VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA roberta acquaviva 1
BOSCOLO“La valutazione è un processo di raccolta di informazioni
volto ad accertare se gli obiettivi di un curricolo o corso di
studi sono stati raggiunti. E’ da sottolineare in questa
definizione l’accento posto sul curricolo, e quindi
sull’intervento di istruzione, piuttosto che sul rendimento del
singolo alunno: la valutazione va intesa essenzialmente
come momento di verifica dell’istruzione stessa, dei suoi
obiettivi e metodi. E’ da sottolineare inoltre lo stretto legame
tra obiettivi e valutazione, nel senso che i primi determinano
– o dovrebbero determinare – la scelta delle modalità e
degli strumenti della seconda” (P. Boscolo, Psicologia
dell’apprendimento scolastico, Utet 1997, p. 381).
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BREVE PERCORSO NORMATIVO
LEGGE 517/1977
SCUOLA ELEMENTARE - SCUOLA MEDIA
abolizione dei voti e della pagella
scheda personale dell’alunno
valutazione espressa in giudizi (sintetici e analitici)
abolizione degli esami di riparazione scuola media
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DPR 275/99REGOLAMENTO SULL’AUTONOMIA
le singole istituzioni scolastiche individuano le modalità
e i criteri di valutazione degli alunni …. ed i criteri per la
valutazione dei risultati conseguiti dalle istituzioni
scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati (art.4 c.4)
con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione sono
adottati i nuovi modelli per le certificazioni, le quali,
indicano le conoscenze, le competenze, le capacità
acquisite…. (art. 10 c.3)
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LEGGE N. 53/2003 art.3
Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistemaeducativo di istruzione e di formazione
2 livelli di valutazione
Valutazione apprendimenti / comportamento /certificazione delle competenze→ affidata ai docenti →VALUTAZIONE INTERNA
Valutazione delle conoscenze/abilità →affidataall’INVALSI → VALUTAZIONE ESTERNA
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DM 139/2007 Regolamento nuovo obbligo diistruzione (attuazione della L 296) certificazionecompetenze biennio del nuovo obbligo (art.4 c 3)
“Con decreto del Ministro della PubblicaIstruzione...sono adottati i modelli di certificazionedei saperi e delle competenze …….. acquisite daglistudenti nell’assolvimento dell’obbligo diIstruzione.”
BREVE PERCORSO NORMATIVO
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che accompagna il DM 139 del 22 agosto 2007: introduzione degli
assi culturali, il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle
COMPETENZE-CHIAVE DI CITTADINANZA
con quelle della Raccomandazione 26 dicembre 2006:
1.imparare ad imparare 2.progettare 3.comunicare 4.collaborare e partecipare 5.agire in modo autonomo e responsabile 6.risolvere problemi 7.individuare collegamenti e relazioni 8.acquisire e interpretare l’informazione
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA dimensione trasversale
Asse linguaggi
Disciplina 1 Disciplina 2 Disciplina 3 Disciplina n
Asse matematicoAsse scient-tecnologico
Asse storico-sociale
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BREVE PERCORSO NORMATIVO
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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
1. imparare ad imparare 5. agire in modo autonomo e
responsabile
2. progettare 6. risolvere problemi
3. comunicare 7. individuare collegamenti e
relazioni
4. collaborare e partecipare 8. acquisire e interpretare
l’informazione
BREVE PERCORSO NORMATIVO
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LEGGE N. 169/2008 art 3
scuola primaria e secondaria di 1° grado (PRIMO CICLO DIISTRUZIONE)
valutazione apprendimenti/comportamento degli alunni ecertificazione delle competenze «… attribuzione di votiespressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sullivello globale di maturazione raggiunto dall'alunno».
votazione comportamento degli studenticonsiglio diclasseanche in relazione alla partecipazione alle attivitàeducative realizzate dalle istituzioni scolastiche anche fuoridella propria sede, concorre alla valutazione complessivadello studentese inferiore a sei decimi nonammissione
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DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione (in attuazione della l.169/2008)
►valutazione del comportamento Scuola primaria giudizio, formulato secondo modalità deliberate dal collegio dei
docenti (riportato nel documento di valutazione)
Scuola Secondaria di 1° grado voto numerico espresso collegialmente in decimi;illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione
►certificazione delle competenze (Art 8) al termine della
Scuola primaria Secondaria di 1° grado
“Nel primo ciclo di istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte ecertificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuolasecondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazioni in decimi”
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II CICLO DM 9/2010 (ministro Gelmini)
attuazione DM 139/2007 (ministro Fioroni)
obbligo della certificazione delle competenze nella
Secondaria superiore
a conclusione del 1° biennio
Il modello certificativo predisposto dal Ministero è strutturato in riferimentoagli assi culturali ed alle competenze chiave di cittadinanza (DocumentoTecnico), in linea con le indicazioni dell’UE e con il Quadro Europeo deititoli e delle qualifiche (EQF).
modello unico su tutto il territorio nazionale
e per tutti i tipi di scuola.
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OBBLIGO DELLA CERTIFICAZIONE DM 9/2010
La certificazione dei livelli di competenza raggiunti nell’assolvimento
dell’obbligo di istruzione è rilasciata su domanda dell’interessato.
Per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età è rilasciata
d’ufficio.
A tal fine, i consigli di classe, al termine delle operazioni di scrutinio finale,
sono tenuti alla compilazione del modello certificativo per ogni studente che
ha assolto all’obbligo di istruzione di 10 anni
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZENELLA SECONDARIA SUPERIORE
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DM 254/12 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Certificazione delle competenze I CICLO
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dellostudente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazionesociale, e che saranno oggetto di certificazione.Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunitàprofessionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione dellecompetenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra leproprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente lesituazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze èpossibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primogrado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primociclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite,sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.
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CM 13 febbraio 2015
Certificazione delle competenze I CICLO
Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze
nelle scuole del primo ciclo di istruzione
BREVE PERCORSO NORMATIVO
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PROBLEMI DA RISOLVERE
Per certificare le competenze occorre prima valutarle
Per valutare le competenze occorre prima progettare l’attività didattica in termini di competenze
Per progettare in termini di competenze occorre prima
individuare le competenze da implementare
►I cicloriferimento alle Indicazioni del 2012
►II ciclo (1° biennio)riferimento al D.M. 139/2007
saperle promuovere
saperle valutare
LAVORARE PER COMPETENZE
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1° BIENNIO►CONCLUSIONE OBBLIGO SCOLASTICO
►MODELLO UNICO ► PROFILI DIVERSI
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Il segmento di scuola che incontra maggiori difficoltà
nel “lavorare per competenze”
secondaria superioresolo di recente oggetto di riforme
radicalità e velocità del cambiamento
incerto e confuso quadro normativo di riferimento
mancanza di collegialità
mancanza di adeguata attività di formazione ed aggiornamento
cultura didattica consolidata
impianto rigidamente disciplinare
assillo del programma da svolgere
disabitudine al lavoro di équipe, ecc.
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PROBLEMI DA RISOLVERE
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COS’È LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
è un documento formale che attesta erga omnes le competenze possedute dallo studente al termine del percorso di formazione
►La certificazione diventa significativa (e non mero adempimento burocratico) solo se
diventa occasione per ripensare l’intera prassi didattica e valutativa
►riorientamento verso la maturazione di competenze capaci di sostenere l’alunno nel
proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta APPRENDIMENTO
PERMANENTE
Contestualizzazione didattica
FASE FINALE DI UN PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO CENTRATO SULLE COMPETENZE
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Tratti comuni
Presupposto : repertorio di conoscenze e abilità (scuola
tradizionale)
Comporta la mobilitazione
intenzionale di tutte le risorse possedute,
cognitive, personali,
materiali (sapere agito)
Si attiva con la richiesta di una
prestazione complessa
Si manifesta in un contesto reale (o
simulato) dove bisogna risolvere problemi
Prevede la possibilità di consultare le
risorse
CHE COS’È LA COMPETENZA: IN SINTESI
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FASE FINALE DI UN PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
CENTRATO SULLE COMPETENZE
costruire/sviluppare saperi concatenati tra loro e con il mondo
COLLEGIALITA’ PROGETTUALE
offrire occasioni didattiche in cui è possibile attivare competenze
apprendimento situato
inglobare la valutazione nel processo formativo quale parte integrante della formazione stessa
VALUTAZIONE AUTENTICA
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
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modello trasmissivo quantità di sapere riprodotto
modello costruttivo qualità del sapere costruito
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adozione di metodologie didattiche laboratoriali(imparare facendo) e cooperative gruppo come facilitatoredi apprendimento (confronto, interazione, condivisione,responsabilizzazione)
docente progettista e regista di ambienti didattici
apprendimento significativo
adozione di un efficace sistema di valutazione atto averificare non solo ciò che uno studente sa, ma «ciò che sa farecon ciò che sa» capacità di trasferire e utilizzare laconoscenza acquisita in contesti reali
VALUTAZIONE AUTENTICA
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VALUTAZIONE TRADIZIONALE: TIPOLOGIE
DIAGNOSTICA FORMATIVA SOMMATIVA
FUNZIONE
Accertamento prerequisiti Tutoraggio:
Punti di forza
Punti di debolezza
Rilevazione dei risultati di
apprendimento
Fornisce informazioni utili a
progettare l’attività didattica
Regola il processo di apprendimento
e stimola il miglioramento continuo
Fornisce informazioni per formulare
un giudizio
finalità selettiva
TEMPI
Inizio del percorso formativo Durante il percorso di
apprendimento
Alla fine di una fase del
percorso formativo
(quadrimestre, fine anno)
Analizzare e diagnosticare
per organizzare il processo
di apprendimento
Misurare e giudicare il
prodotto finale
Verificare e riorientare il
processo di apprendimento
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COME VALUTARE LE COMPETENZE
la competenza è dinamica e si centra sull’azione
per sua natura non è osservabile mentre è osservabile la prestazione
inefficacia della valutazione tradizionale che può misurare solo conoscenze e abilità
prestazioni autentiche, compiti di realtà, portfolio, ecc. corredati da e di
autovalutazione, griglie di osservazione, ecc.
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Le rubriche di valutazione (McTighe e Wiggins)
Le rubriche di valutazione rappresentano un modello per verificare e valutare una prestazione complessa o un prodotto.
Si presentano come schede organizzate e suddivise in righe, che corrispondono agli elementi in cui è stata scomposta la prestazione. Per ogni elemento è indicata una scala di misurazione che descrive i livelli di prestazione attesi, espressi in termini di azioni e comportamenti (ossia in grandezze osservabili).
Esprimono in modo chiaro i livelli valutativi (dall’eccellente all’insufficiente) per ogni criterio ritenuto utile.
Permettono l’introduzione di criteri di misurabilità ed elementi di oggettività in contesti geneticamente refrattari a tale cultura, grazie alla mediazione tra costruttivismo e comportamentismo
Prevedono l’esplicitazione di criteri valutativi, di una scala definita, di indicatori descrittivi per differenziare i diversi livelli (di comprensione, di abilità, di qualità), che vanno da un livello minimo a uno massimo, guida per l’attribuzione di un punteggio alle prestazioni dello studente.
Quando l’insegnante assegna all’alunno un compito complesso l’uso delle rubriche permette di valutare in modo più oggettivo il lavoro degli studenti.
Le rubriche dovrebbero essere predisposte in modo tale da organizzare e chiarire abbastanza bene i criteri di assegnazione del punteggio, così che due insegnanti diversi, applicando la stessa rubrica al lavoro dello studente, possano giungere ad identificare il livello di padronanza raggiunto nelle competenze prescelte e ad attribuire lo stesso punteggio, riducendo il grado di soggettività nella valutazione.
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valutazione autentica o alternativa (Authentic assessment) Stati Uniti inizi anni ’90Mc Tighe ,Wiggins, Goodrich, Perkins, Arter & Bond , Taggart,Winograd,Herman e in Italia, Ellerani , Comoglio.
contrapposizione alla valutazione tradizionale (di stampo comportamentista) centrata su prove oggettive di verifica
si fonda sul costruttivismo cognitivo e sull’apprendimento situato l’alunno apprende con maggiore efficacia quando è immerso in situazioni concrete e autentiche, che simulano la realtà
obiettivo verificare le abilità degli studenti in progetti operativi reali, mettendoli autenticamente in condizione di dare prova delle competenze acquisite, cognitive e metacognitive verificare non solo ciò che lo studente sa, ma ciò che s a fare con ciò che sa (risorse di cui dispone)
l’acquisizione di competenze in ambito scolastico non si dimostra con l’accumulo di nozioni, ma con la capacità di trasferire ed utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite in altri contesti (reali)
LA VALUTAZIONE AUTENTICA
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LA VALUTAZIONE AUTENTICA
l’accertamento delle competenze necessita di prove che richiedano aglistudenti l’utilizzazione di processi di pensiero complessi ed impegnativile PRESTAZIONI AUTENTICHE
I compiti di prestazione autentica sono problemi complessi e aperti la cui soluzionerichiede la mobilitazione di tutte le risorse a disposizione
Compiti autentici perché agganciati al contesto di vita dello studente significatività e motivazione
Complessi perché comportano l’attivazione di tutte le risorse possedute pertrovare soluzioni richiedono un “pensiero complesso”, non puramenteriproduttivo o meccanico (limitato alle conoscenze o abilità raggiunte)
Aperti perché si prestano a diverse modalità di soluzione esplorare lapadronanza del soggetto all’interno di un determinato dominio di competenza
.
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UN’IPOTESI DI LAVORO
LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO
PROGETTAZIONE DI UN PERCORSO COMUNE
COSTRUITO SULLA BASE DEGLI ASSI CULTURALI
E DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PAROLA CHIAVE= LA COLLEGIALITA’
VALUTAZIONE AUTENTICA
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è un modulo formativo di complessità e durata variabile, che implica più competenze e
coinvolge più discipline
implica un compito di realtà complesso per il quale occorre
mobilitare tutte le competenze di cui si dispone (formali, non
formali, informali)
Il suo focus è dato dalle competenze da attivare: il
prodotto da realizzare rappresenta il veicolo per attivarle
e implementarle
deve essere corredata da un efficace sistema di valutazione diretto a:
valutare il processo
valutare il prodotto finale
consentire l’autovalutazione
UDA
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Esempio di UDA
sperimentata
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Esempio 2 di UDA
sperimentata
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DOCENTI
Attivazione di gruppi di ricerca-azione per definire modelli condivisi
Sforzo di uscire dal recinto delle proprie discipline
Promozione della collegialità
Riflessione sul proprio lavoro
Superamento della frammentazione dei saperi
Implementazione della didattica laboratoriale
Trasformazione della relazione docente-alunno
Metodologia collaudata
ALUNNI
Attivazione dell’interesse e della curiosità
Possibilità di far emergere ed utilizzare le competenze «sommerse»
Valorizzazione delle «potenzialità» individuali
Incremento della motivazione e del successo formativo
Coinvolgimento diretto nell’esperienza didattica
Realizzazione di apprendimento attivo e significativo
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Viene considerata lo strumento «principe» della didattica per competenze della secondaria superiore
Lo schema (format elaborato dalla rete veneta) viene vissuto in modo troppo prescrittivo rigidita’
Presenta in alcuni casi delle forzature (inserimento di troppe discipline)
È carente nel sistema di valutazione in alcune griglie i voti si trasformano in livelli di competenze
Presenta difficoltà nel trovare momenti di condivisione didattica e di flessibilità nell’organizzazione didattica
è una interessante proposta metodologica (ma non l’unica) da cui prendere spunto per l’implementazione della
didattica per competenze Roberta Acquaviva
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