Top Banner
VOCE n.44 del ROTARY Novembre 2006 Periodico del Distretto 2080 R.I. [email protected] Anno XXV - Numero 44 - Novembre 2006 - Poste Italiane SpA Spediaione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 - DCB - Roma Mese della Rotary Foundation
31

VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

Jul 31, 2020

Download

Documents

dariahiddleston
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

VOCEn.44

del ROTARYNovembre 2006

Periodicodel Distretto2080 R.I.

[email protected]

Anno

XXV

- Nu

mero

44

- Nov

embr

e 200

6 - P

oste

Italia

ne Sp

A Sp

ediai

one i

n Ab

bona

ment

o Po

stale

D.L.

353/

2003

(con

v. in

l. 27

/02/

2004

n.4

6) a

rt. 1

comm

a 1

- DCB

- Ro

ma

Mese dellaRotary Foundation

Page 2: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

56

37

40

1

Lettera del Governatore 3

Agenda del Governatore 4

Rotary Foundation 9• Il fondo permanente Italo Melanesi• Interventi umanitari Domenico Concezzi• Borse di Studio Daniela Tranquilli• GSE Pier Giorgio Poddighe• Alumni Paola Marrocco Ugolini• Associazione Alumni - ex Borsisti Giuseppe Guerreri

Dal Mondo Rotary International 28• Nuove strategie e

tradizione Raffaele Pallotta d’Acquapendente • Il Distretto 2090 Luciano Pierini

Dal Distretto 35• Formazione e istruzione Antonio Arcese• Scuola nel Tigrai Giorgio Di Raimondo

Vitalità Rotariana Alberto Aime 50

AERA - Associazione EuropeaRotary per l’Ambiente 51

Good News Agency 53

Si tu magnassi l’erba… Peppino Gallian 55

SOMMARIO

Voce del RotaryPeriodico del Distretto 2080 R.I.www.rotary2080.org

Anno XXV n. 44Novembre 2006

Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1 comma 1 - DCB - Roma

ProprietàSocietà Cooperativa Edizioni Rotariane del Distretto2080 R.I. - Via Salaria, 332 - 00199 Roma

Direzione e redazionePiazza Cola di Rienzo, 69 - 00192 RomaTel. 063242271 - Fax 0645437281e-mail: [email protected]

Direttore editoriale esecutivoClaudio Marcello Rossi

Comitato di redazioneAlberto Aime - Antonio Arcese - Antonio Cogliandro(segretario) - Fabrizio Petrosino - Orlando Ranieri -Renato Spizzichino - Pier Luigi Zanata

Direttore responsabileBruno Benelli

Art directorClaudio Marcello Rossi

Le firmeAlberto Aime - Antonio Arcese - Massimo Brancaccio - Franco Bronzini -Anna Cabras - Giorgio Castellucci - Domenico Concezzi - Anna deGasperis - Carlo del Bo’ - Giorgio Di Raimondo - Giuseppe Gallian -Tommaso Gramiccia - Giuseppe Guerreri - Roberto Ivaldi - VincenzoMarco Jorio - Tony Lico - Paola Marrocco Ugolini - Italo Melanesi - RaffaelePallotta d’Acquapendente - Luciano Pierini - Pier Giorgio Poddighe -Claudio Marcello Rossi - Paola Santini Paggi - Antonio Scognamiglio -Sergio Tripi - Daniela Tranquilli Franceschetti - Riccardo M. Vianelli

StampaBorgia srl Industrie Grafiche Editoriali AssociateRoma 00152 - Via di Monteverde n. 28-38Tel 06536557 - Fax 0658200728

Progetto graficosoc. Mad-advvia Pinto, 21/23 - 00149 Roma

Questo numero di “Voce del Rotary” è stato chiusoin tipografia il giorno 14 novembre 2006

Registrata al Tribunale di Roma n. 191/82Registro Nazionale della stampa n. 619 del 12/12/82

La proprietà e l’editore declinano ogni responsabilitàper le opinioni espresse dagli autori.Gli articoli con il corredo di foto vanno inviati perposta elettronica. La rivista si riserva, a insindacabilegiudizio, la pubblicazione del materiale che, in ognicaso, non verrà restituito.Associato all’USPI

6RotaryFoundationTony Lico

Quadro attivitàprogettuale

Notee Notiziedai Club

Pensieri eImmaginiClaudio Marcello Rossi

Page 3: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

3

Novembre 2006VOCE del ROTARY

tutto i Matching Grant, (MG) qualche migliaio di pro-getti l’anno che, partendo da interventi minimi di po-che migliaia di dollari, fino ad interventi di 25 mila dol-lari, consentono di effettuare investimenti rilevanti inpaesi terzi: dal carbone per la stufa della scuola car-ceraria, fino ad apparecchiature complesse di tipo me-dicale per la dotazione ad ospedali ubicati nella sava-na africana o nella giungla brasiliana. E lo spirito èsempre lo stesso: il Club padrino ed il Club progettodevono essere ubicati in paesi differenti, per realizza-re la conoscenza reciproca. Con questo strumento siriesce ad investire circa 130 milioni di dollari l’anno,che sono i nostri dollari, che annualmente versiamoalla RF, senza parlare del valore insostituibile dell’at-tività progettuale dei professionisti rotariani, che in-ventano, sostengono, seguono e realizzano gli inter-venti. Perché non parlare anche dei “3-H”? Si tratta di inter-venti di più ampio respiro, fino a 300 mila dollari, do-ve la RF investe il 90% dell’intervento, mentre ai Clubpadrini è richiesto solo il 10%. Si tratta di progetti mol-to difficili da realizzare, dove l’investimento va nel sen-so delle 3-H appunto: umanità, salute, fame, ma do-ve l’ottenimento del contributo dipende dalla serietà eprofondità dell’attività progettuale. Per questi interventi (MG e 3-H) la proibizione più gra-ve dettata dalla RF riguarda la costruzione di edificiquale unico scopo: per evitare malversazioni, la RF nonaccetta progetti che riguardino l’ingegneria civile. E al-lora vengono in supporto le altre associazioni di so-stegno umanitario: il RI ci consiglia sempre di lavora-re insieme ad altri, per non dover sostenere da solitutti gli impegni. Ricordo questo consiglio a tutti, per-ché talvolta, nella foga di voler “fare da soli” si di-mentica che l’aiuto degli altri (Club, Distretti, associa-zioni di volontariato, etc.) può essere determinante. E per finire, cosa dire della PolioPlus? Negli anni Ot-tanta è stata una scommessa. La RF ha speso circa600 milioni di dollari su un totale complessivo di circaun miliardo di dollari. Siamo arrivati quasi alla fine. Da

Mese di Novembre

Cari amici,devo dirvi, per la mia funzione, che novembre è il me-se dedicato dal RI alla Fondazione Rotary. Come non mi stancherò mai di dire, la RF è stata crea-ta dal RI come uno degli strumenti più efficaci per rea-lizzare l’obiettivo n. 4 del Rotary, che recita: “Propa-gare la comprensione reciproca, la cooperazione e lapace a livello internazionale[….]”. Vorrei precisare be-ne qui che in nessuno degli obiettivi del Rotary si diceche il RI deve fare beneficenza, azioni caritatevoli, azio-ni in difesa dei deboli o quant’altro: si parla di “servi-zio a favore della collettività” cosa ben diversa da quan-to spesso viene propagandato nei Club come “azionerotariana”. Questa precisazione perché, tornando alla RF, dobbia-mo capire bene che tutte le azioni, i programmi e i pro-getti della Fondazione sono tesi, prevalentemente, al-la cooperazione internazionale e quindi, in ultima ana-lisi, alla ricerca del raggiungimento della pace mon-diale. Devo dire che, da quando esiste il Rotary, ci siamo ri-usciti poco: due catastrofiche guerre mondiali, una cin-quantina di guerre locali, ora stiamo arrivando addi-rittura ad una guerra che assomiglia ad una guerra direligione, che non accenna ad attenuarsi nel futuro im-mediato. Ciò non toglie che, si parva licet, il RI, attra-verso la RF, continua a seminare pace, comprensionee buona disposizione all’integrazione di religioni, etniee popoli diversi e lontani. Infatti così vanno viste le 37.000 borse di studio che,di anno in anno, hanno portato studenti di 110 paesiad approfondire la loro conoscenza scolastica in uni-versità distanti dai loro luoghi di origine, così come imigliaia di GSE che ogni anno portano team di giova-ni professionisti di ogni Distretto a conoscere temati-che professionali simili alle loro in Distretti di altro con-tinente o nazione. Per non parlare degli interventi umanitari, che dannoalle nostre azioni quella coloritura di supporto ai pae-si del Sud del mondo, di cui ci piace fregiarci. Prima di

La lettera del Governatore

ROBERTO IVALDI

“… tutte le azioni,i programmi ed i progetti della Fondazione sono tesialla cooperazione internazionalee quindi alla ricerca del raggiungimentodella pace mondiale.”

“… valoreinsostituibile èl’attivitàprogettuale deiprofessionistirotariani cheinventano,sostengono,seguono erealizzano gliinterventi. ”

R.Ivaldi

Page 4: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

5

Novembre 2006

4

VOCE del ROTARY

NovembreGiovedì 2 RC Viterbo CiminiaLunedì 6 RC Roma Foro ItalicoMartedì 7 RC Roma CentenarioMercoledì 8 RC Aeroporto Leonardo da VinciGiovedì 9 RC TerracinaVenerdì 10 RC FormiaLunedì 13 RC ViterboMartedì 14 RC Roma NordMercoledì 15 RC Latina Monti LepiniGiovedì 16 RC Roma ColosseoVenerdì 17 RC CassinoLunedì 20 RC Porto TorresMartedì 21 RC Sassari Nord

L’agenda del GovernatoreNovembre/Dicembre 2006

Mercoledì 22 RC Sassari SilkiGiovedì 23 RC SassariVenerdì 24 RC AlgheroMartedì 28 RC Roma ParioliMercoledì 29 RC PomeziaGiovedì 30 RC Roma Sud

DicembreLunedì 4 RC Roma EstMartedì 5 RC Roma Nord EstMercoledì 6 RC Roma TevereLunedì 11 RC Roma TirrenoGiovedì 14 RC Roma Nord OvestVenerdì 15 RC Roma Sud Est

mille casi nuovi di infezione al giorno siamo passati acirca mille casi nuovi l’anno, i paesi endemici sono ri-masti quattro, ed erano un centinaio, in molti conti-nenti non si ricorda neanche l’esistenza del polioviruse non esiste più la necessità di vaccinare i bambini.Abbiamo fatto un miracoloso regalo ai bambini e allegiovani mamme di tutto il mondo e, vi assicuro, l’ab-biamo fatto proprio noi, coi nostri soldi in gran parte,ma anche con i nostri volontari che hanno partecipa-to alle campagne di Immunizzazione Mondiale, durantele quali si sono vaccinati fino a 10 mila bambini in ungiorno e per le quali si è arrivati addirittura alla so-spensione per una giornata di conflitti in atto (per es.in Liberia). Quando avremo l’eradicazione? Lo sposta-mento di masse di popoli rifugiati in vaste zone di guer-re locali ci impedisce di dare una risposta. Ma sia chesi tratti di 5 anni o di 10 anni o di 15, l’obiettivo saràraggiunto. Oggi il RI si appoggia ad agenzie dell’ONUe al contributo dei governi dei paesi interessati per ilraggiungimento di questo obiettivo. Non ci sono statirichiesti più danari diretti ai Rotariani e questo facilital’utilizzo dei versamenti per gli altri scopi, come ho det-to sopra. Ma ciò non toglie che il RI è sempre diretta-mente presente nello svolgimento dei lavori di vacci-nazione.Ecco: ho detto molto. Non ho parlato di Fondi di Im-piego Distrettuale (DDF) e di Borse di studio della pa-

ce: ma sono argomenti di cui si è parlato a lungo alrecente Seminario della RF.Ora dovrei passare alle lamentazioni. Nel nostro Di-stretto ci sono pochi MG e sono progettati sempre dai“soliti noti”, che si occupano anche dell’unico 3-H stu-diato negli ultimi dieci anni nel Distretto 2080; le can-didature per le borse di studio sono poche e mal do-cumentate, l’ospitalità per il GSE è sempre scadenteed offerta sempre dagli stessi Club (Sardegna e Lazio,quasi mai Roma), i versamenti dello scorso anno perl’annual giving sono stati scarsi e decisamente insuf-ficienti. Ma non voglio appesantirvi. Invece mi piacefarvi sapere che la vendita di cravatte e foulard presi-denziali (che io considero un po’ il mercatino del Go-vernatore) ha fruttato finora ben 5.240 Euro, che stoversando alla RF: non mi sembra poco. Grazie a tutti:ce ne sono ancora parecchi esemplari da vendere e veli porterò quando verrò a trovarvi.Una ultima nota riguardante il mese: dal 31 ottobre al7 novembre 2006 si celebrerà la Settimana Mondialedell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandicose.Buon lavoro!

Lettera d’invitoIl 18 ottobre 2006, il Governatore ha inviato la seguente lettera a tutti i Club.

Caro Presidente,

leggo mensilmente la Vostra pubblicazione di Club (ci sono tanti nomi, da “Foglietto” a

“La Ruota” fino alle più fantasiose come “Bollettino” e chi più ne ha più ne metta) e mi sono

chiesto se i Vostri giornalisti hanno mai pensato di scrivere sulla pubblicazione distrettuale

“Voce del Rotary”.

Sarebbe importante per il Distretto, per Voi e per il Direttore di “Voce”, disporre perio-

dicamente di materiale del Club da pubblicare, per parlare soprattutto delle Vostre attività

(anche per l’aggiornamento del “QUADRO Progetti dei Club” ivi già pubblicato) nello stesso

spirito con il quale Vi ho chiesto il poster di Club per il Congresso.

Ogni mese verrà inoltre pubblicato il migliore articolo pervenuto (a giudizio insindacabi-

le di Claudio Marcello Rossi), magari riferito proprio al tema rotariano del mese. Sarà citata

ovviamente la fonte (cognome e nome del rotariano che scrive e Club di appartenenza) e que-

sta partecipazione sarà tenuta in debito conto nella preparazione della richiesta di elogio pre-

sidenziale a fine marzo, quando manderò ad Evanston le proposte.

Che ve ne pare?

Grazie della collaborazione.

Roberto

* * *

NdR

Ad oggi, i migliori articoli, giudicati epubblicati su VOCE DL ROTARY, sono risultati:

in Ottobre:“Il mistero di un’isola”,

di Alberto Aime, RC Cagliari Est,pubblicato a pag. 9

Page 5: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

7

Dal Mondo Rotary International

Novembre 2006

I Rotariani,grazie

all’impegnoumanitario e

allo spiritovolontario e

filantropico che li animano, rappresentanoil volto umano della Fondazione e lo

strumento principale diattuazione delle sue

iniziative umanitarie,culturali ed educative.

Ogni giorno, lavorandoinsieme al

miglioramento dellecondizioni di vita altrui

e alla riduzione del divario economico esociale, contribuiscono a realizzare l’ideale

di un mondo di serenità e di pace.

Vorrei iniziare questa serie diarticoli dedicati dai respon-sabili delle diverse commis-

sioni alla Rotary Foundation rendendoomaggio ad un grande uomo, Mu-hammad Yunus, premio Nobel 2006per la Pace, creatore della GrameenBank (Grameen in bengalese signi-fica contadino) meglio conosciuta co-me la “Banca dei Poveri” con la par-ticolarità che i clienti sono gli azio-nisti della banca.Nato nel 1940 nel villaggio di Jobra,vicino a Chittagong nel Bengala Orien-tale ha studiato nella sua città e poigrazie ad una borsa di studio Ful-bright si è trasferito a Nashville nelTenneesse dove ha conseguito il dot-torato in economia.Tornato in patria, nel 1972 è diven-tato capo del dipartimento econo-mico rurale dell’università di Chitta-gong e nel 1983 ha fondato la Gra-meen Bank, banca rurale che si fon-da sul Microcredito di cui Yunus èconvinto ideatore. Tutto nacque inmodo molto casuale.

Dopo la disastrosa carestia che nel1974 mise in ginocchio il Bangla-desh, Yunus si rese conto che la po-vertà estrema della popolazione nonera dovuta a mancanza di buona vo-lontà o di coraggio, ma di un capi-tale anche piccolissimo che le per-mettesse di intraprendere una atti-vità. L’idea gli venne dopo aver par-lato con una donna, Sufia, che in-trecciava cesti di vimini che poi ve-nivano rivenduti obbligatoriamentea coloro che le fornivano il materia-le e che le davano un margine estre-mamente esiguo di guadagno. Il la-voro di Sufia veniva retribuito due

penny al giorno. 25 centesimi di dol-laro era la somma necessaria per ri-comprare altro materiale: insommaun giro vizioso per cui ciò che rima-neva, alla fine, a questa povera don-na, non le permetteva neanche unavita dignitosa.Anche se nascosto è uno sfrutta-mento della condizione femminile,una situazione comune a molte don-ne in un paese tradizionalista comeil Bangladesh dove una donna ri-masta vedova o ripudiata dal mari-to ha misere possibilità di vita. Inol-tre, anche se lo desidera, non le èpermesso uscire di casa per guada-gnarsi da vivere. Eppure era diffici-le vincere la paura delle stesse don-ne. Yunus, profondo conoscitore delcostume del Bangladesh, nel suo gi-rovagare per i villaggi, si circonda-va di studentesse per accattivarsi lafiducia delle abitanti ed ancora orala Grameen Bank ormai conosciutaed apprezzata si avvale per il 90%di personale femminile.Yunus ebbe l’intuizione felice di crea-re una catena di prestiti con inte-ressi minimi, diversificati secondo iprogetti delle attività che si voleva-no intraprendere o addirittura nulliper i più poveri. I prestiti non sonoassistiti da alcuna garanzia (reale,personale) e sono dati in maggio-ranza a donne considerate il fulcrodella famiglia, più attente ai bisognidei figli e più ansiose di creare loroun futuro migliore.Eppure nonostante le ovvie difficol-tà incontrate nei villaggi da partedelle autorità religiose e da partedelle famiglie, che non vedevano confavore questa forma di emancipa-zione femminile che minacciava il lo-ro potere, il microcredito cominciò adiffondersi.Gruppi formati da almeno 5 donnesi riunivano, chiedevano un prestitofacendosi garanti l’una per l’altra eimpegnandosi a restituire le piccolerate delle somme dovute settima-nalmente.

Questo perché “il denaro si attaccaal suo padrone” scrive Yunus “ e selo si deve restituire dopo un annosarà più difficile staccarsene”.Dice ancora Yunus “i poveri non c’èragione che non rimborsino, soprat-tutto se vogliono avere un prestitosuccessivo per espandere la loro at-tività”. Inoltre poiché quasi il 60%delle fruitici è analfabeta la GrameenBank insegna loro a scrivere il no-me per sottoscrivere il contratto cheimpegnerà il loro futuro e quello del-le loro famiglie.Riflettiamo un momento sulla por-tata di questo atto. La cliente riescead ottenere un prestito solo dopoche ha imparato a fare la propria fir-ma ed apporla sul contratto di pre-stito. Un vero e proprio prestito d’o-nore con risultati eccellenti. I pre-stiti sono ripagati al 99.06%.Un risultato eccezionale se lo si con-fronta con le cifre del recupero deicrediti delle altre banche; risultatoche è la conseguenza di un rappor-to personale di reciproca fiducia,quello che è ormai svanito negli im-personali istituti di credito del mon-do occidentale. Il microcredito ba-se della Grameen Bank è ormai dif-fusissimo in molte nazioni fra cuigli Stati Uniti dove la parte più po-vera della nazione usufruisce re-golarmente delle attività sociali fi-nanziate con questo sistema.È interessante notare come oltre acombattere la povertà nel Bangla-desh il Microcredito ha aiutato l’e-

6

VOCE del ROTARYDal Mondo Rotary International

Rotary Foundation RF

Nella pagina: testo e foto in alto tratti daRotary.Org; foto a lato da Progetto MG,D.2080; nelle altre pagine foto tratte daGRAMEEN Communication.web

Nelle pagine che seguono, assieme alladescrizione dell’operato dei singoli comparti

vengono indicati anche norme ecomportamenti pratici per lavorare con RF

ANTONIO LICO

“… oltre 60 programmi dimicrocredito in ogni partedel mondo, che superano i

3 milioni di dollari.”

Mahammad Yunus

Page 6: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

9

Dal Mondo Rotary International

Novembre 2006

Nei nostri club, nelle riunionidei direttivi e delle commis-sioni spesso si parla delle at-

tività della Fondazione: con maggiorfrequenza di borse di studio, di GSE,di matching grants e sovvenzionisemplificate; con frequenza decisa-mente inferiore si affronta il tema dicome la Fondazione attui questi pro-grammi. La risposta è semplice: gra-zie al sostegno dei soci che metto-no a disposizione tempo, capacitàprofessionali e “denaro”.I club promuovono raccolte di fondia favore della R.F. attraverso con-tribuzioni al Fondo Annuale, ma lesomme a disposizione della Fondazione provengono an-che da forme di contribuzioni al Fondo Permanente delquale mai si sente parlare.Proviamo a scoprire insieme questo sconosciutoPer garantire stabilità finanziaria a lungo termine e com-petere con le grandi Fondazioni che operano nel mon-do, la R.F. nel 1982 ha istituito il Fondo Permanente alfine di assicurare redditi integrativi per far fronte allacrescente domanda di interventi umanitari nei vari pae-si in via di sviluppo.Si tratta di un fondo di dotazione i cui contributi sonoinvestiti in perpetuo – non a caso il logo è costituito dadue grandi piramidi: la sfida dell’uomo contro il tempo.Pertanto solo le rendite sono utilizzate per programmidi servizio.

La Fondazione si è posta come tra-guardo il raggiungimento di una “mas-sa critica” pari ad 1 miliardo di USDentro il 2025 per far fronte alla pro-gressiva espansione dei suoi pro-grammi internazionali in campo uma-nitario, culturale ed educativo e ri-spondere così, anche in futuro, ai bi-sogni del momento.Iniziamo con il confrontare l’ammon-tare delle contribuzione al Fondo Per-manente nel nostro Distretto e nel re-sto del mondo rotariano, confrontoche evidenzia una grande differenzapercentuale: 1 % contro l’8,4 %.

Il fondo permanente Le ali della Fondazione Rotary nel XXI secolo

ITALO MELANESI

Il Fondo Permanente

2006

2025

2004-05 Destinazione contributi R.F.

117,9 milioni di USD

2004-05 Destinazione contributi Distretto 2080

Sovvenzioni annuali USD 388,899.79Sovvenzioni per progetti (PolioPlus, ecc.) USD 43,166.73Fondo permanente USD 3,013.33

conomia di varie isole della Norve-gia dove, per ragioni climatiche ledonne non avevano grandi possibi-lità di lavoro e che persino nelle ri-serve indiane del nord america hacontribuito a dare una certa auto-nomia economica a persone schia-ve dell’alcool.“Non sono i poveri i responsabili del-la loro povertà ma le istituzioni crea-te loro intorno e la politica di cui so-no vittime – dice ancora Yunus – seoffriamo loro le stesse opportunitàdei ricchi non resterà nessun pove-ro “. Una lotta contro la povertà dun-que, partendo dai più poveri.

L’ONU tra gli obiettivi del MilleniumDevelopment Goal ha stabilito per il2015 la riduzione della povertà e peril 2030 la sua cancellazione. Forsecon un po’ di ottimismo.Non è certamente solo il microcre-dito che potrà cancellare la povertàma è a questo fine che la GrameenBank impegna le sue risorse.“Ogni essere umano è dotato di po-tenzialità vaste, illimitate ed è unaresponsabilità sociale ad aiutare cia-scuno a farle emergere. Il mio so-gno è di creare una società in cui atutti sia data la possibilità concretadi liberare le proprie energie creati-ve” questo è il sogno del Premio No-bel per la Pace. E tutto è nato da unprestito personale dello stesso Yu-nus di 27 dollari dato ad un gruppodi 40 donne per acquistare il bam-bù per fare cesti e conseguentementeper una vita più dignitosa per se stes-se e per le loro famiglie.Il Rotary International non è rima-sto insensibile a questo fenomenomondiale. È dal 1984 che attraver-so i Programmi Umanitari della Fon-dazione Rotary (Sovvenzioni Parita-rie, Distrettuali Semplificate e 3H)ed il programma APIM del Rotary In-ternational, la nostra Istituzione haintrodotto il Microcredito che pren-de il nome di Credito Rotativo.Colgo l’occasione per sottolineareancora una volta la differenza esi-stente fra i Programmi della RotaryFoundation e quelli del Rotary In-ternational. Attualmente ed in particolare con la

Rotary Foundation i rotariani sonocoinvolti in oltre 60 progetti di mi-crocredito in ogni parte del modo perun importo che supera notevolmen-te i 3 milioni di dollari.Dal punto di vista operativo i fondidel credito rotativo (espressione chefa riferimento al Nome del Rotary ealla rotazione del fondo che dopo ilprestito viene restituito e prestatonuovamente)sono destinati a inizia-tive che permettono a persone di bas-so reddito, soprattutto donne, di com-prare bestiame o attrezzature per av-viare piccole imprese personali.Le sovvenzioni possono anche esserutilizzate per costituire il capitale diun fondo rotativo fin o ad un mas-simo di 10,000 dollari per gruppo opiù gruppi di credito o banca di vil-laggio che altro non è che un grup-po di persone (da 10 a 30 general-mente donne) organizzato ed adde-strato in maniera tale da poter of-frire garanzia reciproca al ripaga-mento dei prestiti ottenuti.In base a quanto stabilito dalla Fon-dazione Rotary, le sovvenzioni uma-nitarie possono essere utilizzate percoprire i costi di avviamento di unfondo rotativo fino a quando il fon-do stesso non diventi autosufficien-te. Gli interessi generati da un fon-do rotativo possono essere usati percoprire i costi di amministrazione diun progetto specifico.In caso di chiusura del fondo, il ca-pitale iniziale deve essere restituitoalla Fondazione Rotary.Ovviamente per tutto quello che èstato detto in precedenza non puòessere finanziata la costituzione difondi per il rilascio di garanzie.Nel 1999 nella Convention di Singa-pore del Rotary International Yunusha ricevuto dalle mani del Presiden-te Internazionale James Lacy la no-stra più alta onorificenza “Premio perla comprensione mondiale” unita-mente ad un contributo di US$ 100,000versato alla Grameen Bank.La Rotary Foundation con il pro-gramma Ogni Rotariano Ogni Annochiede che ognuno di noi contribui-sca con 100 dollari all’anno.Muhammad Yunus ci ha insegnato eci ha dimostrato quanto si può farecon solo… 27 dollari.

8

VOCE del ROTARY

“… Il RotaryInternational non èrimasto insensibile aquesto fenomeno mondiale.È dal 1984 che attraverso iProgrammi Umanitaridella Fondazione Rotary(Sovvenzioni Paritarie,Distrettuali Semplificate e3H) ed il programmaAPIM del RotaryInternational, la nostraIstituzione ha introdotto ilMicrocredito che prende ilnome di Credito Rotativo.”

Page 7: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

11

Novembre 2006

10

VOCE del ROTARY

Bequest SocietyDiventa membro della Bequest Society una persona ouna coppia che indichi la Fondazione Rotary quale be-neficiaria di un lascito testamentario.Per lasciti di 10.000 dollari o più viene consegnato unriconoscimento consistente in una spilla circolare dia-

mantata a sei livellied un cristallo alprimo livello.

Grandi DonatoriPer “Grande Dona-zione” s’intende uncontributo minimodi 10.000 USD, incontanti o vitalizi.

I livelli di riconoscimento per i Grandi Donatori sono sei;i donatori ricevono uno speciale riconoscimento ed han-no diritto ad un cristallo inciso, unitamente ad un di-stintivo circolare con uno o più diamanti a seconda dellivello di donazio-ne. I contributi so-no cumulativi.I Grandi Donatori icui contributi su-perano i 250.000USD possono ave-re il ritratto espo-sto nella Sala d’Onore presso la sede centrale. I Gran-di Donatori che raggiungono i livelli da 2 a 6 sarannoiscritti permanentemente nella Sala d’onore.

Numerose sono le opportunità di donazione:• Borse di Studio dotate ed intestate, da parte di sin-

goli, aziende fondazioni, per un importo di almeno

25.000 USD (costo di una borsa di studio).Le BorseDotate sono istituite con un contributo di almeno150.000 USD;

• Fondi intestati (almeno 25.000 USD);• Finanziamento di un programma specifico (al-

meno 50.000 USD);• Donazioni a favore dei Centri Rotariani di Studi

Internazionali (almeno 500.000 USD);• Donazioni aziendali;• Donazioni pianificate, lasciti testamentari, vitalizi,

assicurazioni sulla vita, cessioni di proprietà con di-ritti di usufrutto a vita.

Fra tante opportunità ciascuno di noi può scegliere lasoluzione adeguata, voglio evidenziare come possibili-tà la rendita vitalizia. Nello specifico la Fondazione incambio di una donazione, per esempio di immobili, inrelazione a parametri quali il valore del bene, le pro-spettive di vita del donatore, si impegna ad erogare unarendita annua per la durata della vita del donatore (ro-tariani e non rotariani).

ULTERIORI FORME PERSONALIZZATE DI DONAZIONE SONO POS-SIBILI PRENDENDO CONTATTO DIRETTAMENTE CON LA SEDE

EUROPEA DI ZURIGO DELLA R.F..

IL FONDO PERMANENTE FINO AD ORA HA INVESTITO OLTRE

60.000.000 DI USDI capitali sono investiti in diverse aree specifiche. L’al-locazione degli investimenti ha come target il 54% inazioni statunitensi, il 18% in azioni non statunitensi, il10% in proprietà immobiliari, il 5% in investimenti al-ternativi e il 13% in obbligazioni.I fondi sono investiti in maniera tale da assicurare il so-stegno finanziario dei programmi odierni e la possibili-tà di finanziarli in futuro. L’obiettivo principale è la con-

Tale differenza è dettata sia dalla scarsa conoscenza delFondo Permanente nel nostro paese, sia dal quadro diriferimento delle norme tributarie che penalizza forte-mente la possibilità di effettuare grandi donazioni (non

Ogni anno gli Amministratori rivedono la politica degliinvestimenti per assicurare che il valore reale del Fon-do cresca nel tempo e che il tasso annuale di spesa nonsuperi il tasso di reddività a lungo termine detratto iltasso d’inflazione previsto. Negli anni in cui la redditi-vità del capitale investito, ricalcolata per tener conto

deducibilità fiscale). Credo, comunque, che una miglioreconoscenza ci avvicini a questo diverso e personale mo-do di contribuire allo sviluppo del Rotary e della nostraFondazione.

dell’inflazione, supera il tasso di spesa, il surplus vienereinvestito per far fronte ai periodi in cui avviene l’in-verso. Secondo questa politica, la somma destinata aiprogrammi nell’anno 2003-2004 (ultimo rapporto uffi-ciale pubblicato) sarebbe stata pari al 6,5% del valoremedio di mercato del Fondo nei tre anni precedenti.

La forte discesa dei mercati finanziari negli ultimi treanni, tuttavia, ha inciso sul valore di mercato del Fon-do, di conseguenza, nell’anno fiscale 2003-04, gliAmministratori hanno indetto una moratoria sullesovvenzioni per evitare di intaccare la consistenzapatrimoniale del Fondo permanente. Tale tendenzaalla discesa si è invertita e, nell’anno rotariano 2004-05, la redditività del Fondo è salita a 4,5 milioni didollari.

Il Fondo Permanente contribuisce a finanziare iProgrammi Annuali e garantisce il futuro dei Pro-grammi della FondazioneA partire dal 1 luglio 2004 gli Amministratori hanno ri-dotto il tasso di spesa al 4,5% (rispetto alla previsionedel 6,5%) di cui 3,75% sarà destinato alle borse di stu-dio, lo 0,25% alle spese operative dei programmi e lo0,50% allo sviluppo del fondo ed ai costi amministrati-vi di carattere generale.

COME SI CONTRIBUISCEIL FONDO PERMANENTE RICEVE CONTRIBUTI IN CONTANTI,DONAZIONI DI BENI E LASCITI TESTAMENTARI

Il Fondo offre a Rotariani e non Rotariani l’opportunitàdi contribuire in maniera permanente al futuro del Ro-tary. La R.F. riconosce ai donatori i seguenti titoli ono-rifici:

BenefattoriIl titolo di Benefattore è conferito a chiunque contri-buisca con un importo pari o superiore a 1.000 USD alFondo Permanente, oppure indichi il Fondo quale be-neficiario di un lascito testamentario.Ogni benefattore riceve un attestato personalizzato edun distintivo. Non ci sono vari livelli di riconoscimentoquale benefattore ed il riconoscimento è permanente.

I CONTRIBUTI AL FONDO PERMANENTE SONO INVESTITI E, SALVO UNA QUOTA CAPITALIZZATA

PER COMPENSARE L’INFLAZIONE, LA FR NE UTILIZZA LE RENDITE PER FINANZIARE I SUOI

PROGRAMMI DI SERVIZIO.

Page 8: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

13

Dal Mondo Rotary International

Novembre 2006

12

VOCE del ROTARY

Una volta chiarita la strutturaorganizzativa della RotaryFoundation e le procedure che

regolano la raccolta e la utilizzazio-ne dei fondi, entriamo nel merito de-gli Interventi Umanitari, inizian-do dai progetti più semplici, che pos-sono essere gestiti localmente, perconcludere con i grandi Progetti In-ternazionali.Tutto quello che occorre sapere èampiamente spiegato nella ricca do-cumentazione rotariana che è dis-ponibile sul sito Web del R.I. (www.ro-tary.org) e su quello del nostro Di-stretto (www.rotary2080.org). Loscopo di questi appunti è quello diagevolare una conoscenza di baseper tutti gli amici rotariani che, puravendo poco tempo disponibile, de-siderano portare il proprio contribu-to ai diversi programmi umanitari dicui si parla in ogni nostro Club.Prima di tutto, presumiamo che inogni Club esista una Commissioneper la RF con un responsabile per iProgetti Umanitari ed è appena il ca-so di ricordare che ogni socio chedesideri proporre un’opera umani-taria sarà bene che ne parli con agliamici della Commissione RF del pro-prio Club, prima di ogni sua iniziati-va esterna a nome del Rotary.La Commissione RF di ogni Club ope-ra le proprie scelte prioritarie, fra leiniziative locali e quelle esterne, chepossono essere inter-Club, oppureinter-distrettuali, senza limiti di geo-grafia.Anche se alcuni programmi esterni(per esempio Matching Grant e 3H)prevedono il contatto diretto fra ilClub e la Direzione della RF di Eva-ston, è buona norma che tutte leproposte alla RF di ogni Club sianocoordinate con la Commissione Di-strettuale della RF, prima di essereinoltrate. I motivi saranno evidentidai paragrafi che seguono e dai mo-duli in oggetto.

Sovvenzioni semplificateIniziamo dal caso più semplice edassumiamo che un Club abbia deci-so di realizzare un progetto umani-tario locale e desideri ricevere unsupporto finanziario dalla RF, acce-dendo direttamente ai fondi dispo-nibili presso il Distretto. Siamo dun-que a trattare di SDS (Sovvenzio-ni Distrettuali Semplificate) cheal R.I. vengono definite DSG (Dis-trict Simplified Grants).Orientativamente, ci riferiamo a sov-venzioni di alcune migliaia di dolla-ri USA che vengono erogate dal Di-stretto a fronte di un Progetto ap-provato dalla Commissione Distret-tuale RF, sulla base di preventivo eprogramma di rendiconto, a condi-zione che ci sia un reale coinvolgi-mento dei rotariani, oltre ad altrecondizioni che possiamo riassume-re come segue:– Valutazione delle esigenze della

comunità beneficiaria e piano diun intervento specifico,

– Prova di coinvolgimento della co-munità beneficiaria,

– Nomina di una commissione com-posta da almeno tre rotariani, perla gestione del progetto di cui trat-tasi e dei fondi richiesti.

Le richieste debbono essere compi-late su appositi formulari (disponi-bili su Internet o presso la Commis-sione Distrettuale), riempiendo tut-te le voci. Le domande vanno pre-sentate dal 1° Luglio al 31 Marzoed i fondi saranno disponibili nel me-se di luglio successivo.

Di che fondi si tratta?I fondi disponibili presso il Distrettoper le SDS sono costituiti dal 20%del fondo che la RF pone annual-mente a disposizione del Distretto,con la denominazione FODD (Fondoa Disposizione Distrettuale) mentreil restante 80% rimane custoditopresso RF e serve a coprire altre ini-

ziative del distret-to in oggetto, co-me Borse di Stu-dio, Matching Grantsed altro. Ricordia-mo che l’ammon-tare del FODD è pa-ri al 50% dei ver-samenti effettuati3 anni prima dallostesso Distretto al-la RF. Il rimanente50% di quei ver-samenti serve amantenere il fon-do mondiale dellaRF. Va precisato che i fondi SDS ven-gono annualmente erogati dalla RFal Distretto, a fronte di un “Con-tratto” ove la Commissione Di-strettuale si impegna alla osservan-za di norme specifiche ed al rendi-conto puntuale per ogni progetto chesarà finanziato con SDS.A titolo di esempio, riportiamo che ifondi SDS dell’anno rotariano2005-2006, per il nostro Distretto2080, erano di circa 9.000 USD (SDS55578), con i quali sono stati sup-portati 5 progetti, presentati da 5Rotary Club romani: Appia Antica,Monte Mario, Monterotondo Menta-na, Nord Est, Olgiata.I fondi SDS per il corrente anno ro-tariano 2006-2007 sono circa 15.000USD (SDS 59336) e sono stati residisponibili solo dopo accurata rendi-condazione della passata gestione.Proposte da alcuni Club sono in ar-rivo. La distribuzione dei fondi SDSrimane prerogativa del Distretto, cheovviamente ne rende conto alla RF.

Sovvenzioni paritariePassiamo ora a considerare le Sov-venzioni Paritarie o MatchingGrants. Si tratta di sovvenzioni im-portanti che vanno da un minimo di5.000 fino a 150.000 USD desti-nate a progetti concepiti e condottiin collaborazione fra due o più Club,appartenenti a Distretti e paesi di-versi. Tipicamente sono progetti in-ternazionali, ma, più che la geogra-fia, conta la reale collaborazione frarotariani di Distretti diversi.Diciamo subito che sono esclusi i pro-getti che comportano la costruzione

Interventi umanitaridella Rotary FoundationDOMENICO CONCEZZIPresidente della Commissione Distrettuale per i Programmi Umanitari

servazione del capitale e il suo aumento a un tasso piùalto di quello dell’inflazione, al fine di garantire il pote-re di acquisto del fondo.Al 30 giugno 2005 le attività nette del Fondo am-montavano a 157,8 milioni di dollari, consideran-do anche le promesse di donazioni il totale am-montava a 453,7 milioni di dollari.Decidere di contribuire alla Fondazione con donazionesottende un diverso e continuato impegno nei confron-

ti dell’azione internazionale ed una sensibilità verso lamissione del Rotary International che ci coinvolge edespone in prima persona.Ad ogni donatore viene lasciata l’opportunità di con-tribuire conservando l’anonimato, tuttavia la Fonda-zione apprezza l’opportunità di un pubblico ricono-scimento che non solo ha il valore di un ringrazia-mento ma è di esempio ed incoraggiamento per altredonazioni.

– far conoscere il Fondo Permanente, le sue finali-tà, le diverse modalità di contribuzione;

– verificare l’interesse e la disponibilità dei sociverso questa opportunità che la Fondazione ci offre;

– fornire, a tutti coloro che risulteranno interes-sati, il supporto necessario per le scelte più op-portune;

– trovare strumenti di comunicazione che contri-buiscano alla conoscenza della R.F. e del Fondo Per-

manente tra i non rotariani perché sono convinto checi siano ampi settori interessati a collaborare finan-ziariamente nel perseguimento di obiettivi umanitarie pacifisti mediante programmi e iniziative nei cam-pi dell’educazione, della cultura e dello sviluppo chesono propri del l’ambiente rotariano.

Sicuramente parliamo di contribuzioni decisamente su-periori a quelle che normalmente siamo abituati a ver-sare, ma nell’arco di un anno con le opportune econo-mie potremmo raggiungere l’importo di E 834 suffi-ciente a trasformarci in “benefattore” e contribuire, co-sì, con un significativo “mattone” allo sviluppo della R.F.

L’impegno della Commissione Distrettuale sarà di:

Riconsideriamo allora il nostro modo di contribuire e le diverseopportunità che ci vengono offerte, raccogliamo questa sfida e

uniti arriveremo al traguardo!

Commissione distrettuale Fondo Permanente

Italo Melanesi Coordinatore RC Roma Monte MarioFrancesco Acuto per il Lazio RC LatinaDonato D’Angelo per il Lazio RC Monterotondo MentanaGianpaolo Imbrighi per Roma RC Roma EstLeonardo Tilocca per la Sardegna RC Sassari Nord

Page 9: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

15

Novembre 2006

Dal Mondo Rotary International

Per dare la possibilità di con-cretizzare i propri interventi diservizio e una maggiore inci-

sività il Rotary aveva bisogno di un’or-ganizzazione parallela.Fu grazie a questa idea che nel 1917Arch Klumph, allora presidente delRotary International, propose la crea-zione di un Fondo di Dotazione de-nominato Fondazione del Rotary (Ro-tary Foundation - RF ) con il preci-so intento di aiutare a costruire unmondo migliore attraverso la realiz-zazione di programmi educativi eumanitari.Tutti i programmi della FondazioneRotary sono resi possibili dai contri-buti volontari offerti da Rotariani eda non Rotariani che credono negliideali del Rotary International.Il programma Borse di Studio ebbeinizio però solo nel 1947 quando, al-la morte di Paul Harris, molte furo-no le donazioni e i versamenti allaFondazione.Questo programma interessante eunico nel suo genere rientra nei Pro-grammi Educativi della RF e ne co-stituisce un fiore all’occhiello.Infatti dal 1947 il Programma ha per-messo a oltre 37.000 giovani di stu-diare all’estero e ha erogato oltre446 milioni di dollari per le Borse diStudio.La Rotary Foundation è al mon-do il più grande erogatore pri-vato di Borse di Studio.Il Rotary International- grazie allaRotary Foundation - può per mezzodelle Borse di Studio offrire a moltigiovani (non rotariani né parenti dirotariani )la possibilità di svolgere ipropri studi per un anno in un Pae-se estero o di approfondire la cono-scenza di una lingua straniera.

Questi giovani costituiscono l’inve-stimento Rotary per il futuro e nerappresentano la fiducia e la spe-ranza: che i “nostri” Borsisti diven-tino i leader di domani e offrano uncontributo sostanziale non solo alleloro comunità di appartenenza maal mondo intero, seguendo gli idea-li del Rotary nel favorire la com-prensione internazionale e la pacenel mondo. Attraverso il program-ma delle Borse di Studio ed i Borsi-sti si sviluppa lo scopo della Fonda-zione e del Rotary:• Si aumenta la consapevolezza e il

rispetto delle differenze culturaliinviando i Borsisti quali “ Amba-sciatori dell’amicizia rotariana “ astudiare in un altro paese.

• Si formano leader capaci di prov-vedere alle necessità umanitariedelle società del mondo, incorag-

giandoli a dedicare la loro vita per-sonale e professionale a migliora-re il tenore di vita nel proprio pae-se e nella propria comunità.

• Si influenzano i paesi di tutto ilmondo tramite una distribuzionegeografica equilibrata dei Borsisti.

• Si promuove nei e con i Borsisti l’i-deale rotariano del “Servire al disopra di ogni interesse personale“tramite la loro partecipazione at-tiva a progetti d’azione dei Club.

• Si crea un’associazione che dure-rà tutta la vita instaurando dei pro-fondi legami tra il Rotary e gli exBorsisti.

Solo comprendendo e condividendoqueste premesse si può capire lagrandezza e la validità di questo Pro-gramma.

* * *Le “Borse di Studio degli Amba-sciatori“ (Ambassador scholars-hip) si dividono in:• Borse di Studio Annuali: per-

mettono la frequenza di una Uni-versità estera per 1 anno accade-mico con un contributo fino ad unmax di 26.000 $

• Borse di Studio Pluriennali: per-mettono la frequenza di una Uni-versità estera per 2 anni con uncontributo fino ad un max di 26.000$ per i 2 anni

• Borse di Studio Culturali se-mestrali: consentono lo studio in-tensivo di una lingua straniera edimmersione nella cultura di un al-tro paese con un contributo maxdi 19.000 $

Le Borse di Studiodegli Ambasciatori

DANIELA TRANQUILLI FRANCESCHETTI

«… Tutti i programmidella Fondazione Rotary

sono resi possibili daicontributi volontari

offerti da Rotariani e danon Rotariani …»

14

VOCE del ROTARY

di immobili, anche se prefabbricati,come pure sono escluse le donazio-ni di fondi a persone o Enti, anchese altamente meritevoli. L’esclusio-ne di opere edilizie è stabilita dallaRF per le obiettive difficoltà nella ge-stione dei tempi e dei costi e la re-lativa rendicontazione. L’esclusionedi donazioni è implicita nel concettostesso delle Azioni Rotariane che pre-sumono un reale e personale coin-volgimento dei rotariani. La parolainglese Matching forse rende l’ideamolto meglio di Paritaria, perché im-plica l’accostamento di cose e/o per-sone perfettamente compatibili, pro-prio come lo sono i programmi rota-riani, in qualunque parte del mondoessi vengano concepiti.Il messaggio che si vuole dare è sem-plice: un progetto Matching Grantnasce dalla congiunta volontà dipiù rotariani, che si trovano inluoghi diversi, di realizzare qual-cosa di utile e definito a benefi-cio di una comunità che ne haprovatamente bisogno. Non solo,un progetto MG è valido solo se i be-nefici perdurano anche dopo la suaconclusione.I dettagli sulla compilazione delle do-mande sono disponibili, come giàdetto sopra. In questa sede, ricor-diamo che il documento di partenza(e non secondario) per ogni propo-sta di MG è costituito da un modulosottoscritto dai rotariani che appar-tengono al Club ed al Distretto nelquale il progetto dovrà essere rea-lizzato, cioè dal Partner Locale. Na-turalmente occorre ben definire ilprogetto, i costi totali ed i costi chesi chiede vengano finanziati dalla RF,allegando un documento simmetri-co al primo, redatto e sottoscritto

dal Partner Internazionale, che tipi-camente è il Club/Distretto da cuinasce l’iniziativa e che si fa caricodella maggioranza dei costi. La par-tecipazione ai costi da parte del Part-ner Locale può essere solo simboli-ca, minimo 100 dollari, ma la suapartecipazione alla gestione del pro-getto è indispensabile.La sovvenzione della RF (questo è ilsignificato formale di Matching) è pa-ri al 50% dei contributi versati incontanti dai Partner (Locale + In-ternazionale, che può essere uno opiù Club) ed al 100% (dunque si rad-doppia) del contributo destinato dalDistretto sponsor che preleva dalproprio fondo disponibile presso laRF, cioè dal proprio FODD.Le domande di Sovvenzioni Pa-ritarie vengono approvate dal1° agosto al 15 maggio di ognianno.Naturalmente si richiede un’esau-riente documentazione, sia per la pre-sentazione delle domande, che per ilrendiconto dei progetti approvati.Relativamente al nostro Distretto2080, possiamo riferire di due pro-getti di MG approvati a giugno2006, presentati da due nostri Clubche hanno assunto la funzione di Pri-me Contact, e che sono già in fasedi realizzazione. Essi sono:– MG 56161, relativo ad arredi es-

senziali per un Centro di Acco-glienza per bambini orfani in Tan-zania, per una sovvenzione di ol-tre 8.000 USD, su un costo totaledi 24.000, con Partner Locale il RCdi Dar-Es-Salaam Nord (D. 9200)e Partner Internazionale il RC diRoma Sud Est, con Project Mana-ger il socio Giancarlo Bedosti.

– MG 59093, relativo alle risorseidriche nella Repubblica delBenin, per una sovven-zione di oltre 15.000 USD,su un costo totale di 45.000,con Partner Locale il RC diAbomey-Calavi (D. 9100)e Partner Internazionalemolto variegato, costitui-to da diversi RC, coordi-nati dal RC di Roma AppiaAntica (Prime), a cui ade-riscono i RC romani di Cam-pidoglio, Cassia e Medi-

terraneo, assieme a due RC tede-schi di Postdam e Postdam-AlterMarkt (D. 1940) ed al RC polaccodi Gdynia (D. 2230). Ognuno deisuddetti RC ha contribuito con ver-samenti che vanno dai 2.500 ai3.000 USD. Project Manager è ilsocio Luigi Apuzzo

Progetti 3HSappiamo cosa siano i 3 H: Healt,Hunger, Humanity (Salute, Fame,Umanita’). Si tratta delle sovvenzionipiù importanti che la RF dedica aiprogetti umanitari e vanno dai 100.000ai 300.000 dollari USA per ogni pro-getto che sia destinato ad iniziativapluriennale (2-4 anni), per miglio-rare le condizioni sanitarie, alimen-tari ed economiche di regioni in viadi sviluppo.Come per il caso precedente, è es-senziale la partecipazione atti-va di rotariani ed un progetto èconsiderato valido se è lanciato,gestito e realizzato da rotarianidi almeno due Paesi.Il livello di finanziamento per ogniprogetto prevede una cura partico-lare in tutti gli aspetti, dalla docu-mentazione da sottoporre per l’ap-provazione, ai rapporti di avanza-mento e di fine lavori, oltre al rap-porto di auto-sostentamento locale,dopo la fine del progetto.Anche la valutazione delle proposterichiede una cura particolare, tantoche sono previste due fasi operati-ve: Proposta preliminare da sotto-porre entro il 31 marzo e, in casoaffermativo, domanda circostanzia-ta di sovvenzione da presentare en-tro il 1° agosto di ogni anno.Riferiamo con piacere che un Clubdel nostro Distretto in collaborazio-ne con vari Club del Distretto 2090,del D.2040 e D.2050 ha sponsoriz-zato un Progetto 3H che ha già pas-sato la prima fase di qualificazione.Si tratta del 3H Grant 59876, cheprevede un intervento umanitariopluriennale presso un’area depres-sa del Nord-Est del Brasile. Il RC diPesaro (D.2090) è il promotore, men-tre per il Distretto 2080 la funzionedi Prime è assunta dal RC Roma, peril coordinamento del socio ClaudioMarcello Rossi.

Page 10: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

16 17

VOCE del ROTARY Novembre 2006

• Sovvenzioni per Docenti Uni-versitari: permettono ad un do-cente Universitario anche rotaria-no di insegnare in Università dipaesi in via di sviluppo per 3-10mesi con contributi da 12.500 $ a22.500 $

• Borse biennali per la Pace: per-mettono il conseguimento di unMaster post laurea. Si ottiene unDottorato dopo 2 anni di studi sul-la pace, sulla risoluzione di con-flitti e sulle relazioni internazio-nali.

Da tutte le Borse (tranne che per leSovvenzioni per Docenti Universita-ri) sono esclusi i Rotariani, i loro fi-gli e i loro parenti o coloro che la-vorano negli uffici del Rotary.

Requisiti essenzialiBorse di StudioANNUALI e BIENNALI• i Candidati devono aver comple-

tato almeno DUE anni di Universi-tà od avere concluso i corsi di unascuola secondaria ed aver svoltoun’adeguata esperienza profes-sionale per almeno DUE anni pri-ma di iniziare la borsa.

• I Candidati devono mostrare dotidirigenziali e qualità di “ Amba-sciatori dell’Amicizia per il Rotary“e capire e sostenere gli obbiettividel programma.

• I Candidati devono avere una buo-na conoscenza della lingua parla-ta nel paese scelto che ne facilitil’inserimento nella comunità loca-le e rotariana.

• Si può dare la preferenza ai Can-didati che studiano materie a ca-rattere umanitario e che siano in-teressati a studiare in paesi a bas-so reddito.

Non esistono limiti di età per i Can-didati.

Borse di Studio CULTURALII requisiti sono gli stessi delle Bor-se Annuali con l’aggiunta che i Can-didati devono avere almeno un an-no di formazione a livello universi-tario o un’esperienza equivalente dilavoro e devono avere una cono-scenza media della lingua scelta

Sovvenzioni perDocenti UniversitariI Candidati devono:• Essere da almeno 3 anni ( o se

pensionati essere stati per alme-no 3 anni) titolari di una cat-tedra presso un’universitào un istituto superiore.• Essere cittadini di un Pae-

se in cui vi sia un RotaryClub.

• Avere ottima conoscenzadella lingua parlata nelPaese in cui intendono re-carsi.

• Manifestare l’intenzione diinsegnare in un Paese abasso reddito

• Possono essere Rotariani

* * *

Quest’anno nel mondo ci sono800 Borsisti:32 sono in Italia e9 sono a RomaL’obiettivo del programma delle Bor-se di Studio è quello di contribuireai buoni rapporti internazionali ed iBorsisti devono impegnarsi a svol-gere la loro missione di Ambascia-tori di amicizia rotariana presso il

Paese che li accoglie, partecipandooltre che ai corsi universitari anchea manifestazioni rotariane, alla vi-ta del Rotary locale che li ospita.Ciascun Borsista è assistito da unTutor rotariano Assistente nel Suopaese e da un Tutor rotariano As-sistente nel Paese dove va a stu-diare.Altrettanto importante è il Tutor ro-tariano Sponsor per il BORSISTA ITA-LIANO che parte; infatti suo sarà ilcompito di incontrare e colloquiarecon il Candidato prima della firmadella domanda, spiegando lo scopodella Borsa, le finalità del Rotary cheLui come Borsista – Ambasciatorerappresenterà; suo il compito di “familiarizzare” il Borsista in parten-za con le attività rotariane del Ro-tary Club sponsor. Dovrà inoltre as-sicurare che i moduli della doman-da siano compilati in maniera cor-retta e completa.Il Candidato dovrà conoscere benei programmi e la vita del Club pa-drino perché dovrà illustrarne le at-tività nei Rotary Club che frequen-

«… I Tutorrotariani

costituiscono unriferimento, un

porto sicuro per ilBorsista che non sisentirà solo anche

se in un paeselontano ma troverànel Rotary la “Sua

famiglia”.»

terà all’estero. È opportuno quindiche anche il Presidente del club spon-sor incontri e discuta con il Candi-dato circa i progetti di studio e co-me questi si armonizzino con le fi-nalità del Rotary. Al termine dellaBorsa di studio l’Assistente Sponsordovrà mantenere rapporti con il Bor-sista: molti ex Borsisti sono ora ot-timi Rotariani !Il Tutor Assistente rotariano del no-stro distretto è figura fondamenta-le per il BORSISTA STRANIERO chearriva: sarà infatti il riferimento ro-tariano per la durata della Borsa;suo il compito di assisterlo nelleprocedure di arrivo, aiutarlo nel dis-brigo delle pratiche amministrati-ve e burocratiche (CF, conto ban-cario), introdurlo nel Rotary Clubospitante e presentarlo ai Soci, per-ché partecipi alle attività del club,metterlo in contatto con il Rotaract,verificare che segua il corso deglistudi.I Tutor rotariani costituiscono un ri-ferimento, un porto sicuro per il Bor-sista che non si sentirà solo anchese in un paese lontano ma troverànel Rotary la “Sua famiglia “. Il di-stintivo del Rotary, che noi e i bor-sisti portiamo con orgoglio sul pet-to (così dovrebbe essere !) è il lin-guaggio universale che unisce per-sone diverse ma … ispirate agli stes-si principi e ideali; è quel ponte idea-le - desiderato da Paul Harris cen-to anni fa - che permette di per-correre tanta strada, di superaremontagne, di solcare oceani grazieai suoi ingranaggi perfetti e ugualinel mondo.

La Commissione Distrettuale2006-2007 formata da Mario Spiz-zichino, Maria Letizia Mingiacchi, Vi-viana Paliotta, Carlo Sardara, Gio-vanni Acciarro, ha promosso la dif-fusione del programma non solo pres-so i Rotary Club e i rotariani ma so-prattutto fuori dal Rotary: presso leUniversità, le scuole superiori, gliistituti professionali e i conservato-ri di Musica.Le Borse di Studio degli Ambascia-tori dell’Amicizia rotariana sono uni-che al mondo: una splendida ed esclu-siva occasione per giovani brillanti

di studiare in università estere pre-stigiose ma soprattutto la possibili-tà di instaurare un rapporto unicocon i Rotary Club e con i rotarianiche li accolgono.

* * *

A che punto siamo?Borsisti stranieri 2006-07ospiti nel nostro DistrettoQuest’anno la RF ha programmatodi inviare presso il nostro Distretto9 Borsisti di cui– 3 biennali ( Matematica, Canto, Fil-

mologia) dal Giappone– 3 annuali (Bioetica, Storia delle

Religioni, Architettura) dagli USA– 3 semestrali (Lingua Italiana) dal

Giappone e USA.A settembre già 3 dei 9 Borsisti stra-

nieri sono a Roma, hanno iniziato iloro corsi all’Università o presso lascuola di Lingue D.Alighieri e- comeè richiesto dalla RF - hanno parteci-pato diverse a riunioni rotariane, benaccolti e aiutati dai loro AssistentiTutor rotariani. Infatti da maggio conuno scrupoloso lavoro, la Commis-sione ha individuato i Rotariani dis-posti a svolgere il ruolo di Tutor As-sistenti. I Tutor ( Piero Cacace, Bea-trice Caldani, Stefano Ciccotti, Pao-lo Corradino, Gerald Kelton, VivianaPaliotta, Silvio Piccioni, Marco Squic-ciarini, Eugenio Vascon ), che rin-grazio con affetto, hanno ricevuto idati dei Borsisti e il materiale infor-mativo sui ruoli dell’Assistente e delBorsista così da essere pronti all’ac-coglienza. Ben presto e con entu-siasmo hanno iniziato i contatti: unaregolare corrispondenza al fine di or-ganizzare al meglio il loro arrivo e illoro soggiorno romano.

I ProgrammiProseguendo una tradizione instau-rata l’anno passato (con molto suc-cesso grazie all’impegno del RC Cas-sia) anche quest’anno sarà organiz-zata entro il mese di marzo una “se-rata del Borsista” in Interclub connumerosi Club rotariani. Coinvolge-remo i Borsisti stranieri a Roma e inostri Borsisti in partenza e coloroche sono appena rientrati. Ascolte-remo le loro idee e le loro esperien-ze. Durante la serata dell’anno pas-sato dove sono intervenuti sia Bor-sisti ospiti a Roma, sia nostri borsi-sti in partenza per Egitto, Olanda,Giappone, Tunisia,i Rotariani hannopotuto ascoltare i giovani borsisti.Questo incontro è stato molto posi-tivo per i Borsisti e per i Rotariani che

hanno iniziato a familiarizzare con iBorsisti e a conoscere meglio il Pro-gramma Borse di Studio della RF.

La SelezioneBorsisti selezionati a giugno 2006per Borse di Studio 2007-2008Quest’anno sono arrivate al nostroDistretto ben 11 domande. Tutti icurricula erano di grande qualità ele materie scelte di attualità.Grazie ai contributi dei Rotariani ilnostro Distretto ha avuto la possibi-lità di assegnare 4 Borse di Studio(3 annuali e 1 semestrale) per l’ap-profondimento di una lingua.La Commissione Esaminatrice ( com-posta dai rotariani Lico, Tranquilli,Ferretti GA, Kelton, Melanesi, Spiz-zichino, Veraldi - rotariana ed ex bor-sista -) ha intervistato i Candidati,tutti di altissimo livello e grande per-sonalità. I campi di interesse sonostati: diritto internazionale, diritto

«… Grazie ai contributi dei Rotarianiil nostro Distretto ha avuto la

possibilità di assegnare4 Borse di Studio

(3 annuali e 1 semestrale)per l’approfondimento

di una lingua.»

Page 11: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

18 19

VOCE del ROTARY Novembre 2006

che vengono nel distretto a fre-quentare l’Università.

– Uniformità di requisiti richiesti trai Borsisti italiani e i Borsisti stra-nieri.

– Approfondimento della conoscen-za di particolari modalità banca-rie.

– Maggior controllo del profitto deiBorsisti ospiti nel nostro Distret-to.

… Ma il nostro fiore all’occhiello èaver costituito una Commissione Esa-minatrice per i Candidati compostada 7 rotariani tra cui un ex Borsistadella RF. I Rotariani componentila Commissione sono stati scel-ti di anno in anno in funzione de-gli interessi scientifici dei Can-didati e dei temi delle Borse ri-chieste così da garantire obiettivitàe specifica valutazione.I requisiti richiesti ai Candidati sonostati costanti ogni anno e conformicon le direttive di Evanston.

Borse di Studioper l’anno 2008-2009

Abbiamo bisogno di candidature va-lide per poter offrire una splendidae unica opportunità di studio a gio-vani promettentiLe domande per le Borse di stu-dio per l’anno accademico 2008-2009 scadranno il 30 aprile 2007.I moduli devono essere compilati inogni parte e inviati al Distretto 2080- Piazza Cola di Rienzo 69, Roma00195 - entro tale data.La selezione distrettuale avverrà en-tro giugno 2007.

Entro dicembre 2007 la FondazioneRotary da Evanston comunicherà laratifica della classifica dei Vincitori.Entro ottobre 2008 (anno accade-mico 2008-2009) i Borsisti inizie-

ranno gli studi all’estero.Tutti i moduli e ogni informazio-ne sui requisiti dei Candidati, sul-le Borse di Studio e sulla RF sitrovano sul sito www.rotary.org/ita-liano/Rotary Foundation/Borsedegli Ambasciatori e possono es-sere stampate in italiano.

* * *In questi quattro anni di lavoro nel-la Commissione grazie al contattocostante con i giovani borsisti, hoavuto tante testimonianze di rico-noscenza e gratitudine perché gra-zie al Rotary e alla Borsa di Studio

la vita di alcuni giovani è veramen-te cambiata. Sono queste testimo-nianze che ci devono spronare a con-tinuare a lavorare nel Rotary e peril Rotary.

Le possibilità di aiutare gli altri e dicontribuire alla pace e alla com-prensione tra le genti, offerte dallanostra organizzazione nata più di100 anni fa, sono innumerevoli: staa noi rotariani con il nostro impe-gno, la nostra credibilità de il nostroentusiasmo rendere possibile la rea-lizzazione del sogno di Paul Harris!

Aiutiamo la nostraFondazione a crescere

Serata in Interclub RC RomaAppia Antica e Roma Monte Marioper l’incontro dei nostri Borsisti el’Ambasciatore del Giappone

umanitario, medicina, fisica, ar-cheologia, apprendimento della lin-gua spagnola, musica, sociologia.Si è voluto premiare non solo la ca-pacità e la preparazione di giovaniinteressati a materie inusuali ma so-prattutto giovani per i quali la RFavrebbe rappresentato una oppor-tunità di studio unica.I Club sponsor dei 4 vincitori sonostati rispettivamente: RC Roma Sud,RC Frosinone, RC Latina Monti Lepi-

ni. Tutte le candidature da noi sele-zionate, inviate ad Evanston alla Ro-tary Foundation, sono in attesa del-la definitiva assegnazione che av-verrà entro dicembre p.v. Da allora,poiché i “nostri” Borsisti sono “ Am-basciatori dell’Amicizia Rotariana”,sarà nostro il compito di introdurlinei Club, perché conoscano i nostriprogrammi, i nostri ideali, e condi-vidano i nostri principi. A questo com-pito sono chiamati non solo i rispet-tivi Club sponsor ma i rispettivi Ro-tariani Tutor: Dipende anche da noise i giovani Borsisti saranno buoniAmbasciatori del Rotary!Non dobbiamo dimenticare infattiche le Borse di Studio della RotaryFoundation hanno un valore aggiuntorispetto alle borse tradizionali: il va-lore aggiunto siamo… noi rotariani!è il Rotary alla base di questo Pro-gramma!I Borsisti avranno sul petto il distin-tivo con l’emblema della Fondazio-ne Rotary e saranno gli Ambascia-

tori degli ideali, dei principi e dei pro-grammi rotariani; grazie a Loro i no-stri ideali raggiungeranno uomini edonne lontane: saranno Loro i “no-stri” Ambasciatori, conoscendo e ap-prezzando popoli diversi potrannorealizzare lo scopo fondamentale delRotary: diffondere anche attraversola cultura la comprensione interna-zionale e la pace.Il successo del Programma dipendesolo dal nostro lavoro rotariano.Molto possiamo fare per incoraggia-re questo magnifico ed unico Pro-gramma di Studio offerto ai giovani! Tutti noi Rotariani siamo chiamatia Promuovere la conoscenza delleBorse di Studio non solo nel Rotaryma soprattutto fuori dal Rotary: nel-le Università o nel mondo dell’im-prenditoria: potremo far conoscereil Rotary e trovare oltre ai Candida-ti anche potenziali nuovi soci rota-riani e donatori per la Fondazione;dobbiamo impegnarci a Seleziona-re i possibili Candidati verificando-ne i requisiti essenziali e a Orien-tare i Candidati: illustrando loro lefinalità del Rotary e la vita rotaria-na cosicché possano svolgere beneil ruolo di Ambasciatore. Ma sicura-mente l’impegno più importante chenoi rotariani abbiamo nei confrontidei Borsisti è il ruolo di AssistenteTutor e di Assistente Sponsor.

Risultati della CommissioneBorse di Studiodopo quattro anni di lavoroCon l’impegno e l’entusiasmo co-stante durante questi quattro anni

abbiamo raggiunto tanti obbiettivi:– Un’ottima intesa tra i Tutor e i Bor-

sisti.– Un ottimo inserimento nei Club e

nelle attività collegate ai Club.– Costanti e ottimi rapporti con i di-

rigenti del Centro Linguistico D.Ali-ghieri(CLIDA) scelto da Evanstondove i Borsisti a Roma nel primomese di soggiorno approfondisco-no la conoscenza della lingua ita-liana. Il prof. Fucile e la dottores-sa Savona sono molto disponibilie collaborativi.

– Rapporti con RF di Evanston set-timanali: le risposte ad ogni que-sito sono arrivate in 24 ore.

– Collegamento tra i Tutor: sono sta-te organizzate riunioni interclubper far conoscere non solo i Bor-sisti ma anche i Tutor rotariani.

– Diffusione del programma Borsedi Studio molto efficace: il nume-ro delle richieste aumenta ogni an-no e i Candidati sono di altissimaqualità !

– Molta responsabilità dei Borsistinel presentare i reports trimestralie nella gestione della Borsa: i lo-ro doveri sono stati ben spiegati erecepiti.

– Nessuna domanda respinta da Evan-ston perché incompleta.

– Organizzato a Roma il 1° Semi-nario di Orientamento Distret-tuale per i Borsisti italiani in par-tenza e per i Borsisti stranieri aRoma con l’intervento della Re-sponsabile Senior dei Borsisti del-la RF, Sra. Elana Kranz venuta ap-positamente da Evanston. EranoPresenti 10 Borsisti, 6 Tutor, il Di-rettore del Centro Linguistico D.Ali-ghieri, il Responsabile Distrettua-le RF PDG A.Lico.

Durante il Seminario sono state for-mulate proposte innovative da sot-toporre ad Evanston per modificarealcuni aspetti delle Borse di StudioRicordiamo le principali:– Aumento della somma per vitto e

alloggio sia per i nostri Borsistiall’estero sia per i Borsisti chevengono nel nostro Distretto (oraè insufficiente per una vita digni-tosa)

– Miglioramento della conoscenzadella lingua italiana per i Borsisti

«…le Borse di Studio della Rotary Foundationhanno un valore aggiunto rispetto alle borsetradizionali: il valore aggiunto siamo… noi

rotariani! è il Rotary alla base di questoProgramma!»

«… l’impegno piùimportante che noirotariani abbiamo neiconfronti dei Borsisti è ilruolo di Assistente Tutor edi Assistente Sponsor.»

Page 12: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

20 21

VOCE del ROTARYDal Mondo Rotary International

Novembre 2006

finito tradizionale o multi-disciplina-re con membri appartenenti a di-verse professioni; vi è infine unoscambio definito umanitario, appuntointeso a promuovere progetti ed ini-ziative umanitarie che il distretto po-trà intraprendere in futuro.Ogni Distretto in regola con il paga-mento delle quote al RI ed indipen-dentemente dai contributi versati al-la RF può presentare una domandadi finanziamento dal Fondo Mondia-le per l’invio di un gruppo GSE al-l’anno.Si può altresì richiedere di inviaredei membri supplementari, in que-sto caso vigendo la reciprocità sarànecessario il consenso del Distrettoospitante. Se ottenuto, si potrannoinviare al massimo altri due mem-bri (non rotariani) tramite uno stan-ziamento dal FODD di partecipazio-ne di USD 2000 per partecipantesupplementare (USD 1000 in casodi scambio con paese limitrofo).Si può inoltre richiedere la parteci-pazione di un secondo gruppo GSE,ovvero richiedere alla RF un’altrasovvenzione, mediante il sistema dipartecipazione/ Share, al costo FODDdi USD 11.000 ( che diventano 6.000in caso di scambio con paese limi-trofo). Si può anche ricevere dall’al-tro distretto partner o donare al di-stretto partner una donazione inte-ra o parziale dal loro/proprio FODD(USD 5500 o se limitrofo USD 3000)utile per inviare il secondo team, nelcaso di donazione parziale il ns./lo-ro Distretto dovrà far fronte per ladifferenza.In un anno si possono inviare co-munque al massimo due team.

Altri sussidi da parte della RF:I distretti hanno diritto ad un sussi-dio per il corso di orientamento delteam di USD 500 se hanno stanzia-to un identico importo in FODD, senon viene richiesto il distretto devecomunque organizzare un corso diorientamento della durata di alme-no 12 ore da compiersi prima dellapartenza del team. Sempre i distrettihanno diritto ad ulteriori fondi (USD1000) se organizzano un corso di lin-gua della lingua del paese che ver-rà visitato dal team, ovviamente se

la lingua parlata nel paese dove sirecherà il team non corrisponde al-la lingua italiana.La RF paga i biglietti di viaggio delteam dal punto che verrà indicatodal Governatore eletto che compile-rà il Travel Information Sheet. Nonpaga i trasferimenti da e per gli ae-roporti, il costo dei visti, le spesepersonali di qualsiasi tipo, gli adde-biti per il trasporto bagagli che su-perano il peso consentito, le spesedi spedizione di articoli personali,l’assicurazione sanitaria. Infine la RFassegna al Distretto un contributo diUSD 400 per la partecipazione delteam ospitato alla propria conferen-za distrettuale.Fatte tutte queste premesse, vi chie-derete come praticamente il Di-stretto partecipa al programma:il Governatore eletto riceve il mo-dulo (167IT) ( modulo domanda peri distretti/ District Application) chedeve essere inoltrato ad Evanstonalla RF entro il 1 ottobre (dell’annoprecedente di entrata in carica delGovernatore eletto); questo modu-lo deve essere sottoscritto dal Go-vernatore eletto e dal Presidente del-la Commissione RF in carica del Di-stretto, pena la inammissibilità del-la domanda. Ciò significa che primadi detta scadenza il Governatore elet-to con l’ausilio della CommissioneGSE ricercherà il Distretto partner e

scambierà al riguardo l’intesa di ge-mellaggio; in tal caso lo scambioprende il nome di gemellaggio pre-determinato o prearranged part-nership.Nel caso in cui un distretto non co-munichi alla RF entro il 1 ottobre larichiesta di una sovvenzione GSE conla specifica del Distretto gemellatoe con il consenso dell’altro distrettocon il quale si vuole abbinare ( i di-stretti si dovranno quindi indicare avicenda nell’apposito modulo ed inprecedenza ci si dovrà scambiareuna comunicazione di intenti scrit-ta, ed in prossimità della data di sca-denza ci si dovrà ribadire l’intesa),saranno gli amministratori della RFa gemellare il Distretto con altro di-stretto che non aveva anche questotrovato un distretto partner ( Tru-stee Pairing Preferences), basando-si sulle aree geografiche di prefe-renza comunque indicate nel modu-lo 167 IT e scegliendo un paese chein precedenza non è stato oggettodi scambio GSE con quel distretto.Nel periodo novembre-gennaio (del-l’anno precedente all’inizio dell’in-carico del Governatore Eletto) la RFufficializza agli officer dei distretti gliabbinamenti effettuati. Se ciò nonavviene il partner verrà assegnatoin occasione dell’Assemblea Inter-nazionale. Una volta ottenuta que-sta comunicazione il Governatore

Scrivo questo articolo su invito delPresidente della Commissione Ro-tary Foundation PDG Tony Lico altermine del mio impegno triennaledi guida della sottocommissione perlo scambio Gruppi di Studio. Mi chie-de di scrivere una specie di “bigna-mi” sul GSE, spero di non tediarvitroppo. Ho cercato di riassumere tut-

ta la procedura da seguire per or-ganizzare uno scambio GSE con in-formazioni utili per chi mi succede-rà in questo incarico, per i Club e peri candidati.

* * *Il GSE è uno dei programmi educa-tivi della Rotary Foundation. Venneideato nel 1955 da un Distretto del-la Nuova Zelanda ed allora era indi-cato con l’acronimo ROTA (RotaryOverseas Travel Award ); in seguitonel 1965 divenne un programma del-la RF.Il programma rappresenta una op-portunità unica nel suo genere discambi a carattere culturale e pro-fessionale perchè si rivolge a giova-ni uomini e donne che hanno una etàtra i 25 ed i 40 anni agli inizi dellaloro attività professionale. I gruppitrascorrono da quattro a sei setti-mane all’estero, dove partecipanoad attività inerenti il loro campo pro-fessionale. Il programma è stato idea-

to per favorire lo sviluppo delle ca-pacità professionali e dell’attitudinealla leadership dei giovani.

L’organizzazione di un GSEa livello distrettuale

1° adempimento: costituzione a li-vello distrettuale, all’interno dellaCommissione Rotary Foundation, diuna sottocommissione Scambi diGruppi di Studio che viene coordi-nata da un Chairman nominato dalGovernatore il quale a sua volta e diconcerto con il Presidente della Com-missione Distrettuale della RF e conil Governatore nomina i componen-ti della stessa.Compito della sottocommissione èpromuovere la partecipazione del Di-stretto e dei Club al programma, sce-gliere di concerto con il Governato-re ed il Presidente della Commissio-ne RF il tipo di GSE che si farà e,compito non meno importante, de-ve pianificare l’itinerario del teamche visiterà il proprio Distretto.Viceversa, la selezione del team delproprio distretto che visiterà il di-stretto partner è compito di una com-missione specifica presieduta dalChairman GSE del Distretto e com-posta dal Governatore, dal suo di-retto predecessore (PDG), dal Go-vernatore eletto e da tre rotariani.2° adempimento: scelta del tipo diGSE, numero di GSE da compierenell’anno, numero componenti team.Ci sono diversi tipi di scambio GSE:uno viene definito scambio mono-professionale o specialistico ovveroun team composto da persone tut-te dedite alla stessa professione (me-dico, avvocato, giornalista, ecc), unaltro viene definito culturale (musi-cisti, artisti, curatori di musei); unaltro che è il più comune è quello de-

GSE Group Study ExchangeScambio Gruppo di Studio

PIER GIORGIO PODDIGHE

Ciò che il Rotariano deve sapere…

GSE in Korea

GSE in U.S.A.

Page 13: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

22 23

VOCE del ROTARY Novembre 2006

tary Foundation e del proprio paese.Non può essere selezionato il go-vernatore in carica, né il suo imme-diato predecessore, né il governato-re eletto. Il capogruppo dovrà re-stare con il team per tutto il perio-do di scambio, godere di buona sa-lute, non potrà farsi accompagnareper la durata ufficiale dello scambioda nessun parente, dovrà prendereparte all’orientamento del team fa-cendo sì che al momento della par-tenza i membri siano ben informati,affiatati e motivati, dovrà ovviamenteavere la padronanza della lingua delpaese che si visiterà e possibilmen-te anche della lingua inglese, anchelui dovrà avere una buona conoscenzadell’uso del computer e dei suoi pro-grammi più diffusi e dovrà sapererealizzare un blog. Dovrà avere spi-rito di iniziativa ed avere quindi queirequisiti di leadeship che gli per-mettano di gestire un gruppo ed even-tuali imprevisti.Selezione: I candidati proposti daiclub partecipano quindi ad un in-contro di selezione a livello distret-tuale ( le spese per partecipare aquesto incontro sono coperte dal Clubche lo sponsorizza) ed una volta se-lezionati, dovranno frequentare uncorso di almeno dodici ore, per pre-pararsi a questa esperienza ( il co-sto di partecipazione è a carico deldistretto sotto la supervisione delGSE Chairman) e per conoscersi. Do-vranno inoltre produrre un certifica-to medico attestante la condizionedi buona salute, un passaporto incorso di validità, una dichiarazionedel datore di lavoro o personale do-ve dichiarano la disponibilità a re-carsi all’estero nel periodo del sog-giorno e dovranno stipulare a pro-prie spese una assicurazione medi-ca che copra le spese per cure me-diche, ricoveri e per rimpatrio diemergenza. La Harbour Group(www.hginsurance.com) è la socie-tà convenzionata con la RF che al ri-guardo ha studiato un apposita po-lizza approvata dalla RF con costi as-solutamente di favore stipulabile online sul loro sito webLa selezione deve compiersi con al-meno quattro mesi di anticipo ri-spetto alla data di partenza. Una vol-

ta selezionato il team ed aver pre-visto delle riserve, che diventeran-no membri ufficiali in caso di man-cata partecipazione al corso di orien-tamento, i loro profili con foto de-vono essere inviati al distretto part-ner per permettere loro di pro-grammare le visite professionali. Alpiù tardi questa informazione devepervenire all’altro distretto entro tremesi prima della partenza. Cosa im-portantissima è che i componenti delteam studiando l’altro paese identi-fichino, per quanto riguarda la loroprofessione, delle ipotesi di visiteprofessionali indicandole tramite ilteam leader ed il GSE Chairman al-l’altro Distretto.Una volta selezionato il team, a que-sto viene consegnata tutta la docu-mentazione elaborata sull’argomen-to GSE dalla RF, in precedenza ordi-nata sul sito web del Rotary Inter-national. Almeno due mesi prima del-la data di partenza il GSE Chairmaninvia alla RF ad Evanston ( facendoovviamente una copia del tutto perciascun membro ed una per se) ilmodulo (161IT) che è il modulo ri-servato al team member ed il mo-dulo 260IT che è riservato al teamleader, entrambi i moduli devono es-sere sottoscritti dal presidente delclub sponsor, dal Presidente dellaCommissione distrettuale RF e dalChairman GSE e dal Governatore, iltutto insieme al modulo di richiestadocumenti di viaggio al RITS, allacopia dell’assicurazione di ciascuncomponente il team, alla copia delcertificato medico, copia del visto serichiesto.Sempre entro sessanta giorni primabisogna comunicare al distretto ospi-te la composizione ufficiale del team.Prima della partenza controllare che:1. il team abbia elaborato una pre-

sentazione della durata di 20 mi-nuti su power point nella lingua

del paese che lo ospiterà ( copiasu CD o DVD, pen drive, compu-ter e posta elettronica) in modoche con altri discorsi la presenta-zione non duri più di 30 minuti.Copia di tale presentazione al GSEChairman

2. Il team abbia predisposto semprenella lingua del paese che lo ospi-terà, un folder con la presenta-zione di ciascun componente delteam e relativa foto e riportanteun indirizzo di saluto del Gover-natore, del RF Chairman e GSEChairman sempre con relativa fo-to ( spesa a carico del Distretto)

3. Siano stati fatti dei biglietti da vi-sita dei componenti il team, al-l’americana con fotografia ( spe-sa a carico del Distretto)

4. Il team porti con se piccoli rega-li per ringraziare le famiglie ospi-tanti e rotariani o professionistiche li ospiteranno;

5. Il Team leader porti la bandieraed inno del proprio paese

6. Tutti i componenti il team porti-no delle foto della propria fami-glia, amici, città per instaurare undialogo con chi ospiterà il team.

Il GSE Chairman dovrà organizzareuna cerimonia di saluto alla presen-za delle autorità rotariane, foto di ri-to da pubblicare poi sul sito web deldistretto e su Voce del Rotary.I Club sponsor daranno al propriocandidato selezionato almeno 20 gui-doncini che il componente del teamutilizzerà negli incontri con i RC del-l’altro Distretto e nella conferenzadistrettuale.Anche il Governatore da-rà al team leader almeno una serie20 di guidoncini ed un regalo per ilGovernatore dell’altro Distretto (nor-malmente lo stesso che viene rega-lato ai presidenti).Il team leader avràcon sé un regalo per il GSE Chair-man dell’altro Distretto e lo conse-gnerà o in occasione della conferenza

«…sponsorizzando un candidato e ospitandoun team GSE si sta partecipando al

perseguimento degli obiettivi del Rotary,perché realizziamo la reciproca

comprensione e la cooperazione.»

eletto con l’ausilio del GSE Chairmanin carica dovrebbe con l’assenso delGovernatore in carica iniziare a di-ramare tale notizia ai Club del Di-stretto in quanto già da quel mo-mento inizia la ricerca dei potenzia-li candidati del proprio distretto alruolo di team leader e team mem-ber ( NB in quel momento vi è l’uf-ficializzazione dello scambio, ma an-cora non è ufficiale la data dello scam-bio). Contemporaneamente si inviaal Governatore eletto dell’altro Di-stretto il nominativo del ChairmanGSE che si occuperà nel relativo an-no sociale dello scambio con tutti isuoi riferimenti e con l’invito di co-municare l’omologo del proprio di-stretto. Ottenute queste informa-zioni inizia il dialogo via e-mail e concontatti telefonici dapprima fra i dueGSE Chairman e di seguito anche trail GSE Chairman ed il team leaderstraniero (….“ovviamente in corea-no, americano, portoghese e sassa-rese” …..NDR).Il Governatore eletto partecipa al-l’Assemblea Internazionale (la scuo-la dei Governatori) ed in quella se-de parteciperà alla sessione plena-ria GSE dove viene fatto sedere afianco al governatore eletto del/deidistretto/i gemellato o abbinato, edin quella occasione concorderà le da-te di partenza e di arrivo dei gruppi

dei due distretti e compilerà un mo-dulo di informazioni sul proprio di-stretto ed il Travel Information Sheet.Il periodo di visita del team ospita-to deve includere il Congresso Di-strettuale dove nel programma uf-ficiale (quello stampato), si dovràdedicare al GSE uno spazio di alme-no trenta minuti. In caso si ospitinodue team GSE ciascun team dovràavere a disposizione trenta minuti.Quindi il Governatore Eletto al suoritorno consegnerà al GSE Chairmani due fogli del Travel InformationSheet e da quel momento e comun-que in occasione del SIPE, poi al-l’Assemblea ed infine il 1°luglio co-lui che ricoprirà il ruolo di ChairmanGSE del Distretto divulga ai Club larichiesta ufficiale di segnalare deicandidati a team member e a teamleader e chiede la disponibilità deiClub ad ospitare il team.Selezione del proprio team: Al-meno sei mesi prima della partenzavengono selezionati i componenti delteam dall’apposita commissione diselezione che valuta il loro CV, la co-noscenza linguistica e le motivazio-ni che spingono il candidato a pro-porsi a questa esperienza.In precedenza i Rotary Club, anchechi non ha versato un dollaro allaFondazione, avranno divulgato nel-la loro comunità l’opportunità offer-

ta da questo programma e raccoltediverse candidature, proporranno alDistretto - dopo una prima selezio-ne a livello di club - quelle ritenutemigliori e comunque non più di duecandidati.Chi è il candidato ideale a mem-bro del team?I candidati devono: aver svolto peralmeno due anni un attività a tem-po pieno presso un impresa com-merciale, industriale o di servizi ouna libera professione; avere unaetà tra i 25 ed i 40 anni al momen-to della domanda; avere la cittadi-nanza del paese in cui risiedono elavorare o vivere nell’ambito terri-toriale del Distretto 2080; essere inbuona salute, avere una solida pre-parazione di base ed essere dispo-sti ad accettare altre culture, esse-re aperti, tolleranti e flessibili, par-lare con sufficiente scioltezza la lin-gua del distretto ospite ed anche lalingua inglese, potersi assentare dalposto di lavoro per quattro-sei set-timane con il consenso del propriodatore di lavoro, avere i requisiti perottenere dal paese ospitante il vistodi ingresso, poter partire con il re-sto del gruppo nelle stesse date, sa-per utilizzare il computer con i pro-grammi più comuni quali word, po-wer point, posta elettronica etc.Casi di incompatibilità: non posso-no essere selezionati soci attivi oonorari dei Rotary Club, dipendentidi club rotary o del distretto rotary,coniugi, ascendenti e discendenti inlinea retta di soci attivi e onorari odipendenti del Rotary, coniugi di al-tri componenti il gruppo, ex soci diclub rotary che deve aver dato le di-missioni da almeno tre anni, non pos-sono essere accompagnati da altriloro familiari.Sono viceversa incoraggiati a par-tecipare sempre che non incorranonelle incompatibilità sopra segnala-te i soci del Rotaract.Mettete la comunicazione della se-lezione sul vostro quotidiano locale,interpellate gli ordini professionali.Chi è invece il capogruppo (TeamLeader) ideale: innanzitutto è unrotariano, competente ed esperto,con buona conoscenza dell’azione in-ternazionale, del Rotary, della Ro-

GSE al 50° Congresso

Page 14: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

24 25

VOCE del ROTARY Novembre 2006

già visitati, preferendo se possibilel’inserimento di nuovi.Il soggiorno presso ciascuna locali-tà dovrà essere di almeno due gior-ni e non più di tre; ricordiamoci chenon sono un pacco postale. Per quan-to riguarda il nostro distretto fa ec-cezione Roma, dove il loro soggior-no nella capitale sarà di almeno 5giorni e comunque non più di unasettimana.Sinceramente sottolineo che ho ini-ziato con una scarsa disponibilità deiClub di Roma ad ospitare i team eche viceversa chiudo questa miaesperienza con cinque club romaniche hanno ospitato il team, seppu-re ad una conviviale. Vi faccio riflet-tere sul fatto che l’ospitalità in fa-miglie a Roma non è praticabile con-siderate le distanze, quindi conside-ro quest’ultimo risultato un lusin-ghiero successo. Ovviamente il GSEChairman concorderà con i vari clubgli spostamenti fra Club e Club, fa-cilitando il contatto fra gli stessi.Al termine del loro soggiorno pre-vedere un incontro di saluto, unaconviviale informale alla presenzadelle autorità rotariane e dello staffdella commissione GSE.Consigli per i Club: documentatecon fotografie e riprese il soggiornodel team, fate un comunicato stam-pa annunciando il loro arrivo nellavs. città, invitate la stampa a parte-cipare all’incontro dove il team si pre-senterà al Club, organizzate un loroincontro con le autorità locali ( sin-daco, ambasciatore del loro paese),prevedete un incontro con il Rota-ract, con gli studenti che partecipa-no al programma Scambio Giovani,fate visitare loro le Università e le fa-coltà relative ai loro studi. Nelle con-viviali nei club, ricordatevi che es-sendo loro gli ospiti d’onore, il loroinno andrà eseguito per primo e chela bandiera del loro paese dovrà se-condo cerimoniale occupare il postoche gli spetta. Sempre nel corso del-la conviviale rispettare scrupolosa-mente il cerimoniale e ricordatevi cheil team leader assume il rango di Go-vernatore e per di più di ospite d’o-nore. Dovete rispettare il program-ma così come predisposto, eventua-li aggiunte potranno farsi solo se ap-

provate dal team leader in quantoogni aggiunta potrebbe portare allacancellazione per mancanza di tem-po di attività programmate o una ri-duzione del tempo libero. Fate in mo-do che nonostante il team dovrebbeconoscere la nostra lingua, sia pre-sente un rotariano che conosca la lo-ro o in casi “disperati” un interpre-te. Ricordate alle famigli ospitantiche la famiglia deve occuparsi deipasti, del lavaggio e della stiraturadei vestiti dell’ospite, al riguardo in-formatevi di eventuali diete partico-lari o problematiche relative al ciboderivanti a motivi di salute o religio-

si. Regali: è usanza a livello di clubscambiare il guidoncino. Lo dico ioche sono sardo, quindi nessuno co-munque me ne voglia, in Sardegnaspesso i Club regalano dei libri, cheseppure di pregio sono normalmen-te voluminosi e pesanti e qualchevolta proprio per questi motivi sonoabbandonati con enorme dispiacereda parte dei team. Cene o pasti ingenere: realizzate conviviali legge-re, ricordatevi che uno scambio GSEnon deve tramutarsi in uno stare,seppure piacevole a tavola.Al rientro del team del nostro di-stretto invitate i componenti (per lopiù se lo avete sponsorizzato) a te-

nere una conferenza sulla sua espe-rienza.Risorse: ormai sul sito web del Ro-tary International in lingua italianasi trova qualsivoglia notizia e ma-nuale sul GSE. Per i più pigri con-sultate il catalogo disponibile pres-so tutte le segreterie dei Club.

* * *

Conclusioni: Vorrei mandare daqueste colonne un grosso in boccaal lupo a Claudia e Maria Beatriceche il prossimo anno mi succede-ranno in questo incarico, insieme adun grazie di cuore per il supporto a

tutti i componenti la commissioneDistrettuale GSE, allo staff del GSEDepartment RF di Evanston, ed aiRotary Club del Distretto che hannoospitato sempre in maniera ecce-zionale i team che abbiamo accolto.Sottolineo, accingendomi a conclu-dere questo mio intervento, che spon-sorizzando un candidato e ospitan-do un team GSE si sta partecipandoal perseguimento degli obiettivi delRotary, perché realizziamo la reci-proca comprensione e la coopera-zione. Anche in questo modo Apria-mo la Via e con consapevolezza Con-dividiamo (to share) gli obiettivi delRotary.

distrettuale o meglio se presente nel-l’itinerario in occasione della visitaal suo club di appartenenza.Il GSE Chairman concorda con il RITS,avendo sentito prima il team, il pro-gramma di viaggio e riceverà dalRITS i biglietti aerei. In caso di com-ponenti sardi il volo dalla Sardegnaa Roma è a carico del Distretto.Durante il soggiorno il team si do-vrà tenere in contatto via e-mail conil GSE Chairman ed aggiornare il blogin modo di permettere a tutti di co-noscere praticamente in tempo rea-le che cosa fanno.Entro due mesi dal rientro ciascuncomponente del team deve conse-gnare al GSE Chairman che a suavolta lo invierà via e-mail ad Evan-ston un rapporto scritto sull’espe-rienza compiuta, allegando inoltreun modulo precompilato (mod. 164IT)Risorse utili: ormai sul sito del Ro-tary International e sul sito del ns.distretto c’è tutto quello che può ser-vire.Il Gruppo al termine del propriosoggiorno di scambio potrà rimane-re a sue spese nel paese ospitante.Ospitalità del team straniero: ècompito della commissione GSE e delsuo Chairman elaborare l’itinerariodel team. Pertanto una volta divul-gata la lettera ai club con i profili efoto dei componenti del team ed i lo-ro desiderata, e stabilita una sca-

denza per manifestare la disponibi-lità del Club ad ospitare il team, e ri-cevuta dai Club la disponibilità scrit-ta con il dettaglio del soggiorno (checomprenderà le visite professionalio vocational e culturali oltre alle in-dicazioni di un referente nel club, do-ve verranno ospitati), il GSE Chair-man elabora l’itinerario e program-ma giornaliero località per localitàincludendo gli orari dei relativi ap-puntamenti e lo comunica ai Club se-lezionati, al GSE Chairman dell’altroDistretto, al team leader del teamdell’altro distretto ed al Dipartimen-to GSE presso Evanston ed alla sot-tocommissione distrettuale GSE. Inquesta comunicazione è prassi indi-care anche informazioni utili circa leusanze dei luoghi che si visiteranno,sul clima, abbigliamento, ed i reca-piti telefonici e di cellulare dei ro-tariani che si occuperanno di lo-ro (ciò deve essere fatto al-meno due mesi prima dell’i-nizio del viaggio).L’ospitalità può essere didue tipi: preferibilmentepresso case di rota-riani o nell’impos-sibilità pressohotel. Vi èinfine an-che la pos-sibilità di

ospitare il team nel corso diuna riunione del Club, possi-bilmente conviviale.Nell’elaborare l’itinerario sideve tener presente che cia-scun componente il team do-vrà effettuare almeno 5 gior-nate di incontri e formazioneprofessionali, non necessa-riamente consecutivi e dovràavere almeno mezza giorna-ta di pausa a metà settima-na ed un giorno di riposo nelfine settimana per dedicarsial tempo libero, non neces-sariamente alla presenza dirotariani.

Accoglienza: è il momen-to più importante.In collaborazione con i com-ponenti della CommissioneGSE e con il primo club ospi-

tante è importante organizzare unacerimonia di accoglienza nel luogodi arrivo, normalmente in aeropor-to. Portate uno striscione di benve-nuto, una bandiera del loro paese euna italiana, inviate loro la fotogra-fia di chi gli accoglierà. Al loro arri-vo concedetegli - per riprendersi dalviaggio e dal jet lag - un giorno diriposo, ciò preferibilmente in alber-go. Il GSE Chairman avrà già con-cordato in precedenza con il teamleader la data, orario e luogo per unincontro con tutto il team per parla-re del programma di soggiorno. Gior-nalmente il GSE Chairman sentirà ilteam leader per conoscere con fran-chezza dei problemi sorti durante loscambio ed abbinerà per ciascunaarea un componente della Commis-sione Distrettuale GSE che fungerà

in sua veste da superviso-re/ rappresentante d’a-rea che assista il grup-po nelle località visita-

teNell’elaborare l’iti-

nerario il GSE Chair-man terrà pre-

sente al finedi permet-tere a tuttii club del Di-stretto qua-li sono i Club

GSE al 50° Congresso

Raccolto di soia in Brasile (maggior produttore mondiale): una fra le tante immaginiportate dal Gruppo GSE-Brasile al 50° Congresso Distretto 2080, sulle tradizioni, i pro-dotti e le innovazioni industriali del loro Paese.

Page 15: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

27

Novembre 2006

Dal Mondo Rotary International

Sono circa 91.000 gli Alumni(termine comprensivo anchedelle Alumnae), professioni-

sti di molti paesi del mondo, che han-no beneficiato, dal 1947 ad oggi, di

sovvenzioni e contributi della RotaryFoundation, sotto forma di:1. Borse degli Ambasciatori2. Sovvenzioni per lo Scambio di

Gruppi di Studio (GSE)

3. Sovvenzioni come Volontari delRotary

4. Sovvenzioni per la Ricerca5. Sovvenzioni come Docenti Uni-

versitari

Associazione Alumni - Ex BorsistiGIUSEPPE GUERRERI

RC Roma Castelli Romani

26

VOCE del ROTARY

Gli Alumni della FondazioneRotary sono persone non ro-tariane che hanno da questa

ricevuto sovvenzioni educative. In-cludono borsisti Ambasciatori, bor-sisti della Pace, membri di gruppi distudio,beneficiari di sovvenzioni perdocenti universitari o di sovvenzio-ni per la ricerca. Gli Alumni dovran-no essere i portavoce degli ideali edella missione del Rotary nel rag-giungimento della pace e della com-prensione internazionale.La Commissione Distrettuale Alum-ni contribuisce al coinvolgimento diquesta preziosa risorsa nella vita ro-tariana.È importante tenere i contatti e man-tenere il feeling maturato nello spi-rito degli Alumni, di ritorno nei pro-pri paesi, organizzare loro relazioniin occasioni delle riunioni dei RotaryClub per testimoniare i termini dicrescita culturale e professionale ac-quisibili attraverso le borse di stu-dio e l’esperienza umana vissuta acontatto di realtà sociali diverse, macon i valori universali dell’amicizia edella fratellanza.Un coinvolgimento ulteriore degliAlumni si ha facendoli partecipare oillustrando loro le iniziative di ” in-teresse pubblico” del Club o invi-tandoli alle riunioni dei nuovi borsi-

sti o Gruppi di Studio (GSE) in pro-cinto di partire per l’estero o aiu-tandoli a mettersi in contatto con ro-tariani di nuova zona se si fosserotrasferiti in un altro distretto.È fondamentale quindi avere un’at-tenzione costante e fare ciò che puòessere utile a mantenere vivo l’en-tusiasmo degli Alumni ed il loro in-teresse verso il Rotary.Infatti, in relazione alle loro profes-sioni (medici, professionisti ed esper-ti in vari campi) potrebbero recarsicome Volontari del Rotary in paesiin cui si abbia bisogno delle loro com-petenze professionali; se si trattas-se di docenti universitari potrebbe-ro divenire ottimi candidati per l’am-missione ad un Rotary Club; se digiovani studenti potrebbero entrarenel Rotaract. Risultati di questo tiporavvivano il senso d’orgoglio che iRotariani avvertono per i program-mi educativi della Rotary Foundatione la convinzione nel voler fornire illoro appoggio a questa Fondazione.Fino a qualche tempo fa alla Com-missione ALUMNI era rimasto solo ilcompito di tenere in ordine l’elencodegli ex- Borsisti, dei GSE, degliScambi Giovani e dei Ryla che si era-no succeduti negli anni, di aggior-nare gli indirizzi di quelli più lontaninel tempo, di tenere insomma unpiccolo archivio. E questo perché al-cuni tentativi di rintracciarli erano ri-sultato vani: scrivere loro lettere,sollecitare i Presidenti dei Club, cheli avevano sponsorizzati, a cercarli evari altri.

A questo punto ho deciso di contat-tarli personalmente: niente lettere,niente e-mails: il telefono. La tua vo-ce, come diceva una pubblicità; con-vinta che al di là di tutte le tecnolo-gie, il contatto umano che si stabi-lisce con il calore di una conversa-zione, non ha confronti. E così, su-perando il disagio di telefonare a per-sone che non si conoscono, sono ri-uscita nel mio intento. Li ho trovati.Sono stati disponibilissimi.Ho chiesto loro se avevano voglia divenire a raccontarci la propria espe-rienza, se questa era stata di giova-mento per la loro professione, se ri-tenevano interessante scambiare leproprie opinioni con altri Alumni cheerano stati in paesi diversi. Così dafarli riavvicinare al Rotary.Ci sono riuscita. Alla prima riunionenon erano molti: una quindicina dipersone, nessuno prendeva la pa-rola, ma via, via il mio entusiasmoli ha contagiati ed alla fine della gior-nata eravamo diventati un gruppo diamici che desideravano ritrovarsinuovamente.La conclusione da quel primo incon-tro? Quattro di quei quindici sono di-ventati rotariani. Una di loro si chia-ma Cristiana Serva ed è stata pre-sente al Congresso del GovernatoreIvaldi come Presidente di Club.Incoraggiati da questo successo, ab-biamo proseguito su questa stradae rintracciato ventotto Alumni tra cuialcuni dalla Sardegna, da Roma edal Lazio. Ho già avuto la loro ade-sione per una riunione che si terràa Roma a Novembre mese dedicatoalla Rotary Foundation.Ancora una volta le iniziative dellaFondazione si confermano strumen-ti di incontri e di crescita personalee professionale.

Dal Mondo Rotary International

AlumniPAOLA MARROCCO UGOLINIPresidente Commissione Alumni

La categoria “Alumni” include pro-fessori, medici, avvocati, ambascia-tori, alti funzionari governativi, im-prenditori, scrittori e dirigenti di azien-da. Alcuni sono stati insigniti di pre-stigiose onorificenze.La loro partecipazione ai program-mi della Fondazione ha ispirato mol-te iniziative a favore dell’umanità.È compito della SottocommissioneAlumni garantire il coinvolgimentodi questa preziosa risorsa nelle at-tività rotariane mediante la Asso-ciazione Alumni della Rotary Foun-dation. Molti di loro hanno fatto stra-da e sta a noi riavvicinarli al Rotarye farli sentire parte della nostragrande famiglia. Essi custodisconoun patrimonio umano e professio-nale fondato su una esaltante espe-rienza di vita a contatto con realtàsociali ed economiche complesse ediversificate.Dobbiamo dunque accoglierli tra noiaffinché possano ravvivare con il no-stro aiuto l’esperienza assimilata inambiente rotariano ed offrire un tan-gibile contributo alle attività dellaFondazione.Quali beneficiari di risorse della Fon-dazione, costituiscono una ricchez-za della nostra associazione e pos-sono, con la loro testimonianza, con-

tribuire ad incrementare lo spirito diappartenenza dei nostri soci.Questo gruppo qualificato ed omo-geneo e gli ideali universali che con-dividono fanno di loro un preziosopatrimonio di esperienze che dob-biamo utilizzare per svolgere unruolo di rilievo nella società. Chia-miamoli dunque a raccolta, inco-raggiandoli a rimanere attivi nel Ro-tary, invitandoli a partecipare a ri-unioni ed attività mirate, chieden-do loro di rivivere la loro esperien-za umana e professionale parlan-done presso il club sponsor od al-tri club.La Associazione Alumni, ormai pros-sima alla sua costituzione, rappre-senta un naturale punto di appro-do per chi, rientrato in Italia, siapredisposto a mantenere legami conil Rotary. L’argomento è stato discusso nellaConvenzione del Centenario tenuta-si a Chicago nel giugno 2005 dovela creazione di una Associazione Alum-ni è stata auspicata come strategiaper un maggior coinvolgimento de-gli Alumni nel Rotary.

Compiti e finalitàdell’AssociazioneCreare e mantenere una banca da-

ti degli Alumni del Distretto limitataagli ultimi cinque anni.Trattenere gli Alumni nell’ambito delRotary coinvolgendoli in riunioni edattività ed inserendoli come volon-tari nei programmi locali ed inter-nazionali dei Club.Coinvolgere gli Alumni nella forma-zione/preparazione dei candidati bor-sisti e dei partecipanti ai program-mi Scambi di Gruppi di Studio (GSE).Incoraggiare i Club e gli Alumni aservirsi del sito web (www.rotary.org)per ogni utile aggiornamento.Divulgare il Bollettino RE CONNEC-TIONS disponibile in formato tele-matico e stampa.Riempire e spedire ad Evanston lascheda contenente i propri dati e co-ordinate.

Non dimentichiamo gli Alumni dellaFondazione e impegnamoci a man-tenere un dialogo con loro.Se non ce li teniamo vicini coinvol-gendoli nella vita associativa dei no-stri Club, essi saranno perduti persempre. E con essi perderemo deipotenziali soci rotariani particolar-mente motivati, certamente dei con-vinti sostenitori degli ideali rotaria-ni e probabili sostenitori/donatoridella Fondazione Rotary.

AppuntamentoSeminario RF

Il prossimo 2 dicembre, Luis VicenteGiay, Chairman della Rotary Foundationsarà in Italia ed in Reggio Emilia inter-verrà al SEFR – Seminario FondazioneRotary del D.2070, a cui sono invitati -con lettera dell’8 novembre scorso delPDG Carlo Sarasso RRFC Zona 12 e 10(part 2B) e Health and Hunger RegionalGroup Coordinator, Zona 12G - iGovernatori, i Presidenti delle Com-missioni e Sottocommissioni RF deiDistretti Zona 12, gli Strategic AdvisorsRF, i Major Gifts Advisors RF, gli AlumniCoordinator RF Zona 12 R.I.

Con l’occasione della giornata del Seminario, ci sarà un incontro con Luis Vicente Giay, specificatamente dedicatoalla trattazione di temi e problemi afferenti alla Fondazione Rotary e di specifico interesse e rilievo strategico edoperativo per i Presidenti delle Commissioni e Sottocommissioni RF dei 10 Distretti della Zona 12 R.I.

Luis Vicente Giay

Page 16: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

– Gli Istituti (su scala regionale): Sono un aiuto per ileader passati, presenti e futuri dei distretti e dei clubperché permette loro di conoscere i nuovi indirizzi delR. I. ed i punti di vista dei dirigenti internazionali.

È auspicabile la presenza e il contributo d’idee di tutti irotariani impegnati nel servizio.

* * *1° Obiettivo: ERADICARE TOTALMENTE E DEFINI-TIVAMENTE LA POLIOMIELITE IN TUTTI I PAESIDEL MONDO.Nell’ultimo rapporto inviato ai componenti del Board,l’8 settembre scorso, Manjit Sawhney, coordinatore in-ternazionale per la campagna polioplus, riferisce di 25nuovi casi di Polio denunziati quel giorno nell’Uttar Pra-desh Occidentale. Il totale dei casi di Polio nel 2006 sa-le, solo in Asia, a 283. Questo rapporto, unito agli altriprovenienti da altre parti del mondo, porta il numero dinuovi casi a qualche migliaio e ci indica che la nostrabattaglia contro la Polio non può considerarsi esaurita.

2° obiettivo: Acquisire, studiare e selezionare nuoviprogrammi mondiali da mettere in opera solo do-po che sarà stata completamente eradicata la Po-liomielite.

3° obiettivo: Creare programmi tesi a far lavorarei club con l’opportuna flessibilità connessa con idiversi modelli delle Società in cui operano.4° obiettivo: Sviluppare un piano per meglio utiliz-zare le risorse dei club ed ottenere una loro mag-giore efficienza sul territorio.

5° obiettivo: Sviluppare e perfezionare la formazio-ne e l’istruzione continua dei rotariani a tutti ilivelli.6° obiettivo: Creare e attuare un piano che provvedaal riconoscimento e alla preservazione delle di-versità culturali.

7° obiettivo: Diffondere l’immagine pubblica del Ro-tary mediante un costante ricorso alle pubbliche rela-zioni e utilizzando i mass media a seconda delle esi-genze e dei modelli differenziati per le singole realtàterritoriali.

L’organizzazione “territoriale” del Rotary (Regio-ni/Zone/Distretti/Club) è la seguente:

6 Regioni / 34 Zone / 530 Distretti:• ASIA >Zone 1-6 e 9 Distr. 2500-387• AUSTRALIA/NEW ZEALAND > Zone 7 e 8 Distr. 9450-

9980• AFRICA/EUROPE > Zone 10-16 Distr. 1360-2490• RIBI > Gran Bretagna, Irlanda Zone 17 e 18 Distr.

1010-1290• MEXICO/CENTRAL-SOUTH AMERICA > Zone 19-21

Distr. 4060-4980• CANADA/UNITED STATES > Zone 22-34 Distr. 5000-

7980

Il Distretto è un territorio, che raggruppa un certo nu-mero di club, affidato a un Governatore che ha il com-pito di promuovere lo scopo del Rotary e far si che iClub siano gestiti a norma di regolamento e che, per laqualità e l’attività dei loro soci, siano stimati e consi-derati nei loro territori.Il Governatore deve:• Possedere la stima della comunità per la sua irre-

prensibile condotta e per quella dei suoi più prossimifamiliari.

• Possedere la leadership e l’autorità morale per far ri-spettare le regole rotariane.

• Essere convincente ed esprimere il proprio pensieroin modo chiaro e preciso.

Scopo del piano direttivo distrettuale è quello d’aiuta-re il Governatore ad assistere con maggiore efficacia iclub.

Criteri di selezione dei membri della squadra di-strettuale• L’esperienza di leadership maturata a livello di club o

di distretto• Aver avuto successo a livello di club• Avere le competenze necessarie per ben espletare gli

incarichi• Avere un’opportuna tendenza alla leadership

I CLUB• Non sono circoli ricreativi ne tanto meno salotti di

chi, a turno, li presiede.• Essi sono rappresentanze locali del mondo rota-

riano con le sue regole e i suoi modelli.• Non sono tribune da offrire a persone di potere

per crearsi dei meriti.Chiunque venga invitato in un Club Rotariano deve, alcontrario, sapere di ricevere una cortese e preziosa pos-sibilità di poter consultare, su problemi concreti, unaparte molto selezionata della società civile e non di do-ver “concedere” la sua presenza, dopo molte pressionie reiterati inviti.Un Club sarà tanto più efficiente quanto maggiore sa-

28 29

VOCE del ROTARY Novembre 2006

Dal Mondo Rotary International

Dal 50° CongressoRaffaele Pallotta d’Acquapendente, RID al 50° Congresso del nostro Distretto, ha esposto in un

lungo intervento, filosofia, valori, indirizzi, consigli e raccomandazioni per ben operarenel e per il Rotary. Un affresco a tutto tondo di questo mondo rotariano ove al

richiamo a perseguire i valori dell’Etica dentro il Sodalizio e nelle professioni- spunto per la nascita della nostra Associazione - si sono mescolati, in coeren-

te esposizione, aspetti organizzativi del nuovo corso, spiegazioni, richiami,incitamenti. Con metodo ed intatto entusiasmo.La prima parte di tale esposizione (accompagnata in Congresso da proie-zione di slides) è stata pubblicata nel numero di Ottobre. In questo nume-ro, come già anticipato, la seconda e conclusiva parte.VOCE del Rotary rinnova a Raffaele la stima e la fraterna gratitudineper il suo contributo.

(NdR)

Il Rotary realizza i suoi scopi istituzionali mediantetre principali campi d’attività chiamati i “Pilastri delRotary”

A) I programmi generaliB) le quattro vie d’AzioneC) La Fondazione Rotary.La Piramide rotariana è composta da:• CONSIGLIO CENTRALE (board of Directors) che è

il governo del R.I., Presidente, Presidente eletto e 17Direttori di cui uno con funzioni di V. Presidente e unodi Tesoriere. Oltre tali cariche, sono “Ufficiali” del RIi 530 Governatori Distrettuali.

• CONSIGLIO DI LEGISLAZIONE che è il Parlamen-to del R.I., composto da 530 delegati (1 p/Distretto),si riunisce ogni 3 anni.

Tutti i rotariani sono tenuti ad una formazione perma-nente che consenta loro d’essere coscienti dell’asso-ciazione in cui militano ed informati dell’aggiornamen-to costante dei suoi programmi. I presidenti e gli expresidenti hanno iniziato la formazione nei SIPE di-strettuali e la continuano partecipando alle Assembleeed ai Congressi.I governatori eletti frequentando i GETS (Governors-elected Training Seminar) e l’assemblea internazio-nale.I governatori in attività di servizio e gli ex governatorifrequentando Istituti e Congressi Internazionali.

La formazione permanente dei dirigenti è, quindi, affi-data alla frequentazione dei

CONVEGNI INTERNAZIONALI costituiti da:– Il Congresso del RI, ovvero la Convention (su sca-

la mondiale): ha lo scopo di stimolare, motivare e in-formare tutti i Rotariani, in particolare i Presidenti-entranti dei Club ed i dirigenti del RI, affinché pro-muovano con entusiasmo e con progetti concreti losviluppo del Rotary a livello mondiale, dei Distretti edei Club.

– L’Assemblea internazionale (su scala mondiale):provvede alla formazione e all’addestramento dei Go-vernatori eletti e dà loro la possibilità di discutere etracciare piani e programmi d’attività per il loro man-dato.

RAFFAELE PALLOTTA D’ACQUAPENDENTE

Le basi della conoscenzasu cui costruire un Rotary moderno

IL NUOVO PIANOSTRATEGICO DEL R.I.

Page 17: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

“Ogni rotariano sia tale in ogni momento, sempre, comunque e dovunque”.

Dobbiamo avere sempre presente che:

“Vince chi è veloce ad adattarsi, lento a lamentarsi e pronto al cambiamento”

Per cambiare bisogna conoscere.La non conoscenza può rappresentare il primo passo verso il disinteresse.

NON SI PUÒ AMARE, APPREZZARE E FAR CRESCERECIÒ CHE NON SI CONOSCE

5COMMIS

SIONI

� È necessario dare, anche, la giusta importanza aiPresidenti degli anni trascorsi, ai quali è opportu-no che vengano demandati compiti di consultazio-ne e di coordinamento e, magari, l’attenta ricercadi soci, in grado di poter esercitare le funzioni pre-sidenziali, da proporre all’attenzione dell’assembleadel Club.

� È necessario dare molta importanza ai coniugi per-ché il loro coinvolgimento è fondamentale per unapiù solida coesione fra i soci, per una loro maggioreidentificazione nei principi del “Rotary” e per il suc-cesso dell’azione dei Club.

� È necessario, perciò, che conoscano bene quel Ro-tary nel quale operano i loro compagni di vita.

È la nuova struttura amministrativa, approvata dal Con-siglio Centrale del RI, studiata partendo dalle seguenticonsiderazioni:• il tempo sempre più limitato a disposizione dei Rota-

riani,• l’avvicendarsi annuale della dirigenza,• l’esigenza di stabilire una continuità di programmi plu-

riennali,• La necessità di rendere i club più efficientiÈ una struttura amministrativa ideata per dareforza e coesione ai club,– continuità nelle scelte amministrative e nello

svolgimento dei progetti– un maggior numero di dirigenti ben preparati– una squadra dirigente più forte e coesaÈ un’estensione, a livello di club, del Piano diret-tivo distrettuale.Incoraggia la continuità della leadership e la col-laborazione tra i dirigenti uscenti ed entranti perquanto riguarda gli obiettivi del club e la gestio-ne dei progetti di servizio.Propone una struttura semplificata di commis-sioni che rispecchiano, a livello di club, le com-missioni distrettuali.Il Nuovo Regolamento raccomanda l’istituzionesolo di cinque commissioni, incaricate di aiutare

il club nella realizzazione dei suoi obiettivi a lun-go termine.Amministrazione – Cura tutte le attività ammini-strative del club.Pubbliche relazioni – Si occupa delle attività vol-te a diffondere tra i non rotariani l’operato del Ro-tary e a promuovere le attività e i progetti del club.Fondazione Rotary – Sostiene la Fondazione conun piano di incentivazione ai contributi finanzia-ri e alla partecipazione attiva dei soci.Progetti di servizio – Si occupa dello sviluppo diprogetti culturali, umanitari e professionali ri-spondenti alle esigenze della comunità locale einternazionale.Effettivo – Elabora e mette in atto un piano di re-clutamento e conservazione dei soci.E’, inoltre, necessario dare molta importanza ai coniu-gi perché il loro coinvolgimento è fondamentale per unapiù solida coesione fra i soci, per una loro maggioreidentificazione nei principi del “Rotary” e per il succes-so dell’azione dei Club.È necessario, perciò, che conoscano bene quel Rotarynel quale operano i loro compagni di vita.È stato, infatti, proclamato dall’UNESCO: “ Il creatoredel moderno concetto di Servizio e uno dei maggiorimovimenti a carattere sociale del XX° secolo”.

Il R.I. è stato l’ispiratoredi tutte le altre associazioni di club di servizio

IL NUOVO PIANO DIRETTIVO PER I ROTARY CLUB

30 31

VOCE del ROTARY Novembre 2006

rà la considerazione che avrà un suo invito, come oc-casione rara e qualificante da non perdere.I nostri club devono rappresentare un complesso ar-monico di persone con posizioni elitarie non di na-scita, ma di pensiero. Devono fare opinione conl’intelligenza, la preparazione dei soci e le azioni col-lettive che riescono a compiere.Sarà necessario che i Rotary in Italia, per gran parteformati da uomini di cultura, partecipino più intensa-mente al processo di rinnovamento, affinché possanodiventare concreti punti innovativi di riferimento.

Il modello più adatto a renderci di nuovo attrattivi èquello di rafforzare in noi l’impegno d’essere, innanzitutto, un gruppo di persone per bene – rappresentanzaqualificata di differenti attività, professioni e carriere– impegnate volontariamente ad identificare proble-mi sociali di carattere generale, ma soprattutto loca-le di cui si studiano, con metodologia multidisciplina-re, possibili soluzioni non contaminate da interessi diparte.

I SOCI� Il Rotariano italiano non dev’essere un Superman o

una Superwoman, ma dev’essere... uomo o donna,di buon carattere e buona reputazione proprietario,socio, rappresentante legale o direttore di un’azien-da, o esercente un’attività o una professione rispet-tabile e riconosciuta o detentore d’importante posi-zione in un’impresa o in una filiale o agenzia dellastessa, con funzioni direttive e autorità decisionali.deve conoscere bene SCOPO, PROGRAMMI e ATTI-VITÀ del Rotary per promuoverne gli obiettivi e lerealizzazioni anche nella sua vita privata e profes-sionale

� Al Rotariano non è permesso:• sfruttare il Rotary a fini politici è la nuova struttu-

ra amministrativa, approvata dal Consiglio Cen-trale del RI, studiata partendo dalle seguenti con-siderazioni:

• il tempo sempre più limitato a disposizione dei Ro-tariani,

• l’avvicendarsi annuale della dirigenza,• l’esigenza di stabilire una continuità di programmi

pluriennali,• la necessità di rendere i club più efficienti• far parte di altri Club dediti ad attività simili• Rifiutare gli incarichi di servizio che gli vengano ri-

chiesti• Avere atteggiamenti conflittuali o di scarsa tolle-

ranza verso i consoci

Il PDG Nevio Urio, D.4640 (Brasile) riceve il distintivo disocio onorario del R.C. Roma per l’azione concreta e conti-nua di otto anni di lavoro nella realizzazione dei VillaggiMorros in collaborazione con il club italiano.

Page 18: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

33

Dal Mondo Rotary International

Novembre 2006

Quattro Regioni contigue, inorigine, hanno costituito ilnostro Distretto 2090, le Mar-

che, l’Umbria, l’Abruzzo ed il Molise.Nasce dall’originale Distretto 208,nel quale erano ricomprese anchele regioni del Lazio, nonchè la Sar-

degna.Nell’anno 1984, con il caro AmicoP.D.G. Pino Baroni, fu ammainato lostendardo che ci univa tutti, per ve-derne risalire due, appunto, il 208ed il 209. Fu una bella e commo-vente cerimonia!Siamo diventati poi il 2080 ed il 2090.Il territorio convenuto, con l’ami-chevole e pratica divisione, si è poiper noi ampliato, poichè nel 1992,il 12 Maggio, l’Albania ricevette ilconsenso a far parte del Rotary In-ternational, inserita nel nostro Di-stretto.Venne anche il Presidente Interna-zionale, l’indiano Rajendra K Saboo,che consegnò la Carta, al Club di Ti-rana. L’evento aveva molti significa-ti per il nostro sodalizio.Naturalmente, il Distretto ha subitoconsiderato come parte attiva l’Al-bania, avendo però cura di un at-tento e programmato sviluppo diClub, che oggi sono 3, su 64 in to-tale.

Alla capitale Tirana, si sono aggiun-te le città di Durazzo e Korca.Possiamo dire, che quando l’AmicoP.D.G. Maurizio Maurizi ha avuto ilcompito di governare, vi erano 39Clubs.Quindi un buon incremento in que-

sti anni ed anche ora, si stanno va-lutando aree, ove appare possibilela nascita di nuovi Club.La regione Marche, che ne ha il mag-giore numero, 26 per l’esattezza èassai ricettiva per la nostra attivitàed anche per le nuove azioni.L’Umbria con 14 Clubs, vanta il Clubdi Perugia nato 70 anni fa ed un cor-so di lingua italiana, organizzato pro-prio dal Rotary che, afianco ma indipenden-te dalla Università perStranieri, conta 52 an-ni di attività.Le zone dell’Abruzzo cheha 16 Club e del Moliseche ne ha 5, sia purecon caratteristiche lie-vemente diverse, han-no costituito ugualmenteun buon centro di cre-scita.Alcune concentrazioni diattività industriali a li-vello nazionale ed in-

ternazionale hanno consentito, inmolte aree, mantenimento e conte-stuale sviluppo del nostro sodalizio.Finalità che tutti desideriamo.Parlo delle aree dell’Abruzzo ed aconfine con il Molise, ove sono pre-senti aziende come Honda e Fiat edaltri che nell’indotto, sviluppano eprosperano.La predominanza calzaturiera nelmaceratese e nella nuova Provinciadi Fermo, le grandi attività nel cam-po elettrodomestici a Fabriano, le in-dustrie meccaniche e del legno, nel-la parte più a nord delle Marche, co-stituiscono ugualmente dei forti ca-pisaldi. L’Umbria, con flussi turisticicontinui in ogni stagione sia nei luo-ghi della Cristianità, come Assisi esia per la ricchezza di arte e cultu-ra in questo grande bacino verde,sono fonte di stabilità.Qui vi sono, parimenti valide, atti-vità industriali, dal tabacco, al tes-sile a grandi mangimifici, alla cioc-colata ed altro ancora.Quindi una grande versatilità, sia pu-re nelle proprie tradizioni ed auto-nomie.Queste le caratteristiche generali.Il nostro sodalizio è assai presenteanche in ambito culturale, scientifi-co, industriale e nelle professioni in-tese nel più ampio ventaglio.Intendo dire da quelle “liberali”, al-

Il Distretto 2090LUCIANO PIERINI

Gavernatore D.2090

32

VOCE del ROTARY

Raffaele Pallotta d’Acquapendente

Page 19: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

35

Novembre 2006

Negli anni compresi fra il 2002ed il 2005, quale risultato diuna capillare campagna te-

sa ad accrescere il numero dei soci,sono sorti nel Distretto ben diciottonuovi Club equamente ripartiti fraRoma, Lazio e Sardegna. Nello stes-so periodo si è pertanto registratol’arrivo di numerosi nuovi affiliati alRotary, ma, in verità - guardando altotale netto di ogni fine anno socia-le – in numero inferiore alla cifra chesarebbe stato lecito attendersi. Si-nora, non era stata posta sufficien-te attenzione al fenomeno, ma, nel-lo scorso mese di settembre, Alber-to Cecchini, Presidente della Com-missione sviluppo dell’effettivo, esa-minando i dati relativi al periodo lu-glio 2005 – giugno 2006, è arrivatoalla conclusione che, nell’anno in esa-me, privo della costituzione di altriClub, si è avuto un decremento net-to di 31 soci. Siamo, cioè, passati da4063 a 4032 associati.Disaggregando i dati, è anche emer-so che il calo delle 31 unità – ed èquesto il fatto che ci interessa da vi-cino – era, a sua volta, il risultato di261 ammissioni e di ben 292 cessa-zioni. Da qui la prima, spontaneareazione che, evidentemente, era-vamo stati bravi nel cooptare nuovisoci, ma non altrettanto nel mante-nerli. Secondo gli obiettivi fissati al-l’inizio dell’anno, avremmo dovutoperseguire, invece, una crescita net-ta di 81 soci, vale a dire uno in piùper ciascun Club. Intendiamoci, nonè certamente il caso di creare dram-mi, ma l’accaduto suona comunquecome un campanello d’allarme perricordarci che affiliare nuovi soci vabene, ma dobbiamo anche attuareprogrammi per coinvolgerli e moti-varli sì da suscitare in loro un legit-timo orgoglio di appartenenza al Ro-tary. E’, infatti, possibile operare permantenere viva ed operativa l’at-tenzione del socio verso i program-mi rotariani e penso che, nel nostrocaso, provvederanno ancor più gliappositi organismi dei Club e del Di-stretto, ma non v’è dubbio – ed èquesta la vera ragione del presente

articolo – che anche il settore dellaformazione e dell’istruzione debbafare la sua parte intervenendo perassistere ed aiutare i Club nella re-visione, nell’aggiornamento e, oveoccorresse, nella formulazione deiprogrammi per l’orientamento deinuovi affiliati nonché per la forma-zione dei futuri dirigenti di Club.È ormai evidente, insomma, che neiClub si avverte il bisogno di perso-ne motivate a rimanere e di dirigentipreparati a svolgere incarichi di re-sponsabilità.A tal proposito, e per questo solo fi-ne, è opportuno sottolineare che perfuturi dirigenti di Club, oltre a quan-ti vengono eletti dall’assemblea deisoci, fra novembre e dicembre di ognianno, per poi assumere incarichi apartire dal primo luglio immediata-mente successivo, qui si intendonoanche i Presidenti di Commissioni edi Sottocommissioni che, nominatiin primavera dal Presidente entran-te, diventano ugualmente operatividal primo luglio seguente.La viva raccomandazione che, in que-sta sede, viene rivolta ai Presidentidi Club, sia in carica che entranti, èche entrambi i gruppi di dirigenti,una volta eletti o nominati, sianochiamati ad aggiornare le proprie co-gnizioni sui contenuti e sulle moda-lità di svolgimento dell’incarico cheandranno a ricoprire nel Club. Noncito cifre sull’alto numero comples-sivo dei dirigenti in questione per-ché mi preme di più sottolineare ilfatto che essi costituiscono lo zoc-colo duro del proprio sodalizio e so-no la chiave per il successo del Ro-tary anche nei confronti degli asso-ciati, specialmente di quelli da pocoarrivati.In nessun caso, quindi dovrebberooperare dirigenti non all’altezza delcompito assegnato.Giova ribadire, a questo punto, chela Commissione Distrettuale Forma-zione ed Istruzione dispone di bravied esperti istruttori che possono co-adiuvare i Presidenti anche nella fa-se di attuazione dei programmi diformazione dei nuovi dirigenti. At-

tualmente, la Commissione è anco-ra impegnata nel programma di ad-destramento dei soci con meno ditre anni di anzianità nel Rotary, dalmomento che, al 30 giugno 2006 ap-partenevano ancora a questa cate-goria oltre ottocento affiliati. Pur nondisponendo di dati più precisi in me-rito, è tuttavia forte il sospetto cheproprio alla categoria dei soci conanzianità inferiore ai tre anni ap-partenga una buona parte dei 292che, come dicevamo all’inizio, nondebbono essersi sentiti ben integra-ti nel Club e che quindi – forse per-chè delusi - ci hanno lasciato.Inoltre, è altrettanto forte il sospet-to che le grandi cifre citate siano diper se stesse chiaro segnale di un fe-nomeno che, all’interno dei Club, staassumendo sempre di più preoccu-panti connotazioni di tipo struttura-le. È certamente opportuno, quindi,riflettere seriamente sul tipo di tur-nover che è in atto nei nostri Club esulle sue dannose conseguenze, maè anche necessario ed urgente in-traprendere azioni adeguate. Per quan-to concerne l’attività formativa, daqueste preliminari considerazioni ènata la proposta che i componenti delComitato Formazione e Istruzionenon debbano più addestrare soci, maformatori a livello di Club e di ripri-stinare, nel contempo, l’istituto del“Tutore”, vale a dire del socio che ac-coglie, orienta, motiva ed integra nelsistema il nuovo arrivato.Sarà compito della Commissione For-mazione ed Istruzione assistere i Pre-sidenti sia nella formulazione e sianella realizzazione di brevi corsi mi-rati a facilitare al massimo il compi-to del “Tutore”. Inoltre, ogni Club sa-rà libero di nominarne più di uno, te-nuto conto della necessità dell’alter-nanza, delle dimensioni numerichedel Club e di quant’altro. Per i diri-genti, infine, sono previsti corsi didue sedute, ciascuna di quattro ore.Gli Assistenti del Governatore sonostati informati delle varie iniziativequi esposte con l’intesa che, a lorovolta, le illustreranno ai Presidenti incarica. Buon lavoro a tutti.

Dal Distretto

Formazione e istruzione ANTONIO ARCESEIstruttore Distrettuale

34

VOCE del ROTARY

Al volgere del suo primo secolo di vita ilRotary va incontro a profonde trasformazioni,delle quali il Piano Direttivo di Distretto, ormaisperimentato, e il Piano Direttivo di Club, infase di attuazione, sono paradigmaticaespressione, in quanto portatori di elementiinnovativi, quali la programmazione plurien-nale e il supporto collegiale all'azione dei ver-tici con mandato annuale. In questo processoevolutivo due sono i fattori condizionanti: a)selezione delle personalità atte a fungere daelementi trainanti nel divenire del Distretto;b) individuazione degli aspetti condizionantisia il consolidamento dell'effettivo, sia l'e-spansione in aree nelle quali sussistano lecondizioni per nuove iniziative. Da questi pre-supposti è derivata la decisione di riunire inun'unica tornata i Seminari Distrettuali sullaLeadership e su Effettivo – Espansione, accu-munati da un analogo intento, quello dellariflessione sul Futuro del Distretto. A questofine ampio spazio è stato riservato alla dis-cussione, dalla quale si auspica possa deriva-re quel contributo di idee e di ipotesi operati-ve che i Rotariani del nostro Distretto sonocertamente in grado di dare.

Dal Distretto 2030le nuove, connesse al mutare rapi-do ed informatico dei nostri tempi.Le prevalenti attività dei nostri ro-tariani e rotariane sono rappresen-tate da medici, avvocati, imprendi-tori, professionisti di area tecnica,insegnanti di ogni ordine e grado,consulenti e commercialisti.Comunque, vi è una buona e quali-ficata presenza, ovunque.Se parliamo di progetti, desidero rac-contare un grande 3H, sempre di tut-ti i Distretti italiani che porta il no-me “Vita per l’Albania”.Iniziò da qui però, per nostre cono-scenze del territorio.Furono vaccinati nel 94-95-96, cir-ca 700.000 bambini e ragazzi alba-nesi, contro L’Epatite B, e di segui-to il Governo albanese decretò l’ob-bligatorietà di tale vaccinazione, poi-chè in precedenza al nostro inter-vento, era una vera calamità.Nell’Istituto Centrale di Epidemolo-gia, vi è una targa in bronzo con ilnostro logo e la gratitudine del Mi-nistro.L’Amico P.D.G. Giorgio Rossi ne fugrande esecutore e regista.Quando nel 1992 andai la prima vol-ta in questo paese delle Aquile e loho fatto spesso, anche recentemen-te, vi erano negli ospedali, scatoledi alluminio per bollire le siringhecon scritto “Regio Esercito Italia-no”....!Molto si è fatto, anche in occasionedel terremoto che ha colpito l’Um-bria e le Marche nel 97-98, con unaraccolta di fondi, veramente inatte-sa. Posso dire, per avere program-mato e diretto tutti gli interventi conaltri due Amici rotariani, che è sta-ta una delle esperienze più gratifi-canti del mio “SERVIRE”.Da Assisi, a Foligno, da Nocera Um-bra ove la Scuola Materna è intito-lata a Jan Harris, a Fabriano e Ca-merino ove la Biblioteca Emerenzia-na ha sede, in un nuovo manufattodi 850 mq, però con sopra scritto“.Camerino Rotary Palace”.Gli amici rotariani dell’Abruzzo, han-no allestito 20 anni fa il primo Cam-pus per diversamente abili che oggiospita, per una settimana di vacan-za, circa 100 persone disabili ed al-trettanti accompagnatori.

Si effettuano, a volte, visite medi-che informali, ma vi sono anche mu-sica e balli, con spettacoli di rota-riani. Anche nelle Marche, da tre an-ni, è nato il Campus, simile a quel-lo dell’Abruzzo ed ormai con pari af-fluenza in un totale di 190 persone.A queste si aggiungono molti volon-tari rotariani e rotariane, familiari eposso dirVi che questo modello èesportabile… tanto ne riceve il Ro-tary.Vogliamo, per aver ricevuto inse-gnamenti utili, ricambiare, gli Ami-ci dell’Abruzzo.Con l’aiuto del Distretto 2050, nellepersone di Carlo Giorgio Pedercinied Aldo Adami, da tre anni nelle Mar-che si attua un’altra bellissima ini-ziativa, il “Corso di Informatica pernon Vedenti”.Da questo anno cercheremo di esten-dere a Club Abruzzesi, in numero di5, perchè è così che si deve inten-dere il Rotary, anche in questi rap-porti.Si è contribuito ancora, con tutti inostri Distretti insieme ed in questoanno, nel progetto “Un Cuore perl’Albania”, con 10 interventi su neo-nati cardiopatici.Anche 18000 volumi sono andati inAlbania, tutti in italiano.Parte sono andati a Saranda, nel sude parte a Tirana.Sono volumi per ragazzi da 5 a 12anni, che li apprezzano.Anche un Forum sull’agricoltura del-lo scorso anno, ci ha visto a Tiranacon l’Ambasciatore d’Italia e tanteautorità.Siamo poi uniti, con il Vostro 2080nel Premio D’Andrea e quest’annone celebriamo la XXX° edizione aTermoli.Tanti altri interventi e azioni vorreielencare ad onore e gratitudine dichi mi ha preceduto, ma forse avre-mo altre occasioni e poi, il Rotary vaavanti e noi con forza lo dobbiamosostenere.

Caro Roberto qui siamo 3600 fra ro-tariani, rotariane e soci onorari, maspero in un anno di coesione, e Ser-vire ancora, per il bene di tanti, co-sì come hanno fatto i nostri prede-cessori.

Page 20: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

37

Novembre 2006

36

VOCE del ROTARYDal Distretto

La Scuola nel Tigrai finanziata dal D.2080 (Foto “Save the Children”)

La scuola del Distretto 2080in Etiopia ha iniziato

la sua attivitàGIORGIO DI RAIMONDO

PDG D. 2080

Con grande soddisfazione desideroche tutti gli amici rotariani

del Distretto 2080 sappiano chedai primi giorni del mese di

ottobre 2006 sono iniziate nellascuola le attività didattiche.

Rivolgo ancora una voltauna caloroso ringraziamento a

tutti coloro che hanno partecipatoa questa iniziativa umanitaria

che contribuirà negli annialla doverosa e necessarissima

formazione di quei bambini.

Foto “Save the Children”

Dai Club

Il QUADRO che segue rappresenta, in sintesi, il lavoro concreto portato avantidai Club attraverso varie modalità di servizio (progettualità, iniziative, contri-buti) nei vari campi della loro attività, quì conglobati nei capitoli (“enfasi” delRI) ACQUA, SANITA’, POVERTÀ (e FAME), ALFABETIZZAZIONE ed anche CULTURALEe CIVICO.L’informazione si avvale sia del materiale presentato al governatore in occasione delle sue visite aiClub, sia di quanto esposto da questi in sede del 50° Congresso (manifesti), sia infine di quello diret-tamente trasmesso a VOCE DEL ROTARY dai Club o dai responsabili funzionali (Aree) del Distretto.Lo scopo di questa analisi e sua pubblicazione:A) Rendere merito ai Club che si impegnano nell’allestimento di opere ed attività significative e che

possono costituire esempio e spunto per altri Club (anche per co-partecipazioni).B) Raffigurare il quadro complessivo (nel Distretto) dell’attività progettuale portata avanti, costi-

tuendo un bilancio del lavoro in corso o realizzato (spessore, modalità, indirizzi).È in allestimento l’analisi di tale attività anche dal punto di vista del rapporto con la FondazioneRotary. Tutto ciò risulterà – nel tempo – prezioso per la lettura dell’attività svolta (quantità, tipolo-gia, indirizzo), per trarne conclusioni e nuove idee di miglioramento e per assolvere al dovere (esoddisfazione) di divulgare l’operato del Rotary, specie quando significa progetti, opere, iniziativeutili di sostegno e di servizio in favore di comunità bisognose.

* * *

La Redazione prega i Club di segnalare eventuali inesattezze, carenze, imprecisioni rilevate, di cuisi scusa in anticipo, rivolgendo l’invito ai singoli Club a collaborare sia segnalando tali possibili erro-ri (di cui sarà presa immediata nota), sia nel fornire materiale aggiornato (testi, dati, immagini)relativo alla loro attività progettuale e di servizio.

IInnvviittoo aaii CClluubb::

Contribuite con informazione

ed aggiornamenti.

Il quadro è di tutti!!!

Quadrodell’Attività Progettuale

dei Club

Distretto 2080

Anno 2006 - 07

Page 21: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

39

Novembre 2006

38

VOCE del ROTARY

Roma Castelli Romani Progetto Banca Consulenze professionali per indigentiContributo Malati AIDS Casa PinoProgetto Monitoraggio igiene territorio localeProgetto idrico Africa

Roma Foro Italico Contributo Risorse Idriche: pozzo in AfricaProgetto Ambulanza (per Roma)

Roma Est Progetto Intolleranze alimentari infantili /celiaci (Africa)Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)Progetto “Sportello del cittadino” con Municipio II° (continuazione)

Progetto biblioteca in scuola romanaProgetto Sovvenzioni docenti per PVS

Roma Eur Inaugurazione e avvio Casa Romana Anziano 1 unità (“Nosso Brasil”/Morros)Roma Mediterraneo Contributo Progetto Risorse Idriche Benin

Progetto Attrezzature ambulatoriali RomaProgetto Assistenza Anziani (Roma)

Roma Monte Mario Contributo. Ospedale Anyama (Costa d’Avorio)Roma Nord Est Progetto Assistenza Anziani (San Pietro in Vincoli, RM)

Progetto “Casablanca Oasis”Roma Nord Ovest Progetto Pozzo acqua Etiopia (Scuola Tigrai)

Progetto Biblioteca Centro Anziani, Municipio XVIII, RomaProgetto tele-medicina World WideProgetto rinnovamento premio CasalegnoSostegno base a CRE (Centro reabilitazione Equestre)

Roma Olgiata Progetto “scuole sicure” e defribillatoreProgetto “Ludoteca” al Policli. U. 1° - Ematologia pediatricaProgetto “disabili” P.V. (continuazione)Progetto “Calendario” (continuazione)Progetto “isola Socotra” (yemen) -incubatrice - con ONU e Policl. U.1°Progetto “orientamento professione” (Liceo de Santis, RM -continuazione)

Roma Palatino Progetto Interaract Educazione ImmagineProgetto Biblioteca Ruspoli (palazzo d. Panphili)Progetto RYLA Comunicazione Mass media - GiovaniProgetto Alfabetizzazione (linguistica/didattica) per extracomunitari (cont.ne)

Roma Sud Est Progetto Centro orientamento scolastico (Ist. Raffaello)Progetto Festa del varo (attività marinare e pesca del litorale; coll.con Munic.XIII)Progetto idrico IsmaniContributo Progetto Jandira Adozioni a distanzaProgetto Laboratorio didattico: Tutela e Salvaguardia della naturaProgetto Salvamamme e casetta Salvamamme al S.CamilloProgetto Orientamento professionale: Incontri con StudentiProgetto Tanzania(Nyumba Yetu): Cucina e farmaci per Casa acc.za orfani (AIDS)Contributo Progetto Huruma (Nairobi)Progetto intolleranze alimentari infantili (Africa)

Roma Sud Ovest Progetto AlfabetizzazioneProgetti in Burchina FasoProgetto Conservazione Mura AurelianeProgetto Conservazione Mosaici Foro ItalicoProgetto recupero aereo Fiat G50 (Serbia)

Roma Tevere Progetto Residenza Familiare OspedalieraBiblioteca a Goma

Tempio Pausania Progetto Rilancio Vestigia archeologicheProgetto Idrico Mozambico (RC Beica)

Terracina Fondi Progetto “Domus” (preservazione archeologica)Progetto “Dia Bambi”

Tivoli Progetto percorso “Passi nella Storia”Progetto Riscopriamo il Duomo

Siniscola Progetto “Viniscola” (continuazione)Ristrutturazione artistica del molo della calettaProgetto Parco GiochiProgetto Vela per diversamente abiliProgetto interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)Progetto restauro dipinti a Sutri

Viterbo Ciminia L.V. Progetto “Lago Vico”Progetto Casa Accoglienza “Nonna Anna”

TOTALE Progetti (alla data)TOTALE Azioni di sostegno/contributo a Progetti (alla data)

1 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1 2

1 11 1

1 11 1

1 11 1 2

1 1

1 11 11 1

1 11 1

1 11 1

1 1 2

1 11 1 2

1 11 1 2

1 11 1

1 1 1 31 11 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 11 1

1 11 1

1 11 1

1 1

10 22 14 11 19 34 11012 5 3 1 1 2 24

La tabella indica che ad oggi, ovvero ad un terzo del cammino dell' anno rotariano, i Club hanno impostato o hanno incorso, ben 134 azioni rotariane specifiche, indirizzate alle mete richiamate dal RI. (110 progetti e 24 azioni di sostegnofinanziario finalizzato). QUESTO E' FARE ROTARY !

Rotary Colori : s/ tipologia progettuale Acqua Sanità Povertà Alfab.ne Culturale Civico TOTALE

Club Color Giallo: Solo contributo finanziario e altro

TOTALE Progetti (alla data ) 10 22 14 11 19 34 110Totale Contribuzioni (alla data) 12 5 3 1 1 2 24

Denominazione Progetto-Iniziativa

SettoriDenominazione

PROGETTI PER SETTORE

Bosa Progetto pozzi EritreaProgetto “campi estivi”

Carbonia Progetto “Sreening patologie visive e scheletriche”Cagliari Est Progetto “Una goccia per il Mozambico”

Progetto NassiriaCerveteri Ladispoli Progetto Forum del Tirreno (continuazione)Civitavecchia Progetto Canile Municipale

Progetto Scuola in M.G. Vato (Madagascar): Dorgali Progetto Acqua Marocco

Progetto “Premio Orgoglio professionale”Progetto “Prevenzione” c/o scuole - triennale

Flaminia Romana Progetto parco Giochi a Civita CastellanaProgetto Libreria per scuolaContributo Pozzo Burchina Faso

Formia Gaeta Progetto “Strada Magistra” (asfaltatura)Guidonia Montecelio Progetto Riqualificazione Basilica S.Sinforosa

Progetto Riqualificazione Pineta S.Angelo RomanoProgetto Oratorio Parrocchia S.maria del Popolo VillalbaProgetto Premio Lapis TiburtinumProgetto Piazza Francesco BaraccaProgetto AlfabetizzazioneProgetto Annullo postale 30 anni Guidonia MontecelioProgetto Arredo Urbano- parcamento AereoProgetto Fedeltà al lavoroProgetto sanità “Ada” (Oculistica e Obesità)

La Maddalena C.S. Contributo a progetti Risorse IdricheLatina Progetto asfaltatura stradaNuoro Contributo Progetto acqua Marocco (partecipazione con Dorgali)

Progetto “Sentieri”( idee per..)Progetto Planetario Ist. Tec. Com. Salvatore Satta

Ogliastra Contributo e Studio iniziative assieme a RC DorgaliContributo interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”

Pomezia Lavinium Progetto acquisto mezzo trasporto per port.ri handicapcontributo a Comboniani in Africacontributo Adozioni a distanza (Africa)

Progetto Forum su Ricerca FarmaceuticaProgetto Forum Sviluppo Area PontinaProgetto Protocollo d’Intesa con Comuni Pomezia e Ardea (umanit.- cult.-servizi)Progetto Task force ( medico/legale/ amm.va) p/immigrati (Caritas & Comune)

Rieti Contributo Risorse Idriche MalawiRoma Progetto Corso Italiano per immigrati (continuazione)

Contributo Progetti idrici AfricaProgetto Casa Romana Anziano inaug. (“Nosso Brasil”/Morros)Progetto Adozioni scolastiche a distanza -continuazione (“Nosso Brasil/Edu)

Costruzione n° 1 abitazione per indigenti (“Nosso Brasil/Morro tres)Progetto 3H Bahia: Sanità/Povertà/Alfabet. “Nosso Brasil” e RC D.2090 - 2040 - 2080)

Roma Appia Antica Progetto Premio Salute e AmbienteProgetto “Rete acqua Villaggio Togba”, BeninContributo Scuola restauro RebibbiaProgetto Consulenza professionale a indigentiProgetto Sedificio scolastico Cordoba (Argentina)Progetto centro orientamento professionale StudentiContributo restauro S.Anselmo (Aventino)Contributo Medical center Assaf H. GerusalemmeProgetto Premio “Una vita per….”

Roma Cassia Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)Contributo Acqua Villaggio Togba, Benin Contributo progetto DREAM HIV Malawi S.Egidio Premio Veio (continuazione)Progetto “Mentore” - borse studio a scuola del Municipio RomaProgetto “Formazione Mediterraneo”Progetto Studio Inquinamento Indoor

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 11 1

1 11 11 11 1

1 11 1

1 11 1

1 11 1

1 1

1 1

1 11 1

1 1

1 11 1

1 11 1

1 1

1 11 1

1 11 1 1 3

1 11 1

1 11 1

1 1

1 1

1 11 11 11 1

Page 22: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

41

Novembre 2006

40

VOCE del ROTARYNote e Notizie dai Club

R.C. Roma Castelli Romani

6° FORUM - Ricerca Scientificae Diffusione dell’Innovazione

di Franco Bronzini

Il 14 ottobre, con largo anticipo rispetto alle precedenti edizioni, il Rotary club Roma Castelli Romani, ha inteso organizzarecon l’Istituto Neurotraumatologico Italiano (I.N.I.) e con il contributo della Regione Lazio, il suo sesto Forum. Ancora una vol-ta, è stato posto all’attenzione dei cittadini e degli operatori locali, un tema di indubbio interesse.“ Il diabete mellito una ma-lattia subdola di esteso impatto sociale, stato dell’arte, ricerca e prospettive future”. Così titolavano i manifesti e gli articolidei numerosi giornali della provincia romana che hanno voluto esaltare l’evento. Una malattia che si insinua in larghe fascedi età, con un crescendo che sembra non arrestarsi anche tra i giovani. L’incontro si è tenuto tra rotariani, medici, operatorisanitari, politici ma soprattutto con molti cittadini evidentemente interessati a questo tema. L’Aula Magna dell’I.N.I. di Grot-taferrata era interamente occupata da persone attente ad ascoltare l’intervento di apertura dei lavori del presidente del club,Franco Lupi e degli assessori del comune di Marino e Grottaferrata, nonché a compiacersi della presenza dei due Consiglieridella Regione Lazio, Onorevoli, V.Rinaldi e F.Desideri. Il presidente Franco Lupi ha ricordato anche un’importante iniziativa delclub, fatta in collaborazione con la Croce Rossa afferente al comune di Marino e con il diretto interessamento dell’assessorealla sanità, Dr. Guerra. Tra il mese di settembre e in parte di ottobre, nelle farmacie comunali dei comuni di Marino, Grotta-ferrata, Frascati, gratuitamente sono stati effettuati dei prelievi sanguigni tra i cittadini per verificarne il tasso glicemico. Gliinteressanti risultati sono stati poi commentati anche dagli specialisti intervenuti direttamente al Forum in quanto relatori.Infatti sono stati focalizzati i vari aspetti delle problematiche inerenti al diabete e al preoccupante dato statistico fornito dal-l’O.M.S. secondo cui nel 2025, viene ipotizzato solo in Italia, un diabetico su dieci persone. Gli interventi che si sono susse-guiti, hanno chiarito come il diabete si manifesta dal punto di vista clinico e sintomatologico, quali strumenti preventivi sononecessari per contenerlo, medicinali di vecchia e nuova generazione posti a confronto, complicanze cardiache e vascolari eapprocci terapeutici e chirurgici. Insomma una tale vastità di argomentazioni che hanno tenuto incollati alle poltrone la stra-grande maggioranza degli intervenuti. Quindi un plauso al Prof. Andrea Fabbri, moderatore e grande esperto endocrinologo.Al Prof. Aldo Di Alesio, diabetologo, al Prof. Elios Rus-so, nefrologo, al Dr. Alessio Pederzoli, chirurgo vasco-lare e al Dr. Antonino Stipo, cardiologo. Un particola-re ringraziamento al coordinatore Dr. Raffaele Scal-pone dell’INI. Tutti hanno contribuito a tenere alto illivello dei temi affrontati, e tutti hanno ricevuto i me-ritati applausi e apprezzamenti da parte dei presenti.Numerose poi sono state le domande da parte del pub-blico presente in sala, ovviamente tutte pertinenti edinteressanti, e alle quali i relatori non si sono certosottratti. Il presidente del club Franco Lupi, evidente-mente soddisfatto, ha chiuso i lavori del Forum, do-nando ai relatori una riproduzione di una stampa an-tica sul paesaggio castellano.

R.C. Cerveteri Ladispoli

Venerdì 27 ottobre ha organizzato per tutti, al solo scopodidattico, una rappresentazione sul Nuovo Mondo del Volo,all’avia superfice di S.Germano, Ceri.Validi docenti e piloti sportivi hanno illustrato i concetti,le tecniche, i metodi, le leggi fisiche, le problematiche delvolare.Erano a disposizione (in forma statica) aerei a 3 assi, del-taplani pendolari motorizzati, paramotori.

Da sinistra: Prof. A. Di Alesio,Dr. A. Stipo, Prof. A. Fabbri,il presidente F. Lupi,Dr. R. Scalpone, Dr. A. Pederzoli,Prof. E. Russo.

Note e Notizie dai ClubQuesta rubrica intende riprendere senso ed aspetti di ciò che anche in passato veniva pubblicato nella Rivistain merito a Programmi e attività dei Club. Saranno selettivamente ospitati eventi, conviviali e progetti dei Club(realizzati o pianificati) che siano dai Club stessi giudicati di particolare, rilevante interesse per l’apprezza-mento dei lettori della Rivista o per l’aggiornamento del QUADRO DELL’ATTIVITÀ PROGETTUALE DEI CLUB.

R.C. Roma CassiaMASTER

in politiche di pace e sviluppo nel Mediterraneodi Massimo Brancaccio e Anna Cabras

Due Rotary Club gemellati: il R.C. Reggio CalabriaSud Parallelo 38 del Distretto 2100 e il R.C. Ro-ma Cassia del Distretto 2080 firmano con l’Uni-versità per Stranieri “Dante Alighieri“ di ReggioCalabria un accordo di partenariato per realizza-re un Master di II° livello in Politiche di Pace, Co-operazione e Sviluppo nell’Area del Mediterraneo:una superba sfida.È l’inizio di un percorso attento e previdente che Ro-tary e Università hanno coraggiosamente e gioiosa-mente intrapreso il 27 ottobre 2006 a Reggio Calabria.La cordiale ospitalità e la posizione strategica del clubreggino, la determinazione e la competenza di entrambii club attori, la compiacente accoglienza accademica ela benevolenza delle autorità civili ne sono stati am-biente e cornice.I club attori: Reggio Calabria Sud, Presidente Dr. Fran-

cesco Nieddu del Rio, estensore Prof. Massimiliano Ferrara; Roma Cassia, Presidente Dr. Piero Cacace, estensore Ing. Fran-cesco Martinelli. Il Distretto ospitante rappresentato da: PDG Prof. Vito Rosano coordinatore Zona 12 (Malta, Albania, Italia,S.Marino), Assistente del DG Ing. Pino Bova, Istruttore distrettuale Luciano Lucania. L’Università Per Stranieri di R.C. con ilsuo Magnifico Rettore il Prof. Salvatore Berlingò.Il Master: attraverso l’incontro ed il confronto di esperienze e conoscenze delle lingue e della cultura mediterranea, in vistadei crescenti flussi migratori, è finalizzato a promuovere una progressiva integrazione delle relazioni euro-mediterranee. Avràobiettivi formativi e professionali, con 4 macromoduli e 23 micromoduli, su lingue (italiano, arabo e inglese avanzato), giu-risprudenza internazionale, economia politica e diplomazia. Sarà un master di II° livello (post-laurea), ospiterà 60 masteri-ni; verranno di seguito i gemellaggi con club di paesi esteri del-l’Area interessata, il piano economico (e speriamo le borse distudio della R.F.). Una sfida superba, ha detto Ferrara; le fon-dazioni assicurano la conservazione nel tempo del fabbricato, hadetto in chiave allegorica Martinelli e poi Berlingò; il Rotary qua-le intermediario di pace e progresso culturale, ha detto ancoraMartinelli.Noi rientriamo a Roma con il cuore colmo di cose belle: quel se-me gettato sul tavolo delle firme verso 60 giovani laureati chepoi condivideranno e diffonderanno operativamente i nostri idea-li; il sole, i colori, l’arte e le leccornie di una terra incantevole;l’ospitalità dei soci del Club locale che ci ha accolto, coccolato,deliziato dal momento in cui abbiamo messo piede nel loro ae-roporto fino a quello in cui ci siamo ritornati (accompagnati daloro) per ripartire: sì tutto ciò è Rotary.

Da sinistra: F.Nieddu del Rio (pres. RC Reggio Calabria Sud Parallelo38, P.Bova (Assist.te Gov. D.2110); Prof. S.Berlingò (RettoreUniversità Dante Alighieri); PDG Prof. Vito Rosano (CoordinatoreArea 12 R.I.); Piero Cacace (Presidente RC Roma Cassia)

Piero Cacace e Francesco Nieddu del Rio

firmano l’ Accordo

Page 23: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

43

Novembre 2006

42

VOCE del ROTARYNote e Notizie dai Club

R.C. Roma Nord OvestIl Premio Casalegno si rinnova per

diventare più“rotariano”di Giorgio Castellucci

Presidente Roma Nord Ovest

Tutti gli amici rotariani dei Club romani sicuramente conoscono il Premio Casalegno,istituito dal Club Roma Nord Ovest nel 1981, come premio di giornalismo, intitolatoalla memoria di Carlo Casalegno, vice Direttore del quotidiano “La Stampa”, assassi-nato dalle brigate rosse.Con tale premio si è inteso onorare, nel ricordo di un uomo che ha servito la propriaprofessione, e con essa la società, fino all’estremo sacrificio, giornalisti italiani e stra-nieri che avevano informato la propria attività all’ideale rotariano del servizio al di làdi ogni interesse personale.Dopo 28 edizioni (i primi due anni sono state doppie) risultano premiati molti dei più

noti giornalisti degli ultimi anni come Jacobelli, Zavoli, Vespa, Bocca, Spadolini, Montanelli, Levi, Rossella etc..La tradizione del Premio ha sempre visto ripetersi la commemorazione del giornalista Casalegno come prologo della succes-siva premiazione del prescelto, all’esito di una votazione che, come sapete, coinvolge tutti i rotariani d’Italia.Oggi, dopo 25 anni, i soci del Club che ha fondato e gestisce in totale autonomia il Premio, hanno avvertito la necessità dimodificare alcuni contenuti del Premio stesso, per renderlo più efficace ed attuale.Anzitutto premetto che certamente intendiamo conservare il nome di Carlo Casalegno, che resta un eccezionale prototipo diprofessionalità impegnata nella difesa di fondamentali valori sociali.Vogliamo però estrapolare, da questo eccezionale personaggio, quei valori etici che in quanto universali, non sono espressisolo dalla categoria dei giornalisti cui Casalegno apparteneva.Riteniamo di più ampio respiro rivolgere il Premio a qualunque perso-na, istituzione ed Organizzazione italiana o straniera, che abbia opera-to in armonia con gli ideali di comprensione ed amicizia, ai quali si in-spira l’azione del Rotary International, comunicandone così lo spirito diservizio.Il Premio sarà pertanto, da quest’anno, un premio alla comunicazionedei valori etici, intesi come lealtà, rispetto delle regole ed impegno pergli altri, che da sempre il Rotary sostiene e diffonde, concentrandoli nelmotto “servire al di sopra di ogni interesse personale.Vorremmo pertanto candidare al premio qualunque persona o istituzio-ne, abbia operato nell’ambito della sua attività, nel rispetto di tali prin-cipi, comunicando un esempio di comportamento etico che diventa co-sì anche un esempio di ciò che il Rotary intende comunicare, per migliorare la qualità della vita di tutti. In questo modo, sen-za nulla togliere alla illuminante persona di Carlo Casalegno, che resta sempre il nostro archetipo, intendiamo premiare nonsolo giornalisti, considerati i limiti che una unica categoria professionale determinano, ma chiunque abbia data alla colletti-vità un messaggio, con i suoi comportamenti, coincidente con l’etica rotariana.Al nostro premiato dovremmo poter porre le note 4 domande, di cui al documento del 1932, ed ottenere le risposte che ognirotariano deve poter dare.Riteniamo quindi che tale allargamento dei candidabili al Premio, sulla base del richiamo dei valori rotariani, nel ricordo del-l’esempio di Carlo Casalegno, sia un modo migliore per far conoscere la nostra Associazione all’esterno.Circa le modalità di svolgimento del Premio, poco è cambiato, perché in sostanza l’unica differenza è che il Comitato orga-nizzatore sceglie preliminarmente le categorie entro le quali la Giuria, anch’essa nominata dallo stesso organo, deve indivi-duare la terna dei candidati da sottoporre al giudizio di tutti i rotariani d’Italia.La stessa Giuria può richiedere a tutti i club nazionali di concorrere alla designazione dei candidati, nell’ambito delle catego-rie predeterminate.Pensiamo così di avere rispettato lo spirito originario del Premio, dando però allo stesso un più ampio respiro, coerentemen-te con i valori che il Rotary sostiene e diffonde.Il Roma Nord Ovest si farà carico, come ogni anno, di organizzare il Premio, ma confida nella partecipazione di tutti i Club delDistretto 2080 alla cerimonia di premiazione, che si terrà probabilmente in Campidoglio il giorno 10 maggio 2007, per poichiudere con una conviviale in interclub.Generoso sponsor della nuova edizione 2007 del Premio Carlo Casalegno sarà la NOVASIM SpA, società di intermediazionemobiliare che ha già convenuto un accordo in tal senso con il Club.

Immagine delcartoncino-invitoPremio 2005-2006

Da immaginidi anni passati:il Senatore G. Andreotticonsegna il premio alGiornalista Carlo Rossella

R.C. Roma Olgiata

Isola di Socotra.

Il progetto di donazione di una incubatrice ed un’isola(Socotra, Yemen) dove muoiono ogni anno decine edecine di bambini nati prematuri, per mancanza diapparecchiature mediche idonee, è stato lo spunto perl’allestimento di un documentario, proiettato in tutte leclassi di due scuole elementari sul territorio. L’isola diSocotra, e le immagini prese dal prof. Metello Jacobini alritorno dal suo lungo viaggio in quelle terre (un paradisoterrestre, dichiarato “patrimonio dell’umanità”).Accanto: la pagina del Mensile del Club con testo edimmagini dell’evento.

“Scuole Sicure”

Il progetto ha per scopo di illustrare alle insegnantielementi di Primo Soccorso nelle scuole.Nelle immagini, tratte dal mensile del Club, momentivissuti con le insegnanti di due scuole per aiutarle adaffrontare la loro vita quotidiana in mezzo ai bambini,anche con il bagaglio di nozioni di primo Soccorso,secondo linee guida internazionali.

Il manifesto PosterAl 50° Congresso

Page 24: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

45

Novembre 2006

44

VOCE del ROTARYNote e Notizie dai Club

R.C. Pomezia LaviniumIn viaggio con i neutrini

di Tommaso Gramiccia

Il Prof. Borgia è titolare della cattedra di fisica all’Università “La Sapienza” e ricercatore alCERN di Ginevra e all’INFN che gestisce i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.Lo scorso 11 settembre, notizia riportata da tutti i media nazionali ed esteri, un fascio di neu-trini è stato “sparato” dall’acceleratore SPS del CERN sulla traiettoria rettilinea fino al GranSasso. L’esperimento effettuato rappresenta la prova definitiva sull’esistenza della massa deineutrini e fornirà importanti conclusioni sulle origini e il destino dell’universo.Il prof. Borgia - tra i nostri maggiori ricercatori di fisica delle particelle a livello internazionale- ha ripercorso il “viaggio “storico” dei neutrini. Il nome a questa particella “fantasma” fu da-to da Enrico Fermi nel 1933 per distinguerlo dai neutroni. Ci vollero ben 22 anni per arrivaread ingegnare un esperimento che segnalasse la presenza “attiva” dei neutrini.

I neutrini, ha spiegato il prof. Borgia all’attenta assemblea di rotariani, hanno una presenza diffusa nell’universo, hanno un’e-nergia cosi bassa da non provocare alcun effetto misurabile con gli strumenti più sofisticati. I neutrini diffusi in tutto l’uni-verso di bassissima energia sono residui “archeologici” dei primi istanti del Big Bang.Le Supernove, ha proseguito il professore, stelle grandi almeno dieci volte il sole, alla fine della loro storia collassano e l’e-nergia di questo collasso è trasportata per il 99% dai neutrini e solo l’1 % dal lampo di luce visibile che segnala l’esplosione.I reattori nucleari e gli acceleratori sono le sorgenti artificiali di neutrini.Al laboratorio europeo del CERN a Ginevra, l’acceleratore SPS produce un fascio di neutrini nella direzione del Gran Sasso di-stante circa 700 Km. L’11 settembre 2006 i primi neutrini generati al CERN sono arrivati al Gran Sasso, al laboratorio sot-terraneo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare attraversando l’apparato sperimentale dedicato alla loro misura, OPERA.L’universo ha proseguito il professore è in continua evoluzione, quello che a noi appare è soltanto l’1% dello spazio il resto è“materia oscura”, invisibile. Al di là dello spazio ci potrebbe essere una “extradimensione” e la materia oscura ne potrebbefar parte; se questa potrebbe essere composta da neutrini la risposta è negativa, ma certamente il ruolo dei neutrini nellastoria e nella comprensione dell’universo non è insignificante. Tutto ciò ripropone l’origine dell’universo e le sue implicazionireligiose. La complessità dei fenomeni fisici, ha concluso il professore, non deve provocare un allontanamento dalla loro com-prensione. Al contrario è necessario capire la scienza e le sue implicazioni. Non bisogna lasciare che le suggestioni e le falseinterpretazioni c’inducono a timori ingiustificati e rifiuto della conoscenza. La scienza non è né “buona” né “malvagia”. E’ l’u-so che ne fa l’uomo che la rende tale.

* * *Il Presidente del Club Tomassino Gramiccia dopo aver ringraziato il prof. Borgia, ha finito dicendo che lo spirito di quest’ini-ziativa s’inserisce nell’ambito del suo programma d’approfondimento culturale e scientifico. Le iniziative proseguiranno conaltre relazioni di ricercatori e con le visite al CERN a Ginevra e ai Laboratori sotterranei del Gran Sasso.

Attraverso il sistema solare: dal Sole a Sednadi Tommaso Gramiccia

Il prof. Luciano Iess, docente del corso di strumentazione spaziale presso la Scuola di spe-cializzazione d’Ingegneria Aerospaziale dell’Università “La Sapienza”, nel corso della confe-renza del 17 ottobre, ha illustrato i recenti sviluppi delle esplorazioni planetarie, con le ec-cezionali immagini trasmesse dalle sonde spaziali e le interessanti simulazioni che hannomostrato il lancio, “l’atterraggio”, e il lavoro delle sonde spaziali su remoti pianeti. Le im-magini hanno rinnovato a tutti i presenti il fascino della scoperta e dell’avventura. Il Professore ha spiegato che con l’ecce-zione di Plutone, l’esplorazione del sistema solare, mediante navicelle robotizzate, ha ormai raggiunto tutti i pianeti ed an-che alcuni asteroidi e comete. Marte e Saturno visitati di recente da sonde europee ed americane, sono stati oggetto d’os-servazioni accurate che hanno assai ampliato la nostra comprensione non solo di quei pianeti ma anche dei processi di for-mazione del sistema solare. Nuove e più ardite missioni ha proseguito il professore sono in programma verso Mercurio, il so-le e gli oggetti che si trovano oltre l’orbita di Plutone.L’attento interesse suscitato e dalla relazione e dalle splendide immagini della NASA porterà il Club ad organizzare un secondoincontro nei prossimi mesi.Questa iniziativa s’inserisce nell’ambito del programma del mese di ottobre che il Rotary club Pomezia Lavinium ha dedicatoalla scienza e al più ampio programma culturale e scientifico che caratterizzerà l’intero anno rotariano.I prossimi mesi vedranno il club impegnato in importanti iniziative a livello territoriale ed internazionale per un ruolo concre-to non solo a favore d’interventi umanitari ma anche di amicizia e di collaborazione.

R.C. Roma Nord OvestUn pozzo per la vita

di Anna de Gasperis, Carlo del Bò

Se è vero, e noi rotariani lo sentiamo nel nostro intimo, che la missione del Rotary è diffondere il valore del “servizio”, mo-tore e propulsore ideale di ogni attività (art. 4 - Statuto del R.I.), vogliamo portare a conoscenza di tutti l’iniziativa umanita-ria che il Rotary Club Roma Nord Ovest sta attuando dall’anno sociale 2005/2006.Premesso che, nell’ambito della lotta all’analfabetismo intrapresa dal Rotary International, i Club si sono uniti per renderepossibile il progetto promosso dal proprio Distretto 2080 per la costruzione di una scuola in Etiopia nella regione del Tigray,avvalendosi della collaborazione su quel territorio dell’Associazione Save the Children, possiamo adesso rendere noto che periniziativa del Rotary Club Roma Nord Ovest il villaggio nel quale è già operativa la scuola (vedi pag. 36) può da oggi contareanche sul totale finanziamento di un pozzo idrico che contribuirà a dare umano sollievo a tutta la comunità del luogo.La costruzione di un pozzo rafforza in modo determinante l’intervento del Rotary nel Tigray, Distretto di Enderta.Gli abitanti delle zone rurali povere dell’Etiopia, ed in particolare i bambini, sono assai vulnerabili alle carenze idriche perchéla maggior parte di loro utilizza per l’uso domestico fonti non protette e l’acqua dei fiumi. Di conseguenza alcuni problemi sa-nitari legati alla carenza di acqua, quali le malattie diarroiche, le infezioni della pelle, ed altri, sono diffusissimi.Inoltre, lo scarso livello di conoscenza delle principali norme igieniche rappresenta un’altra fonte di problemi sanitari negliambienti rurali e queste situazioni colpiscono in modo particolarmente grave le madri e i bambini.La realizzazione di un pozzo era uno degli obiettivi del Rotary Club Roma Nord Ovest che il Presidente Giorgio Castellucci, nel-la relazione programmatica, aveva indicato come attività prioritaria del suo anno rotariano, in linea con le indicazioni del R.I.Successivamente è stata messa a fuoco l’iniziativa col ritenere opportuno fornire un’ulteriore possibilità di vita e di sviluppoproprio nel luogo dove è stata costruita la scuola.Un grazie particolare deve andare al socio Sergio Giovannetti che ha dato il suo convinto e fattivo supporto al perseguimen-to di tale obiettivo.Con il pensiero rivolto in particolare ai tanti bambini che potranno usufruirne, il Presidente Castellucci nella conviviale del 19ottobre ha voluto dare al Club e agli ospiti presenti l’importante notizia che il Distretto di Enderta, Tigray Meridionale, avreb-be goduto di questa umanitaria realizzazione resa possibile dal contributo di E 11.000,00 elargito dalla Società AcqualatinaSpA del Gruppo Veolia Water, e dal supporto all’operatività fornito da Save the Children, che realizzerà il progetto con la suaequipe di costruzioni in collaborazione con il governo locale e con la partecipazione del personale scolastico.Il Socio Sergio Giovannetti ha presentato quindi ai convenuti della serata il Dott. Silvano Morandi Amministratore Delegatodella Società Acqualatina, il quale con parole toccanti ha spiegato i motivi della generosa elargizione e ha voluto esprimerela soddisfazione di aver contribuito ad aiutare proprio quei bambini che in questo periodo stanno iniziando a frequentare lascuola voluta da tutti i Rotariani del Distretto.Nella stessa serata conviviale la Dottoressa Cristina Onufrio di Save the Children ha spiegato le procedure messe già in attoe quanto rimane da avvia-re per la realizzazione delpozzo i cui tempi di trivel-lazione dovrebbero esserecomunque brevi in quantosi avvantaggiano di studigeologici in fase conclusi-va.Il Rotary Club Roma NordOvest può giustamente es-sere fiero del contributo da-to per alleviare, per forzadi cose in una piccola area,uno dei più grossi problemiche affliggono l’umanità.Questo ci fa sentire tutti piùutili e ci rende più sereni.Lo spirito rotariano è anco-ra una volta premiante enon dimentichiamo che “una goccia d’acqua costan-te fa crescere una quercia”.

Foto “Save the Children”

Page 25: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

47

Novembre 2006

46

VOCE del ROTARYNote e Notizie dai Club

cipazione di rotariani alla vita della struttura o alla ricerca di soluzioni per i più diversi problemi che sorgono in una situazio-ne così complessa, o anche soltanto attraverso la presenza, di tanto in tanto.L’iniziativa mette insieme bambini e famigliari serbi, kossovari, cristiani e musulmani che, hanno vissuto esperienze terribili,e le vivono ancora nella malattia. Ci dimostrano come sia possibile convivere a dispetto delle montagne di pregiudizi politicietnici e culturali: possiamo vedere Eddy del Burundi, cui è stata chirurgicamente corretta una grave malformazione, giocarecon Vadim un biondo ucraino e con Nesim, un kossovaro orfano di entrambi i genitori.I nostri amici volontari, vedono premiati i loro sforzi, non solo per le guarigioni – come nel caso di Dalila - ma per le convi-venze che non è esagerato definire storiche fra famiglie bosniache serbe croate, kossovare e, ora, anche irachene e libane-si. C’è bisogno di qualcosa di più per dimostrare la coerenza con la finalità di promuovere la pace attraverso la conoscenza?Facciamo in modo che la Casa possa continuare a vivere! La nostra è una notizia e un appello!Chiediamo ad altri amici rotariani di contribuire anche con idee, soprattutto per alcune patologie che richiedono curemolto lunghe - mentre l’efficacia della casa di accoglienza sta nella sua capacità di dare ospitalità per il periodo di terapia, ri-mandare piccoli e famigliari nei loro paesi, pronti a riprenderli per i cicli successivi.A tutt’oggi i bambini assistiti in questo modo hanno superato il numero di cento.

[email protected]

R.C. RietiProgetto rotary per il territorio:

“Tre giorni al Terminillo per il rilancio della Stazione turistica”26-27-28 Gennaio 2007 – Alloggio Hotel Cristallo 4 stelle – Costo per persona E 290,00Termine ultimo per le iscrizioni: 15.12.2006

Prenotazioni c/o ABACO Immobiliare - tel. 0746 270180 - Si prega di versare la quota subito dopo la prenota-zione presso Cassa di Risparmio di Rieti - Agenzia n° 2 - Rieti c/c-000000101087 CIN- S ABI - 06280 CAB - 14603

La quota comprende: Cena del 26 e pernottamento, pensione completa del 28, colazione e pranzo del 29. Nei pasti sonocompresi bevande, acqua e vino.

Nel pacchetto sono inoltre compresi: quota d’iscrizione alla gara di slalom o fondo; ingresso libero per le serate del27 e 28 alla discoteca pub dell’hotel “Cristallo cafè”; assicurazione responsablità civile per la durata del progetto. L’assi-curazione infortuni è a carico di ogni partecipante; skipass mattiniero per i giorni 27-28

Programma per chi non gareggia e non assiste alle gare:sabato 27 Gennaio: partenza ore 09,30/10,00 visita guidata alla Rieti sotterranea; rientro ore 13,00-13,30.Iscrizione contestuale alla prenotazione. Per la visita occorrono almeno 20 iscrizioni.

PROGRAMMA DI MASSIMA

Venerdì 26 Gennaio

dalle ore 15,00/19,30 registrazione par-tecipanti, registrazione alle gare, po-meriggio libero.

Ore 19,30 Conferenza sul monte Ter-minillo

Ore 20,30/21,00 Conviviale

Ore 23,00 Discoteca

Sabato 27 Gennaio

MATTINA

Ore 09,00 Colazione

Ore 10,00 assegnazione pettorali, ga-ra di slalom riservata a rotariani, fami-liari, rotaractiani non iscritti Fisi

Ore 13,00-13,30 Pranzo

POMERIGGIO

Ore 15,00 Trasferimento località 5 con-fini- assegnazione pettorali- gara di fon-do riservata arotariani, familiari, rotaractiani non iscrit-ti Fisi

Ore 20,30 Cena di gala – premiazioni

Ore 23,00 Discoteca

Domenica 28 Gennaio

Ore 09,00 Colazione

Ore 09,30 S.Messa Chiesa S. France-sco

MATTINATA LIBERA

Ore 13,00-13,30 Pranzo -Saluti di ar-rivederci-Rilascio camere- Partenze

AL DIFUORI DEL PACCHETTO: Pasti EE 35,00 a persona - Iscrizione alle gare EE 10,00 per gara a persona

IL PROGRAMMA POTREBBE ESSERE SOGGETTO A VARIAZIONI

R.C. Roma Sud EstIL 50° CONGRESSO? STREPITOSO!!!

di Paola Santini Paggi

Strepitoso!!! Questo è l’aggettivo che meglio si attaglia al 50° Congresso – R.I. Distret-to 2080 che ci invitava a dibattere su un tema particolarmente attuale: “La professiona-lità etica, presupposto del servizio del Rotary”.Volutamente “anticipato” dal Governatore Ivaldi, si è svolto, infatti, dal 28 settembre al1° ottobre 2006: un evento nel quale, in prima persona, ha investito il suo forte impe-gno, unito al puntuale e continuo lavoro di tutto il Comitato per la Conferenza Distret-tuale.Innanzitutto, la scelta della “location”: Forte Village a Pula. Ne vogliamo parlare? Siamorimasti per quattro giorni, a lavorare alacremente, con lo sguardo che tra una conferen-za ed una riunione si posava sulla vegetazione circostante, verde e lussureggiante, cona disposizione – nella mezza giornata di relax - un mare che “bellocosìsoloinSardegna”,e la possibilità di proseguire il pomeriggio, ritemprandoci con un percorso mirato alle Ter-me, comprensivo di piscina di “olio di mare” e la sera, dopo cena tutti, e sottolineo tut-ti, a ritrovarci in discoteca !Il risultato? Un Congresso moderno, dinamico nella forma, ma tradizionale nell’impor-tanza dei contenuti, che ben ha saputo coniugare il nuovo alla continuità: l’informazio-

ne rotariana all’amicizia, alla sana distrazione. Ci è stata offerta una ulteriore opportunità per saperne di più sul Rotary edattraverso questo approfondimento, siamo stati in grado di raggiungere una maggiore consapevolezza di appartenenza e diimpegno nel “Servire al di sopra di ogni interesse personale”.Tema dell’etica ampiamente sviluppato, nella relazione introduttiva del Governatore e di tutti gli altri Relatori: è stato un cre-scendo di considerazioni, ammonimenti, ricerche e realizzazioni nei vari settori: abbiamo sentito parlare di etica nell’Avvoca-tura, nella professione di imprenditore, nel campo della biomedica e della Magistratura.Momento particolarmente significativo è stato quello assegnato ad alcuni Club per illustrare le loro iniziative di servizio.Nel corso di un intervento molto apprezzato il vostro Presidente del nostro Club ha evidenziato l’entità di tutto rispetto dellerisorse destinate nell’Anno rotariano 2005-2006 alle attività in campo culturale, educativo ed umanitario (circa 76.000 euro)ed illustrato i progetti per:– “Alfabetizzazione” presso la baraccopoli di Huruma, Nairobi “Imparare giocando”;– “Risorse Idriche”: la potabilizzazione dell’acqua ad Ismani in Tanzania;– “Adozioni a distanza”: a Jandira in Brasile;– “Salvabebè-Salvamamme”: l’ascolto e il sostegno delle mamme in difficoltà ed i loro bambini, di prossima apertura presso

l’Ospedale San Camillo.Il pensiero espresso da Mons. Gesuino Prost nell’omelia durante la S. Messa della domenica, giorno di chiusura del Congres-so, indicava l’esistenza di un filo conduttore di eticità che tanto pervade la religione, quanto lo si ritrova nella buona praticaprofessionale e nel Rotary, perché “quando si opera al servizio degli altri, si tratta sempre di condivisione fraterna”.

Paola Santini ed il Governatore(foto di Salvatore Mereu)

R.C. Viterbo CiminiaCasa di Accoglienza Nonna Anna

di Vincenzo Marco Jorio

È il terzo anno che il nostro Club, sostiene la Casa d’Accoglienza di Capranica, nata da un gesto generoso di cinque volonta-ri della Croce Rossa, capeggiati da un medico, ora rotariano del Viterbo Ciminia.Dalila aveva cinque anni, si era ammalata di leucemia subito dopo l’arrivo in Bosnia, nel giugno del 1999. Sottoposta alle pri-me cure all’ospedale militare di Sarajevo, le sua gravi condizioni richiedevano però strutture adeguate. Di cui gli ufficiali me-dici Italiani non potevano disporre. L’appello lanciato dai militari viene raccolto dal dottor Giampietro e da altri cinque volon-tari della Croce Rossa: di qui la decisione impulsiva di portare Dalila in Italia, che salva la vita alla bambina e da inizio a quel-la della Casa “Nonna Anna”.In termini rotariani, abbiamo poi realizzato un progetto di solidarietà (sanità e fame) con riferimento alla struttura basata sulnostro territorio; in pratica si tratta di collaborare alla gestione della casa d’accoglienza, sia fornendo i necessari contributi indenaro – raccolti attraverso l’ideazione e realizzazione di eventi (gara di golf, concorso fotografico) – sia attraverso la parte-

Page 26: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

49

Novembre 2006

48

VOCE del ROTARYNote e Notizie dai Club

Antonio Amaturo (oggi socio onorarioe che purtroppo per ragioni legate al-la salute della moglie non è potuto es-sere qui con noi stasera) quale primo“assunto”, assieme al compianto GinoValentini, dopo i soci fondatori e Pao-lo Franchetti (che è invece ancora apieno titolo nostro socio) anche egliammesso poco dopo la fondazione. Glianni sono passati, con tutto quello chene deriva: la società è rapidamentecambiata, il Rotary ha cercato di ade-guarsi ai cambiamenti, il nostro Clubha, come è peraltro logico succeda incosì tanti anni, vissuto momenti di gran-de importanza e visibilità ed altri me-no “sfavillanti”, ma l’importante è cheoggi siamo ancora qua a festeggiareun evento che, come dicevo poco fa,non è da tutti poter vantare.Oggi abbiamo anche un Club nostro “fi-glioccio” il Club di Cerveteri Ladispoli,che nel tempo si è saputo ritagliare una sua posizione all’interno del Distretto e che, per una singolare e piacevolissima co-incidenza, è guidato quest’anno da uno dei miei più cari compagni di scuola, Claudio Panzini ed un club Rotaract che, da piùdi trenta anni, ci rappresenta con onore in ambito del proprio Distretto.Non posso e non voglio dire di più su quello che è stato in questi cinquanta anni, neanche soltanto per quelli che io ho vis-suto da socio dopo quelli da rotaractiano e che non sono assolutamente pochi; ritengo che la storia del Club sia innanzituttoben sintetizzata nell’opuscolo (non potevamo fare un libro, come avremmo voluto, troppi soldi per noi piccolo club e poi nesarebbe venuto fuori un volume!) che racconta la nostra storia e che vi abbiamo consegnato. Molti degli Amici che hanno gui-

dato il Club vi sono ancora oggi ri-masti e degli altri purtroppo ne ab-biamo stasera solo due, ma tutti me-ritano un plauso per come il Club èstato negli anni portato fino a questaricorrenza. Non è facile, ve lo garan-tisce uno che è in carica da solo quat-tro mesi ma ha già capito quale sia ilpeso di questa incombenza, se si vuo-le lasciare qualcosa di concreto delproprio cammino.La celebrazione di questo evento odier-no, sommata all’organizzazione delprestigioso Forum che si oggi tenutoè stata faticosa ma io e tutti quelli chemi hanno aiutato, sono tanti e colgol’occasione qui per ringraziarli di cuo-re, lo abbiamo fatto con piacere, nel-la consapevolezza di celebrare il ri-cordo doveroso soprattutto di quei 22pionieri che, cinquanta anni fa, han-no creduto in un ideale allora forse

più facile da capire ma che oggi riconosciamo come una speranza per un mondo sempre più difficile da vivere: il servire al disopra del proprio interesse personale.Grazie dunque a tutti e,soprattutto un pensiero commosso e riverente a Chi oggi non c’è più e purtroppo sono tanti gli Ami-ci che ci hanno lasciato e che noi ricordiamo ogni anno nella ricorrenza del mese di novembre; grazie a tutti quelli che oggipossiamo ricordare con un pensiero di Jean Paul Sartre: “Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati.”.

R.M.V.

R.C. CivitavecchiaI nostri 50 anni

di Riccardo M. Vianelli

Le parole del presidente del RC Civitavecchia in occasione della Visita del Governatore: parole di saluto a lui rivolte oltre cheai PDG, ai Presidenti dei RC Grosseto e Cerveteri Ladispoli, ai Past President, al Segretario della Commissione Permanentedel Forum della Fascia Costiera Tirrenica, al Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, al Presidente del LyonsCivitavecchia S. Marinella Host e a tutti gli intervenuti.Le parole di R.M.Vianelli sono anche un ringraziamento al governatore R.Ivaldi ed ai presenti, per la loro “partecipazione alnostro Evento che, seppur celebrato con semplicità’, ha per noi rappresentato una tappa importante nel nostro cammino ro-tariano”.

Cari amici rotariani,non posso che iniziare questa serata del tutto particolare, nella quale dopo tutto, si celebra una ricorrenza che viene ogni cin-quanta anni, ringraziando tutti gli amici che hanno voluto che fossi io a celebrarla.Non sono moltissimi i Club rotariani che possono fregiarsi di questo titolo, che possono guardare con la maturità propria dichi è stato da tempo svezzato, un mondo rotariano che sicuramente è molto diverso da quello che vide per la prima volta miopadre nell’ottobre del 1956. Non posso dire se è migliore questo o quello di allora, semplicemente perché allora avevo sol-

tanto otto anni e, dai discorsi sentitiin famiglia, a mala pena capivo chequei 22 signori per me un po’ tropposeri che si riunivano tutte le settima-ne all’Hotel Mediterraneo lo facevanoper qualche ideale che ancora non po-tevo certo condividere, preso comeero dalle mie occupazioni scolastichee dai giochi che erano i miei primaridesideri.Nel corso degli anni, però, crescendo,ho pian piano capito che, anche sesenza una grande eco pubblica (nonerano ancora gli anni di TV locali quel-li), quelle persone stavano accompa-gnando un po’, a loro modo e con ledovute proporzioni, il nostro Paese ela nostra città a diventare più civili epiù maturi.Non posso fare a meno qui allora diricordare una di quelle persone, nonun locale, ma un toscano di grandis-

simo stile che ci veniva spesso a trovare e che, io più grande, già rotaractiano e con l’indispensabile patente, ero stato de-stinato a prelevare alla stazione quando, con la sua inconfondibile borsetta (oggi la definiremmo ventiquattrore) arrivava daGrosseto per celebrare la ricorrenza del nostro compleanno. Era (i nostri “padrini” grossetani ed i nostri soci più anziani losanno bene) il Marchese Carlo Berliri Zoppi di Zolasco, colui che aveva pensato, a metà degli anni cinquanta, in piena rico-struzione, che anche Civitavecchia avrebbe meritato di ospitare un Club facente parte di quella organizzazione internaziona-le alla quale egli credeva ed i cui principi ha sempre rispettato in pieno fino al giorno della sua scomparsa.Siamo in tema di ricordi ed allora mi piace ritornare a quando mio padre mi raccontava come lo avesse conosciuto quando,un giorno, si era presentato nel suo ufficio, chiedendogli se, nella città di Civitavecchia, vi fosse la possibilità di riunire pro-fessionisti, imprenditori, dirigenti ed altre persone di buona volontà per dare vita ad una associazione di provenienza ameri-cana che si chiamava Rotary International e che si prefiggeva lo scopo di servire la comunità, aiutandola a crescere nei prin-cipi della solidarietà e del rispetto delle regole. Mio padre vi credette subito, incontrando questi principi i dettami del suo vi-vere e lavorare di ogni giorno.Il Rotary Club Civitavecchia vide quindi la luce, con una riunione conviviale di 21 amici del comprensorio, il giorno 21 Otto-bre 1956, alla presenza del Presidente del Club padrino, il Marchese Berliri Zoppi e del Governatore Salotti dell’allora Distretto198 del Rotary International, che comprendeva ancora la Toscana assieme al Lazio ed a tutta l’Italia centrale e la Sardegna.Mio padre fu presidente per i primi tre anni ed il Club crebbe rapidamente in numero di soci ed in quantità, con l’amico Ing.

Page 27: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

51

Novembre 2006

50

VOCE del ROTARYScritti

AERA è un'associazione rotariananata nell’ambito del Rotary italianoe riconosciuta dal Rotary Interna-tional, con il proponimento di di-vulgare la conoscenza e la salva-guardia ambientale in Italia ed inEuropa.Nel giugno 1998 si è data uno sta-tuto di associazione senza fini di lu-cro (ONLUS).Obiettivo primario è la promozionedello “sviluppo sostenibile” ed in-tende realizzare tale sua finalità tra-mite la diffusione dell’informazione,dell’educazione ambientale, lo svi-luppo di programmi e di progetti atutela dell’ambiente.Fanno parte e collaborano con l’A.E.R.A.i Distretti 2030, 2040, 2050, 2080,2110 del Rotary nonché Club (Ita-liani e francesi) e singoli rotariani.Molte le iniziative ad oggi realizza-te. Alcune di esse:• Progetto Ronda Verde: monito-

raggio ambientale (“Giardini di Nin-fa”, provincia di Latina); lo studiorappresenta un modello applicabi-le in altri luoghi.

• Censimento Rotariani professio-nalmente impegnati in problema-tiche ambientali e disponibili a con-tribuire alle attività AERA (già ol-tre 140 sul territorio nazionale).

• Pubblicazione delle “NORME AM-BIENTALI”, ovvero un mementodegli obblighi e delle scadenze re-lative a carico degli imprenditori,nelle varie tematiche ambientali.

• Convegno su “Ambiente e occupa-zione”, Montecitorio, Roma

• Progetto “Castello Sforzesco”, Mi-lano: ristrutturazione e manuten-zione del Cortile Ducale per ri-crearne lo splendore originale

• Partecipazione al FORUM Interna-zionale Regione Antartica (Ushuaia,Argentina)

• Partecipazione alla consegna alWWF di una parte della Villa Pao-

lina restaurata dal RC Asti con ilpatrocinio di AERA

• Progetto PELAGOS: studio della nor-mativa legislativa internazionale edeterminazione dei parametri tec-nici per la realizzazione di un par-co pelagico marino nel bacino li-gure-provenzale, con il patrociniodel Principe di Monaco e del MuseoOceanografico di Montecarlo.

• Progetto “Recupero di un bosco”(Ceriana, Imola), da ceduo a pian-te di alto fusto ( salvaguardia am-biente, riduzione incendi, com-mercializzazione legname, posti dilavoro). Progetto applicabile in tut-ta Italia, suscettibile di fondi UE.

• Progetto APE. Contributo a ricer-che stratosferiche sul “buco nel-l’ozono”

• Convegno Città policentrica• Fuochi estivi in sardegna (genesi,

prevenzione, motivazioni)• Sillabari delle foreste (formazione

per le scuole)• Duna Feniglia.Contributo agli in-

terventi di ripopolamento florovi-vaistico.

• Yachting Club of Rotarians (IYFR):iniziativa per un uso ecologico deimezzi marini

• Giornata Touring Scuola (1998 e2000): iniziative per informare glistudenti le aree di eccellenza deipaesi dell’UE e capire meglio l’Eu-ropa che li aspetta.

• Rifugio regina Margherita-MonteRosa: salvaguardia ambientale esoddisfazione del turista

• Giornata Mondiale dell’Ambiente(Torino, 2001). Collaborazione al-l’organizzazione.

• Convegni “Innovazione amica del-l’ambiente” (con Politecnico di Mi-lano e Legambiente)

• Partecipazione al Forum “Rischiorifiuti, prevenzione e recupero: lestrategie per il futuro (RC Trani,D.2110)

• Premio di laurea su tesi ambien-tali (annuale)

• Premio Acque Pulite ad aziende checon interventi impiantistici contri-buiscono al miglioramento am-bientale.

• Forum “ il Lazio: i suoi rifiuti, i suoiimpianti” (RC Frosinone, Latina,Rieti, Viterbo – D.2080)

• Il Rotaract 2040 diviene socio diAERA e organizza mostra itinerantesu “Energia in mostra” e Rotaract2050 organizza il Convegno “Idro-geno” (Univ. Di brescia). Succes-sivamente AERA organizza altroConvegno sull’Idrogeno in colla-borazione con FAST e H2It.

• Convegno organizzato su “ Fontienergetiche leggere” (D.2040, Mi1 e Politecnico Milano)

• Convegno organizzato su “Sicu-rezza e ambiente. Effetti sulla sa-lute e sul territorio”

• Convegno organizzato su “Il nu-cleare mondo. Nucleare in Italia?”con FAST Fed. Ass. Scientifiche eTec., con RI, H2It- Ass. it. Idroge-no e celle a combustibile.

Tra le iniziative in corso di realiz-zazione si cita:• Restauro delle chiuse dell’Adda

(Leonardesche) per consentire lanavigazione da Imbersago a Trez-zo d’Adda.

AERAAssociazione EuropeaRotary per l’Ambiente

Scritti

Le decine e decine di progettiumanitari presentati dai Cluball’ultimo congresso distret-

tuale, svoltosi a Pula, presso Cagliari,sono serviti a dare ancora una vol-ta la dimostrazione della vitalità delRotary e della vivacità dei rotarianiin genere, con un impatto più chepositivo nei confronti dei neofiti edegli osservatori esterni (ospiti o au-torità). Dato per buono che tutti iprogetti vengano realizzati, si pro-pone un interrogativo: quanti rota-riani sono stati coinvolti nella ela-borazione e quanti saranno coinvol-ti nella realizzazione di questi pro-getti; più precisamente, se a tra-durre in pratica gli alti ideali del Ro-tary (quelli che ognuno degli iscrit-ti si è impegnato a perseguire) ab-biano partecipato tutti (o, almeno,quasi tutti) i soci di ogni Club.La lamentazione principe (e, ovvia-mente, privata) dei presidenti (diogni epoca) è fin troppo nota: ri-guarda l’abbandono alla solitudinequasi totale del “primo cittadino” delClub (o, nella più rosea delle ipote-si, dell’intero direttivo) nelle pur sem-pre faticose operazioni di traduzio-ne dei progetti in realtà durante ilsuo mandato. E (sempre privata-mente) si cercano e si propongonorimedi da attuare per ottenere untotale coinvolgimento dei soci e porriparo alla non certo plebiscitaria par-tecipazione alle riunioni settimanali(per non parlare di quelle straordi-narie).Un male comune (che non è mezzogaudio) per il quale, in quella spe-cie di “pozzo di San Patrizio” che èil Manuale di procedura, esiste unqualche rimedio che però, per unostrano destino, tantissimi sembranoignorare, se non addirittura rifiuta-re. E riguarda, data per scontata unabuona ed equilibrata struttura delClub (se poi manca questa ognunoreciti il mea culpa), le riunioni (pag.10 e seguenti, ed. 2004). Soprat-tutto nei paragrafi riguardanti i “pro-

grammi” e la “conduzione delle ri-unioni di club”. Stabilito che l’ordinedel giorno per le riunioni settimana-li deve “prevedere una relazione, unelenco delle questioni da affrontaree del tempo per socializzare”, pro-segue dichiarando: “Bisogna fare inmodo che i programmi dei club si oc-cupino di questioni rotariane e nonsolo di cose interessanti o piacevo-li, per evitare che il Rotary vengapercepito come un’associazione dicarattere mondano”. Tanto più chepoche righe prima nel trattare degli“ospiti” aveva suggerito di invitarnealle riunioni “per far vedere ai nonRotariani come funziona un club equali sono i suoi obbiettivi”. E, do-po aver ancora proposto di tenerepiù stretti contatti con tutti gli altriclub del distretto attraverso ancheinviti reciproci, dichiara: “È inoltrenecessario dedicare periodicamen-te delle riunioni ordinarie alla dis-cussione delle attività in corso e de-gli affari interni del club”.Un ulteriore chiarimento è propostoanche dal paragrafo dedicato allaconduzione delle riunioni: premes-so che in ogni club esistono soci che

praticano religioni diverse e opinio-ni di vario tipo ma che sono acco-munati dal desiderio di servire il pros-simo, il Manuale ricorda che “ogniclub, essendo dotato di autonomia,deve far uso di buon senso nella con-duzione delle proprie riunioni, atte-nendosi al principio rotariano dellatolleranza, affinché i soci si sentanospronati a partecipare ai progettiumanitari del Rotary”.Da un lato quindi una normale vitadi club durante la quale sia possibi-le quella “socializzazione” che ren-de reale la reciproca conoscenza,l’apprezzamento sia del famoso “buoncarattere” del rotariano (che è unodei motivi alla base della sua coop-tazione) sia delle capacità che ognu-no, titolare di una professione, è ingrado di mettere al servizio del Ro-tary e della collettività; dall’altro un’a-pertura verso l’esterno non solo conla proiezione di una serie di imma-gini individuali, ma con l’esposizio-ne di quelle “azioni” che ogni rota-riano, assieme ad altri volonterosicome lui, sta compiendo o sta percompiere o compirà. Una vera vitarotariana, dunque, che prevede il co-involgimento attraverso l’interessesuscitato dal dar corpo a progettiumanitari nei quali, date le premes-se, non ci si può non riconoscere.Senza per questo dover rinunciaread aggiornarsi (o rinfrescarsi la me-moria) su cultura, società, scienza equant’altro. Nel tempo che ai sociresta disponibile (questo è il sugge-rimento del Manuale) dopo aver fat-to il punto sui propri doveri di rota-riani, tra i quali spicca anche quellodi essere parte integrante (e quindiattiva) a quelle iniziative destinatead alleviare angosce e sofferenze dichi è più sfortunato o, semplice-mente, a restituire ad una colletti-vità un angolo di vita quotidiana.Così è forse più divertente trovarsiattorno a un tavolo, anche se scar-samente imbandito, come avvienequasi sempre.

Vitalità RotarianaALBERTO AIME

Page 28: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

53

Novembre 2006

52

VOCE del ROTARYDa Good News Agency

Stralcioe/o sintesi di alcune notizie,

operati liberamente da VOCE DEL ROTARY.(testi originali, autori e riferimenti sono leggibili sul sito http://www.goodnewsagency.org)

Immigrazione: il dossier statistico Caritas/Migrantes fa il punto della situazioneSarà presentato il 25 ottobre prossimo, contemporaneamente in diverse città italiane, il nuovo Dossier StatisticoImmigrazione, un progetto di ricerca e sensibilizzazione, che fa capo alla Caritas Italiana, alla FondazioneMigrantes e alla Caritas diocesana di Roma. Sono 100 gli autori che hanno dato il loro contributo. Tra le novi-tà: un capitolo sui nomadi e due ricerche (sulla sindacalizzazione degli immigrati e sui mediatori culturali.www.europaregioni.it).Dossier Statistico Immigrazione 2006 a cura della Caritas diocesana di Roma, Caritas Italiana e FondazioneMigrantes: sono disponibili nel sito www.caritasroma.it la scheda sintetica del Dossier, l’introduzione delComitato di presidenza, i capitoli integrali del Lazio e di Roma, gli interventi dei relatori alla presentazione nazio-nale del 25 ottobre 2006 che si è tenuta al Teatro Don Orione di Roma a partire dalle ore 10.30. (…)

“Il Diritto a Mangiare: Una Finestra sul Mondo”Progetto educativo globale lanciato durante la Giornata Mondiale dell’AlimentazioneRoma, 16 ottobre – Un nuovo progetto educativo globale è stato lanciato oggi per destare la consapevolezzadella fame e del diritto al cibo tra i bambini e i giovani di tutto il mondo.All’interno dell’iniziativa in atto “Nutriamo le Menti, Combattiamo la Fame”, l’Organizzazione per l’Alimentazionee l’Agricoltura (FAO) e l’Associazione Mondiale delle Guide e delle Ragazze Scout (WAGGGS) ha realizzato unlibretto a fumetti intitolato “Il diritto di Mangiare: Una Finestra sul Mondo,” ed un manuale “Guida alle Risorseed alle Attività” per educare i giovani e convincerli ad unirsi nella lotta alla fame e alla malnutrizione. (…)

Good News AgencyOpera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cul-tura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.

Cari Amici Rotariani,ecco in allegato il nuovo numero di Good News Agency, anno VII n.13, che è inviato gratuitamente e direttamentea 3.700 media in 48 paesi e a 2.800 organizzazioni non governative, associazioni di volontariato, scuole superiori euniversità, oltre a migliaia di Rotariani nel mondo. L’Ente morale editore è associato all’ONU, Department of PublicInformation, e riconosciuto dall’UNESCO. Frutto di puro volontariato, ogni numero è una raffica di notizie costrutti-ve che testimoniano le risposte in atto nel mondo ai problemi del nostro tempo.Come sempre, anche questo numero include l’evidenza dell’attività del Rotary sul campo e il fatto che i media rice-vano questa evidenza da un’agenzia di stampa indipendente aumenta le possibilità che sia pubblicata. Senza con-tare l’effetto moltiplicatore e la risonanza per il fatto che molte ONG inseriscono un link a Good News Agency o laincludono nel loro proprio sito o la inoltrano a tutti i loro iscritti.Ora cari amici, ad anno scolastico iniziato, rinnovo l’invito:

“Portiamo Good News Agency nelle scuole!”Questa campagna è entrata nel suo quarto anno di vita e il sostegno dei Club del Distretto 2080 è così articolato:per decisione del DG Roberto Ivaldi è stato varato un apposito progetto di servizio, coordinato dal sottoscritto, chetenderà a coinvolgere anche i Rotaractiani; uno speciale invito a tutti i Club del Distretto è stato rivolto dalGovernatore, con l’accento sull’importanza di questa campagna per porgere ai giovani un’informazione positiva; iltema della campagna, unitamente ad una selezione di notizie, verrà incluso regolarmente nel mensile distrettualeVoce del Rotary.Come già avvenuto negli scorsi anni, conto che anche altri Club di altri Distretti vogliano sostenere questa campa-gna e presentino ai giovani delle scuole del loro territorio, tramite i professori, l’evidenza costruttiva che Good NewsAgency mette regolarmente in luce. Sarà sufficiente inviarmi un email con l’indirizzo delle scuole ‘reclutate’, che rice-veranno regolarmente il notiziario senza alcuna formalità.Con spirito di servizio, vi saluto cordialmente e vi auguro buona lettura!

Sergio TripiResponsabile della campagna del Distretto 2080 per Good News Agency

Direttore responsabile, Good News AgencyPresidente dell’Ente Morale editore

www.goodnewsagency.org

• Progetto fiume Seveso: iniziativadel RC Varedo e del Severo (sal-vaguardi natura)

• Forum fascia costiera (D.2080-2070-2030)

• Progetto “Adotta un bacino”: ana-lisi delle variabili dei corsi d’acqua(prevenzione)

• Progetto Parco dell’Asinara: oasi dipregio, con la collaborazione del-

la Guardia Forestale, al posto delvecchio penitenziario dimesso.

• Progetto “Più terra meno fame”:studio specie agricole per zone de-sertiche africane (D.2050)

• Progetto Marciapiedi puliti: sensi-bilizzazione ad un corretto uso del-le attrezzature di pulizia comuna-li ed individuali per le deiezioni ca-nine (D.2040)

• Progetto Mozia (TP): inserimentodell’area nel patrimonio dell’Uma-nità (Unisco). D.2080 e 2110.

• Supporto “Organizzazione Conve-gni” di AERA, in chiave di Know-how tecnico e scientifico, a coloroche intendono realizzare manife-stazioni a carattere ambientale.

• Progetti “Restauro Foreste”: in cor-so (D.2070)

AERAUna attività qualifi-cata e qualificanteper un’Associazioneche si pone comeobiettivo di porsi alserviziodella popolazionee del territorio,indicandocon realizzazioni pra-tichela via che, ripetuta-la da altri, possa por-tare ad una miglio-re qualità della vita.

VOCE DEL ROTARY ringrazia, per la documentazione, il Dott.Ing. Antonio Scognamiglio TCL – AMBIENTE Ordine de-gli Ingegneri della Provincia di Roma Commissione Ambiente e Territorio, Inquinamento da Fattori Fisici.

Le immagini sono tratte dal libro “OPERAZIONE PELAGOS”Dei Rotary Club Milano Porta Vercellina (italia)

Monaco (Pricipaute de Monaco)Saint Tropez (France)

stampato a cura di AERA

Page 29: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

54 55

VOCE del ROTARY Novembre 2006

virus sottolineando che in queste aree i progressi compiuti per raggiungere tutti i bambini sono stati solo incrementali e chequesti paesi impiegheranno oltre 12 mesi per debellare la polio.

http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2006/pr56/en/index.html

Contributo di 5 milioni di dollari canadesi da parte del Canadaper l’eradicamento della poliomielite in Afghanistan5 ottobre – Quest’oggi il Canada ha annunciato il suo contributo di 5 milioni di dollari canadesi (4,5 milioni di dollari USA)per l’eradicamento della poliomielite in Afghanistan. La dichiarazione è giunta in un momento in cui si devono portare avan-ti campagne regolari e costose di vaccinazione destinate a sette milioni di bambini in tutto il paese, a seguito dello scoppiodi un’epidemia nella regione meridionale. Il conflitto che sconvolge questa parte del paese ha reso difficile raggiungere tuttii bambini, e ciò ha permesso alla malattia di ripresentarsi, soprattutto nelle province di Kandahar e Helmand. Se trascura-ta, la poliomielite potrebbe contagiare milioni di bimbi afgani e minacciare i paesi vicini, liberi da questa malattia. Il contri-buto del Canada è preziosissimo per le campagne di vaccinazione contro la poliomielite in Afghanistan, che richiedono fondipari a 6,3 milioni di dollari USA per i prossimi sei mesi, oltre che per la vigilanza su tale malattia. Questa somma accresceil ruolo del Canada all’interno dell’Iniziativa per l’Eradicamento globale della Poliomielite, con i più di 180 milioni di dollariUSA donati da questo paese, in linea con gli impegni presi durante il Summit del G8 di Gleneagles, nel 2005, e di SanPietroburgo, quest’anno.Nel 2006, le autorità afgane hanno effettuato otto campagne di vaccinazione contro la poliomielite, quattro delle quali intutto il paese – ogni volta indirizzate a 7 milioni di bambini sotto i cinque anni – e le altre in aree ad alto rischio. Fino adora, l’epidemia non si è allargata dalle province meridionali di Hilmand, Kandahar, Uruzgan e Zabul alle aree dell’Afghanistanlibere da questa malattia. Per assicurarsi che i bambini continuino ad essere protetti, fra il 14 ed il 16 novembre, anche nellezone a rischio, avrà luogo un’altra campagna, che sarà seguita da altre nel corso del primo trimestre del 2007. La campa-gna per l’eradicamento della poliomielite è una delle poche iniziative per la salute pubblica che mantiene ancora un qualchegrado di attività nelle regioni meridionali del paese. Gli operatori sanitari che lavorano sul campo operano in condizioni estre-mamente difficoltose e pericolose, rischiando la loro vita nello sforzo di vaccinare ogni bambino contro la poliomielite.

http://www.polioeradication.org/content/general/LatestNews200610.asp#Canada

Si tu magnassi l�erbaassieme a noi

Peppino GallianRiuniti a consijjio l’animalise staveno a scazzà sopra ar probblemade tutti inzieme aritrovà er sistemad’esse veramente tutti uguali.

“Lo sciopero noi famo de la fame”se misero a frignà i veggetariani“ciànno rotto coi soprusi quotidiani”fecero in coro li polli der reame.

Puro a cantà attaccarono l’ucelli:“nun la volemo più ‘sta tirannia,è tempo de volà in democrazia,tutti uguali, libberi e fratelli!”

Così… er leone, re de la forestae da sopra a ‘n pizzo l’aquila realedissero inzieme, ner casino generale:“eticamente… è più che giusta ‘sta protesta.

Perciò mo famo come l’ommini normaliche se so’ dati ‘na costituzione:c’è er governo e c’è l’opposizionepe’ rispettà li diritti naturali”.

“Ce convince davero poco assaier modello che ber bello tu ce vanti”je arisposero inzieme tutti quanti.“Pe’ facce uscì davero da ‘sti guai

faremmo certamente un passo avantisolo si tu magnassi l’erba qua co’ noi:ma questo, è naturale, nun lo voie a nun volello certo sete in tanti”.

“Pe’ quanto libberale sei … ferocee, pe’ natura, l’ aquila è … rapace:co’ voi nun potrà mai essece pace,manco si ‘n artro Cristo sale in croce!”

Buon umore

Secondo la FAO, questo materiale presenta gli argomenti alla base del diritto al cibo in uno stile semplice, facilmente com-prensibile ed accattivante per attirare l’attenzione dei giovani. Questo materiale aiuterà i giovani a comprendere che ogniindividuo ha diritto ad un’alimentazione adeguata e che gli Stati, le organizzazioni dei consumatori, il settore private, lecomunità e le famiglie hanno l’obbligo di contribuire a proteggere, promuovere e sostenere quel diritto. (…)

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2006/1000423/index.html

Tre bambini di Seul sottoposti ad intervento cardiaco salvavitaI Rotary club di Corea e Giappone insieme per fornire ai bambini di famiglie bisognose trattamenti gratuiti di malattie cardiacheSeul, 15 ottobre – Due bambini provenienti da zone povere di Seul saranno sottoposti ad un intervento cardiaco salvavitail 28 ottobre alle 11:30 presso l’Ospedale Buchun Seojong a Kyung-Gi Do grazie alla generosità dei Rotary club di Corea eGiappone e della Korea Heart Foundation. I medici hanno stabilito che Woojin Park, 14 anni, e Geonyoung Park, 7 anni, sof-frono di un disturbo cardiaco congenito per cui l’arteria e la vena principale del cuore sostanzialmente invertono le lororispettive funzioni riportando il sangue ossigenato verso i polmoni; per correggere questa disfunzione potenzialmente mor-tale, i chirurghi del Centro Cardiaco sottoporranno i due bambini ad una operazione in tre fasi.I Rotary club in Corea coordinano il progetto attraverso il programma “Gift of Life” sponsorizzato dal Rotary e lanciato nel1975 da soci del sodalizio a New York. Dall’anno di inizio del programma, sono stati aiutati più di 2’000 bambini di 55 Paesi.Gift of Life ha iniziato la sua attività benefica in Corea nel 2002 e da allora oltre 180 bambini di quella parte del mondo sonostati sottoposti ad interventi chirurgici. Il supporto economico al programma proviene dalla Fondazione Rotary e da alcuniRotary club in Corea e Giappone. La Fondazione Rotary ha fornito sovvenzioni per 80’000 dollari dal 2004, mentre i contri-buti dai club di Corea e Giappone ammontano ad oltre 300’000 dollari. “Il progetto Gift of Life ci dà la possibilità di fare delbene ai bambini meno fortunati della nostra comunità” ha affermato Byung Seol Choi, Rotariano di Seul e uomo di puntadel progetto Gift of Life. Il progetto non ha solo il merito di aver migliorato la vita dei bambini, ma ha anche rafforzato i rap-porti tra i Rotary club in Corea e in Giappone. (…) I Rotary club in Seul contano di organizzare interventi chirurgici gratuitiper altri cento bambini bisognosi continuando a collaborare strettamente con la Korea Heart Foundation, Save the ChildrenCorea e la comunità medica del Paese per raggiungere tale scopo. (…)

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/289.html

La comunicazione è acceleratore dello sviluppoSi apre a Roma il primo Congresso mondiale sulla comunicazioneRoma, 25 ottobre - Il ruolo decisivo che ha la comunicazione nei processi di sviluppo sarà al centro del dibattito del con-gresso di tre giorni che si è aperto oggi presso la FAO. L’incontro, che è organizzato congiuntamente dalla FAO, dalla BancaMondiale e dalla “Communication Initiative” ed è patrocinato dal Governo Italiano, vede la partecipazione di oltre 500 rap-presentanti del mondo politico, scientifico e della comunicazione provenienti da tutto il mondo.Nel suo discorso d’apertura al primo Congresso Mondiale sulla Comunicazione per lo sviluppo (WCCD) il Direttore Generaledella FAO Jacques Diouf ha affermato che comunicazione e sviluppo sostenibile sono fattori strettamente connessi tra loro.“Essi non sono che due aspetti della stessa questione...per colmare le distanze e consentire il dialogo”, ha detto. (…)La conferenza esaminerà il ruolo della comunicazione come elemento acceleratore nel campo della riduzione della povertà,della sicurezza alimentare, della salute pubblica, del buon governo e dello sviluppo sostenibile. Illustrerà esempi positivi dicomunicazione innovativa e creativa e chiederà che una componente relativa alla comunicazione venga inclusa nella formu-lazione di tutti i progetti di sviluppo. (…)

http://www.fao.org/newsroom/it/index.html

L’eradicazione globale della polio dipende ora da quattro paesiI paesi liberi dalla polio cercano di proteggersiGinevra, 12 ottobre – Il successo mondiale nell’eradicazione della polio dipende ora da quattro paesi – Afghanistan, India,Nigeria, e Pakistan – secondo il Comitato consultivo sull’eradicazione della polio (ACPE), l’ente indipendente supervisore del-l’impegno per l’eradicazione. Con un vaccino mirato e metodi più rapidi per il tracking del virus, la maggior parte dei paesirecentemente colpiti da epidemie è di nuovo libera dalla polio. In alcune zone dei quattro paesi endemici, tuttavia, c’è unacarenza persistente nella vaccinazione di tutti i bambini, ed i paesi liberi da polio stanno pensando a nuove misure per aiu-tare a proteggersi da future manifestazioni della malattia. (…)Poiché tutti i bambini nel mondo paralizzati quest’anno dalla polio sono stati infettati dal virus originatosi in uno dei quattropaesi endemici, i paesi liberi da polio stanno ora prendendo nuove misure per proteggersi. Il Ministero della Salute dell’ArabiaSaudita, ad esempio, richiederà requisiti rigorosi per l’immunizzazione da polio in occasione dell’imminente pellegrinaggioalla Mecca. “L’eradicazione della polio dipende dalla fornitura del vaccino, dall’accettazione della comunità, dal finanziamen-to e dalla volontà politica. I primi tre presupposti ci sono. L’ultimo farà la differenza” ha detto il dottor Robert Scott,Presidente del Comitato del Rotary International PolioPlus, parlando a nome dei partners principali dell’Iniziativa per l’era-dicazione della polio. Nel settore privato, il Rotary dà il maggior contributo ed è il maggior braccio volontariodell’Iniziativa, avendo contribuito con 600 milioni di dollari e innumerevoli ore di volontariato sul campo dal1985. Il Comitato ACPE ha consigliato ai quattro paesi endemici di stabilire date realistiche per fermare la trasmissione del

Page 30: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il

56

VOCE del ROTARY

Pensieried immagini

a cura di Claudio Marcello Rossi

C’è una colpa sola:non avere la capacitàdi nutrirsi di luce.Abolita questa capacità,tutte le colpe sono possibili

Simone Weil

Page 31: VOCE - Rotary Cagliari Norddell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Com-missione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il