1 L'AVVENIRE DEI LAVORATORI La più antica testata della sinistra italiana, www.avvenirelavoratori.eu Organo della F.S.I.S., organizzazione socialista italiana all'estero fondata nel 1894 Sede: Società Cooperativa Italiana - Casella 8965 - CH 8036 Zurigo Direttore: Andrea Ermano > > > PDF scaricabile su http://issuu.com/avvenirelavoratori < < < e-Settimanale - inviato oggi a 45964 utenti – Zurigo, 10 marzo 2016 Per disdire / unsubscribe / e-mail a > [email protected]Per iscrivervi inviateci p.f. il testo: "includimi" a > ADL Edizioni In caso di trasmissioni doppie inviateci p.f. il testo: "doppio" a > ADL Edizioni IPSE DIXIT Socialdemocrazie alla prova - «Ancora a settembre, Stefan Löfven, premier socialdemocratico della tollerante Svezia (prima in Europa per numero di rifugiati), aveva bacchettato l’ultradestra di casa sua: “Noi accogliamo chi fugge dalle guerre! Il nostro Paese non costruisce muri, apre porte!”. Poche settimane (e ottantamila profughi) dopo, alla vigilia della chiusura del ponte di Öresund, ha dovuto spiegare in lacrime agli svedesi esasperati ciò che loro già temevano: “Non ce la facciamo più, dobbiamo rimettere i controlli alle frontiere”. Lo scorso ottobre Werner Faymann, cancelliere socialdemocratico austriaco, visitando due campi di rifugiati in Grecia, commosse Tsipras… e attaccò Viktor Orbàn, il premier ungherese xenofobo sospettato di derive fascistoidi… A fine gennaio ha rotto con la Merkel (troppo buonista) e messo in cantina Schengen, vagheggiando il “muro del Brennero”. Ieri, al vertice di Bruxelles… Faymann s’è trovato accanto a Orbàn in un asse “neoasburgico”, anzi, schiacciato sotto di lui, nell’invocare “la chiusura di tutte le rotte, anche quella balcanica”». – Goffredo Buccini Da l’Unità online http://www.unita.tv/ Pittella: “L’accordo con la Turchia va fatto ma niente ricatti” Il presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo parla del vertice europeo dei leader socialisti in programma a Parigi. VAI AL VIDEO Conformemente alla Legge 675/1996 tutti i recapiti dell'ADL Newsletter sono utilizzati in copia nascosta. Ai sensi del Codice sulla privacy (D.L. 30.6.2003, 196, Art. 13) rendiamo noto che gli indirizzi della nostra mailing list provengono da richieste d'iscrizione, da fonti di pubblico dominio o da E-mail
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L'AVVENIRE DEI LAVORATORI La più antica testata della sinistra italiana, www.avvenirelavoratori.eu Organo della F.S.I.S., organizzazione socialista italiana all'estero fondata nel 1894 Sede: Società Cooperativa Italiana - Casella 8965 - CH 8036 Zurigo Direttore: Andrea Ermano
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IPSE DIXIT
Socialdemocrazie alla prova - «Ancora a settembre, Stefan Löfven,
premier socialdemocratico della tollerante Svezia (prima in Europa per
numero di rifugiati), aveva bacchettato l’ultradestra di casa sua: “Noi
accogliamo chi fugge dalle guerre! Il nostro Paese non costruisce muri,
apre porte!”. Poche settimane (e ottantamila profughi) dopo, alla vigilia
della chiusura del ponte di Öresund, ha dovuto spiegare in lacrime agli
svedesi esasperati ciò che loro già temevano: “Non ce la facciamo più,
dobbiamo rimettere i controlli alle frontiere”.
Lo scorso ottobre Werner Faymann, cancelliere socialdemocratico
austriaco, visitando due campi di rifugiati in Grecia, commosse
Tsipras… e attaccò Viktor Orbàn, il premier ungherese xenofobo
sospettato di derive fascistoidi… A fine gennaio ha rotto con la Merkel
(troppo buonista) e messo in cantina Schengen, vagheggiando il “muro
del Brennero”. Ieri, al vertice di Bruxelles… Faymann s’è trovato
accanto a Orbàn in un asse “neoasburgico”, anzi, schiacciato sotto di
lui, nell’invocare “la chiusura di tutte le rotte, anche quella
balcanica”». – Goffredo Buccini
Da l’Unità online http://www.unita.tv/
Pittella: “L’accordo con la
Turchia va fatto ma niente ricatti”
Il presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo parla del
vertice europeo dei leader socialisti in programma a Parigi.
VAI AL VIDEO
Conformemente alla Legge 675/1996 tutti i recapiti dell'ADL Newsletter sono utilizzati in copia nascosta. Ai sensi del Codice sulla privacy (D.L. 30.6.2003, 196, Art. 13) rendiamo noto che gli indirizzi della nostra mailing list provengono da richieste d'iscrizione, da fonti di pubblico dominio o da E-mail
ricevute. La nostra attività d'informazione politica, economica e culturale è svolta senza scopi di lucro e non necessita di "consenso preventivo" rivestendo un evidente carattere pubblico come pure un legittimo interesse associativo (D.L. 30.6.2003, 196, Art. 24). L'AVVENIRE DEI LAVORATORI contribuisce da oltre 115 anni a tenere vivo l'uso della nostra lingua presso le comunità italiane nel mondo tra quelle persone che si sentono partecipi degli ideali socialisti-democratici di Giustizia e Libertà.
EDITORIALE
Un Bolero sperabilmente incompiuto
Mi è capitato di rivedere su YouTube "Allegro non troppo", il
capolavoro d'animazione realizzato da Bruno Bozzetto nel 1976, il
cui pezzo forte arriva al 27° minuto con il "Bolero di Ravel": due
anni di lavoro al tavolo da disegno per realizzare tredici minuti e
mezzo di “cartoni animati” sulla cui falsariga seguono alcune
riflessioni.
di Andrea Ermano
Dentro al Bolero c'è un meccanismo che funziona in modo abbastanza
elementare: è il meccanismo del "salto di qualità". Di seguito non
fornirò un commento all’animazione di Bozzetto, che invito comunque
a riguardare (vedi Allegro non troppo), ma cercherò di delineare la
struttura del “salto di qualità”, con parole mie e in forma diciamo
attualizzata.
All'inizio del "salto di qualità" c'è un accumulo di qualcosa che a un
certo punto si trasforma in qualcos'altro. Per esempio, qualcuno
all'interno di una famiglia viene compatito: poverino/a. Dopo un po',
chi veniva compatito – poverino/a, poveretto/a, poveraccio/a – inizia a
essere deriso. Accade magari solo per scaricare qualche tensione
interna, ma è un primo “salto di qualità”.
Poi, il disprezzo iniziale, fatto di sguardi obliqui e mezze frasi, si
trasforma in forme più o meno larvate di scherno, quindi in esclusione
affettiva, o peggio.
Di qui in poi avviene un altro “salto di qualità”, quello dei “giochi
psicotici nella famiglia" analizzati in un bel libro pubblicato nel 1988
da Mara Salvini Palazzoli, Stefano Cirillo, Matteo Selvini e Anna
Maria Sorrentino.
Qualcosa di simile può tracimare dalla famiglia a comunità più vaste
come il gruppo degli amici, una scuola, la città in cui si vive o la
società cosiddetta civile dove non mancano mai intere categorie di
persone declassate. Primi fra tutti i "poveri", che compongono la
maggioranza del genere umano, senza dimenticare le donne, cioè la
metà del genere umano.
In ogni epoca storica, a qualsiasi grado di latitudine e longitudine i
poveri e le donne costituiscono la parte svantaggiata e discriminata di
ogni società tradizionale. Non si contano le angherie e le persecuzioni
cui queste due grandi componenti dell’umanità sono state sottoposte.
Dopo la Seconda guerra mondiale la situazione è migliorata nelle
società post-tradizionali dell’Occidente, con l'avvio delle politiche di
Mi pare importante leggere gli 84 commenti riportati sotto l’intervista,
specialmente quelli tecnici, per capire quanta disinformazione circola.
Un cordiale saluto
Felice C. Besostri
Lettera da Roma
Il mio viaggio a Londra e a Bredford
A Londra incontro con i giovani “emigrati” e a Bedford con la
“vecchia emigrazione”.
Venerdì sera a Londra, all’assemblea organizzata dal Circolo del
Partito democratico, guidato dal Segretario Roberto Stasi, sabato a
Bedford per intervenire nel pomeriggio ad un incontro pubblico e in
serata alla grande festa degli amici dell’Associazione Molisana. La
missione ha assunto un particolare significato politico per il contesto
nella quale si è svolta.
Oltre agli argomenti di politica italiana e a quelli che riguardano in
particolare le misure per gli italiani all’estero, mi sono trovato
inevitabilmente di fronte al tema che ha acceso il dibattito politico nel
Paese: la decisione del governo conservatore di David Cameron di
indire il referendum che il 23 giugno 2016 porterà i cittadini del Regno
Unito a votare se restare o uscire dall’Unione europea. Un evento che i
nostri connazionali vivono con un certo timore per le conseguenze che
un’eventuale uscita potrà determinare.
Mi ha fatto molto piacere sapere che il Pd inglese è già impegnato
contro la Brexit, come ha sottolineato il Presidente del Circolo
londinese Massimo Ungaro. Il Pd all’estero è così: battersi per
l’Europa, per una nuova Europa!
Un cordiale saluto
On. Gianni Farina
SPIGOLATURE
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L'IMPERO È FINITO,
STATE IN PACE
di Renzo Balmelli
SCIABOLE. Già erano scarse le speranze di normalizzare la
situazione in Libia, nazione devastata dal terrorismo, dalle bande
armate e da un groviglio di interessi inconfessabili. La tragica fine di
due ostaggi italiani e l'avventurosa quanto misteriosa liberazione di
altri due, le ha praticamente ridotte al lumicino. Il Paese, culla di una
millenaria civiltà, oggi è una mina vagante, priva di un governo
affidabile, in una regione tra le più pericolose dell'aerea mediterranea.
A mo' di rappresaglia qualche esaltato e belluino nostalgico dell'impero
sognava di rivivere i fasti della fascinosa Gea della Garisenda che
glorificava l'impresa coloniale italiana in Libia intonando "Tripoli, bel
suol d'amor", coperta solamente da una bandiera tricolore. Ma il tempo
di Lady Godiva e del tintinnar di sciabole a cavallo di un bianco
destriero è finito. Quindi state in pace: la guerra non è un videogioco.
DECLINO. Coniato dall'analista Jim O'Neill, l'acronimo BRICS
(Brasile, Russia, Cina, India e Sud Africa) divenne in breve sinonimo
di boom grazie in particolare all'effetto Lula, il Presidente brasiliano
figlio di analfabeti che dopo essere stato la stella di un'epoca felice è
passato dagli altari alla polvere. Da ruggente qual era, l'economia
emergente latino-americana – e non solo – si è trovata avvolta nelle
spire della crisi, mentre il tornitore sindacalista che aveva saputo
stregare il mondo al di sopra degli steccati ideologici è finito sotto
indagine per corruzione come un qualsiasi politicante. Colui che ha
fatto uscire dalla miseria milioni di diseredati, il Castro di Rio meglio
del Castro dell'Avana come è stato definito, ora si accinge ad affrontare
il giudizio della storia con la sola compagnia della "saudade", la
malinconia che sovente accompagna il declino del mito.
LIMITI. In attesa del "Brexit" di giugno che deciderà se l'UE così
come la conosciamo avrà ancora un futuro, oppure se inizierà la sua
lenta, inesorabile parcellizzazione, l'Europa, onde verificare la solidità
o meno della sua coesione, si misura con la Turchia, ancora lontana dai
parametri richiesti per essere accolta nella casa comune, ma non avara
di pretese. Ankara difatti alza la posta sui migranti, esige più aiuti dal
fondo di solidarietà, però nicchia sulla libertà di stampa, conditio sine
qua non posta sul tavolo dei negoziati dal governo di Roma. Qualsiasi
revisione del Trattato di Dublino non può esimersi dal rispetto dei
fondamentali diritti democratici dell'Unione, inclusa la libertà dei
media quale elemento non negoziabile e caposaldo etico prima ancora
che politico della sua ragion d'essere. Che Palazzo Charlemagne sia il
luogo dei compromessi è risaputo, ma non oltre certi limiti.
BRIVIDO. Piccoli Trump crescono. All'ombra del "frontrunner" che
l'America tremare fa e manda in tilt i repubblicani moderati (ma ci
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sono ancora?), in Europa sta crescendo una corposa pattuglia di
"trumpisti" che fremono all'idea di vederlo alla Casa Bianca. Sperano
infatti di aggiungere le sue alle loro già poco gloriose gesta per formare
un asse transatlantico col "lepenismo" made in USA. Il loro sostegno è
netto, chiaro, senza giri di parole. "Gli Stati Uniti e il mondo – dicono
– hanno bisogno di Trump. Questo è il momento dei confini,
dell'esclusione, non dell'accoglienza". Da brivido! Quale sia la summa
del pensiero divulgato dal tycon delle primarie è documentato dal
video che lo ritrae mentre inveisce contro una donna di colore cacciata
dal suo comizio a Louisville, nel Kentucky, e che ha mandato in
visibilio i fan puri e duri dell'emarginazione. Quest'ultima cosa non è
solo un poco, ma molto preoccupante.
RIPOSTIGLI. Sull'onda dei corsi e ricorsi, già in altre circostanze il
mondo politico di Washington si è trovato a fare i conti con candidati
alla Trump. Ad esempio il repubblicano Barry Goldwater ben
sintonizzato, all'epoca, sulle onde di Joseph McCarthy, il fanatico
epuratore dei "comunisti" al quale bastava un tocco di rosa per vedere
trame rosse ovunque, nei gangli della cultura e dello spettacolo. Nel
1964 Goldwater, ex senatore dell'Arizona, riuscì a strappare
l'investitura per la Casa Bianca, ma sia lui sia il suo partito uscirono a
pezzi dal confronto con i democratici. Nonostante le sconfitte è curioso
notare come gli ultra-conservatori non demordano ed escano dai loro
ripostigli quando negli States soffia il vento del rinnovamento: quella
portato dai Kennedy e adesso da Obama, ieri come oggi invisi
all'America profonda e reazionaria che fa la spesa dall'armaiolo.
Coincidenza niente affatto casuale!
INGIUSTIZIA. A cavallo tra varie definizioni, tutte ispirate però a un
sentimento di disobbedienza e ribellione, l'anarchia fin dall'antichità
greca ha dato vita a una gamma di movimenti e linee di pensiero che
spaziano da Tolstoj a Bakunin, su, su, fino ai filosofi contemporanei.
Nel mondo moderno la figura di maggior spicco è l'americano Noam
Chomsky, teorico della comunicazione, sostenitore di Bernie Sanders e
noto esponente del pensiero socialista libertario, spesso citato per le
sue opinioni in contrasto alla destra demagogica del Tea Party. "Una
delle ragioni principali per cui sono anarchico – ha detto a un suo
discepolo – è che odio l'ingiustizia, la prepotenza e la falsità. Non
voglio comandare né essere comandato e mi schiero sempre dalla parte
dei più deboli". Ossia, per essere attuali, di coloro che oggi formano il
dolente corteo dei migranti.
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI - Voci su Wikipedia : (ADL in italiano) https://it.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_lavoratori (ADL in inglese) https://en.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_Lavoratori (ADL in spagnolo) https://es.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_Lavoratori (Coopi in italiano) http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorante_Cooperativo (Coopi in inglese) http://en.wikipedia.org/wiki/Ristorante_Cooperativo (Coopi in tedesco) http://de.wikipedia.org/wiki/Cooperativa_italiana
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI EDITRICE SOCIALISTA FONDATA NEL 1897 Casella postale 8965 - CH 8036 Zurigo L'Avvenire dei lavoratori è parte della Società Cooperativa Italiana Zurigo, storico istituto che opera in emigrazione senza fini di lucro e che nel triennio 1941-1944 fu sede del "Centro estero socialista". Fondato nel 1897 dalla federazione estera del Partito Socialista Italiano e dall'Unione Sindacale Svizzera come organo di stampa per le nascenti organizzazioni operaie all'estero, L'ADL ha preso parte attiva al movimento pacifista durante la Prima guerra mondiale; durante il ventennio fascista ha ospitato in co-edizione l'Avanti! garantendo la stampa e la distribuzione dei materiali elaborati dal Centro estero socialista in opposizione alla dittatura e a sostegno della Resistenza. Nel secondo Dopoguerra L'ADL ha iniziato una nuova, lunga battaglia per l'integrazione dei migranti, contro la xenofobia e per la dignità della persona umana. Dal 1996, in controtendenza rispetto all'eclissi della sinistra italiana, siamo impegnati a dare il nostro contributo alla salvaguardia di un patrimonio ideale che appartiene a tutti.