Classe 5AL anno scolastico 2019/2020 Amedeo Modigliani Pittura Metafisica : Giorgio de Chirico Gruppo di lavoro: Luisa Benvenuti Chiara Fabrizzi Alessandra Magnini Aurora Pugliese Prof. Claudio Puccetti
Classe 5AL anno scolastico 2019/2020
Amedeo Modigliani
Pittura Metafisica : Giorgio de Chirico
Gruppo di lavoro:Luisa BenvenutiChiara FabrizziAlessandra Magnini Aurora Pugliese
Prof. Claudio Puccetti
AMEDEO MODIGLIANI
AMEDEO MODIGLIANI
Clemente Amedeo Modigliani, Livorno 12 luglio 1884 Allievo del “macchiaiolo” Giovanni Fattori 1906 si trasferisce a Parigi Soprannominato “Modì” (maudit) cioè maledetto 1908 inaugura la sua prima esposizione Lascia la capitale francese per alcuni litigi con altri artisti 1914-1916 frequenta Beatrice Hastings “musa
maledetta”: lo incoraggia a fare uso di droghe e alcol 1917 anno più importante per la sua carriera Stesso anno incontra Jeanne Hébuterne, la sua ultima
musa ispiratrice
Ritratto di Jeanne Hébuterne
con collana
Jeanne Hébuterne musa ispiratrice e compagna di Modigliani
L’artista ritrova in lei particolari stimoli mai incontrati prima
Linee morbide e flessuose, forme semplificate Gli occhi sono privi di pupille I volti si sviluppano in lunghezza Collo allungato a formare una leggera curva
mentre il naso è dipinto con tratti decisi Bellezza malinconica e vulnerabile La figura sembra collocata fuori dal tempo
Bambina in azzurro116x73 cm, Parigi
Una scultura di Modigliani, 1917
Ritratto di Jeanne HèbuterneOlio du tela,55x38 cm, Giappone
Nudo sdraiato
Nizza 1917-1918 Modigliani si ritaglia un suo spazio Stile proprio, sensuale, onirico e
inconfondibile Attenzione nelle forme ispirata dalla
cultura delle maschere africane
Colori accesi, prodominio del rosso
Ispirazione classica: La Maja desnuda
(Goya)
Scopo: esprimere la realtà in modo
moderno
La Maja desnuda, Goya
Donna con la
cravatta nera
1917, olio su tela, 65,4 x 50,5 cm, Fujikawa
Galleries, Tokyo Inserito nella galleria di ritratti di Modigliani Richiamo al velo di Maya Gli occhi non servono più, sono girati verso
l’interno di noi stessi contrasto tra il volto (perfettamente lavorato) e il corpo (non concluso)
PITTURA METAFISICA
Giorgio De Chirirco
Introduzione alla Pittura Metafisica
Maggior esponente ed iniziatore: Giorgio De Chirico Ispirazione dalla teoria sulle apparizioni di Schopenhauer
( il sogno coglie una realtà più vera ma si allontana spesso dalla quotidianità) Corrente contraria al Futurismo Immobilità e silenzio assoluto Chiarezza compositiva e ordine Pittura “metafisica” va oltre la realtà mostrando una nuova dimensione del reale Combinazione oggetti che a prima vista sembra assurda
( manichini, bottiglie, scatole, sfere…) De Chirico: “Piazze d’italia” Morandi: “Nature morte metafisiche” Scioglimento negli anni Venti del Novecento Ispira il Cubismo, Surrealismo, e corrente dei “Valori Plastici”
GIORGIO DE CHIRICO
1888 Grecia
Schopenhauer,Nietzsche e Weininger Apollinaire e Picasso “Piazze d’Italia” 1916 incontro con Carrà Teoria della Pittura Metafisica: allusione ad una realtà
diversa che va oltre ciò che vediamo Soggetti manichini e ricorso alle mitologie 1918-1922 “Valori Plastici” Frequenta i Surrealisti 1978 Roma
Piazze d’Italia
1953 1959 1960
Ettore e Andromaca
1917, Galleria Moderna d’Arte Roma Olio su tela, 60x90
Iliade
Manichini privi di volto e braccia
Uomo-automa
Dimensione adinamica e aspaziale
Contatto inafferrabile
Klimt, Abbraccio nel fregio di Stoclet
Chagal, Amanti in rosa
Le muse inquietanti
1917-1918 Elementi tipici De Chirico metafisico (statue e manichini al posto di persone, spazi deserti con prospettive deformate)
Morte come protagonista Prevale l’arancione, blu è il suo complementare Luce arriva da destra Le muse sono “inquietanti” (devono aiutare
l’artista ad andare oltre la realtà) Non c’è il senso del tempo
Nel dettaglio
Statue africane
in voga nel 900
A terra perchè
rifiuto della realtà
Contrapposizione tra antico e moderno:
Castello Estense ha finestre buie
(non è abitato)
Fabbrica non ha ciminiere attive