Capitolo 4: Moneta e inflazione Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004 1 Capitolo 4 Moneta e inflazione
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Capitolo 4Moneta e inflazione
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la moneta
Moneta come mezzo di pagamentostrumento che agevola gli scambi
A seconda dei diversi gradi di minimizzazione dei costi didetenzione e di trasferimento si hanno:
Moneta-merce Monete cartacee o banconote
la storia della moneta cartacea è caratterizzata dal progressivo passaggio dalla moneta convertibile a richiesta alla moneta legale (moneta segno a corso forzoso).
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La moneta bancaria
Moneta bancaria o moneta fiduciaria
mentre la moneta legale è una passività dellabanca centrale la moneta bancaria è undebito vero e proprio dell’emittente –la bancadi deposito-.Tale debito ha natura fiduciarianel senso che coinvolge la reputazione dellebanche debitrici.
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La moneta bancaria in concreto
La moneta costituisce un aggregato ampi che comprendeattività
finanziarie che si distinguono per:
- grado di liquidità(M1, M2, M3) - costo-opportunità della liquidità
Circolante conti correnti depositi a titoli titoli immobili risparmio obbligazionari azionari
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Gli aggregati monetari
M1 = circolante e depositi in conto correnteM2 = M1+depositi fino a 2 anni+depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesiM3 = M2 + pronti c/termine+quote di fondi comuni monetari + titoli di mercato monetario + obbligazioni con scadenza fino a due anni.
Le loro caratteristiche di liquidità si fondano sulla: liquidità naturale o sulla: liquidità artificiale
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Funzioni della moneta
Mezzo di scambio
Unità di conto
Riserva di valore riguarda la moneta come attività finanziaria consente di trasferire valore. La moneta infatti è: - attività liquida per eccellenza - ha valore nominale certo
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Teoria quantitativa della moneta
Moneta usata per le transazioni.La moneta circola. È usata in diverse transazioni.
Identità:Moneta x Velocità = Prezzi x Numero di transazioni
M x V = P x T
V : velocità di circolazione della monetaT : transazioni economiche.
Transazione difficili da misurare
Reddito Y come approssimazione a TM x V = P x Y
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La domanda di moneta
Equazione quantitativa:relazione tra reddito Y e i saldi monetari reali M/P
V
Y
P
MPYMV =!=
K = 1/V otteniamo la funzione di domanda dimoneta:
kYPMD=)/(
Se V (e quindi k) è costante la domandaM/P cresce proporzionalmente alreddito
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Moneta, prezzi e inflazione
Teoria classica. Il reddito dipende da: Tecnologia (funzione di produzione) Fattori produttivi (K e L) Ma non dalla moneta.
Effetti dell’offerta di moneta?Se V (e k) è costanteun aumento di M induce un
aumento di P.
kYPMD=)/(
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ApprofondimentoVelocità di circolazione della moneta in Italia
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Teoria classica ed equazione quantitativaL’equazione quantitativa: M x V = P x Y può essere
scritta in forma percentuale:
Var % M + Var % V = Var % P + Var % Y
Nella teoria classica: Y dipende solo dai fattori produttivi e tecnologia. Se
non cambiano: Var % Y = 0 V si assume costante: Var % V = 0Quindi:
Var % M = Var % P
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Banca Centrale ed inflazione La Banca centrale controllando l’offerta di
moneta ha il controllo assoluto sul tassodi inflazione:
Offerta di moneta stabile=prezzi stabili Offerta di moneta crescente=prezzi in
aumento
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1000
10 000
100
10
1
0,1
Crescita dell’offerta di moneta % (scala log)0,1 1 10 100 1000 10 000
Nicaragua
AngolaBrasile
Bulgaria
Georgia
Kuwait
USAGiapponeGiapponeCanada
Germania
Oman
Rep. Dem. Congo
Analisi di un casoInflazione e crescita della moneta
Tasso di inflazione(scala log)
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Analisi di un casoInflazione e crescita della moneta
0 2 4 6
Tasso di crescita offerta di moneta %
8 10 12
8
6
4
2
0
- 2
- 4
1970s1910s
1940s1980s
1960s1950s1990s
1930s1920s
1870s
1890s1880s
1900s
Tasso diinflazione
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ApprofondimentoMoneta e prezzi in Italia nel lungo periodo
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ApprofondimentoVelocità di circolazione ed inflazione in Italia nel lungo periodo
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Moneta e inflazione
L’offerta di moneta non domandata provocainflazione.
Perché i governi offrono moneta?
Possono avere interesse a creare inflazione?
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Il signoraggioIl governo finanzia G: Tassazione T Debito Emettendo moneta.
Le rendite ottenute stampando moneta:
signoraggio
Se l’offerta di moneta supera la domanda:
inflazione
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Il signoraggio
L’inflazione rende meno costoso ripagarei debiti pubblici (definiti in termininominali e non reali).
Il signoraggio trasferisce risorse dallefamiglie allo Stato come una tassa.
È una tassa da inflazione perché riduce ilpotere di acquisto (e la ricchezza reale) ditutti coloro che detengono moneta.
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Il signoraggio
Stati Uniti: signoraggio 3% delle entrate delloStato.
Italia: fino al 10% in passato
Le entrate dello Stato molto elevate nel casodi ... iperinflazione.
Analisi di un caso: L’inflazione negli Stati Uniti nel 1775: “Notworth a continental”
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ApprofondimentoIl signoraggio totale come % del PIL (media 1979-1981)
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Inflazione e tassi di interesseTasso di interesse nominale e reale
La remunerazione nominale ai fondi mutuabili è iltasso di interesse nominale: i
Il tasso di interesse reale r misura i rendimenti deifondi mutuabili in termini reali.
Dato il tasso nominale il tasso di interesse realedipende dall’inflazione:
!"= ir
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Inflazione e tassi di interesseEffetto di Fisher
Equazione di Fisher: !+= ri
Il tasso nominale aumenta conremunerazione reale dei capitalidi prestito (r) o a seguitodell’inflazione.
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La teoria quantitativa della moneta e l’equazionedi Fisher implicano:
La moneta porta inflazione:
Var % M = Var % P = πL’inflazione aumenta i tassi nominali:
i = r + π = r + Var % MTassi di interesse nominali e inflazione sono legati
uno a uno:
Inflazione e tassi di interesseEffetto di Fisher
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Analisi di un casoInflazione e tassi di interesse nominali: Stati Uniti
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Analisi di un casoInflazione e tassi di Interesse nominali: Italia
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Analisi di un casoInflazione e tassi di interesse nominali
Tasso di inflazione (% scala log)
100
10
11 10 100 1000
KenyaKazakhstan
Armenia
Nigeria
Uruguay
U. K.
U. S.
Singapore
GermaniaGiappone
FranciaItalia
Tasso diinteressenominale(scala log)
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Le aspettativeTassi effettivi e tassi attesi
Debitori e creditori fissano il tasso di interessenominale sulla base delle aspettative di inflazione.
Tasso di interesse reale ex-ante: inflazione attesa πe
Tasso di interesse reale ex-post: inflazione realizzataπ
Effetto di Fisher: i = r + πe
Analisi di un caso: Tassi nominali e inflazione nella regola aurea.
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La domanda di monetaTeoria delle preferenze per la liquidità
Teoria quantitativa: la domanda di monetadipende da Y)
Detenere moneta ha un costo-opportunità:Interesse reale r su investimenti alternativi.
Potere di acquisto di M cala con π
Costo-opportunità: tasso di interessenominale = tasso reale + inflazione attesa:
r-(- πe ) = r + πe
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La domanda di monetaTassi di interesse nominale e reddito
Teoria delle preferenze per laliquidità:
La domanda di moneta:
Cresce con il reddito Y Decresce con il tasso di interesse
nominale: i
) , ()/( YiLPMD=
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La domanda di monetaTassi di interesse reale, inflazione attesa e reddito
La scelta tra moneta e fondi mutuabili dipende da:
),()/( YrLPMeD !+=
Le famiglie riducono la domanda di moneta se ilreddito cala, se il tasso di interesse reale cresce ese l’inflazione attesa cresce.
eri !+=
La domanda di saldi monetari reali è data da:
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Mercato della moneta
L’offerta di moneta nominale M ècontrollata dalla banca centrale e quindi èuna variabile esogena
La domanda di saldi monetari reali dipende:
o Reddito Y (che è esogeno),o Tasso di interesse reale r. Determinato sul
mercato dei fondi mutuabili (quindi in questomodello è esogeno)
o Aspettative di inflazione.
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Equilibrio
),()/( YrLPMe!+=
Il mercato della moneta è in equilibrio:
Offerta di saldi =monetari reali
Domanda di saldimonetari reali
I prezzi P cambiano endogenamente fino aquando la domanda e l’offerta di saldimonetari reali sono uguali
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Equilibrio sul mercato della monetaUn aumento dell’offerta di moneta
Aumento dell’offerta di moneta M. Qual è l’effetto?
Supponiamo che πe non cambi. La domandadi moneta non cambia. Poiché M aumentaanche P deve aumentare.
Come nella teoria quantitativa un aumento diM genera inflazione.
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Ma l’inflazione attesa non è costante. I consumatoriosservano l’aumento di M e sanno che i prezziaumenteranno.
Allora πe cresce, i cresce e la domanda di monetaL(i,Y), cala.
Poiché l’offerta cresce e la domanda cala, iprezzi dovranno crescere ancora di più chenella teoria quantitativa.
Equilibrio sul mercato della monetaUn aumento dell’offerta di moneta
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Equilibrio sul mercato della monetaUn aumento dell’offerta di moneta
Offerta di moneta
Domanda di moneta
Livello dei prezzi
Tasso di inflazione
Tasso di interessenominale
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P dipende da πe ?
Se la banca centrale annuncia un futuroaumento dell’offerta di moneta nonatteso da parte degli individui.
Individui razionali si aspettano inflazioneattesa superiore:
πe cresce quindi i cresce.
Equilibrio sul mercato della monetaUn aumento dell’offerta di moneta
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Detenere moneta è più costoso e la domanda diliquidità L(i,Y) diminuisce ma M non èancora cambiato.
In equilibrio:Poiché πe ↑, L(i,Y) ↓ quindi P ↑
),()/( YrLPMe!+=
Le aspettative di inflazione si autorealizzano
Equilibrio sul mercato della monetaIl ruolo delle aspettative
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I costi sociali dell’inflazione
L’inflazione riduce il benessere riducendo il potered’acquisto dei salari.
Questo argomento non è corretto se tutti i prezzi(compresi i salari) sono liberi di aggiustarsi.
Teoria classica: salario reale = produttivitàL’inflazione è neutrale come un
cambiamento di unità di misura.
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Salari reali e inflazione (Stati Uniti)
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
1964 1968 1972 1976 1980 1984 1988 1992 1996 2000
Dol
lari
0
25
50
75
100
125
150
175
200
225
250
IPC
(198
3=10
0)
IPC Indice dei prezzi al consumo
Salari reali (prezzi 2001)
Salarinominali
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I costi sociali dell’inflazione
L’inflazione comporta costi sia quandoè perfettamente anticipata:
inflazione attesa
sia quando non è stata correttamenteprevista:
inflazione inattesa
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I costi sociali dell’inflazioneI costi dell’inflazione attesa
Costo del consumo delle suole Costinecessari per ridurre la quantità di monetadetenuta al fine di evitare la tassa da inflazione
↑π ⇒ ↑i ⇒ ↓ L(i,Y)
La velocità di circolazione della moneta deveaumentare e così il numero di prelievi in banca (ei costi di transazione).
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Costi di stampa del menùAssociati ai cambiamenti di prezzi (costi reali).
Costi psicologici e di programmazionePer i cambiamenti continui delle unità di misura e
perché rendono difficile il confronto di valori inperiodi diversi
I costi sociali dell’inflazioneI costi dell’inflazione attesa
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Distorsioni fiscali. Alcune tasse (come quelle suicapital gain) non tengono conto dell’inflazione
1/1/2004: comprate azioni per 5000 euro12/31/2004: vendute le azioni per 6000 euro,
con un guadagno nominale di 1000 euro(20%).
π = 20% nel 2004 e guadagno reale è pari a 0
I capital gain vengono pagati sui 1000 euro diguadagno nominale.
I costi sociali dell’inflazioneI costi dell’inflazione attesa
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Distorsioni di prezzi relativi
Le imprese cambiano i prezzi a intervalli regolarima non in modo sincronizzato. Quindi i prezzirelativi dei beni variano e anche le scelte deiconsumatori che riallocano la spesa tra benidiversi.
I costi sociali dell’inflazioneI costi dell’inflazione attesa
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Ridistribuzione del potere di acquistoo Contratti non indicizzati.
o Se π è diversa da πe qualcuno ci rimette e altri ciguadagnano. Esempio: contratti di prestito
o Se π > πe, allora (i − π) < (i − πe)e il reddito reale è trasferito dai creditori aidebitori
o Se π < πe, allora è vero il contrario.
I costi sociali dell’inflazioneI costi dell’inflazione inattesa
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Aumento dell’incertezza
È tanto maggiore quanto π è elevata:
o Scelte economiche più difficilio Ridistribuzioni tra diversi agenti più frequentio Costi di indicizzazione dei contrattio Riduzione delle rendite (esempio: pensionati)
I costi sociali dell’inflazioneI costi dell’inflazione inattesa
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I costi sociali dell’inflazioneUn beneficio dell’inflazione (moderata)?
Permette di ridurre i salari reali nel caso in cui sianecessario.
Nella realtà ridurre i salari può risultare difficilementre è possibile farlo in presenza di inflazione:
Se i salari nominali vengono aumentati menodell’inflazione.
In questo modo i salari reali calano.
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Iperinflazione
Se π ≥ 50% al mese: iperinflazione
Tutti i costi dell’inflazione aumentanoesponenzialmente con iperinflazione
Inoltre: la moneta perde le sue funzioni
Riemerge il baratto o l’uso di valuta estera
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Iperinflazione
Se π ≥ 50% al mese:
Quasi 1% al giorno
Il livello dei prezzi si moltiplica per 100in un anno
… e per 2 000 000 in tre anni.
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Le cause delle iperinflazioni
Quando la banca centrale stampa moneta il livellodei prezzi aumenta.
Se l’aumento dell’offerta di moneta èsufficientemente elevato il risultato èl’iperinflazione.
Iperinflazione: enorme aumento dell’offerta dimoneta.
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IperinflazionePerché?
Cosa può spingere un governo a creare tantamoneta al punto da annullarne il valore?
Il governo non è più in grado di emettere nuovodebito e non riesce a tassare a sufficienza.
Può affidarsi al signoraggio. Forme estreme di signoraggio portano a episodi
iperinflazionistici
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In teoria la soluzione è: smettere di stamparemoneta
In realtà è necessario risolvere il problema allaradice: il bilancio pubblico
Politica fiscale restrittiva: costosa per l’economia (vedi seconda parte del
libro). difficile: le tasse sono nominali ma in presenza di
iperinflazione le entrate tributarie sono annullate(definite su redditi che perdono velocementevalore)
IperinflazioneCome fermarla?
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Analisi di un casoL’iperinflazione in Germania tra le due guerre
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Analisi di un casoL’iperinflazione in Germania tra le due guerre
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Variabili reali misurate in unità fisiche:quantità e prezzi relativi
Quantità di beni e servizi.Salari reali: beni guadagnati in un’ora di
lavoro.Tasso di interesse reale: beni ottenibili in
futuro prestando una unità di bene oggi.
Variabili reali
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Variabili nominali: misurate in unità dimoneta.
Salari nominali: euro per ora di lavoro.Tassi di interesse nominali: euro ottenibili
in futuro prestando un euro oggi.Prezzo: euro necessari per comprare un
bene o servizio.
Variabili nominali
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Separazione teorica di variabili nominali e realinei modelli classici:
Le variabili nominali non hanno effetti sullevariabili reali.
Neutralità della moneta : L’offerta di monetanon influisce sulle variabili reali.
Nella realtà la moneta è neutrale ... nel lungo periodo.
Dicotomia classica
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In sintesiTasso di interesse nominale
È pari al tasso di interesse reale + il tasso diinflazione
L’effetto di Fisher: il tasso di interesse cresce comel’inflazione attesa
Rappresenta il costo-opportunità di deteneremoneta anziché altre attività remunerative
Domanda di moneta Dipende dal reddito nella teoria quantitativa In generale può dipendere anche dal tasso di
interesse nominale Se questo è vero variazioni nell’inflazione attesa
hanno effetti sul livello corrente dei prezzi
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In sintesiCosto dell’inflazioneo Inflazione attesa Costo del consumo delle suole, costi di
stampa del menù, tassazione e distorsione dei prezzi relativi,valutazioni economiche più difficoltose
o Inflazione inattesa. Tutto quelli di cui sopra e il trasferimentodi potere d’acquisto tra diversi agenti economici (creditori edebitori).
Iperinflazionio Causate dalla rapida crescita dell’offerta di moneta indotta
dal governo (e attuata dalla banca centrale).o Al fine di finanziare i deficit pubblici (senza il ricorso a
ulteriore debito e tassazione fiscale vera e propria).o Per fermarla sono necessarie riforme fiscali per eliminare il
bisogno del governo di stampare moneta.
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Dicotomia classica Nella teoria classica la moneta è neutrale e non
ha effetti reali. Quindi possiamo studiare come le variabili reali
sono determinate con riferimento alle variabilinominali.
L’equilibrio del mercato della moneta determina ilivelli dei prezzi e tutte le variabili nominali.
Molti economisti ritengono che la neutralità dellamoneta sia una approssimazione ragionevole nellungo periodo.
In sintesi
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La teoria delle preferenze per la liquidità
L’offerta di saldi monetarireali è esogene P
M
P
MO
=!"
#$%
&
La domanda di saldi monetari reali: decresce con il tasso di interesse
che rappresenta il costo-opportunità di detenere moneta.
cresce con il reddito che aumenta ilnumero di transazioni economiche.
In equilibrio domanda e offertasono uguali: !
"
#$%
&=
'
rLP
M
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#$%
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"
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& +'
YrLP
MD
,
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r
M/P
Una riduzione dell’offerta di moneta
Tasso di interesse
Domanda, L(r)
PM /1
PM /2
r1
r2
Una riduzione dell’offerta dimoneta porta a un eccessodi domanda.
Gli individui sono disposti arinunciare a interessimaggiori pur di detenereliquidità.
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r
Saldi monetari reali, M/P
Tasso di interesse
Domanda, L(r):
PM /
Tasso di interesse di equilibrio
Offerta saldi reali:P
M
P
MO
=!"
#$%
&
!"
#$%
&=!
"
#$%
& +'
YrLP
MD
,
La teoria delle preferenze per la liquidità
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Analisi di un caso
La stretta monetaria di Volcker
Nel 1979 l’inflazione americana è π > 10%
Paul Volcker Presidente della FED annuncia unapolitica monetaria deflazionistica.
Da agosto 1979 ad aprile 1980la FED riduce M/P dell’8,0%
Nel 1983 l’inflazione è pari a: π = 3,7%
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Tassi di interesse e offerta di monetaPredizioni teoricheTeoria quantitativa, effetto di Fisher (teoria classica):
I prezzi sono flessibili
La riduzione dell’inflazione riduce i tassi di interesse
Δi < 0
Teoria della preferenza per la liquidità (teoria keynesiana):
I prezzi sono fissi nel breve periodo
Lo spostamento della curva di offerta di moneta porta aun aumento del tasso di interesse.
Δi > 0
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Tassi di interesse e offerta di monetaLa stretta monetaria di Volcker
Nel breve periodo i tassi di interesse sono cresciuti (comeprevisto dalla teoria keynesiana) mentre nel lungo periodosono diminuiti (come previsto dalla teoria classica).
Tasso di interesse nominale
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
1979 1980 1981 1982 1983 Anno
Capitolo 4: Moneta e inflazioneMankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004
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La costruzione della curva LMIl mercato dei saldi monetari reali
r
YY1 Y2
LM
r1
(b) La curva LM
r
M/P
(a) Mercato dei saldi monetari reali
L( r,Y1)
r2
L( r,Y2)
PM /
La LM è la relazione tra r e Y che garantisce l’equilibrio sulmercato dei saldi monetari reali.
Un aumento del reddito aumenta la domanda di liquidità. L’eccessodi domanda porta a un aumento del tasso di interesse.
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La curva LMUna interpretazione economica
La curva LM ha pendenza positiva. Un aumento del reddito aumenta la domanda di
moneta. Poiché l’offerta di saldi monetari reali è fissa (sia
M sia P non sono cambiati), esiste eccesso didomanda di moneta nel mercato dato il tasso diinteresse iniziale.
Il tasso di interesse deve aumentare perristabilire l’equilibrio sul mercato dei saldimonetari reali.
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r
YY1
LM1
r1
(b) La curva LM
r
M/P
(a) Mercato dei saldi monetari reali
L(r,Y1)
r2
PM /1
PM /2
LM2
La curva LM. La politica monetaria, M
Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di M.Un riduzione della moneta M sposta l’offerta verso sinistraPer ogni livello di Y, il mercato dei saldi monetari è in equilibrio solo se iltasso di interesse è superiore:
Quindi la curva LM si sposta verso l’alto
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In sintesi
La teoria delle preferenze per la liquidità Modello base per la determinazione del tasso di interesse. L’offerta di moneta M e i prezzi sono esogeni. Un aumento dell’offerta di moneta riduce il tasso di
interesse.
La curva LM Deriva dalla teoria delle preferenze per la liquidità in
cui la domanda di moneta dipende positivamente dalreddito.
Combinazioni di r e Y che uguagliano la domanda el’offerta di saldi monetari reali.