Una vita che nasce teme l’alcol Proteggere la salute del bam- bino è una responsabilità della madre e un impegno della società. SOCIETÀ ITALIANA DI ALCOLOGIA Campagna annuale per la prevenzione dell’abuso dell’alcol del Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Alcologia Alcuni numero utili: Telefono Verde Alcol Istituto Superiore di Sanità Ministero della Salute tel. 800 632000 AICAT-Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento tel. 010 2469341 AA-Alcolisti Anonimi tel. 06 6636620 Gruppi Al-Anon/Alateen per familiari ed amici di alcolisi tel. 02 504779 Consulta anche i siti www.iss.it/alcol www.epicentro.iss.it/temi/alcol/alcol.asp www.ministerosalute.it www.dfc.unifi.it/sia www.alcolonline.it Info [email protected]rendere facili le scelte salutari SIA SIA OSSERVATORIO NAZIONALE ALCOL CNESPS WHO COLLABORATING CENTRE FOR RESEARCH AND HEALTH PROMOTION ON ALCOHOL AND ALCOHOL-RELATED HEALTH PROBLEMS
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Una vita che nasceteme l’alcol
Proteggere la salute del bam-bino è una responsabilitàdella madre e un impegnodella società.
SOCIETÀ ITALIANA DI ALCOLOGIA
Campagna annuale per la prevenzione dell’abuso dell’alcoldel Ministero della Salute in collaborazione con l’IstitutoSuperiore di Sanità e la Società Italiana di Alcologia
Alcuni numero utili:
Telefono Verde AlcolIstituto Superiore di SanitàMinistero della Salutetel. 800 632000AICAT-AssociazioneItaliana dei Club degliAlcolisti in Trattamentotel. 010 2469341AA-Alcolisti Anonimitel. 06 6636620Gruppi Al-Anon/Alateen per familiaried amici di alcolisitel. 02 504779
Consulta anche i sitiwww.iss.it/alcolwww.epicentro.iss.it/temi/alcol/alcol.aspwww.ministerosalute.itwww.dfc.unifi.it/siawww.alcolonline.it
Molte donne sono convinte, erroneamente,di consumare vino, birra, aperitivi alcolici,amari o superalcolici “moderatamente”ma poche sanno cosa si intende effettiva-mente per moderazione in riferimentoall’organismo femminile e pochissime sonoinformate sulla cautela che si impone ingravidanza.
In gravidanza anche un consumo minimo dialcol può pregiudicare la salute e lo svi-luppo del feto.
Nonostante l’esistenza di una precisa con-troindicazione che tutela la salute del bam-bino in Italia ancora oggi il 50-60 % delledonne in gravidanza consuma bevandealcoliche.
È dimostrato che le donne che bevono abi-tualmente una o più volte al giorno presen-tano una maggior frequenza di abortisoprattutto durante il secondo trimestre digravidanza. Ciò sarebbe imputabile ad un’a-zione tossica esercitata dall’alcol sul fetoanche dopo assunzione di dosi modeste.È quindi importante smettere di beregià durante il periodo in cui si program-ma la gravidanza per poter proteggereil bambino.
Infatti gli organi vitali, quali cuore, cervello,scheletro si formano durante i primi 10-15giorni dopo il concepimento. Spesso ciòavviene prima di sapere che si è in gravi-danza.
L’alcol attraversa la placenta e arriva diret-tamente al feto ad una concentrazione pra-ticamente equivalente a quella della madreche ha assunto la bevanda alcolica.Il feto non è dotato di enzimi capaci dimetabolizzare l’alcol e ne subisce gli effettidannosi a livello cerebrale e sui tessuti invia di formazione. Tale azione negativainterferisce sui normali processi di sviluppofisico (provocando malformazioni) edintellettivo (generando ritardo mentale)in maniera più o meno grave in funzione deilivelli di consumo.
Elevati livelli di consumo alcolico maternodeterminano, inoltre, carenze vitaminicheche hanno ripercussioni sullo sviluppo delnascituro.
Il neonato, spesso prematuro, può presen-tare condizioni generali che variano dallapresentazioni di sintomi o disturbi definitialcolici sino alla sindrome conclamatafetoalcolica, irreversibile e spesso pro-gressiva.
I primi 3 mesi di gravidanza e l’ultimotrimestre sono i periodi più delicati equelli in cui l’alcol determina i dannimaggiori per il feto.
Il mantenimento di abitudini legate al con-sumo di alcol è correlato ad un aumentodel rischio di nascita prematura e di sotto-peso.
Inoltre è stato dimostrato che questi feno-meni si verificano sia in donne che bevo-no durante la gravidanza sia in quelle chesi sono astenute dal bere durante lagestazione, ma che avevano abusato dialcol precedentemente.
Difetti alla nascita alcol corelati (FAS)sono assolutamente evitabili attraver-so l’astensione totale del bere nelcorso della gravidanza.
Evidenze recenti mostrano che i figli didonne che hanno mantenuto l’abitudineal consumo di alcolici in gravidanza pre-sentano in età adulta una frequenza mag-giore di problematiche alcolcorrelate eduna più frequente predisposizione al defi-cit cognitivo consistente in una minorecapacità di memoria.I bambini che sono stati esposti al consu-mo materno di alcol durante la gravidan-za spesso mostrano problemi di attenzio-ne e iperattività, che divengono evidentisolo dopo alcuni anni.
In sintesi si può affermare che l’alcolconsumato dalla madre influisce nega-tivamente sul futuro del bambino.
Se si intende programmare di avere unfiglio o se si è in gravidanza la sceltamigliore per la mamma e per il nascitu-ro è di non consumare bevande alcoli-che di qualunque genere.