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PERIODICO D’INFORMAZIONE TECNICA A CURA DI AUDIOGAMMA E AUDIODELTA - ANNO IV NUMERO 14 SETTEMBRE 2007 | ALTA FEDELTÀ | HI-END | AUDIO VIDEO | HOME CINEMA | CUSTOM INSTALLATION | SOFTWARE A/V |
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Gammadelta 14

Mar 13, 2016

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Audiogamma

Periodico d'informazione tecnica a cura di Audiogamma e Audiodelta
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In linea con la tradizione B&W, anche la Serie Custom Installation

rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia nel campo dei

diffusori. Un patrimonio che deriva direttamente dai modelli più

famosi e rappresentativi: il Nautilus e la Serie 800. Tuttavia con la

Serie Custom installation non sorgerà il problema di come

posizionare sistemi di altoparlanti di dimensioni impegnative,

quale tipo di finitura scegliere o addirittura come nascondere i

cavi. Ogni modello si istalla direttamente a parete o nel soffitto,

quasi a scomparire nella sua superficie. Così potrete apprezzare la

bellezza dei vostri ambienti ottenendo un suono invisibile al vostro

sguardo ma con una presenza in grado di emozionare il cuore e la

mente. Questa è musica. Dal modello Signature 8nt, pura

eccellenza audiophile in configurazione a tre vie, ai piccoli diffusori

coassiali a due vie CCM 50 per istallazioni a soffitto, la Serie

Custom Installation B&W offre una gamma di ben 24 diffusori per

ogni esigenza di ambiente, non solo domestico. La loro qualità

sonora vi capiterà di apprezzarla anche in una boutique o in un

hotel. Sarà facile riconoscere la ricchezza e la profondità del

suono B&W. Quasi un peccato non riuscire a vederlo.

www.audiogamma.it

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Diffusori Serie In Wall. Quasi un peccato non vederli.

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L’editoriale

"Il prodotto" per gli utenti piùesigenti che pretendono il massimosotto ogni punto di vista. Insommaquattro marchi importanti,fortemente innovativi e che cipreparano ad affrontare il futuroprossimo, fatto non solo di Hi-Fi eHome Theater tradizionale, maanche di modernità e diinnovazione. Modernità einnovazione che è necessariosupportare con prodotti seri eaffidabili e che siano, nei lorosegmenti di appartenenza, leader disettore. Noi di Audiogamma-Audiodeltad'altro canto non potevamosottovalutare un momento dimercato così importante, nel qualenuove tecnologie stanno fluendoall'interno di un mercato che hasenza dubbio bisogno di aria nuova.Siamo assolutamente confidenti chele nuove opportunità, datesoprattutto dai contenuti informatici,facciano avvicinare, o ri-avvicinare,appassionati nuovi e vecchi, giovanie meno giovani al nostro mondo,fatto di ascolto di qualità e digrande rispetto per la musica.Anche quest'anno, poi, abbiamoricevuto un EISA Award, assegnato aun prodotto Bowers & Wilkins, le685, diffusori eccezionali, che fannoparte delle neonata Serie 600.Andiamo davvero fieri di questaserie di diffusori che rappresentanola punta di diamante degli studi edelle ricerche fatte all'università delSuono B&W di Steyning, con lasolita straordinaria qualità ma nelrispetto di un prezzo estremamentecompetitivo.

Guido Baccarelli

Inizio di stagione molto intenso.Numerosi nuovi marchi sono infattientrati a far parte dell'universoAudiogamma-Audiodelta: daFatman fino a Trivum, passando perSlimdevices e Sooloos. Tutte realtàin qualche modo nuove per noi delgruppo. Fatman ha letteralmenteinventato, con grande successomondiale, la categoria degliamplificatori a valvole con dockingper iPod. Trivum è invece unmarchio tedesco con una tecnologiaestremamente sofisticata nei sistemimulti-room; versatili e ben costruitici hanno subito colpito per lacompletezza dell'offerta e la facilitànell'installazione. Squeezebox e lasua versione Hi-End Transporterrappresentano di contro la"rivoluzione", la porta versol'immediato futuro. La musicaoramai si fruisce sempre di più inmodo informatico e attraversomezzi informatici. Squeezebox eTransporter sono, in modi diversi, idue "ponti" attraverso i quali poterascoltare contenuti scaricati dallaRete, o semplicemente presentiall'interno del proprio hard-disk,tramite sistemi Hi-Fi. Siamo tra l'altro molto orgogliosi delfatto che un'azienda di grandidimensioni come Logitech abbiascelto proprio Audiogamma perdistribuire in modo esclusivo questidue prodotti. Sooloos, infine, è "il"vero e proprio caleidoscopiomusicale, il "pozzo dei desideri". Ingrado di contenere migliaia emigliaia di brani, tutti a disposizionedi "click". E’ un sistema di livellomolto elevato e di grande respiro;costruito con materiali pregiatissimie dotato di un design del tuttoesclusivo.

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La Serie 06 rappresenta per Rotel una grandesfida. La costante ricerca e l’affinamento dinumerosi progetti doveva infatti condurre allarealizzazione di nuovi componenti in grado disostituire quelli della leggendaria Serie 02migliorandone le performance. E non è statofacile. In linea con il Balanced Design Concept èstata dedicata ulteriore cura alla scelta dellacomponentistica e allo sviluppo di nuovecircuitazioni. Assoluta novità per gli amplificatoriè l’introduzione del circuito elettronico diprotezione dei diffusori, che elimina l’utilizzo deifusibili di uscita. Poi un nuovo lettore CD contecnologia a 24 bit per una migliore risoluzione eun sintonizzatore digitale DAB. Tutto questo peroffrire un suono eccezionale. Provate adascoltare e giudicate voi stessi. www.rotel.it

Un suono eccezionale.Senza eccezioni.

www.audiogamma.it

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In questonumero

Editoriale pag 3

Sommario pag 5

News pag 6

Bowers & Wilkins Serie 600 pag 12

Denon AVR-4308 pag 16

VPI TNT HR-X pag 20

Logitech Squeezebox e Transporter pag 24

Planar PD7010 pag 28

Bowers & Wilkins 802D | Classé Serie Delta pag 30

Fatman iTube182 pag 36

Le vie del suono. Germania pag 38

In libreria: i testi di Jeff Buckley pag 40

Le monografie di MusikBox: Led Zeppelin pag 42

I migliori rivenditori: Suonievisioni pag 46

Il software di riferimento pag 50

Lo specchio di Cassandra pag 54

GammaDeltaPeriodico d’informazione tecnica a cura di Audiogamma e Audiodelta

Anno IV - Numero 14 - Settembre 2007

Autorizzazione Tribunale Milano

Numero 433 del 14-06-2004

Direzione editoriale Guido Baccarelli

Direttore responsabile Giancarlo Valletta

Art director Andrea Penati

Grafica ed impaginazione XMedium

Collaboratori Marco Fullone, Ken Kessler, Anselmo Patacchini, Francesca Pieralli,

Roberto Missoli, Monica Vagnucci, Dario Vitalini, Marco Vivaldini, Lorenzo Zen.

Editore Audiogamma SpA Milano Italy Via Pietro Calvi 16

Telefono +39 02 55181610 [email protected]

Stampa AG Bellavite

Abbonamenti [email protected]

Spedizione PostaTarget

Copyright GammaDelta è un marchio registrato da Audiogamma SpA

Tutti i marchi, i marchi registrati e i nomi di prodotto citati sono di proprietà dei

rispettivi proprietari. © 2006 - Audiogamma SpA

Informazioni sul copyright

La riproduzione è vietata con qualsiasi mezzo analogico o digitale senza il consenso

scritto dell'editore. Sono consentite le citazioni a titolo di cronaca, studio o

recensione, purché accompagnate dall'indicazione della fonte "GammaDelta" e

l'indirizzo telematico "www.gamma-delta.it".

Contenuti

Salvo dove espressamente citato valgono le vigenti leggi sulla proprietà intellettuale.

Caratteristiche tecniche / strutturali e prezzi dei prodotti citati negli articoli possono

subire modifiche o aggiornamenti senza preavviso.

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News: le ultime novità

Fatman,amplificatori avalvole che legano laloro origine costruttiva alprestigioso marchio TL Audio.

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Fatman, una valvola per tuttiDa luglio Audiogamma distribuiscein esclusiva la Serie Fatman,amplificatori a valvole che legano laloro origine costruttiva al prestigiosomarchio TL Audio. Azienda di altaprofessionalità, TL Audio inizia nel1993 restaurando e rivendendovecchi apparecchi professionaliaudio di classe ed è diventata neltempo uno dei marchi diriferimento per le elettroniche avalvole. Nel 2006 viene lanciata laSerie Fatman, che si conquistavelocemente un ruolo di primopiano per le eccellenti prestazionitecnologiche e per la riproduzionesonora di qualità (5 stelle di WhatHi-Fi). La Serie, dotata ditelecomando per la docking iPod, sicompone del modello entry-leveliTube Valve Dock, costituito da unamplificatore a circuitazione ibridada 2x13W e da una docking stationper iPod e caratterizzato da qualitàdella riproduzione sonora edeleganza del design con un ottimorapporto qualità/prezzo. È disponibile anche nella versionecon diffusori di alta qualità a due vie

laccati neropiano.

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Sintoamplificatore A/VRotel RSX-1058Rotel non si ferma, e realizza ilnuovissimo sintoamplificatore A/VRSX-1058, diretta evoluzione dellostereofonico RSX-1052. RSX-1058,infatti, pur disponendo delle stesseperformance multi-room del fratellominore, e quindi della possibilità digestire in modo del tuttoindipendente 4 ambienti diversitramite sofisticati tastierini, è"anche" un eccellentesintoamplificatore A/V di ultimagenerazione, in grado di ottimeperformance sia audio che video.Scaler interno di elevate prestazioniche permette di ottimizzare

Burr Brown PCM1716E, vanta inoltretre modalità Random e funzioniavanzate di playback, queste ultimecaratteristica indispensabile per unsistema multi-CD. Il nuovo RCC-1055 consente poi molteplicifunzioni di programmazione edispone di uscita digitale ottica,analogica stereo e coassiale.Moderne circuitazioni per unariproduzione sonora ininterrotta e diqualità assoluta.Prezzo: 749 euro

News

Lettore multi-CD Rotel RCC-1055Lettore multi-CD Rotel RCC-1055Nuovissimo e perfetto il Rotel RCC-1055, lettore CD Changer a 5 CD.Qualità assoluta e convenienza, perun prodotto senza compromessi.Dotato del sistema Carousel, è ingrado di leggere CD con file MP3 oWMA su supporti CD-R o CD-RW,con un filtro digitale 8x per garantireun’eccellente riproduzione sonora.Dotato di un DAC, AdvancedMultilevel Noise Shaping con chip

perfettamente tutte le sorgenti videofino a una risoluzione di 1080p, 4ingressi/1 uscita HDMI per unamigliore e più agevole capacità diconnessione, e infine potenza diben 5x75W. Queste solo parte delleeccellenti caratteristiche cui è capaceRSX-1058, in grado di rivoluzionareil mondo delle installazioni multi-room di basso costo venendoincontro alle esigenze di unaclientela che pur apprezzando ilfratello minore RSX-1052,necessitava di un apparecchiocapace di ottime performancemulticanale nell'ambienteprincipale. Prezzo: 1.990 euro

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Estremamente performante, è dotato anche di tutte le funzioni Multi-Room dell’RSX-1052, ed è pertanto il più versatile apparecchio di questo tipo in commercio.

Sintonizzatore Rotel RT-1082Da Rotel il nuovo sintonizzatoreAM/FM RT-1082 con RDS e DABTuner integrati. Ancora un prodottoall'avanguardia e in grado di offrireuna resa timbrica nitida e cristallina,per l'appassionato che cerca e vuolesolo il meglio. Il DAB offre una

straordinaria varietà di canali e le 30preselezioni di cui è dotato ilsintonizzatore consentono unaagevole memorizzazione dellestazioni radio preferite. L'interfacciaRS232, di cui è provvisto questonuovo RT-1082, lo rende inoltrescelta ideale per l'installazionemulti-room. Prezzo: 850 euro

L’iTube è l’amplificatore più piccolo della serie Fat Man. Tecnologia ibrida e due telai,uno che funge da amplificatore vero e proprio e l’altro, invece, da docking per iPod.

Più potente e sofisticato il CarbonEdition, capace di 25Wx2 e cheintegra in un solo splendido chassisin acciaio nero carbonio sia ladocking che l'amplificatore vero eproprio. Disponibile sia senzadiffusori che con una coppia displendide casse nero laccato piùsofisticate di quelle fornite con ilfratello minore iTube Valve Dock.Sette valvole e 18W di potenza percanale caratterizzano iTube 182 conValve Dock (docking per iPod),amplificatore della gamma checonferma accuratezza estrema nellacostruzione e una riproduzionesonora di alta qualità, in grado dioffrire le migliori prestazioni siacome "semplice" amplificatore Hi-Fia valvole che in congiunzione conl'iPod. Versione di maggior pregio epotenza l'iTube 252 con Valve Dock:

nove valvole e 25W di potenza percanale assicurano una qualità diascolto suprema. Ma la versione Hi-End, la performance assoluta,appartengono al Fatman iTube 402con Valve Dock, capace di ben 40Wper canale e dotato di 4xEL34.Rifiniture di assoluto livello conacciaio laccato nero e pannellosuperiore bronzato che si alternanoper un look feeling unico eassolutamente originale.I prezzi sono di 499 euro per iTubeValve Dock, 699 euro per la stessaversione corredata di diffusori, 599euro per il Carbon Edition chediventano 799 euro nella versionecon le casse, 990 euro per il Fatman182, 1350 euro per il Fatman 252 e,infine, 1.990 per il top di gammaFatman 402.

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HyperSpike.

www.audiogamma.it

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News

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TrivumFinalmente Trivum non è più unnome estraneo al mercato italiano.Da luglio Audiogamma distribuisce iprodotti dell'azienda tedesca,tradizionalmente radicata nel multi-room più prestigioso e di qualità.Molti i prodotti a catalogo,caratterizzati da una completezzadell'offerta senza pari. Dalle centralifino ai music server, tutti disponibilicolor titanio o nero e in dimensionistandard da 43 cm o rack 19" esenza tralasciare numerosi tastierinie telecomandi per comando econtrollo. Molteplici le interfacce egli adattatori in grado di rendere ilsistema compatibile con qualsiasiesigenza, dagli MP3 fino ai comandidi trigger. Tutti i collegamentiavvengono, poi, tramite cavi-rete RJ45 in bilanciato, e pertantotramite il sistema è possibile coprireanche tratte lunghissime di cavo

Sooloos, il caleidoscopio musicalePer venire incontro alle semprecrescenti esigenze di music server diqualità superiore ad elevato valoreaggiunto, è nato Sooloos. Soolos èuna soluzione integrata che vede,nella sua configurazione minima,una unità di comando e controllodotata di lettore CD denominataControl One, il music server vero eproprio, il Control Store (duplicatoper questioni di affidabilità), concapacità da uno, due o tre terabyte,e, infine, il source one, unsofisticatissimo convertitore D/Amultiflusso da collegareall'amplificazione. Il sistema, anchenella sua configurazione baseprevede di poter essere "ascoltato"in numerosi ambienti diversi,costituendo così un impianto multi-room di livello assoluto. Massima èpoi l'espandibilità, e la capacitàquindi di Soolos di seguire senzaproblemi le crescenti esigenze delcliente. Si possono affiancare piùmusic server, aggiungere ulterioriconsolle di comando e controllo,disporre di un massimo di 32 flussiaudio diversi in uscita per altrettantiambienti da sonorizzare. Tutto è

curato nei minimi dettagli, sia dalpunto di vista estetico/costruttivoche funzionale, e progettato pergarantire la massima qualità audiopossibile. L'unità di controllo ControlOne, per esempio, è dotata di unosplendido display touch screen da17" dal quale è possibile non solonavigare all'interno della propriabiblioteca musicale visualizzandoaddirittura le copertine dei dischi,ma anche importare CD in pochiminuti, o personalizzare apiacimento la propria bibliotecamusicale. Si affiancano al ControlOne per il controllo del sistema, ilControl Micro che è un sofisticatotelecomando, o il Control Remotedotato di display da 7", sempretouch screen. I componenti a"contatto" con il segnale audio, equindi il Source One o in aggiunta ilSource Five e Source Micro, sonopoi dotati di convertitori D/A diqualità assoluta e di sistemi dialimentazione dedicati. I sistemi diimmagazzinamento Control Store,infine, oltre a essere duplicati, sonocostruiti secondo specificheestremamente stringenti e in gradodi offrire una affidabilitàpraticamente del 100%.

senza alcun rischio di interferenza.È anche disponibile un particolareamplificatore di potenza,alloggiabile i qualsiasi back box perdiffusori In-Wall di B&W, e"alimentabile" esclusivamente conil cavo RJ45 normalmente utilizzatoper i collegamenti. Trivum è poicompatibile con il protocolloConnex, e ciò lo rendeestremamente versatile. Tramiteesso, infatti, sarà possibile impartireal sistema semplici comandiattraverso una pulsantieracommerciale e grazie a un"ragnetto", un piccolo dispositivoelettronico che tramuta le pressionidei tasti in comandi per Trivum.Insomma, massima versatilità delsistema, che permetterà installazionicucite su misura per ogni esigenzae nel massimo rispetto della qualitàe dell'affidabilità, tipici del marchioteutonico.

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Classé realizza da sempre

componenti audio di assoluta

qualità. Il Processore Surround

SSP-600, il cuore di un sistema

Delta Classé, ne è un esempio.

Le morbide linee del suo chassis

privo di risonanze avvolgono

una circuitazione dal design

bilanciato che fa rivivere, nella

loro purezza originaria, la

musica, le colonne sonore e le

parole di un dialogo, tutto con

una sorprendente

tridimensionalità. Grazie alla

sua interfaccia touchscreen di

facile personalizzazione e alla

sua totale compatibilità con

tutte le sorgenti digitali, il

Processore Surround

SSP-600 costituisce

un’esperienza da vedere,

ascoltare e sentire.

A Different Classé

Processore Surround SSP-600

www.audiogamma.it

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News

Pregevole l’estetica quantotecnicamente perfetta le tecnologiae l’ingegneria costruttiva: woofer indotazione da 16cm, tweeter da2,5cm con cupola in alluminio e ilcondotto in bass reflex Flow-PortSystem anteriore. Tutto questo in unrapporto qualità/prezzo sbalorditivo,in grado di competere e superaretecnologie dai costi molto piùelevati. Insomma, un diffusore ingrado di rendere il suono e latecnologia più esclusivi alla portatadi tutte le tasche.

Diffusore B&W 685, il vincitore degli EISA AWARDSAnche quest’anno Audiogammaesibisce con orgoglio un ambitoriconoscimento da parte dell’EISA,B&W 685 è infatti risultatovincitore del premiocome migliordiffusore nellacategoriad'appartenenza.L'EISA, EuropeanImaging and SoundAssociation, èun’organizzazioneche raccoglie le piùimportanti testatespecializzated’Europa e contaben 50 membri provenienti da 20Paesi. Ogni anno, un accreditato“pannello” di giornalisti si riuniscea Ginevra nel mese di giugno perdecretare il vincitore in ognicategoria, che riceveràufficialmente il premio nel mesedi settembre. Per i nostri prodotti, come sipoteva pronosticare perl'eccellenza delle loro qualità,hanno quindi ottenuto il premiole nuovissime B&W 685. Incredibili sia per lo straordinariolivello qualitativo che perl’ineguagliato rapportoqualità/prezzo, che sarebberiduttivodefiniresoltantoconcorrenziale. Un riconoscimento che ciinorgoglisce, perché conferma lenostre aspettative e arricchisce il giànutrito carnet di premi che fa bellamostra di sé nella bacheca di casaBowers & Wilkins. Il 685 è il sistema più compattodella nuovissima Serie 600 ed èquindi particolarmente indicato pergli ambienti di piccole dimensioni,in cui saprà collocarsi in mododiscreto e non invadente, con ilfascino elegante e la classe cherende immediatamente riconoscibilii prodotti del marchio inglese.

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Il nuovoplayer Esoteric X-01D2 è dotato dellameccanica del due telai P-03/D-03. Garantisce prestazioniassolute grazie anche a circuiti diconversione allo stato dell’arte.

Il 685 è il diffusore dastand/scaffale piùsofisticato dellanuova Serie 600 diBowers&Wilkins.Woofer in kevlar da16,5 cm e tweeter concondotto nautilus da2,5 cm tagliati a 6dB/Oct per unrisultato stupefacente,senza dubbio ildiffusore da battereper tutta la direttaconcorrenza.

Lettore CD/SACD Esoteric X-01D2La nuova tecnologia Esoteric trae lapropria ispirazione dai modelli P-03e D-03, utilizzandone caratteristichecostruttive avanzate e segretiingegneristici vincenti. La meccanicadel player X-01D2 si distingue infattiper lo stesso sistema di caricamentoVRDS NEO, di cui èdotato il modello P-03, per una

tecnologia raffinata e funzionale. E proprio agli audiofili più esigenti èrivolta questa nuova creazione diEsoteric, che unisce l’eccellenza delprodotto di alta gamma a unamaggiore competitività sul frontedei costi. Il player è dotato inoltre diuna gestione dei canalicompletamente indipendente, perconsentire l’eliminazione diqualsiasi forma di diafonia.

Prezzo: 15.900 euro

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Chi pensava che dalla Serie 600si fosse ottenuto già tutto inquestione di rapportoqualità/prezzo, dovràricredersi. Il costruttoreinglese più blasonato, hainfatti tirato fuori dalcilindro importanti novitàche non passerannocertamente inosservate,in quanto andranno ainteressare una delleserie che maggiormente

La serie per tutti

ne hanno segnato il successocommerciale. Già conosciuta eammirata per l’equilibrio delleforme e per il rapportoqualità/prezzo assolutamentevantaggioso, uniti a prestazionid’eccezione, la Serie 600 sposa oggil’avanguardia di una tecnologiainnovativa dentro forme inedite ebelle. Il tutto a un costoestremamente competitivo sulfronte del mercato, praticamentesenza rivali tra i marchi e i prodottidisponibili in commercio. Estetica equalità, dunque, di livelloprestigioso e dal sapore dimodernità, che non mancherannodi confermare un successoannunciato.

Tutto in pocoQuesta nuova Serie 600 si basa sumolte nuove considerazioniprogettuali maturate negli anni daBowers & Wilkins, e sono frutto distudi completamente nuovi, apartire dalle pendenze di filtro,questa volta a 6 dB/oct, contro i 12

dB/oct utilizzati nella vecchiaSerie 600.

Nuova nella forma, superiore nelleprestazioni. Torna la Serie 600 diBowers & Wilkins completamenterinnovata e orgogliosa di mostrareuna tecnologia avanzata e pronta asoddisfare le richieste più esigenti.

Bowers & Wilkins Serie 600

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alle lunghe escursioni, eadottano una ogivarifasatrice di nuovodisegno, ancora piùefficace. La “ricetta” delKevlar per questa Serie600, ovvero la giustadose tra fibre e

materiale resinoso, ricetta dicui solo B&W è in possesso, èstata ancora perfezionatariuscendo a trovare unineguagliabile equilibrio trarigidità/leggerezza e capacitàdi assorbire le ondestazionarie concentrichegenerate dal cono.

Qualità inquantità

Ma in cosa consiste,dunque, questa Serie insieme cosìinnovativa e tanto saldamentelegata alle radici della tradizione?Innanzitutto il 685, diffusore dastand/scaffale vincitore delprestigioso EISA Award 2007, comemiglior prodotto nella categoria deidiffusori, a riprova dell’eccezionalità

costruttiva e dell’ottima resasonora offerte dallo storicocostruttore inglese. A fare coppiacon il vincitore, il 686, anch’essoprodotto eccellente, che derivadai modelli precedentemente sulmercato DM-600 S3 e la DM601S3, mentre il 685 che sicaratterizza come direttaevoluzione degli scorsi DM-601S3 e DM-602 S3. Per quantoriguarda gli aspetti strutturali, dipregevole fattura oltre che dieccezionale funzionalitàingegneristica, come già detto,entrambi questi diffusori sonocompatti e con lo stesso tweeterda 2,5cm con cupola dialluminio. Il 685 e il 686differiscono invece per ledimensioni fisiche, in primoluogo, e di conseguenza perquelle del woofer in dotazione:da 16,5cm il primo, da 13cm il

secondo. I due modelli sidifferenziano inoltre per il condottoin bass reflex, posteriore nel 686 eanteriore nel 685.

Bowers & Wilkins

Tweeter con magnetein neodimio compattoin luogo del ceramicoper avvicinare il piùpossibile ilcomponente al woofere aumentare l’angolodi emissione e laconseguente focalizzazione,nuovo condotto nautilusancora più lungo e ulteriorimigliorie al polo centrale delmagnete e ai materiali dellaflangia, per un componenteche fino a pochi anni fa eraimpensabile realizzare. Imidwoofer in Kevlar, i MID FSTe i woofer in carta e Kevlararricchiti in alcuni casi conuno strato dialluminio, sono poil’affinamento di molti anni di lavoroall’Università del Suono di Steyningsu questi componenti. Utilizzanotutti un cestello di nuovaconcezione che scongiuracompletamente le riflessioni vicine,hanno poli magnetici ancora piùpotenti ed estesi per venire incontro

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L'HTM62, uno dei due nuovi centrali Serie 600

Una scelta di sicuro successo dalpunto di vista acustico, condivisa datutte le nuove serie, e che porta aun notevole innalzamento dellaqualità; il prezzo da pagare è unamolto maggiore accuratezza nellaprogettazione dei componentiadottati. Ricordiamo, infatti, che lapendenza di 6dB/oct è un filtraggiomolto più dolce del 12 dB/oct, e nelquale la regione di interazione esovrapposizione tra i varicomponenti - in un due viewoofer e tweeter - è molto piùampia. Ciò vuol dire“semplicemente” che il tweeterdeve scendere molto in bassorispetto alla frequenza di cross-over, e il woofer altrettanto inalto; ne consegue che i duecomponenti (ma laconsiderazione vale anche per isistemi più complessi), in unfiltraggio detto del primo ordine(6dB/oct, appunto), devonopossedere caratteristiche di linearitàmolto oltre la frequenza di cross-over. Per fare un esempio banaleun tweeter della Serie 600 devescendere ben oltre i 2kHz, con unafrequenza di taglio fissata a 4kHz,altrettanto il mid/woofer saliràmolto oltre i 6kHz, a parità dei4kHz di taglio. Ciò porta numerosivantaggi, primo tra tutti ladisarmante semplicità del filtro checonsta, in questo caso, di un solocomponente per altoparlante, conimpressionanti vantaggi all’ascolto.

Nella Serie 600 quel componente èanche selezionato, e ciò facendo siottiene il massimo risultatopossibile, quasi come se il filtro“non ci fosse”. Ma, dicevamo, unaconfigurazione del generepresuppone una “catena” dellaqualità assoluta. Ebbene tutta lanuova Serie 600 si basa sucomponenti di nuova concezione,che nulla prendono in prestito dalpassato.

La nuova Serie 600 è totalmente rivoluzionaria, materiali innovativi e splendido design per diffusoridestinati a un grande successo di pubblico

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Il più compatto deisistemi presenti,questo 686, èparticolarmenteindicato per i piccolilocali, in cui troveràuna collocazioneideale assolutamentenon invasiva e non invadente,armonizzandosi in manieradiscreta e perfetta. Modellipiù evidentemente dissimilisono, invece, i due diffusorida pavimento: il 684, chesostituisce il DM-603 S3, e il683 top di gamma, che devele sue origini al DM-604 S3. Il684 è un 2 vie e mezzo contweter da 2,5cm con cupolain alluminio e 2 woofer inKevlar da16,5cm. Il 683 èun tre vie classico, ed è il diffusorepiù economico della gamma B&W

dotato di midrange FST™da 15cm e, a completarela dotazione, lo stessotweeter a bordo degli altridiffusori, e 2 woofer inKevlar in alluminio da16,5cm. Tecnologia

applicata anche ai canalicentrali, con il nuovo HTM-62che sostituisce il modello LCR-60, e con l’attuale HTM-61,innovazione del precedenteLCR-600. L’HTM-62 è un duevie con tweter da 2,5cm concupola in alluminio e 2 wooferin Kevlar da 13cm. Il nuovocanale centrale HTM-61, contweter da 2,5cm con cupola inalluminio, e per il woofer in

Kevlar da 16,5cm, èdotato, come già il

683, del midrangeFST™ da 15cm, a conferma di

un prodotto che unisce

caratteristiche costruttive eprestazionali eccellenti e un prezzoassolutamente concorrenziale.Novità sostanziali, quindi, cheinteressano anche i subwoofer dellaSerie caratterizzate da un comunedenominatore che può essereindividuato nell’amplificazionedigitale in classe D Ice Poweradottata per tutti i modelli, chegarantisce dimensionimaggiormente compatte separagonate a quelle realizzate inpassato. Si chiamano ASW-608,ASW-610 e ASW-610 XP e prendono

il posto rispettivamente dei modelliprecedenti ASW-600, ASW-650 eASW-675L. I recenti ASW-608 eASW-610 condividono il medesimoamplificatore incorporato da 200W,differiscono invece per ledimensioni del woofer: da 200mm ilprimo, da 250mm il secondo,entrambi in carta/Kevlar. L’ultimosubwoofer della Serie, denominatoASW-610 XP, si distingue, invece, dalpunto di vista costruttivo, per unwoofer a doppia bobina da 250mmpilotato da due amplificatori da200W ciascuno.

Bowers & Wilkins

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In vetrinaGamma nuova, colori nuovi. Perquesta Serie 600 gli elevati standarddi progettazione si accompagnano aun’offerta molto più variegata nella

scelta delle finiture, affinchél’estetica possa sposarsi

perfettamente con ilcontemporaneodesign degli

arredi, incontinuaevoluzione.

Quattro sonoi colori

Bowers & Wilkins

disponibili: il frassino nero e ilrovere chiaro che già eranonella Serie precedente e inuovi ciliegio chiaro ewengé. Perchéun diffusoreè ancheunmobile,con unasua formae una propriacollocazione nello spazio chedovranno essere il più armonichepossibile per saper offrire un valore

aggiunto e ben integratoall’ambiente. Ecco perché B&W hafama di essere tradizionalmenteattenta a non lasciare che unprogetto acustico perfetto siaracchiuso in un’esteticaapprossimativa. Ildesign

strutturaledella nuova Serie600 appare giàcaratterizzato da estremaaccuratezza tecnica a iniziare daipannelli frontali, fatti di superficie

opaca e morbida al tatto e con lacompleta eliminazione di ogni vitein vista attorno agli altoparlanti, oltre

alla flangia inalluminio

spazzolato deltweeter con il logo

diamantato. Il risultato èun’estetica essenziale e

minimalista, sobria edelegante.

Assolutamentediscreta e non invasiva

eppure cosìstraordinariamente

presente dentro la stanza.Piccoli grandi gioielli daesposizione, fatti per farsi

guardare e non soloascoltare.

Il tweeter in comune a tutta la serie èstato frutto di lunghi studi che si sonoispirati alla Serie 800.

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Avete letto bene, l’ultimo tenuebaluardo, l’unica barriera rimasta traaudio/video e multimedialità èfinalmente abbattuta.

Il sintoampli del futuro

Diretta evoluzione dell’AVR4306acclamato da pubblico e criticacome il migliore e più completoapparecchio in commercio nella suaclasse di appartenenza, questo AVR-4308, pur perseguendo letracce del suo predecessore, neamplia notevolmente le funzionalitàe le possibilità operative, rendendola macchina una vera e propriacentrale multimediale audio/videocon piena connettività di Rete, siavia cavo che wireless.

Denon AVR-4308

L’anello di congiunzione, il traitd'union, tra tutti i possibili contenutiin Rete e/o quelli sul classicosupporto fisico CD o DVD èfinalmente tra noi, e si chiama DenonAVR-4308. Se il suo predecessorepoteva già fregiarsi di moltecaratteristiche multimediali, questonuovo AVR-4308 “è” la multimedialitàfatta sintoamplificatore. È l’apparecchio che abbatte ognibarriera, e rende possibile ogni cosa.Come fa ? Semplicementepossedendo qualsiasi tipo di ingressoe interfaccia possibile per collegarsisia al mondo “tradizionale”audio/video che a quello informaticoin senso stretto. Quindi Ethernet, Wi-Fi, USB, conpossibilità di montare dischi HDD ecollegarsi con più di 7000 stazioniInternet radio (MP3/WMA) e dall’altrauna pletora impressionante diingressi sia audio che videotradizionali. Ma questa è “solo” unaridottissima parte di ciò che offre ilDenon AVR-4308; già, esso è “anche”- ma forse prima di tutto - unsintoamplificatore di ultimagenerazione, del più grosso marchioal mondo che fabbrica questi piccoli -si fa per dire - grandi gioielli.

AVR-4308 conserva lo splendido look Denonper i sintoamplificatori Top di Gamma. Unicaconcessione al nuovo, la forma arrotondatadella parte superiore del pannello frontale.

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Top digammaL'AVR-4308 è il nuovosintoamplificatore top di gammadella Denon, che ricordiamo essereuno tra i maggiori costruttori almondo non solo per questo tipo dielettroniche, ma anche di DVDplayer, di sistemi Hi-Fi, All-in-one, eultimamente di cuffie prestigiose, trale quali è impossibile nonmenzionare la splendida AH-C5000con padiglioni in legno. Insommaun novero di prodotti tecnologici dielevatissimo livello e tuttiestremamente apprezzati dalpubblico. Dove Denon dettamaggiormente legge, però, èproprio nel segmento deisintoamplificatori e degliamplificatori audio/video e lerealizzazioni che portano la suafirma fanno letteralmente da trainoa tutto il mercato, il qualeaffannosamente si adatta, sempresuccessivamente, alle numerosemigliorie introdotte dal colossogenerazione dopo generazione. È stato il caso, tanto per citare una

comparto video analogico, con treingressi Component, e addirittura 7SVideo e composito. Oltre agli input audio digitali viaHDMI 1.3, è possibile cablareall’AVR-4308 numerosi sorgentidigitali, e in particolare quattro suattacco ottico e tre su coassiale, ed èpossibile invece prelevare il segnaledigitale in uscita solo da due ottici.Numerosi gli ingressi audioanalogici presenti, tra cui un ottimoPhono dove poter collegare ilgiradischi, e per le uscite sonopresenti le 7.1 preamplificate dacollegare a eventuali sezioni finaliesterne.

funzionalità, delsistema di set-up

automatico tramite microfono,adesso introdotto anche nei modellieconomici, e che Denon per primaha proposto nelle sue macchine.Oramai è scelta obbligata di unqualsiasi apparecchio di questo tipo.Ma questo AVR-4308, più del suopredecessore AVR-4306, è destinatoa lasciare un segno indelebile nellastoria evolutiva di questo tipo diapparecchi, vediamo perché.

Centrale multimedialeEsso infatti è in grado letteralmentedi divenire, come dicevamo, lacentrale multimediale dell’interoappartamento, potendosi non solointerfacciare con ogni tipo disegnale oggi presente in casa, maessendo anche dotato di funzionievolute multi-room addirittura condoppio telecomando fornito acorredo. Due porte USB in grado dimontare un player multimediale oun HDD, interfaccia Ethernet, Wi-Fi,internet radio (con più di 7000stazioni) con una compatibilità

verso qualsiasi tipo di file, equindi MP3, WMA, WAV, FLAC,AAC, WMA Losless. La macchina ètotalmente controllabile via Webanche da remoto, semplicementetramite un browser Internet o permezzo di una nuova e splendidaGUI (Graphical User Interface) consistema di aiuto a video, ed è dotata- lo accennavamo - della possibilitàdi gestire una seconda zona multi-room con telecomando fornito acorredo. A proposito, poi, delle suecapacità in quanto“sintoamplificatore” vero e proprio,ebbene l’AVR-4308 è in grado graziealle interfacce HDMI 1.3 di gestiresia il video che l’audio in HD ed èdotato di convertitori Dolby TrueHD e DTS HD Master coadiuvati dachip D/A a 192kHz/24-bit. Tre gliingressi per due uscite HDMI 1.3che possono essere convogliate aun plasma/LCD e a un proiettore eche si abilitano automaticamentequando sentono la presenza deldisplay funzionante (anchesimultaneo). L’up-scaling del segnalevideo è fino a 1080p, ed èassicurata dall’ottimo chipsetFaroudja; incredibile, poi, il

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Denon

Due telecomandi in dotazione, di cui uno abilitato al controllo di una seconda zona che il sintoamplificatore è in grado di gestire in modo completamente indipendente.Notare il display molto ampio e leggibile dell'AVR4308 dal quale è possibile controllare completamente ogni funzione dell'apparecchio.

AVR-4308 è in grado di collegarsi in Wi-Fi con qualsiasi apparecchiaturainformatica, ed è pertanto dotato di unaantenna fornita a corredo che glipermette questa funzione. Oggi con questo sintoamplificatore ognibarriera tra il mondo informatico equello dell'Audio/Video è statacompletamente abbattuta .

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sonorizzare, con le funzioni multi-room, una qualsiasi altra stanzadell’appartamento. Tutto con questomezzo è prima di tutto semplice;potremmo definirlo “a portata diclic” per quanto questa definizionepossa sembrare abusata, madavvero con lo splendidotelecomando OLED e il display o lagrafica GUI si salta da una funzioneall’altra come se nulla fosse, e iltutto appare molto intuitivo. Daicontenuti in Rete, al film in HD, allanormale fruizione con la musica,questo “gigante buono” permetteogni cosa senza dover più di tantoimpazzire, e con una qualità moltoelevata.

ConclusioniQuesto AVR-4308 sancisce unnuovo standard per isintoamplificatori alto di gamma.Dotato di funzioni multimediali a360°, è in grado di leggere eriprodurre qualsiasi filemultimediale, come di essere unimpeccabile e potentissimosintoamplificatore audio/video coninterfacce HDMI 1.3 e decodificatoriaudio HD.

La potenza di uscita è di ben140WX7, con la possibilità diassegnare due sezioni finali allaseconda zona multi-room o alla bi-amplificazione passiva dei canalianteriori L e R per le massimeprestazioni in stereofonia.

Insomma una macchina definitivaper chi è alla ricerca dell’assoluto.Un assouto che, tra l’altro, non solocavalca il presente ma anche ilfuturo almeno prossimo, vista laincredibile dotazione in fatto dimultimedialità.

Denon

A proposito di prestazioni, il tools ditaratura automatico è assicurato daun nuovo microfono e daglialgoritmi Audissey Multi EQ XT,estremamente più potenti deiprecedenti. Ultima chicca tra le piùimportanti (per l’AVR-4308 ce nesarebbe da parlare per un numero

di pagine incompatibile conqualsiasi pubblicazione) la presenzadi un tuner DAB che si affianca aquello RDS già normalmentedotazione di qualsiasi apparecchiodi questo tipo.

Tutto sotto telecomandoUna prova di utilizzo e ascolto unpo’ diversa dalle altre. L’AVR-4308,infatti, oltre a essere un incredibilesintoamplificatore “classico” è ancheun media-player molto potente eversatile. Con esso è possibileascoltare qualsiasi brano presentesu HDD in Rete o USB, e inqualsiasi compressione, come anchele radio Web. E permette infine di

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Caratteristiche tecniche:Potenza: 140Wx7 su 8 ohm da 20Hz a 20kHzSezione preamplificazione:Impedenza/sensibilità Phono: MM 2,5mV/47kohmsImpedenza/sensibilità linea: 200 mV/47kohmsUscita/impedenza audio out: 1,2V/10kohmIngressi: 4 HDMI | 3 Component | 7 SVideo | 7 composito |10 analogici | 4 ottici | 3 coassiali | 1 Ethernet | 1 Wi-Fi | 2 USB |1 iPod Ready (con ASD-1R non fornita).Uscite: 2 HDMI | 2 Component | 3 SVideo | 3 Composito | 2 analogico| 2 digitali ottici | 1 pre-out 7.1.Prezzo: 2.850 Euro

Ingressi e uscite di qualsiasi tipoe in quantità. HDMI ovviamente1.3 per il video, Ethernet per laparte informatica e addiritturaun ingresso phono per ilgiradischi. Cen'è davvero percoprire qualsiasi tipo diesigenza.

L'antenna a corredodell'AVR-4308 per il Wi-Fi.E' la prima volta nellastoria che unsintoamplificatore vienedotato di una funzione diquesto tipo.

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Achim Schulz è il MarketingComunication Manager di DenonEuropa, ed è probabilmente uno trai più "attivi" anche nellaprogettazione e implementazionedei prodotti sul mercato. Abbiamopensato di intervistare proprio lui,visto che è tra i dirigenti a noi piùvicini e tra i maggiormenteinfluenti. Nessuno meglio di luipoteva darci le risposte piùinteressanti ed esaurienti dapubblicare sul nostro periodico.Gammadelta: Qual è l’ingrediente“segreto” del successo di Denon?Come fate ad anticipare sempre letendenze del mercato nel mondo?Achim Schulz: La nostra filosofiaè il "potere dell'integrazione".Questo significa gestire conpassione sia l'esperienza cheabbiamo maturato negli anni sia lenuove tecnologie. Evidentemente gliappassionati stanno rivolgendomaggiormente il loro interesse versoil download dei contenuti piuttostoche verso il classico acquisto dei CDe DVD, quindi abbiamoriconsiderato l'attuale ruolo esignificato dei sistemi di HomeEntertainment. I nostri ultimiprodotti riflettono tale cambiamentoe continueremo il nostro sviluppo inquesta direzione.Gammadelta: Il modello AVR-4308 è un ricevitoremultimediale, un concetto diversorispetto al “normale” ricevitore e giàin parte intrapresa con AVR-4306. Perché questa scelta? Anche i sintoamplificatori più

economici diventerannomultimediali?Achim Schulz: AVR-4308 èprogettato per essere il centro di unsistema di Home Entertainment.Attualmente, AVR-4308 è molto piùche un ricevitore multimedialeavanzato. Per migliorareulteriormente la qualità del suonoabbiamo completamenteriprogettato, e con molto successo,il modello AVR-4308 rispetto adAVR-4306. Abbiamo usato nuovicomponenti e aggiunto un circuitostampato tipo PC a sei strati peravere un percorso del segnale piùbreve. Il risultato è una riproduzionedel suono estremamente realistica.Avevamo iniziato ad aggiungerefunzioni di network a un AVRDenon già due anni fa con AVR-4306. Il modello AVR-4308continua questa filosofiamigliorandola sensibilmente. Dauna parte con l’ultima tecnologiaWi-Fi, dall’altra affinando ilcollegamento al network. Formatimusicali senza perdita di dati chel’AVR4308 è in grado di suonare,come FLAC e WMA LOSSLESS,potranno convincere anche gliaudiofili più scettici. Per offrire alcliente un facile accesso all’archiviomusicale registrato sul PC e anchealle diverse funzioni diaggiornamento, abbiamo sviluppatouna nuova e avanzata interfacciagrafica molto semplice da utilizzare.AVR-4308 è poi equipaggiato persupportare l’HDMI 1.3a e gli ultimiformati musicali HD, come DTS-HD

Denon

Master Audio e Dolby True HD. Se imodelli più economici sarannomultimediali per adesso non lo so,ma non nell’immediato futuro.Denon non accetta compromessi intermini di qualità del suono e ilcosto dei circuiti di network èabbastanza elevato, Per l’accesso alnetwork da parte dei modelli piùbassi di AVR, abbiamo sviluppato untipo di network aggiuntivo. Si trattadi una docking station per iPod conprestazioni di audio streaming eaccesso alle stazioni radio Internet.Gammadelta: Ci sarà un nuovoricevitore con HDD incluso? Qual èla nuova tendenza per questo tipo diprodotto?Achim Schulz: Noi riteniamo cheun PC con una grande capacità didisco fisso sia la cosa migliore inassoluto per i contenutimultimediali. Il cliente può ancheutilizzare un PC o un MAC portatiliper il caricamento del brani. Stogiusto pensando a iTunes di Apple,che costituisce il database per ilproprio archivio musicale completo.Ma il PC o MAC non offrono qualitàaudio e video soddisfacenti. Quindiè logico lasciare l’aspetto dellamemoria dei contenuti multimedialiai computer, e per noi di Denonconcentrarci su funzioni e circuitiavanzati che offrano al cliente unaqualità audio e video superba.Gammadelta: Ci saranno alcuniprodotti Denon esclusivamentemultimediali?Achim Schulz: La differenza fraAudio/Video puro e un prodottomultimediale è per certi aspettimolto sottile. I due mondiprocedono insieme, di pari passo.Un altro esempio di questatendenza sarà una nuova e versatiledocking station per iPod Denon, acui ho accennato anche prima, e chefunzionerà anche come audiostreaming client e Internet radioclient. Essa può essere usata sia conqualsiasi sistema Hi-Fi/AV che conaltoparlanti attivi. Funziona quindi

come client multimediale, e offrirà laperformance audio/video a cuiDenon ha da sempre abituato i suoiclienti.Gammadelta: Quale sarà il futurodel settore A/V secondo il punto divista di Denon?Achim Schulz: Prima di tutto vorreisottolineare che la riproduzione dimusica e video esattamente come laintende il creatore dei contenuti èfondamentale per Denon. Questaprerogativa rimarrà nel tempo. Ma ilruolo dei principali sistemi A/Vcambierà drammaticamente.Connettività ai network e ai sistemidi custom installation diventerannomolto importanti. Perché ilcontenuto accessibile online èenorme, se comparato ai dischi CD eDVD, e l’interfaccia utente peresplorare l’archivio multimediale èun punto chiave fondamentale sucui lavoreremo.Gammadelta: Sappiamo che èancora un segreto. Ma puoi darciqualche anteprima su quale sarà lostandard HD che Denon sceglierà?Achim Schulz: Il nostro obiettivo èoffrire ai clienti il meglio in termini diaudio/video da qualsiasi sorgente econtenuto multimediale. Poichéesistono due formati di dischi HDconcorrenti, in questo momento ilplayer perfetto, per quanto ciriguarda, è quello in grado diriprodurre tutti i formati. Poiché ci sono molte difficoltà elimiti tecnici attualmente non siamoin grado di introdurre un player HD,e per ora non abbiamodefinitivamente scelto il formato HD-DVD o Blu-Ray, anche se ci stiamoorientando verso quest'ultimo.Introdurremo il nostro primo playerin HD, in versione noncommercializzabile, alla fiera IFA diBerlino che inizierà a settembre.Restate sintonizzati!

L’intervistaAchim Schulz

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Il più bello

L’HR-X è il giradischi top di gammadell’americana VPI. Oltre a offrireprestazioni di assoluto riferimento, è“anche” uno tra i più bei giradischi incommercio. Pochi possonopermetterselo, ma tutti lo notano perle sue forme particolari, l’alternanzadi superfici specchiate e nere laccate,e un fascino indubbiamenteparticolare e unico. Chi lo ascolta,poi, tende a dimenticare la bellezzaesteriore e ne apprezza le qualitàsoniche, praticamente insuperabili.

Da allora sono passati molti anni,anni serviti a Harry per perfezionarela sua passione e per tramutarla inun lavoro e in una azienda, la VPI,che è la fabbrica di giradischi hi-endpiù famosa al mondo. Il catalogoofferto vanta ben 7 modelli di lettoriofferti con differenti rifiniture edotazioni, 4 diversi bracci, numerosiaccessori e due macchine lava-dischi, una automatica molto invoga tra gli appassionati, e unasemi-automatica, meno comoda manon certo meno efficace.

Tutto al massimoL'HR-X è un ingombrante giradischia base rigida, che supera i 70cm dilarghezza. La piattaforma che locostituisce, costruita attraversol'interposizione di strati di medite-alluminio-medite a formare unpesante sandwitch, è laccata nera aspecchio - tipo pianoforte perintenderci - ed è davvero splendida.Appoggia su quattro strutture inacciaio satinato, dove sonocontenuti altrettanti cuscini ingomma gonfiati ad aria compressae che a loro volta gravano surobuste strutture troco-piramidaliche fungono da piedini. Sullasinistra è poi ricavato lo spazio peralloggiare la struttura motore, che èuno dei punti di eccellenza diquesto giradischi. Un massicciomonolite dove è ricavato lo spazioper i due propulsori sincroni e perla puleggia centrale in metallo pienoimperniata attraverso un grossoperno rovesciato, che raccoglie larotazione trasmettendola al piatto.Con una struttura del genere siottengono numerosi vantaggi. Primadi tutto un "effetto volano"notevolissimo, e poi la sicurezza che

Il titolare della VPI, Harry Weisfeld(intervistato sul numero 12 diGammadelta) è il genio ispiratore diquesto HR-X, giradischi diriferimento assoluto dell’aziendaamericana e che rappresenta lasumma dei tanti anni di militanzanel settore della VPI, in generale, edi Harry in particolare. Appassionatodi musica e giradischi fin dallontano 1955, quest’ultimo mise lemani su un lettore ad appena 10anni, nel 1958, smontandocompletamente il Garrard del padre,e rimontandolo “dimenticandosi” lametà dei pezzi. La sua passione èstata sempre quella di migliorare leprestazioni soniche di tutto ciò chegli passava per le mani, e fin dapiccolo si accorse che ogniintervento, anche minimo, avevaun’incidenza importante sulleprestazioni soniche.

VPI TNT HR-X

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normalmente in uso. Grazie allasemplicità del sistema unipivotrisulterà estremamente semplicesmontare un insieme canna/testinae montarne un altro, esclusivamentevariando il VTA. Tale operazione èmolto semplificata anche dalconnettore a norme militari che siattesta al box posteriore dove sonopresenti i pin di uscita del giradischistesso. Il braccio è perfettamentebilanciato tramite due contrappesiposti a destra e a sinistra dellatorretta che evitano, unitamente allaparticolare forma del robustocontrappeso, le fastidioseoscillazioni longitudinali tipiche deisistemi unipivot. Il cablaggio del

braccio è effettuato con cavospeciale in argento Nordost Valhalla,destinato ai migliori bracci dellaSerie JWM; tale cavo offre lamassima morbidezza per nonostacolare neanche minimamentegli spostamenti del gruppobraccio/testina, e congiuntamente laminima resistenza elettrica al fine ditrasportare al meglio i bassi segnaligenerati dalle cartucce.L'alimentatore separato SDS -compreso nella dotazione -permette non solo di regolare lavelocità di rotazione tra 33 e 45 giri,ma anche di aggiustare finemente lavelocità di rotazione con l'aiuto diuno stroboscopio fornito a corredo.Una grande caratteristica di questoHR-X è la scarsa manutenzione dicui ha bisogno. E ciò sia in terminidi lubrificazione (a corredo tuttoquello che serve per decine d'annidi impeccabile rotazione) che ditarature e messe a punto,praticamente nulle, vista lapresenza, da una parte dei cusciniad aria di appoggio e dall'altra delbraccio unipivot privo di sistemi diincernieratura. Interessante anche iltavolino VPI disponibile comeaccessorio e in grado di accogliereSDS nel ripiano sottostante e HR-Xsu una grossa base in medite doveè ricavata un'isola disaccoppiatameccanicamente tramite un'asola ingomma per il gruppo motore.

nessuna vibrazione generata daimotori possa raggiungere le altreparti del giradischi. Un'altraattenzione progettuale è stata quelladi porre il blocco il più vicinopossibile alla struttura giradischi verae propria, minimizzando così levibrazioni delle due corde dicinghia, queste ultime ovviamentesiliconiche e in grado di offrire ungrip notevolmente maggiore aconfronto delle classiche fettucce. Ilpiatto girevole è in acrilicosemitrasparente satinato e su diesso è posto un pesante anello inmetallo guarnito da due o-ring ingomma che funge, insieme alclamp, da spianatore del disco. Ilperno - il cuore del giradischi - èrovesciato e utilizza una grossa sferadi acciaio prigioniera e lubrificatatramite grasso, del tutto simile aquella adottata dal volano nelgruppo motore. L'HR-X è disponibilesia senza braccio montato che nellaversione - quella in prova - conJWM 12.7 Plus cablato NordostValhalla. Tutti i bracci VPI, compresoquesto 12.7 sono unipivot, e quindi

con un unico punto di contatto tra labase e il braccio vero e proprio; unasorta di "chiodo" appuntito sulquale la canna appoggia. HarryWeisfeld è un fanatico di questosistema, e lo adotta perché è l'unicoin grado di assicurare la massimacoerenza tra esemplari diversi. Ognibraccio JWM che esce dalla fabbricaha esattamente il medesimo gradodi frizione. Lo stesso non si può diredi tutti gli altri sistemi che, perquanto molto precisi, sono sempredotati di meccanismi di serraggioche con il tempo e/o la temperaturapossono stringersi o allentarsi.Canna lunghissima, quasi 13",quindi, per questo JWM 12.7, agaranzia di un errore di tracciamentovicino allo 0. Molto efficace, poi, ilsistema di regolazione del VTA(Vertical Traking Alignment) adottato,con ghiera numerata e che permettedi poter montare diverse canne etestine in modo molto semplice.Ricordiamo ai lettori che è infattidisponibile come accessorio la solacanna, sulla quale poter montareuna testina diversa da quella

VPI

La base che costituisce l'HR-X è un sandwitch di medite-alluminio-medite che poggia su supporti isolanti di grandi dimensioni. Una soluzione molto efficace dal punto di vista sonico e che ha visto successivi miglioramenti nel corso degli anni.

Il braccio JWM 12.7 memorial da 12,7" con cablaggio Nordost Valhalla è una dellepunte di diamante di questo giradischi. Affinato nel tempo, questo elemento di tipounipivot può praticamente definirsi perfetto.

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strumento di riproduzione, inquesto caso è del tutto“trasparente”. Estremamente bello e performante,HR-X è anche un giradischi che nonrichiede particolare manutenzione e

AscoltoL’HR-X è un oggetto unico. Parlare dicaratteristiche, di propensioni,appare inutile. Questo giradischi“suona”, semplicemente, la musica.Appare quindi riduttivo descrivereun ascolto di un oggetto che non sifa ascoltare. Perché non si avverte lasua presenza, non si “sente” il suointervento nella riproduzione dellamusica. Si gode di essa, e basta. Ciòè quello a cui qualsiasi strumento diriproduzione dovrebbe tendere: perHR-X è tutto naturale. Non sipossono usare i “soliti” aggettivi.Nulla basta per descrivere ciò che,appunto, non si può descrivere. E lacosa bella, affascinante, il verotributo alla musica che fa questooggetto, è il fatto di suonarequalsiasi contenuto senza mettere inevidenza le carenze nell’incisione. Eallo stesso tempo HR-X ha ilmassimo rispetto del silenzio.Quando una nota decade, quando

che permette, moltosemplicemente, di poter sostituire lacanna e quindi la testina. Si potràpertanto scegliere con qualecartuccia ascoltare cosa, per ilmassimo sofismo possibile.

VPI

la musica non c’è, se un pienissimofinisce, HR-X non continua asuonare una risonanza o unadistorsione, sta zitto. È come nonaverlo; questa notazionedifficilmente è stata fatta tra lenostre pagine, per quanto schierate,e quelle volte lo abbiamo semprefatto pesando bene la valutazione.Con una eccellente testina, e laBenz LP Ebony è una tra quelle, siraggiungono vette di “piacere”uniche, dove non esiste un rapportocon lo strumento di riproduzione -se non di appassionata venerazione-, bensì esclusivamente con ciò chesi ascolta.

ConclusioniUn giradischi eccezionale, quindi,“purtroppo” dedicato solo ai pochiche possono permetterselo, e tra ipochi interpreti di una musica purae cristallina, dove è, appunto, solo lamusica a recitare e non lo

Caratteristiche tecniche:Sistema: telaio rigidoTrazione: doppia cinghia con motori separatiVelocità: 33/45 giriBraccio: unipivot con canna da 12,7”Connessione: attraverso box dotato di RCAAppoggio: sistema di coni e cuscini ad ariaAlimentazione: separata con sistema SDSPrezzo:Versione con braccio JWM12.7i: 14.500 euroVersione senza braccio: 11.700 euro

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Uno dei 4 cuscini in gomma gonfiati ad aria compressa sui quali poi poggiano i 4supporti che a loro volta disaccoppiano il giradischi dal piano di appoggio. Un sistemadi grande efficacia.

Il JWM 12,7 è un braccio Unipivolt con una canna particolarmente lunga, tra le piùestese in commercio. Questo permette di contenere al minimo l'errore di tracciamento.

Il box connessioni che accoglie il cablaggio Nordost-Valhalla del braccio, tramite unmini-din professionale, e lo "tramuta" nei due classici RCA.

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Convergent. Quando il suono è tutto.

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JL2 SIGNATURE MKII FINALEConvergent Audio Technology torna ad affascinarci.Il finale di potenza JL2 Signature MKII, da 2x100W su4/8 ohm, è una scoperta che si rinnova, con la suastraordinaria capacità di armonizzare i contrasti: forza edolcezza, velocità e controllo, costruzione possente eriproduzione sonora agile ed ariosa. Prestazioni allo statodell’arte per una timbrica perfetta. Uno splendidoesempio di tecnologia hand-made, ulteriormentevalorizzato in unione al leggendario preamplificatore avalvole SL1, oggi nella sua ultima, esclusiva versione MKIIUltimate.

PRE SL1 MKII ULTIMATE

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L’anello che mancava

Novità per l’alta fedeltà, che nonpuò più fingere di ignorarel’universo della musica in Rete. DaLogitech, due player wireless cheriproducono contenuti digitali conelevata qualità: l’entry-levelSqueezebox e la versione hi-end, ilfratello no-compromise Transporter.Se avevate dubbi che dal mondodigitale si potesse ottenere il meglioin termini di riproduzione sonora, viconvincerete del contrario grazie adue prodotti innovativi e senzaprecedenti.

Il fenomeno Internet non siesaurisce. Anche oggi chepensavamo non potesse riservarepiù sorprese, continua a creare, acercare, a offrire soluzioni nuove efunzionali e, cosa fondamentale,sempre estremamente popolari.Ecco allora che la musica fruita dalWeb, da operazione appannaggio diuna nicchia di fedeli che hapionieristicamente sfidato le leggidel mercato con i diritti esclusivi eassolutamente intoccabili sulleetichette, diventa fatto di tutti,sempre più condiviso, sempre piùconsuetudine e normalità.Ovviamente, l’alta fedeltà non puòstare a guardare trincerandosi dietrouno snobismo distaccato, perché ilfenomeno ormai è tuttaltro chenumericamente trascurabile.

Tentare una strada che valorizzireciprocamente le due realtà diventaallora un must che, prime, hannoraccolto Audiogamma e Logitech,aziende entrambe di assolutoriferimento nei propri settori. Hi-Fi eInternet si incontrano e il sodalizio èdi quelli memorabili.In realtà, Squeezebox ai molti“frequentatori” della Rete era giànoto sotto il brand di Slim Device,di proprietà di Sean Adams, chefondò la società proprio a seguitodell’intuizione relativa allarealizzazione di un player semplice,compatto e intuitivo, efficacementein grado di risolvere il problema incui egli stesso si imbatteva tutti igiorni. Ovvero ascoltare sul proprioimpianto e in ogni ambiente dellacasa ciò che era contenuto nel suohard disk. Un’esigenza nata da unbisogno pratico e reale. È così natoSqueezebox che ha avuto, e ha,negli Stati Uniti un successo enormee sta conquistando via via fette dimercato sempre più grosse neglialtri Paesi; Transporter è venuto almondo dopo, anche se è stato dasubito nelle idee di Sean. Una unitàche potesse esprimere il massimodella qualità audio possibile, e chefosse dotata dell’attuale statodell’arte in quanto a convertitori e atrattamento del segnale di clock.

Massima qualitàÈ giusto, soprattutto in questa sede,sfatare un mito che aleggia tra moltiappassionati di Hi-Fi. Un file digitale,infatti, non è per forza, come molticredono, un file compresso. Lacompressione, a vari gradi, avvienequando lo stesso file è convertito inMP3, o altri formati, per diminuirnela grandezza.

Logitech Squeezebox e Transporter

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oggetti con due destinazioni d’usodiverse, ma che fanno esattamentela stessa cosa. Il primo potremmodefinirlo “il campione del rapportoqualità/prezzo”; compatto, facile dacollocare, economico, con un soundche lascia esterrefatti rispetto alprezzo. Il secondo, il Transporter,l’oggetto Hi-End per eccellenza, lasorgente dell’impianto senzacompromessi. E chi lo ha provatone è rimasto sbigottito!

Pochi attimiSono assolutamente efficienti,semplici da utilizzare e configurare.Basterà collegarli all’hard disk delproprio computer tramite Wi-Fi ocavo RJ45 e connetterli quindi a unqualsiasi amplificatore o sistema Hi-Fi per fruire di una straordinariavarietà di formati musicali digitali,anche quando il computer è spento.Sarà sufficiente installare un piccoloclient (SlimServer, disponibile nonsolo per PC – meno male - maanche per MAC, Linux, Debian ePearl) nel computer, che dovràessere in esecuzione quandoSqueezebox o Transporter sonoaccesi.

Il gioco è fatto, dal display delvostro “player virtuale” potretenavigare all’interno dell’hard disk,selezionare i brani, fare compilation,mandare in esecuzione. Quando il PC è spento rimangonole Internet Radio, sempre fruibili eche faranno da sottofondo al vostrointrattenimento.La versatilità di interfacce è buonaper quanto riguarda Squeezebox eallo stato dell'arte nel caso diTransporter. Il primo possiede unRJ45, una uscita digitale ottica ocoassiale, una coppia di pin L e R euna uscita cuffia. Transporter ha dueuscite audio bilanciateXLR/sbilanciate RCA eingresso/uscita digitale bilanciatoXLR, sbilanciato e BNC, e infineingresso per Word Sync su BNC, alquale poter collegare un generatoredi clock esterno come per esempiol'Esoteric G-25U. Ovviamentepresente la porta Ethernet, e acompletare la dotazione, IR in/outsu minijack da 3,5mm e RS 232 peraggiornamento software. Il Transporter dispone di un doppiosplendido display, ed è dotato diuna coppia di chip AK4396, in

Una compressione èsempre una perditadi informazioni, perquanto gli algoritmi(funzioni matematiche rispettandole quali si opera la compressionestessa) siano accurati e moderni.Ma siamo d’accordo che secopiamo all’interno dell’hard diskun nostro CD, i brani cheritroveremo al suo interno nonsaranno compressi, masemplicemente copiati. E ciòaccadrà con qualsiasi tipo di brano.Ci sono, poi, anche molte nuoveteorie audiofile che diconoaddirittura che un file noncompresso suonato da un hard diskrende meglio di uno suonato dauna unità meccanica di lettura.Queste sono opinioni, che solo iltempo saprà verificare, ma cheriportiamo per far capire ai lettoriche esiste oramai un’ampiacomunità audio mondiale cheutilizza con qualità e soddisfazionequella che viene chiamata musicaliquida. E’ ovvio che il concetto dimusica liquida è molto estensivo eriguarda non solo contenuti noncompressi o poco compressi, maanche file molto degradati, sui qualinon si può certo parlare di qualità.Per suonare al meglio la musicaliquida in modo il più semplice eintuitivo possibile, sono quindi natiSqueezebox e Transporter, due

Slim Devices by Logitech

grado di convertireil segnale audio da digitale adanalogico (DAC) con alte frequenzee bassa distorsione, restituendo unmessaggio sonoro nitido e pulito.

Anche l’occhioMa un meccanismo costruttivoperfetto deve essere anche bello. E bella e originale, lo è sicuramentel’estetica dei due player. Entrambi dotati di un modernodisplay full-screen (doppio loabbiamo detto nel caso deltransporter), per una agevolevisualizzazione della traccia inascolto e il nome dell’artista, oltre amenu utili a facilitare la scelta tra ilgenere, gli artisti, la lista dei branidisponibili e la riproduzione casuale.Il display ha però anche un altrotipo di visualizzazione in alternativa,a conferma di una tecnologia curatanell’anima e nell’aspetto. Si puòinfatti scegliere di visualizzare dueindicatori di livello audio VU-Meter,che si caratterizzano e sidistinguono come dettaglio preziosodal sapore old style e che eranouno dei pallini dell’ideatore diSqueezebox, Sean Adams.

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Il Transporter è la versione Hi-End dello Squeezebox. Un vero e proprio convertitore no-compromise in grado di prestazioni di livello assoluto. E' addirittura dotato di ingresso perword-sync esterno e di uscite sbilanciate e bilanciate.

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Il pannello posteriore del Transporter dove è facile notare la grande dotazione di attacchi. Uscite audio bilanciate e sbilanciate e ingressi digitali anch'essi bilanciati e sbilanciati. IlTransporter è "anche" un eccellente convertitore D/A per meccaniche di CD e DVD.

Il Transporter ha un doppio display, uno che indica il brano in esecuzione e tutte leinfo a esso relative e l'altro -qui non visibile- dove vengono visualizzati i vu-meter dalsapore vintage. In basso il telecomando per tutte le funzioni, assolutamenteindispensabile e che permette qualsiasi tipo di operazione, sia sullo Squeezebox chesul Transporter.

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Ascolto e utilizzoUtilizzare entrambi gli oggetti èdavvero semplice. È sufficiente unminimo di dimestichezza conl’informatica e il gioco è fatto, conuna qualità certo dipendente dallacompressione del file sorgente, masenza dubbio eccellente. LoSqueezebox diventa l’intrattenitoreper eccellenza, il caleidoscopiomusicale, il juke box, la fonteinesauribile. Quanti di voi vantanoall’interno del proprio hard diskcentinaia o migliaia di brani? ConSqueezebox li avrete sotto la puntadelle dita, sul telecomando, adisposizione con una solapressione. Di una comodità,utilizzando una parola forseabusata, devastante.

E si vede che l’oggetto è statopensato da un uomo attorno a unasua esigenza. Perché non potrebbemaggiormente essere cucito attornoa un essere umano. Bastaaccendere, collegare due cavetti,sedersi e ascoltare. E se parliamo diqualità non ce n’è per nessuno. Concompressione bassa o nulla l’ascoltoè eccellente, negli altri casi ildegrado è man mano più avvertibilee assolutamente inevitabile. IlTransporter è la sorgente Hi-End delprossimo futuro. Con file noncompressi esibisce una qualitàalmeno paragonabile a quella di unCD, e si gode di un ascoltoassolutamente no-compromisecome nelle migliori sorgenti chesiamo abituati ad ascoltare.

ConclusioniDue fratelli che non mancherannodi infrangere cuori, insomma. Ilmodello consumer, Squeezebox, ilpiù bello e performante incommercio e senza rivali nelrapporto qualità/prezzo e laversione “no compromise”

Transporter l’unico player inassoluto che offra una tecnologiaperfetta e all’altezza degli audiofilipiù esigenti, che dell’alta fedeltàhanno fatto un vero e propriocredo. Soluzioni del presente, conun occhio all’immediato futuro. Di sicuro ve ne innamorerete.

Slim Devices by Logitech

SqueezeboxDAC incorporato: BurrBrown 24 bitUscite: digitale ottico o coassiale | RJ45 | RCA L-RPorta Wi-Fi 802.11g integrataRiproduzione di: MP3 | AAC | WMA | Ogg | FLAC | Apple Lossless |WMA Lossless e WAVRequisiti di sistema: Windows 2000 | XP | Vista | Mac OS X 10.3.5 osuperiori | Linux/BDS/Solaris Perl 5.8.3 o superioriDimensioni: 19,2x9,3x8cm (LxAxP) incluso supporto verticale Alimentazione: tramite alimentatore fornito a corredo | 5100÷240VAC| 50÷60Hz | 10WattPrezzo: 299 euro

TransporterDAC incorporato: AKM AK4396 multibit sigma-deltaCPU: 325 MIPS | buffer audio di 8 mb Gamma dinamica: 120dBRapporto segnale/rumore (pesato A): 120dBDistorsione (THD+rumore): -106dBDAC incorporato: BurrBrown 24bitUscite/ingressi digitali: digitale ottico o coassiale | BNC e AES/EBUbilanciata | Ingresso word sync Uscite audio: sbilanciata RCA o bilanciata AES/EBUPorta Wi-Fi 802.11g integrata | ethernet RJ45 10/100Riproduzione di: WAV | AIFF | MP3 | WMA | FLAC risoluzione 24bitRequisiti di sistema: Windows 2000 | XP | Vista | Mac OS X 10.3.5 osuperiori | Linux/BDS/Solaris Perl 5.8.3 o superioriDimensioni: 43,2x7,6x31,1cm (LxAxP) Peso: 6kgAlimentazione: 100÷240VAC | 50÷60Hz | 10WattPrezzo: 2.499 euro

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Elementi FondamentaliPrimare rappresenta la sintesi perfetta di prestazioni e design. Una straordinaria serie di componenti hi-fi e

home theater che si distingue per elevata facilità di utilizzo, flessibilità e performance sonore.

A differenza di altri prodotti Primare offre all'utente un’approccio più umano, più semplice.

I pannelli di controllo non sono affollati da pulsanti e manopole pur fornendo tutte

le funzioni e le caratteristiche oggi necessarie e già adeguate per i formati

del futuro. Per questo scegliere Primare è fin troppo semplice.

www.audiogamma.it

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Eccellentecompromesso

La statunitense Planar producenumerosi proiettori sia professionaliche home-cinema, una neonata linea diTV LCD full-HD e la linea di schermiXScreen. Tutti caratterizzati da standardqualitativi elevatissimi - quelliprofessionali ai quali Planar è dasempre abituata -, i prodottidell’azienda americana sicontraddistinguono soprattutto per unaeccellente qualità di visione. Ilproiettore in prova è l’entry-level dellanutrita gamma, e assicura un rapportoqualità/prezzo praticamente imbattibile.

La Planar è una azienda statunitenseradicata nella produzione di displayprofessionali per usi medicali,militari e professionali ed è presentesul mercato da oltre 23 anni. Il suobusiness principale fino a ieri erano,e ovviamente continuano a essere,le applicazioni industriali, dovevengono richiesti grande qualità eaffidabilità. Con questi presuppostila Planar ha deciso di affacciarsi almondo dell’Home Entertainment,attraverso dei prodotti di assolutolivello, sotto ogni punto di vista. Lalinea di prodotti Planar annoveranumerosi proiettori, il PD8110 top digamma con matrice full-HD inuscita tra breve, il PD7150 provatosu Gammadelta 13 e il PD7130 che

condividono lo stesso telaio delfratello maggiore con ma conmatrici 1280x720, rispettivamenteHD3 da 0,8” e HD3 da 0,65”; acompletare la “serie 70”, duemodelli, il PD7060 e PD7010oggetto della prova, anch’essi da1280x720 ma con matrici DC3 0,65”il primo e DC2 0,65” il secondo.La tecnica utilizzata per lacostruzione dei proiettori è la piùaggiornata, ed è tesa allamassimizzazione delle prestazioninel rispetto della assolutaaffidabilità. Planar ha infatti profusotutte le sue conoscenze acquisite incampo professionale in questiprodotti, riuscendo a coniugare gliaspetti più importanti che sirichiedono a un videoproiettoremoderno. Non ultimi, un designmolto piacevole e compatibile conqualsiasi arredamento, una grandesilenziosità e un numero di ingressielevato, in modo da poterpermettere la connessione con ognisorgente. Assolutamente unica nelsuo genere è poi la garanzia, cheprevede la sostituzione, nel periododi copertura, del proiettore guastocon una unità nuova; saràsufficiente fare una chiamata edentro poche ore ci verrà recapitato ilprezioso “pacchetto”, direttamente acasa!

Compatto e di formaIl PD7010 è un proiettore di grandebellezza esteriore e caratterizzato daun case plastico nero laccato, moltomorbido nelle forme e dove spiccail solo obiettivo di proiezionesovrastato dalla tastiera di controllodella macchina. A destra e sinistra,l’abbondante foratura per laventilazione, del tipo a doppia

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Planar PD7010

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Planar

L’ottica a corredo con zoom emessa a fuoco manuali, non èdecentrabile, e ha un rapporto ditiro di 1.8:1-2,1:1 pertanto siraggiungeranno i 2m di baseschermo con una distanzaproiettore-telo tra 3,6m e 4,2 m, unottimo compromesso per i soggiornieuropei. La luminosità offerta è di1000ANSI Lumen in modalità Boost,il rapporto di contrasto è un ottimo2500:1 e la lampada in eco-modedura fino a 4000 ore, un eccellenterisultato.

VisioneIl PD7010 è un’ottima macchina,con un rapporto qualità/prezzosenza dubbio vincente. Sia con inormali contenuti PAL che con inuovi supporti in alta definizioneriesce a essere sempre moltoconvincente. Incarnati pieni, ottimatridimensionalità e incredibilecomportamento, rapportato alprezzo, sulle basse luci, dove siriescono piuttosto nitidamente ascorgere anche i dettagli più affogatinel nero. Anche le alte luci sonodavvero ottime e non abbiamo mainotato fastidiose solarizzazioni.Insomma un proiettore davverovincente in un segmento affollato dimolte proposte, ma solo dovepoche riescono a esprimere laqualità di cui è capace questo

ConclusioniUna macchina con un vincenterapporto qualità/prezzo. Chipretende qualità e vuole unproiettore largamente affidabile,massiccio e robusto nellacostruzione, bello esteticamente,non può non rivolgere la suaattenzione a questo PD7010, il quale

offre tutte queste cose e in piùuna garanzia unica nel suogenere. Nel caso infattiche la macchina abbiabisogno di assistenza,essa vi viene sostituitacon un'altra macchina,basta fare una telefonata.Planar si fida dei suoi

prodotti.

camera e che permette un rumoredi esercizio del proiettore moltolimitato (30dBA); all’interno ancheun sistema per limitare la lucespuria generata dalla macchina,praticamente pari a zero.L’ingegnerizzazione del prodotto èmolto curata, tanto da non soffrirequest’ultimo neanche in localiparticolarmente fumosi, e ciò acausa del percorso otticocompletamente sigillato. Taleaccorgimento è di grandeimportanza anche se non ci si trovain un locale pubblico; un proiettore,infatti, solo per il fatto didover essere ventilato (lalampada genera moltissimocalore) è come una sorta di“aspirapolvere”, e anche sedotato di filtri esso ècomunque soggetto aldegrado tipico causato dagliagenti esterni. Un proiettoresigillato è costruito in modoche l’aria di ventilazione nonvenga mai a contatto con quellapresente nel percorso ottico, in talmodo quest’ultimo, l’obiettivo e ilchip di proiezione DLP non“possono” sporcarsi di polvere.Il PD7010, lo dicevamo, si ponecome entry-level nella gamma dimacchine Planar per Home Cinema,un entry level di grande peso equalità viste non solo le eccellentidoti di visione che sviscereremomeglio appresso, ma anche tenutoconto del ragguardevole numero diingressi. Oltre agli analogici DSub 15per PC, Component, SVideo eComposito sono infatti presenti siaDVI che HDMI, per una capacità diadattamento praticamente senzapari a qualsiasi sorgente. Completala dotazione una seriale 232, unaUSB, una uscita trigger 12V, e uningresso per controllo remoto a filo.

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Caratteristiche tecnicheConnettività: 1 HDMI | 1 DVI | 1 DSub 15 | 1 Component | 1 SVideo |1 CompositoMicrodisplay: Texas intruments DLP Dark Chip 0.65” 720p 12”Risoluzione nativa: 1280x720Rapporto d’aspetto: 16:9Lenti di proiezione: completamente in vetro F/2.50 | f=24.0-30.1mm 1:16X zoom manualeRapporto di tiro: 1,8:1-2,1:1 (distanza/altezza)Decentraggio ottico 128%Luminosità: 1000ANSI LumenRapporto di contrasto: 2500:1 (max full on/full off)Lampada: sostituibile dall’utente 180/200 W MHP 4000h di durataProcessore video: TI DDP3020Dimensioni 31,5x34,7x14,7cm (LxAxP)Peso: 3,6kgPrezzo: 1.650 Euro

Numerosi gli ingressi a disposizione. DVI e HDMI per la parte digitale, e component,SVideo, composito e PC per quella analogica.

Il PD7010 è un proiettore DLP compatto dalle alte prestazioni e estremamentesilenzioso. Il design è raffinato ed elegante, e può sposarsi con qualsiasi arredamento.

Planar. Unico vero tallone d’Achilledel PD-7010 un circuito degliingressi non eccelso, al quale potersostituire un processore esterno(tipo DVDO) o utilizzare un playercon un ottima uscita digitale giàprogressiva 720p, in modo daalleggerire molto il lavoro delproiettore proprio in ingresso.

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Giustecombinazioni

Per la prima volta suGammadelta, esaminiamo unimpianto completo in grado disoddisfare le più elevateesigenze qualitative, ma anchenello stesso tempo capace dicrescere attraverso unaserie di upgrade benponderati.

all’interno della redazione ci siamoresi conto che la cosa non solo era -ovviamente - possibile ma cheall’appassionato avremmo potutodare ampio margine di manovra,facendolo scegliere traconfigurazioni e conseguentementeprezzi molto diversi. Tutto ciò nell’ottica del“miglioramento possibile”,attraverso up-grade di vario livello, econ conseguenti diversipotenziamenti dell’impianto.

Posta altaI diffusori della Serie 800 sono unpresupposto quasi irrinunciabile e le802D rappresentano il giusto mix tradimensioni, prestazioni e costo tra iprodotti di prima classe assoluta.Una valida alternativa potrebberoessere le 803D insignite del premioEISA nel 2005 come miglioridiffusori Hi-End e con un prezzodecisamente inferiore. Del gruppoB&W fa parte da circa tre anni lacanadese Classé, e il nuovo range dielettroniche della Serie Delta èsenza dubbio il più indicato per lenostre combinazioni. Se è vero, infatti, che nelleestenuanti sedute di ascolto, tenutesia in casa Classé che alla B&W, per

perfezionare i prodottisi utilizzano diversi tipi

Ancora non avevamo mai propostoai lettori, sempre più numerosi eappassionati e che mai smettiamodi ringraziare per le continueattestazioni di stima, un impiantocompleto; nel formulare questa idea

B&W 802D | Classé Serie Delta

Il CDP-202, la sorgente top-di-gamma di Classè

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Tante soluzioniAbbiamo così composto il nostroimpianto top, che sarà equipaggiatocon una coppia di CA-2200, un CP-700, un CDP-202, alloggiati sutavolini Hyperspike. I primi su basiappositamente realizzate per i finali,gli altri su un tavolino porta-elettroniche anch'esso sagomato

per Classé Serie Delta.

Comepotete notare

dalle fotografie, il tavolino permettela giusta distanza tra un piano el'altro, con un notevole impattoestetico; questo grazie allapossibilità di disporre ditorrette di altezze diverse, chenel caso di Classé sono di16,5cm per le elettroniche e24cm per il finale. Sonocomunque disponibilinumerose altre misure inmodo da adattareHyperspike aqualsiasi elettronicapresente incommercio. Veniamoai cavi, ovviamentescelti nel foltocatalogo Audioquest;a dire il veroabbiamo addiritturascomodato il genialeBill Low, deus-ex-machina del colossoamericano, per farciconsigliare i miglioricavi per questaparticolareconfigurazione. Perquanto riguarda leconnessioni dipotenza, e la cuilunghezza nondovrebbe superare i

75cm, due sono state le scelte checi ha prospettato: una di minoreimpegno economico con i CV-8, euna di livello assoluto rappresentatadai K2, che sono gli unici cavi perdiffusori completamente in argentoe dotati di sistema DBS. Anche i CV-8 venduti in coppie giàterminate hanno il sistema DBS, masono anche i cavi più costosi adessere disponibili a metraggio senzale batterie, e a risultare, in questaconfigurazione, i migliori in quantoa rapporto qualità/prezzo. Pertrasportare il segnale, invece, ci hasuggerito gli Extreme SKY da 0,75msorgente-pre e da 2mt o più,secondo le esigenze, tra il pre e ifinali. Una scelta meno onerosa macomunque capace di garantire

eccellenti risultati è

di diffusori/elettroniche, è altrettantovero che la "normale"progettazione avviene adoperandoin casa Classé diffusori B&W eviceversa. Sono quindi senzadubbio ottimizzati l'un per l'altro, epossiedono simili caratteristichesonore. Era quindi naturale che lascelta cadesse su Classé. E altrettanto possiamo affermare peri tavolini porta-elettroniche dautilizzare, che appartengono allanuova e prestigiosa serie Hyperspikedi Solidsteel nella sua variante perelettroniche Classé, costruita esagomata per accompagnare lelinee morbide della Serie Delta. I cavi proposti sono ovviamentedella Audioquest, aziendaamericana leader prima di tuttonello sviluppo, poi nellarealizzazione di cavi speciali per i"nostri" usi. L'ampio catalogo ci haaiutato a costruire più di unasoluzione in grado di venireincontro a tutte le possibili esigenze.

Soluzione diversaPiuttosto che utilizzare le soliteconfigurazioni siamo voluti partire,per l'impianto top che presentiamo,

Bowers & Wilkins e Classé

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da un’idea diversa e originale, cheprobabilmente interesserà moltiappassionati. Oltre, infatti, alla sorgente top digamma CDP-202 e al pre CP-700,abbiamo voluto adottare due finalistereo CA-2200. Per realizzare unaconfigurazione dimultiamplificazione passiva, chepermetta di dedicare una sezionedel finale alla sola amplificazionedella gamma bassa, e l'altra a quelladella gamma medio/alta. Dovranno essere rimossi i ponticellidel bi-wiring sui diffusori, e dovràpoi essere connesso un canaledell'amplificatore alla sezione bassie uno a quella dei medio/alti.Conseguentemente entrambe gliingressi del CA-2200 dovranno farecapo allo stesso segnale L o Remesso dal preamplificatore. Il CP-700 ci dà questa possibilità,avendo 2 uscite per ogni canale;necessari saranno due cavi, ma laloro lunghezza risulterà assai menocritica di quanto non lo sia quellarelativa alle connessioni di potenza.In questo caso, poi, si raggiungeràl'amplificatore con collegamentibilanciati, praticamente insensibilialla distanza, realizzando la miglioretipologia possibile di connessionetra preamplificatore e finale.

Il CP-700 rappresenta la massimaespressione dei preamplificatori dellaserie Delta di Classè, è dotato dialimentatore separato.

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rappresentata dal Columbia o dalNiagara, entrambi caratterizzati daun ottimo rapporto qualità prezzo. Molte, quindi, le scelte possibili tra icavi, ma altrettanto tra leelettroniche. Si possonoinizialmente preferire le piùeconomiche CDP-102 e CP-500,mentre per i finali è possibile optareper una coppia di meno onerosiCA-2100 o un singolo CA-2200 con

la possibilità del raddoppio in unqualsiasi momento. Ci si può certofermare anche ad un singolo CA-2200 o CA-2100 utilizzati instereo, ma in questo caso il budgetda allocare per la connessione dipotenza dovrà essere per forza dicosa superiore, considerando anchela maggiore lunghezza necessaria.Sarebbe forse meglio acquistaresubito un secondo finale e optare

per cavi economici come i CV-8, ilrisultato finale premierà senzadubbio; nulla vieta di sostituirequesti ultimi in una prospettivafutura.

AscoltoAbbiamo condotto la provad'ascolto utilizzando laconfigurazione con singolo finale,doppio finale, con due sorgentidiverse, e con diversi cavi, lasciandocome punti fermi - era impensabileformulare un giudizio tutti controtutti - il preamplificatore CP-700 e idiffusori 802D. La configurazionetop che prevede i migliori cavi, idue finali e il CDP202 è davverouna soluzione eccezionale. Ritmica,divertente, possente, con unadinamica impressionante e unacapacità di riprodurre tutti i pianisonori, che lascia semplicementesbigottiti. E ciò che più affascina econquista è l'incredibile attitudine a

riprodurre qualsiasi cosa, ogniqualità di supporto - anche pessima- senza nessun problema e senzache l'ascolto diventi pesante efastidioso. La voce, il medio dellospettro, è splendido, delineato,energetico al punto da percepirefisicamente il cantante tra i diffusori,diffusori che scompaionoletteralmente aumentandovertiginosamente la grandezza dellasala che si riempie di armoniche, distrumenti, di artisti. Il sistema èassoluto e si gode davvero di ognitipo di musica senza pensareall'apparato di riproduzione inquanto tale. La "menomazione"meno grave è la sostituzione deicavi di potenza con i più economiciCV-8: le cose cambiano molto poco,essendo cortissima la tratta, solouna lieve diminuzione nelladefinizione e nell'apertura eprofondità del campo sonoro; disimile entità, anche se più marcata,

Bowers & Wilkins e Classé

Preamplificatore Classé CP-700Risposta in frequenza: 20Hz÷20kHzDistorsione: 0,0012%Rapporto segnale/rumore: 120dBSeparazione tra i canali: >110dBIngressi sbilanciati: 3 RCA | 100kohmIngressi bilanciati: 2 XLR | 200kohmUscite sbilanciate: 1 RCAUscite bilanciate: 2 XLRDimensioni: 44,5x12,1x41,9cm (LxAxP)Peso: con alimentatore 14kgPrezzo: 7.950 euro

Lettore CDP-202Risposta in frequenza: 8hz÷20kHz+0dB/-0,4dB(bilanciato/sbilanciato)Distorsione armonica totale: 0,001%Rapporto segnale/rumore: >100dB pesato ASeparazione tra i canali: 126dB a 1kHzConvertitori D/A: 3XBurr Brown PCM1792Sample Rate audio: 192kHzLivello di uscita bilanciato/sbilanciato: 4Vrms/2VrmsCompatibilità: CD | CD-R/RW | DVD-Video | DVD-Audio |DVD-R+R/-RW+RW | MP3 | WMA. dts-CD | Video-CD e S-VCDConsumo: 55WDimensioni: 44,5x12,1x41,9cm (LxAxP)Peso: 12,3kgPrezzo: 7.000 euro

Finale CA-2200Guadagno: 29,1dBBanda passante: 155kHz (-3dB)Sensibilità: 1,4VrmsPotenza 4/8 ohm: 200/400WDistorsione THD+rumore: 0,003% su 8ohmDimensioni: 44,5x22,2x47cm (LxAxP)Peso: 36kgPrezzo: 5.950 euro

Bowers & Wilkins 802DSistema: 3 vie in bass-reflexAltoparlanti: 2 woofer da 20cm, 1 midrange FST da 15cm, 1 tweeterda 2,5 cm a cupolaRisposta in frequenza: da 34Hz a 28kHz +/- 3 dB in asseDispersione H/V: 60°/10°Sensibilità: 90 dB SPL (2,83V/1m)Impedenza nominale: 8 ohmDimensioni: 56,3x36,8x113,5cm (LxAxP)Potenza: 50W-500WPeso: 80 KgFiniture: Legno naturale, ciliegio, noce, neroPrezzo: 12.400 Euro (la coppia) I cavi top di gamma utilizzati nell'impianto. Audioquest K2 per il collegamento di

potenza e Extreme Sky per quello di segnale.

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ConclusioniUn sistema top "tutto" B&W Group,davvero coinvolgente edentusiasmante, con la raracaratteristica di saper riprodurresenza nessun problema qualsiasigenere musicale e qualsiasi qualitàdi incisione. Jazz, pop, rock, classica,il "coordinato" - fateci passare unaespressione dal sapore vintage -,esprime la musica in quanto tale, ilpiacere all'ascolto, le sensazioni, leemozioni. Coinvolge e appassionacome difficilmente ci era capitato diascoltare e, se rivogliamo

Utilizzando un solo finale, perquanto si ottenga una performancedi assoluto rilievo e abbastanzasimile a quella con il doppio finale,si perde in potenza, definizione deipiani sonori e contorno dei dettagli.Sembra tutto meno reale e si hauna seppur lieve sensazione di"riproduzione"; diminuisce - maquesto è ovvio - il controllo ascapito un po' di tutti i parametrisonori ed è come se si avesse adisposizione meno energia eprontezza dinamica, seppure lasomma matematica della potenzarimanga esattamente la stessa.

Bowers & Wilkins e Classé

Il CP700 mostra una costruzione totalmente dual-mono, nella quale l'unico elementoin comune tra i due canali è il contenitore.

Il CA-2200 è un finale stereofonico di livello assoluto. Capace di 200WX2 su 8 ohm è ingrado di pilotare qualsiasi tipo di diffusore, anche particolarmente ostico.

Per collegare due finali stereo, uno per ogni diffusore, sono necessari 4 cavi di potenza.

la differenza tra i cavi di segnalepre-finale SKY e i Columbia, mentreun po' più evidente diventautilizzando i Niagara. Ben diverso èinvece il collegamento CD-pre,molto più sensibile alla qualità deltrasporto; sostituendo lo SKY con glialtri due si assiste a una perdita diimmagine e definizione via via piùmarcata e questo è il cavo quellosul quale investire da subito, se sipuò, altrimenti è meglio optare perun Columbia in questa tratta e unNiagara sulle altre, ottenendo unottimo bilanciamento tra prestazionie prezzo.

l'attenzione al costo finale ciaccorgiamo che sebbene moltoelevato, il prezzo dellaconfigurazione top non sfioraneanche le vette delle realizzazionihi-end tout court. La possibilità poidi procedere con miglioramentigraduali acquistando una primaconfigurazione base per poi inserirenel sistema un secondo finale o cavimigliori è senza dubbio un altroaspetto molto interessante di questaeccellente soluzione che nonsmetterà mai di stupire gliappassionati di musica.

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La leggenda continuaUna tecnologia superiore che abbina il design della serie di riferimento P-01/D-01

ad una nuova elaborazione del segnale DSD.Una combinazione di macchine in grado di esprimere nella sua purezza

tutto il potenziale sonorodei formati CD e SACD.

P-03Nuova meccanica VRDS-NEO supportata da struttura ad alta rigidità

Stadio di alimentazione e trasporto separati in una costruzione “dual chassis”Trasferimento digitale dei segnali DSD con interfaccia i.LINK, oltre al formato ES-LINK di ESOTERIC

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D-03Diretta derivazione del convertitore di riferimento Esoteric D-01 a struttura mono-block.

Convertitori D/A Analog Devices AD 1955, pilotati in modalità differenziale per l’elaborazione dei segnali DSD e PCM. L’estrema versatilità del sistema P-03/D-03

offre all’utente una serie di modalità di riproduzione selezionabili,come CD audio (Redbook), decodifica nativa DSD, conversione PCM

e un’avanzata conversione del segnale PCM/DSD.

www.audiogamma.itVia Pietro Calvi 16 Milano Italy Telefono 02 55181610 [email protected]

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confusione tra i clienti. James Rothha invece voluto utilizzare da unaparte la grande esperienza maturatacon TL Audio, e dall’altra il suoinnato genio creativo, per progettaredei “sistemi” di amplificazione a tubioriginali e di grande qualità, ingrado di amplificare anche l’iPod,che potessero finalmente direqualche cosa di nuovo al mercato.Sono nati così tre prodotti: iTubeValve Dock, eventualmentedisponibile anche con una coppia didiffusori, iTube 182 oggetto dellaprova e il top di gamma iTube 402.

Molto originaleiTube 182 è un amplificatoreintegrato a tutti gli effetti, dotato di3 ingressi linea e capace di unapotenza di uscita di ben 2x18Wrealizzata tramite l’uso di unaprestigiosa KT94 per canale SingleEnded in classe A pura. A preamplificare il segnale, due 6N3per canale e infine, come “occhiomagico”, una singola 6E2 chetroneggia al centro dello chassis.Chassis realizzato interamente inacciaio inox finemente lucidato edove posteriormente è posizionatoun unico grosso coperchio laccatonero che cela i trasformatori dialimentazione e uscita. Quandol’iTube 182 si estrae per la primavolta dal suo imballo originale, su diesso è montata una bella griglianera a protezione delle valvole,ovviamente asportabile, ma chesarà utilissimo tenere in sede se sivuole proteggere sia i tubi sia le ditadi chi ignora che queste ultimescottano terribilmente dopo qualcheminuto di funzionamento. Sulpannello frontale si affacciano il solointerruttore di alimentazione e la

James Roth, deus ex-machina diFatman e di Roth Audio è unapersona estremamente geniale,che ha saputo rivoluzionare ilmondo della riproduzione audiodi qualità legata all'universo iPod.

Semplicità geniale

Fatman iTube182

Utilizzando la solida professionalitàdella TL-Audio - azienda leader nellacostruzione di elettronicheprofessionali a valvole - James Rothha immesso sul mercato unaimpressionante serie di prodotti,tutti basati sulle valvole, e dedicati"anche" al mondo dell'iPod.Potrebbe non essere una grandenovità parlare di amplificatori avalvole. “Quelle” valvole tantoamate e abusate e che vediamooramai in tutte le salse possibili eimmaginabili in centinaia di prodottiche, oltre a non aggiungere valoreal mercato, creano non poca

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iTube 182 è un amplificatore a valvole di alto livello. Configurazione moltooriginale con un single-ended di KT94, è in grado di erogare ben 18WX2 su4/8ohm ed è dotato di 3 ingressi linea a cui poter collegare qualsiasi sorgente. A corredo viene fornita la docking station per iPod, telecomandabile con remotefornito a corredo.

iTube 182 è dotato di 3 ingressi linea ai quali poter collegare qualsiasi sorgente, e di uscite per diffusori sia da 4ohmche da 8ohm. Notare la grande qualità dei connettori utilizzati.

manopola di selezione ingressi evolume. Per connettere l’iPod alsistema viene fornito a corredo ilValve Dock, una docking universalein grado di accogliere qualsiasiplayer Apple a eccezione delloshuffle e che può essere posizionatoanche distante dal iTube 182, in unpunto comodo perinserire/disinserire l’iPod. Uncomodo telecomando per ilcompleto controllo di quest’ultimoviene fornito a corredo.iTube 182 è un amplificatore anchemolto bello, abbiamo accennato allesuperfici inox e nere, alle valvole dalsapore retrò. Acceso è davverosuggestivo, anche grazie aquell’occhio magico che troneggiaproprio al centro dell’amplificatore.

Quest’ultimo, lo diciamo per chinon ha vissuto l’epoca delle valvole,“era” il Vu-meter, e/o l’indicatore disintonia dei vecchi apparecchi, econserva un indubbio grandefascino. In questa veste nuova emoderna nella quale si accostal’attualità dell’iPod con il saporeantico dei tubi, il tutto assume unvalore ancora più unico edesclusivo. Vogliamo poi mettere in evidenzal’originalità dello schema elettrico edella configurazione. Piuttosto chepescare – molti lo fanno – i solitischemi anni ’50 e ’60, James Rothha optato per un single-endedmolto originale e che non mancheràdi stupire in fase di ascolto.

iTube 182 con una cassa piuttostoefficiente e che non metta a duraprova la circuitazione Single Endeddi KT94 che, vi assicuriamo, stupisceproprio in quanto a potenza edinamica, ma entro certi limiti che èbene non superare.

ConclusioniChi vuole un suono di grandequalità, un “vero” suono Hi-Fi, siadal proprio iPod che da tutte le altresorgenti non può non rivolgere lasua attenzione verso questoprodotto, che riesce a esprimere unsuono semplicemente incredibile, semesso in relazione con il prezzo diacquisto. Esteticamente bello, benrealizzato, originale, iTube 182 è lasoluzione per tutti gli appassionatidal palato fine che voglionoascoltare bene la musica, daovunque essa provenga, senzaspendere grandi cifre, e sicuri di fareun ottimo - e modesto -investimento.

AscoltoiTube 182 è un

signor amplificatore avalvole. Non crediate di trovare inquesta macchina la “solita”soluzione più orientata al marketinge all’apparire che alla qualità. Quisiamo di fronte a un vero e propriosistema a valvole molto originale, ingrado di ottime prestazioni e chepuò essere il centro di un sistemadue canali “anche” per iPod. Ottimobasso, asciutto e controllato, mediae alta levigata e sempreperfettamente a fuoco nelpalcoscenico sonoro. Insomma unsuono di tutto rispetto e al pari dimolte realizzazioni dal costodecisamente superiore. È ovvio che18W per canale non sono “troppi” esarà quindi auspicabile abbinare

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Fatman

Ingressi: 3Massima potenza di uscita: 2X18WRisposta in frequenza: 20Hz-20kHz (+/-1,5dB)Rapporto segnale rumore: >86dBSensibilità di ingresso: 230mVImpedenza di ingresso: 100KohmImpedenza di uscita: 4ohm/8ohmTubi utilizzati: 2xKT94, 4x6N3, 1x6E2Dimensioni: 382x157x290 (LxAxP)Peso: 14,2KgPrezzo: 990 euro

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vendite degli LP a sostenerlo. Inoltrela Germania possiede anche delleproprie etichette audiofile. E' facile capire, a questo punto,perché i tedeschi amino così tanto ilvinile. Per comprendere fino infondo la loro passione per i dischi,basti pensare alla lunga e positivaesperienza nella produzione digiradischi. Quando tra gli anni '50 e i primianni '60 i Garrand venivano vendutiin tutto il mondo, sul mercato vi erauna sola azienda in grado dicompetere con questi giradischi: laThorens, una marcasvizzera/tedesca. Per quanto riguarda i giradischiautomatici, di raffinatissimamanifattura, l'onore per decennispettò poi alla Dual e ad altreproduzioni tedesche. Al giorno d'oggi, tra i maggioriproduttori di giradischi e di testine,si distinguono la ClearAudio, laEMT, la Brinkmann e la Transrotor. (I tedeschi, così come i loro cuginisvizzeri, possono vantare inoltreun'impareggiabile esperienza nelsettore delle audicassette a bobine,che però devono ancora tornare inauge.)Quasi a voler consolidare, tramitel'elettronica, la propria passione perl'analogico, i tedeschi realizzanoattualmente un numero consistentedi prodotti a valvole e di stadiphono, con aziende del calibro dellaClearAudio, della EMT e dellaAudioValve e producono in quantitàsempre maggiore alcuni tra imigliori apparecchi presenti sulmercato.La AudioValve, l' Octave, l' Einstein,e molte altre aziende tedesche,fabbricano degli amplificatori a

Credo che uno degli argomenti suiquali si continua a fare confusionesia la passione del popolo tedescoper la musica e per il vinile inparticolare. Agli occhi del mondo laGermania appare un paese high -tech, ultra moderno e progressista.Per capire il perché di quest'impressione così netta, bastasoffermarsi, ad esempio, sulleautomobili tedesche. La Mercedes,la BMW, l'Audi e la Porscherappresentano la punta di diamantedel design automobilistico. E nondimentichiamoci che ormai laLamborghini, la Bentley, la Rolls-Royce e la Bugatti sono anch'esseaziende tedesche.Quando si parla della Germania, intermini di hi-fi, vengono subito allamente la Burmester, la MBL oppurela T+A, marchi high-end che tra tuttipossono vantare la tecnologia piùinnovativa, con strutture e finitureche non hanno nulla da invidiare aqualsiasi prodotto statunitense,giapponese o inglese. Non bisognadimenticare, poi, che in Germaniaesiste anche una delle piùimportanti tradizioni, quella deigiradischi e in generale dei prodottianalogici. Per quanto si possanoavere dei pregiudizi circa leabitudini "audio" del popolotedesco, bisogna ammettere che laGermania rappresenta, in Europa, ilmercato più florido per quantoriguarda gli LP in vinile.La maggior parte delle persone,probabilmente, pensa che sianoinvece l'Inghilterra o l' Italia adavere quest' onore; eppure le casediscografiche dimostranoesattamente il contrario. Anche se ilmercato tedesco vive ancora unafase involutiva, sono proprio le

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Le vie del suono. Germania

Ken Kessler è uno tra i più notirecensori di Hi-Fi a livello mondiale.Firma autorevole di molte rivisteinternazionali di settore in linguainglese, tra le quali ricordiamoStereophile (USA) e Hi-Fi News (UK).Oltre ad aver realizzato molti librispecifici sulla materia e scrittoinnumerevoli articoli, può definirsi apieno titolo un vero appassionato diriproduzione musicale fin dai suoialbori, e rappresenta una delle iconeviventi del settore, almeno dal puntodi vista giornalistico. Acutoosservatore e grande professionista,coltiva molte altre passioni, tra cuiorologi, vini e.. l’Italia..!

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Le vie del suono

valvole, il cui valore in termini diassemblaggio viene raramenteeguagliato dalle aziende concorrenti.Ma sono altri i settori dicompetenza che testimoniano lagrande meticolosità dei tedeschi. Visiete mai chiesti perché le cuffie e imicrofoni migliori siano quelli dellaSennheiser e della Beyer, cioè diaziende tedesche? I tedeschi sono ancheall'avanguardia per quanto riguardagli accessori, come ad esempio iripiani, le macchine per lavare idischi e i piedini speciali. La WBTrealizza alcuni tra i più raffinaticonnettori che si possano acquistaresul mercato. Per ciò che riguarda gliaccessori, i teutonici si differenzianodai tweaker (coloro che effettuanomodifiche n.d.t.) giapponesi, inglesie americani nel voler trovareassolutamente una qualche logicascientifica. In Germania gli audiofilinon si lasciano certo incantaredall'apparenza. In conclusione,come vive un cultore della musicadi nazionalità tedesca?

A differenza dei francesi, ai qualiinteressa molto più l'home cinemadella musica, i tedeschi rimangonolegati a un buon suono a duecanali. Contrariamente agli inglesi e aigiapponesi, essi preferiscono dellestanze d'ascolto più spaziose e diconseguenza acquistano dei sistemidi diffusione più grandi rispetto aquelli ordinari. Tutto ciò si riflette nella produzionenazionale. I tedeschi non avranno mai bisognodi specializzarsi nei monitor dipiccole dimensioni, come è capitatoinvece agli inglesi.La Germania, che non si distingueper la produzione di altoparlanticosì come invece accade per igiradischi e per gli amplificatori,produce un'ampia selezione disistemi a tromba e per quantoriguarda i diffusori la MBL, inparticolare, può vantare unatecnologia unica nel suo genere. Con questo non voglio dire che laGermania sia carente di sistemi di

diffusione di tipo convenzionale o diimpianti di dimensioni più piccole.L'azienda tedesco-danese Dynaudio,per esempio, realizza numerosi tipidi diffusori, dai monitor minuscolifino ai colossi di enormi dimensioni,e anche Burmester, Audio Physic eT+A producono casse che vanno dapiccoli sistemi a due canali fino adiffusori di generose dimensioni. (Tutto questo mi fa venire in menteun altro primato tedesco: laproduzione di centinaia di migliaiadi diffusori OEM).Si dice che uno dei modi miglioriper conoscere a fondo gli audiofilidi un determinato paese sia quellodi osservarne la stampa;effettivamente le testate tedeschesuggeriscono una predilezione perle misure e i numeri piuttosto cheper i gusti personali. I tedeschi non possono fare a menodi analizzare qualsiasi dettaglio,fotografare gli interni, discutere diteoria. Quello che non trovo moltopositivo, tuttavia, è questa vera epropria fissazione per i numeri;quando i tedeschi acquistano degliapparecchi audio sembra quasi chele misure abbiano la stessaimportanza della qualità del suono.Detto ciò, non voglio certosottovalutare i risultati ottenuti daitedeschi nel settore audio.

Pochi marchi possono, ad esempio,competere con l'ampia gamma deiprodotti della T+A, che realizzaelettroniche a valvole e allo statosolido, lettori CD e giradischi,diffusori di tipo tradizionale e ibridielettrostatici, progetti passivi edattivi. In questo la Germania puòvantare un certo numero di aziendeche producono di tutto, dallasorgente al diffusore.Alla stessa maniera i consumatoritedeschi risultano particolarmentecoraggiosi in termini di acquisti e nederiva che la Germania rappresentauno sbocco particolarmenteimportante per i marchi high-enditaliani, americani, giapponesi einglesi. Il mercato tedesco dell'hi-fi,pur avendo subito l'impatto dellariunificazione del paese e l'entratain vigore dell'euro, resta dunque difondamentale importanza per imarchi d'importazione.Se qualcuno avesse ancora deidubbi sul fatto che l'hi-fi, nel sensostretto del termine, sia ancora vivo evegeto in Germania e che questosia un paese assolutamente pieno dientusiasti per la musica, vi invito asoffermarvi su un altro piccoloelemento: attualmente l'High EndShow di Monaco risulta il piùgrande evento di homeentertainment a livello europeo!

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demodé. Lirico e rock insieme, Jeffsi è distinto per il suo talentostraordinario e precoce, eclettico,perfezionista, mai esaustivo. Tanto, tutto in un canzoniereraccolto in pochi titoli: l’album veroe proprio, Grace, e l’incompiutoSketches (For My Sweetheart TheDrunk), oltre a numerosicomponimenti “extravaganti” chestanno intorno e si aggiranoerrabondi alla ricerca, e a numerosecover, tra cui si distinguono icontributi più importanti a BobDylan, agli Smiths, a Billie Holiday,allo stesso, immancabile, TimBuckley. Un artista dominato da undualismo di luci e ombre, che solopuò essere misura di eccezionalità.Eppure solare, ironico, positivo. Ilvolume si avvale di interventilapidari e significativi di artisti chequesto fascino lo hanno subito, tragli altri Brad Pitt, Elton John, BonoVox, Vinicio Capossela, diquest’ultimo sono pubblicate duelettere a epilogo. Tutti i verbi diquesto scritto sono al presente,come eternamente presente è l’artevera, quella che non conoscepassato, e proprio per questo di JeffBuckley non si può che parlare in

termini di oggi,sempre. Eppure èaffidatoall’intuizione il suotalento, quelloappena sbocciato eancora in progress.Perché la vita ètroppo breve,rapita in una notteavvolta dal mistero,inghiottita da unfiume che non l’hapiù restituita.

In libreriaI testi di Jeff Buckley

Dark AngelI testi di Jeff Buckley

Giulio CasaleLuca Moccafighe

Arcana Editore

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Dark Angel. E angelo lo è davveroJeff Bukcley, nel volto etereo eaffilato, nel corpo esile, nellosguardo timido a esplorare concuriosità le insondabili sponde delmistero, di quanto è annidato oltre,con fulgida e dorata inquietudine .Un angelo Dark, appunto. Unapersonalità affascinante dentro uncantautore originale e inusuale, allaricerca continua di un modo, di unaforma, di un essere: del suonoperfetto. Alieno alle mode e aifanatismi, prigioniero di un’ereditàpesante, ingombrante comeun’ombra che non lascia mai soli, eche insieme racchiude un destino,quella del padre, l’indimenticato eindimenticabile Tim Buckley. GiulioCasale e Luca Moccafighe esploranola poetica del giovane artistaattraverso un’analisi dettagliata epuntuale dei suoi testi, insiemeacerbi e definitivi, pervasi da unanelito impalpabile eppureossessivo alla ricerca della Bellezza.Un’occasione per esplorare lostraordinario e fascinoso laboratoriocreativo di un autore unico ediverso, controcorrente, che hasaputo e voluto rinnovare la musicarock con un gusto dal sapore retrò,

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sentendoli suonare rimase estasiatoparagonandoli ai lead baloons, idirigibili, e la cosa stuzzicò lostregone della sei corde Page che,grazie a un piccolo ritocco delvulcanico Peter Grant (la parola“lead” mutata in “led”) fece passareper buono quel nome che ancoraoggi, a sentirlo, fa scorrere i brividilungo la schiena: Led Zeppelin. Debuttano sul palco con questanuova denominazione dopo la metàdi ottobre all’Università del Surrey,ma i giorni successivi si esibisconoancora con il vecchio appellativo diNew Yardbirds al Marquee diLondra e all’Università di Liverpool.Intanto, l’indaffaratissimo Grant siera messo da tempo in azione perprocurare ai quattro un contrattodiscografico che fosse all’altezzadelle loro capacità e in breve riuscìa coinvolgere l’Atlantic Records,strappandole un favoloso accordo diesclusiva per gli Stati Uniti, con unanticipo di ben duecentomiladollari. Il primo concerto in terraamericana è al Coliseum di Denver(26 dicembre 1968), e da allora, lastoria della musica rock ha dovutofare i conti con loro. Il long-playing d’esordio LedZeppelin è pubblicato nel gennaio1969 (nel Regno Unito sarà editosolo alla fine di marzo),contraddistinto dalla tragicaimmagine del dirigibile in fiammeche campeggia sul frontecopertina.Inciso nel giro di un paio disettimane ai confortevoli OlimpicStudios di Londra, l’album deflagracome una bomba sul mercato,colmo di spontaneità e tensionemostra in maniera evidente tutte lecaratteristiche dell’inconfondibilesound zeppeliniano: le tipiche

Led Zeppelin Il volo deldirigibile rock

«La Regina della Luce prese il suo arco/e poi si voltò per andarsene/Il Principe della Pace fu sorpresodall’oscurità e passeggiò nella notte dasolo…»

(Jimmy Page/Robert Plant da Battle Of Evermore)

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Anselmo Patacchini

Sono in molti a credere che i LedZeppelin siano un gruppo emersopraticamente dal nulla, una sorta dimiracolo musicale, una tra le piùmicidiali schegge originate dallafagocitante scena British-Blues sulfinire dei Sixties. Nati nel 1968 e giàdall’anno successivo stelle diassoluta grandezza, gli Zeppelin, inrealtà, sono un ensemble dimusicisti con una notevoleesperienza maturata nei clubbritannici sin dai primissimi anni‘60. Esiste, quindi, un’ampiapreistoria in cui le strade percorsedai quattro straordinari artisti(Jimmy Page, Robert Plant, JohnPaul Jones, John Bonham), si sonointrecciate e incrociate prima diconvergere nella pista della rock-scene. La storia è stranota, losballato Keith Moon degli Who,impasticcato fino al midollo,

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Le monografie di Musik Box: Led Zeppelin

spezzature dei tempi, la tragicaepicità dei blues, le raffiche deliranticreate dai riff di Page, il dinamitardodrumming di Bonham, le influenzeorientali. Dazed And Confused è ilmomento chiave. Un soundmisterioso di chitarra emerge dalnulla, mentre il canto di Plant agiscesu linee armoniche blues, tonalitàcupe prendono il sopravventocariche di situazioni cosmiche e leansie del fantastico pezzo si liberanoin una apoteosi dirompente suglischianti della sezione ritmica, perpoi chiudere il cerchio ritornandoalle atmosfere introduttive. Page,sull’esempio di Eddie Philips deiCreation, strapazza con l’archetto diviolino le corde della sua Gibson e,sul palco, l’effetto spettacolare diquesta tecnica, con gli incredibilieffetti che produceva, si ampliava adismisura assumendo sembianzerituali. Ottime le rivisitazioni di YouShook Me e I Can’t Quite You Baby,entrambe provenienti dal repertoriodel maestro del blues Willie Dixon.Efficacissimo il nuovo arrangiamentodi Page per Babe I’m Gonna Leave,un interessante traditional, esoprattutto, spettacolare il giro dibasso che introduce il ruvido HowMany More Times che chiudedegnamente l’opera. Nel giugno del 1969 gli Zeppelinsono al Festival di Bath dovevengono acclamati come la migliorlive-act e, quindi, ripartono per gliStati Uniti (siamo già al terzo tour)che battono a tappeto in lungo e inlargo, scalzando dai palchi icompagni di concerto (IronButterfly, Doors, Vanilla Fudge). La fama cresce e si consolida graziea vigorosi concerti e alla presenzascenica di Robert Plant, sul cuimodo di presentarsi e di proporre ibrani più legati al discorso-sesso si

scriverà fino alla nausea,rendendolo quasi un’icona, traautocompiacimenti e narcisismi vari,del rock che si nutre di se stesso. Lavita on the road è davveromovimentata e l’America decreta iltrionfo dei Led Zeppelin. Il 6 luglio aRhode Island, insieme a Jethro Tull,Jeff Beck Group, Ten Years After,B.B. King, Johnny Winter, sicimentano al Newport Jazz AndBlues Festival; la settimanasuccessiva si ritrovano al FlushingMeadow Singer Bowl Music Festivaldavanti a 25.000 spettatori entusiastiche assistono a una mirabolantesupersession finale (inclusanell’album Jailhouse Rock) a cuiprendono parte Page, Plant,Bonham, Rod Stewart, Jeff Beck,Glenn Cornick dei Jethro Tull e RickLee dei Ten Years After. In ottobresono il primo gruppo a suonare allaCarnagie Hall di New York (adistanza di tempo dallo storicoconcerto dei Rolling Stones del1964). Prima della chiusura delquarto tour USA (8 novembre alWinterland di San Francisco) il 31ottobre esce nei negozi LedZeppelin II (conosciuto anche comeThe Brown Bomber, il bombardieremarrone) che lancia il gruppo sullavetta più alta delle classifichespodestando Abbey Road deiBeatles. La copertina dell’ellepìmostra i musicisti in tenuta dacombattimento schierati a fiancodella squadriglia del Barone Rosso,a sottolineare che i dirigibili eranostati concepiti dal nobile VonZeppelin come strumenti di guerraaerea. L’incredibile Whola LottaLove è il manifesto della band: glistilemi blues vengono sparati avelocità supersonica, la voce di Plantinizia ad affilarsi, quasi uncontraltare allo strumento di Page, e

l’orgiastico intermezzo psichedelicosimula un amplesso selvaggio eprimitivo. Siamo nei campi più fertilidell’hard-rock più puro alla streguadi Hearbreaker, allungata dal vivocon l’aggiunta di alcuni frammentiprovenienti dalla Suite per liuto n°1di J.S.Bach e di 59 th Street BridgeSong di Simon & Garfunkel. TheLemon Song (scippata al bluesmanHowlin’ Wolf) incisa in presa direttae la sanguigna What Is And WhatShould Never Be riprendonomovenze e svisate legate agli umoridel Mississippi, sempre sotto ildominio della pedal steel guitar diPage e con la voce di Plantscorticata. Living Loving Maid (She’sJust A Woman) stempera il clima inun ritornello piuttosto semplice eorecchiabile. La ballata acusticaThank You - sorretta dal misticoincidere dell’organo e da unaperformance vocale lenta e sinuosa- e la folkeggiante Ramble Onoffrono il rovescio della medaglia achi crede solo nelle incendiarieviolenze spaccatimpani degliZeppelin. Moby Dick parte con uncoinvogente fraseggio della seicorde, poi il batterista inizia ascatenarsi con un interminabileondeggiare di rullate e tocchi sutamburi e piatti. Bring It On Home,dopo il caracollante inizio prestatoda Willie Dixon - l’armonicafluttuante sul giro di basso - chiudesballando nelle tempestositàritmiche più estreme. Il 21 marzo 1970 prende il via unaltro acclamato tour negli States(per la prima volta senza supporto)e, ridotti al lumicino delle forze, a

maggio gli Zeppelin si rifugiano perrigenerarsi nel Galles, in un cottagesperduto tra verdi vallate,denominato Bron-Y-Aur. Nascono,così, tra chiacchierate intorno alfuoco del camino, partite a poker edistensive passeggiatenell’incontaminata natura, un lottodi belle canzoni che rivelano isentimenti degli artisti cui stannostrette le riduttive etichette di hard-rock per la musica del gruppo. Inperfetta forma, il 20 giugno ilquartetto sbanca l’Islanda,infiammando i recensori nelproporsi come fiere reincarnazionidi vichinghi e druidi. Il 28 giugnosuonano a Bath assieme a Santana,Byrds e Zappa davanti a oltre150.000 persone e, quindi, via perl’Europa, l’America, il Giappone el’Australia, mietendo ovunque sold-out a catena. Una settimana piùtardi esce Led Zeppelin III registratoparte a Memphis, parte a Londra epromozionato per tutta l’estate daestenuanti concerti. Gliarrangiamenti melodici e le scelteacustiche sono preminenti etengono banco gli scintillanti riflessidel patrimonio folklorico. Chi pensache i brani riportano eliografie dacartolina è del tutto fuori strada. Laspedita Gallows Pole, un traditionalrecuperato da Page grazie all’ascoltodi un disco di Fred Gerlaich - contanto di mandolino a conferireprofumi agresti - trova Plantperfettamente funzionale nell’offrireil suo lacerante vocalismo. Ilcantante si ripete nell’altra intensaballata, dai contorni acidi, Friendsinvolandosi come un’araba fenice

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Nella discografia abbiamo preso in esame gli album dei Led Zeppelin pubblicatinel Regno Unito nel periodo 1969/1971. Le valutazioni riportate si intendono perdischi in condizioni di copertina e vinile M/M, e si riferiscono esclusivamente allastampa originale.L’album d’esordio Led Zeppelin (Atlantic 588 171 - quotazione attuale 80 euro)è pubblicato il 28 marzo 1969 con due mesi di ritardo rispetto alla corrispettivastampa USA (17 gennaio 1969). Presenta una confezione a busta singola conetichetta Atlantic di colore rosso-viola (plum label) e dicitura «Led Zeppelin» dicolore turchese. La spiazzante immagine della front cover con il dirigibile infiamme fu ideata dal gruppo di grafici che facevano capo a George Hardie, espertoillustratore che lavorerà ancora con il gruppo. Nel retro sono impressi i quattrovolti dei musicisti provenienti da scatti realizzati da Chris Dreja (componente degliYardbirds) che dopo aver abbandonato le scene musicali aveva intrapreso laprofessione di fotografo. Una seconda edizione, meno quotata, (1969 Atlantic 588171 - quotazione 40 euro) presenta invece le scritte di colore arancione. L’albumentra nelle classifiche inglesi il 12 aprile 1969 raggiungendo il 6° posto comemassimo traguardo. Led Zeppelin II (Atlantic 588 198 - quotazione attuale 40 euro) vienepubblicato nell’ottobre 1969 con copertina apribile di colore marrone chiaro epresenta in maniera corretta sulla label la canzone The Lemon Song. La stampadel 1970 (Atlantic 588 198 - quotazione 40 euro) realizzata sempre con copertinaapribile di colore marrone chiaro mostra, invece, erroneamente sull’etichetta ilbrano Killing Floor al posto di The Lemon Song. Entrambi i dischi presentanoetichetta Atlantic di colore rosso-viola (plum label). L’ellepi entra nelle classificheinglesi l’8 novembre 1969 con una permanenza complessiva di 138 settimaneconsecutive. Si piazza al primo posto nel febbraio 1970. Pubblicato nella prima quindicina dell’ottobre 1970, Led Zeppelin III (AtlanticDe Luxe 2401 002 - quotazione attuale 50 euro) mostra una confezione concopertina apribile e la caratteristica round-cover ideata da Jimmy Page. La graficadi copertina è stata disegnata da Richard Drew. La stampa originale Atlantic DeLuxe distribuita dalla Polydor presenta etichetta Atlantic di colore rosso-viola (plumlabel) con la massima di Aleister Crowley: “Do what thou wilt. So mete it be” (Faiquello che vuoi. Così potrai essere) impressa sul bordo esterno del vinile. L’albumottiene uno straordinario successo di vendite volando nelle classifiche inglesidirettamente al primo posto e stazionando in vetta per tre settimane consecutive,per poi ritornare al primo posto il 12 dicembre 1970.Pubblicato il 12 novenbre 1971 Led Zeppelin IV (Atlantic De Luxe 2401 012 -quotazione attuale 40 euro) in realtà non presenta sulla copertina o all’interno diessa alcun titolo o dicitura, né viene indicato il nome del gruppo. Solo sulla bustainterna (inner sleeve) mostra quattro simboli metafisici scelti da ogni singolocomponente della band. La stampa anglosassone si sbizzarrirà nel cercare diidentificarlo con svariate denominazioni: oltre a quella citata sarà chiamato FourSymbols, ZoSo, Untitled, The Runes. La tiratura originale presenta unaconfezione apribile con etichetta Atlantic di colore rosso-viola (plum label). Laristampa in vinile lilla del 1978 (Atlantic K 50008 - quotazione 25 euro). L’albumentra direttamente al primo posto della chart inglesi, in classifica per 62 settimane.

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su vette espressive altissime, trapassaggi riflessivi e spiralid’inquietudine. La raffinata estruggente Tangerine mostra lafervida ispirazione di Page (cheaveva scritto il brano quando ancoramilitava negli Yardbirds) nelcostruire un’aria pregna di nostalgiae dolcezza anche nel breve assolodell’elettrica. Delicati fraseggiacustici siglano That’s The Way,quasi un bagno purificatorio,spiritualmente lontano dai selvaggilive-act, mentre la goliardica Bron-Y-Aur Stomp ci rimandapiacevolmente a una sagra paesana.Anche questa volta è inserita inscaletta una tipica composizionekiller, l’incandescente ImmigrantSong, posta in apertura,caratterizzata dall’urlo disperato elancinante di Plant; né sono assenticorpose interpretazioni bluesistiche(Since I’ve Been Loving You intesta). Il tutto conferiscecompiutezza allo stimolanteincontro tra le diverse matriciespressive dell’ellepi dove arpeggidelicati e sinuosi, si contrappongonocon intervalli regolari, alle ritmicheincalzanti imposte dal duo Bonham-Jones.Per Led Zeppelin IV, ribattezzato daipiù fedeli appassionati al culto deldirigibile Four Symbols o piùsemplicemente ZoSo, l’iterrealizzativo si concluderà nell’estatedel 1971, assemblando tracce giàpronte dell’anno precedente ecanzoni più recenti. Sulla copertinaè impressa la figura di unmalandato contadino alle cui spallesi scorge uno squallido sfondometropolitano: una specie diriconoscimento alle fatiche dellaruralità rispetto alla mefitica ecorrotta aria che si respira fra igrattacieli. I simboli runici che,rappresentano i musicisti, apronol’ingresso ai fan guidati dalla lucedell’eremita dei tarocchi nella settasegreta dei Led Zeppelin. Il branosimbolo è Stairway To Heaven, giàabbozzato nel cottage Bron-Y-Aur evia via perfezionato, lasciando “tuttidi stucco” come confessò lo stessoPage in un’intervista dell’epoca.

Led Zeppelin: la discografia 1969 -1971

Sofisticata e romantica, lamemorabile canzone haun’evoluzione, o meglio unaprogressione, scandita da unostrabiliante crescendo ricco dicontrasti e chiaroscuri sonori,sempre annunciati dal superbolavoro alle chitarre. I musicistihanno oramai elaborato tecniched’incisione, con particolaridisposizioni di microfoni eamplificatori, per rendere il soundrealmente unico. Page èsemplicemente straripante negliassoli; Plant non si affida soltanto alaceranti volate, ma spazia anche indimensioni più intime e sensibili;Jones, sempre schivo per le lucidella ribalta è indispensabile per lacostruzione ritmica el’arrangiamento dei pezzi; Bonhamoffre il suo istinto per scandire iltempo. Tra le varie composizioni inscaletta scorre un altro squisitomomento acustico Going ToCalifornia. Sulla stessa scia si muovela raffinata The Battle Of Evermore,una splendida folk-ballad, mesta edisincantata, che ospita l’angelicavoce di Sandy Denny, una delleregine della cultura popolare inglesedell’epoca. Ancora una volta, sispazia tra incredibili riff che nellaloro levigatezza celano letturemultiple, in epici funambolismi diblues sfigurato (When The LeeveBreaks), per diramare persino inpassaggi funky e nuovi, sperimentalimomenti. Four Sticks, ad esempio, èenfatizzata dal drumming iperbolicodell’istrione Bonham eseguitoutilizzando quattro bacchettecontemporaneamente. Recupero del passato e sguardoproiettato al futuro, così gliZeppelin, in clima di silenzio stampasi rivolgono direttamente ai lorosostenitori, in crescita esponenzialesul finire del 1971, con un favolosoconcerto a Wembley. Appena, dopo averli fatti entrare inParadiso, il destino deciderà di farvivere i Led Zeppelin, forse troppoabbagliati dalle luci dei riflettori, neiprofondi meandri dell’Inferno.(continua)

Anselmo Patacchini

Led Zeppelin III 1970

Led Zeppelin 1969

Led Zeppelin IV 1971

Led Zeppelin II 1969

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Il numero 14 di Gammadelta ospitaDavide Oliveri, che racconta dicome nasce il suo negozio,Suonievisioni, nella splendida cittàdi Catania. Davide, musicista primache appassionato di Hi-Fi, ci spiegacome sia maturata la decisione dioffrire le sue competenze e le sueconoscenze agli audiofili, come lasua attività riesca a venire incontroalle diverse esigenze, sempre ecomunque con un occhio attento e

consapevole alla qualità.Dallo showroom a unasoluzione piùtradizionale, varcando leporte di Suonievisioni sipotrà essere certi ditrovare solo il meglio,scelto e valutato inmaniera competente eprofessionale.

I miglioririvenditori: Suonievisioni

Diamo la possibilità agli appassionatiche entrano nel nostro negozio diandare sul sicuro, perché abbiamo giàscelto noi per loro.

Gammadelta: Un negozio apertoall’insegna della passione per lamusica. Parlaci del tuo puntovendita, quando hai aperto, perchéhai aperto e cosa ti ha spinto aentrare nel mondo dell’Hi-Fi.Davide Oliveri: La storia iniziacon un vecchio negozio aperto nel’93. Mio fratello all’epoca erarappresentante di prodotti audio, iovenivo dal mondo della musica einsieme abbiamo deciso di aprirequesto punto vendita, mastrutturato come uno showroom:rappresentava una proposta nuovain quel periodo a Catania. Nel 2003,quando il negozio aveva raggiuntoun ottimo livello di fatturato per unoshowroom, abbiamo deciso di fareun negozio un po’ più tradizionale,che avesse un’offerta diversa. Delresto uno showroom ti permette diesporre in un certo modo tantecose ed essere anche moltoappetibile per il pubblico. Ma poil’appassionato di musica, di Hi-Endha bisogno di una sua intimità perscegliere e un open-space era deltutto incompatibile con questatipologia di cliente. L’evoluzione eraquella di creare ciò che ora èSuonievisioni, un negozio consalette separate per venire incontroa ogni esigenza.Gammadelta: Come nasce la tuapassione per la musica?Davide Oliveri: Io sono unbatterista. Ho cominciato con ungruppo, gli UZEDA, conosciutoall’estero grazie alla BBC con unasession diretta da John Peel nel1993, che ci ha aperto le porte diChicago. In quegli anni siamoentrati anche in classifica. Poi hofatto l’autore e, oltre a due dischirealizzati con Gianna Nannini, sono

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riuscito a realizzare molte altreiniziative, tra cui cartoni animatiMomo, e collaborazioni per l’ultimodisco di Battiato. Questo è moltoimportante per il negozio, perchéconsente di avere contatti conmoltissimi appassionati.Gammadelta: Tu quindi sei unrivenditore della Serie 800Davide Oliveri: Sì, diciamo B&W,soprattutto Serie 800.Gammadelta: Il fatto che la Serie800 sia agli Abbey Road Studios eche stia iniziando a entrare anche inaltri studi di registrazione italiani, tracui Officine Meccaniche di MauroPagani, è una cosa che ti aiuta avendere con i musicisti?Davide Oliveri: Certo. Bastipensare anche a un solo esempiorappresentato da Steve Albini, ungrande produttore della scenainternazionale rock, che ha tra l’altroprodotto i Nirvana e PJ. Harvey.Ebbene, egli ha le B&W in una saladel suo studio. Una volta che ciòavviene, è evidente che la voce inizia circolare, generando un buoneffetto che si potrebbe definirepubblicitario, promozionale. Accadequindi che gli appassionati entrino

nel negozio chiedendo di provareproprio quel prodotto, cui si legal’idea di un prestigio oggettivoprovato dall’affidabilità e dalla famadi quell’artista che ne diventa incerto qual modo garante. Quindi sì,aiuta moltissimo. Del resto, è chiaroche io sfrutti in termini divulgativi larealtà dei prodotti effettivamenteutilizzati nei più importanti studi diregistrazione, che non a casoscelgono le B&W, e che,conseguentemente, per spingerlefaccia riferimento, tra gli altri, agliAbbey Road Studios. Importante eda non sottovalutare per motivareall’acquisto è anche un aspettodavvero significativo di cui ènecessario portare a conoscenzal’appassionato: se viene acquistatoun disco realizzato e masterizzatoagli Abbey Road, e poi ascoltato conla Serie 800, si è praticamente certidi ascoltare la volontà del fonico.Gammadelta: Suonievisioni è unnegozio ampio e con una grandeofferta. Come ti “dividi” tra molteesigenze diverse?Davide Oliveri: 140 mq dinegozio con 5 sale su due livelli.L’esperienza dello showroom che

sfruttava uno spazio esteso mi hafatto prendere la decisione didividere l’ambiente in spaziespositivi più piccoli. Altrimenti lagente avrebbe avuto l’idea che queltipo di impianto fosse adatto solo astanze enormi e quindi escludeva dipoterlo installare nella propria casa.Quindi ho preferito adottare unmodello di esposizione basato suambienti normali, medi e medio-piccoli, ovvero alla portata di tutti eche fosse percepito come di reale epossibile applicazione e non comeun qualcosa di astratto o esclusivo eadatto solo a pochi. Sono cosìriuscito a convincere le persone cheè possibile avere un buon sistemaHome Theater anche in ambientinon molto grandi. Comunque io houna preferenza per i due canali, chedanno la grande spinta di fatturato.Ho fatto questo passo, non horimpianti, mi interessa ascoltare,vedere, al di là del risultato, poi se èun cinque canali o un due canali,dipende da quanto il cliente sia ingrado di investite per avere un buonimpianto.Gammadelta: Tu sei uno di quelliche pensa che un buon impianto acinque canali possa essere anche unbuon impianto a due canali?Davide Oliveri: Questo dipendeda come si vuole sentire il duecanali. Se si vuole un Home Theatermulti-canale, il due canali non potràoffrire mai quelle sensazioni che cisi aspetta. È chiaro che se si riesce aimplementare un due canali

all’interno di un cinque canali si èrisolto il problema.Gammadelta: Certo, questo sipuò fare anche con un basso costo.Basta mettere un amplificatore adue canali Rotel da 500 euro peramplificare i canali anteriori, ancheperché adesso i lettori CD di bassolivello non sono poi così male...Davide Oliveri: No, non sonoaffatto male. Anzi devo dire che lalieta sorpresa è riuscito a offrircelaanche l’SA-60 di Esoteric, e devodire che sono rimastopiacevolmente e inaspettatamentecolpito dall’ottimo livello.Gammadelta: Quali sono,secondo te, le evoluzioni che subiràil mercato nei prossimi mesi e neiprossimi anni in base al tuo mododi vedere?Davide Oliveri: Quest’anno honotato un grande incremento nellavendita dei giradischi rispetto aquando ho aperto. L’evoluzione,secondo il mio punto di vista,seguirà due strade. Una porteràsicuramente a impianti HomeTheater sempre più presenti nellecase. Contemporaneamente il duecanali sarà oggetto di un ritorno diinteresse da parte di chi avevapreferito un sistema Home Theatermulti-canale. Ho l’impressione chenelle case si andrà verso la presenzadi due impianti separati: l’impiantostereo e l’Home Theater.Gammadelta: Anche tu stainotando un ritorno verso lastereofonia dopo lasperimentazione del 5.1?Davide Oliveri: Sì, anche perché i5.1 hanno un suono scadente instereofonia. Sto notando che moltepersone che hanno scelto l’HomeTheater adesso vogliono un proprioimpianto stereo “esclusivo”. Quindiil due canali sta tornando a esserel’impianto che potremmo definirepersonale.Gammadelta: E invece riguardo inuovi supporti informatici? E inparticolare mi riferisco al fenomenodella musica su Internet e al fattoche in futuro probabilmentediventerà necessario e sempre piùdiffuso un buon player per gestire i

I migliori rivenditori

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file musicali scaricati dalWeb. Ad esempio noistiamo introducendo loSqueezebox. Secondo te èun fenomeno che avverràin breve tempo?Davide Oliveri: Credoche sia un evento relativo,perché la musica suInternet viene ancoraconsiderata come unaudio di serie B, ma il veroappassionato ha voglia enecessità di avere unformato adeguato ai propristandard, anche comedocumento culturale, proprio comepuò ad esempio esserlo un oggettocome il disco. Del resto, è veroanche che la possibilità di accesso abanche dati nuove, con l’artista e ilbrano che si desiderano presentidirettamente sul proprio computer,senza doversi spostare e doverlicercare e richiedere in un negozio, ècertamente importante e il futurosarà probabilmente lì, nel senso chequesto mercato cresceràsicuramente, ma non ci saràsecondo me la sostituzione delformato del CD. E sono convintoche la prova evidente di questorisiede nel fatto che stannotornando in misura significativa econ richiesta sempre crescentel’analogico e il vinile. Ciò testimoniache le persone appassionatericonoscono il valore deldocumento musicale, che è comeuna libreria, diversa da una serie didati contenuti in un hard disc.

I migliori rivenditori

abbiamo preconcetti. Vendiamo adesempio benissimo i Denon, ma aprescindere dal marchio scrittosopra il prodotto, quello chevogliamo sia ben evidente efortemente recepito è che noiscegliamo ciò che ci sembra piùadatto a raggiungere il risultato.Diamo la possibilità agliappassionati che entrano nel nostronegozio di andare sul sicuro, perchéabbiamo già scelto noi per loro. Igrandi negozi con un’offerta vasta enon selezionata confondonosoltanto perché non assistono iclienti con un’adeguataprofessionalità.

Lasciamo Davide nella sua Sicilia,luminosa e solare, accogliente comeil negozio in cui si riflette tutta lapassione e la competenza di unapersona che vuole e sa sceglieresolo il meglio. Fortunati i clienti, cheavranno certamente trovato unporto sicuro cui affidarsi, con ilsapore insieme della tradizione edel nuovo. Lo stesso che ha lasciatoin noi una delle nostre terre piùbelle e più ricche.

può competere sullo stesso pianoper ovvi motivi. E questo è lo spiritoche abbiamo scelto noi quandoabbiamo aperto il negozio e cheancora manteniamo: un’offertaselezionata. Quando vai in negozi diquesto tipo, esci sempre conqualcosa perché di ogni artista trovisolo i tre-quattro dischi più belli.Quindi ci vogliono pochi dischi,pochi prodotti, ma belli e adatti aconvincere l’appassionato acomprare con la qualità, conl’ascolto.Gammadelta: Che filosofia ha iltuo negozio? Come selezioni iprodotti?Davide Oliveri: La nostra filosofiaconsiste nel cercare di offrire il piùalto risultato finale. Cerchiamoquindi di convicere l’acquirenteanche tramite un’offerta dacatalogo, ma facendogli avere benpresente che l’importante è proprioil risultato finale. E il risultato nascedalla nostra capacità di rivenditoriprofessionisti e preparati, informatie appassionati noi stessi, di sceglierei prodotti giusti, quelli di maggiorequalità. Questa è la nostra filosofia aprescindere dal marchio. Non

Gammadelta: Questo è vero, peròè anche vero che stanno chiudendoi negozi più importanti di dischi dimusica commerciale e rimangonovivi solo quelli che hanno musicajazz e classica.Davide Oliveri: Eppure inInghilterra, per esempio, esistonocatene come FOPP, dove i giovanipadroni stanno facendo un lavorocon risultati eccezionali soltanto conun’offerta di CD selezionata. Questovuol dire che una strada possibilenel mantenere vivo il mercato èquella legata a un’attenzione diversanell’investimento, che dovrebbeessere indirizzata maggiormenteverso la qualità dell’offerta. Non sipuò avere un po’ di tutto in quantitàe in modo indifferenziato, perchénon si darebbe alcun valoreaggiunto alla clientela e non cisarebbe possibilità di sopravvivenza:perché è in un certo senso quelloche offre Internet e con cui non si

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La rivista da collezionare

MusikboxVia Panisperna 186/187 00184 Roma Tel 06 483118 [email protected] vendita a 7 Euro in edicola, nelle Librerie Feltrinelli, nei migliori negozi di dischi e Hi-Fi

In questo numero

GENESIS(1967 - 1977)

TYPE O NEGATIVE - JAMES BROWN - PURE REASON REVOLUTION - PENNIES - LOUIS SCLAVISWICKED MINDS - THUNDERSTORM - NAPOLI CENTRALE - ALBERTO FORTIS - LA PAROLA ALL'HI-FI

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Il softwaredi riferimento

Apro questo nuovo appuntamentocon una piccola polemica. In varieoccasioni abbiamo affrontato leproblematiche legate al mondo delsoftware multicanale e chi ci segueregolarmente si sarà accorto che sonoun grande sostenitore di questiprodotti, dal SACD al DVD Audio finoai CD/DVD con traccia musicale DTS.

Per fortuna, come vedremo piùavanti, ancora qualche discograficointelligente insiste sulla qualità e cioffre titoli di grandissimo interesse.Certo è che una riflessione suquesto argomento dobbiamo farla.Le politiche di alcune major sonostate a dir poco bizzarre: la Sony inparticolare ha inventato il SACD edha inizialmente immesso sulmercato una serie di titoli dal suoimmenso catalogo. Peccato peròche dopo poco tempo ha interrottola stampa di nuovi titoli SACDpuntando sul DualDisc, mettendo inqualche caso - e qui siamo alparadosso - sul lato DVD undiscutibile audio multi canale indolby digital. Che senso hainventare e lanciare un sistema adalta risoluzione per poi tornareindietro di anni e anni? Speriamosolo che questa esperienza insegniqualcosa all'industria, che nonfaccia con HD DVD e Blu Ray lostesso pasticcio combinato perSACD e DVD Audio. Anche se giàsono state annunciate le primemacchine universali che leggonoentrambi i formati il pubblicoovviamente avrà come in passato ildubbio se comprare o meno unprodotto piuttosto che un altro, sesostituire il proprio DVD con questinuovi lettori, se ricomprare i proprifilm preferiti in alta risoluzione. Laconfusione regna sovrana e vistol'esiguo numero di titoli che sivedono in giro credo che questavolta i costruttori ci vadano davverocon molta cautela. Staremo avedere.Per lo stesso motivo anche noi diGammaDelta nonostante l'innatapropensione ai nuovi formati e alleinnovazioni che apportano fedeltà al

Nei numeri scorsi vi ho annunciatodei titoli che per certi versirappresentano un po' l'emblemadel supporto ideale in campomusicale, cioè avere in un'unicaconfezione CD audio, SACD e DVDAudio. Purtroppo sono sempre meno idischi stampati con questa filosofiain quanto, immaginiamo, i costielevatissimi della produzioneinducono le etichette a fareeconomia concentrandosibanalmente solo su CD"tradizionali".

Marco Fullone

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sono davvero il massimo in fatto dicompletezza tecnica presentandoper ogni singolo prodotto un primoCD/SACD ibrido stereo e surrounde un secondo disco DVD con audioDTS e Dolby Digital 5.1 (arricchitoanche da filmati, interviste e liveinediti ). La qualità dei titoli del boxè in genere molto buona mavariabile nella timbrica a secondadegli studi utilizzati. Sinceramentenon amo molto questo periododella loro produzione ma devo

Il software di riferimento: Audio

suono e alle immagini, abbiamopreferito per il momento nonpartire con le recensioni di HD DVDe Blu Ray. Personalmente - pertornare su prodotti prettamentemusicali- ribadisco ancora il miointeresse verso i supporti multiformato di cui parlavo all'inizio, chein molti casi rappresentano il meglioche si possa desiderare soprattuttoin fatto di ristampe di vecchiomateriale. Nello scorso numero viavevo anticipato della prima serie diristampe dei Genesis, ad essebisogna aggiungere quelledell'intera discografia dei Doors (venduti sia in un box da collezionesia singolarmente) e di Bjork (inquesto caso disponibiliesclusivamente in un boxset) cheperò presentano solo il formato CD+ DVD audio con multicanale 5.1DTS. Ricordo che per i dischi piùamati, quelli con Peter Gabrielbisognerà attendere almeno l'iniziodel 2008. Le ristampe dei Genesisdel periodo 1976 - 1982 - al di là delvalore artistico di alcuni dischi -

riconoscere che il buon lavoro diremastering offre una nuova esmagliante forma a dischi come "A Trick Of The Tail" e "...And Then There Were Three..."che ho decisamente rivalutato.Davvero un abisso in confronto allevecchie ristampe CD, in particolarequando si sfrutta la traccia SACDstereo o surround o quella 5.1 DTSsu DVD. Se acquistate il box anzichéi titoli separati potrete godere in piùdi un CD/SACD/DVD con 13 extratracks e video non contenuti neglialtri titoli ed un lussuoso booklet di48 pagine . Visto il contenuto di 12dischetti in fondo la cifra di 130Euro per acquistare il box non ènemmeno elevatissima. Il box di Bjork va ad aggiungersiall'infinito numero di edizionispeciali e raccolte che fannoimpazzire i fan dell'artista islandese.Non è facile star dietro al numeroimpressionante di titoli sfornati dallaUniversal, spesso sfruttando ognisistema audio disponibile. Bastipensare che dell'album "Medulla" èstata pubblicata una versioneCD/SACD ibrido normale, unaversione identica ma in cartoncino(limited edition) ed un DVD Audio.Il titolo "Surrounded" però fa capireche in questo caso si volevarealizzare qualcosa di diverso dalpassato, una nuova raccoltasfruttando appieno il suono 5.1 delDVD Audio (DTS 96/24). Adifferenza dei Genesis non c'èpurtroppo la traccia SACD in quantola Universal ha scelto di stampare i7 primi album di Bjork in formatodual disc con la prima facciata CDaudio e la facciata 2 in DVDcontenente l'intero album in 5.1DTS o Dolby Digital e tutti i videoclip ufficiali realizzati per il disco.Riascoltare dischi straordinari come"Debut", "Homogenic" e "Post" inDTS è davvero una nuovaesperienza sensoriale, soprattuttoper chi come me amasvisceratamente Bjork. Il bello è cheanche i video clip possono essereriprodotti in DTS 96/24. Il sound èdi altissima qualità in tutti gli albumcompresa la discutibile e

noiosissima colonna sonora di"Drawing Restraint". Il mix 5.1 puòaddirittura risultare sconcertante inun disco difficile e affascinantecome "Medulla". Ascoltandolo insurround si ha la sensazione diessere circondati da 5 Bjork (!) checi avvolgono e ammaliano come lesirene di Ulisse. L'effetto è davverostrepitoso e potrebbe far riscoprirequesto controverso album noncapito appieno dai fan (segnalotuttavia che "Medulla" e"Vespertine" erano usciti sia suSACD che DVD Audio). Peccato cheil box sia uscito pochi mesi primadella pubblicazione di "Volta",l'ultimo disco di Bjork pubblicatocomunque in una versione limitedcomprendente un CD audio e unbonus DVD audio con traccia DolbyDigital e DTS 5.1. "Volta" non èpurtroppo uno dei dischi migliori diBjork anche se presenta alcunimomenti di pura innovazionesonora in uno stile per certi versilontano dal minimalismo pseudofolk di "Medulla". Qui al contrariotutto appare superprodotto,esasperato, rumoroso. Il momentopiù bello è l'epica "The dull flameof desire" in duetto conAnthonyAnd The Johnson cheriecheggia gli arrangiamenti digrandi compositori americani comeAaron Copland. Vi rimando alprossimo numero per la recensionedel box dei Doors.

Marzo 2007• A Trick Of The Tail (1976)• Wind & Wuthering (1977)• ...And Then There Were Three...(1978)• Duke (1980)• Abacab (1981)

Giugno/Luglio 2007• Genesis (1983)• Invisible Touch (1986)• We Can't Dance (1991)• Calling All Stations (1997)

Fine 2007 inizio 2008• Trespass (1970)• Nursery Cryme (1971)• Foxtrot (1972)• Selling England By The Pound (1973)• The Lamb Lies Down On Broadway (1974)Ge

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SACD

Genesis 1976 -1982(Virgin/Emi Music) 6 CD/SACD stereo e surround 5.1 + DVD con audio DD e DTS 5.1

Bjork "Surrounded"(Universal)7 dual disc con traccia CDstereo e lato DVD con audioDD e DTS 5.1

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Il software di riferimento: Video

C'è poco dadiscutere sul fattoche la serie diIndiana Jonescreata da Spielbergsia una delle saghepiù divertenti espettacolari nella

storia del cinema. Una trilogia inDVD per anni attesa dai fan,pubblicata in un bel box nel 2003con i tre film della serie ("Ipredatori dell'arca perduta" -"Indiana Jones e il tempiomaledetto" e "Indiana Jones el'ultima crociata") ed un quartoDVD di soli contenuti speciali (i filmnon sono venduti singolarmente). Siè parlato talmente a lungo di questigioielli pensati da Lucas e realizzaticon estro immaginifico da Spielbergche ormai c'è ben poco daaggiungere. Sicuramente rivederli in

questi DVD dopo un attento lavorodi restauro delle pellicole e delsonoro è una bella esperienza. Anzitutto c'è da notare chetecnicamente questi film nondimostrano affatto la loro età: icolori sono quanto mai saturi ebrillanti, il rapporto tra figure esfondo è ottimale. Il formato video(un classico 2.35:1) consente unavisione piacevolmente rispettosa delformato panoramico delle pellicoleanche se in America è possibileacquistare il box sia in formatowidescreen che in quello a schermointero. L’audio offre momenti dieccellenza grazie al remasteringeffettuato come per tutti i film dellaLucasfilm con la certificazione THX.La traccia italiana è praticamente lastessa (anche se leggermenteritoccata per l’home theatre) delvecchio film alla sua uscita nei

cinema. Nessun nuovo doppiaggioper fortuna, ma la parte degli effettinel sonoro è stata riprodotta da unmago come il premio Oscar BenBurtt. Lo stesso Spielberg in uno deitanti extra del DVD che si trattadavvero di "un'avventura nel suono". Gustosi e numerosi gli extra contenutinel quarto DVD che sono una veramanna per i fans della saga. Inparticolare segnalo: 1) Documentario:Indiana Jones - Il dietro le quinte dellatrilogia 2) Le acrobazie di IndianaJones 3) Il suono di Indiana Jones 4)La musica di Indiana Jones 5) Glieffetti speciali di Indiana Jones 6) Tuttii trailers. In attesa del quarto capitolodi Indiana Jones, l’archeologo piùstrampalato della storia del cinemaprevisto nelle sale per la primavera2008, godiamoci questo box ricco dicontenuti e di qualità audio video.

Marco Fullone

The Adventures ofIndiana Jones – the Complete DVD Movie Collection"Raiders of the lost Ark" "ndiana Jones and the temple ofdoom""Indiana Jones and the lastcrusade"(Lucasfilm/Paramount)Formato video: 2.35:1;Audio: THX Dolby sorround(italiano) dolby digital 5.1 (inglese);Sottotitoli: Italiano, inglese,danese, finlandese, islandese,norvegese, svedese, rumeno.

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www.filmakersmagazine.it

Trimestrale di Resistenza Cinematografica

Le conversazioni di Filmaker’s Woody Allen Adrien Brody Walter Hill Jan Sverák

Armi di distribuzione di massa Perché i film indipendenti in Italia non escono

“La persona De Leo N” di Alberto Vendemmiati Dvd in allegato a soli 8,50 euro in più

DAVID LYNCH I colori del perturbante

A Giugnonelle migliori

edicole e librerie

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addirittura dalle “scaturigini”,ponendosi e ponendo ben precisedomande, come fa nel suo articolo“Ma cos’è questa fedeltà?” delnumero di giugno di “Fedeltà delSuono”. Effettivamente è tempo dichiarezza! Anche ai vertici dell’APAF(Associazione per la promozionedell’alta fedeltà in Italia) v’e stato ilfisiologico avvicendamento ed albuono e glorioso, vecchio saggioGiovanni Faccendini, subentra il piùintraprendente e grintoso GuidoBaccarelli. Da queste pagine èobbligatorio il classico “in bocca alLupo” per il nuovo Presidente, ma èaltresì doveroso il richiamo allaresponsabilità: non credo vi siaancora molto tempo per definire gliambiti di questo “qualcosa” (nonriesco a definirlo mercato) che vasempre più alla deriva nell’oblio dicosa sia qualità, di cosa sia cultura,di cosa sia Musica.Forse, come sempre, bisognaripartire fissando le “regole delgioco”, perché purtroppo vedo cheognuno ha la sua particolare ediversa opinione, anche su cosavoglia dire essere un rivenditore dialta fedeltà.Molti, pur trattando prodottiparticolari e specialistici, non vannotanto per il sottile e diconoapertamente che commercio ècommercio ed hanno un approccioassolutamente identico, nellasbrigatività e nell’utile programmato,sia che propongano il telefoninostrafigo, o il prestigioso plasmacarrozzato all’ultimo grido o il coltovalvolare con anni ed anni di storiaalle spalle. Giustamente sonocommercianti e per loro èfondamentale vendere!V’è, invece, chi non vuole solo

A volte torno a rileggere i mieivecchi articoli scritti, negli anni, perle varie testate di settore: “Suono”, “Fedeltà del Suono”,“Audio Review”. Li rileggo semprecon un po’ di apprensione, forse neltimore di scoprire che ciò che avevoscritto è ora superato, che hocambiato parere, che è mutata lamia concezione sul “benriprodurre”; paura, insomma, che itanti anni trascorsi mettano in luceapprocci non corretti, metodichesconfessate o errori di gioventù peri quali fare ammenda.E invece, devo dire che in generalenon sono scontento perché,malgrado tutto, vedo che un filologico ed una precisa coerenzahanno sempre retto tutti questi mieianni di attività. V’è però un articolo,di esattamente dieci anni fa(AudioReview - settembre 1997),che ora, nell’accresciuto disincanto,varierei nel titolo. “ Fuori i mercantidal Tempio ” tuonaval’intestazione... ora so che non c’èda cacciare nessuno perché nonsolo non c’è nessun tempio, mapurtroppo v’è anche un ben miseromercato con ancor più miserimercanti!Ora più che mai, nella stragrandemaggioranza dei casi, non si sa piùcosa voglia dire “fare alta fedeltà”,cosa perseguire nella ri-produzione,cosa cercare in un prodotto perottenere un dato risultato. Direi chenon si sa più bene cosa ha valore eperché...Su questi temi ho cercato spesso diriflettere e fare chiarezza e sonofelice che una storica e prestigiosapenna del nostro giornalismo disettore, come quella di BeboMoroni, voglia indagare, partendo

Lo specchiodi Cassandra

La leggenda narra che il Dio Apollo erainnamorato di Cassandra, figlia diPriamo ed Ecuba. Egli aveva promessod'insegnarle a indovinare il futuro, seella avesse acconsentito a concedersi alui. Cassandra accettò lo scambio, ericevette le lezioni del dio; ma, unavolta istruita, si sottrasse a lui. AlloraApollo le sputò in bocca, ritirandolenon il dono della profezia, ma quellodella persuasione.

Pierre Grimal

Enciclopedia dei miti - Ed. Garzanti

Lorenzo Zen

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Lo specchio di Cassandra

consegnare una serie di scatoloni,non vuole fare banalmentecommercio, ma vuole fornire unrisultato ottimale spesso non facileda ottenere, perseguendolo contante prove, tanta fatica e tantapassione. Logicamente ci deveessere una differenza enorme sulpiano economico se vogliamo chequesto professionista possa fareserenamente il proprio lavoro,dovendo egli in più possedere unadeguato magazzino che permettadi effettuare le varie prove everificare le varie combinazioni.Quanti bravi ed appassionati giovaniho visto dover chiudere bottega,schiacciati dal commerciantonescontista che faceva pesare sullabilancia dell’acquisto una differenzadel 20/30 per cento: i clientiandavano da uno a fare le prove epoi dall’altro a comperare!Purtroppo anche le varie rivistehanno sempre parlato tantissimodel prodotto e pochissimo dellavoro, della metodica perassemblare la catena diriproduzione, unica e veraresponsabile del risultato sonoro.Alcune addirittura hanno illuso illettore dicendo che, per bencomperare, bisogna dare rettafondamentalmente alle famose“misure”, perché: “...non ci si puòfidare di quello che si sente nelleprove, ci si deve fidare di ciò che èoggettivo, di ciò che si può, conprecisione, misurare...” Pensate chedisperazione! Come si potessemisurare un buon vino, unosplendido dipinto, una bellafanciulla o una musica da pelled’oca! Ora, tra l’altro, a rimescolare le cartev’è anche l’affermato e vieppiù

affermantesi mercato globale,rappresentato da Internet. Nessunconfine, nessuna protezione, tutti iprezzi possibili, tutti gli affaripossibili, tutte le fregature possibili.Tutto, ormai, è nella rete sotto gliocchi di tutti. Ed è inutile cercare diostacolare la marea... “Non si fermail treno col culo” diceva una coloritaespressione dei nostri vecchi(espressione che ovviamenteabbracciava molteplici sfumature...),ed anche ora nulla contrasteràl’avanzata di questo nuovocommerciare. Ed allora se vogliamo salvare questabenedetta arte del ben riprodurre,va fatta assoluta chiarezza e fortecomunicazione, anche perché,d’altro canto, proprio per laimpersonalità e la rischiosità delmercato globale, ritornerà fortissimoil bisogno di sicurezza, dicompetenza, di sevizio.Chiarezza, quindi, che deve beninformare l’acquirente sulla tipologiadel negozio la cui soglia egli varcaquando pensa all’acquisto di unprodotto per la riproduzionemusicale. Anche McDonald’s eCipriani fanno parimenti damangiare, ma tutti sannoperfettamente cosa aspettarsidall’uno o dall’altro. Io credo chel’APAF dovrà con determinazioneattivarsi per sancire le diversetipologie: trovare le regole per potercomunicare con chiarezza chi èsemplicemente un commerciantesenza nessuna velleità di essere unvalido installatore (chi, in parolepovere, vende prodotti e nonrisultati) e chi invece fonda il suolavoro, e quindi il suo guadagno,sulla professionalità fatta di lunga ecomplessa esperienza che si

esprime fondamentalmentenell’aiutare il cliente a nonsbagliare l’acquisto! Far sbagliarel’acquisto, infatti, è un crimine danon sottovalutare, perché, se vieneperpetrato, comporta ripercussionigravissime, in quanto, nelladelusione, si ingenerano sfiducia,disaffezione e false convinzioni sullaserietà e consistenza dell’interacategoria. Bisogna assolutamenteimpedire che i poveri brandelli diquesto mercato siano costretti abarcamenarsi nella paludedell’audiofilo psicolabile (...il“rovinato” come qualcuno lochiama, colui cioè che compra evende componenti per millemotivazioni, fuorché quella diascoltare musica), invece di poteressere, con l’entusiasmo del clientesoddisfatto, avviati versol’inesplorata, immensa schiera dipersone normalissime che nonvogliono altro che ascoltare bene lamusica e non essere truffate (e chespesso non hanno mai avuto lapossibilità di constatare quantobene e con quanta soddisfazione sipossa ascoltare!).Ci rendiamo conto di come unacatena distributiva così scombinata,con immensa circolazione diprodotto usato compratofondamentalmente perché “è unaffare”, impedisca drasticamenteuna qualsivoglia correttastrutturazione del nostro mercato?Se manca una logica, unaconsecutio temporum nella catenadesiderio-acquisto-soddisfazione, semanca l’aiuto per far emergere unasicura consapevolezza dei propribisogni in una spesa importantecome quella in gioco, se è tuttofrutto di isteria e pseudo passione,

improvvisamente nata e di sicuraimprovvisa morte, si frantumairrimediabilmente ogni possibilità dimercato stabile e duraturo.Personalmente sono solito ripetereal nuovo cliente: “...l’impianto per lesue esigenze, per la sua cultura, perla spesa che vuol sostenere, perl’ambiente ove funzionerà, c’è giàsicuramente; solo che né io, né leisappiamo qual’è. Io sono espertonelle apparecchiature, ma, carosignore, non la conosco e quindinon so cosa vada bene per lei; leisicuramente riconosce il suono chevorrebbe, ma non sa da qualeprodotto ottenerlo, fra i mille chesono sul mercato. Così dobbiamo lavorare assiemeper scoprire il suo impianto ecentrare il risultato.”Vi sono, comunque, molte nebbieda diradare anche perché, finora,quasi tutta la stampa è stata,diciamocelo pure, al servizio delconsumo e non certo dellaprofessionalità. Anzi, a dire il vero, siè sempre strizzato l’occhio al lettorequasi dicendo: “Con i nostri consiglipuoi farcela da solo, non haibisogno dell’esperto: tu sai quelloche vuoi, tutte le garanzie sono dilegge e quindi col nostro aiuto puoitrovare il prodotto giusto al prezzomigliore; perché spendere di più?”Il discorso non fa una grinza. Fannomolte grinze, invece, gli impiantiche si ascoltano in giro! Soprattutto quelli più costosi. Io hoaccumulato casisticheimpressionanti, su impianti ancheda centinaia di migliaia di euro chesuonano vergognosamente oltre illimite della decenza. Infatti non èfacile sentire in giro una catenaveramente ben suonante cheesprima tutte le proprie potenzialitàe che dia quindi anche significato aisoldi spesi, proprio perché o vi èmetodo e verifica o si va a tentoni...e i risultati si sentono. Non saràfacile, ma si dovrà arrivare a farcapire alla clientela che in tantisanno “far da mangiare”, ma peressere cuochi occorre tutt’altrapreparazione.

Lorenzo Zen

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