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Parma PERIODICO NAZIONALE DELL’UNCI - N. 50 3ª edizione quadrimestrale - dicembre 2017 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Convertito in Legge 27/02/2004 n° 46 art. 1, comma 1, NE/TN IL CAVALIERE D’ITALIA
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Unione Nazionale Cavalieri d'Italia

May 03, 2023

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Khang Minh
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Parma

PERIODICO NAZIONALE DELL’UNCI - N. 50 3ª edizione quadrimestrale - dicembre 2017Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 - Convertito in Legge 27/02/2004 n° 46 art. 1, comma 1, NE/TN

IL CAVALIERED’ITALIA

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IN PRIMO PIANO

IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Il Natale delle cose essenzialiUno adesso dice: fratello, perché mi racconti queste storie? Perché sì, rispondo io. Perché bisognarendersi conto che, in quella fettaccia di terra tra il fiume e il monte, possono succedere cose cheda altre parti non succedono. Cose che non stonano mai col paesaggio. E là tira un’aria che vabene per i vivi e per i morti, e là hanno un’anima anche i cani. Allora si capisce meglio don Ca-millo, Peppone e tutta l’altra mercanzia. E non ci si stupisce che il Cristo parli e che uno possaspaccare la zucca a un altro, ma onestamente, però: cioè senza odio. E che due nemici si trovino,alla fine, d’accordo sulle cose essenziali.È con queste meravigliose parole di giovannino guareschi che colgo l’occasione del Natale perraggiungervi, tramite la rivista, con i miei più cari auguri in tutte le vostre case. Quello descrittoè un mondo che tutti vorremmo, una società nella quale i nemici, dopo essersi azzuffati – anchesolo a parole – concordano sulle cose essenziali. eppure quello è un mondo che è esistito perchéguareschi non ha inventato una letteratura da best seller per far soldi ma ha raccontato fedel-mente il suo paesello amandolo nelle sue contraddizioni. È trascorso poco più di mezzo secoloda quel “paese dell’anima” eppure sembra così lontano, così impossibile oggi. e perché maiquando rivediamo i film di quelle narrazioni ci divertiamo ancora così tanto? Perché in fondoquello è il mondo che desideriamo. Perché non c’è uno stacco tra quello che si racconta e quelloche è. Un mondo vero dove l’uomo è quello che è: misero, battagliero, tragico, commovente, mamai accecato dal disprezzo reciproco. diversamente dall’oggi dove l’odio viene sparso su tuttele tastiere dei nostri telefonini e l’uomo reale – quasi totalmente proiettato in una dimensionevirtuale – non si riconosce, guareschi ci ha raccontato che l’uomo, pur nella sua fragilità, puòessere più umano, ma deve davvero vivere insieme, non esclusivamente nei cavi della fibra ot-tica. auguro dunque a tutti che l’appartenenza all’UNCI possa diventare occasione di incontroperché le nostre città, i nostri piccoli paesi diventino centri di socializzazione nei quali si possatornare ad essere d’accordo sulle cose essenziali. ripartiamo da qui per portare il cambiamentoanche nelle piazze virtuali ridotte ormai a ring d’odio. Buon Natale e felice anno nuovo.

SOMMARIO

Parma

PERIODICO NAZIONALE DELL’UNCI - N. 50 3ª edizione quadrimestrale - dicembre 2017Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 - Convertito in Legge 27/02/2004 n° 46 art. 1, comma 1, NE/TN

IL CAVALIERED’ITALIAIn primo piano 3

Servizio di copertina 4UNCI Bergamo 10UNCI CamPoBaSSo 13UNCI geNova 14UNCI lodI 15UNCI maNtova 18UNCI mIlaNo 21UNCI Padova 26UNCI PerUgIa 28UNCI treNto 30UNCI trevISo 33UNCI vareSe 34UNCI veNezIa 38UNCI vICeNza 40Noi donne UNCI 42rubrica “opinioni e commenti” 44rubrica onorificenze 45rubrica letteraria 46rubrica “il commercialista informa” 49rubrica “l’avvocato informa” 50rubrica “il notaio informa” 51Notizie dalla Segreteria generale 52

IL CAVALIERE D’ITALIAQuadrimestrale d’informazioneCultura, Arte, Sport, Turismo, AttualitàDirettore EditorialeGr. Uff. M.d.L. Rag. Marcello AnnoniDirettore ResponsabileCav. Bruno BonassiCoordinatore servizi comunicazioneCav. Pierlorenzo StellaSegreteria di RedazioneComm. Renato AcciliCav. Alberto FavalliAmministrazioneCav. Dott. Commercialista Giuseppe Benanzin

Hanno collaborato ai testi:

Foto di copertinaScorcio della Cattedrale e del Battistero di ParmaEditore e RedazioneUNCI “Unione Nazionale Cavalieri d’Italia”Via C. Cattaneo, 14 - 37121 VeronaTel. 045 8045392 - Cell. 366 7609322E-mail: [email protected] n° 25480 del 16/04/2015Aut. del Trib. di Verona n° 1367 del 03/04/1999Cura grafica e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine ValsuganaQuesto numero della rivista è stato chiuso in tipografia il 27 novembre 2017. Il prossimo uscirà nel mese di aprile 2018

Carta da foreste gestite responsabilmenteInchiostri con solventi a base vegetale

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Renato AcciliMarcello AnnoniEgidio BandiniRolando BartoliniBruno BonassiGiorgio BrignolaMaria M. BuonincontiPierangelo CanginiElio CarlettiGabriella Gazzola Silverio GoriDanilo F. Guerini Rocco

Alberto LemboPaolo MainiRoberto MarchiniTina MazzaGiuseppe MorselliSabrina MoschenDon Stefano PerettiGraziano RiccadonnaBruno RizzottiPierlorenzo StellaLucio TabiniNicola Zoller

CONVEGNI PROVINCIALI E PREMI DELLA BONTÀSabato 2 dicembre 2017 Udine Premio Bontà UNCI UdineDomenica 3 dicembre 2017 Bergamo Premio Bontà UNCI BergamoDomenica 11 marzo 2018 Bergamo Convegno provinciale UNCI Bergamo Domenica 2 dicembre 2018 Bergamo Premio Bontà UNCI Bergamo

L’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia è un’associazione di volontariato e promozione so-ciale, nata nel 1980, che raccoglie gli insigniti di Onorificenze della Repubblica, è diffusa a livellonazionale, ha una suddivisione in sezioni provinciali e una sottoripartizione in delegazioni man-damentali o di zona. L’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia è un’associazione di promozione sociale, che fin dalla suafondazione persegue lo scopo di favorire iniziative a carattere sia civile che benefico a sostegnodi progetti di volontariato attraverso l’istituzione di “Premi Bontà”.

L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è stato istituito con la Legge 3 marzo 1951 n.178 ed è «destinato a dare una particolare attestazione a coloro che abbiano speciali bene-merenze verso la Nazione» . È diviso in cinque classi di titolo: cavaliere, ufficiale, commenda-tore, grande ufficiale, cavaliere di gran croce. Al presidente della Repubblica, che è capo dell’Ordine, spetta il titolo di Cavaliere di Gran Crocedecorato di Gran Cordone.

di Bruno Bonassi

CHIUNQUE RITENGA DI VOLER SOSTENERE LA RIVISTA “ILCAVALIERE D’ITALIA” PUÒ EFFETTUARE UN LIBERO CONTRIBUTOA MEZZO BONIFICO BANCARIO SUL CONTO CORRENTEINTESTATO ALL’UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA,CODICE IBAN IT83O0310411704000000821047 PRESSO LADEUTSCHE BANK SITA IN PIAZZA LIBERO VINCO N. 2 A VERONA

LA FATICA DELLA SEMPLICITÀ“Comunque, è sempre infinitamente più difficile essere semplici che esserecomplicati”.Carissimi amici e amiche dell’UNCI,dedicando questo numero a Parma, hoscelto una delle frasi più note di Giovan-nino Guareschi per esprimervi i miei au-guri e di tutti i miei collaboratori. È una ci-tazione che sento corrispondere al miomodo di vivere la presidenza di questaprestigiosa associazione. Uno stile cherivedo anche nel direttivo e nel gruppo re-dazionale che cura la rivista. Osservo unasemplicità che non è faciloneria, semmaiè la ricerca di essere sempre più vicini allanostra realtà associativa. È il tentativo diraccontare sempre il vero per quello cheè, e non per quello che desidereremmo.Una semplicità che si esprime nella tra-sparenza e in un’amicizia che non ha se-condi fini. È una semplicità che - come direbbeGuareschi - è terribilmente difficile per-

ché richiede lo sforzo di guardare e trat-tare tutti allo stesso modo. Più facile sa-rebbe per noi arroccarci nell’esclusività diun ristretto gruppo di insigniti che si beadei propri titoli e si diletta talvolta in unasolidarietà perbenista. Abbiamo invecescelto la semplicità difficile, quella che vacontrocorrente e che è richiesta a un ca-valiere, critica ma sempre gentile e so-prattutto non elitaria.È con questo spirito che desidero conti-nuare a stare in mezzo a voi raggiungen-dovi personalmente nei numerosi conve-gni e indirettamente attraverso la rivista.In particolare colgo l’occasione di questiquattro anni di presidenza per sottolinea-re lo “sforzo di semplicità” che ha con-traddistinto il lavoro del gruppo redazio-nale. Una semplicità che definisco“pulita”, sotto tutti i punti di vista: una ve-ste grafica rinnovata e lineare senza or-pelli; lo spazio, a partire dalla copertina,dedicato a rotazione a tutte le sezioni

perché l’UNCI non appartiene solo ad al-cuni angoli d’Italia; l’ampliamento dellerubriche culturali e informative perché itemi trattati possano essere d’interesseal più vasto numero di associati; riduzio-ne dello spazio pubblicitario a favore de-gli articoli che descrivono le attività dellesezioni e contenimento delle spese ripor-tando il bilancio ampiamente in attivo; lacampagna di solidarietà con l’AISLA na-zionale e l’invio gratuito del nostro perio-dico alle biblioteche comunali e ai prefettidelle città dove è attiva una sezione UNCI. Tutti gesti semplici, trasparenti e frutto digenerosità perché chi si dedica a questaassociazione ha come riferimento la gra-tuità. Un valore che può ancora fare la dif-ferenza nella nostra società che, purtrop-po, preferisce le complicazioni allasemplicità. Ed è con questo pensiero nelcuore che vi auguro tanti cari auguri diBuon Natale e felice anno nuovo.

Marcello Annoni

IL TUO 5X1000 ALL’UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA Associazione di Promozione SocialeUN GESTO SEMPLICE PER FAR GERMOGLIARE NUOVE POSSIBILITÀ93004410234

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Piacenza e guastalla a maria luisa leopol-dina Francesca teresa giuseppa luciad’asburgo-lorena, nota semplicementecome maria luisa d’austria o (solo) marialuigia, moglie di Napoleone I e figlia diFrancesco d’austria. la duchessa ha la-sciato una sua impronta personale nel ri-pristino architettonico del tessuto urbanoe di particolare importanza la costruzionedel teatro regio, delle Beccherie, del ForoBoario, il riordino della Pinacoteca e dellabiblioteca Palatina e di molte chiese.

Parma oggi si presenta sostanzialmentecon l’assetto urbanistico medievale, carat-terizzato dalla presenza di due aree stori-che divise dal torrente (Parma), entrambechiuse da mura e ben distinte dal puntofunzionale e sociale.

arte e cultura unita alla musica; Parmaè sinonimo sia di giuseppe verdi, che na-sce in una casa colonica in una piccola fra-zione di Busseto ma anche del maestro ar-turo toscanini, nella cui casa natale sita inParma e recentemente restaurata, sonoconservati ed esposti cimeli appartenential musicista.

Città ducale ma anche “capitale dellaFood valley”, Parma è stata denominata“Città creativa per la gastronomia” dal-l’Unesco. Una rete di aziende e di consorzidi produttori hanno fatto conoscere e ap-prezzare in tutto il mondo le eccellenzegastronomiche come il Parmigiano reg-giano, il prosciutto Crudo di Parma, il Cu-latello di zibello e il salame di Felino e laSpalla Cotta di San Secondo, questi ultimispesso accompagnati con la torta fritta,una speciale sfoglia di acqua e farina a for-

ma rettangolare, soffice e croccante altempo stesso, tutto innaffiato dal lambru-sco.

Parma è anche la sua provincia, il suoterritorio con le infinite risorse che le fan-no da corona: un paesaggio naturale e va-riegato che si estende tra il Po e il crinaleappenninico, con tanti piccoli centri densidi storia e vitalità, di castelli, pievi medie-vali e teatri. Per la cura della persona Sal-somaggiore, tabiano e monticelli costitui-scono infine un vero luogo dove poterritemprare il corpo con le cure e lo spiritocon il contatto diretto con la natura.

due curiosità: il colore caratteristicodelle case in città è il “giallo Parma” quasiossessivamente utilizzato per le facciatedei palazzi fino alla fine degli anni ’50 eforse dovuto al colore dei capelli di Isabelladi Borbone, passata per le strade della cittàdurante la sfilata per il suo matrimonio,mentre il quotidiano locale “la gazzetta diParma” si contende con quella di modenail primato di giornale più antico d’Italia.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Gli sfarzi della città ducale

Comune di Parma

arma, posta fra gli appennini e ilgrande fiume (Po), fondata dai ro-mani nel 183 a.C., è oggi una picco-la capitale nel centro della pianura

padana. l’etimologia del nome deriva pro-babilmente dalla voce latina parma/par-ma e quale scudo rotondo in dotazione al-la fanteria.

della Parma medievale si può ancoraammirare il Palazzo vescovile, la Cattedra-le, splendida testimonianza del romanicopadano, il Battistero, il più complesso e af-fascinante monumento medievale italianoopera di Benedetto antelami mentre sonodel periodo delle Signorie i Castelli posti inprovincia fra cui meritano essere ricordatiquello di torrechiara, roccabianca, di SanSecondo e di montechiarugolo, tutt’oggivisitabili, che uniscono le caratteristichedella fortezza a quelle di vere e proprie re-sidenze signorili con corti raffinate edesclusive destinate a divenire le principalisedi della cultura umanistica parmense trail ’400 e ’500.

dopo il passaggio dei Borbone, a cui sideve la costruzione del Palazzo ducale e larisistemazione della reggia di Colorno, conla famiglia Farnese assistiamo all’unionedi Parma a Piacenza e la creazione delmaestoso complesso della Pilotta, comesede dei servizi della corte. Il caratteristico

nome deriva dall’antico gioco nobiliaredella “pelota” che si svolgeva nei cortili delpalazzo. all’interno della Pilotta merita vi-sitare il teatro Farnese, realizzato intera-mente in legno, e la galleria nazionale conopere del Correggio e del Parmigianino.Nel 1815 si ha l’assegnazione da parte delCongresso di vienna del ducato di Parma,

SERVIZIODI COPERTINA

Palazzo Ducale all’interno del parco cittadino Il Castello di Torrechiara

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Il Battistero

La Reggia di Colorno

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

L’improntadi Guareschi

armigiano o parmense? Nessunodei due e tutti e due: giovanninoguareschi al secolo giovanninooliviero giuseppe guareschi, na-

sce a Fontanelle di roccabianca, dopo lagioventù a Parma, si trasferisce a milanoper rimanervi fino al 1952. «La mia auto-mobile è targata “PR” – scriverà a metà anni’50 –ma il mio cuore è targato “MI”.… il pri-mo maggio 1908, a Fontanelle di Rocca-bianca, ridente villa della Bassa parmense,in una delle casette che si affacciano sullapiazza, nacque una bambina cui poi vennedato il nome di Ermelinda. Non ero io: ionacqui sì in quel paese e il primo maggio1908, ma in una casa dall’altra parte dellapiazza. Tanto è vero che poi mi venne dato ilnome di Giovannino. Incomplesso mi chiamoGiovannino Guareschi eho l’età esatta che siaddi ce a un giovane uo-mo nato nel 1908… Scri-vo e disegno, ma non so-no in gra do di dirvi sesono da disistimare piùcome scrittore che comedisegnatore».

Nella sua breve, maintensa vita, guareschiinizia collaborando congiornali studenteschifirmandosi normalmen-te “michelaccio” e conqualche piccolo lavorocome cartellonista. vie-ne assunto al “Corrie-re emiliano” dove scrivenovelle, racconti e disegna. Nel 1933 cono-sce ennia Pallini, “margherita”, la compa-gna della sua vita che sposerà nel 1940 amilano. dopo aver prestato servizio di pri-ma nomina nel 6° reggimento di Corpod’armata come sottotenente di comple-mento, viene assunto da angelo rizzoli co-me redattore del nuovo bisettimanaleumoristico “Il Bertoldo” per poi collaborarecon varie testate giornalistiche (“la Stam-pa”, “eIar”, “Corriere della Sera”,…). tuttequeste collaborazioni si interromperannoin seguito al suo arresto per una denunciaper avere vilipeso mussolini nel 1942.

Nel 1941 inizia la sua avventura comescrittore con il suo primo libro, “la scoper-ta di milano”. Nel 1945 fonda il settimanale“Candido” e l’anno successivo pubblica ilprimo racconto della serie “mondo Picco-lo” con il titolo “don Camillo”.

molto importante la battaglia che con-duce nel 1948, sempre sulle pagine di “Can-dido”, contro il Fronte democratico Popo-lare che comprende il Partito Comunista eil Partito socialista, durante la battagliaelettorale delle famose elezioni politichedel 18 aprile.

Nel dicembre 1950 viene assolto insie-me a manzoni nel processo per aver offesoa mezzo stampa il Presidente della repub-blica einaudi, ma nell’aprile del 1951 viene

condannato in appelloa otto mesi con la con-dizionale.

Nello stesso annoscrive la sceneggiaturae i dialoghi del film“don Camillo”. Nel 1953pubblica il secondo li-bro della serie “mondoPiccolo”, Don Camillo eil suo gregge che l’annosuccessivo vincerà ilPremio Bancarella; scri-ve la sceneggiatura e idialoghi del film “Il ri-torno di don Camillo”.ritirerà la firma dallasceneggiatura di “donCamillo” e del “ritornodi don Camillo” perchésono state modificate.

Nel gennaio del 1954 guareschi pubbli-ca su “Candido” due lettere firmate da degasperi e viene da questi querelato e con-dannato a dodici mesi per diffamazione fi-nendo direttamente in prigione.

mentre sconta la pena di 405 giorni dicarcere duro, scrive la sceneggiatura e i dia-loghi del film “don Camillo e l’onorevolePeppone”.

Per divergenze relative alle modificheapportate, lascia la direzione del “Candido”e per la stessa ragione, ritirerà la firma dallasceneggiatura del quinto film della serie, “Ilcompagno don Camillo”.

P

Giovannino Guareschi

Peppone e don CamilloQuella strana coppia

nato prima Peppone di don Camillo,così precisa egidio Bandini a una con-ferenza della sezione UNCI di Parma.Prima che i due personaggi fossero

presenti a fine 1946 con la pubblicazione sul“Candido” del racconto “don Camillo”, Pep-pone era apparso già otto mesi prima, sem-pre sulle pagine del “Candido” in una sorta dinotiziario: il gazzettino di roccapezza, comefabbro, comunista dalla forza pari all’inco-scienza ambientato in un paesino di monta-gna chiamato, appunto, roccapezza.

giovannino guareschi scrive una pre-messa che è tutto un programma: «Quandoebbe finito di fare il mondo, il Padreterno mi-se a posto la geografia: “Qui” disse “ci pian-tiamo milano, qui londra, qui Buenos aires,qui Salsomaggiore”. e così via. gli sfuggì sol-tanto un certo montarozzo giù di mano e co-sì roccapezza sorse in un posto dimenticatoda dio. Quindi è perfettamente inutile scar-tabellare gli atlanti: non lo sa neanche il Pa-dreterno dove sia piantata roccapezza, e bi-sogna accontentarsi dei fatti». anche aroccapezza c’è il parroco, il sindaco, il far-macista, il veterinario, il medico…

In origine giovannino guareschi avrebbedovuto interpretare Peppone, mentre ginoCervi doveva fare don Camillo, ma dopo averfatto girare per una ventina di volte una sce-na a guareschi, il regista francese Julien du-vivier e lo stesso scrittore si convinsero chenon era possibile. Per lo scrittore emiliano,infatti, Cervi avrebbe potuto meglio fare laparte del prete, che tra l’altro lui aveva creatocome rappresentante ideale del clero com-battivo ispiratosi a un prete cattolico parti-giano della seconda guerra mondiale e im-prigionato a dachau.

Per giovannino guareschi, Fernandel, ilcui viso assomigliava a un… cavallo, nonavrebbe mai dovuto e potuto interpretaredon Camillo. alla fine gino Cervi si ritrovònel ruolo di Peppone, poiché i suoi tratti fisici

lo rendevano più simile al sindaco, così comedescritto nel romanzo di giovannino guare-schi, ispiratosi per questo personaggio a suavolta alle fattezze di Stalin, somigliante in realtà anche allo stesso scrittore. Nei film, ibaffi di Peppone erano però finti, perché gi-no Cervi non aveva avuto il tempo per farlicrescere in modo naturale. oltre a Peppone edon Camillo, merita ricordare il Crocefisso,utilizzato nei film e ora collocato in una cap-pelletta laterale della chiesa. l’opera fu rea-lizzata appositamente per le riprese cinema-tografiche e al termine donata da angelorizzoli alla chiesa di Brescello. Furono realiz-zati quattro volti intercambiabili con quattroespressioni diverse e di questi, purtroppo, sene è conservato soltanto uno. Il crocifisso pe-sa 13 chili contro i venti iniziali; infatti, per fa-cilitare Fernandel durante le riprese, si deci-se di costruire la croce con legno di balsa, unlegno leggerissimo, e di svuotarlo interna-mente.

a Brescello è possibile visitare un museocontenente numerosi cimeli del “don Ca-millo” cinematografico: la moto di Peppone,il vestito di don Camillo, le biciclette usatedai due alla fine di “don Camillo e l’on. Pep-pone” oltre a numerose fotografie scattatedurante la lavorazione dei film, manifestioriginali e ricostruzioni di alcuni ambientidelle riprese. Nella cittadina sono ancorapresenti: il Crocefisso, la locomotiva prota-gonista di tanti episodi dei film, un carro ar-mato simile a quello utilizzato nel film “donCamillo e l’on. Peppone”, la casa di Peppone(oggi dimora privata), la campana di Peppo-ne del film “don Camillo monsignore… manon troppo”, che sistemata davanti al muni-cipio, viene privata nella notte del batacchio(durante le prove, la campana, in cartapesta,cadde realmente in testa a gino Cervi), la sta-zione ferroviaria pressoché immutata neltempo, la madonnina del Borghetto ovverola “cappelletta della discordia” che dovevaessere abbattuta per far posto alla Casa delPopolo, ma nessuno aveva il coraggio di ini-ziare i lavori. la visita al museo contenente lamoto di Peppone, il vestito di don Camillo…numerose fotografie scattate durante la lavo-razione dei film e le ricostruzioni di alcuniambienti delle riprese soddisfano e appaga-no la curiosità del visitatore.

È

Giovannino Guareschi:scrittore e padre di

Peppone e Don Camillo

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Don Luigi Valentini nato a reggio emilia il 20 gennaio1942 ed è stato ordinato sacerdote aroma dal Beato Paolo vI il 17 ottobre1970.

Il 27 dicembre 2005 gli è conferita l’onori-ficenza di Commendatore dell’o.m.r.I. dalPresidente della repubblica Ciampi. dopoaver trascorso i primi anni di sacerdozionell’assistenza a minori poveri e malati nel-l’Istituto Pio XII di misurina, ha prestato ser-vizio pastorale nella parrocchia cittadina dimaria Immacolata occupandosi della for-mazione dei giovani e di coloro che facevanola scelta dell’obiezione di coscienza al servi-zio militare e la scelta del servizio civile qualeincaricato dalla Caritas diocesana. dal 1983si è trasferito nella piccola parrocchia perife-rica di marore con il compito affidatogli dalvescovo mons. Benito Cocchi di promuovereuna comunità di accoglienza per giovani ca-duti nel tranello della dipendenza e per svi-luppare iniziative formative in ordine alle te-matiche del volontariato, del servizio civile edella prevenzione del disagio giovanile. do-po aver frequentato un corso di un anno aroma promosso dalla Università Cattolica edalla Caritas Italiana ha dato vita alla Comu-nità Betania con sede nella canonica in ma-rore di Parma.

lo slogan, che diventerà il punto di riferi-mento in tutti gli anni che seguirono, fu trat-to da un documento della C.e.I. (Conferenzaepiscopale Italiana) del 1981. la provocazio-ne decisiva proveniente da quel documento,che divenne il riferimento della comunità,diceva: «Bisogna decidere di ripartire dagliultimi, che sono il segno drammatico dellacrisi attuale… Bisogna inoltre esaminare se-riamente le situazioni degli emarginati, che il

nostro sistema di vita ignora e perfino colti-va». (CeI Chiesa Italiana e prospettive delPaese, n. 4).

la comunità Betania è così cresciuta qua-le associazione di volontariato con progettidi accoglienza residenziale, per sviluppare lacultura del volontariato mediante corsi, se-minari e pubblicazioni, di attivare iniziativedi promozione in ordine alla prevenzione. lostile scelto è il modello familiare nelle rela-zioni, i valori e le modalità quelle ispirate aivalori evangelici della carità, la collaborazio-ne e l’appartenenza alla Chiesa locale, allarete dei servizi del territorio e l’adesione alC.N.C.a. (Coordinamento Nazionale delleComunità di accoglienza).

la comunità è cresciuta intorno ai biso-gni e alle emergenze che si manifestavanoprogressivamente. le prime sedi erano fina-lizzate all’accoglienza di giovani con proble-matiche di dipendenza e di detenzione car-ceraria, poi una struttura riservata a personemalate di aIdS, poi ancora a progetti di bas-sa soglia per persone che hanno avuto rica-dute e non sono in grado di sostenere pro-getti terapeutici, infine a persone immigratee richiedenti asilo con progetti della Prefet-tura e dello SPrar.

dall’inizio nel 1983 ad oggi don valentiniè presidente di Betania, che oggi accoglie 125persone in 9 sedi residenziali, tutte situatenella provincia di Parma, con la collabora-zione di circa 57 persone impegnate nel ser-vizio, 37 con regolare rapporto di lavoro e 20volontari. Ha guidato vari studi e pubblica-zioni e stampa un periodico trimestrale daltitolo “Shalom”. don valentini ricopre da al-cuni anni anche l’incarico di vicario genera-le della diocesi di Parma.

Ègiovannino continua a collaborare a

varie pubblicazioni fino al 1968 quandoviene colpito da un primo infarto.

muore a Cervia il 22 luglio del 1968 do-po aver passato gli ultimi anni di attivitàdietro le quinte e po’ dimenticato da letto-ri e critica. Silente in un mondo in cui si ri-conosceva sempre meno.

È stato uno degli scrittori italiani piùvenduti nel mondo: oltre 20 milioni di co-

pie, nonché lo scrittore italiano più tradot-to in assoluto.

la sua creazione più nota, anche per leriproduzioni cinematografiche, è don Ca-millo, il “robusto” parroco che ha comeantagonista l’agguerrito sindaco Pepponein un paese immaginario di nome Ponte-ratto. I film tratti dall’opera di guareschisono stati invece girati a Brescello e Boret-to, tant’è che Brescello è divenuto univer-salmente noto come “il paese di don Ca-millo”.

giovannino così si descriveva: «Condu-co una vita molto semplice. Non mi piaceviaggiare, non pratico nessu no sport, noncredo nelle vitamine. In compenso credoin dio. Sono un lavoratore tenace e, sottoquesto aspetto, sono la consolazione dellamia famiglia, e i miei figli mi citano sem-pre come esempio alla loro madre. da par-te mia sono profondamente gra to ai mieigenitori d’avermi messo al mondo. e gra-tissimo sono al Padreterno perché nonm’ha fatto né peggiore né migliore di quel-lo che sono. lo volevo essere esattamentecosì co me sono. diverso di così mi andreilar go o stretto».

Egidio Bandini

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Il 15 gennaio 2002 per iniziativa del Cav. Pierangelo Camin na-sceva la Delegazione UNCI di Parma con gli insigniti OMRI: UgoRomani, Arnaldo Cadoppi, Luigi Gallina, Corrado Marvasi, RenatoRossi, Fortunato Drommi e Salvatore Frati. L’unione di pochi ma volenterosi e ben motivati soci, guidati dal-l’indistruttibile Cav. Camin, oggi locale presidente onorario, davasubito i suoi frutti, per cui in breve tempo la Delegazione di Parmadiventava sezione. L’attività da sempre è stata ed è, nel rispettodello Statuto, l’attività di promozione e utilità sociale a favore diassociati o di terzi o di associazioni con particolare riferimentoalla Comunità di Betania –sede della sezione – un centro di aiu-

to, sostegno, recupero e reinserimento di persone tossicodipen-denti diretto dal socio Comm. Rev. Don Luigi Valentini, Assisten-te Ecclesiastico della sezione e Vicario Generale della Diocesi diParma. Non potendo alcune volte intervenire direttamente pervari motivi, la sezione ha scelto di contribuire economicamentee/o fattivamente ad iniziative portate avanti da altre Associazio-ni o Istituzioni seguendone da vicino l’andamento e il risultato. Partecipa attivamente alla vita della comunità civile avendo fragli iscritti persone che operano a diversi livelli sociali e culturalipresenziando anche alle ricorrenze civili, militari e religiose conil proprio vessillo, che riscuote sempre ammirazione e lode.

È giunta a consegnare l’ottavo Premio della Bontà a persone chenel proprio percorso professionale, famigliare e sociale hannodimostrato uno speciale attaccamento al territorio parmigianoe hanno operato con generosità sotto la bandiera dell’etica edella solidarietà nei diversi campi del sociale, quali l’assistenza,il volontariato e la realizzazione di opere umanitarie. Per cemen-tare i vincoli di amicizia, fratellanza e solidarietà che sempre re-gnano fra i soci UNCI e familiari, amici e simpatizzanti, vengonoorganizzati incontri culturali o musicali e/o enogastronomicisenza far mancare l’ormai classica gita di primavera e l’incontroconviviale per lo scambio di auguri per l’anno nuovo.

STORIA DEL CDS PARMENSE

A fine giugno, all’età di 71 anni, il socio e amico fraterno “Gian-ni”, l’Uff. Giovanni Ferrarini, è “andato avanti”, così come usanodire gli Alpini. Conosciuto e apprezzato sia nel mondo impren-ditoriale che nel mondo dello sport, è stato un vero e vivo ani-matore del baseball. Socio della sezione provinciale dell’UNCI diParma, così come il fratello Comm. Vittorio Ferrarini, partecipa-va alle iniziative offrendo piena disponibilità e generosità, por-tando sorrisi e allegria a tutti.

Paolo Maini

Soci UNCI Parma a Brescello neipressi della statua di Peppone

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Un socio onorario d’eccellenza

el mese di settembre il Consigliodirettivo di Sezione dell’UNCI diBergamo è stato ricevuto nel Pa-lazzo del governo dal Prefetto

dottoressa elisabetta margiacchi. Nella sala decorata da stupendi affre-

schi, il presidente nazionale gr. Uff. mar-cello annoni, dopo aver illustrato l’opera-

to dell’UNCI, ha presentato i componentidel direttivo provinciale e ha invitatoognuno ad esporre i propri ruoli associati-vi e professionali. la dottoressa si è com-plimentata anche per l’operato del gruppofemminile, donne di spessore, che s’impe-gnano nel sociale e che hanno ottenutoimportanti riconoscimenti.

emozione fra tutti i presenti nel conse-gnare al Prefetto il diploma di “Socio ono-rario” UNCI. Il Prefetto ha apprezzato que-sta distinzione, compiaciuta di far partedell’associazione, e ha apprezzato i princi-pi per i quali l’UNCI s’impegna da moltianni, sottolineando l’atteggiamento fra icomponenti di collaborazione, di amiciziae calore che si percepiva fra tutti i presenti.Prima dei saluti, annoni ha consegnato aSua eccellenza i volumi UNCI del venten-nale di Bergamo, dei vent’anni di Premidella Bontà e UNCI donne, oltre a diverseriviste de “Il Cavaliere d’Italia”.

Il Prefetto si è complimentato per il no-tevole lavoro svolto in questi ventisei anni,assicurando la sua vicinanza e collabora-zione a una realtà così ben radicata sul ter-ritorio.

Tina Mazza

N

Dentro Caravaggio

l presidente gr. Uff. marcello annonicon i soci UNCI di Bergamo, accompa-gnati dal Professor giovanni dal Covo-lo, il 4 ottobre hanno visitato al Palazzo

reale di milano la mostra “dentro Cara-vaggio”, preparata da alcuni anni è la piùricca che mai sia stata allestita sull’artistalombardo più noto al mondo: questospiega l’enorme afflusso del pubblico checonta già 60.000 prenotazioni. abbiamoammirato 20 opere della straordinariaproduzione di michelangelo merisi da Ca-ravaggio tra cui ad esempio San giovanniBattista della galleria Corsini di roma, ilriposo durante la fuga in egitto, San Fran-cesco in meditazione o il ragazzo con ilcanestro di frutta.

Nel pomeriggio a Porta ticinese tra l’ab-side di S. eustorgio, visita della secondaopera più importante a milano di un artistatoscano (dopo la principale: Ultima Cena dileonardo): la “Cappella Portinari” di anto-nio Filarete con affreschi di vincenzo Fop-pa, raffiguranti gli episodi della vita di SanPietro martire. la cappella Portinari costi-tuisce il primo esempio compiuto di edifi-cio a pianta centrale e prima e più evidentetestimonianza della penetrazione delle ideefiorentine nell’architettura del ’400 a mila-no. Particolare attenzione durante il percor-so sulle alzate dei due Navigli (del ticino e diPavia), la Nuova darsena offre un itinerarioche ripropone i luoghi solcati da barconiche rifornivano la vecchia milano. Partendodall’approdo di alzaia Naviglio grande 4, da

un insolito punto di osservazione, si è potu-to ammirare il vicolo dei lavandai; il Palaz-zo galloni, dove ha sede il Centro degli inci-sori; la chiesa di San Cristoforo, gioiello delXIv secolo; passando sotto il ponte dello“Scodellino”, così chiamato per le vecchieosterie, si entra nella darsena, un tempoautentico porto di interscambio di merci eghiaia. al termine di questa appassionantegiornata, tutti i partecipanti hanno ringra-ziato il Prof. giovanni dal Covolo per il co-stante impegno a favore della buona riusci-ta degli eventi artistici a cui partecipano isoci e per la costante collaborazione in fa-vore dell’UNCI da diversi anni, oltre la com-petenza dimostrata.

Tina Mazza

I

UNCI BERGAMOwww.uncibergamo.it

Il CDS Bergamo in visita al Prefetto Dott.ssa Elisabetta Margiacchi

I soci UNCI davanti al Palazzo Reale

Cappella Portinari

L’ALPINO DEL SORRISOIl Comm. Franco Pini, nato a Bergamo,classe 1932, era l’alpino del sorriso cheha dedicato la vita al servizio degli altri.Costruì il villaggio di Nyagwethe in Ke-nia. Dal 1982 ogni anno trascorreva seimesi in Africa, lavorando insieme agliuomini del villaggio, costruì l’ospedale,le scuole, l’acquedotto che porta l’ac-qua potabile alle capanne, l’asilo per300 bambini orfani dell’AIDS. Spinto davolontà, fede, fiducia nella Provvidenzadopo aver frequentato corsi in ospeda-le, s’impegnava come medico, inge-gnere, operaio, impiantava laboratoriartigianali, oltre ad insegnare alla gentedi Nyagwethe come amministrare il vil-laggio. Il villaggio negli anni si sviluppa

sempre di più con l’appoggio della fa-miglia e soprattutto della moglie Ro-setta Damiani. Nel 1998 è nominatoCavaliere dal Presidente della Repub-blica Oscar Luigi Scalfaro, che lo ricevepersonalmente in Prefettura. Il 27 di-cembre del 2004 gli viene conferital’onorificenza di Commendatore. Per ilsuo costante impegno nel 2009 Pini ri-ceve la benemerenza dall’amministra-zione del Comune di Bergamo. Nel2012 per il suo 80esimo compleanno èospitato in Quirinale e in Vaticano in-sieme alla moglie. Prima di lasciarci haavuto una grande soddisfazione: par-tecipare alla significativa festa diNyagwethe che è diventata Parrocchia.

Franco non mancava mai alle nostremanifestazioni annuali e con allegria epositività c’intratteneva con racconti divita vissuti nell’amata Nyagwethe.

Comm. Franco Pini

UMANITÀ E GENEROSITÀ

Gr. Uff. Demetrio (Mimmo) Amaddeo

Ci ha lasciato “Mimmo” Gr. Uff. DemetrioAmaddeo, un personaggio bergamasco,nato a Reggio Calabria, classe 1925, matrasferitosi da giovane a Bergamo doveha iniziato la sua attività di ristoratorecon la prima pizzeria in Città Alta. Era una persona generosa, umana, di fe-de, di sacrificio, presente e riservato nel-lo stesso tempo, ha aiutato numerosefamiglie. Rimarrà nella memoria dell’UNCI la sualunga e costante presenza, non solo nel-

le manifestazioni di Bergamo ma anchenelle varie città in cui la nostra delega-zione partecipava. È stato insignito della “Distinzione Onoree Merito dell’UNCI”. Lo ricordiamo a fianco della sua adorataAngelina nel ristorante e attorniato daisuoi amati nipoti quando partecipava alPremio della Bontà insegnando loro, findalla tenera età, l’attenzione al prossimocosì come aveva fatto con i suoi figli econ il suo esempio di vita.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Formazione umana

ell’ambito del programma di in-contri sociali della sezione provin-ciale dell’UNCI di Campobasso,nel tardo pomeriggio di martedi 31

ottobre, presso il prestigioso Circolo Sanni-tico di Piazza Pepe, il presidente Uff. giu-seppe d’amico, ha convocato tutti gli asso-ciati per la cerimonia di consegna deidiplomi in pergamena e tessere d’iscrizio-ne all’associazione.

Un importante momento di vita asso-ciativa – ha commentato il presidented’amico – oltremodo sentito e partecipa-to, perché sancisce l’ingresso ufficiale nelsodalizio dei nuovi affiliati, con i quali benpresto daremo vita a un programma sti-molante e coinvolgente, una realtà poli-funzionale, che desidero stimolare tramiteincontri periodici, per promuovere piùiniziative sociali possibili: inserire nuovisoci e favorirne la vocazione e formazioneal volontariato attivo; promuovere proget-ti condivisi e pluriennali, che lascino segnitangibili sul territorio; alimentare un posi-tivo bilancio sociale, con l’obiettivo dicreare e promuovere all’interno della se-zione un fondamento di solidarietà teso aconcorrere e affrontare con le Istituzionilocali i problemi socio-umanitari nel terri-torio di competenza e, come si evince an-che dallo Statuto, impegnarsi al massimoper far del bene, fieri dell’appartenenza aquesto prestigioso sodalizio!

l’evento, ulteriormente qualificato dal-la presenza delle locali autorità civili, mili-tari e religiose, che hanno espresso paroledi riconoscenza per il perfezionamento diquesta nuova, bella e provvida realtà delpanorama locale del volontariato sociale,definita una vera magnifica palestra di for-mazione umana, in cui i Cavalieri d’Italiasono entrati ad operare, si è concluso conun brindisi augurale e le foto di rito, scat-tate dal fotografo ufficiale dell’UNCI cam-pobassano domenico vignone.

Nel corso della cerimonia, hanno rice-vuto i diplomi d’appartenenza all’UNCIdalle mani del presidente della sezioneprovinciale dell’UNCI di Campobasso,Uff. giuseppe d’amico, i soci: Cav. anto-nio Santangelo, Nicola Fratangelo, Cav.Carmine ziccardi, giuseppe di Nonno,

Silvano Cormano, Cav. matteo langiane-se, michele Fabrizio d’amico, Cav. dome-nico alfieri, gino Cicchiello, michele Pe-trella, giuseppe rosa, Nicola di micco,giovanni germano, valter Napoleone, to-nino di Iorio, Fabrizio giambotti, michelegravino, giuseppe Padovano, Fabio moli-no, Fernando Calabrese, raimondo Cirellie teresa de michele.

Un caloroso benvenuto e un affettuosoincoraggiamento ai nuovi soci da partedello staff di Redazione della rivista “Il Ca-valiere d’Italia”, a cui si uniscono tutti i socidell’UNCI in ambito nazionale.

Pierlorenzo Stella

N

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Alla riscopertadelle antiche arti

soci della sezione UNCI di Bergamo, in-sieme ai maestri del lavoro, accompa-gnati dal Presidente gr. Uff. marcello an-noni, dal Console Cav. mdl luigi Pedrini

e dalla responsabile donne maestre del la-voro anna Piazzalunga, mercoledì 11 otto-bre hanno visitato a zogno il museo etno-grafico della valle e il museo San lorenzo.

Nelle dodici sale espositive del museodella valle che ha sede in un Palazzo del Sei-cento, erano esposti 2.500 oggetti. Il fine delfondatore avv. vittorio Polli era quello diconservare e tramandare, soprattutto aigiovani, le radici della comunità, a testimo-nianza delle arti, mestieri e tradizioni po-polari come la fucina del fabbro, la cucinadelle antiche case, la lavorazione del latte, ilciabattino, l’arrotino, i telai, le lampade, gliorologi, i burattini, gli arnesi domestici e dilavoro. la sezione paleontologica mostrainvece i fossili ritrovati in quest’area a par-

tire dagli anni settanta. Sono esposti i restidi pesci primitivi fossilizzati sul fondo delmare tropicale chiamato tetide, durante iltriassico, un’epoca che risale a circa 220milioni di anni fa.

Nel museo San lorenzo fondato nel 1985da mons. giulio gabanelli, abbiamo ammi-rato: affreschi, quadri tra i quali opere di Pal-ma il giovane e il guercino, sculture, pizzi,ricami, indumenti sacri e diversi oggetti didevozione popolare, inoltre nel cortilettoesterno sono esposte sculture e manufatti inpietra.

a seguire la delegazione si è recata al-l’Istituto Professionale di Stato per i Servizialberghieri e della ristorazione, un’eccel-lenza del comune di San Pellegrino terme.Nell’ambito delle attività di solidarietà evolontariato, si è svolta una cena solidalepresso l’Istituto alberghiero a favore dellaa.r.m.r. Fondazione aiuti per la ricerca sul-le malattie rare, nel corso della quale è inter-venuto per un saluto il Sindaco dott. vittoriomilesi e il dott. Sergio accardi, responsabiledella delegazione orobie della a.r.m.r. cheha sottolineato l’importanza della ricercaportando una sua testimonianza. Nel corsodella serata ha riscosso grande successo lalotteria il cui ricavato è stato interamentedevoluto alla suddetta fondazione. apprez-zamenti ed elogi sono stati rivolti ai giovanistudenti e ai loro docenti che hanno presen-tato un menù degno di autentici “master-Chef”. a conclusione della bella giornatatrascorsa insieme, anna Piazzalunga, luigiPedrini e marcello annoni hanno ringrazia-to tutti i presenti per la numerosa partecipa-zione e per la generosità dimostrata.

I

I partecipanti alla visita alMuseo etnografico della Valle

MAESTRO D’ARTE E CULTURAA cento anni si è spento il Gr. Uff. Prof. TrentoLongaretti, persona signorile sapeva guarda-re con il cuore e parlare con l’anima. Era nato a Treviglio (BG), classe 1916, grandeartista di valore internazionale ha allestitonumerose mostre tra cui la collettiva “Cava-lieri d’Arte” al Palazzo della Gran Guardia aVerona il 5 marzo 2016. Come Direttore dell’Accademia Carrara di

Bergamo ha insegnato a pittori che si sonoaffermati nel tempo. La cultura e l’arte perdo-no un grande maestro, aveva trascorso lasua vita al cavalletto (affreschi, mosaici, ve-trate, tele e disegni, diverse opere religiose),un nome rinomato nella storia dell’arte. Fa-ceva parte dell’associazione da molti anni edera sempre disponibile anche in tarda età acontribuire alle nostre iniziative benefiche. Gr. Uff. Trento Longaretti

UNCI CAMPOBASSO

Foto di gruppo dei nuovi associati

Consegna del diploma UNCI a Nicola Fratangelo

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

di Gabriella Gazzola

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

I minorie le nuove famiglie

l 15 giugno 2017 presso il Salone dirappresentanza del Circolo Unificatodell’esercito di genova è stato organiz-zato dalla sezione provinciale UNCI di

genova un incontro sulla tematica: “I mi-nori nelle rinnovate unioni famigliari”.

Il presidente Francesco Felis ha portatoil saluto dell’UNCI, mentre il past presi-dente giuseppe Costa ha condotto l’in-contro tra le relatrici: rosaria Bono, notaiodei distretti riuniti di genova e Chiavari,anna maria roncoroni, psicologa presi-dente aistap, e maria galasso pedagoga,scrittrice. Il tema ha suscitato interesse edibattito su un pubblico molto attento einteressato.

anna maria roncoroni, attraverso lasua tematica “I minori nella famiglia rin-novata”, ha analizzato l’attuale società e harimarcato quanto, oggi, la famiglia apparedisorientata in quanto deve combatterecon le difficoltà della vita: economiche,sociali e culturali. la roncoroni sulla sciadi zygmunt Bauman, sociologo polacco,ha ricordato come il passaggio dalla mo-dernità alla postmodernità è paragonabilein chimica a un cambio di stato: da quellosolido a quello liquido. I nostri giovani,poi, risentono del fatto che spesso i lorogenitori hanno un lavoro precario e nonriescono a trasmettere i sogni che dovreb-bero alimentare la loro vita.

maria galasso ha trattato “I minori nel-

la Carta dei diritti dell’onu” attraverso laconoscenza della sua attuazione e dei suoiprincipali diritti. la società cambia in fret-ta, e in futuro non cesserà di trasformarsi.ma i diritti per il bene dei minori restanoun punto fermo educativo e culturale. Ibambini e gli adolescenti sono i veri pro-tagonisti della Carta dell’onu, approvatanel 1989 e ratificata in Italia nel 1991. larelatrice ha ricordato i principi enunciatidai vari articoli della carta ancora da at-tuare, per i quali l’UNICeF è impegnata, inparticolare il diritto all’apprendimento, aun’istruzione di qualità, il diritto di espri-mere libere opinioni, al gioco e al tempolibero.

Il notaio rosaria Bono ha, infine, ana-lizzato l’evoluzione delle leggi che regola-no i rapporti tra genitori e figli dal 1975 adoggi, constatando che le leggi in vigorenon hanno ancora fornito le risposte allenuove famiglie omogenitoriali e transna-zionali. attraverso l’illustrazione di alcunerecenti sentenze della Corte Costituziona-le e delle Corti di merito, ha evidenziatoche la giurisprudenza sta prendendo, inquesta materia, il posto del legislatorecon un’azione interpretativa supplente,che apre scenari di grande attenzione pergli operatori del diritto.

alle relatrici sono rivolte varie richiestedi chiarimenti, segno dell’interesse deipartecipanti.

I

UNCI GENOVA

Tavolo dei relatori Pubblico in sala

UNCI LODIIl fascinodelle cicogne

na notevole affluenza di soci del-l’UNCI accompagnati da simpatiz-zanti e famigliari ha partecipatocon vivo interesse e attenzione alla

visita al “Centro Cicogne” nell’area del rigo-glioso “Parco regionale adda Sud”, assapo-rando il piacere del contatto con una naturaincontaminata, rispettata nei suoi cicli di vi-ta e nelle sue voci immerse in un rassere-nante silenzio.

accompagnati dal Comm. Silverio gori,presidente della seizone provinciale del-l’UNCI di lodi e del Parco regionale addaSud, è iniziata la visita nel tepore di un belpomeriggio autunnale, si è svolta dappri-ma davanti al vasto recinto dove un grannumero di esemplari è opportunamenteprotetto e dove, sui pali di sostegno dellarecinzione stessa, si possono ammirare igrandi nidi di questi magnifici uccelli, ca-polavori di rami e rametti intrecciati conarte magistrale a formare immensi cestiprotettivi per la nidiata.

le g.e.v. (guardie ecologiche del Parco)andrea messa e massimo Canti, nonché ilresponsabile maurizio Polli, hanno spiegatocon competenza e orgoglio che solo da unaquindicina d’anni questi uccelli sono ritor-nati ad eleggere il parco come proprio am-biente riproducendosi in molti esemplari emostrando con la loro presenza come l’am-biente sia stato bonificato e abbia miglioratola sua qualità fino a poter riaccogliere questidelicati volatili che ogni inverno emigranoin africa percorrendo migliaia di miglia esfruttando con stupefacente istinto le cor-renti ascensionali di aria calda, per sorreg-gere il loro volo, ed ogni primavera ritornanonello stesso luogo e nel medesimo nido adaccoppiarsi. Il responsabile del Centro hainoltre spiegato che il forte battito del beccodelle cicogne che tutti i presenti incuriositiudivano, altro non è che un segnale o di pe-ricolo per i propri simili – infatti le nostre purrispettose presenze le inquietavano – o alcontrario è un segnale di richiamo per i pro-pri simili di passaggio.

In seguito tutti i soci, dopo aver ammira-to più da vicino l’elegante incedere e la gran-de apertura alare delle cicogne presenti, so-no stati invitati a visitare la xiloteca, unapiccola e interessantissima esposizione di

reperti di tronchi degli alberi tipici del baci-no dell’adda, opportunamente tagliati ingrandi rondelle per mostrare con le venatu-re e i “disegni” di cerchi concentrici la loroqualità e la loro età e nel frattempo unosplendido filmato del fiume, nella parte chescorre lungo il Parco, istruiva con piacevo-lezza sulle peculiarità e varietà della flora edella fauna soprattutto delle cosiddette“morte” .

È stato inoltre ammirato e descritto intutta la sua importanza un immenso e anti-chissimo tronco di castagno, ritrovato al-l’inizio degli anni 2000 nell’adda e scavatoalla maniera di una “Piroga”. Un reperto ra-rissimo e assai importante per la dimostra-zione che in tempi lontani anche in questaarea del tutto pianeggiante crescevano i ca-stagni con la relativa produzione di castagnecommestibili.

la parte istruttiva del percorso si è infineconclusa in un momento piacevolmente lu-dico: il Comm. gori con la gentile e generosacollaborazione della Pro loco di montanasoe di alcuni soci (lorenzo, Paolo e giovanni),che hanno offerto i loro prodotti, ha volutoallietare i partecipanti con un piacevole eapprezzatissimo spuntino: una merenda abase di ottimo salame, di stupendo granastagionato anche dieci anni, di pane fra-grante e di “ossi da mort”, dolci tipici dell’au-tunno, il tutto accompagnato da un buonbicchiere di vino. l’incontro così felice-mente concluso, attraverso l’esperienza del-la bellezza e armonia della natura e il godi-mento di cibi genuini ha rafforzato nei socipresenti il senso di appartenenza e il senti-mento di reciproca amicizia.

U

I partecipanti alla visita pressoil Centro Cicogne Adda Sud

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per celebrare, con giusto orgoglio, i 25 an-ni della compagine femminile e il notevo-le lavoro svolto all’insegna di un profondoe sincero amore per il prossimo.

a questo punto il momento più signifi-cativo del Convegno: il Comm. gori haproceduto alla presentazione dei nuovisoci e simpatizzanti, persone accomunateda una schiva ma fattiva bontà semprespesa, senza clamore, per chi ha bisogno oè “ultimo”: in particolare il Cav. SalvatoreCastrovilli, da anni impegnato nella spe-cialità delle arti marziali in cui ha raggiun-to prestigiosi traguardi fino a ricoprire orala pregevole carica di direttore tecnicoSettore Ju Jtsu e e.N.B.F. ; impegnato in in-numerevoli corsi, trova il tempo per un vo-lontariato speso per le attività motorie deidetenuti del carcere di lodi e per il poten-ziamento dell’autodifesa a favore delleguardie Carcerarie oltre ad essere donato-re di sangue e di midollo osseo.

Il presidente ha poi sottolineato condispiacere l’assenza di un altro prestigio-so nuovo associato, la dott.ssa laura demattè, malauguratamente impossibilitataad essere presente per improvvisi disagi disalute.

È stato presentato da ultimo il sociosimpatizzante Piero guardavilla, da sem-pre interessato all’associazionismo tantoda essere membro principale per la fon-dazione, nei primi anni ’80, della “Croceverde Città di Crema” e aver partecipato,oltre alle attività in loco, alle opere di sal-vataggio nelle alluvioni di alessandria nel’92 e di genova nel ’93 e alla promozionee raccolta di alimenti e generi di prima ne-cessità per certi paesi (Parenzo) poverissi-mi dei Balcani. Interessato e impegnatonell’attività sportiva a favore dei giovani,«attualmente – ha concluso gori – si occu-pa del sostegno di bambini portatori diuna malattia molto rara”, attraverso l’atti-vità collaborativa di socio dell’associazio-ne “volo degli angeli».

Sull’onda dell’emozione scaturita difronte a tanti esempi di autentica bontà edopo la distribuzione degli attestati ainuovi soci, il presidente gori nel dichiara-re conclusa la parte ufficiale del Conve-gno ha dato inizio al momento convivialedell’evento tra gli applausi e l’allegria ge-nerale.

Silverio Gori

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

omenica 1 ottobre si è svolto il 23°Convegno provinciale della sezio-ne UNCI di lodi partecipato da unfolto numero di autorità, iscritti e

simpatizzanti. Il Convegno è iniziato con la S. messa

nella splendida cornice della chiesa di S. Francesco celebrata dal rettore del Col-legio dei Padri Barnabiti, giovanni gioven-zana che ha rivolto il benvenuto a tutte leautorità militari e civili presenti, delinean-do brevemente il carattere e lo scopo del-l’UNCI: un’associazione animata da unprofondo sentimento di impegno civicoespresso attraverso attività filantropiche edi beneficenza finalizzate ad alleviare lesofferenze o a riconoscere il valore dellapersona operando inoltre per il rinnova-mento e il miglioramento della società.

Il Convegno è proseguito presso il ri-storante Isola Caprera. Il presidente del-l’UNCI provinciale, Comm. Silverio gori,dopo aver ringraziato le autorità presenti,tra cui i Sindaci di merlino, giovanni Fazzie di Boffalora, livio Bassi, ha espresso uncaloroso benvenuto al presidente nazio-nale dell’UNCI, gr. Uff. marcello annoni eall’Uff. tina mazza, responsabile naziona-le donne UNCI.

Il Comm. gori ha poi ricordato le fina-lità dell’associazione che le note dell’Innodi mameli, intonato in apertura della ma-nifestazione, già avevano fatto risuonarevive nel cuore dei presenti, complimen-tandosi anche con don giovenzana perl’incisività con cui già le aveva formulate:il rispetto dei valori tradizionali di dirittu-ra morale, di lealtà e amicizia, di umanitàverso il prossimo e rispetto per la persona.

Sono stati in seguito illustrati dal Presi-dente gori gli eventi che hanno dimostra-to l’impegno civile e culturale dell’associa-zione nel corso del 2016: l’organizzazionedella Festa della repubblica a livraga; levisite a Palazzo Carcassola grugni a merli-no e all’oratorio di rossate nel comune diComazzo e la visita di carattere naturalisti-co al “Centro Cicogne del Parco regionaleadda Sud”.

Il presidente nazionale, prendendo aquesto punto la parola, dopo i saluti e iringraziamenti di rito, ha espresso vivicomplimenti per la perfetta riuscita delConvegno e per lo svolgimento dell’annoassociativo, dimostrazione della capacitàe dell’entusiasmo profuso dal consigliodirettivo di sezione e dai soci tutti, nelrendere operativi e concreti i valori in cuii Cavalieri si riconoscono e per cui opera-no, fedeli ai principi di probità e liberalitàche costituiscono un importante antidotoalle molte e colpevoli “distrazioni” dellasocietà contemporanea.

Il presidente annoni ha poi ricordatocome l’UNCI nazionale si sia prodigataper alleviare la tragedia del terremoto diamatrice col dono di una casa mobile auna famiglia disastrata e impossibilitataa lasciare i propri terreni mettendo in ri-salto il corposo contributo della sezione UNCI di lodi e, dopo alcune notizie di ca-rattere pratico, ha passato la parola al-l’Uff. tina mazza, che si è vivamente com-plimentata per la bellezza e l’eleganzadella città di lodi come è stata presentatae descritta sulla rivista “Il Cavaliere d’Ita-lia”; ha poi sottolineato con entusiasmol’operato indefesso e di qualità delle don-ne dell’associazione e ha presentato ilnuovo libro, di recente pubblicazione,sulla storia di ciascuna delle donne UNCI,

D

Senza clamorevicini agli ultimi

La dirigenza UNCI con i nuovi associati, Cav. Salvatore Castrovilli e Piero Guardavilla

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

luciano mazza, dott.ssa Carla visioli,Sign. lino zenaro;

• variazioni onorifiche: Comm. giuseppemorselli, Uff. giuseppe laganà, Cav. ales-sandro giuseppe Bertazzoni, Cav. angeloCibelli, Cav. raffaella Palazzi, Cav. Flaviatasselli;

• Benemerenze UNCI: Uff. roberto mar-chini, maria grazia Borghesi, maestroStefano Caniato e gruppo musicale “laFamiglia”;

• Fedeltà all’UNCI (con oltre 20 anni diiscrizione): Uff. Carlo Bertello, Cav. mariateresa Calotti, Cav. ennio Celidonio, Uff.Silvestro Chiavoni, Uff. Umberto Colasi,Uff. don ezio Foglia, Cav. virgilio gazzet-ta, Cav.di malta gianni Claudio martelli,Sign. vincenzo montesano, Uff. giacomoPederiva, Cav. Claudio Saccani, Cav. an-gioletta zaghi.

la cerimonia si è conclusa con l’Inno dimameli eseguito dal gruppo musicale “laFamiglia” del maestro Stefano Caniato.

al Convegno hanno presenziato il vicePrefetto Cav. dott. giorgio Spezzaferri, ilpresidente del Consiglio Comunale di man-tova massimo allegretti, oltre a diverse auto-rità civili e militari, ai quali va un particolareringraziamento. Il ristorante “al Quadrato”,in Piazza virgiliana, ha servito il pranzo conpiatti tipicamente mantovani.

Giuseppe Morselli

Premio della bontàper la lotta al cancro

omenica 8 ottobre, si è svolto nellanostra città il XXIX Convegno pro-vinciale della sezione UNCI dimantova e la cerimonia di premia-

zione dei Premi Bontà - Città di mantova2017.

la mattinata è iniziata con la S. messanella vicina chiesa di San Simone officiatada don Stefano Peretti, assistente spiritualeUNCI, alla presenza di numerosi soci e au-torità civili, militari e religiose.

al termine della S. messa, nella sala“Paolo Pozzo” del museo diocesano gon-zaga in Piazza virgiliana, sede dell’incon-tro, il gruppo musicale “la Famiglia” com-posto dai maestri Stefano Caniato eBeatrice Formizzi, affiancati dai figli enri-co alla tromba e Sara all’arpa celtica, han-

no eseguito alcuni brani musicali. al ter-mine dell’intermezzo musicale, l’Inno Na-zionale ha di fatto aperto i lavori del XXIXConvegno provinciale.

Il presidente della sezione cittadina,Comm. giuseppe morselli, ha rivolto un ca-loroso saluto di benvenuto al presidente na-zionale UNCI. gr. Uff. marcello annoni, ac-compagnato dalla responsabile nazionaledonne Uff. tina mazza, al vicepresidenteUNCI di mantova Uff. mario Nespoli, al se-gretario Uff. Franco genovesi e ai consiglie-ri Cav. Sergio ortu e Bruno rizzotti.

dopo aver presentato il tavolo dei relato-ri, e aver ringraziato tutti i soci e le autoritàintervenute, il presidente morselli ha illu-strato le finalità dell’UNCI, e con una esau-stiva relazione, gli eventi e le iniziative cul-turali e benefiche che la nostra sezioneintenderà realizzare in futuro.

al termine della relazione non ha man-cato di ringraziare tutti coloro che con ilproprio supporto hanno collaborato per larealizzazione degli eventi dell’anno 2017.

Il presidente nazionale gr. Uff. marcelloannoni, nel suo intervento, ha descritto icompiti e la situazione attuale dell’associa-zione a livello nazionale, mentre la respon-sabile donne Uff. tina mazza, parlando delsuo libro “UNCI donne”, presentato recen-temente, ha ricordato, durante la sua rela-zione, l’importanza e l’impegno delle don-ne nell’UNCI, sempre più numerose.

Il consigliere Bruno rizzotti ha descrittotutte le iniziative sul territorio mantovanodurante il 2017, mentre l’Uff. mario Nespoliha chiuso le relazioni sottolineando i valorie gli ideali della cavalleria.

Il presidente morselli ha dato quindi ini-zio al momento importante del Convegnocon la consegna dei due Premi Bontà UNCI- Città di mantova devoluti rispettivamente:• alla lIlt - lega Italiana per la lotta contro

i tumori, premio ritirato dalla presidenteUff. maria grazia gandolfi;

• alla aNdoS - associazione Nazionaledonne operate al Seno, premio ritiratodalla responsabile dott.ssa Silvana Ignac-colo.

la manifestazione ha previsto inoltre laconsegna di attestati per:• nuovi iscritti: decimo garusi, Cav. Wainer

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UNCI MANTOVA

Il tavolo dei relatori del XXIX° Convegno UNCI Mantova

Il pubblico in sala canta l’Inno Nazionale

La Dott.ssa Silvana Ignaccolo dell’Associazione ANDOS ritira il Premio Bontà

La presidente della LILT, Uff. Maria Grazia Gandolfi, ritira il Premio Bontà

IMPRENDITORI BENEMERITIIl Comune della Città di Curtatone (MN) ha recentementerinnovato la tradizione di riconoscere con benemerenza illavoro svolto in tanti anni da imprenditori locali (artigiani,commercianti, esercenti, agricoltori) che con la loro attivitàhanno dato lustro e valore aggiunto all’intera comunità diCurtatone.Questa bellissima tradizione, perfettamente riuscita e ormaiconsolidata nel tempo, è nata nel 2006 ad opera del com-pianto Sindaco Maestro Gatti per la geniale intuizione delmaestro decoratore Cav. Attilio Gelati, curtatonese doc enostro iscritto UNCI, e che è stata subito accettata dal Sin-daco Carlo Bottani, dal Presidente del Consiglio ComunaleGiorgio Maffezzoli e da tutta l’Amministrazione e messa daallora nei programmi fissi del Comune della Città di Curta-tone.I premiati quest’anno sono stati ben 44, suddivisi in 11 ar-tigiani, 12 commercianti e 22 agricoltori.La manifestazione è stata arricchita anche dalla presenzadi iscritti della sezione UNCI di Mantova, autorità civili, mili-

tari, religiose. Il Cav. Attilio Gelati, che figurava tra i relatori,si è espresso con parole semplici ma incisive sul significatodella cerimonia che è stata gradita non solo dai benemeritima da tutta la cittadinanza.

La delegazione UNCI di Mantova presente alla premiazione “Imprenditori Benemeriti”

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

L’ultimo salutoal prete dell’ascolto

a Chiesa di dio che vive in mantova,nel giorno di Pasqua di quest’anno,ha vissuto anche la pasqua di donezio Foglia, che ha raggiunto la di-

mora eterna all’età di 94 anni.don ezio era un prete felice ed entusia-

sta del suo ministero presbiterale, semprein ascolto alle persone, specie là dove c’erasofferenza, dolore, malattia, povertà spiri-tuale e materiale ed è stato perciò punto diriferimento per tante persone.

Questo modo di essere prete non lo ab-bandonò mai, fin da quel 29 giugno 1949quando fu ordinato sacerdote, anche quan-do accettò di diventare parroco emerito,nel 2013, di Barbassolo, per cui non vollemai separarsi dalla sua comunità, dalla sua“sposa”, in quanto ha voluto vivere, finoall’ultimo, il suo essere costantemente per

gli altri e per la comunità parrocchiale inprimis. aveva a cuore il destino delle fami-glie e i loro problemi diventavano anche isuoi.

Proprio la sua umanità l’ha reso compa-gno di viaggio nostro, di noi iscritti all’UNCI.

Così è stato nominato assistente Spiri-tuale della sezione provinciale dell’UNCIl’8 maggio 2006.

Insignito dell’onorificenza di Cavalieredell’ordine al merito della repubblica Ita-liana il 2 giugno 1981 è successivamentestato promosso Ufficiale il 2 giugno 2007.

don ezio Foglia: un cittadino esemplaree un uomo di dio che ha reso la vita di chilo ha incontrato, anche quaggiù, bella e ca-pace di eternità.

Don Stefano Peretti

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DI PROVENZA IL MAR, IL SUOLLa sezione UNCI di Mantova ha pro-grammato e organizzato, presso gli Isti-tuti Santa Paola, una interessante con-ferenza, in collaborazione con il curatoreProf. Franco Varoli sul tema “Provenza ilmar, il suol”, che ha introdotto l’incontrocon un’ ampia apertura sulla natura, l’ar-te, la storia e la cultura della Provenza;dalla Provenza romana a quella medioe-vale, da quella delle piccole abbazie na-scoste nel verde a quella festosa delleantiche dimore papali. Ha descritto nei

particolari questa antica e magica terra,che bisognerebbe andarci più volte perscoprire veramente la Provenza dei pic-coli villaggi aggrappati agli speroni roc-ciosi, alla ricerca della Provenza dei colo-ratissimi porti, per vedere la Provenzaincontaminata dei vasti orizzonti camar-ghesi, dei pellegrinaggi degli zingari edelle mandrie di tori e cavalli.Il pubblico intervenuto ha seguito poi illungometraggio con le riprese video, ilcommento e il montaggio curato dallo

stesso Prof. Varoli. La proiezione ha im-merso i presenti nei luoghi più interessan-ti della Provenza: Aigues-Mortes, Arles,Avignone, Camargue – Saintes-Maries-De la Mer, Pont Du Gard e altri ancora.Il Prof. Varoli, come sempre molto vicinoall’UNCI, ha promesso che porterà i soci,con i suoi lungometraggi, in altre inte-ressanti destinazioni.

IN COMUNE A CURTATONEUna delegazione del direttivo della se-zione UNCI mantovana, è stata invitata ericevuta nel Comune della città di Curta-tone (MN) dal Sindaco Carlo Bottani. In un clima gioviale e di reciproca stima,il presidente di sezione Comm. Giusep-pe Morselli, ha illustrato le finalità checaratterizzano l’UNCI , donando all’Am-ministrazione il gagliardetto associativo.A conclusione dell’incontro, il Sindaco

Bottani ha ringraziato per essere pre-senti ad ogni evento e manifestazione dicarattere istituzionale organizzati dal-l’Amministrazione Comunale.L’incontro ha avuto luogo nella splendi-da tenuta di Corte Spagnola, sede co-munale della città di Curtatone, alla pre-senza del Sindaco, il presidente delConsiglio Comunale Giorgio Maffezzoli,il presidente della sezione UNCI di Man-

tova Comm. Giuseppe Morselli, con iconsiglieri Uff. Mario Nespoli, Uff. Fran-co Genovesi, Cav. Sergio Ortu, Cav. AttilioGelati e Bruno Rizzotti.

Bruno Rizzotti

Nelle terre dei Gonzaga

omenica 18 giugno 2017 un grup-po di soci della sezione UNCI mi-lanese hanno partecipato alla gitaturistico-culturale in mantova, fa-

mosa città d’arte e cultura. Il programmadella giornata, proposta dal CdS in colla-borazione con la maggiolini viaggi di Pa-rabiago, è iniziato con la a visita guidatadi Palazzo ducale, sotto la competenteguida della signora Cecilia, che ha illu-strato, con grande passione culturale,ogni ambiente. Il gruppo si è poi diretto induomo, che risale al tardo barocco, allaBasilica di Sant’andrea, al Palazzo dellaragione e torre dell’orologio, per poi visi-tare la bellissima rotonda di San lorenzoche è la chiesa più antica della città e sitrova circa un metro e mezzo sotto il livel-lo della piazza. Successivamente, al ter-mine della mattinata, ultimate le visite alpatrimonio storico più importante dimantova, il gruppo si è diretto all’imbar-co, per iniziare la navigazione sul mincio,lago Inferiore e lago di mezzo nello sce-nario architettonico più classico della cit-tà gonzaghesca che si specchia nelle ac-que dei suoi laghi, con caratteristicaconsumazione del pranzo a bordo dellamotonave. Procedendo quindi nella val-lazza si è potuto mirare la caratteristicapresenza della flora e della fauna che vivo-no in questa zona umida e protetta delParco Naturale del mincio, dove fiorisco-no ninfee bianche, gialle, castagne d’ac-qua e fior di loto nei mesi estivi. Naviga-zione proseguita poi sul fiume minciosino alle chiuse di governolo che portanoal Po, con inversione di rotta per il rientroa mantova.

a navigazione conclusa, il presidenteCav. lucio tabini e il gruppo UNCI mila-nese ha incontrato il presidente della se-zione UNCI mantovana, Comm. giuseppemorselli, accompagnato dall’Uff. marioNespoli e Bruno rizzotti, esprimendogrande soddisfazione per la bella giornatavissuta in una città di così vasto patrimo-nio culturale, ringraziando per la disponi-bilità, a cui è seguito il rituale scambio digagliardetti

In serata, rientrati a Parabiago, i parte-cipanti hanno riservato un lungo applau-

so agli organizzatori dell’evento culturale,intrapreso con lo scopo di aggregare i socie accrescere stima, amicizia e dialogo cul-turale.

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Partecipanti alla gita con scambio gagliardetti UNCI

Panoramica dell’accesso a Mantova

Foto di gruppo dei partecipanti alla gita culturale

www.unci.mi.itUNCI MILANO

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Alzheimer…chi sei ?

a sezione provinciale UNCI milanoha organizzato sabato 23 settembre2017 una conferenza/convegno sultema “alzheimer… chi sei?” in colla-

borazione con la Fondazione Ferrario divanzago.

l’evento denominato “appuntamentosalute” che per il terzo anno viene organiz-zato dai Cavalieri della sezione UNCI di mi-lano ha riscosso un grande successo. Nu-merosissima è stata la partecipazione disoci, simpatizzanti e amici dell’UNCI mila-nese, che in gran parte si sono sottoposti altest clinico gratuito messo a disposizionedallo staff-medico infermieristico dellaFondazione Ferrario che ha visto impegna-ti il Cav. dott. Fabrizio Borsani, quale diret-tore Sanitario della Fondazione rSa Ferra-rio e vicepresidente UNCI milano, la dr.ssaCarla Pettenati e altri due medici, la dr.ssagaleotti e la dr.ssa tenconi nell’effettuazio-ne di ben 80 test cognitivi. Successivamen-te il presidente Cav. lucio tabini ha accoltonella sala Convegno della Fondazione i par-tecipanti, autorità, giornalisti portando isaluti di tutto il Consiglio direttivo e dellaresponsabile donne rag. tina mastropietroche ha promosso l’evento, ricordando gliscopi associativi e qual è il ruolo dei Cava-lieri, introducendo il tema del convegnosottolineando la necessità di sensibilizzarel’opinione pubblica mettendo in luce laconvivenza con l’alzheimer sotto diversipunti di vista, che riguardano non solo i fa-miliari, ma anche tutti gli operatori che

ruotano attorno al malato e alla famiglia:medici, psicologi, infermieri, educatori, avvocati. Ha poi lasciato la parola al Cav.dott. Fabrizio Borsani che ha salutato gliintervenuti introducendo due casi clinici eportando a conoscenza dell’importanzadell’informazione, della comunicazione edella prevenzione. Ha preso poi la parola ladott.ssa Carla Pettenati che è anche ricer-catrice scientifica e a capo di un Progettoregionale a protezione del malato, che havoluto sottolineare come le persone affetteda qualsiasi tipo di demenza di grado lieveo moderato dovrebbero avere l’opportunitàdi partecipare a un programma strutturatodi stimolazione cognitiva di gruppo. Haspiegato quanto sia importante lo stile divita, indicando i fattori di rischio e la ricer-ca di equilibrio per prevenire la patologia.al termine degli interventi dei relatori, ilpresidente ha ringraziato tutti donando al-la dott.ssa Pettenati una medaglia comme-morativa del 20° anniversario della sezioneprovinciale dell’UNCI di milano e una co-pia della rivista “Il Cavaliere d’Italia”, copiadello Statuto dell’UNCI e copia della guidadel Cavaliere. l’incontro si è concluso conun grande applauso a tutti coloro che han-no contribuito alla realizzazione dell’ap-puntamento salute/sanità e al contributoscientifico portato dai relatori. Si è poi pas-sati a un ricco buffet/rinfresco offertodall’UNCI milanese ai partecipanti con ilcontributo professionale e di qualità dimirteo Bar.

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Tavolo dei relatori Partecipanti all’evento

omenica 29 ottobre presso il Colle-gium rhaudense dei Padri oblatimissionari in rho si è svolta l’11esi-ma edizione del Premio Bontà UN-

CI milano congiuntamente al 20esimo an-niversario di fondazione della sezionemilanese. Cerimonia che ha visto un’ampiapartecipazione di associati, autorità reli-giose, militari e civili.

l’evento, fiore all’occhiello di tutta l’atti-vità filantropica, umanitaria e culturalesvolta durante l’anno, ha avuto inizio con laS. messa presieduta da Sua eminenza Card.renato Corti nel bellissimo Santuario dellaBeata vergine addolorata, gremito anchedai cittadini rhodensi. Nell’omelia, il Cardi-nale ha voluto ringraziare i Cavalieri d’Italiache hanno nel loro dna l’amore per la solida-rietà, che costruiscono giorno per giorno ene danno forma. Sapere che nella società dioggi – fragile e fluida – esistono persone chetestimoniano il senso del donare con opere,parole, fede e giustizia, a difesa dei poveri edegli umili è l’espressione più vera e signifi-cativa dell’etica e del riarmo civico di cuil’universo e il Paese ha bisogno.

terminata la S. messa i partecipanti si so-no trasferiti all’interno della casa degli obla-ti presso la Sala Congressi Furioli mantovanidove si è svolta tutta la cerimonia di asse-gnazione del Premio della Bontà.

Ha aperto i lavori il presidente di sezioneCav. lucio tabini che ha salutato le autoritàpresenti: S.e., tra cui il Card. renato Corti,ringraziandolo per la sua generosa umanitàche continua a spargere nel suo ministeroepiscopale, il gr. Uff. marcello annoni, pre-sidente nazionale dell’UNCI con l’Uff. tinamazza, responsabile nazionale donne UN-CI, il Comm. Silverio gori, console per lalombardia e presidente della sezione UNCIdi lodi, don luciano Premoli, assistente ec-clesiastico dell’UNCI milanese, il Cav. mar-co Ballarini, sindaco di Corbetta e socio UN-CI, l’on. vinicio Peluffo e l’on. eleonoraCimbro, il rag. marco tizzoni, consigliereregione lombardia, oltre al Consiglio diret-tivo di sezione al gran completo.

Infine, un saluto particolare rivolto ai c.d.“stakeholder”, soci e non, che condividono esostengono la realizzazione dei progetti fi-lantropici, umanitari ed etici dell’associa-

zione e le redazioni giornalistiche del terri-torio che testimoniano “il fare” della sezioneUNCI di milano.

tabini ha poi ricordato il 20esimo anni-versario di fondazione della sezione milane-se, asserendo che «celebrare un evento cosìimportante e, in occasione della nostra 11esi-ma edizione del Premio Bontà dell’UNCI diMilano significa ridare per un giorno, attua-lità al giorno in cui alcune persone deciserodi porre il proprio impegno civile al serviziodella comunità per realizzare quello che erastato sino ad allora un sogno, ma che da quelgiorno iniziò a crescere sino a divenire unarealtà solida e riferimento concreto per tantibisogni di un territorio così vasto, ma orgo-gliosamente unico, come quello milanese. Dasempre, non solo per una ragione geografica,ma soprattutto per una questione di feeling,la collaborazione stretta con le rappresen-tanze municipali del territorio ha permessodi costruire delle progettualità filantropichesignificative, grazie alla sensibilità che le am-ministrazioni hanno manifestato nei nostriconfronti, una lungimiranza politica che de-ve saper preservare queste relazioni di welfa-re con le associazioni di volontariato del ter-ritorio».

Sono seguiti poi gli interventi del Card.renato Corti, del gr. Uff. marcello annoni,dell’Uff. tina mazza e infine di don luciano

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Tavolo relatori e dirigenti UNCI

Facta non Verba

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Prima del taglio della torta, la responsa-bile donne UNCI milano, rag. tina mastro-pietro, e la socia Claudia merlini hanno di-stribuito ai tavoli i cadeau per tutte ledonne e il libro “Parlate con il Cuore” delCard. maria martini.

Successivamente, brindando alla lorosalute, si è passati alla consegna dei diplo-mi UNCI ai nuovi soci: Cav. giuseppe Ca-valli, Cav. marco Ballarini, antonio listo,alberto orlandi, Cav. giuseppe mondello,Francesco di Palma, Ing. massimo Cabrele,donato d’auria, Filippo Calabrò e Uff. Pa-trizio Compostella.

Infine la consegna delle attestazioni dibenemerenza dell’UNCI alle persone che sisono rese degne di riconoscimento e di stimanel perseguimento degli scopi sociali edumanitari associativi: Cav. Fabrizio Borsa-ni , rag. tina mastropietro, Claudia merli-ni, Cav. Carmen galli Colombo, Cav. enricaBonfanti, miria Noemi manzo, gabriellamarinoni, alfredo Buonsante, Cav. gian-carlo delsignore, Cav. angelo mocchetti,Cav. Salvatore d’arezzo, Cav. giuseppe Pa-leari, Uff. Natale Casati.

Il taglio della torta ha sancito l’ampiosuccesso della giornata celebrativa, con-clusa con foto, applausi e calici di spu-mante alzati al grido: “viva i Cavalierid’Italia!”

Premoli, che ha inteso presentare il libro“Parlate con il Cuore“ del Card. maria marti-ni, donato poi a tutti i partecipanti all’evento.

a seguire, la proiezione di un video infor-mativo di tutta l’attività associativa e la pre-sentazione dei tre Premi Bontà e la letturadelle motivazioni ai destinatari . In tale con-testo il presidente tabini ha voluto quindisottolineare che: «ognuno di noi può fareogni giorno un esercizio di rigore per miglio-rarsi, una casa comune da difendere. Econo-

mia, politica, la società stessa e la cultura,non possono essere dominate da una menta-lità a breve termine, una ricerca di immedia-to ritorno finanziario o elettorale. Tutto deveessere orientato verso un bene comune, checomprende la sostenibilità e la cura del crea-to, ricordando in tal senso le parole di PapaGiovanni XXIII, per cui l’Ordine dell’Universocontinuasse a fare stridente contrasto con ildisordine tra gli uomini e i popoli».

Si è quindi passati alla materiale conse-gna dei Premi Bontà UNCI milano 2017 a:• associazione Cometa onlus nella perso-

na del presidente dott. Innocente Figini; • Fondazione mission Bambini onlus nella

persona del presidente Ing. goffredo mo-dena;

• Croce azzurra volontari abbiatense - se-zione di Parabiago, nella persona del pre-sidente ornella oldani.

Premiazione che ha destato molta emo-zione fra il pubblico, culminata con il lungoapplauso che ha avvolto la Sala Congressi.

Si è proceduto poi alla consegna deinuovi diplomi associativi ai neo-Cavalieridell’omrI: Cav. Francesco Cappato e Cav.mdl giuseppe guerini rocco, per poi pro-seguire la cerimonia nella vicina Sala delleColonne del Collegium rhaudense dove siè svolto il pranzo sociale in un clima di fe-stosa amicizia.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Consegna del diploma al neo-Cav. Giuseppe Guerini Rocco Consegna del diploma al neo-Cav. Francesco Cappato

Gruppo degli stakeholder UNCI Milano

Il Cav. Lucio Tabini, in qualità di presi-dente della sezione provinciale UNCIdi Milano, ha incontrato presso il Pa-lazzo del Governo della Città Metro-politana S.E. Cavaliere di Gran CroceDott.ssa Luciana Lamorgese, nuovoPrefetto di Milano, per la prima voltanella storia di Milano, una donna. Tabini ha portato i saluti della presi-denza nazionale e del locale ConsiglioDirettivo di Sezione, formulando i mi-gliori auguri per il delicato compitoche l’attende, anche nel promuovere econsolidare le sinergie presenti sulterritorio a garanzia dei diritti e dellasicurezza dei cittadini. Colloquio chesi è svolto in un clima di reciprocastima, consapevole dell’importanzadell’opera di “volontariato“ associati-vo, oltre che della mission statutaria“filantropico-umanitaria“ dell’UNCI. Il-Prefetto ha palesato di avere già le

idee chiare riguardo ai problemi di si-curezza, immigrazione, occupazioniabusive, periferie e criminalità in ge-nere. Nella sua brillante carriera haavuto incarichi di prestigio, quale Pre-fetto di Venezia e Capo di Gabinettodel Ministero dell’Interno. Nel corsodell’incontro il presidente ha conse-gnato la documentazione quale SociaOnoraria della sezione provincialeUNCI di Milano, copia della rivista “IlCavaliere d’Italia” che racconta Mila-no, copia della Guida del Cavaliere ealcune brochure dell’attività svolta,assicurando che i Cavalieri continue-ranno a fornire collaborazione alleIstituzioni come esempio di “cittadi-nanza attiva” proseguendo nelle ini-ziative umanitarie. S.E. Cavaliere diGran Croce Dott.ssa Luciana Lamor-gese, ha voluto ringraziare della attri-buzione di Socia Onoraria dell’UNCI,

con la promessa che terrà in evidenzal’invito a partecipare al prossimo “Pre-mio Bontà UNCI - Città di Milano”.

PREFETTO DI MILANO NELLA FAMIGLIA UNCI

Il gruppo degli assegnatari del Premio Bontà UNCI Milano

Consegna della pergamena al Cav. Marco Ballarini

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

In difesadi chi ci difende

omenica 22 ottobre, la sezioneprovinciale dell’UNCI di Padovaha organizzato l’annuale conve-gno e Premio Bontà cittadino, ini-

ziato con la celebrazione eucaristica a suf-fragio dei defunti di tutte le guerre,celebrata nella Chiesa di valbona da donroberto, parroco di lozzo atesino.

la cerimonia ufficiale dell’evento, allapresenza di autorità, religiose, civili e mili-tari, si è poi tenuta nel salone delle festedel Castello di valbona; maniero che man-tiene uno stato di buona conservazionecon un aspetto austero e militare tipico delpassato.

Nel corso della manifestazione, il pre-sidente Cav. gianpietro de Cassut agodiha consegnato il Premio Bontà UNCI -Città di Padova 2017 all’aNaFIm oNlUS -associazione Nazionale per l’assistenza aifigli minorati di dipendenti ed ex dipen-denti militari e civili del ministero delladifesa, ritirato dal presidente Salvatoreanastasi, che dopo aver ringraziato i Ca-valieri padovani, ha illustrato le finalitàdel sodalizio, costituito per assistere, sen-za scopo di lucro, i figli e gli stessi dipen-denti con disabilità, mediante la diffusio-ne di notizie relative all’educazionesanitaria e alla prevenzione, l’organizza-zione d’ambulatori per visite mediche eterapie riabilitative, la realizzazione dicentri di accoglienza per svolgere terapieoccupazionali, l’organizzazione e/o il co-ordinamento di soggiorni marini e mon-tani, la promozione d’attività sportiva di-lettantistica anche a fini terapeutici, losvolgimento delle attività direttamenteconnesse o accessorie per natura a quellestatutarie.

Nel corso della cerimonia, il presidenteCav. de Cassut agodi ha altresì rammenta-to la ricorrenza del decennale dell’UNCIpatavina e le innumerevoli attività, inizia-tive e progetti solidali, ottenuti grazie al-l’incessante dedizione di tutti i soci. Unarealtà, quella dell’UNCI, che volontaria-mente pone tempo e risorse in favore dellepersone bisognose delle proprie comunitàe territorio.

Il successivo pranzo sociale, con in-commensurabile soddisfazione degli or-

ganizzatori per l’ampia sentita partecipa-zione, ha coronato e concluso la coinvol-gente manifestazione.

Pierlorenzo StellaD

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UNCI PADOVA

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Visita al “tesoro”delle calzature di lusso

omenica 24 settembre un foltogruppo di soci e simpatizzanti dellasezione provinciale di Padova han-no partecipato a una visita cultura-

le organizzata dal Consiglio direttivo e ma-gistralmente curata dal vicepresidenteComm. gastone righetti al museo della cal-zatura a villa Foscarini rossi, complesso ar-chitettonico secentesco, situato a Stra (ve).

la villa Padronale ospita il museo rossi-moda della Calzatura, mentre la Foresteria,con il suo elegante Salone degli affreschi, èadibita a centro congressi.

Il museo della Calzatura nasce dall’ini-ziativa del comm. luigino rossi, presidentedel calzaturificio, di esporre i pezzi più rap-presentativi creati dall’azienda nel corsodella sua attività.

la collezione è costituita da circa 1.500modelli di calzature femminili di lusso grif-fate, prodotte dall’azienda dal 1947 fino adoggi. I pezzi prima dell’esposizione faceva-no parte del materiale conservato nei ma-gazzini della rossimoda. ad ogni stagionela raccolta viene arricchita con gli elementipiù rappresentativi delle nuove collezioni.Il museo ospita, inoltre, una piccola mapreziosa raccolta di calzature veneziane del’700 e dell’800.

la struttura è stata inaugurata il 24 giu-gno 1995, nel 50esimo anniversario di atti-vità dell’azienda.

rossimoda produce calzature femminilidi lusso, grazie all’acquisizione di licenze di

marchi di alta moda al massimo livello diqualità e importanza internazionale. Il com-pleto controllo di tutte le fasi del processoproduttivo consente all’azienda la massimariservatezza, dote indispensabile nel gestirei rapporti con le case di moda.

alla visita, che ha contribuito all’accre-scimento culturale dei partecipanti, ha fat-to seguito un pranzo conviviale per gustarele prelibatezze locali, ulteriore occasioneper rafforzare i rapporti di reciproca stima eamicizia degli appartenenti all’UNCI pado-vana.

Pierlorenzo Stella

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Tavolo del convivio

Autorità, premiati e direttivi UNCI

Pubblico in sala e premiazione

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

dell’ordine al merito della repubblica Ita-liana.

Ha fatto seguito la consegna dei diplo-mi, tessere e distintivi ai nuovi associati:Prof. giancarlo di renzo, Prof. Paola me-dici, Uff. maria Speranza Sciurpi, Cav.luigino Neri, Cav. Ivano emili, rag. Benitooliveti, geom. marco Bocchini e Cav. avv.gianni dionigi.

la rappresentante nazionale donnedell’UNCI, Uff. tina mazza, nel ricordareil contributo della sezione di Perugia per iterremotati dell’Italia Centrale, ha fattodono al presidente Carletti di un volumericco di illustrazioni e presentazioni didonne dell’UNCI edito dalla sezione diBergamo.

Prima del termine del Convegno il pre-sidente Carletti e il vicepresidente Cavic-chi hanno intrattenuto i presenti a pranzonella sala del globo, ringraziando tutti perla presenza e la partecipazione alla vitadella sezione, compresi i rappresentantidella stampa e della televisione (tgrtv, Ilmessaggero, goodmorningUmbria).

Il taglio della torta con il logo UNCI,con annessi applausi e foto ricordo, haconcluso una bella giornata all’insegnadell’amicizia e della solidarietà, valorifondanti dei Cavalieri d’Italia.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Premiata la coppiache promuove la vita

l presidente Carletti insieme al Consi-glio direttivo di Sezione dell’UNCI diPerugia, domenica 3 settembre ha sa-lutato le autorità, gli ospiti e i soci, al

Park Hotel ai Cappuccini di gubbio in oc-casione del XIv convegno annuale.

Presso la Biblioteca Comunale Sperel-liana si è dapprima tenuto una matinéemusicale ove si sono esibiti, interpretan-do brani di musica classica e moderna, imusicisti Federico gallieni al violino emaria rita Carletti al pianoforte, ammiratie applauditi dal pubblico per l’eccellenteinterpretazione.

Sono stati poi particolarmente festeg-giati con il conferimento del Premio dellaBontà Città di Perugia 2017 (medagliad’oro e pergamena ricordo) i Commenda-tori Franco Chianelli e luciana Cardinale,fondatori del “Comitato per la vita danie-le Chianelli” di Perugia, per avere pro-mosso e realizzato, in ricordo del figlioprematuramente scomparso per malattia,un’attività sociale meritoria a beneficio dipersone in cura per leucemie infantili edella Clinica di ematologia dell’ospedaleSilvestrini di Perugia che se ne occupa, di-retta dal professore e luminare del settoreprof. Brunangelo Falini.

Parole di profonda stima e di saluto so-no state rivolte all’assemblea dei soci dalpresidente nazionale gr. Uff. marcello an-noni e dalla rappresentante nazionalefemminile Uff. tina mazza, dal vicesinda-co di gubbio dr.ssa rita Cecchetti, dalConsigliere regionale Cav. Ing. Claudioricci, dal Console regionale dei maestridel lavoro giampaolo Censini e dal gene-rale dell’arma dei Carabinieri avv. anto-nio Cornacchia.

la dr.ssa angela Buzzanca, viceprefet-to e Capo di gabinetto della Prefettura diPerugia, ha rivolto ai presenti il personalesaluto e quello del Prefetto gr. Uff. dr. raf-faele Cannizzaro, assente per impegni as-sunti per la visita nelle zone terremotateinsieme al sottosegretario di Stato, gian-piero Bocci, socio onorario UNCI.

la Senatrice dr.ssa valeria Cardinali haconcluso con parole di profonda stima ri-volte ai coniugi Chianelli ricordando cheil Presidente della repubblica ha volutopersonalmente visitare la sede della Fon-dazione complimentandosi con Franco eluciana per il loro apporto sociale, nomi-nandoli, motu proprio, Commendatori

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UNCI PERUGIAnormaeregola.blogspot.it

Consegna del Premio della Bontà Città di Perugia 2017

Tavolo della presidenza del convegno

Concerto in sala

Gruppo dei neosoci diplomati dell’UNCI

Il presidente Carletti, la sen. Valeria Cardinali e i coniugi Chianelli con il prof. Giancarlo di Renzo

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Nei Forti Corno e Larinoa riscoprire la storia

i è svolta, nell’ultima domenica diagosto l’iniziativa promossa dalladelegazione UNCI delle valli giu-dicarie e rendena, guidata dalla

Cav. andreina zambotti, con la visita aiforti austriaci della prima guerra mondia-le, facenti parte dello sbarramento di lar-daro. la bella giornata, che ha accompa-gnato il gruppo dei soci presenti, hafavorito la riuscita dell’iniziativa, moltoapprezzata dai partecipanti. la posizionestrategica di Forte Corno ha permessoinoltre di ammirare l’ampio panoramadella valle del Chiese e di comprendereanche le motivazioni per le quali i coman-di austriaci decisero di costruire, fra il 1883e il 1890, proprio in questo luogo, un com-plesso militare così strutturato. Posto suvari livelli, fornito di cupole girevoli di ac-ciaio e di corazze per cannoni, per megliocontrollare l’intero territorio circostante.le guide preparate e disponibili hannopermesso di apprezzare il manufatto intutte le sue parti, dotato di ampi magazzi-ni, depositi munizioni, dormitori per latruppa, locali di servizio, in grado di ospi-tare fino a 120 soldati.

Funzione diversa quella di Forte lari-no, costruito fra il 1860 e il 1862, con loscopo di controllare il confine austriacoverso il veneto, dopo la fine della secondaguerra di Indipendenza, la perdita dellombardo-veneto da parte dell’austria ela nascita del regno d’Italia. Nessuno deidue forti ebbe però funzioni di rilievo du-rante il primo conflitto mondiale, consi-derati già all’epoca strategicamente nonrilevanti.

l’abbandono dei forti dopo la guerra, illungo periodo di degrado e spogliazione daparte dei recuperanti, quindi il loro recupe-ro nell’ambito del progetto di valorizzazionestorico-monumentale da parte della Provin-cia di trento, che ha permesso di far diven-tare questi luoghi zone di richiamo turisticoe naturalistico.

la giornata si è poi conclusa in modoconviviale presso il ristorante ginevra dironcone. gradita presenza fra le autorità èstata quella del Questore di trento dott. mas-simo d’ambrosio e del Comm. aldo degau-denz. Hanno fatto gli onori di casa la delegatadelle valli giudicarie e rendena Cav. andrei-na zambotti, il vicepresidente Uff. renatotrinco e alcuni componenti del Consiglio di-rettivo della Sezione UNCI di trento.

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

I brividi del sentierosul Canyon Rio Sass

erfettamente organizzata e ottima-mente riuscita è stata l’escursioneal Canyon rio Sass, proposta dalladelegazione val di Non e Sole della

sezione UNCI di trento, guidata dal Cav.marianno Bonanno con la collaborazionedel consigliere provinciale Uff. Walter Clau-ser.

Un folto gruppo dei soci e simpatizzantidell’UNCI, il 9 luglio scorso, si sono avven-turati nella visita al Canyon rio Sass alla ri-cerca di emozioni. Percorso che non ha de-luso le aspettative, regalando momenti distupore e meraviglia per la capacità della

natura di saper sorprendere sempre. Il trat-to lungo 300 metri, per un dislivello di uncentinaio di metri e 600 gradini di discesanelle viscere della terra, ha riservato tantesorprese, tra rocce e cascate d’acqua, conanfratti e sporgenze ricchi di fossili, che di-segnano naturalmente animali e volti mi-steriosi, grazie al lento lavoro di levigaturapraticato dall’acqua nel corso dei millenni,che restituisce tanta bellezza.

Inaugurato nel 2001, il Canyon è percor-ribile grazie a passerelle e scalette, vede lafrequenza di circa 24.000 visitatori all’annoed è diventato una delle attrattive più sug-gestive dell’alta valle di Non, come ha benspiegato l’ex sindaco di Fondo il Cav. BrunoBertol, sotto la cui amministrazione hannopreso avvio alcune importanti opere per lacomunità locale, oltre al percorso del Ca-nyon, anche il Palaghiaccio e la casa di ri-poso in centro al paese, così da non far per-dere i contatti alla popolazione anzianacon il resto della collettività.

la giornata è proseguita con un apprez-zato menù montano (polenta con spezzati-no, salsiccia e funghi) proposto dal localegruppo degli alpini presso l’area attrezzatadi malosco, messa a disposizione dal sinda-co Uff. Walter Clauser.

Nei discorsi di saluto che hanno prece-duto il pranzo aperti dall’esecuzione del-l’Inno nazionale, il presidente gr. Uff. ennioradici, ha avuto parole di sincero apprez-zamento per la perfetta organizzazionemessa in atto dal Cav. Bonanno e dall’Uff.Clauser. Iniziative che rafforzano lo spiritoassociativo e contribuiscono a creare unamaggiore coesione fra i partecipanti.

Pwww.unci.trento.itUNCI TRENTO

Consumazione del pasto montano

I partecipanti all’interno del Canyon Rio Sass

Gli organizzatori dell’evento

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Tutela e promozionedella vita

i è svolta martedi 31 ottobre la tre-dicesima edizione del “Premio in-ternazionale giovanni Paolo II”,organizzato dall’associazione so-

cio-culturale ad indirizzo artistico aglaIadi Scafati (Sa), presieduta dal Prof. espedi-to de marino.

la sessione del Premio per il veneto diquest’anno, coordinata dal Cav. gianniBordin, vicepresidente della sezione pro-vinciale dell’UNCI di treviso e locale dele-gato regionale di aglaIa, si è tenuta nellaSala Barchessa di villa torni a moglianoveneto (tv ) con il gratuito patrociniodell’Istituto Costante gries e dell’UnioneNazionale Cavalieri d’Italia trevigiana, eha visto la partecipazione di numerose au-torità religiose, civili, militari e una rap-presentanza di soci delle sezioni provin-ciali dell’UNCI di Belluno, treviso e Udine,quest’ultima accompagnata dal presiden-te gr. Uff. Carlo del vecchio.

Il Premio, che vuole onorare la memo-ria di Papa giovanni Paolo II, viene asse-gnato annualmente a personaggi distintisi

in vari campi: cultura, politica,istituzioni, arte, chiesa e profes-sioni, che si sono particolarmen-te distinti nelle loro «azioni perla tutela e la promozione dellasacralità della vita in armoniacon i principi cristiani dellaChiesa Cattolica».

la premiazione è iniziatacon il saluto ai presenti delgen. Francesco lupo, segui-to da quelli del Cav. gianniBordin e del Prof. espedito de marino.

Nell’annuale sessione veneta, l’ambitoriconoscimento è stato assegnato a mon-signor levon Boghos zekiyan, arcivescovodi Istanbul, alla dott.ssa laura lega, Pre-fetto di treviso, al Prof. Franco Frilli, ma-gnifico rettore dell’Università di Udine, aldott. Francesco esposito, Prefetto di Bel-luno, all’imprenditore Comm. Fausto Bor-tolot e al reverendo Padre andrea Brusto-lon omv, Cappellano onorario della grottadi lourdes, al Prof. andrea risaliti, lumi-nare dell’ospedale di Udine, dott. massi-mo Pisciotta, assessore alle politiche so-ciali del Comune di riese Pio X, dott.massimo Sonego e dott. Florindi del-l’ospedale Ca’ Foncello di treviso.

la serata è stata allietata da un primointrattenimento musicale, del Prof. espe-dito de marino, e al termine con le musi-che tradizionali armene del maestro aramIpekdyian, suonate con il duduk, anticostrumento a fiato costruito in legno d’albi-cocco.

Pierlorenzo Stella

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di Graziano Riccadonna

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Sostegno agli agricoltoricolpiti dal terremoto

estoso il ritrovo annuale dei Cava-lieri d’Italia organizzato il 14 otto-bre scorso dalla delegazione UNCIdi rovereto - vallagarina in collabo-

razione con la sezione provinciale e le de-legazioni trentine. Cornice della serata lapreziosa ospitalità dell’Hotel roveretonella Città della Quercia.

dopo il saluto di benvenuto del presi-dente provinciale della sezione UNCItrentina, gr. Uff. ennio radici, il vicepre-sidente Uff. renato trinco ha sapiente-mente condotto la serata che ha visto la

presenza di illustri delegazioni e ospiti.Il saluto istituzionale è venuto dal Com-missario del governo dott. Pasquale giof-frè e dall’assessore giuseppe graziola inrappresentanza del Comune di rovereto.

a fianco dei delegati di zona e ai com-ponenti del Consiglio direttivo di Sezio-ne, applausi convinti ai nuovi insigniti dionorificenze della repubblica e della di-stinzione “onore e merito dell’UNCI“ uni-tamente alla cantante Paola Battistata,che ha allietato la serata con la sua bellavoce.

Consegnate nel corso della serata leinsegne dell’ordine al merito della re-pubblica, numerose onorificenze permotivi sociali, culturali e di merito: inse-gne alla Cav. anna Bonora, alla Cav. Patri-zia ziviani e al Cav. danilo gerola, attualeSindaco del Comune di terragnolo, e alComm. giorgio Iori; distinzioni “onore emerito dell’UNCI”, conferite annualmen-te a coloro che col loro sostegno hannocontribuito allo sviluppo e allo svolgi-mento dell’attività benefica dell’associa-zione, a lauretta moser romani, marianozanderigo Iona e Paolo odorizzi; diplomiai nuovi associati Paola Failo e gino mar-tini.

In conclusione, l’assegnazione del Pre-mio Bontà UNCI 2017 come riconosci-mento alla solidarietà e al volontariato adue iniziative altamente meritorie diplauso; la prima ha riguardato un contri-buto per finanziare la costruzione di unaserra, progetto “Serra tutto verde”, pro-mosso dalla Comunità murialdo di trentoall’interno del “Progetto 92”, contributoconsegnato a giugno in occasione dellatrascorsa giornata del Cavaliere. la se-conda iniziativa è andata a sostegno diuna macchina per l’insacchettatura dellepatate a favore di una cooperativa agrico-la di arquata del tronto, area colpita dalterremoto del 24 agosto 2016 fra le più di-sastrate. appunto a rovereto si è costitui-to un Comitato per arquata del tronto, cuicon decisione unanime del Consiglio di-rettivo di Sezione è stato consegnato nelcorso della Serata del Cavaliere l’assegnodestinato alle iniziative per arquata deltronto.

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Consegna del Premio Bontà al Comitato per Arquata del Tronto

Presentazione dell’evento al Commissario del Governo Dott. Pasquale Giuffrè

Partecipanti all’evento Il Cav. Gianni Bordin e i premiati con la torta dedicata all’evento

Team dei relatori

Panoramica della sala durante la cena Torta commemorativa dell’evento UNCI

UNCI TREVISO

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

Riconosciuto il valoredel Terzo settore

a vita è un lungo itinerario, si fannomolti incontri, alcuni piacevoli, al-tri meno, certi imprevedibili altrisono invece il frutto di relazioni.

la vita ogni giorno ci pone davanti a unbivio, noi possiamo decidere di confon-derci con la massa scrollando le spalle,scappando, sottraendoci al nostro dovereoppure come succede ai soci dell’UNCI divarese, attraverso l’esercizio della leader-ship assumerci le responsabilità, qualchevolte anche non nostra, decidere così conil nostro impegno, la nostra abnegazione,di fare la differenza.

troppo spesso sentiamo parlare di crisiassociativa, di mancanza di volontà, disempre maggior distanza tra i cittadini e leistituzioni, di un crescente individuali-smo; sono poi i fatti a farci ricredere, alme-no sul territorio affidatomi.

Poter essere presente al conferimento,con sua eccellenza il Prefetto di varesedott. giorgio zanzi e l’onorevole mariaChiara gadda, colei che ha firmato la leggesugli sprechi alimentari, il 2 giugno, Festadella repubblica Italiana, al conferimentodel titolo di Cavaliere dell’omrI a due socifondatori della seizone UNCI di varese, alledue più importanti figure del distretto 108Ib1 di lions Clubs International i governa-

tori Franco guidetti e Carlo massironi è laprova tangibile di quanto la nostra associa-zione sia tenuta in considerazione.

I più sinceri complimenti a questi dueamici che nella vita privata, professionalee nel terzo settore, mondo del volontaria-to, hanno saputo con il loro impegno rag-giungere questa eccellenza.

Danilo Francesco Guerini Rocco

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UNCI VARESE

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Lo spiritodei Templari

ella mattinata di mercoledì 26 lu-glio 2017 ad aicurzio (mB), nellaSala del Consiglio, si è svolta laconferenza “Fra’ dalmazio da

verzario, primo maestro del tempio d’Ita-lia” organizzata da “domus templi”, “lavia dei templari” in collaborazione con ilComune di aicurzio, distretto lion 108Ib1 e la sezione provinciale dell’UNCI divarese.

a fare gli onori di casa e accogliere gliospiti, il Sindaco gianmarino Colnago,che ha presentato la quadreria contenutanell’antica dimora gentilizia trasformatain Palazzo municipale, facendo visionare ipiù importanti manufatti tra cui alcune te-le in stile caravaggesco, oltre alla campanadonata da Napoleone Bonaparte al consi-glio municipale, al ritratto di vittorio ema-nuele primo re d’Italia e alle importantimemorie repubblicane.

Il Primo Cittadino ha ringraziato nellaSala del Consiglio il Chiarissimo Cav. Prof.alessio varisco, direttore della collana“domus templi”, sottolineando la centra-lità di aicurzio nello sviluppo dei templariche dall’area brianzola portavano i pro-dotti lavorati (in particolare lane, panni,armi e foraggio) verso le terre ultramarine.

a seguire un magistrale intervento sullafigura di fra’ dalmazio da verzario che fon-dò “Castri Negrini” e la villa “la Commen-da” del Prof. varisco che ha espresso l’im-portanza aicurziese. Il Sindaco Colnago haringraziato il Professore e ha poi consegna-to al relatore, al Cav. Franco guidetti, go-vernatore distretto lion 108 Ib1, e al Cav.danilo F. guerini rocco, presidente dellasezione UNCI di varese, una targa comme-morativa personalizzata raffigurante lacroce ottogona, emblema araldico del Co-mune di aicurzio da oltre mezzo secolo.

Ha poi preso la parola il Cav. Francoguidetti che ha consegnato al Prof. variscol’ambito Premio “mani Caritatevoli” - Hel-ping Hands award - di lions Clubs Inter-national Foundation, conferito per il pre-zioso lavoro svolto per il distretto 108 Ib1,soprattutto nel campo caritatevole e versoi più bisognosi.

a fine di una intensa, ma interessantemattinata culturale, il Prof. varisco (Cava-liere dell’omrI, Ufficiale dell’ordine Ca-valleresco pro merito melitensi e Cavalieredi merito del Sacro militare ordine Co-stantiniano di San giorgio), cicerone d’ec-cezione, ha concluso la sua conferenzacon la visita di “Castel Negrino”, per poiconsegnare la pergamena dell’accademiadomus templi, che presiede, al governa-tore del distretto lion 108 Ib1 e al presi-dente dell’UNCI di varese, sorpresi perl’ulteriore dono e stupiti per quest’angolodi Brianza nascosta e ricca di fascino ca-valleresco.

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Il Prefetto di Varese Dott. Giorgio Zanzi, l’Onorevole Maria Chiara Gadda, il neo-Cav. CarloMassironi , il neo-Cav. Franco Guidetti e il Cav. Danilo F. Guerini Rocco

Molti nei loro postulati parlano della forza della squadra, pur-troppo poi disattendono con il loro comportamento persona-le, nei fatti, le tante parole spese .Marco Benedetti, socio della sezione UNCI di Varese, diO.M.R.C.C., di Lions Clubs International; uomo di esemplarivirtù etiche e morali, artista di caratura nazionale, ha voluto,nei fatti, dimostrare che quando si vuole fare squadra, si puòe tutto diventa più semplice .Coinvolgendo a diverso titolo, con diverse funzioni, le Asso-ciazioni di servizio a cui attivamente partecipa ha organizzatoil "Trofeo Nazionale d’arte Castelletto Sopra Ticino", manife-stazione che ha visto quasi un centinaio di partecipanti , innu-merevoli accessi all’esposizione e una spettacolare premia-zione finale. Bello, edificante, vedere poi che tutto questofrenetico impegno, oltre alle doverose soddisfazioni morali,porta frutti economici concreti e ancor più gratificante con-

statare che si è voluto usare la leva eccentrica del bene, l’ef-fetto domino nel sostenere chi opera già nel bene; il ricavatodell’evento è stato investito nell’acquisto di un cane del Servi-zio Cani Guida dei Lion. Non nascondo l’orgoglio di un giovanepresidente di sezione, nel terzo anno di vita, per soci di cosìgrande qualità, che nella forma trovano la sostanza e che nellasostanza sanno individuare la forma, soci questa volta con laS maiuscola che applicano, diventandone esempio, "fatti enon parole".

LA FORZA DELLA SQUADRA

L’intera sezione provinciale dell’UNCI di Varesesi stringe accanto alla moglie e ai congiunti del Cav. Generale Past Presidente del Consi-glio dei Governatori Lion Rocco Tantangelo,nell’imperituro ricordo di chi si è sempre spesoper l’umanità che soffre, nel rispetto dei principicavallereschi.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Nasce l’Universitàdella Terza età

ggi la convivialità è spesso deni-grata, considerata stridente con ibisogni della società in “somma”,gioco di parole, non confacente

alle associazioni di servizio; non sempreperò, per fortuna, questo postulato è vero.

Proprio durante una conviviale il presi-dente dell’UNCI di varese Cav. daniloFrancesco guerini rocco, il segretario Cav.Franco guidetti, l’allora governatore lionCav. Carlo massironi, grazie alla costrutti-va lungimiranza del Sindaco della Città diSomma lombardo il dott. Stefano Bellariahanno gettato le basi per un grande pro-getto sociale la Uate (Università per adul-ti e terza età).

ora, in occasione dell’anniversario diSomma lombardo Città, il Castello vi-sconti di San vito, prestigiosissima perladel territorio, ha ospitato la cerimonia dinascita della “Università Città di Sommalombardo per adulti e anziani”.

Soci fondatori: la sezione provincialeUNCI di varese, the International asso-ciation of lions Clubs - distretto 108Ib1, laFondazione visconti di San vito, la Parroc-chia Sant’agnese, l’associazione anzianidi Somma lombardo.

volontà dei soci fondatori è dare unaconcreta risposta ai bisogni di cultura, diconoscenza che l’adulto, l’individuo cheraggiunge la terza età, riscopre in un parti-colare momento della sua esistenza.

Naturalmente un modo nuovo di farecultura, non esistono esami o prove abili-tative, si ascolta, si approfondisce, si sco-pre o si riscopre in un clima di amicizia didisinteressato e reale spendersi per gli al-tri.

Indispensabile ringraziare il Sindacodott. Stefano Bellaria, l’assessore alla Cul-tura raffaella Norcini, motori inesauribili,l’avvocato gaetano galeone e il Cav. mauri-zio maria rossi della Fondazione viscontidi San vito, baluardo storico e fini conosci-tori del territorio, il Cav. mario Boschetti,socio UNCI e lIoN che assumerà il ruolo dipresidente.

l’impegno operativo, il contributo fat-tivo che il governatore lion Cav. Carlomassironi con i suoi officer ha profuso perla costituzione di questa realtà, ha vistonaturale epilogo nel ruolo di magnificorettore.

la sezione UNCI di varese potrà contri-buire per il futuro con la qualità dei propriassociati come docenti, con l’organizza-zione di eventi o manifestazioni, oltre adaver già fattivamente contribuito grazie aisoci Notaio Franco rossi e avv. Patrizia an-gela guerini rocco.

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Foto di gruppo della Fondazione dell’Università per adulti e terza età di Somma Lombardo

UN NUOVO CAVALIERECongratulazioni vivissime al socio fondatore della sezione pro-vinciale dell’UNCI di Varese, PDG Eugenio Gallera, recentementeinsignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito dellaRepubblica Italiana, qui fotografato assieme al Presidente dellaRegione Lombardia Roberto Maroni e al Sindaco di Milano Giu-seppe Sala.

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Encomiabili azioniumanitarie

l 12 novembre nel centro storico di ve-nezia ha avuto luogo l’annuale radunoprovinciale e, in tale cornice, è statoconferito anche il Premio Bontà UNCI -

Città di venezia.la sezione provinciale dell’UNCI della

città lagunare è stata aperta 24 anni or sonograzie all’iniziativa del Cavaliere di granCroce roberto Scarpa, attuale presidenteprovinciale, e del Comm. remo degli au-gelli, delegato mandamentale per la terra-

ferma. dai 20 soci iniziali, oggi se ne posso-no contare ben 472. la sezione è impegna-ta nella gestione degli iscritti residenti nelcentro storico e di quelli presenti nel tessu-to della terraferma del comune di venezia,compresa la provincia.

I numerosissimi partecipanti al radunohanno presenziato alla S. messa celebratadall’assistente spirituale UNCI Cav. mons.antonio meneguolo, delegato Patriarcale.accolti nel prestigioso tempio cinquecen-tesco di San zulian dal rettore don massi-miliano d’antiga, socio onorario UNCI, ipresenti, durante il rito religioso, hanno ri-cordato anche gli iscritti che, nel corso del2017, sono purtroppo deceduti.

la cerimonia si è poi spostata nel SaloneCapitolare della Scuola grande Confrater-nita di San teodoro, altro gioiello architet-tonico di venezia, dove sono stati ricevutidal guardian grando Uff. mdl dott. rober-ta di mambro, socia UNCI, ringraziata perla squisita ospitalità.

Speaker del raduno, il vicepresidentedi sezione Uff. Francesco Cesca, che hadato il benvenuto ai numerosi astanti.Presenti, per il sindaco di venezia, l’asses-sore al Bilancio on. dott. michele zuin,socio onorario UNCI, che ha ricordato gliencomiabili interventi umanitari degli in-signiti o.m.r.I. nella vita sociale venezia-na e il viceprefetto di venezia dott. Nata-lino manno.

Hanno quindi preso la parola il nostropresidente nazionale, gr. Uff. marcello an-noni che ha ricordato i numerosi interventibenefici effettuati dall’Unione NazionaleCavalieri d’Italia sul territorio del nostroPaese e la rappresentante femminile nazio-nale Uff. tina mazza che ha sottolineatol’importanza delle donne nella vita del no-stro sodalizio. Un particolare ringrazia-mento è stato rivolto alla rappresentantefemminile provinciale Uff. maria Bonaldoper le sue iniziative a favore della sezioneUNCI di venezia.

l’Uff. Francesco Cesca ha infine ringra-ziato il segretario provinciale Comm.m.d.l. rolando Bartolini per la sua alacre ecostante attività in seno alla sezione, non-ché i consiglieri Comm. emilio doria, Uff.Fabio mazzocchi, Cav. raffaele Pinto, Uff.

Franco Querin, Comm. leone rampini,Cav. giuseppe valconi e Uff. Ferdinandodabalà per la collaborazione.

Nel corso della cerimonia sono staticonferiti i diplomi di socio onorario e diiscrizione all’UNCI a soci ordinari e sim-patizzanti, nonché alcuni diplomi di Be-nemerenza e merito, uno dei quali confe-rito al Prof. leonardo Borgese, illustreinfettivologo molecolare.

Con l’occasione sono stati consegnatianche gli attestati di Fedeltà ai soci iscrittiall sezione di venezia da 20 anni.

Particolare rilievo ha avuto il conferi-mento della distinzione onore e meritodell’UNCI da parte del presidente dell’ap-posita commissione, Comm. remo degliaugelli, e luigi Centra e renzo terrin.

Infine, ha avuto luogo la consegna delPremio Bontà UNCI - Città di venezia 2017,ad una meritevole istituzione che opera neltessuto sociale del territorio:

una fattoria solidale veneziana, ideata daifondatori per inserire disabili e persone di-sagiate nel mondo del lavoro, realizzata inun complesso agricolo biologico.

Rolando Bartolini

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UNCI VENEZIA

SETTE POSTER PER IL CONCORSO

Anche quest’anno il Forum Accademico Italiano ha indetto il concorsoper la lingua italiana riservato a studenti dalle elementari alla maturitàper le scuole del Nord Reno Vestfalia, oltre al Primo Simposio Scientifico.In tale cornice, è stata indetta anche la sessione POSTER e la Comm.Mattea Veggian Mueller ne ha proposti sette. Eccola ripresa mentre nepresenta due.Da parte di tutti gli insigniti dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, vadaalla nostra socia un caloroso ringraziamento per la sua meritoria attivitàin Germania nel diffondere la cultura umanistica e scientifica italiana inEuropa.

Rolando BartoliniComm. Mattea Veggian Mueller

Consegna della distinzione Onore e Merito dell’UNCI a Luigi Centra, nelle mani di Gianfranco Brusegan

Conferimento della distinzione Onore e Merito dell’UNCI a Renzo Terrin

Gruppo dei premiati

Consegna del diploma di socio onorario dell'UNCI al Col. Claudio Lunardo, ComandanteProvinciale dei Carabinieri di Venezia

La Cav. Egizia Fanti riceve il diploma di Benemerenza dell’UNCI dalle mani di S.E. Dott.ssaLuciana Lamorgese, Prefetto di Milano

Torta UNCI Venezia

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

UNCI VICENZA

EL PINTOR DE LOS TOROS

Si è spento l’amico e socio Cav. Roberto Montanari, artista pittore conosciuto in tutta Italia come“El Pintor De Los Toros”. Nella sua vissuta esperienza in Spagna fino al 1972 conobbe e fu amicoanche di Salvador Dalì e Pablo Picasso. Per il traguardo dei suoi ottant’anni, compiuti di recente,fu ricevuto a Palazzo Trissino dal Sindaco Variati, che ha voluto omaggiarlo di una copia del libro“Vicenza Gioiello del Rinascimento”. Il Maestro e amico Roberto, per quanti l’hanno conosciuto,lascia un bel ricordo di sé per il suo spirito esuberante e generoso, oltre che per la sorprendentecreatività nel dipingere.

sociativo, sono stati consegnati due diplo-mi di fedeltà per più di 15 anni di apparte-nenza alla Sezione UNCI di vicenza ai sociUff. Prof. mario Bagnara e al Cav. vittorinogaliotto. tre diplomi di soci nuovi iscrittisono andati invece ai due neo-CavalieriomrI daniele Corti di Piovene rocchettee Paolo Schiavone di Schio e il terzo a Ser-giu Cristian Cindea di villaverla.

Impeccabile l’organizzazione del riu-scito evento grazie all’impegno del Segre-tario Uff. Silvano miotello, dell’amm/reCav. giovanni la Face e del delegato Pro-vinciale Uff. dott. Pierangelo Cangini.

Pierangelo Cangini

L’importanzadel Villaggio SOS

incontro di fine estate della se-zione provinciale dell’UNCI divicenza ha visto protagonistaancora una volta la solidarietà.

Presso il ristorante ai gelosi di Quinto vi-

centino sono giunti molti ospiti e autoritàtra cui il presidente nazionale gr. Uff.marcello annoni con la rappresentantenazionale donne Uff. tina mazza, gli ono-revoli lembo e d’agrò, i generali giovan-ni Pietro Barbano, Comandante del Coe-spu di vicenza e Nando romeo anniballi,Presidente Nazionale del Nastro verde, ildirettore della Casa Circondariale di vi-cenza dott. Fabrizio Cacciabue, la vice-sindaco del Comune di lugo di vicenzaCav. onorina Pretto e l’assessore alla Sicu-rezza e Protezione Civile del Comune diPiovene rocchette Signora Sonia Perotto.Prima del lieto convivio si è svolta la ceri-monia, intensa e partecipata, della conse-gna di un generoso contributo al villaggioSoS di vicenza e di una consapevole presadi coscienza della situazione dell’africadel Sud Sudan attraversata da guerre, fa-me, povertà e malattie. Il presidente pro-vinciale Comm. dr. vincenzo riboni dopoil saluto introduttivo ha pronunciato untoccante intervento ribadendo, ancorauna volta, la volontà sua, del vicepresi-dente Comm. galliano Ceola e di tutto ilConsiglio direttivo, di indirizzare l’azioneconcreta del sodalizio sul fronte dell’im-pegno sociale.

Il Presidente del villaggio SoS valterIposi e la coordinatrice dott.ssa Piera mo-ro hanno illustrato la storia e le finalità delvillaggio che in 40 anni di vita ha realizza-to progetti educativi impegnandosi a pro-teggere mamme, bambini e adolescentivittime di situazioni difficili reinserendolicon idonei percorsi nella società. ed èproprio allo spirito di solidarietà e gene-rosità sui quali conta molto questa storicaassociazione definita dalla dott.ssa moro«la sala di rianimazione di un repartograndi ustionati dalla vita».

Il Presidente riboni, appena rientratodopo 3 mesi di permanenza in uno sper-duto ospedale del Sud Sudan, dove haprestato la sua opera quale medico delCuamm medici per l’africa, ha mostrato lesconvolgenti immagini di un continentele cui popolazioni soffrono fra miserie eviolenze di ogni genere.

a conclusione della cerimonia, primadel tradizionale e partecipato pranzo as-Consegna del contributo al Villaggio SOS di Vicenza

La platea dei convenuti durante l’Inno Nazionale

Il saluto del presidente provinciale Comm. Vincenzo Riboni

I Diplomi UNCI ai soci

Diploma UNCI al neo Cav. Paolo SchiavoneDiploma UNCI al neo-Cav. Daniele Corti

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

esperienze della propria vita per far cono-scere meglio il nostro mondo. vite vissutecon forza e volontà in realtà diverse, matutte improntate ad ascoltare i bisogni deglialtri. È intervenuta la dott.ssa margiacchisottolineando come le donne spendono leproprie energie oltre alle incombenze fa-miliari a favore del prossimo e ha avuto pa-role di apprezzamento per quanto UNCIcompie nel ramo della solidarietà e cultura.Fra gli autorevoli discorsi delle autorità si-gnificativo l’intervento del Comm. dott.vincenzo riboni, vicepresidente naziona-le e presidente della sezione provincialedell’UNCI di vicenza, sull’attuale ruolodella donna nei paesi africani dove il dot-tore porta la sua esperienza medica comevolontario. Ha affermato che tuttora ladonna in questi paesi non conta niente enon vale nulla.

Infine interessantissima la testimo-nianza di lavoro e di vita della dott.ssaCarmen Pugliese, Sostituto Procuratoredella repubblica di Bergamo, racconti del-la vita lavorativa che a quell’epoca per ladonna era una difficile impresa: l’ingressonella magistratura. Ha sottolineato tutte ledifficoltà e i pregiudizi incontrati poichéera un ruolo riservato solo agli uomini eanche in altri ambiti la donna ha dovutocon qualità e intelligenza impegnarsi e an-dare oltre rispetto all’uomo per dimostra-re le sue capacità. Per fortuna ai tempi no-stri le situazioni non sono così, infatti insala a dimostrazione erano diverse le don-ne in divisa che rappresentavano ruoli im-portanti nelle istituzioni.

al termine dell’interessante relazione èstata consegnata al Sostituto Procuratorela medaglia: “Il volo” donne nell’UNCI,opera dello scultore Cav. luigi oldani

esposta a manifestazioni numismaticheanche all’estero.

Una serata emozionante e coinvolgen-te dove si respirava un’atmosfera di amici-zia, terminata con un gradito buffet in cor-dialità e serenità.

Tina Mazza

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NOI DONNE UNCI

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Esperienze di vitacolorate di rosa

l 25 settembre a Palazzo del monte èstato presentato dall’Uff. tina mazza illibro “donne dell’UNCI” dedicato allefigure femminili dell’associazione. la serata è stata aperta dal presidente

nazionale gr. Uff. marcello annoni che haringraziato gli sponsor e le numerose per-sonalità in rappresentanza delle istituzio-ni civili e militari in una sala affollata.Hanno dato prestigio alla manifestazione:sua eccellenza il Prefetto Uff. dott.ssa eli-sabetta margiacchi, il Presidente dellaprovincia dott. matteo rossi, il Consiglie-re regionale mario Barboni, l’assessore al-la Coesione Sociale dott.ssa maria Caroli-na marchesi, il comandante del nucleo

elicotteri dei Carabi-nieri ten. Col. massi-mo margini, la coman-dante della PoliziaStradale dott.ssa mi-rella Pontiggia, il Cap.maria luisa Cianciadella guardia di Fi-nanza, il Console deimaestri del lavoroCav. mdl luigi Pe-drini.

tina mazza ha espres-so la sua gratitudine a tutti coloro che han-no creduto in questo progetto, in partico-lare alle donne che hanno raccontato

ILa finalità costitutivadelle compaginifemminili all’internodelle sezioni provincialidell’UNCI è quella di promuovere la partecipazione delle donne, valorizzarneil pensiero e l’esperienza,sostenerne l’iniziativa, leattività, l’assunzione diruolo e di responsabilità, sia all’internodell’associazione chenella società.

Il pubblico in sala

Foto delle donne dell’UNCI partecipanti all’evento

Tina Mazza, Carmen Pugliese e Marcello AnnoniLe autorità presenti in sala

Irma Vettorazzi, trentina, classe 1940,al termine del periodo scolastico coo-pera con il padre panificatore, nell’atti-vità commerciale di famiglia, creata daquest’ultimo al rientro in Italia dallacampagna di guerra in Russia, ove ve-niva ferito e fatto prigioniero.Felicemente sposata con un carabinie-re, supporto fondamentale per un uo-mo impegnato e dedito in ogni istantead una funzione sociale sia di ordineche di riferimento per tutti, diviene benpresto mamma, dedicandosi amore-

volmente ad accudire i propri familiari.Rimasta prematuramente vedova, sca-turisce in lei un’istintiva voglia di aiutareil prossimo, per cui aderisce quale vo-lontaria all’Associazione Famiglie diPersone con Disabilità Intellettiva e Re-lazionale del Trentino - ANFFAS Trenti-no Onlus, struttura di assistenza riabi-litativa ed educativa per disabili conproblematiche complesse, verso laquale si impegna con spirito di sacrifi-cio, umiltà e passione, nel raggiungi-mento degli scopi sociali, animata da

non comuni elevate virtù morali.Avendo maturato nel tempo un’affida-bile esperienza che la contraddistin-gue, riceve ben presto svariate testi-monianze di merito, tra le quali spiccauna formale lettera di apprezzamentodella presidenza ANFFAS, ottenuta inoccasione del decennale di apparte-nenza all’associazione, con la qualeviene elogiata per l’impegno e la dedi-zione profusi nello specifico delicatoambito. A seguito dell’accertamento di “sclero-

si laterale amiotrofica” della figlia Cristina,giovane madre di 5 figli, avendo material-mente riscontrato il disagio e l’impotenzain cui si trovano gli ammalati di questagrave invalidante patologia, diviene sociasostenitrice e volontaria di AISLA Onlus -Associazione Italiana Sclerosi LateraleAmiotrofica del Trentino Alto Adige, atti-vandosi con i propri familiari in una stabilecollaborazione, per la ricerca e raccolta difondi in favore dei malati di questa terribi-le malattia neurodegenerativa, purtroppoancor oggi priva di cure.

Per le sue eccellenti qualità personaliestrinsecate da anni nel campo del volon-tariato attivo e sociale, nonché per un’in-dubbia, sincera, riconosciuta predisposi-zione all’aiuto verso i bisognosi, vienenominata Cavaliere dell’OMRI.Condividendone principi e progettualità,entra a far parte della grande famigliadell’UNCI, proseguendo ad aiutare, ancheeconomicamente, persone in difficoltà,curando in particolar modo l’aspetto so-cio-assistenziale in ambito sanitario.

Pierlorenzo Stella

ANEMA E CORE DELLA VOLONTARIA MODELLO

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Il sole dentro

a natura non è sempre generosacon tutti gli esseri umani. anche sela società ha l’orgogliosa pretesa dicontenere, se non vincere, il dolo-

re. a fronte della realtà di drammi chepongono creature innocenti ai marginidella società, l’uomo continua a tentaredi sconfiggere il dolore. Nell’incapacità diraggiungere sempre lo scopo, c’è chi pre-ferisce non “vedere”. da qui le case di cu-ra ben celate tra il verde. Strutture dove latecnologia ha occupato il posto della ca-rità. eppure, i disabili, addirittura gravi,sono una realtà che non possiamo trascu-rare.

anche il dolore ha una sua dignità cheha da essere rispettata con sensibilità e al-truismo. l’indifferenza, le polemiche, i fa-talismi non risolvono e, spesso, contribui-scono a rendere, ancora più disagevole, unpercorso che, nella vita, potrebbe capitarea ciascuno di noi.

Con il Nuovo millennio, le tecnologiesocio-sanitarie si sono evolute; ma la ma-trice del “dolore” resta un principio dellanatura umana. l’importante è che l’opi-nione pubblica non si dimostri insensibileagli eventi infausti per l’umanità. Non ba-stano, quindi, i contributi economici, nonsempre sufficienti, per rimuovere certi

eventi. Non neghiamo, però, le oggettivedifficoltà nel concretare un progetto glo-bale in tal senso. anche perché resta im-probabile realizzarlo appieno.

Infatti, quest’aspetto angosciato dellavita non è solo un problema d’amore da af-fidare ai generosi. C’è, per di più, un preci-so impegno morale e civile per tentare digarantire a tutti un’esistenza meno soffe-rente. le polemiche non servono. Se taleimpegno non dovesse essere compreso,guardiamo i nostri cari e riflettiamo sul-l’immensa felicità d’offrire loro un sorriso.

essere al servizio degli altri non è soloun’azione importante, ma un’occasioneper sentirci più utili. tra tanta incertezza indirezione di un futuro progettato per divi-derci, più che unirci, ci sembra d’essenzia-le importanza porci una domanda: cosaabbiamo fatto noi per meritarci la salute eil benessere? la risposta è molto difficile.

a questo interrogativo potremmo indi-viduare una razionale risposta solo valu-tando, con più condivisione, il concretosviluppo del dolore umano. In sostanza, sipotrebbe vivere meglio tendendo la manoa chi ne ha bisogno. Qui, la politica non hapregio. la “mano tesa” non ha bandiere, néragion di Stato. È solo l’impegno di un’ac-coglienza al servizio dell’Umanità.

Ldi Giorgio Brignola

Principali Ordini Cavallereschi concessi da Dinastie già regnanti

a maggior parte delle dinastie pre-senti all’epoca del Congresso di vien-na conferiva onorificenze cavallere-sche di vario genere. da allora varie

vicende sono intervenute a modificare gliassetti consolidati dall’applicazione dell’attofinale del congresso (9 giugno 1815), come ilprocesso di unificazione della penisola ita-liana, ma particolarmente le due guerremondiali. molti di questi ordini cavallere-schi erano però di tipo dinastico, istituiti daiprìncipi come capi della dinastia e non comesovrani. Per tale motivo non vengono consi-derati come estinti se i Capi delle dinastiedetronizzate hanno continuato a conferirli.

Passando velocemente in rassegna, laCasa di asburgo, regnante in austria e inUngheria, già titolare di vari ordini legatialle due corone, ha conservato solo l’ordi-ne del toson d’oro, istituito nel 1429, equello femminile della Croce Stellata, isti-tuito nel 1668 e conferito dalla consorte delCapo della Casa.

Per l’Impero di germania una quindici-na di dinastie tedesche degli Stati dell’Impe-ro conferiscono ancora complessivamenteoltre venti ordini cavallereschi che han-no caratteristiche dinastiche. Il principegiorgio Federico, Capo della Casa reale diPrussia (Hohenzollern), conferisce l’ordinedell’aquila Nera, istituito nel 1701, l’ordinereale di Hohenzollern (1851) e l’ordine diluisa riservato alle dame. Il principe France-sco di Wittelsbach, Capo della Casa reale diBaviera, conferisce altri tre ordini: l’ordinedi S. Uberto (1444), l’ordine di S. giorgio(1729) e l’ordine di Santa teresa, riservatoalle dame. Il principe Carlo di Württemberg,Capo della omonima Casa, conferisce l’or-dine della Corona di Württemberg (1818) el’ordine di olga (1871), riservato alle dame.tra le dinastie minori il principe edoardo,duca di anhalt, della Casa di ascania, confe-risce l’ordine di alberto l’orso. Il principeernesto augusto, duca di Hannover, Capodella dinastia della Casa dei guelfi, titolaredi due ordini dinastici li conferisce solo al-l’interno della famiglia. altre Case principe-sche (anhalt, Baden, lippe, oldenburg,

reuss…) sono titolari di un so-lo ordine.

Per quanto riguarda gli Statidell’Italia preunitaria ricordia-mo che la Casa di Borbone Par-ma conferiva l’ordine Costan-tiniano di S. giorgio, rifondatodalla duchessa maria luigia, el’ordine del merito sotto il tito-lo di S. ludovico. Il duca di mo-dena conferiva l’ordine del-l’aquila estense, istituito il 27dicembre 1855. Il granduca ditoscana era titolare del magi-stero dell’ordine di S. StefanoPapa e martire, approvato conla Bolla “His quae pro religio-nis” di Papa Pio Iv del 1° feb-braio 1562. Il granduca confe-riva anche l’ordine del meritosotto il titolo di S. giuseppe,istituito a Würzburg il 9 marzo1807 da Ferdinando III, trasfe-rito in quella sede da Napoleo-ne. la casa di Borbone due Si-cilie, regnante sull’omonimoregno, era titolare di numerosiordini cavallereschi tra cui l’ordine di S.gennaro e il Sacro militare ordine Costanti-niano di S. giorgio, acquisito dai Farnesecon il Breve “Sincerae Fidei” di InnocenzoXII nel 1699 (ordini autorizzabili in Italia aisensi della lg. 178/51).

Per l’Impero di russia ricordo che dopoun lungo periodo di esilio la Casa imperialedi russia è tornata ad essere presente nellarussia post sovietica. Capo della Casa Impe-riale di russia dal 1992 è la granduchessamarija vladimirovna romanova, unica figliadel granduca vladimir Kirillovič romanov,“Protettore del trono Imperiale” dal 1917 eCapo della Casa Imperiale di russia.

altre dinastie già regnanti in albania,montenegro, Serbia, romania, Bulgaria,Francia, Portogallo… conferiscono attual-mente onorificenze di tipo cavalleresco, cer-tamente prestigiose ma non autorizzabili al-l’uso in Italia.

Alberto Lembo

L

RUBRICAONORIFICENZE

OPINIONIE COMMENTI

L’Ordine della Fedeltà (Albania), modello attuale emodello risalente all’unione della Corona albanesecon quella italiana

L’Ordine di S. Andrea (Russia)

L’Ordine di S. Luigi (Francia)

PREZZI PARTICOLARI PER LE SEZIONI E ASSOCIATI DELL’UNCI CHE VOGLIANO AFFIDARSI ALLA NOSTRAESPERIENZA PER L’ACQUISTO E LA REALIZZAZIONE DI OGGETTISTICA DA REGALO PERSONALIZZABILE DI PROPRIA PRODUZIONE, ABBIGLIAMENTO E MATERIALE PROMOZIONALE PER OGNI TIPO DI MANIFESTAZIONE. PRODOTTI CHE VENGONO STUDIATI INTERPRETANDO E SVILUPPANDO LE IDEE DI CHI SI AFFIDA A NOI PER REALIZZARE UN OGGETTO CHE SAPPIA TRASMETTERE SENTIMENTI E SENSAZIONI IN CHI LO RICEVE.

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RUBRICALETTERARIA

Suggerimenti, commenti e spunti di lettura

Per essere felici stiamo in compagnia

RUBRICALETTERARIA

Nicola Zoller

Liberi spunti dal libro “Con gli occhi dei Greci”

a felicità, cos’è? È desiderio di co-noscere, di sapere, spiega in un re-cente bel libro mauro Bonazzi “Congli occhi dei greci – Saggezza antica

per tempi moderni”. Citando i filosofi gre-ci, racconta che se la felicità si identificas-se solo con i piaceri del corpo «diremmofelici anche i buoi quando trovano pisellida mangiare», come affermava eraclito. epoi, gli ingordi sono infelici: «Niente è suf-ficiente a colui cui il sufficiente non basta»ben spiegava l’incompreso epicuro.

Quindi conoscere: «… fatti non foste aviver come bruti, ma per seguir virtute ecanoscenza». Il verso di dante è un inno alpossesso della ragione, all’uso dell’intelli-genza. e chi meglio può farlo dei filosofi?Sì, i sapienti possono essere felici e so-prattutto possono insegnare agli altri adesserlo. Per Platone dovevano provare agovernare, anche se il popolo non vuoleche il filosofo governi e manda Socrate al-la morte.

Stare in compagnia, non ritrarsi in unatorre d’avorio, ma animare e dirigere leistituzioni e la società dovrebbe essere ilcompito dei sapienti. Perché?

Perché più di altri potrebbero evitareche «l’ideale» si appiattisca sul «reale»,perché l’u-topia (il «non-luogo») possa es-sere immaginata, per dare una opportuni-tà all’impossibile. Sghignazzeranno i de-magoghi, gli arruffapopoli che vantano unrapporto genuino con l’uomo del popolo.eppure la nota tesi di Protagora per cui«l’uomo è misura di tutte le cose» non vo-leva dire permettersi ogni cosa, far quelloche si vuole senza curarsi degli altri, pen-sare solo a sé stessi, alla propria genia, en-tro i propri confini.

Siamo tutti sulla stessa barca, «sietetutti imbarcati» scriveva Pascal. ecco per-ché il sapiente vien utile, anche quando ècapace solo di pensieri astratti. a guardarmeglio scopriremo che essi possono mo-strare alla città nuove strade, aiutarla anon arroccarsi in sé stessa, perché più che«astratti» quei pensieri possono essere«universali», à-topos, «senza-luogo»: co-me àtopos fu considerato Socrate, cioè

«bizzarro», «strano», da chi con disprezzonon sopportava di «veder messe in discus-sione le proprie certezze».

Pensare l’utopia, pensare universal-mente, perché – ripetiamo – siamo tuttinella stessa barca. Sarà più felice chi ragio-na così, chi cerca la conoscenza e la comu-nica agli altri, chi vuole stare in compagnianon chiudendosi nel proprio «io» e nellapropria «fortuna»: tanto, per esser felicinon occorre essere fortunati. anzi, senten-ziava epicuro: «Fortuna, io mi sono pre-munito contro di te e ti ho impedito ognipossibilità di raggiungermi: non ci arren-deremo mai a te come prigionieri»; così cisaranno più possibilità di «buona vita»con gli altri uomini, senza i quali non sa-remmo più uomini neanche noi. la vita infondo è proprio l’aspirazione a stare incompagnia, a non cedere all’avvertimentodel poeta per cui «ognuno sta solo sul cuordella terra», a non arrendersi a chi ci avvisache «si è soli anche stando con gli altri uo-mini». Contro la caduta delle speranze,contro la predicazione dello sconforto e laprevaricazione del male, preferiamo affi-darci al dolce “ossimoro” di dacia maraini:«… aspetto un lupo dai grandi occhi diagnello». e al poeta, quando ci ricorda che«è subito sera» – che presto verranno le te-nebre e la morte – preferiamo replicarecon il disincanto del diletto scrittore Seba-stiano vassalli: «per fortuna che alla fine simuore». Se non morissimo la terra da tan-to tempo sarebbe un luogo invivibile. gliuomini non possono sconfiggere la morte,è inevitabile che sia così. ma possono dareun grande valore alla loro vita, imparandoa stare insieme: come achille e il re di troiaPriamo che da nemici piangono insiemel’uno il padre lontano, l’altro il figlio per-duto. a loro spese capiranno che la forza ènel dialogo, che è meglio parlarsi e con-frontarsi che minacciarsi e uccidersi. atanti «eroi omerici – scrive Bonazzi – trop-po fragili e insicuri per capire che la veraforza è nel compromesso» rammentia-mo – per ricordarlo a noi stessi – le paroledi Peleo al figlio combattente: «oh achille,essere miti, questo è essere forti».

Maometto e il suo Allah

el mese di agosto in San martinodi Castrozza (tN) ha avuto luogola presentazione dell’ulti-mo libro del giornalista,

editorialista e scrittore magdi Cri-stiano allam: “maometto e il suoallah”.

Noto per le sue posizioni neiconfronti di quella che ritieneun’invasione silenziosa dell’oc-cidente, nel corso degli incon-tri, l’autore ha illustrato i conte-nuti della sua opera letteraria,aprendo in seguito un confron-to e dibattito con il pubblico,arricchito di approfondimenti,in cui ha spiegato, tra l’altro, che il veroautore del libro, di fatto non è lui, bensì lostesso maometto quale “messaggero diallah”, che argomenta in prima personadella sua vita, dell’islam, del Corano e diciò che allah gli avrebbe rivelato.

Nel corso della sua permanenza a Sanmartino di Castrozza (tN), magdi Cristia-no allam ha avuto modo di incontrare an-che il socio della sezione provinciale del-l’UNCI trentina, Comm. giacomo Faoro,per tutti el meto, e la sua bella famiglia, conil quale ha avuto luogo un cortese scambiodi opere letterarie.

meto, classe 1927, da sempre appas-sionato di montagna, sci e caccia, è il pro-

tagonista del volume “l’amore di una vi-ta”, in cui fa rivivere cent’anni di vita valli-

giana, attraverso il racconto di avvin-centi storie del passatorecente, che aprono squar-ci inediti sullo sviluppo tu-ristico di San martino di Ca-strozza e sulla costruzionedegli impianti di risalita, chehanno permesso alla perladolomitica di entrare di di-ritto tra le capitali alpine.

Pierlorenzo Stella

NL

Un testo che aiuta a includere il proprio arco della vita, inun contesto più ampio, nel progetto creato su misura perognuno di noi, come amava rammentare spesso l’autore,il sacerdote agostiniano Padre Modesto Paris, prematu-ramente scomparso all’età di 59 anni.Dopo aver appreso di essere affetto da una terribile e raramalattia, quale può essere solo la SLA -Sclerosi LateraleAmiotrofica, nella sua testimonianza ripercorre come inuna vecchia pellicola la propria vita, rivedendo il cammi-no intrapreso attraverso la propria fede, allargata e rag-

giante, che lo aveva contagiato quandoera piccolo e che non lo ha mai abban-donato, nemmeno di fronte alla morte.Un testo che aiuta chiunque lo legga avedere il mondo in modo migliore, a sa-per cogliere gli attimi fuggenti e queisogni che ognuno di noi serba nel pro-prio intimo, che possono rendere la vi-ta meravigliosa.

Pierlorenzo Stella

IL MIRACOLO DELLA VITA

Il Comm. Giacomo Faoro e famiglia, con al centro lo scrittore Magdi Cristiano Allam

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Ottava Decade

na nuova Spy-Story creata dallapenna di renzo ducati, in un sus-seguirsi di adrenalinici e insospet-tabili colpi di scena. È la narrazione

dell’incredibile avventura occorsa all’auto-re della trilogia delle tre “a”: algoritmo, ap-nea e aritmia.

egli vive gli avvenimenti in prima per-sona come una sorta di spin-off, conl’agente Carol Stewart della CIa, sezione diHouston. Sarà quindi cooptato dalla stessaagente delle precedenti missioni e affian-cherà con lei l’altro agente di langley: da-vid vaughan. anche lui operativo, con laStewart, nelle precedenti, rispettivamente:aniya in “algoritmo”, lamb in “apnea” etambo in “aritmia”.

tutto ha inizio con una serie di omicidiseriali e quasi rituali che avvengono sottol’egida di un parvente movimento esoteri-co che sconvolge il mondo intero. Questidelitti sembrano perpetrati negli ambientidelle mafie internazionali dai contorni piùstrani, occulti, massonici, perseguenti ar-rivismi di potere e che sembrano portare lafirma di una strana organizzazione: “Se-rendipity”. le vittime, in prevalenza “trans -porter” di origine cinese, sono assassinateper decapitazione provocata da una pro-fonda incisione dei muscoli del collo. È ri-

chiamata l’attenzione degli organi investi-gatori di tutto il mondo, coinvolgendo, inqualità di analista-reporter, un ingegnereitaliano – renzo ducati appunto – arrivatoalla sua “ottava decade” di età. grazie alsuo aiuto la CIa di langley e Houston, conla sua agente speciale Carol Stewart in te-sta, assieme al marito david vaughan e atutte le forze speciali statunitensi, s’infil-trerà nel gruppo dirigenziale di Serendipi-ty allo scopo di distruggere tutte le loro ba-si fuorilegge, sparse attorno al pianeta, inuna corsa contro il tempo nel quale, nessu-no ormai, può sentirsi realmente sicuro eprotetto.

Un’altra Spy-Story piena di adrenalina edi insospettabili intrighi dove i numerosipersonaggi coinvolti vi terranno incollatialle pagine che descrivono, in un alternarsidi avvenimenti e colpi di scena, il succe-dersi dei moltissimi eventi che incessante-mente si susseguono, senza freno e sostaalcuna, gli uni agli altri, per tutta la duratadel romanzo. e fino all’ultimo atto il lettoresarà teso a carpire quale sarà l’ultima mos-sa che decreterà il termine di questa quasiinverosimile avventura vissuta nell’“otta-va decade” dallo scrittore.

Pierlorenzo Stella

U

È nato a Trento nel 1933. Ha conseguito una decina di lauree dicui tre dottorati attinenti l’area del Business industriale. Ex pilotad’aereo e diplomato Ingegnere nucleare presso il Politecnico diZurigo. Negli anni ’60 ottiene dal Kodokan di Tokyo il primo dandi cintura nera di Judo. Ha perseguito una lunga carriera manageriale fino agli anni ’90presso aziende e Gruppi industriali internazionali.In successione e fino al 2013 è stato Consulente d’azienda eDocente accademico in Italia e nel mondo. Ha collaborato a ri-levanti progetti nati per conto dell’ONU, della CEE e di altri im-portanti Gruppi di consulenza internazionale. È Cavaliere degli Stati Uniti d’America per meritid’Impresa e Cavaliere dell’OMRI. Nel 2013, dopo aver pubblicato la sua autobiografia, ha re-plicato col primo volume di una trilogia di Spy-Story: “Algoritmo” al quale sono seguiti nel2015 “Apnea” e “Aritmia”. Nel 2017 è cooptato come membro di Giuria al Primo Premio Let-terario CORSENA organizzato dall’importante sezione toscana dell’UNUCI, disciplinatrice deltradizionale Premio Letterario per la Saggistica e la Narrativa CERRUGLIO.

RENZO DUCATI

Fisco e novità

TERZO SETTORE Nel nostro paese operano una miriade di associazioni di volontariato e tantissime sono lepersone che dedicano gratuitamente il proprio tempo agli altri. È utile quindi sapere che avent’anni dall’istituzione delle onlus sono state approvate le norme che modificano a fon-do il terzo settore. Innovazioni vengono previste nel campo della contabilità, del lavoro edella tassazione. la radicale riforma prevede l’istituzione del registro Unico nazionale de-gli enti del terzo settore al quale le associazioni dovranno iscriversi per avvalersi delle age-volazioni fiscali e per ripartirsi il 5 per mille. le norme fiscali diventano uniformi per tuttigli enti. Sono istituiti dei crediti d’imposta per le donazioni e vengono aumentate le detra-zioni per le erogazioni liberali.

ITALIANI POCO ISTRUITI IN MATERIA FINANZIARIAgli italiani fanno spesso investimenti fai da te, ma secondo la Consob hanno poca culturafinanziaria e comprano strumenti finanziari senza le necessarie competenze. Il 59% degliitaliani confonde le azioni con le obbligazioni ed è convinto che le azioni siano meno ri-schiose delle obbligazioni, mentre è esattamente il contrario. Il consiglio da dare ai rispar-miatori è quello di avvalersi di esperti del settore per evitare brutte sorprese.

SI SCONTANO LE DONAZIONI PER IL RESTAURO DELLE CHIESEle offerte devolute alle parrocchie, per sostenere il restauro e il risanamento delle chiese erelative pertinenze sono detraibili dall’imposta nella misura del 19% per le persone fisichee sono deducibili interamente dal reddito d’impresa per gli imprenditori.

NON RADDOPPIANO LE MULTE STRADALISe non vengono pagate le spese di accertamento e notifica, le sanzioni per le multe stradalinon possono essere raddoppiate, come fanno invece ancora tanti Comuni che per pochieuro non pagati, relativi ad esempio alle spese postali, raddoppiano la sanzione principale.

AL VIA LE PRIME PAGELLE FISCALICon il graduale addio agli Studi di settore, imprese e lavoratori autonomi titolari di partitaIva iniziano a fare i conti con le cosiddette “pagelle fiscali”. Il Fisco ha reso noto infatti i pri-mi settanta “Indici sintetici di affidabilità”. tra le attività interessate: negozi di computer,articoli sportivi ed elettrodomestici, ristoranti, carrozzieri, meccanici, parrucchieri, barbie-ri, intermediari immobiliari, disegnatori grafici, geometri e avvocati. le pagelle, con voti da1 a 10 misureranno l’attendibilità fiscale dei contribuenti. Chi avrà alti voti, potrà godere dialcuni benefici, quali l’esclusione dalla disciplina delle società di comodo, l’esclusione daaccertamenti basati su presunzioni semplici, l’esonero dal visto di conformità per compen-sazioni e rimborsi.

PRONTA LA NUOVA PACNovità importanti per gli agricoltori. dal primo gennaio 2018 arrivano infatti le nuove nor-me della Pac (Politica agricola comune). tra le principali innovazioni: misure a favore deigiovani, semplificazioni degli adempimenti e costituzione delle organizzazioni dei produt-tori per la contrattazione sui prezzi, al fine di sostenere il reddito delle aziende agricole.

BONUS CULTURA PER I DICIOTTENNI I giovani che compiono 18 anni nel 2017 hanno diritto a un bonus di euro 500,00 da utiliz-zare entro il 31 dicembre 2018 presso uno dei soggetti registrati nell’apposito elenco, perl’acquisto di biglietti d’ingresso a teatro, cinema, spettacoli dal vivo, musei, mostre, eventiculturali, parchi naturali ecc. nonché per l’acquisto di libri, musica registrata e corsi di mu-sica, di teatro e lingua straniera. I giovani nati nel 1999 devono registrarsi sulla piattaformainformatica dedicata (www.18app.italia.it) entro il 30 giugno 2018.

Roberto Marchini

IL COMMERCIALISTAINFORMA

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IL NOTAIO INFORMACompravendita

e fallimentoosa può succedere quando si ac-quista un immobile da un costrut-tore nei confronti del quale vienepoi emessa una dichiarazione di

fallimento? È bene sapere che in caso di fallimento

del costruttore, entro certi limiti oggettivi esoggettivi, gli atti di compravendita com-piuti prima della dichiarazione di falli-mento possono essere revocati e l’acqui-rente potrebbe così correre il rischio diperdere non solo la casa ma anche i soldiversati. a tutela, comunque, dell’acquiren-te intervengono alcune disposizioni legi-slative che brevemente adesso cercherò diillustrarvi.

Se l’immobile oggetto di compravendi-ta è stato contrattato al “giusto prezzo”, os-sia al prezzo di mercato del luogo dove sitrova l’immobile, possono essere revocatisolo gli atti effettuati nei sei mesi prece-denti la dichiarazione di fallimento e sem-pre che il curatore fallimentare dimostriche l’acquirente era a conoscenza dellostato di “pericolosità” del costruttore.

Se la vendita è avvenuta invece a unprezzo inferiore almeno di un quarto rispetto al valore di mercato del bene ven-duto, può essere revocata anche se effet-tuata nell’anno precedente la dichiarazio-ne di fallimento.

Quello che è importante sottolineare èche, mentre nel caso di vendita a “giustoprezzo” il curatore deve dimostrare la co-noscenza da parte dell’acquirente dellostato di insolvenza del costruttore, nel se-condo caso, vendita a un prezzo inferioredi almeno un quarto del valore di mercato,la conoscenza dello stato di insolvenza daparte dell’acquirente è data per nota. Per-tanto chi acquista a un prezzo più bassonon può trincerarsi dietro il fatto che nonera a conoscenza della situazione precariadel venditore, e quindi fino a che non siatrascorso un anno dal rogito, può semprevedersi revocato il suo acquisto e perderela casa.

la riforma della legge Fallimentare haridotto i termini, che prima erano di dueanni antecedenti la dichiarazione di falli-mento, e ha previsto anche una particolaretutela per chi acquista la prima casa. Infat-

ti in questo caso se la vendita è avvenuta a“giusto prezzo” e l’immobile è destinato aprima casa per l’acquirente o per suoi pa-renti entro il terzo grado, l’atto non può es-sere revocato neanche se effettuato nei seimesi precedenti la dichiarazione di falli-mento, anche se il curatore potesse dimo-strare che l’acquirente era a conoscenzadello stato di insolvenza del venditore.

Cosa succede se la dichiarazione di fal-limento interviene prima del contratto de-finitivo di compravendita e dopo il con-tratto preliminare?

l’acquirente, o meglio il promittenteacquirente, in questo caso sarebbe privo ditutela in quanto non ha ancora stipulato ilcontratto definitivo, ma anche in questaipotesi il legislatore ha previsto un’altra tu-tela per il promissario acquirente preve-dendo che non sono soggetti a revocatoriafallimentare i contratti preliminari di ven-dita, conclusi al giusto prezzo aventi adoggetto immobili destinati ad abitazioneprincipale dell’acquirente o dei suoi pa-renti entro il terzo grado, se trascritti. Na-turalmente per trascrivere un contrattopreliminare presso i Pubblici registri oc-corre rivolgersi a un Notaio. È vero che ilcosto dell’atto notarile è maggiore rispettoalla semplice registrazione di un contrattopreliminare presso l’agenzia delle entratema è altrettanto vero che in tal modo l’ac-quirente non corre il rischio di perdere lacasa o i soldi versati.

Concludo quindi invitandovi prima difare qualunque operazione immobiliareanche se apparentemente semplice, a chie-dere un colloquio con il vostro Notaio difiducia che vi darà le risposte giuste e la so-luzione migliore per concludere l’operazio-ne che state per fare.

Maria Maddalena Buoninconti

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Le vostre domande potete inviarle al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] numero di telefono: 045 8003658numero di fax: 045 8009979sito web: www.notaiobuoninconti.it

Obbligo del preventivo

L’AVVOCATOINFORMA

seguito dell’entrata in vigore, loscorso 29.08.2017, della lg. 124/2017, è divenuto obbligatorio pertutti i professionisti e, quindi, an-

che per gli avvocati, l’obbligo di fornire aiclienti il preventivo scritto dei costi e deglioneri relativi alle prestazioni richieste e ciò aprescindere da una esplicita richiesta sulpunto effettuata dal cliente.

Il professionista è tenuto nel rispetto delprincipio di trasparenza a rendere noto alcliente il livello della complessità dell’incari-co, fornendo tutte le informazioni utili circagli oneri ipotizzabili dal momento del confe-rimento dell’incarico; è altresì tenuto a co-municare in forma scritta a colui che confe-risce l’incarico professionale la prevedibilemisura del costo della prestazione, distin-guendo fra oneri, spese, anche forfettarie, ecompenso professionale.

Per l’inadempimento di tale obbligo nonappaiono, tuttavia, essere previste conse-guenze incidenti direttamente sul diritto alcompenso dell’avvocato. Non c’è però tantodubbio che l’avvocato inadempiente possaessere assoggettato alle sanzioni disciplinaripreviste per aver violato i doveri di informa-zione verso il cliente su di lui gravanti in vir-tù del Codice deontologico forense. In altritermini, dalla mancata osservanza della

norma che obbliga l’avvocato a redigere unpreventivo scritto da consegnare al cliente,non consegue alcuna nullità e/o annullabi-lità del contratto di patrocinio né del man-dato ad litem.

Il rapporto, dunque, si considera instau-rato correttamente anche senza un preven-tivo scritto e resta perfettamente valido edefficace sul piano normativo ma, in caso dicontroversia tra l’assistito e il legale riguardoall’ammontare del corrispettivo dovuto,spetterà al giudice determinare il compen-so dovuto secondo i parametri del decretoministeriale vigente.

Si ricorda, inoltre, che il preventivo è su-scettibile di modifiche entro limiti ragione-voli solo nel caso in cui si verifichino circo-stanze non prevedibili al momento della suaredazione e che giustifichino la modifica delcompenso preventivato; in tale caso occor-re, comunque, informare il cliente inviandoanche un nuovo preventivo, con conseguen-te possibilità per il cliente stesso di recederedal contratto, così come per l’avvocato se ilcliente non accetta la modifica proposta.

Il preventivo è attività gratuita essendouna proposta contrattuale che deve essereaccettata dal cliente e rientrante nei doveriinformativi dell’avvocato.

Sabrina Moschen

ALe vostre domande potete inviarle al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] numero di telefono:0461 700150

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

SLA, viciniai malatiMilano - domenica 17 settembre 2017 il presi-dente della sezione provinciale UNCI di milanoaccompagnato dalla responsabile donne rag.tina mastropietro, dall’amministratore rag.giudici luigi, i soci giancarlo Ferrari e giovan-na Boccetta, hanno partecipato alla “giornataNazionale Sla” nella piazza di Casorezzo (mI)dove sono stati ricevuti dalla presidente dellalocale sezione aISla, Colombo raffaella, a cuihanno offerto un contributo economico, al finedi rafforzare il legame dell’energica straordi-naria rete solidale intrapresa dall’UNCI in favo-re dell’associazione Italiana Sclerosi lateraleamiotrofica. Progetto solidale avviato tre annior sono su iniziativa dello staff del Comitato diredazione della rivista “Il Cavaliere d’Italia”,unitamente a presidenza e segreteria nazionale,che vede partecipi i nostri associati Cavalierid’Italia a supporto della ricerca e a sostegno del-le persone affette da Sla. occasione per conso-lidare i rapporti di amicizia fra le nostre associa-zioni accomunate da principi e valori quali ilvolontariato e la solidarietà. la referente aISlanel ringraziare i convenuti, ha desiderato cono-scere la realtà cavalleresca milanese, sapiente-mente illustrata dal presidente Cav. lucio tabi-ni, che ha avuto così modo di esporre neidettagli la “mission” statutaria dell’UNCI postain essere sin dalla fondazione nel 1980. la par-tecipazione all’evento si è conclusa con l’omag-gio di una copia della rivista “Il Cavaliere d’Ita-lia” e l’invito a partecipare all’11esima edizionedel Premio Bontà UNCI milano.

Bergamo - In occasione della “giornata Nazio-nale Sla”, il presidente della sezione provincialeUNCI di Bergamo gr. Uff. marcello annoni e lalocale responsabile donne Uff. tina mazza han-no incontrato la referente aISla sezione di Ber-gamo, dott.ssa anna di landro, donando un so-lidale contributo economico a supporto delleattività di aISla.

Gorizia - anche la sezione provinciale di gorizia haaderito alla giornata Nazionale sulla Sla tenutasiin Fiumicello (go) in occasione del mercato setti-manale, evento collocato nella più ampia iniziati-va denominata “aISla e UNCI INSIeme. PerSo-Ne CHe aIUtaNo PerSoNe”, intrapresa dallostaff della redazione della rivista “Il Cavaliered’Italia”, con la collaborazione delle sezioni UNCIsparse su tutto il territorio nazionale. I soci diUNCI gorizia, rispondendo così “alla chiamata”solidale, per mezzo del presidente Uff. roberto Sel-

va, hanno consegnato ai locali volontari dell’asso-ciazione Italiana Sclerosi laterale amiotrofica uncontributo in denaro per perorare la nobile causa asostegno dei malati di Sla e delle loro famiglie.

Trento - alcuni soci della sezione provinciale UN-CI di trento e michele d’amico, consigliere e rap-presentante della sezione provinciale UNCI diCampobasso, nel pomeriggio di domenica 17 set-tembre 2017 hanno preso parte alla “giornataNazionale Sla” in largo Carducci a trento, of-frendo un contributo economico per aiutare laricerca contro la Sla, ricevendo in omaggio dellebottiglie di vino appositamente confezionate perl’evento. È stata altresì l’occasione per consegna-re alla sezione aISla trentino alto adige, perconto dello staff di redazione della rivista “Il Ca-valiere d’Italia”, un poster con gli articoli e gli spa-zi pubblicitari dedicati all’iniziativa “aISla eUNCI INSIeme. PerSoNe CHe aIUtaNo Per-SoNe”, posti in essere nel triennio 2015-2017, inmemoria della scomparsa Cristina Stella.

Belluno - Una delegazione del direttivo della sezio-ne provinciale UNCI di Belluno, composta dal vi-cepresidente Cav. gianfranco Sommavilla e il se-gretario alberto lucherini, con il Cav. gianniBordin, vicepresidente e rappresentante della se-zione UNCI di Treviso, hanno inteso prendere par-te alla “giornata Nazionale Sla” al fine di rafforza-re il legame solidale tra UNCI e aISla concedendoanch’essi un contributo economico teso a suppor-tare le attività in favore dei malati di Sla.

oltre alle citate compagini, hanno altresì aderi-to le sezioni di Varese e Salerno, numerosi associati,sponsor, amici e simpatizzanti dell’UNCI chehanno contribuito in maniera determinante econsapevole, come nelle scorse edizioni, a soste-nere la ricerca scientifica sulla Sla, donando € 2 o€ 5 per mezzo dell’utilizzo di telefoni di rete fissa ocellulari tramite semplici sms solidali.

Un particolare ringraziamento anche que-st’anno va rivolto al Comitato esecutivo di medio-credito trentino alto adige e al presidente Comm.Franco Senesi, per la sentita vicinanza e sensibili-tà in favore delle iniziative umanitarie propostedall’UNCI, per avere concesso ad aISla onlustrentino alto adige un contributo da destinarsi invia esclusiva a questo progetto solidale.

Pierlorenzo Stella

NOTIZIE DALLA SEGRETERIA GENERALE AISLA E UNCI ANCORA INSIEME

Gruppo volontari AISLA e soci UNCI Milano

La referente AISLA Bergamo, Dott.ssa Anna Di Landro, con il Gr. Uff.Marcello Annoni e l’Uff. Tina Mazza

Volontari AISLA e UNCI Gorizia

Gruppo volontari AISLA e soci UNCI Treviso Belluno

Volontari AISLA e delegazioni UNCI di Campobasso e Trento

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 50 DICEMBRE 2017

IL NOSTRO RICORDO

GR. UFF. DEMETRIO AMADDEO SEZIONE DI BERGAMOCAV. ALFONSO BASSO SEZIONE DI VICENZAUFF. LUIGI NINO BELOTTI SEZIONE DI BERGAMOUFF. GIOVANNI CAROBBIO SEZIONE DI BERGAMOCAV. DARIO DALLA BERNARDINA SEZIONE DI VICENZASIG. ROBERTO DEL FRATE SEZIONE DI UDINEUFF. GIOVANNI FERRARINI SEZIONE DI PARMACAV. LUIGI GAMBA SEZIONE DI BERGAMOCAV. GASTONE LETTORI SEZIONE DI BERGAMO

GR. UFF. LEONELLO LETRARI SEZIONE DI TRENTO SIG. PAOLO MASTELLA SEZIONE DI VERONACAV. GIOVANNI MARCHESI SEZIONE DI BERGAMOCAV. MARIO MENEGHINI SEZIONE DI VICENZACAV. ROBERTO MONTANARI SEZIONE DI VICENZACAV. MELCHIADE PAOLIZZI SEZIONE DI UDINECAV. INES ROMANIN SEZIONE DI UDINECAV. ROCCO TATANGELO SEZIONE DI VARESECOMM. PASQUALE VENTURA SEZIONE DI BERGAMO

Lo staff del Comitato di Redazione della rivista “Il Cavaliere d’Italia” e le sezioni provinciali dell’UNCI con i propri associati diffusi sull’interoterritorio nazionale, vicini alle famiglie dei soci venuti tristemente a mancare, si uniscono a dolore e preghiere.

CI HANNO LASCIATO…

UNCI, stagionedi rinnovamento

resso la sede naziona-le dell’Unione NzionaleCavalieri d’Italia in vero-na, sabato 21 ottobre, si

è riunito in assemblea ordinariail Consiglio direttivo Nazionale,condotto dal presidente nazio-nale gr. Uff. marcello annoni econ funzione di verbalizzantedal segretario generale Comm.renato accili.la seduta, iniziata con il con-sueto saluto di benvenuto e rin-graziamento del presidente aipresenti, rimarcando la costan-te presenza, interesse e attacca-mento al sodalizio dei conve-nuti, prosegue evidenziando ipunti salienti da rispettare nellosvolgimento delle prosssimeelezioni dell’UNCI, provincialie nazionali, che dovranno svol-gersi rispettivamente, entro gen-naio e febbraio 2018.l’assemblea viene informata chea cura della segreteria generale èstata rinnovata alla nuova giun-ta comunale di verona la ri-chiesta per avere, in comodatod’uso, un idoneo locale qualesede nazionale dell’UNCI. trat-

tative tuttora in corso con la re-sponsabile al patrimonio delComune di verona, a cui sonostate rappresentate le specifichenecessità e che, manifestan-do apprezzamento per l’attivitàche l’associazione svolge so-prattutto a favore dei più biso-gnosi, si è augurata di poteresaudire la richiesta nel prossi-mo futuro.Il presidente ha invitato presi-denti e segretari di sezione a cu-rare maggiormente la correttagestione amministrativa in me-rito ai rinnovi delle quote socia-li, con l’invio trimestrale degliimporti, così da non rimetterlialla segreteria generale a fineanno o addirittura i primi mesidell’anno successivo, in mododa avere un quadro sempre ag-giornato del numero esatto diiscritti a livello nazionale. altre-sì, ha rammentato ai presenti diconsultare il sito internet del-l’UNCI e confrontarsi con la se-greteria generale, prima di fissa-re la data degli annuali ConvegniProvinciali e Premi Bontà perevitare imbarazzanti sovrappo-

sizioni, ha raccomandato di se-guire le direttive diramate conuno specifico memorandumper quanto concerne la tra-smissione di articoli e foto dapubblicare sulla rivista “Il Cava-liere d’Italia”, confermando gliapprezzamenti allo staff del Co-mitato di redazione, per le sva-riate attestazioni di merito ri-scosse nel tempo.Si è poi soffermato sui ringrazia-menti pervenuti da amatrice perl’aiuto fornito dall’UNCI a unafamiglia di agricoltori colpitadall’evento sismico del CentroItalia e sui proventi ottenuti perl’anno 2015 dall’assegnazionedel 5 per mille mediante indica-zione del codice fiscale associati-vo 93004410234, per cui l’Unio-ne Nazionale Cavalieri d’Italia èrisultata beneficiaria di unasomma di ben € 6.320,52 (seimi-latrecentoventi/52) che verrà ri-partita fra le sezioni provincialiin base al numero degli iscritti al-l’epoca delle dichiarazioni.

Pierlorenzo StellaRenato Accili

P

Consiglieri nazionaliTavolo della dirigenza nazionale

INCONDIZIONATO ALTRUISMO

Presidenza nazionale, segreteriagenerale, soci dell’UNCI e staff delComitato di Redazione della rivista“Il Cavaliere d’Italia” colgono l’oc-casione nel formulare al Cav. Re-nato Salani, 71enne veneziano, daqualche anno residente a LevicoTerme (TN), vivissimi rallegramen-ti, per aver maturato oltre “mezzosecolo” di volontario nell’ambi-to della Protezione Civile (1966-2016).Impegno sociale apprezzato al-l’unanimità anche attraverso i nu-merosi riconoscimenti che nel tem-po gli sono stati concessi, tra cuiquello a lui forse più caro, la Meda-glia di Bronzo di Benemerenza dellaProtezione Civile (2009).Vivissime congratulazioni!

INSIEME DA 55 ANNI

L’Uff. Francesco Dal Santo e la signora Cateri-na Dal Santo, il 30 ottobre (27 ottobre 1951 -27 ottobre 2016) hanno festeggiato il loro65esimo anniversario di matrimonio. Da parte di tutti noi, e in particolar modo daisoci della sezione UNCI di Vicenza, auguri vi-vissimi per questo meraviglioso traguardo!

Il 2 giugno 2017 nella splendida cornice dellaPrefettura di Verona, S.E. il Prefetto Dott. Sal-vatore Mulas, alla presenza del Sindaco di Ca-stel D’Azzano (VR), ha consegnato l’onorifi-cenza di Ufficiale al socio Gaetano Perlini,consigliere della sezione provinciale UNCI diVerona e Delegato Mandamentale di Casteld'Azzano. Congratulazioni!

I BAMBINI TORNANO A SORRIDERE

Ancora una volta protagonista di altruismo e solidarietà, il Cav. Luciano Rainerodetto “Tenace”, socio della sezione UNCI di Verona, assieme a un folto gruppo dialpini e realtà del volontario veronese, con una iniziativa che ha visto recapitare vi-cino a L’Aquila, a Paganica e Fossa, giocattoli, materiale di cancelleria e dolciumi,in favore di oltre 300 bambini delle popolazioni colpite dal terremoto. Sentimenti di profonda gratitudine, gioia e unanime apprezzamento di autorità eresidenti, hanno per cosi dire “ricompensato” l’operosità dei volontari.

Renato Accili

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