Ecoanatomia vasi periferici
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Corso teorico pratico sul posizionamento ecoguidato ed ECG guidato dei cateteri venosi centrali
ad inserzione periferica (PICC)
PRINCIPI DI ECOGRAFIA ED ECOANATOMIA DEI VASI PERIFERICI
DOTT.SSA LAVINIA FATTORINIU.O.C ANESTESIA TERAPIA INTENSIVA ANALGESIA
Ecografia
Ecografia metodica estremamente maneggevole
Non utilizza radiazioni ionizzanti
Consente di visualizzare in tempo reale la dinamica delle strutture anatomiche
Consente di seguire passo passo le procedure diagnostiche-interventistiche.
ECOGRAFIA
Ultrasuoni sono delle onde meccaniche sonore con frequenza superiore a 20Khz; frequenza superiore a quella mediamente udibile dall’orecchio umano.
E Freq ; >50.000 Hz producono fenomeni cavitazione∝Diagnostica si usano Freq 3 – 12 Mhz
ECOGRAFIA; COME VENGONO GENERATI GLI U.S
U.S: vengono generati da materiali con specifiche caratteristiche meccanico/elettriche: materiali piezoelettrici.
Il fenomeno avviene anche al contrario. Ultrasuoni che colpiscono il cristallo lo mettono in risonanza, la deformazione che consegue alla vibrazione provoca una tensione elettrica.
Cristalli (di quarzo):•Piezoelettrici: hanno la proprietà di vibrare se sottoposto ad una tensione elettrica.
La tensione elettrica provoca una deformazione del cristallo. Appena cessa il cristallo riprende la forma originale. Il cambiamento di forma provoca una vibrazione che genera gli ultrasuoni.
Cristalli piezoceramici•Stesse proprietà del quarzo.•Maggiore stabilità quando sottoposti a tensione elettrica.
ECOGRAFIA
U.S. hanno la proprietà di attraversare i tessuti subendo fenomeni di riflessione, rifrazione ed attenuazione (impedenza acustica del mezzo).
Immaginiamo che il corpo umano sia costruito da “strati” di tessuti aventi diversa impedenza acustica.
Pto. di passaggio tra i vari strati definito come interfaccia acustica (fascia/muscolo).
Ecografia
Interfaccia rappresenta il pto. dove avviene la riflessione e la rifrazione del treno di onde di U.S. (↑∆ Impedenza tra i tessuti→↑riflessione e l’attenuazione del fascio)
Per la formazione dell’immagine sono importanti solo gli U.S. riflessi (echi) che tornano alla sonda.
Sonda funziona come ricetrasmittente che emette U.S. , che attraversano i tessuti, vengono riflessi e ricaptati dalla sonda stessa ed inviati all’ecografo.
Immagine ecografica
L’immagine è realizzata nella metodica B- mode (modulazione di luminosità): ogni eco viene presentato come un punto luminoso la cui tonalità di grigio è proporzionale all’intensità dell’eco
Maggiore è l’intensità conservata dal treno di onde di U.S. riflesse → ↑ la luminosità (ecogenigità) dell’immagine.
L’immagine è realizzata da un insieme di puntini luminosi corrispondenti agli echi generati dalle riflessioni nei tessuti
Immagine ecografica
L’intensità degli echi riflessi è proporzionale alla differenza di impedenza acustica tra due differenti tessuti (muscolo/ osso).
↑∆ impendenza dell’interfaccia acustica → ↑intensità di riflessione del treno di U.S.
Immagine ecografica
L’ecografo analizza il ritardo e l’intensità delle onde di U.S. riflesse.
↑è la profondità alla quale si è generata la riflessione → ↑è il ritardo con cui gli U.S. riflessi ritornano alla sonda → lo visualizzeremo nella parte bassa dello schermo.
Quello che vediamo nella parte alta dello schermo è vicino alla superfice di appoggio della sonda = piano cutaneo.
Frequenza
Frequenza: (numero di cicli al sec) espressa in megahertz (Mhz) dipende il potere di penetrazione del fascio di U.S e la risoluzione assiale
Maggiore è la frequenza minore è la capacità di penetrazione nei tessuti
Maggiore è la frequenza e maggiore è la risoluzione assiale cioè la capacità di distinguere come diversi due punti posti lungo la direzione di propagazione dell’impulso. (definizione immagine)
GEOMETRIA DEI TRASDUTTORI ELETRONICI
Sonda lineare f 7-10 MHz; larghezza del fascio di ultrasuoni è di 38 mm con una altezza di 4 mm.
Fuoco- profondità
“Gain” Guadagno
“Gain” Guadagno (luminosità)
Orientare sonda e immagini
Repere sonda corrisponde Lato Sin dello schermo
Sonda asse corto
Piano di scansione TRASVERSALE
Orientamento sonda
Visione in asse corto
Ecografia - accessi venosi periferici
Marker verso la destra del paziente; se muoviamo la sonda verso il marker ci spostiamo lateralemente verso il bicipite.
Ecografia - accessi venosi periferici
Sonda asse corto
Piano di scansione TRASVERSALE
Sonda asse corto
Scansione Asse corto
Ecografia e accessi venosi
Ecografia e accessi venosi
Orientamento sonda
Visione in asse lungo. Scansione longitudinale.
Orientamento sonda asse lungo
Se muoviamo la sonda verso il marker andiamo verso il gomito (distalmente)
Orientamento sonda- ago
IN PLANE SONDA E AGO SONO PARALLELI
OUT OF PLANE SONDA ED AGO SONO PERPENDICOLARI
Ecografia e accessi venosi
OUT OF PLANE :visualizzazione della sola punta dell’ago all’ingresso nella vena
PIU’ FACILE
MENO SICURA
IN PLANE: l’ago viene visualizzato lungo tutto il suo percorso dalla cute alla vena
PIU’ SICURA (controllo completo della traiettoria dell’ago)
PIU’ DIFFICILE (richiede maggiore training)
Orientamento sonda ago out of plane
Tilting
Orientamento sonda asse corto ago out of plane
Visione asse lungo, orientamento ago in plane
Ecografia e accessi venosi periferici
La guida ultrasuonografica rappresenta la metodica standard per il posizionamento dei Peripherally Inserted Central Catheters (PICC) e Midline sia nel paziente adulto che pediatrico.
Nichols I, Doellman D. Pediatric Peripherally Inserted Central Catheter Placement. Journal of Infusion Nursing 2007Nov/Dec;30:351–356. [PubMed: 18025983]
Chrisman HB. Peripherally inserted central catheters: guidance with use of US versus venography in 2,650 patients. J Vasc Interv Radiol 1999 April 1;10:473–475. [PubMed: 10229477]
Sofocleous CT, et al. Sonographically guided placement of peripherally inserted central venous catheters: review of 355 procedures. American Journal of Roentgenology 1998 Jun;Vol. 170:1613–1616. [PubMed: 9609183]
Royer T. Nurse-driven interventional technology. Journal of Infusion Nursing 2001;24:326–331.[PubMed: 11575048
Ecografia ed accessi venosi periferici
Tecnica ecoguidata: III del braccio
Tecnica Blind: v. basilica o cefalica presso la piega del gomito
Ecografia e accessi venosi periferici
ABOLIZIONE LIMITI INDICAZIONI
(posizionamento anche in pz con patrimonio venoso superficiale esaurito)
ABBATTIMENTO DEI FATTORI RISCHIO PER MALFUNZIONAMENTO E TROMBOSI.
(non traumi da piega del gomito)
BASSO RISCHIO DI COMPLICANZE IMMEDIATE
(arterie e nervi identificabili e visibili durante la procedura).
Ecografia e accessi venosi periferici
Aumenta la percentuale di successo della procedura.
Riduce il tempo di attuazione della procedura.
Riduce il numero di tentativi e quindi il grado di traumatismo.
Permette la visualizzazione diretta di vasi arteriosi e di strutture nervose.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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