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Uno stilo d´essere direttivo it

Jul 29, 2015

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Spiritual

safahermanos
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Page 1: Uno stilo d´essere direttivo it
Page 2: Uno stilo d´essere direttivo it

Siamo famigliaMetti il tuo colore

FRATELLI DELLA SACRA FAMIGLIA

Page 3: Uno stilo d´essere direttivo it

COSTRUISCI LA FAMIGLIA

METTI IL TUO COLORE

Page 4: Uno stilo d´essere direttivo it

TU HAI MOLTO DA APPORTARE

ADERISCI

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FRATELLI DELLA SACRA FAMIGLIA

CON IL MEGLIO DI TE STESSO

CON LA PARTE PIU’ UMANA

FAI GIOCO

Page 6: Uno stilo d´essere direttivo it

Capace di

formare

squadra

Sa creare

relazioni umane

Integra tutti gli

elementi del

Progetto Educativo

Dalla sua vocacion

e educativaCapacità

per il cambio e la rinnovazion

e

Integra a alle

famiglie

Page 7: Uno stilo d´essere direttivo it

* Mette in relazione: - educadtore – alunno, - genitore – alunno, - educatori – genitori, - direttivo – genitori - educatori - educatori.

• Buon clima di relazioni: rispetto, ascolto, dialogo e osservanza delle norme ognuno nel suo campo.

* Ci sono da tenere in conto tutti i condizionamenti: culturali, sociali o particolari che presentano i posti e le persone.

PRESENZA DI ANIMAZIONE E DI STIMOLO

Per questo, deve dimostrare sufficiente equilibrio, di umanità, di capacità di dialogo con le persone, di creatività, di entusiasmo

vocazionale e di buona disposizione per il servizio.

Page 8: Uno stilo d´essere direttivo it

Ha, per un lato una «struttura civile» con mete, metodi e caratterístiche comuni a qualsiasi altra istituzione scolastica. Per altro lato, si presenta anche come «comunità cristiana», tenendo come base un progetto educativo cristiano la cui radice si trova in Cristo e nel suo Vangelo

Ha come punto di referenza la Sacrada Famiglia di Nazaret, che attualizza oggi il mistero di Nazaret e che si sforza per creare relazioni famigliari tra tutti i componenti della Comunità Educativa.

Page 9: Uno stilo d´essere direttivo it

Centrare l’attenzione nella persona dell’alunno

Le altre preoccupazioni che nascono dal mettere i mezzi (struttura, materie curriculari, metodi, tempi, etc.) devono essere subordinati alla persona dell’alunno.

La situazione di indifferenza religiosa e la crisi morale, ci mette nell’urgenza di promuovere una scuola cattolica senza complessi, che si spira nella Parola di Dio, celebra la Vita e si alimenta con i Sacramenti.

Una scuola che si caratterizza per lo “spirito di famiglia”, che ha come punto di referenza la Sacra Famiglia di Nazaret, che attualizza il mistero di Nazaret e che si sforza per creare relazioni famigliari tra tutti i componenti della Comunità Educativa.

Lo Staff del Direttivo sono oblligati a valutare la portata delle decisioni prese perchè siano in sintonia con il Carattere Propio e le orientazioni capitolari.

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1º Nei miei compiti giornalieri cerco d’integrare queste tre dimensioni? 2º Quando parlo con i genitori, li aiuto a capire l’identità del collegio? 3º Al momento di prendere decisioni o di scegliere faccio attenzione

all’equilibrio tra le tre dimensioni?

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Senso vocazionale: - Dalla parte dell’essere- Come missione educativa- Proposta dell’uomo nuovo

La direzzione e l’animazione della scuola Safa non è solo un compromesso

professionale ma anche un compromesso profondamente teologico inteso come

ministero.

Uno stile di direzzione comunicativa è un símbolo reale di un Dio comunicativo.La possibilità di collaborazione e participazione non è una concessione ma l’essenza di una scuola cattolica. Non possiamo fare tutto perchè non tutto dipende da noi. Questa fiducia serena viene de una fede che crede in Dio.

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Il nostro progetto Educativo è carico d’utopia.

E’ carico di desiderio di superazione. Alimenta sogni e illusioni capaci di

evocare altre dimensioni di trasformare e di creare nuove realità. La nostra scuola deve essere utopica

e alternativa perchè vuole essere espressione del meglio dello spirito

umano.

Page 13: Uno stilo d´essere direttivo it

Stare aperti al cambio è una necessità, in

special modo, per gli Staff Direttivi.

Una organizazzione centrata

nell’insegnare deve essere la più e

miglior disposta ad imparare. Quando si dirige un collegio si desidera che si mantenga vivo e duraturo. La base perchè un collegio

si rinnuovi consiste,

principalmente, nella sua capacità per anticiparsi alle

necessita educative dei suoi alunni e tentare di

metterle in prattica.

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Alcune domande1.- E’ possibile gestire o destare la vocazione all’educare e intenderla come un servizio della Chiesa all’uomo e al mondo?2.- Come possiamo alimentare l’utopia dalle nostre responsabilità?

3.- Sono possibili i cambi e le adattazioni nei nostri centri o ci sono eccessive resistenze?

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“In un centro Safa una preoccupazione prioritaria deve essere l’accoglienza a ogni famiglia, cono la sua situazione particolare, e l’accompagnamento nel processo educativo dei loro figli.

Favoriremo il contatto e la vicinanza con le famiglie. Fare conoscere alle famiglie le principali linee del Progetto Educativo, gli obiettivi

educativi che si vogliono raggiungere, la metodologia che devono appoggiare da casa e l’informazione collegiale opportuna.

suscitare la vicinanza tra genitori e professori e mediare in possibili situazioni conflittive;promuovere la sintonía tra famiglia e collegio;farsi presenti in alcune celebrazioni della APA.

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L’incarnazione di Gesú nel mondo dimostra l’amore di Dio verso gli uomini di ogni tempo e luogo.

E’ anche il tempo presente e il modo attuale, il luogo dove Lui vuole realizzare il suo piano di salvazione, che scopriremo e ameremo.

La proposta della fede può essere atrattiva anche oggi.

La sensibilità solidaria: apprendere a participare nel dolore e nella sofferenza e impegnarsi per ottenere un mondo più giusto e un compromesso che non può essere evitato nella nostra scuola.

Il desiderio di servire gli altri: Questa aspirazione di essere utili alla comunità deve essere orientada anche verso il bene degli altri. Sviluppare una pedagogia comunitaria nella scuola è un segno di speranza e fiducia verso il futuro.

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Il Fr. Gabriel visse questa “passione per il Regno” offrendo ai bambini ed ai giovani la sua esperienza di Dio e il suo modo di vedere la vita e la cultura. La sua disponibilità per il Regno, come fedeltà a Dio e all’uomo, si espresse in una disponibilità totale ai suoi alunni, convinto di che ognuno può sviluppare in pienezza tutte le dimensioni della vita, scoprendo la perla preziosa del Vangelo. E’ qui radicata la fonte della sua passione educativa e evangelizatrice, rafforzata e accompagnata per un esercizio costante di riflessione e di ricerca.

Mettere “passione”nell’educazione