Dieta Mediterranea : tra evidenza scientifica Dieta Mediterranea : tra evidenza scientifica e modello culturale e modello culturale Salvatore Italia Salvatore Italia U.O.S. Endocrinologia U.O.S. Endocrinologia Az. Ospedaliera Umberto I Az. Ospedaliera Umberto I Siracusa Siracusa Siracusa, 26 Gennaio 2009 Siracusa, 26 Gennaio 2009
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Dieta Mediterranea : tra evidenza scientifica e modello culturale Salvatore Italia U.O.S. Endocrinologia Az. Ospedaliera Umberto I Siracusa Siracusa,
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Dieta Mediterranea : tra evidenza scientifica Dieta Mediterranea : tra evidenza scientifica e modello culturalee modello culturale
Az. Ospedaliera Umberto Az. Ospedaliera Umberto II
SiracusaSiracusa
Siracusa, 26 Gennaio 2009Siracusa, 26 Gennaio 2009
Sébastien-Roch-Nicolas, detto CHAMFORT (1741-1794)
“La società è composta da due grandi categorie di persone:
chi ha più cibo che appetito,
chi ha più appetito che cibo…”
Le fasi dell’alimentazioneLe fasi dell’alimentazione
La nutrizione inizia dal concepimento e La nutrizione inizia dal concepimento e continua, con esigenze diverse, per continua, con esigenze diverse, per
tutta la vita!!!tutta la vita!!!
Un corretto stile nutrizionale è la chiave di accesso ad uno stato di salute ottimale e a una vita di successo!!!
LifestyleLifestyle
L’evoluzione umanaL’evoluzione umana
L’uomo di Neandertal era magroL’uomo di Neandertal era magroLA RICERCA DEL CIBO LA RICERCA DEL CIBO
RAPPRESENTAVARAPPRESENTAVA LA SOPRAVVIVENZALA SOPRAVVIVENZA
L’uomo di Neandertal si svegliava con il sole e doveva correre se voleva mangiare e non essere mangiato.
A sera quando tornava nella sua caverna non aveva condizionatori o riscaldamenti … sudava d’estate e tremava d’inverno
Era capace di incamerare di più durante le carestie e di affrontare lunghi periodi di digiuno
Oggi l’alimentazione …Oggi l’alimentazione …
I nostri contemporanei ripercorrono la storia dell’umanità:Usano a dismisura la risorsa cibo e poi si impongono periodi di carestia con diete incongrue!
… … con grande spreco di nutrienti e soldi, oltre che notevoli rischi con grande spreco di nutrienti e soldi, oltre che notevoli rischi per la salute! … e per di più senza necessità vitali!per la salute! … e per di più senza necessità vitali!
History of USDA’s Food Guidance
1940s
1950s-1960s
1970s
1992
2005
Food for Young
Children
1916
Dove nasce la Dieta Mediterranea ? Nelle cucine tradizionali del bacino del Mediterraneo , quindi delle coste italiane , spagnole , greche e arabe .
I nutrizionisti di tutto il mondo si sono trovati d’accordo nell’indicare nella Dieta Mediterranea uno dei fattori fondamentali del benessere.
La scoperta della Dieta Mediterranea è da attribuire al medico nutrizionista ANCEL KEYS che nel 1945 , al seguito della quinta armata , sbarcò a Salerno, dove si accorse che le malattie cardiovascolari diffuse nel suo paese, qui erano molto limitate. In particolare, tra la popolazione del Cilento, risultava particolarmente bassa l’incidenza delle cosiddette malattie del benessere “ ipertensione , diabete mellito.”
Queste osservazioni furono alla base di un programma di ricerche che prese in esame le abitudini alimentari del Giappone, degli Stati Uniti, della Germania, dell’Italia e altre nazioni ( Seven Countries Study , 1958 - 1970 ) .
I risultati non lasciarono dubbi : quanto più l’alimentazione di queste popolazioni si allontanava dagli schemi mediterranei maggiore era l’incidenza delle suddette patologie ..
L’alimentazione mediterranea è riconosciuta in tutto il mondo come un modello di alimentazione sano,correttamente bilanciato come apporto dei singoli principi nutrizionali (glucidi, proteine, grassi, vitamine) e con un giusto equilibrio fra i gruppi di elementi:•Pasta, pane e cereali•Latte e derivati•Frutta e verduraE’ quindi ideale per il raggiungimento di un buono statodi salute.
DISTRIBUZIONE DELLE CALORIE NELLA GIORNATADISTRIBUZIONE DELLE CALORIE NELLA GIORNATA
E’ il condimento a fare la E’ il condimento a fare la differenzadifferenza
FABBISOGNO PROTEICOFABBISOGNO PROTEICO0,75g per Kg/CORPOREO0,75g per Kg/CORPOREO
FABBISOGNO DI NUTRIENTI GIORNALIERI (LARN 1997)FABBISOGNO DI NUTRIENTI GIORNALIERI (LARN 1997)
FABBISOGNO LIPIDICO 20/25% DELLE CALORIEFABBISOGNO LIPIDICO 20/25% DELLE CALORIE- ac. Grassi saturi 10% delle calorie torali- ac. Grassi saturi 10% delle calorie torali- ac. Grassi essenziali (Ω 3 e Ω 6) 1-2% e 0.2-0.5%ac. Grassi essenziali (Ω 3 e Ω 6) 1-2% e 0.2-0.5%- colesterolo 300 mg al giornocolesterolo 300 mg al giorno
FABBISOGNO DI ZUCCHERI 55-65%FABBISOGNO DI ZUCCHERI 55-65%- zuccheri semplici 10%zuccheri semplici 10%- fibre 30-35 g/diefibre 30-35 g/die
La quota lipidica ideale nella dieta La quota lipidica ideale nella dieta deve essere costituita da:deve essere costituita da:
25 % di acidi grassi saturi, 25 % di acidi grassi saturi,
50% di acidi grassi monoinsaturi, 50% di acidi grassi monoinsaturi,
25% di acidi grassi polinsaturi.25% di acidi grassi polinsaturi.
--1992--Food Guide Pyramid
The U.S.D.A Pyramid 1992The U.S.D.A Pyramid 1992 The U.S.D.A Pyramid modifiedThe U.S.D.A Pyramid modified
Le nuove linee guida enfatizzano l’importanza del controllo del peso che non era adeguatamente espressa nella precedente versione e continuano a stressare sull’importanza dell’attività fisica. Le raccomandazioni sui grassi alimentari segnano un evento importante rispetto al passato, quando tutti i grassi erano considerati “cattivi”; le linee guida adesso enfatizzano di mantenere basso il più possibile l’intake dei grassi saturi, e pur mantenendo fra il 20% ed il 35% delle calorie totali dai grassi, riconoscere i potenziali effetti benefici sulla salute dei grassi poli e monoinsaturi.
Dietary Guidelines for Americans, 2005
Continuando ad enfatizzare l’uso dei carboidrati di tipo complesso, tuttavia le nuove linee guida raccomandano di limitare assolutamente l’uso degli zuccheri semplici stressando molto sui benefici dei cereali integrali.
From EAT, DRINK, AND BE HEALTHY by Walter C. Willett, MDcopyright Simon & Schuster 2001.
Building a Better Pyramid
nutrition experts from the Harvard School of Public Health created
Pattern dietetico e rischio CHDPattern dietetico e rischio CHD
Pattern dieteticoPattern dietetico Rischio per CHD (95% Rischio per CHD (95% IC)IC)
““Prudent diet”Prudent diet” 0.760.76
““Western diet”Western diet” 1.461.46
84 688 female nurses enrolled in the Nurses' Health Study, aged 34-59 yrs, chd, and cancer free at baseline. Follow-up 14 yrs.
“Prudent diet” ricca in frutta, verdura, legumi, pesce, carni bianche,
cereali integrali
“Western diet” ricca in carni rosse, dolci,
snakes, fritti, cereali raffinati
VERSUS
Arch Intern Med 161: 1857-62, 2001
Consumo di pesce e CHDConsumo di pesce e CHD3910 soggetti 65 aa, senza CHD con follow-up medio di 9.3 aa
Tonno o altro pesce (grigliato o cotto al forno) >3 volte/mese versus <1 volta/mese
0
20
40
60
80
100
>3 volte/mese <1 volta/mese
Consumo di pesce/mese
% e
ve
nti
isch
em
ici
CHD fatale
CHD+aritmie
Circulation 107:1372-1377, 2003
- 49%- 58%
Correlazione tra consumo Correlazione tra consumo di grassi alimentari e tassi di grassi alimentari e tassi di mortalità per tumore al di mortalità per tumore al
senoseno
Katherine Esposito et al. JAMA, September 22/29, 2004—Vol 292, No. 12
“Mediterranean-style diet” ricca in frutta,
verdura, cereali integrali, noci e olio di
oliva
VERSUS“Prudent diet” CHO 50-60%, proteine 15-20%, grassi <30%
reduction of the low-grade inflammatory state associated with the metabolic syndrome.
British Medical Journal 2008British Medical Journal 2008
“Dieta ricca in frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e olio di oliva come fonte lipidica principale”
VERSUS
Metanalisi di 12 studi di prevenzione Metanalisi di 12 studi di prevenzione primaria, per un totaleprimaria, per un totale di oltre 1.500.000 soggetti seguiti per un di oltre 1.500.000 soggetti seguiti per un periodo di tempo periodo di tempo variabile tra 3 e 18 anni (Studio Italiano)variabile tra 3 e 18 anni (Studio Italiano)
Riduzione significativa del rischio di mortalità cardiovascolareRiduzione significativa del rischio di mortalità cardiovascolare
Riduzione significativa del rischio di mortalità totaleRiduzione significativa del rischio di mortalità totale
Riduzione significativa del rischio di incidenza e mortalità Riduzione significativa del rischio di incidenza e mortalità da neoplasieda neoplasie
Riduzione significativa del rischio di incidenza di M. di Parkinson Riduzione significativa del rischio di incidenza di M. di Parkinson e M. di Alzheimere M. di Alzheimer
Le fibre alimentari sono parti di alimentivegetali che il nostro organismo non è in grado di assimilare; manca infatti nel nostroapparato digerente l’enzima appropriato(cellulasi).
Le fibre alimentari sono contenute in:
Frutta e verdura
Cereali
Legumi e frutta in guscio (noci)
E’ stato osservato che l’apporto di una quantità Adeguata di fibra (30 gr. al giorno) riduce alcunemalattie dell’apparato digerente (colite, emorroidi,stipsi) e i disturbi del metabolismo (diabete mellito,ipercolesterolemia).
L’assunzione di fibra comporta una maggiore distensione dello stomaco e quindi di un maggiore senso di sazietà che induce a non voler introdurre ulteriormente cibo,provocando una maggiore velocità del transito intestinale.
Aumentano il senso di sazietà;Rendono più veloce l’avanzamento del digerito;
Hanno una notevole capacità di trattenere l’acqua;Aumento peso feci;
Diminuiscono l’assorbimento delle sostanze cancerogene;Impediscono l’assorbimento di lipidi;Rallentano l’assorbimento di glucosio;
Solubili o insolubili in acqua;Non sono usate come fonte di energia.
L’olivo è considerato l’albero-tipo del clima mediterraneo
I limiti settentrionali e occidentali della coltura definiscono la "regione mediterranea “(dal 30° al 45° parallelo nord )
L’olivo..pianta simbolo della regione
mediterranea
L’olivo si configura come soggetto inequivocabilmente qualificante il paesaggio italiano
• • M. CardiovascolariM. Cardiovascolari • • InfartoInfarto
• • StrokeStroke
• • IpertensioneIpertensione
• • MM. . RespiratorieRespiratorie • • Embolie polmonariEmbolie polmonari
• • InsufficienzaInsufficienza
• • OSASOSAS
• • DiabeteDiabete
• Sindrome Metabolica
• M. Gastrointestinali
• Tumori
• M. Cutanee
• Osteoartriti
• Mal di schiena
• Rischio chirurgico
• Handicap gravidico
“Prescrivere semplicemente una dieta a un obeso è l’equivalente moderno dell’antico bastonare i matti per farli star calmi”
“Prescrivere semplicemente una dieta a un obeso è l’equivalente moderno dell’antico bastonare i matti per farli star calmi” Hirsch, 1978Hirsch, 1978
MODELLI D’INTERVENTOMODELLI D’INTERVENTO
MODELLO DI MODELLO DI SALUTESALUTE
MODELLO DI MODELLO DI MALATTIAMALATTIA
Prevenzione di obesità e diabete: Prevenzione di obesità e diabete: ruolo dell’attività fisicaruolo dell’attività fisica
L’adozione di uno stile di vita più attivo L’adozione di uno stile di vita più attivo (meno 10 ore alla settimana di TV e più di (meno 10 ore alla settimana di TV e più di 30 minuti al giorno di camminata veloce) 30 minuti al giorno di camminata veloce) può ridurre l’incidenza di obesità del può ridurre l’incidenza di obesità del 30%30% e l’incidenza di diabete del e l’incidenza di diabete del 43%43%..
L’adozione di uno stile di vita più attivo L’adozione di uno stile di vita più attivo (meno 10 ore alla settimana di TV e più di (meno 10 ore alla settimana di TV e più di 30 minuti al giorno di camminata veloce) 30 minuti al giorno di camminata veloce) può ridurre l’incidenza di obesità del può ridurre l’incidenza di obesità del 30%30% e l’incidenza di diabete del e l’incidenza di diabete del 43%43%..
Hu et al.,Hu et al., JAMA JAMA 289:1785, 2003289:1785, 2003
Idee sbagliate Idee sbagliate sull’attività fisicasull’attività fisica
Solo un’attività fisica strenua fa Solo un’attività fisica strenua fa perdere pesoperdere peso Un’attività fisica moderata di 30 minuti Un’attività fisica moderata di 30 minuti
al giorno per la maggior parte dei giorni al giorno per la maggior parte dei giorni della settimana fornisce significativi della settimana fornisce significativi benefici per la salute (WHO, 1997)benefici per la salute (WHO, 1997)
L’attività fisica strenua fa consumare L’attività fisica strenua fa consumare più calorie per minuto, ma uno stile di più calorie per minuto, ma uno stile di vita attivo è più facile da portare avanti vita attivo è più facile da portare avanti nel tempo (es. 20 minuti di nuoto = 210 nel tempo (es. 20 minuti di nuoto = 210 Kcal; 1 ora di giardinaggio = 250 kcal)Kcal; 1 ora di giardinaggio = 250 kcal)
Esercizio fisicoEsercizio fisico
Effetti positivi:Effetti positivi: Aumento della massa magraAumento della massa magra Aumento della insulino-Aumento della insulino-
sensibilitàsensibilità Aumento del dispendio Aumento del dispendio
energeticoenergetico Riduzione del rischio Riduzione del rischio
cardiovascolarecardiovascolare Miglioramento del tono Miglioramento del tono
dell’umoredell’umore EffettiEffetti negativi:negativi: TraumiTraumi S. da “dipendenza” da esercizio fisicoS. da “dipendenza” da esercizio fisico
Adottare uno stile di vita Adottare uno stile di vita attivoattivo
Usare il conta passi (“Digi-Walker”)Usare il conta passi (“Digi-Walker”)
Alternativa al conta passiAlternativa al conta passi Camminare o fare altre attività aerobiche per Camminare o fare altre attività aerobiche per
30 o più minuti al giorno la maggior parte dei 30 o più minuti al giorno la maggior parte dei giorni della settimanagiorni della settimana
Livello di attivitàLivello di attività N° passi al giornoN° passi al giorno