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CONCILIUM Anno XLIX Fascicolo 4 (2013)
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Concilium 4 2013jamesalison.com/wp-content/uploads/2016/09/it73.pdfFascicolo 4 (2013) Fondatori Antoine van den Boogaard, Nijmegen Olanda Paul Brand, Ankeveen Olanda †Yves Congar,

Feb 03, 2021

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  • CONCILIUMAnno XLIX

    Fascicolo 4 (2013)

  • Fondatori AntoinevandenBoogaard,Nijmegen Olanda PaulBrand,Ankeveen Olanda † YvesCongar,Paris Francia HansKüng,Tübingen Germania Johann-BaptistMetz,Münster Germania † KarlRahner,Innsbruck Austria † EdwardSchillebeeckx,Nijmegen Olanda

    PRESIDENZA

    Presidente FelixWilfredVice-presidenti Thierry-MarieCourau–DiegoIrarrázaval–SusanRoss

    COMITATO INTERNAZIONALE DI DIREZIONE

    ReginaAmmicht-Quinn,Frankfurt a. M. GermaniaMileBabiĆ,Sarajevo Bosnia-ErzegovinaMariaClaraBingemer,Rio de Janeiro/RJ BrasileErikBorgman,Nijmegen OlandaLisaSowleCahill,Boston/MA USAThierry-MarieCourau,Paris FranciaHilleHaker,Chicago/IL USADiegoIrarrázaval,Santiago CileSolangeLefebvre,Montreal/QC CanadaÉloiMessiMetogo, Yaoundé CamerunSarojiniNadar, Durban SudafricaDanielFranklinPilario, Quezon City FilippineSusanRoss,Chicago/IL USASilviaScatena,Reggio Emilia ItaliaJonSobrino,San Salvador ElSalvadorLuizCarlosSusin,Porto Alegre/RS BrasileAndrésTorresQueiruga,Santiago de Compostela SpagnaJoãoJ.Vila-Chã,Roma/Barcelos PortogalloMarie-TheresWacker,Münster GermaniaFelixWilfred,Madras India

    SEGRETARIATO GENERALE

    AsianCentreforCross-CulturalStudies,Madras India

    www.concilium.in www.queriniana.it

  • C O N C I L I U Mrivista internazionale di teologia

    INTERNATIONALJOURNALOFTHEOLOGYINTERNATIONALEZEITSCHRIFTFüRTHEOLOGIEREVUEINTERNATIONALEDETHéOLOGIEREVISTAINTERNACIONALDETEOLOGÍAREVISTAINTERNACIONALDETEOLOGIAMEĐUNARODNITEOLOŠKIČ ASOPIS

    AnnoXLIX,fascicolo4(2013)

    L´AMBIVALENZA DELSACRIFICIOLuiz Carlos Susin – Daniel Franklin Pilario Diego Irarrázaval (edd.)

    EDITRICEQUERINIANAvia Ferri, 75 - 25123 BRESCIA

  • JAMES ALISONSão Paulo/SP (Brasile)

    Non siamo noi a inventare il sacrificio, è il sacrificio che ha inventato noiPer sbrogliare il pensiero di Girard

    I/ Laconcezione

    Nelcorsodegliultimicinquant’anniRenéGirardhasvi-luppato,attraversounrigorosoimpegnoconunamolteplicitàdidiscipline,unavisioneantropologicasingolareinunlungoragionamentosull’originedellacultura.

    James Alison

    Nato a Londra (Regno Unito) nel 1959, è sacerdote, teologo e autore cattolico. Educato dai domenicani in Messico e in Inghilterra, dai gesuiti in Brasile (qui ha conseguito il dottorato), ha insegnato in Bolivia, Cile e Stati Uniti e ha compiuto svariati viaggi in tutto il mondo, incaricato di tenere conferenze e ritiri. Il suo progetto più recente è stato lo sviluppo di un corso per gli adulti di introduzione alla fede cristiana, ispirato alla comprensione non-violenta del desiderio, Jesus the Forgiving Victim [Gesù, la vittima che perdona], ora disponibile in versione on-line (www.forgivingvictim.com), comprensiva di testi e video.

    Conosciuto per aver sviluppato in ambito teologico il pensiero di René Girard, i suoi libri sono stati tradotti in svariate lingue. In italiano si segnala: Fede oltre il risentimento. Coscienza cattolica e coscienza gay: risorse per il dibattito, Transeuropa, Ancona 2007 (con saggi scelti da Faith Beyond Resentment, Undergoing God, On Being Liked ).

    Avenida Dr. Vieira de Carvalho 141 # 108, República, 01210-010 São Paulo/SP, Bra-sile. Sito internet : www.jamesalison.co.uk

    CONCILIUM 49 (2013/4) 64-75

  • È il sacrificio che ha inventato noi 65

    Lasingolareintuizione,avoltechiamata“teoriamimetica”,comprende due dimensioni chesembranodistinte,machesonoinrealtàinseparabilmenteintrecciate.Laprimaèladimensio-nemimetica,ovverolanaturaimitativa,deldesiderio.Quelloumano,lungidalprocederedaunsoggettoaunoggetto,èildesiderio“presoinprestito”dellacreaturachenonsaquellochevuole.Unmediatoreomodelloinnescainmeildesideriodiunoggettocheessodesigna,consapevolmenteomeno,comedesiderabile.Desideraresecondoildesideriodialtri,alqualesiaccedeperimitazione,ètipicodellanostracondizioneumana.

    Lasecondadimensioneèunadescrizionedicomegliuma-nisopravvivanoallaconseguenzapotenzialmentecatastroficadiesserediventatiscimmieparticolarmenteimitative,nonpiùvincolateallarivalitàperistintoodaimodellidominantichevedononellescimmiepiùvicine.Taleèilmeccanismodellavittimaaleatoria,talvoltadenominato«meccanismodelcaproespiatorio».Inbaseaciò,quellochestrutturalanostraesisten-zacomeculturaèilmodoincuiiltutti-contro-tuttidiungrup-po,ovverol’imitazionepienadirivalitàfinitafuoricontrollo,avoltesitrovacapacedirisolversiinuntutti-contro-uno,quan-doilgruppotrovacoesionenellafuriacontrounparticolaremembro,trattatocomeseavessecausatoperprimoilproble-ma.Quandolafoganonsirisolveinquestomodo,ilgruppodirivalisiautodistrugge.Quandosirisolve,ilgrupposopravviveaspesediunosolo,l’escluso,acui–perunapercezionedistor-ta–siattribuiscelaresponsabilitàsiadell’accanimentosiadellapacechesegueall’unanimeespulsione.

    Girardpostulachequestomeccanismodeveessereentratoinfunzioneinnumerevolivolte,nelcorsodeimillenni,mentrelescimmieiperimitativediventavanoumani.Eilrisultatodelfunzionamentodiquestomeccanismo(perchéessofunziona,almenoperuncertolassoditempo,cometuttisappiamoperesperienza)èche,apartiredaglielementiinteramentenatura-listicieanimalipreesistenti,qualcosadinuovoeunicosianda-vagradualmenteformando:l’unanimitàdeltutti-contro-unohaprodottounmomentodipaceincuil’attenzionesiècollet-tivamentefissatasulsoloindividuouccisooespulso,modifi-candocontemporaneamenteilmodoincuiognunoèpresenteall’altro.Iniziacosìunmododistareinsiemeincuiqualcosadi

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    biologicosiprolungafinoall’iniziodellaculturaecominciaamodificarelemodalitàsecondocuiilgrupposistruttureràinfuturoe,quindi,chitraisuoimembrisaràdestinatoaesistere.

    Lanaturaiperimitativadeiprotoumanicontinuòasvi-lupparsiparallelamentealmomentodipaceeallostarebeneinsiemechesipoteronoreiterareinseguitoallafrequenteimitazionedell’atteggiamentocheportò,inprimoluogo,agliinizidelrituale.Cosìèperimitazionecheilritualeintegralaculturanellanostrabiologia.L’ordaripeteiltutti-contro-tuttifinoaquandosiproduceiltutti-contro-uno,apprezzandocosìconsorpresailmodoincuiunsingolo,stimatoessereunpian-tagrane(equindiespulso),èancheritenutoimmensamentepotente(equindibeneficonell’averagevolatolapacesull’ondadellasuaespulsione).Cominciaaemergereunsistemasim-bolicoincuituttelegrandezzebinarieculturali–nonnoi/noi,fuori/dentro,buono/cattivo,morto/vivente–derivanodaque-stounicopuntodipartenzagenetico.Inoltreemergono,ancoraunavoltanelcorsodeimillenni,latrascendenza,lanozionedidivinitàambivalenti,didoppi,dimostriel’interagammadifigureanoifamiliariamotivodellesopravvivenzediculturearcaiche.

    Allafine,ilgruppopuòprogrediredallaripetizionedel-laviolenzadeltutti-contro-tutti,doveilsingoloèdesignatocasualmenteinmezzoallaviolenza,adunasceltapiùconsa-pevolediunsostitutodiquello,primachelaviolenzadiventitroppopericolosa.Èquestalasecondasostituzione,secondoGirard,chesegnal’iniziodelsacrificio:quandosiamodiventatisufficientementeabiliperimitarelanostrarisoluzioneimita-tivadellanostrastessaviolenzaimitativa,siamoanchecapacidiritualizzarlasostituendoquellochepotremmoorachiamarevittima,siaessaumana,opiùtardi,animale.

    Daquel“momento”generativo(ripetutoall’infinitonelcorsodeimillenni)noiumaniabbiamo“addomesticato”noistessi,coinvolgendoaltrebestienelnostrosistemadisopravvi-venzarituale.Cosìalcunianimali,trovandosiadesseretrattatiinmanieraquasiumanaperscopisacrificali,furonoallafineaddomesticati,eisistemidiscambiosacrificaledivenneroisistemidellosviluppoagricoloedellasopravvivenza.

    Nelcorsodeltempo,itrepilastridellaculturaarcaicaco-stituironoquelchesiamo:ilritualecidiedeunospaziodipace

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    perlaripetizione,l’apprendimentoe,quindi,latecnologiaelosviluppo.Idivietisegnaronocomepericolosiicomportamentiiperimitativichemettonoilgruppoarischiodiunaltrotutti-contro-tutti.Eallafine,comeillinguaggiosisviluppòdaisuo-niedaigestiritualizzatichevengonodalsimboloemergente,imiticominciaronoaraccontarelastoriadelleoriginimera-vigliosedelgruppoelasopravvivenzainmezzoallebizzarremortididèitruffatori(trickster gods)1.

    Vièunaterza dimensionedell’intuizionediGirardcheèdiparticolareinteresseperiteologi.Ilmeccanismodescrittoèonnipresentenellasocietàumanae,perpoterfunzionare,dipendedaquantivisonocoinvolti,ignarichecoluicheèri-tenutocolpevoleèdifattoaleatoriamentesceltooèinnocente.Checos’è,allora,chehapermessoachiunquediaffrontareilverostatodellecose,diriconoscersibeneficiaridiunaculturacheècostruitasullemenzogneel’omicidio,edivolerandareoltreilvivereinquestomodo?LarispostadiGirardstanellaconstatazionedelprogressivodis-coprimentodell’innocenza,odellanaturaaleatoria,dellavittimaqualeèrealizzatoinmodiunicineitestidelleScrittureebraiche–edapartedique-sti–echesiconcludeconiraccontidellapassionedelNuovoTestamento.Questitestirendonobenvisibilequalcosacheèpresenteneimiti,macomeunastrutturainesaminata,piùchecomeuntemaounoscopointenzionaleecosciente.Questalucepostasull’innocenzadellavittimaèstatasimultaneamentetrasmessaetraditadalcristianesimostorico:propriamenteloscetticismocristianosullacollusioneconlapersecuzione,in-siemealloscandalomorale,haportatoaunagradualeperditadifedenell’efficacianonsolodiquestooquelsacrificio,madelsacrificioingenerale.El’incredulitàfunzionalecheriguardailsacrificiohaeffettisocialitalicheinostrimodellididesiderio

    1 Per unapiùampiaesposizione,raccomandereiR.Girard, Evolution and Conversion, Continuum, London-NewYork2008[cf. init.,Origine della cultura e fine della storia. Dialoghi con Pierpaolo Antonello e João Cezar de Castro Rocha,Raffa-elloCortina,Milano2003], in cui Girard permette a Pierpaolo Antonello e a João Cezarde Castro Rocha di prendere da lui l’ampiezza dell’ipotesi.–[Iltricksterèunafigurauniversalepresenteneiraccontipopolarieneimiti;perilsuoaspettorepellente,èunafiguraliminale,causadicrisisocialiecapacesolodiperpetuarecondizionidiconfusione(N.d.T.)].

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    sonodiventaticontemporaneamentepiùliberi,epiùpericolo-si,colpassaredeltempo.

    II/ Checosaèecosanonè

    Girardèstatospessolettoparzialmente,ofrainteso.Quin-dichiariamociòchelasuaipotesièeciòchenon è.

    ‒Èun’ipotesi,inquantopostula,inmodalitàcheperlascienzasononormali,qualchecosachenonpuòessereosser-vatodirettamente,masoloneglieffetti;equindiprovocacolorochesioccupanodellamateriaastudiarequeglieffettidiretta-menteosservabilipervalutaresel’ipotesièutilecomemodoperfornireunainterpretazionepiùconvincentedialtreipotesianostradisposizionediciòchepossiamoscopriredegliumani.

    –Èinlineadiprincipio falsificabile,percuidovremmoandarearicercarequeglielementicherendonoimpossibileconsiderarlavera.Peresempio,lascopertadeineuronispec-chio2allafinedeglianniNovantadelloscorsosecolotendevaaconfermarecheèattraversol’imitazionecheil“socialmentealtro”suscitainteresseperciascunodinoiingesti,linguaggio,memoria,ricevendocosìunsensodi“sé”.Seleneuroscienzeavesseroscopertochel’imitazioneèuncomportamentoevolu-tivamentetardo,apartiredaunqualchemotorepreesistente,ciòsarebbestatodevastanteperl’intuizionediGirard.Comepertuttiicambiamentidiparadigma,sarebbestatopiùvero-simileperl’ipotesiesserefalsificatadall’eventualecomparsadiunacausaperfinopiùsemplice,piùeleganteeunitariadelmaterialeadisposizione.

    –Ènaturalistica,inquantodàcontosiadellacontinuitàsiadellarotturatralaculturapre-umanaequellaumana,inunarealtàcheèdipendentedaunainterrelazionedibiologiaeculturadicuisopravvivonodegliaccenniinaltrespecie.Essa

    2[Sonodettineuroni specchiounaclassedineuroni,attivatiduanteunadeter-minataazione,chesiattivanoanchequandosiosservalastessaazionecompiutadaunaltrosoggetto (N.d.T.)].

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    non introduce elementi ex machina–neppurel’immacolataconcezionediunaconoscenzaumanaprovenientedafonteoilluminazionedivine.

    –Nonèunaipotesisuquellapartedellaculturaumanachenoimodernichiamiamo“religione”;casomaiilcontrario:sitrattadiun’ipotesirelativaallamatricereligiosadituttalaculturaumana.

    –Nonèunostudiocomparativosulsacrificiochesostienechetuttiisacrificisonovariantidelsacrificioumano,maèunaipotesiriguardoacomel’ominizzazionefurealizzataapartiredaciòcheorachiamiamosacrificio,intesocomeilmodovio-lentoincuiinostriantenatisiritrovaronoacontenerelaloroviolenza.Ciòhapermessoadessidisopravvivere,eanoidinascere,nellecultureinternamentestrutturateapartiredalsacrificio.Quindinonèverochelecultureumane,dopoaverimparatocomeessereumane,abbianodecisodiinventareisacrifici,maèverochenonc’èculturaumanalecuiistituzioninonsianosacrificali.

    –Nonpresupponechegliesseriumanisianoontologi-camente,opernatura,violenti,ochetuttalaculturaumanasiasemplicementecattiva;supponechetuttigliumanisianointrinsecamenteeontologicamenteimitativi,cheèinsestes-so,eperprincipio,unabuonacosa;eche,perilmodoincuiilsacrificiohaportatoquestascimmiaiperimitativaall’essereumano,tuttinoisiamoportatiadessereprecostituitidall’in-ternodaunaculturaumanaviolenta,cosìchesiamodispostiallaviolenzasenzaesserecondannatiadessa.Così,lavendettasembraunfenomenonaturale,manonloè:èunaformamoltopiùsemplicedireciprocitàrispettoalperdono,manonnesia-mointeramenteprigionieri.

    –Nonèun’ipotesiteologica,maantropologica.Girardnonèunteologo,maunteoricodellaviolenzaedeldesiderio.Ilva-loreveritativodelsuopostulatoalivelloantropologicodev’es-sereesploratopropriamenteaquellivelloedèrelativamenteindipendentedallateologia.

    –Girardnonderivalasuaideadel«meccanismodelcaproespiatorio»dalraccontodelLeviticosulcaproinviatoadAzazel(cf. Lv16,8),cheegliconsideracomeunofraitantiesempidiculturaumanachesisviluppadalleproprieoriginisacrifica-

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    li.Egliprivilegia,piuttosto,l’usomodernodell’espressione“caproespiatorio”,perindicareunapersonaoungruppofal-samenteritenuticolpevolidiqualcosa,quandoinrealtàsonoinnocentiononpiùcolpevolideiloroaccusatori,elacuiespul-sionehapereffettolaricompattazionedelgruppo.Questousopeggiorativoèun’acquisizioneculturaleinvalsaapartiredalXVIIsecolo.

    –Girardnonhaalcunapretesadiessereun“tuttologo”.Isuoistudilohannocondottoinmolticampiincuieglinonèunesperto,einalcunidiquestihadedottocosefrancamentesbagliate.Peresempio,nel1993riconobbechelasualetturainizialedellaLettera agli Ebrei,del1978,erasbagliata,eoppor-tunamenteesploròleragionidiquestoerrore.Lamodestiaèintrinsecaalsuoprogetto,dalmomentocheeglisperasemprecheiveriespertideicampiinquestioneprendanoinconside-razionelasuarelativamentesempliceipotesieneelaborinoleconseguenzeconmaggiorrigorenelpropriosettore.

    Valelapenasottolinearechel’ipotesidiGirardhaprodottoqualcosadisimileaunareazioneallergicaquandofuperlaprimavoltapienamenteespostaallafinedeglianniSettantadelsecoloscorso,inparteamotivodellapercezionecheessaeratroppocristianaperesserepresasulserio,inparteacausadeipregiudiziilluministicidell’establishmentteologicofrancesediqueltempo,einparteperilfattocheèstatotropposemplicepergliintellettualiadottareinqualchemisural’argomento,ammettendonelalimitatautilità,equindirifiutareilresto(disolitosenzaleggerlo),trasformandoGirardinunutilefantoc-cio“usaegetta”,mentreinrealtàsiignorachecosadicereal-mentelasuaipotesi.

    Tuttavia,inannirecenti,moltosièmossonelladirezio-nedellaintuizionediGirard,perquantocolorochenesonostaticoinvoltipotesserononavereunaqualcheconoscenzadella“teoriamimetica”.Peresempio,gliapproccimentalistiecognitivisti3alpensieroumanosonodiventatimoltopiù

    3[Ilmentalismoèunapprocciopsicologicovoltoallaspiegazionedelcompor-tamentoattraversoilricorsoaprocessimentalinonosservabilidall’esterno.LapaternitàdeltermineèriconducibileaHenrySidgwick(1838-1900)chelodefinìinantitesialmaterialismo.Leteoriecognitivesisvilupparonoapartiredalla

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    problematicidiquantononlofosseroinpassato,elacompren-sionedecisamentepre-cognitivistadiGirardhaguadagnatoinplausibilità;ineuronispecchiohannodinuovospostatol’imitazionealcentrodell’autocomprensioneumanadopounalungaassenza;archeologi,antropologiestudiosidelmondoclassicosonodiventatimoltomenoschizzinosiinmeritoall’ab-bondanzadiprovesuisacrificiumanidiquantononfosseronellagenerazioneprecedente;glieconomistisonodiventatimoltopiùconsapevolideimodellideldesiderioimitativoedellaviolenzachesonoallabasediciòchelateoriaeconomicaliberaleconsideravascelterazionali;eglistudibiblicisonomoltopiùprofondamenteconsapevolicheinprecedenzadicomel’interazionediGesùconlapresenzadeltempio,ilsuoculto,illinguaggiosacerdotale,eleimmaginielesperanzechelicircondavano,abbianocontribuitoallaformazionedelNuo-voTestamento.

    III/ Noncosìambivalente,dopotutto...

    Ilsacrificioèspessodescrittocomeambivalente,eilpensie-rodiGirarddàcontoprecisamentediquestaambiguità.Dopotutto,lestesseazioniinalcunecircostanzevengonochiamate“omicidio”einaltre“sacrificio”.QuandoRomoloucciseRemoefondòRoma,glidèilodaronolasuafondazioneelachiama-ronoattosacrificale;quandoCainoucciseAbele,Diolochiamòomicidio,elaculturafondatadaquell’episodioscaturìdauniniziocriticabile.Inquest’ultimocaso,ladinamicaomicidacheèpresenteall’origine,inprincipio,èmostrataperciòcheè,ilcherendeilmitomenoefficace:agliindividuinonpiacesentirsidirecheciòchediedelustroall’attofondatorefuunomicidio.

    Daquestiinizi,l’ipotesidiGirardconsenteunacompren-sionedellamortediCristoincuidiventaestremamentechiaro

    psicologiadellaGestalt sortainGermaniaaiprimidelNovecentoegiuntainAmericaneglianniVentidelsecoloscorso.Essesottolineanolaglobalitàdell’e-sperienza.Criticanoicomportamentistiperlalorodipendenza“meccanica”dalcomportamentoedall’ambiente (N.d.T.)].

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    comepossiamoapplicareleparole“omicidio”e“sacrificio”senzacoinvolgereDionellaviolenza.Nelsensoculturaleov-vio, lamortediGesùfusemplicementeunomicidio–se-guendoilpercorsofintroppospessoripetutodellemortiperlinciaggiopermetàpoliticheepermetàreligiose,chescuotonolastoriaumana.Inquestosenso,lafacilemenzognadiCaifa,chetentadicreareunsacrificiodaunomicidio,simostracomenientepiùdelcomodomentire.Tuttavia,comesottolineailVangelo di Giovanni,Caifaperlaveritàdissequalcosadivero,suomalgrado,quandoprofetizzòchelamortediGesùavrebberiunitotutti (cf. Gv 11,50-52).Elaveritàeraquesta:cheassen-tendodeliberatamente,inquantoinnocente,adoccupareilpostodellavittimanellosviluppotristementetipicodelmec-canismodellaviolenzaumanaalfinedisvelarequelchestavaavvenendo,Gesùstavaesattamentesovvertendodall’internol’interanozionedisacrificioedischiudevacosìlapossibilitàpergliumanidivivereinsiemesenzapiùsacrificarequalcuno.Ilsingoloattopuòesseredefinitogiustamentecomeassoluta-mente un non sacrificio (ma un omicidio) e l’unico vero Sacrificio (dalmomentocheèunanuovarealtàchemostralafalsitàallabasedituttiglialtricosiddettisacrifici).

    Inrealtà,solocontimoreetremoreiltermine“sacrificio”puòessereusatopropriamenteperlamortediCristo.Se-guendolasottolineaturadelconcilioLateranenseIV[DH806]relativaasimilianalogie,dobbiamoricordarecheesisteunamaggioredifferenzapiùcheunasomiglianzatral’unicoveroSacrificioetuttiglialtrisacrifici.LostessoGirard,perqualchetempo,esitòausarelaparola“sacrificio”riferendolasiaallarealtàdellaculturachehainiziodaunattofondativosiaallamortediCristo.Equestoperchéerabenconsapevoledellatendenzaalricattoemotivoealmasochismocherivestetantodiscorsocristianoriguardanteilsacrificiodisé.Tuttavia,per-suasodapadreRaymundSchwager–ilgesuitadiInnsbruckchefinoallamorte,nel2004,fuunsuofecondointerlocutore–,Girardriconobbeche,datoilluogodacuiprovienelanostraumanità,nonabbiamoaltripuntidipartenzadaiqualidescri-vereunaformadiautodonazionegenerosa(assolutamentenonviolentaenonmasochista)inmezzoallaviolenzastessa,taledaportareaterminelaviolenza,chenonsialaparola“sacri-

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    ficio”,mentredescrivelafalsitàconsistentenelporrequalcunaltroinquelpostoperragionidiconvenienza.

    GirardmetteinevidenzailcasodelgiudiziodiSalomoneriguardanteleduedonne,aunadellequalieramortoilfiglio-letto(1 Re 3,16-28).Unaeradispostaasacrificareilfiglioinvitafacendolotagliareametàel’altraeraprontaasacrificarelesuepretesesulfigliolettovivo,cosìchecontinuasseavivere.Ab-biamosoltantol’unicaparola“sacrificio”perdescrivereleduereazioni,mainrealtàlasecondaèunasovversionedall’internodell’universodisignificatodellaprima,emetteingiocounarealtàdicuiilprimouniversodisignificatoèdeltuttoprivo.

    Sevogliamo,quindi,possiamousareillinguaggiodiGesù,cheoffresestessoinsacrificioperfettoalPadre:bastacheciricordiamochequestoèunmododidescriverenonunacertaintenzionesacrificaleprivatadiGesùneiconfrontidiunPadrecheavevabisognodellasoddisfazione,mal’interoagireob-bedienzialeconilqualeGesùèvenutoadoccupareunluogocostituitofin-troppo-umanamentedivergogna,diviolenzaedimorte,enonasostenerlocontrodinoi.Unadivinitàiratainquestaequazionec’è,esitrattadinoi:innoiDio,deltuttosenzaviolenza,manifestalaprofonditàdelsuoamorecheperdonascandagliandoleprofonditàdellanostraviolenza,rendendolacosìinefficace.

    IV/ Liturgiaevita

    Nellaparaboladelbuonsamaritano,Gesùciponedifronteunimproprio“altro”:unsamaritanocheèmossodalleviscerediDioatendereversounavittimamezzamorta,riportandolacosìinvita.Ècostuichesembraereditarelavitaeterna,eGesùloponeincontrastocondue“personecomenoi”propriamentedesignateche,alfinedimantenersipureperilservizioal“Diovivente”offrendovittimeliturgiche,passanoaccantoallavitti-mareale.

    Quièdovel’ideadiGirardsirivelautilissima.PerchéessacipermettedivederecheilSacrificiononèprincipalmenteunafaccendaliturgica,maunaquestionecostitutivamenteantropo-

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    logica,equindietica.L’unicoverosacerdote,Gesù,offrìalloral’unicoveroSacrificio(chenoneracultuale),effettuandocosìuncambiamentoinchinoisiamoalivelloantropologico.DalmomentocheilCrocifissoeRisortoapparveinmezzoaisuoidiscepoliimpauritiilgiornodiPasqua,ilmododell’essere-umanocheerastatoforgiatodi-fronte-alle-vittimefucambiatodaldidentro,ecominciòadesserepossibilecostituireunanuovamodalitàdiessere-umano-insieme,estendendoilperdo-nochescaturiscedallavittimadivinachedonasestessa.

    Quelcheciòsignifica,inpratica,èchetuttalavitacristianapuòesseredescrittacomeunmovimentoaldifuoridelmondodegliidoliedelsacrificioconcuicifacciamobuonieciritenia-moalsicuroperl’esclusionedialtri,eversounmondoincuicondividiamoilcompletoesenzatimoridonodiséperglialtridiGesù,convintichesiamoinseritinelprocessodiperdonore-alizzatodall’unicaveraVittima.Oppure,inaltreparole,quan-doPaolosiriferiscea«ilsacrificioel’offertadellavostrafede»,parlandoaifilippesi(Fil 2,17),noneraunaliturgiaparticolare,matuttainteralalorovitacheegliavevainmente.Egliconcepìlasuaimminenteesecuzione,chenoneraliturgica,comeun’of-fertadilibagioneversataalcentrodiunaliturgiaviva.

    Così,medianteilbattesimo,avendoaccettatoinanticipodisottoporsiaunamorteperlinciaggio,emediantel’inserimentoinunavitadipenitenza,daexpersecutoridivenutiriconcilia-tori,tuttiicristianicondividonol’unicosacerdoziodicoluichehadatosestesso.Questaèlaformadellanostravitaquotidianapratica,lanostravitacomesegnodiun’umanitàriconciliata.Inquestavita,cheèlaliturgiavissuta,siamonutritianchedaunsegnodellarealizzazionecelestediquellaliturgiavivachesirendepresenteanoi,ecicoinvolgeinessa.Questoèl’aspettodellanostravitachedisolitochiamiamoliturgia,edovrebbenaturalmenteessereilcasochesidiaunflussoininterrottotralanostraadorazioneelaricezionedellasolaveravittima,chesirendepresenteanoinellamessa,eilnostroessererivoltiallevittimecontemporaneechevengonoilluminatepernoidaquellaVittima.

    Quindic’èunsensoproprioincuipresbiteriordinatihan-noilpoteredirenderevisibileilsegnoinmezzoanoidellafondazionedellanuovaumanitàacuisiamochiamati.Edè

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  • È il sacrificio che ha inventato noi 75

    perfettamenteragionevolecheciòchecitroviamoafareduran-telamessaè,permezzodellalodeedelrendimentodigrazie,entrareinunacertapartecipazionerealeall’unicoveroSacrifi-cio,inmodotalechelanostracapacitàdiviverlonellanostraesistenzadiognigiornosiarafforzata.

    TrovoGirardparticolarmenteutilelàdove,grazieallasuaintuizione,nonsoloèresapossibileunacomprensionepositivadel“sacrificio”,ma–cosaalmenoaltrettantoimportante–eglisviluppaunariccacomprensionedeicriteriantropologiciinbaseacuiqualcosapuòesserevistocomesacrificalenelsensochetendeallacopertura,allamenzognaeall’omicidio,ecomequestosiailrovesciodell’unicoveroSacrificio.L’intuizionediGirardmantienevivopernoiuncostantesensochetraglief-fettichederivanodall’andareincontroallamortediGesù,cosìcomeeglifece,cifuilsovvertimentodall’internodelleradicistessedellaculturaumana.E,inoltre,cheegliètranoiunapresenzachecostantementecispingeadessereautocritici,inmodochenoi,inquantoumaniecomechiesa,possiamoessereperdonatieliberatidatuttelenostredistorsionicomevittime,cosìchesirealizzilanuovaumanità,cheèlanostravocazione.

    (traduzione dall’inglese di guido ferrari)

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