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ANNO SCOLASTICO 2017/2018 Scuola dell’Infanzia di Bibiana Scuola dell’Infanzia di Bricherasio Scuola dell’infanzia di Campiglione Fenile Scuola primaria di Bibiana INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA P.O.
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Jan 14, 2020

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ANNO SCOLASTICO 2017/2018

Scuola dell’Infanzia di BibianaScuola dell’Infanzia di BricherasioScuola dell’infanzia di Campiglione Fenile

Scuola primaria di BibianaScuola primaria di BricherasioScuola primaria di Campiglione Fenile

Scuola secondaria di primo grado di Bibiana

INFANZIA

PRIMARIA

SECONDARIA

P.O.F

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Scuola secondaria di primo grado di Bricherasio

-INDICE-1. Presentazione del territorio dell’istituto

1.1 Bricherasio1.2 Bibiana1.3 Campiglione Fenile

2. Presentazione dell’Istituto2.1 L’Istituto2.2 Il Dirigente Scolastico2.3 La segreteria2.4 Il personale scolastico2.5 Gli/Le alunni/e2.6 Le nostre scuole2.7 Il tempo scuola

3. La vision 4. Finalità educative dell’Istituto

5. L’autonomia scolastica 5.1 La norma il progetto 5.2 L’articolazione collegiale 5.3 Le figure di sistema

6. I progetti.

Allegati:a. Curricoli d’Istituto b. Descrizione dei progetti d’Istituto e di plessoc. Uscite didattiche piano annuale suddiviso per plessid. Attività formativa personale docentee. Regolamento d’Istitutof. Carta dei Servizig. Regolamento di disciplinah. Patto di corresponsabilitài. Accordi di rete: Rete PIN; CTI (centro territoriale inclusione) Rete

territoriale stranieri; Rete BES; Rete Ambito Territoriale TO5; Rete Scuole Valpellice.

j. Convenzioni con Istituzioni del territoriok. Collaborazioni col territoriol. Delibere organizzative del Collegio dei docenti

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m. Indicazioni del Consiglio d’istituto.n. Materiali presentazione della Rete di Reti(reperibili sul sito della scuola: www.scuole-valpellice.eu)

Cap. 1

PRESENTAZIONE DEL TERRITORIO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

1.1. BRICHERASIO Il territorio del comune di Bricherasio si trova all’imbocco della Val Pellice, fa parte della comunità Montana del Pinerolese e si estende su un territorio compreso tra i 328 ed i 1161 metri sopra il livello del mare, con un’escursione altimetrica complessiva pari a 833 metri.Il territorio comunale è attraversato dal torrente Pellice, dal torrente Chiamogna, dal Canale Comunale di irrigazione e da numerose” bealere”. Bricherasio è stato interessato in questi anni da un fenomeno di crescita della popolazione ( che si è manifestato parallelamente ad un notevole sviluppo dell’edilizia di tipo residenziale) anche in seguito all’immigrazione di gruppi di varia provenienza: Cinesi ( gli uomini sono impiegati soprattutto nella lavorazione della “pietra di Luserna” ), Albanesi, Rumeni, Marocchini. Attualmente il Comune conta circa 4500 abitanti su una superficie di 22,64 Kmq.

La popolazione, alquanto eterogenea, è in buona parte pendolare verso i centri di Pinerolo e Torino, dove assolve a funzioni e compiti nei grandi complessi industriali e nel settore del terziario avanzato.Negli ultimi anni, però, il territorio ha assistito ad un buon sviluppo industriale ed artigianale, determinando una parziale inversione del flusso pendolare verso i grandi centri della Provincia, e anzi contribuendo a quel fenomeno di crescita della popolazione a cui si è accennato in precedenza.Purtroppo in quest’ultimo periodo si sono, invece, fatti sentire gli effetti della crisi economica generale: cassa integrazione, mobilità, chiusura di piccole attività.Di rilievo è la tradizionale vocazione agricola di queste aree; infatti il Comune di Bricherasio è tra i più attivi nella produzione vitivinicola e ortofrutticola del Pinerolese.

1.2. BIBIANA Il Comune di Bibiana presenta una popolazione di circa 3.400 abitanti. Esso si estende per una parte in zona collinare montana, sino a circa 900 metri sul mare, e per un’altra in pianura.La zona montana comprende San Bernardo, S. Vincenzo e S. Michele dove si estendono boschi di castagni, faggi e betulle, mentre il sottobosco offre funghi e castagne.La zona della collina comprende Famolasco e S. Espedito, ricca di verdi prati, vigneti e coltivazioni di kiwi.La zona pianeggiante (S. Bartolomeo, Madonna delle Grazie, Pellengo) offre estese coltivazioni di mele, pesche e pere; pertanto l’economia è principalmente agricola.Le due fabbriche, la filatura Bassotto e la distilleria Pegone, che anni fa impegnavano come forza lavoro le donne e gli uomini del paese (circa 250 unità) hanno subito nel corso degli anni delle modifiche per ragioni diverse. La filatura è stata costretta a chiudere a causa di un incendio doloso; mentre la distilleria si è convertita in industria chimica con pochi dipendenti in seguito alla modernizzazione e alla crisi. Ciò ha portato gli abitanti a dover cercare lavoro nelle città o paesi limitrofi nel settore industriale o dei servizi.Sono presenti le seguenti associazioni: Fondazione Europea Margherita, Banca del Tempo, Unitre (Università della terza età), Squadra A.I.B. (Protezione Civile Bibiana), Fidas, Associazione commercianti ed artigiani del Comune di Bibiana, Banda Musicale San Marcellino di Bibiana,

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Gruppo Alpini di Bibiana, Associazione Terre di Famolasco, Gruppo Animatori Oratorio di Bibiana.

1.3. CAMPIGLIONE FENILE Il comune di Campiglione Fenile conta attualmente circa 1380 abitanti su una superficie di 11,12 Kmq; è un paese di pianura (altezza 365 nt), ed ha una tradizione agricola.Negli anni ‘60 - ’70 sono nate sul territorio 2 industrie metalmeccaniche che hanno incrementato notevolmente la popolazione. Successivamente sono sorte alcune piccole imprese artigianali collegate alle industrie principali che hanno costituito la “zona artigianale”. In quegli anni, a livello agricolo erano presenti numerose piccole aziende.Negli ultimi 10/15 anni i terreni agricoli di proprietà del Marchese di San Germano e del Conte Battaglia sono stati destinati a produzioni frutticole intensive ed affittate ad aziende esterne; sono diminuite le piccole aziende (continuano ad esserne presenti alcune che si occupano di allevamento del bestiame); negli anni ’80 una delle due industrie è stata chiusa, l’altra invece è attiva e si sta riprendendo dagli effetti della crisi economica generale.In questa realtà, che nel corso degli anni ha subito significative trasformazioni, la famiglia di origine ha continuato a mantenere un ruolo attivo di collaborazione e sostegno nei confronti delle giovani coppie. I rapporti di collaborazione tra scuola ed Amministrazione Comunale sono decisamente positivi. In particolare, oltre agli oneri obbligatori (spese di gestione, trasporti, mensa) esso contribuisce con propri fondi al finanziamento del Piano dell’Offerta Formativa (attività integrative, sportive…). Il Comune manifesta inoltre attenzione nei confronti della scuola e delle sue strutture con interventi di manutenzione sia ordinaria sia straordinaria relativa agli edifici scolastici. La scuola collabora inoltre con la biblioteca comunale che si occupa principalmente del prestito libri ma che è aperta a proposte ed iniziative.A Campiglione Fenile i centri di aggregazione e le iniziative culturali che riguardano i giovani sono in crescita. L’oratorio parrocchiale è frequentato dai ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di I grado, non solo per le attività di catechismo, ma anche per momenti di festa. Sono due estati che viene organizzata“l’estate ragazzi”.Sono presenti alcuni centri ricreativi per adulti e un ottimo impianto sportivo che però non è pienamente sfruttato. La pro-loco è attiva e presente sul territorio.

Cap. 2

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

2.1 L’ISTITUTO COMPRENSIVOL’Istituto Comprensivo “A. Caffaro” è stato istituito l’1/09/2000, per effetto della riorganizzazione del servizio scolastico sul territorio, tramite l’accorpamento e la fusione di sedi scolastiche appartenenti a Direzioni Didattiche e Presidenze diverse.L’Istituto Comprensivo consta di 8 plessi dislocati in 3 Comuni e, nel corrente anno scolastico, ha 41 classi, con 830 alunni frequentanti.

2.2 IL DIRIGENTE SCOLASTICOIl Dirigente Scolastico dell’Istituto, Prof.ssa Roberta Martino riceve, previo appuntamento.

2.3 LA SEGRETERIA

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La segreteria dell’Istituto è sita nei locali della scuola secondaria di primo grado di Bricherasioin via Bollea n. 3, telefono 012159168 - fax 0121349717, e-mail segreteria: [email protected]

Orario di sportello degli uffici

Ufficio del DSGA Dal Lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00

Area PersonaleArea Patrimonio

Dal Lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00

Area AllieviArea Affari generali

Dal Lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00

I Comuni ed i plessi sono i seguenti:

CAMPIGLIONE FENILE scuola dell’infanziascuola primaria

BIBIANA scuola dell’infanziascuola primariascuola secondaria di primo grado

BRICHERASIO Scuola dell’infanziascuola primariascuola secondaria di primo grado

2.4. IL PERSONALE SCOLASTICO È COSÌ ARTICOLATO:

- Personale Docenten. 12 Docenti di scuola dell’infanzian. 45 Docenti di scuola primaria di posto comune con diversi monte ore di servizio n. 36 Docenti curricolari di scuola secondaria di primo gradon. 1 Docente di sostegno alla scuola dell’infanzian. 4,5 Docenti di sostegno scuola primaria n. 7 Docenti di sostegno scuola secondaria n. 1 Docente di scuola primaria lingua inglesen. 2 Docenti di IRC scuola dell’Infanzian. 3 Docente di IRC scuola Primarian. 1 Docente di IRC scuola Secondaria

Personale A.T.A.n. 1 Direttore dei Servizi Generali Amministrativin. 5 Assistenti Amministrativi n. 18 Collaboratori scolastici

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2.5. GLI ALUNNI

Il numero degli/delle alunni/e nel corrente anno scolastico, è così ripartito

Numero alunni Di cui Alunni stranieri

(Eventuale)Di cui alunni con doppia cittadinanza

SCUOLA DELL’INFANZIA

Campiglione Fenile

25 1

Bibiana 48 13

Bricherasio 75 6

SCUOLA PRIMARIA

Campiglione Fenile

92 3

Bibiana 148 25

Bricherasio 187 14

SCUOLA SECONDARIA

Bibiana 109 16

Bricherasio 146 10

Totale

830

Totale

88

Totale

0

2.6 LE NOSTRE SCUOLE

SCUOLE DELL’INFANZIA:

BIBIANA

INDIRIZZO Viale Rimembranza, 6ORARIO DI FUNZIONAMENTO

08.20 -09.00 entrata11.50 -12.00 uscita senza pranzo12.50-13.00 uscita dopo pranzo16.10-16.20 uscita

SEZIONI 2

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DOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

4 docenti di sezione1 docente IRC per h 1.30 settimanale a sezione2 collaboratrici scolastiche

MENSA ll cibo viene preparato presso la mensa della Scuola Secondaria di Primo grado di Bibiana e veicolato presso la scuola dell'Infanzia

BRICHERASIO

INDIRIZZO Via Bel Ville n. 8 – Bricherasio

Recapito telefonico: 012159237ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Ingresso: 08.20 – 09.00Prima uscita intermedia: 11.50 – 12.00Seconda uscita intermedia: 12.50 – 13.00 Uscita: 16.00 – 16.20

CLASSI/ SEZIONI 3

DOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

n° 6 docenti di sezione n° 1 docente di sostegno per ore 25 settimanali (sezione “B” – gialli)n° 1 insegnante IRC per h. 1,30 settimanali per sezionen° 2 collaboratori scolastici

MENSA Trasportata dalla mensa della Scuola Secondaria di Bricherasio

CAMPIGLIONE

INDIRIZZO Viale Europa 7 tel. 0121590210ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Ingresso: 8,20 – 9,00Uscita prima del pranzo: 11,50-12,00Uscita dopo il pranzo: 12,50 – 13,00Uscita: 16,10 – 16,20

CLASSI 1DOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

2 docenti di sezione, 1 di IRC (per 1 ora e 30 minuti settimanali), 2 collaboratori scolastici

MENSA Con preparazione in loco

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SCUOLE PRIMARIE:

BIBIANA

INDIRIZZO Via Ospedale, 17 Bibiana Tel. 0121 19 30 111ORARIO DI FUNZIONAMENTO

27 ore settimanaliLUNEDÌ – MARTEDÌ : 8.10 – 8.15 ingresso 12.15 prima uscita 13.25 rientro pomeridiano 15.55 seconda uscita

MERCOLEDÌ: 8.10 – 8.15 ingresso 12. 15 prima uscita 13.55 rientro pomeridiano 15.55 seconda uscita

GIOVEDÌ – VENERDÌ: 8.10 – 8.15 ingresso / 12.15 uscita

CLASSI N° 7DOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

13 docenti dei quali 2 part time, 1 docente con 12 ore e 1 insegnante di I.R. C (14 ore); 2 collaboratori scolastici.

MENSA Il lunedì, martedì e mercoledì, con preparazione in loco.

BRICHERASIO

INDIRIZZO via Vittorio Emanuele II n 81 Bricherasio ORARIO DI FUNZIONAMENTO

40 ore settimanali Ingresso ore : 8.00-8.05Prima uscita: 12.05Rientro pomeridiano: 13.30-13.35Seconda uscita:16.05Pre-scuola:dalle ore 7.00Post scuola: dalle ore 16.05 alle ore 17.05

CLASSI 10 DOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

24 INSEGNANTI di cui 17 con 22 ore su classe, 1insegnante con 11 ore su classe, 1insegnante con 18 ore su classe, 1 insegnante con 4 ore su classe, 1 insegnante con 11 ore su classe e 11 ore su sostegno, 1 insegnante con 22 ore di sostegno, 1 insegnante con 16 ore di Lingua inglese e 6 ore su classe, 1 insegnante con 18 ore di IRC, 3 collaboratori scolastici.

MENSA Tutti i giorni, con preparazione in loco.

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CAMPIGLIONE

INDIRIZZO P.za Giovanni Paolo II tel 0121 590210ORARIO DI FUNZIONAMENTO

40 ore settimanaliIngresso ore 8,25- 8,30Prima uscita in orario scolastico ore 12,30Rientro pomeridiano ore 13,55Seconda uscita ore 16,30

CLASSI 5DOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

9 docenti a tempo pieno, 1 docente a 12 ore; 1 docente a 10 ore, 1 insegnante di IRC a 4 ore, 1 insegnante di IRC a 6 ore, 1 assistente all’integrazione per 12 + 5 ore, 1 assistente all’integrazione per ore 10; 3 insegnanti di sostegno a tempo pieno; 2 collaboratori scolastici

MENSA Tutti i giorni, con preparazione in loco

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

BIBIANA

INDIRIZZO Via Ospedale n. 17ORARIO DI FUNZIONAMENTO

30 ore settimanaliIngresso: tutti i giorni h 8,05 / 8,10lunedì, mercoledì h 8,10 / 13,10 14,05 / 16,05martedì h 8,10 / 14,10giovedì, venerdì h 8,10 / 13,10

CLASSI 6DOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

25 insegnanti1 A.I.S.2 Collaboratrici scolastiche

MENSA Lunedì-mercoledì con preparazione in loco.

BRICHERASIO

INDIRIZZO Bricherasio, Via Bollea 3, tel. 012159168

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Corso a tempo normale (30 ore settimanali)Ingresso: h 8.00-8.05 tutti i giorniLunedì e mercoledì: h 8.05-13.05; 14.05-16.05 (la mensa -13.05/14.05- non fa parte del tempo scuola; l’assistenza agli allievi è garantita dagli operatori di una cooperativa gestita dal Comune)

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Martedì: h 8.05-14.05Giovedì e venerdì: h 8.05-13.05Corso a tempo prolungato (37 ore settimanali)Ingresso: h 8.00-8.05 tutti i giorniLunedì, martedì, mercoledì e giovedì: h 8.05-16.05 (la mensa -13.05/14.05- fa parte del tempo scuola con l’assistenza agli allievi effettuata dai docenti)Venerdì: h 8.05-13.05

CLASSI 7, di cui 4 a tempo normale e 3 a tempo prolungatoDOCENTI E ALTRO PERSONALE EDUCATIVO

23 insegnanti, di cui 5 insegnanti di sostegno, 1 di IRC (7 ore), 2 assistenti all’integrazione (classe seconda e classe terza), 3 collaboratori scolastici

MENSA Con preparazione in loco

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Cap. 3

LA VISION DI ISTITUTO

Le linee guida che caratterizzano il nostro Istituto sono raggruppabili in tre macro aree:

3.1 Curricoli d’Istituto Giancarlo Cerini (…) quando dal design curricolare (steso sulla carta) si passerà ai curricoli reali (praticati nella scuola) diventeranno fondamentali questioni quali l’organizzazione della classe, lo stile comunicativo degli insegnanti, una didattica di taglio laboratoriale, un maggiore ricorso alle nuove tecnologie, lo sviluppo di approcci cooperativi tra gli allievi, una maggiore flessibilità nelle scelte…”

Il focus dell’offerta formativa è rappresentato dai curricoli d’Istituto: essi rappresentano la traduzione delle Indicazioni Nazionali nella programmazione annuale delle attività di una classe, la descrizione dei percorsi svolti, la narrazione del come si fa scuola e del perché si fa in quel modo. Scaturiscono dal confronto della comunità professionale che:

Inclusione di tutti e

valorizzazione delle

eccellenze

Attività sportive intese come corretto

stile di vita

Curricolo di Istituto intesi come percorso verticale di apprendimento

I C CAFFARO

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- ricerca e sperimenta quali caratteri rispecchiano la miglior qualità d’insegnamento;

- valuta e verifica i risultati del proprio operato;

- costruisce delle ipotesi interpretative del processo d’apprendimento;

- documenta le attività didattiche, i centri d’interesse, gli strumenti predisposti, le metodologie utilizzate, le situazioni d’apprendimento;

La scuola del terzo millennio ha definitivamente abbandonato l’esigenza omologante propria dell’affermazione degli Stati nazionali, che aveva definito i Programmi Ministeriali quale riferimento performativo dell’azione d’istruzione: posti a livello nazionale i traguardi educativi in termini di competenze ed espressi sotto forma di Indicazioni Nazionali a carattere prescrittivo, ogni singolo istituto scolastico, inteso come centro di ricerca pedagogica e didattica, deve adattare alle singole realtà contenuti, percorsi formativi e metodologie. La scuola dell’autonomia si lega al territorio non solo nella collaborazione con le articolazioni istituzionali, culturali, economiche e sociali, ma in primo luogo nell’utilizzare le risorse storiche, linguistiche, culturali, economiche, etnografiche come laboratori d’apprendimento, come connessioni ed innesco delle discipline d’insegnamento.L’istituto ha fatto propri i principi del DPR 275/99 e delle Indicazioni Nazionali del 09/2012 per il curricolo le quali stabiliscono che “(…) La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa… L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuole caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo.” In base a queste indicazioni, i docenti della scuola secondaria divisi in aree disciplinari, a loro volta, aggregate in tre aree:- area linguistico-artistica-espressiva (che comprende italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine)- area storico-geografica (che comprende storia e geografia)-area matematico-scientifico-tecnologica (che comprende matematica, scienze naturali e sperimentali, tecnologia, corpo movimento e sport)ed i docenti di scuola dell’Infanzia e di scuola primaria organizzati a classi parallele hanno iniziato il percorso di costruzione dei curricoli di Istituto. Questa prima fase ha visto gli insegnati impegnati nella declinazione dei traguardi per l’acquisizione delle competenze e dei relativi obiettivi di apprendimento.A questa prima fase ne seguirà, quest’anno, una seconda finalizzata al raccordo verticale tra i diversi ordini di scuola che vedrà i docenti operare organizzati in base a quattro raccordi:- 1° raccordo scuola dell’Infanzia – classi prime di scuola Primaria- 2° raccordo classi seconde di scuola primaria - classi terze di scuola Primaria - 3° raccordo classi quarte e quinte della scuola primaria – classi prime scuola Secondaria- 4° raccordo classi seconde scuola secondaria – classi terze scuola secondaria.Seguirà una terza fase finalizzata alla progettazione delle unità di apprendimento per competenze disciplinari/interdisciplinari. In questo modo si completerà la prima stesura del curricolo d’Istituto che, annualmente, verrà ripreso, modificato, implementato, aggiornato, integrato… e costituirà una banca dati di esperienze sperimentate e valutate.

Alcuni caratteri dei curricoli1. I curricoli e la nuova professionalità emergente in una scuola che ricerca. Il modello delle

4c.

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2. I curricoli d’istituto e la scuola attiva. 3. I curricoli e le nuove emergenze educative: globalizzazione e cittadinanza, le nuove

tecnologie e i nuovi linguaggi, la socialità e l’educazione all’affettività.4. I curricoli e le competenze.5. I curricoli occasione di confronto sul “come” si fa scuola.6. Il curricolo e il territorio, il contesto, l’ambiente.7. La visione unitaria della persona, dell’alunno, dell’insegnamento e apprendimento,

superamento della settorializzazione.8. La conseguente unitarietà nella diversità del progetto educativo.9. I curricoli e la visione della continuità verticale.10. I curricoli e la valutazione degli apprendimenti.11. La documentazione del curricolo.

3.1.1 - I curricoli e la nuova professionalità emergente in una scuola che ricerca;Il modello “Modello delle 4C©”

“La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.” (Indicazioni Nazionali 2012).

Se l’organizzazione scolastica ha per oggetto lo sviluppo dell’apprendimento e non la semplice riproduzione del sapere, l’Istituto deve divenire una comunità professionale caratterizzata da “partecipazione” e “apprendimento continuo”. “Questo processo richiede attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici e in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del Dirigente” (Indicazioni Nazionali 2012). L’istituto deve essere un’organizzazione competente, cioè:

• in grado di accogliere, produrre e gestire cambiamenti strutturali, ovvero organizzativi, educativi e didattici (insieme)

• in grado di trovare un equilibrio tra le tendenze al decentramento e all’accentramento delle responsabilità educative

• in grado di prendere decisioni e risolvere problemi

• in grado di attivare forme di comunicazione estesa

• in grado di interagire con il contesto sociale e territoriale

In tale prospettiva l’insegnante è un “professionista riflessivo all’interno di una comunità di pratica” (Schon: psicologia cognitiva), che attua un processo di connessione tra teoria e azione secondo il modello della ricerca – azione:

1. ESPERIENZA CONCRETAesigenza di concretezza

Avvia il processo di formazione e lo conclude.

2. OSSERVAZIONE RIFLESSIVAnecessità di stanziamento

Oggetto di studio è l’esperienza di lavoro considerata da più prospettive.

3.CONCETTUALIZZAZIONEesigenza di astrazione

Integra le nuove conoscenze nelle teorie preesistenti attraverso un processo di generalizzazione.

4. SPERIMENTAZIONE ATTIVAnecessità di azione

Verifica empirica della validità delle nuove teorie in situazioni nuove.

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In tale compito ogni singolo interagisce con una comunità di professionisti, la cui forza si libera attuando una comunicazione estesa e cooperativa.

In tal senso la scuola, più di ogni altra organizzazione complessa, deve realizzare il modello a rete cooperativa che pone quali fattori coevolutivi: la comunità, la cooperazione, la conoscenza e la comunicazione.

Al “Modello delle 4C©” 1 di Federico Butera si ispira il nostro Istituto quando opera per “Costruire e sostenere modelli organizzativi interni che favoriscano:

la condivisione delle conoscenze tra le persone la comunicazione estesa dentro e fuori la scuola la cooperazione come modello di azione la messa in comune di pratiche di lavoro e professionali”

valori che orientano la nostra attività professionale:

promuovere il successo formativo per tutti gli studenti, grandi o piccoli che siano incidere sulla cultura del sistema sociale nel quale operiamo

Promuovere il successo formativo vuol dire per noi educare i giovani ad essere capaci di costruire il proprio progetto di vita e operare le proprie scelte valorizzando, con libertà e responsabilità, inclinazioni, desideri, aspirazioni profonde.

Incidere sulla cultura del sistema sociale nel quale operiamo vuol dire, infine, proporre alla comunità esterna i nostri valori ed essere al tempo stesso aperti alle esperienze significative provenienti dall’esterno. Essere quindi una scuola aperta che lavora per promuovere lo sviluppo e la crescita della città/paese unitamente a tutte le altre Istituzioni e alle realtà associative presenti sul nostro territorio.

3.1.2 - I curricoli d’istituto e la scuola attivaRichiamare la scuola attiva e il pensiero di Dewey, che ha percorso l’intero ‘900,

fecondando ed originando l’intera pedagogia di questo secolo, ha un valore particolare in riferimento all’educazione alla democrazia, a quel processo mai compiuto che nella scuola trova il primo riferimento esperienziale e riflessivo per lo sviluppo di ciascun individuo. Una scuola attiva sede del fare e del ragionare, del confronto e dello scambio di idee, di azioni cooperative prima discusse, decise e quindi agite. Una scuola attiva che avvicina l’alunno alla conoscenza facendola costruire. Si legge nelle IN “ Fin dalla scuola dell’Infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non a una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari”. Si tratta dunque di evitare di trasmettere semplici frammenti di nozioni da memorizzare a favore di attività didattiche laboratoriali per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. La metodologia laboratoriale è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare,

1 Applicato per la prima volta alla scuola nel Progetto PICTO alla fine degli anni ’90, il modello delle “4C ©” descrive una comunità professionale caratterizza dalle seguenti proprietà di funzionamento:o una cooperazione intrinseca, ossia il lavorare insieme nei processi didattici, in quelli gestionali e nei progetti;

con obbiettivi comuni e condivisi, con comunità di pratiche, con regole sviluppate in parte dai membri stessi dell’organizzazione;

o una comunicazione estesa, entro e fuori l’Istituto, costituita da varie forme di comunicazione supportate da adeguati media;

o una conoscenza condivisa fra tutti i membri dell’organizzazione di una grande varietà e formati di conoscenza: non solo testi e dati, ma esperienze, conoscenze tacite e contestuali;

o una comunità orientata agli obiettivi, ossia una organizzazione sia razionale sia naturale, fatta di organizzazioni socialmente capaci, team autoregolati, comunità che apprendono, corporazioni cosmopolite

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valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri. Tale scuola “sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e l’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza delle diversità un valore irrinunciabile” (Indicazioni Nazionali 2012)..

3.1.3 - I curricoli e le nuove emergenze educative: - Globalizzazione e cittadinanza E’ sotto l’osservazione di ciascuno di noi l’accelerazione dei mutamenti storici, dei mutamenti dei mondi di vita e degli stili, dei linguaggi e dei comportamenti che l’attualità ci consegna: un’accelerazione che nasce da un intreccio economico, sociale e culturale, globale, terrestre, planetario. Cogliere i significati specifici, i riverberi , che la globalizzazione riveste per la scuola, per il processo d’istruzione, di apprendimento e d’insegnamento, significa porre particolare attenzione agli aspetti culturali. Le spinte economiche, la ricerca del profitto, ci hanno introdotto nell’era globale lungo un percorso che si è sviluppato nei secoli e che con l’epoca moderna ha sempre più progressivamente accelerato i contatti, le ibridazioni, le contaminazioni di civiltà, di mondi di vita, di culture, fino a giungere all’esplosione della contemporaneità. I processi economici aprono le porte ai mutamenti di mentalità lungo un asse di riequilibratura continua, che è ridefinizione di identità culturale, di riappropriazione del sé di fronte allo spaesamento e alla perdita di certezze che il nuovo incessante e risorgente apporta. Il carattere fondamentale tra i vari aspetti della globalizzazione risiede nell’aspetto culturale. Sempre più avvertita nella mentalità dell’uomo di oggi si fa la consapevolezza di essere cittadino del mondo. Gli elementi culturali della globalizzazione si pongono su parecchi piani di confronto e di significati: innanzi tutto il pluralismo e il suo rapporto con la democrazia, il confronto e il contatto diretto con mondi di vita lontani e l’educazione alla socialità, la relatività dei punti di vista e l’epistemologia delle scienze, il concetto di cittadinanza e quello di laicità, la costruzione di modelli e di regole, l’educazione all’affettività. L’approccio interculturale nella scuola oltre a riconoscere la diversità di ciascuno e a favorire la costruzione di una comunità inclusiva, serve a contrastare qualsiasi forma di discriminazione. La Cittadinanza: oggi essa è molteplice, alla definizione di cittadino italiano e di cittadino europeo vediamo intrecciarsi spinte verso definizioni locali in reazione alle definizioni globali, un pulsare di tensioni economiche, culturali, identitarie che si articolano e si agitano e s’intrecciano originando infinite varietà di appartenenza. Come gli strati di una cipolla ogni essere umano ha una pluralità di appartenenze, che vanno da quelle più ristrette e locali a quella planetaria.

- Le nuove tecnologie e i nuovi linguaggi Il flusso d’informazioni al quale siamo sottoposti ha caratteri strutturali molto diversi da quello al quale erano sottoposti bambini ed adolescenti di cinquant’anni fa, per porre un termine di paragone relativamente lontano nel tempo; di decennio in decennio la struttura informazionale e formazionale è rapidamente mutata. Il soggetto del processo d’apprendimento che entra nella scuola, l’alunno, muta i suoi caratteri generali di generazione scolastica in generazione. La scuola ha ora a che fare con i nativi digitali, la prima generazione veramente hi-tech, che frequenta gli schermi interattivi fin dalla nascita, che considera internet il principale strumento di info-intrattenimento e che apprende e pensa in maniera differente dai nonni, dai genitori e dai fratelli maggiori. Il digitale opera delle divisioni fra chi è naturalmente affine alle nuove tecnologie e chi non le possiede, è un divario socio-culturale tra chi usa gli strumenti e sa cosa sta facendo, che si tuffa senza remore nel web e naviga conoscendone potenzialità e rischi, e chi non accede alle nuove tecnologie. I ragazzi sono quotidianamente sovraesposti a “mitragliate” di pillole cognitive e al caos dei saperi reperibili in rete. La scuola, in questa realtà, consapevole di aver perso il monopolio dell’informazione e dei modi di apprendere, deve porsi come guida, come coscienza critica, come luogo di sintesi e sistematizzazione della frammentazione culturale.L’uso delle NT nella didattica, inoltre, rende più articolate e complete le strategie per l’apprendimento. La scuola tuttavia non si limita a inseguire le tecnologie moderne, destinate a diventare obsolete nel giro di pochi anni, ma oltre a insegnare le competenze e i saperi di base, fornisce gli strumenti metodologici

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necessari a utilizzare consapevolmente Internet e i linguaggi multimediali, nella prospettiva di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita.

- La socialità e l’educazione all’affettività. Sempre più pressante e necessaria, per la scuola di base, è l’attenzione all’educazione all’affettività, al nucleo originario, premessa e prerequisito di ogni altro apprendimento, della struttura della persona. Si richiede alla scuola di consegnare il patrimonio culturale del passato affinché si possa proseguirne la costruzione, di preparare alla relazione di scambio di materia, energia ed informazione che contrassegna la vita lavorativa e sociale, secondo il progetto “in fieri” carattere proprio ed originario di ogni essere umano, ma ciò può avvenire solo e attraverso la costruzione di identità personali e collettive, definite, sicure, cooperative, flessibili, democratiche, aperte al mutamento. Il processo di socializzazione si avvale dei percorsi di apprendimento delle competenze, attraverso i successi relazionali si consolida l’autostima individuale e di gruppo; i saperi, le discipline vivono nell’imparare ad apprendere, nello scoprire in sé e negli altri, risposte, strategie, saperi, problemi, conoscenze, incertezze, complessità.Affettivo e cognitivo vedono sicuramente la priorità del primo sul secondo, altrimenti il secondo si sgretolerebbe, si incancrenirebbe in sterili esercizi di applicazioni prostrate al volere dell’adulto per non inventare più nulla di bello e anche di utile alla ricerca. Si opera per formare cittadini capaci di vedere il bello oltre all’utile, cittadini che dell’utile sanno cosa farsene senza diventare schiavi o far schiavo l’altro.

3.1.4 - I curricoli e le competenzeElaborare i curricoli d’istituto significa entrare in un disegno che sviluppi competenze

trasversali e disciplinari, un percorso che operando su contenuti, abilità, strumenti, metodologie e verifiche contribuisca alla maturazione negli alunni delle competenze di base europee:

1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale

Si tratta di un lavoro mai compiuto, della costruzione di un prodotto a più trame, criticamente arricchito di anno in anno dalle progettazioni di classe, di plesso e d’istituto, dal confronto professionale e dalla formazione permanente.

3.1.5 – Le I.N. 2012 - i curricoli: occasione di confronto sul “come” si fa scuolaPare evidente che l’elaborazione di curricoli che pongano come obiettivo la formazione di

competenze deve porre al centro della riflessione il “come” la competenza possa essere appresa, ovvero quali condizioni creare, per favorire forme di apprendimento che conducono all’acquisizione di competenze.

La situazione costituisce un elemento essenziale, che distingue e definisce il concetto di competenza come categoria didattico ed educativa: è la situazione – in ambito scolastico intenzionalmente creata dall’insegnante – che determina le caratteristiche di una competenza. Una competenza si definisce sempre in relazione ad una categoria di situazioni.

Si ribadisce, per quanto paia scontato, che le teorie dell’apprendimento, nel solco del quale muove l’elaborazione di una scuola che formi competenze, sono quelle cognitive – costruttiviste del sapere (sapere, sapere fare, saper essere) della persona. Le capacità, le conoscenze e gli schemi operativi innescati dai contenuti proposti dall’insegnante sono attivate dal soggetto che le sintetizza per

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rispondere a situazioni significative; la conoscenza viene costruita dal soggetto e non registrata o recepita.

In “Insegnare per competenze” di Daniela Maccario, leggiamo:In genere alla parola situazione viene attribuito il significato di contesto entro il quale si svolge

l’attività di un singolo o di un gruppo; la situazione si precisa sulla base delle interazioni che i soggetti intrattengono con il contesto nel quale agiscono. Quando si parla di situazione in relazione all’apprendimento a carattere socio-costruttivista, è in questione un contesto nel quale siano presenti elementi di ostacolo all’attività (fisica e mentale) del soggetto, una situazione che sollecita al confronto dialettico con essa ed alla messa in gioco, con i necessari adattamenti, dei saperi e saper fare che costituiscono le risorse di cui si dispone.

La situazione – problema fa riferimento ad un insieme contestualizzato d’informazioni che un soggetto o un gruppo deve articolare in funzione di un compito; si tratta di allestire una situazione che presenta un ostacolo determinato in funzione di una sequenza d’apprendimento. Non si tratta di semplice applicazione di conoscenze.

La situazione problema presenta i seguenti caratteri:- Mette in evidenza la sfida che la situazione presenta, il perché essa debba essere risolta;- Induce l’allievo a mettersi nei panni di chi si pone il problema;- Richiama la sfera dei valori;- Presenta situazioni in forma relativamente aperta, lasciando la possibilità di discutere la

soluzione;- Si basa su documenti autentici;- Fa riferimento a conoscenze e schemi da mobilitare non conosciuti in partenza, ma che

devono essere ritrovati dall’alunno;- Utilizza un linguaggio diretto;- Evita di presentare il problema in forma di un unico enunciato di partenza, ma declina la

situazione in differenti sequenze, con frasi corte;- Presenta dati parassiti, per rendere la situazione più vicina ad una situazione di vita corrente.

3.1.6 Il curricolo e il territorio, il contesto, l’ambiente.Il curricolo deve rappresentare i legami con il territorio che l’alunno vive. Il contesto fisico,

paesaggistico e architettonico è l’ambiente nel quale vive, si muove, corre, osserva, percepisce e sperimenta. E’ l’ambiente antropizzato dove si sono sviluppate le relazioni di scambio della sua famiglia; il gruppo primario che ha modellato le simbologie, le comunicazioni, le emozioni dello scambio con il mondo. E’ l’ambiente dunque che offre alla scuola infinite occasioni di laboratorio di apprendimento, un ambiente che può essere analizzato e scandagliato nello sviluppo di competenze disciplinari e trasversali. Risulta infine importante la collaborazione tra gli operatori della scuola, gli enti e le associazioni presenti sul territorio nella progettazione di percorsi di crescita e di formazione, per fa sì che ognuno possa contribuire allo sviluppo culturale delle nuove generazioni.

3.1.7 La visione unitaria della persona, dell’alunno, dell’insegnamento e apprendimento, superamento della settorializzazione.

Come l’ambiente garantisce continuità e unitarietà dell’esperienza proposta agli alunni, così si deve porre la massima attenzione nel non impartire insegnamenti settorializzati e avulsi dal resto delle attività scolastiche. In ogni ordine di scuola, specialmente nella secondaria, i curricoli devono essere visti in termini interdisciplinari e rappresentano un’occasione per superare insegnamenti slegati uno dall’altro, un modo per dividere la persona-alunno in tanti pezzi non collegati tra loro. Il curricolo costruito secondo il modello di sviluppo delle competenze, restituisce unitarietà ed integrità alla persona-alunno.

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3.1.8 La conseguente unitarietà nella diversità del progetto educativo I curricoli d’Istituto devono raccogliere le diverse esperienze che si sviluppano nelle classi in base alle diverse sensibilità dei docenti e degli allievi; questo percorso annuale va confrontato e valutato dalla comunità professionale secondo criteri omogenei e unitari. I traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado rappresentano dei riferimenti prescrittivi per i docenti, garantendo così l’unità del sistema nazionale e la qualità del servizio. Tuttavia nel quadro delle indicazioni nazionali per il curricolo i docenti hanno la libertà e la responsabilità di organizzare i percorsi formativi e educativi più adatti allo sviluppo integrale degli allievi, considerando anche le diverse modalità di apprendimento e le diverse esigenze educative per ciascun alunno. La diversità dei percorsi deve essere ricondotta alle tante varianti possibili delle costanti di apprendimento che vanno individuate. Possiamo immaginare queste costanti come competenze, come traguardi. Possiamo immaginare le varianti come famiglie congrue e vicine di situazioni di apprendimento.

3.1.9 I curricoli e la visione della continuità verticale.L’elaborazione dei curricoli d’Istituto comporta il disegno di un progetto educativo che va

dai 3 ai 14 anni. Le esperienze, che sviluppano le competenze, vanno ricondotte ad un’attenta analisi dei bisogni differenziati in base all’età dei soggetti, secondo i modelli di sviluppo che le teorie pedagogiche ci consegnano, secondo le differenze individuali e in una progressione a spirale che si muova dal semplice verso il complesso, dal concreto verso l’astratto, dall’unico al molteplice, dal nesso causale ai nessi con-causali, dal vicino al lontano. Oltre al principio della continuità educativa è quindi necessario impegnarsi in una ricerca più puntuale sulla progressione delle competenze, sulla ricorsività degli apprendimenti, sulla linearità o ciclicità di certi contenuti, sulla necessità di differenziare gli ambienti di apprendimento in relazione all’età, alle caratteristiche e alle motivazioni dei ragazzi.

3.1.10 I curricoli e la valutazione degli apprendimenti.L’elaborazione dei curricoli deve comprendere la costruzione delle prove di valutazione degli

apprendimenti, la loro somministrazione, correzione e valutazione. Si tratta di un atto fondamentale nel processo di apprendimento, che consente da un lato di essere uno stimolo al miglioramento continuo degli studenti e dall’altro di fornire ai docenti una autovalutazione del percorso operato. Permette, inoltre, di modificare le strategie, attivare nuove risorse, implementare alcune scelte didattiche, fare un bilancio critico dei modelli adottati. La valutazione degli apprendimenti richiede di affinare sempre di più gli strumenti valutativi, in modo che verifichino l’acquisizione di competenze e non di semplici conoscenze, che siano documentabili in maniera oggettiva e comprensibile e pertanto comparabili nel tempo oltre che nel momento della verifica. Nel testo delle IN del 2012 le parole dedicate alla valutazione sono assai sobrie e ispirate a una chiara cultura della valutazione formativa: la valutazione accompagna, descrive, regola i processi piuttosto che giudicare, classificare e sanzionare gli allievi; una valutazione quindi che si ispira alla logica del miglioramento continuo. A tutti i livelli di uscita dal percorsi scolastico, inoltre, si ha la certificazione delle competenze, la quale descrive e attesta il grado di competenze acquisite dai singoli studenti, sostenendoli e orientandoli in questo modo nell’ingresso al ciclo d’istruzione successivo.La valutazione degli apprendimenti, confluisce peraltro in un più imponente sforzo valutativo che il sistema scolastico italiano sta compiendo a più livelli, partendo dalla autovalutazione della scuola e del suo sistema di istruzione, alle prove INVALSI, alle rilevazione OCSE –PISA, ai progetti VALES e così via.

3.1.11 La documentazione del curricoloLa documentazione sarà curata secondo criteri unitari e pubblicata nel sito dell’Istituto. Essa

è un atto fondamentale per rendere possibile la rielaborazione continua dei curricoli, per consentirne la fruibilità, anno dopo anno, da parte di tutti i docenti e in particolare dei nuovi assunti. Pertanto è fondamentale che tutti i docenti si adeguino nel produrre i materiali su file utilizzando la medesima griglia di lavoro.

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Per dare risposta all’esigenza comune di un gruppo di insegnanti della scuola primaria dell’area linguistica dell’area matematico-scientifica e della lingua straniera di condividere esperienze e progettare attività significative per allievi di scuola primaria, senza separare nettamente i percorsi disciplinari, ma studiando e mettendo a frutto i possibili intrecci tra le discipline il MCE Torino ha creato un Gruppo cooperativo di ricerca e sperimentazione didattica interdisciplinare (R.S.D.I.). Il Gruppo si è costituito nel 2012 con sede all’IC Pinerolo II Lauro.Il progetto per l’anno scolastico 2017/18 è il seguente:COOPERARE PER UN CURRICOLO TRASVERSALE Percorsi disciplinari e interdisciplinari per costruire competenze. Ogni disciplina ha le sue particolarità ma è auspicabile che, a livello di scuola primaria, la necessaria suddivisione di competenze fra gli insegnanti non impedisca di lavorare con gli allievi tenendo conto della trasversalità. Adottando questa visione è possibile lavorare su discipline diverse condividendo i percorsi e le metodologie, lasciandosi quindi contaminare da certe specificità per raggiungere un fine comune: la costruzione di curricoli coerenti, sentiti come tali anche dai bambini. Negli anni si sono sedimentate in ogni scuola del territorio pratiche didattiche che hanno avuto poca possibilità di essere condivise con gruppi più ampi. Il corso si propone quindi di favorire questo scambio per far crescere la competenza di tutti e stimolare l'innovazione didattica. Questo implica una visione comune delle discipline e del loro ruolo all'interno del curricolo. Quest’anno il corso è riconosciuto nell’ambito del P.N.F.D. (Piano Nazionale Formazione Docenti)

3.2 Inclusione e valorizzazione

3.2.1 Bisogni Educativi speciali

L’Istituto Caffaro ha individuato, all’interno della propria organizzazione, la necessità di lavorare per favorire il più possibile l’integrazione di tutti gli alunni che, a vario titolo, si riconoscono come BES (Bisogni educativi speciali). Gli alunni che versano in condizioni di difficoltà e disagio scolastico sono stati individuati dalla recente normativa in materia (CM 8/2013) in quattro grandi tipologie:

- Alunni non italofoni - Alunni con Disturbi Specifici dell’apprendimento- Alunni con certificazione di disabilità- Alunni con disagio socio-economico-culturale anche solo temporaneo

La risposta alle indicazioni nazionali non si è limitata alla individuazione di procedure, ma ad una larga e compiuta riflessione su come rendere davvero efficace l’inclusione di tutti gli alunni in difficoltà, nel sistema formativo, inclusione che deve avere come cifra distintiva il pieno e reale successo scolastico dei BES.

3.2.2 i protocolli di accoglienza

Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni con Bisogni educativi speciali, l’Istituto si è dotato di protocolli di accoglienza il cui scopo è di creare condizioni ottimali sotto il profilo organizzativo ed inclusivo per facilitare il percorso di inserimento di tutti gli alunni. Allo stato attuale sono stati predisposti protocolli di accoglienza per:

- Alunni DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e BES (esigenze educative speciali);- Alunni stranieri- Alunni diversamente abili.

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3.2.3 Il gruppo di lavoro sull’inclusione

I processi inclusivi degli alunni con BES richiedono personale docente capace e motivato affinché l’inclusione non sia solo una pratica burocratica, ma una reale prassi educativa. Tuttavia, non sono sufficienti le risorse interne all’Istituto e pertanto si è proceduto alla nomina del GLHI (gruppo di lavoro sull’inclusione) che prevede al proprio interno, oltre ai docenti, anche esperti esterni nominati dalle ASL di competenza. In particolare il GLHI di Istituto è composto da:

- Dirigente Scolastico- Funzione Strumentale alunni BES- Docente/i di sostegno- Docenti curricolari (almeno uno per ordine di scuola)- Due genitori- Neuropsichiatra infantile di zona- Psicologo dell’ASL di riferimento- Assistente sociale.

IL gruppo di lavoro si può riunire in plenaria e/o a gruppo ristretto per programmare le attività annuali e/o affrontare specifici momenti di lavoro. Di norma le riunioni avvengono con cadenza bimensile

3.2.4 Attività per alunni non italofoni

La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta un’occasione importante per favorire, fra adulti e bambini, la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà e di conseguenza di favorire le acquisizione di competenze di cittadinanzaTutte le attività che il nostro Istituto mette in atto a favore degli alunni non italiani sono volte a: creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non nativo, la percezione

di sé come minoranza. facilitare l’apprendimento linguistico inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di

provenienza, al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari; attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell’area di riferimento, per valorizzare

le radici culturali.

Il GLHI, ed in particolare la Funzione Strumentale degli alunni stranieri, svolge i seguenti compiti:1. Cura i rapporti con la rete alunni stranieri e con i servizi sociali – CISS e comunità montana -

partecipando alle riunioni e diffondendo le informazioni sulle attività e proposte;2. Legge e diffonde i bandi e le normative inerenti agli alunni stranieri; collabora attivamente

alla realizzazione degli stessi;3. Convoca eventuali riunioni esecutive che curino la progettualità, di classe o di plesso,

interculturale o linguistica,4. Risponde ai questionari/sondaggi pertinenti agli alunni stranieri;5. Gestisce le richieste di mediazione culturale,6. Raccoglie e predispone, in collaborazione con la segreteria didattica e i referenti di plesso,

materiali diversi da mettere a disposizione dei docenti e del personale ATA, tra questi: Un elenco di mediatori locali; Questionario in più lingue rivolto agli alunni neo arrivati; Fonti normative; Materiali didattici per la prima alfabetizzazione;

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Schede informative sui sistemi scolastici dei paesi d’origine dei bambini immigrati; Schede per la rilevazione di abilità e competenze non verbali.7. Collabora con la responsabile della biblioteca interculturale;9. Cura ed aggiornare il Protocollo d’Accoglienza stranieri; 10. Collabora, laddove necessario, con le altre funzioni strumentali;

11. Segnala al Dirigente ogni caso particolare presente a scuola.

3.2.5 Inclusione alunni con disabilitàPer favorire l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità il nostro Istituto lavora in tre direzioni:

clima di accoglienza, ponendo attenzione ai bisogni di tutti e di ognuno;• apprendimento-insegnamento (costruzione attiva della conoscenza, apprendimento

cooperativo, ecc.);• strategie didattiche e strumenti (adozione di strategie e metodologie adeguate, utilizzo di

mediatori didattici, tecnologie informatiche, ecc;).

Il GLHI, in particolare le Funzioni Strumentali per la disabilità, ha il compito di:1. Presentare i casi, offrire una relazione formativa di aiuto ai propri componenti nelle relazioni

con alunni, famiglie e colleghi, oltreché nella stesura dei documenti di rito (ICF, PEI in ICF, relazione osservativa);

2. Elaborare i progetti d’integrazione d’istituto, di plesso e di classe; 3. Elaborare progetti finalizzati ad ottenere finanziamenti provinciali, assistenza

all’integrazione scolastica da parte degli enti locali; 4. Garantire l’applicazione delle buone prassi di integrazione; 5. Assegnare il numero di ore ai singoli casi in base al monte ore assegnato dall’Ufficio

Scolastico Provinciale; 6. Organizzare con le reti di scuole momenti formativi e di aggiornamento per i docenti ed il

personale ATA; 7. Garantire il coordinamento con i servizi socio-assistenziali e sanitari, con gli Enti Locali e le

associazioni del territorio; 8. Proporre acquisti di libri, software e ausili specifici per l’integrazione; 9. Raccogliere e diffondere strumenti, informazioni, suggerimenti che favoriscano il pieno

successo inclusivo e formativo degli alunni diversamente abili. 10. Curare l’organizzazione degli assistenti alle autonomie. 11. Curare le relazioni con le reti 12. Aggiornare il protocollo di accoglienza degli alunni diversamente abili.

3.2.6 alunni DSA e BES

Per favorire l’integrazione scolastica degli alunni DSA il nostro Istituto lavora in tre direzioni: clima di accoglienza, ponendo attenzione ai bisogni di tutti e di ognuno;• costante attenzione al dialogo educativo ed interpersonale con le famiglie; • strategie didattiche e strumenti (adozione di strategie e metodologie adeguate, utilizzo di

mediatori didattici, tecnologie informatiche, strumenti compensativi e dispensativi)

Il GLI, in particolare il referente DSA per la disabilità, ha il compito di:1. raccogliere ed ordinare la documentazione (in collaborazione con la segreteria didattica) 2. collaborare, in caso di richiesta, coi docenti per l’individuazione dei più efficaci strumenti

compensativi/dispensativi per alunni DSA;

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3. collaborare, in caso di richiesta, alla stesura dei PDP ed aggiornarli periodicamente, con l’ausilio dei docenti di classe;

4. proporre acquisti di materiali didattici specifici;5. aggiornare il Protocollo di accoglienza stranieri;6. monitorare la corretta applicazione degli strumenti compensativi/dispensativi;7. se necessario, preparare interventi mirati in classe.

3.2.7 Valorizzazione delle eccellenze Per valorizzare gli alunni particolarmente dotati ed incrementare la loro sensibilità verso il processo

di apprendimento il nostro Istituto lavora in diverse direzioni:- Stimolare gli studenti più motivati ad affrontare competizioni e ad aderire a iniziative culturali;- proporre momenti di approfondimento da attuare a scuola;- presentare le materie di studio in modo divertente e accattivante;- incentivare i livelli di eccellenza all’interno della scuola;- suggerire iniziative culturali: uscite mattutine o pomeridiane, iniziative in rete.

Ogni insegnante del nostro Istituto presterà particolare attenzione nel proporre un itinerario di studio e di apprendimenti che rispetti le individualità, riconosca i talenti, non perda mai di vista le mete da raggiungere, promuova la crescita di tutti e di ciascuno. Cercherà con grande sensibilità di incoraggiare gli alunni ad accettare con consapevolezza la sfida posta dall’apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura, a curare il quotidiano lavoro sia in classe sia a casa, a dare prova di impegno e di tenacia, a considerare e a vedere riconosciuto il merito.Agli alunni che manifestano abilità e impegno viene garantita la possibilità di sviluppare le competenze, partecipando a percorsi di approfondimento linguistico, logico-matematico, sportivo e musicale. Al termine gli alunni potranno partecipare a gare e concorsi a livello locale e nazionale.

Il merito aggiunge valore alla qualità della scuola ed incentiva gli stessi studenti a raggiungere risultati sempre più elevati nel contesto sociale cui appartengono.

Le iniziative finalizzate alla valorizzazione delle eccellenze hanno, talvolta, un ritorno economico utile all’Istituto per poter effettuare investimenti nonostante le difficoltà contingenti della Scuola Pubblica Italiana. Tali risorse, qualora diventassero disponibili, sarebbero impiegate sicuramente nell’acquisto di attrezzature utili alle classi coinvolte nei vari progetti e contribuirebbero all'accrescimento del patrimonio scolastico.I responsabili incaricati hanno il compito di:1. informare i docenti, gli studenti ed i loro genitori sulle iniziative individuate dal Ministro,

promuovendo la partecipazione dei soggetti interessati alle procedure di eccellenza proposte, suddivise per ambito di interesse;

2. Analizzare le iniziative esterne (concorsi, manifestazioni, prove con classi parallele di altri Istituti) e diffonderle ai vari docenti interessati;

3. Elaborare ed aggiornare la procedura operativa per le attività di Istituto per gli alunni coinvolti nei vari progetti.

A fine triennio, contestualmente al certificato delle competenze, verrà rilasciato un “certificato di eccellenza” dove risulteranno tutte le attività dove l’alunno/a si è distinto, con relativa valutazione (credito formativo per l’inserimento nella futura scuola secondaria di secondo grado).

3.3 Attività sportive intese come corretto stile di vita

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E’ ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. E' crescente la preoccupazione per l’adozione di non corretti stili di vita sempre più sedentari e per una cattiva alimentazione, che determinano un aumento considerevole dei casi di obesità e delle malattie ad essa collegate.Per consentire ad ogni giovane di affrontare queste situazioni è necessario aiutarlo a vivere il proprio corpo con maggiore serenità e fiducia, a sapersi confrontare con gli altri per affrontare esperienze in comune e a saper essere squadra con spirito positivo.Il nodo più difficile ed urgente da sciogliere, come peraltro le ricerche condotte evidenziano, è un maggior coinvolgimento degli studenti nelle attività sportive in termini sia di interesse sia di partecipazione. Tale problema può essere più facilmente affrontato e risolto con una maggiore e più strutturata partecipazione del mondo della scuola. Allo sport scolastico viene quindi affidato il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli studenti, migliorare l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione, e, non da ultimo, ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile. Inoltre innovative formule di organizzazione e gestione dovranno consentire agli studenti di trovare un proprio incarico anche in ruoli diversi da quello di atleta come, ad esempio, quello di giudice e di arbitro.

Riconosciuto che il profondo senso educativo dello sport sta proprio nel fatto che tutti i partecipanti, con i loro diversi ruoli, rispettano le regole che essi stessi hanno accettato e condiviso, la scuola deve farsi interprete di un nuovo progetto di sport scolastico che favorisca l’inclusione anche delle fasce più deboli e disagiate presenti fra i giovani. Volendo aiutare i giovani a vivere la competizione come momento di verifica di se stessi e non come scontro o aggressione dell’avversario si devono creare condizioni perché ci sia un’educazione alla competizione e si sviluppi la capacità di vivere correttamente la vittoria ed elaborare la sconfitta in funzione di un miglioramento personale.L’attività sportiva si concretizza dunque come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto con continuità dai docenti nelle proprie aule. Questa continuità va perseguita tendenzialmente nei confronti di tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, nei confronti dei quali poniamo una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che l’attività sportiva può portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro crescita umana. La Risoluzione del Parlamento europeo del 13 novembre 2007 sul ruolo dello sport nell’educazione ribadisce:• che l’educazione fisica è l’unica materia scolastica che punta a preparare i bambini a uno stile di vita sano, concentrandosi sul loro sviluppo fisico e mentale e trasmettendo importanti valori sociali...;•  che l’educazione fisica e lo sport sono fra i più importanti strumenti di integrazione sociale....Il documento evidenzia “l’interesse legittimo dell’Unione europea per lo sport, in particolare per i suoi aspetti sociali e culturali, nonché per i valori sociali ed educativi che lo sport trasmette...”, sottolinea l’importanza di attuare le dichiarazioni di Amsterdam e di Nizza, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche specifiche dello sport in Europa e la sua funzione sociale e che, nella nostra società multiculturale, lo sport può e dovrebbe costituire parte integrante di un’educazione formale e informale e che dagli studi emerge che un’attività fisica regolare migliora il benessere fisico e mentale e ha nel contempo effetti positivi sulle capacità di apprendimento. La risoluzione chiede per questo agli Stati membri e alle autorità competenti di assicurare che i programmi scolastici e prescolastici pongano un accento maggiore sullo sviluppo della salute ...., che i bambini possano iniziare l’attività fisica prima possibile, con beneficio per il loro sviluppo e la

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loro salute e, quindi, di garantire all’educazione fisica uno status conforme al profilo dell’istituzione e al corrispondente livello di studi. Rileva poi che lo sport e l’attività fisica possano dare un contributo importante alla lotta contro le tendenze negative per la salute come uno stile di vita sedentario e l’obesità.Infine, invita gli Stati membri e le autorità competenti a promuovere una consapevolezza del corpo e lo sviluppo della salute attraverso un più alto livello di integrazione tra sport e materie di studio.Consapevole della forte valenza educativa dello sport questo Istituto intende realizzare un ampio piano di intervento per potenziare l’attività sportiva scolastica e conferire alla stessa carattere di continuità nel corso dell’intero anno scolastico e nel complessivo percorso educativo degli anni di scolarità. Si propongono corsi di mini volley e di volley, mini handaball, avviamento al tennis, nuoto, pattinaggio sul ghiaccio, curling, uscite di fit wolking, gruppi sportivi, collaborazione con l’A.S.D.P. Atletica Pinerolo.Il piano dettagliato delle attività è esplicitato nella presentazione delle attività di ogni singolo plesso.

Cap. 4

FINALITA’ EDUCATIVE DELL’ISTITUTO

Il nostro Istituto, in stretto rapporto con l’azione educativa della famiglia, si propone di essere:

o luogo di creazione di un legame sociale fondato e vissuto nei sensi profondi dell’appartenenza, dell’accoglienza, del rispetto reciproco e della solidarietà

o luogo di riduzione delle disuguaglianzeo luogo di costruzione della capacità di lettura e di interpretazione dei fluissi comunicativio luogo dove si apprende ad essere scientificamente curiosio luogo dove si inizia ad apprende l’uso pubblico della ragioneo luogo dove si contribuisce alla formazione d’identità personali libere e consapevoli o luogo dove si apprende giorno per giorno a vivere in un sistema democratico (conoscenza ed

accettazione dei limiti e delle possibilità di azione)o luogo dove si educano i sentimenti attraverso i comportamenti quotidiani guidati e orientati

al rispetto, alla solidarietà, all’apertura verso l’altro, alla disponibilità, all’aiuto.

Cap. 5

L’AUTONOMIA SCOLASTICA

5.1 La norma – il progetto.

Obiettivo del progetto autonomia è lo sviluppo, all’interno dell’istituto, di competenze articolate e coordinate di comunicazione, progettualità e verifica: di costruzione organizzativa che consenta e realizzi la ricerca del miglioramento della qualità dell’insegnamento attraverso i parametri della ricerca, sperimentazione, flessibilità didattica e organizzativa, definizione dei curricoli di Istituto. (DPR 275/99)

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Le azioni che l’Istituto Caffaro ha inteso avviare per configurarsi come una scuola effettivamente autonoma, hanno tenuto conto dei seguenti principi:

- Il principio/obiettivo di una scuola che ricerca, sperimenta e valuta il cambiamento della qualità dell’insegnamento.

- Il principio/obiettivo di una scuola che opera collegialmente e cooperativamente.- Il principio/obiettivo di una scuola come organizzazione che apprende.- Il principio/obiettivo di una scuola che si apre al territorio

Tali principi/obiettivi si sostanziano nel lavoro degli organi collegiali, nel lavoro individuale, negli incontri con i genitori e con ogni altra forma di utenza e, principalmente, nel confronto e nel dialogo professionale teso alla definizione e all’attuazione dei seguenti obiettivi :

1. Ricerca e sperimentazione 2. Curricoli verticali d’istituto 3. Autovalutazione d’istituto e valutazione degli apprendimenti4. Aggiornamento e Formazione5. Continuità orizzontale6. Elaborazione sulle conoscenze/competenze e sulle modalità dell’apprendimento.7. La qualità dell’insegnamento e la flessibilità organizzativa e didattica.8. Progettazione.

Nell’atto di indirizzo che accompagnò la legge istitutiva dell’autonomia scolastica, n. 59/97, troviamo un passaggio che possiamo assumere come paradigma e regola aurea dell’autonomia: “… Nell’esercizio dell’autonomia scolastica vanno individuati momenti progettuali e deliberativi in cui devono essere garantiti le esigenze e gli apporti delle varie componenti e momenti attuativi e gestionali che devono essere affidati a chi ha sia la responsabilità sia la professionalità necessaria. Con un capovolgimento degli attuali postulati amministrativo-burocratici del nuovo sistema delle autonomie tutto ciò che non è espressamente proibito o condizionato dalle norme è consentito all’iniziativa delle scuole”.

Ciò esige un analogo capovolgimento culturale e professionale negli operatori.

Questo Istituto all’interno del progetto per lo sviluppo dell’autonomia ha teso a realizzare momenti progettuali e deliberativi che consentissero l’elaborazione e il confronto di idee, più ampio ed approfondito possibile nel rispetto delle definizioni normative e contrattuali; una ricerca d’infittire le occasioni di dialogo professionale, quale prima azione ponte verso il sopradetto capovolgimento.

L’organizzazione Istituto ha dunque la necessità di far propri i principi dell’autonomia, in modo capillare e diffuso, e dunque del sistema di chiuse e di canali lungo i quali scorrono i processi decisionali della democrazia (Habermas – Dewey). Un sistema che avvicini il più possibile le strutture e i processi formali dell’organizzazione con la più ampia comunicazione informale, ideativa, compensativa, auto - regolativa, formativa , in cui la prima è immersa. In questo sistema organizzativo rivestono capitale importanza le figure di sistema e l’articolazione dei momenti di confronto e dialogo professionale che una organizzazione basata sui principi dell’autonomia deve realizzare nell’alveo della normativa.

5.2 La struttura organizzativa

Rappresentiamo graficamente l’attuale assetto organizzativo dell’istituto.Lo schema coglie parzialmente la complessità della scuola e pur solamente cercando di

cogliere la realtà organizzativa, non ha carattere esaustivo. Molto complessa è la realtà delle

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comunicazioni interne ed i loro confini con le comunicazioni esterne sono labili e fortemente permeabili. Al centro della comunicazione che l’istituzione ha per oggetto c’è, ovviamente, quella educativa, che si svolge principalmente in aula. Ma intorno e dentro a questa, scorre la comunicazione organizzativa; ne è sostegno e condizione; promuove il miglioramento della qualità dell’insegnamento attraverso il confronto e il dialogo professionale tra tutto il personale coinvolto nel fatto educativo che si svolge a scuola.

Organizzazione interna dell’istituto Albino Caffaro di Bricherasio, Bibiana e Campiglione.

G

E

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Il Consiglio d’istituto e il Collegio dei docenti rappresentano l’uno l’organo politico, l’altro quello tecnico. Il disegno riformista degli anni ’70 ha proseguito il suo cammino con il disegno della stagione dell’autonomia, un disegno incompleto in mancanza di una revisione degli

CONSIGLIODI

ISTITUTOCOLLEGIO DEI

DOCENTI CONGIUNTO

DSGA, DSCOLLABORATORI

STAFF

ASSEMBLEE DI CLASSE

COLLOQUI INDIVIDUALI

CONSIGLIO DI PLESSO CON

COMPONENTE GENITORI

Coordinamento COORDINATORI

dipartimentiDIPARTIMENTI

CLASSI PARALLELECoordinamento

COORDINATORI classi parallele

SEGRETERIA

COLLABORATORI

CONSIGLIDI

PLESSO

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organi collegiali della scuola e il conseguente ridisegno dello stato giuridico dell’insegnante, ma chiare indicazioni dei testi normativi additano alle scuola dell’autonomia la strada della sperimentazione organizzativa. L’organo tecnico va indubbiamente rivisitato nelle sue modalità organizzative, affinché sia reale palestra di esercizio del dialogo professionale

Il Consiglio di plesso, consiglio di intersezione, di intercalasse e consiglio di classe, sono il momento d’incontro dei docenti e, all’occasione, del personale ATA, che lavorano a fianco a fianco, con gli stessi alunni; un momento elaborativo e deliberativo, di confronto e di coordinamento necessario per l’intrinseca unitarietà che un plesso rappresenta, per i legami interni dati dalle numerose problematiche comuni che legano gli operatori che vi lavorano, per l’immagine che riflette all’esterno. Organizzazione intervalli, mense, sorveglianza, raccolta differenziata, comunicazioni ai genitori, progetti didattici comuni, utilizzo ore eccedenti, sostituzioni colleghi assenti, biblioteche, sicurezza, laboratori, arredi e attrezzature, rapporti con le associazioni del paese, organizzazione attività sportive, turni utilizzo palestre e laboratori, ….; l’elenco dei temi è molto ampio e vario e comprende diversi livelli organizzativi.

La funzione di coordinatore di plesso rappresenta una delle figure di sistema più delicate per lo sviluppo dell’autonomia secondo l’asse del coordinamento interno al plesso e del raccordo e dell’unitarietà all’interno dell’istituto. Un tema sul quale si sono già spese, in questi anni, numerose riflessioni. Una funzione che ha bisogno della collaborazione di tutti i lavoratori del plesso, nella lucida interpretazione dei propri diritti e dei propri doveri, nel coinvolgimento verso gli obiettivi della scuola, secondo un codice deontologico della professionalità.

. Il ruolo di coordinatore di plesso implica conoscenze e competenze, variamente interpretabili, ma che tutte riconducano ad un’unitarietà delle azioni nell’alveo segnato dalle indicazioni del consiglio d’istituto e della normativa.

Per la scuola secondaria si è prevista l’unificazione dei consigli di plesso in un unico momento al fine di discutere le tematiche comuni secondo gli indirizzi di lavoro indicati nella premessa. Anche in questo caso si tratta di una gestione flessibile e dettata dal consiglio stesso, che all’occorrenza si articola in gruppi corrispondenti ai due plessi o altre ripartizioni.

In un rapporto di sussidiarietà i Consigli di plesso si collegano da una parte verso lo Staff di direzione, dall’altra verso le classi parallele, i consigli di classe, i dipartimenti e i team docenti.

Lo Staff è un organo di raccordo e di coordinamento ed è composto dai coordinatori di plesso, i collaboratori del dirigente, il Dsga e il dirigente; nella fase di elaborazione documentale del POF può comprendere le relative Funzioni strumentali. Può riunirsi anche per ordine di scuola in base alle tematiche da affrontare. Si riunisce mediamente una volta al mese.

La riunione, che possiamo definire Staff ristretto, dei collaboratori del dirigente, del direttore scolastico amministrativo e del dirigente scolastico monitorizza settimanalmente l’andamento e lo sviluppo della vita dell’istituto, analizza discrasie e adattamenti, emergenze organizzative ed indicazioni di necessità e bisogni intervenenti; ha un ruolo operativo ed esecutivo e definisce e concretizza l’attuazione delle linee generali di politica scolastica ed organizzativa stabilite negli organi politici e tecnici, secondo i principi di unitarietà, efficacia ed efficienza dei servizi.

I Consigli di classi parallele e i Dipartimenti, insieme agli incontri dei team docenti della scuola primaria nell’ambito delle 2 ore da dedicare alla programmazione didattica, rappresentano il momento focale del confronto e del dialogo professionale, che ha per oggetto la progettazione annuale, la definizione, attuazione, valutazione dei curricoli d’istituto, il confronto sulle metodologie e didattiche adottate e sperimentate, sulle teorie pedagogiche di riferimento, sulla valutazione della classe e dei singoli alunni, sui percorsi differenziati e sugli interventi integrativi.

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Numerosi sono stati gli interventi svolti in questi ultimi anni sulle funzioni dei dipartimenti, che di volta in volta hanno sviluppato aspetti generali e specifici delle possibili attività e ai quali rimando.

In questa sede preme sottolineare:1. che lo specifico approfondimento dipartimentale si salda con il lavoro di

progettazione e monitoraggio svolto nelle classi parallele,

2. che la geometria della formazione del gruppo di lavoro è variabile e determinata dai componenti del dipartimento: plenaria, per classi parallele, per gruppi di approfondimento su specifici temi;

3. che alle riunioni obbligatorie possono aggiungersi riunioni retribuite dal F. d’Is., secondo le necessità determinate dal dipartimento;

4. che l’unitarietà di indirizzo del progetto e delle sue modalità metodologiche nella costruzione documentale dei curricoli dell’istituto è mantenuta dalle riunioni dei coordinatori.

Il lavoro per classi parallele raccoglie le suggestioni dipartimentali, le elabora in un progetto unitario ed interdisciplinare, ne cura il monitoraggio, le verifiche e gli adattamenti, rimanda ai dipartimenti gli approfondimenti didattico – metodologici, i quadri tassonomici delle conoscenze e delle capacità cognitive e meta cognitive, il dibattito analisi delle competenze trasversali e disciplinari. Al di là delle definizioni nominalistiche (Consigli di classe, d’interclasse e d’intersezione) ciò che è essenziale è infittire il dialogo professionale, creare occasioni di confronto e di elaborazione tra professionisti che vivono una dimensione tendenzialmente autoreferenziale. Il raccontare il come si fa scuola è operazione di autoformazione che nel momento progettuale, come in quello della sua resocontazione, attraverso l’analisi degli alunni, delle loro domande formative variamente espresse, delle difficoltà che l’insegnante incontra, delle tante variabili connesse all’insegnamento che quotidianamente si affrontano, trova la più compiuta sede di collegialità cooperativa, di reciproco aiuto a comprendere e a risolvere i problemi.

Come si è accennato sopra, fondamentali diventano tutte le figure di sistema dell’organizzazione, definendo come tali tutte le persone che dedicano parte della loro attività e del loro impegno al lavoro organizzativo.

Dunque:L’autonomia scolastica viene assunta come principio da parte di tutte le componenti,

individuali e collettive, che formano il sistema scuola, intesa come sviluppo della libertà attraverso l’assunzione di responsabilità.

La scuola autonoma cambia i propri riferimenti e la propria struttura: a quella gerarchica, centralistica, autoreferenziale e normalizzata ne sostituisce una democratica, policentrica, aperta e differenziata.

La progettazione e la valutazione sono due aspetti attraverso i quali si compie il percorso verso l’autonomia.

La progettazione tiene conto della situazione di partenza, del contesto e delle esigenze alle quali rispondere come servizio, per costruire dei percorsi di apprendimento, adattando metodologie e contenuti , preparando dei piani educativi e programmando i tempi di attuazione e di verifica.

La valutazione di sistema è formativa del processo verso l’autonomia e deve coinvolgere tutte le componenti del sistema ovviamente anche esterne, con la dovuta gradualità.

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La collegialità, il lavoro cooperativo ed il dialogo sono i presupposti per sviluppare una comunicazione di sistema. Essi rappresentano i cardini delle relazioni interpersonali, con le quali è intessuta una organizzazione finalizzata all’apprendi-mento.

Altro aspetto importante di questo tipo di scuola è il lavoro collegiale, la collaborazione tra gli insegnanti: non esiste una gerarchia tra insegnanti e insegnamenti, ma cooperazione e interdisciplinarietà. Tutti gli insegnanti che agiscono su una stessa classe sono contitolari cioè corresponsabili nel processo di insegnamento-apprendimento. Questo principio si concretizza attraverso il gruppo di insegnanti che progetta percorsi di insegnamento e, nello stesso tempo, permette il confronto e la definizione di quale sia l’intervento migliore da adottare in situazioni problematiche sul piano educativo e pedagogico-didattico.

L’autonomia è riconducibile a vari incarichi, responsabilità e referenze funzionali alla vita del sistema Istituto:

i responsabili di plesso; lo Staff di Direzione; le Funzioni Strumentali e le altre figure di sistema; i referenti presso altre istituzioni, associazioni, ecc. i coordinatori dei Dipartimenti e di classi parallele.Si ritiene che il clima di serenità e di dialogo sia una variabile determinante per lo sviluppo

della curiosità, degli interessi e della motivazione ad apprendere.All’interno dell’autonomia però, il territorio è il contesto educativo in cui opera il sistema

scuola: esso è fonte di conoscenza e di relazioni con le sue identità.La continuità orizzontale è il principio secondo il quale si percepisce e si comprende come lo

studio e l’apprendimento non costituiscano una realtà avulsa dal resto delle proprie esperienze, ma sia in stretta relazione con ogni aspetto del contesto in cui si vive. Si intendono realizzare delle relazioni cooperative, inserite in un piano organico di iniziative, attraverso il coordinamento con gli Enti locali e i loro Enti Strumentali, la Comunità montana, l’ASL, le Associazioni culturali, sportive ed economiche, le parrocchie e ogni altra aggregazione formale ed informale che opera sul territorio e con la quale si possa stabilire una relazione finalizzata a realizzare una situazione di apprendimento.

La stabilizzazione di relazioni di cooperazione con enti, istituzioni, associazioni ed ogni altra istanza identificativa del territorio è disegno strategico che la scuola coordina a partire dall’elaborazione dei piani di studio d’istituto.

Poiché l’Istituto Comprensivo riunisce tre ordini si scuola, fondamentali sono i curricoli d’istituto, che propongono una visione d’insieme del percorso che l’alunno compie nella scuola, che esprima continuità, organicità, pluralità e flessibilità organizzativa, metodologica e didattica , nel rispetto delle varie fasi dello sviluppo evolutivo.

Per attuare pienamente l’autonomia è necessario un percorso di ricerca, sperimentazione, aggiornamento e formazione permanente.

Si possono considerare forme di aggiornamento di sistema quelle esperienze che coinvolgono molti elementi dello stesso, ad esempio gruppi di studio e gruppi che definiscono un percorso di studio gestito in autonomia, che possono ricorrere ad esperti esterni e collegarsi ad altri Istituti, consociati in rete, o ad altre istituzioni a tal fine predisposte (Università, Centri di Formazione…).

Anche quest’anno scolastico, come ormai da cinque anni, il nostro Istituto Comprensivo è accreditato per il Tirocinio Formativo Attivo presso l'Università degli studi di Torino con due insegnanti della scuola primaria come accoglienti le studentesse tirocinanti.

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5.3 Le figure di sistema

Dirigente Scolastico Articolo 25, comma 2, D.L. 30 marzo 2001Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa ed è titolare delle relazioni sindacali.

Collaboratori del dirigente scolastico

Collaboratore del Dirigente/VICARIO- Ornella BuffaCon delega, fra le altre, alle seguenti funzioni amministrative e di coordinamento organizzativo gestionale:- sostituzione del dirigente in caso di assenza e impedimento- coordinamento indicazioni nazionali per il curricolo- collaborazione con i referenti di plesso e le “funzioni strumentali”

Collaboratore del Dirigente Scolastico Manuel Pia

I docenti referenti di plesso: Cavaliere Patrizia -- scuola dell’infanzia di CampiglioneSilvia Chiappero -- scuola dell’infanzia di Bibiana Silvana Braga – scuola dell’infanzia di Bricherasio Ornella Buffa – scuola primaria di Campiglione Alberta Michelin Salomon e Vincenzo Cardone – scuola primaria di Bibiana Patrizia Perassi e Cinzia Odino – scuola primaria di Bricherasio Flavia Fenoglio – scuola secondaria di primo grado di Bibiana Manuel Pia – scuola secondaria di primo grado di Bricherasio

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: Girolamo LazzaraSovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione.Ha funzioni di coordinamento e promozione delle attività. Verifica i risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti.Coordina al personale ATA posto alle sue dirette dipendenze. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato. Firma tutti gli atti di sua competenza.Per quanto riguarda il nostro Istituto la direttrice dei servizi è anche responsabile del trattamento dei dati personali e degli acquisti.

Le Funzioni Strumentali: “Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa dell’Istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti e istituzioni esterni alla scuola.”dal CCN del Comparto scuola 2002-2005 – Art. 30Per il corrente anno scolastico in base alle attività promosse, vengono individuate le sotto notate aree:

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POF: Cesano Paola

VALUTAZIONE DI ISTITUTO/ INVALSI: Tomei Simona

AREA INCLUSIONE: Balbo Mussetto Cristiana per aluni D.S.A: e B.E.S. Stefania Bandelli per alunni HC di scuola dell’infanzia e primaria Flavia Fenoglio per alunni HC di scuola secondaria di primo grado

CONTINUITÀ-ORIENTAMENTO: Fenoglio Simona – Aversa Fabio

DIDATTICA : Stefania Benech

Referente multimediale d’istituto Ornella Buffa

I coordinatori Dipartimentali e di classi parallele.Il lavoro di costruzione, di elaborazione e rielaborazione dei curricoli d’istituto richiede l’armonizzazione di linguaggi e di sintassi di pensiero che trova in primo luogo nella forma documentativa delle progettazioni annuali lo sforzo di coordinare significanti e significati, in modo da esprimere unitarietà del progetto curricolare. L’unitarietà è in primo luogo garantita dalla comunicabilità dei prodotti all’interno del circuito comunicativo professionale: possiamo assumere come indicatori dei gradienti di comunicabilità la fruibilità e la trasferibilità delle attività descritte, l’accesso ai materiali e ai laboratori strutturati, l’inquadramento in tassonomie che articolino le componenti delle competenze, l’adattabilità alle diverse situazioni alunni, l’organicità con l’intero progetto curricolare, l’apertura a nuovi sviluppi e riflessioni di formazione professionale (I problemi aperti), l’esplicazione teorica e i presupposti pedagogici. Gandhi ha detto: “La nostra capacità di raggiungere l’unità nella diversità costituirà la bellezza e il test della nostra civiltà”. Nel nostro piccolo possiamo assumere come strategico, nello sviluppo dei curricoli, il coordinamento tra i diversi gruppi di lavoro, il progressivo e dialettico sforzo di ricondurre ad unità le diversità.A tal fine le riunioni dei coordinatori sono lo strumento di sintesi e di riordino degli indirizzi emergenti dai G. di L., di ricerca e sperimentazione di classificazioni e riclassificazioni che diano aspetto formale alle elaborazioni progettuali.

COORDINATORI DIPARTIMENTALIArea linguistica scuola Secondaria Paire NormaArea logico-matematica scuola Secondaria Calabrese PiaScienze scuola SecondariaStoria/geografia scuola SecondariaLingua straniera scuola Secondaria Bonetto EldaArte scuola Secondaria CiscatoMusica scuola Secondaria BrussinoTecnica scuola Secondaria Tebaldini ElioEducazione fisica scuola Secondaria Rivoire PaoloInsegnamento Religione Cattolica prim /second.COORDINATORI CLASSI PARALLELEInfanziaCl. 1^ Primaria

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Cl. 2^ PrimariaCl. 3^ Primaria Benech StefaniaCl. 4^ Primaria Bandelli stefaniaCl. 5^ Primaria Buffa Ornella

Personale ATAIl personale ATA: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e direttore dei servizi amministrativi, rappresenta uno dei sottosistemi del sistema Istituto, funzionale ed integrato nella realizzazione dell’Offerta Formativa. Oltre alle definizioni delle mansioni qui di seguito elencate, si deve sottolineare l’importanza di queste figure anche dal punto di vista della partecipazione al “fatto educativo”.In particolare i collaboratori scolastici hanno un contatto quotidiano con gli alunni, le famiglie e i docenti. Per gli alunni rappresentano una figura adulta, sia pure non docente, di riferimento costante nel momento in cui si muovono per i corridoi della scuola, vanno in bagno, non si sentono bene e devono uscire dall’aula, tanti momenti dunque di relazione adulto-minore che si colloca sicuramente in un rapporto di educazione.Fondamentale è la professionalità di queste figure per la determinazione di un buon “clima”, presupposto essenziale per l’apprendimento. Il “clima” è determinato dall’insieme delle relazioni che interagiscono nel “fatto educativo” e dunque a buon diritto tutte le funzione svolte dal personale ATA contribuiscono a relazioni positive e costruttive.

Assistenti amministrativiEseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Hanno autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e redazione degli atti amministrativo-contabili dell’istituzione scolastica ed educativa, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute. Hanno competenza diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo. Hanno rapporti con l’utenza ed assolvono i servizi esterni connessi con il proprio lavoro.

Collaboratori scolasticiEseguono, nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, diverse attività:

di accoglienza e sorveglianza degli alunni/e e del pubblico di pulizia e di carattere materiale inerenti l’uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi di vigilanza degli alunni/e, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di

collaborazione con i docenti di ausilio materiale agli alunni/e portatori di handicap di concorso in accompagnamento degli alunni/e in occasione di trasferimenti diversi

Altri incarichi, referenti, coordinatori,… sono indicati nel Contratto di Istituto pubblicato nel sito dell’Istituto: www.scuole-valpellice.eu

Cap. 6

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PROGETTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

BIBIANA

Progetti:

PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSI“Acqua sicura” “B” Alunni dell'ultimo anno delle

due sezioni“Multisport” “B” Alunni di tre e quattro anni delle

due sezioni

Caratteristiche e finalità dei progetti didattici: Progetto Acqua SicuraCorso do 8 lezioni presso la piscina comunale di Luserna San Giovanni.Le finalità sono:- sapersi spogliare e vestire da solo; - saper rispettare il proprio turno;- saper accettare le regole dell’ambiente “piscina”; -conquistare sicurezza nell’ambiente acqua; -stabilire rapporti interpersonali positivi con il gruppo di appartenenza e con gli istruttori

Progetto MultisportCorso di 8 lezioni di attività motoria con esperti, da svolgersi presso la scuola dell’infanzia di Bibiana.Finalità: sviluppare una base motoria del bambino utilizzando proposte diversificate in modo tale di avere stimoli sportivi differenti e abilità motorie di ampio raggio.

Attività/iniziative che coinvolgono tutte le classi/sezioni del plesso:

Progetto“ Inserimento-accoglienza” per i nuovi iscritti Spettacolo teatrale “Gocciolina” con associazione culturale “Stregatoccacolr” Motoria: per tutti gli alunni: “Mi muovo...ti muovi...ci muoviamo insieme.” Biblioteca: per tutti gli alunni: “Un libro in prestito” (in collaborazione con la

Biblioteca Comunale e il Centro Rete Biblioteche di Pinerolo) Castagnata ( in collaborazione con la Casa di Riposo “Il Girasole” di Bibiana o con

l'intervento delle famiglie) Festa di Natale (in collaborazione con le Associazioni presenti sul territorio: Pro

Loco, Commercianti, A.N.A.) Festa di Carnevale: “Oggi ci mascheriamo!” (in collaborazione con il Nido

Comunale) Caccia alle uova (in collaborazione con la Casa di Riposo”Il Girasole” di Bibiana ) Festa di fine anno scolastico

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Attività/iniziative che coinvolgono alcune classi/sezioni del plesso:

o Alternativa per gli alunni che non usufruiscono dell' I.R.C. “Mani in pasta”o Manipolazione: per gli alunni di tre anni: “ Creo e coloro”o Laboratorio: Sicurezza: per gli alunni dell'ultimo anno: “In ….sicurezza”

(comprende anche le attività proposte dall' ASL TO3: “Affy Fiutapericolo)o Inglese: per gli alunni dell’ultimo anno: “ Magic english”o Per gli alunni dell’ultimo anno: “Letto-scrittura” e “Logico-matematica”o Per gli alunni dell'ultimo anno: “Noi piccoli cittadini”o Per gli alunni dell'ultimo anno: “Creando con lettere e numeri”

Il plesso aderisce ai seguenti progetti di Istituto :

- ”Sicuramente Sicuri” - Progetto continuità verticale: “In bocca al lupo”

Visite di istruzione: Vedasi allegato

Le insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di interclasse (plesso) e del Collegio dei Docenti e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa e che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, alla rendicontazione al monitoraggio.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

BRICHERASIO

Progetti:

PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSIRici-crea A Solo gruppo 4-5enniAutobus del tam tam B Solo gruppo 4-5enniPallandia B Solo gruppo 3-4enniPet terapy B Solo gruppo 4-5enni

Page 35:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

Caratteristiche e finalità dei progetti didattici

Rici – creaFinalità:sensibilizzare i bambini sul tema della riduzione, del riuso e del riciclo dei rifiuti; imparare a conoscere,amare e rispettare l’ambiente in cui viviamo; focalizzare l’attenzione sul concetto di rifiuto, spreco; scoprire l’importanza della raccolta differenziata e riciclaggio.

Autobus del tam TamFinalità:Migliorare la socializzazione dei gruppi d'apprendimento e vivere momenti collettivi di forte emozione; sviluppo della curiosità verso il mondo delle percussioni;utilizzo del linguaggio musicale in modo creativo; acquisizione e miglioramento del senso ritmico e della coordinazione motoria; vivere il corpo come “produttore di musica”.

PallandiaFinalità: approfondire e sviluppare gli schemi motori, le capacità coordinative e le abilità motoriePercezione, conoscenza e coscienza del corpo:attraverso le esperienze di esplorazione e scoperta compiute toccando, esaminando, indicando, usando le varie parti del corpo, giocando e manipolando gli oggetti si favorisce la graduale costruzione dello schema corporeoCoordinazione oculo-manuale e segmentarla::particolare attenzione dovrà fin dall’inizio essere rivolta al conseguimento di tali capacità, attraverso attività manipolative semplici, con piccoli oggetti, attrezzi di gioco, indirizzando gli interventi anche al fine dell’affermazione della lateralitàe del consolidamento della dominanza e favorendo in tal senso la regolarità, la precisione, la fluidità dei gesti motori fini e di apprendimenti grafici.

Pet terapyFinalitàMigliorare il benessere del bambino attraverso il rapporto con l’animale; favore lo sviluppo delle dinamiche relazionali nel gruppo del pari; sviluppare le competenze comunicative corporee e verbali.

Attività/iniziative che coinvolgono tutte le classi/sezioni del plesso: “ Inserimento - accoglienza. Scuole dell'infanzia” (per i nuovi iscritti) Castagnata in giardino: “Caldo gustoso e rotondetto” in collaborazione con

l’associazione “Volontari per il Comune” Rappresentazione teatrale “Il mistero delle renne scomparse” Festa di Natale: “arrivano Babbo Natale e la Befana”; Carnevale: “passeggiata in maschera”; “Strada facendo.. scopro il mio paese” passeggiate per conoscere il paese (il

giovedì) “La scuola incontra i nonni” in collaborazione con la casa di riposo di Bricherasio.

Attività/iniziative che coinvolgono alcune classi del plesso:o Attività in collaborazione con la biblioteca comunale “amico libro” (libri in prestito

alla scuola

Page 36:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

Il plesso aderisce ai seguenti progetti di Istituto :

- “Sicuramente sicuri”- Progetto di continuità verticale: “In bocca al lupo”

Visite di istruzione: Vedasi tabella allegata

Le insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di interclasse (plesso) e del Collegio dei Docenti e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa e che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, alla rendicontazione al monitoraggio.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

CAMPIGLIONE

Progetti:

PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSI

Attività/iniziative che coinvolgono tutte le classi/sezioni del plesso:

Progetto “INSERIMENTO E ACCOGLIENZA” per i nuovi iscritti Spettacolo teatrale “GOCCIOLINA” con l’associazione culturale “Stregatoccacolor” “AMICO LIBRO” (in collaborazione con la biblioteca locale) “MOTRICITÀ” “MANIPOLAZIONE e ATTIVITÀ ESPRESSIVE” Castagnata in giardino: “CALDO GUSTOSO E ROTONDETTO” Festa di Natale: “UN DONO A TE, UN DONO A ME, DONI PER TUTTI”; Scambio di auguri natalizi con gruppo alpini di Campiglione Fenile Carnevale: “GIROTONDO DELLE MASCHERE”; Pasqua: “CACCIA ALLE UOVA” FESTA DI FINE ANNO scolastico con il gruppo dei bambini cinquenni e genitori

Attività/iniziative che coinvolgono alcune classi/sezioni del plesso:

o “Egc: con il computer esploro, gioco, creo”.per i bambini dell’ultimo anno o “Io scopro … l’inglese” per i bambini dell’ultimo anno

Page 37:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

o “In viaggio verso la scuola primaria” per i bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia

Il plesso aderisce ai seguenti progetti di Istituto :

- “Sicuramente Sicuri”- Progetto di continuità verticale: “In bocca al lupo”

Visite di istruzione: Vedasi allegato

Le insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di interclasse (plesso) e del Collegio dei Docenti e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa e che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, alla rendicontazione al monitoraggio.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA:

BIBIANA

Progetti:

PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSI“Mangiando insieme…” A Tutte le classi“Acqua sicura” B Tutte le classi “Crescendo in musica” B Tutte le classi “iDentiKit” A Classi I A – I B“ Buttalo giusto” A Classi I A – IB“Gioco palla e mini volley” B Classi I A – I B, II A,“ ConCRETAmente” B Classi IIA - VA“Laboratorio di danza “ B Classe III A“Laboratorio CLIL” A Classi IV A –IV B“Laboratorio ETWINNING” A Classi IV A –IV B

Caratteristiche e finalità dei progetti didattici Progetto: “Mangiando insieme”La refezione scolastica è un’occasione importante per favorire la strutturazione di corrette abitudini alimentari. Per gli alunni costruire un corretto rapporto con il cibo è essenziale, anche per una vita

Page 38:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

sana in età adulta. Il pasto a scuola ha un ruolo fondamentale nella educazione alimentare che è una importante parte del processo pedagogico ed educativo.Il pasto in mensa è anche occasione di educazione al gusto, per abituare i bambini/ragazzi a nuove e diversificate esperienze gustative e superare la monotonia che talora caratterizza la loro alimentazione.

Progetto: “Acqua sicura” Favorire il movimento, fornire a tutti la possibilità di sperimentare il nuoto e aiutare l’allievo a superare la paura dell’acqua condividendo l’esperienza con i compagni.

Progetto “Crescendo … in musica” Si tratta di un percorso unico nel suo genere poiché coniuga le prerogative dell'Educazione Musicale proprie della scuola con l'esperienza e la competenza di un gruppo di musicisti professionisti, consentendo di approfondire un importante aspetto della didattica musicale, ossia la tecnica del canto corale con l'accompagnamento degli strumenti dal vivo. Il prof. Marco Robino rielabora e trascrive, in esclusiva per questo progetto e raccogliendo le proposte e le esigenze degli insegnanti, brani di vario genere e difficoltà; si passa, infatti, da composizioni popolari a cori operistici, da canzoncine pensate appositamente per i bambini a brani di cantautori italiani e stranieri. Scelto il repertorio, il progetto viene attuato dai docenti della scuola che insegnano i brani agli alunni e conducono le prove di esecuzione a piccoli gruppi o con più classi insieme, prima da soli e poi con il supporto del Quintetto. A fine dell'anno scolastico, si presenta il risultato del proprio lavoro organizzando un concerto vero e proprio alla presenza delle famiglie e di chiunque voglia assistervi. All'interno del progetto “Crescendo…in musica” viene ancora prodotto dai bambini e distribuito a tutti gli alunni che partecipano un CD.

Progetto “Leonardo” eco-recuperi, nuova vita alle cartucce esauste.

Progetto “Ri-scarpa” differenziare ed avviare al recupero le calzature usate

Progetto: “Concretamente”Consolidare le nozioni apprese durante la prima esperienza con l’argilla e al contempo affinare la tecnica, accompagnando i bambini in un percorso di progettazione e realizzazione più dettagliato, in modo da esercitare la manualità e lo spirito creativo.

Progetto “i dentikit” (asl to3)Il Progetto, nato da un protocollo d’intesa tra il Ministero della Salute e della Pubblica Istruzione. è finalizzato a migliorare i comportamenti positivi che determinano la salute e l’igiene orale (uso dello spazzolino, controlli periodici, alimentazione corretta)

Progetto “Buttalo Giusto” (Acea) Attraverso la metafora del gioco,che alterna momenti ludici a riflessioni di gruppo, gli alunni vengono guidati alla scoperta della raccolta differenziata, stimolando i più importanti strumenti naturali di cui sono in possesso: i sensi.

Progetto: “Gioco palla e mini volley”

Page 39:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

Attraverso "gioco Palla" si sviluppano gli schemi motori di base, la coordinazione e l'apprendimento delle regole. "Mini-volley": è una forma di pallavolo semplificata giocata in campi ridotti.

Laboratorio di danza:Favorire la socializzazione e lo scambio; sviluppare le capacità di relazione e di collaborazione; sviluppare una memoria corporea; consolidare gli schemi motori statici e dinamici: coordinazione psicomotoria, equilibrio e agilità ; sviluppare la lateralità, capacità di alternare passi a destra e a sinistra, uso alternato delle mani, capacità di compiere giri in un senso e nell’altro; sviluppare il senso ritmico

Progetto “E Twinning”:Condividere le proprie esperienze in lingua inglese con bambini e ragazzi di tutto il mondo attraverso strumenti digitali, al fine di stimolare l’uso della lingua inglese.Laboratorio di storia: L’attività premetterà di comprendere le relazioni tra i Pesi e la contemporaneità di determinati fenomeni socio-culturali al fine di effettuare un parallelo tra le diverse civiltà del mondo antico.

Laboratorio “Clil”L’attività si pone come obiettivo generale quello di utilizzare la lingua inglese come veicolo per apprendere alcuni contenuti di un’altra disciplina.

Ore eccedentiLe ore eccedenti verranno utilizzate per attività di alfabetizzazione per gli alunni stranieri, di sostegno agli alunni BES, DSA… e/o alunni con difficoltà nel percorso di apprendimento. Di tali interventi è stata redatta apposita scheda-progetto, depositata in Segreteria. In caso di necessità tali ore sono impiegate per sostituire i docenti assenti.

Attività/iniziative che coinvolgono tutti le classi/sezioni del plesso:

Partecipazione alle iniziative indette dal Comune e Pro-loco e associazioni culturali presenti sul territorio comunale nelle varie ricorrenze.

Visite con piccole attività presso l’R.S.A (residenza sanitaria assistita) “Girasole” e “Casa Barbero”.

Attività/iniziative che coinvolgono alcune classi/sezioni del plesso

Classi terze e quinteo MineraLuserna: attività di conoscenza dei minerali

Classi quarteo Laboratorio di storia

Il plesso aderisce ai seguenti progetti di Istituto:

- “Sicuramente Sicuri”, - ”MusicaInsieme” proposto dalla scuola di musica di Valle- Progetti di continuità verticale: “In bocca al lupo” “Prepariamo il passaggio”

Page 40:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

Visite di istruzione: vedasi allegato

Le insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di interclasse (plesso) e del Collegio dei Docenti e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa e che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, alla rendicontazione al monitoraggio.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

BRICHERASIO

Progetti: PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSIGioco palla B IA-IB-IIA-IIBMultisport B IVA-IVB-VA-VBAtletica B IIIA-IIIBMotricita’ su scacchiera B I A- IB-IIA-IIB-IIIA-IIIBPallamano B tutte le classiTeatro con katia malan B IIA-IIBAvis A IVA-IVB-VA-VBRiscarpa A tutte le classiGemellaggio con il Mali A tutte le classiLaboratorio ” e ti vengo a cercare” A IIA-IIB-IIIA-IIIB-IVA-IVB-VA-VBGuggenheim A PER ORA LE CLASSI IVA E IVBAcea “buttalo giusto” A IA-IB-IIA-IIB-IIIA-IIIB-IVA-IVBClil A IA-IB-IVA-IVB-VA-VBE.twinning A tutte le classi

Caratteristiche e finalità dei progetti didattici

PallamanoFinalita’:Sviluppare la coordinazione, la mobilità articolare , la destrezza oculo manuale,;abituare gli alunnni ad assumere atteggiamenti positivi nel gioco di gruppo.

Gioco PallaFinalità:

Page 41:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

sviluppare la coordinazione oculo manuale da cui dipende l’abilità della mano;favorire lo spirito cooperativo del gioco.Motricita’ su ScacchieraFinalità:Sviluppare negli alunni la capacità di porsi una meta e progettare un percorso per Raggiungerla;sviluppare negli alunni la capacità di trovare strategie di soluzione di problemi;aumentare la capacità di concentrazione;migliorare il rispetto delle regole;riconoscere i propri ed altrui punti di forza e di debolezza;aumentare l’autostima.

MultisportFinalità:Questo nuovo progetto motorio si propone di sviluppare un'ampia base motoria del bambino utilizzando proposte diversificate, in modo che possa ricevere stimoli sportivi differenti e sviluppare abilità motorie di ampio raggio. Il bambino imparerà a conoscere il proprio corpo in relazione a sé (sport individuali), agli altri (sport di squadra) e a diversi attrezzi sportivi, evitando una precoce specializzazione motoria. Le tematiche affrontate andranno a lavorare sulla consapevolezza, l'autonomia, l'autostima, la collaborazione, la coordinazione, l'equilibrio, l'affrontare le difficoltà e il corretto rapporto con la competizione.

AtleticaFinalità:Il fine primo che si propone è quello della pratica sportiva correlata alla salute, al benessere e alla crescita personaleI ragazzi devono giocare allo sport,per cui hanno bisogno di avvicinarvisi con i tempi e i modi della loro età, prima giocando e poi avviandosi alle regole, all’impegno fisico e psicologico, alla lealtà sportiva, alla competizione, al confronto (e non allo scontro).

Clil Finalità: CLIL (Content and Language Integrated Learning) è l’apprendimento integrato di contenutI disciplinari in lingua straniera veicolare. Le finalità formative prioritarie sono "la valorizzazione ed il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea”.

E.Twinning Finalità:sfrutta le potenzialità del web per favorire un’apertura alla dimensione comunitaria dell’istruzione e alla creazione di un sentimento di cittadinanza europea da far condividere alle nuove generazioni in un contesto multiculturale e multimediale.

AvisFinalità:Promuove la cultura della solidarietà e della donazione volontaria di sangue, incentivando il desiderio degli alunni a compiere (e/o a continuare) azioni solidali concrete e fattibili per ciascuno di loro

Acea (Buttalo giusto- Riduciamoli bene)Finalità:

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L’Acea è l’unica società sul territorio che propone iniziative di educazione ambientale.Le loro attività rispondono agli obiettivi educativi da noi prefissati

Teatro Katia MalanFinalità:Il gioco come iltearo sostiene il percorso evolutivo del bambino verso una migliore gestione dei comportamenti socio-affettivi.Con l’attività di teatro gli alunni sviluppano atteggiamenti di fiducia in se stessie neglia ltri; si superano pregiudizi sui limiti propri e altruisi aiutano i bambini a comunicare e ad esprimersi, si facilita il processo di socializzazione, si crea sintonia e rispetto fra i bambini

BufficinaFinalità:Promuove l’ ducazione alla convivenza e contrasto alla discriminazionePermette ai bambini di confrontarsi con la diversità e li aiuta a rispettare delle regole di convivenza e a riflettere sulla necessità di darsi delle regole in tutte le comunità umane

GuggenheimFinalità:Il Kit d’artista , offerto dal museo Guggenheim è un manuale didattico con spunti disciplinari e indicazioni per realizzare un laboratorio creativo a scuola dove ogni bambino sarà parte di un processo creativo collettivo.

E ti vengo a cercareFinalità:Ha lo scopo di migliorare le relazioni del gruppo affinché ogni persona accetti l’altro nella sua diversità, trovi strategie per gestire le emozioni e soluzioni per le situazioni problematiche.

RiscarpaFinalità:Educare al riciclo ed al riutilizzo, differenziando e riutilizzando le calzature.

Ore eccedentiLe ore eccedenti verranno utilizzate per attività di alfabetizzazione per gli alunni stranieri, di sostegno agli alunni BES, DSA… e/o alunni con difficoltà nel percorso di apprendimento. Di tali interventi è stata redatta apposita scheda-progetto, depositata in Segreteria. In caso di necessità tali ore sono impiegate per sostituire i docenti assenti.

Attività/iniziative che coinvolgono tutti gli alunni del plesso: Visita alla casa di riposo( insegnante che si occupa dell’iniziativa Gamba Elda) Festa di natale con visione di film, presentazione di canti natalizi in lingua inglese

ed altri in lingua italiana. Festa di fine anno scolastico con un percorso ancora da definire Corsa campestre e triathlon Consiglio comunale dei ragazzi (l’insegnante che si è occupata del progetto e

mantiene i rapporti con il comune per questa iniziativa è Tomei Simona) Partecipazione a manifestazioni culturali, storiche, scientifiche, sportive del

territorio.

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Attività/iniziative che coinvolgono alcune classi del plesso: - classi terze

o Laboratorio di arte: Matisse - classi quarte e quinte

o MineraLuserna - classi quinte

o Laboratorio di storia: “La vita quotidiana dei Greci” Il plesso aderisce ai seguenti progetti di Istituto: - “Sicuramente sicuri” - “Musicainsieme”, proposto dalla scuola di musica di Valle - Continuità verticale: “In bocca al lupo” e “Prepariamo il passaggio”

Visite di istruzione: Vedasi allegato

Le insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di interclasse (plesso) e del Collegio dei Docenti e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa e che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, alla rendicontazione al monitoraggio.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

CAMPIGLIONE

Progetti:

PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSIIn piscina in allegria Tipo B Tutti le classi “3 monete per lo sport” Tipo B Tutti gli alunni del plesso“Leggere è bello” Tipo A . Tutti gli alunni del plesso“Mi piace, non mi piace… assaggio.”

Tipo A Tutti gli alunni del plesso

“D come differenziare e Riscarpa”

Tipo A Tutti gli alunni del plesso

Percorso di Musica “Coro di voci bianche”

Tipo B Tutti gli alunni del plesso

Page 44:  · Web viewL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori

Caratteristiche e finalità dei progetti didattici

Progetto: “In piscina in allegria”Finalità: favorire il movimento; fornire a tutti la possibilità di sperimentare questo sport; aiutare l’allievo a superare la paura dell’acqua condividendo l’esperienza con i compagni.

Progetto: “3 monete per lo sport”Finalità: proporre agli allievi nuove esperienze sportive approccio a: mini volley, handball, mini-tennis finalizzate a promuovere lo spirito di sana competizione, l’entusiasmo e la partecipazione al gioco rispettandone le regole e ad apprendere le regole fondamentali di queste discipline sportive.

Progetto: “Leggere è bello”Finalità: migliorare le competenze nella lettura e nella comprensione, conoscere diversi tipi di testo, valorizzare e potenziare la biblioteca scolastica, attuare collaborazioni con enti territoriali quali il servizio di biblioteca comunale.

Progetto: “Mi piace, non mi piace … assaggio!”Finalità: l’alimentazione rappresenta una delle direzioni fondamentali nell’educazione alla salute e all’equilibrio tra la percezione e l’immagine del sé nella relazione col mondo. Il rapporto con il cibo subisce le influenze culturali del contesto storico e del contesto familiare dando sviluppo alla costruzione della personalità e del carattere dell’individuo. La scuola si occupa di educazione alimentare a diversi livelli. Il primo livello è rappresentato dalla conoscenza scientifica dell’apporto nutrizionale in relazione alle necessità del nostro organismo; il secondo livello coincide con i significati simbolico-culturali che la società esprime nelle sue ricette, nei suoi cibi tipici e nel modo di consumarli; il terzo livello è la rappresentazione fantastica che ogni individuo pone nell’assunzione del cibo. Rispetto ai tre livelli citati, i docenti conducono attività differenziate in punti d’incontro interdisciplinari……. Che si collegano alle attività di educazione affettiva, di relazione di sé con il mondo e agli sfondi integratori/contenuti/attività che si intende attuare nell’anno scolastico in corso. Il progetto è collegato alle diverse esperienze che gli alunni, a seconda dell’età, svolgono nell’orto della scuola: esperienze di apprendimento basate su attività costruttive/ produttive, in un contesto reale nel quale l’alunno sperimenta la crescita di diversi tipi di verdura che poi raccoglie e consuma nella mensa scolastica. .L’esperienza permette di incrementare le conoscenze dei bambini relativamente all’orto, al lavoro della terra, alla coltivazione dei cibi, alle diverse tipologie di organismi animali e vegetali presenti nel terreno, alla trasformazione di materiali organici, al significato della ciclicità della vita e delle funzioni che la caratterizzano. Il bambino sperimenta la sinergia tra l’ambiente e gli esseri viventi.

Progetto: “D come differenziare”Finalità: Gli obiettivi formativi saranno diversificati in rapporto alle età dei bambini, ma sostanzialmente ci si propone, attraverso un percorso di scoperta, di arrivare all’acquisizione di conoscenze e all’assunzione di responsabilità e di impegni, per scegliere ed agire con senso critico e propositivo.Oltre ai tanti obiettivi trasversali offerti dal progetto, quali il saper collaborare nel gruppo e operare per uno scopo comune, comunicare e condividere le conoscenze raggiunte, utilizzare documenti e nuove tecnologie, sono stati individuati i seguenti obiettivi:Prendere coscienza del problema dello smaltimento dei rifiuti: l’impatto ambientale e i costi economici dello smaltimento promiscuo, la possibilità di operare concretamente per trovare alcune

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soluzioni; comprendere l’importanza a. della differenziazione e del riciclo dei rifiuti in modo da promuovere una raccolta differenziata già a partire dal singolo nucleo famigliare; b. della riutilizzazione di alcuni rifiuti; c. dell’essere consapevoli negli acquisti (incidenza degli imballaggi nella produzione dei rifiuti, …) dell’evitare gli sprechi.

Progetto musica “Coro di voci bianche”Finalità: proporre agli allievi un’esperienza di coesione attraverso il canto; nel coro ognuno è protagonista senza prevaricazione né protagonismi. Insegnare il rispetto dei tempi e delle pause e consolidare il senso di appartenenza, propedeutico alla vita sociale e comunitaria, capacità di operare per il raggiungimento di un obiettivo comune nel rispetto dei tempi e delle pause di tutti, imparare ad utilizzare la voce.

Ore eccedentiLe ore eccedenti destinate al plesso e distribuite su 9 insegnanti, sono ore di POTENZIATO e vengono utilizzate in base a quanto indicato nei progetti specifici rivolti agli alunni BES/DSA. I progetti sono depositati agli atti in Segreteria. In caso di necessità tali ore sono impiegate per sostituire i docenti assenti.

Attività/iniziative che coinvolgono tutte le classi/sezioni del plesso:

Festa dell’autunno (castagnata e corsa campestre) aperta alle famiglie con l’intervento a titolo gratuito di un esperto

Scambio di auguri natalizi con Gruppo Alpini di Campiglione e famigliari attraverso uno spettacolo musicale (legato al progetto “Coro di voci bianche”)

Festa dello Sport per la fine dell’anno scolastico aperta alle famiglie Triathlon Collaborazione con Comune e Associazioni locali (biblioteca) Mangia e cammina tra Campiglione e Fenile (ultimo giorno di scuola) in

collaborazione con le famiglie. Raccolta tappi per la Tanzania

Attività/iniziative che coinvolgono alcune classi/sezioni del plesso: - Classe quinta:

o Percorso di arte gratuito con una pittrice: “Iconografia del lupo: indicazioni operative”. Educazione all’immagine e scienze.

o Laboratorio di robotica gratuito con esperto con l’utilizzo dei Lego WeDo 2.0. Matematica e tecnologia (mese di febbraio)

o Attività legate alla meridiana, gratuita con esperto. U.d’A. “Ombre” in relazione all’uscita all’osservatorio astronomico

o Laboratorio gratuito “MineraLuserna” proposto dall’Associazione culturale Sen Gian(8 febbraio probabilmente).

- Classe quarta:o Laboratorio gratuito “MineraLuserna” proposto dall’Associazione culturale Sen

Gian

Il plesso aderisce ai seguenti progetti di Istituto- “Sicuramente Sicuri”

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- Continuità verticale di Istituto “In bocca al lupo” e “Preparare il passaggio”- “MusicaInsieme” proposto dalla scuola di musica di Valle

Visite di istruzione: Vedasi allegato

Le insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di interclasse (plesso) e del Collegio dei Docenti e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa e che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, alla rendicontazione al monitoraggio.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:

BIBIANA

Progetti:

PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSIA B C dell’alimentazione B tutteIncontriamoci a scuola B Classe 2AUnplugged A Classi 3A 3 BLaboratorio creativo per l’inclusione

B Classe 2 B

Tu, io ed il cybermondo B Classi TUTTELibera A Classi 2A 2B 3A 3BIntercultura e gemellaggio sul Mali

A Classi 1A 1BClassi 3 A 3B

Mi fido di te A Classi 2A 2B 3A 3B“Concorso Avis per la vita” A Classi 1B 2B

Caratteristiche e finalità dei progetti didatticiUnplaggedFinalità: prevenzione dell'uso di fumo, alcool e droghe.Gli obiettivi del percorso sono:

favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze interpersonali

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modificare le attitudini nei confronti dell’uso di sostanze; rafforzare le abilità necessarie per affrontare la vita quotidiana; sviluppare negli adolescenti le competenze e le risorse di cui hanno bisogno per resistere alla

pressione dei pari e alle influenze sociali fornire informazioni e conoscenze corrette sulle sostanze e sui loro effetti sulla salute.

ABC dell’alimentazioneFinalità: : promozione della salute – educazione alimentare – socializzazione.Nel momento della mensa gli obiettivi saranno educare al rispetto delle regole della convivenza civile, sviluppare consapevolezza sull'importanza di un'alimentazione sana e varia per migliorare il proprio benessere ed educare ad avere un rapporto equilibrato con il cibo Incontriamoci a scuolaFinalità: permettere un’esperienza di gruppo positiva, il riconoscimento e l’accettazione di sé e dell’altro.Con l’aiuto di una psicologa, che incontrerà i ragazzi per cinque volte, si cercherà di favorire un clima positivo e rispettoso in classe, di sviluppare l’empatia e potenziare l’autonomia.

Tu, io ed il cyber mondoFinalità:Intervento educativo di informazione e prevenzione dei rischi connessi all’uso delle nuove tecnologie attraverso il rafforzamento della consapevolezza emotiva e relazionale degli adolescenti. Il lavoro si propone di sensibilizzare alla consapevolezza delle proprie emozioni, alla condivisione dei sentimenti e delle emozioni. Si vuole promuovere dei comportamenti positivi ispirati al rispetto di sé, del prossimo e delle regole anche sui social network.

Mi fido di teFinalità: prevenzione della violenza di genere e in particolare sulle donne.Si lavorerà per rimuovere ostacoli culturali e promuovere azioni di contrasto alla violenza, attraverso l’informazione.

LiberaFinalità: prevenire comportamenti devianti e contrastare valori negativi, nell’ intento di diffondere la cultura della legalità nelle nuove generazioni.Si lavora per orientare al discernimento tra “bene” e “male”, al rispetto delle regole, delle persone e dell’ambiente per una convivenza civile e armoniosa. Si vuole riflettere sul significato delle regole ed infine sviluppare una coscienza etica, civile e democratica.

Laboratorio creativo per l’inclusioneFinalità: socializzare attraverso il lavoro di gruppo cooperativo, offrendo uno spazio per esperienze di condivisione e integrazione, permettendo, inoltre, l’acquisizione di competenze trasversali spendibili anche in altri contesti.Si vuole stimolare la creatività e la fantasia grazie al lavoro manuale di produzione artistica.Lo sviluppo della precisione e della manualità verranno perseguiti, utilizzando svariati materiali.Si cercherà di sensibilizzare gli studenti nei confronti della tutela ambientale educando al riciclo, si porrà l’attenzione a non sprecare e ad aver cura del materiale che è proprietà di tutti.

Intercultura – Gemellaggio con il MaliFinalità: conoscere popoli e modi di vivere differenti, al fine di allargare i propri orizzonti mentali e le proprie conoscenze.Utilizzando la relazione di gemellaggio che il nostro Istituto ha con le scuole di Yendoumà, in Mali, e le esperienze di viaggio che il direttivo dell’associazione O.R.U.A.M ha accumulato in questi

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anni, si vuole far conoscere ai nostri alunni il popolo dei Dogon, come vive, si organizza e quali sono le sue necessità e riallacciare con loro una relazione epistolare.

“Concorso Avis per la vita” Da alcuni anni il nostro Istituto, con la supervisione e seguendo le indicazioni dei docenti di Arte ed Immagine, propone ai propri allievi di realizzare dei disegni o altre rappresentazioni iconografiche su tematiche connesse all’attività dell’AVIS; quest’anno il tema del concorso è “Emergenza…il sangue serve subito”. Il concorso è istituito con lo scopo di promuovere la cultura e l’interesse dei ragazzi verso tematiche sociali di aiuto e altruismo, sollecitando nei più giovani la rielaborazione e la riflessione sul dono del sangue. Gli elaborati, realizzati dai discenti di alcune classi prime e seconde, insieme a quelli prodotti dagli studenti delle scuole del circondario che partecipano all’iniziativa, saranno sottoposti al parere di una giuria che decreterà i vincitori, ai quali saranno attribuiti dei premi (in genere buoni di acquisto per materiali scolastici) che poi saranno distribuiti ai ragazzi.

Attività/iniziative che coinvolgono tutte le classi /sezioni alunni del plesso

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Attività/iniziative che coinvolgono alcune classi/sezioni del plesso:

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Il plesso aderisce ai seguenti progetti di Istituto:

- “Sicuramente sicuri” - “Musicainsieme” proposto dalla scuola di musica di Valle- Progetto di continuità verticale: “In bocca al lupo”, “Prepariamo il passaggio” e “Orientamento e continuità”

Visita di istruzione: vedasi tabella allegata

Le insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di interclasse (plesso) e del Collegio dei Docenti e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa e che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, alla rendicontazione al monitoraggio.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

BRICHERASIO

Progetti didattici

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PROGETTO DIDATTICO TIPO CLASSI"Accoglienza" Tipo A Classi prime“Mon correspondant français” Tipo A Classi seconde e terze “A passeggio con la Storia: attività sulla Resistenza del Bricherasiese”

Tipo A Classi terze

“Bufficina & Cittadinanza: libertà e partecipazione”

Tipo B Classi prime

“E tu chi sei? Conoscersi in un video: migrazioni forzate”

Tipo B Classi seconde

“Tu, io e il cyber-mondo: percorsi di educazione per comunicare e navigare sicuri, cyberbullismo”

Tipo B Classi terze

“Educazione ambientale: laboratorio Occhio all’imballo” (ACEA)

Tipo A Classi seconde

“Karabà: laboratorio di musica e danza africana”

Tipo B Classi terze

“Concorso Avis per la vita” Tipo A Classi prime e seconda B

Caratteristiche e finalità dei progetti didattici

“Accoglienza” Il progetto si propone di favorire l’integrazione, la conoscenza e lo “star bene insieme” attraverso l’attuazione di specifiche attività previste nei primissimi giorni di scuola per gli alunni delle classi prime, che saranno così accompagnati dai loro insegnanti nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado.

“Mon correspondant français” Sulla scorta del positivo riscontro ricavato dalle esperienze degli anni scolastici passati, il progetto propone ai ragazzi coinvolti la possibilità di intrattenere uno scambio epistolare tramite mail con coetanei francofoni residenti all’estero, il tutto sotto la supervisione dei relativi docenti, per migliorare le capacità comunicative scritte in lingua francese. Il percorso permetterà così agli studenti di ampliare il proprio nucleo di amicizie stringendo legami di sicuro arricchimento culturale.

“A passeggio con la Storia: attività sulla Resistenza del Bricherasiese” Grazie alla proficua collaborazione con l’amministrazione comunale di Bricherasio, che ha già permesso negli anni passati di rafforzare il legame tra l’Istituto e il territorio che lo ospita, con la preziosissima e molto competente guida del sig. Pierfranesco Gili, grande esperto di Resistenza locale ed autore del libro “La guerra di Bastian”, nei giorni prossimi alla ricorrenza del 25 aprile 2018 i ragazzi delle classi terze effettueranno un’escursione della durata di una mattinata sul

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territorio di Bricherasio, visitando i luoghi della storia del movimento partigiano di Bricherasio (strada Rivà, cascina Badariotti, piazza santa Maria…) e rivivendo le azioni partigiane più note ed affascinanti attraverso l’affabile e coinvolgente racconto del sig. Gili.

“Bufficina & Cittadinanza: libertà e partecipazione” Gli studenti delle classi prime della scuola secondaria di Bricherasio avranno l’opportunità di lavorare, supportati dai formatori del COV (Diaconia Valdese), seguendo un percorso di consapevolezza sul ruolo attivo che tutte le persone dovrebbero avere all’interno di una società, ragionando sul senso di partecipazione, sul significato e sui limiti della libertà, provando a raggiungere la consapevolezza della necessità di regole per una buona convivenza. L’incontro avrà una durata di due ore per raggiungere i seguenti obiettivi:

Diffondere i temi della responsabilità sociale e della partecipazione Contrastare le discriminazioni Superare gli stereotipi e il senso comune all'interno delle relazioni Imparare a riconoscere e contrastare situazioni di sopraffazione e di bullismo

“E tu chi sei? Conoscersi in un video: migrazioni forzate” Si tratta di un progetto didattico strutturato per gli allievi delle classi seconde della scuola secondaria di Bricherasio caratterizzato da due interventi della durata di due ore ciascuno e direttamente in aula da parte di operatori del Servizio Richiedenti Asilo e Rifugiati della Diaconia Valdese (COV) e di almeno un beneficiario del progetto di accoglienza. Mediante anche un gioco di ruolo che porterà gli allievi a immedesimarsi nella comunità di accoglienza, nei richiedenti asilo e nei rifugiati, ci si propone di informare sui fenomeni migratori attuali, formare e informare gli studenti sul sistema di accoglienza dei Richiedenti asilo e dei Rifugiati e, soprattutto, abbattere il pregiudizio che porta spesso ad evitare ciò o chi in realtà neppure si conosce. La metodologia utilizzata tenderà a rendere gli allievi protagonisti del percorso attraverso lavori individuali, brainstorming, visione di video e immagini e giochi di simulazione.

“Tu, io e il cyber-mondo: percorsi di educazione per comunicare e navigare sicuri, cyberbullismo” Internet è il luogo in cui i giovani, nativi digitali, si rivolgono per cercare svago, stringere amicizie, sperimentare senso di appartenenza e, non da ultimo, affettività. Il web è un’enorme opportunità per i giovani, ma al tempo stesso molti sono i rischi. Sulla base di queste premesse, il percorso, che affronterà questa tematica di tangibile attualità, si avvarrà della collaborazione dei formatori della Diaconia Valdese (COV), che accompagneranno, insieme ai docenti curricolari, i ragazzi delle classi terze del plesso di Bricherasio in un’attività da svolgersi interamente in classe per complessive otto ore, suddivise in quattro incontri, con l’obiettivo di incrementare le capacità di condivisione dei sentimenti altrui e sviluppare comportamenti positivi ispirati al rispetto di se stessi, del prossimo e delle regole anche sui social-network.

“Educazione ambientale: laboratorio Occhio all’imballo” (ACEA) Attraverso un laboratorio gratuito gestito da esperti direttamente in classe, sotto la supervisione di un docente, i ragazzi beneficeranno di una panoramica generale sul tema degli imballaggi, analizzandone le funzioni, i materiali di cui sono composti, i simboli presenti sulle confezioni e le corrette modalità per differenziarli. Alternando attività manuali a confronti di gruppo, l’attività si propone di stimolare la riflessione sulla possibilità di ridurre gli imballaggi, contrastando il fenomeno dell’usa e getta e favorendo un approccio più critico e sostenibile ai consumi.

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“Karabà: laboratorio di musica e danza africana” Il corso, della durata di 15 ore, è rivolto agli allievi delle classi terze della nostra scuola secondaria e si terrà in orario scolastico. La finalità principale del laboratorio è stimolare la curiosità e l’interesse verso le tematiche di integrazione, socializzazione, favorendo al contempo la conoscenza di culture diverse attraverso l’uso di strumenti a percussione dell’Africa Occidentale (Mali, Guinea, Senegal, Costa d’Avorio) nonché lo studio di semplici canti in lingua originale, la creazione di coreografie di danza africana e dei costumi per la realizzazione di uno spettacolo conclusivo. Il laboratorio sarà altresì finalizzato alla prevenzione delle forme di disagio comunicativo e relazionale, all’elaborazione del rispetto della propria unicità ed identità, al superamento delle tendenze all’omologazione culturale. Gli strumenti musicali saranno forniti dalla docente che terrà il corso, prof.ssa Sara Devincenzi, che si avvarrà della collaborazione –senza costi aggiuntivi- di un mediatore culturale senegalese.

“Concorso Avis per la vita” Da alcuni anni il nostro Istituto, con la supervisione e seguendo le indicazioni dei docenti di Arte ed Immagine, propone ai propri allievi di realizzare dei disegni o altre rappresentazioni iconografiche su tematiche connesse all’attività dell’AVIS; quest’anno il tema del concorso è “Emergenza…il sangue serve subito”. Il concorso è istituito con lo scopo di promuovere la cultura e l’interesse dei ragazzi verso tematiche sociali di aiuto e altruismo, sollecitando nei più giovani la rielaborazione e la riflessione sul dono del sangue. Gli elaborati, realizzati dai discenti di alcune classi prime e seconde, insieme a quelli prodotti dagli studenti delle scuole del circondario che partecipano all’iniziativa, saranno sottoposti al parere di una giuria che decreterà i vincitori, ai quali saranno attribuiti dei premi (in genere buoni di acquisto per materiali scolastici) che poi saranno distribuiti ai ragazzi.

Il plesso aderisce ai progetti di Istituto:- “Sicuramente Sicuri”- “Musicainsieme” proposto dalla scuola di musica di Valle- Progetto di continuità verticale: “In bocca al lupo”, “Prepariamo il passaggio” e “Orientamento e continuità”.

“Orientamento e continuità” Il nostro Istituto è particolarmente attivo sul versante dell’orientamento “in uscita”, cioè verso la scuola secondaria di secondo grado, e in ingresso, vale a dire in continuità con la scuola primaria. Le attività proposte sono molteplici, rivolte a tutte le classi e alcune svolte in parallelo con il plesso della scuola secondaria di Bibiana.Nel dettaglio, per questo anno scolastico sarà proposta, rivolta agli alunni della V primaria con il supporto di alcuni allievi della secondaria, la visita alla scuola e la partecipazione ad alcune lezioni della scuola secondaria. Se possibile sarà pianificato e attuato anche un incontro per la “continuità musicale” tra i docenti della scuola secondaria ed i colleghi della primaria.Agli allievi delle classi II e III sarà presentata l’opportunità di prendere parte al Salone dell’Orientamento, che si svolgerà a gennaio in una scuola secondaria di primo grado di Pinerolo presso la quale, nei vari stands, sarà possibile incontrare docenti e allievi delle scuole secondarie di secondo grado del circondario aderenti alla rete PIN e quindi partecipanti all’iniziativa e ricevere materiale informativo, per avere in questo modo un approccio diretto e concreto con il “mondo della scuola superiore”. Sempre per i destinatari precedenti saranno organizzati, a scuola in orario mattutino o pomeridiano, incontri di orientamento gestiti da orientatori della Regione di evidente competenza. Sarà cura dei docenti coordinatori di classe, in concerto con i docenti che ricoprono la Funzione Strumentale

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Orientamento, segnalare agli interessati date e modalità di partecipazione agli open days organizzati in varie riprese dalle scuole superiori che faranno pervenire la dovuta documentazione.Inoltre, rivolti agli allievi in particolare delle classi terze, saranno organizzati incontri direttamente in aula con ex-allievi del nostro Istituto che presenteranno la loro esperienza alla scuola secondaria di secondo grado.Sono poi previsti incontri zonali organizzati dalla rete PIN per alunni e genitori, nonché la partecipazione a “laboratori ponte” con la scuola secondaria di secondo grado. Ulteriori attività di orientamento saranno gestite dai docenti curricolari in servizio sulla classi terze della scuola secondaria.

“Orientamento in uscita con ex allievi” Per indirizzare gli allievi delle classi terze del nostro Istituto ad effettuare la scelta della scuola secondaria di secondo grado più consona alle proprie inclinazioni scolastiche, nell’ambito del più ampio progetto di Orientamento e continuità, alcuni ex allievi del plesso della scuola secondaria di Bricherasio saranno invitati direttamente in classe per un incontro finalizzato a trasmettere ai loro colleghi più giovani le informazioni necessarie e quelle impressioni e indicazioni preziose che sono certamente più efficaci se condivise tra pari.

“Laboratori ponte” Con la finalità di acquisire maggiore consapevolezza nella scelta della scuola secondaria di secondo grado, sarà offerta agli alunni frequentanti l’ultimo anno del corso di studi la possibilità di conoscere alcune realtà della scuola secondaria di secondo grado attraverso la visita diretta degli istituti e la partecipazione a laboratori appositamente organizzati. In questo modo si potranno conoscere dal vivo le materie caratterizzanti i vari percorsi e prendere un primo contatto con i docenti e l’ambiente della futura scuola. Questa iniziativa si inserisce in seno al progetto Orientamento e continuità.

“Preparare il passaggio” Sempre nel contesto del progetto Orientamento e continuità, per facilitare il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, permettendo ai ragazzi di conoscere l’organizzazione del successivo ordine di scuola, nel mese di maggio 2018 sarà concordato un incontro di un paio di ore per classe fra gli allievi della V primaria e quelli della scuola secondaria, preferibilmente del primo anno di studi. In tale occasione verrà presentata ai ragazzi la scuola secondaria di Bricherasio e saranno attivati dei laboratori musicali e/o di lingua francese e/o di tecnologia. I bambini della scuola primaria avranno inoltre l’opportunità di confrontarsi con i ragazzi della secondaria e di porre loro quesiti mirati al fine di chiarire dubbi e perplessità cogliendo così una concreta opportunità di “continuità” tra la scuola primaria e la scuola secondaria, affinché il passaggio degli studenti dal primo al secondo ordine di scuola sia realmente agevolato.

“Obiettivo orientamento Piemonte” Come ulteriore punto di forza del percorso Orientamento e continuità, con il supporto e la competenza dell’orientatrice di “Obiettivo orientamento Piemonte”, dott.ssa Mollar, gli studenti delle classi seconde e terze, rispettivamente nei mesi di marzo/aprile e ottobre/novembre 2018, saranno invitati a riflettere sulle proprie attitudini e capacità per elaborare una scelta matura e responsabile circa il proprio futuro scolastico. Ogni classe beneficerà di un incontro di due ore nel quale conoscerà il sistema formativo e scolastico dopo la scuola secondaria di primo grado, declinato in tutte le sue opportunità e sfaccettature.

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Laboratori / Attività / Iniziative

Visione di film o partecipazione ad incontri/mostre legati al “Giorno della Memoria” (classi prime, seconde e terze)

L’Istituto “A. Caffaro”, particolarmente attento agli avvenimenti storici del Novecento, aderirà, in occasione del “Giorno della Memoria”, alle iniziative didattiche e formative che si presenteranno per rendere ancora più incisivo il percorso didattico curricolare proposto ai ragazzi.

Spettacoli teatrali a scuola o presso il salone polivalente (tutte le classi) Come ogni anno, consapevoli dell’alto valore formativo del teatro come forma artistica e culturale, i docenti della scuola secondaria coglieranno tutte le occasioni opportune per accompagnare i discenti a prendere parte alle rappresentazioni teatrali che saranno ritenute congrue rispetto ai propri principi educativi e didattici.

Incontri con testimoni o reduci della Resistenza (classi terze)Se sarà possibile, per questo anno scolastico i docenti organizzeranno incontri con testimoni o reduci della Resistenza, come quello con il sig. Giulio Giordano, ex partigiano che nell’anno scolastico 2015/2016 ha arricchito con la sua testimonianza il bagaglio culturale degli allievi dell’allora terza media.

Partecipazioni a bandi e/o concorsi su tematiche di evidente rilievo didattico Qualora se ne presentasse l’occasione, sarà cura dei docenti guidare gli allievi alla partecipazione a bandi e/o concorsi su tematiche importanti per l’arricchimento culturale e per l’elaborazione di una piattaforma valoriale sulla quale costruire la propria identità (ad esempio la Resistenza).

MineraLuserna: conoscenza dei mineraliL’intervento, rivolto agli allievi delle classi terze, avrà una durata di due ore e si svolgerà in orario scolastico. Parteciperanno, in qualità di esperti, i professori Daniele Mazza e Riccardo Sandrone, già docenti presso il Politecnico di Torino, ed il dott. Matteo Giaj, laureato in geologia. I ragazzi prenderanno parte a tre attività didattiche: “Osservazione, nomenclatura e genesi delle rocce”, “La struttura molecolare”, “L’osservazione al microscopio di minerali e microminerali”.

Visite di istruzione: Vedasi allegato

Gli insegnanti si riservano di aderire, previa approvazione del Consiglio di Plesso, del Collegio dei Docenti, con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Consiglio di Istituto, ad altre proposte giudicate positive ed arricchenti per l’offerta formativa degli alunni, che potrebbero arrivare in corso d’anno scolastico.

Si precisa che sarà cura dei docenti seguire la realizzazione dei progetti/uscite didattiche in ogni loro parte, dalla raccolta della documentazione, alla realizzazione, al monitoraggio, alla rendicontazione.Gli insegnanti dichiarano inoltre che l’ampliamento dell’Offerta formativa è inserito in un piano globale di formazione e come tale sarà spiegato con cura agli alunni ed alle famiglie.

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6.2 PROGETTI DIDATTICI d’ISTITUTO

6.2.1 SICURAMENTE SICURI (Cittadinanza e Costituzione MIUR)-. TiMuovi?-Nell’anno scolastico 2006/2007 è stato presentato in Regione Piemonte un Progetto per la concessione di tributi per iniziative nel campo della promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza, in rete con gli Istituti Comprensivi di Bricherasio e Torre Pellice. Data la validità del percorso, esso è stato riproposto anche negli anni successivi con alcune variazioni e per questo anno scolastico sarà così articolato:il Progetto, in collaborazione con tutti gli enti e le associazioni locali, propone una serie di attività volte alla diffusione di informazioni per promuovere, negli utenti della scuola, quegli interventi necessari a correggere e migliorare i comportamenti individuali e collettivi relativi al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale e alla cultura della sicurezza e favorisce sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica.

Si prevede inoltre di implementare le attività di primo soccorso rivolte agli alunni, materia già affrontata in alcune classi della scuola secondaria

Partners: polizia – carabinieri – guardie ecologiche volontarie , AIB, forestale, vigili del fuoco, protezione civile, vigili urbani, ingegneri esperti di energie alternative, croce verde, servizi dell’ASL,…

Si riportano sinteticamente le attività del progetto:

1) 5enni scuola dell'infanzia: “CONOSCIAMO LE FIGURE LEGATE ALLA SICUREZZA E ALLA PREVENZIONE” con l’intervento del personale - dei Vigili del Fuoco - della CV di Bricherasio - dei Vigili Urbani del Comune

2) classe 1° elementare: “VIVERE LA NATURA IN SICUREZZA” CON L’INTERVENTO DELLE Guardie Ecologiche Volontarie

3) classe 2° elementare: “IL PATENTINO DEL PEDONE” con l’intervento del Vigile Urbano di Campiglione

4) classe 3° elementare: “CORSO DI PROTEZIONE CIVILE” con l’intervento del Vigile Urbano di Bricherasio.

5) classe 4° elementare: “IL PATENTINO DEL CICLISTA”: con l’intervento del Vigile Urbano di Bricherasio

6) classe 5° elementare: “ENERGIA RINNOVALBILE, ENERGIA SICURA” con l’intervento di un esperto di settore

7) classe 1° media: “SICUREZZA NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI”: ”: con l’intervento di un professore della scuola Secondaria di 1 grado; - “LEGALITA’che cosa significa e come fare per rispettarla”con l’intervento dei carabinieri.

8) classe 2° media: “SICUREZZA SUL TERRITORIO E LEGALITA’”: con l’intervento del personale - dei Vigili del Fuoco, - dell’Arma dei Carabinieri,

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9) classe 3 ° media: -“PRIMO SOCCORSO” con l’intervento di esperti della CV di Bricherasio -“PARLIAMO DI LEGALITA’”: con l’intervento della Polizia di Stato.

6.2.3 CONTINUITA’ VERTICALE

A livello di Istituto, per facilitare ulteriormente il passaggio da un ordine di scuola all’altro, è stato redatto un progetto di CONTINUITA’ VERTICALE.Tale percorso vedrà all’opera le classi ponte e gli insegnanti che le accompagnano. Ci saranno delle attività svolte dai bambini di 5 anni frequentanti le nostre scuole dell’infanzia insieme ai bambini delle classi quinte delle scuole primarie e altre attività che vedrà coinvolti nuovamente i bambini delle classi quinte, ma questa volta insieme ai ragazzi della classe prima secondaria di I grado. I ragazzi della terza secondaria, invece, saranno impegnati in attività di orientamento per scegliere la scuola superiore più adatta per “continuare” il loro percorso di formazione.Il tutto comprende i seguenti tre progetti:“In bocca al lupo” continuità scuola dell’infanzia- scuola primaria – scuola secondaria“Preparare il passaggio” continuità scuola primaria - scuola secondaria di I grado“Continuità e orientamento” continuità scuola secondaria I grado-scuola secondaria II grado.

Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato approvato dal Collegio Docenti in data 18 ottobre 2017

e adottato dal Consiglio di Istituto in data ottobre 2017