Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013 Verbale del Senato Accademico n. 16/2012 Seduta del 17 dicembre 2012 Pagina 1 di 108 VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO Costituito ai sensi dell'art. 12 dello Statuto del Politecnico, emanato con D.R. n. 128 del 19.04.2012. N. 16 - 2012 SEDUTA DEL 17 DICEMBRE 2012 VERBALE Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota prot. n. 4160 del 10 dicembre 2012 e dell’ordine del giorno suppletivo, trasmesso con nota prot. 4252 del 13dicembre, si riunisce, presso la Sala Consiliare, il Senato Accademico di questo Politecnico per discutere sul seguente ORDINE DEL GIORNO - Approvazione verbale del 16 novembre 2012. - Comunicazioni del Rettore: a) Progetto di contabilità economico-patrimoniale. b) Creazione dell’archivio istituzionale ad accesso aperto del Politecnico di Bari (Open Access). - Ratifica Decreti. 156 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari ed Ellesse Edu s.r.l. 167 Proposta di revisione del Regolamento per il Servizio per gli studenti diversamente abili. 174 Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il Politecnico di Bari. 179 Proposta di istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio –DICAR. 181 Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision, Environment, Awareness) Research Transfer s.r.l.: parere. 182 Responsabilità scientifica assegni di ricerca. 183 Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo. 184 Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film Commission. 185 Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola Interpolitecnica (01.01.2013- 31.12.2015). 186 Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo. 187 Richieste patrocinio. 188 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar System SpA.
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VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO - AUP · 2016. 10. 13. · Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota prot. n. 4160
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Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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VERBALE DEL SENATO ACCADEMICO Costituito ai sensi dell'art. 12 dello Statuto del Politecnico, emanato con D.R. n. 128 del 19.04.2012.
N. 16 - 2012 SEDUTA DEL 17 DICEMBRE 2012
VERBALE
Il giorno 17 dicembre 2012, alle ore 16:30, a seguito a seguito di regolare convocazione, trasmessa con nota
prot. n. 4160 del 10 dicembre 2012 e dell’ordine del giorno suppletivo, trasmesso con nota prot. 4252 del
13dicembre, si riunisce, presso la Sala Consiliare, il Senato Accademico di questo Politecnico per discutere
sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
- Approvazione verbale del 16 novembre 2012.
- Comunicazioni del Rettore: a) Progetto di contabilità economico-patrimoniale.
b) Creazione dell’archivio istituzionale ad accesso aperto del Politecnico di Bari (Open Access).
- Ratifica Decreti.
156 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari ed Ellesse Edu s.r.l.
167 Proposta di revisione del Regolamento per il Servizio per gli studenti diversamente abili.
174 Accordo di collaborazione tra “Hunan University, Changsha-China” e il Politecnico di Bari.
179 Proposta di istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio –DICAR.
181 Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision, Environment, Awareness) Research
Transfer s.r.l.: parere.
182 Responsabilità scientifica assegni di ricerca.
183 Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo.
184 Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film Commission.
185 Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola Interpolitecnica (01.01.2013-
31.12.2015).
186 Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria
elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo.
187 Richieste patrocinio.
188 Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar System SpA.
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189 FFO 2011- Interventi di assegnazione DM n.439 del 3 novembre 2011 – Art. 13 “Interventi specifici”:
criteri e metodologie di riparto, istruttoria del Nucleo di Valutazione di Ateneo.
190 Nulla osta supplenze fuori sede.
191 Richiesta di interpretazione autentica dell’art. 42, comma 2, lett. d) dello Statuto del Politecnico di Bari.
192 Borse di studio per gli immatricolati ai corsi di laurea magistrale e per i laureandi dei corsi di laurea
triennale, magistrale e a ciclo unico nell’A.A. 2012/13.
193 Richiesta di anticipo seduta di laurea.
194 Bilancio di Previsione: Parere.
195 Linee di indirizzo offerta formativa.
196 Nomina Presidio della Qualità di Ateneo.
197 Nomina Commissione Strategica.
198 Regolamento Didattico di Ateneo.
199 Afferenza al Dipartimento.
200 Regolamento del Consiglio degli Studenti. Approvazione.
201 Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio per il corso
di dottorato di ricerca in “ Ingegneria Meccanica e Gestionale” (XXVIII ciclo).
202 Proposta di modifica art. 9 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad
attività di ricerca.
Il Senato Accademico è così costituito: PRESENTE ASSENTE
GIUSTIFICATO ASSENTE
1. Prof. Nicola COSTANTINO
Magnifico Rettore, Presidente
2. Prof. Francesco SELICATO
Prorettore Vicario
3. Dott. Antonino DI GUARDO
Direttore Generale
4. Prof. Pietro CAMARDA
Direttore DIEI
5. Prof. Antonio CASTORANI
Direttore DICATECh
6. Prof. Claudio D’AMATO GUERRIERI
Direttore DICAR
7. Prof. Giuseppe MONNO
Direttore DMMM
8. Prof. Pietro MASTRORILLI
Professore ordinario (Aree CUN 01,02,03)
9. Prof. Francesco CORSI
Professore ordinario (Area CUN 09)
10. Prof. Salvatore MARZANO
Professore ordinario (Area CUN 08)
11. Prof. Vincenzo BERARDI
Professore associato
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12. Prof. Mario BINETTI
Professore associato
13. Prof. Umberto GALIETTI
Professore associato
14. Ing. Mariagrazia DOTOLI
Ricercatore
15. Dott. Calogero MONTALBANO
Ricercatore
16. Sig. Luca FORTUNATO
Rappresentante personale dirigente, tecnico, amministrativo e
bibliotecario
17. Sig. Valentino GRATTON
Rappresentante personale dirigente, tecnico, amministrativo e
bibliotecario
18. Sig. Gianluca LAMACCHIA
Rappresentante degli studenti
19. Sig. Pierluigi LOSCIALPO
Rappresentante degli studenti
20. Sig.ra Alessia PALUMBO
Rappresentante degli studenti
21. Ing. Michele TORTELLI
Rappresentante degli studenti
Alle ore 16:40 sono presenti: il Rettore, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti, Camarda,
Monica Manuti (Ufficio Affari Legali e del Contenzioso)
Rossella Fortunato (Ufficio Dottorato)
e per la parte informatica è affiancato da:
Giuseppe Grasso (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati)
Giovanni Caramia (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati)
Sergio Ranaldo (Area Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione Dati).
La creazione dell’Archivio Istituzionale, che prevede nella fase iniziale il deposito delle tesi di Dottorato
e in una fase successiva potrebbe includere tutta la produzione scientifica dell’Ateneo, costituisce il primo
passo concreto verso l’attuazione dell’accesso aperto alla letteratura di ricerca.
Il Politecnico di Bari, infatti, insieme ad altre 30 università italiane, nel 2004 firma a Messina un
documento intitolato “Gli atenei italiani per l’open access: verso l’accesso aperto alla letteratura di
ricerca”, noto come Dichiarazione di Messina.
Con questo atto formale le Università “aderiscono alla Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla
letteratura scientifica, con l’auspicio che questo gesto costituisca un primo importante contributo dato
dagli Atenei italiani ad una più ampia e rapida diffusione del sapere scientifico.”
All’inizio del 2010, la Dichiarazione risulta sottoscritta da 71 su 84 università italiane.
Successivamente, nel 2012, coerentemente alla firma di Messina, il Politecnico inserisce nello Statuto,
Titolo I – Disposizioni generali, comma 7, “Il Politecnico promuove il principio dell’accesso aperto alla
letteratura scientifica e la diffusione dei risultati della ricerca, nel rispetto della tutela della proprietà
intellettuale.”
Il nostro Ateneo ha avviato i lavori per la creazione del Deposito Istituzionale, seguendo la Green
Road1dell’accesso aperto, che consentirà l’archiviazione immediata delle tesi di Dottorato, per le quali
1L’accesso aperto, infatti, viene realizzato secondo due strategie:
- LA GREEN ROAD, archiviazione in archivi aperti: archivi digitali a carattere istituzionale o disciplinare. Vi si deposita tutta la letteratura grigia prodotta, tesi di dottorato e dissertazioni, brevetti, working papers, atti di convegni, materiale didattico, pre-print o post-print degli
articoli, in accordo con le politiche di copyright degli editori ( si veda SHERPA/RoMEO - Rights on MEtadata for Open archiving -, un database
specializzato nell’analisi delle politiche di copyright adottate dai principali editori rispetto all’autoarchiviazione di articoli di periodici sul web e negli archivi istituzionali http://www.sherpa.ac.uk/romeo/)
- LA GOLD ROAD, pubblicazione su riviste ad Accesso Aperto, che garantiscono la peer review ma adottano un diverso modello economico:
sono basate sul principio del libero accesso per i lettori, quindi nessuna rivista richiede un abbonamento, alcune (meno della metà) richiedono una quota per le spese di pubblicazione, che vengono pagate dalle istituzioni di appartenenza dei ricercatori o dagli enti di finanziamento della ricerca,
secondo il principio per cui risulta più efficace pagare per la disseminazione, una volta per sempre, piuttosto che continuamente per l’accesso.
La green road (gli archivi istituzionali) e la gold road (le riviste OA) non sono due strade in opposizione, anche se a tratti possono sembrarlo, ma due elementi della stessa strategia: la diffusione dei risultati della ricerca, con una divisione dei compiti tradizionalmente attribuiti alle riviste
scientifiche:
• agli archivi ad accesso aperto, istituzionali o disciplinari, è affidata la diffusione dell’informazione scientifica;
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esiste
l’obbligo di deposito presso le Biblioteche Nazionali Centrali e la raccomandazione della CRUI di
provvedervi tramite gli Archivi Istituzionali con il sistema dell’harvesting2.
Inoltre nel corso del 2012 sono state pubblicate le "Linee guida"3, elaborate nell'ambito del progetto
ICT4University - Università digitale, che si occupano dell’eliminazione dei flussi cartacei e della
digitalizzazione e potenziamento dei servizi, fra cui la digitalizzazione delle tesi di laurea e dottorato4.
COSA SONO GLI ARCHIVI ISTITUZIONALI
Sono collezioni digitali dei prodotti della ricerca accessibili a tutti, in cui le informazioni relative alla
produzione scientifica vengono raccolte in maniera centralizzata, secondo standard internazionali ed
esposti ai motori di ricerca attraverso protocolli che permettono l’interoperabilità e la comparabilità sia a
livello nazionale che internazionale.
QUALI SONO I VANTAGGI
Nell’ambito accademico i depositi istituzionali sono un vantaggio:
per l’istituzione perché:
- sono uno strumento di promozione per l’immagine di un’accademia;
- consentono di rendere immediatamente accessibile la produzione scientifica;
- offrono una visibilità immediata ed internazionale alla produzione scientifica;
- sono uno strumento per la validazione, conservazione e preservazione del materiale archiviato;
- sono uno strumento per gestire l’anagrafe della ricerca e si collegano, quindi, con il sistema di
valutazione della ricerca.
per gli autori perché:
- consentono di archiviare immediatamente come preprints i risultati delle proprie ricerche e di
condividerli con le differenti comunità scientifiche;
- aumentano la visibilità, l’indice citazionale dei loro articoli e, quindi, l’impatto delle loro ricerche;
- consentono di archiviare in modo permanente il materiale non pubblicato e tutta la letteratura grigia
prodotta in ambito universitario;
- consentono il riutilizzo immediato del materiale archiviato (one input, many outputs)”.
per la comunità scientifica e gli studenti perché:
- consentono di accedere immediatamente via web alla letteratura scientifica utile per le proprie
ricerche.
per i bibliotecari perché:
- sono un’occasione per rivitalizzare il ruolo delle biblioteche nel complesso contesto accademico;
- sono un’occasione per acquisire nuove competenze;
- consentono di lavorare in piena sinergia e collaborazione con altre strutture organizzative, interne ed
esterne e con differenti profili professionali.
Un Deposito Istituzionale è un database centralizzato fruibile via web.
Dopo lo studio comparativo tra i vari software di interfaccia al database, per il Politecnico è stato scelto
DSpace, software open source del MIT che permette di archiviare materiali diversi, anche a scopo
didattico.
DSpace ha una struttura complessa di elementi connessi tra loro da reciproche relazioni e per questo
l’architettura del software deve essere adattata alla nostra organizzazione, in modo da renderla il più
stabile possibile.
La struttura portante di DSpace è composta da una parte da Comunità e Collezioni (all’interno delle quali
si trovano i singoli file depositati in archivio), dall’altra da Persone e Gruppi, collegati da una complessa
rete di Autorizzazioni.
• alle riviste resta riservato il ruolo di certificazione e validazione del contenuto scientifico, soprattutto tramite la peer review. 2http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1891# 3http://siba-ese.unisalento.it/index.php/unidig2012/article/view/12097/10888 4http://www.ict4university.gov.it/temi-universita-digitale.aspx
Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il D.R. n. 480 del 21.12.2012.
Il Rettore chiede che venga anticipato il p. 194 odg.
Il Senato Accademico approva.
Assistono la dott.ssa Francesca Santoro, Dirigente della Direzione Risorse Umane e Finanziarie la dott.ssa
Emiliana Trentadue, Responsabile del Settore servizi Finanziari.
P. 194 o.d.g. - Bilancio di Previsione: Parere. Il Rettore inizialmente ricorda che il bilancio di previsione 2013 è stato redatto dal personale della ragioneria
sotto la supervisione della Dirigente della Direzione Risorse Umane e Finanziarie e del D.G., con il
contributo dei membri del Consiglio di Amministrazione.
Il Rettore riferisce che, sulle entrate è stato previsto prudenzialmente un abbattimento del 5% del Fondo di
Finanziamento Ordinario, rispetto all’anno precedente. Analogamente, sono state ridotte le entrate previste
per tasse studentesche dell’1%, rispetto all’anno scorso, al fine di considerare le possibili fuoriuscite di fuori
corso di lunga data, a seguito delle recenti regole, più stringenti, introdotte sulla tassazione studentesca.
Inoltre, il Rettore riferisce che il Comune di Bari ha contestato al nostro Ateneo una sottovalutazione
sistematica dei metri quadri dichiarati ai fini della TARSU, contestazione relativa agli ultimi cinque anni , in
quanto i precedenti anni risultano caduti in prescrizione.
Il nuovo canone della TARSU è prevedibile che sia in un range che va da 200mila€ a 290 mila€, per l’anno
2012, oltre all’arretrato degli ultimi anni. Considerate le innumerevoli spese, molte delle quali fisse o quasi,
il Rettore osserva che i margini di manovra per i fondi non vincolati sono limitatissimi. Ciò nonostante, per
le supplenze, i fondi sono stati aumentati da 300mila€ a 350mila€ per il 2013 (oltre a 5.000 € di competenza
del 2012). Inoltre, è stato previsto un Fondo di Ricerca di Ateneo per 200mila€; sono stati confermati i fondi
per gli assegni di ricerca, rispetto all’anno precedente, e 900mila€ per i fondi destinati agli studenti. Inoltre, è
stato previsto un budget di 300mila€ per n. 2 nuovi ricercatori a tempo determinato junior sui fondi di
VISTA la proposta di istituzione di una Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del
Paesaggio espressa dal Consiglio di Dipartimento del DICAR, riunitosi in data 8/11/2012;
VISTO il vigente Statuto del Politecnico di Bari;
VISTO il vigente Regolamento didattico del Politecnico di Bari,
all’unanimità,
ESPRIME
apprezzamento per l’iniziativa e, altresì, esprime l’auspicio che venga istituita la Scuola di Specializzazione
in Beni Architettonici e del Paesaggio, previa verifica della sostenibilità e, quindi, ne auspica l’inserimento
nell’offerta formativa del Politecnico, per l’anno accademico 2013-2014.
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P. 181 o.d.g. - Proposta di costituzione spin-off IDEA (Innovation, Decision,
Environment, Awareness) Research Transfer s.r.l.: parere. L’esame del punto all’odg è rinviato, in attesa di acquisire il parere della Commissione mista in materia di
partecipazioni esterne.
P. 182 o.d.g. - Responsabilità scientifica assegni di ricerca Il Rettore comunica che, in occasione dei lavori della Commissione di valutazione delle proposte presentate
dai docenti del Politecnico per la programmazione assegni di ricerca 2012, è emersa la necessità di
disciplinare l’ipotesi in cui risulti aggiudicatario di un finanziamento un docente che sia prossimo allo stato
di quiescenza.
Il Rettore rappresenta, infatti, che, considerata la durata minima annuale degli assegni di ricerca e visti i
tempi per l’espletamento delle procedure selettive per l’attribuzione degli stessi, un docente che, pur
prossimo al pensionamento, abbia fatto istanza per l’attribuzione di un assegno, potrebbe essere
impossibilitato ad assicurare la responsabilità scientifica per tutta la durata dello stesso.
Il Rettore comunica, inoltre, che il Regolamento per il conferimento di assegni nulla dispone in merito.
Il Rettore, pertanto, anche nell’ottica di una eventuale integrazione del suddetto Regolamento, rappresenta le
possibili ipotesi per la definizione del caso:
1) il docente prossimo alla quiescenza si impegna ad assicurare la responsabilità scientifica dell’assegno di
ricerca fino alla conclusione dello stesso;
2) il docente prossimo alla quiescenza indica un docente dello stesso Settore Scientifico Disciplinare, che
accetta di sostituirlo nella responsabilità scientifica dell’assegno di ricerca;
3) la questione viene decisa dal consiglio di Dipartimento a cui afferisce il docente responsabile scientifico
dell’assegno di ricerca.
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Senato, dopo un’approfondita discussione, auspicando la necessità di regolamentare la fattispecie per le
future assegnazioni degli assegni di ricerca, ritiene che, nel caso la richiesta sia presentata da un docente che
sia prossimo allo stato di quiescenza, il Consiglio di Dipartimento, a cui afferisce il docente, deliberi in
merito alla responsabilità scientifica dell’assegno di ricerca.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
di integrare l’art. 5 del Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca
come segue:
“Qualora la richiesta sia presentata da un docente che sia prossimo allo stato di quiescenza, il Consiglio di
Dipartimento, a cui afferisce il docente, delibera in merito alla responsabilità scientifico dell’assegno di
ricerca”.
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P.183 o.d.g. - Modifica Regolamento Fondo di Ricerca di Ateneo Il Rettore rappresenta che in data 26/11/2012 la prof.ssa Dotoli, in merito all’oggetto della presente, riferiva
via e-mail quanto segue:
“Magnifico Rettore,
Gentili tutti,
come da mandato ricevuto nella riunione del Senato Accademico del 16.11.12, invio in allegato alla
presente la bozza in formato word con revisioni (file doc) del nuovo regolamento del Fondo di Ricerca di
Ateneo (FRA), da me redatta modificando l'allegato regolamento FRA attualmente in vigore (file pdf)
secondo le decisioni prese in tale data dal Senato Accademico .
Rimango a disposizione per ogni ulteriore informazione”.
La suddetta bozza di modifica al Regolamento ripartizione Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA), si riporta di
seguito, comparata con la versione vigente:
VERSIONE VIGENTE PROPOSTA DI MODIFICA
DEFINIZIONE
Il presente Regolamento concerne la ripartizione del
Fondo di Ricerca dell'Ateneo (FRA) attinente ai
finanziamenti assegnati per la ricerca scientifica
nell'ambito del Bilancio di Previsione ai sensi dell'art. 17
comma 1 lett. o) dello Statuto.
Art. 1
COMMISSIONI SCIENTIFICHE
Le Commissioni Scientifiche di cui alla parte 7 punto 4
del Regolamento Generale di Ateneo sono corrispondenti
alle seguenti aree scientifiche (delibera del S.A del 19
settembre 2000):
N° 1 Ingegneria Civile ed Architettura, formata dalle
aree disciplinari: 04 (Scienze della terra), 08 (Ingegneria
civile ed architettura) 13 (Scienze economiche e
statistiche);
N° 2 Ingegneria Industriale e dell'Informazione,
formata dall'area disciplinare: 09 (Ingegneria industriale e
dell'informazione);
N° 3 Scienze di base, affini e integrative, formata
VISTO il Regolamento Ripartizione Fondo di Ricerca dell’Ateneo (FRA);
VISTA la bozza del nuovo Regolamento FRA,
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare il regolamento FRA modificato, con le seguenti ulteriori variazioni:
- all’art. 4, comma 2 , lettera A, viene cassata la parola “unitari”;
- l’art. 6 viene modificato come segue:
“Il possesso dei requisiti di cui agli articoli 32 e 43 è fissato al termine ultimo stabilito per la
presentazione delle domande.”
Inoltre, il termine di scadenza del nuovo bando è fissato al 31 gennaio 2013.
P. 184 o.d.g. - Proposta di Accordo Quadro tra Politecnico di Bari ed Apulia Film
Commission Il punto all’o.d.g. è ritirato, in quanto è in fase di elaborazione una proposta aggiornata dell’accordo quadro.
P. 185 o.d.g. - Approvazione bando di concorso per l'ammissione alla Scuola
Interpolitecnica (01.01.2013-31.12.2015) L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
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P. 186 o.d.g. - Proposta di accordo per il finanziamento di n. 3 borse di studio per il
dottorato di ricerca in “Ingegneria elettrica e dell’Informazione” – XXVIII ciclo Il Rettore riferisce che la Telecom Italia ha inviato con e-mail del 15.11.2012, assunta a prot. n. 11817 del
15.11.2012, la seguente proposta di accordo “in formato scambio lettera commerciale” relativa al
finanziamento di n. 3 borse di studio per il dottorato di ricerca in “Ingegneria Elettrica e dell’Informazione”
– XXVIII ciclo:
Spett.le
Politecnico di Bari
Via Amendola 126/B
CAP: 70126 BARI
Oggetto: CONVENZIONE PER IL FINANZIAMENTO DI N 3 BORSE DI STUDIO PER IL DOTTORATO DI RICERCA
IN INGEGNERIA ELETTRICA E DELL’INFORMAZIONECICLO XXVIII ANNO ACCADEMICO 2012/2013
Facendo seguito alle intese intercorse, trascriviamo per conferma di quanto convenuto, il testo della convenzione in
oggetto.
TRA
Telecom Italia S.p.A., con sede legale in Milano, Piazza degli Affari n. 2, codice fiscale e partita IVA n. 00488410010,
Iscrizione al Registro A.E.E. IT08020000000799, Casella PEC: [email protected] nella persona di
Francesco Cardamone. procuratore speciale (di seguito “Telecom”)
E
Il Politecnico di Bari (di seguito indicato anche come “Politecnico”), con sede in Bari, Via Amendola, 126/B, codice
fiscale 93051590722, legalmente rappresentato dal Prof. Nicola Costantino nato a Bari il 24/04/195, nella sua qualità
di Magnifico Rettore protempore,
nel seguito congiuntamente indicate anche le “Parti” e singolarmente la “Parte”
PREMESSO
• che la Legge 3.7.1998, n.210, ed il D.M. 30.4.1999, n.224, contengono disposizioni per le Università circa
l’istituzione e l’organizzazione dei dottorati di ricerca;
• che il Politecnico di Bari ha istituito ed attivato, per il XXVIII ciclo, il corso di dottorato di ricerca in INGEGNERIA
ELETTRICA E DELL’INFORMAZIONE della durata di tre anni con n 9 posti, il cui concorso per la relativa
ammissione risulta bandito con D.R. n. 476 del 21/11/12;
• che il Regolamento del Politecnico di Bari dei corsi di dottorato di ricerca, emanato con D.R. n. 71 del 3 febbraio
2003, prevede che gli oneri per il finanziamento delle borse di studio, comprensive dei contributi per l’accesso e la
frequenza ai corsi, non coperti dai fondi ripartiti dai decreti del Ministro di cui alla medesima Legge n.210/98,
possono essere coperti dal Politecnico stesso anche mediante convenzione con soggetti estranei all’amministrazione
universitaria;
• che il citato bando di concorso prevede la possibilità che, fermo restando il numero complessivo dei posti messi a
concorso, i posti con borsa di studio siano aumentati a seguito di finanziamenti, ottenuti da enti pubblici di ricerca o
da qualificate strutture produttive private, anche dopo la pubblicazione del bando di concorso ma entro la data di
affissione della graduatoria di merito;
• la Telecom è interessata a promuovere, in collaborazione con il Politecnico di Bari, programmi di ricerca avanzata
in ordine a tematiche di approfondimento del dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrica e Dell’Informazione (XXVIII
ciclo), in particolare per quel che riguarda il tema “Augmented Spaces and Semantic Sensor Networks for Smart
Services”; nell’ambito di specifiche ricerche dettagliate in allegato C. Tutto quanto sopra premesso tra le Parti si
conviene e si stabilisce quanto segue.
Art. 1 – Con la presente convenzione (di seguito “Convenzione”) il Politecnico di Bari, sede amministrativa del
dottorato di ricerca in Elettrica e Dell’Informazione (di seguito “Dottorato”) si impegna ad attivare tre(3) posti
aggiuntivi con borsa di studio (di seguito “Borsa/e”), finanziate dalla Telecom., da mettere a concorso per il XXVIII
ciclo del predetto Dottorato secondo le modalità ed i criteri stabiliti dal bando di concorso, pubblicato nella G.U. – IV
Serie Speciale “Concorsi ed Esami” n…….. del ………….. e sulla base delle vigenti disposizioni di legge, tenendo
presente, in particolare, che per la copertura dei posti previsti dalla presente Convenzione sarà utilizzata la
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UDITA la relazione del Rettore;
VISTO la Legge n. 210/98 come modifica dalla L.240/2010;
VISTO il Decreto Ministeriale n. 224/99;
VISTO il D.M. 18 giugno 2008 “aumento dell’importo annuale delle borse di dottorato di ricerca”;
VISTO il Regolamento dei corsi di dottorato di ricerca del Politecnico di Bari, emanato con D.R. n. 71
del 03.02.2003 e successive modificazioni e/o integrazioni;
VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n.240, in particolare l’art.19;
VISTA la circolare MIUR del 14.3.2011;
VISTA la delibera del Senato Accademico del 13 settembre 2012 con la quale sono stati istituiti i corsi di
dottorato di ricerca del XXVIII ciclo afferenti alla Scuola di Dottorato di questo Politecnico A.A.
2012/2013;
VISTA la delibera del S.A. del 16.11.2012;
all’unanimità,
DELIBERA
- di approvare la Convenzione tra la Telecom Italia SpA e il Politecnico di Bari per il finanziamento di n 3
borse di studio per il dottorato di ricerca in ingegneria elettrica e dell’informazione ciclo XXVIII - anno
accademico 2012/2013, dando mandato ai proff. Berardi e Di Sciascio di proporre alla Telecom SpA la
cancellazione o la revisione dei vincoli relativi alla proprietà intellettuale, in particolare dell’art. 6 della
Convenzione;
- di approvare la n. 1 borsa di Dottorato in Ingegneria Elettrica e dell’Informazione, a valere sui fondi del
progetto PON 01 “Piattaforma di Servizi per l’Internet del Futuro” (Platino) CUP D91H120000300008.
P.187 o.d.g. - Richieste patrocinio L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
P. 188 o.d.g. - Proposta di Convenzione Quadro tra Politecnico di Bari e Zanzar
System SpA
L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
P. 189 o.d.g. - FFO 2011- Interventi di assegnazione DM n.439 del 3 novembre 2011 –
Art. 13 “Interventi specifici”: criteri e metodologie di riparto, istruttoria del Nucleo di
Valutazione di Ateneo L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato.
P. 190 o.d.g. - Nulla osta supplenze fuori sede L’esame del punto all’o.d.g. è rinviato
P. 191 - Richiesta di interpretazione autentica dell’art. 42, comma 2, lett. d) dello
Statuto del Politecnico di Bari
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Il punto all’o.d.g. e ritirato, in quanto è stata resa una comunicazione dal Direttore Generale.
P. 192 o.d.g. - Borse di studio per gli immatricolati ai corsi di laurea magistrale e per i
laureandi dei corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico nell’A.A. 2012/13 L’esame del punto all’odg è rinviato.
Esce dalla sala consiliare il prof. Marzano.
P. 193 o.d.g. - Richiesta di anticipo seduta di laurea Il Rettore riferisce che è pervenuta da parte di uno studente immatricolato alla LM in Ingegneria Civile
nell’a.a. 2011/2012, la richiesta di anticipare la propria seduta di laurea al mese di dicembre 2012, quando la
prima sessione utile per gli immatricolati nel 2011/12 sarebbe prevista per giugno 2013. Lo studente come da
delibera del 16.05.2012 del Consiglio unitario di classe delle lauree di Ingegneria Civile ha anticipato al I
anno gli esami di Geomeccanica degli ammassi rocciosi, Materiali per il risanamento delle opere civili e
Progettazione integrata delle infrastrutture viarie, ed ha inoltre sostituito l’esame di Fondazioni con l’esame
di opere di sostegno come da delibera del medesimo CUC datata 31.01.2012. Allo studente è stato inoltre
consentito l’anticipo degli esami di ricerca operativa e di modelli e metodi di ottimizzazione e di trasporti
marittimi e aerei e sistemi di infrastrutture e viabilità come da verbale del 06.11.2012 della Giunta del
DICATECh. Lo studente potrebbe pertanto laurearsi avendo sostenuto tutti gli esami previsti dal proprio
percorso di studi, di cui uno del I anno e due del II anno in virtù delle delibere sopra riportate prima delle
date previste per la sessione d’esame, da dicembre 2012 in poi, mentre la prima sessione utile di laurea per
gli immatricolati 2011/12 è prevista attualmente per giugno 2013. Il Rettore specifica che trattasi del primo
caso di questo genere nel Politecnico di Bari ed invita i presenti ad esprimersi in merito considerando che
un’eventuale approvazione della richiesta costituirebbe un importante precedente per eventuali analoghe
richieste future. Il Rettore specifica inoltre che andrà verificata la possibilità di meccanizzare sul portale
ESSE 3 la laurea in questione, che altrimenti potrà essere gestita solo manualmente da parte del personale di
segreteria, e pertanto lo studente potrebbe non essere registrabile nell’Anagrafe nazionale degli studenti
come studente laureato
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Prof. Castorani dichiara di essere contrario alla richiesta prodotta dallo studente, in quanto non esiste una
norma che consente a un ragazzo meritevole di anticipare la durata legale del corso di laurea.
Il prof. Monno rammenta che in passato ci sono stati casi analoghi che hanno trovato accoglimento dal
Senato Accademico.
La Sig. Palumbo ritiene carente la documentazione relativa al piano di studio in ingegneria civile dello
studente, al fine di valutare se sia meritevole. In ogni caso la Sig.ra Palumbo dichiara di essersi informata
personalmente e di aver verificato che la giunta del DICATECh sta per varare un regolamento, relativo alla
possibilità di anticipare esami dal secondo semestre al primo semestre, che va in contrasto sia le disposizioni
del CUC di Ingegneria Civile sia con quanto prodotto dalla Giunta DICATECh
Altresì, dichiara di aver potuto constatare che l’esame a scelta inserito nel suo piano di studio dello studente,
è Ricerca operativa e modelli e metodi di ottimizzazione, il cui esame non viene più erogato da circa quattro
anni. Inoltre, lo studente non dovrebbe maturare la per lo meno un semestre per verbalizzare e l’esame e poi
la seduta di laurea prevista è quella che si terrà nella giornata di domani quella di domani e, quindi, si evince
lo studente abbia concluso tutto il percorso di studi e solo a posteriori stia chiedendo il parere del Senato,
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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delegittimandolo dalle proprie funzioni.
Il Rettore condivide quanto esposto dal Prof. Castorani e dalla studentessa Palumbo e, pertanto, propone di
non accogliere la richiesta e di valutare l’opportunità di redigere apposita regolamentazione in materia.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
di considerare non ricevibile la richiesta di laurea anticipata, presentata dallo studente, in quanto tale
fattispecie non è prevista dal Regolamento Didattico vigente.
Rientra il prof. Marzano.
P. 195 o.d.g. Linee di indirizzo dell’offerta formativa per l’anno accademico 2013-2014 Il Prorettore Vicario riferisce che le presenti linee guida si riferiscono alla programmazione 2013-2014
dell’offerta formativa relativa ai Corsi di Laurea triennali, Corsi di Laurea Magistrali biennali, Corsi di
Laurea Magistrali a ciclo unico quinquennali.
Nella programmazione dell’offerta formativa dovrà applicarsi integralmente il D.M. 22.09.2010, n.17.,
rispettandone i requisiti minimi di trasparenza, qualità e docenza e assicurando la sostenibilità per ciascun
Corso di Laurea.
L'imminente entrata in vigore del Sistema di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento dei Corsi di
Laurea (A.V.A.) obbliga sin da subito a tenere in debita considerazione gli indicatori, per essi previsti, atti ad
evidenziare, tra l'altro, gli obiettivi e la sostenibilità dell'offerta didattica. La programmazione dell’offerta
formativa dovrà pertanto essere svolta in sintonia con il percorso di autovalutazione e accreditamento in fase
di avvio.
Nell’assegnazione dei carichi didattici principali dovrà essere assicurata prioritariamente la copertura degli
insegnamenti di base e caratterizzanti per ciascun Corso di Laurea, ottimizzando le risorse della docenza di
ruolo e minimizzando il ricorso agli affidamenti degli insegnamenti per supplenza e contratto.
Per gli affidamenti degli insegnamenti a supplenza e contratto dovranno essere definiti criteri comuni a tutti i
corsi di studio e verificate le competenze curriculari in maniera coerente ai programmi degli stessi
insegnamenti all’interno del progetto formativo di ciascun corso di studio.
Il valore medio dell’impegno didattico del personale docente (docenti di prima e seconda fascia, ricercatori)
è fissato in …...
Si ritiene opportuno mantenere il numero programmato delle immatricolazioni ai singoli corsi di laurea così
come per l’anno in corso 2012-2013.
Per la sede di Foggia il perdurare del totale disimpegno delle istituzioni locali e del mancato sostegno
finanziario e logistico da parte delle stesse istituzioni ci vede costretti a disattivare tutti i corsi ivi presenti.
Per la sede di Taranto si dovrà effettuare una attenta valutazione del numero degli iscritti e delle
immatricolazioni dell’anno 2012-2013. Vanno attentamente valutate le criticità presenti, in particolare, sui
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corsi di laurea magistrali dei quali occorre verificare la sostenibilità e in relazione al numero delle
immatricolazioni e in relazione alla disponibilità dei docenti.
L’offerta formativa, qualora siano apportate modifiche all’ordinamento didattico, deve essere definita entro il
31 gennaio del 2013, e in ogni caso entro il …….
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Il Prof. Castorani ritiene che le linee guida illustrate dal Prorettore Vicario sia condivisibili in linea di
principio.
L'Ing. Dotoli ricorda che le previgenti linee guida del Senato Accademico stabiliscono che il compito
didattico dei professori comprenda materie caratterizzanti. L'Ing. Dotoli ritiene che tale vincolo debba essere
rafforzando stabilendo che il compito didattico dei professori comprenda materie caratterizzanti del triennio,
al fine di rendere tale percorso di studi il più qualificato possibile, considerato che esso rappresenta il primo
percorso formativo dello studente, nell'ambito degli studi universitari.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
di approvare, in linea di principio, le linee guide dell’offerta formativa per l’anno accademico 2013-2014.
P. 196 o.d.g. - Nomina Presidio della Qualità di Ateneo Il Rettore riferisce che il decreto legislativo n. 19 del 27 gennaio 2012, in applicazione dell’articolo 5,
comma 3 della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010, prevede l’introduzione del sistema di accreditamento
iniziale e periodico dei corsi di studio e delle sedi universitarie, della valutazione periodica della qualità,
dell’efficienza e dei risultati conseguiti dagli atenei e il potenziamento del sistema di autovalutazione della
qualità e dell’efficacia delle attività didattiche e di ricerca delle università.
Il decreto affida all’ANVUR il compito di fissare metodologie, criteri, parametri e indicatori per
l’accreditamento e per la valutazione periodica. Il decreto inoltre assegna all’ANVUR la verifica e il
monitoraggio dei parametri e degli indicatori di accreditamento e valutazione periodica.
In accordo con quanto suggerito dal decreto, l’elemento portante dell’intero sistema integrato
autovalutazione/valutazione periodica/accreditamento (AVA) è l’assicurazione interna della qualità nei corsi
di studio, nei dipartimenti e nell’intero ateneo. Il potenziamento dell’autovalutazione, unito all’avvio di
forme di controllo esterno chiare e trasparenti, è finalizzato a un miglioramento continuo della qualità della
formazione e della ricerca.
L’intero sistema integrato AVA comporta un riassetto e una razionalizzazione del lavoro già in atto presso
gli Atenei e per qualche aspetto richiederà nuovi adempimenti.
L’ANVUR si ispirerà al rispetto del trinomio autonomia, responsabilità, valutazione che deve, in misura
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progressiva, indirizzare il comportamento delle università.
In particolare, l’ANVUR intende:
a. valorizzare e responsabilizzare i nuclei di valutazione interna delle università, attraverso il compito
primario di verifica e di indirizzo dei sistemi di assicurazione interna della qualità degli atenei;
b. chiedere agli atenei di dotarsi degli strumenti essenziali per l’assicurazione interna di qualità della
didattica e della ricerca, finalizzati al miglioramento consapevole del servizio offerto agli studenti e alla
società;
c. verificare, anche mediante i nuclei di valutazione interna, lo stato di attuazione dei processi, e intervenire
per indirizzarne lo svolgimento.
1. Per quanto attiene all’accreditamento iniziale, l’ANVUR:
• fisserà un insieme il più possibile semplice e facilmente verificabile di criteri, parametri e indicatori per
l’accreditamento iniziale delle sedi e dei corsi; verificherà, anche attraverso i nuclei di valutazione
interna delle università, il rispetto di criteri, parametri e indicatori;
• valuterà in modo sistematico, anche attraverso visite in loco, il sistema istituzionale di assicurazione
interna della qualità degli Atenei;
• effettuerà, ove ritenuto indispensabile, controlli a campione di singoli corsi di studio, anche mediante lo
strumento delle visite in loco.
2. Per quanto attiene all’accreditamento periodico, l’ANVUR:
• fisserà criteri aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’accreditamento iniziale, ivi inclusi gli esiti della
valutazione;
• verificherà in modo sistematico, anche attraverso i nuclei di valutazione interna delle università, il
rispetto di criteri, parametri e indicatori;
• valuterà in modo sistematico, anche attraverso visite in loco, il sistema di assicurazione interna della
qualità istituzionale degli Atenei;
• effettuerà, ove ritenuto indispensabile, controlli a campione di singoli corsi di studio, anche mediante lo
strumento delle visite in loco.
3. Per quanto attiene alla valutazione periodica, l’ANVUR:
• fisserà un insieme di criteri, parametri e indicatori per misurare annualmente i risultati e la qualità della
didattica e della ricerca delle università, finalizzati anche alla distribuzione di incentivi da parte del
Ministero.
Il documento, approvato dal Consiglio Direttivo dell’ANVUR il 24 luglio 2012, prevede, tra l’altro, che in
ogni sede universitaria, ai fini dell’assicurazione di qualità (AQ) dei corsi di studio e della ricerca
dipartimentale, dovrà essere presente un Presidio della Qualità – o una struttura con le stesse finalità – la cui
complessità organizzativa sarà valutata sulla base della complessità dell’Ateneo.
Il Rettore ricorda che la nomina del Presidio della Qualità di Ateneo è stato già affrontato nell’ambito del
Collegio dei Direttori di Dipartimento, il quale ha formulato la proposta di nominare il Prof. Napolitano, con
funzioni di Presidente, in qualità di Prorettore Delegato per la Pianificazione Strategica ed i Processi di
Valutazione, di nominare due docenti per ciascun Dipartimento, e un segretario, fornito dall’ufficio di
supporto.
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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IL SENATO ACCADEMICO
UDITA la relazione del Rettore;
VISTO lo Statuto del Politecnico Bari;
VISTO il decreto legislativo n. 19 del 27 gennaio 2012,
all’unanimità,
DELIBERA
di nominare il seguente Presidio della Qualità di Ateneo: Prof. Michele Napolitano, Prorettore Delegato per
la Pianificazione Strategica ed i Processi di Valutazione, con funzioni di Presidente, due docenti designati dal
Direttore di Dipartimento e, in qualità di segreteria tecnica, un’unità dell’ufficio competente.
P. 197 o.d.g. - Nomina Commissione Strategica. Il Rettore riferisce che, con il rinnovo delle cariche accademiche, sia necessario procedere alla nomina della
nuova Commissione per il Piano Strategico del Politecnico di Bari che avrà, tra gli altri compiti, quello di
redigere il nuovo Piano Strategico.
Il Rettore, a tal proposito, propone, di designare il prof. Napolitano, Prorettore Delegato per la Pianificazione
Strategica ed i Processi di Valutazione, a ricoprire il ruolo di Presidente, i cinque Direttori di Dipartimento o
loro delegati e, inoltre, si invita il Consiglio di Amministrazione a nominare cinque componenti dal
Consiglieri di Amministrazione.
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
La sig.ra Palumbo esprime la disponibilità a essere designata dal Consiglio di Amministrazione, in
rappresentanza degli studenti.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
VISTO il Regolamento Generale delle Strutture, modificato con D.R. n. 261 del 20/07/2011;
VISTE le richieste di afferenza formulate dai succitati professori in favore del Dipartimento di
Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura;
ACQUISITO in data 29/11/2012 il parere conforme del Consiglio di Dipartimento di Scienze
dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura,
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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all’unanimità,
DELIBERA
l’afferenza dei proff. DE CADILHAC Rossella, FICARELLI Loredana, MARANO Giuseppe Carlo,
MARTELLOTTA Francesco, MORANO Pierluigi, PARIS Spartaco, PICCIONI Mario, in favore del
Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura.
P. 200 o.d.g. - Regolamento del Consiglio degli Studenti. Approvazione Il Rettore riferisce che il Consiglio degli Studenti ha provveduto ad adottare il nuovo regolamento di
funzionamento al fine di adeguarlo alla legge n. 240/2010.
Di seguito si riporta il testo vigente con a fronte il testo modificato che, ai sensi dell’art. 8, comma 3, lettera
e) dello Statuto del Politecnico, prevede che sia approvato dal Senato Accademico, sentito il Consiglio di
Amministrazione.
Regolamento di funzionamento del Consiglio degli
Studenti del Politecnico di Bari
Regolamento di funzionamento del Consiglio degli
Studenti del Politecnico di Bari
approvato con adeguamento legge 240
Art. 1
Funzioni 1. Il Consiglio degli Studenti è l’organo
rappresentativo degli studenti del Politecnico di
Bari e garantisce ad essi la libertà di
partecipazione alle scelte su temi di carattere
generale e questioni specifiche relative alla
propria condizione nelle forme previste dallo
Statuto. In tal senso esercita funzioni di carattere
consultivo e propositivo nei confronti degli
organi centrali di governo e delle strutture del
Politecnico.
2. Il Consiglio degli Studenti decide, nell’ambito
delle regole generali da applicarsi nel
Politecnico per lo svolgimento delle attività
formative autogestite dagli studenti nei settori
della cultura, dello sport e del tempo libero, i
programmi, l’attuazione delle iniziative e
l’utilizzazione delle risorse.
3. Il Consiglio degli Studenti, relativamente alle
tematiche di interesse studentesco ed alla
valorizzazione del loro rapporto con il
Politecnico, può avanzare proposte o esprimere
pareri indirizzandoli agli organi deliberativi
competenti. Pertanto spetta al Consiglio degli
Studenti:
a. concorrere a predisporre strumenti atti ad
analizzare i servizi didattici e finalizzati ad una
verifica qualitativa e quantitativa di ciascun
insegnamento e dei Corsi di Studio nel loro
complesso;
Art. 1
Funzioni
1. Il Consiglio degli Studenti è l’organo rappresentativo
degli studenti del Politecnico di Bari e garantisce ad
essi la libertà di partecipazione alle scelte su temi di
carattere generale e questioni specifiche relative alla
propria condizione nelle forme previste dallo Statuto.
In tal senso esercita funzioni di carattere consultivo e
propositivo nei confronti degli organi centrali di
governo e delle strutture del Politecnico,
relativamente alla didattica e al diritto allo studio.
2. Il Consiglio degli Studenti decide, nell’ambito delle
regole generali da applicarsi nel Politecnico per lo
svolgimento delle attività formative autogestite dagli
studenti nei settori della cultura, dello sport e del
tempo libero, i programmi, l’attuazione delle
iniziative e l’utilizzazione delle risorse.
3. Il Consiglio degli Studenti, relativamente alle
tematiche di interesse studentesco ed alla
valorizzazione del loro rapporto con il Politecnico,
può avanzare proposte o esprimere pareri
indirizzandoli agli organi deliberativi competenti. In
particolare, spetta al Consiglio degli Studenti:
a. concorrere a predisporre strumenti atti ad
analizzare i servizi didattici e finalizzati ad una
verifica qualitativa e quantitativa di ciascun
insegnamento e dei Corsi di Studio nel loro
complesso;
b. formulare al Senato Accademico proposte in
materia di Regolamento Didattico di Ateneo, di
organizzazione delle attività didattiche, di
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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b. formulare al Senato Accademico proposte in
materia di Regolamento Didattico di Ateneo, di
organizzazione delle attività didattiche, di
organizzazione di servizi didattici
complementari e integrativi e degli altri servizi
universitari, di tutorato e di diritto allo studio,
nonché di bilancio di previsione;
c. esprimere parere sul Regolamento degli
Studenti;
d. esprimere parere sul Regolamento per il
Tutorato;
e. esprimere parere sul piano triennale di sviluppo;
f. esprimere parere sul programma annuale della
didattica e della ricerca, per la parte riguardante
la didattica;
g. esprimere parere in merito alla disciplina degli
accessi ai Corsi di Studio;
h. esprimere parere sui provvedimenti relativi a
tasse e contributi a carico degli studenti;
i. proporre le regole generali da applicarsi nel
Politecnico per lo svolgimento delle attività
formative autogestite dagli studenti nei settori
della cultura, dello sport e del tempo libero;
j. promuovere e attuare rapporti nazionali ed
internazionali con le rappresentanze
studentesche di altri Atenei.
Art. 2
Sedute 1. Le sedute del Consiglio degli Studenti si tengono
presso un idoneo locale messo a disposizione
dall'Amministrazione del Politecnico. La seduta del
Consiglio degli Studenti è pubblica. Qualora un
terzo dei componenti, senza l'obbligo si specificare
le motivazioni, lo richieda per iscritto al Presidente
questi convoca l'assemblea a porte chiuse.
Art. 3
Prima seduta del Consiglio 1. il Consigliere Anziano convoca e assume la
presidenza della prima seduta del Consiglio. La
prima seduta viene indetta con avviso di
convocazione inviato almeno 10 giorni prima
della data fissata per la seduta, invitando i
consiglieri a comunicare entro le ore 12.00 del
quinto giorno antecedente la data fissata per la
seduta le candidature per l’elezione dei
rappresentanti degli studenti in seno al Senato
Accademico;
2. Si intende Consigliere Anziano il Candidato che
ha ottenuto la cifra elettorale più alta (data dalla
somma dei voti di lista più il numero delle
preferenze di ogni candidato) tra i membri
organizzazione di servizi didattici complementari
e integrativi e degli altri servizi universitari, di
tutorato e di diritto allo studio, nonché di bilancio
di previsione;
c. esprimere parere sul Regolamento che disciplina
le norme relative alle elezioni studentesche;
d. esprimere parere sul Regolamento per il Tutorato;
e. esprimere parere in merito alla programmazione
triennale e strategica, per quanto di competenza;
f. esprimere parere sul programma annuale della
didattica e della ricerca, per la parte riguardante
la didattica;
g. esprimere parere in merito alla disciplina degli
accessi ai Corsi di Studio;
h. esprimere parere sui provvedimenti relativi a
tasse e contributi a carico degli studenti;
i. proporre le regole generali da applicarsi nel
Politecnico per lo svolgimento delle attività
formative autogestite dagli studenti nei settori
della cultura, dello sport e del tempo libero, per le
quali elabora i criteri di utilizzo, delibera
sull’impiego dei capitoli di spesa di cui alla
Legge 2 dicembre 1991, n.390, ed esprime parere
obbligatorio sull’impiego delle risorse destinate
da altri enti pubblici ai servizi agli studenti;
j. promuovere e attuare rapporti nazionali ed
internazionali con le rappresentanze studentesche
di altri Atenei.
k. esprimere parere sui documenti contabili,
patrimoniali e finanziari, annuali e pluriennali,
previsti dalle norme vigenti, per quanto di sua
competenza;
l. esprimere parere, limitatamente agli argomenti di
sua competenza, sui regolamenti di cui all’art. 8
dello Statuto del Politecnico di Bari, comma 3,
lettere a), b), c), d) ed f) nonché su ogni altro
regolamento inerente a didattica, servizi agli
studenti e diritto allo studio
Art. 2
Sedute 1. Le sedute del Consiglio degli Studenti si tengono
presso un idoneo locale messo a disposizione
dall'Amministrazione del Politecnico. La seduta del
Consiglio degli Studenti è pubblica. Qualora un terzo
dei componenti, senza l'obbligo si specificare le
motivazioni, lo richieda per iscritto al Presidente
questi convoca l'assemblea a porte chiuse.
Art. 3
Prima seduta del Consiglio 1. il Consigliere Anziano convoca e assume la
presidenza della prima seduta del Consiglio. La
prima seduta viene indetta con avviso di
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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elettivi del Consiglio degli Studenti.
3. E' obbligo del Consigliere Anziano mettere,
all'apertura della seduta, immediatamente a
votazione l'elezione del Presidente del
Consiglio.
4. Eletto il Presidente del Consiglio questi entra
immediatamente nelle sue funzioni e assume la
direzione dei lavori dell'assemblea.
5. Dopo l'elezione del Presidente, il Consiglio
elegge un Vicepresidente che sostituisce, in caso
di assenza o impedimento, il Presidente nella
direzione dei lavori del Consiglio. Le modalità
per l'elezione del Vicepresidente sono le stesse
di quelle per l'elezione del Presidente, previste
all'art. 4 del presente regolamento, a meno della
maggioranza dei 2/3 dei componenti il
Consiglio richiesta in prima votazione.
6. Successivamente alle elezioni del Presidente e
del Vicepresidente, l'assemblea elegge i tre
componenti elettivi della Segreteria del
Consiglio degli Studenti con le modalità
previste all’art. 6 del presente regolamento.
7. Concluse le operazioni di insediamento della
Presidenza e della Segreteria, il Consiglio
elegge al suo interno, due rappresentanti in seno
al Senato Accademico secondo le modalità
previste dal Regolamento degli Studenti.
Art. 4
Presidenza del Consiglio 1. Il Presidente del Consiglio è eletto a scrutinio
palese per alzata di mano dai componenti del
Consiglio degli Studenti nella prima seduta
immediatamente successiva alle elezioni.
2. Qualunque Consigliere può essere candidato
alla Presidenza del Consiglio degli Studenti,
purché il suo nome venga indicato da almeno un
altro Consigliere. Non sono eleggibili alla carica
di Presidente del Consiglio degli Studenti i
rappresentanti degli studenti già eletti in seno ai
Consigli di Amministrazione del Politecnico e
dell'E.Di.S.U..
3. E' eletto Presidente il candidato che ottenga i
due terzi dei consensi dei componenti il
Consiglio. Qualora nessun candidato raggiunga
tale maggioranza alla prima votazione è eletto
Presidente il candidato che ottenga, in seconda
votazione, un numero di voti pari alla metà più
uno dei componenti, infine, chi ottenga la
maggioranza dei consensi dei presenti.
4. In caso di assenza o impedimento sia del
Presidente che del Vicepresidente, la Presidenza
passa al Consigliere Anziano presente.
5. Nel caso in cui il Presidente o il Vicepresidente
convocazione inviato almeno 10 giorni prima della
data fissata per la seduta, invitando i consiglieri a
comunicare entro le ore 12.00 del quinto giorno
antecedente la data fissata per la seduta le
candidature per l’elezione dei rappresentanti degli
studenti in seno al Senato Accademico;
2. Si intende Consigliere Anziano il Candidato che ha
ottenuto la cifra elettorale più alta (data dalla somma
dei voti di lista più il numero delle preferenze di ogni
candidato) tra i membri elettivi del Consiglio degli
Studenti.
3. E' obbligo del Consigliere Anziano mettere,
all'apertura della seduta, immediatamente a
votazione l'elezione del Presidente del Consiglio.
4. Eletto il Presidente del Consiglio questi entra
immediatamente nelle sue funzioni e assume la
direzione dei lavori dell'assemblea.
5. Dopo l'elezione del Presidente, il Consiglio elegge
un Vicepresidente che sostituisce, in caso di assenza
o impedimento, il Presidente nella direzione dei
lavori del Consiglio. Le modalità per l'elezione del
Vicepresidente sono le stesse di quelle per l'elezione
del Presidente, previste all'art. 4 del presente
regolamento, a meno della maggioranza dei 2/3 dei
componenti il Consiglio richiesta in prima votazione.
6. Successivamente alle elezioni del Presidente e del
Vicepresidente, l'assemblea elegge i tre componenti
elettivi della Segreteria del Consiglio degli Studenti
con le modalità previste all’art. 6 del presente
regolamento.
7. Concluse le operazioni di insediamento della
Presidenza e della Segreteria, il Consiglio elegge al
suo interno, quattro rappresentanti in seno al Senato
Accademico secondo le modalità previste dal
regolamento elettorale relativo alle norme che
disciplinano le elezioni studentesche, art.1 comma 2.
8. Con le stesse modalità previste per l’elezione del
Presidente del Consiglio degli Studenti vengono
eletti il rappresentante degli studenti in seno alla
Commissione Etica e al Nucleo di Valutazione. In
particolare per la Commissione Etica l'elettorato
passivo è esteso a tutti gli studenti regolarmente
iscritti al Politecnico nel pieno rispetto del Codice
Etico.
9. Le elezioni dei rappresentanti di cui al precedente
comma sono indette dal Presidente del Consiglio
nella prima seduta del Consiglio degli Studenti utile
successiva alle elezioni del Presidente del Consiglio.
A tal fine il Presidente è obbligato ad inserire i
relativi punti all’ordine del giorno per l’indizione di
tali elezioni.
Art. 4
Comitato Unico di Garanzia
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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si dimettano dal loro incarico, Il Consiglio
provvede a convocare una nuova elezione entro
la seduta successiva con le modalità previste dal
comma 3 del presente articolo e comma 5
dell’art. 3.
6. Il Presidente del Consiglio può essere rimosso
dal suo incarico con mozione di sfiducia
costruttiva e motivata proposta per iscritto da
almeno la metà più uno dei Consiglieri e
indicante il nome del Presidente subentrante. La
mozione di sfiducia viene sottoposta a
discussione e votazione entro 15 giorni dalla
data in cui questa perviene alla Segreteria del
Consiglio. Solo in caso di ratifica della mozione
il Presidente e da ritenersi rimosso ed eletto il
nuovo. Procedura analoga viene eseguita per la
sfiducia del Vicepresidente.
Art. 5
Poteri del Presidente 1. Il Presidente rappresenta il Consiglio degli
Studenti, lo convoca, dichiara l'apertura delle
sedute e ne dirige i lavori.
2. Nell'esercizio delle sue funzioni, il Presidente si
ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a
difesa delle prerogative del Consiglio e dei
diritti dei singoli Consiglieri.
3. Il Presidente del Consiglio degli Studenti,
coadiuvato dalla Segreteria del Consiglio,
stabilisce l'ordine del giorno delle assemblee.
4. Il Presidente mantiene l'ordine durante le
adunanze del Consiglio degli Studenti e assicura
l'osservanza del Regolamento. A tal fine egli ha
la facoltà di intervenire in ogni momento nella
discussione; ha pure facoltà di sospendere e di
sciogliere la seduta.
5. Il Presidente dirige la discussione applicando le
norme del presente Regolamento, concede la
facoltà di parlare, precisa i termini delle
questioni sulle quali si vota, stabilisce l'ordine
delle discussioni e delle votazioni e ne annuncia
il risultato.
6. Se un Consigliere turba l'ordine, il Presidente lo
richiama e gli interdice la parola se questi
persiste nel suo atteggiamento nonostante il
richiamo. Nell'impossibilità di garantire il
regolare svolgimento della seduta per il
comportamento scorretto di uno o più
Consiglieri, il Presidente, sentito il parere del
Consiglio, può sospendere la seduta.
7. Spetta al Presidente garantire l'ordine anche da
parte del pubblico. Le persone che assistono alla
seduta devono restare in silenzio e astenersi da
qualsiasi cenno di approvazione o
1. Le elezioni dei rappresentanti nel Comitato Unico di
Garanzia, previsto dallo statuto del Politecnico
all’art. 19 sono indette dal Presidente del Consiglio
degli Studenti e seguono le stesse modalità di voto
previste per le commissioni del Consiglio degli
Studenti eccetto che per il numero di preferenze
esprimibili, che in tal caso sarà pari a 2 (due), di cui
una preferenza per genere. L'elettorato passivo
comprende tutti gli studenti del Politecnico.
Art. 5
Presidenza del Consiglio 1. Il Presidente del Consiglio è eletto a scrutinio palese
per alzata di mano dai componenti del Consiglio
degli Studenti nella prima seduta immediatamente
successiva alle elezioni.
2. Qualunque Consigliere può essere candidato alla
Presidenza del Consiglio degli Studenti, purché il suo
nome venga indicato da almeno un altro Consigliere.
Non sono eleggibili alla carica di Presidente del
Consiglio degli Studenti i rappresentanti degli
studenti già eletti in seno ai Consigli di
Amministrazione del Politecnico e dell'A.Di.S.U..
3. E' eletto Presidente il candidato che ottenga i due
terzi dei consensi dei componenti il Consiglio.
Qualora nessun candidato raggiunga tale
maggioranza alla prima votazione è eletto Presidente
il candidato che ottenga, in seconda votazione, un
numero di voti pari alla metà più uno dei
componenti, infine, chi ottenga la maggioranza dei
consensi dei presenti.
4. In caso di assenza o impedimento sia del Presidente
che del Vicepresidente, la Presidenza passa al
Consigliere Anziano presente.
5. Nel caso in cui il Presidente o il Vicepresidente si
dimettano dal loro incarico, Il Consiglio provvede a
convocare una nuova elezione entro la seduta
successiva con le modalità previste dal comma 3 del
presente articolo e comma 5 dell’art. 3.
6. Il Presidente del Consiglio può essere rimosso dal
suo incarico con mozione di sfiducia costruttiva e
motivata proposta per iscritto da almeno la metà più
uno dei Consiglieri e indicante il nome del Presidente
subentrante. La mozione di sfiducia viene sottoposta
a discussione e votazione entro 15 giorni dalla data
in cui questa perviene alla Segreteria del Consiglio.
Solo in caso di ratifica della mozione il Presidente e
da ritenersi rimosso ed eletto il nuovo. Procedura
analoga viene eseguita per la sfiducia del
Vicepresidente.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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disapprovazione. In caso di disordini tra il
pubblico il Presidente può chiedere l'intervento
della forza pubblica. La forza pubblica non può
entrare nell'aula se non su richiesta del
Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la
seduta. Qualora la presenza del pubblico
disturbi il regolare svolgimento della seduta, il
Presidente può far allontanare il pubblico e
proseguire i lavori a porte chiuse.
Art.. 6
Segreteria del Consiglio 5. La Segreteria del Consiglio degli Studenti
concorre a definire la programmazione delle
attività e di tutto quanto possa risultare utile al
proficuo andamento delle attività del Consiglio
e delle Commissioni.
6. La Segreteria del Consiglio è composta da:
il Presidente del Consiglio degli Studenti;
il Vicepresidente;
tre Consiglieri eletti durante la prima seduta,
subito dopo l'elezione del Presidente. Per
l'elezione di questi ultimi, ciascun Consigliere
esprime una sola preferenza; risultano eletti i tre
Consiglieri che abbiano ottenuto il maggior
numero di preferenze, in caso di parità risulta
eletto il Consigliere anagraficamente più
anziano.
I compiti della Segreteria sono:
a) compiere scelte attinenti all'ordine dei lavori,
alla programmazione ed al calendario delle
sedute del Consiglio e delle Commissioni
Consiliari e alla definizione degli argomenti
all'Ordine del Giorno dei lavori del Consiglio;
b) inviare ai Consiglieri le convocazioni del
Consiglio;
c) inviare agli organi centrali di governo e alle
strutture del Politecnico gli atti approvati dal
Consiglio degli Studenti e loro indirizzati;
d) ricevere presso il proprio ufficio i testi delle
proposte presentate dai Consiglieri;
e) verbalizzare quanto discusso e deciso durante
le sedute del Consiglio;
f) archiviare presso il proprio ufficio tutti i
verbali, le relazioni, le proposte, i pareri e
qualsiasi altro atto discusso, approvato o
respinto dalle singole Commissioni o dal
Consiglio degli Studenti in seduta;
g) inviare alla segreteria amministrativa del
Politecnico copia degli atti ai punti d), f) perché
chiunque possa prenderne visione in qualunque
momento.
Qualora la Segreteria del Consiglio non riesca
Art. 6
Poteri del Presidente 1. Il Presidente rappresenta il Consiglio degli Studenti,
lo convoca, dichiara l'apertura delle sedute e ne
dirige i lavori.
2. Nell'esercizio delle sue funzioni, il Presidente si
ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa
delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli
Consiglieri.
3. Il Presidente del Consiglio degli Studenti, coadiuvato
dalla Segreteria del Consiglio, stabilisce l'ordine del
giorno delle assemblee.
4. Il Presidente mantiene l'ordine durante le adunanze
del Consiglio degli Studenti e assicura l'osservanza
del Regolamento. A tal fine egli ha la facoltà di
intervenire in ogni momento nella discussione; ha
pure facoltà di sospendere e di sciogliere la seduta.
5. Il Presidente dirige la discussione applicando le
norme del presente Regolamento, concede la facoltà
di parlare, precisa i termini delle questioni sulle quali
si vota, stabilisce l'ordine delle discussioni e delle
votazioni e ne annuncia il risultato.
6. Se un Consigliere turba l'ordine, il Presidente lo
richiama e gli interdice la parola se questi persiste
nel suo atteggiamento nonostante il richiamo.
Nell'impossibilità di garantire il regolare svolgimento
della seduta per il comportamento scorretto di uno o
più Consiglieri, il Presidente, sentito il parere del
Consiglio, può sospendere la seduta.
7. Spetta al Presidente garantire l'ordine anche da parte
del pubblico. Le persone che assistono alla seduta
devono restare in silenzio e astenersi da qualsiasi
cenno di approvazione o disapprovazione. In caso di
disordini tra il pubblico il Presidente può chiedere
l'intervento della forza pubblica. La forza pubblica
non può entrare nell'aula se non su richiesta del
Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la
seduta. Qualora la presenza del pubblico disturbi il
regolare svolgimento della seduta, il Presidente può
far allontanare il pubblico e proseguire i lavori a
porte chiuse.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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ad esercitare liberamente le sue funzioni con i
mezzi messi a sua disposizione
dall'Amministrazione, si avvale del supporto
logistico delle strutture e della segreteria
amministrativa del Politecnico. La Segreteria
del Consiglio nell’espletamento delle sue
funzioni è coadiuvata da un membro del
personale amministrativo del Politecnico.
Nel caso in cui uno o più membri della
Segreteria si dimettano dal loro incarico, il
Presidente provvede a convocare una nuova
elezione entro la seduta successiva.
I membri elettivi della Segreteria possono essere
contemporaneamente sfiduciati dal Consiglio
con le stesse modalità previste per la sfiducia
del Presidente e del Vicepresidente.
Art. 7
Convocazione e Ordine del Giorno 1. Il Consiglio degli Studenti è convocato dal
Presidente almeno ogni due mesi oppure ogni
qual volta il Presidente lo consideri necessario.
2. La convocazione è fatta dal Presidente del
Consiglio degli Studenti attraverso la Segreteria.
3. L'avviso di convocazione, redatto in forma
scritta, completo di ordine del giorno e con
allegato il verbale della seduta precedente deve
essere inviato ai Consiglieri almeno cinque
giorni lavorativi, esclusi i giorni festivi secondo
il calendario accademico, prima della data
fissata per l'adunanza del Consiglio.
4. Nell'Ordine del Giorno avranno precedenza
prima le relazioni delle Commissioni sulle
questioni di loro competenza (in caso di
relazioni contrapposte, prima quelle di
maggioranza, poi quelle di minoranza), infine le
proposte presentate dai Consiglieri nello stesso
ordine con cui queste sono pervenute alla
Segreteria del Consiglio.
5. In caso di urgenza la convocazione può essere
fatta con preavviso di almeno 24 ore anche con
altri mezzi ritenuti validi a raggiungere gli
interessati.
Art.7
Segreteria del Consiglio 1. La Segreteria del Consiglio degli Studenti concorre a
definire la programmazione delle attività e di tutto
quanto possa risultare utile al proficuo andamento
delle attività del Consiglio e delle Commissioni.
2. La Segreteria del Consiglio è composta da:
il Presidente del Consiglio degli Studenti;
il Vicepresidente;
tre Consiglieri eletti durante la prima seduta, subito
dopo l'elezione del Presidente. Per l'elezione di
questi ultimi, ciascun Consigliere esprime una sola
preferenza; risultano eletti i tre Consiglieri che
abbiano ottenuto il maggior numero di preferenze, in
caso di parità risulta eletto il Consigliere
anagraficamente più anziano.
8. I compiti della Segreteria sono:
a) compiere scelte attinenti all'ordine dei lavori, alla
programmazione ed al calendario delle sedute del
Consiglio e delle Commissioni Consiliari e alla
definizione degli argomenti all'Ordine del Giorno
dei lavori del Consiglio;
b) inviare ai Consiglieri le convocazioni del
Consiglio;
c) inviare agli organi centrali di governo e alle
strutture del Politecnico gli atti approvati dal
Consiglio degli Studenti e loro indirizzati;
d) ricevere presso il proprio ufficio i testi delle
proposte presentate dai Consiglieri;
e) verbalizzare quanto discusso e deciso durante le
sedute del Consiglio;
f) archiviare presso il proprio ufficio tutti i verbali,
le relazioni, le proposte, i pareri e qualsiasi altro
atto discusso, approvato o respinto dalle singole
Commissioni o dal Consiglio degli Studenti in
seduta;
g) inviare alla segreteria amministrativa del
Politecnico copia degli atti ai punti d), f) perché
chiunque possa prenderne visione in qualunque
momento.
9. Qualora la Segreteria del Consiglio non riesca ad
esercitare liberamente le sue funzioni con i mezzi
messi a sua disposizione dall'Amministrazione, si
avvale del supporto logistico delle strutture e della
segreteria amministrativa del Politecnico. La
Segreteria del Consiglio nell’espletamento delle sue
funzioni è coadiuvata da un membro del personale
amministrativo del Politecnico.
10. Nel caso in cui uno o più membri della Segreteria si
dimettano dal loro incarico, il Presidente provvede a
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Art. 8
Svolgimento delle sedute 1. L'adunanza ha inizio all'ora stabilita nell'avviso
di convocazione.
2. Il Presidente dichiara aperta la seduta non
appena raggiunto il numero legale (pari alla
maggioranza dei convocati con diritto di voto),
che viene accertato da un componente della
Segreteria mediante appello nominale. La
verifica del numero legale può essere richiesta
in qualsiasi momento dell'adunanza da
qualunque Consigliere.
1. Nel computo della maggioranza non si tiene
conto di coloro che hanno giustificato
validamente l'assenza.
2. Nessuna seduta è valida qualora non sia
presente almeno 1/3 dei componenti.
3. Qualora trascorsi trenta minuti dall'ora fissata
nell'avviso di convocazione non risulti il numero
legale, il Presidente dichiara l'infruttuosità della
seduta. Nel verbale dovranno essere indicati i
nomi dei Consiglieri intervenuti.
4. Il primo punto all'Ordine del Giorno di ogni
Consiglio riguarda l'approvazione del verbale
della seduta precedente. Successivamente il
Presidente invita i senatori a relazionare sui
convocare una nuova elezione entro la seduta
successiva.
11. I membri elettivi della Segreteria possono essere
contemporaneamente sfiduciati dal Consiglio con le
stesse modalità previste per la sfiducia del Presidente
e del Vicepresidente.
Art. 8
Convocazione e Ordine del Giorno a) Il Consiglio degli Studenti è convocato dal
Presidente almeno ogni due mesi oppure ogni qual
volta il Presidente lo consideri necessario.
b) La convocazione è fatta dal Presidente del Consiglio
degli Studenti attraverso la Segreteria.
c) L'avviso di convocazione, redatto in forma scritta,
completo di ordine del giorno e con allegato il
verbale della seduta precedente deve essere inviato ai
Consiglieri almeno cinque giorni lavorativi, esclusi i
giorni festivi secondo il calendario accademico,
prima della data fissata per l'adunanza del Consiglio.
d) Nell'Ordine del Giorno avranno precedenza prima le
relazioni delle Commissioni sulle questioni di loro
competenza (in caso di relazioni contrapposte, prima
quelle di maggioranza, poi quelle di minoranza),
infine le proposte presentate dai Consiglieri nello
stesso ordine con cui queste sono pervenute alla
Segreteria del Consiglio.
e) In caso di urgenza la convocazione può essere fatta
con preavviso di almeno 24 ore anche con altri mezzi
ritenuti validi a raggiungere gli interessati.
Art.9
Svolgimento delle sedute 1. L'adunanza ha inizio all'ora stabilita nell'avviso di
convocazione.
2. Il Presidente dichiara aperta la seduta non appena
raggiunto il numero legale (pari alla maggioranza dei
convocati con diritto di voto), che viene accertato da
un componente della Segreteria mediante appello
nominale. La verifica del numero legale può essere
richiesta in qualsiasi momento dell'adunanza da
qualunque Consigliere.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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lavori del Senato Accademico.
5. Possono partecipare alle sedute persone estranee
al Consiglio la cui partecipazione sia ritenuta
utile in relazione all'argomento da trattarsi.
Nessuna persona estranea al Consiglio può
prendere la parola se non su specifico invito da
parte del Presidente.
6. Il segretario ha il compito di redigere i verbali
contenenti i termini essenziali della discussione.
Chiunque intenda far iscrivere a verbale una
dichiarazione è tenuto a consegnare il testo
autentico al Segretario nel corso della seduta.
7. Il dispositivo delle delibere è immediatamente
esecutivo, pertanto deve essere portato
immediatamente a conoscenza degli interessati
per gli adempimenti di competenza.
Art. 9
Trattazione dell'Ordine del Giorno 1. Il Presidente può proporre in aula un diverso
ordine di trattazione degli oggetti iscritti
all'Ordine del Giorno. Tale proposta si intende
accolta se non vi sono obiezioni.
2. Se un Consigliere si oppone o propone un
diverso ordine di trattazione, si procede ad una
votazione per alzata di mano.
3. I pareri, le relazioni e le proposte scritte
all'Ordine del Giorno vengono letti in aula e,
qualora non vi siano richieste di intervento, si
passa alla votazione.
4. I Consiglieri che intendono parlare su un
oggetto all'Ordine del Giorno devono farne
richiesta al Presidente il quale accorda la parola
secondo l'ordine delle domande. Ogni intervento
dovrà riguardare unicamente l'oggetto in esame.
5. A nessuno è consentito di interrompere chi parla
tranne al Presidente per un richiamo al
Regolamento.
6. E' mozione d'Ordine, proponibile dai Consiglieri
in qualsiasi momento, il richiamo al
Regolamento o il rilievo circa il modo e l'ordine
con il quale è stata proposta la questione o si
intenda procedere alla votazione.
7. I Consiglieri hanno facoltà di presentare Ordine
del Giorno su di un determinato argomento
prima che se ne chiuda la discussione. Tali
Ordini del Giorno possono essere illustrati da
uno dei proponenti e vengono posti in votazione
subito dopo la chiusura della discussione stessa.
Gli Ordini del Giorno devono essere redatti per
iscritto e presentati al Presidente; non possono
essere votati con formulazione diversa da quella
proposta, salvo consenso dei proponenti.
8. Quando sull'argomento in discussione tutti i
3. Nel computo della maggioranza non si tiene conto di
coloro che hanno giustificato validamente l'assenza.
4. Nessuna seduta è valida qualora non sia presente
almeno 1/3 dei componenti.
5. Qualora trascorsi trenta minuti dall'ora fissata
nell'avviso di convocazione non risulti il numero
legale, il Presidente dichiara l'infruttuosità della
seduta. Nel verbale dovranno essere indicati i nomi
dei Consiglieri intervenuti.
6. Il primo punto all'Ordine del Giorno di ogni
Consiglio riguarda l'approvazione del verbale della
seduta precedente. Successivamente il Presidente
invita i senatori a relazionare sui lavori del Senato
Accademico.
7. Possono partecipare alle sedute persone estranee al
Consiglio la cui partecipazione sia ritenuta utile in
relazione all'argomento da trattarsi. Nessuna persona
estranea al Consiglio può prendere la parola se non
su specifico invito da parte del Presidente.
8. Il segretario ha il compito di redigere i verbali
contenenti i termini essenziali della discussione.
Chiunque intenda far iscrivere a verbale una
dichiarazione è tenuto a consegnare il testo autentico
al Segretario nel corso della seduta.
9. Il dispositivo delle delibere è immediatamente
esecutivo, pertanto deve essere portato
immediatamente a conoscenza degli interessati per
gli adempimenti di competenza.
Art. 10
Trattazione dell'Ordine del Giorno 1. Il Presidente può proporre in aula un diverso ordine
di trattazione degli oggetti iscritti all'Ordine del
Giorno. Tale proposta si intende accolta se non vi
sono obiezioni.
2. Se un Consigliere si oppone o propone un diverso
ordine di trattazione, si procede ad una votazione per
alzata di mano.
3. I pareri, le relazioni e le proposte scritte all'Ordine
del Giorno vengono letti in aula e, qualora non vi
siano richieste di intervento, si passa alla votazione.
4. I Consiglieri che intendono parlare su un oggetto
all'Ordine del Giorno devono farne richiesta al
Presidente il quale accorda la parola secondo l'ordine
delle domande. Ogni intervento dovrà riguardare
unicamente l'oggetto in esame.
5. A nessuno è consentito di interrompere chi parla
tranne al Presidente per un richiamo al Regolamento.
6. E' mozione d'Ordine, proponibile dai Consiglieri in
qualsiasi momento, il richiamo al Regolamento o il
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Seduta del 17 dicembre 2012
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Consiglieri iscritti a parlare siano intervenuti
almeno una volta, il Presidente può dichiarare
chiusa la discussione.
Art. 10
Votazioni 1. Dichiarata chiusa dal Presidente la discussione
sull'argomento all'Ordine del Giorno si passa, se
necessario, alla votazione.
2. Quando siano stati proposti emendamenti, questi
vengono votati per primi, cominciando da quelli
soppressivi, seguono i modificativi poi gli
aggiuntivi. Esauriti gli emendamenti si passa
alla votazione della proposta nel suo complesso.
3. Durante le operazioni di voto il Presidente può
concedere la parola solo perché siano espresse
dichiarazioni di voto.
4. Il voto si esprime in maniera palese per alzata di
mano e qualora venga richiesto indicando il
nome dei Consiglieri. Su richiesta di qualsiasi
Consigliere è possibile ottenere la controprova.
Per il calcolo della maggioranza gli astenuti non
vengono computati. Il numero dei voti
favorevoli e contrari e degli astenuti dovrà
essere indicato nel verbale. In caso di parità il
voto del Presidente è computato due volte.
5. Ogni oggetto di votazione, quando non previsto
diversamente dal presente Regolamento, si
intende approvato quando abbia ottenuto la
maggioranza assoluta dei votanti.
6. Terminata la votazione il Presidente ne
riconosce e proclama l'esito concludendo con la
pronuncia "Il Consiglio ha approvato" oppure
"Il Consiglio non ha approvato".
Art. 11
Diritti dei Consiglieri 1. E' diritto di ogni Consigliere:
intervenire su qualsiasi argomento posto
all'Ordine del Giorno;
rilievo circa il modo e l'ordine con il quale è stata
proposta la questione o si intenda procedere alla
votazione.
7. I Consiglieri hanno facoltà di presentare Ordine del
Giorno su di un determinato argomento prima che se
ne chiuda la discussione. Tali Ordini del Giorno
possono essere illustrati da uno dei proponenti e
vengono posti in votazione subito dopo la chiusura
della discussione stessa. Gli Ordini del Giorno
devono essere redatti per iscritto e presentati al
Presidente; non possono essere votati con
formulazione diversa da quella proposta, salvo
consenso dei proponenti.
8. Quando sull'argomento in discussione tutti i
Consiglieri iscritti a parlare siano intervenuti almeno
una volta, il Presidente può dichiarare chiusa la
discussione.
Art. 11
Votazioni 1. Dichiarata chiusa dal Presidente la discussione
sull'argomento all'Ordine del Giorno si passa, se
necessario, alla votazione.
2. Quando siano stati proposti emendamenti, questi
vengono votati per primi, cominciando da quelli
soppressivi, seguono i modificativi poi gli aggiuntivi.
Esauriti gli emendamenti si passa alla votazione della
proposta nel suo complesso.
3. Durante le operazioni di voto il Presidente può
concedere la parola solo perché siano espresse
dichiarazioni di voto.
4. Il voto si esprime in maniera palese per alzata di
mano e qualora venga richiesto indicando il nome dei
Consiglieri. Su richiesta di qualsiasi Consigliere è
possibile ottenere la controprova. Per il calcolo della
maggioranza gli astenuti non vengono computati. Il
numero dei voti favorevoli e contrari e degli astenuti
dovrà essere indicato nel verbale. In caso di parità il
voto del Presidente è computato due volte.
5. Ogni oggetto di votazione, quando non previsto
diversamente dal presente Regolamento, si intende
approvato quando abbia ottenuto la maggioranza
assoluta dei votanti.
6. Terminata la votazione il Presidente ne riconosce e
proclama l'esito concludendo con la pronuncia "Il
Consiglio ha approvato" oppure "Il Consiglio non ha
approvato".
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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presentare proposte all'attenzione del Consiglio.
2. In ordine agli argomenti posti all'Ordine
del Giorno, i Consiglieri hanno diritto a:
presentare richiesta di trattazione urgente,
proponendo un'inversione dell'Ordine del
Giorno;
presentare proposta di sospensiva;
presentare emendamenti e Ordini del Giorno.
3. Costituiscono emendamenti, che devono essere
presentati per iscritto, le correzioni di forma, le
modificazioni e le integrazioni dei testi da
sottoporre a votazione.
4. I Consiglieri possono presentare proposte su
qualunque questione per il miglioramento della
condizione degli studenti del Politecnico di
Bari. Attraverso la proposta si può chiedere al
Consiglio un formale pronunciamento su un
certo tema o argomento, oppure una più ampia
trattazione, anche tramite l'attività delle
Commissioni. Nessun Consigliere può
presentare più di due proposte nella stessa
adunanza.
5. Le proposte devono essere presentate in forma
scritta alla Segreteria del Consiglio degli
Studenti e firmate dai Consiglieri proponenti,
almeno otto giorni prima di quello fissato per
l'adunanza. In caso contrario le proposte slittano
automaticamente all'adunanza successiva.
6. La discussione della proposta, dopo che il
Presidente ne avrà dato lettura, si apre con la sua
illustrazione da parte di uno dei proponenti.
Ogni Consigliere potrà quindi intervenire
sull'argomento della proposta, con possibilità di
una sola replica. La proposta comporta sempre
l'espressione di un voto deliberativo a
conclusione del dibattito.
7. Quando un quarto dei componenti ne fa
richiesta il Presidente convoca il Consiglio degli
Studenti entro e non oltre 20 giorni dal
ricevimento della richiesta. Tale termine decorre
dal momento in cui giunge alla Segreteria del
Consiglio la richiesta in forma scritta, firmata
dai Consiglieri proponenti.
8. Qualora un quarto dei componenti, in prossimità
di scadenze o per motivi di urgenza ne faccia
esplicita e motivata richiesta al Presidente,
questi convoca il Consiglio degli Studenti entro
e non oltre 9 giorni dal ricevimento della
richiesta. Tale termine decorre dal momento in
cui giunge alla Segreteria del Consiglio la
richiesta in forma scritta, firmata dai Consiglieri
proponenti.
Art. 12
Diritti dei Consiglieri 1. E' diritto di ogni Consigliere:
intervenire su qualsiasi argomento posto
all'Ordine del Giorno;
presentare proposte all'attenzione del Consiglio.
2. In ordine agli argomenti posti all'Ordine del Giorno, i
Consiglieri hanno diritto a:
presentare richiesta di trattazione urgente,
proponendo un'inversione dell'Ordine del Giorno;
presentare proposta di sospensiva;
presentare emendamenti e Ordini del Giorno.
3. Costituiscono emendamenti, che devono essere
presentati per iscritto, le correzioni di forma, le
modificazioni e le integrazioni dei testi da sottoporre
a votazione.
4. I Consiglieri possono presentare proposte su
qualunque questione per il miglioramento della
condizione degli studenti del Politecnico di Bari.
Attraverso la proposta si può chiedere al Consiglio
un formale pronunciamento su un certo tema o
argomento, oppure una più ampia trattazione, anche
tramite l'attività delle Commissioni. Nessun
Consigliere può presentare più di due proposte nella
stessa adunanza.
5. Le proposte devono essere presentate in forma scritta
alla Segreteria del Consiglio degli Studenti e firmate
dai Consiglieri proponenti, almeno otto giorni prima
di quello fissato per l'adunanza. In caso contrario le
proposte slittano automaticamente all'adunanza
successiva.
6. La discussione della proposta, dopo che il Presidente
ne avrà dato lettura, si apre con la sua illustrazione
da parte di uno dei proponenti. Ogni Consigliere
potrà quindi intervenire sull'argomento della
proposta, con possibilità di una sola replica. La
proposta comporta sempre l'espressione di un voto
deliberativo a conclusione del dibattito.
7. Quando un quarto dei componenti ne fa richiesta il
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
Seduta del 17 dicembre 2012
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Art. 12
Funzioni delle Commissioni
Consiliari
1. Le Commissioni Consiliari costituiscono
articolazioni del Consiglio degli Studenti e lo
coadiuvano nella sua attività per il
miglioramento della condizione degli studenti
del Politecnico di Bari.
2. Le Commissioni Consiliari esercitano funzioni
propositive e istruttorie sulle materie cui è data
la loro competenza.
3. L'attività di istruzione, analisi, proposta e
controllo delle Commissioni Consiliari si attua
attraverso il dibattimento di tutte le questioni
portate all'Ordine del Giorno dei suoi lavori e la
redazione di relazioni scritte, riassuntive delle
proposte emerse durante la discussione, da
presentare all'attenzione del Consiglio degli
Studenti affinché questo si esprima su di esse
con un ulteriore dibattito e con un voto.
4. Alla relazione prodotta dalla Commissione
possono, in caso di contrasto tra i Consiglieri,
affiancarsi una o più relazioni di minoranza.
5. Le Commissioni Consiliari istituite
obbligatoriamente sono:
3. Commissione Didattica
Commissione Contributi studenteschi e Diritto
allo Studio
Commissione Relazioni con l'esterno e
Partecipazione Studentesca
Commissione Attività Autogestite
6. Le competenze di ogni Commissione sono
automaticamente definite dal loro indirizzo
tematico, eventuali contrasti tra membri di
Commissione sulla competenza di ognuna
rispetto a questioni o temi particolari vengono
risolti dalla Segreteria del Consiglio.
7. E' possibile per il Consiglio degli Studenti istituire in
qualsiasi momento Commissioni su materie di interesse
generale o questioni specifiche, con voto favorevole della
maggioranza assoluta dei presenti.
Presidente convoca il Consiglio degli Studenti entro
e non oltre 20 giorni dal ricevimento della richiesta.
Tale termine decorre dal momento in cui giunge alla
Segreteria del Consiglio la richiesta in forma scritta,
firmata dai Consiglieri proponenti.
8. Qualora un quarto dei componenti, in prossimità di
scadenze o per motivi di urgenza ne faccia esplicita e
motivata richiesta al Presidente, questi convoca il
Consiglio degli Studenti entro e non oltre 9 giorni dal
ricevimento della richiesta. Tale termine decorre dal
momento in cui giunge alla Segreteria del Consiglio
la richiesta in forma scritta, firmata dai Consiglieri
proponenti.
Art. 13
Funzioni delle Commissioni Consiliari 1. Le Commissioni Consiliari costituiscono
articolazioni del Consiglio degli Studenti e lo
coadiuvano nella sua attività per il miglioramento
della condizione degli studenti del Politecnico di
Bari.
2. Le Commissioni Consiliari esercitano funzioni
propositive e istruttorie sulle materie cui è data la
loro competenza.
3. L'attività di istruzione, analisi, proposta e controllo
delle Commissioni Consiliari si attua attraverso il
dibattimento di tutte le questioni portate all'Ordine
del Giorno dei suoi lavori e la redazione di relazioni
scritte, riassuntive delle proposte emerse durante la
discussione, da presentare all'attenzione del
Consiglio degli Studenti affinché questo si esprima
su di esse con un ulteriore dibattito e con un voto.
4. Alla relazione prodotta dalla Commissione possono,
in caso di contrasto tra i Consiglieri, affiancarsi una o
più relazioni di minoranza.
5. Le Commissioni Consiliari istituite
obbligatoriamente sono:
Commissione Didattica
Commissione Contributi studenteschi e Diritto
allo Studio
Commissione Relazioni con l'esterno e
Partecipazione Studentesca
Commissione Attività Autogestite
6. Le competenze di ogni Commissione sono
automaticamente definite dal loro indirizzo tematico,
eventuali contrasti tra membri di Commissione sulla
competenza di ognuna rispetto a questioni o temi
particolari vengono risolti dalla Segreteria del
Consiglio.
7. E' possibile per il Consiglio degli Studenti istituire in
qualsiasi momento Commissioni su materie di
interesse generale o questioni specifiche, con voto
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Art. 13
Commissioni permanenti 1. Il Consiglio degli Studenti, entro e non oltre 30
giorni dalla prima seduta, istituisce le
Commissioni Consiliari permanenti,
determinando per ciascuna il numero di
componenti, comunque dispari e non inferiore a
cinque, e le materie di competenza.
2. Le Commissioni permanenti restano in carica
per tutta la durata del Consiglio stesso.
Art. 14
Funzionamento delle Commissioni 1. Per ogni Commissione ciascun Consigliere
esprime tre diverse preferenze. Risultano
componenti della Commissione i Consiglieri
che hanno il maggior numero di preferenze.
2. Ciascuna Commissione nomina al proprio
interno un Presidente, con votazione palese, a
maggioranza dei voti dei componenti. Tale
elezione ha luogo nella prima riunione della
Commissione convocata dal Presidente del
Consiglio degli Studenti.
3. Il Presidente convoca e presiede la
Commissione, fissa la data delle adunanze e gli
argomenti da trattare in ciascuna di esse,
seguendo in tal senso le indicazioni che gli
provengono dal Consiglio degli Studenti.
4. Le sedute delle Commissioni si svolgono con le
stesse modalità di quelle del Consiglio degli
Studenti. Ciascun Consigliere può parteciparvi
con voto consultivo.
5. Ogni Consigliere può fare parte
contemporaneamente di più Commissioni
Consiliari.
6. Ogni Consigliere ha diritto a non partecipare a
nessuna Commissione. In tal caso dovrà darne
comunicazione scritta al Presidente inviandola
presso la Segreteria del Consiglio.
7. Ogni Consigliere appartenete ad una
Commissione può chiedere al Presidente della
stessa l'inserimento, nell'Ordine del Giorno delle
sedute, di argomenti che rientrano nelle
competenze della Commissione.
8. La convocazione della Commissione è effettuata
dal suo Presidente attraverso la Segreteria del
Consiglio degli Studenti. L'avviso di
favorevole della maggioranza assoluta dei presenti.
Art. 14
Commissioni permanenti 1. Il Consiglio degli Studenti, entro e non oltre 30
giorni dalla prima seduta, istituisce le Commissioni
Consiliari permanenti, determinando per ciascuna il
numero di componenti, comunque dispari e non
inferiore a cinque, e le materie di competenza.
2. Le Commissioni permanenti restano in carica per
tutta la durata del Consiglio stesso.
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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convocazione, redatto in forma scritta, deve
essere consegnato ai Consiglieri almeno tre
giorni prima della data fissata per la riunione
della Commissione.
9. La riunione della Commissione è valida quando
è presente la maggioranza dei componenti. Alle
Commissioni possono partecipare con voto
consultivo anche membri esterni proposti dal
Consiglio degli Studenti.
10. Gli atti relativi a ciascun argomento all'Ordine
del Giorno devono essere depositati presso la
Segreteria del Consiglio degli Studenti nei tre
giorni precedenti l'adunanza della Commissione
e tutti i Consiglieri hanno diritto a prenderne
visione.
Art. 15
Disposizioni finali 1. Il presente Regolamento entra in vigore
immediatamente dopo la sua approvazione da
parte del Consiglio degli Studenti sentito il
parere del Senato Accademico.
2. Copia del presente Regolamento viene inviata a
cura della Segreteria del Consiglio degli
Studenti ai Consiglieri neo-eletti al momento
della proclamazione della loro elezione.
3. Il presente Regolamento può essere modificato
durante i dodici mesi successivi
all'approvazione con il voto favorevole della
maggioranza dei componenti, successivamente
con il voto favorevole dei 2/3 dei componenti."
Art. 15
Funzionamento delle Commissioni 1. Per ogni Commissione ciascun Consigliere esprime
tre diverse preferenze. Risultano componenti della
Commissione i Consiglieri che hanno il maggior
numero di preferenze.
2. Ciascuna Commissione nomina al proprio interno un
Presidente, con votazione palese, a maggioranza dei
voti dei componenti. Tale elezione ha luogo nella
prima riunione della Commissione convocata dal
Presidente del Consiglio degli Studenti.
3. Il Presidente convoca e presiede la Commissione,
fissa la data delle adunanze e gli argomenti da
trattare in ciascuna di esse, seguendo in tal senso le
indicazioni che gli provengono dal Consiglio degli
Studenti.
4. Le sedute delle Commissioni si svolgono con le
stesse modalità di quelle del Consiglio degli
Studenti. Ciascun Consigliere può parteciparvi con
voto consultivo.
5. Ogni Consigliere può fare parte
contemporaneamente di più Commissioni Consiliari.
6. Ogni Consigliere ha diritto a non partecipare a
nessuna Commissione. In tal caso dovrà darne
comunicazione scritta al Presidente inviandola presso
la Segreteria del Consiglio.
7. Ogni Consigliere appartenete ad una Commissione
può chiedere al Presidente della stessa l'inserimento,
nell'Ordine del Giorno delle sedute, di argomenti che
rientrano nelle competenze della Commissione.
8. La convocazione della Commissione è effettuata dal
suo Presidente attraverso la Segreteria del Consiglio
degli Studenti. L'avviso di convocazione, redatto in
forma scritta, deve essere consegnato ai Consiglieri
almeno tre giorni prima della data fissata per la
riunione della Commissione.
9. La riunione della Commissione è valida quando è
presente la maggioranza dei componenti. Alle
Commissioni possono partecipare con voto
consultivo anche membri esterni proposti dal
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
Verbale del Senato Accademico n. 16/2012
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Consiglio degli Studenti.
10. Gli atti relativi a ciascun argomento all'Ordine del
Giorno devono essere depositati presso la Segreteria
del Consiglio degli Studenti nei tre giorni precedenti
l'adunanza della Commissione e tutti i Consiglieri
hanno diritto a prenderne visione.
Art. 16
Disposizioni finali
1. Il presente Regolamento entra in vigore
immediatamente dopo la sua approvazione da parte
del Consiglio degli Studenti sentito il parere del
Senato Accademico.
2. Copia del presente Regolamento viene inviata a cura
della Segreteria del Consiglio degli Studenti ai
Consiglieri neo-eletti al momento della
proclamazione della loro elezione.
3. Il presente Regolamento può essere modificato
durante i dodici mesi successivi all'approvazione con
il voto favorevole della maggioranza dei componenti,
successivamente con il voto favorevole dei 2/3 dei
componenti."
Il Rettore ricorda che, con nota del 28.9.2012 – Dispositivo n. 22 del 27.9.2012, il Presidente del Consiglio
degli Studenti uscente, aveva comunicato che il medesimo Consiglio si era espresso all’unanimità sul
Regolamento all’esame nella seduta del 27.09.2012, anche su sollecitazione del Rettore, tenuto conto della
pressante necessità di completare la composizione dei componenti del Senato Accademico.
Pertanto, chiede al Senato procedere a una valutazione nel merito.
La Sig.ra Palumbo dichiara che la seduta del 27.09 u.s. del Consiglio degli Studenti è di validità dubbia
perché il Consiglio, insediatosi in quella seduta, non aveva tenuto conto della componente dei dottorandi e,
inoltre, le commissioni del Consiglio degli Studenti, attualmente in carica, sono totalmente diverse, rispetto a
quelle della seduta del 27.09 u.s. Pertanto, la Sig. Palumbo chiede che il Regolamento possa essere rinviato
nuovamente all’esame del Consiglio degli Studenti, considerato che il nuovo regolamento è stato applicato
anche in assenza di approvazione degli organi collegiali centrali, come prevede l’art. 8 dello Statuto.
Il Rettore auspica che la componente studentesca trovi una soluzione condivisa e, allo stesso tempo,
sottolinea il rischio che, invalidando il regolamento, decadano i rappresentanti in Senato Accademico e negli
altri organi su cui il Consiglio degli Studenti si è già pronunciato.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,
VISTO la bozza della convenzione tra il Politecnico di Bari e la società AVIO Spa;
VISTA la nota del 5.10.2012 (prot. n. 11821 del 15.11.2012) a firma dell’Ing. Giorgio Abrate,
in rappresentanza dell’AVIO Spa;
VISTA la nota e-mail del dott. Giliberti del 7.12.2012,
all’unanimità,
DELIBERA
di approvare la Convenzione per l’attivazione ed il finanziamento di un posto aggiuntivo con borsa di studio
per il Corso di dottorato di ricerca in “Ingegneria meccanica e gestionale” (XXVIII CICLO) fra il Politecnico
di Bari e la società AVIO Spa, subordinatamente alla verifica della copertura finanziaria e,
conseguentemente di autorizzare il Rettore alla stipula della stessa.
P. 202 o.d.g. - Proposta di modifica art. 9 del Regolamento per il conferimento di
assegni per la collaborazione ad attività di ricerca Il Rettore comunica che, in occasione dei lavori della Commissione di valutazione delle proposte presentate
dai docenti del Politecnico per la programmazione assegni di ricerca 2012, è stata evidenziata l’opportunità
di modificare l’art. 9, comma 2 – “Requisiti dei concorrenti” del Regolamento per il conferimento di assegni
per la collaborazione ad attività di ricerca, secondo il quale “Sono ammessi anche cittadini stranieri
appartenenti a Paesi dell’Unione Europea in possesso dei requisiti richiesti”. Nello specifico il prof.
Vincenzo Berardi, con comunicazione e-mail del 12/12/12, ha proposto quanto segue: “…a valle della riunione che abbiamo avuto ieri vi segnalo un possibile problema riguardo al Regolamento
assegni di ricerca che vi sottopongo. L’art. 9 del Regolamento, dove vengono precisati i requisiti dei
concorrenti recita: [..] Sono ammessi anche cittadini stranieri, appartenenti a Paesi dell’Unione Europea in
possesso dei requisiti richiesti.[..]
Nessuna menzione è fatta per i cittadini stranieri non appartenenti all'Unione Europea (p.e. Svizzera e
Norvegia, ma anche USA).
Approvato nella seduta n. 1/2013 del 10 gennaio 2013
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Mi sento di proporre un emendamento al regolamento, sulle linee del regolamento di Polimi, che includa i
cittadini di paesi non appartenenti all'Unione Europea. E ovviamente credo che il problema vada sottoposto
all'attenzione del Senato.”
Il Rettore rappresenta, dunque, che sarebbe opportuno modificare l’art. 9, comma 2 del Regolamento come
segue: “Sono ammessi anche cittadini stranieri in possesso dei requisiti richiesti.”
Il Rettore, terminata la relazione, invita il Senato Accademico, a pronunciarsi in merito.
Sono presenti: il Rettore, il Prorettore Vicario, il Direttore Generale e i componenti: Berardi, Binetti,