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MASSIMO TAGGIASCO U na cosa è certa: non è que- sto il momento di mollare! In primo luogo, la matema- tica ancora non ci condanna ed un fortunato concorso di circo- stanze potrebbe persino permet- terci di raggiungere il primo po- sto. In ogni caso, prima dei play- off, bisogna assolutamente mi- gliorare la nostra posizione in classifica per evitare un’insidiosa trasferta nel primo turno a gara unica. La sfida con il Como diven- ta quindi importantissima, anche perché i lariani si giocano l’ultima chance di agganciare il quarto po- sto. Ci seguono con cinque lun- ghezze di distacco e non paiono certo in grande forma, ma sicura- mente non hanno abbandonato le speranze. Bisogna saper soffrire, perché questo è, da sempre, il no- stro destino. Molti sono i rimpian- ti: anche a Salò, dopo un primo tempo non certo esaltante, abbia- mo costruito gioco ed occasioni da gol, sprecandone alcune in maniera a dir poco incredibile. Un punto nelle ultime due gare: biso- gna reagire e, soprattutto, ritrova- re la via del gol. Abbiamo buttato al vento moltissimi punti ed il 2015 non è stato certo, fino ad ora, favorevole ai nostri colori. Le scel- te del mercato invernale non han- no garantito il salto di qualità che ci si aspettava e, probabilmente, a conti fatti, la squadra più di tanto non poteva dare. Per puntare alla promozione diretta sarebbe servi- to un organico più solido, ma non è questo il momento delle recri- minazioni. Anzi, dobbiamo rin- graziare tutti coloro che hanno contribuito a regalarci tante, splendide emozioni. Abbiamo an- cora tre partite da giocare e da vincere: forza ragazzi, siamo tutti con voi! Hurrà Grigi! QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno VII n. 9 24 apr. 2015 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 Bar Stadio dello La tua pausa caffè nel tempio del calcio Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00 Via V. Bellini ALESSANDRIA sotto la tribuna centrale del Moccagatta Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00 Via V. Bellini ALESSANDRIA sotto la tribuna centrale del Moccagatta LA LEGGENDA DELL’ORSO www.museogrigio.it ancora più ricco di contenuti I TABELLINI, LE STAGIONI, IL BLOG, LE BIOGRAFIE, la video gallery, LA RICCA GALLERIA FOTOGRAFICA dei CALCIATORI CHE HANNO FATTO GRANDE L’ALESSANDRIA CALCIO www.museogrigio.it DIVENTA ANCHE TU PROTAGONISTA DELLA STORIA DELL’ORSO. TUTTI ALLO STADIO hurra.grigi INTERNET www.hurragrigi.it ALL INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde hurra.grigi INTERNET www.hurragrigi.it ALL INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde Alessandria-Como Story vi aspetta alle pagine 8-9 www.museogrigio.it Dobbiamo crederci sempre!
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Alessandria-Como

Jul 21, 2016

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hurrà grigi

Crederci ancora!
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Page 1: Alessandria-Como

MASSIMO TAGGIASCO

Una cosa è certa: non è que-sto il momento di mollare!In primo luogo, la matema-

tica ancora non ci condanna edun fortunato concorso di circo-stanze potrebbe persino permet-terci di raggiungere il primo po-sto. In ogni caso, prima dei play-off, bisogna assolutamente mi-

gliorare la nostra posizione inclassifica per evitare un’insidiosatrasferta nel primo turno a garaunica. La sfida con il Como diven-ta quindi importantissima, ancheperché i lariani si giocano l’ultimachance di agganciare il quarto po-sto. Ci seguono con cinque lun-ghezze di distacco e non paionocerto in grande forma, ma sicura-mente non hanno abbandonato le

speranze. Bisogna saper soffrire,perché questo è, da sempre, il no-stro destino. Molti sono i rimpian-ti: anche a Salò, dopo un primotempo non certo esaltante, abbia-mo costruito gioco ed occasionida gol, sprecandone alcune inmaniera a dir poco incredibile. Unpunto nelle ultime due gare: biso-gna reagire e, soprattutto, ritrova-re la via del gol. Abbiamo buttatoal vento moltissimi punti ed il2015 non è stato certo, fino ad ora,favorevole ai nostri colori. Le scel-te del mercato invernale non han-no garantito il salto di qualità checi si aspettava e, probabilmente, aconti fatti, la squadra più di tantonon poteva dare. Per puntare allapromozione diretta sarebbe servi-to un organico più solido, ma nonè questo il momento delle recri-minazioni. Anzi, dobbiamo rin-graziare tutti coloro che hannocontribuito a regalarci tante,splendide emozioni. Abbiamo an-cora tre partite da giocare e davincere: forza ragazzi, siamo tutticon voi! Hurrà Grigi!

QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno VII n. 9 • 24 apr. 2015

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Alessandria-Como Story

vi aspetta alle pagine 8-9www.museogrigio.it

Dobbiamo crederci sempre!

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HURRÀ GRIGI2 anno VII n. 9

L’INTERVISTA a Sivio Bolloli (Radio Voce Spazio)

Ci voleva un direttore d’orchestraMa è stata creata un’ottima baseSilvio, abbiamo perso in casa

col Monza e non siamo riu-sciti a vincere a Salò: dob-

biamo aspettarci un altro cam-pionato in Terza Categoria?

«Vuoi che faccia il calcolo delleprobabilità?»

Esattamente.«Allo stato dell’arte, direi che le

possibilità di vedere i Grigi in SerieB l’anno prossimo, ora come ora,sono molto basse.»

Motivami questa affermazionenegativa!

«Non è negativa, è realistica enasce da una serie di considerazio-ni.»

La prima?«Ai punti, siamo la quarta forza

del campionato, a meno sette dalNovara (che ne ha avuti otto di pe-nalizzazione), a meno quattro dalBassano e a meno due dal Pavia (acui ne è stato tolto uno).»

La seconda?«Che mancano tre partite alla fi-

ne della regular season, nessunadelle quali si preannuncia facile.»

La terza?«Che, su otto squadre destinate

ai play-off ne passerà solo una, eavremo a che fare con compagini,almeno sulla carta, con qualcosain più.»

E l’ultima?«Che i Grigi non stanno attraver-

sando un momento brillante.»Qualcuno sostiene che siamo

sulle ginocchia, tu sei d’accordo?«Non sono in grado di effettuare

una valutazione approfondita dalpunto di vista della conduzioneatletica, ma credo che comunque iproblemi dell’Alessandria siano al-tri.»

Quali?

«L’Alessandria di quest’anno èuna squadra con molti ottimi gio-catori, alcuni dei quali con allespalle diversi campionati in SerieB, ma non è completa da un puntodi vista strutturale.»

Cosa manca di più a tuo avviso?«Il vero punto debole, secondo

me, sta a centrocampo e lo si è vi-sto anche nelle ultime partite: sot-to questo profilo, per quanto Obo-do sia migliorato e lanci molto dipiù in profondità, si sente la man-canza di un direttore d’orchestrache sappia dettare i tempi e, maga-ri, lanciare le punte. Inoltre, pro-prio nelle ultime partite, si è assi-stito al movimento degli attaccantitroppo lontano dalla porta e impe-gnati a fare cerniera col centro-

campo, rendendo, però, la squadrapoco incisiva in avanti. Inoltre, hola sensazione che il centrocampo,soprattutto quando manca Meza-villa, faccia un po’ fatica a fare fil-tro sulle incursioni degli avversari,così mettendo in difficoltà i difen-sori che si trovano talora costrettiad usare le maniere forti e a finiresul taccuino dell’arbitro.»

La sterilità in attacco sta co-minciando a pesare su Di Masi inprima persona per come è statogestito il caso Guazzo...

«Non voglio giudicare la gestionedel caso Guazzo anzitutto perchénon ne conosco i dettagli, peròposso dirti che non ho trovato deltutto logico cercare di colmarne ilvuoto con due elementi come Iun-

co e Germinale, il primo dei qualinon gioca certo da prima puntamentre il secondo ha fatto più chealtro panchina. Col senno di poimi viene da dire: passi per Iunco(che ha anche ottimi piedi), maGerminale ci serviva proprio?»

Si può dire, per concludere, chei Grigi abbiano fallito?

«No, innanzitutto perché il cam-pionato non è ancora finito e poiperché sono comunque arrivati ot-timi giocatori ed è stata allestitauna squadra d’alta classifica. Di-ciamo, però, che qualche cosa darivedere quest’estate ci sarà sicura-mente (e questo a prescindere dal-l’esito del torneo), magari uscendodai soliti giochi delle parti secondocui certi dirigenti sbagliano tutto ecerti altri fanno tutto bene, recupe-rando una visione più lucida edobiettiva.»

SQUADRE PT G V N S GF GS +/-

CLASSIFICA

1ª Promozione. Dalla 2ª alla 4ª: spareggio promozione. Dalla16ª alla 19ª: spareggio retrocessione. 20ª: retrocessione.Nel caso in cui due (o più) squadre abbiano lo stesso numero dipunti, le seguenti norme decideranno l’ordine: 1. Scontri direttitra le due squadre in questione; 1a. Punti totali; 1b. Differenzareti; 1c. Reti segnate; 2. Differenza reti; 3. Reti segnate

1 BASSANO VIRTUS 67 35 19 10 6 52 35 17

2 PAVIA (-1) 64 35 18 11 6 54 37 17

3 ALESSANDRIA 63 35 17 12 6 50 29 21

4 NOVARA (-8) 62 35 20 10 5 55 29 26

5 COMO 58 35 17 7 11 43 33 10

6 FERALPISALÒ 50 35 12 14 9 39 38 1

7 REAL VICENZA 48 35 11 15 9 42 36 6

8 CREMONESE 46 35 11 13 11 40 40 0

9 AREZZO 46 35 11 13 11 32 31 1

10 UN. VENEZIA (-1) 45 35 13 9 13 44 39 5

11 SÜDTIROL 44 35 11 11 13 35 35 0

12 MANTOVA (-3) 43 35 13 7 15 35 31 4

13 TORRES 43 35 10 13 12 32 35 -3

14 GIANA ERMINIO 42 35 11 9 15 30 35 -5

15 RENATE 41 35 10 11 14 33 47 -14

16 MONZA (-6) 38 35 11 11 13 34 33 1

17 LUMEZZANE 32 35 7 11 17 30 47 -17

18 PORDENONE 30 35 8 6 21 28 51 -23

19 ALBINOLEFFE 29 35 6 11 18 25 48 -23

20 PRO PATRIA (-1) 29 35 6 12 17 37 61 -24

35ª GIORNATA RISULTATI

RENATE PRO PATRIA 1-1

ALBINOLEFFE TORRES 0-1

SÜDTIROL MANTOVA 0-1

FERALPISALÒ ALESSANDRIA 0-0

CREMONESE LUMEZZANE 1-1

UNIONE VENEZIA PAVIA 1-1

COMO AREZZO 1-1

REAL VICENZA BASSANO VIRTUS 0-1

MONZA PORDENONE 1-0

NOVARA GIANA ERMINIO 2-0

36ª GIORNATA 25 aprile 2015 - h. 14.30

GIANA ERMINIO FERALPISALÒ

PORDENONE NOVARA

MANTOVA REAL VICENZA

PRO PATRIA CREMONESE

ALESSANDRIA COMO

AREZZO MONZA

LUMEZZANE ALBINOLEFFE

BASSANO VIRTUS RENATE

PAVIA SÜDTIROL

TORRES UNIONE VENEZIA

37ª GIORNATA 1 maggio 2015 - h. 15

COMO PAVIA

REAL VICENZA PORDENONE

NOVARA AREZZO

ALBINOLEFFE MANTOVA

UNIONE VENEZIA PRO PATRIA

CREMONESE TORRES

FERALPISALÒ LUMEZZANE

MONZA BASSANO VIRTUS

RENATE ALESSANDRIAStadio Città di Meda - Meda (MB)

SÜDTIROL GIANA ERMINIO

MARCATORISalvatore BRUNO (Real Vicenza) Reti 16

Pablo GONZALEZ (Novara) 15

Andrea FERRETTI (Pavia) 15

Matteo MOMENTÈ (Albinoleffe) 14

Pasquale MAIORINO (Torres) 14

Andrea BRIGHENTI (Cremonese) 14

Stefano PIETRIBIASI (Bassano Virtus) 13

Felice EVACUO (Novara) 13

Manuel FISCHNALLER (Südtirol) 12

Simone CORAZZA (Novara) 11

Matteo SERAFINI (Pro Patria) 10

Per ricevere i pdf di Hurrà Grigi gratis in anteprima basta inviare una mail a: [email protected],ma l’edizione on-line del giornale si può già sfogliare on-line sulla nostra pagina Facebook due giorni prima diogni partita casalinga, oppure sulla homepage del sito www.hurragrigi.it cliccando sull’icona della copertina.

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Page 3: Alessandria-Como

HURRÀ GRIGI 324 apr. 2015

PUNTO GRIGIO di Giovanni Mediliano

Ma ‘sta B la vogliamo davvero?

dente Di Masi sembrano non con-cedere spazio a incertezze o dub-bi: la Serie B a ogni costo, volutacon tutte le forze (beh, proprio aogni costo no: senza alcuna possi-bile apertura a Guazzo. Ma questoè un altro discorso, che implicaproblematiche note solamente alrapporto diretto tra presidente egiocatore, probabilmente irrisol-vibili).

E allora, dato per assodato chenon si tratti di un ‘potrei ma nonvoglio’, cosa determina l’attuale‘vorrei ma non posso’? Qualcunolo collega all’inadeguatezza delmanico tecnico: un allenatoresenza intuizioni vincenti, conscarsa personalità, incapace didare un gioco e un’impostazioneconvincente alla squadra. Altriparlano di una rosa obiettivamen-

te carente in qualche settore, diqualche ruolo non adeguatamen-te coperto, di qualche giocatoreincapace di assumere quel ruoloda protagonista per il quale erastato scelto e ingaggiato. È possi-bile, è probabile, che la causa siarappresentata da un mix tra tuttequeste situazioni, con un’aggra-vante concretizzatasi col mercatodi riparazione: accettato l’ostraci-smo nei confronti di Guazzo econsiderato il fatto che tutto il pe-so dell’attacco non avrebbe potu-to essere caricato sulle spalle delsolo Marconi, non poteva esserené Iunco, né Germinale la rispo-sta in fase di concretezza, ottimiinterpreti con ‘misero’ pedigreerealizzativo. In quel momento,forse, il ‘vorrei’ avrebbe potutotrasformarsi in ‘voglio’.

Ormai la domanda che sifanno tutti in Alessandria èuna sola: ‘Ma i Grigi voglio-

no davvero andare in B’” Doman-da a cui potremo dare una rispo-sta solamente alla fine di questastagione. Sembra ovvio, sembrabanale, ma se i Grigi conquiste-ranno la Serie B (anche al terminedella lotteria dei play-off) la rispo-sta sarà: ‘Sì, volevano andarci’, al-trimenti resterà sempre il dubbio,chiunque potrà sempre sospettareche non tutto sia stato fatto persalire. Troppe situazioni fanno na-scere dubbi. Troppe volte è sem-brato che ci fossero le condizioniper prendere il volo e, proprio inquei momenti, è sempre mancatoqualcosa: la determinazione, lacattiveria, ...la voglia di farcela. Leparole e le ‘incazzature’ del presi-

PLAY-OFF LA SIMULAZIONE DELLA GRIGLIA

Oggi i Grigi andrebberoa Castellamare di Stabia

La quarta squadra promossa in Bscaturirà dalla disputa dei play-off aiquali prenderanno parte 8 formazio-ni, quelle classificate al secondo eterzo posto di ogni girone e le miglioridue quarte. Per la scelta delle duemigliori quarte si terrà conto, in pri-mo luogo, dei punti conquistati incampionato. Con gli stessi criteri saràdeterminata anche la graduatoria traterze e seconde classificate per lacomposizione della griglia play-off.

In estrema sintesi gli accoppia-menti vedranno:A la migliore seconda classificata, in

casa ed in gara unica, contro la se-conda quarta classificata;

B la seconda delle seconde classifi-cate, in casa ed in gara unica, con-tro la migliore quarta classificata;

C la terza delle seconde classificate,in casa ed in gara unica, la peggiorterza classificata;

D la migliore delle terze classificate,in casa ed in gara unica, contro laseconda delle terze classificate.In caso di parità di punteggio al

termine dei minuti regolamentari,verranno disputati due supplementaridi 15 minuti ciascuno e a seguire, incaso di ulteriore parità, i calci di rigo-re. Le vincenti delle gare A-D e B-C siaffronteranno in un doppio confronto,con gara di andata in casa della peg-

gior classificata (a conclusione delledue gare in caso di parità di punteg-gio, dopo la gara di ritorno, per deter-minare la squadra vincente si tieneconto della differenza reti; verifican-dosi ulteriore parità verranno dispu-tati due tempi supplementari di quin-dici minuti ciascuno e a seguire, in ca-so di ulteriore parità, i calci di rigore).Le due vincenti disputeranno la finalesempre in doppio confronto, con garadi andata in casa della peggior classi-ficata (a conclusione delle due garein caso di parità di punteggio, dopo lagara di ritorno, per determinare lasquadra vincente si tiene conto delladifferenza reti; verificandosi ulterioreparità verranno disputati due tempisupplementari di 15 minuti ciascunoe a seguire, in caso di ulteriore parità,i calci di rigore. Di seguito le attualiclassifiche dei tre gironi (prime quat-tro posizioni): Gir. A: 1. Bassano 67, 2.Pavia 64 (dr.: 17), 3. Alessandria 63,4. Novara 62; Gir. B: 1. Teramo 68, 2.Ascoli 64 (dr.: 22), 3. Reggiana 59, 4.Spal 55; Gir. C: 1. Salernitana 76, 2.Benevento 71, 3. Juve Stabia 66, 4.Matera 63. Sulla scorta del regola-mento, se il campionato finisse oggi,Bassano, Teramo e Salernitana sali-rebbero direttamente B, mentre lagriglia dei play-off sarebbe quella ri-portata nello schema che segue.

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Primo turno Semifinali Finale(17 maggio) (24 e 31 maggio) (7 e 14 giugno)

A BENEVENTO vs NOVARAB ASCOLI vs MATERAC PAVIA vs REGGIANAD JUVE STABIA vs ALESSANDRIA

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Page 4: Alessandria-Como

HURRÀ GRIGI4 anno VII n. 9

FeralpiSalò-Alessandria 0-0,un risultato che a questopunto per i Grigi spazza via

le residue illusioni di promozionediretta in B. Il primo tempo è statoinguardabile, ripresa arrembantee con occasioni per l’Orso ma lapalla non è entrata. Emblematicala dichiarazione del presidenteLuca Di Masi: «Non si può, non sideve cazzo. Non si può non vincereuna partita così!!! Non possiamobuttare al vento punti. Cazzo! Sve-glia!! La partita della vita per stareattaccati al primo posto!! Non do-vevamo per forza arrivare primi,ma come si fanno a sbagliare occa-sioni simili ? Sono incazzato ne-ro!! È tutto assurdo!!».

Contro l’Alessandria, terza inclassifica e in lotta per conquista-re la promozione diretta in B, laFeralpiSalò regge con le unghie e identi, lottando su ogni pallone.Strappa un prezioso 0-0, che con-sente di rimanere al sesto posto,con un bottino di 50 punti, risul-tato storico per la società di Giu-seppe Pasini. Il Real Vicenza (7°),sconfitto dalla capolista Bassano,scivola a due lunghezze di distac-co. Nemmeno stavolta i gardesaniriescono a segnare, e il digiunocomincia a diventare preoccupan-te, visto che dura ormai da 545minuti, dal gol di Bracaletti a Cre-mona (all’85’). Ma nonostante lecinque gare di fila senza battere ilportiere avversario, dimostranocomunque di non essere sulle gi-nocchia. Sono vivi, spigliati, intra-prendenti; al contrario delle ulti-me deludenti prestazioni. Di con-seguenza un pareggio di estremovalore. Scienza, che schiera seiunder 21 (e i Grigi nemmenouno), rafforza la difesa, inserendoCodromaz a fianco di Ranelluccie Tantardini. In assenza dellosqualificato Pinardi, cambia mo-

dulo, passando dal solito 4-3-3 al4-2-3-1. I mediani sono Cavion eFabris, i trequartisti Di Benedetto,Bracaletti e Broli. Diluvia, quandole due squadre scendono in cam-po. In tribuna c’è il giornalista TvGiacomo Crosa, tifoso dei Grigi.

I Leoni del Garda partono inmaniera brillante. All’11’, su puni-zione a spiovere di Di Benedetto,Ranellucci sbuca davanti al por-tiere e insacca di testa. L’arbitro,però, annulla per millimetrica po-sizione di fuorigioco. L’Alessan-dria cerca di prendere l’iniziativa,e di guadagnare terreno. Al 32’Spighi, un’autentica spina nelfianco, arriva in area ma, al mo-mento di colpire, viene fermato inscivolata da Fabris. Al 36’ l’unicavera occasione degli ospiti. Il soli-to Spighi crossa in mezzo: Marco-ni stacca in acrobazia e chiamaBranduani a un intervento

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d’istinto. Il portiere compie un’al-tra prodezza in avvio di ripresasulla conclusione da distanza rav-vicinata di Morero. Quindi Moranon sfrutta il pallone vagante. Gliospiti prendono decisamente ilsopravvento, e spingono in ma-niera forsennata. Vengono avantianche i difensori (Sosa spedisce alato di testa) e, col passare dei mi-nuti, accentuano la pressione. Vo-gliono tenere il passo del Bassano,e scavalcare il Pavia , fermatosull’1-1 a Venezia. Sembra di assi-stere all’assalto di Fort Apache.Branduani si supera. Per due vol-te consecutive chiude la porta infaccia a Marconi, ex Lumezzane,poi a Iunco. Sembra che la FeralpiSalò debba capitolare da un mo-mento all’altro, e invece, al 33’,Romero propone un contropiedefolgorante: lancia il nuovo entrato,Zamparo, che vola verso l’area,

costringendo Nordi a una respintadifficoltosa. Avrebbe potuto essereil morso del cobra. L’Alessandria,sostenuta da un pubblico caloro-so, prova sino al termine. L’ultimaoccasione è ancora di Marconi,favorito da uno scivolone di Co-dromaz: Branduani, attento, rin-tuzza. Per la Feralpi Salò una pro-va di carattere, pagata con sei am-monizioni.

◗ In sala stampa

Mister Luca D’Angelo: «Nonposso rimproverare niente ai ra-gazzi. Alla fine erano stremati.Ora bisogna sostenerli perchéstanno facendo comunque unagrande stagione. E ringraziare an-che i nostri tifosi perché non si ti-rano mai indietro».

Gabriele Cavalli: «Ce l’abbiamomessa tutta con il massimo impe-

gno. La partita l’abbiamo fattanoi. È mancato solo il gol».

Santiago Morero: «Guardiamoavanti senza pensare alla classifi-ca. Lavoriamo. Non dobbiamo farealtro».

Alessandria-Monza, una clamorosa sconfitta

Trafitta a freddo dopo 10 secon-di da una prodezza di Torri ,L’Alessandria non sa più recupe-rare. Risultato? Clamoroso ko ca-salingo con il Monza, e a questopunto addio al primo posto diret-to per la promozione in serie B.Ora serve recuperare la forma e lamente per i playoff. Esordio strao-rindario per il Monza, che doposoli 9 secondi passa in vantaggiocon un eurogoal di Torri che dai25 metri circa stoppa di petto econ un tiro al volo di sinistro in-

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HURRÀ GRIGI 524 apr. 2015

sacca sotto l’incrocio. Uno a zero.Dopo la doccia fredda, l’Alessan-dria prova a reagire macinandogioco a centrocampo. La primaazione pericolosa si concretizza al6’ con un tiro a giro da fuori areadi Iunco: palla di poco a lato. Lagara prosegue con un sostanzialeequlibrio fra le due formazioniche nell’arco della prima mez-z’ora, ad eccezione della marcatu-ra di Torri, non riescono comun-que a rendersi seriamente perico-lose. Al 30’ il tiro-cross di Spighirischia di mettere in difficoltà i

biancorossi, ma De Lucia è atten-to ed agguanta in presa. Quattrominuti più tardi ancora Alessan-dria: Obodo raccoglie un precisotraversone dalla destra, ma il suocolpo di testa termina alto soprala traversa. Sul ribaltamento difronte, Carbonaro elude il direttomarcatore ma pecca di altruismoe appoggia al centro per Torri cheviene anticipato dal diretto mar-catore. Al 43’ De Lucia salva il ri-sultato con un riflesso eccezionalesu un colpo di testa da distanzaravvicinata. La palla resta lì, ma

l’azione si conclude con il fischiodel sig. Amoroso per un fallo sullostesso De Lucia. Allo scoccare del45’ il direttore di gara manda lesquadre negli spogliatoi.

La ripresa inizia con un duplicecambio per i Grigi, che gettanonella mischia Rantier e Sabato inluogo di Mora e Sosa. Rapido con-tropiede del Monza con D’Am-brosio che dopo oltre trenta metripalla al piede mette al centro uncross morbido per Carbonaro chedi testa angola bene ma non rie-sce a dar forza al pallone, che vie-ne raccolto in parata bassa daNordi. L’Alessandria prova ad al-zare i ritmi, proponendosi conforza nella trequarti biancorossa.Al 54’ il cross di Marconi caram-bola nel mezzo dell’area piccola etermina in angolo dopo essere ca-rambolato su De Bode. Sul ribal-tamento di fronte, Carbonaro su-pera elengantemente Nordi conun pallonetto ed insacca, ma ilsig. Amoroso ferma tutto per off-side. Due minuti più tardi, altrogoal annullato per fuorigioco,questa volta all’Alessandria: Iun-co supera Martinez in velocità ebatte De Lucia. Secondo temporicco di emozioni: Rantier prendeil tempo a D’Ambrosio e si liberaper un potente destro che esaltaDe Lucia. La palla resta a centroa-rea per il colpo di testa di Vito-francesco ma è ancora l’estremodifensore biancorosso a dire di noai Grigi. Al 72’ preciso lancio diPessina per Cojocnean che ha lapossibilità di trovarsi a tu per tucon Nordi, ma spreca un po’ trop-po tempo nel controllare e poicalcia con poca forza senza im-pensierire il portiere locale.

Gli ultimi cinque minuti sonoun forcing unico dei Grigi, che siriversano nella trequarti bianco-rossi, ma sempre con esito negati-

il Presidente si è arrabbiato

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prima il portiere Zima è espulsoin occasione del penalty fallito daCorazza, poi rosso anche a Said,dopo il gol vincente degli ospiti.

Dopo 6 vittorie consecutive ilBassano perde in casa, trafitto dadue magistrali ripartenze del Ve-nezia, firmate da Guerra (al 30’) eda Greco (al 58’). Il secondo postoè attaccato dal Pavia che ritrovaFerretti dall’inizio e soprattutto ilgol che mancava da 284 minuti: lapratica Renate è chiusa tra il 29’(Soncin) e il 41’ (Ferretti). AncoraFerretti nella ripresa per il 3-0 fi-nale e i gol del centravanti pavesesono 15 (uno in meno del capo-cannoniere Salvatore Bruno). IlComo, che vince a Lumezzane, siriporta a 5 lunghezze del quartoposto e deve ancora incontrareAlessandria e Pavia alla terzulti-ma e penultima giornata. Senza losqualificato Ganz e dopo la bato-sta casalinga nella finale di andatadi Coppa Italia, i lariani vanno inrete con De Sousa e Castiglia, ri-mangono in 10 per l’espulsione diFautario e subiscono il gol di Cruzal 88’, ma portano a casa i tre pun-ti dopo 2 ko consecutivi.

Al Novara 8 punti di penalizzazione

Con la stangata al Novara ,l’Alessandria è risalita al terzo po-sto in classifica. «Il Tribunale fede-rale nazionale, Sezione disciplina-re, presieduto dall’avvocato Salva-tore Lo Giudice, ha inflitto 8 puntidi penalizzazione e un’ammendadi 10mila euro al Novara – recita ilcomunicato della Figc – sanzio-nando con 15 mesi di inibizione ilpresidente del Cda e legale rappre-sentante pro-tempore della societàMassimo De Salvo e con tre mesidi inibizione il presidente del Col-legio sindacale Alberto Gatti».

vo. Brivido sul finale per il diago-nale di Iunco, ma la palla è fuori.Finita? Macché. Allo scadere c’èspazio per il miracolo di De Luciaancora su Iunco e la doppia tra-versa colpita sul ribaltamento difronte da Grandi e Cojocnean,sulla quale il sig. Amoroso emetteil triplice fischio.

◗ In sala stampa

Adriano Mezavilla: «Dobbiamoimparare da queste sconfitte. Me-ditare, non perdere fiducia e an-dare avanti. Ogni partita, si sa, èdifficile e nasconde difficoltà».

Emanuele Nordi: «Voglio rin-graziare la gente che è venuta allostadioe ci ha sostenuto dandociuna grande mano. Ci ha condizio-nato prendere gol subito. La par-tita poi ha preso un’altra piega».

Mister Luca D’Angelo: «Lorohanno trovato il gol e sono statibravi a difenderlo. Noi abbiamocreato molte occasioni, ma pur-troppo non siamo riusciti a con-cretizzare. Io comunque mi pren-do le mie responsabilità. La parti-ta di sabato a Salò sarà la partitadella vita».

Il punto sul campionato

Cadono Bassano ed Alessandria(il ‘Moccagatta’ era l’unico campodel girone ancora imbattuto). Ilgol di Torri dopo 9 secondi fa sci-volare i Grigi al quarto posto inclassifica, mentre per il Monza –che riapre i giochi dei play out – èla prima vittoria nel girone di ri-torno. In attesa della sentenza peril deferimento del Novara , lasquadra di Toscano vince a Man-tova (1-2), si permette di sbagliareun rigore (parato da Festa). Inar-restabili Gonzalez ed Evacuo. Ibiancorossi locali finiscono in 9:

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Camillo Arquati è un colle-zionista dei periodici dedi-cati alle squadre di calcio,

in particolare «di quelli che veni-vano distribuiti negli stadi neglianni ‘70 e ‘80 e venivano fatti pro-prio dai tifosi». Pur vivendo e la-vorando a Piacenza, in questi ulti-mi anni è stato spesso in contattocon il Presidente di ‘Museo Grigio’Emanuele Bellingeri, avendo for-nito a quest’ultimo alcuni tassellidavvero fondamentali che ora so-no presenti nel sito: «Ad esempio,una foto della formazione dell’ul-tima Serie B dell’Alessandria scat-tata nella stagione 1974/75 a Ta-ranto, presente su un periodicodella squadra pugliese e un’altrain una gara giocata dai grigi aTrieste nel Campionato 1981/82,che fa proprio parte della mia col-lezione; oppure, la presentazionedella gara Modena-Alessandriasempre nello stesso campionato,presente sul giornale Forza Mode-na. O ancora un resoconto di unapartita tra Alessandria e Juniorca-sale nell’ottobre del 1975, presentesu Casale Sport - vinsero i grigicon un gol di Giani -, oltre ad unAlè Grigi distribuito al Moccagattaprima della gara contro il Parmadel 18 marzo 1973 (la famosa par-tita disputata davanti a 17.000persone e vinta dai Grigi con ungol di Roberto Salvadori, ndr.) ead una foto di un Alessandria-Par-ma di fine anni ‘70, con Lucetti,Fossati e un giovanissimo CarloAncelotti».

Una passione, quella di Arquati,che lo ha portato a effettuare mol-te ricerche a ritroso nel tempo,anche per ciò che riguarda i perio-dici che riguardano l’Alessandria:

«Ho avuto modo di parlare spessoanche con Ugo Boccassi, che miha confermato l’esistenza dell’ini-ziativa editoriale Sport Flash, cheè proseguita fino alla metà deglianni ‘70, cioè fino all’ultimo annodi Serie B disputato dai Grigi; poi,so che nel 1980 è comparso L’OrsoGrigio...».

E infatti, nel corso dell’intervistaapparsa sul numero di Hurrà usci-to il 26 settembre 2014, era statolo stesso direttore Roberto Gelatoa spiegare la nascita di que-sto nuovo periodico:«Sinceramente è stataun’idea non totalmen-te mia: fu proprio mi-ster Dino Ballacci,insieme a tuo papàAdriano e ad Anto-nio Colombo , aistituire questa as-soluta novità: insostanza, i gioca-tori si impegna-rono a scrivereloro stessi degliarticoli, in cuinon parlavano so-lo della loro carrie-ra e delle loro speran-ze ed ambizioni profes-sionali, ma anche della lo-ro vita quotidiana fuoridal rettangolo di gioco.Certo, noi giornalisti, daparte nostra eravamo te-stardi, perché non sempreavevano voglia di scrivere:ma alla fine, sono sempreusciti degli articoli puliti,semplici ma essenziali, chefacevano risaltare anche illato umano di un giocatore dicalcio».

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La città è in grande fermento e il so-gno non finisce. Sissignori, sto pro-prio parlando di Alessandria. È stra-no poterlo pensare ma effettivamen-te tutti sono fiduciosi e convinti che,in un modo o nell’altro, riusciremo acompiere il nostro dovere. Anche sesarebbe giusto capirci prima su inquale cosa consista, questo nostrodovere. Nel tentativo di provarci dav-vero fino alla fine o nella semplicesperanza rimanere in alto, e cioè li-mitandosi ad evitare la brutta figura

di un eventuale crollo finale? Il no-stro presidente trasmette fiducia enoi vogliamo essere fiduciosi: questaAlessandria è determinata e vuolefare bene. Si potrebbe discutere an-che sulla generale concezione di ‘be-ne’, ma ancdremmo troppo per lelunghe: bisogna concentrarsi sul Co-mo, e questa volta non bisogna ‘cer-care di vincere’... questa volta la vit-toria è assolutamente necessaria,per l’anima, per il cuore e, ammettia-molo, anche per la classifica.

Fondamentale sarà il sostegno dellaGradinata Nord, che ospiterà anche igiovani liceali delle scuole superioridi Alessandria che, grazie a un ac-cordo tra istituti e società, entreran-no gratis al Moccagatta. Ogni stu-dente avrà la possibilità di gioire inNord come uno di noi e, magari, di di-ventarlo anche. È tutto pronto perquesta partita ed é tutto pronto perquesto futuro: che si tratti di play-offo di qualsiasi altra battaglia, noi cisaremo. Hurrà Grigi!

PARLA L’ORSOdi Beatrice Bruno

Comunque vada, il sogno non finisce

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Page 7: Alessandria-Como

Del resto, come ha giusta-mente ricordato anche Ca-millo, «una cosa simile fu fat-ta anche con il mensile NoiGranata, con il Redattore Ca-po, diciamo così, che era Ro-berto ‘Faina’ Salvadori: la dif-ferenza era che L’Orso Grigioera un quindicinale ed era di-stribuito allo stadio Moccagat-ta, mentre Noi granata era unmensile ed era venduto proba-bilmente nelle edicole».

Ma com’è iniziata questa pas-sione per il collezionismo?

«La molla è stata la riscoperta ‘diuna identità sportiva: tutti questifogli da stadio sono dei pezzi sto-ria, giornata per giornata, non solodi una squadra e del relativo cam-pionato, ma anche degli esercizi

commerciali: sono una vera e pro-pria documentazione, una testi-monianza, anche a livello locale.Io ad esempio, essendo piacentino,mi sono specializzato in particola-re sulle squadre emiliane: ho uncentinaio di Forza Modena e ForzaSpal, circa duecento Forza Reggia-na, eccetera.»

E l’interesse per il discorso rela-tivo all’Alessandria com’è nato?

«Il mio criterio è un po’ partico-lare: essendo piacentino, mi sonointeressato in particolare del pe-riodo che va dalla fine degli anni‘60 all’inizio degli anni ‘80: e inquegli anni il Piacenza e l’Alessan-dria si sono affrontate spesso, adesempio nell’81/82, in serie C/1». Einfatti, la prima di campionato diquella stagione, disputata al Moc-cagatta, fu proprio un Alessan-dria-Piacenza 1-1 e la testimo-nianza più tangibile, come ricordagiustamente Arquati, «sta nel fattoche entrambe le figurine dell’al-bum della ‘Panini’ di quell’anno,che ritraevano le due squadre, so-no state scattate proprio quel gior-no. La gara di ritorno, peraltro mela ricordo molto bene, visto che

l’Alessandria vinsegrazie ad una rete diClaudio Di Prete, che,gol a parte, quel gior-no mi fece davverouna grande impres-sione».

Per quanto riguar-da il discorso sui Gri-gi, il collezionistaCamillo Arquati haun grosso rimpianto:«A tutt’oggi, non so-no ancora riuscito

trovare molto materiale di queglianni distribuito allo stadio Mocca-gatta, in particolare dal 1975 al1980: spero di riuscire a colmare inbreve tempo questa ‘lacuna’, ancheperché so che l’amico Lele Bellin-geri è sempre molto attivo sia nellaricerca di nuovo materiale, sia nel-l’organizzare i vari raduni per col-lezionisti e storici di calcio...»

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Page 8: Alessandria-Como

HURRÀ GRIGI8 anno VII n. 9

a cura di Mario Bocchio

Alessandria-Como ai raggi X

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L’Orso Grig

SERGIO GIOVANELLI

Il Como FBC nasce nel 1907. Fi-no al secondo conflitto mon-diale milita nelle categorie mi-

nori e cambia più volte denomi-nazione per effetto di diverse fu-sioni con altre formazioni locali.Raggiunge la Serie A per la primavolta nel 1949-50 e vi tornerà a piùriprese nel corso degli anni fino atotalizzare 14 presenze nella mas-sima serie. A fine 2004 la societàfallisce e viene sostituita dalla at-tuale.

Le partite storiche

Il primo incontro tra Alessan-dria e Como avviene nel corsodel-la stagione 1948-49. I lariani, de-stinati a salire in Serie A vinconoal Sinigaglia (stadio storico dedi-cato ad un valente canottiere ca-duto nella Grande Guerra) per 3-0e replicano al Moccagatta conidentico punteggio. Nel Como mi-lita un giovane Franco Pedroniche incontreremo tra i Grigi.

03.04.1949 - AlessandriaAlessandria - Como 0-3 (0-1)Reti: 44’ rig. Rabitti (C), 66’ Maesani(C), 69’ Maesani (C).Alessandria: Giorcelli, Cerri, Guaschi-no, Arezzi, Borgogno, Tosi, Sotgiu,Soffrido, Giraudo, Pietruzzi, Frugali.All.: Flatley.

Como: Cardani, Travia, Pedroni, Nose-da, Bosco, Villa, Maesani, Rabitti, Me-roni, Stua, Lipizer. All.: Varglien MarioArbitro: Bernardi (Bologna).

Dopo la parentesi di Serie Cl’Alessandria torna tra i cadetti eritrova gli azzurri: al Moccagattavince 2-1 ed i primi gol a favoredei grigi in questa sfida portano lafirma di Bey e Campi.

21.02.1954 - AlessandriaAlessandria - Como 2-1 (0-1)Reti: 10’ Gritti (C), 66’ Bey (A), 69’Campi (A).Alessandria: Dalla Fontana, Garzena,Nicolazzini, Giraudo, Bagliani, Maspe-ri, Bey, Piatto, Campi, Campagnoli,Serone. All.: NeriCOMO AC: Bardelli, Grassi, Branca-leone, Boniardi, Mezzadri, Viciani, Ma-lighetti, Cazzaniga, Ghiandi, Gritti, Ra-daelli. All.: Lamanna.Arbitro: Jonni (Macerata).

Gli anni ‘50 proseguono con so-stanziale equilibrio e prevalenzadelle squadre di casa: l’ultimoscontro del decenni è lo spettaco-lare 3-3 del 17 marzo 1957 con goldi Morbello e doppietta di Ma-nenti nel primo tempo e dominiolariano nella ripresa.

17.03.1957 - AlessandriaAlessandria - Como 3-3 (3-0)Reti: 4’ Morbello (A), 25’ Manenti (A),

La sfida in cifreTotale V. Al Pari V. C G.Al G.C

Ad Alessandria 24 7 8 9 25 31A Como 25 4 7 14 18 34Totale 49 11 15 23 43 65

07.11.1948 Como - Alessandria 3-0 (1-0) Serie B03.04.1949 Alessandria - Como 0-3 (0-1) Serie B04.10.1953 Como - Alessandria 0-0 Serie B21.02.1954 Alessandria - Como 2-1 (0-1) Serie B10.10.1954 Alessandria - Como 2-1 (2-0) Serie B27.02.1955 Como - Alessandria 1-1 (1-1) Serie B11.12.1955 Como - Alessandria 1-0 (0-0) Serie B29.04.1956 Alessandria - Como 1-1 (0-0) Serie B28.10.1956 Como - Alessandria 1-0 (1-0) Serie B17.03.1957 Alessandria - Como 3-3 (3-0) Serie B01.01.1961 Alessandria - Como rinv. Serie B01.02.1961 Alessandria - Como 4-0 (3-0) Serie B10.05.1961 Como - Alessandria 0-2 (0-1) Serie B10.09.1961 Alessandria - Como 1-1 (1-1) Serie B04.02.1962 Como - Alessandria 4-2 (1-2) Serie B25.11.1962 Como - Alessandria 2-1 (2-0) Serie B21.04.1963 Alessandria - Como 0-0 Serie B21.01.1968 Alessandria - Como 0-1 (0-1) Serie C16.06.1968 Como - Alessandria 3-1 (2-0) Serie C29.09.1974 Como - Alessandria 0-1 (0-1) Serie B16.02.1975 Alessandria - Como 2-3 (2-1) Serie B17.12.1978 Como - Alessandria 2-1 (0-1) Serie C106.05.1979 Alessandria - Como 0-1 (0-1) Serie C112.01.1992 Alessandria - Como 0-0 Serie C124.05.1992 Como - Alessandria 1-1 (1-0) Serie C106.12.1992 Alessandria - Como 0-0 Serie C109.05.1993 Como - Alessandria 0-0 Serie C110.10.1993 Alessandria - Como 3-2 (1-2) Serie C119.02.1994 Como - Alessandria 1-0 (0-0) Serie C1

22.10.1995 Alessandria - Como 1-0 (1-0) Serie C124.03.1996 Como - Alessandria 0-2 (0-1) Serie C101.09.1996 Alessandria - Como 2-1 (1-0) Serie C119.01.1997 Como - Alessandria 2-1 (1-0) Serie C112.10.1997 Alessandria - Como 0-1 (0-0) Serie C101.03.1998 Como - Alessandria 2-0 (1-0) Serie C117.09.2000 Alessandria - Como 0-1 (0-0) Serie C128.01.2001 Como - Alessandria 3-1 (1-0) Serie C128.11.2007 Alessandria - Como 1-5 (1-4) Coppa Italia D12.12.2007 Como - Alessandria 1-1 (0-0) Coppa Italia D14.05.2008 Alessandria - Como 0-3 (0-1) Poule scudetto D16.11.2008 Alessandria - Como 3-1 (2-1) Lega Pro 211.04.2009 Como - Alessandria 0-0 Lega Pro 214.06.2009 Como - Alessandria 2-1 (1-0) Playoff LP121.06.2009 Alessandria - Como 0-2 (0-0) Playoff LP104.10.2009 Alessandria - Como 0-0 Lega Pro 121.02.2010 Como - Alessandria 1-0 (1-0) Lega Pro 112.09.2010 Alessandria - Como 0-0 Lega Pro 123.01.2011 Como - Alessandria 0-0 Lega Pro 103.12.2014 Como - Alessandria 4-0 (3-0) Coppa Italia LP14.12.2014 Como - Alessandria 0-2 (0-0) Lega Pro

Le statistiche individuali

Presenze. 10: Cammaroto; 8: Servili; 7: Artico, Buglio; 6:Avallone, Melideo, Sabato Antonio, Vitali Alessandro; 5:Bassi, Bosio, Briano, Buelli, Ciancio, Longhi, Mateos Apari-cio, Migliavacca, Soncini Antonio, Vanara.Reti. 4: Fanello; 2: Bettini Sergio, Buelli, Fermanelli, Manen-ti, Manueli.Reti subite. 6: Bonfiglio, Servili; 4: Notarnicola, Poluzzi; 3:Bani, Casadei, Cuman, Giorcelli, Lafuenti, Lucetti, Pozzani,Storto, Toccafondi.Doppi ex. Boniardi (2 nell’Alessandria, 2 nel Como); Guazzo(2A+1gol, 4C+1gol); Memmo (4A+1g, 2C); Malatesta (1A,3C); Pedroni (1A, 2C); Pelatti (3A, 1C).

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Page 9: Alessandria-Como

rie C: il Como fa come Cesare: vie-ne, vede e vince.

21.01.1968 - Alessandria, GiuseppeMoccagatta - 18ª giornataAlessandria - Como 0-1 (0-1)Rete: 24’ Musiello (C).Alessandria: Moriggi, Trinchero, Le-gnaro, Chinellato, Rossi, Griffi, Di Gio-vanni, Lojacono, Pasquina, Berta, Ma-gistrelli. Como: Lonardi, Paleari, Boriani, Piro-la, Magni, Ballarini, Perotti, Sironi,Musiello, Pittofrati, Comini. Arbitro: Serafino (Roma)

Nel 1974 i Grigi sono promossiin B: esordiscono a Como e vinco-no 1-0. Nella prima di ritorno ilComo restituisce la... cortesiaespugnando il Moccagatta 3-2.

16.02.1975 - AlessandriaAlessandria - Como 2-3 (2-1)Reti: 10’ Cappellini (C), 28’ rig. Ma-nueli (A), 41’ Dalle Vedove (A), 64’Cappellini (C), 78’ Scanziani (C).Alessandria: Pozzani, Maldera II At.,Di Brino, Vanara, Mazzia, Colombo,Franceschelli, Manueli, Dalle Vedove,Volpato, Unere (72’ Baretta). Como: Rigamonti, Melgrati, Boldini,Tardelli, Fontolan (46’ Giavardi), Gar-barini, Ulivieri, Correnti, Scanziani,Pozzato, Cappellini. Arbitro: Gialluisi (Barletta).

Una pausa poi negli anni No-vanta il confronto torna in equili-brio. Nel 2004 entrambe le societàfalliscono. Riprendono con com-pagini diverse e si ritrovano nel2007-08 in Serie D. Fanno parte digironi diversi (che entrambe vin-cono) ma la coppa Italia e la PouleScudetto li rimettono di fronte. IlComo stravince: 5-1 in Coppa e 3-0 nella post-season.

28.11.2007 - Alessandria, Coppa Ita-liaAlessandria - Como 1-5 (1-4)Reti: 9’ Basilico (C), 20’ Basilico (C),27’ Basilico (C), 34’ Falchini (A), 40’Cau (C), 69’ Urgias (C).Alessandria: Bonfiglio, Dell’Erba, Pi-no, Viscomi, Anderson, Demarte, Ca-rini, Sofrà, Falchini, Larganà, Buelli(85’ Stangolini). Como: Savinelli, Caso, Gavazzi (52.Adobati), Sentinelli, Rodi, Urgias, Gre-co, Rais, Basilico (46’ Perra), Cau (46’Fuakuputu), Gasparri. Arbitro: Bertasi (Verona) (Zainini,Mazzurana).

14.05.2008 - Alessandria, Poule scu-dettoAlessandria - Como 0-3 (0-1)

HURRÀ GRIGI 924 apr. 2015

Le fotografie sono tratte dal sito www.museogrigio.itgio racc ntaReti: 32’ Gasparri (C), 46’ Fuakuputu(C), 92’ Gasparri (C).Alessandria: Casadei, Lauro, Camma-roto, Zappella, Sofrà, Longhi, Cretaz(52’ Falchini), Bolla, Larganà (52’Buelli), Buglio, Balestri (69’ Rossi). Como: Savinelli, Guidetti (54’ Cau),Sentinelli, Rudi, Idda, Demartis (54.Manzini), Greco, Rais, Urgias (61’Ambrosini), Fuakuputu, Gasparri. Arbitro: Merlino (Udine) (Sant, DeFranco).

Ultimo match pesante il 21 giu-gno 2009 playoff per la Serie B. Ilariani hanno vinto al Sinigaglia 2-1 e i Grigi devono rimontare: vin-cono gli azzurri 2-0 al termine diuna brutta gara caratterizzata dal-la controprestazione di Cozzaespulso dopo pochissimi minuti.

21.06.2009 - Alessandria, GiuseppeMoccagatta - playoff finale - 2ª gior-nataAlessandria - Como 0-2 (0-0)Reti: 87’ Kalambay (C), 91’ Fofana(C).Alessandria: Servili, D’Aniello (83’Zappella), Cozza, Cammaroto, Schet-tino, Buelli, Mateos Aparicio, Briano,Buglio (50’ Ciancio), Pelatti (58’ Ros-so), Artico. A disp: Cicutti, Longhi, Da-monte, Rodriguez. All. Foschi Como: Malatesta, Maggioni, Brioschi,Brevi O., Franco, Balleri (46’ Minetti),Salvi, Goretti, Kalambay (88’ Adoba-ti), Guazzo (66’ Fofana), Facchetti. Adisp: Tornaghi, Rudi. Taormina, Sehic.All. Di Chiara Arbitro: Giancola (Vasto) (Raimondi,Evangelista; Carbone).

Il 14 dicembre scorso, nella garadi andata del campionato in cor-so, Guazzo e Rantier hanno fissa-to il punteggio dell’ultima garagiocata al Sinigaglia.

14.12.2014 - Como, Giuseppe Siniga-glia - 17ª giornataComo - Alessandria 0-2 (0-0)Reti: 50’ Rantier (A), 63’ Guazzo (A).Como: Falcone, Curti, Fautario, Cor-ticchia (55’ Scapuzzi), Giosa, Marchi,Casoli, Fietta (76’ Ardito), Defendi, LeNoci, Ganz. A disp.: Crispino, Ambro-sini, Rinaldi, Ardito, Comentale, Sca-puzzi, De Sousa. All.: Giovanni Colel-la. Alessandria: Nordi, Sosa, Terigi, Sa-bato, Mezavilla, Mora, Vitofrancesco,Obodo, Marconi (86’ Sirri), Rantier(58’ Guazzo), Taddei (69’ Spighi). Adisp.: Poluzzi, Sirri, Spighi, Valentini,Nicolao, Guazzo, Scotto. All.: LucaD’Angelo. Arbitro: Rapuano (Rimini) (Larotonda,Garavaglia).

38’ Manenti (A), 50’ Baldini (C), 77’Baldini (C), 80’ rig. Baldini (C).Alessandria: Cuman, Nardi, Boniardi,Traverso, Pedroni, Russi, Castaldo,Manenti, Vitali A., Albertelli, Morbel-lo.Como: Panizzolo, Michelotti, Grassi,Gandini, Ferrazzi, Fontana, Bellini, Fa-vini, Santoni, Gritti, Baldini.Arbitro: Annoscia (Bari)

I Grigi tornano dalla A e dovreb-bero festeggiare il capodanno(1961) contro il Como. La partitaviene rinviata al 1° febbraio.L’Alessandria infligge al Como lapiù pesante sconfitta della sfida:4-0 con quaterna di Fanello chequi, mette le basi per il titolo dicapocannoniere.

01.02.1961 - AlessandriaAlessandria - Como 4-0 (3-0)Reti: 24. Fanello (A), 28. Fanello (A),84. Fanello (A), 86. Fanello (A).Alessandria: Stefani, Melideo, Giaco-mazzi, Snidero, Bercellino I G., Sonci-ni, Vanara, Filini, Fanello, Migliavacca,Bettini S. All.: Achilli.Como: Geotti, Ballarini, Valpresa, Gal-li, Ghelfi, Pinardi, Dell’Omodarne, Be-retta, Governaro, Landri, Fontana.All.: BaldiniArbitro: Sbardella (Roma).

Lo scenario cambia: finora ledue squadre si sono affrontate inSerie B, ora il palcoscenico è di Se-

LE VITE DEGLI ALTRIdi Paolo Baratto

PORTIERI Crispino Diamante (1994), Wladimiro Falcone (1995). DI-FENSORI Cesare Ambrosini (1990), Luca Barlocco (1995), Marco Cas-setti (1977), Nicolò Curti (1995), Simone Fautario (1987), Antonio Giosa(1983), Fabio Lebran (1987), Paolo Marchi (1991), Andrea Marconi(1985), Gabriele Rolando (1995), Marco Russu (1995). CENTROCAM-PISTI Andrea Ardito (1977), Luca Berardocco (1988), Giacomo Casoli(1988), Ivan Castiglia (1988), Niccolo Corticchia (1993), Alessio Cristia-ni (1989), Giovanni Cristofari (1993), Giovanni Fietta (1984), AlessandroRinaldi (1993). ATTACCANTI Edoardo Defendi (1991), Giuseppe LeNoci (1982), Simone Andrea Ganz (1993), Claudio De Sousa (1985), Lu-ca Scapuzzi (1991), Piergiuseppe Maritato (1989). ALL. Carlo Sabatini.

Como, ultime speranzedi agganciare i play-off

Da gennaio il mister è Carlo Sabatini(allenatore di Perugia che ha iniziatol’attività di allenatore nelle giovanilidel Pontevecchio), subentrato a Gio-vanni Colella. In porta il titolare èCrispino, giovane in prestito gratuitodal Napoli; dietro di lui Falcone(in prestito annuale dallaSampdoria). Nel reparto di-fensivo Marconi (ex Per-gocrema con tre stagioniin Seconda Divisione con78 presenze e 5 gol e 2stagioni in Prima Divi-sione con 30 apparizio-ni), in prestito per seimesi dalla Pro Vercelli eche può fare anche l’ala,presidia la fascia destra: icentrali sono Giosa (presodalla Reggina dove ha gioca-to due campionati di Serie A edex di Messina e Vicenza in Serie B) eCassetti (svincolato dalla grandecarriera con 6 stagioni nella Roma, 3nell’Hellas Verona, 3 campionati nelLecce e 2 stagioni nel Watford); sul-la sinistra c’è Fautario, che può stareanche a metà; da segnalare ancheCurti e Barlocco (dalla Juve), Russu(dal Cagliari) e Rolando (dalla Sam-pdoria), tutti in prestito annuale. In

mezzo al campo, in prestito per seimesi dalla Salernitana, c’è Castiglia(7 campionati di B, di cui 4 nellaReggina e 2 nel Cittadella) che stadavanti alla difesa; ai suoi fianchi Ar-dito e Casoli (giunto dallo Spezia, ex

Empoli e Pro Vercelli) che puògiocare anche da trequartista

o da seconda punta; da se-gnalare anche Bernardoc-co (in prestito dal Par-ma), Cristofari (dal Be-nevento, ex Prato e No-cerina), Corticchia (inprestito dal Vicenza) eRinaldi (acquistato dalMelfi). In attacco la pun-

ta centrale è naturalmen-te Le Noci, che può agire

anche da seconda punta;gli altri attaccanti più utilizza-

ti sono Defendi (arrivato dalBrescia) e De Sousa (giunto in pre-stito dal Aquila, ex anche di Lazio,Torino, Ancona e Chieti); completanoil reparto offensivo Scapuzzi (svinco-lato, ex Siena in Serie B e Varese),Ganz (in prestito annuale dal Milan)e Maritato (in prestito di sei mesi dalVicenza, ex Gallipoli in B ed ex Giu-lianova, Reggina, Südtirol e Vicenzain Prima Divisione).

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4]

el torneo 1956-’57 in casa pareggiata per 3-3. 2, stagione 1948-’49. 3 Alessandria-Como 2-1,953-’54. 4 Como-Alessandria 0-0, Serie B 1953-a 1-0, torneo cadetto 1956-’57.

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LE FOTO DEI TIFOSI AL MOCCA E IN TRASFERTA

Page 10: Alessandria-Como

HURRÀ GRIGI10 anno VII n. 9

guagio. Una delle caratteristichedegli uruguaiani è proprio questa,l’ostinazione. Non mollano mai,nemmeno quando l’impresa sem-bra impossibile. Ma il fatto è chenella storia dell’Uruguay si trova-no una miriade di personaggi coc-ciuti, caparbi, che non si dannoper vinti. Uno è José Gervasio Ar-tigas. Nel 1813, dopo che l’Argen-tina firma un patto di amnistia,con un manipolo di uomini portaavanti la guerra di indipendenzadello stato sudamericano control’impero spagnolo, e infatti vieneconsiderato il vero artefice dell’in-dipendenza dell’Uruguay. È colpa

crescono tutti cullati da quel mito.Anche Sosa. E quando incominciaa giocare nel Defensor Sporting,non smettono mai di raccontar-glielo, di dirgli che tutto si può fa-re, si può realizzare, che tutto èpossibile.

La versione argentina della gar-ra charrua è l’orgullo gaucho. Losa bene Morero, che sui sempreinfuocati campi argentini lo haimparato nel Club Atlético Tigre,ne ha fatto tesoro, e lo ha poi mes-so in pratica con le maglie delChievo, del Cesena e del Siena.Oggi la sfida secolare che si porta-no dentro è diventata la voglia dilottare per la maglia grigia.

La Selecciòn è più forte, mal’Uruguay è il Davide del calcio, èl’aguafiestas, il guastafeste («Sia-mo la mosca nel latte», dice Sosa),proprio dal giorno in cui violò ilMaracanà vincendo i Mondiali incasa del Brasile. Di mezzo c’èMessi, c’è l’enorme peso dell’ob-bligo di vincere che grava sull’ Ar-gentina, c’è una squadra ancoraimperfetta costruita in funzionedella Pulce. «L’Argentina è Messipiù altri dieci, come ai tempi diMaradona», ammicca Morero,sottintendendo che invece gliuruguayani sono sempre comeminimo undici, ma sembrano unosolo. «Messi o non Messi, possiamofare cose che né lui né altri ci pos-sono impedire» è la filosofia di So-sa. L’Uruguay ha vinto tutte e set-te le Coppa America che ha orga-nizzato e pure l’unico Mondialeche abbia mai ospitato, nel 1930,il primo della storia: in finale battéproprio 4-2 l’ Argentina. Le duesquadre non riuscivano a mettersid’accordo su quale pallone usare,nel primo tempo usarono quelloportato degli argentini (al riposoin vantaggio 2-1) e nel secondoquello degli uruguayani, che ribal-tarono la frittata: a Buenos Aireshanno sempre pensato che ci fos-se stato un qualche trucco, maforse era solo una mosca che nuo-tava nel latte.

ARGENTINA-URUGUAY Morero e Sosa, orgullo gaucho e garra charrua

Il Clásico del Rio de la Plata per riportare in alto i Grigi

1

2

3

4

5 6

1 L’entrata in campo di Uruguay e Argentina per la finale del Mondiale del 1930. 2 1930, l’Uruguay trafigge l’Argentina efa sua la prima Coppa del mondo di calcio. 3 Lo stadio ‘Centenario’ di Montevideo, uno dei templi del football mondiale. 4Uruguay-Argentina oggi, Cáceres contro Messi. 5 Diego Armando Maradona e Carlos Bilardo. 6 Morero e Sosa.

MARIO BOCCHIO

La partita più antica del mon-do è dopo tutto un affare diquartiere, perché si dice che

Montevideo e Buenos Aires sianodue barrios della stessa città sul-l’una e sull’altra sponda del fiume,anche se poi l’estuario del Rio del-la Plata (perciò, Argentina-Uru-guay si chiama il Clásico Rio pla-tense) è largo quanto un mare: di-fatti, quando si mettono a giocarea calcio è come se fossero separa-te da un oceano.

Argentini e uruguayani, di soli-to, vanno d’accordo, al punto chestanno coltivando l’idea di orga-nizzare assieme i Mondiali del2030. «Sono i nostri fratelli char-ruas», dicono a Baires, usando ilnome della prima popolazione in-digena che si insediò a Nord delRio della Plata.

Litigano solo per due motivi: ilpallone e il tango, in nome del piùgrande tanguero della storia, Car-los Gardel, del quale non s’è maisaputo se sia nato al di là o al diqua del fiume (e neanche quando,per la verità: era così povero chenon venne mai registrato all’ ana-grafe). È argentino per gli argenti-ni, uruguayano per gli uruguaya-ni. Nel calcio non ci sono questemescolanze, la separazione è net-ta, scavata in 114 anni di storia,perché Selecciòn contro Celeste sigioca ininterrottamente dal 16maggio del 1901. Escluse le sfidetra rappresentative britanniche, èla partita tra Nazionali più vec-chia che ci sia e si è già disputata

Guardate il video pubblicato su www.museogrigio.it - www.youtube.com/watch?v=ubodsQnelec a cura di Mario Bocchio e con il montaggio e le musiche di Gianmaria Zanier

di quei cromosomi testardi, se so-no nati i grandi condottieri, igrandi campioni. Il 16 luglio del1950, a Rio de Janeiro, la Naziona-le di Lopez Fontana affronta ilBrasile nella finale di Coppa delMondo. I brasiliani giocano in ca-sa, credono di aver già vinto. Maun gol di Schiaffino e un altro diGhiggia ribaltano il risultato e an-nullano quello di Friaca. Passeràalla storia come ‘Maracanazo’, co-me qualcosa di inatteso, inaspet-tato. Jules Rimet, il presidentedella federazione internazionale,disse: «Era tutto previsto, tranne iltrionfo dell’Uruguay». In Uruguay

addirittura 183 volte: 85 ha vinto l’Argentina, 56 l’Uruguay, ma quel-lo che conta è che abbiano con-quistato 2 Mondiali a testa e 15Coppe America la Celeste e 14l’Albiceleste.

Nell’Alessandria che vuole ri-tornare grande, in Serie B, la gran-de disponibilità e l’immenso amo-re per questi gloriosi colori daparte del presidente Luca Di Masiha messo a disposizione dellasquadra proprio due giocatori diprimissimo livello, uno uruguaia-no e l’altro argentino: Cristian So-sa e Santiago Morero.

La garra charrua, carattere uru-

Diventiamocittadiniconsapevoli!La mia attività di Presidente della Commis-

sione Bilancio del Comune di Alessandria sista rivelando estremamente preziosa per incre-mentare esperienze e conoscenze su alcuni deitemi portanti dell’azione amministrativa dellacittà, in un momento così difficile per la scarsitàdi risorse a disposizione degli Enti Pubblici.

Diversi sono i temi che ho preso in esame.Da una lato valutiamo una infrastruttura co-

me il Teleriscaldamento di cui troppi parlanoesprimendo giudizi senza le necessarie compe-tenze.

Dall’altro abbiamo ARAL, ATM, AMAG che ioconsidero veri e propri beni collettivi i cui azioni-sti devono essere considerati tutti i cittadini. Sia-mo tutti comproprietari di questi beni, dovrem-mo possederne materialmente le azioni ed i bi-lanci. Non possiamo continuare a rivestire sola-mente il ruolo di “contribuenti tartassati”

Per essere, però, consapevoli di questo dob-biamo essere informati su quello che succedenei ‘Palazzi’, per avere gli strumenti per giudica-re.

Il mio obiettivo è proprio questo: renderel’amministrazione chiara e trasparente per tutti.Solo il controllo permette serietà, efficienza,consapevolezze ed onestà.

È di questi giorni l’importantissima sentenzadella Corte dei Conti che, di fatto, rimette in di-scussione l’operato e le responsabilità di lustri diamministrazioni comunali cittadine: sono argo-menti complessi, che richiedono importanti va-lutazioni tecniche e giuridiche.

Forse, se i cittadini fossero stati più consape-voli di quanto avveniva, nel bene e nel male, aPalazzo Rosso, la storia della città avrebbe po-tuto essere diversa.

CRONACHE dallaCOMMISSIONE BILANCIOdi Giovanni Barosini

Dott. Giovanni BarosiniPresidente Commissione Bilancio

del Comune di Alessandria

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Page 11: Alessandria-Como

HURRÀ GRIGI 1124 apr. 2015

fatto davvero fatica e non lo ricor-do volentieri.»

Qual è stata per te, la coreogra-fia più suggestiva della Nord?

«Di belle ne abbiamo fatte dav-vero tante, su tutte quella durantelo spareggio contro la Salernitana,una contro lo Spezia con tanto diragazze pom pom e cori altisonan-ti e imponenti... Un’altra bellissi-ma è stata quella della serale con-tro il Novara con le strisce argenta-te e nere. Davvero originale!»

Hai un personaggio della storiagrigia a cui ti sei particolarmenteaffezionato?

«Sì, sarò banale ma Ciccio Mare-scalco per me è stato un mito, e per

attaccamento alla maglia nonposso non citare Andrea Servili:orgoglio grigionero.»

Quale coro della Nord ti piacedi più?

«‘Son talmente deficiente’ è belloe lo cantano in tanti, io però miero affezionato ad un coro che ri-cordo di aver cantato contro loSpezia azzardato sulle note di‘Quelli della notte’. Avevano addi-rittura attaccato il testo dietro allaporta per farlo cantare a tutti! An-che quello che è stato stampatosulle maglie per i 103 anni mi èpiaciuto tanto.»

Tre aggettivi per l’Alessandria.«‘Pazza’, come la maggior parte

di noi, a volte ‘Disarmante’ e‘Amorevole’, perché non si puònon amarla.»

Fai un appello alla gente ales-sandrina.

«Io molto spesso sono al botte-ghino a strappare i biglietti e ilmio augurio è quello di non riusci-re ad alzare la testa dal computer.Quest’anno è già successo e sperareche risucceda è un grande augurio.Voglio approfittarne per ringrazia-re i ragazzi della Nord che rendonoogni coro e ogni partita emozio-nante e colorata grazie soprattuttoalla loro impeccabile organizza-zione. Dai più giovani ai più an-ziani: grazie davvero amici!»

FACCE DA CURVA di Beatrice Bruno

Con la testa sul Pc del botteghinoma con il cuore in Gradinata Nord

Rita Rossa 99ª: play-out o retrocessione diretta?Il sindaco di Alessandria non è riuscito neanche quest’anno a lasciare l’ultimaposizione della classifica sul gradimento dei cittadini stilata dal Sole 24 Ore.

DANILO

COLPO D’OCCHIO SULLA CITTÀdi Mauro Morando

GS Orti: trentacinquesimo anniversario

Il 1980 è l’anno fondazione del GSOrti società sportiva con sede in ViaRettoria ad Alessandria, nella strut-tura dell’oratorio della chiesa NostraSignora della Sanità e quest’anno, nericorre il trentacinquesimo anniver-sario di fondazione. Il GS Orti ha rappresentato e rappre-senta molto più di una semplice so-cietà sportiva, perché intorno ad es-sa, si strige gran parte di una comu-nità che rappresenta ancora valori ‘diuna volta’ forse perché il quartiereOrti, ha conservato quelle caratteri-stiche tipiche di piccolo paese, anchese fa parte di Alessandria. Merito di questa caratteristica parti-colare, probabilmente, sono anche lemolteplici attività ludico culturali chesi organizzano nella struttura del-l’oratorio; la corrida dei principianti,le famose le cene a tema e l’ormainota a tutta la città, festa patronaleche oltre ad essere un’importante

appuntamento religioso è anche pos-sibilità di degustare i tipici agnolotti esalamini secondo tradizione mandro-gna. Per capire meglio di che pasta èfatto il Gs Orti vale ricordare che hacento ragazzi tesserati suddivisi insette squadre; due per la categoriaPiccoli Amici, tre per la categoriaPulcini, una per la categoria Esor-dienti e una per la categoria Giova-nissimi. La dirigenza e il presidente della so-cietà, don Gino Casiraghi orgogliosa-mente, ci tengono a sottolineare an-che, che accompagnatori e allenato-ri, sono genitori dei ragazzi iscritti edex calciatori che hanno fatto partedella società, a testimonianza dell’at-taccamento ai colori della maglia. Lacomponente principale richiesta airagazzi per la convivenza nella socie-tà, è di un comportamento rispettosoe educato tra ragazzi e verso per lepersone, che si adoperano per far

funzionare la macchina organizzati-va. Oltre che la soddisfazione per unbuon funzionamento della società,che è più improntata sull’educazionedel giovane alla convivenza e al sanosport, indipendentemente dai risulta-ti, come per altro è previsto dalla Le-ga Nazionale Dilettanti, a breve biso-gnerà pensare alla prossima stagio-ne e la dirigenza del GS Orti ha unsogno realizzabile nel cassetto. Fino alla stagione 2012/2013 c’erauna bella e calcisticamente apprez-zabile squadra di ragazzi 2000/2001,che quest’anno non ha potuto espri-mersi per varie ragioni con i coloridella società, ma certamente per laprossima stagione i ragazzi di quelleannate potranno partecipare al cam-pionato Allievi, con grandi soddisfa-zioni. Per chi fosse interessato, puòrecarsi al campo di Via Rettoria echiedere informazioni per vestire icolori di una piacevolissima società.

MEMORIAL CALCIO D’INIZIO DI SIRRI E POLUZZI

Le scuole alessandrinedal ‘Gallione’ al Mocca

Mercoledì 22 aprile la gioventùalessandrina si è stretta al centrosportivo Don Stornini per celebrarel’ottavo memorial in onore di NiccolòGaglione, diciassettenne alessandri-no che nel 2007 ha perso la vita in unincidente, mentre si trovava alle gui-da del suo motorino. Le scuole diAlessandria in collaborazione conl’Alessandria Calcio e l’Aias hannodonato una boccata di novità a que-sto immancabile evento, dove non so-no mancati lo storico torneo scolasti-co di calcio a sette tra i vari istituti ele emozionanti esibizioni di giovanissi-me band alessandrine. I soldi raccoltidalle prevendite saranno devoluti persostenere la ricerca in campo geneti-co e per finanziare opere in Monzam-bico, cercando quindi di dare una ma-no a bambini e adolescenti che vivonouna gioventù disagiata.

Alessandria riparte dai giovani e igiovani, con l’aiuto della nostra Ales-sandria, ripartono dal Don Stornini. Èstato chiaro il messaggio lanciato daiportavoce dell’intera unione sportiva

grigia: ‘Vi vogliamo tutti al Moccagat-ta’. E ci auguriamo vivamente che siacosì. Sirri e Poluzzi incorniciano il mo-mento, protagonisti del calcio di iniziodi una delle tante partite. Questo mo-mento è d’obbligo per gli adolescentidella città e di anno in anno sonosempre più numerosi: non si saltanosolo delle lezioni, si vive una mattina-ta di svago, di leggerezza, di impegnoe soprattutto, di condivisione. Propriocome le partite al Moccagatta: questisono momenti che si ricorderannosempre con il sorriso. È stato bellissi-mo anche sentire i cori intonati pro-prio dai liceali... C’è chi i Grigi ce li hagià nel cuore e li canta con orgoglio,c’è chi, dopo questa iniziativa, si uniràa loro. Sono questi i momenti veri evivi di una città che tutti danno permorta. Sono questi i momenti da cuisi impara qualcosa. Sono queste leunioni che fanno della nostra città unluogo per il quale ne vale ancora lapena resistere. Alessandria ripartedal Don Stornini e il Don Stornini, ri-parte con l’Alessandria. [BB]

COLOMBO

«Per me essere tifoso significa vi-vere l’Alessandria tutta la settima-na e arrivare alla domenica cari-chi di tensione e pronti a dare tut-to sugli spalti. Cuore in campo ecuore in curva...»

Quali sono state la partita piùbella e la partita più triste?

«La partita più bella l’ho vissutaa Novara... è stata una trasfertastratosferica, eravamo un tanti evincemmo 0-1 grazie a un gol diMazzeo. Al ritorno ci furono un po’di problemi con la polizia e con ilfunzionamento dei treni, cori e fu-mogeni avevano creato un po’ didisordine: una partita bellissimafuori e dentro il campo. Il momen-to più brutto invece l’ho vissutonell’anno in cui cambiammo no-me in ‘Nuova Alessandria’, nonerano i miei Grigi, quell’anno ho

Nuova edizione nuova facciada curva: questa volta toc-ca a Danilo Colombo, a se-

guito dei Grigi da davvero tantissi-mo tempo.

Danilo, da quanto vieni allostadio, ricorda la tu prima volta alMoccagatta?

«Certo che me la ricordo, è stataAlessandria-Spezia nel 1986, era ladomenica di carnevale e io andaiin curva per la prima volta. Avevodetto a mia madre che sarei anda-to a vedere i carri, e con questa bu-gia sulle spalle mi sono intrufolatotra la bolgia del Moccagatta. Erastata una partita vinta per 1-0grazie a una deviazione su tiro diManueli, che era poi risultata co-me un autogol. È stata davverouna gioia immensa.»

Cosa significa essere tifoso?

Page 12: Alessandria-Como

HURRÀ GRIGI12 anno VII n. 9

SOTTO RETEdi Sara Pilotti

La Final Four maschili targate Alessandria VBC

LA LEGGENDA DELL’ORSO

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Il Kung Fu Team dell’AccademiaKodokan Alessandria, il 12aprile a Saluzzo (CN) è stato

ancora una volta protagonista as-soluto al 3° Trofeo ‘Città di Saluz-zo’, terza gara valida come secon-da tappa della selezione del NordItalia del 17° Campionato Nazio-nale di Wushu Kung FU PWKA-MSP Italia, ente di Promozionesportiva riconosciuta dal CONI,aggiudicandosi il 1° posto comemigliore società del Nord Italiavincendo ben 104 medaglie, di cui62 medaglie d’oro, 26 d’argento e18 di bronzo primeggiando in tutele discipline ufficiali del WushuKung Fu, l’Arte Marziale Cinese,ovvero Tao Lu (forme) tradizionalie moderne codificate da gare NanQuan (mani nude del sud) NanGun (bastone del sud) e Nan Dao(Sciabola del sud), Lei Tai (com-battimento tradizionale) e Sanda(boxe cinese).

I 31 allievi del Maestro CapoScuola Gianluca D’Agostino, ca-pitanati dall’Istruttore AlessiaD’Agostino (cintura nera 2° Duane atleta azzurra), hanno vinto intutte le categorie.

Nella categoria ‘Bambini 6-8anni’ Raffaele Mazzone è meda-glia doro nelle Forme tradizionalia mani nude; Amedeo Maranzanaha vinto tre ori (Combattimento,Forme tradizionali e Moderne co-dificate); Elena Giacobbe l’oro nelCombattimento e il bronzo nelleForme tradizionali.

Categoria ‘Esordienti 8-10anni’: per Marcello Carena quat-tro medaglie d’oro (Nan Quan,Nad Dao, Nan Gun e Combatti-mento tradizionale), due argenti(Forme a mani nude tradizionali e

Cadute); per Alessandro Piras 6medaglie d’oro (Sanda , NanQuan, Nau Gun, Nan Dao, Formea mani nude e Forme delle cadu-te); per Alessia Bellavia tre ori(Combattimento tradizionale,Nan Quan e Nan Gun) e duebronzi (Forme a mani nude tradi-zionale e Nan Dao); per DaniaBocca l’argento nel Combattimen-to tradizionale; per Davide Lom-bardi quattro medaglie d’argento(Combattimento, Forme tradizio-nali, Nan Quan e Nan Gun); perMarta Borromeo due bronzi(Combattimento tradizionale eNan Gun); per Cosmin Burca ilbronzo nel Nan Quan; per Loren-zo Zammitto l’argento nel com-battimento tradizionale.

Categoria ‘Esordienti 10-12 an-ni’: per Samuele Sergi due argenti(Sanda e Nan Gun); per Gaia Mes-sina l’oro nel Nan Quan e l’argen-to nel Combattimento tradiziona-le; per Thomas Claveri oro nelNan Gun, tre argenti (Combatti-mento tradizionale, Forme tradi-

zionali e Nan Quan); per LucaOrabona oro nel Sanda, argentonel Nan Quan e bronzo nel NanGun.

Categoria ‘Cadetti 12-14 anni’:per Marie Lys Foco sei medaglied’oro (Sanda, Nan Quan, NadDao, Nan Gun, Forme a mani nu-de e Sciabola tradizonale); perEdoardo Piras quattro ori (Com-battimento Sanda, Nan Quan,Nan Gun, Nan Dao), argento nellaForma mani nude tradizionale ebronzo nel Bastone tradizionale;per Andrea Giacobbe argento nelNan Dao e due bronzi (Nan Gun eSanda): per Marianna Bellaviadue ori (Sanda e Nan Gun), dueargenti (Nan Quan e Forme a ma-ni tradizionale) e bronzo nel NanDao.

Categoria ‘Speranze 14-16anni’: per Sonia D’Agostino tremedaglie d’oro (CombattimentoSanda, Nan Quan e Nan Gun), treargenti (Sciabola, Mani nude tra-dizionale e Nunchaku); per Octa-vian Tudose due ori (Nan Quan e

Un’altra stagione sportiva è passatae le quattro migliori squadre ma-schili di under 19 si preparano ad af-frontare le finali regionali. A distanzadi un mese dal termine dei campio-nati giovanili federali, la città di Ales-sandria si prepara ad accogliere idue scontri diretti tra le quattrosquadre piemontesi che si sfideran-no per aggiudicarsi il primo postocome migliore squadra regionaledella stagione 2014/2015. Dopo leFinal Four under 16 femminile di do-menica 15 marzo, che hanno vistosul podio il Trecate Volley, sono i ra-gazzi la nuova sfida e i nuovi prota-gonisti del volley. Il mito dell’Under16 femminile, categoria in cui il Pie-monte è al top nazionale, sarà affian-cato dal successo delle miglioriquattro squadre maschili che scen-deranno in campo proprio in Ales-sandria che ospita questo grandeevento sportivo. Ancora una volta èla società locale Avbc ad organizza-re un’altra Final Four che premierà ilCampione Regionale di questa sta-gione. Tutti pronti quindi al grandeevento di domenica 3 maggio che sidividerà in due fasi. I campi di giocosaranno il PalaCima (Lungo Tanaro)e il PalaConi (presso il campo diatletica, in via Moccagatta 9). Duescontri diretti giocati in simultaneaalle 10.30: al PalaCima si scontre-ranno il Volley Parella Blu contro laVbc Mondovì e al PalaConi il Santan-na Volley si scontrerà con il Mc Do-nald’s Fossano. Nel pomeriggio, legare inizieranno alle 15.15 con loscontro per il terzo e quarto posto ea seguire la grande finalissima peraggiudicarsi il primo posto sul podio.Al termine della finale primo e se-condo posto, si svolgeranno le pre-miazioni di tutte le squadre e degliatleti che si saranno distinti per qua-

lità tecniche. «Siamo fieri di poterospitare ancora una volta un eventodi queste dimensioni – afferma Re-nato Rustichelli, direttore sportivodell’Avbc – Erano anni che la città diAlessandria non si preparava ad ac-cogliere squadre maschili di così altolivello. Oltre al campionato giovanile,molti giocatori che si sfideranno do-menica hanno affrontato in questastagione anche campionati di cate-goria quindi vi assicuro che vedremoun volley maschile di altissimo livel-lo». La società organizzatrice ha an-che stipulato un’ apposita conven-zione per il pranzo di atleti, genitori esupporters a cui le società potrannoo meno aderire, presso il ristorantealessandrino ‘Il Saraceno’, in corsoCrimea. Ancora una volta è lo sporta far rivivere questa città e ancorauna volta è il volley a far rinascere lapassione per lo sport. Ottima occa-sione non soltanto per avvalorare ilvolley maschile ma anche per far ri-nascere il Palazzetto dello Sport chein passato aveva ospitato la serie Adi Franco Benzi, pioniere del volley.Un’ottima occasione anche per i ra-gazzi che si sfideranno nella giorna-ta di domenica e che sicuramentesapranno regalare al pubblico mo-menti magici ed emozioni irripetibili.

WUSHU-KUNG FU I mandrogni nella tappa di Saluzzo si

Accademia Kodokan:Oltre cento medaglie

RenatoRustichelli

A Bogliasco, per uno stagedi allenamento con laSampdoria: per Danilo Lo-pardo il grande sogno divestire la maglia di unasquadra ai massimi livellisi fa sempre più concretogiorno dopo giorno, espe-rienza dopo esperienza.Dai tempi dei Pulcini del-l’Alessandria, dove, tra ipali, ha appreso i primi in-segnamenti del ruolo, Da-nilo ha maturato esperien-

ze diverse, in varie societàdella provincia, risultandosempre numero uno affi-dabile e sicuro. Acqui, Va-lenzana Mado, Castellaz-zo: i passaggi più significa-tivi, sempre affrontati conil massimo impegno e lapiù convinta disposizione avoler apprendere, per pro-seguire in una personalecrescita che, con caparbie-tà e sacrificio, porterà si-curamente a frutti impor-

tanti. ‘Lopa’ è portiere mo-derno, che si allontana de-cisamente dallo stereotipoche è divenuto storica-mente l’emblema classicodel ruolo: di solito nei por-tieri si è sempre voluto evi-denziare un filo di sana fol-lia; comportamenti border-line; un carattere esube-rante; una gestualità por-tata agli estremi, a voltequasi clownesca; una cer-ta qual ‘sfacciataggine’nell’affrontare l’impegno.Danilo Lopardo rappresen-ta esattamente l’immagine

opposta: sempre moltomisurato e composto, qua-si silenzioso, attento a nonturbare, con un gesto ocon una parola, l’ambientenel quale è chiamato aoperare. Anche tra i pali,essenziale nei movimenti,concentrato, riferimentoimprescindibile per i com-pagni del settore difensivo,consapevoli, in ogni mo-mento della partita, di ave-re le spalle ben coperte.Serio e affidabile: uno a cuiaffidare con fiducia le chia-vi della propria porta!

CELO/MANCA: FIGURINE DEL ‘NOSTRO’ CALCIOdel Triso

Un ‘tuffo’ nel calcio vero per Danilo Lopardo

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Guizzardi ‘Scattino’ MassimoFOTOGRAFO RITRATTISTA, SPORTIVO E PER EVENTI

Tel. 339 5789624 - [email protected] Scattino Foto & Arte

Page 13: Alessandria-Como

HURRÀ GRIGI 1324 apr. 2015

Nau Gun), tre argenti (Nan Dao,Forme a mani nude tradizionale eCadute) e il bronzo nella Sciabola;per Aurelio Barzizza tre ori (San-da, Nan Quan e Nan Gun).

Categoria ‘Juniores 16-18 anni’:per Matteo Testardini 7 medaglied’oro (Nan Quan, Nan Gun, NanDao, Forma a mani, Bastone tra-dizionale, Forme delle cadute eSanda 55/60 Kg); per Kristi Xhafe-raj due medaglie d’oro (Formatradizionale e Nan Quan) e tre ar-genti (Nan Gun, Nan Dao e Sanda65/70 Kg).

Categoria ‘Seniores 18-35 anni’:per Davide Varnero due medaglied’oro (Sanda 60-65 Kg e Combatti-mento tradizionale); per DanieleOrabona sei medaglie d’oro (San-da 70-75 Kg, Nan Quan, Nan Gun,Nan Dao, Forma a mani tradizio-nale e Sciabola); per Beatrice Bus-solino quattro medaglie d’oro(Nan Quan, Nan Gun, Nan Dao eMani nude tradizionale) e il bron-zo nel Combattimento tradiziona-le 60-65 Kg; per Giada Angiolini

tre ori (Sanda, Nan Quan e NauGun) e il bronzo nelle Forme amani nude tradizionale.

Poi ancora la medaglia d’oronelle Forme di gruppo per SoniaD’Agostino, Edoardo Piras, Octa-vian Tudose e Matteo Testardini;la medaglia d’oro nel Combatti-mento prestabilito 14 anni perMarianna Bellavia e Marie Lys Fo-co; la medaglia doro nelle Formedi gruppo per Alessandro Piras,Thomas Claveri, Marcello Carenae Marie Lys Foco. Da evidenziareanche le buone prestazioni di An-drea Scala, Vittoria Marta Turco eManuele Magri, giunti al 4° postonelle loro categorie.

Ora per il Kung Fu Team il pros-simo appuntamento saranno leFinali Nazionali che si terranno aRimini dal 26 al 29 giugno.

In concomitanza delle finali diRimini la PWKA, MSP Italia e laFederazione Internazionale diKung Fu (IMAF) organizzerà la 15°Coppa del mondo di Kung Fu Wu-shu dove i vincitori del Campio-nato Italiano faranno parte dellasquadra Nazionale PWKA che siconfronteranno con le altre nazio-nali provenienti da tuto il mondo.

Alessia D’Agostino, già titolaredella Nazionale PWKA, è già stataconvocata; così come, conside-rando tutti i risultati delle ultimegare nazionali e internazional: iSenior Davide Varnero, Giada An-giolini, Daniele Orabona, DiegoFerrari e Andrea Lombardo; i Ju-niores Matteo Testardini e SoniaD’Agostino; le Speranze OctavianTudose e Edoardo Piras e gli Esor-dienti Marie Lys Foco, MariannaBellavia, Alessandro Piras, Tho-mas Claveri e Marcello Carena.

confermano i migliori del Nord Italia

prova di forzadai 31 allievi

SPECIAL BASKET CISSACHINI IMBATTUTI E IN TESTA AL GIRONE

I Bulls sanno stringere i dentie calano il Settebello nel Lago

È proseguita nel weekend l’avven-tura dei Cissaca Bulls nello SpecialBasket 2015 con la tappa di Como.Nella splendida cornice del Palasam-pietro, lo storico palazzetto dove laPool Comense ha scritto la storia del-la pallacanestro femminile, i Tori era-no chiamati a confermare il buon sta-to di forma contro la Polisportiva Sen-na, con l’intento di allungare la stri-scia di sei vittorie consecutive in cam-pionato. Obiettivo non facile visti laqualità degli avversari e il grandeequilibrio che fa da filo rosso nellastoria degli incontri tra i comaschi e imandrogni costretti a schierare incampo coach Petrozzi in veste di par-tner causa l’assenza forzata di Buzzie Ugaglia. I Bulls scendono in campoa zona 2-3 con Fishta alto per cercaredi sfruttare al meglio la sua propen-sione alle ripartenze rapide. L’accorgi-mento tattico sembra funzionare neiprimi minuti di gioco, ma una venarealizzativa al di sotto delle aspettati-ve non consente ai Tori di decollare.Punteggio basso è parità assoluta allafine del primo quarto. Al rientro incampo Stasio, subentrato a Bragato,si rende protagonista di un paio di con-clusioni vincenti lavorando molto benein post basso. È l’abbrivio per un par-ziale di 10-2 che consente ai Tori ditracciare un solco importante e di ge-stire il match con relativa tranquillità.Buona la prova di Kondi in regia e l’at-teggiamento della rookie Sonia Salicesoprattuto in fase difensiva. Verso il fi-nale di gara i Bulls soffrono più del do-vuto nel colorato concedendo ai laria-ni troppi rimbalzi in attacco. La guar-dia astigiana Samantha Scioscio nonviaggia sui suoi standard e lo stessoFishta, comunque autore di 11 punti,non è incisivo come al solito. Risultato:Senna si porta a -3 e a 20 secondi daltermine ha la palla per il possibileovert time. Canuti e compagni passa-

no a uomo accettando il rischio di con-cedere qualcosa in più da sotto pernon consentire il tiro facile dai 6,75. Il‘buzzer beater’ di Clerici non ha fortu-na e i Bulls possono festeggiare, anco-ra imbattuti, il 7° successo stagionaleche li conferma con pieno merito in te-

sta alla classifica del girone di basketunificato.

Prossimo impegno domenica a Tori-no in occasione del 22° Trofeo ‘Cam-pioni allo Specchio’, per confermaregli ori vinti nelle ultime tre edizionidella manifestazione.

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Amarzo, nel porticcio-lo di Vulcano Gelso,l’estate non è ancora

arrivata. Il vento soffia fred-do e rabbioso trattenendo asè l’inverno non ancora deltutto concluso. Solleva conforza le onde, che inquietesi schiantano con fragorecontro il molo. Spruzzi disalsedine si posano sui mu-ri scrostati dei locali che at-tendono, dormienti, unarinfrescata di bianco primadel rintocco del periodoestivo. Sui sassi neri dellaspiaggia lavica, l’umiditàsalmastra si asciuga al solein una lunga striatura bian-ca di cristalli di sale. Il moloè un ricovero di barche e digomitoli di reti , segno che ipescatori arriveranno, sulfar della sera e come ognisera, a riprendere il mare. In

giro nessuno, ad eccezionedi una colonia di gatti cheinaspettatamente vedo cor-rermi incontro festosi. For-se intravedono in me coleiche li sfamerà, come d’abi-tudine fanno i pescatori alritorno dalla notte in altomare. Miagolano spalan-cando le fauci avide di pe-sce. Tra le mie gambe sistrusciano fingendo amici-zia, celando però un calco-lato tornaconto. Ma hannoriposto male la loro fiduciaperché non ho nulla con medi commestibile.

Ciò che mi ha portato finqui è la passeggiata fino alfaro vecchio che ho intravi-sto in lontananza, percor-rendo in macchina i tor-nanti dell’isola: ritto sulpromontorio di scogli. Miincammino e i gatti in coda

fanno altrettanto. Nel cielostormi di gabbiani vortica-no in cerca di cibo abbas-sandosi di quota sino a pelod’acqua. Gatti e gabbiani al-l’unisono lanciano il lorogrido nel vento che, unen-dosi ai rumori della risacca,riempie lo spazio di voci. Lacolonia felina zampettandomi scorta fino al vecchio fa-ro, che giace ormai abban-donato all’estremità dellaspiaggia. Ha vetri rotti escritte sui muri, schiaffeg-giato per destino dall’ondae dall’uomo. Sono pratica-mente arrivata.

Mi siedo su uno scogliocon i gatti intorno e i gab-biani poco distanti. Gli uniprendono a ravviarsi il pelo,gli altri a scrutare il mare.Convivono, non si combat-tono, certi che quando i pe-

HURRÀ GRIGI14 anno VII n. 9

DIETRO LE QUINTEdi Serena Trisoglio

Fatta eccezione per Smallville,le serie televisive basate sui fu-metti non hanno mai riscossoparticolare successo. O alme-no, non l’hanno fatto fino aquando Greg Berlanti, MarcGuggenheim e Andrew Krei-sberg hanno creato OliverQueen, il milionario dispersosu un’isola per cinque anni etornato nella sua città per pro-teggerla, ma, per farlo, devenascondersi dietro il cappuccioe la maschera di Arrow, ispira-

to al celebre Freccia Verde,protagonista di una serie di fu-metti pubblicata da DC Comics.Nonostante le premesse, la se-rie è ormai giunta alla sua terzastagione. Gran parte del meri-to, probabilmente, spetta all’at-tore canadese, Stephen Amell,che si è accaparrato il fortuna-tissimo ruolo del giustiziere diStarling City: Arrow, appunto.«Se il me di quattro anni fa po-tesse vedermi adesso – ha con-fessato tra una ripresa e l’altra

– mi direbbe: ottimo lavoro.Questo era esattamente il pia-no. Ho cominciato ad otteneredelle buone parti nel 2010, del-le parti eccezionali nel 2011 epoi, nel 2012, è arrivato Arrow.So di essere molto fortunato:ottenere una parte non garanti-sce automaticamente il suc-cesso del progetto. Sono con-tento, però, di aver sempre ri-schiato: decidere di trasferirmida Toronto a Los Angeles è sta-ta la scelta migliore che potessi

fare. Anche se non è facile vive-re a Hollywood, bisogna esserein grado di sentirsi perfetta-mente a proprio agio nella pro-pria pelle... senza maschere».Questo non dovrebbe essereun problema per il trentaquat-trenne che sembra perfetta-mente a proprio agio con la suafisicità. «Passo molto tempo inpalestra, sono costretto a farlose devo girare un’intera punta-ta a torso nudo. Non mi dispia-ce, mi piace allenarmi e grazie

a questo ruolo ho persino sco-perto muscoli di cui non cono-scevo nemmeno l’esistenza».Al di là della già confermataquarta stagione, Amell si augu-ra che Arrow possa andareavanti ancora per molto tempo,prima che lui possa dedicarsiad un altro progetto. Visti gliascolti che le puntate registra-no la sera della prima messa inonda, la speranza di un suc-cesso duraturo non sembra es-sere così utopica.

Stephen Amell, dietro la maschera del giustiziere di Starling City

L’ANGOLO DEL DIALETTOdi Luciano Olivieri

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

Passeggiata alIl gatto, il topo e lo scarafaggioG) – «Ma tu cosa fai lì, dietro

a questi sacchi di farina?" S) – «Sono lo scarafaggio dei forni per il pane

e qui me ne sto da re!»T) – «Un raggio di sole non lo prendi mai?

Non ti viene voglia di uscire?» S) – «C’è un bel calduccio tra questi muri

che finisci per addormentarti!»T) – «Dopo un po’ mi manca il respiro...

e io non dovrei parlare:per un paio di rosicchiatemi posso infilare anche nelle tubature!»

S) – «Ma... te lo porti sempre insieme?Sembra che tu l’abbia adottato!Ti preferisce ad un pezzo di groviera...l’hai addestrato proprio bene!!»

G) – «Abbiamo fatto una società.Proprio così, caro il mio scarafaggio.E goditi un pizzico di mondanità!Non strare lì a battere la fiacca!»

S) – «Andate voi a passeggiare!»G) – «Riprendiamoci la nostra libertà!»T) – «Però... ha un mucchio di roba da mangiare,

quando vuole, a sazietà!!»

Una disputa traun gatto e un cane

«Esci da lì. che ti faccio a pezzi!»«Ma sta tranquillo, santa polenta!Mi riposo ancora un poco:sotto questa macchina non mi acchiappi!Qui mi godo la siesta.Abbaia pure fino a notte!Con questo sole che ti picchia in testa,tra non molto sarai proprio cotto!»«Puoi ringraziare il mio padroneche mi trattiene con la catena.Ho la forza di un leone!Se volessi ti ridurrei in poltiglia!»«È proprio questo il problema,mio caro amico pieno di boria:tu... hai un padrone,io... la Libertà. Fine della storia!»

El gat, u rat e lababòna panàteraG) – «Ma sé ‘t fài lé dadréra

a sti sàch pén ad faréina?»B) – «A son la babòna panàtera

e a mna stàgh cmé ‘na rigéina!»R) – «‘Na splua ‘d sù ‘t al péi mai?

Voja ‘d sòrti at vén nénta?»B) – «U j’è in bel coud tra ‘st miraji

che ieina po a s’andrumenta.»R) – «Dop ampò um manca el fià...

e mé a duvréisa nénta parlè: per in pàra ‘d rusià‘ndrénta ‘n tubu am pos anfilè!»

B) – «Ma... ‘t al pòrti sémper adrera?Sméa ch’at l’àbi adutà!Ut preferìs a in tòch ad gruvéra...pròpi bén at l’ai abitua!!»

G) – «J’uma fàc ‘na sucietà. A l’è pròpi acsé la mé babòna.E gòdti ‘na stìsa ‘d mundanità!Stà nénta lé a bàti la nòna!»

B) – «Andè vujàter a spasigè!»G) – «Piùmsi la nòstra libertà!»R) – «Però... a l’à in mug da mangè,

quandi ch’la vo, a sasietà!!»

‘Na quistion tra‘n gat e ‘n can

«Sórt da lé, ch’at fàs a tòch!» «Ma stà tranquil, sànta pulénta! Am ripòš ancùra in pòch: sùta a sta màchina t’am bùfi nenta! Acsichi am fàs la sièsta; boula püra fin a nóc!Con is sù ch’ut pica an tèsta da chi an po’ ‘t ei bèl’ e cóc!»«Tpóri ringrasiè el mé padrónche um tén per la cadéina. A j’ó la fòrsa d’ín lión: s’a vói, at sputlis cmè ‘na papéina!» «A l’è pròpi isa la questión, me càr amìš pén ad bòria: té... ‘t ai in padrón, mé... la Libertà... fén dla stòria!»

LA LEGGENDA DELL’ORSO

www.museogrigio.it

Page 15: Alessandria-Como

scatori torneranno ci saràpesce in abbondanza pertutti.

Più li guardo e più miconvinco che l’amicizia im-possibile, narrata da Sepul-veda, che dal luogo sembraaver preso spunto, sia fatti-bile quantomeno in formadi tolleranza. Entrambi im-parentati con il mare che lisostiene, li sfama. Il mareche cattura, distrae, stupi-sce; che distoglie da ogni al-tro pensiero sino a farmiscordare le ragioni del per-ché sono qui.

Se sia il faro la meta o so-lo il pretesto per contem-plare questo meravigliosomediterraneo, fonte di ine-sauribile incanto. Il maredalle infinite storie e dalleimmani tragedie, il maredei popoli e dei naviganti,

su cui facevano rotta le ci-viltà del passato con navicariche di giare, anfore emerci preziose, lo stessomare che non conosce i lac-ci del tempo e su cui ogginavigano e sbarcano carichidi umana disperazione. Ilmare funesto e il mare ge-neroso, che strappa e resti-tuisce indescrivibili tesoridalle sue profondità. Il ma-re che divide e riconciliapaesi e popoli, il mare cheaccoglie, il mare che inquie-ta e minaccia.

Ma il mare è molto di piùe io mi perdo a osservarloqui in questo porticciolosperduto, in compagnia deigatti e dei gabbiani, imma-ginando quante storie, nelcorso del tempo ha racchiu-so, protetto e visto scioglier-si nella spuma di un’onda.

HURRÀ GRIGI 1524 apr. 2015

Humandroid(Chappie)Quasi tenera nella sua ingenuità,questa pellicola vanta però soloun discreto ritmo, qualche simpa-tico momento e buoni effetti robo-tici (i droidi hanno movimentisciolti e naturali). Purtroppo lastoria è piuttosto banale nellosvolgimento (ancora la diversitàche spaventa), i protagonisti, aparte il ‘creatore’, sono più mac-chiette che esseri umani e il robotsenziente non viene sfruttato nel

modo giusto (serviva un’evoluzione mentale più netta ed esplo-siva, mentre invece si insiste sulla fase fanciullesca con parlatache finisce per infastidire). Nel complesso, mediocre.

Black SeaGirata con un certo mestiere, èun’onesta, claustrofobica pellico-la senza troppi fronzoli, che badaal sodo e che, pur non facendodell’originalità il suo punto di for-za (americani e russi come canee gatto), riesce a mantenere de-sta l’attenzione dello spettatore.Questo grazie ai mille problemidovuti a un’impresa quantomenoproibitiva. Gli attori se la cavano

dignitosamente; e nonostante la rivelazione del ‘bancario’ siaun po’ eccessiva e poco credibile, lo svolgimento non ne risen-te. Giusto finale da buon intrattenimento.

I PALLINI di Puppigallo

faro

Organo dell’Associazione Culturale Orso GrigioCorso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490

Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/[email protected]

[email protected]: CSQ Centro Stampa Quotidiani

Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511

Nuovo Hurrà Grigi

Può un disco di soli quattropezzi della durata complessi-va di oltre quaranta minutidefinirsi rock? La rispostaistintiva è no, ma siccomeparliamo dei ‘Godspeed You!Black Emperor’, occorre af-frontare la questione daun’altra prospettiva. Quella diun gruppo che ha fatto delpost-rock, della contamina-zione e della dilatazione deibrani la propria bandiera, alpunto che quasi tutti i loroprecedenti lavori sono costi-tuiti da doppi album. Ecco,quindi, che trovarsi di fronte a‘soli’ quaranta minuti di musi-ca, e pur in presenza di unatraccia (la conclusiva PissCronws are Trebled) della du-rata di tredici, è quasi spiaz-zante. Se a questo aggiungia-mo la completa assenza (perla prima volta dagli esordi) dispoken-word, ci rendiamoconto di come la band cana-dese abbia davvero deciso diprovare a sorprenderci.Asunder, Sweet And Other Di-stress si presenta come ununico incessante flusso – nelquale viene in parte rielabo-rato un brano già noto ai fandel gruppo nella stesura liveintitolata Behemoth – cheparte con Peasantry Or‘Light! Inside Of Light!’, unbrano dalle atmosfere doom,con rullanti di batteria e archiaffilati come metallo chemarciano verso leggere di-gressioni ed evoluzioni dal-l’insolito pathos armonico, incui spiccano riff ‘sabbathiani’.Proseguendo nell’ascolto sinota come le dissonanze sia-

no più tenui che in passato eapparentemente tranquilliz-zanti, come in Asunder,Sweet, che resta in bilico tramalinconia e depressione fin-ché drone e corrosioni di vio-lini non infondono un lieve di-sagio timbrico che confluiscenel lungo ed epico finale diPiss Crowns Are Trebled, ilbrano più assimilabile allaprecedente produzione delgruppo. Lambs’ Breath sem-bra costituire il nuovo puntodi partenza per una sintesisonora più solenne, tra nebu-lose di droni, ambient nero-pece ed elettroacustica can-giante. Ci auguriamo che conquesto lavoro – in cui la chi-tarra suona come una chitar-ra, il basso è un basso, gli or-gani sono organi, i violini so-no violini, la batteria è unabatteria e i droni sono droni –la musica dei ‘Godspeed You!Black Emperor’ possa final-mente cessare di essere con-siderata artefatta e insolita,ma considerata per quelloche davvero è, ovvero un rocknaturale, quasi classico. Già,perché in Asunder, Sweet AndOther Distress tutto è più afuoco e meno pretenzioso chein passato, ed è questa la mi-gliore notizia per i fan dellaband canadese.

Godspeed You! BlackEmperor, svolta rock

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CULTURA CANCELLATA UN’ALTRA IMPORTANTE PAGINA DELLA NOSTRA CITTÀ

Il rimpianto della libreria BortolottiUn angolo della piccola piaz-

za dove s’affaccia la settecen-tesca chiesa di San Giovanninoè caratterizzata da una libreriasecolare, or chiusa? La lettura,in questo secolo 1900, non è ingran considerazione, fra glialessandrini. La crisi economicadei mesi precedenti si sente. Ilselvaggio rincaro dei prezzi èancora troppo vicino, nel tem-po, per essere dimenticato, c’èla priorità di sbarcare il lunario,di nutrire la famiglia, piuttostodi arricchirla culturalmente. I

libri, nelle case dei contadini,degli artigiani, degli operai sonopochi, quasi nessuno; qualcunocompra il giornale; chi sa legge-re, solo la domenica. Il profu-mo della carta stampata è ine-briante, inutile nasconderlo, percui accanto ai rotocalchi, quoti-diani, riviste Bertolotti diventalibraio, propone testi freschi distampa ai suoi concittadini. Ilocali individuati, in questa cen-tralissima zona alessandrina, sipossono adattare facilmenteallo scopo. Compaiono le vetri-

ne, le vetrinette; in queste èpossibile esporre i libri: dai clas-sici, ai romanzi, ai manuali. In-somma per tutti i gusti ci sonole migliori proposte editoriali,compresi i primi volumettiadatti ai ragazzi. La concorren-za, nel settore, è minima. Forsevi è un libraio, nella via Milano,la cui esistenza ben non è ac-creditata. I pochi prodotti edi-toriali si vendono sulle banca-relle, ubicate in piazza della Li-bertà, frontali al Palazzo Co-munale. La libreria, appena

aperta, ha un buon successo,fornisce i libri per le scuole aduna moltitudine di studentialessandrini; raccolte di leggead avvocati, magistrati, notai.La carta stampata, con il decor-rere del tempo, trasforma unpo’ i contenuti, aprendo la viaalla manualistica. Gli scrittori,negli anni del nuovo secolo, so-no aumentati considerevolmen-te, incrementando, di conse-guenza, la produzione dell’edi-toria. Le case editrici, anch’essedivenute più numerose, stam-

pano libri con titoli sempre piùaffascinanti, di autori conosciu-ti, per un pubblico in costanteespansione. L’esposizione dellacarta stampata è affiancata,con l’avvento del computer, dalreparto interamente riservatoai testi informatici, un settore

editoriale in costante espansio-ne, riservato a professionisti, adappassionati dei processori. Lalibreria Bertolotti, è importantesottolinearlo, ha, fin da quellontano 1900, la concessioneesclusiva delle pubblicazionistampate dall’Istituto Poligra-fico dello Stato. Il negozio, no-nostante il sapore di queste in-novazioni tecnologiche ha, sem-brerebbe almeno per ora, ter-minato l’esistenza con i suoiraffinati arredi il cui profumo siè amalgamato con quello dellacarta, dell’inchiostro. A Nicolet-ta il nostro più sincero affetto,con l’auspicio di ritrovarla pre-sto fra i fragranti aromi dei libri.[Franco Montaldo]

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