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Fisiopatologia delle Fisiopatologia delle Sindromi Sindromi
•Rappresenta la causa più frequente di Rappresenta la causa più frequente di morbilità e mortalità nei paesi morbilità e mortalità nei paesi occidentali (Italia: oltre 135.000 nuovi occidentali (Italia: oltre 135.000 nuovi casi/anno).casi/anno).
•L’incidenza e la prevalenza della L’incidenza e la prevalenza della malattia sono in aumento per il malattia sono in aumento per il progressivo incremento dell’aspettativa progressivo incremento dell’aspettativa di vita ed il miglioramento della di vita ed il miglioramento della prognosi dopo eventi coronarici acuti.prognosi dopo eventi coronarici acuti.
1950 - 2010 1950 - 2010 • AUMENTO AUMENTO
POPOLAZIONE POPOLAZIONE
141 %141 %• AUMENTO > 65 aaAUMENTO > 65 aa
218 %218 %• AUMENTO > 80 aaAUMENTO > 80 aa
386 %386 %
Scompenso Scompenso CardiacoCardiaco
Scompenso Scompenso CardiacoCardiaco
CardiopatiaCardiopatiaIschemicaIschemica
CardiopatiaCardiopatiaIschemicaIschemica
Decessi card
iop
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a isch
em
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Decessi card
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Andamento decessi insufficienza Andamento decessi insufficienza cardiaca versus cardiopatia cardiaca versus cardiopatia
ischemica: U.S.A.ischemica: U.S.A.
Cardiopatia ischemicaCardiopatia ischemica
La cardiopatia ischemica è La cardiopatia ischemica è una patologia cronica che una patologia cronica che
può andare incontro a può andare incontro a manifestazioni cliniche acute manifestazioni cliniche acute
che spesso coincidono con che spesso coincidono con l’esordio della malattia.l’esordio della malattia.
L’ischemia miocardica è il risultato di unaL’ischemia miocardica è il risultato di una discrepanzadiscrepanza tratra domanda di Odomanda di O22 da parte del da parte del tessuto miocardico ed tessuto miocardico ed offertaofferta dello stesso dello stesso attraverso il circolo coronarico.attraverso il circolo coronarico.
DOMANDADOMANDADI ODI O22
DOMANDADOMANDADI ODI O22
OFFERTAOFFERTADI ODI O22
OFFERTAOFFERTADI ODI O22
Cardiopatia ischemicaCardiopatia ischemica
Due sono i fattori che intervengono Due sono i fattori che intervengono nella genesi dell’ischemia nella genesi dell’ischemia
miocardica:miocardica:
• la riduzione del flusso coronarico la riduzione del flusso coronarico
• l’aumento del consumo miocardico di l’aumento del consumo miocardico di OO22
La discrepanza tra fabbisogno ed La discrepanza tra fabbisogno ed apporto di ossigeno al miocardio è apporto di ossigeno al miocardio è
quasi sempre (> 90% dei casi) quasi sempre (> 90% dei casi) secondaria alla presenza di secondaria alla presenza di placche aterosclerotiche, placche aterosclerotiche,
determinanti una significativa determinanti una significativa riduzione del flusso ematico a riduzione del flusso ematico a
livello coronarico.livello coronarico.
Fisiopatologia (3)Fisiopatologia (3)
Placca ateromasicaPlacca ateromasicaassociata a vasospasmoassociata a vasospasmo
InfiammazioneInfiammazione• PCR elevataPCR elevata• CD40, IL-6 CD40, IL-6 • Fattori protrombotici (I e II)Fattori protrombotici (I e II)• FibrinogenoFibrinogeno
Fattori localiFattori locali• Flusso sanguignoFlusso sanguigno• Stress di pareteStress di parete• Diametro del vasoDiametro del vaso• Struttura della Struttura della
pareteparete• % di stenosi% di stenosi
Aterosclerosi e malattia Aterosclerosi e malattia coronarica (3)coronarica (3)Fattori di rischioFattori di rischio
• L’aterosclerosi è un lungo L’aterosclerosi è un lungo processo che inizia molto processo che inizia molto precocemente precocemente
• Nei pazienti che sviluppano una Nei pazienti che sviluppano una sindrome coronarica acuta sindrome coronarica acuta questa evoluzione subisce degli questa evoluzione subisce degli improvvisi cambiamenti che si improvvisi cambiamenti che si traducono in eventi clinicitraducono in eventi clinici
Aterosclerosi e Aterosclerosi e malattia coronarica (3)malattia coronarica (3)
La presenza di una lesione stenosante di La presenza di una lesione stenosante di un ramo epicardico determina a valle un ramo epicardico determina a valle
della stenosi una caduta di pressione che della stenosi una caduta di pressione che è proporzionale alla riduzione del calibro è proporzionale alla riduzione del calibro vasale; il gradiente pressorio che si crea vasale; il gradiente pressorio che si crea
stimola la dilatazione dei vasi di stimola la dilatazione dei vasi di resistenza allo scopo di mantenere un resistenza allo scopo di mantenere un flusso adeguato in condizioni basali. flusso adeguato in condizioni basali.
Questo spiega l’assenza di segni clinici ed Questo spiega l’assenza di segni clinici ed elettrocardiografici di ischemia a riposo.elettrocardiografici di ischemia a riposo.
Quando la stenosi riduce la sezione del Quando la stenosi riduce la sezione del vaso coronarico epicardico oltre l’80%, si vaso coronarico epicardico oltre l’80%, si
ha una riduzione del flusso anche in ha una riduzione del flusso anche in condizioni basali. In tale situazione condizioni basali. In tale situazione l’albero coronarico è costretto ad l’albero coronarico è costretto ad
impiegare gran parte della sua riserva impiegare gran parte della sua riserva per mantenere un apporto metabolico per mantenere un apporto metabolico
adeguato. A questo punto possono adeguato. A questo punto possono comparire segni clinici ed comparire segni clinici ed
elettrocardiografici di ischemia anche in elettrocardiografici di ischemia anche in condizioni di riposo.condizioni di riposo.
La presenza di una placca stabile (con La presenza di una placca stabile (con cappuccio fibroso “integro”) determina cappuccio fibroso “integro”) determina una riduzione della soglia ischemica che una riduzione della soglia ischemica che
rende la patologia sintomatica sotto rende la patologia sintomatica sotto sforzo o in circostanze in cui aumenta il sforzo o in circostanze in cui aumenta il
lavoro cardiacolavoro cardiaco(crisi ipertensiva, infezioni, (crisi ipertensiva, infezioni,
tireotossicosi, tachiaritmie) o in caso di tireotossicosi, tachiaritmie) o in caso di scarsa perfusione (tachiaritmie, stenosi scarsa perfusione (tachiaritmie, stenosi aortica) o per una ridotta ossigenazione aortica) o per una ridotta ossigenazione
La presenza di una placca instabile (con La presenza di una placca instabile (con cappuccio fibroso “eroso”) su cui, quindi, cappuccio fibroso “eroso”) su cui, quindi, in caso di “rottura”, si sovrappone una in caso di “rottura”, si sovrappone una trombosi intraluminale, può dare luogo, trombosi intraluminale, può dare luogo,
anche con un eventuale vasospasmo anche con un eventuale vasospasmo associato, ad una stenosi occlusiva o associato, ad una stenosi occlusiva o
sub-occlusiva acuta, sintomatica sia in sub-occlusiva acuta, sintomatica sia in condizione di riposo, sia in conseguenza condizione di riposo, sia in conseguenza
di sforzi di intensità variabile, per di sforzi di intensità variabile, per l’azione di vari fattori.l’azione di vari fattori.
Microanatomia della trombosi Microanatomia della trombosi coronarica e dell’occlusione coronarica e dell’occlusione
acutaacuta
Placca aterosclerotica e S.C.A. Placca aterosclerotica e S.C.A. (2)(2)
• Le Le lesioni coronarichelesioni coronariche che determinano le che determinano le SCA sono molto spesso SCA sono molto spesso di scarso di scarso significatosignificato prima dell’evento. prima dell’evento.
• Affinchè si determini una SCA occorre la Affinchè si determini una SCA occorre la presenza dipresenza di una o più una o più placcheplacche predisposte predisposte a complicazioni e dunque a complicazioni e dunque “vulnerabili”“vulnerabili”..
• Le SCA sono dovute alla Le SCA sono dovute alla complicazione dicomplicazione di una o più una o più placche “vulnerabili”placche “vulnerabili” in un in un paziente con aterosclerosi coronarica a paziente con aterosclerosi coronarica a qualunque livello di severità della qualunque livello di severità della malattia.malattia.
Placca aterosclerotica e S.C.A. Placca aterosclerotica e S.C.A. (3)(3)
E’ un’alterazione della E’ un’alterazione della contrattilità miocardica, contrattilità miocardica,
reversibile o permanente, reversibile o permanente, secondaria ad ischemia acuta.secondaria ad ischemia acuta.
• Il marker clinico, elettrico e biochimico Il marker clinico, elettrico e biochimico devono integrarsi tra loro, per divenire devono integrarsi tra loro, per divenire markers certi di ischemia.markers certi di ischemia.
• Il marker meccanico rappresenta, di per Il marker meccanico rappresenta, di per sè, il solo segno specifico di ischemia, sè, il solo segno specifico di ischemia, peraltro da valutare nel contesto peraltro da valutare nel contesto evolutivo della sindrome.evolutivo della sindrome.
Sindromi coronariche acuteSindromi coronariche acuteMarker elettrico: tratto ST sopraslivellatoMarker elettrico: tratto ST sopraslivellato
Sindromi coronariche acuteSindromi coronariche acuteMarker elettrico: tratto ST sopraslivellato Marker elettrico: tratto ST sopraslivellato
(2)(2)
Sindromi coronariche acuteSindromi coronariche acuteMarker elettrico: tratto ST sottoslivellato Marker elettrico: tratto ST sottoslivellato
Sindromi coronariche acuteSindromi coronariche acuteMarker elettrico: onda T invertita Marker elettrico: onda T invertita
Sindromi coronariche acuteSindromi coronariche acuteMarker elettrico: onda T difasica Marker elettrico: onda T difasica
Considerazioni:Considerazioni:• elevata frequenza di causa di presentazione in PSelevata frequenza di causa di presentazione in PS• • notevole coinvolgimento psicologiconotevole coinvolgimento psicologico• • correlato a un vastissimo spettro di patologie, correlato a un vastissimo spettro di patologie, alcune delle quali associate ad un alto tasso morbilità alcune delle quali associate ad un alto tasso morbilità e mortalitàe mortalità
Rischi:Rischi:• sovrastima/sottostima del caso in esamesovrastima/sottostima del caso in esame
Obiettivi:Obiettivi:• Diagnosi precoceDiagnosi precoce• Identificazione dei pazienti ad alto rischioIdentificazione dei pazienti ad alto rischio
E’ il sintomo per il quale si presenta E’ il sintomo per il quale si presenta in P.S. il 5-8% dei in P.S. il 5-8% dei pazientipazienti e anche se, spesso, la causa risulta essere non e anche se, spesso, la causa risulta essere non secondaria ad ischemica coronarica.secondaria ad ischemica coronarica.
• • MoltiMolti sono ancora i sono ancora i ricoveri impropri per sindrome ricoveri impropri per sindrome coronarica acuta.coronarica acuta.• • Molte dimissioniMolte dimissioni si rivelano, in seguito, come si rivelano, in seguito, come sindromi coronariche acute misconosciute.sindromi coronariche acute misconosciute.
La difficoltà di una corretta quanto rapida diagnosi di La difficoltà di una corretta quanto rapida diagnosi di sindrome coronarica acuta emerge chiaramente da un sindrome coronarica acuta emerge chiaramente da un altro dato:altro dato:negli USA il mancato riconoscimento di un IMA è la piùnegli USA il mancato riconoscimento di un IMA è la piùfrequente motivazione delle cause giudiziarie di frequente motivazione delle cause giudiziarie di “malpractice”“malpractice”intentate contro i medici in generale e d’urgenza, in intentate contro i medici in generale e d’urgenza, in particolare particolare
• In presenza di un quadro clinico suggestivo di In presenza di un quadro clinico suggestivo di ischemia miocardica acuta, i pazienti, in base ischemia miocardica acuta, i pazienti, in base all’all’ECGECG,, vengono distinti in vengono distinti in due gruppidue gruppi::
presenza dipresenza di sopraslivellamento sopraslivellamento persistente del tratto STpersistente del tratto ST (o di (o di BBSxBBSx di di nuova insorgenza) = nuova insorgenza) = STEMISTEMI;;
assenza diassenza di sopraslivellamento del tratto ST sopraslivellamento del tratto ST (sottoslivellamento del tratto ST, onda T (sottoslivellamento del tratto ST, onda T invertita, onda T piatta; tratto ST-T normale) invertita, onda T piatta; tratto ST-T normale) = = SCA/NSTE (NSTEMI/Angina instabile)SCA/NSTE (NSTEMI/Angina instabile)..
ST sopraslivellato/BBSxST sopraslivellato/BBSxST sopraslivellato/BBSxST sopraslivellato/BBSx ST ST NONNON sopraslivellato sopraslivellatoST ST NONNON sopraslivellato sopraslivellato
STEMISTEMISTEMISTEMI NSTEMINSTEMINSTEMINSTEMI Ang. instab.Ang. instab.Ang. instab.Ang. instab.
++ --
+/- indici di necrosi miocardica+/- indici di necrosi miocardica+/- indici di necrosi miocardica+/- indici di necrosi miocardica
Occlusione completa ed improvvisa di una coronariaOcclusione completa ed improvvisa di una coronariaOcclusione completa ed improvvisa di una coronariaOcclusione completa ed improvvisa di una coronaria
NECROSI DI CARDIOMIOCITINECROSI DI CARDIOMIOCITINECROSI DI CARDIOMIOCITINECROSI DI CARDIOMIOCITI
I pazienti con STEMI devono essere avviati, I pazienti con STEMI devono essere avviati, quanto più rapidamente possibile, a terapia di quanto più rapidamente possibile, a terapia di riperfusione coronaricariperfusione coronarica, meccanica , meccanica (PCI)(PCI) o o farmacologica farmacologica (trombolisi)(trombolisi)..
SCA-NSTESCA-NSTERiduzione marcata (non completa) del flusso coronaricoRiduzione marcata (non completa) del flusso coronaricoRiduzione marcata (non completa) del flusso coronaricoRiduzione marcata (non completa) del flusso coronarico
Ischemia subendocardica più o meno prolungataIschemia subendocardica più o meno prolungataIschemia subendocardica più o meno prolungataIschemia subendocardica più o meno prolungata
EVENTUALE NECROSI DI CARDIOMIOCITIEVENTUALE NECROSI DI CARDIOMIOCITIEVENTUALE NECROSI DI CARDIOMIOCITIEVENTUALE NECROSI DI CARDIOMIOCITI
I pazienti con SCA-NSTE devono essere sottoposti a I pazienti con SCA-NSTE devono essere sottoposti a terapia antitrombotica ed antiischemica ed avviati alla terapia antitrombotica ed antiischemica ed avviati alla coronarografia (per eventuale PCI/BPAC) in tempi coronarografia (per eventuale PCI/BPAC) in tempi diversi, in base alla loro instabilità clinica ed diversi, in base alla loro instabilità clinica ed emodinamica.emodinamica.