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DOCUMENTO INTERMEDIO DI PIANO STRATEGICO ANALISI DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE DEL TERRITORIO DI AREA VASTA Predisposto da:
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Jun 06, 2020

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DOCUMENTO INTERMEDIO DI PIANO STRATEGICO

ANALISI DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE DEL

TERRITORIO DI AREA VASTA

Predisposto da:

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INDICE

1 ANALISI DI CONTESTO DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE. . ................................... 3

1.1 LE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO ESISTENTI. .............................................................. 3

1.1.1 Il sistema infrastrutturale viario. ....................................................................... 3

1.1.2 Il sistema infrastrutturale ferroviario. ................................................................ 6

1.1.3 Il sistema infrastrutturale portuale. ................................................................... 9

1.1.3.1 Il Porto di Marzamemi.................................................................................................. 9

1.1.3.2 Il Porto di Portopalo di Capo Passero ......................................................................... 9

1.1.3.3 Il Porto di Calabernardo ............................................................................................ 10

1.1.3.4 Il Porto di Avola ......................................................................................................... 10

1.1.3.5 Il Porto di Pozzallo (RG) ............................................................................................ 10

1.1.4 Il sistema infrastrutturale aeroportuale. .......................................................... 11

1.2 I 7 COMUNI DEL P.S. DI AVOLA E LE LORO INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO. .................. 13

1.2.1 Avola ............................................................................................................. 13

1.2.2 Noto ............................................................................................................... 16

1.2.3 Rosolini .......................................................................................................... 18

1.2.4 Pachino ......................................................................................................... 20

1.2.5 Portopalo di Capo Passero ............................................................................ 23

1.2.6 Ispica ............................................................................................................. 24

1.2.7 Pozzallo ......................................................................................................... 25

2 ANALISI DI CONTESTO DELLA DOMANDA DI TRASPORTO .... .................................. 27

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1 Analisi di contesto del sistema infrastrutturale.

Nel contesto territoriale dei 7 Comuni facenti parte del Piano Strategico di Avola, denominato “Città per lo sviluppo” e che comprende i comuni di Avola, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Rosolini nella provincia di Siracusa e i comuni di Ispica e Pozzallo ricadenti nella provincia di Ragusa, il sistema infrastrutturale è caratterizzato prevalentemente da una infrastrutturazione di tipo viario. 1.1 Le infrastrutture di trasporto esistenti.

1.1.1 Il sistema infrastrutturale viario.

La rete primaria e principale (autostrade e strade extraurbane principali) che interessa il territorio del Piano Strategico di Avola è costituita essenzialmente da:

� Autostrada Siracusa-Gela. In esercizio il tronco Siracusa-Rosolini, in fase di aggiornamento del progetto relativamente ai lotti da Rosolini a Scicli per ulteriori 29,3 Km. Il completamento del collegamento è prioritario per consentire la chiusura dell’anello autostradale perimetrale dell’Isola.

� SS 115 Sud Occidentale Sicula (Trapani – Siracusa). Strada che attraversa i territori di Rosolini Noto, Avola, Canicattini Bagni e Floridia.

� SS 194 Ragusana. Strada che attraversa i comprensori di Lentini e Francofonte.

� SS 287. La Strada Statale 287 di Noto va dalla città di Noto al bivio Akrai dove si congiunge alla Strada Statale 124 Siracusana, consentendo così di giungere a Palazzolo Acreide.

� SP15 Avola – Bochini – Noto

� SP19 Noto-Pachino.

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� SP24 Noto – Testa dell’acqua – Palazzolo

� SP26 Rosolini – Pachino

� S.P.34 Noto – Calabernardo

� S.P.35 Traversa Zupparla

� SP45 Modica-Pozzallo .

� SP47-49-22 Ispica-Pachino

� SP66 Pozzallo – Marina di Modica – Sampieri.

I principali interventi previsti di Infrastrutturazione viaria

L'area provinciale e' interessata da interventi a carattere infrastrutturale:

• il project lanciato da Anas per il nuovo collegamento Catania-Ragusa autostradale diretto di circa 68 km per un costo complessivo di 1.268 milioni di euro.

• il collegamento veloce tra Catania e Siracusa con un tracciato autostradale di circa 26 km sarà completato a fine 2009 questo consentirà di realizzare una dorsale Nord-Sud a 4 corsie tra Messina e Siracusa;

• i collegamenti a Ovest saranno a breve (tra alcuni mesi e comunque entro il 2008) interessati dalla apertura della Cassibile-Noto (già completata) e dalla Noto- Rosolini. Sono in corso le progettazioni per la Rosolini - Gela che interessa abbastanza marginalmente la provincia di Ragusa e l'abitato di Modica.

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Un tema di assoluta urgenza, sul quale concordano sia Provincia che Comune di Siracusa, è rappresentato dalla necessità di localizzare e attrezzare alcuni terminali intermodali nelle aree a forte domanda.

Attualmente lo scambio tra i sistemi della gomma (urbana ed extraurbana) e del ferro, avvengono nelle aree prospicienti le stazioni (Corso Umberto e Via Rubina) dove convergono le linee A.S.T. e Interbus di Catania. Gli spazi sono assolutamente insufficienti e non organizzati. La città di Siracusa è investita giornalmente da un numero consistente di pendolari: sono almeno 7000 gli studenti che dal territorio raggiungono le polarità scolastiche interne alla città.

La provincia di Ragusa, in linea con quello che succede nel resto della Regione, è fortemente carente di strutture per l'intermodalità.

Mancano luoghi dedicati ed attrezzati per lo scambio tra i sistemi urbani e quelli extraurbani e tra i sistemi della gomma e quelli del ferro.

La scarsità di luoghi attrezzati e l’inadeguatezza di alcuni nodi del trasporto su gomma è molto sentita dalle amministrazioni e dai tecnici locali e rappresenta una delle maggiori criticità del sistema di pubblico trasporto.

L’intervento dell'ammodernamento della Ragusa-Catania , costituita dalla S.S. 514 e dalla S.S. 194, interessa le province di Ragusa, Siracusa e Catania ed è previsto nei seguenti strumenti di governo del territorio:

• Piano Generale dei Trasporti; • Piano Regionale dei Trasporti; • Legge Obiettivo 443/2001; • Accordo di programma tra Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero

Infrastrutture e Trasporti, Regione Sicilia e ANAS.

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Gli obiettivi del progetto, da realizzare in Project Financing, consistono nell’ammodernamento e potenziamento dell’attuale percorso attraverso la realizzazione di un asse viario con caratteristiche autostradali che colleghi direttamente la città di Ragusa e i centri dell’entroterra ragusano e catanese, con la città di Catania e con il sistema della viabilità primaria e principale della Sicilia (autostrade A18 Messina-Catania, Catania-Siracusa, Siracusa-Gela). Il progetto preliminare predisposto, si muove anche nella direzione di realizzare una rete di viabilità complementare di collegamento tra l’asse principale ed il territorio limitrofo, con un efficiente collegamento stradale tra gli aeroporti di Catania Fontanarossa e Comiso.

Altri elementi di riferimento per la mobilità nel territorio ragusano e per la riconfigurazione dell'ossatura del sistema delle comunicazioni sono rappresentati da:

• la variante alla SS 115 che bypassando i centri di Vittoria e Comiso, consentirà di raggiungere la SP 20 e quindi l’ambito costiero (Marina di Ragusa, Pozzallo, ecc) con una rapidità e sicurezza oggi sconosciute.

• L’autostrada A18 (Catania-Siracusa-Gela) anch’esse in corso di progettazione per il tratto del territorio ragusano e per la quale è già noto il decreto che ne approva la localizzazione del tracciato;

• L’autoporto di Vittoria, opera già finanziata nell’ambito della rete autoportuale regionale e con la progettazione in corso a cura del Comune di Comiso.

1.1.2 Il sistema infrastrutturale ferroviario.

Nel territorio di interesse, l’unico sistema infrastrutturale ferroviario presente è rappresentato dalla Siracusa-Noto-Modica-Ragusa-Gela che poi prosegue con la Gela-Licata-Canicattì . Tale linea è a semplice binario non elettrificato di RFI che, trasversalmente, collega Siracusa sul versante jonico, attraversando un buon numero di importanti centri urbani, tra cui Noto, Modica, Ragusa, Comiso, Vittoria, Gela e in fine Canicattì, ove si riconnette con la linea Caltanissetta-Agrigento. La linea fu costruita alla fine dell’ottocento, con un tracciato dall’andamento fortemente tortuoso e con pendenze e contropendenze che raggiungono il 30 per mille in molti casi, sconta la scelta progettuale iniziale di realizzare un infrastruttura capace di servire il maggior numero possibile di comuni.

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In prossimità della città di Ragusa il percorso si inerpica con un andamento elicoidale, del tipo in uso nelle ferrovie svizzere, che permette alla linea di risalire dal fondo-valle del fiume Irminio alla quota della Stazione di Ragusa.

Attualmente la linea risulta avere quattro soli treni giornalieri che collegano il capoluogo aretuseo con quello ibleo e viceversa, con un tempo di percorrenza di circa 2 ore e 30 minuti, ed il cui utilizzo risulta essere alquanto limitato.

Linea Ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela-Canicattì

Il CIPE ha approvato lo studio di fattibilità ed è stata sviluppata la progettazione preliminare per la velocizzazione della linea che RFI ha prevista di migliorare con alcune rettifiche del tracciato nel tratto compreso tra Siracusa e Avola, dove la velocità di tracciato viene innalzata a 100 km/h, mentre nel successivo tratto sino a Noto raggiungerà i 90 km/h. Nel comune di Ragusa sono state poi, individuate 6 nuove fermate, nei punti di maggiore accessibilità funzionale e logistica. Il costo complessivo di circa 183 Ml€ e l’attuale indisponibilità delle risorse finanziarie necessarie risulta essere il principale limite alla realizzazione dell’intervento.

Allo stato attuale per contrastare il lento declino della linea ed esaltarne le sue peculiarità storico-culturali, agli inizi del 2008, è stato istituito il treno barocco del Val di Noto, con allestite due carrozze Centoporte e un vagone-mostra, che ha previsto dal 2 marzo al 28 settembre la possibilità di viaggiare gratuitamente. Il viaggio prevede l’attraversamento del Val di Noto, il più grande sito UNESCO del mondo, tra Siracusa, Scicli, Modica e Ragusa; per mezzo del treno, oltre alle bellezze architettoniche, si potrà ammirare attraversandolo tutto il suggestivo paesaggio dei monti Iblei.

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Altra linea ferroviaria presente nel territorio oggetto di studio, seppur dismessa dal 1986,è la linea ferroviaria Noto-Pachino è una linea a semplice binario, che collegava Noto e Siracusa all'estremo meridionale della Sicilia con la Stazione di Pachino.

Partendo dalla Stazione di Noto raggiunge la prima stazione di Falconara Iblea; poi la linea punta decisamente verso il mare, in direzione di Calabernardo e dopo una curva raggiunge la stazione di Noto marina e poco dopo la fermata di Noto bagni in uso soltanto nel periodo estivo; prosegue poi verso il fiume Tellaro costeggiando l'importante area archeologica di Eloro. Scavalcato il fiume con un viadotto raggiunge la stazione di Roveto-Bimmisca nei pressi del Pantano Grande e prosegue costeggiando l'importante Oasi di Vendicari; raggiunge la fermata di San Lorenzo lo Vecchio e punta in direzione di Marzamemi, si avvicina all'importante Grotta di Calafarina terminando la sua corsa nella Stazione di Pachino con un percorso di poco più di 27 km, tuttavia estremamente interessanti dal punto di vista naturalistico, archeologico e turistico.

La linea venne chiusa ma non smantellata; fino al 1997 rimaneva ancora inserita, per memoria, nel fascicolo orario di servizio delle FS. Negli ultimi anni anche a seguito della creazione dell’Oasi di Vendicari si levano sempre più voci a richiesta di una riapertura a scopo turistico della linea, dato che costeggia ed attraversa tutta l’oasi e spiagge e località ad alta valenza turistica

1.1.3 Il sistema infrastrutturale portuale.

Nel Territorio dei 7 Comuni del P.S. di Avola, il sistema portuale è caratterizzato in massima parte da piccoli porticcioli da diporto, eccezion fatta per il porto di Pozzallo, le cui caratteristiche sono quelle di un porto commerciale e che è in fase di continui ampliamenti. Da esso è attualmente attiva una linea di collegamento Ro-Ro con La Valletta, effettuato dalla compagnia Virtu Ferries, con 10 partenze / settimana e 1h 30min di navigazione.

1.1.3.1 Il Porto di Marzamemi

Marzamemi sorge sulla costa meridionale della Sicilia a pochi chilometri da Portopalo. All’interno del suo porto, sul molo sud, sono installati alcuni pontili galleggianti gestiti dalla Marina di Marzamemi che offre una completa assistenza nautica per circa 110 posti barca.

1.1.3.2 Il Porto di Portopalo di Capo Passero

Il porto si trova a Sud di Capo Passero ed è composto dal molo di levante, banchinato per 360 m, e dal molo di ponente lungo circa 390 m in corso di completamento; esiste anche un moletto sbarcatoio lungo 85 m che ha origine alla radice del molo di levante e si sviluppa verso nord. Il tratto di riva adiacente al moletto è banchinato e lungo 140 m. Offre 15-20 posti barca sul molo di levante.

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1.1.3.3 Il Porto di Calabernardo

Il porticciolo è costituito da due moli di 50 e 20 m. E’ poco agibile per bassi fondali che al centro dell’insenatura, nel punto più profondo, raggiungono 1,50 m. È poco riparato e impraticabile nella stagione invernale; esso offre inoltre un limitato numero di posti barca.

1.1.3.4 Il Porto di Avola

A Marina di Avola esiste un piccolo molo, circondato da scogli semiaffioranti, che rendono difficile e pericoloso l’attracco. Questi è poco ridossato ed è dotato di colonne d’ormeggio e di due scalette; tutta la struttura è inagibile per mancanza di interventi manutentivi ed offre limitati posti barca. E’ previsto un ampliamento del porto, dal nuovo Piano Regolatore del Porto di cui si è già accennato, e per il quale si rimanda al pgf. 1.1.2.1.

1.1.3.5 Il Porto di Pozzallo (RG)

Il porto di Pozzallo rappresenta, per dimensioni ed ubicazione, un funzionale approdo foraneo, capace di potenziare il turismo e il commercio del territorio ragusano.

La costruzione del Porto di Pozzallo, iniziata nel 1954, ad oggi non è ancora terminata. Il programma prevede infatti un’ulteriore fase di lavori per la realizzazione (già cominciata) di una base off-shore a servizio delle attività petrolifere che si svolgono nell’area prospiciente il porto stesso e, più in generale, nel canale di Sicilia.

Altri ampliamenti strutturali consentiranno al porto di inserirsi all’interno di un sistema di trasporti integrati industriali ed intermodali, con l’utilizzo della tipologia a containers, unica idonea per le derrate alimentari e le merci deperibili. Attigua alla struttura commerciale e industriale dello scalo marittimo, è prevista la realizzazione di un porto turistico ed un bacino di approdo di pescherecci.

Per quanto concerne l’utilizzo turistico la sostanziale carenza di adeguati approdi in Sicilia renderebbe il porticciolo turistico di Pozzallo meta di un ragguardevole volume di traffico, ampiamente remunerativo se confortato da strutture ricettive adeguate e funzionali.

Il collegamento con Malta, facilitato dalla ridotta distanza, non potrà che conferire ulteriori elementi a favore del turismo con possibili aperture verso i mercati dell’Africa del nord; il collegamento giornaliero in catamarano con La Valletta (circa un’ora e mezza) costituisce la premessa per un raccordo turistico di grande proiezione su scala mediterranea.

Ciò è confermato anche da valutazioni della Autorità Portuale che, in un documento propedeutico alla redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale, sottolinea come la particolare topografia del porto, stretto tra il mare e la città, non consenta un facile ampliamento delle aree portuali retrobanchina, giudicate insufficienti e quindi penalizzanti per l’operatività del porto. Vengono qui di seguito riportati i dati relativi alla dotazione infrastrutturale.

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Porto di Pozzallo: caratteristiche e attrezzature

1.1.4 Il sistema infrastrutturale aeroportuale.

Nell’area oggetto di studio non insistono siti aeroportuali, quelli più vicini sono l’aeroporto di Catania Fontanarossa, recentemente rinnovato, ed il futuro aeroporto di Comiso, ubicato a 15 chilometri da Ragusa e a 5 chilometri da Comiso, in un territorio che custodisce le perle del barocco siciliano, con 8 siti UNESCO su 29 complessivi in Italia ed in una posizione strategica quale estremo avamposto più a sud dell’Italia nel Mediterraneo. Volare a Malta richiederà soltanto 10 minuti, mentre atterrare sulle coste del Nord Africa più o meno 30 minuti.

Oltre al traffico passeggeri, grazie alla struttura ad elevata tecnologia per il carico e lo scarico delle merci, lo scalo avrà una funzione importante per tutta l’area servita consentendo di abbattere notevolmente i tempi di trasferimento dei prodotti locali verso i mercati nazionali ed esteri, permettendo anche una riduzione del traffico stradale.

Inoltre, tra gli obiettivi vi è quello di far sì che l’aeroporto entri in sinergia con quello di Catania permettendo un “decongestionamento” del suo traffico, offrendo spazio ai charter delle compagnie “a basso costo” e costituendo una valida alternativa in caso di temporanea chiusura dello scalo etneo per cause naturali.

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L’entrata in esercizio della nuova infrastruttura aeroportuale di Comiso, determinerà un forte incremento del livello di intermodalità del sistema trasportistico regionale. Il nuovo scalo, se non sostenuto da efficaci interventi di adeguamento e potenziamento della rete viabilistica di adduzione, genererà inevitabilmente una pesante conflittualità e congestione a livello locale. Il piano territoriale provinciale di Ragusa già evidenziava l’esigenza di un adeguato potenziamento della rete trasportistica stradale afferente l’area aeroportuale, individuando specifiche azioni di intervento riguardante l’asse di connessione tra SS 115 e SS 514 e una bretella di collegamento tra SP 7 e SS 514. È in tale prospettiva che la provincia di Ragusa ha dato corso ad uno studio di fattibilità, per individuare una soluzione rispondente alle esigenze prospettate, che sia caratterizzata da un’adeguata sostenibilità tecnica, urbanistico-ambientale ed economica.

Lo studio ha finito per indirizzare ad un collegamento, che originandosi da un articolo nodo di svincolo con la variante alla SS 115 raggiunge l’aeroporto con una prima parte in variante e un secondo tratto sull’attuale sede della SP 5 prevedendo modesti interventi di adeguamento. Un terzo tratto ancora in variante, consente l’aggancio alla rotatoria esistente sulla SP 7 ed infine con un ultimo tratto che utilizza la sede dell’attuale SP 7.

Lo scalo consente di scaricare la grave congestione dello scalo catanese (la linea Roma – Catania è attualmente seconda solo alla Roma – Milano). La presenza di tale eccellenza rappresenta per il territorio ibleo una grande opportunità di riconnessione dei territorio attraverso la realizzazione di un’antenna ferroviaria di collegamento tra l’aeroporto e la linea Ragusa - Gela che interessa il territorio di quattro province. Il turismo in generale, e quello low-cost in particolare, sono attenti all'uso di mezzi alternativi all'auto.

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1.2 I 7 Comuni del P.S. di Avola e le loro infrastr utture di trasporto.

1.2.1 Avola

La viabilità esistente

Il sistema viario, sia urbano sia di collegamento provinciale risulta essere a volte insufficiente ed inadeguato a smaltire nelle forme dovute il volume di traffico motorizzato. Fino ad alcuni anni fa, il traffico pesante proveniente dalla ss.115 era costretto ad attraversa l’intero centro

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abitato; oggi grazie ad una circonvallazione cittadina che evita l’attuale suo attraversamento, ed all’autostrada Siracusa-Gela in funzione sino a Rosolini, il centro cittadino risulta in parte sgravate da tali onerosi componenti di traffico seppur restano elevati i valori di traffico privato diretti verso Noto, Siracusa e Fontane Bianche.

Previsioni Infrastrutturali

Per quanto riguarda la viabilità, l’attuale PRG. prevede nel suo contesto il potenziamento del sistema di collegamento extraurbano, mediante il potenziamento della viabilità esistente, la previsione di nuova viabilità e il recepimento dei programmi di viabilità regionale proposti da altri enti di pianificazione presenti nel territorio.

Si prevede inoltre il sistema di mobilità interna al centro urbano e di collegamento tra questo e i sub-comprensori turistici costieri e montani

In particolare per quanto riguarda la viabilità extraurbana si prevede:

• il recepimento del progetto di autostrada Catania-Gela già realizzata sino a Rosolini, e che corre tangenzialmente al centro urbano di Avola,

• Io svolgimento autostradale in prossimità di contrada Petrara che dall’autostrada si collega alla SS. 113.

• variante alla S S 115 in prossimità del centro urbano, mediante un’asse a scorrimento veloce che costituisce la circonvallazione

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esterna all’abitato di Avola collegamento organico del centro con le fasce costiere.

• Potenziamento e ammodernamento della SS. nel tratto Avola-Noto e Noto-Cassibile

• Potenziamento della strada Comunale Avola Avola Antica

• Potenziamento della Strada provinciale AvoIa-Calabernardo-Lido di Noto.

Per quanto concerne invece il potenziamento della viabilità urbana e sub-urbana e stato previsto:

• l’asse costiero di collegamento tra i sub comprensori turistici costieri del centro urbano, che partendo da Punta Giorgi. Attraversare Viale Lido con un sottopassaggio e continua sulla costa Nord fin oltre capo Negro:

• collegamento e sistemazione organica della viabilità interna al centro urbano, recuperando quella esistente, opportunamente collegata con nuovi tratti in maniera da costituire un impianto organico capace di contenere una mobilità interna

Il nuovo Porto di Avola

Di fronte ai resti dello stabilimento di un’antica tonnara si trova il porto di Avola che è costituito da un unico molo frangiflutti dello sviluppo di circa 250 m, protetto da una mantellata in massi parallelepipedi in conglomerato cementizio. Il molo, che è parzialmente banchinato sul lato meridionale, è difficilmente fruibile ai natanti, se non a quelli di piccole dimensioni per via dei bassi fondali e della scarsa protezione dal moto ondoso.

Vista la scarsa concorrenza di altre strutture insieme alle numerose attrattive storiche architettoniche e culturali presenti, si ritiene che grazie alla forte potenzialità turistica, il porto di Avola possa diventare un importante polo di riferimento per i diportisti che si trovano a transitare nella costa orientale siciliana.

La configurazione definitiva proposta prevede la realizzazione di circa 116.000 m2 di specchio acqueo protetto, potenzialmente capace di offrire ormeggio ad oltre 900 imbarcazioni di diversa lunghezza, mediante la realizzazione di una nuova diga di sopraflutto e l’utilizzo del molo esistente come molo di sottoflutto in tal modo l’ingresso nel bacino portuale avverrà da nord, con direzione di traversia di 30°N. All’inter no del bacino si prevedono due settori

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principali, in quello più interno troveranno approdo i natanti più piccoli mentre nell’altro potranno essere ospitate imbarcazioni fino a 50 metri di lunghezza.

E’ previsto il recupero del molo esistente, attraverso la messa in sicurezza della struttura, il completamento della sovrastruttura e del muro di sponda e il rifiorimento della mantellata; ad interventi ultimati si potrà disporre di una struttura dotata di 175 m circa di banchina d’accosto, che delimitano circa 4.000 m2 di aree retrostanti

1.2.2 Noto

La viabilità esistente

La viabilità principale esistente è essenzialmente costituita dalle seguenti arterie: - 1 – Autostrada Siracusa-Gela; - 2 – Noto-Pachino; - 3 – Noto-Noto Marina; - 4 – Noto-Calabernardo; - 5 – Noto-Palazzolo Acreide; - 6 – Noto-Rosolini

Lo svincolo di Noto, nell’autostrada Siracusa-Gela, si trova in contrada Falconara, presentando così una ubicazione “sbilanciata” verso mare. Tale inconveniente, per quanto riguarda il raggiungimento dal centro abitato principale, si risolve attraverso un riammodernamento dell’attuale strada provinciale Noto-Eloro, che pone però come essenziale la soluzione del nodo infrastrutturale determinato, all’ingresso della città, dall’intersezione con le provinciali Noto-Pachino e Noto-Calabernardo.

Questo nodo presenta un’importanza strategica eccezionale per l’intero comprensorio.

In esso infatti convergono le relazioni più importanti: − Entroterra - Noto centro - mare (verso le contrade marinare Calabernardo e Lido)

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− Entroterra - Noto centro - Siracusa (via autostrada) − Entroterra - Noto centro - Rosolini (via autostrada) − Entroterra - Noto centro-sud (verso le contrade marinare S.Lorenzo-Spinazza e Pachino)

Un intervento di razionalizzazione del nodo, attualmente costituito da un semplice incrocio, si ritiene assolutamente necessario, con la realizzazione di uno svincolo; una soluzione, che prevede la realizzazione di una rotatoria, è attualmente allo studio da parte della Provincia di Siracusa.

Tale svincolo sarebbe utilmente sgravato del flusso entroterra-mare attraverso un collegamento diretto tra la Noto-Calabernardo-Lido e l’attuale svincolo a raso di Faldino, con un nuovo attraversamento dell’Asinaro a nord della ferrovia dismessa Noto-Pachino.

Questa breve tratta stradale si collega facilmente con le strade di “circonvallazione” del centro abitato, in parte già previste nel vigente P.R.G. e richieste dalle “linee guida” alla revisione dello stesso dettate dal consiglio Comunale.

L’insieme di questi interventi può costituire una importante risoluzione delle problematiche complessive di traffico nell’area, che attualmente, pur in assenza dello svincolo autostradale, determinano, specie nella stagione estiva, blocco della circolazione e pericolosità nelle intersezioni.

L’intervento suddetto va ovviamente accompagnato da un ammodernamento, come sopra accennato, della viabilità secondaria, con il ruolo preminente di assicurare la penetrazione interna. Si ritiene a tale scopo sufficiente l’adeguamento delle sezioni stradali a cui deve associarsi soltanto qualche limitato intervento di rettifica di tracciato nelle tratte più critiche, nel rispetto delle bellezze paesaggistiche presenti nel territorio. Alcuni interventi di questo tipo sono già stati programmati dalla Provincia Regionale nelle strade principali di propria competenza.

Giorno 29 settembre 2009, è stato infine approvato, dalla Giunta della Provincia Regionale di Siracusa, il progetto definitivo di riqualificazione, ammodernamento e collegamento dello svincolo autostradale del sistema viario del nodo di Noto e completamento del 1° tratto della S.P. 19 Noto – Pachino, per un importo complessivo di 21.500.000 euro.

Tale intervento, come già detto comunemente definito “nodo di Noto”, corrisponde all’area di connessione viaria tra la S.P. 19 Noto – Pachino, la S.P. 34 Noto – Calabernardo e la S.P. 35 Traversa Zupparla.

La progettazione è stata redatta dall’ufficio tecnico della Provincia Regionale di Siracusa con l’ausilio di consulenze esterne. Il progetto si propone di attuare i seguenti obbiettivi: l’inserimento nei termini di riqualificazione, ammodernamento e collegamento allo svincolo autostradale del sistema viario del nodo di Noto; il completamento del primo tratto della S.P. 19 fino all’innesto costituito dall’opera 22 dell’Autostrada Siracusa – Gela. La rete stradale esistente, infatti, risulta assolutamente non idonea a smaltire, con adeguato livello di servizio l’elevato volume di traffico; la progettazione si propone di perseguire un assetto del territorio, sotto l’aspetto della viabilità, che incide in modo rilevante sull’intera viabilità della Sicilia Sud – Orientale. Punto cardine del progetto è stata l’individuazione delle intersezioni delle strade esistenti che sono diventate punti di smistamento veicolare con la realizzazione di idonee rotatorie atte a snellire ed a dirottare il traffico nella giusta direzione.

L’obiettivo è quindi quello di snellire e al tempo stesso di ridurre i tempi di percorrenza degli utenti che si spostano lungo due dei più importanti centri attrattivi della provincia di Siracusa: Noto, entro di primaria importanza turistica nazionale, e Pachino, centro a vocazione agricola della Sicilia Orientale.

Le rotatorie in progetto sono cinque di cui quattro collegate tra di loro e che vanno a disciplinare l’intero traffico veicolare nell’area in esame e sono: sistema rotatorie Zupparde-Niura; rotatoria Gioi; rotatoria Bonfanti; rotatoria Pizzuta. Ed una completamento slegata da

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tale sistema, ma che è di particolare importanza in quanto rappresenta un punto strategico e di notevole flusso veicolare, soprattutto nel periodo estivo, che è la rotatoria Calabernardo. I tratti stradali esistenti tra le rotatorie sono riprogettati ed ammodernati e sono: tratto da rotatoria Zupparla a rotatoria Gioi; tratto da rotatoria Gioi a rotatoria Bonfanti; tratto da rotatoria Gioi a rotatoria Pizzuta; tratto da rotatoria Pizzuta a opera 22; tratto da rotatoria Niura a rotatoria Bonfanti; tratto da rotatoria Bonfanti a svincolo A18 Siracusa-Gela. L’intero intervento si sviluppa complessivamente per una lunghezza totale di 9.596,25 Km. La scelta di regolare i vari flussi veicolari delle intersezioni attraverso l’ausilio di rotatorie è motivata dal fatto che le strade che si intersecano sono dello stesso livello gerarchico. Pertanto si attribuisce priorità di circolazione ai veicoli che transitano sulla corona circolatoria. Conseguentemente si riducono i punti di conflitto delle varie correnti e i tempi di attesa, ed è inoltre garantita la possibilità di effettuare inversione di marcia senza manovre pericolose o illegali. Tutto ciò contribuisce ad un aumento del livello di sicurezza dell’opera.

Altre Previsioni Infrastrutturali

Progetto relativo alle Greenways per il recupero della tratta Lido di Noto-Pachino, per la realizzazione di una pista ciclabile.

Dal punto di vista delle risorse paesaggistiche, l'idea di sviluppo del Comune è tutta incentrata sul recupero di risorse esistenti, quali vecchi ruderi, storiche tratte ferroviarie dismesse, da valorizzare in chiave di turismo ecosostenibile. Il principale progetto messo in campo dall'Amministrazione è legato al recupero della tratta Lido di Noto-Pachino. Nell'area insiste un tratto dismesso della ferrovia che dovrà essere recuperato. Rispetto al riutilizzo dell'area esistono due differenti proposte: la creazione di una pista ciclabile e l'attivazione di un trenino elettrico per lo sviluppo di una forma di "mobilità dolce" all'interno dell'area.

Nel tratto ferroviario dismesso che collega Lido di Noto a Pachino insistono due diverse progettualità, volute una dal Comune di Noto e l’altra dalla Sovrintendenza. La volontà del Comune di Noto è legata alla realizzazione di una pista ciclabile che colleghi le due località, la proposta della Sovrintendenza punta invece all’utilizzo dell’area del demanio forestale in cui insiste il tratto ferroviario per l’attivazione di un trenino elettrico per lo sviluppo di una forma di "mobilità dolce" all'interno dell'area.

1.2.3 Rosolini

Viabilità esistente

La viabilità principale esistente è essenzialmente costituita dalle seguenti arterie: - 1 – Autostrada Siracusa-Gela; - 2 – SS115 - 3 – SP26

Lo Svincolo di Rosolini, nell’autostrada Siracusa-Gela, costituisce attualmente il terminale di tale infrastruttura che collegherà Siracusa con Gela. Attraverso la SP26, il traffico pesante e veicolare giunge quindi sulla SS115, per proseguire in direzione Ispica, raccogliendo sia il traffico diretto a Modica e quindi Ragusa che quello diretto verso Pozzallo ed il suo porto, oppure per giungere all’abitato di Rosolini ed al suo hinterland.

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Previsioni Infrastrutturali

Una delle principali priorità dell’Amministrazione è il miglioramento della viabilità. L’asse autostradale che collega Catania-Siracusa termina proprio in corrispondenza del territorio di Rosolini e pertanto il comune è interessato dalla congestione del traffico urbano.

L’Amministrazione intende avviare progettualità finalizzate al miglioramento della viabilità, quali la:

• Sistemazione della viabilità di accesso al comune

• Realizzazione variante S.S.115

• Realizzazione nuove rotatorie

tra questi si inserisce il progetto del cavalca ferrovia, oltre progettualità relativa alla sistemazione e valorizzazione dell’arredo urbano dell'asse di corso Savoia, da piazza

Europa a via Matteotti ed alcune vie del Borgo Feudale e relativa a lavori di risanamento viario e riqualificazione urbana del centro storico di Rosolini

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PROGRAMMA TRIENNALE 2009 – 2011

QUADRO DI SINTESI PER CATEGORIE DI OPERE

1.2.4 Pachino

Tipologia di intervento co

dice

Categoria di opere co

dice

Finalita' e risultasi attesi

Fabbisogno espresso in

valori assoluti (migliaia euro)

Risorse disponibili (migliaia di euro)

Grado di soddisfacim

ento della

domanda %

nuova costruzione

01 STRADALI 01

Realizzare nuovi collegamenti tra il centro abitato e la viabilita' esterna, fluidificare il traffico, creare nuove aree attrezzate, realizzare vie di fuga per l'emergenza,

a collegamento con le aree all'uopo predisposte

18.159 475 3%

recupero 03 STRADALI 01 Recuperare la viabilita' del centro storico, con le

peculiarita' originarie 1.500 0 0%

manutenzione straordinaria

07 STRADALI 01 Mantenere il livello raggiunto negli ultimi anni,

migliorando la vivibilita' dei quartieri 4.187 250 6%

completamento 08 STRADALI 01 Completare la viabilita' dei quartieri, con la

realizzazione delle urbanizzazioni previste nel p.r.g. 250 0 0%

ampliamento 09 STRADALI 01 Ampliare il cimitero comunale e migliorare i servizi di

gestione 251 0 0%

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Viabilità esistente.

La viabilità prevista dal Piano Territoriale di Coordinamento che maggiormente interessa il territorio di Pachino è costituita dalla grande viabilità (autostrada Gela-Catania) ed i sistemi di collegamento tra i sub-comprensori.

Questa arteria necessaria per Pachino perché capace di collegare da una parte il comune di Pachino con le provincie di Ragusa e Siracusa e dall’altra parte perché Inserisce questo territorio oggi decentrato nel flussi di traffico Regionale.

Il Piano Territoriale di Coordinamento prevede per le zone a vocazione turistica un sistema di collegamento, mediante il recupero e la valorizzazione di arterie esistenti.

Una particolare importanza assume la viabilità che interessa direttamente o per riflesso il territorio da pianificare in generale da e per Pachino data la sua collocazione territoriale in particolare.

Si rileva subito che il territorio di Pachino non è in atto interessato direttamente ad alcuna grande arteria statale, ne nei programmi futuri non si ipotizza alcuna previsione se si esclude l’Autostrada Gela-Catania che interessa di riflesso il territorio di Pachino.

La viabilità principale esistente è così essenzialmente costituita dalle seguenti arterie: - 1 – Strada Provinciale Marzamemi-Cozzi Planelli-Portopalo. - 2 – Strada Pachino-Portopalo. - 3 – Strada Litoranea Marzamemi-Portopalo. - 4 – Pachino-Marzamerni. - 5 – Pachino-Noto. - 6 – Pachino-Ispica. - 7 – Pachino-Pantano Longanni-Ispica. - 8 – Pachino-Pozzallo. - 9 – Pachino-Grotticelli. - 10 – Pachino-Portopalo.

Il sistema di viabilità urbano del tipo classico a scacchiera con lotti di modeste dimensioni, circondate da strade strette e con pendenze talvolta elevate e rapidamente cambianti.

Tutto il sistema viario della città si appoggia su quattro assi disposti a croce con il centro sulla piazza principale del capoluogo e con i quattro assi disposti rispettivamente verso Ispica, Noto, Marzamemi e Portopalo. Questo sistema rappresenta sicuramente uno dei fatti architettonici urbanistici più notevole anche se sul piano funzionale presenta notevole carenze sia per le pendenze delle livellette stradali che per la larghezza delle sedi viarie.

Comunque appare chiaro che solamente attorno a questo sistema si deve impostare un programma di riequilibrio e di riordino della rete viaria urbana, sia in rapporto con se stessa che con l’ambiente circostante.

La viabilità nella frazione di Marzamemi

Marzamemi ha una collocazione territoriale alquanto anormale, essa appartiene, infatti, per una parte al territorio Comunale di Pachino e per l’altra parte a quello di Noto, e anche per questo motivo che parte degli interventi sulla viabilità sono avvenuti senza un programma organico anzi tante volte in maniera difforme e concorrenziale.

Si può sicuramente dire che la viabilità urbana di Marzamemi si appoggia sulla strada litoranea e sulle bretelle di collegamento con Pachino e Noto.

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La viabilità del vecchio villaggio di pescatori è a scacchiera e fa perno attorno alla vecchia piazza, nelle zone di nuova formazione è invece molto disorganica perché in maggior parte sorte in maniera spontanea ed abusive.

Previsioni Infrastrutturali

Il Piano Territoriale e di Coordinamento prevede il potenziamento del preesistente patrimonio viario con proposte di nuovi tratti di collegamento tali da creare da una parte un circuito esterno alla città capace di assorbire e smistare tutte le tensioni. Prevede i collegamenti su tale asse con le città limitrofe, con la futura autostrada e con le zone extraurbane mediante il potenziamento e la riqualificazione della preesistente viabilità territoriale.

Per la viabilità urbana oltre al riordino ed alla riqualificazione della viabilità delle aree periferiche, si prevede il potenziamento dei quattro assi di accesso alla città.

Onde consentire lo sbocco a mare del capoluogo si prevede un asse attrezzato di collegamento tra Pachino e Marzamemi.

Il tutto per consentire una maggiore connessione di Pachino con il suo hinterland, oggi in gran parte scollato da esso.

Una connessione anche se ideale tra Pachino e Marzamemi creerebbe sicuramente effetti positivi, per Pachino che ritrova lo sbocco a mare e per Marzamemi che collegandosi al capoluogo fruisce più agevolmente del servizi di cui la città sarà dotata.

Realizzazione della rotatoria e bretelle di collegamento con le provinciali in prossimità dei mercati generali

L’Amministrazione evidenzia la necessità di realizzare importanti opere di tipo infrastrutturale e legate alla viabilità (ad es. ingrandimento area mercatale, realizzazione rotatoria mercatale) che insistono sul territorio comunale.

Porto.

Lo sbocco a mare ai fini marittimi e commerciali di Pachino è rappresentato, dopo l’autonomia di Portopalo, dal porto turistico commerciale di Marzamemi.

Il porto di Marzamemi anche se ben disposto e con pontili relativamente capaci, manca completamente di attrezzature portuali e scali di alaggio. Pur tuttavia rappresenta sempre un punto di partenza per un futuro potenziamento.

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1.2.5 Portopalo di Capo Passero

Viabilità esistente

Il territorio di Portopalo non é in atto interessato ne direttamente, ne per riflesso da alcuna grande arteria che abbia importanza regionale o interprovinciale e d’altro canto, i programmi futuri prevedono solamente la prosecuzione dell’autostrada Catania-Gela, il cui svincolo più vicino previsto è quello di Rosolini, raggiungibile quindi da Portopalo attraverso il territorio di Pachino.

Questa arteria necessaria per Portopalo come per Pachino, perché capace di collegare da una parte il territorio con le province di Ragusa e Siracusa e dall’altra perché ‘inserisce detto territorio oggi decentrato nei flussi di traffico Regionale.

La viabilità presente ha quindi un carattere intercomunale e locale, composta da strade provinciali e da strade vicinali ed interpoderali, per le quali si dovrebbe senz’altro prevedere un riordino organico ed un potenziamento.

Procedendo da Est ad Ovest, le strade più importanti appaiono: - Litoranea Portopalo-Marzamemi - Strada Portopalo-Pachino - Strada Vicinale Portopalo-Maucini (che porta ai pantani) - Strada Vicinale Valle Cozzo Flua (che si diparte dalla Vicinale Portopalo-Maucini e si

innesta nella Pachino Ispica) - Strada interpoderale che si diparte dalla strada Vicinale Portopalo-Maucini e raggiunge

l’isola delle correnti.

La viabilità urbana, interna al tessuto urbanizzato della città, é rappresentata dalla via Vittorio Emanuele che costituisce l’asse portante della zona ed il suo collegamento con il centro urbano. La sezione stradale é di ml. 10,00 con carreggiata centrale di ml. 8,00 fiancheggiata da due marciapiedi di ml. 1,00.

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La viabilità interna é assicurata dal prolungamento degli assi esistenti, paralleli e perpendicolari alla v. Vittorio Emanuele.

Tali vie si concludono su due assi opposti a coronamento dell’intervento rispettivamente a SE e SO aventi la stessa sezione degli altri.

Previsioni Infrastrutturali Le priorità di sviluppo del territorio di Portopalo di Capo Passero secondo quanto emerge dalla programmazione comunale insistono prevalentemente su due aree:

− Area portuale

− Area archeologica

I due territori insieme coprono quasi per intero l’area di pertinenza comunale, che ha una superficie piuttosto esigua.

Rispetto all’area portuale i programmi dell’Amministrazione comunale puntano alla massima valorizzazione del territorio prevedendo uno sviluppo di tipo diportistico, balneare e commerciale.

Per ciò che attiene l’ambito della diportistica e del porto commerciale, l’amministrazione non ha ancora approvato il Piano del Porto, ma nell’ambito dello stesso ha avviano il Progetto PORT-One di valorizzazione di una parte dell’area sia in chiave turistica sia commerciale. In particolare l’area di sviluppo turistica è stata data in concessione ai privati per la realizzazione di strutture diportistiche.

Una spinta propulsiva allo sviluppo commerciale del territorio di Portopalo di C.P. avverrà anche grazie all’adesione di ben 37 commercianti al CENACO.

1.2.6 Ispica

Viabilità esistente

La viabilità principale esistente è essenzialmente costituita dalle seguenti arterie: - 1 – SS115 - 2 – SP47 e SP49

In assenza del completamento dell’autostrada Siracusa-Gela, la SS115 in tale territorio costituisce la principale infrastruttura di collegamento tra Siracusa e Ragusa, attraversando l’abitato di Ispica sul cui centro grava il traffico pesante e veicolare che si sviluppa tra tali capoluoghi di provincia, oltre il traffico turistico destinato ai principali centri attrattori delle due province.

Attraverso la SP47, la SP49 e poi la SP22 in territorio provinciale di Siracusa è possibile giungere a Pachino e quindi a porto Palo di Capo Passero centri di importanti produzioni orticole di pregio e le cui coste rappresentano mete turistiche sempre più apprezzate.

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Previsioni Infrastrutturali

Per quanto attiene le principali previsioni progettuali previste dall’Amministrazione Comunale sono rivolte al recupero ambientale e fruitivo dell’area archeologica della Cava Ispica. Di tale azione programmatoria sono parte integrante la realizzazione di un parcheggio e zona informazioni con annesso gazebo, percorso pedonale lungo l’argine del torrente Hyspa adatto a percorsi di trekking e passeggiate ecologiche, belvedere di Scala Ricotta a ridosso del Parco della Forza e attrezzato di cannocchiali panoramici, ristrutturazione del percorso di Cava Mortella, realizzazione di un sistema di illuminazione nell’intero Parco Forza, recupero e messa in sicurezza dell’ex chiesa di San Giovanni e del Mulino ad acqua Tre Ladri.

Tra i progetti di arredo urbano è previsto il rifacimento della piazza principale della città.

1.2.7 Pozzallo

Viabilità esistente

Il Comune di Pozzallo risulta essere dotato di una buona dotazione infrastrutturale con un porto non circoscritto dal tessuto urbanizzato che invece ad Est dello stesso, lasciando libera una discreta area retro portuale e consentendo alle infrastrutture stradali di discriminare e distribuire correttamente i flussi di traffico diretti verso il porto e verso la città, grazie alle principali arterie di scorrimento costituite dalla SS194 e dalla SP45.

La direttrice di espansione della città si svolge così in prevalenza parallelamente al mare e verso Est, rispetto al nucleo originale, ed in parte verso nord. Entrambe le ali di espansione sono caratterizzate da un tessuto viario determinato da isolati a scacchiera di matrice ottocentesca.

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Previsioni Infrastrutturali La vocazione di sviluppo del territorio di Pozzallo è prevalentemente legata al polo portuale cittadino, di cui si è trattato al pgf. 1.1.1.3.5., e l’azione dell’Amministrazione comunale è finalizzate a rafforzarne la natura commerciale, turistica e marittima.

In particolare, dal punto di vista commerciale la volontà dell’Amministrazione è quella di implementare un sistema di infrastrutture tali da rendere il porto di Pozzallo un hub, cioè il nodo di smistamento della rete di traffici commerciali dell’area limitrofa. In quest’ottica l’Amministrazione ha avviato il progetto di realizzazione di un nuovo braccio portuale, per evitare il processo di insabbiamento cui è soggetto il porto.

Dal punto di vista marittimo, l’ampliamento del porto permetterà all’Amministrazione di poter chiudere le trattative già avviate con importanti compagnie quali MSC Crociere e Costa Crociere, al fine di rendere Pozzallo una metà di attracco nelle rotte delle suddette compagnie.

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2 Analisi di contesto della domanda di trasporto

Alcuni dati caratterizzanti gli spostamenti e la mobilità realizzata nel territorio di studio, possono evincersi attraverso l’analisi dei dati presenti nello “Studio per la pianificazione del riassetto organizzativo del Trasporto Pubblico Locale della Regione Siciliana”1.

In esso sono stati analizzati gli spostamenti sistematici che avvengono da e per i 390 comuni del territorio regionale, riferiti agli spostamenti complessivi per la fascia oraria 6.15 – 9.15, partendo da un analisi dei dati demografici dell’intero territorio siciliano.

L’elaborazione evidenzia la distribuzione della popolazione residente dei 390 comuni siciliani, che si concentra nelle fasce costiere, ed in particolare nei comuni di Palermo, Messina e Catania.

I comuni al di sotto dei 1000 abitanti sono localizzati prevalentemente all’interno, fatta eccezione per la frammentatissima provincia di Messina, e presentano un’estensione territoriale piuttosto limitata.

1 “Studio per la pianificazione del riassetto organizzativo del Trasporto Pubblico Locale della Regione Siciliana”, realizzato da CSST-Ernst&Young-Sintagma, per l’Assessorato Regionale Turismo e Trasporti, Regione Sicilia - Novembre 2008.

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L’elaborazione evidenzia la distribuzione della popolazione residente in rapporto all’estensione territoriale di ciascun comune; il rapporto abitanti per kmq privilegia le fasce costiere, e particolarmente il litorale est. I comuni al di sotto dei 50 abitanti per kmq sono localizzati prevalentemente all’interno, fatta eccezione per Noto e Butera.

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Si rileva come la distribuzione degli spostamenti in uscita nella fascia oraria 6.15 - 9.15: i comuni a più alta emissività risultano Palermo, Monreale, Camporeale, Erice, Catania ed Acireale.

I comuni al di sotto dei 450 spostamenti sono localizzati prevalentemente nella fascia sublitoranea a nord, fatta eccezione per un piccolo nucleo localizzato tra Caltagirone, Ragusa, Noto, Floridia e Francoforte a sud della regione.

L’elaborazione evidenzia la distribuzione degli spostamenti in entrata nella fascia oraria 6.15 – 9.15: i comuni a più alta attrattività risultano ovviamente Palermo, Catania e Messina. Buon livello si registra anche per tutti gli altri capoluoghi di provincia. I comuni al di sotto dei 450 spostamenti risultano distribuiti su tutto il territorio siciliano.

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Si rileva come la distribuzione degli spostamenti in uscita in rapporto all’estensione territoriale di ciascun comune; il rapporto spostamenti per kmq privilegia le fasce costiere, in particolare il litorale est e la fascia palermitana. I comuni al di sotto dei 15 spostamenti per kmq risultano distribuiti su tutto il territorio regionale.

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L’elaborazione mostra la distribuzione degli spostamenti in entrata in rapporto all’estensione territoriale del comune; analogamente ai risultati ottenuti per la densità degli spostamenti in uscita, il rapporto spostamenti per kmq privilegia le fasce costiere, in particolare il litorale est e la fascia palermitana. Le informazioni del pendolarismo regionale desunte del Censimento ISTAT 2001 costituiscono il dato di partenza per la valutazione di quella parte di domanda di trasporto relativa alla mobilità sistematica di tipo casa-lavoro, casa-studio. L’analisi dei dati ha consentito, anzitutto, di valutare il volume totale di spostamenti sistematici di sola andata aventi come origine e/o destinazione i comuni della Regione Sicilia per tutti i modi di trasporto. Le figure successive sono rappresentative degli spostamenti emessi ed attratti dai capoluoghi di provincia, su tutti i modi di trasporto.

Si nota come gli spostamenti generati ed attratti dai capoluoghi di provincia siano per lo più “a corto raggio”, sviluppandosi prevalentemente all’interno delle rispettive province ad esclusioni di alcune relazioni che, comunque, sono limitate alle province contigue. Grazie alle linee di desiderio, relative agli spostamenti sistematici, su tutti i modi di trasporto, emessi e attratti dai singoli Comuni, si riesce ad evidenziare quale siano le direttrici più cariche, in termini di domanda di mobilità, all’interno dei territori provinciali.

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Per valutare i flussi di traffico veicolare e merci insistenti sulla rete viaria esistente, si è fatto riferimento ai dati ufficiali del Sistema Informativo Territoriale della mobilità in Sicilia, che fornisce i flussi di traffico pendolari e merci che gravano sulle principali reti viarie extraurbane e di accesso alle aree urbanizzate presenti nell’intera regione.

Tali dati sono stati ricavati dall’analisi della domanda di mobilità pendolare sistematica esistente tra tutti i comuni della Regione Sicilia che utilizza le diverse modalità di trasporto e della movimentazione delle merci in ingresso ed uscita dalla Sicilia ed all’interno della stessa, riferiti agli ultimi dati ufficiali del censimento Istat 2001. Tali domande, attraverso specifici modelli matematici, sono state quindi distribuite ed assegnate ai diversi archi che compongono la rete di offerta di trasporto, riuscendo così a stimare il carico veicolare di tipo pendolare o delle merci insistente sulla rete stessa.

Dall’anali dei flussi riscontrati durante l’ora di punta mattutina delle (7.30-9.30) è possibile vedere come appaiano forti le relazioni reciproche tra i due capoluoghi di Provincia Siracusa e Ragusa ed anche le influenze esercitate nei confronti dei propri hinterland. Si nota infatti come le arterie più caricate siano proprio gli assi Siracusa-Rosolini, Ispica-Modica-Ragusa, Rosolini-Noto-Avola-Fontane Bianche. Volumi consistenti si registrano pure sulla Ispica-Pozzallo e Modica-Pozzallo, e sulla SP19 Pachino-Noto.

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