ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima COLT2015 Relazione telerilevamento Colza in località Bosco della Saliceta a Camposanto (MO) A cura di Andrea Spisni ([email protected]) Luca Domenico Sapia (lucad.sapia @ gmai l.com ) Area Agrometeorologia, territorio e clima ARPA-SIMC BOLOGNA, 05/03/2015 rev. 10.41 - 22/04/2016 1/43 COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
43
Embed
COLT2015 Relazione telerilevamento - Arpae · 8.2 CONFRONTO 2014 VS 2015 ... Il prodotto vettoriale serve per: ... Il raster classificato ottenuto è stato successivamente elaborato
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
COLT2015
Relazione telerilevamento
Colza in località Bosco della Saliceta a Camposanto (MO)
1 RIASSUNTOL'individuazione delle macro-classi agrarie (colture estive potenzialmente irrigue, colture autunno verninenon irrigue e foraggere) è stata eseguita a partire da 3 immagini da satellite UK-DMC2 a 22 m di risoluzionespaziale:
1. 02/11/2014 UK-DMC2 e 01/11/2015 Landsat 8 su Piacenza (integrazione per copertura nuvolosa)
2. 19/02/2015
3. 31/03/2013
Il 3% della superficie complessiva di circa 821000ha è stata interessata da copertura nuvolosa e nevosa chenon è stato possibile correggere. La classificazione ottenuta è risultata con una accuratezza superiore al90%. La distribuzione complessiva delle colture è così ripartita:
• 40% estive
• 27% autunno vernine
• 18% medica e prati
• 9% frutteti e vigneti integrati da altre fonti
• 3% perdita per neve, nubi
• 3% semplificazioni del prodotto elaborato per unità minima mappabile di 1ha
Dal confronto con i dati ottenuti nella campagna COLT2014, si riporta che il 70% delle colture autunnovernine si è convertita in estive, mentre una quota di circa il 20% è rimasta nella stessa classe ed un 5% èconfluita nelle foraggere poliennali, la parte rimanente ricade su aree coperte principalmente da neve. Lesuperfici a estive rimangono stabili per un 46%, mentre circa il 40% è stato investito ad autunno vernine edun 8% a foraggere poliennali. Circa il 4% è stato coperto da neve. Le foraggere sono stabili su circa il 53%dei campi mentre la restante quota è suddivisa tra estive (15%) ed autunnali (21%), il rimanente 11% eracoperto da neve e finito come sfondo a seguito delle operazioni di semplificazione del dato elaborato.
I dati vettoriali, con unità minima di 1 ha, sono scaricabili dal sito (vedi annata di interesse):
http://www.arpa.emr.it/sim/?telerilevamento/colt
I dati sono anche visualizzabili sul portale GIS di Arpa:
Indice generale 1 RIASSUNTO......................................................................................................................2 2 CITAZIONI E USO DEI DATI.............................................................................................2 3 INTRODUZIONE................................................................................................................4 4 AREA DI STUDIO..............................................................................................................4 5 IMMAGINI ACQUISITE......................................................................................................4 6 RILIEVI...............................................................................................................................5 7 ELABORAZIONI.................................................................................................................6
7.1 FIRME SPETTRALI, CLASSIFICAZIONE E VETTORIALIZZAZIONE......................6 7.2 PRECISIONE DELLA CLASSIFICAZIONE................................................................8
8 RISULTATI..........................................................................................................................9 8.1 CAMPAGNA 2015.......................................................................................................9 8.2 CONFRONTO 2014 VS 2015.....................................................................................9
12.1 TAVOLE DI CONFRONTO A LIVELLO CONSORTILE..........................................18 12.1.1 C1 - CONSORZIO DI BONIFICA DI PIACENZA............................................18 12.1.2 C2 - CONSORZIO DELLA BONIFICA PARMENSE.......................................20 12.1.3 C3 - CONSORZIO DI BONIFICA DELL'EMILIA CENTRALE.........................22 12.1.4 C4 - CONSORZIO DELLA BONIFICA BURANA............................................24 12.1.5 C5 - CONSORZIO DELLA BONIFICA RENANA............................................26 12.1.6 C6 - CONSORZIO DI BONIFICA DELLA ROMAGNA OCCIDENTALE..........29 12.1.7 C7 - CONSORZIO DI BONIFICA DELLA ROMAGNA....................................31 12.1.8 C8 - CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA DI FERRARA............................33
3 INTRODUZIONELa campagna COLT2015 ha acquisito immagini da satellite della costellazione DMCii [I].Le finestre di acquisizione sono state fissate in base allo sviluppo fenologico delle colturee all'esperienza maturata dalle precedenti campagne. La conclusione ad aprile permette diindividuare in modo estremamente anticipato le aree potenzialmente non irrigue (cerealiautunno vernini, colza e graminacee foraggere annuali) da quelle irrigue (colture estive)che appaiono ancora come suolo nudo.
Dal sito ARPA [II] sono disponibili i dati elaborati vettoriali e le relazioni tecniche.
Il prodotto vettoriale serve per:
1. essere integrato con le previsioni stagionali per stimare anticipatamente lenecessità irrigue delle colture agrarie di pianura.
2. permette di individuare le superfici potenzialmente non irrigue dell'annorappresentate dalle colture autunno vernine.
4 AREA DI STUDIOL'area di studio interessa tutto il territorio di pianura1 della regione Emilia-Romagna e siestende su una superficie di circa 1160361ha.
L'elaborazione viene effettuata solo sulle aree prettamente agricole, individuate attraversola creazione di una serie di maschere basate su dati vettoriali ad alta risoluzione.
La base principale è rappresentata dal codice 2 dell'uso del suolo regionale 2008(versione 09/2010) ad esclusione delle classi 2122 (vivai) e 2241/2242 (pioppeti colturalied altre colture da legno) [III].
I dati vettoriali sotto riportati sono stati rasterizzati sull'estensione delle immagini satellitarialla risoluzione di 22m.
• Rete viaria 2008 (92178 ha)
• Rete ferroviaria attiva e dismessa 2006 (4211 ha)
• Rete idrografica 2010 (63459 ha)
Tolte le maschere sopra riportate, la superficie classificabile ammonta a 820995ha.
5 IMMAGINI ACQUISITEL'individuazione delle macroclassi agrarie (colture estive potenzialmente irrigue, coltureautunno vernine non irrigue e foraggere) è stata eseguita a partire da 3 immagini dasatellite a 22 m di risoluzione spaziale della costellazione DMCii:
1. 02/11/2014 UK-DMC2 e 01/11/2015 Landsat 8 su Piacenza (immagine 1)
1 Non tutta l'area è raggiunta dall'acqua. I distretti irrigui rappresentano delle zone in cui i consorzi di bonifica autorizzano e forniscono l'acqua a fini irrigui tramite canali, condotte in pressione o corsi d'acqua.Sono molto diffusi anche pozzi gestiti direttamente dagli agricoltori.
4/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
2. 19/02/2015 UK-DMC2 (immagine 2)
3. 31/03/2013 UK-DMC2 (immagine 3)
La prima acquisizione presenta nubi sull'area a ovest di Piacenza (circa 1600ha). Perquesto ragione, l'area coperta è stata sostituita con una parte di immagine Landsat 8 (path193, row 029) acquisita un giorno prima. Questa immagine è stata ricampionata a 22m(originariamente 30m) e sono state state prese solo le bande corrispondenti al sensoreDMC, in particolare la 3 (G), 4 (R) e 5 (NIR). A causa della presenza di ombreggiamentodovuti alle nubi, la zona sostituita con Landsat è stata maggiore rispetto alle nubi.
La seconda ripresa presenta invece copertura nevosa sulla pianura a nord di Parma(26549ha). In questo caso, non essendoci immagini compatibili, l'area è stata mascherata.
La terza immagine è tendenzialmente serena con una piccola percentuale di coperturanuvolosa (773ha).
La superficie coperta da neve e da nubi si riferisce alle sole aree effettivamente analizzatein COLT, quindi ricadenti all'interno dell'area di studio (maschera).
La serie temporale è stata calibrata a riflettanza all'atmosfera, le varie date sono stateimpilate generando una immagine di 9 bande di dimensioni 12368 x 5962 pixel.
Successivamente la serie è stata mascherata secondo i criteri elencati al paragrafo Errore:sorgente del riferimento non trovata.
6 RILIEVIDurante la campagna sono state dedicate 14 giornate ai rilievi. In tabella 1 sono riportatele date e i Consorzi visitati in ogni occasione.
Dal momento che nel 2014 la prima finestra è stata acquisita molto anticipatamente(16/10/2013), quest'anno si è optato per anticipare alcuni rilievi nella terza decade diottobre e per ripetere gli stessi successivamente a metà novembre.
I rilievi sono stati effettuati nelle zone in cui in, base all'esperienza maturata negli anniprecedenti, sono state riscontrate le condizioni ottimali in termini di forma ed estensionedegli appezzamenti (immagine 4).
I rilievi sono stati eseguiti nelle zone:
• tra Bologna e Molinella (BO);
• tra Imola (BO), le Valli del Mezzano e Jolanda di Savoia (FE);
• tra Mirandola e Sorbara (MO);
• tra Cesena e Sant'Alberto (RA);
• tra Correggio (RE) e Roccabianca (PR).
Sono stati rilevati complessivamente 488 appezzamenti interessati da 31 tipologie dicolture (tabella 2).
5/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
I poligoni rilevati sono stati elaborati tramite fotointerpretazione su ortofoto AGEA 2011 inmodo da includere soltanto le parti degli appezzamenti realmente interessati dalle colture,escludendo quindi canali, cavedagne, fabbricati, alberi, siepi, ecc.
I vigneti, frutteti, altre colture da legno e vivai rilevati sono utilizzati come controlli in quantoqueste tipologie di coltura non si ottengono tramite classificazione ma derivano da datiAGREA.
Successivamente sulla base del comportamento atteso in corrispondenza dei tre periodi diacquisizione di ogni coltura, i poligoni sono stati suddivisi nelle tre macro-classi EEee,EAgc e EPpm (tabella 3); mentre la tabella 4 riporta le superfici delle macro-classi.
7 ELABORAZIONI
7.1 FIRME SPETTRALI, CLASSIFICAZIONE E VETTORIALIZZAZIONE
La classificazione è stata eseguita con l'algoritmo Spectral Angle Mapper [1] ed è statasupportata da una selezione di verità a terra rilevate durante i campionamenti. Nel grafico1 vengono mostrate le firme spettrali finali.
Nell'immagine 5 si riporta un esempio di coltura estiva, nell'immagine 6 di una autunnovernina, nell'immagine 7 di una coltura prativa poliennale, nell'immagine 8 dell'erbamedica e nell'immagine 9 di una nuova classe inserita per individuare i campi convegetazione alla prima data e assenza di vegetazione nelle date successive. L'ultimaclasse si rende necessaria a causa della precoce acquisizione di ottobre in cui, soprattuttonel ferrarese, sono ancora presenti campi con vegetazione attiva tipo orticole come carotee spinaci.
Gli appezzamenti selezionati sono poi stati scompattati in pixel e campionati al 70% per laclassificazione e al 30% per la validazione. Al 30% sono stati aggiunti altri appezzamentivisitati durante le uscite.
Input per classificazione prima della suddivisione in 70%-30% (tabella 5)
Il raster classificato ottenuto è stato successivamente elaborato unendo le classi 1 e 5 inEEee e 3 e 4 in EPpm.
6/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
I bacini di risaia sono stati trattati come normali appezzamenti, quindi classificati in basealla firma spettrale presente.
Al fine di sopperire alla mancanza di dati geografici aggiornati su frutteti e vigneti si sonointegrati i dati provenienti dalla procedura di dettaglio messa a punto dal Canale Emiliano-Romagnolo2 (CER). Tale approccio riporta la coltura prevalente frutticola a livello dimappale catastale all'anno 2014 (AGREA). Il dato vettoriale così estratto è statorasterizzato e aggiunto al dato classificato COLT. Il dato ottenuto è stato nuovamentemascherato sull'estensione iniziale di 820995ha che rappresenta l'area descritta dallaprocedura.
In seguito all'integrazione dei frutteti si è fatto un successivo controllo per verificare icambiamenti avvenuti a livello frutticolo tra AGREA2013 e 2014. Il confronto è stato fattotra COLT2014 e COLT2015 versione temporanea. I frutteti possono essere stati interessatida varie dinamiche:
1. frutteto di una specie rimasto uguale → dichiarazione AGREA uguale nei due anni(dichiarazioni AGREA coerenti)
2. frutteto di una specie passato ad altra specie → a livello catastale è stata dichiarataun'altra specie3 che è risultata così la prevalente (dichiarazioni AGREA noncoerenti, ma simili)
3. conversione del frutteto a superficie individuata da telerilevamento come erbaceaautunno vernina o estiva → frutteto espiantato
4. conversione del frutteto a superficie individuata da telerilevamento come erbaceapoliennale → frutteto e passato a passato a medica o prato
I punti 1 e 2 sono coerenti con le dichiarazioni precedenti e non necessitano di verificheulteriori.
Il punto 3 a campione è stato verificato prima sulle immagini UK-DMC2 di COLT e poitramite Google Earth prestando attenzione alle date di ripresa delle immagini daaereo/satellite e da StreetView. In tutti i casi verificati i frutteti risultavano rimossi e le firmespettrali coerenti con suolo nudo a novembre.
Il punto 4 è quello più problematico in quanto non coerente con il tipo di analisi impostatasullo sviluppo fenologico. I controlli aggiuntivi svolti a campione come per il punto 3 hannodimostrato che tali superfici erano tutte frutteti che presumibilmente gli agricoltori nonhanno dichiarato nel 20144. Queste superfici, circa 2000ha, sono state corrette e inseritenuovamente come frutteti in base ai dati di AGREA2013. Per maggiori dettagli sullametodologia di correzione far riferimento agli allegati.
La classificazione finale ottenuta è composta da 16 classi (tabella 6). Per semplificare ed
2 Per maggiori dettagli far riferimento agli allegati.3 L'agricoltore ha espiantato la precedente e ne ha messa una nuova o ha tolto una e lasciato l'altra. Si
ricorda che una particella può contenere più specie, nella procedura viene solo considerata la prevalente intesa come quella con percentuale di copertura maggiore.
4 L'attenzione per questa dinamica è nata perché nel processo di classificazione è molto frequente la falsa classificazione tra frutteti e medica e prati che hanno firme spettrali molto simili.
7/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
eliminare le aree di piccole dimensioni è stato applicato il filtro <include> (ENVI software)con aggregazione minima di 20 pixel (circa 1 ha) e ricerca in 8 direzioni.
A seguito delle generalizzazioni sulla classificazione si ha una ulteriore diminuzione del2.6%, arrivando a 799938ha a livello raster. A questo punto è stata aggiunta l'informazionedella copertura nuvolosa e nevosa tramite un albero decisionale. Successivamente è stataapplicata la maschera generale di COLT.
Il prodotto raster finale è quindi composto da dati provenienti da analisi delle immaginitelerilevate e da integrazioni AGREA 2014 (tabella 7).
I campi così individuati sono stati vettorializzati e riportati all'unità minima di 1ha conulteriore riduzione (796192ha su dato poligonale vettoriale). La procedura è stata eseguitacon GRASS-GIS 7.0.0 tramite il comando v.clean (remove small area, soglia 10000mq).
Il vettoriale così ottenuto è stato ritagliato sui consorzi di bonifica (immagine 10) e resodisponibile al download sul sito ARPA [II]. Dopo il ritaglio sono stati eliminati elementiminori di 1ha presenti sui confini dei consorzi. L'impatto di tale procedura risultatrascurabile.
Nel complesso la procedura definita per la preparazione dei dati vettoriali5 è statatotalmente automatizzata in GRASS-GIS6.
7.2 PRECISIONE DELLA CLASSIFICAZIONE
La validazione della classificazione è stata eseguita tramite la matrice di confusione conparte degli appezzamenti rilevati durante le uscite.
Input per validazione (tabella 8)
• 1_EEee: 546ha
• 2_EAgc: 161ha
• 3_EPpm: 87ha
La precisione complessiva, valutata tramite matrice di confusione, si attesta intorno al 95%(tabella 9).
La classe meglio individuata è quella delle colture estive (98%) con errori soprattutto conle autunno venine (2%). Questo errore è dovuto probabilmente a ritardi fenologici delgrano.
Le autunno vernine (EAgc) sono classificate con una precisione dell'89%, con errorimaggiori verso le estive (9%) dovuti ad appezzamenti con scarsa copertura vegetale a finegennaio. Il 2% rimanente si riferisce a false classificazioni nei confronti di EPpm.
Le colture poliennali (EPpm) hanno una precisione del 93% con un errore del 7% verso leautunno vernine.
5 Dalla classificazione in formato raster al taglio sui consorzi.6 Per maggiori dettaglio far riferimento agli allegati.
8/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
A livello di accuratezza del produttore7 (PA) e dell'utilizzatore8 (UA) la differenza piùsignificativa sia ha per la medica e prati (EPpm) in cui la UA risulta 4 punti percentuale piùelevata della PA (bassa percentuale di commissioni). Le altre due classi (EEee e EAgc)hanno invece percentuali simili per PA e UA (commissioni ed omissioni distribuiteuniformemente), che si attestano per la prima intorno al 97% e per la seconda al 89%.
Il rendimento più scarso del classificatore in relazione a EAgc è associato agli errori diomissioni (10.80%) e commissioni (11.65%). Tali errori sono legati a ritardi fenologici insemina ed accestimento della classe, presumibilmente associati anche a sfalci tardivi diprati.
8 RISULTATI
8.1 CAMPAGNA 2015
L'attuale campagna è stata caratterizzata dalla presenza di neve e nuvole, mancanti inCOLT2014.
La neve ha interessato un'ampia superficie del territorio parmense (circa il 24% delcomprensorio di bonifica C2). Gli altri comprensori di bonifica, invece, mostranopercentuali di copertura del manto nevoso molto modeste (C1=0.7%, C3=3.5%,C4=0.8%). L'effetto della neve nell'area parmense si distribuisce equamente su su estiveed invernali (circa 3%), mentre le erbacee poliennali molto diffuse per la produzione diParmigiano Reggiano sono interessate per il 4.7% (tabella 12).
Le nubi si ritrovano solamente sul comprensorio C8 e ricoprono lo 0.36% dello stesso.
La superficie totale influenzata da neve, nubi e zone rimosse per riportare i dati all'unitàminima di 1ha è circa il 6% di tutta l'area di studio, dato in linea con gli anni precedenti.
La classe delle colture erbacee estive (EEee) è quella maggiormente rappresentata sulterritorio, interessando una superficie di 325746ha pari al 40.72% della superficie totaleclassificata (tabella 10), registrando un decremento relativo rispetto al 2014 del 7.94%(tabella 11).
In aumento le colture erbacee autunno-vernine (EAgc) con un superficie di 221954ha parial 27.74% della superficie totale, segnano un aumento del 23.81% rispetto allaclassificazione 2014.
Si registra un calo per la classe delle colture erbacee poliennali (EPpm) con una superficiedi 151266ha, pari al 18.91% della superficie totale, con una diminuzione relativa del23.67% rispetto al 2014.
8.2 CONFRONTO 2014 VS 2015
Oltre ad un'analisi dell'estensione delle colture di ciascuna classe, sono state osservate le
7 Producer accuracy (PA): probabilità che un pixel della classificazione sia assegnato alla corretta verità a terra. Misura la precisione del produttore suddivisa per classi.
8 User accuracy (UA): probabilità che un pixel di una determinata classe sia assegnato alla classe di appartenenza. Misura la precisione dell'utilizzatore suddivisa per classi.
9/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
dinamiche e le persistenze delle stesse tra le campagne 2014 e 2015 , ovvero si è valutatala direzione nella quale si sono riscontrate variazioni d'uso delle superfici rispetto al 2014.L'analisi è stata svolta sia rispetto l'intero territorio analizzato che a livello di ogni singoloconsorzio.
I risultati a livello regionale sono riportati in tabella 12.
La dinamica più rilevante riguarda la classe delle colture autunno-vernine (EAgc), di cuicirca il 69% si è convertita in estive (EEee), mentre una quota del 20% è rimasta nellastessa classe ed un 6.5% è confluita nelle foraggere poliennali (EPpm).
Le superfici a estive rimangono stabili per un 47%, mentre circa il 40% è stato investito adautunno vernine, con la restate quota del 9% prevalentemente convertito a foraggerepoliennali.
Le foraggere sono stabili su circa il 54% dei campi mentre la restante quota è suddivisa traestive (15%) ed autunnali (21%).
Nei grafici 2 e 3 si mostrano gli andamenti della serie temporale COLT dal 2009 ad oggisull'intero territorio di pianura. Si nota come le colture invernali nel 2015 abbiano registratoun incremento rispetto all'anno precedente. Le colture estive invece segnano un calo dellesuperfici, stesso andamento per la classe che aggrega i frutteti e vigneti. Le foraggerepoliennali dopo un costante incremento dal 2009 al 2013 vedono una diminuzione rispettoalla superficie totale sia nel 2014 sia nel 2015.
9 CONCLUSIONINell'annata corrente, la neve ha interessato un'ampia superficie del territorio parmense(circa il 24% del comprensorio di bonifica C2). Gli altri comprensori di bonifica, invece,mostrano percentuali di copertura del manto nevoso molto modeste. Le nubi si ritrovanosolamente sul comprensorio C8 e ricoprono lo 0.4% dello stesso. Nel complesso lasuperficie influenzata da neve, nubi e zone rimosse per riportare i dati all'unità minima di1ha è circa il 6% di tutta l'area di studio, dato in linea con gli anni precedenti.
Durante i rilievi sono stati visionati 488 appezzamenti agricoli. Questi campi sono statifondamentali per eseguire la classificazione assistita. Nel complesso si è ottenuto unaprecisione superiore al 90%.
Le classi frutticole sono state fornite dalla procedura messa a punto dal CER che integra idati catastali con la coltura prevalente AGREA2014.
I dati sono disponibili al download sul sito ARPA [II] e consultabili tramite webgis [IV].
10 BIBLIOGRAFIA[1] Kruse F. A., Lefkoff A. B., Boardman J. B., Heidebrecht K. B., Shapiro A. T.,
Barloon P. J., and Goetz A. F. H., 1993, "The Spectral Image Processing System (SIPS) -Interactive Visualization and Analysis of Imaging spectrometer Data". Remote Sensing ofEnvironment, v. 44, p. 145 – 163
Tabella 3. Suddivisione delle colture rilevate nelle 3 macro-classi
Tabella 4. Numero di campi rilevati, suddivisi per macro-classi
Tabella 5. Caratteristiche delle verità a terra usate per le firme spettrali a supporto della classificazione. Lacolonna HA riporta la superficie complessiva delle firme utilizzate, CAMPI mostra quanti appezzamenti sono
stati utilizzati, CAMPI_PIX_SEL70 riporta i pixel selezionati all'interno dei campi corrispondenti al 70% diCAMPI_PIX_TOT che invece riporta i pixel totali dei vari campi. CAMPI_PIX_SEL30 mostra i pixel estratti
bietola da foglia grano generico medica nuovo impiantobietola da seme orzo prato polifita
bietola da zuccherocipollacolza
coriandolofava
insalatamais
malerbemelonepatatapisello
pomodororadicchioravanello
soiasuolo nudo
Macro classe N° campi rilevati Sup. totale (ha) Sup. Min (ha) Sup. Max (ha)EEee 206 736 0.4 23.2EAgc 142 469 0.4 20.0EPpm 109 300 0.4 16.1totale 457 1505
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
Tabella 6. Legenda del dato raster e vettoriale di COLT2015
Tabella 7. Provenienza dei dati COLT2015
Tabella 8. Caratteristiche delle verità a terra usate per la validazione della classificazione. La colonnaCAMPI_TOT riporta il totale degli appezzamenti (CAMPI_SEL30+CAMPI_EXTRA) e PIX_TOT il numero di
pixels delle roi di validazione. CAMPI_SEL30 sono gli appezzamenti da cui sono stati estratti il 30% deipixel, mentre CAMPI_EXTRA sono gli appezzamenti rilevati non usati nella classificazione, ma inseriti nella
validazione. La colonna HA riporta gli ettari effettivi (PIX_TOT*222/10000). In generale il numero di CAMPI fariferimento al dato vettoriale poligonare di COLT2015 (rilievi in campo).
Tabella 12. Dinamiche e persistenze 2014-2015 delle colture appartenenti alle macro-classi considerate(dato raster) in ettari sopra e percentuale sotto
Grafico 2. Distribuzione in ettari delle macro-classi colturali della serie storica COLT(vedi nota a pag. 7)
34/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
EEee EAgc EPpm LPfv EEri Nubi_Neve ND0
50000
100000
150000
200000
250000
300000
350000
400000
CROPS DISTRIBUTION
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Crops
HA
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
Grafico 3. Distribuzione percentuale delle macro-classi colturali della serie storica COLT9
9 Per quanto riguarda i confronti tra le classe dei vigneti (LPvi) e dei frutteti (LPfm) si deve considerare la diversa fonte dei dati utilizzati che fino al 2013 erano ricavati dall'uso del suolo del 2008 della regione Emilia-Romagna, mentre a partire dall'anno 2014 si è deciso di derivare il dato da AGREA, con la possibilità di introdurre anche il dato disaggregato nelle diverse specie di colture di frutteto (tabella 10). Data la diversa origine dei dati relativi a queste classi si è deciso di confrontare i valori in modo aggregatoaggiungendo la macro-categoria LPfv che comprende tutte le classi di vigneti e di frutteti.
35/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
2009 2010 2011 2012 2013 2014 20150.0%
10.0%
20.0%
30.0%
40.0%
50.0%
60.0%
70.0%
80.0%
90.0%
100.0%
32% 35% 37% 36% 34%43% 40%
33% 27%32%
24% 25%
22% 27%
14% 16%15%
20% 26%24% 18%
17.0% 13.8%11.6%
11.3%10.9%
8.7%9.0%
CROPS DISTRIBUTION
EEee EAgc EPpm LPfv EEri Nubi_Neve ND
Crops
%
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
14 IMMAGINI
Immagine 1. Prima finestra di acquisizione (UK-DMC2 del 02/11/2014 e Landsat 8 del 01/11/2014 suPiacenza)
Immagine 2. Seconda finestra di acquisizione (UK-DMC2 19/02/2015)
Immagine 3. Terza finestra di acquisizione ( UK-DMC2 31/03/2015)
36/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
Immagine 4. Localizzazione rilievi per COLT2015 (poligoni rossi)
Immagine 5. Tipica sequenza di coltura estiva
37/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
Immagine 6. Tipica sequenza di coltura autunno vernina
Immagine 7. Tipica sequenza di prato
Immagine 8. Tipica sequenza di medica
Immagine 9. Nuova sequenza caratterizzata da vegetazione nella prima finestra e assenza di vegetazionenelle altre due. Queste appezzamenti sono comuni nelle aree costiere ferraresi e sono orticole come le
38/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
carote, spinaci ed altro. L'assegnazione corretta è quindi coltura estiva (EEee)
Immagine 10. Carta delle colture in atto COLT 2015
Immagine 11. Distribuzione classe EEee
39/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
Immagine 12. Distribuzione classe EAgc
Immagine 13. Distribuzione classe EPpm
40/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
Immagine 14. Distribuzione vigneti e frutteti
Immagine 15. Dinamiche e persistenze 2014-2015 per la classe EEee
41/43COLT2015_Relazione_Telerilevamento.odt
ARPA Emilia-Romagna, Servizio Idro-Meteo-Clima
Immagine 16. Dinamiche e persistenze 2014-2015 per la classe EAgc
Immagine 17. Dinamiche e persistenze 2014-2015 per la classe EPpm.