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La cultura
rende giganti
Vuoi vedere in copertina del prossimo numero di Cultura Marostica
una tua opera? Scopri come a pagina 2!
GIP
A/N
E/9
360/2
013 d
al 21/0
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ANNO XXXII - N. 83 - APRILE 2014
PERIODICO QUADRIMESTRALE DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA, DELLA BIBLIOTECA CIVICA E DELLA CONSULTA FRA LE ASSOCIAZIONI CULTURALI DEL TERRITORIO
ANNO XXXII - N. 83 - APRILE 2014 - REGISTR. TRIB. BASSANO DEL 24.06.83 N. 3/83 - DIRETTORE RESPONSABILE CHIARA PADOVAN - WWW.COMUNE.MAROSTICA.VI.IT
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CULTURA MAROSTICA periodico quadrimestrale Direttore responsabile: Chiara Padovan
Redazione: Daniela Bassetto, Mirco Corato, Elisa Geremia, Sara
Muraro, Mario Scuro, Gabriella Strada, Serena Vivian
Consesso dei garanti: Marica Dalla Valle, Alcide Bertazzo, Martino
Bonotto, Aliprando Franceschetti, Gianni Scettro, Valerio Zanforlin
Editore: Biblioteca civica “Pietro Ragazzoni” Marostica
Progetto ed elaborazione grafica: Gabriella Strada
Stampa: Tipografia Dal Maso
Telefono: 0424 479101 - Fax: 0424 479190
E-mail: [email protected]
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Condividere le scelte, sperimentare concretamente cosa
significa “progettazione partecipata” aprendosi al con-
fronto creativo e riscoprendo la bellezza del fare le cose
assieme.
Sono queste le linee guida che ci siamo dati per valoriz-
zare l’importante bagaglio culturale della nostra città, pro-
muovendo una programmazione annuale condivisa tra le
varie associazioni, la Consulta, la Biblioteca e l’Ammini-
strazione comunale.
La volontà è quella di dare una regia alle numerose ini-
ziative già proposte e di implementare l'offerta culturale
puntando sulla partecipazione attiva dei cittadini.
La programmazione culturale di Marostica diventa così
un qualcosa di accessibile, dove ciascuno, all'interno di
una metodologia di lavoro e rispetto ad alcuni obiettivi
condivisi, può dare il suo contributo, portare il suo baga-
glio di esperienze, competenze, sensibilità e relazioni.
Con questo spirito sono quindi nati e stanno operando
cinque gruppi di lavoro che dal mese di gennaio si trovano
almeno una volta al mese in biblioteca per discutere e
contaminarsi all’insegna di una programmazione condivi-
sa. A gennaio e febbraio ci siamo confrontati sul tema del
“Viaggio”, a marzo su la “Donna”, ad aprile e maggio
proponiamo iniziative sullo sfondo dell’augurio “Col-
tiviamoci: percorsi tra cultura e coltura”, giugno, luglio e
agosto saranno mesi di musica, arte e teatro sotto le stelle.
Certo, non sarà un percorso sempre facile ed immediato.
Occorrerà lavorare tutti insieme, mettersi in gioco, con-
frontarsi e forse anche scontrarsi. Come ci ricorda
l’etimologia del termine (che deriva dal verbo latino colere,
"coltivare") la cultura si può paragonare ad una sorta di
coltivazione: occorre prima preparare il terreno, poi si
semina, si curano tutte le fasi della crescita e solo qualche
tempo dopo si potranno raccogliere i frutti di tutto il lavo-
ro fatto. Serena Vivian, Assessore alla Cultura
IN COPERTINA
Titolo: Un uomo sulla terra
Tecnica: ceramica smaltata
Dimensioni: cm 40 x 40
Anno di esecuzione: 2009
Autore: Stefano Bertoncello Collanega
Stefano è nato, risiede e opera a Marostica in Via Ponte
Quarello. Pittore, scultore, ceramista, è uno della SBIT-
TARTE, luogo dove si pratica la pittura su maiolica.
CULTURA IN MOVIMENTO
LA COPERTINA DI
CULTURA MAROSTICA
Cultura Marostica si rinnova, rispolvera la sua veste e
propone una nuova copertina. Da questo numero in poi
la prima pagina del quadrimestrale dedicato alle attività
culturali della città darà spazio alla creatività degli arti-
sti marosticensi offrendo loro la possibilità di far cono-
scere la propria arte e sensibilità anche “in patria” dove
difficilmente si riesce a diventare profeti.
Il Gruppo di Lavoro Arti Visive, assieme al resto del-
la redazione, ti invita a cogliere questa opportunità e a
partecipare scrivendo all’indirizzo
[email protected] Ricordati di inviare un'immagine in formato .jpg con
risoluzione di almeno 300 dpi e non dimenticare di in-
dicare anche nome, cognome, titolo dell’opera, tecnica,
misure e breve biografia con note artistiche (10 righe
circa).
VUOI ESSERE AGGIOR-
NATO SU TUTTE LE VA-
RIE INIZIATIVE CULTU-
RALI DEL NOSTRO TER-
RITORIO? LASCIA IL TUO INDIRIZZO
EMAIL IN BIBLIOTECA O SCRIVI A
[email protected]
TI INVIEREMO IL CALENDARIO CUL-
TURALE MENSILE.
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QUI BIBLIOTECA
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Oltrepassando la porta del civico 4 di via Cairoli,
s’intuisce subito quanto siano importanti ancora oggi
le biblioteche di pubblica lettura. Tra le bacheche e
l’emeroteca, tra le sale studio e la nuova area per i
bimbi si snoda una vivace vita sociale e culturale:
con anziani che discutono i fatti del giorno e magari
scambiano qualche battuta con gli studenti universi-
tari; con le mamme (ma a volte anche qualche papà)
che si ritrovano a leggere insieme le favole ai propri
bambini; con libri che vanno e che vengono; con lo-
candine e volantini che tappezzano in forme sempre
nuove le pareti e le mensole; per non parlare poi dei
numerosi gruppi e associazioni che all’interno della
biblioteca discutono, progettano, sognano.
Molti lo danno per scontato, ad altri invece potrà
sembrare incredibile, ma credo valga la pena ricorda-
re come tutti i servizi offerti dalla biblioteca siano
all’insegna della gratuità. Arricchire il proprio baga-
glio culturale, curiosare, informarsi, operare una for-
mazione continua (dentro e fuori gli ambiti lavorati-
vi), tutto questo diventa possibile semplicemente ol-
trepassando quella soglia.
Accanto alla nostra famosa Piazza degli Scacchi
troviamo quindi quella che la bibliotecaria Antonella
Agnoli chiama la Piazza dei Saperi, dove la cultura è
al centro di scambi e relazioni, e dove un cittadino
può trovare quasi tutti gli strumenti necessari per co-
struire il proprio senso civico e le proprie visioni sul
mondo. “Una biblioteca - continua la Agnoli -, oltre
ad essere un presidio sul territorio, oltre ad essere
un’opportunità per guardare altri mondi, è un labora-
torio di crescita dove impari a scegliere, a esercitare
la tua libertà, a confrontarti, e dove impari a leggere
nel senso più ampio del termine, per affinare il pro-
prio senso critico, oltre che per sviluppare conoscen-
ze ed abilità”. Anche da casa, attraverso il web, pos-
siamo comodamente accedere ad un numero inimma-
ginabile di informazioni e connetterci con moltissime
altre persone, ma il web è anche un territorio scivolo-
so e i social network sono solo un pallido surrogato
di una sfera pubblica robusta e di sedi appropriate di
discussione politica.
Come rinnovato Comitato della Biblioteca, consa-
pevoli di tutto ciò, puntiamo proprio ad arricchire
ancora di più questa piccola piazza del sapere e ci
facciamo carico di un nuovo ruolo di coordinamento
per facilitare l’incontro, la comunicazione e la colla-
borazione tra i diversi attori culturali del territorio:
l’Assessorato alla Cultura, la Consulta delle Associa-
zioni locali e i Gruppi di Lavoro tematici ai quali o-
gni cittadino interessato è invitato a partecipare.
In un periodo storico nel quale i finanziamenti per
la cultura sono difficilmente reperibili, intrecciare
trame di competenze e orditi di risorse sarà un’azione
vitale per costruire insieme un programma culturale
di qualità capace di valorizzare al meglio, soprattutto
attraverso una migliore strategia comunicativa, gli
eventi e il carattere culturale di Marostica. Lavorare
in gruppo non sarà facile, ma pensiamo sia questa la
sfida da cogliere per rendere la cultura a portata di
tutti, farci sentire a casa ogni volta che mettiamo pie-
de in biblioteca. Elisa Geremia, Presidente Biblioteca Civica P. Ragazzoni
COMPOSIZIONE COMITATO BIBLIOTECA
ELISA GEREMIA (PRESIDENTE), referente gruppo di lavo-
ro ARTI VISIVE
ALBANO BERTON (VICEPRESIDENTE), referente gruppo
di lavoro ARTI ESPRESSIVE (musica, cinema, teatro e danza)
MIRCO CORATO, referente gruppo di lavoro COMUNICA-
ZIONE E PARTECIPAZIONE
SARA MURARO, referente gruppo di lavoro STORIA E TER-
RITORIO
LILIANA CONTIN, referente gruppo di lavoro SCRITTURA E
LETTURA
DANIELA ZANINI
MAILA BOZZETTO
Componenti consultivi:
PATRIZIA BELLINI (per l’Istituto comprensivo di Marostica)
MARIA ANGELA RELA (per l’Istituto di Lusiana)
LEDA POLI (per i volontari delle mostre e della Biblioteca)
MARCO PIZZATO (per gli studenti volontari della Biblioteca)
MARIO COGO e ANNA FRANCESCA BASSO (in rappresen-
tanza della Consulta fra le Ass. Culturali del Territorio)
Membri di diritto:
SERENA VIVIAN (Assessore alla Cultura)
GABRIELLA STRADA (Coordinatore Consulta fra le Ass.
Culturali del Territorio)
I nuovi orari della Biblioteca
Dal lunedì al venerdì 8:30 - 13:00
14:30 - 19:30
Sabato 8:30 - 13:00
14:30 - 18:30
Sala informatica Dal lunedì al venerdì 8:30 - 13:00
14:30 - 19:30
E-mail [email protected]
Telefono 0424 479101
Ufficio Cultura
Martedì e giovedì 9:00 - 12:30
15:00 - 18:30
Venerdì 9:00 - 12:30
E-mail [email protected]
Telefono 0424 479122
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QUI BIBLIOTECA
I servizi della nostra Biblioteca
Il ruolo della biblioteca pubblica si configura sempre più
come quello di network di servizi e contenuti, assai più
differenziati e complessi di quanto non accadesse qualche
decennio fa. Nell'odierna "società dell'informazione", i
mezzi di comunicazione di massa dispongono di un'attra-
tiva e di un'efficacia molto importante per qualsiasi tipo di
Biblioteca, il cui pubblico è molto variegato, dove ogni
aspetto della vita quotidiana è influenzato da ciò che ac-
cade a migliaia di chilometri da noi.
In questa linea la Biblioteca civica di Marostica garanti-
sce l'accesso a internet gratuito già dal settembre 2013
attraverso il servizio WIFI e dal primo febbraio del 2014
anche il servizio Internet gra-
tuito dai computer fissi della
sala informatica. Questa nuo-
va modalità di approccio
all'informazione tiene conto
del ruolo strategico della Bi-
blioteca come spazio pubblico, centro della vita cittadina,
non solo come polo di distribuzione di documenti e media
(in prestito) ma, soprattutto, come fornitore di servizi edu-
cativi e di formazione, istituzione culturale e infrastruttura
del tempo libero.
L'anticipazione dell'orario di apertura alle 8.30 del mat-
tino è stato largamente apprezzato dai nostri utenti, che
sempre più numerosi frequentano le sale studio e gli spazi
della Biblioteca arrivando a 200 persone al giorno. È
stato inoltre allargato l'orario di apertura della sala infor-
matica dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.00 e dalle
14.30 alle 19.30.
Le nuove implementazioni apportate premiano il servi-
zio che viene erogato soprattutto con l'aumento dei prestiti
che si collocano in 25.000 per il 2013, ben 5000 in più
rispetto all'anno precedente.
Queste novità rafforzano il ruolo della Biblioteca all'in-
terno della comunità valorizzando il diritto all'informazio-
ne come diritto umano fondamentale per tutti i cittadini. Angelina Frison, Bibliotecaria
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La donazione Lidia Serafini Toniolo
La signora Lidia Serafini Toniolo da sempre esprime
grande attenzione e grande attaccamento a Marostica e al
suo territorio e lo dimostrano le decine di opere da lei
pubblicate che ci hanno permesso di scoprire e valorizzare
luoghi e momenti del nostro passato. Ora ha donato dalla
sua collezione privata 52 foto riproduzioni (dimensioni
diverse) i mappali raffiguranti il Comune di Marostica nel
periodo che va dal XVI al XVIII secolo provenienti
dall’Archivio di Stato di Venezia.
Il materiale è in ottime condizioni e illustra i piccoli
borghi da cui nascerà l’attuale comune scaligero. Sono
presenti anche due raffigurazioni della città di Padova.
Le riproduzioni sono state realizzate a settembre del
1983 dall’Archivio di Stato di Venezia e consegnate alla
Sig.ra Lidia Toniolo Serafini che le ha conservate ed infi-
ne donate in data 24/02/14 al comune di Marostica.
Un particolare ringraziamento da parte dell’Ammini-
strazione e dell’intera Comunità.
Dal 23 al 30 aprile partecipa
anche tu al primo
“Flash.Book.Mob”
organizzato a Marostica!
In occasione della “Giornata mondiale del libro e del dirit-
to d’autore”, patrocinata dall’UNESCO e celebrata in tut-
to il mondo, anche Marostica partecipa quest’anno alla
Giornata Evento dedicata alla lettura che lo scorso anno
ha coinvolto 800 classi, 40 biblioteche e gli assessorati
alla cultura dei comuni aderenti al progetto Città Invisibi-
li. L’appuntamento, promosso dall’Assessorato alla Cultu-
ra di Marostica in collaborazione con la Biblioteca civica
è fissato per le 9.00 in Piazza degli Scacchi. Ognuno por-
terà il proprio libro preferito e ad un segnale convenuto
inizierà a leggere per tre minuti in un’armonia di parole!
Stupire e richiamare l’attenzione di chi sta intorno è
l’obiettivo dell’iniziativa che vuole trasformare la lettura
in un’azione visibile e condivisa a sostegno del libro.
L’evento sarà filmato è diventerà parte di un video promo-
zionale dell’iniziativa.
L’invito è rivolto a tutte le scuole del nostro territorio, ma
anche a tutti i cittadini, agli appassionati di lettura e a
semplici curiosi, perché…
IL LIBRO COME LA MENTE
FUNZIONA SOLO SE LO APRI!
Marostica, Città degli Scacchi
“Si impara a conoscere bene la gente
viaggiandoci insieme e giocandoci a
scacchi”, recita un antico proverbio russo. A partire dal
mese di aprile, tutti i giorni dalle 8 alle 20, la città di Ma-
rostica mette a disposizione dei suoi cittadini e turisti un
set di scacchi giganti per poter giocare liberamente sulle
scacchiere sotto il Doglione, sul lato nord di Piazza degli
Scacchi. Ogni ultima domenica del mese dalle 15 alle
18.30 saranno inoltre disponibili due volontari del
“Circolo Scacchistico Città di Marostica” per qualche
consiglio e dritta sulle regole e le strategie di gioco.
Naturalmente l’impegno di ognuno sarà fondamentale per
avere cura di questo gioco e riporre i pezzi nel carrello al
termine di ogni partita.
Grazie per la collaborazione e… buon divertimento!
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Il nuovo angolo lettura dedicato ai
bambini
La nostra Biblioteca è frequentata da tantissimi studenti
(e di questo siamo orgogliosi!) che con il passare degli
anni avevano però in qualche modo “invaso” lo spazio ri-
servato ai più piccoli. Da qui la volontà di “ri-creare” un
angolo colorato, stimolante e accogliente dove anche i più
piccoli possano avvicinarsi al mondo dei libri in manie-
ra libera e creativa, con l’acquisto di qualche complemen-
to d’arredo a misura di bambino e nuove collane dedicate
ai più piccoli, suddivise per tematiche e fasce d’età e non
più in ordine alfabetico.
La “nuova” Biblioteca dei bambini è stata inaugurata il
9 novembre 2013, in occasione del primo appuntamento
con “C’era una volta, un libro…” il primo ciclo di letture
animate promosse dall’Asses-sorato alla Cultura in colla-
borazione con l’associa-zione “Il Gufo” e un gruppo di
volontarie. L’inizia-tiva, ad ingresso libero, è rivolta a
tutti i bambini dagli 0 agli 8 anni (divisi per specifiche
fasce d’età) ed ha riscosso un incredibile successo, coin-
volgendo anche le insegnanti dell’asilo nido comunale e il
progetto “Nati per leggere”.
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Dopo gli appuntamenti settimanali di novembre e di-
cembre si è quindi proseguito anche nei mesi di febbraio,
marzo ed aprile proponendo animazioni, letture in lingua
inglese e giapponese e vari laboratori creativi.
Un’occasione unica per avvicinare i bambini alla lettura in
modo piacevole, ma anche per sensibilizzare i genitori
sull’importanza di frequentare ed accompagnare i propri
figli in biblioteca che diventa così un punto d’incontro e
di crescita culturale. La passione per la lettura va coltiva-
ta. Se vogliamo gettare le basi perché i nostri bambini di-
ventino un domani degli appassionati lettori, dobbiamo
offrire loro delle occasioni per avvicinarsi al magico mon-
do dei libri in maniera libera, creativa e stimolante.
Un ringraziamento speciale va quindi a questo gruppo di
mamme, insegnanti e bibliotecarie appassionate di lettura
che si sono alternate in questi mesi per regalare ai nostri
piccoli dei momenti di fantasia.
Le letture animate “C’era una volta, un libro…”
Lo spazio riservato ai bambini, recentemente ristrutturato
Gli animatori de Il Gufo e i volontari durante le letture animate
QUI BIBLIOTECA
Pubblicità
Serena Vivian, Assessore alla Cultura
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GRUPPI DI LAVORO 06
Comunicazione e partecipazione
Il gruppo “Comunicazione e partecipazione” nasce con
la finalità immediata di ripensare in termini di organicità e
coerenza la pubblicizzazione degli eventi culturali maro-
sticensi.
Siamo infatti partiti dal constatare come a Marostica si
organizzino moltissimi appuntamenti culturali (spesso
anche di grande qualità e rilevanza) senza però che ci sia
una regia complessiva e un'adeguata promozione degli
eventi.
Con i gruppi di lavoro si è finalmente creato un livello
di coordinamento che prima mancava e che ha favorito la
collaborazione e la sinergia tra le diverse competenze e
sensibilità presenti in città.
In prospettiva si vorrebbe riuscire ad implementare la
capacità di lavorare in gruppo, valorizzando il processo di
ideazione e organizzazione degli eventi, per arrivare infi-
ne ad una promozione che parta dalla ricchezza di scambi
e relazioni, dalla partecipazione, e che sappia mettere in
campo la creatività e il gioco.
Il gruppo “Comunicazione e partecipazione” è aperto a
tutti coloro i quali abbiamo una predisposizione per la
grafica, la comunicazione, l'arte di ascoltare e le pratiche
partecipative. Mirco Corato
Lettura e scrittura
Il Gruppo, oltre ad occuparsi di promo-
zione della lettura e della scrittura, colla-
bora alle presentazioni di nuove pubblica-
zioni, cerca di dare un supporto alla Bi-
blioteca, anche nella predisposizione di
bibliografie aggiornate inerenti a determi-
nate tematiche che i singoli gruppi ed as-
sociazioni culturali propongono sia
nell’ambito delle loro attività specifiche
sia in quelle presentate dall’Assessorato
alla Cultura.
È formato da persone che provengono per lo più da grup-
pi culturali che fanno parte della Consulta delle Associazio-
ni culturali e che da anni si occupano di lettura e scrittura,
persone accomunate dall’interesse e dalla consapevolezza
del ruolo fondamentale che queste due attività rivestono
nell’ambito culturale, soprattutto nel momento in cui da
avventure interiori dell’animo diventano importanti oppor-
tunità di incontro tra scrittori, lettori ed ascoltatori.
È quanto abbiamo potuto constatare durante alcune mani-
festazioni, create direttamente dai componenti del gruppo,
come nella serata del 21 dicembre scorso quando le asso-
ciazioni “Il Gufo” e “Insieme per leggere” hanno proposto
delle letture espressive tratte da In nome della madre di
Erri de Luca. Dalla collaborazione di queste due associa-
zioni, a cui si sono uniti “La Fucina Letteraria” ed il gruppo
vocale “Gocce d’Armonia” è scaturita un’altra serata in
occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio Per
non dimenticare, un reading musico-letterario sulla Shoah.
La collaborazione è poi continuata nella predisposizione
di alcune serate inserite nella manifestazione Donne, per-
corsi al femminile e dedicate alla presentazione di libri di
racconti e di poesie: venerdì 7 marzo Ove le belle membra
pose con la presentazione delle opere di Annamaria Marca-
della e Adriano De Angeli e venerdì 21 marzo Se fiore, se
farfalla, se betulla, se bimba, madre, sorella, amica… in-
contro con la poetessa Annamaria Ghirardello alle cui poe-
sie si sono ispirate le coreografie create da Sara Fortin per
il Centro Danza di Giovanna Galvanelli.
Questi momenti sono stati davvero “speciali” perché si è
creata un’atmosfera suggestiva ed avvincente, ricca di emo-
zioni suscitate dall’ascolto dei passi scelti per la lettura. Da
attività di così grande impatto emotivo dovrebbe scaturire
l’amore per la lettura, purtroppo poco praticata in Italia, gli
ultimi dati Istat appaiono molto preoccupanti: risulta, infat-
ti, che rispetto al 2012, la quota di lettori è scesa nel 2013
dal 46% al 43%.
In un panorama così desolante appare ancora più apprez-
zabile la realizzazione di attività che possano diffondere la
lettura e la scrittura a tutti i livelli. Aprirsi a nuove espe-
rienze formative è un viaggio che ogni uomo dovrebbe
compiere, un viaggio capace di avvicinare le realtà più di-
verse, per approdare ad una migliore comprensione di sé e
dei contesti sociali in cui si trova a vivere. Liliana Contin
SE SEI INTERESSATO A FAR PARTE
DI UN GRUPPO DI LAVORO O
SEMPLICEMENTE VUOI SAPERNE
DI PIÙ, LASCIA IL TUO
NOMINATIVO IN BIBLIOTECA:
IL TUO CONTRIBUTO PUO’ ESSERE
IMPORTANTE!
GRUPPO LETTURA - SCRITTURA:
Letteratura, poesia, pubblicazioni e proposte di acquisto
libri
GRUPPO PARTECIPAZIONE E COMUNICAZIONE:
Grafica, Cultura Marostica e coordinamento tra i gruppi
GRUPPO ARTI VISIVE:
Fotografia, pittura, scultura, mostre ed esposizioni
GRUPPO ARTI ESPRESSIVE:
Musica, cinema, teatro e danza
GRUPPO STORIA E TERRITORIO:
Storia, tradizioni e musei
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Storia e territorio
GRUPPI DI LAVORO 07
Arti espressive
Marostica, città della musica tutto l'anno
Più volte, parlando delle varie manifestazioni che si
svolgono nella nostra Città, capita di osservare come forse
la musica sia diventata l’arte espressiva più gettonata ri-
spetto ad altre, che pure vi ricoprono un importante ruolo
culturale.
Sta di fatto che, a cominciare dalla seconda metà di gen-
naio fino più o meno all’Epifania dell’anno successivo, a
Marostica si snodano quasi incessantemente una serie di
appuntamenti musicali di grande interesse sia per gli ap-
passionati che per il grande pubblico: I Concerti della Do-
menica, organizzati dall’Assessorato alla Cultura, Biblio-
teca Civica e Consulta fra le Associazioni Culturali del
Territorio, giunti quest’anno alla 15^ edizione, aprono la
serie fino a Pasqua; segue la Primavera Musicale, con gli
Incontri Corali Internazionali, giunti rispettivamente alla
26^ e 15^ edizione, a cura dell’Associazione Corale Gio-
ventù in Cantata; a maggio, presso la Pieve di S. Maria
Assunta, si svolge la Rassegna Il Suono del Sacro, orga-
nizzata dalla Parrocchia e dalla locale Schola Cantorum;
in giugno solitamente cadono i concerti del Castello Ar-
monico, nel cortile interno del Castello Inferiore, a cura
dell’Associazione Corale Musica Reservata; intorno alla
metà di luglio, presso la Scalinata dei Carmini, hanno luo-
go gli attesi appuntamenti di Marostica suona e canta ai
Carmini, per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, in
collaborazione con l’Associazione Sodalitas Cantorum, il
Comitato Carmini e con la partecipazione della Filarmo-
nica di Crosara/Marostica.
Dopo la pausa agostana, durante la quale potrebbero
inserirsi alcuni Concerti in collina, nelle piazzette storiche
o in luoghi caratteristici delle nostre frazioni collinari,
verso la metà di Settembre di norma si propone la serie di
appuntamenti dell’Autunno Musicale e Concerti
d’Avvento/Natale (35^ edizione), per l’organizzazione dei
Cantori di Marostica, in collaborazione con Sodalitas
Cantorum e l’Amministrazione Comunale, fino al periodo
natalizio, nel quale si innesta l’ormai affermata manifesta-
zione Natale con Noi, patrocinata dalla Pro Marostica e
dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con le
Associazioni dei Commercianti e della Consulta. Il tradi-
zionale Concerto di Natale de I Cantori di Marostica e il
Concerto Augurale del Coro Gioventù in Cantata chiudo-
no e aprono simbolicamente la “musica per tutto l’anno”
nella nostra Città. Albano Berton
Consulta fra le Ass. Culturali del Territorio
Si sa, ogni cambiamento necessita di un
certo periodo di assestamento e di rodaggio.
La nascita dei “Gruppi di lavoro” ha intro-
dotto un modo nuovo di coordinare le attivi-
tà delle Associazioni che fanno parte della
Consulta, che hanno la possibilità di gestire in prima per-
sona, assieme alle altre associazioni marosticensi, a priva-
ti cittadini e all’Assessorato alla Cultura, l’attività cultura-
le della nostra città, in modo partecipato, condividendo
scelte, temi e metodologie.
Ad ogni riunione le proposte e le idee si intersecano,
interagiscono, stimolano nuove iniziative e creano siner-
gie che sembravano impossibili.
È un processo iniziato già l’anno scorso in modo speri-
mentale con l’anno Ragazzoniano e che sta dando a tutti
grandi soddisfazioni, in termini di presenza di pubblico
ma anche di richiamo per i paesi vicini, da cui stanno arri-
vando nuovi soci per le nostre associazioni, attirati dalle
iniziative continuamente messe in atto.
Gabriella Strada, Coordinatore Consulta fra le Ass.i del Territorio
Marostica nella Grande Guerra
Vuoi contribuire a ricostruire l’immagine
della città durante il primo
conflitto mondiale?
L'Assessorato alla Cultura e il Gruppo di lavoro Sto-
ria, Monumenti e Territorio, in occasione del cente-
nario del Primo Conflitto Mondiale, invitano i citta-
dini ad una raccolta di immagini e documenti per
l'allestimento di una mostra fotografica avente come
tema Marostica durante la prima guerra mondiale.
L'esposizione si terrà presso le sale mostre del Ca-
stello Inferiore nel novembre 2014. L'obiettivo è
quello di ricostruire la Marostica del tempo, i suoi
protagonisti e i cambiamenti che l’hanno sconvolta.
E’ possibile inviare [email protected] il ma-
teriale anche in forma digitale. Il materiale non per-
venuto in forma digitale verrà restituito ai proprietari
al termine della mostra. Sara Muraro
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Il tempo è un Dio breve
Ho presentato con grandissima sod-
disfazione Mariapia Veladiano, lette-
rata e teologa, collaboratrice di riviste
e giornali e preside a Rovereto, già
affermata scrittrice di La vita accanto
(premio Calvino 2010, 2° posto al
Premio Strega 2011, Premio Cortina
d’Ampezzo 2011, diritti acquistati dal
regista Marco Bellocchio). L’autrice,
dallo stile raffinato e dalla straordina-
ria capacità di scrittura, ha risposto
alle molte domande esponendo il suo pensiero in modo
chiaro e ricco di risonanze.
Il tempo è un dio breve è un romanzo di vita vissuta, di
cedimenti e di conquiste, di problemi gravi e ricorrenti,
dell'importanza di comprendere e di vivere in pienezza la
paternità e la maternità.
La serata, organizzata dalla
“Fucina letteraria” in collabo-
razione con le associazioni
“Insieme per leggere” e “Il
Gufo”, è stata molto partecipa-
ta; il gruppo di musica antica
“Dolce consort” del M° Mau-
rizio Baghin ha eseguito in
modo splendido vari pezzi e un ricco rinfresco ha conclu-
so l’incontro. Anna Francesca Basso, Associazione La Fucina Letteraria
Guru per caso
Guido Ghiri, impiegato di quart’ordine
in una grande ditta, sta attraversando una
fase critica della vita. Amore, lavoro...
Tutto va storto. Ma il destino non tarda a
metterci lo zampino: una serie di circo-
stanze fortuite convergono nel far ritene-
re Guido dotato di speciali poteri. È que-
sto lo scoppiettante incipit di Guru per
caso, romanzo presentato il 10 ottobre 2013 in chiesetta S.
Marco con gli autori Alessandro Zaltron e Demetrio Batta-
glia e l'accompagnamento della lettrice Anna Branciforti.
La serata, organizzata dalla Piccola Libreria Andersen e
dal Comune di Marostica, grazie
all'ironia e allo spirito frizzante dei
due autori, ha coinvolto il pubblico
presente. È piaciuta la storia di
Guido Ghiri, divenuto guru guari-
tore di successo quasi suo malgra-
do e che attraverso vicende sempre
più coinvolgenti arriva a capire che
a cambiarci non sono soltanto le
cose che facciamo, ma anche e soprattutto il modo in cui ci
vedono gli occhi degli altri. Un libro che, con leggerezza,
punta il dito sull’universo dei finti guaritori e allo stesso
tempo regala una divertente dimostrazione di come la vita
non smetta mai di sorprendere.
I corvi di Erto e Casso (voci dal Vajont)
L’Amministrazione Comunale di Marostica ha ricordato
le vittime del disastro del Vajont nel 50° anniversario della
tragedia e – in collaborazione con il Gruppo Cineforum
Marostica e con l’Associazione Mondo Rurale Marostica –
ha promosso una serata commemorativa presso la sala mul-
timediale dell’Opificio, martedì 15 ottobre 2013. Pierpaolo
Gervasoni, figlio dell’autore, ha presentato il libro “I corvi
di Erto e Casso - Voci dal Vajont”, scritto dal giornalista
Armando Gervasoni (prematuramente scomparso), rimasto
inedito fino al 2012. Presentazione ampliata e commentata
da Stefano Ferrio, curatore per l’edizione dello stesso libro.
Lo scritto è apparso quasi il testo profetico di una trage-
dia annunciata, che si poteva evitare. “È la storia di
un’opera [la diga del Vajont] che non si doveva fare, ma
che è stata realizzata per motivi economici e politici…
Oggi celebriamo l’anni-
versario di una tragedia
unica nel suo genere, che
ha provocato la morte di
1.910 persone, un terzo
delle quali mai ritrovate…
Qualcuno l’ha definita una
tragica fatalità: non è stata
una fatalità! La gente sape-
va che quel monte non era stabile e non a caso l’aveva
chiamato Toc, pezzo… Non è sufficiente piangere; dobbia-
mo anche imparare qualcosa da questa brutta esperienza”.
OTTOBRE PIOVONO LIBRI OTTOBRE 2013 08
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OTTOBRE PIOVONO LIBRI OTTOBRE 2013
Claudia Rualta, neolaureata in filologia moderna con la
tesi “Mito e progresso nel caso del Vajont: due autori a
confronto”, ha illustrato il suo assunto: dimostrare che
due romanzi, scelti sul tema, pur differenti tra loro, hanno
in comune il fatto che sono la manifestazione simbolica di
qualcosa che non sta nell’individuo, ma nella società, cioè
l’ambiguità del reale (il primo attraverso una rete di meta-
fore ossessive, il secondo con l’accoglienza dei mutamenti
del progresso nonostante la consapevolezza che questo
provocherà morte e distruzione). E’ intervenuto il sindaco
di Longarone, Roberto Padrin, il quale ha raccontato la
storia del paese dalla tragedia di ieri all’aspetto odierno.
Sono seguite le proiezioni commentate del filma-
to“Vajont 63: il coraggio di sopravvivere” di Andrea
Prandstraller, a cura del Gruppo Cineforum, e delle foto
scattate dai soci del Mondo Rurale, in occasione delle
visita collettiva a Longarone, Erto e Casso, con l’in-
tervento relazionale del socio Franco Burei. Il geologo
locale Bortolo Franceschetti ha sottolineato l’importanza
del rilievo geologico prima dell’intervento umano nel-
l’ambiente e il poco conto tenuto in Italia delle indicazio-
ni dei professionisti del campo, come ha potuto sperimen-
tare durante la sua lunga esperienza nel Veneto e quale
cattedratico all’università di Torino. Luigino Menti di
Bolzano Vicentino ha ricordato la sua dolorosa esperien-
za, allorché, giovane militare, fu destinato con i commili-
toni a recuperare le vittime della valanga d’acqua abbattu-
tasi sulla valle del Piave, a seguito del crollo del monte
Toc sul bacino d’invaso della diga sottostante.
Infine, sono state lette alcune toccanti pagine del testo
pubblicato dall’editore Gabrielli.
Il Mercatino del libro usato
“In Italia ci sono più scrittori che lettori”, diceva qual-
che anno fa Roberto Benigni. Si trattava ovviamente di
un’esagerazione, ma rende bene l’idea della situazione del
nostro Paese, dove solo il 45% dei cittadini dichiara di
aver letto almeno un libro nell’ultimo anno.
In un’ottica di promo-
zione della lettura, l’As-
sessorato alla Cultura in
collaborazione con la
Biblioteca Civica ha
quindi promosso il
“PRIMO MERCATI-
NO DEL LIBRO USA-
TO”. Dal 26 al 31 otto-
bre 2013, all’interno della rassegna nazionale “Ottobre
piovono libri”, sono stati messi in vendita ad un prezzo
simbolico (da uno a cinque euro) oltre mille libri che si
trovavano stipati nei depositi della biblioteca. Si trattava
di volumi scartati perché obsoleti e pronti per essere por-
tati al macero, o donati dai privati cittadini nel corso degli
anni, ma già in possesso della biblioteca. L’obiettivo è
stato quello di promuovere la lettura, dando una “seconda
vita ai libri” e promuovendo il rinnovo delle collezioni
della biblioteca: grazie ai fondi raccolti sono stati infatti
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acquistati libri nuovi per i bambini. In questo primo mer-
catino sono stati venduti oltre 400 volumi e visto il suc-
cesso ottenuto si sta pensando di proporre nuovamente
l’iniziativa.
Fare_night 20_13
Il 26 ottobre, in una timida gior-
nata di sole autunnale, alcuni ma-
rosticensi appassionati di lettura
sono usciti di casa portandosi ap-
presso, sotto braccio o in borsetta,
il proprio libro preferito. Si sono
incamminati verso il centro per poi
riunirsi con altri amanti della lettu-
ra all’ingresso della Biblioteca
Civica, ignari del pericolo a cui i
loro libri preferiti stavano andando
incontro. Dopo alcuni istanti, infatti, un plotone di guardie
dal volto impassibile e dalla divisa nera li ha circondati
conducendoli a forza attraverso le viuzze del centro
fino a giungere di fronte la chiesetta San Marco dove,
senza spiegazioni e senza umanità, ognuno si è visto
strappare di mano il proprio libro preferito. È questa la
prima parte della performance che ha accompagnato il
pubblico nella vita di Guy Montag, militare addetto al
sequestro e alla distruzione dei libri. Le associazioni
“Voci in Viaggio” di Conegliano e “Color teatri” di Bas-
sano del Grappa si sono unite
per dare corpo e voce a Fare-
night 451, romanzo di Ray
Bradbury che ha portato il
pubblico a riflettere sulla
potenza dei libri e della lettu-
ra. “Lo spettacolo Fa-
re_Night 20_13 - Vogliamo il
tuo libro - dice Antonella
Rui di “Voci in Viaggio” - nasce dall'esigenza di sensibi-
lizzare l'opinione pubblica riguardo alla necessità di difen-
dere e diffondere la cultura ed in particolare la letteratura.
Nella performance il veicolo di diffusione si identifica nei
libri, ma questo non va ad escludere altri mezzi come
quelli attualmente più utilizzati (internet, e-book... ). L'i-
spirazione è stata data dalla scena finale del film del regi-
sta francese François Truffaut dove gruppi di persone
sfuggite alla dittatura che imponeva l'obbligo di non leg-
gere libri, arrivando addirittura a bruciarli, imparano a
memoria i testi per poi declamarli insieme vagando per il
bosco dove si sono rifugiati nell'attesa di riorganizzarsi in
una nuova società”. Ed è così che si è conclusa la perfor-
mance, con un gruppo di persone che declamavano tra il
pubblico i brani di alcuni romanzi e l’invito a fare altret-
tanto col risultato, miracoloso ed emozionante, di una let-
tura collettiva dove parole ad alta voce si mescolavano a
frasi sussurrate, dove letture riversate nel mondo si intrec-
ciavano a mondi riversati dentro i lettori stessi in un misto
di intimità e libertà.
Una scena di Fare_night 20_13
Angelina Frison, Bibliotecaria
Elisa Geremia, Presidente Biblioteca Civica P. Ragazzoni
Mario Scuro
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Il diritto di essere bambini
Gli angeli custodi
Danzar di vesti, frullio d'ali,
voci lievi e musicali,
celestiali nei modi
vanno gli angeli custodi
ad aprire il cuore
zitti, senza far rumore,
a reggere la mano,
piano, piano, piano,
ad illuminare la mente
di quella gran gente
che oggi scrive il futuro
d'un mondo bambino sicuro.
Con queste parole che interpretano in modo poetico il
momento della firma ufficiale della Dichiarazione dei
diritti dei bambini avvenuta
il 20/11/1989 all'ONU, si è
aperta la mostra Il diritto di
essere bambini, tenutasi nelle
sale mostra del Castello a
novembre, mese dedicato ai
bambini.
Nata da un'idea di Laura
Primon, autrice delle dieci
filastrocche che illustrano i principale di-
ritti dei bambini, sostenuta dall'Assessore
alla cultura Serena Vivian e con la prezio-
sa collaborazione dell'Associazione Maro-
stica Fotografia 1979 e della quinta D del
Liceo artistico di Nove coordinata dal
prof. Ezio Lunardon, la mostra è stata vi-
sta ed apprezzata da moltissimi visitatori.
Le poesie, le eloquenti foto e i bellissi-
mi disegni dei ragazzi della quinta D han-
no costituito il miglior commento ai prin-
cipali diritti dei bambini, ricordandone l'importanza e l'in-
derogabile dovere da parte del mondo adulto di attuarli.
All'interno della mostra si sono svolti alcuni laboratori ri-
volti ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie.
Dopo aver letto e commentato le filastrocche con Laura,
i ragazzi hanno disegnato direttamente su fogli predisposti
sotto le foto appese, rivelando talento artistico e profonda
comprensione dei temi trat-
tati.
I bambini della scuola
primaria di Schiavon hanno
esposto un bellissimo libro-
ne da loro realizzato sul
tema della mostra.
Il teatro a scuola
Grazie all’Amministrazione Comunale e alla Biblioteca
Civica “P. Ragazzoni”, anche quest’anno, nell’ambito del
Premio Nazionale Arpalice Cuman Pertile, gli alunni della
scuola dell’Infanzia e Primaria dell’Istituto Comprensivo di
Marostica hanno avuto l’opportunità di assistere a uno spet-
tacolo teatrale: un appuntamento ormai tradizionale che
vede i bambini riuniti in un’esperienza diversa e coinvol-
gente che fornisce loro preziosi spunti di riflessione.
Il 25 e il 27 no-
vembre, nell’aula
magna della scuola
N. Dalle Laste, la
Compagnia Gruppo
Panta Rei ha messo
in scena “Il mago
di OZ“ che ha af-
frontato il tema del-
la solidarietà e della
scoperta delle proprie qualità sorprendendo gli spettatori
anche con effetti speciali.
Martedì 26 novembre i bambini dell’infanzia hanno assi-
stito alla rappresentazione “Pa-Panda” della Compagnia
“Le nuvole”; un viaggio coinvolgente alla scoperta della
diversità come valore.
Tutti gli spettacoli sono stati molto apprezzati. La fantasia
degli attori e la suggestione delle ombre cinesi hanno coin-
volto in modo emozionante e gioioso il pubblico. Ringra-
ziamo pertanto vivamente l’Amministrazione, la Bibliote-
ca, gli attori e quanti hanno collaborato all’iniziativa.
FIABE IN CASTELLO NOVEMBRE 10
FIABE IN CASTELLO NOVEMBRE 2013
Studio?
Ph. A. Orso
In cammino - Ph. L. Bressan
Fiori e pane
Ph. G.F. Pozzer Una scena de Il Mago di Oz
Patrizia Bellini, insegnante
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XXVI Premio Nazionale Letterario
Arpalice Cuman Pertile
Superato il traguardo del quarto di secolo, il premio Ar-
palice Cuman Pertile è arrivato alla 26ª edizione con la
partecipazione di 111 scrittori da tutta Italia per l’infanzia
e la preadolescenza. Alla cerimonia di premiazione di sa-
bato 30 novembre in Sala Consiliare del Castello Inferiore
erano presenti il Sindaco di Marostica Marica Dalla Valle,
l’Assessore alla Cultura Serena Vivian,
il presidente della giuria Mariselda Tes-
sarollo e la fondatrice del premio Lidia
Toniolo Serafini. Era presente anche
Aurea Dissegna, Pubblico Tutore dei
Minori della Regione Veneto, che ha
introdotto la tematica dei diritti dei
bambini. Durante la cerimonia di pre-
miazione è stato sottolineato come il
premio si confermi capace di richiamare attenzione, già
trampolino di lancio per vari autori e che gode anche del
patrocinio della Regione Veneto. Ora la sfida é quella di
contribuire a mantenerlo vivo, rinnovandone la grafica, i
contenuti e soprattutto le attività collaterali affinché la
proposta lanciata nel 1988 dall’allora Assessore alla Cultu-
ra Lidia Toniolo Serafini, continui a rappresentare un’op-
portunità preziosa per la crescita dei nostri bambini e ra-
gazzi, facendo tesoro degli insegnamenti di Arpalice Cu-
man Pertile. Un ringraziamento speciale va a tutti i bambini
e ai ragazzi che, assieme ai loro insegnanti hanno contribui-
to ad arricchire la giornata delle premiazioni: le alunne del-
la classe 3^F dell’Istituto Comprensivo di Marostica che
hanno letto i racconti dei vincitori; la sezione voci bianche
del Coro Gioventù in Cantata diretta da Elisa Maroso e
accompagnata al pianoforte da Massimo Zulpo, che hanno
dato un benvenuto musicale; gli studenti di 5^F e 5^D del
Liceo artistico G. De Fabris di Nove, che hanno collaborato
per realizzare la copertina del presente volume ed in parti-
colare a Tamara Rossetto, il cui bozzetto è stato scelto per
la copertina del volume che anche quest'anno ha raccolto i
testi degli autori vincitori e segnalati di ogni settore. Al
termine della cerimonia è stata inaugurata la mostra Il dirit-
to di essere Bambini promossa dall’Assessorato alla Cultu-
ra, in collaborazione con l’Associazione Culturale Marosti-
ca Fotografia 1979 e gli alunni del liceo artistico G. De
Fabris di Nove, per ricordare il 15º anniversario della Con-
venzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza promulgata nel 1989. La mostra è nata da
un’idea della poetessa marosticense Laura Primon che con
le sue poesie sui diritti dei bambini ha ispirato le foto e i
disegni esposti nelle Sale del Castello Inferiore. La mostra
è poi cresciuta giorno per giorno grazie ai laboratori pensati
per le scuole e l’apposita parete bianca dove grandi e picci-
ni hanno lasciato i propri disegni e i propri pensieri. Tra le
manifestazioni collaterali al premio ricordiamo la rassegna
Fiabe in Castello con gli spettacoli teatrali rivolti alle scuo-
le dell’infanzia e della primaria del nostro territori (Il mago
di Oz, regia del gruppo Panta Rei e Pa – Panda, de la
compagnia Le nuvole). Tante quindi le iniziative proposte,
senza la pretesa di avere a tutti i costi qualcosa da insegna-
re. La voglia è anzi quella di recuperare la capacità di a-
scoltare i più piccoli che con la loro energia, innocenza e
fantasia sono molto spesso maestri di vita. Con la speranza
di aver fatto un po’ nostro il monito di Antoine de Saint-
Exupéry, che nel “Piccolo principe” scriveva:
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di
essi se ne ricordano.” Serena Vivian, Assessore alla Cultura
Un premio letterario molto longevo
Nel panorama dei premi letterari italiani questo premio
ha raggiunto i 26 anni ed è uno dei pochissimi rivolti a que-
sta particolare fascia d’età. Da quanto pubblicato sul sito
Concorsiletterari.it si trovavano, nel 2010, circa 250 con-
corsi di cui la metà non superava la decima edizione e un
quinto era alla prima edizione. Questa situazione ci confer-
ma che il premio marosticense ha nella sua formulazione
una solida base dovuta allo stretto anonimato delle opere
giudicate e alla presenza di un comitato scientifico, compo-
sto da insegnanti delle scuole primarie interessate e da e-
sperti nei tre settori del concorso, che coadiuva la giuria
finale. Mariselda Tessarollo, Presidente della Giuria
PREMIO ARPALICE CUMAN PERTILE NOVEMBRE 2013 11
I premiati:
POESIA INFANZIA
1° PREMIO: Case di Eleonora Bellini
SEGNALATO: Pensieri in libertà… di Luisa Bianchi
POESIA PREADOLESCENZA
1° PREMIO: Stupori di Gelmi Giovanna
SEGNALATO: Il Fisiologo di Giovanni Pigatto
NARRATIVA INFANZIA
1° PREMIO: Il sogno della balena di Giorgio La Scala
SEGNALATO: Maschio o femmina? di Cinzia Capitanio
SEGNALATO: La chiave dorata di Miriam Stival
FUORI CONCORSO: La foresta dei colori di Cinzia Parise
NARRATIVA PREADOLESCENZA
1° PREMIO: Ti tengo viva nel cuore di Silvia Lovisetto
SEGNALATO: Gandhi e le lettere del nonno di Eleonora Bellini
SEGNALATO: I conti non contano di Mariantonietta Mentasti
TEATRO
1° PREMIO EXAEQUO:
I colori del cielo di Kosmè De Maria
La città che aveva perso le idee di Laura Bonelli
Aurea Dissegna
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Natale è un momento magico che
anche quest'anno l’Amministrazione ha
voluto sostenere con iniziative ricreati-
ve e culturali, sia in centro che nelle
frazioni. Accanto al tradizionale appun-
tamento con la pista di pattinaggio su
ghiaccio e gli innovativi week-end di
animazione in piazza degli scacchi, par-
ticolare cura è stata data anche alla pro-
posta culturale con ben 16 concerti in
tutto il territorio comunale e tre mostre che si sono alter-
nate nelle sale del castello e in chiesetta San Marco. Un
ringraziamento speciale va quindi all'Associazione per lo
sviluppo delle attività corali del Veneto - che ci ha sup-
portati in quattro concerti - e alle associazioni culturali
cittadine, sempre pronte a collaborare con l'Assessorato
alla Cultura per realizzare proposte di spessore. Un plauso
va infine alle parrocchie, ai gruppi di lavoro e alle frazio-
ni che hanno contribuito ad animare il territorio anche dal
punto di vista sociale, con pranzi comunitari, momenti
aggregativi per gli anziani, i bambini e le famiglie, rinno-
vando il vero spirito di condivisione del Natale.
Autunno Musicale e Concerti d’Avvento
Natale 2013
L’Autunno Musicale e i Concerti d’Avvento/Natale
2013 sono stati organizzati dal Coro I Cantori di Marosti-
ca, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di
Marostica, l’Assessorato alla Cultura, la Biblioteca Civica
Pietro Ragazzoni, la Consulta fra le Associazioni Culturali
del Territorio, la Regione del Veneto e la Provincia di Vi-
cenza (Reteventi Cultura 2013). La manifestazione ha
proposto otto concerti, dal 15 settembre al 26 dicembre, di
domenica pomeriggio, secondo una consuetudine ormai
affermata, per degli appuntamenti molto attesi in Città e
nel territorio. Come da tradizione, il concerto di apertura
(15 settembre) è stato offerto dal Giovane Podio Musicale
Dresda – Venezia, un’orchestra di una trentina di giovani
musicisti di Germania, Italia, Francia e Lituania, sotto la
direzione artistica del M° Ivano Zanenghi e la concerta-
zione del giovane M° Massimo Raccanelli Zaborra, men-
tre il violino principale è stato Alessandro Cappelletto. Ha
partecipato il Coro I Cantori di Marostica, diretto da Alba-
no Berton, per l’esecuzione del Gloria RV 589 di Antonio
Vivaldi, con la collaborazione del soprano Giulia Semen-
zato e del mezzosoprano Stefania Berton. Il calendario ha
previsto successivamente tre concerti d’organo: due nella
Chiesa di S. Maria Assunta (organo A. Zeni 2013) il 22
settembre e il 20 ottobre, con uno dei massimi interpreti
italiani, il M° Francesco Finotti, affiancato nella presenta-
zione e commento al pubblico dei singoli brani da Bepi
De Marzi; il terzo nella Chiesa di S. Antonio Abate
(organo G.B. Zordan 1882) il 13 ottobre, protagonista il
M° Enrico Zanovello, già collaboratore della nostra rasse-
gna e organizzatore di importanti festival organistici. Il 3
novembre, presso la Chiesetta San Marco, è stata la volta
di un Quartetto composto da soprano, flauto, violoncello
e pianoforte, con Arianna Lanci, Claudia Bostrenghi ,
Roberta Pennisi e Lisa Calamosca, per un programma tutto
dedicato al Novecento europeo. Il 17 novembre a S. Anto-
nio Abate abbiamo avuto il Gruppo Laboratorio di Musica
Antica del Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Vene-
to, diretto da Andrea Bressan, che ha presentato musiche di
Vivaldi, Biber e Telemann. A dicembre due appuntamenti
importanti: domenica 8 il Concerto dell’Immacolata, nella
Chiesa di S. Maria Assunta, con I Cantori di Marostica, cui
si è affiancato il Gruppo vocale Gocce d’Armonia e la par-
tecipazione del soprano Maricla
Rossi e del contralto Bianca Simone,
per un nutrito programma di musica
sacra compresa tra l’800 e i giorni
nostri. All’organo A. Zeni 2013 il
M° Michele Geremia. Infine il gior-
no di Santo Stefano, 26 dicembre,
c’è stato il tradizionale Concerto di
Natale, nella Chiesa di S. Antonio
Abate, con grandi Autori del
‘800/‘900 (Berlioz, Saint-Saens, Ja-
nacek) e canti della tradizione natali-
zia italiana ed europea. Il cast degli interpreti è stato di no-
tevole interesse: Stefania Miotto soprano, Stefania Berton
mezzosoprano, Bianca Simone contralto, Swan Piva tenore
e Antonio Marani baritono/basso; il quintetto d’archi
dell’Ensemble Seconda Prattica, Cristina Ghidotti arpa,
Antonio Bortolami organo e I Cantori di Marostica.
Campane Tibetane e colore
L’associazione L’Urtica di Marostica e l’associazine La
Sorgente di Thiene con il patrocinio del comune di Maro-
stica, il 22 dicembre hanno presentato per “Natale con noi”
il concerto “Campane Tibetane e colore” dove il gruppo
Oropasia con gli strumenti e l’artista Livia Cuman con la
realizzazione di una tela in action painting, hanno donato
alla cittadinanza, giunta in gran numero, un meraviglioso
momento di meditazione attendendo il Natale. Protagonisti
del suono sono stati strumenti antichi sciamanici come
campane tibetane, gong,
conchiglie, tamburi scia-
manici, tamburi oceanici,
cimbali tibetani, campanel-
li vajire, che creano suoni
adatti a portare armonia nel
corpo e sensazioni ance-
strali quasi dimenticate, ma
vicine ai suoni dell’anima. È stata usata l’acqua nelle cam-
pane “madri”, donando vibrazioni meravigliose, e i tamburi
oceanici hanno procurato un’armonia di frequenze in cui il
corpo si abbandona al piacere dell’ascolto. Il tutto è stato
accompagnato dalla pittura intuitiva che dona colori e pia-
cere alla vista a completare le sensazioni ricevute. Il 13
aprile 2014 alle ore 20.30 in chiesetta San Marco, il concer-
to è stato riproposto attendendo la Pasqua e, come ogni
nuovo concerto, le variazioni eseguite lo hanno reso unico
ma sempre armonioso, meditativo e avvolgente come pro-
cura ogni volgersi verso il sacro.
NATALE CON NOI DICEMBRE 2013 12
Albano Berton
Livia Cuman
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Un’analisi del rapporto tra gene-
razioni e dell’attuale solitudine
delle madri davanti allo specchio,
non più supportate da una rete di
mutuo aiuto femminile all’interno
della famiglia allargata di un tem-
po. La relatrice Sonia Rossi ha
proposto un percorso attraverso alcuni personaggi femmini-
li letterari, mitologici e cinematografici per comprendere le
dinamiche che hanno caratterizzato e caratterizzano il rap-
porto madre-figlia partendo dalla figura di Grimilde, la
strega cattiva della fiaba “Biancaneve”. Come afferma la
scrittrice Michela Murgia, «la distruttività della storia di
Biancaneve deriva prima di tutto dal rapporto tra i perso-
naggi femminili. Una donna matura odia un’altra donna
perché è più giovane e più bella”. Oggi più che mai il rap-
porto con la bellezza mette in crisi la relazione madre-
figlia. Viviamo in un’epoca adolescenziale, dominata dal
culto del corpo. Durante la serata si è cercato di andare ol-
tre lo specchio per ritrovare un rapporto «non avvelenato»
da narcisismo e perfezionismo, capace di comprendere
l’avvicendarsi delle stagioni all’interno di un tempo ciclico,
che è la danza dell’amore. Particolarmente suggestiva la
lettura dai «dieci pani» di Anna Maria Farabbi, dialogo
poetico tra madre e figlia.
L'evento, promosso dalla Bi-
blioteca e da Mani Creative, in
collaborazione con l’Uciim,
non è stato solo la presentazione
di un libro, ma l’incontro di due
amiche, Verdiana Sansovini e
Fosca Andraghetti, che si sono ritrovate dopo oltre
quarant’anni in un dialogo pieno di freschezza, ironia e
allegria. Erano gli anni in cui, soprattutto nelle famiglie
contadine, alle donne non erano concesse “velleità” come
scrivere racconti, attività considerata non redditizia, ma il
sogno restava lì, pronto ad uscire dal cassetto finché si sono
presentate quelle opportunità che l’autrice ha colto riuscen-
do così a recuperare gli anni “altalenanti” cosparsi da “tanti
aneddoti da farne un libro” e a scrivere libri come “Dietro
l’apparire”. Tra le sue pagine molti di noi potranno ricono-
scersi trovando consolazione nelle condivisione di avve-
nimenti gioiosi o dolorosi. Verdiana Sansovini conclude
con una frase del libro: “Se ne erano andati tutti, chi in un
modo chi nell’altro e, allora, tanto valeva vivere”. E Fosca
Andraghetti aggiunge: “Nel bene e nel male, siamo radicati
agli ambienti in cui cresciamo, con quanto ci offrono di
insegnamento, concetti di valori, tabù e consuetudini. Si
fatica a staccarsi per guardare oltre, allo sconosciuto. Forse
dovremmo essere più furbi o più generosi con noi stessi
perché di vita ne abbiamo una sola. Non ci sono concessi
sconti e non si può tornare indietro”.
Il libro, proposto in collaborazione con La
Fucina Letteraria e il critico letterario Gianni
Giolo, ha, insieme, il fascino dell’auto-
biografia, le atmosfere del romanzo storico e il
lirismo del diario più intimo. Valentina Casa-
rotto, interessata alla storia dell’arte veneta, ha
lavorato per molti anni alle Gallerie
dell’Accademia di Venezia dove, di fronte ai ritratti a pastello
di Rosalba Carriera, è cresciuta l’idea del suo primo romanzo.
Questa affascinante biografia romanzata della pittrice vene-
ziana del ‘700 fa rivivere con maestria l’artista e la sua epoca
e ritrae un forte modello di realizzazione femminile: in un
secolo che non concedeva libertà di scelta alle donne, la Car-
riere restò nubile e diventò un’artista di fama internazionale.
Una nuova generazione di nonne è
entrata ormai nella realtà del nostro
quotidiano: nonne che si occupano
dei loro nipoti e che mantengono un
forte legame col pensiero femminista
degli anni Settanta. Sono le prime donne ad affacciarsi
all’esperienza di una relazione con i figli dei propri figli
portandosi appresso il bagaglio della lotta contro gli stereo-
tipi che hanno sancito il ruolo femminile; e sono le prime a
dibattersi tra affetto e solidarietà da una parte e difesa degli
spazi di libertà e autonomia dall’altra, come hanno fatto
rispetto alla maternità. Questo libro, attraverso interviste e
racconti, raccoglie, incrocia ed esplora testimonianze vive,
riflessioni forti e sentimenti intensi. Si comprende che si ha
a che fare con il welfare che manca, ma anche con
l’invecchiare in questa società in cui o sei glam o vai bene
solo per la pubblicità dei pannoloni.
Su queste liriche, proposte da Mani Creative
in collaborazione con la Biblioteca e l'Ass. La
Fucina Letteraria, scrive Gianni Giolo: “Sem-
bra che la vita, nel suo quotidiano fluire, cono-
sca istanti perfetti che ne fissano e mostrano, la
profondità. Sono istanti densi e compiuti, la cui pienezza
non consiste solo nell’adempimento estetico, nella mera
conquista del bello, bensì nella forza simbolica che si mani-
festa ed esplicita entro le linee di quel bello. Sono istanti,
nei quali la vita non appare sospesa, bensì concentrata”.
Non è dato captare anticipatamente lo schiudersi di tale
squarcio, che ci libera dall’opacità in cui siamo avvolti,
l’improvviso rarefarsi delle ombre entro le quali di norma
gravitiamo, assorti e annodati in noi stessi: è possibile sol-
tanto percepire nel suo accadere l’istante perfetto che, con
l’incandescenza della luce, ricompone a un tratto il disordi-
ne del mondo e dispone le linee della natura in un sistema
d’armoniose e accessibili rispondenze.
MANI CREATIVE 2013 13
Specchio, specchio delle mie brame...
Biblioteca - Schiavon,Venerdì 11 ottobre 2013
Dietro l’ apparire di Fosca Andraghetti
Chiesetta S. Marco - Marostica, Sabato 12 ottobre 2013
Il segreto nello sguardo di Valentina Casarotto
Chiesetta S. Marco - Marostica, Giovedì 17 ottobre 2013
Donne e nonne. I volti di un ruolo sociale. Di Claudia
Alemanni e Maria Cristina Fedrigotti
Sala Consiliare - Schiavon, Venerdì 18 ottobre 2013
Voci di assenza di Stefania Bortoli
Chiesetta S. Marco - Marostica, Venerdì 25 ottobre 2013
Maria Angela Cuman
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Le tradizioni degli oriundi veneti in-
Brasile
Venerdì sera 28 febbraio presso la chiesetta San Marco
di Marostica Giorgia Miazzo ha presentato in prima serata
la pubblicazione della ponderosa opera ripartita in due
volumi Scoprendo il talian. Viaggio di sola andata per la
Mèrica e Cantando in talian. Imparar el talian co la mù-
sica. L’opera ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti:
nel 2012 il Premio Internazionale Globo Tricolore, pro-
mosso dalla Presidenza della Repubblica Italiana e dalla
Rai; nel 2013 il Premio per la Miglior Tesi delle Discipli-
ne Umanistiche, assegnato dal Consiglio della Regione
Veneto.
La serata, arricchita dal piacevole contributo musicale
del gruppo vocale Gocce di Armonia, è stata dedicata alla
conoscenza del fenomeno migratorio in Brasile dei nostri
veneti dalla fine dell’800, e soprattutto al lascito della lin-
gua del talian, nata dalla fusione dei dialetti del nord Italia
e stabilizzatasi in Brasile come lingua di emigrazione,
parlata ancora da più di un milione di oriundi. Con fede e
tenacia i veneti emigranti hanno dimostrato la loro serietà
e competenza con casi eclatanti di veri colossi industriali
come il re del caffè Lunardelli, l’impero nel settore rimor-
chi Randon oltre ad esempi di grandi artisti. Per le strade
IL VIAGGIO GENNAIO FEBBRAIO
si trovano città dal nome oriundo come Nova Bassano,
riproduzioni come il Castello di Marostica e cognomi quali
Girardi e Marostica. Anche la culinaria, i giochi delle carte e della mora, il
filò, i balli e i canti sono praticati con fierezza e passione.
Alla serata è intervenuto il già assessore regionale ai rap-
porti con i Veneti nel mondo Ettore Beggiato, che ha illu-
strato alcune parti dei libri, sottolineando il valore della
cultura veneta non solo in Brasile, ma anche in Italia. La
presentazione ha riscosso una grandissimo successo, con
un’importante partecipazione che ha destato curiosità e
interesse sulla tematica del nostro territorio. Molti hanno
riscoperto le esperienze dei propri nonni e bisnonni ascol-
tando le musiche dal vivo dell’emigrazione veneta e le
testimonianze proposte durante l’incontro.
Nel primo volume, Scoprendo il talian. Viaggio di sola
andata per la Mèrica (Editrice Artistica Bassanese, pagg.
112), l’autrice descrive le difficoltà e le sofferenze di chi
ha lasciato il proprio paese in cerca di fortuna nelle so-
gnate Meriche. Diviene quindi un libro utile per compren-
dere l’atmosfera e le cifre di un fenomeno che in Brasile
ha come lascito tanti discendenti veneti che si riconoscono
nella cultura, nella tradizione e nella lingua oriunde.
Notevole è stato l’intervento di una video-testimonianza
del cantautore veneto-brasiliano Juvenal dal Castel che ha
commosso e reso consapevole un pubblico ignaro di que-
sta meravigliosa e unica realtà oltreoceano.
Il secondo volume, Cantando in talian. Imparar el ta-
lian co la mùsica (Editrice Artistica Bassanese, pagg. 176)
diventa invece un supporto utile per conoscere e diffonde-
re tramite la musica i racconti dell’emigrazione, oltre che
per conoscere la lingua del talian o veneto-brasiliano an-
che da parte dei nostri veneti che lo stanno dimenticando.
L’autrice ha chiuso la serata citando alcuni passi della
sua opera e collegando l’emigrazione storica alle proble-
matiche di quella attuale per tutti coloro che ancora oggi
devono ricercare un nuovo futuro oltreoceano o comun-
que all’estero. Giorgia Miazzo
14
Un momento della bella serata, con Giorgia Miazzo e l’editore Andrea
Minchio diella Editrice Artistica Bassanese
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IL VIAGGIO GENNAIO FEBBRAIO
Rise Again In ogni viaggio trovi o-
stacoli da superare… a vol-
te serve solo una rincorsa
un po’ più lunga. Questo il
significativo sottotitolo del-
la serata organizzata da Ma-
rostica Fotografia 1979 in
collaborazione con Nessu-
noPress e Lions Kairós.
Attraverso la proiezione delle foto scattate durante le pa-
ralimpiadi del 2012, i fotografi di NessunoPress hanno
raccontato al folto pubblico presente la serata del 21 feb-
braio 2014 in Chiesetta San Marco, la loro esperienza nel
mondo della diversità, al quale sono approdati per puro
caso e di cui ora hanno fatto uno dei leitmotiv del loro
lavoro.
Chi invece della diversità (sì, ma al contrario!) ne ha
fatto un vero e proprio progetto educativo, è Lions Kairós.
Attraverso le parole di Erasmo Gastaldello, fondatore del
progetto, è stato possibile capire come, simulando i disagi
che la diversità può provocare, sia possibile consapevoliz-
zare i ragazzi delle scuole primarie.
Sentimenti forti, trasmessi dalle bellissime immagini,
hanno permesso ai presenti di sentirsi coinvolti e proposi-
tivi.
15
XIV edizione della mostra
La luna tra le foglie
Come ogni anno le sale mostra del Ca-
stello Inferiore si sono ammantate della
suggestiva atmosfera dei paesaggi giapponesi grazie
all’esposizione bonsai “la luna tra le foglie”, giunta alla
XIV edizione e curata dalla Associazione Amici del Bon-
sai Marostica. Con la speciale occasione del XXV anni-
versario del gemellaggio Marostica/Tendo, le sale hanno
ospitato celebrazioni ed eventi rivolti agli amici giappone-
si. Nella mattinata di Sabato 22 febbraio l’inaugurazione
della mostra è stata vivacizzata dalla presenza degli alunni
delle scuole marosticensi, presenti per la premiazione del
concorso pittorico Tendo/Marostica; l’interesse che questi
alberi in miniatura hanno suscitato anche nei giovanissimi
visitatori si è tramutato in domande curiose e stimolanti.
Con questo buon auspicio, la mostra, svoltasi nei giorni
22 e 23 febbraio, ha ricevuto oltre 2000 visite, le manife-
stazioni organizzate al suo interno (lavorazione aperta al
pubblico di piante dell’associazione e laboratorio di origa-
mi) hanno registrato un alto numero di visitatori, che han-
no posto domande puntuali e precise, a testimonianza del-
la sempre maggiore vicinanza culturale che lega le due
città, soltanto geograficamente lontane.
Le piante esposte sono tutte di origine autoctona, ricono-
scibili sulle nostre colline e montagne, ma lavorate e pre-
parate secondo i rigidi dettami dei maestri giapponesi,
quasi a testimoniare a loro modo la centralità del gemel-
laggio.
Una menzione particolare va riconosciuta al Ginepro,
varietà Itoigawa, appartenente all’istruttore nazionale (e
della nostra associazione) Mauro Stemberger; la pianta, a
cui è stato riservato il posto centrale dell’esposizione, ha
vinto numerosi premi e riconoscimenti nel corso del 2013
sia a livello nazionale premio UBI (Unione Bonsaisti Ita-
liani) che internazionale, con il Noelanders Trophy, il
principale concorso europeo per istruttori bonsai, che si
tiene annualmente in Belgio.
L’Associazione Amici del Bonsai Marostica ringrazia
tutti i visitatori e l’Amministrazione Comunale per la di-
sponibilità e presenza e si prepara per l’edizione 2015 con
rinnovato entusiasmo. Associazione Amici del Bonsai Marostica
La premiazione del concorso pittorico
I martedì culturali in Biblioteca Un Viaggio nell’Arte Contemporanea in contesti Archi-
tettonici Antichi, un abbinamento che si presta a molte
riflessioni, quattro conferenze con proiezioni di immagini.
A cura del Prof. Attilio Bertolin, questi interessanti ap-
puntamenti si sono svolti nei quattro martedì di febbraio
2014, alle 17, in Biblioteca.
Il Museo Nazionale Atestino di Este, la Fondazione Bi-
sazza di Montecchio Maggiore, Palazzo Pisani a Lonigo,
Palazzo Le Carceri di Asiago, Palazzo Brusarosco e la
Biblioteca La Vigna a Vicenza, Villa Freya Stark e Villa
degli Armeni ad Asolo, il Museo Casa di Boccaccio a
Certaldo, la Cantina Antinori a San Casciano Val di Pesa:
questi i luoghi visitati attraverso le immagini e i racconti
del Prof. Bertolin, che, oltre a stimolare la voglia di recar-
visi, ne ha svelato particolarità insospettabili.
Gabriella Strada, Presidente Marostica Fotografia 1979
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Marostica centro storico di interesse
pubblico
Riscoprire e scoprire con fondatezza storica le radici
della nostra Città, in particolare di Marostica scaligera;
ripercorrere l’evoluzione del centro storico, a partire dalla
sua rifondazione, nel XIV secolo, ad opera di Cangrande e
dei suoi successori; annotare le tracce lasciate dalle varie
dominazioni che si sono succedute nei secoli: la Serenissi-
ma, i Visconti, Napoleone, l’Impero Asburgico fino
all’avvento dell’Unità d’Italia con i Savoia, poi ancora
Marostica nella realtà repubblicana; esaltare l’unicità della
fortezza di Marostica, che la guida del Touring Club Ita-
liano così sintetizza: “un progetto realizzato con una
grandiosità, una precisione ed un’eleganza eccezionali”;
filmare gli interventi operati su torri, mura e castelli, in
particolare il grande restauro globale 1934-36 e l’attuale,
spezzettato, in corso; coagulare le forze delle istituzioni
pubbliche e dei privati per la restituzione della città scali-
gera con un progetto unitario, nel momento in cui il De-
creto Soragni (Gazzetta Ufficiale 6 marzo 2012) ricono-
sce la “monumentalità” del centro storico pedemontano e
suggerisce traccia per recuperare la peculiarità del suo
tessuto storico e costruire il futuro cittadino attraverso la
progettualità affidata all’Amministrazione Comunale, ope-
rante nell’ambito della vigente normativa; individuare e
percorrere la via per ottenere i necessari contributi finanzia-
ri e ricevere ulteriori riconoscimenti del bene: sono questi
gli scopi/obiettivi, che mi hanno indotto a progettare
“Marostica centro storico di interesse pubblico” (mostra e
convegno).
La mostra – organizzata con grande profusione di energie
e con ingente investimento finanziario dall’Associazione
Mondo Rurale – ha occupato il piano terra del Castello In-
feriore dal 1° al 23 marzo 2014. Essa ha risposto piena-
mente all’assunto ed ha offerto ai concittadini “la città sca-
ligera come mai vista” (sottotitolo che appare nel manife-
sto).
Nel salone delle mostre – con pannelli giganteschi e con
la riproduzione da parte dello Studio Bozzetto di oltre cento
scatti fotografici del sottoscritto – è stata ricostruita la cinta
muraria nella sua interezza come appare oggi. All’incontro
con la città si è arrivati attraverso 3 sale, dense di documen-
ti, riproduzioni, mappe, citazioni, focalizzanti l’evoluzione
e le vicende della fortezza scaligera. Successivamente è
stato sviluppato il positivo della rassegna con articolate
proposte sul futuro del centro storico; proposte maturate in
50 anni di studi e di impegno a livello mondiale da parte di
chi scrive.
Proposte che riassumo in: progetto unitario e cogente, che
ponga finalmente fine ai lavori di restauro, dopo 32 anni di
procedimento a spezzoni, con l’apertura di ben 35 cantieri,
parti irrisolte, restauro dell’appena restaurato, tronchi dei
merli innalzati (e non completati) per tre volte, interventi
pubblici a favore di singoli privati; superamento della
MAROSTICA CENTRO STORICO DI INTERESSE PUBBLICO 16
La cinta di Marostica
La Piazza pedonalizzata
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MAROSTICA CENTRO STORICO DI INTERESSE PUBBLICO
“cultura del rudere”, mediante l’anastilòsi, ossia – come
dice Vittorio Sgarbi – con “la reintegrazione nei materia-
li e negli stili, recuperando i modelli originari e le tecni-
che antiche, attraverso lo studio dei documenti” (a tale
proposito, rimando alla documentazione da me riportata
in mostra, soprattutto il restauro di Castelvecchio a Vero-
na,“casa madre di Marostica”; v. anche le conclusioni
della Commissione Barbieri, 2007); intervento sul cammi-
no di ronda per l’auspicata agibilità con il rifacimento dei
merli e degli interstizi, congruo percorso di calpestio e di
protezione (cammino che offre una visione panoramica
unica nel Veneto; il rifacimento non è il falso); definizio-
ne della proprietà delle torri rivendicata dai privati (v.
“Elenco demaniale degli antichi manufatti 1894” e suc-
cessivi comportamenti locali) e conseguenti interventi;
verde confacente, atto ad esaltare le mura; pedonalizzazio-
ne intra moenia (inizialmente, almeno della piazza, tra-
sformata nel salotto cittadino); il centro storico animato
dalla riattivazione delle botteghe artigiane, appetito dalla
differenziazione dell’offerta commerciale ed esercente,
ricercato per l’esaltazione della cucina marosticana e per
l’alloggio dentro le mura, innovato nella struttura e
nell’arredo: completamento del progetto del tessuto scali-
gero (cfr. il piano di Sergio Los) e del progetto per il traf-
fico urbano (cfr. il piano viario di Bruno Gobbi Frattini e
Francesco Piazza), ripavimentazione dei portici e delle
vie incompiute, illuminazione emotiva (cfr. il progetto di
Roland Jèol), piano colore, balconi fioriti, angoli di sosta
gratificanti, media facilitanti il percorso, mercatino
dell’antiquariato (non dell’usato), frequentazioni: sentiero
Carmini, sentiero Valdibotte, strada al Castello; soprat-
tutto l’educazione alla cultura della città.
In un futuro, che auguro non lontano, le grandi scelte: il
Castello restaurato trasformato in museo vivo e stimolante
della Città; il Parco Salin, ampliato e ridefinito nel Parco
Pausolino; il recupero dell’Area Azzolin (v. i crolli recen-
ti); la riscoperta della Marostica sotterranea; l’ipotesi
della città a più poli: il centro storico culturale, residen-
ziale, commerciale, turistico entro la cinta; la cittadella
dei servizi sociali e comunitari nell’immensa area ex-
ospedaliera.
Nel cortile interno del Castello la Compagnia delle Mu-
ra, con la guida dell’arch. Duccio Dinale, ha realizzato un
serio e storico esempio della metodologia edilizia difensi-
va scaligera, a conferma che a Marostica esistono persone
provette per ripetere gli edificatori della città.
A conclusione della mostra, il Lions Club Marostica,
con allargamento al Lions Internazionale Città Murate, ha
indetto un importante convegno con le tematiche:
l’architettura militare di Marostica; fare della conservazio-
ne delle mura una risorsa urbanistica e sociale; ricerca
storica e riqualificazione delle mura di Ferrara; il progetto
mura per la città di Ferrara: dal progetto generale al can-
tiere, manuale del restauro ieri-oggi; la valorizzazione
internazionale delle città murate – ha evidenziato i risulta-
ti di immagine e i ritorni remunerativi di un serio restauro
e i canali da seguire per la valorizzazione internazionale
delle città murate del Veneto (con Marostica capofila).
17
Concludo con due citazioni.
“La mummificazione dell’oggetto – progetto tendente a
mantenerlo così com’è – è un processo che in definitiva
tradisce l’oggetto, sia sul nuovo significato che è chiama-
to ad avere, sia nel suo significato passato” (Aurelio Gal-
fetti).
“Cittadini di Marostica, impegnatevi per restituire alla
Cultura i Beni meravigliosi voluti dai vostri Padri e che
voi avete il sacrosanto dovere di difendere, anzi di valo-
rizzare” (Renato Cevese). Mario Scuro , Ass. Mondo Rurale
Al termine della mostra, l’Associazione Culturale Mondo Ru-
rale ha donato alla città tutto il prezioso ed elegante materiale
fotografico esposto. Un grazie sincero da parte di tutta
l’Amministrazione comunale per questo importante regalo alla
città, che troverà posto nelle sale del castello e permetterà ai
turisti, ma anche ai marosticensi di conoscere la storia e ap-
prezzare le bellezze del nostro territorio. Grazie alla presidente
Francesca Rodeghiero e a tutti i soci dell’associazione per la
professionalità e l’impegno organizzativo ed economico profu-
so. Grazie infine al prof. Mario Scuro, “marostegan da sempre
appassionato, tenace, attento e critico”: questa mostra, frutto
delle ricerche di una vita, è il suo regalo e un’intensa dichiara-
zione d’amore alla nostra città.
Uno dei pannelli che illustravano la mostra, realizzati dallo
Studio fotografico Bozzetto di Cartigliano
Il sindaco Marica Dalla Valle
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Cinema al femminile
Donne e lavoro: relazioni e conflitti
Nel mese di marzo, presso la Chiesetta San Marco di
Marostica, il Comitato Vivere e Creare per la Pace
nell'ambito del programma di attività dell’Assessorato alla
Cultura e in collaborazione con la Consulta delle Associa-
zioni della Biblioteca Civica di Marostica, ha proposto la
rassegna dei film “in ricordo di Franca”, curata come
sempre dal nostro amico ed esperto di cineforum, Walter
Pigato. Il tema di quest'anno, di forte attualità aveva co-
me titolo “Donne e lavoro: relazioni e conflitti”.
MERCOLEDI 5 MARZO è stato proiettato il film
“NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE” regia m. Bruno
ITA 2011, Int.: P. Cortellesi, R. Papaleo, R. Bova. Rac-
conta di una ragazza felicemente
sposata, che trascorre una vita
agiata; improvvisamente il mari-
to muore e rimane sul lastrico.
Ma non si dà per vinta e per so-
pravvivere scopre il mestiere più
antico del mondo.
MERCOLEDI 12 MARZO “IL MIO MIGLIORE IN-
CUBO” regia A. Fontane FRA 2011 Int.: I. Huppert, B.
Poelvoorde. A. Dussollier. Un film molto particolare che
narra la vita di una donna in carriera, realizzata, fine bor-
ghese, sofisticata ed elegante. Nella sua
vita si presenta un uomo molto lontano
dal suo stile di vita, un proletario.
Quest’uomo con un lavoro precario è ru-
de e volgare. I due non sopportano l’uno
la presenza dell’altra, ma i rispettivi figli
sono inseparabili e questo fa innescare
una relazione, positiva, anche se burra-
scosa, per entrambi i protagonisti.
MERCOLEDI 19 MARZO “THE SESSIONS - GLI IN-
CONTRI” regia B. Lewin USA 2013 Int.: H. Hunt, J. Ho-
wkes, W. H. Macy. Questo film, ironico e allo stesso tem-
po molto commovente e profondo, è tratto da una storia
vera, vissuta intensamente dal protagonista e proposta con
molta delicatezza dal regista. Racconta della vita di un
giornalista costretto a vivere
dentro un polmone artificiale,
che, molto credente, chiede la
benedizione del parroco, che
acconsente di affrontare, data
la sua situazione, il problema
del sesso. Decide allora di rivolgersi ad una terapista ses-
suale che lo guiderà in questa scoperta. Ma sarà anche lei
coinvolta emotivamente in questo percorso.
MERCOLEDI 26 MARZO “WE WANT SEX EQUAL-
ITY. Lo sciopero che cambiò la storia”. Regia: N. Cole.
Int.: S.Hawkins, B.Hoskin, M.Richardson. Inghilterra 1968. Il
primo sciopero in fabbrica fatto da sole donne per rivendi-
care la parità di trattamento tra operai e operaie. Ancor og-
gi le donne devono lottare per conquistare i loro diritti e i
posti che spettano a loro. Le donne si trovano tutti i giorni
ad affrontare la routine quotidiana: la famiglia, i figli, il
lavoro… riescono quasi sempre ad organizzare e a risolvere
nel migliore dei modi tanti problemi e situazioni conflittua-
li, mettendo in atto strategie ed
energie inaspettate. Alcune don-
ne riescono con la loro tenacia,
caparbietà e intelligenza a tro-
vare soluzioni consone, anche a
grossi conflitti, al di fuori del
proprio ambito familiare. A dif-
ferenza degli uomini, fanno molta più fatica nel posto di
lavoro, nella politica, nella società… Ci sono ancora molti
pregiudizi sulle loro capacità di organizzare e di ottenere
posti di dirigenza, la scalata è molto più dura, perché alle
donne si chiede un’immagine “da copertina“; la nostra so-
cietà dà molto peso all’ apparenza, più che alla sostanza.
Le immagini “di donna” della televisione o meglio di
certe televisioni, sono quelle di donne bellissime, sempre
giovani, disponibili a certi inviti… La società è fortemente
influenzata da questa immagine di donna, costruita su falsi
modelli, che portano esempi sbagliati alle giovani genera-
zioni. Le figure di donna presentate in questi film hanno
fatto capire che le donne valgono e che sanno vivere nono-
stante tutto. Daniela Bassetto, Ass. Vivere e creare per la pace
DONNE Marzo 18
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DONNE Marzo
Ove le bella membra pose
Parlare DI donne, parlare DA donne
Chiare, fresche et dolci acque, / ove le belle membra / pose
colei che sola a me par donna; / gentil ramo ove piacque /
(con sospir mi rimembra) / a lei di fare al bel fianco colonna; /
erba e fior che la gonna / leggiadra ricoverse / co l'angelico
seno; / aere sacro, sereno, / ove Amor co' begli occhi il cor
m'aperse…
È così che inizia il più ce-
lebre componimento di
Francesco Petrarca, che nel
1344 descriveva la donna
che amava assimilandola
alla natura, eterea ed angeli-
ca, fatta di fiori e di perle,
pietosa e depositaria di virtù
e morale, ma sempre comunque a contorno della figura
maschile, unico fulcro della vita sociale dell’epoca, per-
ché figura eroica, benefattrice, padre, signore e padrone.
Una visione molto diversa da quella dei racconti e delle
poesie di Annamaria Marcadella e di Adriano De Angeli,
che invece testimoniano una donna che vive il proprio
tempo, gestendo le molteplici contraddizioni che lo carat-
terizzano. Annamaria, con questo suo libro dal titolo affa-
scinante di “Tessere di memoria”, ci parla DA donna delle
donne. Madri, mogli, figlie a cui fa raccontare di senti-
menti, paure, solidarietà, allegria e, naturalmente, di amo-
re. Adriano, che invece nelle sue sillogi poetiche (molti i
titoli, in italiano e in dialetto veneziano) ci parla DI donne
con uno sguardo diverso, perché uomo, esprimendo, pri-
ma di tutto un profondo rispetto per quelle madri, mogli,
figlie di cui racconta, donne assai concrete e terrene ma
assolutamente da amare perché vere depositarie del futuro
dell’uomo. Il 7 marzo in Chiesetta San Marco, Gabriella
Strada ha presentato i loro libri, in collaborazione con le
Associazioni Insieme per leggere e La Fucina letteraria
che hanno fornito le voci narranti accompagnate dal M.°
chitarrista Manuel Mocellin.
Nell’intimo delle madri
Venerdì 28 marzo alle ore 20.30 in chiesetta San Marco
l’associazione L’Urtica ha presentato la conferenza
“Nell’intimo delle madri” inserita nel programma di mar-
zo dell’Assessorato alla Cultura. Relatrice Anna Marcon,
educatrice perinatale che negli anni ‘90 ha costituito
l’Associazione Gaia e ha proposto percorsi perché le don-
ne e le coppie potessero vivere insieme questa meraviglio-
sa esperienza del parto, della nascita e dell’allattamento.
E’ stata esposta durante la conferenza la mostra fotografi-
ca “Nasce una madre”. Anna, per questa serata, ha propo-
sto un video, “Chiaroscuri nella maternità” di E. Cau e G.
Congia, dove vari tipi di donne intervistate hanno parlato
della loro esperienza, delle difficoltà quotidiane da affron-
tare, in particolar modo la solitudine. Ecco perché Anna
invita le donne e le coppie ad organizzarsi per aiutarsi,
per prendere coscienza che non sono solo loro a dover
affrontare i momenti difficili che ogni nuova esperienza
19
comporta. Anna si rivolge con grande rispetto alla coppia
e al bambino che stanno vivendo questo momento natura-
le che, causa l’ospedalizzazione eccessiva, ha perso quella
conoscenza profonda dovuta all’esperienza delle donne
che hanno partorito prima. A sostegno di questo pensiero
ha riportato varie frasi di esperti con bellissime foto con le
quali ha aperto la serata.
Woman
La mostra di pittura di Gianni Ric-
cioni è stata inaugurata sabato, 8 mar-
zo 2014 in chiesetta San Marco 20,
con la presentazione del dott. Mario
Guderzo.
Gianni rappresenta nei suoi dipinti la
donna: “Il corpo femminile viene mo-
dellato prendendo spunto dalla vita
quotidiana di qualsiasi donna. La si-
nuosità e la bellezza, colpisce l’occhio di chi vede nella
donna la sua maestosità e semplicità nei movimenti. La
donna è vista come parte integrante della vita. È già pas-
sato quasi un anno dal mio primo dipinto dove ho usato
come sfondo il colore blu. Ho usato colori acrilici, il bian-
co e il nero, giocando con le tonalità dei grigi. I quadri
di piccola dimensione sono sempre in cartoncino bianco e
con le matite e i pastelli, hanno dato vita al colore. I ritrat-
ti di donna sono in parte frutto della mia fantasia e non
raffigurano donne che hanno posato per me.”
Il marketing degli animali
Venerdi 21 marzo, Equinozio di Primavera e Giornata
Mondiale della Poesia, la Chiesetta San Marco - su intera-
zione dell’Assessore alla Cultura Serena Vivian e la pre-
senza della coordinatrice Liliana Contin (presidente
dell’Associazione Insieme per Leggere)
- ha dato spazio alle coreografie di Sara
Fortin e alle allieve del Centro Danza di
Giovanna Galvanelli e ha dato voce alla
raccolta poetica “Il marketing degli ani-
mali” di Annamaria Ghirardello edito da
Landinilab 2013.
Con senso del dovere di Donna tra le
Donne che si manifesta con l’Arte della
Poesia Logico Matematica, cogliendo
nella Grazia il privilegio di aver dato
lettura alla mia raccolta poetica proprio il 21 marzo -
Giornata Mondiale della Poesia -, porgo il gesto della de-
dizione alla storia rivalorizzando il valore educativo di
questo tempo.
La femmina
Predisposta all’accoglienza / Allatti il bebè / Di generazione in
generazione / Scegliendo o accettando / Il come dell’avvenire /
Se fiore, / se farfalla, / se betulla, / se bimba, madre, sorella,
amica… / Vita nella vita / Sii fiera del tuo portare dono / E
grata al sentimento / della femminilità. / Danza nel tempo
quando ami... Annamaria Ghirardello
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Una mostra per
raccontare un viaggio
lungo una vita
Le belle sale espositive del Ca-
stello Inferiore di Marostica hanno
ospitato nel mese di dicembre fino
agli inizi del nuovo anno un’im-
portante mostra antologica
dell’artista Daniele Marcon, in
occasione dei suoi trent’anni di
produzione artistica.
L’iniziativa nata dall’idea pro-
motrice del Gruppo One-shot nel-
la persona di Giampaolo Gaspa-
rotto, trova da subito sostegno e appoggio nell’Am-
ministrazione Comunale e si avvale, per la realizzazione,
della collaborazione di un gruppo affiatato di qualificati
giovani professionisti, tra cui Eleonora Zampieri per
l’allestimento e Sofia Marcon, curatrice del progetto nella
sua globalità. L’inaugurazione il 13 dicembre 2013, vede
la partecipazione di un folto pubblico e stimola interesse e
curiosità per tutta la durata della mostra. All’interno delle
sale espositive si crea un magico rapporto di intensa co-
municazione tra le numerose opere e il visitatore: un si-
lenzioso racconto veicolato da colori e materiali immer-
ge lo spettatore nell’esperienza creativa di una vita. Arte e
vita sono infatti, per Daniele, inscindibili. Arte è quotidia-
nità, emozione ed esperienza di tutti i giorni, mezzo privi-
legiato di comunicazione, per esprimere la propria perso-
nalità.
Partendo dalle opere giovanili, colorate tele di stampo
vangogghiano, la mostra si muove in un percorso unitario
ed armonico, lungo le fasi della ricerca che porta Marcon
ad avvicinarsi dapprima alle culture primitive, di cui fa
propria la forza del segno e del simbolo, poi all’appro-
fondimento della cultura artistica contemporanea, con
l’utilizzo personalissimo ed originale di materiali logorati
dalla natura e dal tempo, per approdare infine all’esplora-
zione di un’arte meditativa ed evocativa che vede come
oggetto principale d’indagine la propria realtà spirituale.
La mostra è stata un vero e proprio incontro con Daniele
e la sua arte, inseparabile compagna di vita, come sottoline-
ato dall’interessante cortometraggio presente
all’esposizione realizzato per l’occasione da Barbara Bel-
tramello: un’in-tervista all’artista, che ben esprime i fonda-
menti del suo lavoro, vissuto ogni giorno come parte inte-
grante della propria vita. Il catalogo “Il viaggio”, realizzato
dal grafico e fotografo Tommy Ilai, con il sostegno di U-
mana s.p.a., raccoglie tra le sue pagine una panoramica e-
saustiva della produzione di Daniele, che per la prima vol-
ta, in occasione di questa mostra antologica, viene presen-
tata nella sua interezza, accompagnata da testi critici che
analizzano i temi fondamentali della ricerca dell’artista e
l’armo-nico e unitario procedere del suo percorso.
Il ricavato della vendita di questo catalogo andrà ad inte-
grare i fondi raccolti in occasione della Mezza maratona
del Brenta dal Gruppo One shot, finalizzati all’acquisto di
una speciale carrozzina per disabili adatta ai percorsi di
montagna, da mettere a disposizione gratuitamente a chi ne
faccia richiesta. La mostra è terminata il 14 gennaio 2014
con un ulteriore evento realizzato dall’Associazione cultu-
rale Pagina Piegata, che ha visto ancora una numerosa e
partecipata presenza di pubblico. Lo spettacolo proposto
dal curatore dell’iniziativa Claudio Brunello si è avvalso
dell’arte in tutte le sue forme, musica, poesia, recitazione
che ha creato una curiosa ed emozionante atmosfera di echi
e richiami con le opere esposte nella sala del Castello Infe-
riore. La mostra delle opere di Daniele Marcon è stata
l’importante testimonianza di una vita dedicata con passio-
ne all’arte, a cui la comunità ha risposto con calore ed inte-
resse, rimandando all’artista nuovi stimoli con cui procede-
re nel suo percorso.
MOSTRE 20
L’inaugurazione della mostra - Ph. Tommy Ilai
Sofia Marcon
Una delle sale della mostra
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Il finissage della mostra dedicata a
Daniele Marcon
Ho accolto con piacere l’invito ad organizzare
l’evento dall'amico Daniele. Essendo artista io stesso e
promotore culturale, mi sono posto la domanda: chi e cosa
può interagire con l’artista di cui la mostra è espressione e
interessare un pubblico vario ed eterogeneo?
Avendo uno spazio a disposizione dove anche i muri
ricchi di storia ascoltano e le presenze di vite passate si
avvertono, ho pensato di inserire l’appuntamento negli
incontri che organizzo sotto il nome di “Pagina Piegata”,
un progetto che vuole essere punto di transito, sottolinea-
tura, consapevolezza di dove si è giunti, e che in questo
caso ha piegato la pagina sul “rendere omaggio”, con
l’auspicio che la mostra “Il viaggio” possa rimanere nella
memoria di tutti.
Celebrare qualcosa che si conclude vuol essere occasio-
ne di temporaneo indugio su quello che ci sfugge e ci sor-
passa, è ripasso, è essere testimoni e soggetti al tempo
stesso di un accadimento, è il desiderio di condivisione,
partecipazione emotiva e dialogo.
Il pomeriggio ha visto protagonisti di alto valore artisti-
co e culturale, capaci di coinvolgere l’eterogeneo pubblico
accorso (oltre 200 persone).
In ordine di apparizione: Laura Primon, accompagnata
ai flauti da Giuseppe Dal Bianco, ha interpretato alcune
sue composizioni dedicate all’artista, fra tutte ha partico-
larmente coinvolto il pubblico “Acqua e terra” sorta di
lungo mantra dall’alto valore evocativo.
Ha poi spiazzato il pubblico la performance di Maria
Bosio e Monica Zucchetti, del collettivo Jennifer rosa,
che ha dato valore al tempo dell’esserci e dell’accadere.
Alto valore è stato dato al silenzio e alla staticità, distur-
bata solamente da lenti movimenti di avvicinamento sim-
biotico fra le due protagoniste che hanno scelto uno spa-
zio estetico di confine, in bilico tra quotidiano e artificio,
corpo e immagine.
In conclusione, l’apprezzata performance di Giuseppe
Dal Bianco, noto musicista e pluriflautista, assieme alla
brillante voce di Katy Marcante in un gioco di suoni dalla
forte tonalità emotiva.
Mettere insieme queste creatività è stato porre l’accento
sulle possibilità di espressione che tutti noi abbiamo, ov-
vero parola, musica e movimento del corpo. Tutte possibi-
lità con un comune scopo, la comunicazione di
un’emozione. In questo caso l’emozione del rendere o-
maggio, all’artista Daniele Marcon e all’arte in tutte le sue
variegate e infinite espressioni. Claudio Brunello
21 MOSTRE
L’evento organizzato da Pagina Piegata
Bambini dal Tibet
Lo scorso novembre 2013, la Città di Marostica ha ospi-
tato la mostra “Bambini dal Tibet” nella meravigliosa cor-
nice del Castello Inferiore. Voluta fortemente dall’associa-
zione Sidare, questa mostra è stata realizzata per aiutare i
bambini tibetani in esilio in India, spesso orfani, che vivo-
no nei monasteri o presso strutture scolastiche tibetane che
li accolgono in cambio di una donazione. Ma è stata voluta
anche nella speranza di lasciare a quanti l’hanno visitata la
curiosità di approfondire cosa sta accadendo al popolo ti-
betano, perché ciò che accade loro riguarda in realtà tutto
il mondo. L'associazione Sidare nasce a Pianezze nel 2008,
grazie ad una trentina di persone che offrono tempo e ri-
sorse per aiutare chi vive nella povertà e sofferenza. Sono
ormai più di 150 i bambini che Sidare sostiene attraverso
l’adozione a distanza e vivono in uno dei paesi più poveri
del mondo. “Da pochi mesi siamo rientrati con i nostri
volontari dall’India e Nepal, dove annualmente ci rechia-
mo per dispensare beni di prima necessità e sorrisi per l'a-
nimo” - ha spiegato la presidente Ombretta Ciscato -
“Visitiamo circa un migliaio di bambini durante ogni viag-
gio e ci impegniamo con entusiasmo nella realizzazione di
progetti umanitari. Con lo stesso entusiasmo abbiamo de-
ciso di organizzare questa mostra dedicata proprio a questi
bambini che a prima vista sembrano tutti uguali: testa rasa-
ta, abito rosso - proprio come l'immagine di copertina della
mostra - ma che sono unici e preziosi perché rappresentano
la ricchezza e il futuro del Popolo Tibetano.”
L'allestimento della mostra rappresenta un percorso che
inizia con una foto di denuncia: Palden Gjatso, primo pri-
gioniero politico liberato grazie ad Amnesty International
dopo 33 anni di carcere. A lui, che con coraggio e speran-
za ancora oggi si dedica a dif-
fondere la conoscenza delle
gravi violazioni sui diritti u-
mani da parte del regime co-
munista cinese nel Tibet occu-
pato, è dedicata la forte imma-
gine. Sguardi intensi e imma-
gini dei bambini che Sidare ha
incontrato nei propri viaggi,
hanno arricchito le pareti del
castello, mentre altre foto ritraevano i volontari nei luoghi
dove opera Sidare; e ancora immagini di bambini tibeta-
ni... bambini che non possono essere dimenticati e che
continuano a sperare in un futuro migliore che meritano se
non altro in quanto bambini!
Dona il tuo 5 x mille a Sidare Onlus codice fiscale
91030240245 e con il tuo sostegno potremmo aiutare molti
bambini ospiti in scuole e monasteri in India.
Page 22
Qualche volta il limite di testi scritti da più autori è di
perdere il filo unitario, ma questo libro, invece, che pure
si avvale di molti autori sotto l’attenta regia di Maria An-
gela Cuman, resta impresso nella mente e nel cuore come
una composta polifonia.
La grande storia con le pagine fra le più tragiche della
Seconda Guerra mondiale fa da introduzione (curata da
Antonio Muraro) e rimane sempre presente come indi-
spensabile sottofondo alle memorie individuali che arric-
chiscono la trama corale del vissuto quotidiano al fronte e
a casa. Altro pregio di questo lavoro è di mettere fra le
persone e la Storia la cronaca di un paese come Marostica,
o meglio ancora della frazione di Roveredo.
Se preziosissime sono le testimonianze, corredate da un
inedito ed efficacissimo apparato fotografico, dei pochis-
simi sopravvissuti e in primis di Remigio Cuman, motiva-
zione prima per la nascita del libro, importante è anche lo
spazio dato ai ricordi dei familiari, da dove emerge un
quadro familiare in cui le voci femminili escono dal-
l’anonimato e ribadiscono l’immensa, stupida ed inutile
crudeltà della guerra. Sono sconosciute donne russe e u-
craine che in un ambiente ostile e in momenti di cupo e-
goismo trovano la semplice generosità dell’offerta di una
patata e di un po’ di calore a nemici invasori.
Ci si potrebbe chiedere perché risuscitare ricordi così
tristi; per almeno due obiettivi che questo testo raggiunge
molto positivamente: che non ci siano più guerre e non ci
siano governanti che credano che le guerre risolvano i
problemi; che non venga a mancare il rispetto per chi ha
dato la vita e per le sofferenze dei loro familiari.
L’ultimo contributo dovuto a Giandomenico Cortese sui
giovani di ieri e di oggi termina con una parola che anche
oggi ci deve sostenere: speranza.
I recuperandi della memoria
Sembra ieri ma son già trascorsi dieci anni da quel sabato
di novembre che ha dato la luce la nostra associazione. Una
quindicina di ragazzi uniti dalla passione per la Grande
guerra e per la montagna, ecco la scintilla ed i motivi che
hanno uniformato i nostri intenti.
Quel piccolo gruppo è decuplicato superando i confini
comunali facendo “proseliti” in tutte le regioni del nord
Italia specialmente giovani e addirittura intere famiglie.
La mostra svoltasi lo scorso novembre presso le sale
espositive del Castello inferiore è stata l’occasione per ri-
percorrere un cammino ricco di impegni e di soddisfazioni
e nello stesso tempo motivo di riflessione su quanto di più
o di meglio si sarebbe potuto fare.
Senza ombra di dubbio il più grande obiettivo raggiunto è
stata l’approvazione (dopo oltre dieci anni di schermaglie
burocratiche) della Legge Regionale n. 17/2011. La legge
sancisce il nostro status di ricercatori storici con un’au-
torizzazione che permette la ricerca e la raccolta di cimeli
e reperti del primo conflitto mondiale a chi viene ritenuto
idoneo, perché preparato con un corso formativo apposita-
mente studiato e autoge-
stito da un’associazione
amica: Il Piave 1915-18.
Dopo anni di anonima-
to superando tanti pre-
giudizi, finalmente ecco
la possibilità di agire alla
luce del sole mettendo a
disposizione di chiunque
la nostra passione e le
nostre specifiche compe-
tenze.
Le bacheche presenti
nella prima sala contene-
vano foto di interventi
atti al recupero e alla
valorizzazione del patri-
monio storico, di uscite
didattiche associative e uscite nelle vesti di accompagnatori
storici sull’Ortigara, in collaborazione con la Sezione ANA
di Marostica ed i gruppi alpini del territorio. Non potevano
mancare le nostre pubblicazioni e quelle alle quali, in vario
modo, abbiamo dato il nostro contributo storico e culturale.
Nella seconda sala è stato sviluppato il tema
dell’artiglieria italiana dalla Prima Guerra Mondiale agli
anni Ottanta con bacheche di foto, documenti, reperti, scrit-
ti, cartoline, buffetteria, ecc.
Molti gli oggetti raccolti nei campi di battaglia, ma uno dei
pezzi che più catturavano l’attenzione è stato il bossolo di
proiettile da 420 mm, capace di essere scagliato ad oltre 15
chilometri nonostante il suo peso variasse dagli ottocento ai
mille chilogrammi.
Simbolo eloquente della follia umana che nella guerra
sperimenta ogni mezzo per annientare l’avversario.
Alessandro Maroso, Amici e ricercatori della storia
TESTIMONIANZE 22
Un momento della presentazione del libro, con I Cantori di Marostica,
M.A. Cuman, il Sindaco M. Dalla Valle, l’Assessore S. Vivian e il Senatore
G. Santini
Maria Angela Cuman
Page 23
TESTIMONIANZE
Emigranti
La cronaca di ogni
giorno o quasi ci ri-
porta scene di emigra-
zioni, le cui vicende
tragiche vanno spesso
oltre la nostra imma-
ginazione.
Persone di ogni et-
nia, paese, lingua,
religione lasciano la
terra dove sono nate e
dove hanno preso vita le loro prime esperienze, per avven-
turarsi in viaggi della speranza.
Speranza di trovare un paese ospitale, gente accogliente,
un lavoro e una stabilità tale da garantire la vita di una
famiglia. Spesso però ogni prospettiva viene cancellata
con conseguenze tremende, segnate impietosamente dalla
morte.
Anche i nostri paesi hanno conosciuto il fenomeno
dell’emigrazione nei tempi passati; molte contrade si sono
svuotate, parenti, amici o conoscenti ci hanno lasciato,
impoverendo il nostro territorio e il nostro futuro.
Crosara ha conosciuto questa triste realtà sia nel 1800,
come negli anni successivi alla prima guerra mondiale e,
più recentemente, nel secondo dopoguerra.
Chi se ne è andato, per cercare migliori condizioni di
vita per sé e per la propria famiglia, ha qui lasciato dei
fortissimi legami che con il passare del tempo, le difficol-
tà incontrate, i problemi da risolvere, lentamente si sono
affievoliti, lasciando però nel cuore un latente sentimento
di nostalgia e di rimpianto, che riemerge in tante occasio-
ni. Fino agli anni ’70 del secolo scorso molti erano gli
emigranti che durante la stagione estiva o periodicamente
tornavano al paese, dove molti li accoglievano con entu-
siasmo perché compagni di scuola, commilitoni, parenti,
vicini di casa, facendo un bagno di affetti, di rimpatriate,
di feste.
Il tempo si sa passa in fretta e questi forti legami si van-
no via via dissolvendo, sbiadendo amicizie fortissime,
cementate da comuni esperienze. Nel 2013 sono venute a
mancare diverse persone che conservavano forte nel cuore
l’interesse per il loro paese natio; erano avide di notizie
che le facessero ancora partecipi della vita che qui si svol-
geva, chiedevano informazioni, leggevano i nostri bolletti-
ni, scrivevano. Ci mancheranno, come tutti coloro che
hanno arricchito con la loro presenza la vita del paese e
non hanno mai tagliato il cordone ombelicale con la terra
che li ha generati
L’Associazione Terra e Vita già nel 1999 ha voluto cer-
care di rintracciare le famiglie che da Crosara hanno preso
la strada per il mondo e far sentire loro che il paese le ri-
corda e vuole tenere saldi i legami tra chi è rimasto e chi,
per ragioni diverse, se ne è andato.
La modalità è stata concretizzata in un biglietto di auguri
natalizi che ha voluto portare a tutti un caldo messaggio di
fratellanza.
23
Inizialmente gli auguri hanno raggiunto le famiglie cro-
saresi all’estero in: Australia (4), Argentina (2), Venezue-
la (1), Canada (3), Francia (9), Svizzera (7), Belgio (4),
Lussemburgo (3).
Il numero maggiore però è stato inviato nelle regioni del
nord Italia: Piemonte (34), Lombardia (20), Liguria (9),
Valle d’Aosta (4), Trentino (3), Friuli (3). Molto limitata
la presenza nelle altre regioni italiane come il Lazio (6), la
Puglia (2).
La nostra iniziativa continua tuttora, anche se purtroppo
ogni anno dobbiamo cancellare dai nostri elenchi nomi di
paesani che non ci sono più.
Al contempo è di molto aumentato il numero delle per-
sone che si sono allontanate da Crosara, ma hanno stabili-
to la loro residenza nei dintorni, soprattutto nell’ambito
del Comune di Marostica o dei Comuni limitrofi. Dalla
nostra indagine, fatta alla buona in base alle nostre cono-
scenze, sono circa 230 i nuclei familiari, anche composti
da una sola persona, residenti in località del Veneto.
L’Associazione Terra e Vita però non desiste, anzi il
suo elenco si è rinfoltito. Sono entrati nomi nuovi, nomi di
amici e conoscenti che hanno imparato a conoscerci e in
tanti modi partecipano alle nostre iniziative che apprezza-
no. Allora il nostro scopo qual è?
Il mondo ora è diverso, diverso è il tipo di vita che fac-
ciamo, le prospettive che ogni persona ha davanti. È ne-
cessario spostarsi, imparare le lingue, cercare nuove occa-
sioni di crescita, di lavoro, di vita. Il mondo è vasto e ora i
mezzi di comunicazione facilitano i contatti.
Ma anche se cambiato, riteniamo che il mondo abbia
sempre bisogno di sentimenti, di valori ai quali ancorarsi:
amicizia, condivisione, affetto, partecipazione non sono
solo parole, ma scaldano i cuori e illuminano giornate rese
buie da crisi sempre più globali. Ecco perché vogliamo
continuare.
Sappiamo che molti apprezzano i nostri auguri: ce lo
confermano i biglietti che riceviamo in risposta e che con-
serviamo gelosamente in appositi album. Saranno colorate
pagine di storia che nel tempo racconteranno ai posteri
che anche a Crosara i sentimenti contano sempre. Enzina Pizzato, Associazione Terra e Vita
Valle d’Aosta - Emigranti di Crosara in pausa domenicale - (foto di Lucia Pizzato)
Page 24
Marostica ricorda i 4 Martiri Domenica 12 Gennaio si sono
tenute a Marostica le celebra-
zioni per il 70° anniversario
dell’eccidio dei Quattro Marti-
ri della Resistenza. La com-
memorazione vuole mantenere
vivo il ricordo del 14 Gennaio
1944, quando, nel Castello Inferiore, vennero barbara-
mente fucilati quattro giovani partigiani: Decimo Vaccari,
Bruno Provolo, Luigi Nodari e Giovanni Rossi, in uno
degli episodi più cruenti della guerra di liberazione nel
nostro territorio. Alla cerimonia erano presenti il Sindaco
di Marostica Marica Dalla Valle e il dott. Giuseppe Pupil-
lo presidente della Biblioteca
Bertoliana di Vicenza che ha
tenuto l’orazione ufficiale. Al
termine della cerimonia sono
state consegnate le borse di stu-
dio “Città di Marostica” e “P.
Ragazzoni” agli studenti maro-
sticensi particolarmente merite-
voli.
W l’Italia Il 18 Gennaio, nell’ambito del 70° Anniversario dei 4
Martiri, è andata in scena presso l’Opificio Baggio la per-
formance W l’Italia!, un’ora e mezza di letture, animazio-
ni, testimonianze, immagini e canzoni per ricordare i tra-
gici eventi del ’43. Una sorta di grande affresco storico,
corale, ora buffo e ora drammatico, per dar vita ai perso-
naggi e ai fatti che hanno visto Marostica protagonista
della Resistenza. Si è trattato dell’epilogo di un percorso
iniziato nel 2010 in seno alla Pro Marostica, sotto l’egida
dell’Unpli provinciale. Agli iniziali promotori del territo-
rio, infatti, si è aggiunto nel tempo un nutrito gruppo di
animatori, interpreti e creativi che movimentano la vita
del Castello Inferiore con esibizioni, improvvisazioni sce-
niche, spettacoli itineranti, percorsi e laboratori didattici
animati. Ultime fatiche: Immagini dal Medioevo, Le leg-
gende di Marostica, La notte degli spiriti, Villaggio incan-
tato, Castello Animato, Via col vento. W l’Italia! è stata
premiata da un caloroso successo di pubblico ed è stata
replicata il 12 Aprile presso la Sala Polivalente di Nove.
Dal Brasile con amore
(per la terra dei padri)
È risaputo che negli ultimi decenni del 1800 numerosis-
simi Veneti lasciarono la nostra terra per cercare un vivere
più dignitoso al di là dell’Oceano. Il Brasile fu la meta per
molti di essi, che vi rimasero mettendo radici. La loro vita
non fu semplice e, anche se di sicuro li accompagnò il
ricordo del paese natio, in tanti non poterono mai tornare
e taluni persero persino il contatto con chi era rimasto.
Ora i nipoti dei loro figli, che costituiscono la quarta
generazione, vengono in Italia alla ricerca della terra
d’origine, talora con successo, talora mancando l’obiettivo
per mancanza di dati certi o di fortuna. Sì, perché ci vuole
anche un pizzico di fortuna, come è capitato a Candida,
pronipote di Pietro Marcon, partito per il Brasile nel 1890.
Arrivata nella nostra città da Porto Alegre, con gli indizi di
cui dispone non riesce a rintracciare la casa dei suoi antena-
ti, né alcun parente. A Roma, prima di imbarcarsi per il
viaggio di ritorno, incontra casualmente la sorella di chi
scrive, che viene a conoscere dalla giovane brasiliana il
motivo della visita a Marostica: tornarvi con il nonno Ore-
stes, 82 anni, penultimo dei 20 figli di Pietro, per fargli
conoscere il luogo di nascita del padre. Da qui l’impegno a
cercare notizie della casa Marcon tramite l’Associazione
Mondo Rurale. I componenti del direttivo si mettono all’o-
pera avvalendosi delle poche informazioni disponibili. Essi
sanno che Pietro Marcon, classe 1875, partì per il Brasile a
15 anni con i quattro fratelli maschi, lasciando a Marostica
la sorella Domenica che successivamente si sposò, ebbe
figli e nipoti, dei quali tuttavia si ignora il cognome. Si sa
però che l’abitazione natale aveva il cortile confinante con
le mura di cinta. Le ricerche portano ad individuare la casa:
è in via Cangrande Della Scala; ci vivono ancora due fami-
glie Passuello, la cui ava era proprio Domenica Marcon.
Vorremmo dirlo a Candida, ma lei è già in viaggio per
l’Italia con la mamma, la sorella, uno zio, la nonna e so-
prattutto nonno Orestes, che giunge a Marostica ignaro del
buon esito delle indagini. La comitiva ha prenotato il sog-
giorno presso l’albergo Due Mori, senza sapere che allog-
geranno a due passi dalla casa degli avi. Andiamo ad in-
contrarli e comunichiamo loro che sì, abbiamo trovato
quello che desideravano tanto. Non riusciamo a trattenerli
un minuto di più. La piazza e il castello possono aspettare!
Ci avviamo a piedi. Nel breve cammino ad Orestes sembra
di ricordare il nome della via: Scaligeri. Tutto torna: il no-
me della via un tempo era proprio quello, ora è cambiato; la
casa no, è sempre la stessa. Possiamo entrare e soprattutto
possiamo recarci sul retro, dove il terreno in pendenza arri-
va a ridosso delle mura, come negli
antichi ricordi. La commozione sale
alle stelle e non fa trattenere le la-
crime. È la casa dei padri, il luogo
delle radici! Salutati i parenti e la-
sciata decantare l’emozione, il gior-
no dopo si può visitare la città. In
Biblioteca ci riceve la presidente
Maria Angela Cuman che ricorda i
molti legami esistenti con la regio-
ne Rio Grande do Sul e, in partico-
lare, con Sa͂o Bernardo do Campo,
gemellata con Marostica. In Castel-
lo ci raggiunge il sindaco Marica
Dalla Valle che dà il benvenuto alla
comitiva, a nome della città. Non possono mancare gli ab-
bracci e le fotografie di rito. Saranno un prezioso ricordo e
terranno viva la memoria di questa visita baciata dalla for-
tuna e resa indimenticabile dal contributo della nostra As-
sociazione.
STORIA E TERRITORIO 24
La famiglia Marcon
sul retro della casa avita
G. Francesca Rodeghiero, Ass. Mondo Rurale
TESTIMONIANZE
Un momento della cerimonia
Carla Frigo, Associazione Pro-Marostica
Gli studenti a cui sono state
consegnate le borse di studio
Page 25
Mostre, escursioni, antichi mestieri:
uno sguardo sul nostro passato
Le attività che l’Associazione Mondo Rurale propone
ogni anno ai 150 soci e ai tanti simpatizzanti, sono molte.
Un atteso appuntamento mensile è senz’altro rappresenta-
to dalle escursioni guidate, organizzate con lo scopo di
conoscere il nostro territorio, le bellezze paesaggistiche, i
pregi architettonici, le tradizioni contadine. Sono oramai
una appuntamento fisso anche le iniziative in occasione
dell’Antica Fiera di S. Simeone alla quale partecipiamo
sin da quando è tornata ad essere un evento importante,
dopo un periodo di oblio. Eravamo presenti anche
all’ultima edizione con la manifestazione “Mondo Rurale
nella cornice d’autunno”, composta dalla consueta mostra
sulle antiche varietà di frutta - a cui si sono aggiunte anti-
che varietà di fagioli e di patate - e da un’esposizione mi-
cologica. In bella vista, sotto il loggiato del Castello Infe-
riore, mele, pere, giuggiole, nespole e altri frutti dimenti-
cati sono tornati a far parlare dei sapori di un tempo e a
riaccendere in molti il desiderio di mettere di nuovo a di-
mora quelle piante che, coltivate con cura per secoli, da-
vano frutta oggi introvabile in commercio. E poi i funghi:
più di 250 specie raccolte con passione e messe a disposi-
zione dall’Associazione Bresaola di Bassano, con la quale
Mondo Rurale collabora da anni. Per la prima volta erano
esposte anche molte varietà di patate e di fagioli. Accanto
ai tuberi dalla forma ovoidale con la buccia bianca e la
pasta chiara, si potevano ammirare patate bitorzolute, dal
vestito colorato di rosso, viola, blu nelle più svariate sfu-
mature a coprire una polpa talvolta bianca, ma più spesso
tendente al viola. In passato ogni località poteva vantare
una particolare varietà di patate, che ora si tenta di reintro-
durre, ma… che fatica! Un discorso analogo vale per i
fagioli. Quante varietà coltivate anche solo nella nostra
regione accanto ai più famosi “Lamon”! E che dire degli
antichi mestieri riproposti dal vivo? In collaborazione con
l’Associazione Terra e Vita abbiamo messo in scena tutto
il ciclo della paglia, con le fasi della fastugadura e gli at-
trezzi usati per ottenere, dagli steli di grano, i fastughi,
cioè i fili di paglia pronti per essere lavorati. I visitatori,
come sempre incuriositi dall’arte antica dell’intreccio,
hanno potuto osservare mani veloci intente a far dressa
per confezionare cappelli e borse di paglia nelle fogge più
varie. L’aspetto didattico ha visto coinvolte le scuole, per
le quali la mostra ha prolungato il tempo di apertura.
Molte classi hanno avuto modo di vedere all’opera le trec-
ciaiole, l’impagliatore di sedie, il fabbricante di cesti, la
produttrice di bamboline realizzate col cartoccio di grano-
turco e la coronara, esperta confezionatrice di corone e
collane. Incantati i bambini e bravi i lavoranti in costume,
che hanno risposto alle domande spiegando ogni cosa in
modo semplice e chiaro.
Tutto ciò con lo scopo di tener vivo il ricordo del nostro
passato anche per le nuove generazioni.
25
Libere interpretazioni per BF13
Marostica Fo-
tografia 1979 è
stata invitata a
partecipare ad
ottobre 2013, con
il patrocinio del-
la Città di Maro-
stica e la collabo-
razione della Con-
sulta fra le Asso-
ciazioni Culturali
del Territorio, al-
l’importante mani-
festazione bienna-
le Bassano Foto-
grafia 13 orga-
nizzata dal Co-
mune di Bassano
del Grappa e la
Pro Bassano.
Le sale del Ca-
stello Inferiore di Marostica hanno accolto l’allestimento
di una bella mostra fotografica delle opere di ventiquattro
soci che hanno liberamente interpretato vari temi: la natu-
ra e le sue mille sorprendenti manifestazioni, l’architettura
metropolitana fra parallele e verticalità, l’archeologia in-
dustriale di ospedali e siti produttivi abbandonati, auto
saettanti in una gara di Formula 1, un viaggio sulle orme
di Goethe, vetri infranti, la forza dell’acqua, ritratti, im-
magini dall’India e una collezione di Tv delle stanze
d’albergo. La mostra, inserita nel circuito dei “Fuori Pa-
lazzo di BF13”, ha attirato un notevole flusso di visitatori
interessati ed entusiasti.
Il 13 ottobre, inoltre, in collaborazione con la Pro Maro-
stica, MarFot79 ha organizzato “Immagini dal Medioevo”,
uno shooting libero per fotografi nelle sale del Castello
Inferiore, che, per l’occasione, si è animato dei personaggi
in costume e delle scene di vita quotidiana del 1300.
PROGRAMMA 2014 MAROSTICA FOTOGRAFIA 1979
Gennaio/febbraio/marzo/aprile: corsi di fotografia base, di
ritocco fotografico con PhotoShop e con Ligtroom. Aperti
al pubblico.
Serate e work shop tematici. Riservati ai soci in regola
con l’iscrizione 2014.
Serate “Una vita per la fotografia”, con grandi fotografi.
Aperte al pubblico.
Mostra “Il cerchio della vita”, in collaborazione con i club
fotografici di Rosà, Nove, Romano.
Collaborazione con il Comune di Marostica per la realiz-
zazione di una guida ai sentieri collinari.
Per informazioni, per ricevere gli avvisi riguardanti gli eventi e gli
incontri e per iscriversi all’associazione scrivere a
[email protected]
oppure telefonare al 338 8673781.
LE NOSTRE ASSOCIAZIONI RACCONTANO CHE...
G. Francesca Rodeghiero, Ass. Mondo Rurale
Gabriella Strada, Marostica Fotografia 1979
Page 26
LE NOSTRE ASSOCIAZIONI RACCONTANO CHE...
Cai Marostica: le nostre iniziative
Marostica è una piccola città e la sezione del CAI è rela-
tivamente giovane se pensiamo, ad esempio, alle ultracen-
tenarie vicine di casa come Vicenza e Bassano. E’ nata
nel 1946 ed ha continuato a crescere fino ad arrivare a
quasi 900 soci dei giorni nostri. Anche i gruppi di lavoro
sono andati via via crescendo in linea con le esigenze dei
tempi e delle mode. Alle classiche attività di alpinismo ed
escursionismo si sono affiancate altre, di cui propongo
una breve descrizione. La scuola di sci-alpinismo che, in
collaborazione con la sez. di Thiene, è stimata e conside-
rata come ottima a livello nazionale. Nel 2014 terrà il suo
37° corso con vari livelli, dal base al perfezionamento,
compresa la recente disciplina dello snowboard-
alpinismo. L’alpinismo giovanile che opera già dal 1992,
con ragazzi dai 9 ai 17 anni, arrivando a toccare punte di
50 allievi a stagione. A questo si è affiancato il gruppo
scuola che fa attività promozionale soprattutto nelle ele-
mentari del capoluogo, ma anche nelle frazioni e i paesi
vicini coinvolgendo, in alcune occasioni, le classi medie.
Punto di forza sono le uscite sulle nostre colline con tutte
le classi di 4° e 5° elementare, oltre ad alcune mattinate di
proiezioni in aula. E poi il gruppo ciaspe che ha riportato
un notevole successo negli ultimi anni, da quando nel
mercato sono stati immessi nuovi materiali. Anche il ci-
cloescursionismo è esploso ultimamente, divenendo bran-
ca ufficiale nell’ambito dell’escursionismo, invadendo
oltre le città anche le montagne e favorendo l’aggrega-
zione di molti appassionati. Montagnaterapia è un gruppo
speciale, rivolto a persone per le quali la non conformità,
la diversità e le differenze sono giudicate una ricchezza.
Propone giornate fuori dal loro quotidiano, dove potersi
ancora stupire e sorridere lasciando a casa la malinconia.
In montagna con la famiglia propone escursioni per far
scoprire a genitori e bambini le emozioni profonde legate
all’ambiente naturale. Il riscontro è stato talmente positi-
vo da dover chiudere in anticipo le iscrizioni. E poi ancora
il gruppo CAI natura, manutenzione sentieri, biblioCAI, le
serate culturali della montagna e la collaborazione con la
rassegna Intercomunale SenzaOrarioSenzaBandiera, non
dimenticando l’ultimo nato: il gruppo speleo che sta coin-
volgendo decine di appassionati. E su quest’ultimo nato
vorrei spendere qualche parola in più. Mancava nella no-
stra sezione un gruppo che si dedicasse alla conoscenza
del mondo ipogeo, le grotte e la speleologia. Un gruppo
che facesse anche scoprire
gli intriganti scenari che si
celano a due passi dalla no-
stra bella cittadina. Pochis-
simi sanno, infatti, che il
territorio comunale di Ma-
rostica racchiude oltre venti
cavità naturali, che lo scor-
rere dell’acqua ha creato nel
recente tempo geologico. Il gruppo, denominato I Barba-
strji, propone una formazione speleologica continua, este-
sa a tutti i periodi dell’anno, rivolta a soci e non soci.
26
S’impegna nell’organizzazione di attività esplorative sia
nel vicentino sia a livello nazionale, promuove la ricerca
scientifica e la tutela delle grotte. Non dimentichiamo che
la nostra stessa esistenza è legata alle medesime, perché
molte di loro costituiscono serbatoi naturali dove l’acqua
viene raccolta prima di giungere nelle nostre case.
Nell’anno appena trascorso, numerose sono state le attivi-
tà svolte dal gruppo:
Didattica e divulgazione: stage, serate, corsi e open day
di speleologia, nonché uscite didattiche in grotta con
scuole di ogni ordine e grado, associazioni culturali e
sportive.
Esplorazione: due nuove grotte nel marosticense, nuove
scoperte nelle cavità del monte Grappa, esplorazioni
sull’Altopiano dei Sette Comuni, membri del team che ha
raggiunto la maggior profondità in territorio pugliese.
Ricerca: studio dei sistemi carsici della pedemontana ve-
neta, con particolare riferimento a quello marosticense.
A dirla in breve un ottimo lavoro per una realtà in boc-
ciolo, questo fa ben sperare nel futuro, che assieme a tutte
le altre realtà del sodalizio dà sempre maggior impulso
alla frequentazione dell’ambiente naturale. Michele Torresan, C.A.I. Marostica
Benessere e Invecchiamento
Benessere e invecchiamento, questo
l’argomento proposto dal Cif di Maro-
stica, in collaborazione con la Consulta,
giovedì 6 febbraio presso Chiesetta San
Marco. Il dr. Diego Torresan, neuropsicologo specializ-
zato nel potenziamento delle funzioni cognitive, ha illu-
strato i cambiamenti fisici e psichici determinati dall’a-
vanzare dell’età. L’invecchiamento non è una malattia,
non è necessariamente invalidante, è un processo naturale
che porta con sé modificazioni nel fisico e nelle abilità
cognitive: memoria, attenzione, linguaggio. L’adozione di
stili di vita salutari quali la dieta, il movimento, i check-up
regolari, la cura della vista e dell’udito uniti ad una vita
sociale ricca e partecipata, sono tra gli ingredienti fonda-
mentali per invecchiare nel miglior modo possibile. Sono
stati presentati consigli e tecniche per migliorare le abilità
mentali che ci permettono di mantenere un buon grado di
autonomia ed efficacia e ritardare gli effetti del tempo,
fornendo esempi di esercizi per tenere allenata l’at-
tenzione, la memoria visiva e verbale, la concentrazione
attraverso l’uso di parole, numeri, letture, giochi, calcoli
mentali e semplici strategie. Grande importanza viene
data alle relazioni sociali. Avere contatti con le persone,
superare la pigrizia e la noia che sono il peggior nemico
per la mente, sentirsi parte di qualcosa, condividere e aiu-
tare gli altri, non arroccarsi sulle proprie convinzioni, pro-
grammare nuove attività, prendersi del tempo per se stes-
si: ecco i suggerimenti che tutti noi possiamo mettere in
atto per vivere bene e vivere a lungo. A conclusione
dell’incontro, è stato proposto un corso base per conosce-
re i meccanismi della mente ed un’altro di stimolazione
cognitiva dal titolo Essere pronti alle sfide della mente. Giovanna Stella, Comitato Italiano Femminile
Grotta dei Gorgi Scuri a Marostica
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L’ANGOLO DELL’ARCHEOLOGIA
Homo sapiens - La mostra di Trento
Non ce la siamo davvero fatta scappare l'occasione di
visitare la mostra Homo sapiens - La grande storia della
diversità umana, da un'idea di Telmo Pievani e Luigi Lu-
ca Cavalli Sforza, dopo che avevamo sentito che questa,
già presente con successo al Palazzo delle Esposizioni di
Roma dal novembre 2011 fino al febbraio 2012 con
180.000 visitatori, aveva fatto tappa a Trento dal 21 set-
tembre 2012 fino al 13 gennaio 2013 e, successivamente,
avrebbe raggiunto Novara presso il complesso del Brolet-
to (8 marzo-28 luglio).
L'allestimento a Trento, in particolare, ci avrebbe offer-
to delle novità perché erano in esposizione reperti prove-
nienti non solo dal Veneto e dal Trentino, ma anche dal
Carso triestino, dall'Istria croata e da quella slovena ; inol-
tre, ci saremmo trovati a Trento già per un'altra mostra e
c'è da dire che, per quanto riguarda Marostica Archeolo-
gia, una mostra tira l'altra, ancor meglio se nel medesimo
giorno! Così, se al mattino della nostra ultima escursione
culturale dell'anno 2012 al Castello del Buonconsiglio
avevamo visitato con soddisfazione la mostra Le Armi, la
Fede, il Gioco - I Cavalieri dell'Imperatore, al pomerig-
gio, tutti d'accordo, ci siamo velocemente spostati a quella
sull'Homo sapiens, allestita presso Palazzo Sardagna,
sede, ancora per poco, del Museo delle Scienze (quello
27
nuovo si troverà presso il
MUSE). All'unisono nomi-
nammo quella giovane donna
ominide (120 cm di altezza e
35 Kg di peso) dalla stazione
eretta, il cui scheletro, quasi
intatto, risaliva a più di tre
milioni e mezzo di anni fa;
scoperto in Etiopia nel 1974,
era stato chiamato Lucy dagli
archeologi in ricordo della
canzone dei Beatles, le cui
note, proprio nel giorno del
ritrovamento, erano prodotte
in continuazione da un giradi-
schi. A qualcuno, poi, con
tenerezza venne in mente anche la famiglia di Laetoli,
quella località della Tanzania settentrionale, diventata fa-
mosa nel 1978 perché, sempre grazie allo scavo archeolo-
gico, erano state portate alla luce, su di un antico strato di
roccia, le nitide orme, rimaste impresse sulla cenere vul-
canica umida del vulcano Sadiman, di due adulti, forse un
maschio e una femmina che procedevano una sulle im-
pronte dell'altro e quelle più piccole di un bambino che,
probabilmente, camminava loro a fianco, forse per mano.
Quella roccia, come direbbe lo storico francese Lucien
Febvre, è sicuramente una fonte muta ma, se la osservassi-
mo con la medesima attenzione con cui, a volte, ad una
mostra guardiamo un quadro senza l'utilizzo della dida-
scalia, potremmo farla parlare e pensare, ad esempio,
all'esistenza, circa 4 milioni di anni fa, di una certa forma
di aggregazione anche tra gli ominidi.
Credo di non esagerare, perciò, se ora ipotizzo che tutti
noi, quel pomeriggio a Trento, abbiamo varcato la soglia
di Palazzo Sardagna con una certa emozione e la mostra,
grazie anche ai pannelli esplicativi e alle particolari posta-
zioni multimediali, davvero non deluse le nostre aspettati-
ve! Elsa Maria Pozzer, Associazione Marostica Archeologia
Uno dei pannelli esplicativi
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Orme fossilizzate di ominidi a
Laetoli (Tanzania)
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In giro per l’Italia: l’Umbria
Anche quest'anno ripetiamo la visita a una regione
d'Italia, precedentemente studiata nel seminario di geo-
grafia. La gita, che si svolgerà dal 12 al 15 maggio prossi-
mo in Friuli Venezia Giulia, non mancherà di suscitare
interesse.
L'anno scorso l'esperienza si è conclusa con grande sod-
disfazione dei partecipanti come dimostra la relazione che
segue, che ne fissa i momenti salienti.
Il viaggio di quattro giorni, dal 7 al 10 maggio, organiz-
zato dall’Università Adulti di Marostica, è stato per tutti i
partecipanti una straordinaria esperienza: un’immersione
nella storia, nell’arte e nella religiosità che caratterizzano
l’Umbria. La regione, a molti di noi nota anche per aver
frequentato il Seminario di Geografia, ci ha colpito per la
varietà di caratteri geomorfologici e paesaggistici attraver-
so il susseguirsi di vallate, catene montuose ricche di bo-
schi, pittoreschi paesi e città collinari, zone pianeggianti
ben coltivate.
Il programma del viaggio comprendeva molte mete inte-
ressanti, adatte a rendere un ritratto completo e vivo
dell’Umbria. Queste le nostre tappe: Orvieto, Spello, Be-
vagna, Montefalco, Spoleto, Todi, Narni, Amelia, Sasso-
vivo, Rivotorto, Perugia.
ORVIETO - Con una
guida del posto abbia-
mo visitato il celeberri-
mo Duomo dalla splen-
dida facciata gotica e la
ricchezza delle decora-
zioni nelle cappelle in-
terne.
Siamo rimasti affascina-
ti dai dipinti del Beato
Angelico e di Luca Si-
gnorelli nella Cappella
di S. Brizio.
Una forte emozione
l’abbiamo provata, al-
l’uscita dalla cappella,
contemplando il reliquiario che racchiude il Sacro Lino
protagonista del miracolo di Bolsena, ed altri lini eccezio-
nalmente esposti per il 750mo anniversario del miracolo.
La guida, tra tante altre notizie, ha parlato dell’antica
ostilità di Orvieto con Todi, austera ed elegante cittadina
fondata dagli Umbri tra l’ottavo e il settimo secolo a. C.,
ricca di testimonianze etrusche e romane che abbiamo
potuto conoscere verso la fine del nostro viaggio.
Indimenticabili le citazioni riguardanti il poeta medioeva-
le Jacopone da Todi autore di famose Laude dal tono
drammatico.
Anche Spello, Bevagna, Montefalco e Narni ci hanno
regalato attrattive e piacevoli sorprese per la loro imposta-
zione urbanistica tipicamente medievale e la ricchezza di
opere d’arte di autori famosi come Pinturicchio, Perugino,
Ghirlandaio, Benozzo Gozzoli ed altri ancora.
SPOLETO, nota per
il suo Festival, è una
città che presenta un
insieme di stili dal
medioevale al rinasci-
mentale. Ci siamo
soffermati ad ammi-
rare la facciata del
maestoso Duomo con
il suo bel rosone, autentico pizzo in marmo e lo stupendo
mosaico in oro.
La passeggiata con sosta al Ponte delle Torri, mastodonti-
ca opera a dieci arcate costruita nel ’200 sui resti di un anti-
co acquedotto romano, ha destato in tutti noi meraviglia e
stupore.
PERUGIA - Molto
caratteristiche anche
le vie, i palazzi e le
chiese di questa città,
tappa conclusiva del
nostro viaggio, dove
siamo giunti dopo la
v i s i t a g u i d a t a
all’Abbazia di S.
Croce a Sassovivo,
importantissimo mo-
numento nel territorio di Foligno in un suggestivo paesag-
gio tra boschi di lecci ed ulivi secolari. A Perugia abbiamo
vissuto le ultime, profonde ed intense, emozioni umbre am-
mirando l’autoritratto e gli splendidi affreschi del Perugino
nella Sala delle Udienze del Collegio del Cambio.
L’Umbria è universalmente conosciuta come Patria di
San Francesco d’Assisi, del quale la guida ci ha trasmesso
in continuazione il fascino e la spiritualità. Questo motiva
la ragione della sosta al Santuario di Rivotorto, la grande
chiesa che conserva al suo interno il Sacro Tugurio, scrigno
del francescanesimo, povera dimora di Francesco e dei suoi
primi compagni. Da questo luogo nel 1209 partì con loro
per recarsi a Roma dove ottenne da Papa Innocenzo III
l’approvazione orale della Regola.
Al Sacro Tugurio
si è rinnovata in noi
un’emozione molto
particolare, del tutto
diversa dalle altre,
data, come è noto,
dalla grazia dei luo-
ghi francescani.
Per tutto il tempo
del viaggio abbiamo
vissuto il benessere
di una corale amicizia alimentata anche dalla condivisione
di interessi culturali.
Leda Poli - Ass. Cultura e Vita - Università Adulti e Anziani
CULTURA MAROSTICENSE IN TOUR 28
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CULTURA MAROSTICENSE IN TOUR
Musica Reservata in tour papale
Una Roma assonnata, fredda, avvolta da una leggera
bruma, accoglie sabato 11 gennaio 2014 un gruppo di pel-
legrini vicentini. È il coro “P. da Palestrina” di Vicenza,
che festeggia quest’anno il suo 50° dalla fondazione, e
l’Accademia Corale Musica Reservata di Marostica. A
Roma, tuttavia, non sono giunti per un fine settimana turi-
stico.
L’appuntamento è per le 8.00 precise in San Pietro con
una S. Messa speciale presieduta da mons. Pietro Parolin,
neo segretario di stato vaticano. La basilica brulica già di
turisti che si muovono frenetici da un angolo all’altro
dell’enorme e affascinante fabbrica petrina. Al transetto
meridionale è già pronto il coro che intona assieme
all’assemblea il canto d’ingresso. Un incontro carico di
significato quello dei coristi vicentini, assieme ai loro di-
rettori Lino Dalla Gassa e Fabio Cusinato, con il segreta-
rio Parolin. L’alto prelato vaticano di origine vicentina ha
parole di profonda ammirazione per la preparazione tecni-
ca dei due cori riuniti e la sensibilità per la liturgia dei
suoi direttori.
Dopo la celebrazione invita coristi e famigliari ad appar-
tarsi per uno scambio piacevole che rinfocola l’ardore di
tutti i presenti. Il cortile esterno, sul quale si affaccia la
casa di Santa Marta, attuale residenza del papa è ora illu-
minato e riscaldato da un timido e bene augurante sole.
Poco prima di uscire dal cortile vaticano è annunciata
l’uscita del Santo Padre. Non ci sono dubbi. La Focus di
seconda mano, usata dal papa è pronta davanti alla porta.
Un’emozione indicibile pervade tutti. In molti c’è perples-
sità sulla possibilità di avere un incontro esclusivo con il
successore di Pietro. Ma il momento giunge. All’uscita
del papa, vinta la carica emotiva, il coro intona il Cuncti-
potens genitor Deus, un discanto del 1200. Papa France-
sco saluta con la consueta affabilità il gruppo di coristi
vicentini e si ferma per alcuni minuti a pregare con loro.
29
Il papa congeda il gruppo chiedendo a tutti di pregare per
lui e di perseverare nel canto sacro. A tutti lascia il ricordo
indelebile di un incontro straordinario con la semplicità e
la ricchezza di Spirito di quest’uomo designato dal Signo-
re a guidare la sua Chiesa in tempi così difficili. Musica
Reservata e coro Palestrina sono attesi l’indomani, dome-
nica 12, per accompagnare con il canto la S. Messa a
Sant’Agata de’ Goti in Roma presieduta dal cardinale Ra-
ymond Leo Burke. La Santa Messa, nel giorno del Batte-
simo del Signore, è celebrata in ricordo dell’arcivescovo
Piergiorgio Silvano Alessandro Nesti, scomparso nel di-
cembre del 2009. Mons. Nesti, marosticense di nascita, è
stato per alcuni anni arcivescovo di Camerino e San
Severino Marche. Du-
rante la sua vita pastora-
le, l’arcivescovo Nesti,
ha ricoperto importanti
incarichi in Vaticano ed
è stato Segretario della
Congregazione per gli
Istituti di Vita Consa-
crata e le Società di Vi-
ta Apostolica.
La Santa Messa solenne, presieduta dal cardinale statu-
nitense, è costellata di canti, brani d’organo eseguiti da
Manuel Canale e preghiere in latino. La preparazione dei
cori e la precisione liturgica, nella scelta dei brani e nei
tempi, suscitano vera ammirazione e compiacimento da
parte del cardinale Burke, che si distingue a livello mon-
diale come uno dei maggiori canonisti ed esperti di litur-
gia. Musica Reservata e coro Palestrina rientrano a Vi-
cenza con un autorevole sprone a perseguire la strada del-
la musica sacra e liturgica tracciata dai loro direttori, ma
soprattutto con la consapevolezza di avere ricevuto dal
tour romano una “grazia” particolare che rimarrà patrimo-
nio spirituale nel cuore di ciascuno. Fabio Cusinato, Accademia Corale Musica Reservata
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Nasce marosteGAS
Gruppo di Acquisto Solidale
È nato marosteGAS, il Gruppo di Acquisto Solidale
(GAS) di Marostica. Ha un nome che ammicca al dialetto
e alla dimensione locale, ma che al contempo rimanda ad
un qualcosa di lontano, di esotico, di altro. Nasce per ini-
ziativa di un gruppo piuttosto eterogeneo di persone con
una significativa presenza di giovani.
Raccoglie in particolare l'esperienza dell'Ass. Ujamaa,
che in passato ha organizzato la Festa dei popoli e che in
questi mesi ha sostenuto e accompagnato le prime iniziati-
ve pubbliche del marosteGAS.
A partire dal suo
debutto in socie-
tà dello scorso
18 novembre, in
una chiesetta San
Marco gremita di
persone, è stato
davvero straordi-
nario l'interesse
e la partecipazio-
ne che questo
tipo di proposta
ha saputo susci-
tare nei marosticensi. In quell'occasione abbiamo presen-
tato i criteri (piccolo, biologico, locale, solidale ed etico)
che andranno ad orientare la scelta degli acquisti del grup-
po e intorno ai quali abbiamo aperto un percorso di appro-
fondimento e confronto.
Oltre all'acquisto il marosteGAS intende promuovere tutta
una serie di progetti e iniziative che riguardano la forma-
zione e l'informazione, le autoproduzioni, la sensibilizza-
zione sul consumo consapevole e sugli stili di vita.
L'acquisto, quindi, s'inserisce all'interno di un percorso
di condivisione più ampio, un cammino di crescita e ma-
turazione (personale e collettiva) che ci porti a guardare
con sempre più attenzione
alle ricadute economiche,
sociali ed ambientali delle
nostre scelte. Partiamo in-
fatti dal presupposto che è
proprio a partire dai piccoli
gesti quotidiani che inizia
l'utopia concreta di un cam-
biamento, di un cambio di
paradigma che riporti la
persona, le relazioni, le co-
munità e i territori al centro
dell'economia. In questa
direzione vorremmo che il
marosteGAS diventasse una
fucina d'idee, un incubatore
per nuove attività e proget-
tualità territoriali.
Fin da subito ci siamo posti come un gruppo aperto ed
inclusivo, non gerarchico, che intende promuovere l'ascolto
attivo e il confronto creativo, un gruppo che non teme di
contaminarsi ma che punta a valorizzare le differenze.
Auspichiamo si possano trovare forme e modalità sempre
nuove di collaborazione e sinergia con altri gruppi e asso-
ciazioni, con l'amministrazione comunale e le scuole, con i
soggetti economici e culturali, promuovendo la cooperazio-
ne in rete e lavorando nella prospettiva di creare un distret-
to di economia solidale nei territori del marosticense.
Il marosteGAS si ritrova (solitamente in chiesetta San
Marco) ogni ultimo giovedì del mese. Da marzo 2014 ab-
biamo iniziato ad effettuare i primi acquisti collettivi e stia-
mo preparando una serie di appuntamenti (incontri serali ed
escursioni) per approfondire i temi del biologico, della bio-
diversità e della sociodiversità.
Per sapere come entrare a far parte del marosteGAS o per
avere maggiori informazioni scrivete a gasmarosti-
[email protected] ; ci trovate anche su facebook cercando ma-
rosteGAS. Mirco Corato, marosteGAS
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Un momento della lettura di "Marcovaldo al su-
permarket" di Calvino in occasione del debutto in
società del 18 novembre
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Sommario
Cultura in movimento ……………………………………………. 2
Qui biblioteca ……………………………………………………...3
Gruppi di lavoro …………………………………………………...6
Ottobre piovono libri……………………………………………….8
Fiabe in Castello……………………………………………….….10
Premio Arpalice Cuman Pertile…………………………………...11
Natale con noi……………………………………………………..12
Mani creative 2013 …..…………………………………………..13
Il viaggio…………………………………………………………..14
Marostica centro storico di interesse pubblico……………………16
Donne……………………………………………………………..18
Mostre…………………………………………………………….20
Testimonianze………………………………………………...…..22
Le nostre associazioni raccontano che… ……………………...….25
L’angolo dell’archeologia…………………………………………27
Cultura marosticense in tour………………………………………28
Green………………………………………………………….…...30
L’angolo della poesia………………………………………………31
Sommario…………………………………………………………..31
Muovo la quinta pedina
con il La
del pettirosso
muovo la quinta pedina
avanti la scoperta
che ci proietterà
più regali nell’atteggiamento
quel Tu
che nel gioco altrui incontri,
crea l’attesa
di saper cogliere la maturazione
nella reciprocità di donarsi
occhi sorridenti
di fluttuanti silenzi
alle prese con il bebè
mi commuove
la vita
e il suo raccontarsi
nei caffè della piazza
Annamaria Ghirardello, poetessa logico matematica
Chiccolino, dove stai?
Chiccolino dove stai?
Sotto terra, non lo sai?
Ma là sotto non fai nulla?
Dormo dentro alla mia culla.
Dormi sempre, ma perché?
Voglio crescer come te.
Ma se tanto crescerai,
chiccolino, che farai?
Una spiga metterò,
tanti chicchi ti darò!
Arpalice Cuman Pertile, poetessa per l’infanzia
L’ANGOLO DELLA POESIA 31
Ciao! Sono Mister Freccia
e mi incontri sfogliando
Cultura Marostica.
Ti indico le cose importanti,
le notizie utili e ti invito
a partecipare ad
interessanti iniziative.
Non perdermi di vista!