1 DIOCESI di ANDRIA UFFICIO LITURGICO DIOCESANO VIA CRUCIS Gesù,pietra di scarto, pietra di riscatto INTRODUZIONE “Nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per produrre una cultura dello scarto; e questa tende a divenire mentalità comune. Le vittime di tale cultura sono proprio gli esseri umani più deboli e fragili – i nascituri, i più poveri, i vecchi malati, i disabili gravi… –, che rischiano di essere “scartati”, espulsi da un ingranaggio che dev'essere efficiente a tutti i costi Ma noi cristiani, se ci lasciamo interrogare dal volto sofferente di Cristo, se lasciamo che la sua passione interpelli la nostra coscienza personale e sociale, se lasciamo che metta in discussione i nostri modi di pensare e di agire, i criteri, le priorità e le scelte, allora le cose possono cambiare. La forza della Passione di Cristo pone dei limiti a chiunque voglia rendersi egemone prevaricando i diritti e la dignità altrui. Nel medesimo tempo, dona speranza e consolazione a chi non è in grado di difendersi, a chi non dispone di mezzi intellettuali e pratici per affermare il valore della propria sofferenza, dei propri diritti, della propria vita”. (Papa Francesco) Canto: Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Tutti. Amen Cel. Dio che con la croce di Cristo ha redento il mondo, sia con tutti voi Tutti. E con il tuo spirito Cel. Preghiamo: Signore Gesù, pietra scartata dai costruttori, ma divenuto testata d’angolo nella costruzione dell’edificio spirituale, volgi il tuo sguardo compassionevole su tutti gli scarti della terra, perché, stringendosi a Te, pietra viva, possano essere impiegati per l’edificazione della civiltà dell’amore. Amen
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DIOCESI di ANDRIA
UFFICIO LITURGICO DIOCESANO
VIA CRUCIS
Gesù,pietra di scarto, pietra di riscatto
INTRODUZIONE
“Nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che
finiscono per produrre una cultura dello scarto; e questa tende a divenire mentalità comune.
Le vittime di tale cultura sono proprio gli esseri umani più deboli e fragili – i nascituri, i più
poveri, i vecchi malati, i disabili gravi… –, che rischiano di essere “scartati”, espulsi da un
ingranaggio che dev'essere efficiente a tutti i costi
Ma noi cristiani, se ci lasciamo interrogare dal volto sofferente di Cristo, se lasciamo che la
sua passione interpelli la nostra coscienza personale e sociale, se lasciamo che metta in
discussione i nostri modi di pensare e di agire, i criteri, le priorità e le scelte, allora le cose
possono cambiare. La forza della Passione di Cristo pone dei limiti a chiunque voglia
rendersi egemone prevaricando i diritti e la dignità altrui. Nel medesimo tempo, dona
speranza e consolazione a chi non è in grado di difendersi, a chi non dispone di mezzi
intellettuali e pratici per affermare il valore della propria sofferenza, dei propri diritti, della
propria vita”. (Papa Francesco)
Canto:
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Tutti. Amen
Cel. Dio che con la croce di Cristo ha redento il mondo, sia con tutti voi
Tutti. E con il tuo spirito
Cel. Preghiamo:
Signore Gesù,
pietra scartata dai costruttori,
ma divenuto testata d’angolo
nella costruzione dell’edificio spirituale,
volgi il tuo sguardo compassionevole
su tutti gli scarti della terra,
perché, stringendosi a Te, pietra viva,
possano essere impiegati
per l’edificazione della civiltà dell’amore.
Amen
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PRIMA STAZIONE
Gesù è condannato a morte
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 10-19
Pilato sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato Gesù per invidia. Ma i sommi
sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato
replicò:"Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". Ed essi di nuovo
gridarono:"Crocifiggilo!". Ma Pilato diceva loro:"Che male ha fatto?". Allora essi gridarono
più forte:"Crocifiggilo!". E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro
Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Commento
Gesù è condannato a morte. Può l’uomo arrivare a tanto? Può la creatura condannare a
morte il Creatore? Ciò avviene quando l’uomo accecato dal potere e dal denaro inverte
l’ordine dei valori e si fa artefice del suo destino e carnefice di Dio. Giuda ha tradito Cristo
per trenta denari consegnandolo nelle grinfie del potenti, da sempre e per sempre intimoriti
dal quel Figlio dell’uomo la cui presenza fa tremare i palazzi del potere e scardina
l’economia come sistema di solo profitto. E per paura lo hanno condannato, riducendolo ad
uno scarto … Si può vendere Dio per trenta denari? “L’uomo nella prosperità non
comprende, è come un animale …” (Salmo 49).
Tutti: Perdonaci, Signore, per tutte quelle volte che in nome del potere, del denaro e
della cupidigia, scartiamo Te dalla nostra vita e calpestiamo la dignità di ogni
uomo.
Santa Madre, deh voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore. (cantato)
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SECONDA STAZIONE
Gesù è caricato della Croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Giovanni 19, 12-16
Pilato cercava di liberare [Gesù]; ma i Giudei gridarono:"Se liberi costui, non sei amico
di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare".. Pilato disse ai Giudei:
"Ecco il vostro re!". Ma quelli gridarono:"Via, via, crocifiggilo!". Disse loro
Pilato:"Metterò in croce il vostro re?". Risposero i sommi sacerdoti:"Non abbiamo altro
re all'infuori di Cesare". Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
Commento
Gesù è caricato della Croce. Ha inizio il suo cammino che lo porterà sempre più fuori
dalla Città, ai margini di una umanità che, condannando Dio, condanna se stessa … E
come uno scarto viene calciato da tutti fino a quando, come un frutto caduto da un
carretto, sarà sfracellato ai bordi di un marciapiede … E’ insopportabile la croce dello
scarto. Lo fu per Cristo, lo è ancora oggi per quanti sono vittime della cultura dello
scarto, espulsi da un ingranaggio che dev'essere efficiente a tutti i costi, come il nascituro
che non serve ancora, il disabile che non serve a niente, l’anziano che non serve più.
Cel.: Per tutti gli scarti della terra, per quanti sono vittime dell’indifferenza, per tutti
coloro che vivono ai margini della considerazione sociale ed ecclesiale,
Tutti. Ascoltaci Signore e dona loro forza perché non si lascino rubare la speranza.
Santa Madre, deh voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore. (cantato)
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TERZA STAZIONE
Gesù cade per la prima volta
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia. 53, 4-8
… Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo
giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le
sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di
noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato,
si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come
pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta
sentenza fu tolto di mezzo.
Commento
Gesù cade per la prima volta. E’ schiacciante il peso della croce, ma forse di più è
insopportabile il peso della solitudine. C’è tanta gente attorno a lui, ma che assiste come si
assiste all’esibizione di un artista di strada che mette in scena il suo dramma. Questo è il
destino degli scarti della terra: il loro dramma a volte diventa occasione di divertimento o
pretesto per mettere su convegni e congressi … Si parla sempre di loro, ma nessuno ha il
coraggio di parlare con loro. E la solitudine diventa la loro unica compagna di viaggio.
Cel. Per chi è costretto a nutrirsi del pane delle sue lacrime e soffre il freddo della
solitudine e dell’abbandono,
Tutti: Ascoltaci, Signore e spalanca il nostro cuore alla sollecitudine verso tutti.
Santa Madre, deh voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore. (cantato)
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QUARTA STAZIONE
Gesù incontra sua Madre
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca. 2, 34-35. 51
Simeone parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in
Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te
una spada trafiggerà l'anima" ... Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
Commento
Gesù incontra sua madre. Quanta consolazione avrà sperimentato Cristo quando, nel
chiasso assordante della folla ha sentito qualcuno che pronunciava il suo nome … Quanta
serenità avrà poi provato quando ha capito che questo qualcuno era sua madre. Il dolore
passa, la solitudine è vinta dall’incontro e il peso della croce diventa più leggero. Quante
madri ancora oggi, sfidando gli steccati del perbenismo si mettono alla ricerca dei propri
figli scartati dalle proprie famiglie perché drogati, alcolizzati, inquieti … Le chiamano
madri coraggio … No! Sono semplicemente madri.
Cel. Per tutte le madri coraggio che non si stancano mai di cercare i propri figli vittime dei
piaceri del mondo
Tutti: Ascoltaci, Signore e dona loro forza e perseveranza.
Santa Madre, deh voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore. (cantato)
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QUINTA STAZIONE
Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 21-22
Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla
campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al
luogo del Golgota, che significa luogo del cranio.
Commento
Gesù è aiutato a portare la Croce da Simone di Cirene. Solo chi sperimenta l’amarezza
di essere scartato può comprendere il dolore insopportabile di chi, pur circondato da una
grande folla, subisce lo stesso destino. Simone veniva dalla campagna, la sua dimora era
fuori della Città e la sua condizione era paragonata a quella dei pastori, relegati cioè fuori
dalle mura. E non può restare inerme dinanzi a tanta crudeltà. Prende coraggio, sfida la
folla, si china e abbraccia il destino del figlio dell’uomo … Dalla quiete dell’indifferenza
egli passa all’inquietudine della solidarietà. E la solidarietà tra gli scarti provoca un
cammino di riscatto che ora vede soltanto la sua aurora …
Cel. Per tutti coloro che si impegnano per alleviare le sofferenze dell’uomo del nostro
tempo
Tutti: Ascoltaci, Signore, e fa che non si stanchino mai di costruire la civiltà della
solidarietà.
Santa Madre, deh voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore. (cantato)
7
SESTA STAZIONE
La Veronica asciuga il volto di Gesù
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia. 53, 2-3
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene
compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia.
Commento
La Veronica asciuga il volto di Gesù. Forse per istinto materno o perché contagiata dal
gesto del Cireneo, Veronica si affretta verso Gesù e, con delicatezza tutta femminile, gli
asciuga il volto grondante di sangue e di sudore. E’ vero: la solidarietà contagia, coinvolge a
tal punto da farti sentire colpevole se non ti prendi cura di chi, incappato nei briganti, è
abbandonato mezzo morto ai margini di un marciapiede. In un mondo contrassegnato da
odio ed egoismi c’è ancora chi sa prendersi cura degli scarti umani e con il cuore
compassionevole del buon samaritano, sa versare sulle loro ferite l’olio della consolazione e
il vino della speranza.
Cel. Per quanti vivono il ministero della consolazione: i Ministri straordinari della
Comunione, gli Operatori sanitari e i tanti volontari anonimi
Tutti: Ascoltaci, Signore, e dona loro la carità del buon samaritano
Santa Madre, deh voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore. (cantato)
8
SETTIMA STAZIONE
Gesù cade per la seconda volta
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 1-2. 9. 16
Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi
ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce... Ha sbarrato le mie vie con blocchi di
pietra, ha ostruito i miei sentieri... Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella
polvere.
Commento
Gesù cade per la seconda volta. Per quanto si può essere forti a volte si soccombe sotto il
peso di una esistenza fortemente segnata dal rifiuto e si cade … Soprattutto poi quando si è
oggetto continuo di scherno e di disprezzo. Hanno schernito Gesù, lo hanno insultato,
sputato, disprezzato e reietto … Come lui tanti uomini, donne, bambini, giovani e anziani,
sono disprezzati perché non importanti agli occhi di una mentalità che esalta l’immagine a
discapito della dignità di ogni uomo. Ma mentre l’uomo si ferma all’apparenza, Dio scruta i
cuori … E il suo giudizio sarà severo nei confronti di chi ha disprezzato uno dei suoi
piccoli.
Cel. Per i disprezzati, i reietti, i perseguitati, per coloro che non contano nulla agli occhi
degli uomini
Tutti: Ascoltaci, Signore, e prepara per loro sentieri di liberazione e di libertà.
Santa Madre, deh voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore. (cantato)
9
OTTAVA STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca. 23, 28-31
Gesù, voltandosi verso le donne, disse: Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma
piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le
sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora
cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così
il legno verde, che avverrà del legno secco?".
Commento
Gesù incontra le donne di Gerusalemme. Pur tra tormenti e dolori disumani, Gesù non
cessa di portare a compimento la volontà del Padre, che è quella di recuperare ciò che si era
perduto, e, come sulla via dolorosa, anche oggi và incontro alle donne, soprattutto a quante
sono vittime della cultura dell’edonismo, cioè di un piacere sfrenato e smodato che non
conosce limiti morali. Noi le chiamiamo donne da marciapiede, ma prima di tutto sono cuori
che rotolano sui marciapiedi, sono mendicanti di amore… Danno piacere, ma poi sono
scartate perché possibili giudici spietate dell’ immoralità mascherata di uomini perbene. E il
loro pianto è lavacro di liberazione.
Cel. Per tutte le donne violate nella loro dignità, sfruttate nel loro corpo e vittime della
violenza dell’uomo
Tutti. Ascoltaci, Signore, e liberale dalle mani dei violenti