MATTEI COMPANY OVERVIEW MATTEI FRANCE Alla conquista del mercato BASTA CON I PREGIUDIZI La tecnologia a palette vince su quella a vite LA CREATIVITÀ DEI GIOVANI INTERPRETA MATTEI Il nuovo calendario 2016 ROCKWELL AUTOMATION Soft-start all’insegna dell’efficienza N°4 LE MIGLIORI SOLUZIONI PER L’ARIA COMPRESSA
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Transcript
M A T T E I C O M P A N Y O V E R V I E W
Mattei France Alla conquista del mercato
Basta con i pregiudizi La tecnologia a palette vince su quella a vite
La creatiVità dei gioVaniinterpreta MatteiIl nuovo calendario 2016
Mattei France alla conquista del mercatoPotenziamento della forza vendita e nuove iniziative di comunicazione e marketing per ampliare la propria presenza.
Conquistare nuove fette di
mercato. Questo l’obiettivo che
Mattei France si è data. E per farlo
ha messo in campo un approccio
estremamente proattivo, che
passa soprattutto attraverso
il potenziamento della forza
vendita e nuovi investimenti in
comunicazione, senza trascurare
la ricerca e sviluppo, da sempre
grande punto di forza dell’azienda.
Lo racconta Philippe Cluchague, direttore
generale di Mattei France: “Abbiamo appena
inserito in organico un nuovo direttore vendite,
che coordinerà la nostra forza commerciale con
l’obiettivo di aumentare la quota di mercato
nazionale di Mattei. Per farlo abbiamo previsto
anche un ampliamento delle risorse dedicate
entro fine anno”.
“Stiamo puntando molto anche
sulle leve di marketing - continua
Cluchague - Recentemente è
stata lanciata una campagna di
comunicazione per promuovere il
brand Mattei su L’Usine Nouvelle,
la principale testata di riferimento
in Francia per il settore industriale.
Abbiamo scelto un magazine
molto diffuso per veicolare il nostro
messaggio in modo efficace e
aumentare al massimo la visibilità di Mattei. Per noi è
la prima campagna di advertising su carta stampata;
crediamo che in questo momento possa dare un
contributo strategico alla percezione del brand sui
mercati di riferimento”.
Le novità passano anche dal web, con il lancio del
nuovo website, “che apporta un reale valore aggiunto
per i nostri clienti - sottolinea Philippe Cluchague -
nel supportarli concretamente nella selezione dei prodotti più
adatto per le loro esigenze. Il nuovo sito web si caratterizza
infatti per essere particolarmente orientato alla scelta di
prodotti e soluzioni”. Anche in questo caso, è stata pianificata
una campagna di comunicazione dedicata, utilizzando lo
strumento del mailing per raggiungere in modo mirato clienti,
stakeholder e prospect dell’azienda. Nei prossimi mesi, Mattei
France svilupperà la propria presenza anche sui social network
professionali, e su Linkedin in particolare.
Per la promozione presso il target dei distributori, è invece in
agenda un roadshow che farà tappa presso molti distributori
Mattei, con l’obiettivo di presentare i nuovi prodotti inseriti nella
gamma attraverso dimostrazioni pratiche: “Il camion Mattei,
attrezzato con due compressori, girerà la Francia per far
toccare con mano le nostre soluzioni e le loro performance”,
spiega. La rete dei distributori rappresenta peraltro in questo
momento un target particolarmente importante per Mattei
France, in grado di generare circa il 90% delle vendite.
Mattei France è inoltre molto attiva anche sul fronte della
ricerca, nello specifico sulle applicazioni dei compressori:
“Abbiamo appena sperimentato con grande successo una
nuova modalità per fornire aria compressa alle aziende che
non hanno la possibilità o la convenienza ad integrare i nostri
compressori all’interno dei siti produttivi. - racconta il direttore
generale di Mattei France - Abbiamo messo a punto quello
che si potrebbe definire un “container-package”, ovvero un
container contenente 3 compressori da 45 kW, oltre ad un
sistema di controllo dei compressori stessi. I compressori
possono così essere collocati fisicamente fuori dall’azienda,
senza che sia necessario costruire fondamenta, muri o
coperture. Una soluzione estremamente semplice ed efficace,
che non richiede alcuna estensione dell’edificio, in pieno stile
Mattei”.
Il “container-package”, progettato e realizzato in risposta
alle esigenze di un cliente, si è rivelato utile, economico e
particolarmente flessibile, motivi per cui sarà presto proposto
a molti altri clienti.
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case HistorY
Mattei e Verdesis: la tecnologia per le energie alternative
Uno speciale compressore sviluppato per l’utilizzo negli impianti per la valorizzazione energetica dei biogas. Il caso del sito di La Crau a Marsiglia.
La fiLiera deL biogas neLLe discariche.
La valorizzazione dei biogas prodotti all’interno delle discariche
permette di raggiungere obiettivi importanti: il primo è l’utilizzo del
biogas quale risorsa rinnovabile per produrre energia, attraverso
un impianto di cogenerazione che genera calore ed elettricità. Il
secondo è il contributo alla riduzione dell’effetto serra, attraverso
l’eliminazione del metano che si forma dalla fermentazione dei ri-
fiuti e ha un potenziale di riscaldamento globale altissimo, 25 volte
quello della CO2.
Verdesis, società pioniera neL
settore deL biogas.
Verdesis, diventata recentemente parte
del gruppo francese specializzato in ser-
vizi energetici Dalkia, opera nel settore del
biogas fin dal 2002. Specializzata nella
metanizzazione - la produzione di biogas
a partire da sottoprodotti agroalimentari
e agricoli - e nella valorizzazione energe-
tica del biogas, Verdesis ha scelto Mattei
Group per sviluppare i compressori impie-
gati nella fase finale di trattamento del bio-
gas a scopi energetici. Il biogas generato
dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti
viene infatti recuperato e trattato per elimi-
narne l’acqua e i residui inquinanti, e quindi
compresso perchè possa essere utilizzato
come combustibile per i motori e le micro-
turbine degli impianti di cogenerazione.
Mattei, una sceLta Mirata.
“I compressori forniti a Verdesis sono sta-
ti sviluppati in esclusiva per l’azienda e in
collaborazione con il suo ufficio tecnico –
spiega Philippe Cluchague, Direttore Ge-
nerale di Mattei France – Si tratta di una
soluzione personalizzata che risponde alle
specifiche necessità di questa tipologia di
impianti: possono infatti comprimere fino
a 9.000 litri al minuto di biogas contenen-
ti fino a 300 ppm di acido solfidrico, in
conformità ai requisiti delle microturbine”.
I compressori Mattei VCG 55s, a velocità
variabile, hanno una potenza nominale di
55 kW ed operano ad una pressione di 8
bar. “Sono stati progettati per lavorare in continuo 24 ore su 24 in
ambiente esterno, con temperature tra -15°C e 45°C - continua
Philippe Cluchague - Si tratta di macchine che richiedono grande
efficienza e affidabilità: ed è stata proprio questa la motivazione
che ha spinto Verdesis a scegliere Mattei, insieme ai bassi costi di
manutenzione dei nostri compressori”.
Il sIto dI la Crau.
Mattei, dopo aver progettato e realizzato il primo modello di que-
sto speciale compressore, ha fornito altre tredici unità a Verdesis,
che sono state messe in opera in sei differenti siti in Francia. Tra
questi c’è anche l’impianto di valorizzazione di biogas del centro
di stoccaggio di rifiuti di La Crau, nei pressi di Marsiglia. Aperta nel
1912, questa discarica ha accolto fino al 2010 i rifiuti della città di
Marsiglia e di alcuni comuni della provincia. Quindi, il centro è stato
oggetto di un progetto di valorizzazione energetica, che ha portato
alla realizzazione, da parte di Verdesis, di un impianto di cogene-
razione: l’energia elettrica generata viene venduta e immessa nella
rete, mentre il calore viene impiegato in loco per il trattamento dei
percolati, che vengono poi concentrati in fanghi e smaltiti. Inau-
gurato nell’ottobre 2015, l’impianto di La Crau ha una potenza di
5 MW e permetterà di produrre 36.000 MWh di energia verde nel
suo primo anno di funzionamento, evitando oltretutto circa 3.000
tonnellate di emissioni di CO2 all’anno: “L’impianto di valorizzazio-
ne del biogas di La Crau è il più grande realizzato da Verdesis in
una discarica - ha commentato il presidente e direttore generale di
Dalkia, Jean-Michel Mazalérat - e si inserisce perfettamente negli
obiettivi di sviluppo delle energie rinnovabili e di efficienza energe-
tica di quest’area. Realizzazioni come questa si collocano al centro
del processo di transizione energetica dei territori e diventeranno
sempre più l’asse portante dello sviluppo dell’economia circolare”.
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serVice
A partire dal 1° Novembre scorso, il servizio di vendita ricambi e l’officina riparazione attualmente svolte
da MTA SpA, realtà con sede a Verdello in provincia di Bergamo, già di proprietà della stessa compagine
sociale di Mattei, è diventata a tutti gli effetti parte integrante dell’azienda di Vimodrone, attraverso un
processo di incorporazione.
La scelta, definita da tempo, nasce con l’obiettivo di offrire ai clienti Mattei un servizio sempre più per-
formante e completo: “La richiesta dei nostri clienti - spiegano in Mattei - si indirizza sempre più verso
la semplicità: avere un unico interlocutore che possa spaziare dalla vendita delle macchine a quella dei
ricambi, degli accessori e dei lubrificanti, oltre ai servizi di manutenzione straordinaria. Con questo nuovo
assetto potremo esser ancora più efficienti e competitivi”.
Il know-how del personale MTA non viene perso. Al contrario, si va ad integrare con quello di Mattei. E
ciò le permetterà di sviluppare ulteriormente una serie di servizi che possono rappresentare un valore
aggiunto per i suoi clienti. A cominciare da quello legato al revamping completo delle macchine usate. “La
competenza del nostro personale - continuano - ci rende infatti in grado di ritirare dalla nostra rete vendita
compressori che hanno già diversi anni di attività e rimetterli totalmente a nuovo, attraverso un intervento
approfondito di manutenzione straordinaria che prevede lo smontaggio completo della macchina, la so-
stituzione delle parti e il suo riassemblaggio, con tutti i test e collaudi necessari”.
Mattei incorpora Mta
Dal 1° novembre il servizio di vendita ricambi e l’officina di riparazione si integra in Mattei, con l’obiettivo di offrire un servizio ancor più performante ai clienti.
L’obiettivo è di offrire ai clienti dei compressori Mattei un servizio sempre più performante e completo.
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Basta con i pregiudizi
La tecnoLogiaa paLette Vince su queLLa a Vite
case HistorY
PREGIUDIZIO: Per funzionare correttamente i compressori rotativi a palette devono
funzionare ad alte velocità.
VERITà: Questo assunto vale per i compressori rotativi a vite ma è totalmente errato per i
compressori rotativi a palette. Alla velocità relativamente bassa di 1500 giri/min, i
compressori rotativi a palette sono in grado di minimizzare efficientemente le perdite meccaniche dovute alla trasmissione di potenza e alla frizione. In generale, minore è la velocità del compressore, maggiori sono le prestazioni energetiche.5
4PREGIUDIZIO: I compressori rotativi a
palette tendono a usurarsi e necessitano manutenzione costante.
VERITà: I compressori rotativi a palette lavorano tramite accoppiamento diretto e
pertanto sono caratterizzati dall’assenza di cuscinetti reggispinta. I classici
cuscinetti a sfera utilizzati nei compressori rotativi a vite, sono infatti sostituiti da
bronzine idrodinamiche lubrificate ad olio. Con la giusta lubrificazione, le bronzine
non dovranno mai essere sostituite, evitando così la costosa revisione del
gruppo di compressione necessaria per i compressori a vite.
PREGIUDIZIO: I compressori rotativi a palette consumano un’enorme quantità di olio.
VERITà: I compressori rotativi a palette sono equipaggiati di sistemi di separazione dell’olio
all’avanguardia. Si tratta di un processo di separazione a tre stadi (i primi due meccanici e
il terzo a coalescenza) che garantisce su tutti i compressori a palette una riduzione del residuo
di olio nell’aria fino a valori inferiori al 1mg/m3.
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Migliori prestazioni, elevata efficienza e ineguagliabile affidabilità: sono questi i punti di forza dei compressori d’aria industriali che utilizzano la tecnologia a palette, messa a punto da Mattei. Eppure, alcuni pregiudizi gravitano attorno a questa tecnologia. Gli esperti Mattei dell’aria compressa hanno voluto affrontare questi principali luoghi comuni per confutarne una volta per tutte il loro fondamento.
PREGIUDIZIO: In un compressore a palette, queste devono
essere sostituite ad intervalli regolari.
VERITà: Le palette e gli statori Mattei sono entrambi in ghisa con formula
brevettata, progettata per incrementare significativamente la resistenza
all’usura. Grazie a ciò le nostre palette hanno una durata illimitata e non devono
mai essere sostituite.
PREGIUDIZIO: Le palette escono dalle cave tramite l’uso di
numerose molle.
VERITà: I compressori rotativi a palette non utilizzano alcuna molla. Le palette
escono dalle cave per la sola forza centrifuga. Le palette non entrano mai
a diretto contatto metallo con metallo con la superficie interna dello statore,
ma scivolano grazie ad un velo d’olio. Questo garantisce la tenuta ed evita
l’usura.
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PREGIUDIZIO: I compressori rotativi a palette consumano molta energia.
VERITà: Il design costruttivo del compressore rotativo a palette permette di ottenere un processo di compressione dell’aria molto efficiente dal punto di vista volumetrico,
grazie alla riduzione delle fughe d’aria in fase di compressione: non esiste il “blow-hole” dei
tradizionali compressori a vite. Il carico all’interno dello statore è perfettamente in equilibrio, in quanto
la pressione rimane costante per l’intera lunghezza del rotore. Questo permette di ottenere il 90% di
efficienza meccanica, consentendo un consumo di energia notevolmente inferiore rispetto ai
compressori rotativi a vite.
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case HistorY
Alta efficienza e abbattimento dei costi: è anche grazie all’apporto tecnologico di Mattei, che i sistemi per la segnaletica stradale dell’azienda bresciana lavorano instancabili sulle strade italiane.
con terMac e i compressori Mattei se ne fa di strada!
TerMac firMa soluzioni all’avanguardia
per la segnaleTica sTradale.
Erano i primi anni ’70 quando Rodolfo Gilli iniziò a sviluppa-
re le prime macchine per la segnaletica stradale orizzontale.
Oggi TerMac Road Marking Solutions, azienda che sceglie per
i suoi sistemi solo componenti “Made in Italy”, si attesta tra i
principali player del settore. TerMac, con sede operativa nella
Provincia di Brescia, offre soluzioni diversificate e con alto gra-
do di personalizzazione per installazioni su camion e macchine
semoventi di diverse misure, oltre ad una serie di allestimenti
speciali. Due i principali materiali impiegati per le operazioni di
posa della segnaletica, a cui corrispondono altrettante gamme
di prodotti. Il materiale termoplastico (serie MT) viene posato
a caldo ed ha tempi di raffreddamento e indurimento molto
rapidi, tali da renderlo la scelta più adatta su tratti stradali ex-
traurbani, trafficati e a scorrimento veloce. La vernice spruzza-
ta a freddo (serie MV), invece, trova facilmente impiego per la
realizzazione della segnaletica delle strade urbane, abbinando
ottimi risultati in termini di resa a costi contenuti.
TerMac per auTosTrade per l’ITalIa spa: a bordo anche la
TecnologIa MaTTeI.
Nel 2010 TerMac ha fornito ad Autostrade per l’Italia SpA un equipaggiamento per la
realizzazione della segnaletica stradale dei tratti di sua competenza, di grandezza davvero
innovativa rispetto agli standard fino ad allora proposti. Si tratta del modello per termopla-
stico spray MT9000 montato su camion che, con la sua portata di 9.000 kg, è la macchina
più grande in Europa della sua categoria.
“I nostri MT9000 sono equipaggiamenti ad elevate prestazioni, sia dal punto di vista tecni-
co che applicativo - spiega Matteo Gilli, figlio di Rodolfo, oggi proprietario di TerMac - For-
niamo ad Autostrade per l’Italia macchine della serie MT perché consentono di abbattere
i tempi morti e di lavorare in continuità, senza creare disagi per la circolazione stradale”.
La serie MT è, infatti, dotata di accorgimenti tecnici che consentono di accelerare le fasi
di riscaldamento e di preparazione del materiale, in vista della verniciatura finale: “I nostri
equipaggiamenti MT9000, con capacità di 1.800 litri per tre cisterne, sono in grado di pro-
durre circa 180 quintali di materiale posato per giornata lavorativa, con un notevole rispar-
mio anche in termini di costi” aggiunge Gilli. A bordo di MT9000 è montato il compressore
rotativo a palette Mattei M111E, caratterizzato da dimensioni compatte e particolarmente
adatto agli usi continuativi. È grazie all’aria compressa prodotta dal compressore che il
materiale termoplastico viene spruzzato sull’asfalto.
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I compressorI matteI abbattono I costI e I tempI
dI lavorazIone, parola dI termac
Le operazioni di posa della segnaletica stradale richiedono gran-
de affidabilità e precisione per il contesto dove vengono svolte,
come spiega Matteo Gilli “Le nostre macchine hanno bisogno di
un compressore che sia in grado di sopportare continui cicli di
lavoro, spesso superiori alle 12 ore, al fine di completare il lavoro
al meglio e nel minor tempo possibile. Il compressore M111E
Mattei, azionato meccanicamente, è il cuore pulsante del nostro
sistema termoplastico spray ed assicu-
ra lunghi cicli di lavorazione senza pro-
blemi. Inoltre, grazie alle sue dimensioni
compatte è stato particolarmente facile
da installare e da integrare su questo
tipo di allestimento”.
“Occorre che nel lavoro tutto funzioni
alla perfezione. Non possiamo dimenti-
care né i costi che la posa della segna-
letica stradale orizzontale su lunghi trat-
ti autostradali comporta, né i disagi che
determina sul traffico - continua Gilli - E
la tecnologia Mattei si è sempre rivelata
molto performante, anche rispetto ad
altri competitor”.
“I compressori Mattei, grazie all’esclu-
siva tecnologia rotativa a palette, si di-
stinguono sul marcato anche per affidabilità, durata nel tempo
e bassi costi di manutenzione - aggiunge Flavio Molinari, Re-
sponsabile Vendite Italia Ing. Enea Mattei SpA - Un compressore
Mattei è in grado di funzionare mediamente 100.000 ore, senza
richiedere interventi sulle parti in movimento”.
Una scommessa contInUa
Mattei, come TerMac, è sempre alla ricerca di soluzioni tecno-
logiche in grado di offrire ai propri clienti un prodotto di qualità,
all’insegna della grande affidabilità e versatilità. Da qui un sodali-
zio tra le due aziende che dura da oltre 25 anni.
“Per affidabilità e facilità di installazione, i compressori Mattei si
sono rivelati alleati preziosi in diversi tipi di applicazione - afferma
Gilli - Per lavori di verniciatura sul tratto autostradale che collega
Roma a L’Aquila, ad esempio, abbiamo messo a punto un equi-
paggiamento speciale, evoluzione dei nostri impianti più tradizio-
nali. Si tratta di sistemi per la verniciatura scarrabili, cioè mobili,
che vengono montati sul veicolo solo all’occorrenza: in questo
modo lo stesso veicolo utilizzato come spargisale in inverno, al-
lestito con il nostro sistema scarrabile,
può compiere anche le operazioni di
verniciatura. Anche questo particolare
allestimento è dotato di un compresso-
re M111 Mattei, che abbiamo installato
in modo molto agevole, grazie alla sua
perfetta integrabilità. Un altro esempio
della molteplicità di impieghi dei pro-
dotti Mattei è dato dalle nostre macchi-
ne semoventi per vernici a freddo, per
le quali abbiamo scelto il compressore
M80. Questo modello si adatta molto
bene alle portate minori della nostra
macchina, garantendo comunque
sempre il massimo delle prestazioni in
termini di resa e di tempistiche.”
“La grande varietà di allestimenti che
TerMac offre alla sua clientela, è ben supportata dalla versatilità
dei nostri compressori, che si differenziano sia per dimensioni
sia per portate d’aria erogate, in funzione delle diverse esigenze.
M80 eroga aria compressa tra i 1.300 e i 1.400 litri/min ed è il
complemento ideale per le macchine TerMac di taglio più pic-
colo, che per lo più impiegano la vernice a freddo; M111, con
portate aria di circa 3.800 litri/min , invece è particolarmente
adatta per gli equipaggiamenti TerMac su camion per materiale
termoplastico, che hanno portate decisamente superiori” con-
clude Molinari.
“TerMac cura nei minimi dettagli ogni equipaggiamento, per fornire al cliente un prodotto creato su misura e, per farlo, sceglie il meglio dei componenti Made in Italy, come i compressori Mattei”. Matteo Gilli, proprietario di TerMac Road Marking Solutions.
case HistorY
Mattei & Marini quarries: un teaM Vincente nei cantieri più iMpegnatiVi
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“Le nostre macchine per la perforazione lavorano in condizioni ambientali spesso estreme, ma i compressori Mattei hanno sempre risposto con performance eccellenti”.
Marini Quarries Group tra le ec-
cellenze dell’industria italiana
che hanno scelto i coMpressori
Mattei.
Dal connubio tra le macchine per la perfora-
zione e il taglio di Marini Quarries Group Srl
e i compressori rotativi a palette di Ing. Enea
Mattei SpA è nato vent’anni fa un sodalizio
all’insegna del Made in Italy che si è consoli-
dato nel tempo. Nel suo quartier generale in
Val d’Ossola, dove quasi trent’anni fa videro
la luce le prime unità destinate alle cave locali
e della vicina Svizzera, Marini Quarries Group
oggi realizza macchine e attrezzature per la
perforazione e il taglio a filo diamantato, che
vengono esportate in tutto il mondo. Da qual-
che anno la produzione si è aperta anche a
macchine compatte e versatili per applicazioni
nell’ambito dell’ingegneria civile, come opera-
zioni di ancoraggio, consolidamento del suolo
e installazione di para-massi. “Circa 10 anni fa
Marini ha affrontato una vera e propria tran-
sizione verso il settore dell’ingegneria civile,
tanto che la quota di produzione destinata a
questo mercato oggi determina quasi il 50%
del fatturato - spiega Massimo Ferraro, Diret-
tore tecnico e amministratore di Marini Quar-
ries Group Srl - Le nostre macchine, frutto di
un know-how consolidato, sono sempre al
passo con i tempi. Nel 2005 abbiamo inizia-
to a produrre macchine idrauliche che, grazie
alla loro compattezza e ai costi inferiori, hanno
in parte sostituito le macchine pneumatiche.
Inoltre, siamo stati tra i primi a realizzare mezzi
interamente radiocomandati, con un forte im-
patto positivo sia sulla facilità d’uso dei mac-
chinari sia sulla sicurezza dell’operatore”.
Alta tecnologia e produzione all’insegna della
qualità sono le basi dell’eccellenza dei sistemi
di Marini Quarries Group, che fa della solidità,
della praticità d’uso e della cura per il dettaglio
il suo marchio di fabbrica. “Il nostro stabilimen-
to è dotato di una struttura complessa che ci
consente di gestire ogni fase della lavorazione,
dalla progettazione all’assistenza post vendita.
Marini è particolarmente attenta a tutti quegli
elementi che consentono di realizzare un pro-
dotto di qualità e di mantenere nel tempo alti
standard - prosegue Ferraro - Per i compres-
sori di alcune unità, per lo più idrauliche, ci sia-
mo affidati ad un leader del settore, Ing. Enea
Mattei SpA”.
un prodotto finito versatile e coMpleto:
Mattei supera la “prova” Marini.
“Uno dei motivi che ci ha convinto a scegliere Mattei, è l’ampiezza
e la versatilità della gamma, che consente di rispondere alle diver-
se esigenze dei nostri sistemi idraulici. Montiamo i compressori
Mattei con ottimi risultati sia su macchine per la perforazione in
bancata e la perforazione dei blocchi, come l’unità semovente
idraulica radiocomandata Baby Giraffa o il tagliablocchi oleodi-
namico I Drill, sia su macchine cingolate di diverse dimensioni
Mattei fornisce a Marini compressori della serie MC già dotati di
motorizzazione idraulica, declinati in diverse grandezze e portate
d’aria e caratterizzati dal gruppo di raffreddamento dell’olio com-
pressore integrato.
“È importante fornire al cliente un prodotto ‘chiavi in mano’. Il rap-
porto con Marini è di vecchia data: conosciamo le sue esigenze e
le sue particolarità e questo ci permette di settare al meglio le ca-
ratteristiche di ogni singolo compressore” spiega Flavio Molinari,
Responsabile Vendite Italia di Ing. Enea Mattei SpA.
“Riceviamo da Mattei il compressore finito in tutte le sue parti e
pronto per l’installazione, senza trascurare il fatto che le operazio-
ni per il montaggio sono molto agevoli. Questi sono aspetti fon-
damentali per il buon funzionamento del nostro intero sistema”
conferma Ferraro.
Uno dei motivi che ci ha convinto a scegliere Mattei, è l’ampiezza e la versatilità della gamma, che consente di rispondere alle diverse esigenze dei nostri sistemi idraulici.
un coMpressore che va oltre le aspettative.
Il lavoro in cava o in cantiere, per definizione, si trova a far fronte a condizioni ambientali spesso gravose, che rendono indispensabile
l’adozione di mezzi in grado di assicurare alti livelli prestazionali e di sicurezza.
“Uno dei problemi principali di questo tipo di applicazione è la presenza nell’aria di microparticelle solide (generalmente polvere di
marmo) che, se aspirate, potrebbero compromettere il funzionamento della macchina. A fronte di questa specifica esigenza, abbiamo
dotato i modelli MC con un sistema di filtrazione in aspirazione ad alta efficienza” afferma Molinari.
Altra difficoltà è costituita dalle elevate pendenze in cui operano le macchine di Marini, come spiega Ferraro: “La tipica struttura a
gradoni di una cava, piuttosto che il terreno sconnesso di un cantiere mettono a dura prova le nostre macchine in tutte le loro parti.
Con i compressori Mattei non abbiamo mai registrato malfunzionamenti, nemmeno con pendenze ben superiori al livello consentito,
a ulteriore riprova della loro affidabilità ed efficienza”.
“La configurazione del sistema di lubrificazione e iniezione dell’olio di un compressore Mattei è studiata in modo tale da non com-
prometterne il funzionamento anche in presenza di forti inclinazioni, grazie anche alla conformazione della camera dell’olio. Questo
dettaglio consente di mantenere alti livelli prestazionali anche in condizioni ambientali gravose” conclude Molinari.
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coMMunication project
“Crediamo nei giovani e nella loro capa-
cità di guardare la realtà con occhi nuovi
ed originali. Anche in azienda seguiamo
questo approccio, nei confronti di quanti,
dipendenti e collaboratori, sono quotidia-
namente impegnati per il successo dei
nostri prodotti”.
Così Giulio Contaldi, CEO di Ing. Enea
Mattei SpA, spiega l’innovativa scelta as-
sunta quest’anno di affidare la realizza-
zione del calendario aziendale, momento
privilegiato di contatto tra Mattei e la rete
di distributori, concessionari e rivenditori
nel mondo, agli allievi dell’Accademia di
Belle Arti di Brescia “Santa Giulia”. Una
scelta che, oltre a rappresentare una pia-
cevole novità, si inserisce perfettamente
nel quadro delle azioni di RSI (Respon-
sabilità sociale d’impresa) sviluppate
La creatiVità dei gioVaniinterpreta
Mattei
Il calendario 2016 Mattei è stato realizzato in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Ne è nato un originale ed esclusivo prodotto che coniuga arte e tecnologia.
dall’azienda. Tra le scuole che formano
giovani talenti nel vasto e articolato mon-
do dell’arte, l’Accademia di Belle Arti di
Brescia Santa Giulia, diretta dal Prof. Ric-
cardo Romagnoli, si qualifica sia per l’e-
levato livello della sua offerta formativa,
sia per la presenza di un corpo docente
costituito da professionisti di riferimento
nel proprio specifico settore di compe-
tenza, sia per l’innovatività del suo mo-
dello didattico, sia infine per il profondo
legame e la forte integrazione in ambito
pubblico e privato con il mondo del lavo-
ro e dell’impresa. A coordinare il lavoro
creativo dei ragazzi dell’Accademia, è
stato Claudio Gobbi, grafico pubblicitario
con un importante percorso professiona-
le presso la Polygram - Deutsche Gram-
mophon e la Fonit Cetra - RAI, e docente
di Art direction e Graphic Design.
“Abbiamo accolto con grande interesse
l’idea propostaci dalla nostra agenzia di
comunicazione, Welcome, di coinvolge-
re questa prestigiosa istituzione per far
realizzare ai suoi allievi un calendario ar-
tistico coerente con il nostro settore, la
nostra storia e il posizionamento di mer-
cato di Mattei. – spiega Silvia Barone,
responsabile marketing manager dell’a-
zienda - Ovviamente, ciò ha voluto dire
fornire ai ragazzi un briefing sintetico ma
completo di Mattei, approfondendo con
loro sia i punti di forza della nostra realtà
industriale, sia la originale tecnologia a
palette di cui siamo portatori, sia infine le
funzionalità delle nostre macchine e i loro
differenti campi di impiego. Il feedback
che abbiamo avuto, sotto il profilo della
creatività, è stato davvero interessante
per i risultati ottenuti”.
A misurarsi su questo progetto sono stati
circa 40 ragazzi del triennio di grafica e
della laurea specialistica in grafica e co-
municazione, con lavori sia singoli che di
gruppo: “La nostra scuola è fortemente
orientata a sviluppare rapporti di colla-
borazione con aziende, enti e agenzie in
progetti esterni che coinvolgano i nostri
studenti. - spiega Gobbi - Nonostante
la partecipazione sia libera, i ragazzi si
accostano a queste proposte con gran-
de entusiasmo e passione. È per loro un
modo concreto di mettere in gioco quan-
to hanno appreso direttamente misuran-
dosi con il mondo del lavoro, arricchendo
per altro il proprio curriculum nel momen-
to in cui le loro opere vengano scelte e
siano pubblicate o esposte”.
Quanto all’aspetto delle tecniche utilizza-
te, il lavoro svolto li ha visti impegnati sia
sul fronte della fotografia che dell’utiliz-
zo di tutti i principali programmi di com-
puter grafica: da Indesign a Illustrator e
Photoshop. Interessante anche la varietà
degli aspetti affrontati sotto il profilo dei
contenuti - dal prodotto alla tecnologia,
dalla progettazione agli impieghi, fino al
concetto più generale di aria compres-
sa – con soluzioni ora più concettuali e
astratte, ora più figurative.
L’intero lavoro è stato documentato con
un filmato di backstage che ne ha riper-
corso le diverse tappe. E, oltre al calen-
dario, è in programma anche una mostra.
coMpressed air since 1919
19
aria compressa e risparmio energetico: un’opportunità per il futuro
oVerView
Scenari interessanti se i risparmi energetici e le riduzioni di emissioni di CO2 ottenuti nel settore dell’aria compressa avessero accesso ai rispettivi mercati di scambio.
La riduzione delle emissioni di anidride car-
bonica e il risparmio energetico legato alla
diminuzione dell’uso dei combustibili fossili
sono due temi sempre più scottanti nell’a-
genda di tutte le nazioni.
Attualmente, l’energia utilizzata a livello
mondiale è ottenuta da combustibili fossili
per una quota che sfiora il 90%; peraltro,
il progressivo aumento della richiesta di
energia porta a un utilizzo sempre più alto,
in termini quantitativi assoluti, dei combu-
stibili fossili, nonostante il relativo aumento
dell’uso di fonti rinnovabili. Per arrestare il
rischioso processo di riscaldamento globale
in atto, causato dai gas serra derivanti dai
combustibili fossili, è ormai indispensabile
una sensibile riduzione del loro utilizzo.
Oltretutto, le riserve di combustibili fossili
hanno un orizzonte di esaurimento non lon-
tano nel tempo: un altro fattore che rende
indispensabile introdurre politiche di rispar-
mio energetico a livello mondiale.
Con l’obiettivo di favorire la transizione all’u-
so di energie alternative, quali le rinnovabili,
e di introdurre concrete iniziative di risparmio
energetico e di riduzione di emissioni, molti
stati hanno introdotto veri e propri merca-
ti ambientali, regolati a livello pubblico. In
questi mercati vengono scambiate quote
certificate di CO2 non emessa o di combu-
stibili fossili non utilizzati: gli acquirenti sono
soggetti, normalmente produttori industriali
energivori, che devono raggiungere obiettivi
stabiliti di risparmio energetico.
Un esempio di un mercato di questo tipo è il
sistema EU ETS, ovvero il sistema europeo
di scambio di quote di emissione (European
Union Emissions Trading Scheme), stru-
mento adottato dall’Unione Europea in at-
tuazione del Protocollo di Kyoto per ridurre
le emissioni di gas serra nei settori industriali
energivori. L’EU ETS fissa un tetto massimo
al livello totale di emissioni consentite a tutti
i soggetti vincolati dal sistema, ma consen-
te loro di acquistare e vendere su questo
mercato quote di emissione di CO2. Questo
sistema coinvolge al momento oltre 11.000
operatori in Europa, che includono impianti
termoelettrici e industriali nel campo della produzione di energia e
della produzione manifatturiera e, dal 2012, anche gli operatori aerei.
Nell’ambito del risparmio energetico legato ai combustibili fossili lo
strumento principalmente utilizzato a livello europeo è quello degli
ESC (Energy Saving Certificates), ovvero titoli negoziabili che cer-
tificano il conseguimento di un risparmio energetico negli usi finali
di energia, raggiunto attraverso interventi e progetti di incremento
di efficienza energetica ed espresso in TOE (Tons of Oil Equivalent),
unità di misura corrispondente alle tonnellate di petrolio risparmiate.
Questi mercati rappresentano una significativa opportunità an-
che per il settore dell’aria compressa, nel quale le quote di ri-
sparmio energetico ottenibili potrebbero acquistare un notevole
valore finanziario.
Un recente studio condotto del Professor Roberto Cipollone, del Di-
partimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Econo-
mia dell’Università dell’Aquila, ha calcolato, a partire dall’analisi dei
dati forniti da CAGI (Compressed Air Gas Institute) e da PNEUROP
(European Association of manufacturers of compressors, vacuum
pumps, pneumatic tools and allied equipment), la quota di emissioni
di anidride carbonica attualmente associata ai compressori in uso e
i risparmi energetici possibili. Al risparmio ottenibile è stato quindi as-
sociato un valore economico, facendo riferimento al valore che que-
sto risparmio avrebbe se trasformato in quote di emissione di CO2 o
in certificati energetici scambiati sui mercati energetici europei.
I risultati emersi dallo studio collocano il valore finanziario associato
ai risparmi energetici possibili nel settore dell’aria compressa tra i
165 e i 385 milioni di Euro, con un’attesa per il prossimo futuro di un
ulteriore incremento a un range di 200-500 milioni di Euro, legato alla
realistica previsione di un progressivo innalzamento dei parametri di
riduzione di emissioni e di risparmio energetico.
Sarebbe un’opportunità davvero interessante per un settore ener-
givoro come quello dell’aria compressa, in cui peraltro molta dell’e-
nergia viene prodotta a partire da combustibili fossili. Il potenziale di
risparmio energetico del settore è particolarmente alto, ed è stato
calcolato tra il 25 e il 50% del consumo attuale. Per raggiungere
questa quota devono essere messe in campo azioni principalmente
su tre fronti: il controllo delle perdite e l’ottimizzazione dei livelli di
pressione sulle linee di distribuzione e la sostituzione delle macchine
con tecnologie obsolete.
Si tratta di azioni che sarebbero certamente incentivate dal ricono-
scimento degli sforzi in materia di risparmio energetico da parte degli
utilizzatori di aria compressa: se questi fossero traducibili in quote da
spendere sui mercati energetici, una buona percentuale di questo
risparmio energetico potenziale si tradurrebbe in realtà.
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case HistorY
L’avvio di un compressore è una delle fasi più critiche e delicate,
soprattutto sotto il profilo dei consumi energetici. Normalmente, in
momenti come questo, in un motore asincrono trifase si verificano
infatti picchi di assorbimento di corrente 8 volte superiore il valore
nominale, che vengono registrati nella fatturazione energetica e pos-
sono determinare anche sanzioni da parte dell’Autorità.
Proprio per ovviare a questo inconveniente, Mattei ha provveduto,
a partire ormai da tre anni, ad introdurre sui propri compressori uno
speciale sistema, definito “Soft-Start”, che consente un avviamento
del motore elettrico senza stress meccanici e con un assorbimento
elettrico controllato, garantendo una notevole fluidità sia nelle fasi di
avvio che di spegnimento.
“I primi esperimenti - racconta l’ing. Alberto Del Grossi, responsabile
Operations di Mattei - risalgono ormai a cinque anni or sono, sui
compressori da 110 e 160 kW. I positivi riscontri ottenuti, ci hanno
portato poi ad estendere l’applicazione del sistema a tutte le altre
serie: a breve sarà completata anche la serie 2000”.
soFt-start: con rockwell automationuna partnership all’insegna dell’efficienza
Oltre a garantire fluidità della fase d’avvio e
controllo dell’assorbimento elettrico, la col-
laborazione con la Allen-Bradley si è rivelata
particolarmente affidabile: “In questi anni
non abbiamo mai registrato guasti o incon-
venienti di funzionamento, e le performance
sono state particolarmente apprezzate dai
nostri clienti. - commenta Del Grossi - Me-
rito dell’ottima collaborazione tecnica che si
è instaurata tra fornitore e costruttore all’in-
terno di una partnership che ci ha visto, en-
trambi, focalizzati su un obiettivo comune”.
Ad affiancare Mattei in questo progetto è
stata la Allen-Bradley, il marchio di Rockwell
Automation che si occupa di automazione
industriale. “Dopo gli studi di fattibilità e le
sperimentazioni, abbiamo condotto con
Mattei un periodo di testing sulle funziona-
lità elettriche e meccaniche della soluzione
adottata, verificandone l’accoglienza da
parte del mercato” spiega Marco Turconi,
Field Business Leader in Italia della divisione
Components & Power Products di Rockwell
Automation. “I riscontri sono stati positivi e
la nostra apparecchiatura elettronica è stata
gradualmente estesa a tutta la gamma Mat-
tei con motori asincroni trafase”.
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