LE ROSE GUBBIO MODENA ALLENATORE Cristiano Bergodi PORTIERI 1 Caglioni 88 Fortunato 99 Guardalben DIFENSORI 3 Bassoli 6 Diagouraga 17 Rullo 22 Milani 23 Ricchi 26 Carini 29 Turati 33 Jefferson 50 Perna CENTROCAMPISTI 4 Guilouzi 5 Petre 7 Dalla Bona 8 De Vitis 14 Ciaramitaro 20 Carraro 21 Giampà 41 Spezzani ATTACCANTI 9 Bernacci 10 Di Gennaro 11 Fabinho 12 Stanco 30 Greco 70 Gilioli ALLENATORE Fabio Pecchia PORTIERI 1 Farabbi 32 Donnarumma DIFENSORI 3 Rui Silva 6 Briganti 13 Benedetti 15 Montefusco 22 Farina 23 Bartolucci 33 Caracciolo 39 Almici CENTROCAMPISTI 4 Boisfer 8 Sandreani 1 0 Raggio Garibaldi 16 Gaggiotti 21 Gerbo 64 Buchel ATTACCANTI 7 Giannetti 9 Ciofani 19 Mendicino 20 Bazzoffia 30 Ragatzu Arbitro: Sig. Di Paolo di Avezzano BIGLIETTI, VOLANTINI, STRISCIONI, CARTELLI, PENNE, PINS... BIGLIETTI, VOLANTINI, STRISCIONI, CARTELLI, PENNE, PINS... dal PICCOLO al GRANDE FORMATO dal PICCOLO al GRANDE FORMATO LA CLINICA DEL PARABREZZA 800- 10.10.10 MODENA e CARPI MODENA e CARPI 800-10.10.10 ACQUISTA ORO ARGENTO - PLATINO PAGAMENTO IN CONTANTI Via Farini, 35 - Modena - Tel. 059.22.34.25 - Cell. 338.7213691 ORARIO CONTINUATO 9,00 - 19,00 Numero 695 - ANNO XXXVII 17 Settembre 2011 Omaggio Gigliotti Modena Editore - Direttore Responsabile Cristiano Pecchi - Reg. Trib. di Modena N. 562 del 15-1-75 - Stampa Arbe Industrie Grafiche Fotocomposizione interna - Tariffa Regime Libero Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - DCB Modena - Contiene I.P. Modena-Gubbio bivio per due squadre in crisi Non c'è cosa che ai tifosi da più fastidio che vedere i giocatori della propria squadra non dare il 100% in campo, vedere un atteggiamento quasi svogliato. E' ora di tirare fuori gli attributi; quelli veri!
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
OmaggioGigliotti Modena Editore - Direttore Responsabile Cristiano Pecchi - Reg. Trib. di Modena N. 562 del 15-1-75 - Stampa Arbe Industrie Grafi cheFotocomposizione interna - Tariffa Regime Libero Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - DCB Modena - Contiene I.P.
Modena-Gubbio bivio per due squadre in crisi
Non c'è cosa che ai tifosi da più fastidio che vedere i giocatori della propria squadra non dare il 100% in campo, vedere un atteggiamento quasi svogliato. E' ora di tirare fuori gli attributi; quelli veri!
Alessandro De Vitis Ayres Fabio "Fabinho" Alessandro Bassoli Ovidiu Petre
«FORZA MODENA»periodico sportivo
indipendente dal 1974Editore
GIGLIOTTI MODENA sncDirettore Editoriale e di redazione
FEDERICO GIGLIOTTIDirettore Responsabile
CRISTIANO PECCHICollaboratori
Fotografia FRANCO VIGNOLI
Pubblicità e amministrazioneGIGLIOTTI MODENA snc
Via dell’Artigianato,45/a - ModenaTel. 059.282.555 - Fax [email protected]
ANDREA GIGLIOTTICLAUDIO ROMITI
CORRADO ROSCELLILORENZO BERGAMI
MARIA VITTORIA MELCHIONI
AzPop Informa pag. 3Guida al Campionato pag. 4L'Ospite pag. 4L’Ago della Bilancia pag. 5Canarino Rosa pag. 5Classifi ca pag. 6Risultati pag. 6 e 7
Delusione. E' lo sta-to d'animo preva-lente nei tifosi del Modena in questo momento. Una de-lusione compren-sibile, in quanto figlia del pessimo inizio di campiona-to dei gialli, ma for-se eccessiva. Come era eccessivo l'en-tusiasmo suscitato dall'avvio del Mo-dena un anno fa, con due vittorie e un pareggio e il pri-mo posto dopo tre giornate. La logica dice questo, anche se il calcio a volte si fa beffe della logi-ca, e probabilmente il suo fascino sta pure in questa illo-gicità. Un anno fa, reduce dal salva-taggio in extremis della società, il Mo-dena partì con un allenatore nuovo, ingaggiato in lu-glio, e una squadra costruita a mercato giù iniziato e fat-ta di alcune scom-messe. Ovviamente partì a fari spentis-simi e con l'unico obiettivo di salvar-si, centrato tran-quillamente, senza mai stare neppu-re una giornata in
zona retrocessione. Dodici mesi dopo, chiusa del tutto la gestione Amadei, la situazione si pre-sentava molto di-versa: allenatore confermato quasi a furor di popolo, giocatori importan-ti altrettanto con-fermati, nuovi arrivi interessanti e/o in-triganti e, ciliegina sulla torta, il cen-tenario che sta per arrivare. Perché, al-lora, le cose finora sono andate male? Colpa dell'illogicità del calcio? In parte, solo in parte, per-ché in realtà ci sono anche motivi logici. Innanzitutto, gli in-fortuni, che invece un anno fa avevano risparmiato la trup-pa gialloblù in avvio di stagione. Questo Modena aveva mo-strato le giocate migliori sull'asse DiGennaro-Greco, ma entrambi sono ai box, da dove è appena rientrato in campo Fabinho, ma dove è ancora con-finato Petre, senza contare Stanco, che avrebbe fatto como-do in certi momenti. Non solo gli infor-
tuni però, dato che il gruppo di Bergo-di ci ha messo del suo, scendendo in campo con atteg-giamento mentale impresentabile sia a Reggio Calabria che a Bergamo e con disordine ge-nerale contro il Pe-scara. Terzo moti-vo, il clima intorno alla squadra, fat-to di parole come play off, ambizioni, griglie favorevolis-sime sui giornali sportivi naziona-li. Alla fine i gialli, probabilmente con-dizionati dal clima generale intorno a loro, hanno forse pensato di esse-re tra i più forti del lotto, subito dietro alle tre o quattro corazzate del tor-neo. Tutti però ab-biamo dimenticato che anche questa squadra, come quella di un anno fa è costruita su al-cune scommesse, diverse rispetto ad allora, ma sempre tali: i recuperi di elementi (Ciarami-taro, Di Gennaro, Bernacci, Petre, Caglioni, Spezzani) fermi, sia pure con
modalità differenti, in un recente pas-sato. Tutti elementi cardine nel proget-to tattico di Bergo-di. Aggiungiamoci la struttura atletica del Modena attua-le, tutt'altra cosa rispetto a quella agile della scor-sa stagione, con le conseguenti diffe-renze nelle prime gare della stagione. Dopo la figuraccia di Bergamo però Bergodi ha detto che non è questio-
RELAZIONE TRA COOPERATIVE E CALCIOCi sono differenze nel modo in cui operano le società di calcio, soprattutto negli ultimi anni, e il modo in cui operano le cooperative. Infatti, noi credia-mo che ciò dimostri che la via che il calcio ha intrapreso, muovendosi alla ricerca del denaro ed allontanandosi dai tifosi, sia una delle ragioni per cui troppi club in Italia si sono ritrovati con signifi cativi problemi fi nanziari, con proprietari per i quali è sempre più diffi cile continuare con questo approccio, soprattutto durante una recessione. Ma c’è speranza, e questa speranza è la cooperazione: la nostra situazione in Italia rispecchia quella che si è svi-luppata nel calcio inglese pochi anni fa; problemi simili al Northampton Town portarono i tifosi a creare la prima cooperativa di supporters nei primi anni ‘90, tramite la quale rilevarono una quota nel loro club. Oggi la cooperativa è tra gli azionisti del club ed ha due rappresentanti nel direttivo e molte altre ne hanno seguito l'esempio. In tantissimi casi queste cooperative di tifosi hanno aiutato i club coinvolti a diventare più stabili, spesso ricostruendoli dopo che avevano a lungo contato sui fi nanziamenti di singoli individui. Tutte le persone coinvolte hanno lavorato insieme per avere un club migliore: non c’è dimostrazione migliore, nel calcio, dei valori del movimento cooperativo in Inghilterra così come in Europa. La cooperativa dei tifosi dell’Arsenal è diventata un importante partner del direttivo del club, e controlla il 3% delle azioni. L’Arsenal è un club costruito sulla comprensione che i tifosi sono la prima cosa da prendere in considerazione, e questa cooperativa è vista come un aiuto a proteggere il club per i tifosi attuali e futuri, tifosi che lo amano e per i quali ha grande importanza. Lo Swansea City, club che era sull’orlo della chiusura, sotto un singolo proprietario privato, solo pochi anni fa, divenne per il 20% di proprietà della cooperativa dei suoi tifosi, e da allora ha costruito un nuovo stadio da 25mila posti ed ha ottenuto sul campo diverse promozioni, fi no a quella della scorsa stagione quando, dopo la fi nale play-off vinta contro il Reading FC, diventa la prima squadra gallese a giocare in Premier League. L’Exeter City, anch’esso sull’orlo della chiusura sotto un singolo proprietario privato, con debiti per 4,5 miliardi di Euro, fu acquistato nel 2003 dalla coope-rativa dei suoi tifosi, che ha ricostruito il club nel corso degli anni; sul campo ha conquistato 2 promozioni consecutive negli ultimi anni ed è passato dal semi professionismo al gradino più basso del calcio professionistico inglese, la Football League One. L’AFC Wimbledon, che è rinato come cooperativa di proprietà dei suoi tifosi dopo che l’originario Wimbledon FC fu portato loro via e spostato di 120 km, è stato promosso cinque volte, dalla nona divisione alla Football League Two, in soli nove anni. E l’FC United of Manchester - creato da tifosi del Manchester United che ne avevano avuto abbastanza del modo in cui il denaro stava distruggendo il loro club - è partito dalla nona divisione ed ha ottenuto tre promozioni in quattro anni, ed è vicino a costruire il proprio stadio. È un altro club di proprietà di una cooperativa di tifosi. In Germania, la proprietà dei club è di tipo cooperativo ed è questo che ha permesso al calcio tedesco di avere il campionato più profi ttevole in Europa, e anche uno di quelli di maggiore successo. La cooperativa è anche il modo in cui è strutturata la proprietà del club campione d’Europa, il Barcellona, e di diversi altri club spagnoli tra i quali il Real Madrid. Ed è qualcosa che sia la Commissione Europea e l’Unione Europea hanno appoggiato in modo impor-tante e che l’Uefa ha indicato come il suo modello proprietario preferito. Le cooperative non sono solo per l’olio d’oliva, per il vino o per i supermercati. È un fatto che le cooperative possono essere impiegate a tutti i livelli, che siano grandi e piccole, nel calcio come nel cibo, al Barcellona come al Modena. È il momento che chiunque abbia a cuore il migliore interesse della propria squa-dra si unisca per assicurarne il futuro. Forza Modena. Andrea Gigliotti
Pagina 3 FORZA MODENA 17 Settembre 2011
Stefano Fortunato
Oliveira Jefferson Alves
INFORMA
ne di condizione fi-sica, ma solo men-tale. Vedremo se oggi i gialli scende-ranno in campo con la testa giusta. La matricola Gubbio, cenerentola della classifica, con zero punti, 14 gol al pas-sivo e solo 3 all'at-tivo, sembra l'av-versaria giusta per testare la capacità del Modena di non sottovalutare nes-suno, di metterci la giusta concentra-zione per novan-ta minuti, recuperi compresi. Conqui-standosi sul cam-po le quattro stelle attribuite in sede di pronostici dalla Gazzetta rosa. Se, fatte tutte queste premesse, la delu-sione attuale è for-se eccessiva, un'al-tra brutta sconfitta la renderebbe infat-ti giustificatissima.
Continuiamo l'analisi delle rose della serie B.Crotone. Un punto di penalizzazione per illeciti amministrativi commessi per l’iscrizione; si riparte da mister Manichini, con una rosa di giovani classe 1990 e senza la stella Cutolo, ceduto al Padova. Davanti occhio al bosniaco Djiuric e al ritorno del fi gliol prodigo Gabbioneta, lo scorso anno trasferito al Torino dopo un lungo tira e molla.Empoli. In panchina confermato Aglietti; persa la stella Fabbrini, rientrato all’Udinese, si punta ancora su Coralli e sulla vecchia guardia (Moro e Stovini) rinforzata dal ritorno di Buscè (dal Bologna) e Ciccio Tavano (dal Livorno), oltre che dal terzino Fatic, preso dal Genoa. Squadra piena di giovani classe 1990, ancora da scoprire ma anche l’anno scorso Aglietti fece quadrare i conti, una specialità di casa Empoli.Grosseto. Il vulcanico presidente Camilli quest’anno ha confermato pressoché in toto la rosa della scorsa stagione, cambiando solo la panchina, affi data a Guido Ugolotti, classe 1958, alla Roma da giocatore e alla sua prima esperienza in serie B (in passato panchine in lega pro a Gela, Acireale, Foggia e lo scorso anno a Siracusa). Rosa consolidata e squadra di esperienza potrebbero garantire un campionato senza patemi e poi c’è sempre Nando Sforzini…Gubbio. Gli eugubini disputarono la loro prima e unica stagione di serie B nel lontano 1947/48; da allora anche campionati di eccellenza; sono reduci da due promozioni consecutive e affi dano la panchina al debuttante Fabio Pecchia. La rosa è rimasta sostanzialmente invariata rispetto alla scorsa stagione, le uniche novità sono Paonessa, Ciofani e Raggio Garibaldi; sulla carta la squadra manca di esperienza e del lotto delle partecipanti al torneo pare la più debole.Juve Stabia. Le vespe di Castellammare di Stabia hanno disputato la loro prima e unica stagione in serie B nel lontano 1951/52; lo scorso anno hanno vinto la coppa Italia di lega pro battendo in fi nale il Carpi; sono reduci da due promozioni consecutive, dalla seconda divisione, lo scorso anno passando dai playoff (sconfi tta in fi nale l’Atletico Roma). Confermato in panchina l’artefi ce del doppio salto, Piero Braglia, hanno messo a segno qualche colpo per la cadetteria: davanti si affi dano al trio Erpen (ex Sassuolo), Aiman Napoli (ex Modena) e al gigante lituano Tomas Danilevicius. Anche per loro vale la mancanza di esperienza ma sulla carta la squadra potrebbe salvarsi, anche se in griglia parte a fi anco del Gubbio. Ma un giallo turba la Juve Stabia: sembra infatti sparito nel nulla il calciatore Savio Nsereko, ugandese di 22 anni con passaporto tedesco. La polizia indaga.
Oggi pomeriggio i canarini hanno l’occasione di riconciliarsi con il pubblico del Braglia, dopo la prova indecente di Bergamo. La partita odierna però può nascondere alcune insidie, anche se sulla carta potrebbe sembrare una passeggiata. Arriva infatti il fanalino di coda Gubbio, neopromossa con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la salvezza e che sta pagando a caro prezzo lo scotto del salto di categoria. Gli umbri provengono da due promozioni consecutive e si sono presentati al via orfani dell’allenatore Vincenzo Torrente, accasatosi al Bari. Al suo posto, visto il rifi uto di Giovanni Maran, è stato ingaggiato Fabio Pecchia, alla sua prima esperienza in panchina. L’inizio di campionato del Gubbio è stato disastroso: quattro sconfi tte di fi la, tre reti all’attivo e ben quattordici al passivo (di cui sei rimediate nella trasferta di Genova). Vediamo chi schiererà oggi pomeriggio Pecchia, la cui panchina può già defi nirsi bollente: in porta c’è il giovane Antonio DONNARUMMA (1990), proveniente dalle giovanili del Milan e alla sua prima esperienza nel calcio che conta. In difesa giocheranno quattro giovanissimi: Alberto ALMICI (1993), Simone BENEDETTI (1992), Antonio CARACCIOLO (1990) e Mario RUI SILVA (1991). A disposizione, qualora Pecchia voglia inserire qualcuno con un po’ più di esperienza sulle spalle, rimangono Giovanni BARTOLUCCI (1984), Marco BRIGANTI (1982), Simone FARINA (1982) e Mattia MONTEFUSCO (1988). A centrocampo il giocatore di maggiore spicco rimane LUNARDINI, acquistato in chiusura di mercato, accanto al quale Pecchia schiererà Rodrigue BOISFER (1981), Silvano RAGGIO GARIBALDI (1989), con possibilità di impiego anche per Emanuele GAGGIOTTI (1988), Alberto GERBO (1989) e per il veterano Alessandro SANDREANI (1979). In attacco spazio alla promessa del Cagliari Daniele RAGATZU (1991), a Ettore MENDICINO (1990) e a Daniele BAZZOFFIA (1988), mentre non dovrebbero partire tra gli undici titolari PAONESSA, Daniel CIOFANI (1985) e Niccolò GIANNETTI (1991). Il
Gubbio è una squadra giovanissima, che sta soffrendo molto più del previsto il salto di categoria, ma la gara non va sottovalutata, anche perché i canarini non si possono permettere altri passi falsi.
Pagina 4 FORZA MODENA 17 Settembre 2011
www.francogigliotti.it
Il nuovo romanzo di Franco Gigliottilo puoi trovare da: Libreria Feltrinelli,
A me sembra incredibile che nessuno si fosse accorto già nel corso della scorsa stagione che la difesa gialloblù, in troppi momenti importanti del primo campionato della gestione Bergodi, fi nisse in balia degli attacchi avversari, sempre lesti ad approfi ttare dei numerosi regali della retroguardia canarina. Si è detto che non c'erano difensori più bravi sul mercato, che la rosa è ampia e che bisogna utilizzare gli uomini che abbiamo. Ok, tutto bene? No, per niente, nove reti subite in quattro partite sono numeri da calcetto, non da campionato di serie B. Per fortuna che i centrocampisti e gli attaccanti segnano, un buon segno in attesa che il Mister sistemi razionalmente la difesa, dando anche il giusto riposo alle statuine viste fi no ad oggi. E che le statuine non si arrabbino cercando sponde o aiutini grazie ad interviste ad hoc e a dichiarazioni orgogliose, o a plateali sfoghi sul campo. Alla prossima gatta commessa nel reparto arretrato, chi l'ha combinata grossa sarebbe meglio andasse fuori, a scaldare la panchina o la tribuna, a ripassarsi un po' di calcio lontano dal rettangolo verde. Beh! Ma dico, ma stiamo scherzando, non sono mica le partite scapoli-ammogliati del sabato pomeriggio!? Addosso hanno una maglia che pesa cento anni e che ha visto gente di sicuro più concentrata e in palla di quella vista all'opera in questi quattro pri-mi turni di campionato. A proposito, nella prima vitale vittoria del campionato c'era un rigore netto per il Pescara ed un espulsione precipitosa del portiere avversario, se no carissimi eravamo a zero punti dopo 360 minuti più recupero! Intesi? Vogliamo iniziare a fare del football decente anche quest'anno o stiamo aspettando la temperatura ideale in grado di scantare gambe e fosforo di troppi nostri giocatori? L'anno scorso poi in trasferta si facevano punti pesanti, mentre siamo già fi niti al tappeto due volte su due lon-tano dal Braglia. La storia dell'infermeria è certo un vero peccato ma, in una squadra dove le geometrie di gioco funzionano, chi entra deve sempre essere in grado di dare il suo contributo al meglio. La vittima designata della nostra voglia di riscatto immediata è il Gubbio, fi no ad ora più disgraziato di noi sotto ogni punto di vista. Vogliamo farli diventare dei fenomeni all'improvviso, vogliamo rimetterli in carreggiata con un'altra insopportabile valigiata di errori pacchiani? Penso proprio di no! Sveglia, state attenti la' fuori!!
Circa 15 anni fa nel pieno della mia eterna gioventù facevo la hostess a ModenAntiquaria, per la precisione facevo da interprete ad un antiquario di Montecarlo. Questo antiquario aveva tra i suoi clienti il presidente del Gubbio (di quell’epoca ovviamente) con il quale chiacchieravo piacevolmente di calcio tra una trattativa
per un trumeau e un set di poltroncine Luigi Filippo. Mi ricordo che mi diceva sempre: “Ho dei bravissimi giocatori, spero di salire di categoria quest’anno e di portare il Gubbio in Serie A”. Io ridevo e dentro di me pensavo che le illusioni sono proprio insite nel genere umano. A distanza di tutto questo tempo, non so se il presidente è sempre lo stesso, ma di sicuro chi l’ha seguito ha realizzato in parte quell’illusione. E pazienza se il risveglio in Serie B non è per il momento dei più dolci. Una meta, un fi ne è stato raggiunto e questa cosa ha una grandissima carica positiva. La stessa carica che ho riscontrato nei nostri la sera della presentazione al Mammut Club. E’ un bel gruppo, in apparenza affi atato (poi si sa che le invidie e le gelosie serpeggiano in ogni spogliatoio, l’importante è che restino lì e non si trasferiscano sul campo), con buone capacità tecniche e speriamo altrettanto buone capacità nervose. Si gioca bene, ma i risultati sono discontinui. La nota positiva della trasferta bergamasca, a parte il fatto che nessuno si sia beccato un colpo di frusta nell’incidente che ha coinvolto il pullman, è il ritorno al goal in campionato di Bernacci. Il nostro Airone delle Vigne ha promesso che ne farà 23. Per il momento siamo a -22 dalla meta e speriamo che siano tutti goal pesanti e da ricordare. A dire il vero un suo goal io, da juventina quale sono, non me lo sono mai scordata ed è quello che Marco segnò con la maglia del Mantova in quello che fu uno stadio stregato per la Juve in quel campionato di B. Quindi mi unisco alla sua promessa e spero davvero che segni qualcosa di altrettanto epico che mi faccia scordare quel bruttissimo sabato.
a cura di Maria Vittoria Melchioni
4 Cocco (Albinoleffe); Tavano (Empoli); Immobile (Pescara); Bertani, Pozzi (Sampdoria). 3 Feczesin (Brescia); Sforzini (Grosseto); Dionisi (Livorno); Campagnacci, Ceravolo (Reggina); 2 Papa Waigo, Sbaffo (Ascoli); De Paula (Bari); Jonathas (Brescia); Gasparetto (Cittadella); Alfageme, Caridi (Grosseto); Mendicino (Gubbio); Castaldo (Nocerina); Cuffa, Ruopolo (Padova); Sansovini (Pescara); Boakye, Sansone (Sassuolo); Bianchi, Sgrigna (Torino); Ferrari (Verona). 1 Bernacci, Dalla Bona, De Vitis, Di Gennaro, Greco.
* Valore del premio euro 8.000. IVA e messa su strada incluse.
COMPRAle spille e
VINCIChevrolet
SPARK*
IN OGNIBUSTINA
SOSTIENI L’AZIONARIATO POPOLARE
Acquista le spille della Collezione “Il Modena è di chi lo Ama”, partecipa al concorso “A-S PÒL FÉR” e vinci la nuovissima Chevrolet SPARK*
Concorso valido dal 5 maggio 2011 al 31 dicembre 2011. Il premio verrà assegnato sulla base di una estrazione che avverrà indicativamente tra il 13 e il 30 Gennaio 2012. Richiedi e spedisci la cartolina a: CONCORSO “A-S PÒL FÉR” - Cooperativa Modena Sport Club
Via dell’ Artigianato, 45/a - 41122 Modena. Leggi il regolamento completo sul sito www.coopmodenasportclub.it
dal 55 maggioncorso valido 20111 llal 331 di sulla bbbase di urà assegnato sIl premiio ver una esttrazionee che avverrà indicatiitivamencembbre 22011
30 spillestrepitose,
divertenti,COLLEZIONABILI !!!
Per INFORMAZIONI sulla lista dei punti vendita o come diventare distributori:
tel. 059 28 93 01Queste e altre informazioni sono disponibili anche sul sito del concorso:w w w. c o o p m o d e n a s p o r t c l u b . i t
MODENAModena Sport ClubSocietà CooperativaVia dell’Artigianato, 45/aTel. 059 289301
La Cucaracha - gadgets passionViale Jacopo Barozzi, 120Tel. 059 245400