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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALESECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONELE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Alcuni criteri di pianificazione delle rotatorieAlcuni criteri di pianificazione delle rotatorie
Cenni alla manualistica della Regione Piemonte, della RegioneCenni alla manualistica della Regione Piemonte, della Regione
Lombardia e di altri PaesiLombardia e di altri Paesi europeieuropei
Torino, 14 DICEMBRE 2009Torino, 14 DICEMBRE 2009
Prof.Prof. Ing.Ing. Giulio MATERNINIGiulio MATERNINI
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Le intersezioni a rotatoriaLe intersezioni a rotatoria
LINEE GUIDA ZONE 30 della Regione PiemonteLINEE GUIDA ZONE 30 della Regione Piemonte Linea guida 19Linea guida 19Le rotatorie (Giugno 2007)Le rotatorie (Giugno 2007)
Linee guida ZONE DI INTERSEZIONE della Regione LombardiaLinee guida ZONE DI INTERSEZIONE della Regione Lombardia
((D.G.R.D.G.R. n. 7/20829 del 16 febbraio 2005)n. 7/20829 del 16 febbraio 2005)
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Una rotatoria di medie dimensioni
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-I veicoli circolantiveicoli circolanti nellanello (che pu avere una o pi corsie di marcia) hannola precedenza rispetto a quelli che devono ancora impegnare lintersezione.
-La rotatoria pertanto particolarmente idonea in quelle situazioni in cui le stradestradesono dello stesso livello gerarchico.sono dello stesso livello gerarchico.
-Va precisato che le rotatorie sono misure che interessano la viabilitinteressano la viabilit principaleprincipalee, al pi, quella di quartierequella di quartiere; dunque esse riguardano soprattutto la viabilit
esterna agli ambiti residenziali delle zone 30. Tuttavia esse sono entrate a farparte della manualistica che si occupa di moderazione del traffico in ragione dellaloro efficacia in termini sia di sicurezza, sia di fluidificazione deefficacia in termini sia di sicurezza, sia di fluidificazione del traffico.l traffico.
-La rotatoria consente di eliminare la regolazione semaforicaconsente di eliminare la regolazione semaforica.
- Se non viene progettata con grande attenzione agli attraversamenti pedonali eciclabili, rischia di dimostrarsi pi rischiosa dellattraversamento semaforico perlutenza debole.
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Le rotatorie hanno anche la funzione di interrompere la linearit visiva di una strada,evidenziando la presenza di unintersezione.
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALESECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONERotatoria convenzionale
Rotatoria compatta
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
La capacit di una rotatoria pu essere ampliata con linserimento diuna corsia diretta per la svolta a destra
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Rotatoria di grandi dimensioni dove pi difficile garantire lasicurezza degli utenti deboli
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Ripartizione degli spazi in una rotatoria compattarotatoria compatta con raggio esterno di 15 m.
Schema di una rotatoria con indicazione del raggio di deflessioneraggio di deflessione raccomandato
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Intersezione a T dove occorre far convergere tutti i bracci verso il centro
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Le isole spartitrafficoisole spartitraffico sono elementi molto importanti per la sicurezza delle rotatorie
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
La manutenzione delle aree verdi costituisce una voce di spesa ingente dei costi digestione delle rotatorie
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Secondo le Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali, nelle rotatorie
poste in ambito urbano gli attraversamenti pedonaliattraversamenti pedonali devono essere arretrati rispetto allanello e bensegnalati (arretramento di 4-5 m del passaggio pedonale rispetto al bordo esterno dellanello rotatorio).
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Una rotatoria a Chambry in cui la pista ciclabile termina prima della rotatoria e il ciclista pu scegliere se
proseguire sullanello veicolare o immettersi nel percorso pedonale, che in quel punto si trova allo stessolivello
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Schema di rotatoria con pista ciclabile esterna e separata dallanello veicolare
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Un esempio di rotatoria potenzialmente pericolosa per i ciclisti, in quanto la corsia ad essi destinata
ricavata allinterno della corona giratoria e costituisce di fatto un ampliamento dellanello veicolare
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Un esempio di rotatoria sicura per i ciclisti, in quanto la corsia ad essi destinata ricavata allesterno della
corona giratoria, con uno spazio intermedio di fermata per le automobili in entrata e in uscita dalla rotatoria
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Tipologia delle intersezioniTipologia delle intersezioni
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONETipologia delle intersezioni: indicazioni per la rete esistenteTipologia delle intersezioni: indicazioni per la rete esistente
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONETipologia delle intersezioni: caratteristiche tecniche ottimaliTipologia delle intersezioni: caratteristiche tecniche ottimali
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Tipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classTipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classe funzionale della stradae funzionale della strada
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONETipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classTipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classe funzionale della stradae funzionale della strada
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Tipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classTipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classe funzionale della stradae funzionale della strada
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Tipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classTipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classe funzionale della stradae funzionale della strada
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Tipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classTipologia e frequenza delle intersezioni in relazione alla classe funzionale della stradae funzionale della strada
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Le intersezioni a raso di tipo rotatorioLe intersezioni a raso di tipo rotatorio
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Le intersezioni a raso di tipo rotatoriointersezioni a raso di tipo rotatorio sono intersezioni che se benprogettate permettono:
di ottenere un elevato livello di sicurezza;
di ridurre le velocit operative nella zona di intersezione;
di gestire i flussi veicolari con discreti livelli di servizio.
Condizione ottimale per la loro realizzazione:
presenza di flussi il pi possibile uniformi in tutti i bracci diingresso;
strade che si intersecano della medesima gerarchia funzionale;
numero elevato di veicoli in svolta a sinistra (> 400 veicoli/giorno).
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
isola centraleisola centrale inaccessibile circondata da un anello percorso dal traffico provenienteda pi ingressi;
circolazione a senso unico antiorario nellanello;
regola della precedenza al flusso circolante allinterno dellanello;
riduzione di velocit per i veicoli in ingresso imposta dalla deflessione delle traiettorie.
Le principali caratteristiche di una rotatoria:Le principali caratteristiche di una rotatoria:
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Le rotatorie si distinguono in funzione del:Le rotatorie si distinguono in funzione del:
tipo di isola centraleisola centrale (sormontabile, parzialmente sormontabile, insormontabile);
dimensioni del diametro esternodiametro esterno;
collocazione nella rete stradale.
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Tipologie di rotatorie:Tipologie di rotatorie:
minirotatorie sormontabili (14 m De 18 m; isola centrale sormontabile);
minirotatorie parzialmente sormontabili (18 m De 26 m; isola centraleparzialmente sormontabile);
rotatorie compatte (26 m De 50 m; isola centrale parzialmente sormontabile);
grandi rotatorie (50 m De 70 m; isola centrale insormontabile);
rotatorie eccezionali (De 70 m; isola centrale insormontabile).
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Dimensioni minime del diametro esternoDimensioni minime del diametro esterno DeDein relazione alla collocazione dellain relazione alla collocazione della
rotatoria nella rete stradale:rotatoria nella rete stradale:
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Elementi caratteristici di una rotatoria:Elementi caratteristici di una rotatoria:
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Valori di progetto degli elementi costituenti le rotatorie:Valori di progetto degli elementi costituenti le rotatorie:
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
La posizione dellposizione dellisola centraleisola centrale da ritenersi ottimale se gli assi dellearterie afferenti al nodo passano per il suo centro (b): occorre fare in modoche tale condizione sia sempre rispettata, ammettendosi comunque ancheuna leggera eccentricit sulla sinistra (a). Sulle strade di tipo E ed F ammissibile anche una leggera eccentricit sulla destra (c).
Direzione dellasse di un braccio afferente ad una rotatoria:a) ammissibile; b) ottimale; c) da escludere ed al limite ammissibile per strade di tipo E o F.
Direzione dellDirezione dellasse di un braccio afferente ad una rotatoriaasse di un braccio afferente ad una rotatoria
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Area di visibilitArea di visibilit
Area di visibilit da garantire nelle rotatorie
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DeflessioneDeflessione
Il raggio di deflessioneraggio di deflessione deve essere inferiore a 100 m: in tal modo le velocit inerentialle traiettorie pi tese non potranno essere superiori a 50 km/h.
Si definisce deflessionedeflessione di una traiettoria il raggio dellarco di circonferenzapassante a 1,5 m dal bordo dellisola centrale e a 2 m dal bordo delle corsiedentrata e duscita, siano esse adiacenti o opposte.
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Geometria degli elementiGeometria degli elementi
Isola centraleIsola centrale: La presenza di una collinetta sullisola centrale fortemente consigliata in quanto consente una maggiorepercezione della rotatoria e garantisce velocit di ingressomeno elevate a causa della non completa visibilit su tuttalarea dintersezione. La pendenza della collinetta non pu
essere superiore del 15%. E necessario mantenere unacorona libera da ogni tipologia di ostacolo visivo(arbusti,) di larghezza pari a 2 m misurata a partiredal bordo interno della corona sormontabile o dalbordo periferico dellisola centrale (nel caso di
rotatorie con isola centrale insormontabile).
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Nei casi specifici occorre evidenziare che per rotatorie con:
isola centrale parzialmente sormontabileisola centrale parzialmente sormontabile: lanello interno ocorona sormontabile, di larghezza variabile tra 1,5 e 2 m, deve essere
rialzata dalla carreggiata anulare per consentire solo ai mezzi pesantiil suo sormonto (o agli altri veicoli solo in casi eccezionali) tramite un
gradino di 3 cm e realizzata con materiali differenti rispetto allacarreggiata anulare. La pendenza della fascia sormontabile deve
essere normalmente compresa tra il 4 e il 6% e, in ogni caso, nondeve essere superiore del 10%. La parte insormontabile dellisolacentrale deve comunque avere un raggio minimo di 3,5 m.
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isola centrale sormontabileisola centrale sormontabile: preferibile, piuttosto che lutilizzodella sola segnaletica orizzontale, realizzare lisola centralesormontabile con una pendenza compresa tra il 4 e il 6% e conmateriali differenti rispetto alla carreggiata anulare.
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Esempio di isola centrale di minirotatoria completamente sormontEsempio di isola centrale di minirotatoria completamente sormontabileabile
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Esempio di isola centrale di rotatoria compattaEsempio di isola centrale di rotatoria compatta
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Esempio di isola centrale di grande rotatoriaEsempio di isola centrale di grande rotatoria
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La carreggiata anulare, o anellocarreggiata anulare, o anello, costituita da una o pi corsie di marciacomprensive delle banchine.
La sua larghezza (la) deve essere mantenuta costante lungo tutto il suo sviluppo.In particolare le dimensioni dellanello, comprensive delle banchine, variano infunzione delle dimensioni della rotatoria e del numero delle corsie di ingresso:
minirotatorie (De < 26 m): 78 m
rotatorie compatte (26 m De < 50 m) con ingressi a singola corsia: 8 m
rotatorie compatte (26 m De < 50 m) con ingressi a doppia corsia: 9 m
grandi rotatorie e rotatorie eccezionali: 910 m
La larghezza dellanello pu tuttavia essere aumentata per garantire liscrizione deimezzi pesanti internamente alla rotatoria allorch ne sia comprovata la necessit.
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Apprestamenti per i mezzi pubblici
concon piazzola riservata.
Apprestamenti per i mezzi pubblici
senzasenza piazzola riservata.
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Esempio di sistemazione di una rotatoria per tenere conto deimovimenti dei veicoli eccezionaliveicoli eccezionali.
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LALA NORMATIVA FRANCESENORMATIVA FRANCESE
SULLE INTERSEZIONI STRADALI URBANESULLE INTERSEZIONI STRADALI URBANE
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Intersezioni con circolazione rotatoria
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LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Intersezioni con circolazione rotatoria
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LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Intersezioni con circolazione rotatoria
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
S = Flusso di traffico lungo la strada secondariastrada secondaria in veicoli equivalenti/ora nei due sensi di marcia
P = Flusso di traffico lungo la strada principalestrada principale in veicoli equivalenti/ora nei due sensi di marcia
Semaforo a tre coloriSemaforo a tre colori
SenzaSenzasemaforosemaforo
Criteri di scelta di una intersezione semaforizzataCriteri di scelta di una intersezione semaforizzata
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LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Utenti deboliUtenti deboli e mezzi die mezzi di Trasporto pubblico collettivoTrasporto pubblico collettivo nellaprogettazione di intersezioni con circolazione rotatoriacircolazione rotatoria
p178n86
Percorso pedonale e isola separatrice non devono essere occupati davegetazione o segnaletica che mascherino i pedoni
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Corsia ciclabile in una rotatoria
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Interruzione della corsia ciclabile a 15 m dalla linea di dare la precedenza
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Attraversamento ciclabile affiancato a quello pedonale.
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
La pista ciclabilepista ciclabile pu essereraccordata all'anello a condizione chesia bidirezionale. L'accesso dall'anello
sar posizionato in corrispondenza deisettori circolari non interessati dalla
confluenza delle braccia.
Raccordo tra pista ciclabile bidirezionale e rotatoria.
LAGS
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
La realizzazione di una pista ciclabile esternaalla corsia anulare viene prevista laddove lacircolazione dei ciclisti particolarmentepericolosa. Questa configurazione permette dieliminare alcune tipologie di incidente, mariporta i conflitti in corrispondenza degli
attraversamenti lungo le braccia della rotatoria.Per limitare il rischio di incidente, preferibileche la pista ciclabile sia monodirezionale e dipista ciclabile sia monodirezionale e di
evitare alle intersezioni di concedere la prioritevitare alle intersezioni di concedere la priorit
ai ciclisti.ai ciclisti.
Pista ciclabile esterna alla corsia anulare
LAGS
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Doppia minirotatoria con interdistanza minima
LAGS
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
LAGS
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LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
LALA NORMATIVA DANESENORMATIVA DANESE
SULLE INTERSEZIONISULLE INTERSEZIONI
LAGS
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Esempio di rotatoria con pista ciclabile esterna
La figura mostra un esempio di rotatoria conpista ciclabile esterna, dove i ciclisti devonodare la precedenza alle autovetture.Soluzionio di questo tipo sono utilizzatefrequentemente in Svezia ed Olanda. Al
contrario, in DanimarcaDanimarca, le rotatoriepresentano una corsia ciclabile nellanello.
LAGS
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
LAGS
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
LALA NORMATIVA OLANDESENORMATIVA OLANDESE PER LA PROGETTAZIONEPER LA PROGETTAZIONE
DELLE INTERSEZIONI STRADALIDELLE INTERSEZIONI STRADALI
LAGS
ROTATORIA TRAFFICO PROMISCUO
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Flusso < 8.000 veicoli equivalenti/giornonellanello;
in strade locali.Realizzazione Elementi verticali dovrebbero essere posti
nellisola centrale;
assicurare la leggibilit dellintersezioneattraverso unadeguata illuminazione;
pu essere realizzata senza isole spartitraffico.
Dimensionamento R
1= 12,50 20,00 m;
R2
= 6,50 15,00 m; ra = 10,00 m; rb = 15,00 m con isola centrale; rb = 12,00 m senza isola centrale;
W = 5,00 6,00 m, dipende da R1
e R2;
b1
= 1,50 (1,00) m.
Aspetti positiviAspetti positivi
CapacitCapacit relativamente elevata;relativamente elevata;
buona percepibilitbuona percepibilit delldellintersezione;intersezione;
maggiore sicurezza rispetto allamaggiore sicurezza rispetto allasoluzione ad incrocio ordinario;soluzione ad incrocio ordinario;
buona riduzione delle velocitbuona riduzione delle velocit veicolari;veicolari;
buona percepibilitbuona percepibilit dei ciclisti.dei ciclisti.
Aspetti negativiAspetti negativi
ProbabilitProbabilit di incidente tra veicolidi incidente tra veicoli
motorizzati e ciclisti;motorizzati e ciclisti; tendenza dei ciclisti a spostarsi verso iltendenza dei ciclisti a spostarsi verso il
centro della carreggiata anulare percentro della carreggiata anulare per
ridurre la lunghezza delle traiettorie;ridurre la lunghezza delle traiettorie;
i mezzi pesanti e gli autobus possonoi mezzi pesanti e gli autobus possono
incontrare difficoltincontrare difficolt nellnelleffettuare leeffettuare le
manovre di svolta quando Rmanovre di svolta quando R11
ed Red R22sono ridotti.sono ridotti.
Campo di applicazione
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
ROTATORIA CON CORSIA CICLABILE
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Aspetti negativiAspetti negativi Probabilit di incidente tra veicoli
motorizzati e ciclisti in assenza dielementi separatori tra le corsie; tendenza dei ciclisti a spostarsi
verso il centro della carreggiataanulare per ridurre la lunghezzadelle traiettorie;
i mezzi pesanti e gli autobuspossono incontrare difficoltnelleffettuare le manovre di svoltaquando R1 ed R2 sono ridotti.
Capacit relativamente elevata; buona la percepibilit
dellintersezione; maggiore sicurezza rispetto alla
soluzione ad incrocio ordinario; buona riduzione delle velocit
veicolari; buona percepibilit dei ciclisti.
Da non realizzare in zoneresidenziali;
lungo strade urbane interzonali o
di quartiere; flusso < 8.000 veicoli
equivalenti/giorno nellanello.
RealizzazioneRealizzazione Elementi verticali dovrebbero
essere posti nellisola centrale; assicurare la leggibilit attraverso
unadeguata illuminazione;
possono non essere previste isolespartitraffico materializzate neibracci con minor traffico;
preferibile la separazione tra la
corsia ciclabile e la carreggiata; in corrispondenza degli ingressi
Aspetti positiviAspetti positivi e delle uscite dovrebberoessere previsti elementi di
separazione tra le corsieveicolari e la pista ciclabile;
realizzare le corsie ciclabili con
pavimentazione di colorecontrastante.
DimensionamentoDimensionamento R1 = 14,50 22,00 m; R2 = 6,50 15,00 m; ra = 10,00 m;
ra = 8,00 m;
rb = 15,00 m con isola centrale;
rb = 12,00 m senza isola
centrale;
W = 5,00 6,00 m, dipende daR1 e R2;
b1 = 1,50 (1,00) m; b2 = 2,00 (1,50) m.
Campo di applicazioneCampo di applicazione
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
ROTATORIA CON PISTA CICLABILE SEPARATA
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
R1 = 12,50 20,00 m
R2 = 6,50 15,00 m
ra = 12,00 m
ra = 8,00 m
Elementi verticali dovrebbero essere posti nellisola centrale;
assicurare la leggibilit attraverso unadeguata illuminazione;
possono non essere previste isole spartitraffico materializzate nei
bracci con minor traffico;
deviare il traffico ciclistico allesterno della rotatoria;
in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili la segnaletica deve
chiaramente indicare il regime delle precedenze (a favore dei veicoli).Dimensionamento
rb = 15,00 m con isola centrale;
rb = 12,00 m senza isola centrale;
W = 5,00 6,00 m, dipende da R1 e R2;
b1 = 1,50 (1,00) m
b2 = 2,00 (1,50) m
L = 5,00 m
Aspetti positiviAspetti positivi
CapacitCapacit relativamente elevata;relativamente elevata;
buona la percepibilitbuona la percepibilit delldellintersezione;intersezione;
maggiore sicurezza rispetto alla soluzione admaggiore sicurezza rispetto alla soluzione ad
incrocio ordinario;incrocio ordinario; buona riduzione delle velocitbuona riduzione delle velocit veicolari;veicolari;
buon livello di sicurezza dei ciclisti.buon livello di sicurezza dei ciclisti.
Aspetti negativiAspetti negativi
I mezzi pesanti e gli autobus possono incontrareI mezzi pesanti e gli autobus possono incontrare
difficoltdifficolt nellnelleffettuare le manovre di svolta quandoeffettuare le manovre di svolta quando
RR11 ed Red R22 sono ridotti;sono ridotti;
attesa dei ciclisti in corrispondenza degliattesa dei ciclisti in corrispondenza degli
attraversamenti.attraversamenti.
Lungo strade urbane di quartiere;
flusso > 5.000 veicoli equivalenti/giorno nellanello;
da non realizzare nelle zone residenziali.
Realizzazione
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
MINIROTATORIA CON PISTA CICLABILE SEPARATA
MINIROTATORIA CON PISTA CICLABILE SEPARATA
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Lungo strade urbane di quartiere;
flusso > 5.000 veicoli equivalenti/giorno nellanello;
da non realizzare nelle zone residenziali.
Realizzazione
Elementi verticali dovrebbero essere posti nellisola centrale;
assicurare la leggibilit attraverso unadeguata illuminazione;
possono non essere previste isole spartitraffico materializzate
nei bracci con minor traffico;
deviare il traffico ciclistico allesterno della rotatoria;
in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili la segnaletica
deve chiaramente indicare il regime delle precedenze (a
favore dei ciclisti).
Dimensionamento
R1 = 12,50 20,00 m
R2 = 6,50 15,00 m
ra
= 12,00 m
ra = 8,00 m
rb = 15,00 m con isola centrale;
rb = 12,00 m senza isola centrale;
W = 5,00 6,00 m, dipende da R1 e R2;
b1 = 1,50 (1,00) m
b2 = 2,00 m
b3 = pi ampio possibile L = 5,00 m
Aspetti positiviAspetti positivi
CapacitCapacit relativamente elevata;relativamente elevata;
buona la percepibilitbuona la percepibilit delldellintersezione;intersezione;
maggiore sicurezza rispetto alla soluzione admaggiore sicurezza rispetto alla soluzione ad
incrocio ordinario;incrocio ordinario;
buona riduzione delle velocitbuona riduzione delle velocit veicolari;veicolari; i ciclisti hanno la precedenza.i ciclisti hanno la precedenza.
Aspetti negativiAspetti negativi
I mezzi pesanti e gli autobus possonoI mezzi pesanti e gli autobus possono
incontrare difficoltincontrare difficolt nellnelleffettuare le manovreeffettuare le manovre
di svolta quando Rdi svolta quando R11 ed Red R22 sono ridotti.sono ridotti.
Campo di applicazione
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
MINIROTATORIA
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Flusso < 400 600 veicoli equivalenti/ora nellora di punta;
V85 < 50 km/h;
lungo la rete delle strade secondarie;
strade a doppio senso di marcia.
Realizzazione
Dove lo spazio limitato, lisola centrale pu essere
sormontabile;
dove lo spazio disponibile, lisola pu essere sopraelevata.
Dimensionamento D preferibilmente W;
sopraelevazione di 0,10 0,12 m.
Aspetti positiviAspetti positivi
Buona riduzione della velocitBuona riduzione della velocit;;
migliora la leggibilitmigliora la leggibilit del profilodel profilo
delldellintersezione.intersezione.
Aspetti negativiAspetti negativi
I veicoli in svolta a sinistra possonoI veicoli in svolta a sinistra possonoattraversare lattraversare larea di intersezionearea di intersezione
diagonalmente.diagonalmente.
Campo di applicazione
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
ROTATORIA
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Flusso < 400 600 veicoli equivalenti/ora nellora di punta;
V85 < 50 km/h; lungo la rete delle strade secondarie;
strade a doppio senso di marcia.
Realizzazione
Pavimentazione in di due colori;
Profilo convesso della pavimentazione.
Dimensionamento
R = 5,00 10,00 m
H1 = 0,10 m
H2 = 0,12 0,14 m
L1 = 0,75 m
L2 = 1,50 m
L3 variabile, dipende da W
d = W
Aspetti positiviAspetti positivi
Buona riduzione della velocitBuona riduzione della velocit;;
migliora la leggibilitmigliora la leggibilit del profilodel profilodelldellintersezione.intersezione.
Aspetti negativiAspetti negativi
I veicoli in svolta a sinistra possonoI veicoli in svolta a sinistra possono
attraversare lattraversare larea di intersezionearea di intersezione
diagonalmente.diagonalmente.
Campo di applicazione
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
LALA NORMATIVA TEDESCANORMATIVA TEDESCA SULLE INTERSEZIONISULLE INTERSEZIONI
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
Immissione o incrocio tra strade adue corsie
IncrociIncrociImmissioniImmissioniTipo di intersezioneTipo di intersezione
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Incrocio a livelli sfalsati di strade adue corsie o a due carreggiate
Incrocio di strade a due corsie
disassate.
Intersezione conIntersezione con
circolazione rotatoria tracircolazione rotatoria tra
strade a due corsie o astrade a due corsie o a
due carreggiatedue carreggiate
Immissione o incrocio con almenouna strada a due carreggiate eampi spartritraffico
Immissione o incrocio tra duestrade a due carreggiate (di solitosemaforizzata)
Immissione o incrocio tra unastrada a due carreggiate e unastrada ad unica carreggiata e duecorsie (di solito semaforizzata)
Schemi di intersezionistradali in ambito
urbano
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
Dimensioni delle rotatorie compatte
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
ampiezza dellanello
circolare (m)
raggio esterno (m)
1
2
p
CURVA 11 -- con ampliamento della carreggiata per consentire il traffico pescon ampliamento della carreggiata per consentire il traffico pesanteante
CURVA 2CURVA 2 -- senza ampliamento della carreggiatasenza ampliamento della carreggiata
LAGS
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Rotatoria compatta concorona sormontabile
LAGS
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Rotatorie con anello a due corsie
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
a) Ingresso e uscita a corsia unica b) Ingresso a due corsie
c) Uscita a due corsie
LAGS
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
Definizione degli elementi
progettuali e dellegrandezze di una rotatoria
LAGS
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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40 m22 mValore massimo
30 m - 35 m-Valore medio
26 m13 mValore minimo
Rotatoria compattaMini rotatoriaLimiti d'impiego
Diametro esterno D delle rotatorie
LAGS
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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6,50 m7,00 m8,00 m9,00 m4,00 m - 6,00
m*)
Larghezzadell'anellorotatorio BK
40 m35 m30 m26 m13 m - 22 mDiametro
esterno D
Rotatoria compattaMini-rotatoriaElemento
Rapporto tra il diametro esterno D e la larghezza dell'anello rotatorio BK
LAGS
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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3,50 m - 4,00 mUscita BA
3,25 m - 3,75 mIngresso Bz
Rotatoria compattaMini-rotatoriaLarghezza corsia
Larghezza della corsia di ingresso e di uscita
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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12 m - 16 m8 m - 10 mUscita RA
10 m - 14 m8 m - 10 mIngresso RZ
Rotatoria compattaMini-rotatoriaRaggio di curvatura
Raggi di curvatura
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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Deflessione della traiettoria di unveicolo in marcia in rettifilo per effettodell'isola centrale ed eventualmente
della corona sormontabile
LAGS
LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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Secondo Corso Specialistico Criteri di pianificazione e programmazione delle rotatorieTORINO, 14 dicembre 2009 Prof. Ing. Giulio MATERNINI
Esempio di tracciato perciclisti lungo un bracciodell'intersezione all'interno di
una zona edificata: corsiaciclabile
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SECONDO CORSO SPECIALISTICO: LE ROTATORIE DI SECONDA GENERAZIONE
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Esempio di tracciatoper velocipedi lungoun braccio
dell'intersezioneall'interno di unazona edificata: pistaciclabile
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LABORATORIO PER IL GOVERNO DELLA SICUREZZA STRADALE
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Esempio di tracciato pervelocipedi a doppio
senso (senza dirittoprecedenza) subitoall'esterno di una zonaedificata
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Posizione eRealizzazione delle
fermate all'ingressodi una rotatoria
a) Fermata a marginedella carreggiata (openisola di
fermata)b) Fermata con
confluenza dellacorsia per il trafficoveicolare nellacorsia preferenzialesubito dopo lafermata
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LALA NORMATIVA SVIZZERANORMATIVA SVIZZERA SULLE INTERSEZIONISULLE INTERSEZIONI
CON CIRCOLAZIONE ROTATORIACON CIRCOLAZIONE ROTATORIA
VSS SN 640 263VSS SN 640 263
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Valore minimo della larghezza dellanello (anello interno) in funzione del diametro esterno
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Le minirotatorie NON possono essere realizzate nei seguenti caLe minirotatorie NON possono essere realizzate nei seguenti casisi:
quando la superficie a disposizione permette la realizzazione di una rotatoriacompatta;
quando il volume di traffico giornaliero supera i 15.000 veicoli o quando lasomma dei flussi in entrata e nellanello supera i 1.200 veicoli/ora;
quando il flusso di traffico pedonale importante..
Raccomandazioni per le minirotatorie:Raccomandazioni per le minirotatorie:
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Esempi di interventi effettuati
nella Provincia di Brescia
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Intervento effettuato nel Comune di Montichiari (Intervento effettuato nel Comune di Montichiari (BsBs))
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corsiacentralepromiscuainMACaquota pianostradale
percorsopedonaleciclabileinMACaquota+15 cmdal pianostradale
percorsopedonaleciclabileinMAC
quotapianostradale
delimitazionepavimentazioni inMAC
concordoli tipobinderi
aiuole spartitrafficoconpiantumazione
99.8499.87
99.9199.96
100.04100.09
100.17100.23
100.32
100.44
100.53
100.65
100.80100.86
100.98101.05
101.18101.30
101.43101.48
101.56
101.63
99.91
99.80
raccordo consituazione esistente
99.6499.96
100.04100.09
100.17
100.23
100.32
100.19100.24
100.32
100.38
100.47
100.44
100.53
100.65
100.80100.86
100.98
100.59
100.68
100.80
100.95100.86
101.58
101.48
101.53
101.43
101.42
101.30
101.32
101.18
101.20
101.05
101.13
101.63
101.73101.56
101.66
1 2 34
56
78
910
1112
13 1415 16
1718
19 20
22
21
percorsopedonaleciclabileinMACraccordodal piano stradalea+15cm
caditoiestradalicongrigliainghisa
EX S.S. 11 TRATTO OVEST
paliilluminazionepubblicaconpozzettod'ispezione
corsiacentralepromiscuainMACaquota pianostradale
percorsopedonaleciclabileinMACaquota+15 cmdal pianostradale
percorsopedonaleciclabileinMAC
quotapianostradale
delimitazionepavimentazioniinMACconcordoli tipobinderi
aiuolespartitrafficoconpiantumazione
percorsopedonaleciclabileinMACraccordodal pianostradalea +15c m
caditoiestradali congrigliainghisa
pali illuminazione pubblicaconpozzettod'ispezione
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101.72
101.82
101.72
102.32
102.32
101.92102.05
102.22
102.01
102.04
102.23
102.09
102.64
102.00
102.12102.12
102.06 102.06
102.45 102.45
102.52
102.64
102.62
102.52
102.58
102.91
102.91102.81
103.14
103.24
103.24
103.54
102.52
102.52
102.29
102.29
102.13101.92
101.83102.10
101.67
101.58
101.74
101.66102.06
101.98
101.42
101.32
101.34
101.15
101.06
101.08
23
102.09101.84101.98
101.83101.78 101.94
102.06
101.91
102.06102.06
101.83
102.01
102.23
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Intervento effettuato nel Comune diIntervento effettuato nel Comune di TimolineTimoline ((BsBs))
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Botticino
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Montichiari
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Ponte San Marco -. Calcinato
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Grazie per lattenzione
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