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3.1.12 PULVINO
Luca Brancaccio – Chiara Luchino – Achille Devitofranceschi
In sommità della pila viene generalmente disposto un elemento in c.a
monolitico, detto pulvino, il cui compito è quello di garantire la transizione fra la
sezione di impalcato e quella del fusto pila, assicurando al contempo una
corretta diffusione delle azioni provenienti dall’impalcato.
Si tratta di un elemento massivo soggetto a uno stato di sollecitazione
pluriassiale di taglio, torsione e flessione. Vista la geometria e i rapporti
dimensionali fra i lati normalmente si ricorre a metodi di calcolo basati su
schemi vettoriali elementari di ripartizione delle forze interne.
In estradosso saranno presenti armature filanti atte a sostenere le trazioni
indotte dai carichi verticali agenti nelle zone a sbalzo; in aggiunta saranno
presenti staffe e ferri piegati necessari a contrastare le trazioni da taglio e
torsione.
Nella figura 3.1.34 si pone l’attenzione sul nodo di collegamento fra la
sottostante pila cava e il pulvino. Per permettere la realizzazione del getto
soprastante, in estremità superiore della pila cava viene prevista la
realizzazione di un elemento di chiusura dello spessore di circa 30 cm, il cui
compito è quello di realizzare un cassero armato per sostenere il successivo
getto del pulvino vero e proprio.
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Figura 3.1.34 - Armatura del pulvino 3.1
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Istr NTC 08
3.1.12.1 Armatura dello sbalzo dei pulvini
Mario Paolo Petrangeli – Andrea Polastri
Nel caso l’eccentricità “a” dell’appoggio rispetto al filo del fusto pila sia
comparabile con l’altezza del pulvino, si ricade nel campo delle mensole tozze;
il calcolo delle armature da disporre all’estradosso del pulvino si eseguirà
quindi mediante uno schema a tirante puntone secondo gli usuali schemi di
calcolo.
In tali circostanze, proprio per l’instaurasi del meccanismo tirante puntone, le
azioni concentrate trasmesse dall’appoggio dell’impalcato saranno trasferite
direttamente al fusto pila dalla biella compressa; non è quindi necessario
disporre armature per assorbire sforzi di taglio.
Figura 3.1.35 – Schema di calcolo a mensola tozza secondo NTC 2008
Nel caso invece di maggiori eccentricità, si entra nel campo delle travi a
sbalzo; in tal caso, si calcolerà la mensola per le azioni flettenti e per il taglio.
Nell’esempio riportato in figura 3.1.36, si ha una armatura di forza
dell’estradosso del pulvino realizzata mediante 7 strati di barre φ 28 disposte
ad interasse 15 cm, alcune delle quali piegate a 45° in ausilio delle staffe di
armatura a taglio.
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Figura 3.1.36 – Esempio di armatura di un pulvino con sbalzi (1/2)����
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Figura 3.1.36 – Esempio di armatura di un pulvino con sbalzi (2/2)
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3.1.13 BAGGIOLI E RITEGNI SISMICI
Luca Brancaccio – Chiara Luchino – Achille Devitofranceschi
I baggioli sono degli elementi monolitici in c.a. eseguiti generalmente con
calcestruzzi di classe di resistenza superiore a quelli delle pile, il cui compito è
quello di realizzare i piani di appoggio dei dispositivi di vincolo, creare i dislivelli
fra le travi di impalcato, accogliere le zanche di fissaggio degli apparecchi di
appoggio, e compensare eventuali errori di esecuzione.
Si tratta di manufatti eseguiti in una seconda fase rispetto alla realizzazione
della pila e del pulvino che richiedono una elevata precisione di esecuzione;
anche per tale motivo, a volte, vengono, realizzati con malte reoplastiche ad
alta resistenza che permettono un perfetto livellamento e una riduzione degli
effetti da ritiro.
La loro altezza è variabile da pochi centimetri sino a 50 cm e talvolta anche
oltre.
Al loro interno possono essere disposti degli elementi di alloggiamento dei
perni degli appoggi realizzati con elementi in acciaio corrugati.
In sommità della pila possono essere altresì presenti dei ritegni sismici utili a
contenere l’impalcato in presenza di azioni sismiche particolarmente rilevanti.
Tali elementi sono realizzati in calcestruzzo armato sulla cui estremità viene
disposto un cuscino in neoprene necessario a evitare rotture localizzate da
impatto.
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Figura 3.1.37 - Baggiolo e fermo sismico 3.1
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3.1.13.1 Armatura dei baggioli
Mario Paolo Petrangeli – Andrea Polastri
I baggioli sono l’elemento strutturale interposto tra l’apparecchio di appoggio e
la sottostruttura che sostiene le travi principali.
Strutturalmente, il baggiolo ha la funzione primaria di trasferire il carico
verticale dagli appoggi alle sottostrutture ed eventualmente anche forze
orizzontali in caso di appoggi fissi o unidirezionali.
Le armature saranno quindi innanzitutto staffe chiuse, a due o più braccia,
necessarie a confinare l’espansione trasversale indotta degli ingenti carichi
assiali (Pos. 2 e 3 di figura 3.1.38); nel caso di forze orizzontali ci saranno
inoltre staffe di connessione, generalmente calcolata a taglio puro, essendo tali
elementi piuttosto ribassati (Pos. 4).
Sempre in figura 3.1.38 si riporta inoltre un esempio di frettaggio del pulvino in
corrispondenza dei punti di sollevamento dell’impalcato mediante martinetti
(Pos. 1 e 5).
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Figura 3.1.38 – Esempio di armatura costruttiva dei baggioli e frettaggio dei punti di sollevamento 3
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