E’ POSSIBILE PREVENIRE IL E’ POSSIBILE PREVENIRE IL COMPORTAMENTO DISTURBANTE E COMPORTAMENTO DISTURBANTE E DISTRUTTIVO? DISTRUTTIVO? Presentazione di casi clinici Presentazione di casi clinici E. BROGGIO - G. GAMBINA E. BROGGIO - G. GAMBINA Associazione Familiari Malati di Alzheimer Associazione Familiari Malati di Alzheimer Verona 16 Aprile 2004 Verona 16 Aprile 2004
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E POSSIBILE PREVENIRE IL COMPORTAMENTO DISTURBANTE E DISTRUTTIVO? Presentazione di casi clinici E. BROGGIO - G. GAMBINA Associazione Familiari Malati di.
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E’ POSSIBILE PREVENIRE IL E’ POSSIBILE PREVENIRE IL COMPORTAMENTO DISTURBANTE COMPORTAMENTO DISTURBANTE
E DISTRUTTIVO?E DISTRUTTIVO?Presentazione di casi cliniciPresentazione di casi clinici
E. BROGGIO - G. GAMBINAE. BROGGIO - G. GAMBINA
Associazione Familiari Malati di AlzheimerAssociazione Familiari Malati di Alzheimer
Verona 16 Aprile 2004Verona 16 Aprile 2004
Problemi causati dai BPSDProblemi causati dai BPSD
I BPSDI BPSD
• rendono difficile la gestione del paziente
• costituiscono un fattore di rischio per l’istituzionalizzazione precoce
Perché una valutazione dei BPSDPerché una valutazione dei BPSD
La valutazione dei BPSD permette di
• tentare di comprenderne le cause
• quantificarne la frequenza e la gravità
• conoscerne l’impatto sui caregivers
Quando i BPSD richiedonoQuando i BPSD richiedonoun trattamentoun trattamento
• quando diventano fonte di stress per il paziente e/o per il caregiver
• quando diventano fonte di pericolo per il paziente stesso o per gli altri
• quando interferiscono con la socializzazione, le attività della vita quotidiana e riducono la qualità della vita
Disturbi Comportamentali nella M.A. e Disturbi Comportamentali nella M.A. e nelle altre Demenzenelle altre Demenze
Sintomi NON - COGNITIVI più frequenti:
1. CAMBIAMENTI DI PERSONALITA’
2. DISTURBI DELL’UMORE
3. MANIFESTAZIONI PSICOTICHE
4. COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
5. ALTERAZIONI NEUROVEGETATIVE
1. Cambiamenti di Personalità1. Cambiamenti di Personalità
• Apatia: mancanza d’iniziativa, di motivazione e d’interesse per le attività quotidiane; distacco affettivo, imperturbabilità di fronte ad un qualsiasi stimolo.
• Ritiro sociale: evitare intenzionalmente l’interazione con gli altri.
• Disinibizione: incapacità di controllare i propri impulsi che si manifesta con impazienza, irritabilità, gesti e verbalizzazioni inapproppriati.
2. Disturbi dell’Umore2. Disturbi dell’Umore
• Depressione: diminuzione del tono affettivo di base, sentimento psicopatologico di tristezza, rammarico, nostalgia e pessimismo generale.
• Ansia: reazione eccessiva di apprensione, tensione o disagio determinata dall’attesa di una catastrofe o di un pericolo non atteso e non prevedibile che interferisce con le capacità di risposta del paziente.
• Labilità emotiva: rapida fluttuazione del tono dell’umore e facilità eccessiva a passare dalla commozione improvvisa all’immediato ripristino dell’umore di base.
• Disturbi del sonno: agitazione notturna, insonnia e frammentazione del sonno, inversione del ritmo sonno-veglia.
• Alterazioni nell’alimentazione: riduzione o aumento dell’appetito, variazioni nelle preferenze alimentari, tendenza ad ingerire sostanze non commestibili.
• Cambiamenti nella sessualità: aggressività sessuale verbale e fisica, aumento o completa sparizione della libido.
• Incontinenza: prima urinaria, poi fecale.
Capire perché si verificano i BPSDCapire perché si verificano i BPSD
Le cause dei BPSD possono essere molteplici:Le cause dei BPSD possono essere molteplici:
A. Cause correlate alla salute fisica ed emotiva dellaA. Cause correlate alla salute fisica ed emotiva della
persona.persona.
B. Cause legate all’ambiente circostante.B. Cause legate all’ambiente circostante.
C. Cause correlate all’attività proposta alla persona.C. Cause correlate all’attività proposta alla persona.
D. Cause legate alla comunicazione.D. Cause legate alla comunicazione.
Individuare di chi è il problemaIndividuare di chi è il problema
I BPSD sono motivo di grave disagio per i pazienti eI BPSD sono motivo di grave disagio per i pazienti e
di stress per i caregiver.di stress per i caregiver.
Fondamentale è la valutazione corretta dellaFondamentale è la valutazione corretta della
situazione per capire chi può trarre maggiorsituazione per capire chi può trarre maggior
beneficio dal controllo del disturbo comportamentale.beneficio dal controllo del disturbo comportamentale.
APPROCCIO A B C - 1APPROCCIO A B C - 1
Metodica di analisi dei BPSD basata su un’attentaMetodica di analisi dei BPSD basata su un’attenta
osservazione della situazione comportamentale.osservazione della situazione comportamentale.
Si tratta di un Si tratta di un approccio multimodaleapproccio multimodale che che
prevede, oltre alla valutazione del comportamentoprevede, oltre alla valutazione del comportamento
del paziente, il counselling individuale per idel paziente, il counselling individuale per i
caregiver, la manipolazione dell’ambiente edcaregiver, la manipolazione dell’ambiente ed
eventualmente la farmacoterapia.eventualmente la farmacoterapia.
APPROCCIO A B C - 2APPROCCIO A B C - 2
• Identificazione del comportamento targetIdentificazione del comportamento target che si vuole che si vuole modificare modificare
• OsservazioneOsservazione sistematica del comportamento target sistematica del comportamento target
B. signora di 78 anni seguita a casa dal marito.B. signora di 78 anni seguita a casa dal marito.
B = ComportamentoB = Comportamento: misidentificazioni della casa e del: misidentificazioni della casa e del
coniuge, vagabondaggio ed aggressività, in particolare nelconiuge, vagabondaggio ed aggressività, in particolare nel
pomeriggio.pomeriggio.
A = AntecedenteA = Antecedente: vuole tornare a casa, reagisce quando non: vuole tornare a casa, reagisce quando nonviene accontentata.viene accontentata.
C = ConseguenzaC = Conseguenza: difficoltà di gestione, stress per il marito.: difficoltà di gestione, stress per il marito.
ESEMPI - 2 bis ESEMPI - 2 bis
Analisi della situazione: Analisi della situazione: non accettazione dellanon accettazione dellamalattia; il marito cerca di spiegarle chi è e dove simalattia; il marito cerca di spiegarle chi è e dove sitrova; a volte con fermezza le impedisce ditrova; a volte con fermezza le impedisce diuscire scatenando la reazione aggressiva; probabileuscire scatenando la reazione aggressiva; probabilescarsa stimolazione.scarsa stimolazione.
Interventi proposti:Interventi proposti:
• counseling e sostegno per il maritocounseling e sostegno per il marito• evitare di contrastarla ed accompagnarla ogni volta evitare di contrastarla ed accompagnarla ogni volta
che è possibileche è possibile• coinvolgimento nelle attività quotidiane semplicicoinvolgimento nelle attività quotidiane semplici
• terapia farmacologicaterapia farmacologica
ESEMPI - 3: deliri di gelosia ESEMPI - 3: deliri di gelosia
B. signore di 83 anni seguito a casa dalla moglieB. signore di 83 anni seguito a casa dalla moglie
B = Comportamento:B = Comportamento: deliri di gelosia, di abbandono deliri di gelosia, di abbandono
e quindi aggressività.e quindi aggressività.
A = AntecedenteA = Antecedente: gelosia nei confronti della moglie e: gelosia nei confronti della moglie e
convinzione che tutta la sua famiglia stiaconvinzione che tutta la sua famiglia stia
complottando qualcosa contro di lui. complottando qualcosa contro di lui.
C = Conseguenza:C = Conseguenza: stress per tutta la famiglia. stress per tutta la famiglia.
ESEMPI - 3 bis ESEMPI - 3 bis
Analisi della situazione: Analisi della situazione: non accettazione dellanon accettazione della
malattia, tentativi di fargli capire che sta sbagliando. malattia, tentativi di fargli capire che sta sbagliando.
Interventi proposti:Interventi proposti:
• counseling per la mogliecounseling per la moglie
• terapia farmacologicaterapia farmacologica
ESEMPI - 4: deliri di furto ESEMPI - 4: deliri di furto
A. signora di 78 anni istituzionalizzata.A. signora di 78 anni istituzionalizzata.
B = Comportamento: B = Comportamento: accusa il tutor di furto, accusa il tutor di furto,
agitazione, ansia. agitazione, ansia.
A = AntecedenteA = Antecedente: tendenza a nascondere i propri : tendenza a nascondere i propri
oggetti.oggetti.
C = Conseguenza: C = Conseguenza: stress per il tutor, aumento stress per il tutor, aumento
dell’ansia nell’ospite.dell’ansia nell’ospite.
ESEMPI - 4 bis ESEMPI - 4 bis
Analisi della situazione: Analisi della situazione: errato intervento del tutor.errato intervento del tutor.
Interventi proposti:Interventi proposti:
• suggerire al tutor come rispondere alle accuse. suggerire al tutor come rispondere alle accuse.
• rifocalizzare l’attenzione dell’ospite su un’attività rifocalizzare l’attenzione dell’ospite su un’attività
diversa (riordinare i cassetti nel tentativo di ritrovare diversa (riordinare i cassetti nel tentativo di ritrovare
gli oggetti mancanti).gli oggetti mancanti).
ESEMPI - 5: attività motoria incessante ESEMPI - 5: attività motoria incessante
O. signora di 81 anni, vedova, istituzionalizzata.O. signora di 81 anni, vedova, istituzionalizzata.
B = ComportamentoB = Comportamento: attività motoria incessante, : attività motoria incessante,