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BACALOV, ACCLAMATO DA UN PUBBLICO ENTUSIASTA
Scritto da Laura CastellanetaSabato 26 Marzo 2011 08:09
“Mozart Vs Mozart” ha dato prestigio, ancora una volta, al
palcoscenico del Teatro SantaLucia di Gioia del Colle, che lunedì21
marzo ,per la Stagione Concertistica “Eventi Musicali 2011”, ha
ospitato il rinomato pianista argentino Edoardo Hubert e il premio
Oscar Luis Bacalov, accompagnatidall’Orchestra ICO della Magna
Grecia, diretta dal M° Piero Romano.
Hubert, noto per la sua collaborazione con la grande pianista
Martha Argerich, attacca con ilConcerto per pianoforte e
orchestran.21 Kv 467 in do maggiore, caratterizzato dal virtuosismo
concesso al
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BACALOV, ACCLAMATO DA UN PUBBLICO ENTUSIASTA
Scritto da Laura CastellanetaSabato 26 Marzo 2011 08:09
pianoforte che si cimenta in variazioni ricche di colpi di
scena, peculiarità delle composizioni diMozart, volte al
coinvolgimento di un pubblico rapito dall’alternanza tra il solista
e la corpositàdell’orchestra. Hubert sceglie di aggiungere, ad un
concerto già elaborato nella sua scritturaoriginale, qualche
profumo di tango nellecadenze , con il fine ultimo diallontanarsi
parzialmente dallo stile mozartiano, lasciando spazio alle sue
origini argentine. Il concerto è strutturato in tre movimenti. Il
primo, Allegro Maestoso, concretizzal’interazione tra lo strumento
solista ed un orchestra ambiziosa; il secondo, Andante, introdotto
dal pizzicato degli archi segue in una melodia cantabile; e il
terzo ed ultimomovimento, Allegrovivace assai, conclude
brillantemente l’opera, strutturalmente sostenuta da un orchestra
al livello delleintenzioni con cui è stata id
eata. Nonostante le intenzioni di Hubert di cimentarsi nel
Minuetto Kv 1 in sol maggiore, la primacomposizione ufficiale di
Mozart avvenuta quando aveva appena cinque anni, si ritrova tra le
mani l’ultima opera del compositore, Adagio e Rondòper
glassharmonica Kv 617, eseguita al pianoforte, in questo caso, ma
scritta perglassarmonica, strumento raro ed inusuale in vetro che
produce un suono cristallino simile altintinnio prodotto dai
bicchieri sfregandoli l’uno contro l’altro.
Edoardo Hubert, lasciandosi rapire dalla sua travolgente
passione per la musica, rimane adoc chi chiusiper tutta la durata
dell’esecuzione, senza farsi contaminare da fattori che esulino
dalla fusione intimistica di chi vive la musicavisceralmente.
Uscendo di scena diventa protagonista assoluta l’Orchestra della
Magna Grecia con laSinfonia n.40 in sol minore Kv 550, diventata
cerebralmente nota nell’immaginario collettivo,anche per i non
intenditori, grazie allo stile puro delle modulazioni che la ca
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BACALOV, ACCLAMATO DA UN PUBBLICO ENTUSIASTA
Scritto da Laura CastellanetaSabato 26 Marzo 2011 08:09
ratterizzano. Terminato l’omaggio a Mozart si cambia registro,
giungendo così al momento più atteso ditutta la serata: l’ingresso
dell’Oscar LuisBacalov . Il pudore di ungrande maestro che si
cimenta nelle sue produzioni, accompagnato solo da un orchestra
d’archi, cominciando da “Baires Suite”, un vero e proprio inno al
pianoforte, diviso in tre tempi,scaturito da un viaggio in
argentina; e “Astoriando”, un’altra sua creazione. Dopo i primi due
brani sceglie di muovere le corde nazionalistiche e patriottic
he attraverso la musica di Astor Piazzolla, compositore e
virtuoso argentino di bandoneòn.Parliamo del principale esponente
del tango moderno, da lui ammantato di raffinata sensualità
eappassionato struggimento, che ha saputo muoversi musicalmente sia
nel mondo della musicaclassica, sia in quello della musica popolare
generando in tal modo il tango sinfonico. Bacalov dal suo
repertorio sceglie Oblivion, un brano magico, incredibilmente
evocativo,che sembra restituire alla memoria ricordi sbiaditi,
emozioni, sguardi, incontri. “è un pensierotriste che si
balla”,
originale per la mescolanza di nostalgia, frivolezza e dramma,
elementi che hanno contribuitoall’universalizzazione del tango.
Sempre di Piazzolla, irrompe con “Libertango”, un tangoseduttivo e
coinvolgente, complesso ma interpretato con maestria dal piano di
Bacalov,impreziosito dal virtuosismo del primo violino, viola e
violoncello. Nell’illusione che il concerto si concludesse su
queste note, ecco rientrare Bacalov, acclamato dal plauso di un
pubblico chenon smette di battere le manicon la
stessa intensità fino alla certezza che le sue dita scivolino
ancora una volta su quel pianoforte. Questa volta non sono solo le
corde degli strumenti a vibrare, ma anche quelle emozionali di noi
ascoltatori, legati instancabilmente ad un brano che
sposaperfettamente la concezione di musica come poesia che si
divincola in rapporto ai versi di PabloNeruda nel film “Il
Postino”. La colonna sonora di Luis Bacalov vinse nel 1996 il
Premio Oscar, e questo è uno dei casi in cui, diceva il poeta
cileno, in musica, come in poesia, “non si puòdire ciò che si è
letto con parole diverse da quelle che sono state usate, quando la
spieghi unapoesia, diventa banale, e meglio di ogni spiegazione è
l'esperi
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BACALOV, ACCLAMATO DA UN PUBBLICO ENTUSIASTA
Scritto da Laura CastellanetaSabato 26 Marzo 2011 08:09
enza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un
animo predisposto acomprenderla”. Con la composizione di Bacalov
l’interlocutore si lascia coinvolgere apieno , e la riuscita
clamorosa deriva dal fatto che la musica non è di chi
lascrive-suona, ma anche di chi la ascolta riuscendone a farne un
uso completamente personale. Segue una dedica a Carlos Garde,
cantante e compositore argentino con l’esecuzione di“El dia que me
quieras” ; e in ultimo “El choclo”,composto da Angel Gregorio
Villoldo, un tango irriverente e accattivante
che racchiude in sé la sua vera essenza. Una scelta di grande
qualità artistica vagliata dagli organizzatori del Teatro Santa
Lucia,che in questa occasione, dopo il successo popolare di Samuele
Bersani, non hanno fatto il tutto esaurito, nonostante l’importanza
dell’evento. Questo deficit però, nonè di loro competenza, bensì di
quanti preferiscono rimanere in superficie, piuttosto che
scavareper vedere quanto di più sublime possa coesistere in
profondità. Un sentito grazie lo rivolgiamo ad Angela Scaramazza
per aver messo a disposizione dellanostra Redazione i suoi
suggestivi scatti.
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