1 CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a.2010-2011 Prof. Pier Franco Pignatti 13.10.2010 Lezioni N. 9 e 10 Espressione di caratteri monogenici Malattie legate alla X (Neri-Genuardi cap. 5 e 6) Codominanza, Modificatori, Oligogeni, Epigenetica, Inattivazione Connor e Ferguson-Smith, Principi di Genetica Medica, Esculapio 1986 DOMINANZA e RECESSIVITA’
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CORSO INTEGRATO DI GENETICA
a.a.2010-2011Prof. Pier Franco Pignatti
13.10.2010Lezioni N. 9 e 10
Espressione di caratteri monogeniciMalattie legate alla X
(Neri-Genuardi cap. 5 e 6)Codominanza, Modificatori, Oligogeni,
Epigenetica, Inattivazione
Connor e Ferguson-Smith, Principi di Genetica Medica, Esculapio 1986
DOMINANZA e RECESSIVITA’
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ESPRESSIONE DI UN CARATTERE MONOGENICO
� Dominanza� Recessività1. Dominanza intermedia o incompleta
o semidominanza2. Codominanza3. Livello di analisi del fenotipo4. Geni modificatori del fenotipo5. Ereditarietà oligogenica6. Epigenetica
DOMINANZA INCOMPLETA in Ipercolesterolemia Familiare (FH)
HH
Hh
hh
Curtoni et al, Manuale di genetica, UTET 1991
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Semidominanza in acondroplasia
Neri-Genuardi Gen Um Med II ed Elsevier-Masson 2010, Fig.5-10
La forma omozigote èpiù grave: gli omozigoti muoiono prima della nascita
CODOMINANANZA in gruppo sanguigno ABO
Bodmer e Cavalli, Genetica Evoluzione Uomo, 2°vol, Mondadori 1997
N-acetilgalattosammina
Galattosio
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Gruppo AB
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Connor e Ferguson-Smith, Principi di Genetica Medica, Esculapio 1986
Caratteri codominanti
e altri polimorfismi del DNA
Espressione dei caratteri monogenici
ABORivela entrambe le proprietà degli omozigoti
Codominante
FHIntermedio Effetto intermedio
FCNon affettoRecessiva
PKDAffettoDominante
Es.FENOTIPO di un ETEROZIGOTE
EREDITARIETA’
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FALCEMIA
Read Donnai Genetica clinica, Zanichelli 2007
+ infarti cerebrali e sindrome toracica acuta
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LIVELLO ANALISI
Clinico
Cellularebassa pO2
Molecolare
EREDITARIETA’
Recessiva
(DominanteIntermedia)
(Codominante)
FENOTIPO dell’ETEROZIGOTE (falcemia)
Stern, Principi di Genetica Umana, Zanichelli 1977
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IL CONCETTO DI DOMINANZAE’ un concetto operativo e non riflette alcuna proprietà intrinseca del gene: si potrà dire che uno stesso gene controlla un carattere recessivo o dominante a seconda del livello di analisi del fenotipo.Perciò è corretto parlare di dominanza e di recessività riferiti ai caratteri e non ai geni.(NOTA: ciononostante è invalsa l’abitudine di definire dominanti e recessivi i geni)
LA DETERMINAZIONE DI UN FENOTIPO MENDELIANO
Malattia genetica
Gene/i causale/i
Gene/i modificatore/iAmbiente
Il gene modificatore modifica le caratteristiche cliniche della malattia nei diversi individui che hanno le stesse mutazioni del gene causale
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Geni modificatori in falcemia
Meschia e Pankratz 2005
Polimorfismi in 12 geni predicono ictus in falcemici con una accuratezza del 98%
Geni modificatori in Fibrosi Cistica
• Studio di 5 geni candidati in 24 pazienti e 843 controlli (pazienti FC senza malattia epatica grave con ipertensione portale)
• L’allele Z (associato a rischio aumentato di cirrosi epatica) del gene SERPINA1 è un fattore di rischio per malattia epatica in FC. I pazienti che portano l’allele Z sono a rischio aumentato di sviluppare una grave epatopatia con ipertensione portale (OR=5)
Bartlett JR, 2009
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EREDITARIETA’ DIGENICA
Sindrome di Bardet-Biedl (BBS): dismorfismi, obesità, polidattilia, distrofia retinica progressiva, deficit cognitivo patologia renale. 8 geni identificati (formazione e funzione cilia). Ereditarietà AR mendeliana o con mutazioni in due geni e tre alleli in 11/259 famiglie (4%)
Beales PL et al, AJHG 2003
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EREDITA’ DIGENICA TRIALLELICA
Figure 3. Pedigree AR259 carrying three nonsenseBBS mutations. Individual AR259-05 carries twononsense BBS2 mutations but no BBS6 mutationsand is phenotypically normal.
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EREDITA’ DIGENICA TRIALLELICASingole mutazioni in BBS1, BBS2 o BBS6 possono avere un effetto epistatico in pazienti Bardet-Biedlcon 2 mutazioni in un secondo locus BBS
03 e 04 sono omozigoti per la mutazione R275X del gene BBS2 (a sinistra). 04, più gravemente affetto, ha una mutazione aggiuntiva BBS1 (a destra)
EPIGENETICA
NC Whitelaw & E Whitelaw 2006
Variazioni ereditarie della espressione genica senza modificazione permanente del DNA. Modificazioni trasmissibili del DNA o della struttura della cromatina
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(imprinting)
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Il Progetto Epigenoma Umano (HEP)
Metilazione del DNA tessuto specifica ed eterogeneitàepigenetica interindividuale (anche in gemelli MZ). Cerchio pieno:CpG metilato, cerchio vuoto:CpG non metilato
Regola della cornice di lettura: in DMD la delezione produce spostamento modulo lettura, in BMD no. Ci sono eccezioni: uno studio indica in BMD 17/56 (30%) delezioni out of frame(Kesari A et al 2008)
DMDBMD
CARDIOMIOPATIA
Possibile terapia per DMD
Dietz H 2010
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Inattivazione del cr. X
Mary Lyon 1961
Inattivazione: precoce (3-7 gg da fertilizzazione, 16-54 cellule), casuale, permanente, reversibile nei gameti, non comprende regione pseudoautosomica, mantenuta da espressione XIST e metilazione C.Conseguenze: compenso di dose (tranne alcuni geni), espressione variabile in femmine eterozigoti, mosaicismo.
DMD: distrofia muscolare DuchenneAR: recettore per gli androgeni HPRT: ipoxantina fosforibosil trasferasiFMR1: ritardo mentale legato all’X, tipo 1 G6PD: glucoso-6-fosfato deidrogenasiSTS: steroido solfatasiXIST: X inactivation specific transcriptXIC: centro di inattivazione dell’X
Inattivati Non inattivati
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Immunocolorazione della distrofina in DMDFemmina portatrice Femmina non affettaMaschio affetto
Thompson & Thompson, Genetics in Medicine, Saunders 1991x240 x480 x480
INATTIVAZIONE SBILANCIATA DELL’ X
Dallapiccola e Novelli, Genetica Medica Essenziale, Il Minotauro 2006