etech Cliente: Comune di Maleo Ubicazione: piazza XXV Aprile Maleo (LO) Committente: Comune di Maleo Oggetto: progetto esecutivo di impianti elettrici di distribuzione in bassa tensione Strada Gragnana, 17/o – 29121 Piacenza Tel. 0523 755246 Fax 0523 462871 e-mail: [email protected]www.etech-srl.com Proprietario: Comune di Maleo N° commessa: 15042 Pag. 1 IL COMMITTENTE IL TECNICO INCARICATO Etech S.r.l. Per. Ind. Emanuele Ferrari 4 3 2 1 0 Emissione O.C. R.R. E. Ferrari 15042004_00 27/04/15 Rev. Modifica Elaborato Controllato Approvato N° protocollo Data PROGETTO DI IMPIANTO ELETTRICO
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etech Maleo (LO) - Comune di Maleo - Provincia di Lodi · Norma UNI EN 12464-1 Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1 Posti di lavoro in interni Norma
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etech
Cliente:
Comune di Maleo Ubicazione:
piazza XXV Aprile Maleo (LO)
Committente:
Comune di Maleo Oggetto:
progetto esecutivo di impianti elettrici di distribuzione in
1.1) DATI DI PROGETTO 5 1.1.1) DATI DI CARATTERE GENERALE 5 1.1.2) DATI DI PROGETTO RELATIVI ALL’OPERA 8 1.1.3) DATI DI PROGETTO RELATIVI ALLE INFLUENZE ESTERNE 9 1.1.4) DATI DI PROGETTO RELATIVI ALL’IMPIANTO ELETTRICO 9 1.1.5) ELENCO E DESCRIZIONE E UBICAZIONE DEI CARICHI ELETTRICI 9 1.1.6) ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE. 9 1.2) DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO 9 1.3) CRITERI DI DEFINIZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI 10 1.3.1) SCELTE DERIVANTI DA VINCOLI O INDICAZIONI DA PARTE DEL COMMITTENTE 10 1.3.2) SCELTE DERIVANTI DALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI 10 1.3.3) SCELTE DERIVANTI DA ASPETTI DI CARATTERE STORICO, ARTISTICO E/O ARCHEOLOGICO 10 1.3.4) SCELTE DERIVANTI DALLA PRESENZA SIGNIFICATIVA DI ARMONICHE 10 1.4) PRESTAZIONE DEGLI IMPIANTI 10 1.5) DESCRIZIONE SOMMARIA DEGLI IMPIANTI 10 1.6) COMPATIBILITÀ CON GLI IMPIANTI ESISTENTI 11
2.0) RELAZIONE SPECIALISTICA 13
2.1) DATI DI PROGETTO 13 2.2) DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE ED UTILIZZAZIONE DELL’ENERGIA 13 2.3) IMPIANTO ELETTRICO DI DISTRIBUZIONE - CRITERI DI SCELTA DELLE SOLUZIONI IMPIANTISTICHE E DI
DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI 13 2.3.1) DEFINIZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI E DELLE MODALITÀ PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI
CONSEGUENTI ALLE CARATTERISTICHE AMBIENTALI 13 2.3.2) MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI 14 2.3.3) MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI 15 2.3.4) MISURE DI PROTEZIONE E CARATTERISTICHE DEI CIRCUITI ELETTRICI 16 2.3.5) MISURE DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI DI ORIGINE ATMOSFERICA O DOVUTE A MANOVRE 19 2.3.6) MISURE PER LA PROTEZIONE CONTRO LE INFLUENZE ELETTROMAGNETICHE 20 2.4) CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI RELATIVI ALL’IMPIANTO ELETTRICO DI DISTRIBUZIONE 20 2.5) DOCUMENTAZIONE SPECIFICA RELATIVA AD AMBIENTI E APPLICAZIONI PARTICOLARI 21 2.6) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE 24 2.6.1) CRITERI PER L’INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI E DEI RELATIVI IMPIANTI 24 2.6.2) ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE NORMALE 24 2.7) DISPOSIZIONI DI SICUREZZA, OPERATIVE E AVVERTENZE 25 2.7.1) DISPOSIZIONI DI SICUREZZA E OPERATIVE 25 2.7.2) AVVERTENZE 25 2.8) DOCUMENTI ACQUISITI E/O ALLEGATI 25 2.8.1) DOCUMENTI ACQUISITI 25 2.8.2) DOCUMENTI ALLEGATI 25
1.1.1.1 Estremi del committente, cliente finale, progettista, ubicazione dell’opera.
I dati relativi al committente, cliente finale, progettista, all’ubicazione ed eventuale denominazione dell’opera sono rilevabili nella pagina di copertina del presente documento.
1.1.1.2 Scopo del lavoro
Scopo del lavoro è la realizzazione degli impianti elettrico a servizio di pubblica piazza con attraversamento veicolare, comprensiva di zona adibita a parcheggio.
1.1.1.3 Elenco delle principali disposizioni legislative applicabili
Legge 1 marzo 1968, nº186 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici” Legge 18 ottobre 1977, nº791 “Attuazione delle direttive CEE 73/23 relative alle garanzie di sicurezza che
deve possedere il materiale elettrico” D.P.R. 27 aprile1978, nº384 “Regolamento di attuazione dell’art. 27 della legge 30 marzo 1971, n. 118, a
favore dei mutilati e invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici” Decreto Legislativo 25 novembre 1996, n. 626 "Attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di
marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione" Decreto Legislativo 31 luglio 1997, n. 277 “Modificazioni al decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 626,
recante attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione”
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Decreto Legislativo del 3 agosto 2009, n. 106 “Disposizioni integrative e correttive del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” D.M. n°37 del 22 gennaio 2008 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies,
comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”
Legge Regionale della Lombardia 27 marzo 2000 n.° 17 “Misure urgenti in tema di risparmio
energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”
Legge Regionale della Lombardia n.° 38 del 21 dicembre 2004 – Modifiche e integrazioni alla
Legge Regionale 27 marzo 2000 n.° 17 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso” ed ulteriori disposizioni
Legge Regionale della Lombardia 27 febbraio 2007 n.° 5 - Interventi normativi per l’attuazione
della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizioni legislative (Collegato ordinamentale 2007) –Nuovo testo degli artt. 4,6 e 9 della Legge Regionale 27 marzo 2000 n.° 17 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”
1.1.1.4 Elenco delle principali norme tecniche di riferimento
1.1.1.4.1 Per gli impianti Norma CEI 64-8 HD 60364.1 IEC 60364-1
Impianti elettrici utilizzatori a tensione normale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua
Norma CEI 11-25
Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata
Norma CEI-UNEL 35024/1 CENELEC R 064001
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in c.a. e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria.
Norma CEI-UNEL 35026 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in c.a. e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa interrata.
Norma CEI 11-17 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavi
Norma CEI 0-2 Guida per definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici
Norma CEI 0-21 Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia
Norma CEI 64-50
Edilizia ad uso residenziale e terziario Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Criteri generali
Norma CEI 64-12 Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario
Norma CEI 64-14 Guida alla verifica degli impianti elettrici utilizzatori
Norma CEI 64-51 Guida all’esecuzione degli impianti elettrici negli edifici commerciali
Norma CEI 64-52 Guida all’esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici
Norma CEI 64-54 Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione degli impianti ausiliari , telefonici, e di trasmissione dati Criteri particolari per i locali di pubblico spettacolo
Norma CEI 64-56 Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione degli impianti ausiliari , telefonici, e di trasmissione dati Criteri particolari per i locali ad uso medico
Norma CEI 64-100/1 Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni. Parte 1. montanti degli edifici
Norma CEI 64-100/2 Edilizia residenziale Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni Parte 2: Unità immobiliari (appartamenti)
Norma CEI 64-100/3 Edilizia Residenziale Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni Parte 3: case unifamiliari, case a schiera ed in complessi immobiliari (residence)
Norma CEI 31-87 Norma CEI EN 60079-10-1
Atmosfere esplosive - Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas
Norma CEI 31-35
Atmosfere esplosive Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)
Norma CEI 31-35A
Atmosfere esplosive Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87): esempi di applicazione
Norma CEI 62305/1 CEI 81-10/1
Protezione contro i fulmini Parte 1: Principi generali
Norma CEI 62305/2 CEI 81-10/2
Protezione contro i fulmini Parte 2: Valutazione del rischio
Norma CEI 62305/3 CEI 81-10/3 Protezione contro i fulmini Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per
Protezione contro i fulmini Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture
Norma UNI 1838 Illuminazione di emergenza
Norma CEI UNI 11222 CEI 34-132
Luce e illuminazione. Impianti di illuminazione di sicurezza degli edifici. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.
Norma UNI EN 12464-1 Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1 Posti di lavoro in interni
Norma UNI EN 12464-2 Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 2 Posti di lavoro in esterno
Norma UNI 13201-2 Illuminazione stradale - Requisiti prestazionali
Norma UNI 11248 Illuminazione stradale – Selezione della categoria illuminotecnica.
Norma UNI 10819 Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso.
1.1.1.4.2 Per i componenti Norma CEI 17-5 Norma CEI EN 60947-2 IEC 60947-2
Apparecchiature a bassa tensione – Parte 2 Interruttori automatici
Norma CEI 23-3/1 Norma CEI EN 60898/1 IEC 60898/1
Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari Parte 1: Interruttori automatici per funzionamento in corrente alternata
Norma CEI 23-3/2 Norma CEI EN 60898/2 IEC 60898/2
Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari Parte 2: Interruttori per funzionamento in corrente alternata e in corrente continua
Norma CEI 17-113 Norma CEI EN 61439-1 IEC 61439-1
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali .
Norma CEI 20-107 CEI EN 50525-1
Cavi elettrici - Cavi energia con tensione nominale non superiore a 450/750 V
Norma CEI 20-20 HD 21.3 S3
Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750V
Norma CEI 20-22 Prove d’incendio sui cavi elettrici
Norma CEI 20-45 Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendio resistenti al fuoco
Norma CEI 20-38 Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi
Norma CEI 23-50 IEC 884-1
Apparecchiature a bassa tensione: prese a spina per usi domestici o similari Parte I: Prescrizioni generali
Norma CEI 23-80 Norma CEI EN 61386-1
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 1: Prescrizioni generali
Norma CEI 23-9 Norma CEI EN 60669 IEC 60669
Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare Parte I: Prescrizioni generali
Norma CEI 23-12 Norma CEI EN 60309 IEC 60309
Spine e prese per uso industriale
Norma CEI 23-83 Norma CEI EN 61386-23
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 23: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori
Norma CEI 23-42 Norma CEI EN 61008-1
Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari
Norma CEI 23-44 Norma CEI EN 61009-1 IEC 61009-1/A1
Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari Parte 1: Prescrizioni generali
Norma CEI 23-93 Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche Parte 2-1: Sistemi di canali e di condotti per montaggio a parete e a soffitto
Norma CEI 23-20 Norma CEI EN 60998 IEC 998
Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari
Norma CEI 23-81 Norma CEI EN 61386-21
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche Parte 21: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori.
Norma CEI 23-116 Norma CEI EN 61386-24
Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte 24: Prescrizioni particolari - Sistemi di tubi interrati
Norma CEI 23-48 IEC 60670
Scatole e involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte I: Prescrizioni generali
Norma CEI 23-49 Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte II: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile
Norma CEI 23-51 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di
distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. Norma CEI 34-21 Norma CEI EN 60598-1 IEC 598-1
Apparecchi di illuminazione: Parte I - prescrizioni per la sicurezza
Norma CEI 34-22 Norma CEI EN 60598-2-22
IEC 598-2-22
Apparecchi di illuminazione: parte II - Prescrizioni generali e prove.
N.B. Le Norme indicate si intendono comprensive delle eventuali successive varianti.
1.1.1.5 Indicazioni dei vincoli da rispettare
1.1.1.5.1 Vincoli e/o indicazioni del committente E’ richiesto che sia per quanto possibile riutilizzata e rialimentata la struttura esistente
contenete le prese CEE normalmente utilizzate per il mercato e pubbliche manifestazioni “APM”: 1.1.1.5.2 Ulteriori vincoli e/o indicazioni La tipologia degli apparecchi di illuminazione da utilizzarsi è stata definita dal progettista architettonico ed approvata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio.
1.1.2) Dati di progetto relativi all’opera
1.1.2.1 Destinazione d’uso dell’edificio e/o struttura
Pubblica piazza con attraversamento veicolare, comprensiva di zona adibita a parcheggio. Caratteristiche ai fini della classificazione e valutazione dei rischi
1.1.2.1.1 Informazioni generali Le informazioni generali relative a classificazione e rischi presenti sono rilevabili dalla tabella A1 allegata. 1.1.2.1.2 Parametri relativi al rischio di incendio Entità del rischio relativo all’ambiente in caso di incendio (in relazione a quanto riportato nella
sezione 751 della norma CEI 64-8): - ambiente ordinario,
1.1.2.2 Barriere architettoniche
In relazione alla destinazione d’uso dei locali, non è prevista l’applicazione di disposizioni specifiche inerenti gli obblighi di superamento delle barriere architettoniche.
1.1.3) Dati di progetto relativi alle influenze esterne
Sono previste le seguenti temperature ambientali: - esterno -10÷35°C
Le ulteriori informazioni e le influenze ambientali sono rilevabili dalla tabella A1 allegata.
1.1.4) Dati di progetto relativi all’impianto elettrico
1.1.4.1 Tipo di intervento richiesto
In riferimento al DM 37/08, la presente documentazione tratta gli interventi relativi all’impianto
elettrico consistenti nella realizzazione di un nuovo impianto non esistente in precedenza o il rifacimento completo di un impianto esistente.
1.1.4.2 Dati dell’alimentazione elettrica
1.1.4.2.1 Alimentazione dei circuiti normali - Punto di origine dell’impianto oggetto dell’intervento: punto di fornitura dell’energia
- Tensione di alimentazione: 400V/230V (trifase con neutro); tolleranza della tensione (+10% -10%) Frequenza: 50Hz
- Sistema di distribuzione : TT - Potenza impegnata: 20-30kW - Corrente di corto circuito massima presunta: 10 kA
1.1.4.3 Caduta di tensione massima ammessa
Le cadute di tensione massima ammesse non sono superiori al 4%.
1.1.4.4 Misurazione dell’energia elettrica
L’ubicazione del gruppo di misura generale è i corrispondenza del punto di fornitura dell’energia. Non è prevista l’installazione dei gruppi di misura parziali.
1.1.5) Elenco e descrizione e ubicazione dei carichi elettrici
I principali carichi elettrici degli impianti in oggetto risultano essere:
- apparecchi di illuminazione, - apparecchiature alimentate mediante prese a spina fisse, Ulteriori caratteristiche elettriche e/o costruttive, sono rilevabili dagli elaborati grafici allegati (schema e piani di installazione). Non è prevista la presenza di dispositivi aventi caratteristiche tali da determinare un contributo
di armoniche significativo nell’impianto.
1.1.6) Illuminazione artificiale.
I principali dati illuminotecnici sono rilevabili al punto 7 della presente documentazione di progetto (Dati, informazioni e risultati illuminotecnici)
1.2) Descrizione sommaria del progetto
Il presente progetto è relativo agli impianti tecnologici da realizzarsi a servizio di una pubblica piazza di seguito elencati: - impianto elettrico di distribuzione, Rientrano altresì nel presente progetto le opere necessarie alla predisposizione dei seguenti impianti: - impianto di segnale generici.
Il progetto è sviluppato in relazione: - alle caratteristiche e finalità dell’intervento, - al prescritto livello qualitativo e conseguenti costi e benefici attesi.
1.3) Criteri di definizione delle scelte progettuali
Il presente progetto è sviluppato tenendo conto delle informazioni, indicazioni e vincoli contenuti nei dati di progetto di cui al precedente punto 1.1).
Le principali scelte progettuali conseguenti, sono di seguito riportate.
1.3.1) Scelte derivanti da vincoli o indicazioni da parte del committente
La struttura esistente contenete le prese CEE normalmente utilizzate per il mercato e pubbliche
manifestazioni “APM”, sarà ricollocata e rialimentata.
1.3.2) Scelte derivanti dalle norme di prevenzione incendi
In virtù delle norme di prevenzione incendi applicabili, ed alle caratteristiche dell’intervento
previsto, non risultano applicabili disposizioni specifiche di prevenzione incendi.
1.3.3) Scelte derivanti da aspetti di carattere storico, artistico e/o archeologico
Il progetto dell’impianto elettrico è previsto sia sviluppato conformemente aI progetto
approvato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio.
1.3.4) Scelte derivanti dalla presenza significativa di armoniche
Non è prevista la presenza di dispositivi aventi caratteristiche tali da determinare un contributo di armoniche significativo nell’impianto (vedere anche punto 1.1.4.5) della documentazione di progetto).
1.4) Prestazione degli impianti
Il progetto è sviluppato nel rispetto dei requisiti prestazionali impiantistici di seguito elencati: a) Modalità di distribuzione:
− distribuzione mista (radiale e dorsale)
b) Selettività per corto circuito: − non richiesta
c) Selettività per guasto a terra: − non richiesta
d) Illuminazione di sicurezza: − non richiesta
e) Alimentazione di riserva: − non richiesta
1.5) Descrizione sommaria degli impianti
Gli impianti in oggetto, verranno alimentati mediante una fornitura di energia elettrica da
collocarsi in apposito contenitore in vetroresina competo di serratura, tipo “Conchiglia”, in cui dovrà essere collocato il anche il quadro postazione contatori QPC, da cui è previsto siano derivati e protetti tutti i circuiti dell’impianto conformemente a quanto rilevabile dal relativo schema unifilare allegato Si evidenzia che è previsto che dal QPC sia alimentata anche la struttura esistente contenete le prese CEE normalmente utilizzate per il mercato e pubbliche manifestazioni “APM”, struttura
che dovrà essere ricollocata rispetto alla attuale posizione. Si ricorda inoltre che l’impianto è previsto sia predisposto per alimentare le seguenti utenze:
- quadro fontana QFO (bordo macchina), - quadro sistema gestione ingressi e uscite parcheggio QGIP.
Si ricorda infine che saranno predisposte tubazioni di tipo incassato dalla postazione contatori alla loggia, in modo da consentire l’eventuale successivo rifacimento degli impianti elettrici
interni alla loggia medesima. I criteri di esecuzione degli impianti ed il grado di protezione richiesto per i componenti e le modalità di realizzazione delle condutture sono rilevabili dai piani di installazione e dalle tabelle A1 e C1 allegate.
La struttura esistente contenete le prese CEE normalmente utilizzate per il mercato e pubbliche
manifestazioni “APM”, sarà ricollocata e rialimentata. Relativamente ai componenti per i quali è previsto il riutilizzo, l’installatore dovrà verificare: - la funzionalità,
- il buono stato di conservazione,
- il mantenimento del grado di protezione.
Qualora non risultino idonei, dovranno essere sostituiti utilizzando componenti aventi
caratteristiche non inferiori a quelle dei preesistenti e comunque conformi alle prescrizioni di progetto relative al luogo di installazione. L’intervento previsto è tecnicamente compatibile con le condizioni preesistenti dell’impianto (D.M. 37/08 art. 7 comma 3).
2.2) Dati del sistema di distribuzione ed utilizzazione dell’energia
- Tensione di distribuzione: 400V/230V (trifase con neutro) - Frequenza: 50Hz
- Sistema di distribuzione: TT - Corrente di corto circuito massima presunta: 10 kA - Caduta di tensione ammissibile: 4% Per i valori delle cadute di tensione e delle correnti di corto circuito in corrispondenza dei diversi punti dell’impianto, fare riferimento allo schema elettrico generale ed alle tabelle contenenti i risultati dei calcolo dimensionali e di verifica.
2.3) Impianto elettrico di distribuzione - Criteri di scelta delle soluzioni impiantistiche e di dimensionamento dei componenti
2.3.1) Definizione delle scelte progettuali e delle modalità per la realizzazione degli impianti conseguenti alle caratteristiche ambientali
2.3.1.1 Temperatura ambientale
La temperatura ambientale prevista (non superiore ai 30° C) rientra nei limiti della tabella 52D (art. 523.1.1 Norma CEI 64-8) per le tipologie degli isolamenti utilizzati; non risulta necessario l’utilizzo dei coefficienti di correzione per temperatura ambiente nella determinazione della portata dei conduttori
2.3.1.2 Presenza di acqua
I componenti dell’impianto elettrico installati all’esterno devono avere grado di protezione
non inferiore a IP44 (lo stesso deve essere comunque idoneo alle effettive condizioni di posa ed utilizzo). Qualora nelle condutture l’acqua si possa accumulare o condensare, si devono prendere provvedimenti per la sua evacuazione.
2.3.1.3 Presenza di sostanze corrosive
I componenti dell’impianto elettrico installati all’esterno devono avere grado di protezione
non inferiore a IP44 (lo stesso deve essere comunque idoneo alle effettive condizioni di posa ed utilizzo) ed essere realizzati mediante accorgimenti e con materiali idonei a sopportare la corrosione dovuta ad agenti atmosferici. Per quanto concerne le modalità di realizzazione delle giunzioni e delle connessioni atte a ridurre gli effetti della corrosione per coppia galvanica, vedere tipico di installazione D006.
2.3.1.4 Presenza di altre sollecitazioni
Nella posa dei componenti dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti idonei a far si che gli stessi non siano danneggiati e che risultino immutate le loro caratteristiche previste. Per quanto concerne i cavi, i ricorda che gli sforzi di tiro non vanno applicati ai rivestimenti protettivi, bensì ai conduttori, per i quali d’altronde si raccomanda di non superare una sollecitazione di 60N per mm² di sezione totale per i conduttori in rame. In generale, per quanto concerne le condutture, si dovrà rispettare quanto successivamente
indicato nelle schede relative alle caratteristiche dei componenti. Per quanto concerne le condutture sottoposte permanentemente a trazione a causa del proprio peso su percorsi verticali, si dovranno adottare le modalità di posa tali da evitare
danni ai cavi, alle connessioni ed ai supporti, conformemente a quanto indicato nelle norme specifiche.
2.3.1.5 Presenza di flora o muffe
Si dovranno adottare provvedimenti idonei a limitarne gli eventuali effetti dannosi (mediante protezioni supplementari), premunendosi in particolare dagli eventuali effetti meccanici dovuti allo sviluppo delle radici, dagli effetti coibenti termici dovuti a deposito o ricoprimenti vegetali
nonchè dagli effetti corrosivi dovuti agli umori vegetali.
2.3.1.6 Presenza di fauna
Si dovranno adottare accorgimenti tali da non consentire l’accesso della fauna: - nei punti in cui sono installati componenti che potrebbero essere danneggiati: - in zone dell’impianto in cui la loro presenza potrebbe essere causa di cortocircuiti. per la prevenzione del danneggiamento si potranno adottare protezioni meccaniche
supplementari.
2.3.1.7 Presenza di notevole irraggiamento solare
Si dovranno adottare componenti il cui invecchiamento non sia influenzato dalla presenza di notevole irraggiamento solare (in generale adatti per la posa all’aperto) oppure si dovrà prevedere una idonea schermatura.
Qualora non risulti possibile adottare le misure di cui sopra, sarà necessario tenerne successivamente conto, mediante effettuazione di adeguati controllo ed interventi di manutenzione.
2.3.2) Misure di protezione contro i contatti indiretti
2.3.2.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione
2.3.2.1.1 Definizione dei requisiti La protezione verrà realizzata mediante interruzione automatica dell'alimentazione (art. 413.1.4 Norma CEI 64-8), per i seguenti componenti:
- apparecchi di illuminazione, - poli di terra di prese a spina fisse, - masse di apparecchi utilizzatori in classe 1, Trattandosi di un sistema TT (conformemente a quanto previsto all’art. 413.1.4 della norma CEI 64-8), la della resistenza del dispersore dovrà essere:
dn
LE I
UR ≤
dove:
- RE è la resistenza del dispersore, - Idn è la corrente differenziale nominale espressa in ampère, - UL è la tensione di contatto limite convenzionale (50V per gli ambienti ordinari).
2.3.2.1.2 Modalità di realizzazione dell’impianto di terra L'impianto di terra dovrà essere realizzato nel rispetto delle seguenti indicazioni: a) Impianto di dispersione (art. 542.2 Norma CEI 64-8)
L’impianto di dispersione sarà costituito da: - dispersore normale realizzato mediante l’utilizzo di un conduttore in Cu nudo sez. 35mm².
b) Conduttore di terra (art. 542.3.1 Norma CEI 64-8)
Il conduttore di terra sarà costituito da un conduttore in Cu nudo sez. 35mm². c) Collettori (o nodi) principali di terra (art. 542.4 Norma CEI 64-8)
Dovranno essere realizzati i seguenti collettori di terra: - un unico collettore di terra i prossimità del QPC.
d) Collegamenti equipotenziali (art. 542 Norma CEI 64-8) Dovranno essere realizzati gli opportuni collegamenti equipotenziali:
- collegamenti equipotenziali principali (EQP) che collegano masse estranee (tubazioni acqua, gas, riscaldamento ecc.) al collettore principale di terra.
- collegamenti equipotenziali supplementari (EQS) che collegano masse estranee al PE, masse tra loro, masse a masse estranee, masse estranee tra loro.
Tali conduttori dovranno avere le seguenti sezioni minime: - EQP sezione uguale a 6 mm² se in rame, 16 mm² se in alluminio, 50 mm² se in acciaio. - EQS tra due masse non inferiore alla minima tra i due PE relativi (con un minimo di 2,5mm²
se protetto meccanicamente, 4mm² se non protetto).
- EQS tra massa e massa estranee non inferiore alla metà del PE della corrispondente massa con sezione minima di 2,5mm² se protetto meccanicamente e 4mm² se non protetto; in ogni caso non è richiesta una sezione superiore a 6 mm².
e) Conduttori di protezione (art. 543.2 Norma CEI 64-8) Generalmente verranno posati tanti conduttori di protezione (PE) quante sono le linee luce e F.M., aventi sezione (determinata secondo l’art. 543.1.2 - tabella 54F): - pari a quella del conduttore di fase (per sezione di fase ≤16mm²) - pari a 16mm² (per sezione di fase 16÷35mm²)
- pari ad almeno la metà di quella del conduttore di fase (per sezione di fasi > 35mm²) Tali conduttori verranno installati unitamente alle rispettive linee, mantenendo le stesse caratteristiche d'isolamento.
Dovranno essere collegate al PE: - tutte le masse (comprese quelle degli apparecchi di illuminazione). - tutti i poli di terra delle prese a spina fisse. Riferimenti alle modalità di realizzazione dell’impianto di terra possono essere rilevati dai tipici di installazione D003, D004, D006. Verrà effettuato il collegamento tra il collettore principale e l’impianto di dispersione
secondo quanto previsto alla lettera b).
2.3.2.2 Protezione mediante l’utilizzo di componenti elettrici di classe II
La protezione verrà realizzata mediante l’utilizzo di componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente art. 413.2 Norma CEI 64-8 per i seguenti componenti: - dispositivi di comando luce - prese a spina fisse (involucro),
- condutture di circuiti costituiti da cavi provvisti di guaina aventi tensione nominale superiore di un gradino rispetto a quella del sistema elettrico servito (tipo FG7OR),
- condutture realizzate con tubazioni e canalizzazioni in materiale isolante, - cassette di derivazione in materiale isolante, - quadri in materiale isolante - apparecchi di illuminazione
2.3.3) Misure di protezione contro i contatti diretti
La protezione contro i contatti diretti verrà realizzata mediante isolamento delle parti attive
(art. 412.1 Norma CEI 64-8), e mediante l’utilizzo di involucri o barriere (art. 412.2 Norma CEI 64-8). Al fine di impedire un contatto diretto, le parti attive devono essere poste entro involucri o barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione IPXXB (sono ammesse aperture più grandi per permettere la sostituzione di parti, come nel caso di portalampade o fusibili; in accordo con le prescrizioni delle relative norme)
Le superfici superiori orizzontali delle barriere o degli involucri che sono a portata di mano devono avere un grado di protezione non inferiore a IPXXD. Le barriere e gli involucri devono essere fissati conformemente a quanto riportato all’art. 412.2.3 della norma CEI 64-8 e possono essere rimovibili limitatamente a quanto indicato nell’art. 412.2.4. Se, dietro una barriera od un involucro sono installati componenti elettrici che possano ritenere
scariche elettrostatiche pericolose dopo che la loro alimentazione sia stata interrotta (condensatori , ecc.), deve essere previsto un cartello di avvertimento (il contatto non intenzionale non è da considerare pericoloso se le tensione risultante da cariche statiche scende al di sotto di 60 V in meno di 5 s dopo l’interruzione dell’alimentazione). Quale misura supplementare verranno utilizzati interruttori automatici differenziali aventi:
2.3.4) Misure di protezione e caratteristiche dei circuiti elettrici
2.3.4.1 Misure di protezione
La protezione contro i sovraccarichi e i corto circuiti verrà realizzata mediante dispositivi magnetotermici e/o fusibili, in conformità a quanto riportato al Capitolo 43 della Norma CEI 64-8. Generalmente verrà realizzata la protezione contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti utilizzando
un unico dispositivo conformemente a quanto indicato all’art. 435.1 della Norma CEI 64-8. Dovranno essere verificate le condizioni di seguito elencate. 2.3.4.1.1 Protezione contro il sovraccarico (CEI 64-8, sezione 433):
≤ ≤
≤ 1,45 ∙
Dove: Ib = Corrente di impiego del circuito In = Corrente nominale del dispositivo di protezione Iz = Portata in regime permanente della conduttura If = Corrente di funzionamento del dispositivo di protezione
2.3.4.1.2 Protezione contro il corto circuito (CEI 64-8, sezione 434):
≤ . . .
≤ ∙
Dove: Ib = Corrente di impiego del circuito In = Corrente nominale del dispositivo di protezione Iz = Portata in regime permanente della conduttura If = Corrente di funzionamento del dispositivo di protezione IccMax = Corrente di cortocircuito massima nel punto di installazione del dispositivo
P.d.I. = Potere di interruzione apparecchiatura di protezione I²t = valore dell'energia specifica passante letto sulla curva I²t della protezione in
corrispondenza delle correnti di corto circuito K²S² = Energia specifica passante sopportata dalla conduttura K = Coefficiente della conduttura utilizzata, per i cavi in rame:
115 per cavi isolati in PVC
135 per cavi isolati in gomma naturale e butilica 143 per cavi isolati in gomma etilenpropilenica e polietilene reticolato
S = Sezione della conduttura in mm2 Gli interruttori automatici magnetotermici utilizzati saranno del tipo limitatore (vedere nota
all’art. 435.1), conformemente a quanto rilevabile nelle tabelle relative al coordinamento delle protezioni ed agli schemi elettrici unifilari allegati al presente progetto. Verrà realizzato il coordinamento di back-up o filiazione (Norma CEI 64-8 art. 434.3.1). I dati relativi al coordinamento delle protezioni (caratteristiche significative dei dispositivi di protezione e dei parametri elettrici in gioco) sono rilevabili nella tabella P1 allegata. In riferimento alle modalità di calcolo utilizzate per determinare le correnti di corto circuito, si
Per la determinazione delle correnti di corto circuito massime è stata utilizzata la formula di calcolo seguente:
= ∙
Dove: per Icc trifase: Un = tensione concatenata
K = √3
Zcc = ∑ ! +∑# !
per Icc fase-fase:
Un = tensione concatenata K = 2
Zcc = ∑ ! +∑# !
per Icc fase-neutro:
Un = tensione concatenata
K = √3
Zcc = $∑ ! + ∑!%&'() + $∑# ! + ∑#!%&'()
per Icc fase-protezione:
Un = tensione concatenata
K = √3
Zcc = $∑ ! + ∑*'(&!.) + $∑# ! +∑#*'(&!.)
Per la determinazione delle correnti di corto circuito minime sono state utilizzate le modalità di calcolo definite nel commento all’art 533.2 della norma CEI 64-8.
Si precisa che generalmente la verifica della corrente di corto circuito minima verrà effettuata qualora si utilizzino esclusivamente dispositivi per la protezione contro il corto circuito.
2.3.4.2 Caratteristiche dei circuiti
L’elenco delle principali condutture elettriche completo delle rispettive caratteristiche (sigle d’identificazione, tipologia, caratteristiche, modalità di posa, lunghezza e calcoli dimensionali)
ed i valori relativi alla potenza installata e assorbita, agli sfasamenti ed alle correnti convenzionali, sono rilevabili nella tabella C1 allegata. Per la determinazione della portata dei conduttori è previsto l’utilizzo delle norme di seguito elencate: Norma CEI-UNEL 35024/1 CENELEC R 064001
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in c.a. e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria.
Norma CEI-UNEL 35026 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in c.a. e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa interrata.
Per la determinazione delle cadute di tensione, è stata utilizzata la formula di calcolo
seguente:
∆, = ∙ ∙ - ∙ ./ ∙ cos 3 + #/ ∙ sin36 Dove Ib = corrente di impiego Ib espressa in A Rl = resistenza (alla TR) della linea in Ω/km
2.3.5) Misure di protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica o dovute a manovre
2.3.5.1 Definizione delle caratteristiche degli SPD
Dovranno essere installati limitatori di sovratensione nelle modalità di seguito riportate. Relativamente ai circuiti di energia si è definito di installare dei limitatori di sovratensioni (SPD)nel quadro QPC, della seguente tipologia: - classe di prova II secondo IEC 61643-1 (classe C secondo DIN-VDE 0675), con corrente
nominale di scarica (onda 8/20µs) In≥ 15kA, aventi caratteristiche conformi a quelle rilevabili negli schemi allegati e tensione massima continuativa UC coordinata con la tensione fase-neutro U0, con il modo di installazione ed il regime del neutro.
L’installazione degli SPD dovrà esser conforme ai requisiti della sezione 534 della norma CEI 64-8 ed alla norma CEI EN 62305-4.
2.3.5.2 Scelta dei dispositivi di protezione degli SPD
La protezione dei limitatori di sovratensione contro i corto circuiti deve essere attuata scegliendo dispositivi di protezione contro le sovracorrenti (OCPD2) conformi alle istruzioni dei costruttori degli SPD. La tenuta al cortocircuito della combinazione di limitatori di sovratensione e di dispositivi di
protezione contro le sovracorrenti, come stabilita dal costruttore degli SPD, deve essere uguale o superiore alla massima corrente di corto circuito prevista nel punto di installazione (sono ammessi limitatori di sovratensione sia interni che esterni all’SPD). Il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti richiesto dal costruttore del limitatore di sovratensioni (OCPD2), può essere omesso se le caratteristiche del dispositivo di protezione che fa parte dell’impianto (OCPD1) permettono la protezione degli SPD in base alle istruzioni
del costruttore. La protezione contro i contatti indiretti deve rimanere efficace nell’impianto protetto anche in caso di guasto degli SPD. In riferimento alla protezione contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica dell’alimentazione, questa protezione può esser soddisfatta mediante:
a) l’installazione degli SPD sul lato a valle di un interruttor differenziale (vedere connessione tipo B secondo allegato 534.B della Norma CEI 64-8)
b) l’installazione degli SPD sul lato a monte di un interruttor differenziale (vedere connessione tipo C secondo allegato 534.B della Norma CEI 64-8)
Se gli SPD sono installati sul lato a valle dell’interruttore differenziale, deve essere utilizzato un
interruttore differenziale con o senza ritardo nell’intervento, ma non sensibile alle correnti di scarica sino ad almeno 3kA 8/20 µs (gli interruttori tipo S soddisfano queste prescrizioni). Vedere anche tipico di installazione D016.
2.3.5.3 Conduttori di collegamento degli SPD
Con conduttori di collegamento si intendono i conduttori posti dal conduttore di linea all’SPD
e dall’SPD al collettore principale di terra o al conduttore di protezione. Con l’aumentare della lunghezza dei conduttori di collegamento, l’efficacia della protezione contro le sovratensioni di riduce. Per ottenere la massima protezione di raccomanda che i conduttori che collegamento gli SPD posti all’arrivo linea (verso i conduttori attivi e verso terra) siano i più corti possibile e di evitare spire. In ogni caso la lunghezza totale non dovrebbe superare preferibilmente 0,5m, ma in nessun caso 1m.
Per tenere le connessioni degli SPD per quanto possibile corte e con induttanza bassa, gli SPD possono essere connessi al collettore principale di terra o al conduttore di protezione, per esempio mediante l’involucro metallico del quadro connesso al PE. La sezione dei conduttori di collegamento dell’SPD (in rame) non deve essere inferiore a: - 16mmq per gli SPD di tipo 1, se è soggetto a scaricare una parte significativa della corrente
di fulmine (in caso contrario è sufficiente la sezione 6mmq);
- 6mmq per gli SPD di tipo 2; - 1,5mmq per gli SPD di tipo 3 Ulteriori informazioni relative alle modalità di installazione dei limitatori di sovratensione sono rilevabili nel tipico di installazione D016.
2.3.6) Misure per la protezione contro le influenze elettromagnetiche
In relazione alle caratteristiche degli impianti e delle utenze previste, non sono ipotizzabili influenze elettromagnetiche significative sugli impianti in oggetto; non si valuta quindi
necessaria l’adozione di misure di protezione specifiche contro tali influenze.
2.4) Caratteristiche dei componenti relativi all’impianto elettrico di distribuzione
I componenti degli impianti devono essere adatti all’ambiente in cui sono installati e devono in particolare resistere alle azioni meccaniche, chimiche, e termiche alle quali possono essere esposti durante l’esercizio. I componenti dovranno essere rispondenti alle rispettive norme CEI e alle tabelle di unificazione CEI-UNEL ove queste esistano. Il gradi di protezione minimo è rilevabile dalla tabella A1, dai piani di installazione e dagli schemi dei quadri allegati.
Sigla Componente Norma
PCV Presa a spina fissa tipo CEE con o senza interruttore di blocco e fusibili di protezione installata in scatola in materiale plastico autoestinguente,
posata a parete. Saranno utilizzati i seguenti tipi di prese: - 16A 2P+T 230V (Un = 200-250V) - 16A 3P+T 400V (Un = 380-415V) - 16A 3P+N+T 400V/230V .
CEI 23-12 CEI 70-1
Le condutture elettriche devono essere disposte o contrassegnate in modo tale da poter essere identificate per le ispezioni, le prove o le modifiche degli impianti. I conduttori non dovranno avere sezione inferiore a quelle indicate negli schemi allegati. La colorazione dei rivestimenti isolanti delle linee dovrà essere la seguente:
- conduttori di neutro: bleu chiaro. - conduttori di protezione: giallo-verde - conduttori di fase: nero-marrone-grigio (colorazione raccomandata); Nessuna giunzione sia di prolungamento che di derivazione potrà essere fatta sui conduttori fuori dalla cassetta di derivazione e senza l'interposizione di idonei morsetti.
Cavi unipolari tipo N07V-K adatti per tensioni nominali 450V/750V a corda flessibile di rame rosso ricotto aventi isolamento in PVC di qualità R2.
CEI 20-35 CEI 20-22 II CEI 20-37/2 CEI 20-52
CEI 20-20
Cavi tipo FG7R o FG7OR, adatti per tensioni nominali 0,6/1kV, aventi conduttori a corda di rame flessibile in rame rosso ricotto, isolamento in gomma HEPR ad alto modulo guaina in pvc speciale di qualità RZ
Morsetti volanti o fisso preisolati, aventi grado di protezione non inferiore a IPXXB. Nota: Le connessioni devono essere situate in involucri che garantiscano una protezione meccanica adeguata. La scelta dei mezzi di connessione deve tenere conto: - del materiale dei conduttori e del loro isolamento - del numero e della forma delle anime dei conduttori - della sezione dei conduttori - del numero dei conduttori da collegare assieme. Tutte le connessioni devono essere accessibili per l’ispezione, la manutenzione con l’eccezione dei seguenti casi: - giunzioni di cavi interrati - giunzioni impregnate con un composto e incapsulate Le giunzioni e le derivazioni dentro i pozzetti interrati dovranno essere eseguite con mezzi idonei a ripristinare l’isolamento del cavo (esempio: giunti a resina colorata, nastrature autoagglomeranti, ecc.)
CEI 23-20 CEI 23-21
TI Tubazione flessibile in pvc autoestinguente adatta per la posa ad incasso. Nota: Per posa incassata a pavimento utilizzare tubazione del tipo “pesante” o “medio”; per posa incassata a parete o a soffitto è possibile utilizzare tubazione del tipo “leggero”. I percorsi delle tubazioni dovranno essere prevalentemente orizzontali e verticali; inoltre i cambiamenti di percorso dovranno essere eseguiti con ampi raggi di curvatura. I diametri dovranno essere dimensionati in rapporto al numero e alla sezione dei conduttori previsti comunque pari almeno a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi contenuti, con diametro interno minimo di 12mm.
CEI 23-39
TE Tubazione in pvc pesante autoestinguente adatta per la posa a interrata. Nota: I diametri dovranno essere dimensionati in rapporto al numero e alla sezione dei conduttori previsti comunque pari almeno a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi contenuti. Per le modalità di posa delle condutture interrate vedere il tipico di installazione D018.
CEI 23-46
CAI Cassette di derivazione in materiale plastico autoestinguente adatto per la posa ad incasso.
CEI C431 IEC 670
QPC Centralino in materiale isolante, adatto per la posa a parete, completo di portella trasparente, contenente i dispositivi rilevabili dallo schema allegato. Nota: Ulteriori dati sono rilevabili dal relativo schema. Per la quota di installazione vedere il tipico di installazione nºD001
CEI 23-51
2.5) Documentazione specifica relativa ad ambienti e applicazioni particolari
2.5.1) Impianti di illuminazione situati all’esterno
Per quanto concerne gli impianti di illuminazione esterna oltre ai principi generali della norma CEI 64-8 (parti 1, 2, 3, 4, 5, 6), dovranno essere rispettate le prescrizioni delle sezioni 714 della norma CEI 64-8. In riferimento a quanto previsto in tale sezione, si evidenziano i criteri costruttivi per la realizzazione degli impianti di seguito elencati:
a) Resistenza di isolamento La resistenza di isolamento dell’impianto non dovrà essere inferiore ai seguenti valori:
Con apparecchi di illuminazione disinseriti ogni circuito di illuminazione alimentato a tensione fino a 1000 V, all’atto della verifica iniziale, deve presentare una resistenza di isolamento verso terra non inferiore ai valori presenti nella Tabella 61A della Norma CEI 64-
8. Con apparecchi di illuminazione inseriti ogni circuito di illuminazione, all’atto della verifica iniziale, deve presentare una resistenza di isolamento verso terra non inferiore a: - per gli impianti di gruppo 0: 0,25 MΩ
dove: L = lunghezza complessiva delle linee di alimentazione in chilometri (si assume il valore 1 per lunghezze inferiori a 1 km); N = numero degli apparecchi di illuminazione presenti nel sistema elettrico.
Questa misura deve essere effettuata tra il complesso dei conduttori metallicamente connessi e la terra, con l’impianto predisposto per il funzionamento ordinario, e quindi con tutti gli apparecchi di illuminazione inseriti. La tensione di prova deve essere applicata per circa 60 s.
b) Alimentazione I circuiti di alimentazione trifase degli apparecchi di illuminazione devono essere realizzati
in modo da ridurre al minimo gli squilibri di corrente lungo la rete. c) Protezione dai fulmini
La protezione dei sostegni contro i fulmini non è necessaria. In casi particolari (es. torri faro) per la protezione dai sostegni si fa riferimento alla Norma CEI 81-10.
d) Protezione contro i contatti diretti
Tutte le parti attive dei componenti elettrici devono essere protette mediante isolamento o mediante barriere o involucri per impedire i contatti diretti. Se uno sportello, pur apribile con chiave o attrezzo, è posto a meno di 2,5 m dal suolo e dà accesso a parti attive, queste devono essere inaccessibili al dito di prova (IPXXB) o devono essere protette da un ulteriore schermo con uguale grado di protezione, a meno che lo sportello non si trovi in un locale accessibile solo alle persone autorizzate.
Le lampade degli apparecchi di illuminazione non devono diventare accessibili se non dopo aver rimosso un involucro o una barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l’apparecchio non si trovi ad una altezza superiore a 2,8 m.
e) Protezione contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica dell’alimentazione Non è necessario collegare all’impianto di terra dell’impianto di illuminazione le strutture metalliche (quali recinti, griglie, ecc.), che sono situate in prossimità ma non fanno parte
dell’impianto di illuminazione esterno. Si raccomanda di proteggere gli impianti di illuminazione mediante dispositivi di protezione a corrente differenziale aventi corrente nominale differenziale non superiore a 30 mA (tali dispositivi di protezione forniscono inoltre una protezione addizionale contro i contatti diretti).
f) Protezione contro i contatti indiretti mediante componenti elettrici di classe II o con
isolamento equivalente Non deve essere previsto alcun conduttore di protezione e le parti conduttrici, separate dalle parti attive con isolamento doppio o rinforzato, non devono essere collegate intenzionalmente all’impianto di terra. Per le condutture elettriche si veda l’articolo 413.2 della presente norma. Ai fini di questo
articolo si devono utilizzare cavi aventi tensioni di isolamento almeno 0,6/1kV. g) Scelta e messa in opera delle apparecchiature elettriche
I componenti elettrici devono avere, per costruzione o per installazione, almeno il grado di protezione IP33 (possono essere richiesti gradi di protezione più elevati in relazione alle condizioni di installazione, ad esempio spruzzi). Per gli apparecchi di illuminazione il grado di protezione IP23 è sufficiente quando il rischio
di inquinamento ambientale sia trascurabile, e se gli apparecchi di illuminazione sono posti a più di 2,50 m al di sopra del livello del suolo. Le prescrizioni relative alla costruzione e alla sicurezza degli apparecchi di illuminazione sono indicate nella serie di norme CEI EN 60598. Il grado minimo di protezione dei componenti deve essere: - per i componenti interrati o installati in pozzetto:
IPX7 se è previsto il drenaggio, o grado di protezione IPX8 nel caso in cui sia prevedibile un funzionamento prevalentemente sommerso;
- per gli apparecchi di illuminazione in galleria: IPX5.
h) Caduta di tensione nel circuito degli impianti in derivazione Si applica quanto indicato nella sezione 525 della norma CEI 64-8, e nel relativo commento, con la differenza di considerare la caduta di tensione al 5% della tensione nominale dell’impianto.
i) Caratteristiche meccaniche dei pali di illuminazione Per la determinazione delle caratteristiche meccaniche dei pali di illuminazione
(materiale, dimensioni, protezione dalle corrosioni, ipotesi di carico, progetto e la sua verifica), si deve fare riferimento alla serie di norme UNI EN 40. I pali di illuminazione devono essere protetti con barriere di sicurezza o distanziati opportunamente dai limiti della carreggiata in modo da garantire accettabili condizioni di sicurezza stradale. L’uso di opportune barriere di sicurezza o distanziamenti sono stabiliti da appositi decreti
ministeriali (DM 3 giugno 1998; DM 18 febbraio 1992 n. 223; DM 15 ottobre 1996, DM 21 giugno 2004); si veda anche la Norma UNI 1317. Per quanto riguarda l’altezza minima dal piano della carreggiata degli apparecchi di illuminazione nonché la sporgenza dei sostegni rispetto alla stessa carreggiata si vedano le disposizioni del Codice della strada.
Al fine di consentire il passaggio di persone su sedia a ruote, i sostegni devono essere posizionati in modo che il percorso pedonale abbia larghezza di almeno 90 cm secondo quanto specificato nel DM 14 giugno 1989 n. 236 (art. 8.2.1.)
2.5.2) Fontana
Sono di seguito riportate le prescrizioni applicabili alla zona della fontana (si ricorda che allo stato attuale la fontana risulta unicamente predisposta). Nella zona della fontana, oltre ai principi generali della norma CEI 64-8 (parti 1, 2, 3, 4, 5, 6), dovranno essere rispettate le prescrizioni delle sezioni 702 della norma CEI 64-8.
In riferimento a quanto previsto in tale sezione, si evidenziano i criteri costruttivi per la realizzazione degli impianti di seguito elencati: - dove si utilizzano circuiti SELV, qualunque sia la tensione nominale, si deve prevedere la
protezione contro i contatti diretti a mezzo di barriere od involucri che presentino almeno il grado di protezione IPXXB, oppure mediante un isolamento in grado di sopportare la tensione di prova di 500V per 1 minuto;
- utilizzo di componenti aventi grado di protezione non inferiore a: - nella zona 0 : IPX8, - nella zona 1: IPX5;
- i cavi devono essere conformi alla norma CEI 20-19/26 e non devono essere usati senza che il costruttore abbia dichiarato che sono adatti per immersione continua in acqua; i cavi alimentazione dei dispositivi utilizzatori installati nella zona 0 devono essere installati il più
lontano possibile dalla vasca e devono raggiungere gli apparecchi utilizzatori installati entro la zona 0 percorrendo la via più breve possibile; i cavi installati nella zona 1 devono essere provvisti di adeguata protezione meccanica;
- non sono permesse cassette di giunzione e di derivazione nelle zone 0 e 1, ma se i circuiti sono SELV esse possono essere installate nella zona 1;
- i componenti elettrici nelle zone 0 e 1 devono essere protetti meccanicamente, per esempio
usando vetri reticolati o griglie che possono essere rimossi solo mediante attrezzi; - gli apparecchi di illuminazione devono essere a posa fissa e conformi alla norma CEI EN
60598-2-1; le pompe devono essere conformi alla norma CEI EN 60335-2-41; - le modalità di attuazione delle prescrizioni contro i contatti diretti ed indiretti devono essere
conformi a quanto previsto all’art. 702.471.4.2 della norma CEI 64-8. L’estensione delle zone è rilevabile dalle figure 702C e 702D della norma CEI 64-8.
2.6.1) Criteri per l’installazione degli apparecchi e dei relativi impianti
Le indicazioni di seguito riportate sono relative alla scelta ed all’installazione di apparecchi ed impianti di illuminazione destinati a far parte dell’impianto fisso, con esclusione ai seguenti sistemi di illuminazione: - insegne a bassa tensione e ad alta tensione alimentate a bassa tensione (denominate
tubi al neon):
- impianti per insegne e tubi luminosi a scarica funzionanti da una tensione nominale di uscita a vuoto superiore a 1 kV ma non superiore a 10 kV (CEI EN 50107).
Si evidenzia che prescrizioni supplementari per tipi specifici di impianti di illuminazione sono trattate nelle seguenti sezioni della norma CEI 64-8: - 714 per impianti di illuminazione situati all’esterno;
- 715 per impianti di illuminazione a bassissima tensione (inclusi quelli a led).
2.6.1.1 Prescrizioni generali per l’installazione
Gli apparecchi di illuminazione devono essere scelti e installati conformemente alle istruzioni del costruttore e devono essere conformi alla CEI EN 60598. Nella scelta e nell’installazione degli apparecchi di illuminazione, allo scopo di tener conto dell’effetto termico dell’energia irradiata e trasmessa all’ambiente circostante, devono essere
presi in considerazione i seguenti parametri: a) la potenza massima ammissibile dissipata dalle lampade; b) la resistenza al fuoco del materiale adiacenti: - nel punto di installazione, - nelle aree influenzate termicamente; c) la distanza minima verso i materiali combustibili, compresi quelli sul percorso luminoso di un
proiettore. Gli apparecchi di illuminazione marcati secondo la Norma CEI EN 60598 devono essere installati conformemente alla marcatura. Si devono seguire le istruzioni del costruttore rispetto alla resistenza al fuoco dei materiali influenzati dagli apparecchi di illuminazione. Si evidenzia che prescrizioni supplementari riguardanti la protezione contro gli effetti termici per gli apparecchi di illuminazione negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio sono
indicate all’articolo 751.04.1.5 della norma CEI 64-8.
2.6.1.2 Condutture elettriche e fissaggio dell’apparecchio di illuminazione
Il cavo che alimenta un apparecchio di illuminazione può essere attestato ai morsetti dell’apparecchio, o per mezzo di presa a spina, o mediante un apposito dispositivo di
connessione (IEC 61995-1); nel caso in cui siano necessari morsetti intermedi, questi devono essere ubicati in una cassetta (Norma CEI EN 60670, CEI 23-48). L’installazione dei mezzi di fissaggio degli apparecchi deve essere conforme alle istruzioni del costruttore. La massa degli apparecchi di illuminazione e dei loro eventuali accessori devono essere
compatibili, quando installati, con la resistenza meccanica del soffitto o del soffitto sospeso. Qualsiasi cavo tra i mezzi di fissaggio e l’apparecchio di illuminazione deve essere installato in modo che qualunque sollecitazione prevista nei conduttori, nei morsetti e nelle terminazioni non comprometta la sicurezza dell’impianto. L’installazione da parte dell’installatore di cavi passanti tirati negli apparecchi di illuminazione è permessa solo per gli apparecchi progettati per tali scopi.
I cavi per l’installazione passanti negli apparecchi di illuminazione devono essere scelti conformemente alle istruzioni del costruttore.
2.6.2) Illuminazione artificiale normale
I dati dimensionali relativi all’illuminazione ordinaria sono rilevabili e dal documento relativo ai calcoli illuminotecnici (vedere punto 7 della presente documentazione di progetto).
2.7) Disposizioni di sicurezza, operative e avvertenze
2.7.1) Disposizioni di sicurezza e operative
Dovranno essere eseguite le seguenti operazioni: - verifica dell'efficienza dell'impianto di terra; - prova mensile degli interruttori differenziali mediante l'apposito tastino esistente sugli
interruttori medesimi;
- controllo dello stato dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (controllo visivo dell’indicatore di guasto/funzionalità posto sul dispositivo medesimo);
2.7.2) Avvertenze
L’installatore degli impianti e l’utilizzatore degli stessi sono tenuti a verificare che non siano variati: - i dati di progetto (raccolti dallo scrivente nella fase preliminare della progettazione) rispetto
a quanto rilevabile al punto 1.0) della presente relazione, - i dati relativi alla classificazione delle zone.
2.8) Documenti acquisiti e/o allegati
2.8.1) Documenti acquisiti
Per l’esecuzione delle scelte progettuali sono stati acquisiti e consultati i seguenti documenti: - Progetto edile
2.8.2) Documenti allegati
- Computo metrico estimativo (documento n° 15042003_01) - Capitolato speciale (documento n° 15042007_00) - Piano di manutenzione (documento n° 15042006_00)
A1 Tabella relativa alla definizione degli ambienti, influenze ambientali, criteri di esecuzione degli impianti
C1 Tabella condutture elettriche, potenza installata ed assorbite e relativi dimensionamenti
P1 Tabella relativa al coordinamento delle protezioni per linee bt
INC
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Zona generica piazza ORD03-05
10-11IP44 X X
Zona fontana 702 03-05-11 IP55 X X predisposizione
Tabella A1
Definizione degli ambienti, influenze ambientali, criteri di esecuzione degli impiantiA
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15042012_00
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(3)
CRITERI DI ESECUZIONE DELL'IMPIANTO
LEGENDA TABELLA A1
Nota 1 ORD Ambiente e impianto ordinario soggetti esclusivamente alle parti 1,
2, 3, 4, 5, e 6 della Norma 64-8
642 Luoghi con rischio di esplosione (Norma CEI 64-2, 64-2A, CEI EN 60079-10 e CEI EN 60079-14)
701 Locali contenenti bagni o docce (Norma CEI 64-8 sez. 701) 702 Piscine e Fontane (Norma CEI 64-8 sez. 702) 703 Locali e cabine contenenti riscaldatori per saune (Norma CEI 64-8
sez. 703) 704 Cantieri di costruzione e di demolizione (Norma CEI 64-8 sez. 704) 705 Strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico (Norma CEI 64-8 sez.
705) 706 Luoghi conduttori ristretti (Norma CEI 64-8 sez. 706)
707 Prescrizioni per la messa a terra di apparecchiature di elaborazione dati (Norma CEI 64-8 sez. 707)
708 Aree di campeggio per caravan e camper (Norma CEI 64-8 sez. 708)
710 Locali ad uso medico (Norma CEI 64-8 sez. 710) 711 Fiere, mostre e stand (Norma CEI 64-8 sez. 711) 714 Impianti di illuminazione situati all’esterno (Norma CEI 64-8 sez. 714) 751 Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio (Norma CEI 64-8 sez.
751) 752 Impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e di trattenimento
(Norma CEI 64-8 sez. 752) 753 Sistemi di riscaldamento per pavimento e soffitto (Norma CEI 64-8
sez. 753) DIS Ambiente in cui i criteri di installazione degli impianti devono tenere
conto della presenza di disabili Per gli ambienti e/o le applicazioni particolari oltre alla propria normativa specifica si applicherà la normativa relativa agli impianti ordinari. Nota 2 ORD Ambiente con situazioni simili a quelle che si riscontrano nelle
abitazioni (locali asciutti, temperatura ordinaria, assenza di polveri, ecc.)
01 Ambiente con temperatura particolare 02 Ambiente con presenza di sorgenti esterne di calore 03 Ambiente con presenza di acqua e/o umidità 04 Ambiente con presenza di corpi solidi
05 Ambiente con presenza di sostanze corrosive e/o inquinanti 06 Ambiente con possibilità di urti meccanici
08 Ambiente con presenza di sollecitazioni meccaniche varie 09 Ambiente con presenza di flora e muffa 10 Ambiente con presenza di fauna 11 Ambiente con presenza di irraggiamento solare
Nota 3 IPXXB/D Grado di protezione richiesto dalla normativa per la protezione
contro i contatti diretti mediante involucri e barriere IPXXB per la protezione contro le parti attive in genere IPXXD per le superfici orizzontali di involucri o barriere a portata di
mano IPXX Grado di protezione scelto per la salvaguardia dalle influenze
Nota 4 Il grado di protezione richiesto è ottenuto mediante idonei raccordi e guarnizioni sulle tubazioni e/o canalizzazioni.
Nota 5 Il grado di protezione richiesto è ottenuto mediante l’uso di pressacavi all’ingresso delle scatole e dei componenti (le tubazioni e/o canalizzazioni sono utilizzate quale supporto e protezione meccanica dei cavi)
D004 Impianto di terra: dimensioni minime dei dispersori intenzionali e modalità di realizzazione dei collegamenti equipotenziali principali (EQP) sulle tubazioni entranti nell’edificio
D006 Impianto di terra: modalità di realizzazione delle giunzioni o connessioni per ridurre gli effetti della corrosione
D016 Tipici di installazione SPD
D018 Disposizioni per la posa di condutture interrate realizzate mediante tubazioni in materiale isolante in sistemi di categoria 0 e 1 (fino a 1000V in c.a. e 1500V in c.c.)
D029 Modalità di realizzazione delle derivazioni per l’alimentazione degli apparecchi di illuminazione in classe 1 posti su palo
D030 Modalità di realizzazione delle derivazioni per l’alimentazione degli apparecchi di illuminazione in classe 2 posti su palo
1 Ai termini delle vigenti leggi sui diritti d’autore, questo progetto non potrà essere copiato, riprodotto o comunicato a altre persone senza l’autorizzazione dello scrivente.
Contatto modulo BUS Contattore comandatoda modulo BUS
Bobina di comandodi un relè passo passo
KL
RIF.
FOGLIO SEGUE
QUADRO
CLIENTE
DESCRIZIONE
COMM. N°
PROGETTO N°
FORMATO SCALAA4
DISEGNATO
CONTROLLATO
APPROVATO
DATA
N° DOC.
ARCHIVIO
DESCRIZIONE QUADRO
per. ind. Emanuele Ferrari
QPCPiazza XXV AprileMaleo (LO)
L.B.
R.R.
27/04/2015
Quadro postazione contatori
15042009_00
Comune di Maleo
etech
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1 32 4
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D
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B
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5 6 7 8 9 10 11
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
NOTE
1. La tenuta al cortocircuito del quadro dovra' essere in accordo con il valore della corrente di cortocircuito in corrispondenza del quadro stesso, rilevabile dalla
tabella a pagina 6 del presente schema; tale valore non dovrà essere comunque inferiore a 10kA.
2. Ulteriori informazione relative alla derivazione delle linee dorsali ed alle modalità di posa sono rilevabili dalla tabella C1 allegata.
3. Il quadro/centralino dovra' essere dimensionato in modo da garantire il rispetto della normativa tenuto conto di un ampliamento non inferiore al 30%.
4. Prevedere i dispositivi di protezione in accordo con quanto indicato dal costruttore dello scaricatore.
Si ricorda che è auspicabile l'omissione di tale dispositivo di protezione, qualora:
• sia ammesso dal costruttore dello scaricatore (in relazione alle caratteristiche dei dispositivi di protezione contro le sovracorrenti posti a monte)
• lo scaricatore sia costituito da elementi estraibili a cartuccia.
5. Per l'installazione dei limitatori di sovratensione vedere dettaglio di installazione D016 e relazione di progetto.
(II): SPD di classe II secondo IEC 61643-1 (classe C secondo DIN-VDE 0675).
(N-PE): del tipo N-PE (schema di collegamento 3+1).
6. Il potere di interruzione potra' essere raggiunto mediante coordinamento di back-up o filiazione.
1.0) Descrizione dell’area zona in oggetto Pubblica piazza con attraversamento veicolare, comprensiva di zona adibita a parcheggio.
2.0) Norme di riferimento Norma UNI 13201-2: Illuminazione stradale - Requisiti prestazionali Norma UNI 11248: Illuminazione stradale – Selezione della categoria illuminotecnica.
Norma UNI 10819: Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso.
Legge Regionale della Lombardia 27 marzo 2000 n.° 17 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”
Legge Regionale della Lombardia n.° 38 del 21 dicembre 2004 – Modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 27 marzo 2000 n.° 17 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso” ed ulteriori disposizioni
Legge Regionale della Lombardia 27 febbraio 2007 n.° 5- Interventi normativi per l’attuazione della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizioni legislative (Collegato ordinamentale 2007) –Nuovo testo degli artt. 4,6e 9 della Legge Regionale 27 marzo 2000 n.° 17 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”
3.0) Definizione delle categorie e dei requisiti illuminotecnici 3.1.1) Definizione dei requisiti nelle zone in cui è previsto il transito di veicoli Per la definizione dei requisiti illuminotecnici relativi alle zone della piazza di cui è previsto il transito dei veicoli, son state utilizzate quale riferimento le Norme UNI EN 12301-2 e UNI 11248.
Sono di seguito riportati i valori di riferimento riconducibili ai tratti in cui può avvenire il traffico veicolare in oggetto dell’intervento. - Tipo di strada: F - Descrizione del tipo di strada :
• Strade locali urbane: centri storici, isole ambientali, zone 30; limiti di velocità= 30Km/h; categoria illuminotecnica di riferimento CE4.
• Strade locali urbane: centri storici (utenti principali: pedoni, ammessi altri utenti); limiti di velocità = 5km/h; categoria illuminotecnica di riferimento CE5.
- Descrizione dell’illuminamento richiesto per categoria CE4:
• Illuminamento orizzontale minimo: 10 lux • Uniformità generale Uo=0,4
- Descrizione dell’illuminamento richiesto per categoria CE5: • Illuminamento orizzontale minimo: 7,5 lux • Uniformità generale Uo=0,4
3.1.2) Definizione dei requisiti nella zona adibita a parcheggio Per la definizione dei requisiti illuminotecnici della zona della piazza adibita a parcheggio è
stata utilizzata la Norma UNI EN 12464-2. Sono di seguito riportati i parametri di riferimento individuati: - Illuminamento medio mantenuto Em (lx): 5-20lux (valori più adatti alle condizioni di impiego
dell’intervento in oggetto 10 lux) - grado di uniformità Uo= 0,4 - indice di abbagliamento GRL: 50
4.0) Modalità di esercizio dell’impianto di illuminazione e requisiti degli apparecchi Gli apparecchi per l’illuminazione generale utilizzati (modello Olivio di produzione Selux) dovranno essere: - completi degli accessori necessari atti a garantire che possano essere considerati
antinquinamento luminoso (abbiano cioè una intensità luminosa massima di 0 cd per 1000
lm 90° e oltre), ed essere completi di relativa certificazione rilasciata dal costruttore in questo senso;
- comprensivi di apposito sistema in grado di ridurre, entro le ore ventiquattro, l’emissione di luce in misura non inferiore al trenta per cento rispetto al pieno regime di operatività; la riduzione potrebbe non essere applicata qualora la sicurezza ne venga compromessa;
(Legge regionale del 27/2/2007, art. 6, comma 2 e comma 8).
Gli apparecchi incassati a terra e a pavimento, utilizzati per l’illuminazione temporanea, dovranno essere spenti entro le ore venti nel periodo di ora solare e entro le ore ventidue nel periodo di ora legale (Legge regionale del 27/2/2007, art. 6, comma 3).
5.0) Calcoli illuminotecnici
Sono di seguito allegati i calcoli illuminotecnici realizzati utilizzando apparecchiature di produzione “Selux” relativi all’illuminazione generale dell’area in oggetto, effettuati senza tener conto del contributo dovuto alla componente relativa gli apparecchi installati a pavimento. Si precisa che allo scopo di effettuare una valutazione più precisa, nel calcolo sono stati
inseriti degli apparecchi per lampada SAP da 70W (modello “Histo 550”) effettivamente non previsti nel progetto, allo scopo di tener conto del contributo degli apparecchi esistenti che non sono oggetto della progettazione. Si evidenzia che nei calcoli illuminotecnici è previsto che l’emissione luminosa degli apparecchi di illuminazione sia regolata singolarmente in modo da raggiungere l’uniformità U0 richiesta dalla normativa.
Selux AG | Motzener Straße 34 | 12277 BerlinTel. +49 30- 72001-0 | Fax +49 30- 72001-100 | selux.com
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Maleo (LO) Piazza XXV Aprile
Impianto :
Numero progetto : VX 558529
Cliente :
Autore : pu
Data : 24.04.2015
Lichttechnische Ergebnisse und Daten vorbehaltlich technischer Änderungen.Die aufgeführten Artikelnummern und Produktbezeichnungen können von der tatsächlich im Projekt benötigten Ausführungsvariante (z.B. Farbe, Betriebsgerät, Steuerung) abweichen. Für Bestellungen sind die Artikelnummern aus den separat übermittelten Angeboten, Datenblätter o.ä. zu entnehmen.
Zur freundlichen Beachtung: Die Lichtberechnung dient als Empfehlung unter Berücksichtigung gängigiger Normen/Standards. Die Verantwortung der Prüfung/Bewertung der angenommenen Anforderungen/Ergebnisse, sowie deren Relevanz für das tatsächliche Projekt obliegtdem Planer/Auftraggeber und kann nicht auf den Hersteller übertragen werden.
I seguenti valori si basano su calcoli esatti di lampade e punti luce tarati e sulla loro disposizione. Nella realtà potranno verificarsi differenze graduali.Resta escluso qualunque diritto di garanzia per i dati dei punti luce. Il produttore non si assume alcuna responsabilità per danni anche parziali derivanti all'utente o a terzi.
1 Dati punti luce1.1 selux, Olivio Grande (SX 960 12-1600lm 20W)1.1.1 Pagina dati
Selux AG | Motzener Straße 34 | 12277 BerlinTel. +49 30- 72001-0 | Fax +49 30- 72001-100 | selux.com
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Centro Angolo di rotazione Coordinate destinazioneNr. X [m] Y [m] Z [m] Z [°] C0 [°] C90 [°] Xa [m] Ya [m] Za [m]selux Olivio Grande SX 960 12-1600lm 20W