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A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione www.federchimica.it/DATIEANALISI.aspx Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria chimica italiana Analisi dei risultati della Community Innovation Survey
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A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

May 02, 2015

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Page 1: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

A cura dellaDirezione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione

www.federchimica.it/DATIEANALISI.aspx

Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria chimica italiana

Analisi dei risultati della Community Innovation Survey

Page 2: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Sintesi dei principali risultati (1)L’innovazione è importante perché consente più facilmente alle imprese chimiche di esportare e di difendere l’occupazione in Italia

La chimica italiana ha tante imprese innovative (1200) e tante imprese impegnate nella ricerca (800), la loro numerosità in ambito europeo è seconda solo alla Germania

Nella chimica italiana la diffusione dell’attività di ricerca (47% delle imprese) non solo è doppia rispetto alla media dell’industria (21%) ma è superiore anche agli altri settori medium-high tech (34%), in particolare perché fanno innovazione tante PMI chimiche.In presenza di una struttura dimensionale della chimica italiana più sbilanciata verso le PMI, la diffusione dell’attività innovativa è simile alla media europea (67% delle imprese vs. 68%, Germania esclusa) e la diffusione della ricerca non ne è lontana (47% vs. 52%, Germania esclusa)

Le imprese chimiche innovative, oltre ad essere numerose, rivestono una quota assolutamente predominante del fatturato settoriale (86%)

Nella chimica quasi tutte le imprese innovative fanno innovazione di prodotto (83%) e una quota rilevante del fatturato (9%) è generata da prodotti nuovi per il mercato (e non solo per l’impresa)

Tra il 2000 e il 2008 in Italia è considerevolmente aumentata la quota di imprese chimiche innovative (+16 punti percentuali) e con attività di ricerca (+9 p.p.)

Page 3: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Sintesi dei principali risultati (2)L’industria chimica in Italia realizza spese di innovazione pari a 946 milioni di euro, di cui 567 milioni destinati alla ricerca intra-muros (anno 2008)

Rispetto all’industria italiana in generale, nella chimica la ricerca assorbe la quota maggioritaria delle spese di innovazione (67%) mentre è molto meno rilevante l’innovazione da semplice acquisto di macchinari innovativi

Se si considera l’intensità di ricerca (spesa) invece della diffusione (imprese), il divario della chimica italiana rispetto alla media europea risulta più ampio (quota sul fatturato inferiore del 21%) anche se meno drammatico rispetto ad altre fonti

Rispetto alla chimica europea, in Italia sono meno diffuse le collaborazioni con terzi volte all’innovazione e, in particolar modo, quelle con università e istituti di ricerca pubblici

Per la chimica l’innovazione in ambito ambientale comporta un impegno su molti fronti diversi e i benefici perseguiti non sono solo al proprio interno ma riguardano anche in misura rilevante gli utilizzatori(ruolo della chimica come “solution provider”)

La classifica dei settori di attività economica in base all’innovazione in ambito ambientale vede la chimica italiana posizionarsi sempre ai primi posti

Page 4: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

La Community Innovation Survey è un’indagine condotta a livello europeo attraverso un questionario armonizzato

Tutti i risultati hanno come riferimento le imprese con più di 10 addetti

Le informazioni raccolte riguardano l’attività innovativa nel triennio 2006-2008

Per chimica si intende chimica esclusa farmaceutica

L’innovazione tecnologica (o per brevità innovazione) si definisce come “prodotti, servizi e processi nuovi o significativamente migliorati rispetto a quelli precedentemente disponibili in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, prestazioni, facilità d’uso”

Rientrano nella chimica italiana anche le imprese a capitale estero, che rivestono un peso rilevante non tanto sul numero di imprese (15%) quanto su addetti (33%) e valore della produzione (36%)

Premessa metodologica

Page 5: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

Imprese esportatrici in Italiachimica industria

Esportatrici in % del totale imprese 77,8% 49,0%

Perché è importante innovare ?

- Le imprese innovative riescono più facilmente ad esportare

Esportatrici in % delle imprese innovative 86,0% 63,4%

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Innovazione e occupazione nell’industria chimica italiana

Imprese innovative Totale imprese

Var. occupazione 2006-2008 -0,3% -2,2%

- Le imprese chimiche innovative mostrano una maggiore stabilità dell’occupazione in Italia (a fronte del calo nell’industria chimica in generale)

Page 6: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese innovative e tipologia di innovazione in Italia

chimica

% imprese innovative 66,6%

industria

44,2%

- di cui innovaz. di prodotto 82,7% 69,7%

- di cui innovaz. di processo 17,3% 30,3%

% imprese con innovaz. nuova per il mercato

32,4% 21,6%

% di fatturato del settoreda innovaz. nuova per il mercato 8,5% 6,9%

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

Note: totale = imprese con più di 10 addetti high tech = farmaceutica ed elettronica medium-high tech = elettrotecnica, meccanica, automotive

La chimica italiana- ha tante imprese innovative (1200)- che fanno soprattutto innovazione di prodotto- non solo di tipo “me too”- con un impatto rilevante in termini di fatturato generato da prodotti nuovi per il mercato (e non solo per l’impresa)

high tech

73,0%

91,9%

8,1%

54,3%

10,3%

altri medium-high tech

54,3%

80,3%

19,7%

34,7%

11,5%

Nel confronto con gli altri settori, la chimica- è posizionata significativamente meglio della media dell’industria- è complessivamente in linea con gli altri settori medium-high tech

Page 7: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese innovative e tipologia di innovazionenell’industria chimica europea

Italia Europa

% imprese innovative 66,6% 74,2%

Europa escl. Germania

68,3%

- di cui innovaz. di prodotto 82,7% 79,9%78,4%

- di cui innovaz. di processo 17,3% 20,1%21,6%

% imprese con innovaz. nuova per il mercato 32,4% 35,3%33,3%

% di fatturato del settoreda innovaz. nuova per il mercato 8,5% 7,6%9,0%

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

Note: totale = imprese con più di 10 addetti UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio

Nonostante la chimica italiana abbia minori spese di ricerca, la diffusione dell’attività innovativa e il suo impatto in termini di fatturatosono prossimi alla media europea (esclusa Germania)

Praticamente tutti gli indicatori di innovazione e ricerca evidenziano l’eccellenza della chimica tedesca rispetto agli altri grandi produttori europei

Germania

92,2%

83,4%

16,6%

41,3%

5,1%

Page 8: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Quota del fatturato settoriale facente capo a imprese innovative (%)

chimica

industria

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

high tech = farmaceutica ed elettronicamedium-high tech = elettrotecnica, meccanica, automotive

Una quota assolutamente predominante del fatturato chimico in Italiaè realizzata da imprese innovative

high tech

altri medium-high tech

Italia

Italia

Europa

Europa escl. Germania

Germania

Chimica

86,4%

71,9%

86,4%

82,5%

86,4%

88,6%

84,8%

95,1%

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio

Page 9: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese innovative con attività di R&S in Italia

% imprese con R&S intra-muros 47,4% 21,2%

- di cui R&S continuativa 69,1% 63,3%

% imprese con R&S extra-muros 19,3% 7,8%

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

Nella chimica italiana- circa 800 imprese fanno ricerca intra-muros- 580 delle quali la conducono con continuità

chimica industria high tech

56,1%

80,5%

31,6%

33,9%

72,6%

10,6%

La quota di imprese chimiche che fa ricerca è - doppia rispetto alla media dell’industria- decisamente superiore anche agli altri settori medium-high tech

Note: totale = imprese con più di 10 addetti high tech = farmaceutica ed elettronica medium-high tech = elettrotecnica, meccanica, automotive

altri medium-high tech

Page 10: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese innovative con attività di R&S nella chimica europea

% imprese con R&S intra-muros 47,4% 59,0%51,7%

- di cui R&S continuativa 69,1% 74,7%75,5%

% imprese con R&S extra-muros 19,3% 25,1%23,5%

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Tenuto conto della struttura dimensionale della chimica italiana,la diffusione di imprese con attività di ricerca non è distante dalla media europea (esclusa Germania)

Italia EuropaEuropa

escl. Germania Germania

80,9%

73,3%

30,1%

Page 11: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese chimiche innovative in Italia: confronto tra anni 2000 e 2008

2000 2008

% imprese con R&S intra-muros 38,3%

% imprese con R&S intra-muros continuativa 23,7%

47,4%

32,7%

% imprese innovative 50,5% 66,6%

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2000-2008Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Non solo l’innovazione ma anche la ricerca coinvolge sempre più imprese chimiche in Italia

Page 12: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Numero di imprese innovative nella chimica europea

ItaliaGermania

Imprese con R&S intra-muros 834

Imprese con R&S intra-muros continuativa 576

1323

970

Imprese innovative 11721508

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2000-2008

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Emerge una notevole vivacità dell’industria chimica italiana, infatti l’Italia è seconda solo alla Germania in termini di numerosità - non solo di imprese innovative, - ma anche di imprese che fanno ricerca (occasionale o continuativa)- e di imprese che introducono prodotti nuovi per il mercato, non limitandosi all’imitazione di innovazioni già esistenti

Francia

714

523

820

Spagna

675

528

985

Imprese con innovaz. nuova per il mercato 571676 481 350

dati sul Regno Unito non disponibili

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Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

Ripartizione della spesa per tipo di attività innovativa

chimica industria

R&S intra-muros

Acquisto macchinari innovativi

Acquisto di tecnologia non incorporata in beni capitali

59,9%

31,5%

1,3%

43,4%

42,8%

3,8%

7,3% 10,0%R&S extra-muros

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

65,7%

15,4%

2,7%

16,2%

54,3%

28,1%

4,3%

13,3%

high tech

Nella chimica il 67% delle spese di innovazione è destinato alla ricercae non al semplice acquisto dall’esterno di macchinari innovativi

altri medium-high tech

Dal confronto con gli altri settori medium-high tech si conferma una vocazione maggiore della chimica all’innovazione basata sulla ricerca intra-muros

Page 14: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

chimica industria

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

high tech

L’industria chimica in Italia realizza - spese di innovazione pari a 946 milioni di euro- spese di R&S intra-muros pari a 567 milioni di euro

La statistica annuale dell’Istat sulla R&S in Italia probabilmente sottostima le effettive spese di ricerca del settore chimico realizzate non solo da grandi imprese ma anche da tante PMI (non è vero altrettanto per l’industria in generale)

altri medium-high tech

Spese di innovazione e ricerca in Italia

spese di innovazione (mln €)

spese di R&S intra-muros (mln €)

946

567

15332

6660

2223

1459

4184

2271

in % del fatturato settoriale

spese di innovazione

spese di R&S intra-muros

1,8%

1,1%

1,7%

0,8%

5,1%

3,3%

2,0%

1,1%

A fronte di spese di innovazione sul fatturato simili, l’intensità di ricerca nell’industria chimica italiana è- del 30% superiore alla media dell’industria- analoga agli altri settori medium-high tech (ma più diffusa in termini di imprese)

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Spesa di R&S sul totale della spesa per innovazione

R&S intra-muros

Totale R&S

59,9%

67,2%

66,9%

77,8%

7,3% 10,8%R&S extra-muros

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio

Italia EuropaEuropa

escl. Germania

67,2%

80,4%

13,2%

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Se si considera l’intensità di innovazione e ricerca (spesa) invece della diffusione (imprese), il divario della chimica italiana rispetto alla media europea risulta più ampio, anche se meno drammatico rispetto ad altre fonti

In Italia le imprese chimiche fanno innovazione in modo più informalee meno strutturato (meno innovazione basata sulla ricerca, spese di ricerca e innovazione meno identificate come specifiche voci di bilancio)

Germania

66,7%

74,9%

8,2%

Intensità di innovazione e ricerca nell’industria chimica europea (spese in % del fatturato settoriale)

spese di innovazione 1,8% 2,6%

1,1% 1,8%spese di R&S intra-muros

Italia EuropaEuropa

escl. Germania

2,1%

1,4%

3,5%

2,3%

Germania

Page 16: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese con collaborazioni per l’innovazione in Italia (% imprese)

chimica industria

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

Ogni tipo di collaborazione

- di cui altre imprese del Gruppo

6,0%

20,4%

- di cui fornitori 51,9%

- di cui clienti 31,0%

- di cui imprese del settore 24,2%

- di cui istituti privati di ricerca 46,0%

- di cui università 35,2%

- di cui istituti pubblici di ricerca 7,7%

- di cui con partner esteri europei 25,5%

- di cui con partner indiani / cinesi 5,1%

15,7%

23,6%

7,6%

31,5%

35,5%

36,2%

28,6%

7,2%

5,1%

41,7%

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

high tech

26,3%

21,0%

38,1%

30,1%

15,9%

70,8%

63,2%

43,6%4,4%

7,8%

28,2%

49,5%

32,8%

19,9%

42,0%

46,2%

5,5%

36,7%7,7%

15,4%

Rispetto agli altri comparti considerati, è (paradossalmente) più contenuto il peso relativo dell’università- nella chimica i progetti di ricerca non sono spesso tali da obbligare le imprese a collaborare con la ricerca pubblica- ci sono difficoltà di dialogo con la ricerca pubblica

altri medium-high tech

Nella chimica italiana circa 280 imprese collaborano con terzi sull’innovazione, con una quota quasi tripla rispetto alla media dell’industria

Page 17: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese chimiche europeecon collaborazioni per l’innovazione (% imprese)

Ogni tipo di collaborazione 15,7% 27,0%

23,6% 44,3%- di cui altre imprese del Gruppo

UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio

Italia EuropaEuropa

escl. Germania

24,0%

41,1%

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

7,6% 35,1%- di cui fornitori 39,1%

31,5%

52,6%

- di cui clienti 50,0%

35,5%

52,7%

- di cui imprese del settore 27,6%

36,2%

22,7%

- di cui istituti privati di ricerca 45,7%

28,6%

39,1%

- di cui università 46,3%

7,2% 29,9%- di cui istituti pubblici di ricerca 28,5%

5,1% 9,4%- di cui con partner indiani / cinesi 7,8%

41,7% 45,4%- di cui con partner esteri europei 46,9%

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Nella chimica italiana sono meno diffuse le collaborazioni di ogni tipo e, in particolar modo, quelle con università e istituti di ricerca pubblici

Germania

36,0%

50,9%

27,0%

65,4%

58,1%

12,9%

25,6%

32,8%

12,6%

42,4%

Page 18: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Imprese chimiche (%)

Finanziamenti pubblici 20,5% 20,9%

0,9% 2,2%6° o 7° Programma Quadro

Note: UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio

Italia EuropaEuropa

escl. Germania

19,6%

1,2%

Finanziamenti pubblici all’innovazione nel 2006-2008(locali, nazionali ed europei)

Finanziamenti pubblici 20,5% 15,7%

0,9% 0,3%6° o 7° Programma Quadro

chimica industria

La quota di imprese chimiche in Italia è analoga alla media europea, ma è inferiore la partecipazione al 6° o 7° Programma Quadro(relativamente elevata la partecipazione tedesca)

high techImprese in Italia (%)

29,6%

2,5%

19,8%

0,2%

In Italia la quota di imprese chimiche che ha goduto di finanziamenti pubbliciall’innovazione nel triennio è in linea con gli altri settori medium-high technonostante questi abbiano una minore propensione alla ricerca

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008Note: totale = imprese con più di 10 addetti

altri medium-high tech

Germania

24,8%

5,1%

Page 19: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Obiettivi dell’innovazione in Italia(% imprese innovative che li considerano di importanza medio-alta)

49,1% 44,5%Gamma prodotti / servizi

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

35,8% 26,3%Sostituzione prodotti / processi

32,7%

27,4%

Ingresso in nuovi mercati

34,1%

29,4%

Aumento quota di mercato

56,8%

29,1%

Qualità prodotti / servizi

31,1%

50,5%

Flessibilità produttiva

19,0% 30,3%Capacità produttiva

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

49,2% 29,8%Sicurezza e salute

21,8% 19,7%Costo del lavoro

chimica industria high tech

51,4%

32,0%

18,3%

35,0%

39,0%

47,3%

17,0%

19,3%

15,8%

45,1%

29,6%

23,0%

31,9%

38,0%

54,9%

28,3%

30,0%

19,3%

Rispetto agli altri comparti considerati,emerge la rilevanza per la chimica degli obiettivi legati a sicurezza e salute

altri medium-high tech

In parte rientra in questo ambito anche la “sostituzione di prodotti e processi non più competitivi perché superati o obsoleti”

Page 20: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Obiettivi dell’innovazione nell’industria chimica europea (% imprese innovative che li considerano di importanza medio-alta)

49,1% 52,3%Gamma prodotti / servizi

UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio

Italia EuropaEuropa

escl. Germania

52,1%

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

35,8% 35,4%Sostituzione prodotti / processi

32,7%

23,4%

Ingresso in nuovi mercati

34,1%

41,2%

Aumento quota di mercato

56,8%

45,7%

Qualità prodotti / servizi

31,1%

46,8%

Flessibilità produttiva

19,0% 23,7%Capacità produttiva

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

49,2% 36,1%Sicurezza e salute

21,8% 19,8%Costo del lavoro

32,8%

23,2%

37,8%

42,4%

49,8%

22,1%

39,0%

21,6%

Rispetto alla media europea, gli obiettivi perseguiti tramite l’innovazione dalle imprese chimiche italiane sembrano in misura maggiore di natura difensiva

Germania

52,7%

41,2%

23,7%

49,1%

53,1%

40,1%

27,5%

29,6%

15,6%

Page 21: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Innovazione con benefici ambientali in Italia(% imprese)

16,5% 9,0%Riduzione uso materie prime

chimica industria

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

19,9% 10,5%Riduzione uso energia

11,1%Riduzione emissioni CO2

22,1%

8,6%

Sostituzione materiali con meno pericolosi / eco-compatibili

30,4%

9,2%

Riduzione inquinamento(atmosferico, idrico, sonoro e del suolo)

15,3%

22,1% 13,1%Benefici per utilizzatori – uso energia

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

23,4% 14,1%

27,2% 13,2%

Benefici per utilizzatori – inquinamento

Benefici per utilizzatori – riciclo dopo l’uso

28,0%Riciclo rifiuti / acqua / materie prime 15,4%

Emerge con chiarezza da tutti gli indicatori l’impegno della chimica italiana verso un’innovazione con benefici ambientali, non solo al proprio interno ma anche nei confronti degli utilizzatori

Per la chimica l’innovazione in ambito ambientale comporta un impegno su molti fronti diversi

Page 22: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Innovazione con benefici ambientali: posizionamento della chimica italiana

5°Riduzione uso materie prime

Posizione su 50 settori di attività economica

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

4°Riduzione uso energia

6°Riduzione emissioni CO2

2°Sostituzione materiali con meno pericolosi / eco-compatibili

1°Riduzione inquinamento(atmosferico, idrico, sonoro e del suolo)

2°Benefici per utilizzatori – uso energia

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Benefici per utilizzatori – inquinamento

Benefici per utilizzatori – riciclo dopo l’uso

2°Riciclo rifiuti / acqua / materie prime

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti)

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti)

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti)

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti)

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti)

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti; 2° = farmaceutica; 3° = metallurgia; 4° petrolifero; 5° alimentare)

(in base alla % di imprese innovative a favore dell’ambiente)

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti; 2° = farmaceutica; 3° = metallurgia;)

(1° = servizi di risanamento e gestione rifiuti; 2° = automotive; 3° = farmaceutica; 4° petrolifero)

La chimica italiana si posiziona sempre ai primi posti, anche in termini di benefici ambientali per gli utilizzatori (ruolo di “solution provider”)

Posizione su 22settori industriali

Page 23: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Innovazione con benefici ambientali nell’industria chimica europea (% imprese innovative)

20,3% 40,6%Riduzione uso materie prime

UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio

Italia Europa

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey, 2008

24,4% 44,6%Riduzione uso energia

13,6%Riduzione emissioni CO2

27,2%

33,9%

Sostituzione materiali con meno pericolosi / eco-compatibili

37,4%

44,5%

Riduzione inquinamento(atmosferico, idrico, sonoro e del suolo)

51,6%

27,2% 40,5%Benefici per utilizzatori – uso energia

Note: totale = imprese con più di 10 addetti

28,8% 42,2%

33,4% 38,6%

Benefici per utilizzatori – inquinamento

Benefici per utilizzatori – riciclo dopo l’uso

34,4%Riciclo rifiuti / acqua / materie prime 50,1%

33,5%

34,4%

25,4%

41,7%

46,6%

30,6%

34,6%

36,2%

44,5%

Europa escl. Germania

Nella chimica italiana la diffusione di imprese con attività di innovazione caratterizzata da benefici ambientali è inferiore alla media europea

Il divario è decisamente più contenuto con riferimento all’innovazione in campo ambientale con benefici per gli utilizzatori

Germania

53,0%

62,3%

48,7%

49,3%

60,4%

57,8%

55,4%

42,8%

59,9%

Page 24: A cura della Direzione Centrale Analisi Economiche – Internazionalizzazione  Innovazione tecnologica e ricerca nell’industria.

Motivazioni dell’innovazione con benefici ambientali nell’industria chimica europea (% imprese innovative)

46,9% 43,0%Regolamentazione ambientale/ imposte sull’inquinamento già vigenti

Italia Europa

8,1%Agevolazioni e incentivi finanziari 9,5%

27,3% 30,3%Accordi volontari di promozionedi buone pratiche ambientali

24,9%Domanda corrente / attesa di innovazioni eco-compatibili

30,1%

46,2% 41,2%

Regolamentazione ambientale/ imposte sull’inquinamento di futura applicazione

Pur rimanendo prevalente l’innovazione motivata dall’adeguamento a norme esistenti o future, rivestono un peso significativo anche motivazioni più proattive

Europa escl. Germania

47,4%

10,1%

33,2%

28,9%

43,9%

UE = Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Belgio Fonte: Eurostat,

Community Innovation Survey, 2008Note: totale = imprese con più di 10 addetti

Germania

35,3%

8,4%

25,1%

32,3%

36,4%

Il peso delle diverse motivazioni è abbastanza in linea tra chimica italiana ed europea