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Abilit linguisticaIn italiano si comprendono con questo termine
due nozioni diverse, ability e skill: la prima indica le
abilit intese come complessi di processi e strategie, la seconda
indica la capacit di tradurre lability in esecuzione: ad esempio,
saper scrivere quel dato testo in quella data lingua. In certo
senso, la dicotomia ability vs skill richiama quella tra competenza
ed esecuzione di Chomsky.
Questa dicotomia fondamentale perch lo scopo delleducazione
linguistica in termini di mete educative e glottodidattiche
riguarda le abilities, mentre a livello di obiettivi didattici
strumentali collocato tra le skills.
Le abilit sono di due tipi: primarie: ascoltare, parlare in un
monologo, leggere, scrivere; due di queste rimandano alla
ability di comprensione, due a quella di produzione; integrate:
labilit interattiva, cio il saper dialogare; le tre abilit di
manipolazione testuale
(riassumere, prendere appunti, parafrasare); labilit di scrivere
sotto dettatura; labilit traduttiva, che si realizza nella
traduzione simultanea, consecutiva, impromptu e scritta.
Le abilit di manipolazione testuale possono essere realizzate in
una sola lingua (in tal caso si opera allo sviluppo della ability)
oppure mettendo in gioco due lingue, privilegiando quindi la
skill.
Abilit ricettiveLa comprensione (orale, scritta, audiovisiva) si
basa essenzialmente su tre fattori.
a) la expentancy grammar che governa il processo di previsione:
di quello che pu accadere in una data situazione; del lessico che
pu essere usato parlando di certi argomenti; del tipo di testo e
del genere comunicativo che sta per realizzarsi; della
sintassi.
b) lenciclopedia, cio la conoscenza del mondo condivisa tra i
parlanti. Esistono: degli script, cio dei copioni di comportamento
tipici di molte situazioni; dei campi semantici prevedibili, che
racchiudono le possibili varianti semantiche su un tema;
c) la competenza comunicativa nella lingua del testo, cio
uninterlingua pi o meno limitata.
Le tecniche che, oltre ad esercitare la comprensione,
costringono la mente ad attivare lexpactancy grammar e a funzionare
in maniera bimodale e secondo la direzione globalitanalisi sono le
attivit ditipo cloze, quelle di incastro e quelle di
accoppiamento.
Abilit produttiveLa produzione orale e scritta si dipana secondo
un percorso abbastanza lineare:
concettualizzazioneprogettazionerealizzazione:a)
Concettualizzazione: il reperimento delle idee; si pu procedere
individualmente o in gruppo attraverso tecniche come il diagramma a
ragno oppure il brainstorming. b) Progettazione del testo: in
questa fase si procede alla trasformazione delle idee, delle
associazioni, delle metafore di cui sopra in una scaletta, una
struttura concettuale che fornir la coerenza, cio il filo del
discorso che sorregge il testo;c) Realizzazione del testo: pu
generare un testo orale (monologo libero o su traccia) o scritto
(composizione).
Abilit di interazioneLabilit di interazione orale (saper parlare
o dialogare) quella pi rilevante, insieme alla lettura, nel
mondo contemporaneo: su questa abilit che fa perno lapproccio
comunicativo. E anche la pi complessa e difficile da sviluppare e
padroneggiare per il suo integrare in tempo reale le abilit di
comprensione e di produzione orale. Per dialogare necessario:
conoscere gli script o copioni situazionali, cio delle sequenze
prevedibili di atti comunicativi saper definire il proprio ruolo
allinterno della situazione sociale in cui avviene il dialogo;
prepararsi a comunicare le proprie intenzioni, che rimandano alla
competenza strategica; interpretare le intenzioni e le strategie
degli interlocutori per vedere se esiste un punto daccordo
negoziare i significati quando questi non sono chiari.Le tecniche
volte allo sviluppo delle abilit di interazione sono la
drammatizzazione, il dialogo a catena, il dialogo aperto, il
role-taking, role-making, roleplay, la telefonata e il dialogo su
chatline.
Abilit di trasformazione e di manipolazione di testi
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Queste abilit, fondamentali soprattutto per lattivit di studio,
vengono sviluppate nella lingua materna in quanto compito di tutte
le discipline scolastiche, per cui si tratta solo di utilizzarle in
Ls: riassumendo si impara a concentrare linformazione, e ci utile
quando si deve parlare in Ls, in cui
creare testi lunghi difficile; parafrasare consente di aggirare
gli ostacoli, di dire con lespressione B ci che non siamo
capaci
di dire con lespressione A; tradurre significa imparare a
ri-concettualizzare, evitando la trappola della trasposizione
parola per
parola; la stesura di appunti e la scrittura sotto dettatura
risultano sempre pi utili sul piano pratico in quanto
in molte situazioni di studio e lavoro in contesto
internazionale fondamentale saper prendere appunti o scrivere
istruzioni sotto dettatura.
Accoppiamento lingua-immagine Tecnica didattica che si realizza
presentando delle immagini (disegni alla lavagna, fotocopie,
cartelloni, pagine pubblicitarie di giornali, ecc.)
contrassegnate da una lettera. Gli allievi esplorano le immagini,
poi ascoltano (o leggono) brevi testi che si riferiscono alle
immagini; i testi sono numerati. Lesecuzione consiste
nellaccoppiare numero e lettera: ad esempio, A2, C1, B3
Accoppiamento parola-definizione E una tecnica che serve a
sviluppare la funzione metalinguistica: si forniscono una lista di
parole e,
in ordine diverso, una lista delle loro definizioni; gli allievi
devono procedere allaccoppiamento. Si pu inserire da un lato un
termine che non ha la corrispondente definizione e dallaltro una
definizione che non ha il termine di riferimento: in tal modo si
accentua laspetto di gioco e, allo stesso tempo, si accresce la
difficolt.
Acculturazione, modelloShumann (1978) interpreta lapprendimento
come graduale appropriazione della L2 e della cultura
associata. Determinanti la distanza sociale e la distanza
psicologica dellapprendente nei confronti della lingua e della sua
cultura. Pi la distanza, minore sar lacquisizione. Spiega anche
come le componenti sociale, psicologica e affettiva possano portare
alla fossilizzazione.
Intervengono variabili sociali: percezione della dominanza
sociale del gruppo autoctono modalit dintegrazione grado di osmosi
tra autoctoni e migranti caratteristiche del gruppo migrante (es.
grandezza)e variabili individuali: shock linguistico e culturale
motivazione allapprendimento permeabilit dellio.
Achievement vs proficiencyLachievement costituito dalla
misurazione di competenze specifiche alla fine di una o pi unit
didattiche o di un modulo: si lavora su un corpus di obiettivi
precisi, previsti dalla programmazione didattica; la proficiency
invece riguarda il livello di competenza comunicativa in un certo
momento, indipendentemente dal tipo di corso seguito o dal percorso
di acquisizione, come nel caso di test dingresso o di
certificazione.
Acquisizione vs ApprendimentoE lipotesi fondamentale tra le
cinque proposte da Krashen nei primi anni 70 (Filtro Affettivo,
Input
comprensibile, Monitor, Ordine naturale).Lacquisizione un
processo inconscio che sfrutta le strategie globali dellemisfero
destro del
cervello insieme a quelle analitiche dellemisfero sinistro;
entra a far parte stabile della competenza della persona, entra
nella sua memoria a lungo termine (subcosciente, profonda, stabile,
genera comprensione e produzione linguistica con processi
automatici).
Lapprendimento un processo razionale, governato dallemisfero
sinistro e basato sulla memoria abreve termine (cosciente,
volontario, ma di durata relativamente breve, funge da monitor per
lesecuzione linguistica).
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Si spesso discussa la possibilit che lapprendimento razionale
possa trasformarsi, alla fine, in acquisizione; la risposta di
Krashen di solito negativa, mentre altri studiosi credono che, in
condizioni adatte, anche lapprendimento possa portare
allacquisizione (ipotesi del modal focusing). Le attivit
chepromuovono lacquisizione possono essere attivit:
libere, che si basano sulla produzione (parlare e scrivere);
autentiche, che si basano sulla comprensione di un messaggio
(ascoltare e leggere).
Le attivit che promuovono lapprendimento sono invece attivit:
analitiche, che si svolgono durante il momento della ricezione;
controllate, che hanno luogo nel momento della produzione.
AffissoMorfema che sia nello stesso tempo legato e non
lessicale, parte della parola che serve solo a
precisarne il significato o la funzione grammaticale.
Allegro, fenomeno delSi tratta di quei fenomeni che determinano,
nella catena parlata, frequenti elisioni, apocopi,
alterazioni dei suoni ecc., tali da rendere spesso difficilmente
segmentabili/riconoscibili le singole parole,specie per parlanti
non nativi.
Allocutivo Forma linguistica impiegata da un parlante
(allocutore) per denotare il suo interlocutore (allocutario).
rientrano nella definizione di allocutivo i termini che denotano
l'allocutario (pronomi personali, titoli, termini di parentela,
termini di stima o affetto, insulti).
AnacolutoFigura retorica in cui non rispettata, volutamente o
per errore, la coerenza tra le varie parti della
frase. Diffuso anche nel linguaggio comune, nell'anacoluto il
costrutto sintattico privo di coerenza e di accordo
logico-grammaticale tra gli elementi dello stesso periodo.
Anafora vs CataforaIn grammatica testuale (testo) questi termini
definiscono due meccanismi di coesione: lanafora un
rimando a una sezione precedente del testo, la catafora un
rimando a informazioni che devono ancoracomparire. Nelle attivit di
comprensione, un testo denso di rimandi anaforici risulter molto pi
semplice di un testo con molte catafore.
Analisi contrastivaAnalisi dei sistemi linguistici in esame
(materno e L2), confrontati nelle loro strutture (fonologiche,
morfosintattiche, lessicali), al fine di determinare i
potenziali errori dellapprendente, ritenendo difficolt ed errori
altamente probabili laddove vi sono differenze tra le due
lingue.
Analisi degli erroriE un aspetto rilevante della linguistica
contrastiva ed alla base delle teorie sullinterlingua:
consiste nello studiare la natura degli errori, individuando
quelli che non sono dovuti a ragioni soggettivedello studente, ma
che possono essere ascritte a ragioni intralinguistiche, cio
interne alla lingua oggetto di studio (si pensi, ad esempio, agli
errori nelluso delle preposizioni postverbali: in italiano, andare
pu essere seguito da in e a, che possono essere articolate o non),
o possono essere interlinguistiche, dovute cio allinterferenza
sulla lingua studiata da parte della lingua materna o di
altrelingue che si conoscono o si stanno studiando.
Analisi dei bisogniIl concetto di bisogni comunicativi diventa
un aspetto importante della ricerca glottodidattica a
partire dallinizio degli anni 70, grazie ai contributi degli
specialisti coinvolti nel Progetto Lingue Moderne del Consiglio
dEuropa. Linsegnamento-apprendimento funzionale di una lingua viva
si basa fondamentalmente sui bisogni linguistici degli individui,
delle istituzioni e della societ che esso intende soddisfare. Tali
bisogni: non si devono intendere in maniera statica, come necessit
prefabbricate osservabili e analizzabili,
da attribuire ai diversi tipi di apprendenti secondo tipologie
predefinite; non sono neppure espressione di una assoluta libert
individuale del soggetto: sono piuttosto il
risultato di una serie di costrizioni (o motivazioni) interne ed
esterne.
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La prima fase operativa consister dunque nellidentificazione dei
bisogni comunicativi dellapprendente in L2 attraverso le seguenti
variabili: le situazioni comunicative in cui gli apprendenti si
troveranno ad agire in L2; gli atti linguistici relativi alle
funzioni comunicative; le motivazioni allo studio della L2; le
abilit linguistiche che saranno loro pi utili; i tipi di testo che
dovranno produrre o decodificare; i contenuti con cui dovranno
confrontarsi; le loro aspettative e le loro abitudini di studio; i
loro stili di apprendimento e le loro preferenze in termini di
metodologia didattica.
AncrageE una delle modalit descritte da R. Barthes per spiegare
linterazione tra lelemento verbale e
quello iconico in un messaggio audovisivo.Secondo questo
meccanismo, la lingua viene usata per isolare il significato voluto
allinterno di tutta
la gamma dei significati possibili: ad esempio, un quadro che
rappresenta un vecchio diventa significativo quando si legge il
titolo: San Giacomo. I materiali visivi usati in glottodidattica
sono inutili se manca un ancrage adeguato al livello di conoscenza
dellallievo (relais).
AndragogiaSecondo la terminologia diffusa soprattutto negli
Stati Uniti, landragogia la branca delle scienze
delleducazione che studia linsegnamento ad allievi
adulti.Dallandragogia la glottodidattica trae alcune indicazioni
relative, soprattutto, ai seguenti principi: ladulto ha una storia
di apprendimento e tende a seguire i modelli che gli sono noti,
anche se a
suo tempo non lhanno soddisfatto; ladulto ha meccanismi di
analisi e formalizzazione pi consolidati di quelli di un
adolescente e
tende spesso a procedere dallapprendimento razionale
allacquisizione spontanea; ladulto vive una vita di relazioni
sociali (ruoli professionali e familiari) ed interpersonali
(soprattutto
se in classe con colleghi di lavoro) che devono essere tenute in
conto durante linsegnamento se non si vuole far scattare il filtro
affettivo;
nello studio di una lingua straniera ladulto ha scopi ben
precisi e richiede risultati pi tangibili e immediati dello
studente delle scuole o delluniversit.
AnticipazioneE un meccanismo essenziale per il processo di
comprensione. Esso consiste nel predire ci che
pu comparire in un testo operando sulla base della situazione,
della parte di testo che si gi compresa, del paratesto, delle
conoscenze del mondo, ecc.. In tal modo si facilita la comprensione
trasformandola, in realt, solo nella conferma di una tra le
previsioni effettuate.
Lanticipazione stimolata con le attivit di elicitazione e si
rafforza con tecniche come il cloze, il dettato, gli incastri.
AntonimoQualifica di un termine che, in riferimento ad un altro,
possiede un senso opposto, ovvero si trova in
relazione di antonimia (contrario).
ApocopeAnche detta troncamento, un fenomeno fonetico che
consiste nella caduta della vocale o della
sillaba finale della parola. Una parola che ha subto troncamento
detta tronca. Spesso una parola tronca anche ossitona, cio una
parola che ha l'accento sull'ultima sillaba.
Apprendimento/insegnamentoNon sono pi visti come due fenomeni
distinti, ma come due prospettive interagenti lungo una
spirale evolutiva: linsegnamento deve prendere di volta in volta
in considerazione i livelli di apprendimento anche da esso stesso
determinati, riaggiustando il tiro e formulando in funzione di
questigli obiettivi e i metodi di ulteriori sviluppi.
Approccio Sulla base delle scienze del linguaggio e della
cultura, delle scienze psicologiche e di quelle
delleducazione, un approccio
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individua le finalit delleducazione linguistica; indica gli
obiettivi glottodidattici; definisce le coordinate scientifiche per
proporre dei metodi che possano raggiungere le finalit e gli
obiettivi.Un approccio si valuta in base alla: fondatezza
scientifica delle teorie da cui ha assunto i principi; coerenza
interna; capacit di generare metodi in grado di realizzare
lapproccio stesso.
AppropriatezzaSi usa spesso laggettivo appropriata per definire
la comunicazione corretta sul piano
sociolinguistico e culturale. Nellambito dellapproccio
comunicativo lappropriatezza rappresenta un obiettivo
glottodidattico primario, perch lerrore socio-culturale pu
compromettere lefficacia della comunicazione, per quanto corretta
essa sia dal punto di vista linguistico.
Ascolto plurilingue E una tecnica abbastanza recente in quanto
legata alla televisione via satellite. Lascolto
plurilingue consiste nel seguire in diretta o attraverso una
videoregistrazione un evento quale una partitadi calcio, una
riunione politica, ecc., spostando laudio dalla trasmissione
italiana alle trasmissioni inglesi, francesi, tedesche, ecc.:
limmagine la stessa, cambia il commento verbale che laccompagna.Ci
costringe lallievo a legare la sua comprensione al contesto e alla
sua conoscenza del mondo: essa utile dunque al rafforzamento di
processi di base della comprensione.
Ascolto selettivo Attivit di ascolto in cui si devono
riconoscere alcuni segmenti della catena fonica. Il testo viene
presentato senza alcuna attivit propedeutica e il compito solo
quello di cogliere il maggior numero possibile di dati. Alla fine
dellascolto, i dati vengono condivisi a gruppi o coppie in modo da
costituire la base per unattivit di anticipazione e procedere poi
ad un secondo ascolto, e cos via. Loggetto di questa tecnica dunque
la capacit di cogliere frammenti e di servirsene per creare ipotesi
contestuali (dove ci si trova, cosa sta avvenendo, ecc.).
ASTPLa sigla sta per Army Specialised Training Program, un
progetto realizzato dallesercito americano
durante la seconda guerra mondiale per preparare il personale
che doveva essere impiegato nelle nazioni via via occupate dagli
Alleati Il programma si basava su un metodo intensivo, che in parte
riprendeva concetti del metodo diretto, in parte poneva le basi per
il definirsi del metodo strutturalistico, dal quale lo
diversificava tuttavia linteresse per gli studi di area, cio per la
culturizzazione.
AttanteChi compie lazione indicata dal verbo; ciascuna delle
unit che partecipano attivamente o
passivamente allazione espressa dal verbo.
AttitudineE un concetto assai discusso in ambito
psico-pedagogico.Alcuni studiosi negano decisamente che esista
unattitudine innata verso lacquisizione di una
disciplina (nel nostro caso, la lingua straniera o classica),
rimandando eventualmente a fattori ambientali(sociali, economici,
familiari, ecc.) per spiegare le differenze tra allievo e allievo;
per questa scuola, la diversa attitudine altro non che il diverso
tempo che varie persone impiegano a raggiungere lo stesso
livello.
Altri studiosi, pur non accettando le posizioni di certa
psicometria che pretende di predire i risultati sulla base
dellanalisi attitudinale, ammettono che ci sono delle variabili
dello stile dapprendimento che possono aiutare a comprendere le
ragioni per cui studenti diversi impiegano tempi diversi per
giungere allo stesso obiettivo. Tra questi fattori ci
sarebbero:
la storia individuale: un bambino bilingue risulta favorito
nellapprendimento di qualunque terza lingua; anche il fatto di aver
iniziato lo studio di una lingua durante il periodo critico viene
ritenuto un fattore attitudinario qualificante;
la tolleranza per lambiguit: una tratto psicologico che
distingue le persone che richiedono un quadro chiaro e preciso
prima di acquisirlo e le persone che invece procedono per
approssimazioni successive; in qualche modo questo fattore rimanda
alla dominanza dellemisfero sinistro o destro del
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cervello (bimodalit). In questo senso, sarebbero avvantaggiate
le persone tolleranti per lambiguit che,ad esempio, non si bloccano
di fronte ad una parola ignota ma cercano di intuirne il
significato;
il possesso di strategie di avoidance, cio la disposizione
psicologica a non affrontare di petto le difficolt (per cui ad
esempio ci si blocca, durante un discorso, quando non si sa come
esprimere un concetto) ma ad aggirare lostacolo, trovando
espressioni alternative.
Atto comunicativoLatto comunicativo, su cui imperniato il metodo
funzionale-nozionale, lelemento pragmatico
minimo della comunicazione, rappresenta cio uno scopo minimo
(salutare, ringraziare, chiedere la strada, ecc.) di uso della
lingua. E attraverso gli atti comunicativi che si realizzano le
funzioni.
Atto comunicativo, espressione calcata su atto linguistico e su
atto di discorso, sinonimo di funzione comunicativa nella
terminologia di Wilkins e del Consiglio dEuropa (Progetto Lingue
Moderne/Vive) fatta propria da molta glottodidattica italiana. Per
evitare questa confusione Freddi ha proposto funzioni pragmatiche,
mentre altri autori usano intenzioni comunicative, sullonda di
Vykovskji.
Atto linguisticoE lelemento minimo di analisi pragmatica della
lingua. E caratterizzato dalla intenzionalit (altrimenti non
sarebbe un atto).Austin individua tre diverse facce dellatto
linguistico:
laspetto locutorio (latto di produrre lingua); laspetto
illocutorio (lintenzione pragmatica che ci si propone); laspetto
perlocutorio (leffetto prodotto).
Il concetto di atto linguistico alla base di quello di atto
comunicativo, utilizzato nella glottodidattica contemporanea: si
privilegia in questo caso laspetto illocutorio, si pone cio lenfasi
sulle intenzioni del parlante.
Autentico, MaterialeIl termine descrive luso didattico di
materiali che sono nati con scopo non didattico: articoli di
giornale, biglietti ferroviari, film, pubblicit, ecc. Tale uso
era previsto dal Metodo Diretto e nel Reading Method, ma divenuto
particolarmente rilevante nellambito dellApproccio
Comunicativo.
Autopromozione E la meta finale di ogni processo educativo,
quindi anche dellEducazione Linguistica. Una volta
raggiunta un certo livello di culturizzazione e di
socializzazione, la persona pu mirare alla propria autopromozione,
cio a realizzare il progetto di s che governa la sua vita.
Inoltre leducazione linguistica contribuisce a migliorare le
capacit cognitive e di apprendimento: in tal modo garantisce un
prezioso contributo allautopromozione della persona.
AvoidanceQuesta parola inglese, che sta per lazione di evitare
un ostacolo, descrive una strategia
fondamentale per luso della lingua straniera: di fronte ad un
ostacolo, ad esempio la difficolt di esprimere un concetto o di
trovare una parola, si ricorre a parafrasi o perifrasi.
La capacit di aggirare i propri punti di incertezza o di non
conoscenza della lingua straniera viene considerata una delle
caratteristiche che identificano la persona che ha attitudine
allacquisizione linguistica.
BICSBasic Interpersonal Communication Skill (padronanza
strumentale dellitaliano di base)
BilinguismoQuesto termine definisce la capacit di una persona di
comunicare in pi di una lingua.
Il bilinguismo coordinato si osserva in persone che imparano le
due lingue in contesti ben distinti (es scuola e famiglia, o
diversi settori della vita di una persona) mentre nel bilinguismo
composito si ha un combinarsi tra loro dei significati delle parole
corrispondenti nelle due lingue (quando entrambi i genitori parlano
in entrambe le lingue).Unaltra distinzione che riguarda lo sviluppo
cognitivo quella tra bilinguismo additivo (nel quale le due lingue
sono valorizzate ugualmente e permettono profitti sul piano dello
sviluppo cognitivo)e bilinguismo
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sottrattivo (col quale si intende la graduale perdita di valore
della prima lingua in favore dellaffermarsi dellaltra).
Alcuni psicolinguisti distinguono tra bilinguismo inteso come
condizione sociale e bilinguit, che definisce la condizione
psicologica della persona bilingue.
In sociolinguistica si distingue tra bilinguismo, che indica la
situazione in cui tutti i membri della comunit possono usare luna o
laltra lingua indifferentemente, e diglossia, in quelle situazioni
in cui alle due lingue si attribuiscono diversi livelli di
prestigio, per cui si ha una lingua alta e una lingua bassa.
Bimodalit Secondo questo concetto, che uno dei cardini della
neurolinguistica, la lingua non riguarda solo le
circonvoluzioni dellemisfero sinistro che governano il
linguaggio verbale, ma coinvolge entrambi gli emisferi:
lemisfero destro (che coordina anche lattivit visiva) ha una
percezione globale, simultanea, analogica del contesto e presiede
alla comprensione delle connotazioni, delle metafore,
dellironia;
lemisfero sinistro (che secondo la teoria della dominanza
cerebrale presiederebbe alle funzioni superiori) la sede
dellelaborazione linguistica, ha una percezione analitica,
sequenziale, logica (causa-effetto, prima-dopo) e presiede alla
comprensione denotativa.
La glottodidattica umanistica, nel suo sforzo di procedere
secondo natura, pone come condizione lattivazione di entrambe le
modalit del cervello, per sfruttare al meglio la potenzialit di
acquisizione della persona.
Il concetto di bimodalit legato a quello di direzionalit.
BrainstormingLe abilit di monologo e di scrittura constano
essenzialmente di due macrofasi: lindividuazione
delle idee da esporre e la loro trasposizione in un testo. Il
brainstorming una delle tecniche per individuare idee, sebbene in
maniera non organizzata. A differenza delle idee prodotte dalla
riflessione strutturata (ad esempio sulla base di voci come chi,
cosa, quando, come, dove, perch) il brainstorming attiva entrambi
gli emisferi del cervello (Bimodalit) in un processo di pensiero
parallelo che, se la tecnica realizzata in classi con forte
partecipazione, pu anche diventare pensiero divergente, basato cio
su associazioni imprevedibili, innovative.
La realizzazione semplice, in quanto richiede a ogni
partecipante di esprimere con assoluta libert, senza paura di dire
sciocchezze, le associazioni di pensiero provocate dal tema o dagli
interventidegli altri partecipanti; le interruzioni sono
benvenute.
Lattivit di brainstorming pu anche essere usata come forma di
anticipazione propedeutica ad unattivit di comprensione.
Caccia allerroreDato un testo con errori, si chiede allallievo
di individuarli. I testi possono essere forniti
dallinsegnante o dal manuale oppure possono essere costituiti da
elaborati degli stessi allievi: in tal caso questa tecnica assume
una valenza particolare nelleducare ad autocritica e
autovalutazione. La caccia allerrore stata spesso contestata perch
potrebbe fissare nellallievo delle forme errate: lobiezione valida
solo se lesercizio non viene successivamente corretto e discusso in
classe. Si trattadi una tecnica che pu far riflettere su qualunque
aspetto linguistico.
CALPCognitive and Academic Language Proficiency,cio conoscenza
base della lingua nelle varie
discipline, le cui microlingue hanno sia caratteristiche
intrinseche sia caratteristiche stilistiche ereditate dalla
tradizione.
CanzoneLa canzone usata per attivit di ascolto, di produzione e
di fissazione, oltre che di introduzione alla
letteratura. Quando lascolto viene esercitato attraverso la
canzone, esso reso pi complesso dalla presenza dellaccompagnamento
musicale e ritmico e caratterizzato dalle profonde modificazioni
fonologiche: i fonemi si allungano o si abbreviano a seconda delle
necessit musicali, lintonazione segue la melodia e non le regole
linguistiche, il tono e il timbro di voce sono diversi da quelli
del parlato. La produzione, cio lesecuzione corale della canzone,
costituisce laspetto pi interessante di questa
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tecnica: una delle poche occasioni, infatti, in cui lallievo
assolutamente costretto a seguire il ritmo della fonte, quindi a
parlare con una rapidit che di solito evita. Se si considera,
inoltre, che nei ritornelli,alcune strutture o espressioni vengono
pi volte ripetute, le canzoni possono venire utilizzate per la
fissazione.
La canzone rappresenta una delle pi diffuse forme di letteratura
con cui i giovani sono a contatto inmolti casi. Inoltre, si tratta
di poesia di notevole qualit letteraria: luso delle canzoni quindi
pertinente anche ai fini di unintroduzione allo studio della
specificit del testo poetico sia in italiano sia nelle lingue
straniere.
Catena sintatticaStruttura in cui si dispongono i significati
all'interno dell'enunciato.
CELI, CILSLe due sigle corrispondono a due certificazioni
ufficiali di conoscenza della lingua italiana rilasciate
rispettivamente dalle Universit per stranieri di Perugia
(Certificato di Lingua Italiana, diviso in cinque livelli) e di
Siena (Certificato di Italiano come Lingua Straniera, diviso in
quattro livelli).
Classica, LinguaUna lingua classica quella in cui non si ha pi
variazione diacronica, in cui i meccanismi sono
definiti e, per quanto possibile in una lingua, immutabili.
Clinici, Approcci e metodi Sono stati definiti in questo modo
molti approccie e metodi degli anni Settanta-Ottanta che sono
nati
da applicazioni delle teorie psicologiche. Tra questi figurano
il Community Counselling e la suggestopedia. La corrente clinica
una delle tendenze confluite in quella che oggi si chiama
glottodidattica umanistica.
Cloze La procedura cloze consiste nellinserire le parole
mancanti in un testo. Usualmente si lasciano
integre le prime righe del testo, per consentire una prima
contestualizzazione, poi si elimina ogni settimaparola. Lallievo
dovr inserire una parola appropriata, anche se non si tratta di
quella effettivamente cancellata.
Esistono alcune varianti di questa tecnica. La prima il
cosiddetto cloze a crescere, in cui si inizia eliminando ogni
settima parola, per poi cancellarne ogni sesta o anche ogni quinta.
Troviamo poi il clozefacilitato, che elenca in calce le parole da
inserire o che presenta nei vuoti un disegno corrispondente alla
parola eliminata. Per mezzo del registratore audio o video
possibile eseguire, nella lingua maternao in corsi avanzati di
lingue straniere, dei cloze orali inserendo delle pause e chiedendo
agli allievi di ipotizzare quello che sta per essere detto.
Il cloze una tecnica fondamentale per sviluppare-misurare la
capacit di considerare un testo nellasua globalit, cogliendo ogni
ridondanza contestuale e co-testuale ai fini della
comprensione.
E opportuno distinguere la tecnica cloze, che crea i vuoti su
base meccanica, dal riempimento di spazi vuoti, in cui la scelta
dei vuoti orientata dallobiettivo.
Coerenza E uno dei principi base della testura, cio della serie
di reticoli formali e concettuali che fanno di
ununit linguistica un testo. Con coerenza si definisce il
reticolo logico, semantico del testo, cio il cosiddetto filo del
discorso.
Coesione E uno dei principi base della testura, cio della serie
di reticoli formali e concettuali che fanno di
ununit linguistica un testo.La coesione il reticolo di rimandi
formali interni ad un testo: pronomi e altre forme di anafore e
catafore, consecutio temporum, uso di connettori (di causa,
effetto, tempo, ecc.), ricorso a sinonimi, iponimi (rosa rispetto a
fiore) ed iperonimi (fiore invece di rosa) e cos via.
Cognitiva, teoria o ipotesiLapprendimento si configura come un
processo costituito da un progressivo accrescimento delle
conoscenze sulla base delle conoscenze gi disponibili: le
nozioni nuove si affiancano e si integrano
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con quelle gi esistenti, influendo sul sistema cognitivo
dellapprendente e rendendolo disponibile per nuovi compiti. E un
processo dinamico di adattamento che conduce alla formazione di
nuove abilit.
Competenza vs EsecuzioneLa dicotomia viene dalluniverso
concettuale della linguistica chomskiana.Competenza indica il
sistema di regole (intese come meccanismi di funzionamento, non
come
norme) acquisite che permette di comprendere o produrre un
numero infinito di frasi, anche mai udite prima, ben formate
secondo le regole stesse. La realizzazione effettiva di frasi
basate sulla competenza viene chiamata esecuzione; in inglese il
termine performance.
Completamento A differenza della tecnica cloze e del riempimento
di spazi vuoti, che riguardano singole parole,
questa tecnica richiede di inserire in un testo mutilato dei
sintagmi o degli spezzoni di frase abbastanza estesi, pur senza
giungere ai limiti del dialogo aperto.
Il completamento di un testo scritto (di solito si tratta delle
sezioni conclusive delle battute di un dialogo) mette in gioco
lintera competenza testuale dellallievo: si basa infatti sulla
coerenza globale (il filo del discorso) e deve tener conto dei
meccanismi di coesione gi presenti nella parte del testo che gli
nota.
Composizione (scritta) Nella versione pi tradizionale della
composizione, lo studente stende un testo scritto in base ad
una sintetica indicazione dellargomento (il classico tema);
tuttavia, esistono tante forme di composizione quanti sono i generi
testuali scritti: si possono comporre descrizioni, che richiedono
particolare attenzione alla precisione lessicale e alle nozioni
spaziali; relazioni su eventi, che accentuano la funzione dei verbi
e della struttura temporale; narrazioni, lettere formali e non,
testi istruttivi (istruzioni per luso, spiegazioni di un gioco,
ecc.) testi prescrittivi, come ad esempio il codice di
comportamento della classe definizioni sintetiche, descrizioni dei
rapporti geometrici in teoremi. La composizione scritta una prova
assai complessa, in cui intervengono tre elementi: una componente
cognitiva, il possesso di specifiche informazioni e la padronanza
linguistica.
Comunicare vs InformareMentre nella lingua comune questi due
verbi vengono spesso percepiti come sinonimi, in
pragmalinguistica ed in glottodidattica sono totalmente diversi:
linformazione involontaria (ad esempio, chi suda o trema o
arrossisce informa, pur non volendolo, sul proprio stato di stress
emotivo), mentre la comunicazione volontaria, si realizza
attraverso atti di discorso intenzionali e finalizzati ad un dato
esito. Per poter comunicare efficacemente sul piano pragmatico,
adeguatamente sul piano socio-culturale e correttamente sul piano
linguistico necessario possedere una buona competenza
comunicativa.
Comunicativa, CompetenzaInclude la competenza linguistica,
quella extralinguistica e quella socio-pragmatica. La
competenza
comunicativa si definisce come la capacit di usare tutti i
codici, verbali e non, per raggiungere i propri fini nellambito di
un evento comunicativo.
In ambito glottodidattico la nozione di competenza comunicativa
rimanda alla capacit di: saper fare lingua: padroneggiare le abilit
linguistiche (dialogo, riassunto, parafrasi, dettato,
raccolta di appunti, traduzione); sapere la lingua: capacit di
usare le grammatiche fonologica, grafemica, lessicale, morfo-
sintattica, testuale; saper fare con la lingua: capacit di
utilizzare la lingua come strumento di azione: si tratta della
competenza funzionale, pragmatica, che per realizzarsi ha
bisogno anche di una competenza socio-culturale;
saper integrare la lingua con i linguaggi non verbali: gestuali,
oggettuali, prossemici, vestemici, ecc.
-
La logica conseguenza glottodidattica dellelaborazione del
concetto di competenza comunicativa stata dapprima la realizzazione
situazionale e poi quella nozionale-funzionale dellapproccio
comunicativo.
Comunicativo, ApproccioLapproccio comunicativo in realt il pi
tradizionale di tutta la storia glottodidattica, in quanto fin
dallantichit era la comunicazione ad essere oggetto di
insegnamento/apprendimento; solo dopo il Seicento lapproccio
formalistico si sostituisce a quello comunicativo, che riemerge
verso la fine dellOttocento (cfr. il Metodo diretto e, qualche
decennio dopo, quello Audio-orale) per risultare dominante nella
seconda parte del nostro secolo, affermandosi in Italia dagli anni
Ottanta in poi.
Le caratteristiche dellapproccio comunicativo come si venuto
configurando oggi vanno ricercate: nel ruolo centrale attribuito
allallievo, ai suoi bisogni comunicativi; nellaver posto la
comunicazione, e quindi la competenza comunicativa, come oggetto;
nellaver accentuato la nozione di autenticit dei materiali
didattici, da proporre quindi con largo
uso di tecnologie glottodidattiche; nellaver affiancato, ai fini
della valutazione del risultato, parametri quali lefficacia
pragmatica e
lappropriatezza socio-culturale alla tradizionale correttezza
formale.Lapproccio comunicativo ha trovato realizzazione didattica
in due metodi: quello situazionale e
quello nozionale-funzionale.
Comunicazione vs EspressioneSi tratta di una dicotomia
fortemente difesa dagli idealisti, almeno fino a Croce, e
abbandonata dagli
anni Cinquanta in poi in quanto anche luso espressivo della
lingua una forma di comunicazione.Oggi alcuni studiosi tendono a
riproporre la dicotomia vedendo la differenza nel fatto che latto
di discorso preveda un destinatario intenzionalmente individuato
oppure non: una lettera sulla propria depressione comunicazione,
una poesia o una registrazione sul diario che abbiano per soggetto
la sessa depressione sono espressione.
In glottodidattica la dicotomia pu tornare utile per variare il
tipo di materiale proposto e richiesto agli allievi, alternando tra
forme di comunicazione (che saranno necessariamente prevalenti) e
forme di espressione (che risultano molto motivanti).
Comunitaria, LinguaTale definizione attribuita alle lingue
ufficiali dellUnione Europea, che non sono tutte le lingue
ufficiali degli stati membri: ad esempio, il catalano lingua
ufficiale del Regno di Spagna ma non lingua comunitaria. La
qualifica di lingua comunitaria fondamentale perch solo tali lingue
rientrano nei programmi linguistici dellUnione e sono oggetto di
terminologizzazione ufficiale da parte degli Uffici Traduttivi
dellUnione Europea.
Le lingue comunitarie non vanno confuse con le community
languages, che sono lingue etniche .
Connotazione vs DenotazioneOgni parola ha un significato
referenziale (loggetto, lo stato, lazione richiamati alla mente di
chi la
usa) detto denotazione, ma spesso a questo significato se ne
aggiunge uno apprezzativo, che pu essere positivo o negativo: esso
costituisce la connotazione. I termini delle microlingue
scientifico-professionali non sono connotati, ma si limitano alla
pura dimensione denotativa.
La capacit di operare correttamente sul piano della connotazione
e della denotazione costituisce uno dei fattori pi importanti della
competenza lessicale e diviene via via pi rilevante mano a mano
chesi approfondisce lo studio di una lingua.
Consapevolezza linguisticaNegli anni Ottanta si sono sviluppati
in Gran Bretagna e Francia movimenti chiamati Language
Awareness e veil au langage: in Italia lespressione scelta come
equivalente di queste espressione stata consapevolezza linguistica.
Lo spirito di questi movimenti era di reagire alleccesso di
insegnamento intuitivo che ha caratterizzato molte realizzazioni
dellapproccio comunicativo, soprattutto in ambito
nozionale-funzionale: impianti glottodidattici in cui la competenza
considerata sufficiente anche se priva di una dimensione di
metacompetenza, cio di una consapevolezza esplicita sulla ragione
delle varie scelte linguistiche e sul funzionamento della
lingua.
In Italia fino dalla fine degli anni Settanta si era invece
affermato il concetto di riflessione sulla lingua, che poneva lo
sviluppo della consapevolezza linguistica e, pi in generale,
comunicativa come
-
un pilastro dello sviluppo cognitivo, della capacit di
apprendimento autonomo e, quindi, dellautopromozione dellallievo
attraverso lo studio di una lingua.
Consapevolezza pragmatica, Approccio dellaSecondo i suoi
sostenitori, si tratta di un approccio indirizzato a studenti
universitari o adulti, di
livello intermedio o avanzato. In realt solo una variante
dellapproccio comunicativo, con una forte accentuazione del ruolo
della riflessione sulla lingua ed in particolare dellanalisi del
discorso.
Il principio base losservazione molto analitica di scambi
comunicativi condotti da madrelingua, in modo da individuare le
strategie pragmatiche proprie di una altra lingua.
ContestoCi che compare nello stesso testo (Cotesto), intorno ad
un testo (Paratesto), nella situazione in cui
si realizza un evento comunicativo.Il contesto fornisce le
informazioni di base su cui opera il processo di anticipazione,
che
essenziale per la comprensione; la considerazione del contesto
indispensabile anche per realizzare delle abilit di produzione che
non siano prive di spessore comunicativo.
ContestualizzazioneInsieme delle operazioni che suscitano attese
e motivazioni negli apprendenti, creano lo scenario
per la fruizione dei testi, indirizzando lattenzione nel momento
della fruizione del testo. Agendo su motivazioni e attese, spinge
gli apprendenti a fare riferimento alla conoscenza e al sapere
preesistente, e a delineare strategie di comunicazione e di
apprendimento.
Contrazione di un testo Questa tecnica spesso confusa con il
riassunto, al quale in parte propedeutica; essa consiste
nelleliminazione di periodi o frasi o sintagmi o semplici parole
che non forniscono uninformazione rilevante ed essenziale allo
scopo del testo.
La contrazione pu prevedere dei limiti quantitativi
predeterminati, che possono essere stabiliti in percentuale
(eliminare il 50% del testo) oppure indicando le dimensioni del
testo darrivo (ridurre il testo finch non rimangono che 300
parole). Questa tecnica utile per sviluppare la capacita di
gerarchizzare le informazioni.
Coppie minimeLe coppie minime sono costituite da due parole che
si differenziano per un solo fonema: ad
esempio, per lopposizione tra /n/ e la corrispondente geminata
/n:/ possiamo averepena-penna, sano-sanno,sono-sonno, ecc. Le
coppie minime, di matrice comportamentistica/strutturalistica,
rappresentano la tecnica principale
per perfezionare la competenza fonologica a livello di singoli
fonemi e pu essere eseguita correttamente solo usando un
laboratorio linguistico.
CoprolaliaDevianza comportamentale che porta l'individuo (detto
coprolalico) ad usare continuamente un
linguaggio osceno e/o volgare.
Costruttivista, teoria o ipotesiSi ricollega alla teoria
cognitivista accentuandone alcuni aspetti, in particolare
sottolineando il ruolo
del soggetto apprendente: per i costruttivisti non possibile
ottenere alcuna conoscenza se non costruendola dallinterno lungo
linee individuali e al momento giusto, sulla base delle condizioni
esistenti e derivanti dallesperienza. Importante il concetto di
rete: le conoscenze non sono sequenze lineari di fatti o strutture
gerarchiche, ma reticoli costruiti dal soggetto in conformit alle
proprie esperienze e attitudini, secondo criteri di rilevanza
individuale. Il confronto con la realt sociale fondamentale nel
processo di apprendimento, visto come levoluzione di un organismo
che si autorganizza per rispondere alle sollecitazioni del mondo.
Si cerca quindi il confronto con altri soggetti per confrontare le
proprie ipotesi, interagire in maniera cooperativa e costruire
sinergicamente un ambiente favorevole allidentificazione di
conoscenze attivabili per poi utilizzarle. Aspetti della didattica
che possono essere ricondotti alla visione costruttivista:
Contenuti autentici e non semplificati (confronto con la
complessit); Lavori di gruppo (apprendimento cooperativo)
-
Didattica centrata sullazione (processo che modifica la
struttura del sistema e lo adatta a nuovi compiti);
Lavoro in progetti (costruzione di conoscenze autonome e
condivise con altri); Didattica centrata sui bisogni
dellapprendente (che evita limposizione di contenuti
preordinati
dallesterno); Sviluppo delle strategie autonome di apprendimento
e di controllo da parte dellapprendente
(responsabilizzazione de proprio processo di apprendimento);
Apprendimento interattivo tramite nuove tecnologie; Ruolo
dellinsegnate come facilitatore.
Co-testoE la parte del testo che troviamo intorno ad una data
unit linguistica: ad esempio, il co-testo di un
fonema la parola in cui esso inserito, quello di una parola la
frase, quello di una frase il periodo, e cos via. Il co-testo ha
una funzione essenziale nella comprensione, in quanto permette
lanticipazionee fornisce la chiave per togliere dallambiguit parole
omofone. Spesso si include il termine co-testo nel pi generico
contesto, che comprende tuttavia anche altri elementi.
Cruciverba Il termine include qui sia i cruciverba propriamente
detti sia quegli incroci di parole che, in realt, lo
sono solo in apparenza: cruciverba in cui le parole (di solito
afferenti a un unico argomento grammaticale o su un campo
lessicale, come termini sportivi o pronomi indefiniti) vanno
individuate in base alla definizione o alla descrizione,
sviluppando in tal modo la competenza metalinguistica, oppure
costituiscono i buchi di un cloze, per cui si sviluppa labilit di
lettura;
cruciverba in cui in realt solo una parola viene incrociata a
tutte le altre: essa scritta in una colonna evidenziata e per
individuarla bisogna inserire le parole nelle colonne che la
incrociano.
Cultura vs CiviltSecondo la definizione di Lvy-Strauss cultura
tutto ci che non natura: la natura pone il
bisogno di nutrirsi, coprirsi, procreare, ecc., e le varie
culture offrono modelli culturali di risposta: il mododi
procurarsi, preparare e distribuire il cibo, il modo di creare
abitazioni e vestiti, le regole di corteggiamento, la struttura
familiare, e cos via.
Alcuni di questi modelli culturali sono particolarmente
significativi per un popolo e divengono modellidi civilt. Questo
atteggiamento di rispetto e, possibilmente, di interesse per la
diversit culturale, rappresenta una meta educativa essenziale della
glottodidattica e viene definita relativismo culturale
(culturizzazione).
Culturale, CompetenzaMentre lapproccio formalistico perseguiva
una competenza culturale intesa come accesso ai testi
della letteratura, della cultura umanistica in generale,
nellambito dellASTP e dellapproccio comunicativo cultura ha assunto
il valore che ha in antropologia, cio di reticolo di valori, modi
di vivere, organizzazione sociale, ecc. La competenza culturale
indica dunque la capacit di comunicare inmaniera appropriata alla
scena culturale al cui interno si realizza levento comunicativo.In
ambito glottodidattico si preferisce oggi far rifluire la
dimensione culturale in una categoria pi vasta, la competenza
socio-pragmatica, che viene presentata agli allievi in maniera
integrata.
CulturizzazioneE una delle mete educative sia delleducazione
generale sia di quella linguistica. La culturizzazione
si articola in due processi diversi: inculturazione, relativa
allacquisizione dei modelli culturali della propria comunit; la
finalit
dellinculturazione nella cultura materna quella di raccordare
ogni giovane individuo con la cultura di cui sta entrando a far
parte (anche se ogni individuo potr poi apportare contributi
originali e mutare la sua cultura).
acculturazione, relativa alle culture straniere. La finalit
minima dellacculturazione il relativismo culturale, ma in
uneducazione linguistica piena al semplice relativismo si dovrebbe
aggiungere un interesse positivo, attivo verso il diverso, laltro
da s.
Curricolo
-
E un modello operativo che definisce un profilo formativo e
quindi indica le mete, gli obiettivi e i contenuti che
costituiscono loggetto di un corso. Progettare un curricolo
significa definire i bisogni linguistici degli studenti, intesi
come:- bisogni pragmatici futuri, sulla base sia di modelli di
analisi forniti dai glottodidatti (es. quello di competenza
comunicativa), sia dalla conoscenza del contesto in cui verr spesa
la competenza acquisita;- bisogno di imparare ad imparare, di
raggiungere lautonomia nellapprendere una lingua a mano a mano che
la si usa;- bisogni presenti dello studente in quanto tale, bisogni
che rimangono nellambito della classe ma dalla cui soddisfazione lo
studente trae motivazione per proseguire.
I curricoli tendono a includere sezioni che offrono: parametri
per variare il curricolo a seconda delle caratteristiche della
situazione didattica, della
natura degli allievi, del quartiere in cui si opera, delle
dotazioni glottotecnologiche disponibili, ecc.; una guida
metodologica relativa alle tecniche didattiche che si consiglia di
utilizzare (o che
vengono considerate congrue con le premesse del curricolo) per
raggiungere gli obiettivi; una serie di parametri per la verifica e
la valutazione del raggiungimento degli obiettivi.
DeagentivizzazioneUso di forme impersonali e passive per porre
laccento non su colui che espone ma sui fatti, i
fenomeni e i fattori occorrenti.
Deduttivo vs InduttivoSi tratta di una delle dicotomie
fondamentali del dibattito psico-pedagogico di questo secolo, che
ha
visto il progressivo abbandono di approcci deduttivi come quello
formalistico a favore di approcci induttivi.Nella prassi
glottodidattica questo passaggio si evidenziato nel passaggio
dallinsegnamento esplicito della grammatica alla riflessione sulla
lingua, dalluso di schemi compiuti a quello di schemi aperti.
Deissi, deitticoFunzione linguistica che serve a collocare un
enunciato in una situazione nello spazio e nel tempo,
ovvero a collegare il testo al contesto. Il concetto di deissi
fa riferimento a espressioni linguistiche la cui interpretazione
possibile solo grazie al contesto in cui vengono prodotte: in
genere le informazioni contestuali richieste riguardano l'identit
dei partecipanti alla conversazione e la loro collocazione
spazio-temporale. In italiano la deissi viene espressa
principalmente con i dimostrativi (come questo e quello), con i
pronomi, avverbi di tempo e luogo ( come adesso, ieri, qui, l) e
con il tempo verbale.
Delayed oral practiceMetodologia che prevede una notevole
distanza temporale tra il momento in cui un testo viene
presentato per la comprensione e il momento in cui si chiede di
utilizzare elementi presenti in quel testo.Questa prassi si fonda
sullosservazione che sia nellacquisizione della lingua materna sia
nellapprendimento spontaneo di una seconda lingua si registra un
periodo silenzioso.
Dpaysement Una lingua straniera, a differenza della lingua
seconda, anche estranea, lontana dallambiente in
cui vivono quotidianamente gli allievi. Per evitare che
lestraneit fisica si tramuti in estraneit psicologica e in crollo
motivazionale, dallASTP in poi ci si posti il problema del
dpaysement, cio della necessit di staccare lallievo dalla sua realt
locale nel momento in cui studia una lingua straniera. Durante
lASTP e nelle migliori realizzazioni dellapproccio strutturalistico
si affidava il dpaysement a un parlante nativo, che con la sua sola
presenza avrebbe dovuto condizionare lallievo, aprirlo alla lontana
realt della cultura straniera. Negli anni Sessanta e Settanta il
dpaysement fu invece tentato con la creazione di aule di civilt,
che dovevano dare allo studente la sensazione di essere nel paese
straniero. Oggi il processo di dpaysement affidato alluso di mass
media sempre pi internazionalizzati, in particolare attraverso la
televisione via satellite e le videoregistrazioni.
Dettato Trascrizione di un testo ascoltato dallinsegnante o da
un registratore.Tra le varianti del dettato notiamo il
dettato-cloze, in cui lallievo deve scrivere solo le parole
mancanti in un testo (Cloze) e la dicto-comp(osition) che,
malgrado il riferimento alla composizione,
-
una forma di riassunto guidato o di riscrittura: lallievo trova
le parti iniziali delle frasi e deve completarle sotto dettatura
(Completamento).
Affinch il dettato produca acquisizione necessario che non crei
ansia: in questa prospettiva, lautocorrezione o la correzione
incrociata tra compagni trasformano una prova altrimenti ansiogena
in una stimolante sfida personale.
Il dettato varia di oggetto a seconda delle lingue: in italiano,
spagnolo o latino, lingue in cui il problema ortografico minimo, il
dettato riguarda la
mera competenza grafemica; in russo o greco il dettato sviluppa
anche la padronanza alfabetica; in francese il dettato implica una
notevole analisi morfosintattica, in quanto le desinenze del
maschile e del femminile nonch molte desinenze verbali compaiono
allo scritto ma non nella lingua orale;
in inglese il dettato una prova primariamente ortografica, anche
se saper distinguere, ad esempio, un plurale o una terza persona
terminanti in -s da un genitivo o una contrazione di is in s
presuppone unanalisi sintattica.
Malgrado la percezione diffusa, il dettato risulta inaffidabile
come test.
Dettato-disegno, dettato-PicassoIl dettato-disegno si realizza
dettando le caratteristiche di un disegno che lallievo deve
eseguire
mano a mano che ascolta.E un tecnica ludica che pu anche essere
svolta a coppie e mette in gioco le nozioni di spazio
(sopra, a sinistra, ecc.) e il lessico relativo al contesto
situazionale della scenetta che viene dettata, per cui risulta
utile per lo sviluppo della competenza lessicale.
DialogareNella prassi didattica, questa abilit linguistica viene
spesso definita come saper parlare, anche se
in realt unabilit pi complessa in quanto integra il saper
comprendere e il saper parlare, producendo testi che non sono la
semplice giustapposizione di fasi di ascolto e di produzioni, ma
hannoregole di coerenza e coesione spesso pi complesse di quelle
dei testi monologici: il dialogo, infatti, il risultato di una
negoziazione continua sia sul piano semantico (i significati
pragmatici oltre che linguistici) sia su quello linguistico e,
spesso, sociolinguistico.
I processi mentali che sottostanno al saper dialogare (e che
quindi vanno sviluppati per raggiungeretutte e tre le mete
delleducazione linguistica) sono principalmente:
la definizione dei propri scopi primari e secondari: sui primi
non si transige, se si vuole che la comunicazione abbia esito
felice, mentre i secondi sono oggetto di negoziazione;
lanalisi del genere (ad esempio, dialogo vis vis oppure
telefonata) e delle sue regole; lanalisi della situazione al cui
interno si attua levento comunicativo; la scelta della chiave
(nella terminologia di Hymes), cio dellatteggiamento psicologico da
far
trasparire: disponibilit, amicizia, ironia, antagonismo, ecc.:
una scelta che agisce specificamente sulle competenze
paralinguistica, extralinguistica, sociolinguistica e
lessicale;
la progettazione di un testo aperto, caratterizzato cio da una
struttura che, attraverso la negoziazione, verr defininedosi nel
corso dello scambio comunicativo.
Dopo le fasi suddette, si procede alla realizzazione
linguistica, caratterizzata da una coesione testuale e da una
correttezza morfosintattica assai minori di quanto non avvenga nei
testi scritti; nel dialogo, infatti, lefficacia pragmatica e
lappropriatezza socio-culturale sono pi rilevanti della
correttezza.
La capacit di dialogare essenziale nellambito dellapproccio
comunicativo e viene sviluppata conle molte tecniche di simulazione
che raggruppiamo nei termini roleplay e scenario. Spesso tuttavia
si rimane nellambito della skill (abilit), cio della realizzazione
pura e semplice di dialoghi standardizzati, molto basati su
routines e atti comunicativi preordinati. E invece necessario che
si curi anche la ability (abilit) cognitiva, cio portare gli
allievi a riflettere sui processi elencati sopra.
Dialogo a catena Un allievo (o linsegnante) inizia un dialogo
(ad esempio: Quanti anni hai?) ed un suo compagno
risponde e poi rilancia la domanda ad un altro (11 anni. E tu?)
e cos via. Questa tecnica pu essere impostata come gioco a squadre,
in cui a ogni risposta errata o ritardata un allievo viene
eliminato. Questa tecnica adatta ad esercitare e fissare alcuni
atti comunicativi nonch le strutture grammaticali con cui queste si
realizzano.
-
Dialogo aperto Si tratta di una forma estrema di completamento
di un testo dialogato: sono presentate solo le
battute di un personaggio e lallievo deve inserire quelle
dellaltro personaggio, tenendo conto della coerenza globale del
testo e della coesione con le battute precedenti e seguenti.
Questa tecnica mette in gioco le competenze linguistiche e
sviluppa particolarmente le competenze testuale e pragmatica.
Dialogo bilingue, poliglottaSi tratta di una prassi sempre pi
diffusa tra persone che parlano lingue note a tutti i
partecipanti
allo scambio comunicativo: ciascuno usa la propria lingua, nella
certezza che gli altri lo comprendano.
Dichiarativa vs procedurale, ConoscenzaLenciclopedia, cio le
conoscenze del mondo di una persona, organizzata nella mente
secondo
modalit ancora largamente ignote. Una delle ipotesi pi accettate
la dicotomia tra conoscenze dichiarative, composte di ununica
proposizione (il ghiaccio freddo, il ghiaccio fatto dacqua), che si
apprendono isolatamente e si sistemano poi in schemi, e conoscenze
procedurali, basate sul meccanismo se... allora... (se metti
ghiaccio in un whisky, si rinfresca ma si annacqua), che si
apprendono in situazione e si organizzano in scripts. Fasci di
procedure costituiscono le strategie. Nella lingua, la dimensione
morfologica costituita da dichiarazioni, quella sintattico-testuale
da procedure.
Diretto, MetodoMalgrado il nome si riferisca a un metodo, si
tratta in realt di un approccio, cio di una vera e
propria filosofia glottodidattica, il cui perno lidea che la
lingua straniera si acquisisce esattamente come la lingua materna,
cio attraverso lesposizione il pi intensiva possibile. Da qui una
serie di corollari, quali
lassoluto rifiuto di un docente che non sia madrelingua,
lesclusione della lingua materna degli studenti dalla classe, anche
nelle prime fasi del corso, la priorit ai materiali autentici, lo
studio della grammatica formale solo come punto darrivo del
percorso di insegnamento.Questo approccio si impose in Europa
centro-settentrionale e in America alla fine del secolo scorso,
come reazione allapproccio formalistico che dominava la scena;
uno dei suoi propugnatori, lo svizzero Berlitz, lo definiva metodo
naturale, ma oggi laggettivo naturale stato ripreso da Krashen e
Terrell per il loro metodo, basato sulla Second Language
Acquisition Theory . Un altro teorizzatore del metodo diretto,
Palmer, lo definiva metodo orale, ma questa denominazione non si
mai imposta ed stata poi utilizzata per un approccio totalmente
diverso, quello audio-orale o strutturalistico (detto
audio-lingual, in inglese).
DirezionalitE un concetto basilare delle teorie
neurolinguistiche . Secondo questo fenomeno, non solo il
cervello opera secondo due modalit diverse a seconda
dellemisfero, ma le informazioni vengono elaborate dal cervello
secondo la direzione che va dallemisfero destro (globalit,
visualizzazione, contestualizzazione, analogia, simultaneit) verso
quello sinistro (analisi, verbalizzazione, logica,
sequenzialit).
Le implicazioni glottodidattiche di questo principio sono
formidabili, in quanto funzionano secondo natura solo i modelli
operativi di natura induttiva, come lunit didattica.
DislessiaDagli Novanta si iniziata una collaborazione tra
studiosi di glottodidattica e logoiatri e logopedisti,
in quanto molti lievi disturbi del linguaggio possono essere
risolti in ambiente scolastico anzich in ambulatorio o in ospedale.
La dislessia, nelle sue forme pi lievi (che sono assai diffuse) uno
di questi disturbi.
La dislessia un disturbo funzionale della lettura, che pu andare
da forme lievi (spesso transitorie)quali la confusione di coppie di
lettere (b/d; p/q) a forme in cui sono intere parole o sintagmi a
non essere leggibili e che vengono sostituiti a senso attraverso la
expectancy grammar del lettore.
Tra le cause della dislessia se ne indicano alcune neurologiche
(c una componente di ereditariet;spesso c una carente
lateralizzazione) e altre ambientali, specie di carattere
affettivo.
La collaborazione tra neurolinguisti, psicolinguisti e
glottodidatti ha portato alla definizione di un approccio
neuropedagogico per fronteggiare i casi lievi di dislessia, che
sono molto pi diffusi di quanto di percepisca.
-
Dizionario vs VocabolarioQuesti due termini sono spesso usati
come sinonimi, ma in realt dizionario indica la sistemazione
formalizzata del vocabolario, di solito in ordine alfabetico;
vocabolario il patrimonio lessicale di una lingua o di una persona,
di uno scrittore, di ununit
didattica.Il dizionario pu essere mono- o bi-lingue; apprendere
ad usare il dizionario un obiettivo
glottodidattico essenziale, soprattutto in prospettiva
dellautonomia dello studio.Un vocabolario fondamentale un
repertorio in cui le parole non sono indicate in ordine
alfabetico
ma secondo la loro frequenza duso (cio il loro rango
statistico).
DominiSono il quadro di contestualizzazione delle attivit
linguistiche, rappresentando linsieme di saperi,
fenomeni, rapporti, pratiche sociali propri degli ambiti
pubblico, personale, educativo, occupazionale. Il dominio pubblico
si riferisce a tutto ci che connesso con linterazione sociale
ordinaria quale si svolge in relazione agli affari e
allamministrazione, ai servizi pubblici, ecc. Il dominio personale
comprende le relazioni famigliari e le pratiche sociali di un
individuo. Il dominio occupazionale abbracciatutto ci che concerne
le attivit e le interazioni in rapporto al lavoro. Il dominio
educativo riguarda i contesti di formazione.
Drammatizzazione Forma di simulazione che non concede agli
attori alcuna libert, trattandosi di recitare un testo
predisposto dal manuale, dallinsegnante o dalla classe stessa.
In questultima variante, la classe pu essere invitata a predisporre
il testo drammatico partendo da testi di altro tipo, ad esempio da
testi narrativi quali favole o racconti: cos facendo gli allievi
apprendono a suddividere un testo nelle varie situazioni e a
caratterizzare dal punto di vista sociolinguistico i vari
personaggi in base ai loro ruoli sociali, culturali e
psicologici.
Se viene registrata e poi analizzata insieme agli allievi, la
drammatizzazione consente di lavorare in profondit sulle competenze
fonologica, paralinguistica ed extralinguistica. Tra i vantaggi di
questa tecnica emerge la quantit di lessico che viene memorizzato
allinterno di copioni situazionali (competenza lessicale), nonch la
fissazione di molti atti comunicativi comuni.
DrillEsercizio ripetitivo focalizzato su un elemento minimale
(esercizio strutturale).
Educazione vs IstruzioneE una dicotomia basilare per le scienze
delleducazione. Leducazione ha una finalit formativa e si
occupa della definizione delle mete educative, mentre
listruzione ha una finalit strumentale, costituiscelo specifico
della metodologia didattica e si occupa della definizione degli
obiettivi attraverso i quali realizzare il processo educativo. In
glottodidattica il livello educativo si traduce nella definizione
di approcci e quello istruttivo in metodi.
Educazione/istruzione bilingue Si realizza quando due (o pi)
lingue vengono usate come veicolo per linsegnamento delle varie
materie scolastiche, ma mentre con listruzione lo scopo il
miglioramento qualitativo dellacquisizione linguistica, con
leducazione la finalit la creazione di persone il pi possibile
bilingui.
Si hanno due diverse situazioni di educazione o istruzione
bilingue: in aree bilingui, lattivit didattica viene svolta nelle
due lingue in contatto sulla base di parametri
quali one person one language (cio ogni insegnante usa sempre e
solo la propria lingua materna), oppure con divisioni di aree
(alcune materie in una lingua, altre nella seconda lingua), oppure
ancora sulla base di periodi (specialmente nella scuola
dellinfanzia e in quella elementare: un giorno o una settimana in
una lingua, un giorno o una settimana nellaltra); lo scopo
delleducazione bilingue in questo caso quello di creare delle
persone bilingui;
in alcune scuole (ad esempio i cosiddetti licei europei)
linsegnamento di una materia viene svolto nella lingua studiata
come lingua straniera per alcune ore la settimana. In questo caso
siamo nellambito dellistruzione piuttosto che delleducazione
bilingue: lo scopo non quello della formazione di una persona
bilingue, ma pi semplicemente quello di fornire un input ulteriore
nella lingua straniera durante lapprendimento di unaltra materia,
innescando cos la regola del dimenticare teorizzata da
-
Krashen ( Second Language Acquisition Theory), secondo la quale
si acquisisce con pi facilit quando ci si dimentica che si sta
usando la lingua straniera o seconda.
Educazione letteraria Leducazione letteraria mira
allinsegnamento dellabilit di lettura dei testi letterari; in
alcuni casi,
allabilit di lettura si aggiunge linsegnamento del modo in cui
collocare ogni testo nel proprio contesto storico-culturale. In
particolare, insegnare a leggere testi letterari significa farne
comprendere il distacco dalla lingua duso quotidiano, lo scarto, la
deviazione, linnovazione, la reinvenzione, la rottura del
linguaggio: scarti fonologici (quali la rima, il ritmo, le
allitterazioni) e grafici (versi, calligrammes, alla poesia visiva,
ecc.); devianze morfosintattiche e soprattutto lessicali, quali le
figure retoriche; i testi letterari sono vincolati da regole
retoriche ed esiste una grammatica dei generi letterari cui un
autore pu aderire o nella quale pu introdurre innovazioni...
Educazione linguisticaCon educazione linguistica si intende un
processo unitario che si realizza attraverso
linsegnamento/apprendimento della lingua materna, della lingua
seconda, delle lingue straniere, delle lingue classiche (nelle
scuole dove si insegnano) e delle lingue etniche, cio le lingue dei
gruppi di immigrati.
La filosofia di fondo dellintegrazione delle varie lingue in un
unico concetto di educazione linguistica(e, in parallelo, di
educazione e letteraria e microlinguistica ) consiste nello
spostamento del fuoco dinteresse dalla lingua come prodotto (un
testo, una regola o una performance in una data lingua) alla lingua
come processo comunicativo, espressivo e cognitivo insieme. Lo
sviluppo dei processi, quindi, e non solo la realizzazione di
prodotti lobiettivo delleducazione linguistica e si concretizza
nelle tre mete educative generali di ogni processo formativo: la
culturizzazione, la socializzazione e lautopromozione del
soggetto.
Educazione microlinguistica Tradizionalmente linsegnamento delle
microlingue scientifico-professionali si collocava nellambito
dellistruzione piuttosto che sul piano formativo, era cio
caratterizzato dalla necessit di raggiungere alcuni obiettivi
precisi.
Oggi, in una societ in cui le scienze, la tecnologia e le
professioni sono caratterizzate da una rapidissima evoluzione, e
dalla conseguente obsolescenza delle competenze e delle abilit, si
parla sempre pi spesso di educazione microlinguistica, cio di un
processo di formazione per cui lo studente non impara tanto quelle
specifiche abilit, quel lessico, quello stile che caratterizza una
microlingua ristretta, quanto piuttosto impara ad imparare
microlingua in prospettiva di formazione continua, perseguendo le
classiche mete educative della culturizzazione (laggiornamento
continuo nella cultura tecnico-scientifica), della socializzazione
(il gruppo degli specialisti in un settore professionale non
riconosce chi vuole entrare e non ne condivide il linguaggio, cio
la microlingua) e lautopromozione culturale, sociale, cognitiva
attraverso la microlingua specifica del settore.
Effetto alone e PigmalioneSi tratta di due fattori di natura
simile che possono compromettere laffidabilit del giudizio di
un
docente sul profitto di un allievo.Leffetto alone descrive un
fenomeno psicologico per cui la simpatia o lantipatia
dellinsegnante
per lallievo si riflettono in una maggiore o minore disponibilit
nel considerare le sue prestazioni.Leffetto Pigmalione descrive il
fenomeno per cui ogni docente si crea una sua immagine
dellallievo, rendendolo lento nellaccorgersi di cambiamenti di
profitto che lo costringerebbero a rivedere la sua immagine;
leffetto Pigmalione spiega perch lo studente qualificato come
negativo nella percezione del docente si veda accusato di aver
copiato quando finalmente produce un test sufficiente.
Elicitazione Tecnica didattica che consiste nellestrarre,
attraverso domande, suggerimenti, brainstorming, ecc.
informazioni o frammenti di informazioni che i vari allievi
posseggono sul tema in questione. Il ruolo di questa tecnica
fondamentale per il processo di anticipazione, cio per lattivit
iniziale
del processo di comprensione: attraverso lelicitazione, infatti,
linsegnante riesce a rendere consapevoligli studenti di quello che
gi sanno e su cui possono innestare il nuovo input.
Enciclopedia
-
E il complesso di conoscenze del mondo che lallievo possiede,
spesso inconsapevolmente o in maniera non strutturata.
Sullenciclopedia si basa lattivit di anticipazione, che essenziale
al processodi comprensione.
Ermeneutico, approccioPiuttosto che un approccio autonomo quello
ermeneutico una variante dellapproccio
comunicativo in cui viene accordata enorme rilevanza ai processi
di comprensione del testo nel suo complesso, con unaccentuazione
dellempatia con colui che ha prodotto il testo, in uno sforzo
particolare di coglierene il significato profondo. Impostazione
propria della glottodidattica tedesca.
Errore A differenza di uno sbaglio, cio una devianza dovuta a
disattenzione momentanea, il concetto di
errore di riferisce ad una devianza stabile,
sistematica.Lapproccio formalistico considerava lerrore come un
fenomeno negativo, da stroncare.Lapproccio strutturalistico lo
considerava essenzialmente come leffetto del transfer negativo
causato dallinterferenza, da evitare attraverso studi di
linguistica contrastiva che potevano prevedere glierrori e quindi
consigliare esercizi strutturali volti a prevenirli o curarli.
Con lapproccio comunicativo, e come effetto delle ricerche
psicolinguistiche e della teoria dellinterlingua, latteggiamento
verso lerrore radicalmente mutato. Lerrore viene visto come indizio
per cogliere, attraverso le incertezze e le approssimazioni, il
processo di acquisizione della lingua: unafonte preziosa di
informazione, che va analizzata e corretta solo quando impedisce la
comunicazione. Infatti, in una didattica basata sulla soluzione di
problemi, su compiti, quanto preoccupa di pi non tanto lerrore in
meri termini di correttezza, ma anche di appropriatezza e,
soprattutto, di efficacia pragmatica.
Esclusione (Odd Man Out) Gli allievi devono individuare uno o pi
elementi di un insieme di elementi linguistici (parole,
espressioni, nozioni, ecc.) che non condividono con gli altri
una caratteristica (ad esempio, un singolare allinterno di un
insieme di nomi plurali). A livello pi complesso, si pu presentare
una serie di testi (lettere, testi letterari, ecc.) correlati tra
loro, tra i quali ne compare uno estraneo: un destinatario diverso,
una poesia di un secolo o tema o genere differente, ecc. Unaltra
variante di natura testuale riguarda il lavoro su un testo gi
affrontato al cui interno vengono inseriti elementi nuovi, che
possono andare da semplici aggettivi a informazioni totalmente
nuove.
E una tecnica adatta a stimolare la lettura intensiva e la
riflessione sulla lingua.
EsercizioFino a due decenni fa questo termine indicava qualsiasi
attivit di uso scolastico della lingua; oggi si
tende a definire esercizio unattivit mirata ad applicare alcuni
aspetti specifici, spesso con unottica di manipolazione pi che di
uso creativo, mentre le attivit di carattere pi comunicativo
rientrano tra i compiti.
EsplicitazioneE una tecnica utilizzata per stimolare la
riflessione sui pronomi: lallievo deve tracciare una freccia
collegando ogni pronome al proprio referente oppure deve
sottolineare ogni pronome e scrivere accantoil referente. In tal
modo si mira al rafforzamento della competenza testuale,
particolarmente dei meccanismi di coesione e di referenza.
Esponente Nellambito del metodo nozionale-funzionale cos come lo
ha prospettato il Progetto Lingue
Moderne/Vive del Consiglio dEuropa, lesponente lespressione
linguistica che realizza un atto comunicativo. Non c sempre
corrispondenza diretta tra atto ed esponente; infatti:
ogni atto comunicativo pu realizzarsi con pi esponenti; ad
esempio, latto di salutare pu avereesponenti sinonimici (ciao,
salve, ecc.) oppure esponenti differenti per il registro (Ciao vs
Buon giorno) o diversi a seconda della situazione (Buon giorno vs
Buona sera);
uno stesso esponente pu realizzare pi atti comunicativi; ad
esempio, lesponente italiano Scusirealizza, pur con diverse
intonazioni, tre atti comunicativi, che in inglese richiedono tre
esponenti diversi:scusarsi (sorry...), attirare lattenzione (excuse
me!), chiedere la ripetizione di una parola non compresa
(pardon?).
-
Etnica, linguaSi definisce etnica la lingua della comunit
dorigine di una persona quando questa lingua non sia
la sua lingua materna, ma sia comunque presente nellambiente
degli immigrati: il caso ad esempio dei figli di immigrati italiani
in America. Qui si tende a stabilire unulteriore differenza, per
cui la lingua etnica pu essere family language, se si tratta di
famiglie immigrate e stanziate in zone in cui non ci sono altri
immigrati della stessa provenienza, e community language, quando c
una vera e propria comunit per cui la lingua etnica effettivamente
usata anche fuori di casa.
Etnografia/etnometodologia della comunicazioneE una branca
dellantropologia (secondo altri: della sociolinguistica) che studia
il modo in cui
allinterno di una cultura si definiscono le strategie
comunicative con cui i membri della comunit perseguono i loro fini
personali e sociali.
Gli studi di questo tipo hanno dato un grande contributo alla
glottodidattica perch le hanno permesso di definire meglio il
concetto di competenza culturale che necessario per raggiungere una
competenza socio-pragmatica appropriata.
Evento comunicativoE lunit base di analisi pragmatica e
antropolinguistica. Esso avviene in una situazione, comprende
un testo linguistico ed una serie di messaggi extralinguistici
usati per far s che alla fine dellevento la situazione sia diversa
da quella iniziale (si saranno scambiate, ad esempio, informazioni;
si saranno messe in moto azioni; si saranno mutati i ruoli dei
partecipanti; ecc.).
Alcuni eventi possono essere brevissimi (il grido aiuto di chi
sta annegando, seguito dal tuffo e dallazione del bagnino), altri
possono richiedere anche mesi, come alcune operazioni commerciali
(dalla visita alla fiera alla dichiarazione finale di ricevuta,
attraverso preventivi, ordinativi, fatture pro-forma e reali,
lettere di addebito e accredito, eventuali reclami..).
Extralinguistica, CompetenzaPrendendo le mosse dal concetto
chomskiano di competenza e dalla sua accezione allargata di
competenza linguistica, gli studiosi di sociolinguistica e
pragmalinguistica hanno definito la nozione di competenza
extralinguisticacome i codici non verbali che si accompagnano a
quello verbale sottolineandolo o modificandolo, cio la competenza
cinesica riguarda la capacit di usare il linguaggio dei gesti
(eseguiti dalle mani e
dalle braccia), il linguaggio del viso (smorfie, ammiccamenti,
ecc.) e degli atteggiamenti del corpo. Il linguaggio cinesico viene
spesso percepito come secondario ai fini comunicativi, mentre tutti
gli studidi comunicazione interculturale lo indicano come
importantissima, sia perch un parlante prima visto e poi ascoltato
(bimodalit), sia perch gesti ben accetti in una cultura possono
essere offensivi in altre, generando incidenti pragmatici spesso
tali da far abortire la comunicazione.
La competenza prossemica riguarda le relazioni di vicinanza
nella comunicazione interpersonale. Hall, osservando che la
distanza sociale tra le persone stabilmente correlata con la
distanza fisica,ha definito e misurato quattro "zone"
interpersonali:la distanza intima (0-45 cm) in cui ci si abbraccia,
ci si tocca e si parla sottovoce, la distanza personale (45-120 cm)
per l'interazione tra cari amici, la distanza sociale (1,2-3,5
metri) per la comunicazione tra conoscenti la distanza pubblica
(oltre i 3,5 metri) per le pubbliche relazioni.
La competenza oggettuale riguarda le regole duso degli oggetti
presenti nellambiente: si tratta essenzialmente degli status
symbols, dalle poltrone di diversa altezza in uno studio alle
macchine aziendali a disposizione dei funzionari di rango, e cos
via.
La competenza vestemica riguarda la capacit di padroneggiare il
sistema della moda: divise, uniformi, abiti pi o meno formali,
ecc.; si articola in registri formali e informali ed governato
dalla sintassi dellaccostamento di capi e colori; tra gli oggetti
portati sul corpo ci sono anche i gioielli (si pensi alla
complessit delle regole duso dellorecchino maschile), le spille che
indicano lappartenenza a club prestigiosi, i colori tipici del
college, gli anelli che in Svezia indicano la professione, e cos
via;
Filtro affettivoSi tratta di una difesa psicologica che la mente
erge quando si agisce in stato di ansia, si ha paura
di sbagliare, si teme di mettere a rischio la propria immagine,
e cos via.Nelle situazioni di piacevole sfida, nella convinzione di
poter riuscire, lorganismo rilascia
neurotrasmettitori (come la noradrenalina) fondamentali per
fissare le tracce mestiche, cio per introiettare e poi ricordare
linput che viene recepito. In caso di stress negativo invece
lorganismo
-
rilascia uno steroide che lo prepara a fronteggiare il pericolo;
lamigdala, una ghiandola emotiva posta al centro del cervello,
rileva il pericolo e richiede lo steroide, ma allo stesso tempo
lippocampo (altra ghiandola, che serve a memorizzare a lungo
termine) comprende che non c reale pericolo e quindi cerca di
bloccare leffetto dello steroide, ma per far ci smette di occuparsi
di indirizzare le nuove informazioni o di recuperare quelle
esistenti nella memoria a lungo termine.
Secondo la teoria di Krashen, che ha ripreso la nozione di
filtro affettivo facendone un cardine della sua Second Language
Acquisition Theory, in presenza di un filtro affettivo attivato non
si pu avere acquisizione ma solo apprendimento.
FissazioneSi tratta di una fase essenziale dellacquisizione di
regole, cio di meccanismi di funzionamento
della lingua, che vengono trasformate in processi automatici e
non pi controllati dallapprendimento.Lapproccio strutturalistico
faceva coincidere fissazione e acquisizione, e le prime
realizzazioni
dellapproccio comunicativo, ad esempio il metodo situazionale,
faceva largo uso di tecniche ripetitive difissazione. Oggi la
fissazione avviene in maniera pi indiretta, attraverso tecniche che
pur basandosi su una matrice comportamentistica (stimolo-risposta)
vogliono essere dei compiti piuttosto che degli esercizi,
privilegiando la ripetizione della struttura in un contesto
significativo.
FoneticaE la scienza che studia i tratti caratterizzanti dei
vari suoni e il modo in cui vengono prodotti dal
nostro apparato vocale (fonetica articolatoria).Spesso viene
confusa con la fonologia o fonemica, che studia il ruolo dei vari
suoni nel sistema
di una data lingua. Lerrore anche dovuto al fatto che le
tecniche che riguardano la competenza fonologica vengono spesso
chiamate di correzione fonetica.
FonologiaDetta anche fonematica o fonemica, il ramo della
linguistica che studia come i suoni linguistici
funzionino all'interno d'una certa lingua, ovvero come si
organizzano le unit distinte di suono, i fonemi.
Fonologica, Competenza E una componente della competenza
linguistica e, in senso pi ampio, della competenza
comunicativa. La dimensione fonologica riguarda la capacit di
riconoscere e realizzare i fonemi e le curve intonative di una
lingua, e di gestire aspetti paralinguistici quali il tono della
voce e la velocit di eloquio. Tra le tecniche didattiche atte ad
esercitare questi aspetti, si vedano le coppie minime, la
drammatizzazione, la ripetizione segmentata e Ti-ti-t-ti. Pare
ormai scomparsa la tecnica di trascrizionedi parole o frasi in IPA,
cio secondo lInternational Phonetical Alphabet.
Foreigner talkLinguaggio usato da madrelingua in presenza di
stranieri che ha le seguenti caratteristiche:
Eloquio pi enfatico e rallentato; Utilizzo di vocaboli pi brevi,
pi comuni e dal significato pi elementare; Utilizzo di frasi dalla
struttura sintattica piana e trasparente; Tendenza a privilegiare
concetti basilari rispetto a quelli maggiormente articolati e
complessi.
FossilizzazioneIl termine utilizzato in glottodidattica per
indicare errori che vengono ripetuti costantemente, per
cui lerrore si fissa e diviene particolarmente difficile da
superare.
Funzione comunicativa o linguisticaLa lingua viene usata per
espletare delle funzioni, cio con uno scopo pragmatico di azione
sociale
(valenza comunicativa e pragmatica), di espressione personale
(valenza espressiva) e di autoformazione (valenza matetica). Le
funzioni comunicative sono dunque gli scopi di azione sociale
edespressione personale che si possono realizzare con la
lingua.
Dai primi del secolo, con Cassirer, attraverso Wittgenstein,
Jakobson e altri, fino a Halliday, si sono avuti vari modelli
funzionali. I due modelli principali sono quelli di Jakobson e di
Halliday.
Il primo modello (privilegiato nellinsegnamento della lingua
materna) basato sul modello matematico dellinformazione e individua
sei funzioni a seconda dellelemento della comunicazione su cui
viene focalizzata lattenzione, secondo le seguenti coppie:
-
emittente: funzione emotiva o espressiva: si realizza quando la
lingua viene focalizzata sullautore del messaggio e sui sentimenti,
sensazioni che vuole comunicare al ricevente.
destinatario: funzione appellativa o conativa,o esortaviva: si
realizza quando la lingua viene usata per stabilire il contatto con
il destinatario della comunicazione.
canale: funzione fatica: uso della lingua con lo scopo di tener
aperto e funzionante il canale tra gli interlocutori. In
glottodidattica, la funzione fatica viene fatta rifluire allinterno
della funzione interpersonale.
codice: funzione metalinguistica: si realizza quando la lingua
viene utilizzata per descrivere il funzionamento della lingua
stessa.
argomento: funzione referenziale: si ha quando, nel comunicare
qualcosa, il parlante collega continuamente le parole con i
referenti (es. chiedere e dare informazioni, scrivere una
relazione..). Accentua la denotazione a scapito della
connotazione.
forma del messaggio: funzione poetica o estetica: indica luso
della lingua focalizzato sul messaggio stesso, sulla sua qualit
formale: la lingua della letteratura, dei giochi di parole, della
pubblicit. E quindi uno degli specifici obiettivi delleducazione
letteraria.
Le varie funzioni, che in una glottodidattica equilibrata
dovrebbero essere egualmente curate, sono state diversamente
privilegiate nella storia delleducazione linguistica: lapproccio
formalistico privilegiava la funzione metalinguistica, che invece
veniva trascurata in un approccio diretto; spesso lapproccio
comunicativo trascura la funzione poetica.
Il modello di Halliday si basa sullosservazione dello sviluppo
linguistico e individua sette funzioni, che possono essere
sintetizzate da brevi espressioni usate per realizzarle:
funzione regolativa: si realizza con atti comunicativi quali
dare e ricevere istruzioni, ordini, consigli; i generi comunicativi
pi tipici sono le istruzioni duso, le leggi, gli avvisi, e cos
via.
funzione strumentale: si realizza quando la lingua diviene
strumento per soddisfare i propri bisogni(ad esempio, il bambino
che dice latte). Nella prassi glottodidattica di solito essa viene
inglobata nella funzione regolativa .
funzione interazionale o interpersonale: indica luso della
lingua finalizzato allo stabilire, mantenereo interrompere un
rapporto tra due persone. Si realizza dunque attraverso atti
comunicativi quali salutare, congedarsi, scusarsi, ecc
funzione informativa: trasmette informazioni sul mondo
circostante (oggi piove) funzione euristica: indica una
esplorazione del mondo circostante (perch...?, come...?) funzione
personale: indica la presa di coscienza della propria individualit
(mi sento...) funzione immaginativa: si realizza quando la lingua
viene usata per creare mondi alternativi
rispetto a quello reale.Lapproccio comunicativo rimanda dunque
direttamente al modello di Halliday, anche se la sua
realizzazione nel metodo nozionale-funzionale utilizza un altro
tipo di funzione comunicativa, che per chiarezza preferiamo
chiamare atto comunicativo.
Nella glottodidattica italiana (Balboni) si sta diffondendo un
modello che integra le analisi di Jakobson (ontogenetico, che
descrive un modello statico di comunicazione) e Halliday
(filogenetico, chedescrive lo sviluppo funzionale durante
lacquisizione della lingua) e individua sei funzioni che si
realizzano con un numero limitato (e quindi controllabile e
programmabile) di atti comunicativi:
funzione personale: si realizza quando la lingua usata per
rivelare la propria soggettivit, personalit (dire il proprio nome,
esprimere lo stato fisico, parlare di s...)
funzione interpersonale: si realizza quando la lingua serve a
stabilire, mantenere o chiudere un rapporto di interazione, sia
orale che scritto (salutare, ringraziare, offrire, scusarsi...)
funzione regolativo-strumentale: consiste nellusare la lingua
per agire sugli altri, per regolare il loro comportamento, per
ottenere qualcosa (chiedere per avere, ordinare...)
funzione referenziale: si manifesta quando la lingua viene usata
per descrivere o per spiegare la realt (chiedere e dare
informazioni, descrivere cose, azioni, eventi...)
funzione poetico-immaginativa: si realizza quando si usa la
lingua per produrre particolari effetti ritmici, suggestioni
musicali, associazioni metaforiche, oppure per creare situazioni e
mondi immaginari.
funzione metalinguistica: si realizza quando ci si serve della
lingua straniera per riflettere sulla lingua stessa o per risolvere
problemi comunicativi tipici dellinterazione in Ls (chiedere e dare
il significato di una parola, spiegare una regola, ecc.)
Funzione segnicaPer il linguista danese Louis Hjelmslev la
correlazione tra i due piani della forma dellespressione
e della forma del contenuto, che permettono di sviluppare degli
enunciati di senso, ovvero il segno.
-
Genere comunicativoOgni testo si realizza allinterno di forme
pre-strutturate, dette generi, il cui ruolo fondamentale
nel facilitare sia la produzione (specie nella fase di
progettazione) sia la comprensione (specie nella fase di
anticipazione): sapendo infatti che in una data cultura una
barzelletta (o una conferenza, o una lettera, o qualunque altro
genere) strutturata in un dato modo, sia lautore del testo sia il
suo fruitore sono facilitati.
La nozione di genere non va confusa con quella di tipo (Testo),
che si riferisce alla natura profonda, concettuale, del testo che
viene prodotto.
Globalit Nella struttura dellunit didattica la fase della
globalit quella che, dopo unintroduzione
motivazionale, presenta allallievo il testo di partenza, quello
che precisa il tema dellunit e che racchiude buona parte dellintake
previsto. Il testo di solito orale e dialogato nelle fasi iniziali
dellapprendimento scolastico, ma nelle fasi avanzate pu essere
costituito anche da materiale scritto, econ luso sapiente della
tecnologia pu anche essere multimodale: ad esempio, la
presentazione della stessa notizia in diversi generi: comunicato
radiofonico, servizio in un telegiornale, dispaccio dagenzia,
articoli di giornali di diversa tendenza. In caso di input
complesso e nellinsegnamento delle microlingue
scientifico-professionali e della letteratura la fase di
accostamento globale di solito ripetuta pi volte, una per ogni
testo che compone il complesso di materiali iniziali dellunit
didattica. Caratteristica di questa fase la sua induttivit, il
fatto di rivolgersi alla modalit destra del cervello, di prevedere
una comprensione estensiva prima di procedere alle attivit di
analisi.
Glottodidattica E la scienza delleducazione linguistica e,
almeno per gli aspetti attinenti luso della lingua, si
interessa anche delleducazione letteraria e microlinguistica.Per
decenni stata identificata con la linguistica applicata, cio con la
semplice trasposizione nei
materia