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Insegnare musica con le tecnologie digitali
Autore: Fabrizio Emer
Introduzione
Lutilizzo delle tecnologie digitali nellinsegnamento interessa
ormai tutti i livelli
dellistruzione scolastica e tutti i settori disciplinari pi
importanti. In questo
contesto, nellinsegnamento della musica sta avvenendo una
profonda
trasformazione che comporta una complessa innovazione delle
prassi didattiche in
ogni grado dellistruzione scolastica.
importante definire le linee portanti dello sviluppo della
didattica della musica
attraverso le nuove tecnologie e scoprire le relazioni tra i
vari livelli didattici, a
partire dalla scuola materna sino alluniversit e al
conservatorio.
Le trasformazioni legate ad un esteso utilizzo delle tecnologie
digitali nella didattica
della musica sono di due diversi aspetti. Il primo riguarda
linsegnamento di
competenze musicali mediante il supporto di tecnologie avanzate;
il secondo, pi
complesso e profondo, riguarda la sostanza del rapporto con la
musica stessa,
poich le tecnologie elettroniche ed informatiche sono state
strumento essenziale
nel rinnovamento dei linguaggi musicali, hanno modificato il
rapporto con il suono
che non pi composto solamente da suoni nobili, la vibrazione
sonora ora
contiene potenzialmente tutti i suoni del mondo ed predisposta
ad ogni
esperienza sia di taglio artistico che scientifico.
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Il suono digitale
Dalla forma donda al Pc
Il Come sappiamo la tipologia di informazione processata dai
computer quella
costituita da numeri binari, ovvero sequenze di 0 e 1.
Contrariamente a quanto
potrebbe sembrare a prima vista, questo non impedisce al
computer di utilizzare ed
elaborare i suoni, anzi, utilizzando dei dispositivi chiamati
convertitori analogico-
digitali o pi brevemente ADC, i suoni possono essere
digitalizzati e memorizzati su
qualsiasi suppporto digitale.
Per convertire un'onda di pressione acustica in una sequenza di
numeri sono
necessari due passaggi: per prima cosa, utilizzando un microfono
connesso
allelaboratore, si deve trasformare l'onda sonora in un'onda di
potenziale elettrico,
ovvero in un segnale analogico; in seguito, questo segnale viene
filtrato e poi
inviato al modulo ADC che lo convertir in una sequenza digitale
di numeri binari.
Quindi queste sequenze potranno essere utilizzate da un computer
o salvate su un
supporto digitale, come ad esempio un Hard Disk, un CD Rom o
anche una USB
Key. Una introduzione abbastanza chiara e semplice per chi vuole
approfondire
questo argomento si pu trovare su *Wikipedia*
(http://it.wikipedia.org/wiki/Convertitore_analogico-digitale).
Vale la pena di
ricordare che la rivoluzione digitale in musica ha comportato la
nascita e la
diffusione del formato MP3, diventato, di fatto, uno standard
per laudio digitale.
certo che la possibilit di trasmettere musica in rete stato il
motore della
diffusione dellaudio digitale e dei file MP3; daltra parte, la
dimensione di un brano
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musicale di 3-4 minuti sarebbe troppo grande per essere
trasmessa su una normale
connessione internet: un files non compresso (ad esempio di tipo
Wav) occupa circa
10 Mb al minuto e comporterebbe un tempo lunghissimo di
download. Per questo
venne messo a punto un algoritmo informatico che riesce a
comprimere, in base al
numero di bits e al bitrate selezionato in fase di codifica, un
brano musicale
mantenendo una qualit elevata creando le specifiche per il
*formato MP3*
(http://www.b2b24.ilsole24ore.com/itechstudio/articoli/0,1254,4s5009_ART_49249,00.
html).
LADC al lavoro
Come abbiamo visto, l'onda acustica che arriva nel PC viene
trasformata al suo
ingresso in un insieme di valori. Questa elaborazione consiste
nel selezionare, o pi
precisamente campionare, un unico valore dell'ampiezza del suono
ad intervalli di
tempo regolari. Possiamo paragonare questa tecnica a quella
cinematografica, nella
quale la cinepresa trasforma limmagine in movimento in una
sequenza di
fotogrammi. Mentre per ricostruire un filmato sono necessarie
circa 50 immagini al
secondo, per ricostruire un suono generalmente si utilizzano
circa 40.000 valori di
ampiezza al secondo. Il numero di valori che l'ADC preleva dal
segnale analogico in
un secondo si chiama Frequenza di Campionamento ed un parametro
molto
importante. Infatti si pu dimostrare che in un campionamento
effettuato dalla
scheda audio del computer una frequenza F, la massima frequenza
che possiamo
definire in un suono sar pari alla met, ossia a F/2. In
sostanza, il *teorema del
campionamento*
(http://www.ismprofessional.net/pascucci/documenti/suono-
tempo/x308.html) impone che la frequenza utilizzata per il
campionamento debba
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essere pari al doppio rispetto alla massima frequenza del
segnale analogico da
campionare 2 fmax, il che assicura la perfetta ricostruzione del
segnale analogico a
partire dai singoli campioni. La frequenza 2 fmax chiamata
frequenza di Nyquist.
Ma necessario che la frequenza di campionamento abbia sempre un
valore
superiore rispetto alla frequenza di Nyquist in modo tale da
evitare il noto
problema dell*aliasing*
(http://www.ismprofessional.net/pascucci/documenti/suono-
tempo/x308.html), ossia della sovrapposizione delle repliche
dello spettro, che
comporta una distorsione sul segnale campionato. Quindi, per
esempio,
campionando alla frequenza di 44100 Hz, come fa la maggior parte
dei dispositivi
audio, estraiamo dal suono 44100 valori di ampiezza al secondo e
la massima
frequenza che il nostro suono potr avere sar di 22000 Hz. Se
invece campioniamo
un suono a 22500 Hz la massima frequenza scende a 11000 Hz, e
quindi
perderemo le sfumature pi acute del suono. Il secondo step del
campionamento
consiste nella quantizzazione, nella quale l'altezza di ognuno
di questi gradini viene
trasformata in un numero binario che potr finalmente essere
utilizzato dal
computer. Il numero che rappresenta un singolo gradino viene
chiamato campione
sonoro. Generalmente questo numero viene rappresentato su 16 bit
in modo tale
da consentire ben 65.536 intervalli possibili di dimensione
dellampiezza. Usando
invece solo 8 bit per quantizzare il suono, i valori possibili
per ogni campione
sarebbero solamente 256, con la consegnenza che il suono finale
risulterebbe pi
rumoroso e privo di dettagli.
La conversione digitale analogica
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Come abbiamo visto, la conversione analogico-digitale consente
ad un computer di
acquisire e memorizzare un suono trasformandolo in una sequenza
di numeri binari.
Per ascoltare questa sequenza di numeri per necessario un
ulteriore passaggio:
la conversione di questa sequenza digitale in un segnale
analogico che possa
essere poi inviato ad un amplificatore e trasformato in suono da
un altoparlante. Il
modulo che si occupa di questa trasformazione si chiama DAC,
*Convertitore
Digitale Analogico*
(http://it.wikipedia.org/wiki/Convertitore_digitale-analogico),
e
rappresenta la porta di uscita del suono di un dispositivo
digitale. Questo
componente infatti presente non solo sulle schede audio dei
computer ma anche
sui lettori di CD, sulle tastiere musicali e in qualsiasi
dispositivo digitale che emetta
dei suoni a partire da una sequenza digitale di numeri.
Possiamo quindi considerare I gli ADC e i DAC come le porte
attraverso cui un
suono entra ed esce da un computer.
Un percorso per il suono digitale
Unesperienza molto coinvolgente la registrazione audio on the
road; il secolo
scorso ha visto molti etnomusicologi ricorrere a sistemi
portatili, allora ingombranti
e costosi, per archiviare brani vocali e strumentali di grande
valore storico. Oggi
disponiamo di molte *banche dati*
(http://sounds.bl.uk/Sound-recording-history),
anche digitali, che consentono di conservare queste tracce
musicali di popoli
lontani. certamente interessante coinvolgere gli alunni in
questa ricerca, affidando
loro un ruolo di esploratori del suono.
Un percorso didattico relativo al suono pu iniziare
dallesplorazione del paesaggio
sonoro: cercare di definire il rapporto con il territorio,
conoscere la natura del
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suono, imparare a riconoscere e descrivere i suoni dellambiente,
sia quelli prodotti
dalla natura che quelli prodotti dalluomo e dalle sue
attivit.
Le tecnologie digitali consentono di registrare, descrivere ed
archiviare risorse e
materiali sonori di ogni tipo, rappresentano quindi lo strumento
ideale per tale
esplorazione: apprendere il loro uso sul campo potrebbe
facilitare lacquisizione dei
concetti di base riguardanti la teoria del suono e rendere
concrete e tangibili le
operazioni di registrazione e trattamento dei diversi materiali
sonori.
Utilizzando Audacity, un semplice editor open source scaricabile
dal *sito* di
riferimento (http://audacity.sourceforge.net/download/),
possibile registrare con
un microfono collegato al notebook suoni presenti nellambiente
circostante.
Le sequenze di suoni ottenute possono essere distribuite
diversamente nella
timeline del programma anche improvvisando, con un semplice
impiego della
funzione drag & drop per ricostruire unipotetica narrazione
sonora casuale, o
seguendo un progetto finalizzato a un risultato espressivo
definito preventivamente.
La scelta del materiale e della collocazione pu essere
individuale o collettiva,
coinvolgendo tutta la classe (anche di diversi ordini di studio)
nella definizione della
struttura sonora risultante, nella classificazione degli eventi
registrati, invitando gli
alunni a discutere delle scelte effettuate, dello sviluppo
dellacquisizione degli
elementi operativi e delle tecniche necessarie per completare il
lavoro.
Si tratta in ogni caso di unattivit di tipo creativo, ma pu
essere essa stessa
definita musica? Questo tragitto suono-musica molto difficile da
circoscrivere e
definire; per un approccio laboratoriale di tipo concreto che
comporta per gli
alunni ladozione di elementi utili per una valutazione
didattica: percepire, registrare,
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valutare, selezionare e collocare nello spazio temporale gli
episodi sonori
discriminati.
Il risultato una sorta di paesaggio sonoro composto
riorganizzando il materiale
sonoro registrato che ridefinisce in un certo senso il concetto
di composizione
musicale.
Per mezzo delle nuove tecnologie digitali ogni singolo elemento
sonoro pu essere
rielaborato in modo complesso: il software Audacity consente
numerose
manipolazioni degli aspetti rilevanti del suono e pu essere
utilizzato per modificare
vari parametri del campione memorizzato. Audacity un software
che permette di
registrare suoni utilizzando gli ingressi della scheda audio
presente nel personal
computer. Le capacit di editing semplici e molto intuitive lo
rendono uno
strumento indispensabile per la gestione dei contenuti didattici
digitali che
necessitano di complete e avanzate tecniche di modifica delle
risorse audio
registrate o reperite in rete. Aspetti come la durata e
lintensit, ma anche la
frequenza e la dinamica possono essere variati in modo
abbastanza semplice per
mezzo delle molte opzioni offerte dal programma.
possibile anche aggiungere effetti come eco e riverbero che
modificano e
ricreano in modo virtuale il comportamento del suono in ambienti
di diversa natura.
In questo modo possiamo affermare che la musica deriva dalla
materia stessa con
la quale stato creato il suono, dalla sua natura e dalla
variazione apportata dalle
tecnologie digitali.
In rete sono presenti documenti di riferimento e manuali del
software; si trovano
esempi di video lezioni anche su YouTube digitando audacity come
parola-chiave.
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Un *tutorial*
(http://mirror.augo.it/tocd20r2it/tutorials/audacity/guida_audacity.htm)
in lingua italiana guida lutente nella configurazione della
prima registrazione con il
programma ma suggeriamo anche un secondo *tutorial*
(http://quicktoots.linuxaudio.org/toots/audacity/) in lingua
inglese pi completo.
Un utile *manuale*
(www.altrascuola.it/staff/graffio/public/radiobase/audacity_mini_manuale.pdf)
di Audacity rilasciato con licenza Creative Commons reperibile
in rete.
Leggere e scrivere musica con lelaboratore
Nella didattica della musica le ICT consentono anche di
rapportarsi
allinsegnamento tradizionale della musica fornendo un importante
ausilio per le
attivit di scrittura e lettura di partiture, la cosiddetta
notazione musicale.
possibile anche far suonare le note inserite nel pentagramma
virtuale per mezzo di
un sintetizzatore che utilizza la scheda audio del pc, simulando
il timbro di
strumenti musicali tradizionali o creando sonorit nuove.
evidente il beneficio
apportato alle attivit di lettura musicale dallelaboratore:
anche limitazione del
suono degli strumenti acustici, a cominciare dagli
*intonarumori*
(http://www.thereminvox.com/article/articleview/116/1/31/) di
Luigi Russolo e dal
*Theremin* (http://www.youtube.com/watch?v=w5qf9O6c20o) in poi,
ha
rappresentato un elemento fondamentale per capire e potenziare
la consapevolezza
dei principi che costituiscono il suono e la relazione
uomo-strumento musicale.
Studiarne le regole ed implementarle attraverso le tecnologie
digitali diventa una
metodologia altamente formativa.
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Possiamo quindi affermare che la scrittura-lettura musicale
supportata dal
computer, unita alla possibilit di ascoltare e verificare
tempestivamente quanto
realizzato, favorisce un miglioramento della qualit e dei tempi
di apprendimento
della competenza musicale, cio delle capacit legate alla
comprensione e
memorizzazione degli elementi costitutivi del linguaggio
musicale.
Le tecnologie digitali, quindi, consentono di leggere una
partitura complessa e
decifrarla ascoltando e anche vedendo in tempo reale lintreccio
delle parti,
landamento melodico e la struttura armonica.
Un software reperibile in rete che consente la scrittura,
lediting delle note e
lascolto della partitura realizzata *Musescore*
(http://musescore.org/it).
MuseScore un programma open source per la notazione musicale,
consente di
scrivere una partitura digitale in modo agevole e intuitivo. La
gestione degli
strumenti di editing semplice ma le possibilit di intervento sui
simboli musicali
molto ampia. Consente anche lascolto in anteprima di quanto
realizzato attraverso
la scheda audio e la mappa integrata dei timbri *General
Midi*
(http://www.irre.toscana.it/musica/Corso/audimidi.htm).
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Il General Midi un insieme di specifiche tecniche per i
generatori sonori. stato
messo a punto dal Japanese Midi Standards Comitee e dall'MMA
(Midi
Manufacturer Association). Il sistema consente che i dati midi
siano interpretati
correttamente da tutti i modelli di tastiere MIDI in commercio,
senza porre tuttavia
limiti agli strumenti. Musescore quindi unapplicazione in grado
di essere utilizzata
in tutti gli ordini scolastici consentendo al docente di poter
digitare e stampare
facilmente brani musicali complessi, linee melodiche, frammenti
di partiture per un
utilizzo didattico. disponibile anche un *manuale*
(http://musescore.org/it/manuale) in lingua italiana che guida
lutente nelle diverse
attivit necessarie allutilizzo dellapplicazione, dalla
configurazione alla gestione
della stampa.
Vediamo ora come gestire la notazione musicale con un software
di scrittura.
In uno spartito musicale, sulla sinistra del
pentagramma sono contenuti i nomi degli
strumenti musicali, le tonalit e altre indicazioni
come il tipo di ritmo e andamento della
composizione mentre le note suonate da ogni
strumento sono indicate sul pentagramma. In
fondo si tratta di informazioni definite e precise, ad esempio
il violino suona la nota
MI per un secondo, che potrebbero essere riportate anche su un
semplice rullo di
carta, praticando dei fori in corrispondenza delle note, come
nelle *pianole
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meccaniche* (http://website.lineone.net/~agr/rollscan.html) che
utilizzano proprio
questo sistema per suonare in modo automatico.
Ogni suono pu essere quindi associato ad una serie di
informazioni che ne
determinano durata e altezza, proprio come nei piano-roll delle
antiche pianole
meccaniche. Ma si tratta di stabilire in quale modo possibile
trasmettere le note
di uno spartito tra due dispositivi digitali, un computer e una
tastiera musicale, ad
esempio. Nei dispositivi digitali per associare una informazione
ad un valore binario
si utilizza un codice; nel caso di note musicali, il codice
possiamo rappresentarlo
come un dizionario in cui ad ogni nota corrisponde una
particolare sequenza di bit.
Si tratta dello stesso tipo di procedura che ci permette di
scrivere un testo nel
computer e vedere i caratteri rappresentati sullo schermo.
Il codice pi utilizzato per codificare i caratteri e tradurli in
sequenze di valori binari
il *codice ASCII*
(http://www.visibilmente.com/06download/files/ASCII.pdf); per
le
note musicali invece stato sviluppato a met degli anni 80 il
*protocollo MIDI*
(http://www.suonoelettronico.com/interfacciamidi.html).
Il protocollo MIDI permette di codificare non solo il contenuto
musicale di una
partitura ma anche tutta una serie di informazioni che
consentono di far parlare
tra loro tutte le periferiche collegate e dotate del
dispositivo. Il collegamento delle
tastiere musicali a un personal computer possibile se il pc
dotato di scheda
audio con porte MIDI o in alternativa collegandole alla porta
USB che oggi ha
sostituito le schede interne o esterne con le classiche prese
MIDI che erano presenti
su molti dispositivi musicali ma che presentavano a volte
difficolt di configurazione
del sistema operativo.
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Visualizzare con il computer le architetture di Bach
Bach, nel corso della sua esistenza, dimostr sempre di voler
misurare e connettere
le leggi della logica e le astrazioni formali con laspetto
sentimentale e drammatico
della creazione poetica; ma per lungo tempo il suo atteggiamento
in tal senso
parve obbedire quasi ad un istinto, ad un richiamo incontrollato
certo meno
calcolato di quanto possono dimostrare talune analisi del
linguaggio bachiano,
fondate sulla somiglianza delle strutture melodico-tematiche, o
armonico-ritmiche,
o sul simbolismo delle figurazioni, o infine sulla ripetizione
delle figurazioni musicali.
Utilizzando un sequencer in grado di mostrare gli eventi in
forma grafica, il profilo
melodico dei brani bachiani potr materializzarsi nello schermo
del personal
computer. La comprensione musicale e linformazione sono quindi
arricchite dalla
visualizzazione del disegno delle note, una sorta di grafico del
profilo melodico
che rende naturale e pi semplice linterpretazione e lanalisi
rispetto alla notazione
tradizionale su pentagramma.
Vedere le note nella dimensione spazio-temporale caratteristica
del divenire
musicale una esperienza che pi di altre consente di comprendere,
memorizzare e
analizzare la struttura di ci che si ascolta. Il brano musicale
che utilizziamo per
questa innovativa rappresentazione sonora sono le variazioni
Golberg di Bach. Per
il nostro lavoro di analisi ci serviremo di un software che
permette la visualizzazione
in formato piano-roll dei midifile e di una applicazione che
consente di esportare il
file MIDI dalla versione 1 (tracce separate) ad una versione in
unica traccia (tipo 0).
*JAZZ++* (http://jazzplusplus.sourceforge.net/download/) dotato
della possibilit
di visualizzare gli eventi musicali MIDI in forma grafica, e
*Anvil Studio*
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(http://www.anvilstudio.com/) ha una funzione di esportazione
del file MIDI dal
formato 1 al formato 0.
Lascolto e la visione dellaria e delle due prime variazioni che
proporremo in questa
nuova modalit di fruizione, consentir un sostanziale sviluppo
della capacit di
osservazione e di sintesi necessaria per la comprensione del
brano musicale.
possibile scaricare dalla rete il *file MIDI*
(http://www.liceorussell.net/corbo/CD/stelle/hpgadg/5.mid) delle
variazioni Golberg;
salviamolo con il nome Golberg in una cartella di lavoro.
Importiamo quindi il
midifile Golberg nel programma Anvil Studio.
Per esportare il file in traccia unica selezioniamo Export
MIDI-Format 0 e salviamo il
file con il nome Golberg_0.
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Apriamo Jazz++ e importiamo il file. Salviamo separatamente
lAria e le due prime
variazioni in tre file diversi che chiameremo G_aria.mid,
G-var1.mid e G_var2.mid.
In seguito nel menu file clicchiamo su load e apriamo
G_aria.mid, selezioniamo
licona show piano window ed ecco apparire sul nostro
schermo la musica di Bach trasformata in grafico! Ogni tratto
una nota collocata
nella griglia secondo i due assi: quello orizzontale del tempo e
quello verticale delle
altezze. Questa visualizzazione ci consente di apprezzare le
linee geometriche e la
simmetria della struttura del brano in un modo certamente pi
significativo rispetto
al pentagramma
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Aria
Per visualizzare le due variazioni basta ripetere le
operazioni:
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Variazione 1
Variazione 2
Lascolto complessivo dellopera permetter di sperimentare nuove
modalit di
analisi.
Gli alunni potranno costruire semplici grafici che illustrano
gli aspetti melodici e
ritmici di diversi brani musicali e confrontarli con le versioni
visualizzate dal
programma.
Il computer per lear training
Lo sviluppo dellorecchio musicale, lear training, una competenza
fondamentale
richiesta a tutti coloro che praticano musica, a vario livello.
Chi ha bisogno di ear
training? Tutti i musicisti, principianti e professionisti hanno
bisogno di formare
l'orecchio per una corretta consapevolezza di quello che suonano
e anche
nellistruzione curricolare la maturazione di questa competenza
un elemento
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necessario per un solido approccio alla pratica musicale
scolastica. Suonare insieme
richiede la comprensione dei suoni che ascoltiamo; saper
improvvisare, trascrivere
correttamente melodie ed accordi sono delle capacit che
contribuiscono al
miglioramento delle performance esecutive e interpretative.
Anche accordare uno
strumento come la chitarra necessita di pratica e di
intonazione. In tutte le scuole si
dovrebbe perseguire lacquisizione di competenze fonetiche per
gli studenti anche
dedicando una parte del curriculum alla pratica di Ear Training.
L'addestramento
dellorecchio musicale amplier la comprensione e la padronanza
della musica nel
suo insieme, e semplicemente aiuter a diventare un musicista
migliore.
In che modo un personal computer diventa uno strumento di
supporto
fondamentale per questa pratica educativa? Sappiamo che
praticare lear training
richiede almeno due persone per poter essere efficace: chi
propone le domande e
chi risponde. Il software ideale dovrebbe disporre di un
feedback su tutti gli item
proposti, un feedback che consente di fare a meno della prima
persona. Lelemento
chiave appunto la possibilit di avere risposte tempestive sulla
identificazione di
intervalli, scale ed accordi, proposti in modo graduale per un
corretto progresso
della capacit discriminatoria. In questo caso lelaboratore trova
la sua pi utile
collocazione.
*GNU Solfege* (http://www.solfege.org) un software libero, per
leducazione
musicale e lear training. Una applicazione utile per chi non ha
conoscenze
specifiche e si avvicina per la prima volta alla pratica
musicale, ma lapplicazione
in grado di migliorare le capacit anche di chi la musica la
conosce gi. Infatti
Solfege favorisce il potenziamento delle proprie conoscenze
sugli elementi principali
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della grammatica musicale, melodia, armonia e ritmo e
rappresenta uno strumento
valido per tenere sempre allenate le competenze di
riconoscimento e
discriminazione delle strutture musicali. Solfege un programma
di educazione
musicale, orientato all'insegnamento del solfeggio e
dell'armonia. Oltre ad un
discreto supporto teorico contenuto nella guida in linea, il
programma consente
allo studente di fare pratica di solfeggio riconoscendo note,
intervalli, accordi e
figure ritmiche. Per la sua semplicit adatto a tutti gli ordini
di studio e in
particolare pu costituire una ottima risorsa per i Licei
musicali di recente
istituzione.
Alcune delle caratteristiche principali del programma sono:
il riconoscimento degli intervalli melodici e armonici
il confronto tra tipologie di intervalli
la determinazione di strutture ritmiche
l'identificazione di accordi e scale
la possibilit di memorizzare e valutare i progressi
raggiunti.
Con una interfaccia molto semplice mette a disposizione un
sistema completo per
valutare le proprie capacit musicali e permette al docente di
progettare
esercitazioni personalizzate di educazione ritmica e melodica
per migliorare la
propria formazione strumentale.
Obiettivi didattici connessi allutilizzo del software espressi
in termini di competenze
Saper utilizzare un ambiente software per insegnare facilmente
a
riconoscere gli intervalli melodici e armonici
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Saper utilizzare un ambiente software per insegnare a
discriminare le
strutture ritmiche
Saper utilizzare un ambiente software per insegnare facilmente
la
determinazione e la natura degli accordi e delle scale
Saper utilizzare un ambiente software per svolgere esercitazioni
di
dettato ritmico
Poter valutare i progressi raggiunti dagli alunni
Per il suo utilizzo richiesta una scheda audio, visto che gli
esercizi vengono
proposti con il suono del pianoforte.
*Trainear* (http://www.trainear.com/) una seconda applicazione
per leducazione
musicale on the cloud, cio fruibile direttamente on line nel
browser. La schermata
seguente mostra la finestra dellapplicazione impostata per il
riconoscimento degli
intervalli. possibile selezionare anche alcune tipologie di
intervallo escludendone
altre, e le prove di ascolto possono utilizzare oltre agli
intervalli, scale, accordi,
identificazione note; presente anche una song editor con diversi
brani musicali da
ascoltare e riconoscere.
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In una sezione del sito consultabile una interessante *tabella
comparativa*
(http://www.trainear.com/Ear_Training_Software_Comparison_07_2008.php)
tra
software dedicati alle esercitazioni di sviluppo dellorecchio
musicale che consente
di valutare le caratteristiche delle diverse applicazioni e
scegliere quella pi adatta
alle proprie necessit didattiche.
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Risorse in rete per insegnare musica
Conoscere e descrivere tutte le pagine web dedicate alla musica
impossibile. Ma
possibile un censimento di numerosi siti e di applicazioni cloud
utili per
linsegnamento musicale, per tutti gli ordini di studio.
Lidentificazione, lutilizzo e
laggiornamento di queste risorse in costante evoluzione,
consente al docente di
disporre di un efficace repertorio di sussidi multimediali per
realizzare attivit
musicali con gli alunni per un apprendimento significativo.
Ne citiamo qui alcuni suddividendoli in categorie:
Music for kids
http://www.classicalkusc.org/kids/opera/index.asp - Riduzione
dellopera di
Humperdinck con la possibilit per lalunno di interagire con i
personaggi, con le
scene, le luci e la coreografica.
http://www.classicsforkids.com/composers/composers_timeline.asp
- Spunti
biografici su musicisti di ogni epoca. Nella sezione Games sono
presenti quattro
applicazioni flash per giocare con i suoni.
http://www.unfungames.com/mariopaint/
un sequencer free da scaricare per utilizzare i suoni di un
videogioco allinterno di
una attivit compositiva.
http://www.nyphilkids.org/lab/main.phtml?
Il sito della celebre New York Philarmonic Orchestra dedicato
alla musica per i
piccoli. Si ascoltano i suoni degli strumenti musicali in un
percorso che ricostruisce
linterno di un teatro.
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Applicazioni cloud
http://advanced.aviary.com/tools/music-creator
sequencer on line per creare loop con strumenti musicali
digitali
http://www.blanksheetmusic.net/
creare fogli musicali pentagrammati per scrivere la musica
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=512548412ba0110a
sequencer a matrice per esperienze innovative di generazione
ritmico-melodica
http://www.audioexpert.com/
editor online per la completa gestione di file audio
Risorse audio
http://www.synthtopia.com/
portale dedicato al mondo dei sintetizzatori e della musica
elettronica.
http://www.freebyte.com/music/
Portale di risorse audio aggiornato frequentemente.
http://www.xelenio.com/
portale di risorse per la musica digitale in italiano.
http://www3.cpdl.org/wiki/index.php/Main_Page
Il pi grande portale di risorse corali con accesso libero a
partiture.
http://www.homestudioitalia.com/forum/index.html
Il sito italiano di home recording, audio e strumenti musicali,
con un forum di home
recording, audio e strumenti musicali
Sequencer
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http://frinika.appspot.com/
Frinika una copleta workstation (licenza GNU GPL) contenente
sequencer,
supporto al protocollo midi, sintetizzatori software, audio
recorder, visualizzazione
piano roll/tracker/notation. Lobiettivo del software
rappresentare una completa
piattaforma per realizzare musica con il computer, usando la
tecnologia Java.
http://lmms.sourceforge.net/
LMMS una alternativa risorsa multi-piattaforma e free a
programmi commerciali
come FL Studio , che consentono di produrre musica con il
computer. Consente
la creazione di melodie e ritmi, la sintesi e la miscelazione di
suoni, e la
disposizione multitraccia dei campioni.
Didattica
http://pianobooster.sourceforge.net/
un programma semplice per insegnare il pianoforte
http://www.didattikamente.net/Pierino_e_il_lupo/E-book/avvio.html
ebook multimediale sullopera di Prokofiev
Bibliografia
Cosimi Enrico, Manuale di musica elettronica. Teoria e tecnica
dei sintetizzatori,
Tecniche Nuove
Calderan Pier, Barbieri Luca, Fare musica con il PC, Apogeo
Brunetti Sergio - Bonarelli Stefano, Suoni e musica con il PC,
Mondadori Informatica
Lombardo Vincenzo - Valle Andrea, Audio e Multimedia, Apogeo
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Bianchini Riccardo Cipriani Alessandro, Il suono virtuale,
ConTempo
Emer Fabrizio Il docente multimediale, Anicia
Piermarini Giandomenico, Finale con brio. Capire ed imparare ad
usare bene il pi
importante programma di scrittura della musica col computer,
Armelin Musica
Gentilucci Armando, Introduzione alla musica elettronica,
Feltrinelli
Branchi Walter, Tecnologia della musica elettronica, Lerici
Pierce John R., La scienza del suono, Zanichelli
Sitografia
http://it.wikipedia.org/wiki/Etnomusicologia - Sito di WIKIPEDIA
dedicato alla
etnomusicologia.
http://www.ictmusic.org/ - Sito dellInternational Council for
Traditional Music
organizzazione non governativa collegata allUNESCO per la
conservazione delle
tradizioni musicali popolari.
http://www.audiomaster.it/home.htm - Sito di riferimento per la
musica digitale,
software e hardware.
http://www.blanksheetmusic.net/ - Stampa free di pentagrammi e
fogli musicali per
scrivere musica.
http://www.samedaymusic.com/library--musicteacherresources -
Sito per insegnanti
di musica con numerosi collegamenti a pagine informative sulla
musica.
http://www.rowy.net/spartiti_gratis.html - Download di spartiti
musicali gratis per
strumento solo. Download senza alcuna restrizione di tutte le
partiture.