Estimo Generale EstGen_ts1 Prof. Paolo Rosato 1 Estimo generale L’estimo è: a. disciplina che insegna ad attribuire un equivalente in moneta a beni che mancando di precisi riferimenti di mercato a causa di spiccate caratteristiche individuali richiedono il giudizio di un esperto b. disciplina che insegna ad attribuire somme di moneta a beni economici per esigenze pratiche c. disciplina che insegna a risolvere quesiti di stima
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Estimo Generale EstGen_ts1 Prof. Paolo Rosato1 Estimo generale Lestimo è: a.disciplina che insegna ad attribuire un equivalente in moneta a beni che mancando.
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Estimo GeneraleEstGen_ts1
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Estimo generale
L’estimo è:a. disciplina che insegna ad attribuire un equivalente in
moneta a beni che mancando di precisi riferimenti di mercato a causa di spiccate caratteristiche individuali richiedono il giudizio di un esperto
b. disciplina che insegna ad attribuire somme di moneta a beni economici per esigenze pratiche
c. disciplina che insegna a risolvere quesiti di stima
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Cosa non è una stima(da un trattato settencentesco)
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Il giudizio di stima
Cos’è:
• Non è un’opinione sul valore
• Non è un prezzo
• E’ una previsione sul valore
Caratteristiche:
• E’ condizionata alla scopo pratico della stima
• E’ oggettiva
• E’ generalmente valida
• Ha carattere probabilistico
• E’ fondata sul mercato
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Il metodo di stima
Cos’è:
Insieme delle procedure volte a giungere al valore di stima
Fasi :
• Ricognizione del quesito
• Scelta del momento di stima
• Scelta dell’aspetto economico
• Scelta della procedura più adatta
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Cosa può riguardare il giudizio di stima?
Uno degli aspetti economici:
• Il valore di mercato
• Il costo di produzione o riproduzione
• Il valore di trasformazione
• Il valore di surrogazione
• Il valore complementare (migliorato, mancato)
• Il valore di capitalizzazione
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Cosa può riguardare il giudizio di stima?
Altri valori….
• Il valore d’uso
• Il valore d’investimento
• Il valore speciale (fusione)
• Il valore cauzionale
• Il valore assicurabile
• Il valore di realizzo
• Il valore di liquidazione
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Il più probabile valore di mercato
Il valore che con maggior probabilità si formerà in una libera
compravendita
Il valore di mercato dipende:
a. dalla forma di mercato (libera conc., monopolio, monopsonio, ecc.)
b. Dal tipo di mercato (dettaglio, ingrosso, franco azienda, ecc.)
Impiego:
a. Stime cauzionali
b. Aste pubbliche
c. Divisioni ereditarie riparti
d. Valutazioni fiscali
e. Ecc.
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Il più probabile valore di costo
Il valore di mercato dei fattori della produzione necessari alla
produzione del bene
Il valore di costo comprende:
a. La reintegrazione dei capitali logorati o distrutti nel processo produttivo (Q+Sv)
b. La remunerazione dei servizi messi a disposizione dallo stato (Imp)
c. La retribuzione delle figure economiche che hanno partecipato alla produzione (Sa+St+Bf+I+/-T)
Impiego:
a. Stima preventiva e consuntiva dei costi
b. Redazione di bilanci
c. Stima dei danni
d. Ecc.
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Il più probabile valore di trasformazione
E’ la differenza fra il valore di mercato del bene trasformato ed il costo
della trasformazione
La trasformazione deve essere:
a. Tecnicamente possibile
b. Economicamente conveniente
c. Legalmente ammissibile
Impiego:
a. Giudizi di convenienza
b. Stima del valore di mercato di aree fabbricabili
c. Stima del valore di mercato di edifici vetusti
d. Ecc.
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Il più probabile valore (costo) di surrogazione
Il valore di mercato (costo di produzione) del bene capace di sostituire il
bene oggetto di stima
La surrogazione deve essere:
a. Tecnicamente possibile
b. Economicamente valutabile
Impiego:
a. Stime di beni privi di mercato (monopolio bilaterale)
b. Stima di aziende con profitti negativi
c. Stime di edifici e impianti industriali
d. Ecc.
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Il più probabile valore complementare
La differenza fra il valore di mercato del bene intero ed il valore di
mercato della parte residua (bene oggetto di stima escluso)
La stima del valore complementare presuppone che:
a. Vi sia complementarietà fra la parte ed il tutto
b. La parte staccata non sia surrogabile
c. La parte residua abbia un mercato
Impiego:
a. Stime per espropriazioni parziali (servitù, ecc.)
b. Stima di danni per limitazioni autoritative (valore mancato)
c. Stime di miglioramenti (migliorato)
d. Stime di avviamenti commerciali
e. Ecc.
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Il più probabile valore di capitalizzazione
Accumulazione al momento della stima di tutti redditi che il bene
oggetto di stima può dare
La stima del valore di capitalizzazione presuppone che:
a. Il bene sia capace di dare un reddito
b. Sia possibile prevedere i redditi futuri
c. Sia possibile individuare un saggio di capitalizzazione
Impiego:
a. Stime del valore di mercato
b. Stime cauzionali
c. Stime di aziende
d. Ecc.
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Quale valore?
a. Il valore attuale (attualisti)
b. Il valore potenziale - highest and best value (suscettivisti)
c. Il valore ordinario (più probabile)
La stima di un bene deve far riferimento non alle condizioni attuali e nemmeno a quelle potenziali, ma soltanto a quelle
condizioni che, a giudizio della maggioranza degli esperti si ritengono normali e continuative (Michieli, 1993)
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Alcuni semplici indicatori statistici
n
VM
n
ii
s
1Media semplice
Moda (valore normale): Valore più frequente
Mediana (valore mediano): Valore centrale di una graduatoria (ordinamento)
n
ii
n
iii
s
w
VwM
1
1
Media ponderata
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Alcuni semplici indicatori statistici di dispersione
Scostamento quadratico medio
n
MVS
n
ii
mq
2
1
1
2
12
n
MVn
ii
Varianza
1
2
1
n
MVn
ii
Deviazione standard
Coefficiente di variazione
Mn
MVn
ii
1
2
1
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Un esempio di semplici indicatori statistici
Valori (V i ) Pesi (w i )
2 13 13 13 14 24 15 25 16 16 27 1
Indicatore ValoreMedia semplice 4,40Media ponderata 4,54Moda 3,00Mediana 4,50Scostamento medio 1,40Scost. quadratico medio 2,44Varianza 2,71Deviazione standard 1,65Coefficiente di variazione 0,37
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La distribuzione normale (gaussiana)
x
y
eventodellàprobabilitp
osservatifenomenin
pnph
con
eh
y xh
'
12
1
22
- +
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La distribuzione simmetrica dei valori
F(V)
VVme = Vmo
F(Vme)
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La distribuzione asimmetrica dei valori
F(V)
VVmeVmo
F(Vmo)
F(Vme)
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L’ordinarietà sul mercato
Abilità del venditore
Frequenza V
Abilità del compratore
Frequenza
Prezzo ordinario
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Il principio di comparazione
Definizione: raffronto, diretto o indiretto, reale o simulato, tra il bene oggetto di stima e i beni simili.
Principio di indifferenza (Jevons):
beni simili, compravenduti e/o realizzati in ambiti spaziali e temporali omogenei e in epoca più o meno recente, devono avere lo stesso valore.
‘…quando una merce è di qualità uniforme e perfettamente omogenea, qualsiasi porzione può essere usata indifferentemente invece di un’altra porzione uguale; in un medesimo mercato ed in medesimo momento, tutte le porzioni debbono quindi essere scambiate secondo il medesimo rapporto’. Jevons H.A., ‘Theory of Political Economy’, Londra, 1871.
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Le fasi del raffronto
1. Raccolta di valori di beni simili di valore noto
2. Ordinamento dei beni rispetto al valore (scala del
valore)
3. Collocazione del bene da valutare sul più opportuno
gradino della scala
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Il principio di comparazione
Il principio di comparazione può seguire due vie alternative:
– confronto sulla base di prezzi o valori correnti (confronto attuale);
– confronto sulla base di ricavi, costi, redditi o valori passati o futuri (confronto intertemporale).
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Procedimenti di raffronto attuale I
1. Euristico: stima vista
2. Con l’aiuto di calcoli matematico-statistici:
a. stima per comparazione diretta
monoparametrica;
b. stima per comparazione diretta pluriparametrica.
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La stima per comparazione diretta mono-parametrica
Valutazione che si avvale di un algoritmo che esprime il valore stima rispetto ai valori di beni simili.
Fasi:
1. Individuazione di beni il più possibile simili a quello di stima e dei quali sia noto l’aspetto economico oggetto di valutazione;
2. individuazione di un parametro di comparazione comune ai beni confrontati e fortemente correlato con il valore degli stessi;
3. esecuzione dei calcoli.
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Gli algoritmi di calcolo nella stima mono-parametrica
DApp
VV x
ii
ii
x
La proporzione
dove:
Vi è il valore dei beni i presi a confronto;
pi è l’ammontare del parametro di confronto nei beni i;
Vx è il valore del bene da stimare;
px è l’ammontare del parametro di confronto nel bene da stimare;
A/D sono le eventuali aggiunte e detrazioni.
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Gli algoritmi di calcolo nella stima mono-parametrica
La regressione semplice
dove:
a è la costante del modello di regressione semplice;
b è il coefficiente del paramertro;
Vx è il valore del bene da stimare;
px è l’ammontare del parametro di confronto nel bene da stimare;
A/D sono le eventuali aggiunte e detrazioni.
DAbpaV xx
DAbpV xx
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Un esempio numerico di stima per comparazione diretta
Valore stimato Quadrato degli errori
Caso p i V i Proporzione Regr. (k) Regr.(0) Proporzione Regr. (k) Regr.(0)
La stima per comparazione diretta pluri-parametrica
Valutazione che si avvale di algoritmi che esprimono il valore rispetto a più variabili indipendenti
Procedure:
1. Stima econometrica (ARM);
2. Market Comparison Approach
3. Stima per coefficienti di merito.
4. Stima per valori tipici (elementi costitutivi);
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La stima econometrica (ARM)
E’ una generalizzazione della stima per valori tipici
DApbaVj
jj
dove:a = costante;pj = stato della caratteristica j nel bene;bj = coefficiente che misura il contributo unitario della caratteristica j al valore del bene.
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Un esempio numerico di stima econometrica
Caso p i q i V i Regr. Sem. (k) Regr. Mult. (k) Regr. Sem. (k) Regr. Mult. (k)
Il confronto fra modelli di stima mono e pluriparametrici
La regressione semplice (k):V = 96,95 + 0,98*p
La regressione multipla (k):V = 63,15 + 1,19*p + 18,87q
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Il risultato grafico
0
50
100
150
200
250
300
80 90 100 110 120 130 140 150 160
mq
Mig
liaia
di E
uro
Regressione semplice
Regressione multipla
Prezzi osservati
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Il Market Comparison Approach (MCA)
E’ una procedura utile quando non si hanno sufficienti dati per usare l’approccio econometrico (spesso)
Fasi:
1. Raccolta sul mercato di compravendite di beni simili;
2. Individuazione delle caratteristiche differenziali;
3. Stima dei prezzi marginali delle caratteristiche differenziali;
4. Stima dei valori “corretti”;
5. Stima del valore del bene.
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Un esempio di MCA
Tabella dei datiX 1 2 3 4 5 6 7
Prezzo ? 260.000,00 280.000,00 270.000,00 230.000,00 270.000,00 220.000,00 290.000,00Superficie equivalente 80 90 105 85 70 85 70 93Scoperto esclusivo 40 0 100 0 20 10 50 70Garage si no no si no si no siStato di manutenzione buono buono mediocre ottimo buono ottimo mediocre buonoRiscaldamento autonomo si, 10 anni si, 20 anni no no si, 15 anni no si, 10 anni noCondizionatore no no si, 5 anni no si, 3 anni no si, 1 anni si, nuovo
Scoperto esclusivo 100 E/mqGarage 20.000 EStato di manutenzione:da mediocre a buono 200 E/mqda buono ad ottimo 100 E/mqRiscaldamento autonomo 15.000 E nuovo Durata, 30 anniCondizionatore 5000 E nuovo Durata 15 anni
1. Raccolta sul mercato di compravendite di beni simili o di un valore di riferimento “normale”;
2. Individuazione delle caratteristiche influenti sul valore;
3. Attribuzione di un punteggio (coefficiente) a ciascun stato delle caratteristiche;
4. Calcolo del coefficiente globale;
5. Stima del valore del bene.
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La stima per punti di merito
rj
jVcV
dove:cj = coefficienti di merito associati alle caratteristiche del bene;Vr = valore di riferimento;Pi = Prezzi dei beni simili;ci = coefficienti di merito dei beni simili.
i
c
PVr
ii
i
i
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Esempio di stima per coefficienti di merito
Tipo Superficie Coefficiente Superficie ponderataResidenziale 100 1,00 100Veranda 20 0,60 12Terrazza 10 0,40 4Balcone 0 0,30 0Cantina 0 0,50 0Soffitta 0 0,50 0Garage 30 0,30 9Scoperto esclusivo 0 0,10 0
Superficie convenzionale 125Coefficiente globale 1,06Valore di riferimento 2.000Valore totale 264.855
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CARATTERISTICA MODALITA' COEFFICIENTE
TIPOLOGIA Plurifamiliare 1Casa a schiera 1,02Casa singola 1,04
VETUSTA' Meno di 5 anni 1,1Da 5 a 10 anni 1,05Da 10 a 20 anni 1Da 20 a 40 anni 0,9Più di 40 anni 0,8