21/10/13 Vi brare al trov e | Gi ov anna Gar bui o giovannagarbuio.com/2013/10/21/vibrareal trov e/ 1/7 Vibrare altrove Posted on 21 ottobre 2013 “La realtà che vivi è una delle tante possibili: se non ti piace quel che ti circonda è perché è giunto il momentodi spostarti in una realtà, che ti piaccia di più. Una realtà che a te non piace, magari è utile e funzionale per altri. Volerla cambiare è pres unzione; è come cambiare una tras miss ione tv dipingendo sullo schermo. Cambia canale e fai prima.”Cinabro Zady Oh là! Finalmente detto come si deve… da diverso tempo volevo fare un post su quest’argomen to, ma Carlo Dor ofa tti mi ha preceduto c ome meglio non si potreb be. L’altro giorno parlando dicevamo che non siamo costretti ad arabattarci e trovare mille scappatoie per sopravvivere perchè viviamo in un paese troglodita e surreale, ma viviamo in Giovanna Garbuio Lo sei, anche se non lo sai!
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“La realtà che vivi è una delle tante possibili: se non ti piace quel che ti circonda è perché è giunto il momento di spostarti in una realtà, che ti piaccia di più. Una realtà
che a te non piace, magari è utile e funzionale per altri. Volerla cambiare è
presunzione; è come cambiare una trasmissione tv dipingendo sullo schermo.
Cambia canale e fai prima.”
Cinabro Zady
Oh là! Finalmente detto come si deve… da diverso tempo volevo fare un post su
quest’argomento, ma Carlo Dorofatti mi ha preceduto come meglio non si potrebbe.
L’altro giorno parlando dicevamo che non siamo costretti ad arabattarci e trovare mille
scappatoie per sopravvivere perchè viviamo in un paese troglodita e surreale, ma viviamo in
uomini liberi e pacifici, che non hanno bisogno di lottare contro nulla, perché hanno capito
che lottare significa manifestare la propria rabbia, ma la rabbia e la sua manifestazione
rende solo deboli. Lottare significa sottomettersi ai propri limiti. Chi ha smesso di lottare
contro, sa che quello che non va dipende unicamente dalla propria percezione della realtà.
Espandendo la nostra visione avremo il quadro completo e comprenderemo come
percependo le cose per il verso corretto che hanno, renderemo la manifestazione della
realtà sempre più facilmente percepibile come migliore.
Solo persone migliori rendono migliore la società e per essere persone migliori dobbiamo
cominciare a percepirci come esseri migliori, come uomini giusti, come persone corrette,
cominciamo a percepirci come la manifestazione di quel “pono” così importante per gli
Hawaiani!
Quindi smettiamo di pensare a cosa fanno gli altri, cosa dovrebbero fare gli altri emodifichiamo noi stessi, l’unico essere sul quale abbiamo totale potere… potere che da lì,
da noi stessi, si espande però a tutto l’universo! Dobbiamo essere felici noi….
indipendentemente da quello che dicono, fanno pensano gli altri, indipendentemente anche
da tutto ciò che gli altri, potrebbero, dovrebbero, fare, dire, pensare per renderci falici
(quest’ultima è una delle catene più pesanti che ci siamo forgiati).
Cambiamo noi stessi, dove cambiare noi stessi significa semplicemente lasciarci essere,
lasciare che la nostra Reale Identità venga a galla nella maniera più fluida e automatica e
lasciamo che gli altri facciano il loro percorso anche se il loro percorso li porta lontani anniluce da noi, la cosa non ci riguarda! Se poi la soluzione migliore per tutti sarà che gli altri
cambino allora cambieranno, ma può essere anche di no. Facendo Ho-oponopono ci sono
due possibilità per gli altri della nostra vita: se noi cambiamo e non siamo più affini
energeticamente a loro, o loro cambiano a loro volta (perché questa è la cosa migliore
anche per il loro percorso) oppure escono definitivamente dalla nostra vita, in maniera tanto
più indolore quanto più noi siamo centrati con noi stessi, tanto più noi siamo vicini ad
identificarci anche razionalmente con la nostra Reale Identità.