Podere Forte Ha qualcosa di grande in corso dal 2016 L’azienda vinicola Podere Forte e i vigne biologici circostan, così come i giardini botanici, sono ormai storia, una storia meravigliosamente bella, unica e situata a sud di Siena e pochi chilometri a sud-est di Montalcino, nella parte meridionale della Toscana. Samo parlando di uno dei vigne più belli d’Italia? Vogliamo discutere della categoria “migliori vini d’Italia”? Sissignore, è esaamente quello che vogliamo fare! di ANDERS ENQUIST Foto di ERIK DAHLSTRÖM Livets Goda ha un lungo e inevitabile amore per questa fantasca azienda vinicola e voi che ci seguite fedelmente già sapete tuo, poiché visiamo regolarmente il produore. Ma c’è sempre qualcosa che cambia, quindi facciamo innanzituo qualche cenno alle dimensioni. In totale, l'intera proprietà è costuita da oltre 230 eari. Di ques, 11,5 eari di vigne di produzione con un totale di 21 eari di piantagione. L'obievo è raggiungere i 30 eari di vigne di produzione, e nel 2016 sono sta pianta altri sei eari di un vigneto da 10 eari in allesmento, di cui 3,5 dedica all’uva bianca Greco di Tufo. Podere Forte dispone inoltre di un earo di Pinot Neto in produzione e nel 2016 sono sta acquista altri cinque eari di vigne con esposizione a nord-est, nei quali verrà piantata l’uva. COM’È STATO IL CLIMA PER PODERE FORTE negli ulmi anni? Sì, se avete leo l’arcolo di Ornella in questo numero avete un’idea, anche se naturalmente vi sono delle differenze tra le varie località. Il 2017, come per la maggior parte delle case vinicole in Italia, è stata un'annata difficile per Podere Forte, con estrema siccità e temperature costantemente elevate per tu i mesi esvi. Crisan Caaneo, il vinificatore di Podere Forte, sosene tuavia di provare una sensazione posiva per l’annata in quesone. La vendemmia è iniziata presssimo, addiriura il 4 agosto per il Pinot Nero. Successivamente le uve bianche, Merlot e Cabernet Franc, sono state vendemmiate 16 giorni in ancipo rispeo alla norma. La quantà è stata inferiore rispeo al 2016, ma non scarsa come nel 2014, quando ad esempio 4500 boglie di vino Petruccino sono state prodoe, contro le 20.000 del 2016. Il 2016 è stato peraltro una buona annata per l’azienda. L’inverno è stato più caldo del solito, in parcolare verso la fine. La primavera è trascorsa senza problemi, non sono sta riscontra episodi di gelo se non in alcune zone del vigneto di Pinot, e la fioritura è avvenuta normalmente in maggio. L’estate è stata calda ma non caldissima, anche se caraerizzata da un lungo periodo di siccità. Sul 2015 non resta molto da aggiungere a quanto già specificato negli arcoli preceden di questo blocco. È trascorso senza grandi sorprese e i vini di Podere Forte ne sono risulta molto stabili e caraerizza da un forte aroma fruato. SE DIAMO UN BREVE SGUARDO ALLA VINIFICAZIONE, possiamo riscontrare che il 2016 è stata la prima annata nella quale Podere Forte ha ulizzato sia bo sia contenitori in calcestruzzo per la miscelazione finale, e l’azienda dispone oggi di see contenitori di calcestruzzo da 25 e 22 eolitri. La fermentazione avviene inoltre per una durata di 30 giorni in bo e serbatoi in acciaio e il 50% dei vini ha subito la fermentazione malolaca per più di un anno. Normalmente la durata è inferiore all’anno. Vi è inoltre a disposizione un certo numero di nuove bo, circa il 50%, e vengono ulizza barrique, barili da 500 litri. Crisan sosene che sarebbe preferibile smeere di ulizzare i serbatoi in acciaio nel processo di fermentazione e lasciare avvenire quest’ulmo completamente in boe, con successivo trasferimento in contenitori di calcestruzzo, barrique e infine in boglia. Secondo la sua opinione, questo non cambierà il caraere dei vini, ma contribuirà a produrre vini più “rotondi” già dalle prime fasi di produzione, senza perdita di longevità del vino stesso, che può dunque essere immesso sul mercato dopo un periodo di riposo post-imbogliamento in azienda più breve. Vi è inoltre una cerficazione biodinamica già dal 2015, ma in azienda si è sempre lavorato organicamente. “I clien sono conten se abbiamo una cerficazione biodinamica, ma in realtà abbiamo sempre lavorato così”, dichiara Crisan.