuola secondaria di I e II grado lrsquoaccoglienza gestita dai docenti dellrsquointero Consiglio di Classe che individueragrave percorsi di lavoro e tematiche da approfondire secondo le diverse discipline
1 Attivitagrave laquoImpariamo a conoscerciraquo le interviste tra pari costruiamo lrsquointervista (libera guidata costruita) documentiamo lrsquointervista analizziamo i risultati comunichiamo i risultati
2 Attivitagrave laquo La scuola che vorreiraquo produzione di elaborati (in gruppi spontanei formati con criteri eterogenei)
linguistici grafici video multimediali sistemiamo gli elaborati traiamo conclusioni mostriamo gli elaborati e le conclusioni
3 Attivitagrave laquoNoi siamohelliphellip bull Prima fase i desideri Seconda fase la realtagrave Terza fase lavoriamo concretamente ai progetti Quarta fase lavoriamo sulle regole da condividere bull Quinta fase presentiamo il lavoro al Consiglio di Classe alle famiglie e rendiamolo visibile alla scuola con cartelloni
plastici video helliphellip
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PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
PRENDERSI CURALrsquoinsegnante e la dimensione del laquoprendersi curaraquo dellallievo nella sua
totalitagrave
Contemplare la possibilitagrave di laquofare entrare la dimensione relazionale ed
emotivaraquo nei processi di insegnamento- apprendimento non significa perdere
lautorevolezza connessa al ruolo egrave rischioso il contrario
Alla base di detta interrelazione si pone la necessitagrave di una laquoimprescindibile
asimmetriaraquo
Il rapporto tra insegnante e alunno non egrave non puograve (e non deve) essere
paritario
questo non deve confondersi con un esercizio della disparitagrave di potere che
escluda la dimensione affettivo-relazionalePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 46
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
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Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Cordialitagrave e rispetto
Dar loro coraggio
Credere in loro
Ascoltarli
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InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
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Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
InclusioneLa capacitagrave per un docente di essere laquoinclusivoraquo
egrave il piugrave alto livello della competenza laquodocenteraquo
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Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
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riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
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Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Lrsquoinclusione scolastica (art 1 dl 662017)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 49
riguarda le bambine e i bambini le alunne e gli alunni le studentesse e gli studenti
risponde ai differenti bisogni educativi
si realizza attraverso strategie educative e didattiche
finalizzate allo sviluppo delle potenzialitagrave
promuove la partecipazione della famiglia noncheacute delle associazioni di riferimento quali interlocutori dei processi di
inclusione scolastica e sociale
eacute impegno fondamentale di tutte le componenti della comunitagrave scolastica le quali nellambito degli specifici ruoli e responsabilitagrave
concorrono ad assicurare il successo formativo
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Criticitagrave dellrsquoinclusione
Formazione inadeguata dei docenti curricolari e talvolta anche di quelli incaricati di attivitagrave per il sostegno (spesso non specializzati)
Deresponsabilizzazione e delega al solo docente di sostegno
Attivazione di laboratori ldquoex-clusivirdquo
Trattenimenti (bocciature) laquostrumentaliraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 50
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 51
Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 53
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 54
2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 55
Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 56
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Lrsquouso del laquoLaboratorioraquo come metodologia
innovativa
Il laboratorio non come spazio fisico ma come
processo di apprendimentoinsegnamento
(spazio mentale)
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Trovarsi insieme egrave un inizio
Restare insieme un progresso
Lavorare insieme un successo
(H Ford)
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
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Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Gli ambienti drsquoapprendimento degspazi fisici (il laboratorio lrsquoaula la biblioteca la palestra il giardino la mensa helliphellip )
degspazi cognitivi (metodologie laboratoriali)
degesperienze situate (maker space FabLab)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 52
Le metodologie laboratorialipeer tutoring - insegnamento tra pari
peer collaboration - collaborazione tra paricooperative learning - apprendimento cooperativo
flipped classroom - la classe capovoltajigsaw classroom - lrsquoaula puzzle
Il debate - il dibattitoIl brainstorming - lrsquoimmaginazione creativa
Il role playling ndash simulazione e giochi di ruolo
Il curriculum verticale e la didattica per competenze
La relazione tra gli adulti che gestiscono
la classe
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La relazione tra gli adulti che gestiscono la classe
Condivisione valoriale
Progettualitagrave collegiale
Gestione concordata conduzione
classe
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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2 Il curriculum
verticale e la
didattica per
competenze
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
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- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
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aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Uno spazio attrezzato finalizzato
Lrsquoatelier creativo spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto drsquoincontro tra manualitagrave artigianato creativitagrave e tecnologie Un luogo in cui la fantasia e il fare si incontrano coniugando tradizione e futuro recuperando pratiche ed innovandole Lrsquoobiettivo egrave riportare a scuola il fascino dellrsquoartigiano in versione ldquodigitalerdquo quindi del ldquomakerrdquo e dello sperimentatore attraverso lo sviluppo negli alunni della consapevolezza che gli oggetti si possano progettare e creare a cavallo tra analogico e digitale
Il Maker spacelaboratori forniti di specifica strumentazione tecnica stampanti 3D laser cut Computer Aided Drafting cioegrave disegno tecnico assistito dallelaboratorelaquo plotter da disegno e da taglio macchine da cucire presse tavolo di falegnameria attrezzi per saldatura circuiti elettronici hellip (studi di artigianato officine hellip)
Il FabLab(egrave un marchio registrato concesso solo ai Maker space che rispettano determinate regole)
Nota I Maker space e i Fablab sono nati fuori dalla scuola in particolare allrsquouniversitagrave (i primi al MassachussetInstitute of Techology di Boston) e poi si sono sviluppati nel mondo in varie tipologie di laboratorio dove gruppi di persone autodefinitisi makers si sono organizzati per lavorare insieme condividendo le risorse gli strumenti e soprattutto la conoscenza
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Trottola stampa in 3 D - realizzato da Prof D Colonna laquoIC
Donatelloraquo DigitalSummerMIUR ndash Roma 26 luglio 2016
Foto A Viscito
3 Gli ambienti drsquoapprendimento
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
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valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
31 - I Maker space e i Fablab a scuola
Quello che distingue i FabLab da altre forme di lavoro cooperativo
egrave la condivisione del sapere in una metodologia trifasica
Tinkering (si lavora per cicli di design si arriva alla soluzione per
avvicinamento correggendo progressivamente gli errori)
- Popper ndash la falsificabilitagrave - Postman ndash la teoria dellrsquoerrore
Shareing (laquocopiareraquo il lavoro giagrave fatto per procedere da ligrave)
- Piaget laquola zona di sviluppo prossimaleraquo
Hakering (analizzare il funzionamento degli oggetti scomporli e
utilizzare i pezzi nuovi per crearne altri) - Freinet laquolrsquoofficina didatticaraquo
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Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
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Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
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Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 57
Peer tutoring (insegnamento tra pari) lrsquoalunno tutor segue
aiuta incoraggia il compagno nellrsquoapprendimento
Peer collaboration(collaborazione tra pari) Gli studenti sono laquopariraquo
davanti al compito e devono collaborare in gruppo
per raggiungere perograve un risultato laquoindividualeraquo
4 Le metodologie laboratoriali
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 58
Cooperative learnig (apprendimento
cooperativo) reale interdipendenza tra i membri di un gruppo hellip
1 nella realizzazione di un compito
2 nel mutuo aiuto
3 nel senso di responsabilitagrave per il gruppo e per i suoi obiettivi
deve essere posta attenzione alle abilitagrave sociali e interpersonali
La finalitagrave egrave raggiungere un risultato laquodi grupporaquo
Promuovendo la cooperazione fra gli studenti
Incoraggiando le relazioni di gruppo positive
Sviluppando lautostima degli studenti
Migliorando il rendimento scolastico
favorire lrsquointerdipendenza di obiettivi obiettivi comuni
di compiti divisione del lavoro
di risorse divisione di materiali risorse o informazioni fra i
membri del gruppo
di ruoli assegnazione agli studenti di ruoli differenti
di ricompense dando ricompense (valutazioni) congiunte
Condividere idee
Collaborare
Interagire
Discutere
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La flipped classroom
dove un certo grado di autonomia e preparazione ldquorovesciatardquo egrave prevista da parte dello studente Infatti nella metodologia delle flipped classroom il tempo a casa egrave dedicato allrsquoacquisizione di informazioni mentre il tempo a scuola egrave sfruttato per attivitagrave di tipo laboratoriale
Il ruolo del docente egrave profondamente ripensato e anzicheacute erogare la sua lezione in modo tradizionale chiede ai ragazzi di documentarsi autonomamente (indicando risorse o predisponendo video lezioni) in modo che in classe essi arrivino con un bagaglio di nozioni e conoscenze da attivare e applicare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 59
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 60
conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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conoscenza - comprensione ndash applicazione
analisi ndash sintesi - valutazione
Comprendere le istruzioni ndash dividere i
compiti ndash responsabilitagrave individuale per
valutazione laquodelraquo gruppo
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
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Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 61
Jigsaw Classroom
in italiano Aula Puzzle egrave una tecnica di
apprendimento cooperativo volta alla
riduzione del conflitto e alla crescita di
risultati scolastici positivi Cosigrave come ogni
tassello di un puzzle risulta essere
fondamentale nella costruzione dello stesso
ogni studente risulta essere essenziale nella
realizzazione e presentazione del
prodottoelaborato finale da presentare
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 62
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
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63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
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Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
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Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
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Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
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Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Il debate (dibattito) metodologia didattica attiva
egrave una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorendo il cooperative learninge la peer education non solo tra studenti ma anche tra docenti e tra docenti e studentiDisciplina curricolare nel mondo anglosassone il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione o un argomento dato dallrsquoinsegnante ponendosi in un campo (pro) o nellrsquoaltro (contro)
Gli argomenti da disputare possono essere vari sia di natura curriculare che extracurriculare
Imparare a parlare a esprimersi a dialogare non significa solo sviluppare capacitagrave di argomentazione ma anche la capacitagrave di trovare idee la flessibilitagrave nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza lrsquoapertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri lrsquoironia e lrsquoeloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole Competenze trasversali che formano la personalitagrave e che sono utili soprattutto al di fuori della scuola per affrontare un colloquio di lavoro per sostenere un esame per dare voce con garbo e determinazione alle proprie idee
Il debate egrave una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone con insegnante e materia dedicatiLe nostre scuole ne hanno fatto esperienza nei contatti e nei coinvolgimenti didattici con le scuole soprattutto quelle ad elevato tasso di internazionalizzazione (esempi storici antilogia greca ἀντιλογία la disputa latina disputatio lrsquoantinomia kantiana)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
63
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
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Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
La preparazione e la partecipazione attiva ad
un dibattito aiuta a sviluppare
lrsquoacquisizione della consapevolezza delle responsabilitagrave dei
diritti e dei doveri che implica lrsquoessere membro di una comunitagrave
la partecipazione ai processi democratici allrsquointerno di una
comunitagrave
lrsquoattenzione a prospettive alternative e il rispetto per il punto di
vista dellrsquoaltro
la valutazione critica delle informazioni
i valori dellrsquoeducazione alla Cittadinanza e alla Costituzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 64
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Un dibattito egrave una discussione formale e non libera nella quale due squadre (composte
ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono unrsquoaffermazione data ponendosi in un
campo (PRO) o nellrsquoaltro (CONTRO) egrave unrsquoattivitagrave degli studenti che essi gestiscono con
autonomia in relazione alla fascia drsquoetagrave
In un dibattito lrsquoaffermazione attorno alla quale si ragiona egrave chiusa e richiede di schierarsi
apertamente o per il SIrsquo o per il NO
Ersquo prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente) che non prende parte al
dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi
Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attivitagrave
di preparazione degli studenti che devono trovare la propria strada autonomamente per
documentarsi suddividersi i compiti prevedere una strategia di interventi formarsi unrsquoopinione
(non necessariamente la propria) e difenderla
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 65
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 66
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Caratteristica essenziale del dibattito infatti egrave la possibilitagrave di essere chiamati a difendere
opinioni in contrasto rispetto a quanto si pensa effettivamente chiedendo quindi allo studente
una forma di flessibilitagrave mentale e di apertura alle altrui visioni tanto piugrave necessaria in tempi di
rigiditagrave e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni
Un serio approccio critico costituisce infatti la carta in piugrave di chi intende dibattere con successo
non egrave possibile infatti tirar conclusioni e formulare giudizi se prima non si egrave fatta la fatica
dellrsquoosservazione e dellrsquoanalisi poichegrave la presenza della squadra di contraddittori obbliga
sempre a motivare le proprie opinioni
Un dibattito non egrave una discussione libera In una discussione infatti si coltiva una
conversazione senza precise regole allo scopo di rispondere ad una domanda aperta Un
dibattito egrave invece una discussione governata da regole ben precise alle quali egrave necessario
attenersi se si vuole riportare un esito positivo nel dibattito
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Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
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Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
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Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 67
Fatti (Fact) si dibatte se una affermazione sia vera o menoldquoLrsquoenergia nucleare egrave piugrave dannosa che utile per lrsquoumanitagraverdquoldquoIl diritto alla privacy deve prevalere sul diritto allrsquoinformazionerdquo
Valori (Value) si propone un confronto sulla validitagrave o sul valore di una posizione o uncomportamento
ldquoLrsquoomicidio non egrave mai giustificabilerdquoldquoLa tortura egrave il male peggiore al mondordquo
Piani drsquoazione (Policy) si cerca di stabilire se e quanto una decisione sia validaldquoLrsquoex area industriale dovrebbe diventare un parco per il quartiererdquoldquoLa costruzione (ponte strada centro commerciale helliphellip) egrave opera essenziale allo sviluppo delPaese (della cittagrave della regione del comune)rdquolaquoLa coltivazione di quellrsquoarea deve essere biologica per sviluppare lrsquoeconomia del paeseraquo
Esempi di dibattito
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Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
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La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
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Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
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Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
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So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
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PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 68
Il Brainstorming
Il brainstorming egrave una tecnica ideata e formulata da Osborn (laquoLrsquoimmaginazione creativaraquo) che si
basa su di una discussione di gruppo incrociata guidata da un moderatore
Lo scopo egrave quello di far esprimere in maniera assolutamente non vincolata il maggior numero
possibile di idee su un determinato problema
Il nucleo centrale della tecnica nella prima fase egrave quello di produrre il maggior numero di idee
(lista di controllo) che secondo lrsquoautore egrave piugrave importante della qualitagrave delle stesse soprattutto
percheacute maggiore saragrave il numero delle idee maggiori saranno le probabilitagrave di trovarne alcune
utili
Tali idee servono poi da spunto alla soluzione di problemi e possono essere successivamente
valutate e ulteriormente elaborate
Il brainstorming (letteralmente ldquotempesta nel cervellordquo) egrave una tecnica che mira a disinibire lo
scorrere dei pensieri impedendo lrsquoinsorgere di giudizi critici prematuri
Information and Communication Technologiesrdquo ICT egrave lrsquoinsieme delle tecnologie che forniscono lrsquoaccesso alle informazioni attraverso le telecomunicazioni
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Il processo del brainstorming puograve essere sintetizzato in
quattro punti
1 idee libere
2 quantitagrave prima della qualitagrave
3 nessun diritto drsquoautore
4 la critica egrave proibita
1 Fase preliminare di presentazione del problema bull Analisi e preparazione allrsquoesterno della
situazione di gruppo bull Individuazione dei limiti posti alla soluzione del problema
2 Scoperta dei dati che definiscono il problema bull Raccolta e analisi di tutti i dati
3 Scoperta delle idee con il principio del giudizio differito bull Produzione delle idee bull Sviluppo
delle idee
4 Scoperta della soluzione bull Valutazione delle soluzioni piugrave idonee bull Scelta della migliore
5 Verifica di applicabilitagrave della soluzione ritenuta migliore
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 69
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
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LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
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Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Il ruolo del formatoredocentemoderatore egrave quello di invitare tutti i partecipanti a proporre piugrave idee possibili sia in libera associazione sia stimolate da processi quali lrsquoanalogia la sostituzione la modificazione ecc
I campi di applicazione sono ovviante i piugrave vari va segnalato perograve che tale tecnica non consente di risolvere problemi di logica e razionalitagrave ma permette di migliorare la capacitagrave di immaginazione
La tecnica come sottolinea F Tessaro egrave particolarmente utile per gli studenti con difficoltagrave comunicative (dovute per esempio a timidezza) o con povertagrave lessicale poicheacute ciascuno puograve dire quello che vuole e come lo vuole protetto dalla rigorosa regola dellesclusione della critica
Per altro verso egrave utile anche agli studenti eccessivamente loquaci e prolissi che costretti nei limiti di tempo a disposizione sono invitati a sviluppare capacitagrave di sintesi e a rispettare le regole della comunicazione sociale Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 70
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 71
La presenza del docente dovragrave essere perograve discreta stimolante e sicura
discreta affincheacute gli studenti siano centrati sul problema e non sullinsegnante
stimolante percheacute deve introdurre se necessario gli opportuni stimoli per incoraggiare e
rinvigorire un gruppo
sicura percheacute ogni studente deve sentire che il docente garantisce erga omnes
lapplicazione delle regole del brainstorming durante i lavori e perciograve le sue idee non sono
esposte alla derisione altrui
Al termine dellattivitagrave dei gruppi il docente governeragrave la discussione conclusiva valorizzando
il lavoro di ogni gruppo e di ogni studente Infine lo stesso Osborn ha affermato che nonostante
le numerose virtugrave del brainstorming di gruppo la ideazione individuale egrave in genere piugrave
utilizzata e puograve essere altrettanto produttiva
In tal modo la metodologia ideale per la ricerca di
idee egrave un mix di interventi (1)ideazione individuale
(2)brainstorming di gruppo
(3)ideazione di gruppo
(4)lrsquoefficacia di ciascuna fase saragrave maggiore se verragrave applicato il giudizio differito
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
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IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
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Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Definizione e tipologia dei giochi di simulazione
Secondo una definizione ormai acquisita i giochi di simulazione sono una delle tante tecniche di apprendimento che comportano la manipolazione di un modello (Simulation) attraverso lrsquoassunzione di ruoli (Role) sottoposti a regole (Game) Esiste una ricca tipologia di tali tecniche ognuna delle quali egrave caratterizzata da un maggiore o minore peso attribuito al Modello oppure allrsquoAssunzione di Ruoli o al Sistema delle Regole
Giochi di simulazione
Computer simulation
Case studies
Role plays
Giochi strategici assistiti da computer
Fantasy games
Giochi drsquoambiente
Giochi strategici
Animazioni
Simulazioni matematichePiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 72
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Simulazione e role play
Dal gioco del laquofar fintaraquo (il faire semblant) ai giochi di simulazione
Drammatizzazione (interpretazione di un testo in forma collettiva)
Gioco di ruolo (role playing rappresentazione di una situazione data o sua costruzione sulla scorta di elementi forniti dal docente finalizzata allrsquoacquisizione di competenze relazionali situate)
ndash Gioco di ruolo avventuroso (Narrazione condivisa come gioco in cui tutti i giocatori (tranne uno) partecipano interpretando e gestendo un personaggio protagonista e il Master gestisce lrsquoambientazione la trama e i personaggi non protagonisti)
ndash Gioco di simulazione (Tecnica di apprendimento che comporta la manipolazione di un modello attraverso lrsquoassunzione di ruoli sottoposti a regole )
ndash Psicodramma (Messa in scena di situazioni reali della propria vita allo scopo di esplorare e rielaborare in modo terapeutico il proprio vissuto emotivo)
(Dott D Zoletto ndash Scienze della formazione - Universitagrave di Udine)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 73
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE SUL LAVORO DI GRUPPO
Data Titolo attivitagrave
Nome Gruppo formato da
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 74
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
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OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Ciograve che ho trovato di piugrave positivo
1)
2)
3)
Il nostro gruppo potrebbe migliorare
1)
2)
3)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 75
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
OSSERVARE LA CLASSE
Quando si lavora in una classe sono evidenti anche dopo poco tempo le differenze
individuali le personalitagrave dominanti le personalitagrave solitarie
Essenziali possono rivelarsi le osservazioni laquoinformaliraquo del ldquogruppo di parirdquo in momenti
non strutturati eo privi della presenza attiva delladulto (intervalli pause ricreative
assemblea manifestazioni etc)
Il setting della classe fornisce informazioni utili sulle relazioni di prossimitagrave
distanza indifferenza(dove egrave seduto Tizio con chi parla Caio)
Utile strumento puograve rivelarsi per indagare le dinamiche in atto anche lrsquouso
del sociogramma di MorenoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 76
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 77
IL SOCIOGRAMMA
Il metodo sociometrico di JMoreno (1934-1953) egrave utile a individuare la rappresentazione
di sentimentiemozioni di simpatia e antipatia accettazione o rifiuto presenti nel gruppo
Per visualizzare graficamente quale struttura il gruppo classe si egrave dato
il sociogramma rappresenta un efficace strumento di indagine e consente di
conoscere le complesse e articolate dinamiche che si strutturano nelle varie fasi
del ciclo vitale del gruppo-classe
Tuttavia la semplicitagrave di somministrazione del test sociometrico si accompagna
sempre ad un elaborato trattamento statistico dei dati e ad una rappresentazione
grafica dei risultati ottenuti che prevede un notevole impegno e tempi
relativamente lunghi
Sono queste le difficoltagrave incontrate da insegnanti psicologi educatori sociologi che
hanno avuto modo di utilizzare ed apprezzare le notevoli potenzialitagrave del sociogramma
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
I criteri sociometrici maggiormente utilizzati riguardano essenzialmente
1lrsquoaspetto affettivo - relazionale che ha come contesto di riferimento la vita in comune o lo stare insieme
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno di gita di stanza di banco di vacanze ecchellip) La configurazione
delle interrelazioni che si ottiene utilizzando questo criterio fa riferimento a rapporti affettivi che si fondano su
affinitagrave psicologiche e non su considerazioni delle abilitagrave pratiche dellrsquoindividuo
La domanda potrebbe essere formulata cosigrave ldquoSe si dovesse organizzare una gita (oppure una festa) chi
sceglieresti tra i tuoi compagnirdquo Per rispondere a questo tipo di domanda lrsquoallievo terragrave in considerazione
questo tipo di ragionamento rdquoScelgo Tizio percheacute mi egrave simpatico mi fa molto divertire e con lui mi trovo a mio
agiordquo
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione gerarchica del gruppo che punta ad avere informazioni su chi puograve
svolgere funzione di guida o di direzione (esempi chi vuoi o non vuoi come capoclasse capogruppo
caposquadra capo di eacutequipe ecc)
1lrsquoaspetto relativo alla organizzazione del gruppo finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso
(esempi chi vuoi o non vuoi come compagno in un gruppo di studio o nel tuo lavoro)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 78
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 79
Esempio di questionario di Moreno
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti formare un gruppo per studiare (matematica
storia italianohellip) Indica il nome di un tutor o proponi te stessoa (sottolineando il tuo nome)
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te vorrebbero averti nel loro gruppo di lavoro e
sottolinea chi ndash secondo te - vorrebbe averti come tutor
Scrivi i nomi di due compagnie con cui vorresti evitare di formare un gruppo di lavoro
Scrivi i nomi di due compagnie che secondo te non vorrebbero averti nel loro gruppo di
lavoro
Scrivi il tuo nome helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 80
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Quali problematiche relazionali possono emergere
Solitudine
leadership negativa
impulsivitagrave
iperattivitagrave
bullismo
disistima
conflitto
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 81
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
LA COMUNICAZIONE AUTENTICA
bull partecipazione e ascolto attivo dei ragazzi durante tutta la durata
del percorso formativo
bull coinvolgere in modo attivo gli studenti attraverso giochi
cooperativi circle-time giochi
bull di simulazione brain storming discussioni guidate
sollecitazioni con domande stimolo
bull promuovere lrsquoapprendimento attraverso lrsquoesperienza
e non solo attraverso lrsquoinsegnamento
bull fornire strumenti utili per unefficace gestione dei conflittoPiano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova
82
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 83
Il conflitto fa parte della vita Entrare in conflitto e quindi iniziare a discutere con unrsquoaltra persona significa nonostante tutto aprire un contesto comunicativo ndash dialogico che offre opportunitagrave di scambio sociale
Il conflitto in seacute pertanto non egrave dannoso Ciograve che egrave deleterio egrave il non saper gestire i conflitti che prolungandosi nel tempo divengono causa di rancori recriminazioni aggressivitagrave e stress Gestire i conflitti non significa solo risolverli ma conoscere i motivi che li hanno generati e le strategie per poter giungere alla loro pacifica risoluzione
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 84
Sembra che molti ragazzi manchino della capacitagrave di gestire i conflitti in maniera adeguata ed adottino invece provocazioni vicendevoli che sfociano in aggressione
A questo punto allrsquoaggressione conseguono dei comportamenti che mirano sempre ad offendere e nuocere allrsquoaltro Di questa categoria fanno parte ad esempio gli atti di bullismo
Il conflitto invece puograve essere definito come un evento relazionale che si verifica in presenza di interessi obiettivi bisogni e punti di vista diversi tra due o piugrave persone Il conflitto si manifesta in circostanze di incompatibilitagrave in cui una persona si oppone apertamente alle azioni o alle motivazioni dellrsquoaltro
Quindi il conflitto ha inizio con lrsquoopposizione ma puograve terminare sempre con una risoluzione o dissipazione dello stesso in quanto il suo obiettivo principale egrave il ristabilire lrsquoequilibrio personale e interpersonale attraverso lrsquouso di specifiche strategie di gestione dei conflitti
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 85
Per poter gestire efficacemente i conflitti egrave necessario fare scendere in campo le proprie personali capacitagrave linguistiche e conversazionali negoziali assertive e di gestione delle proprie ed altrui emozioni intelligenza emotiva
Solo sviluppando tutte queste capacitagrave e competenze i bambini e i ragazzi saranno in grado di vivere in modo sereno il gruppo dei pari e potranno affermare serenamente la propria individualitagrave
Le variabili che generano conflittoIl fenomeno del conflitto egrave un evento complesso le cui modalitagrave di realizzazione e di risoluzione sembrano essere influenzati da variabili quali1Etagrave2Genere3Tipologia di relazione esistente tra le persone
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 86
Ad esempio i bambini al nido o alla scuola dellrsquoinfanzia entrano in conflitto per elementi concreti la contesa di uno stesso oggetto desiderato
Dalle scuole primarie in poi i motivi dei conflitti risultano legati anche a situazioni maggiormente astratte valori e atteggiamenti opinioni personalitagrave diverse lotte per il potere comunicazioni disfunzionali divergenze di interesse percezione eo giudizi
La variabile etagrave sembra anche essere influente sulla frequenza degli episodi conflittuali cioegrave gli episodi conflittuali sembrano decrescere con lrsquoaumentare dellrsquoetagrave sebbene possano perograve con lrsquoadolescenza accentuarsi le azioni violente serie proprio a causa dellrsquoincapacitagrave a gestire il conflitto
Anche le strategie usate per la risoluzione variano in base allrsquoetagrave Per i bambini piugrave piccoli le strategie principali sono quelle basate sullrsquoinsistenza ciograve a causa del loro egocentrismo quindi il bambino egrave incapace di poter mettere in campo strategie di decentramento cognitivo per cercare di comprendere le motivazioni altrui necessitando anche dellrsquointervento di un terzo mediatore che di solito egrave lrsquoadulto (insegnante o genitore)
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 87
So-stare
nel conflitto
Sostare nel
conflitto
1 ridurre le ostilitagrave tra le parti
2 aiutare nella ricostruzione del dialogo
3 consentire ad ognuno di comprendere meglio i punti di vista dellrsquoaltro
4 identificare i bisogni e le posizioni delle parti
5 permettere di esaminare opzioni creative e possibilitagrave innovative
6 gettare le basi per lo sviluppo di una relazione nuova e attiva dopo il conflitto
7 offrire opportunitagrave flessibili e non rigide
8 coinvolgere direttamente gli antagonisti in un processo di matura responsabilizzazione
9 limitare al massimo danni e tempi nelle controversie
10 garantire spazi neutrali di ascolto ed accoglienza
11assicurare opportunitagrave di riservatezza
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 88
PENSARE SEMPRE AL
CONFLITTO COME UN
PROBLEMA DA GESTIRE NON
COME UNA GUERRA DA
COMBATTERE
questo primo livello riguarda il campo della PERCEZIONE una facoltagrave che nella Mediazione bisogna
imparare a ristrutturare per acquisire la capacitagrave di affrontare le situazioni di conflitto non
contrastandole ma assumendole sotto una prospettiva praticabile fondata sul recupero di risorse da
condividere
FRENARE LrsquoIMPULSIVITArsquo E
PRIMA DI AGIRE PROVARE
OGNI VOLTA A CONTARE
(FINO A 10)
questo secondo livello egrave legato al RITMO della RELAZIONE in genere sempre accellerato e superficiale
Nel conflitto egrave opportuno invece abituarsi a rallentare si entra cosigrave vicendevolmente in contatto e ci si
predispone meglio ad osservare e co prendere
EVITARE DI METTERSI A FARE
IL MURO CONTRO MURO
questo terzo livello investe lrsquoambito della TENSIONE Le parti antagoniste desiderano prevalere ad ogni
costo e anzicheacute privilegiare dinamiche di accordo sviluppano strategie negative di superioritagrave Ersquo
opportuno intervenire nellrsquoedificazione di una COMPRENSIONE ALTRA del conflitto indispensabile per
lrsquoabbassamento del livello di tensione
VALORIZZARE E RISPETTARE
LE RAGIONI E I CONTENUTI
ESPRESSI DALLrsquo ALTRO
questo quarto livello egrave collegato alle dinamiche di COMUNICAZIONE del momento Si consiglia di
evitare di fare riferimento a vicende passate e di avere soprattutto riguardo per quanto lrsquoaltro
esprime Non farlo contribuisce a generare ancor piugrave fastidi e circuiti di disagio
EVITARE DI RIMPROVERARE E
IMPEGNARSI AD ADOTTARE
METODI DI CRITICA
COSTRUTTIVA
questo quinto livello riguarda lrsquoarea del (PRE)GIUDIZIO Va evitato assolutamente un atteggiamento
che bolla in quanto porta a dinamiche di chiusura suscitando sensi di umiliazione Si lavora su
osservazioni non lesive mantenendo lrsquoattenzione solo sul problema e non come frequentemente accade
sulla persona
NON AVERE PAURA DI DIRE DI
NO QUANDO INVECE Ersquo
NECESSARIO
questo livello investe lrsquoambito della RESPONSABILITAlsquo condizione a cui egrave necessario educarsi per avere
atteggiamenti opportuni nei contesti adeguati Gli educatori anche a rischio di innescare dinamiche di
frustrazione che allontano i ragazzi da rapporti di amichevolezza hanno il dovere di dire no favorendo
cosigrave crescite di responsabilitagrave adulte con il tempo visibili
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme
Piano di formazione docenti AS 20182019 - Presentazione Laura Bellanova 89
Ipotesi questionario per rilevazione clima nella scuola
Sono unoa (precisare) Docente Alunnoa helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip
sono in questa scuola da ______ anni Durante questo mese
(precisare) Una collega compagnoa
una volta mai piugrave volte
1) Mi ha detto qualcosa di bello
2) Mi ha criticato
3) Ha parlato male della mia famiglia
4) Ersquo statoa molto gentile nei miei confronti
5) Ersquo statoa scortese
6) Mi ha insultatoa
7) Ha detto che me lrsquoavrebbe fatta pagare
8) Ha cercato di spaventarmi
9) Mi ha fatto domande stupide
10) Mi ha detto bugie (secondo me)
11) Ha parlato male con me di altrie
12) Ha cercato di mettere altri contro di me
13) Voleva che facessi del male ad altrie
14) Mi ha sorriso
15) Ha cercato di mettermi nei guai
16) Mi si egrave rivoltoa urlando
17) Non ha mantenuto il segreto su una mia confidenza
18) Mi ha evitato escludendomi da conversazioni ecc
19) Mi ha costretto a comportarmi male
20) Mi ha fatto perdere tempo con sciocchezze
21) Ha lavorato con me serenamente (oppure mi ha aiutato)
22) Abbiamo raggiunto un bel risultato insieme