Un’avventura virtuale alla scoperta degli ELEMENTI MANCANTI Germano Bonomi Liceo Scientifico Sperimentale Calini, Brescia 19/04/01 (1) UN’AVVENTURA VIRTUALE ALLA SCOPERTA DEGLI ELEMENTI MANCANTI Presentazione: Germano Bonomi Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Brescia
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Unavventura virtuale alla scoperta degli ELEMENTI MANCANTI Germano Bonomi Liceo Scientifico Sperimentale Calini, Brescia 19/04/01 (1)(1) UNAVVENTURA VIRTUALE.
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Alcuni elementi hanno anche un simbolo “grafico”che proviene dalla tradizione alchemica
Combinazioni di diversi elementi generano sostanze più complesse chiamatecomposti; il numero di combinazioni è praticamente infinito.
Un composto non riflette le proprietà e le caratteristiche dei suoi elementicomponenti (l’acqua, che è un liquido, è composta da idrogenoe ossigeno che sono due gas)
``There's antimony, arsenic, aluminum, selenium, And hydrogen and oxygen and nitrogen and rhenium And nickel, neodymium, neptunium, germanium, And iron, americium, ruthenium, uranium, Europium, zirconium, lutetium, vanadium And lanthanum and osmium and astatine and radium And gold, protactinium and indium and gallium (inhale) And iodine and thorium and thulium and thallium.
``There's yttrium, ytterbium, actinium, rubidium And boron, gadolinium, niobium, iridium And strontium and silicon and silver and samarium, And bismuth, bromine, lithium, beryllium and barium.
``Isn't that interesting? I knew you would. I hope you're all taking notes, because there's gonna
be a short quiz next period.
``There's holmium and helium and hafnium and erbium And phosphorous and francium and fluorine and terbium And manganese and mercury, molybdinum, magnesium, Dysprosium and scandium and cerium and cesium And lead, praseodymium, platinum, plutonium, Paladium, promethium, potassium, polonium, Tantalum, technetium, titanium, tellurium, (inhale) And cadmium and calcium and chromium and curium.
``There's sulfur, californium and fermium, berkelium And also mendelevium, einsteinium and nobelium And argon, krypton, neon, radon, xenon, zinc and rhodium And chlorine, cobalt, carbon, copper, Tungsten, tin and sodium.
``These are the only ones of which the news has come to Harvard, And there may be many others but they haven't been discovered.''
L’idea che la materia che ci circonda possa essere spiegata in terminidi sostanze fondamentali è presente nell'umanità sin dalle origini.
I filosofi greci dell'antichità credevano per esempio che la materiafosse composta da un principio, o elemento, fondamentale.
Per Talete (VI sec. A.C.) questo elemento era l’acqua, per Anassimene l’aria, per Eraclito il fuoco, mentre per Empedocle la materia era l’unione di 4 elementi fondamentali: l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco.
La materia era considerata in generale come un “continuo”, ovverosi credeva di poterla dividere all’infinito e che ogni sua parte avessele stesse caratteristiche del tutto.
Un altro filosofo greco, Democrito (V sec. A.C.), credeva invece che la materia fosse composta di particelle indivisibili chiamate atomi.
Le teorie dei filosofi greci e specialmente quelle di Aristotele (IV sec. A.C.) resistettero quasi immutate per quasi 2000 anni.
Nel 16o secolo nuove qualità degli elementi furono introdotte per spiegare le nuove trasformazioni chimiche scoperte. Per esempiolo svizzero Paracelso, famoso alchimista, introdusse tre nuovi elementi:il mercurio, il sale e lo zolfo.
Nel secolo successivo il chimico e fisico inglese Robert Boyle riconobbela natura fondamentale di un elemento e capì la differenza tra una miscelae un composto.
Nella seconda parte del 18o secolo, seguendo le definizioni didate da Boyle e dopo accurati studi di laboratorio il chimicofrancese Lavoisier pubblicò la prima lista di sostanze elementari.
Nel 19o secolo gli studi sulla natura e sulle proprietà degli elementi si intensificarono; tra glialtri ricordiamo il lavoro di Dalton, Gay-Lussac, Avogadro e Cannizzaro.
Nel 20o secolo infine la chimica e la fisica si intrecciarono per certificare la natura atomica degli elementi.
Nel 16o secolo la teoria atomistica, propostada Democrito ed in seguito anche da Epicuro, venne ripresa in forma moderna per spiegare le nuove scoperte.
In particolare si dimostrò che in un composto, per esempio l'acqua, i pesi degli elementi componenti hanno sempre un ben definito rapporto (“legge delle proporzioni definite”).
Inoltre si scoprì che le quantità in peso di un elemento che si combinano con la stessa quantità di un altro elemento per formare composti diversi, stanno fra loro in rapporti semplici, esprimibili con numeri interi piccoli (“legge delle proporzioni multiple”).
Queste due leggi furono brillantemente descritte nel 18o secolo dalla teoria atomica dell'inglese John Dalton.
Nei due secoli successivi i concetti di atomo e elemento si intrecciarono ulteriormente sino alla formulazione dei modelli atomici da noi oggi accettati.
DEFINIZIONE: Possiamo oggi dire che l’atomo è la più piccola parte di un elemento che ne conservi le proprietà.
TEORIA ATOMICA: http://helios.unive.it/~chem2000/capitoli/02.htmhttp://www.itcg.chiavari.ge.it/chimica/materiali/atomo.html
Gli elettroni che ruotano attorno al nucleo, al contrario, hanno carica negativa.
Questo significa che per essere elettricamente neutro un atomo deve avere un numero uguale di protoni e di elettroni.
GLI ELEMENTIGli atomi II
L’ATOMO: http://utenti.tripod.it/omegagroup/atoming.htmNIELS BOHR: http://www.nobel.se/physics/laureates/1922/bohr-bio.htmlLA FISICA delle PARTICELLE: http://webscuola.it/risorse/quark/opera/fisica.htm
Il numero di protoni nel nucleo è detto "numero atomico" (Z), la somma del numero di protoni e di neutroni è chiamato "numero di massa" (A).
Gli atomi di uno certo elemento hanno lo stesso numero di protoni, ma possono avere un numero diverso di neutroni; in questo caso vengono chiamati "isotopi".
Con "peso atomico", oggi intendiamo il peso medio di un atomo di un elemento, considerando tutti gli isotopi e le relative percentuali di abbondanza in natura.
Per quanto riguarda le proprietà chimiche di un elemento sono legate al numero e alla disposizione degli elettroni negli atomi.
Dimitrij Ivanovic Mendeleev nacque l'8 febbraio 1834, 17o figlio di un direttore di ginnasio a Tobolsk, Siberia.
Nel 1847 suo padre morì e la madre, per iscriverlo alla Università, trasferì la famiglia a Mosca.
Però in quei tempi le Università non accettavano studenti nati in Siberia; dovette quindi ripiegare sull'Istituto Pedagogico di S. Pietroburgo.
Nel 1855 divenne maestro e, su propria richiesta, fu spedito in Crimea dove continuò i suoi studi di chimica.
Rientrò a S. Pietroburgo nel 1856 per ricevere la laurea in chimica.
Nel 1859 fu spedito a Heidelberg dove prese contatto con gli studiosi europei dell'epoca.
Nel 1861 fece ritorno a S. Pietroburgo, dove nel 1867 divenne professore di chimica generale all'Università.
Non trovando un libro di testo adeguato lo scrisse lui: “I principi della Chimica” (1868-70).
Ebbe spesso un rapporto di conflitto con il regime zarista che gli impedì di fare carriera accademica e che lo costrinse al ritiro nel 1891. Nel 1893 assunse la carica di direttore dell'Ufficio Pesi e Misure, carica che mantenne sino alla sua morte il 20 gennaio 1907.
La tavola periodica rappresenta uno schema di classificazione che ordina gli elementi chimici in funzione del loro numero atomico (Z) [e non rispetto al loro peso atomico come invece aveva fatto Mendeleev].
La tavola periodica è formata da caselle che individuano 7 linee orizzontali (periodi) e 18 righe verticali (gruppi) contenenti elementi con caratteristiche simili.
I periodi sono di lunghezza variabile;
il primo contiene 2 elementi (idrogeno Z=1 e elio 2)
il secondo (dal litio 3 al neon 10) ed il terzo (dal sodio 11 all'argon 18) ne contengono 8,
il quarto (dal potassio 19 al kripton 36) ed il quinto (dal rubidio 37 allo xenon 54) ne contengono 18.
Il sesto periodo contiene 32 elementi (dal cesio 55 al radon 86).
Dal momento che la tabella periodica è strutturata in 18 colonne, 14 di questi 32 elementi vengono rappresentati in una riga isolata posta in basso.
Il settimo periodo, contenente idealmente 32 elementi, è incompleto. Contiene gli elementi dal francio 87 al meitnerio 109; come per il sesto periodo 14 elementi vengono raggruppati in una riga isolata in basso.
SOFTWARE DIDATTICO PER LA CHIMICA: http://members.xoom.it/chimica/chimica/software/index.html
Il fattore maggiormente responsabile delle proprietà chimiche di un elemento è la nuvola elettronica che circonda il nucleo atomico.
Il numero di elettroni di un atomo di un elemento è pari al numero
atomico di tale atomo; ecco quindi spiegato perché nella tavola
periodica gli elementi sono ordinati secondo il loro numero atomico.
In base alla meccanica quantistica gli elettroni possono disporsi intorno al nucleo secondo criteri predeterminati andando ad occupare livelli di energia crescenti a distanze maggiori.
Tali livelli vengono chiamati orbitali atomici e sono caratterizzati da tre numeri, chiamati numeri quantici:
principale (n=1,2,..),
azimutale (l=0,1,..,n-1),
magnetico (m=-l, ..,0., .., +l).
In genere il livello l=0 viene indicato con la lettera s, quello l=1 con p ed i successivi con d e f. Per ogni combinazione nl ci sono 2l+1 orbitali possibili.
Per il principio di esclusione di Pauli ogni orbitale può ospitare al massimo 2
elettroni.
GLI ORBITALI: http://helios.unive.it/~chem2000/lezioni/unit03.htmFISICA QUANTISTICA:http://www.geocities.com/capecanaveral/hangar/6929/