UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” FACOLTA’ DI MEDICINA Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica INSEGNAMENTO DI PSICOPATOLOGIA FORENSE Osservatorio dei Comportamenti e della Devianza MASTER IN SCIENZE CRIMINOLOGICO-FORENSI Direttore: Prof. Vincenzo Mastronardi Coordinatore scientifico-didattico: Prof.
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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA FACOLTA DI MEDICINA Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica INSEGNAMENTO DI PSICOPATOLOGIA.
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” FACOLTA’ DI MEDICINA
Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica
INSEGNAMENTO DI PSICOPATOLOGIA FORENSE
Osservatorio dei Comportamenti e della Devianza
MASTER IN SCIENZE CRIMINOLOGICO-FORENSI
Direttore: Prof. Vincenzo Mastronardi
Coordinatore scientifico-didattico: Prof. Matteo Villanova
Omicidi omosessuali
Approccio metodologico e standardizzazione dei criteri operativi nella valutazione
quantitativa e qualitativa degli omicidilegati all’ omosessualità.
Prof. Dott. Matteo VILLANOVA Psichiatra e Sessuologo clinico e forense, Criminologo.
Psicoterapeuta in Ipnositerapia.Docente e Didatta del Centro Italiano Ipnosi Clinica e Sperimentale, Torino.
Docente di Neuropatologia dell’età evolutiva,Medicina preventiva e Psicopatologia forense,
Università degli Studi “Roma Tre”.Docente di Psicopatologia forense per Medicina legale e Deontologia,
Iª Facoltà Medica dell’ Università di Roma “La Sapienza”.Docente Scienze dell’ Investigazione, “Università dell’ Aquila”.
(Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)(Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)
Omicidi di gay o delitti antigay (Pini A., 2002)
Delitti con Vittima omosessuale,per cause
direttamente legate al suo orientamento sessuale.
Media annuale degli omicidi Media annuale degli omicidi volontari in Italia (Istat)volontari in Italia (Istat)
Negli anni 70 sono stati 868
Negli anni 80 sono stati 1.046
Negli anni 90 sono stati 1562
111 casi per 47 Province(su 57.697.000 abitanti)
negli anni dal 1990 al 2001
Delitti di gay per singola area Delitti di gay per singola area cittadinacittadina
Roma 28 CasiTorino 10 CasiMilano 8 CasiNapoli 4 Casi
Firenze 4 Casi
Profilo dell'Attore
(Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)
•Solo 18 sposati separati vedovi.•Solo 37 casi presentati dai media come omosessuali dichiarati.•Età compresa dai 15 ai 71 anni, con picchi di 25 casi dai 15 ai 20 anni e 28 casi dai 21 ai 30 anni.
•17 Soggetti/Attori dichiarati con finalità mercenaria.
(da Bank e Kahn 1982, Forward e Buck 1978, Groth e Burgess 1977; Douglas J.,1997, Fornari U. 1997, Mastronardi V. e Villanova M., 2002)
• Ricerca di tenerezza
• Esercizio di potere
• Estrinsecazione di impulsi sadici
Caratteristiche della Vittima sessuale (Villanova M., 2006)
Bassa autostima e fragilità dell’ Io; Anamnesi da abusato (fisico, psichico, sessuale, mediante tortura, bellico); per mantenere l’ Autonomia funzionale dell’ Io; necessità di rivivere, nel tentativo di controllarlo,
quanto subito; possibile Patologia definita, spesso mascherata:
Anamnesi da “abusato”(sia da Attore che da Vittima):
Meccanismi intrapsichici interessati
Al momento degli eventi traumatizzanti:-da Vittima: regressione > recupero dallo sviluppo
pulsionale-libidico di funzioni strutturanti dell’ Io, come introiezione, imitazione, identificazione;
-da Autore: divengono meccanismi di difesa.
(Villanova M., 2006)(Villanova M., 2006)
Al momento del fatto-reato si ricostruisce tutta una anamnesi psico-
relazionale derivante da un continuum socio-esistenziale tale da configurare una specifica
condotta-sintomo di molto precedente al reato.
In particolare è sempre presente un certo distress
durante lo sviluppo pulsionale-libidico e riguardante le funzioni strutturanti dell’ Io in età
evolutiva, che nell’ adulto saranno inefficaci meccanismi di difesa dell’ Io stesso, producendone la
fragilità e mantenendone l’ipotrofia, pur in sussistenza di un Io ideale ben caratterizzato.
Villanova M. 2005
Livelli di intervento nella Prevenzione primaria (riduzione del rischio)
Necessità di riconoscimento precoce ed interpretazione degli indicatori di rischio da parte degli Operatori territoriali già in età evolutiva ed in adolescenza con ottimizzazione della integrazione della “rete” costituita da Insegnanti, Educatori, Assistenti sociali, Medici e Infermieri, Psicologi, Forze dell’ Ordine, ecc.;
Conoscenza e possibilità di utilizzo degli indicatori di rischio quali “Patterns predittivi” coadiuvanti la condotta-sintomo nelle espressioni precoci di predittività e di pericolosità, dopo aver proceduto alla identificazione di una possibile evoluzione in una “patologia definita” che assuma successivamente “valore di malattia” con quello che sarà poi lo “stato di mente al momento del fatto-reato” in senso forense.