Un Curriculum per il Latino con il Supporto della ... grazioli.pdf · tro lo studio del latino, oggi l’insegnamento della lingua si ... quali non è possibile parlare né di restrizione
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Soprattutto nel biennio della scuola superiore si gioca,
da parte degli studenti, l’apprendimento del latino, la
cui programmazione è rimasta pressoché invariata
dopo la riforma della scuola media negli anni ’60.
A partire dagli anni ’80, superate le vicissitudini pro o con-
tro lo studio del latino, oggi l’insegnamento della lingua si
avvale di tutti gli spunti didattici suggeriti dagli autori di te-
sti latini. Tra le varie metodologie sperimentate, significativa
quella che ricorre al supporto della grammatica storica e
della valenza del verbo. L’utilizzo di alcuni spunti di gram-
matica storica, usati sistematicamente, permette di superare
la distinzione fra forma regolari e non per sostantivi e verbi
– memorizzazione consapevole –; risalire con maggior faci-
lità al nominativo – essenziale per i sostantivi di 3ª declina-
zione –; studiare con maggior scientificità il fenomeno lin-
guistico, attraverso lo studio di radici, prefissi, suffissi,
conoscenza dei fenomeni fonetici che hanno caratterizzato
il passaggio dal latino all’italiano. La valenza del verbo, in-
vece, risulta chiave di lettura pratica e coerente di tutte le
espansioni all’interno degli enunciati e di questi all’interno
del periodo. Da tale metodo derivano scelte relative alla
scansione dell’apprendimento, alla varietà della tipologia
degli esercizi, sempre in latino, con l’obiettivo di potenziare
le abilità che consentono una traduzione coerente e mirano
a prevenire l’errore. Il curriculum, per chi ha adottato la
grammatica storica e la valenza del verbo, presenta le se-
guenti motivazioni:
A. Motivazioni strutturali
● Il latino si studia solo nelle scuole superiori
● Il latino non deve diventare materia selettiva
B. Motivazioni didattiche
● Centralità del latino all’interno di una metodologia co-
mune all’insegnamento delle lingue
● Recupero della linguistica
● Conoscenza del valore semantico delle parole
● Arricchimento del lessico italiano
Si avvale quindi delle seguenti strategie:
A. Strategie didattiche
● Attenzione per l’aspetto lessicale: studio radici, prefissi, suf-
fissi
●Mutamenti fonetici nel passaggio dal latino all’italiano
●Utilizzo di alcuni spunti di grammatica storica per decli-
nazioni e coniugazioni
● La valenza del verbo per individuare il rapporto esistente
con le sue espansioni
●Utilizzo linguistica testuale per la traduzione secondo coe-
renza e coesione
B. Strategie per lo studio del lessico
● Conoscenza del valore morfologico e sintattico di: radici,
prefissi, suffissi
● Ricostruzione della storia del vocabolo
● Costruzione di famiglie di vocaboli per campi semantici ed
associativi fra latino, italiano, lingue straniere
● Conoscenza dei principali fenomeni fonetici che hanno ca-
ratterizzato le modifiche formali del latino
C. Strategie per lo studio morfo-sintattico
● Utilizzo di testi di autore graduati in difficoltà
● Esercizi di riepilogo per il potenziamento delle abilità e il
recupero delle conoscenze
● Costruzione di quadri sinottici relativi alle declinazioni,
coniugazioni, analisi del periodo, valenza del verbo
● Utilizzo della valenza del verbo per imparare a tradurre
● Esercizi di lettura e traduzione guidata in classe, riflettendo
su coerenza e coesione
● Scelta mirata dei testi per difficoltà e tipologia
Si prefigge i seguenti obiettivi:
A. Obiettivi per il latino:
● Acquisizione degli strumenti per la comprensione ragio-
● Acquisizione degli strumenti per tradurre con coerenza e
coesione
● Assunzione del punto di vista dell’emittente
B. Obiettivi per l’italiano:
● Acquisizione della padronanza ragionata del lessico ita-
liano (80% deriva dal latino)
● Controllo del lessico scientifico e tecnologico oggi indi-
spensabile
● Inserimento del latino in un ampia area linguistica
Traduzione
Fine ultimo degli obiettivi: la traduzione. Essa richiede:
● L’analisi previsionale del un testo: analisi del periodo, ri-
conoscimento funzione preposizioni, congiunzioni, va-
lenza verbo…
● La motivazione delle scelte di traduzione
● La competenza lessicale anche a livello di sottocodici
Valutazione1
La valutazione è un momento molto delicato e non è solo
misurazione degli apprendimenti (conoscenze/abilità), ma
anche riconoscimento delle competenze. Il che significa che
qualsiasi pratica valutativa non deve mai perdere di vista
l’unità della persona e la continuità del processo formativo.
Pertanto, non dimenticando che la traduzione è una com-
petenza integrata (fatta di più competenze) e interlinguistica
(latino/italiano), la valutazione deve:
● Essere coerente con gli obiettivi e le strategie seguite nel
preparare le singole prove
● Costituire per l’insegnante la verifica del proprio lavoro e
il presupposto per attività di recupero
● Classificare la prova del singolo studente all’interno dei ri-
sultati conseguiti da tutta la classe
● Considerare diversamente l’errore in base agli obiettivi
delle singole prove
● Considerare l’errore vero, dall’errore indotto dal primo
● Considerare le scelte lessicali e stilistiche
Schede esemplificative2
Gli esempi riportati permettono di cogliere la sequenza del-
l’attività didattica con l’utilizzo della grammatica storica e
della valenza del verbo soprattutto in prima liceo scienti-
fico e in IV ginnasio. Le successive fasi, che riguardano
biennio e triennio, altro non sono se non il completamento
della morfo-sintassi, utilizzando sempre la metodologia
proposta.
1ª FasePer la grammatica storica la prima fase prevede l’acquisizione
delle modificazioni fonetiche e semantiche che permettono
di cogliere come latino ed italiano non sono due lingue di-
verse, ma momenti di un processo evolutivo. Questo, con-
traddistinto da trasformazioni significative per forma, si-
gnificato e struttura linguistica, aiuta gli studenti a riflettere
ed arricchire il loro lessico.
Modificazioni fonetiche
Per quel che attiene agli aspetti formali, le trasformazioni più
significative intervenute nel passaggio dal latino all’italiano
sono:
1. Caduta delle consonanti finali (apocope)
filiam -> filia (figlia)
montem -> monte
dentem -> dente
tres -> tre
laudat -> lauda (loda)
monebat -> moneba (ammoniva)
2. Palatizzazione della -i in -g se seguita da vocale
iam -> già
iniustitiam -> ingiustizia
coniuram -> congiura
Ianum -> Giano
iniuriam -> ingiuria
coniurare -> congiurare
iugum -> giogo
iuvare -> giovare
Iovem -> Giove
iustum -> giusto
iurare -> giurare
Iunonem -> Giunone
3. Sonorizzazione del gruppo -ti, seguito da vocale, in -z
laetitiam -> letizia
iustitiam -> giustizia
1. A tal proposito si consulti la scheda valutativa del brano L’empietà del tiranno Dio-nigi e la relativa nota.2. Al termine di ogni fase, il docente predispone esercizi ad hoc per verificare il livellodegli apprendimenti di tipo lessicale, morfologico, sintattico… Per la fase 3 gli esercizisaranno predisposti per individuare i singoli casi e la declinazione di appartenenza deisostantivi. Presentati tutti i casi gli studenti scriveranno le tabelle di ciascuna declina-zione. Se in contemporanea – fase 4 – si studiano, per assi temporali, i verbi, il docentepuò assegnare enunciati minimi. In rapporto ai modi e tempi verbali spiegati, si intro-durranno anche le congiunzioni e si passerà gradatamente dalla paratassi all’ipotassi.
Il suffisso tematico – iter informa che si tratta di un avver-
bio (e quindi di una parte invariabile) ed indica il modo in
cui avviene un’azione: in modo facile (è da ricordare che fa-
cilis in sé per sé significa che si fa)
3. Una parola si dice composta quando risulta formata da
prefisso - radice - desinenza
Il prefisso è una parte invariabile (in linea di massima le pre-
posizioni hanno funzione di prefissi) che si premette alla ra-
dice.
I prefissi a più alta frequenza sono: in, ad, ab (non si assimila)
de, ex, per, cum, inter, circum, pro, sub, ob; accanto alle pre-
posizioni sono da ricordare: dis- (separativo), re- (iterativo),
se- (separativo derivato da ex).
Il prefisso tende a ridefinire il significato di base.
Redeo5 = parola composta
re - i - o
pref. rad. des.
Il prefisso ci indica che l’azione espressa dal verbo, andare, si
ripete: andare di nuovo, donde ritornare.
Adduco = parola composta
ad-duc-o
pref. rad. des.
Il prefisso esprime l’idea dell’andare verso (aggiunge l’idea
del moto a lungo reale o figurato; se con un verbo di stasi in-
dica presso).
Circumdare = parola composta
circum-d(a)-o
pref. rad. des.
Il prefisso circum conferisce al verbo l’idea di un’azione che
si svolge andando intorno: circumdo significa dare intorno,
per cui circondare.
4. Le parole composte derivate sono quelle che risultano
formate da prefisso - radice - suffisso - desinenza
Inventor = parola composta derivata
in-vent-or-s
pref. rad. suf. des.
(vent- tema del supino di venio)
Una parola composta derivata (come la composta o la deri-
vata) si decodifica dalla desinenza: inventor è un maschile, si
tratta di persona (or), ed indica colui che compie l’azione del
venire; in- indica l’andare dentro: inventor è colui che va den-
tro qualcosa e quindi scopre; da qui inventore: colui che
scopre qualcosa, indagando.
Connubium = parola composta derivata
cum-nub-i-um
pref. rad. suf. des.
Il termine è un neutro (um è des. neutra), indica apparte-
nenza, nub- è la radice derivata dal verbo nubo e significa
sposare, e cum è il prefisso che indica l’unione; connubium
pertanto ha attinenza con lo stare insieme e segna il legame
esistente tra due persone; in senso traslato indica qualsiasi le-
game.
5. La radice del verbo eo ha un’alternanza vocalica indeuropea, cui si è aggiuntaun’alternanza puramente latina; si può semplificare la questione per gli studentiparlando di una semplice –i che si modifica in – e dinanzi alla vocale. Per appro-fondire cfr. A. Traina - G. Bernardi-Perini, Propedeutica al latino universitario, Bologna1998 (VI ed.).6.Nel passaggio dal nominativo al genitivo plurale, si dirà che la desinenza delle cin-que declinazioni era -om = um per oscuramento. In età classica 1ª- 2ª decl. adotta-rono –som (propria della declinazione pronominale). Esito 1ª: -a (vocale tema) + -som= -arum per rotacismo e oscuramento. Esito 2ª: -o (vocale tema) + -som = -orum.4ªdecl. –u (vocale tema) + om/um= -uum. Per la 3ª decl. –om/um. Esito per i sostan-tivi tematici: -i (sempre come vocale tema) + um= -ium. Esito per i sostantivi atema-tici -om/um= -um. A tal proposito si evidenzierà che alcuni nomi sonoapparentemente in consonante (urbs- mons- ars- fraus…), altri apparentemente invocale (iuvenis- panis- canis…).
Con l’utilizzo della grammatica storica le declinazioni sono
presentate per casi. Si parte dal nominativo. I sostantivi si
suddividono in tematici – radice + vocale tematica + desi-
nenza – e atematici – radice + desinenza. In modo partico-
lare per la 3ª declinazione si colgono tutte le variazioni che
si verificano dal nominativo alla declinazione. A titolo esem-
plificativo si presentano le tabelle del nominativo e vocativo
singolare e plurale6.
1ª declinazione Radice nom. + a Agricola Nomi col tema puro, ma anche nomi in as, per influsso greco Aeneas
2ª declinazione Radice nom. + o+s lupos → us os=us per oscuramento vocalico dovuto alla o in sillaba finale
4ª declinazione Radice nom. + u+s Senatus Nessun fenomeno
5ª declinazione Radice nom. + e+s Res Nessun fenomeno
3ª declinazione
Nomi in vocale Radice nom. + i/e+s Civisvulpes
Nomi in consonante* Gutturale g-c g/c+s = x leg+s = lexduc+s = dux (fenomeno di assibilazione)
Dentale t-d t/d+s = s cupiditat+s = cupiditas (sincope delladentale)
Labiale p-b p/b+s = ps/bs op+s = ops
Liquida l-r l/r+s = l/ r orator+s = orators = oratorr = orator(fenomeno di assimilazione esemplificazione)
Nasale m-n m/n+s = o (caduta nasale)
i nomi in tudin
nation+s = nations = nationn = nation =natio (fenomeno di assimilazioneregressiva, semplificazione e cadutadella nasale)altitudin+s = altitudins = altitudinn =altitudin = altitudo (fenomeni analoghi aiprecedenti con gradazione vocalica e=o)
Sibilante s s+s = s Ceres+s = Ceres**
* Queste consonanti, a contatto con -s-, desinenza del nominativo, si modificano secondo lo schema presentato** I nomi in sibilante possono presentare apofonia vocalica e/o=u per oscuramento; inoltre presentano il fenomeno di rotacismo s = r, quan-do -s- è intervocalica; es: Venerem = Vener = Venes = Venus
NOMINATIVO –S
È il caso del nomen. Caratterizzato da una desinenza S, che manca nella 1ª, è presente nella 2ª, 3ª, 4ª e 5ª, si modifica a con-
tatto con la consonante finale della radice nella 3ª declinazione.
Nomi in consonanteMasc. Femm. Neutrovedi tabelle formazionenominativo
Masc. Femm.u+s= us
Neutrou
Masc. Femm.e+s= es
1ª declinazione 2ª declinazione 3ª declinazione 4ª declinazione 5ª declinazione
Masc. Femm.a
Masch. Femm.e (per i nomi in us)er/ir*NeutroUm
Masch. Femm. NeutroCome per il nominativo
Masc. Femm.us
Neutrou
Masc. Femm.es
* 3ª declinazione nomi neutri in vocaleAnticamente con vocale i/e, hanno avuto esito al - e - ar. Animali; mari; nectari; esito: al - e - ar** 3ª declinazione nomi neutri in consonante
IL VOCATIVO
È il caso dell’invocazione (vocare) e della chiamata diretta. Si accompagna all’imperativo.
* il nome deus, voc. come nom.; i nomi in �ıus → i+e = ı; filius meus = fili mi
1ª declinazione Non esistono
2ª declinazione o+m=um Nom. Acc. Voc.
3ª declinazione Nomi in vocale* - Nomi in consonante**
C. Maccarrone - M.R. Torri - P. Grazioli, Rem tene, Napoli 1995.A. Traina - G. Bernardi-Perini, Propedeutica al latino universi-tario, Bologna 19986.
1. a-Di Locri errore di scelta voc. e complemento; b- di Proserpina Locride errore discelta voc. e complemento; g- di Proserpina Locride errore di scelta voc. e comple-mento; h- Della Locride errore di scelta voc. e complemento;i- In Locride errore discelta voc.2. a-Depredato non coglie il soggetto dell’azione3. a- Omesso4. d-Una rotta, imprecisione5. a-Navigava tradotto con l’imperfetto, non considerato il cum; f- Dopo che avevacompito errore di rapporto temporale;g- tenendo il vento favorevole durante il viag-gio errore 2 compl.6. i- Omesso7. a-Omesso; b- dagli dei sacrileghi immortali trasposizione dell’aggettivo e non ri-conoscimento della funzione di 2 compl.; c-A causa del sacrilegio errore di scelta divocabolo sacrilegium per sacrilegus e di compl.; f- Era data dai sacrilegi agli dei im-mortali, valenza verbo 2 compl.; h- Per il sacrilegio errore di scelta di vocabolo e dicompl.; i- Profanatore errore di num.8. d- Era stata data errore di rapporto temporale; e- Di offrire sacrilegi agli dei im-mortali per una buona navigazione 4 errori, uno di forma verbale e tre di compl.; l- sa-rebbe stata data, errore di rapporto temporale9. c-Dopo aver avvicinato la flotta al Peloponneso, anziché approdare la flottanel…modifica l’azione10. b-Al tempio…(venuto al ?)11. d- Venne non solo errore di tempo ma non ha colto la relazione della coord.; h-Quando Giove all’Olimpo venne chiamato dalla flotta del Peloponneso e venne nelsantuario, non riconosciuta la cong., il cum narrativo, tre compl., il significato dei verbi 12. a-Omesso, g- Importanza errore lessicale, scelto senso fig. 13. b-Molto pesante al dio errore di valenza14. a-Estrasse errore lessicale:letto extraho? Manca logica; l-Una grande quantità dioro di un caro amico al dio, errori compl., concordanza, lessico15. d- Per gioco imprecisione16. d- Importante grave errore di lessico; e- Importante grave errore di lessico17. c-Fosse imprecisione in quanto il cong. imp. indica un’ipotesi mentre, data la vi-cenda, è da usare l’ind. imp. che sottolinea la convinzione; g- Fosse imprecisione inquanto il cong. imp. indica un’ipotesi mentre, data la vicenda, è da usare l’ind. imp.che sottolinea la convinzione18. h- Omesso19. a-Tradotto: un mantello, imprecisione; 20. b- Aveva vissuto un’estate pesante e un inverno freddo errori nell’analisi deicompl. e logica; d- Senza importanza 3 errori: ha inserito sine; l’agg.è diventato sost.;errore lessicale; e- Futile errore lessicale; g- Nel freddo inverno errore concordanza; l-Affermò che l’estate sarebbe stata malsana per l’oro del caro amico, l’inverno freddo,errori di concordanza, compl. lessico, rapporto temporale
forma verbo; g- Avendo detto errore rapporto temporale; h- Perché l’indumento dilana attaccato (primo sig. di aptus) sia commentato (esse) ad ogni stagione non va-lutato aptus+ad, errato significato e reggenza di esse; i- Quando il morbido indu-mento attaccato tutto il tempo dell’anno dicesse, non colto il cum narr., errato utilizzodi aptum ad, errore less. per aptus; l- Avendo detto che il mantello sarebbe stato, er-rore tempo e rapporto temporale26. b- Di Epidauro; c- Ad Epidauro ordinò, ambiguo; d- Di Epidauro errore compl.; e-Di Epidauro errore compl. ;f- Di Epidauro errore compl.; g- Ad Epidauro ordinò, ambi-guo27. a-Frase omessa; d- Decise errore lessicale; Epidauro dalla barba dorata comandòad Easculapio, omesso verbo demi non riconoscendo l’infinitiva, 3 compl. errati; l-Fosse abbassata da demitto anziché demo, errore individuazione28. g- Fosse idem nota 16; l- Sarebbe stato conveniente che…errore di rapporto tem-porale29. d- e- Disse che il figlio non era d’accordo che lui avesse la barba non riconosciutele due subordinate e la funzione di barbatum filium, 3 errori; h- Imbarbuto lessico; i-E ancora concordarono che il figlio fosse barbuto, ordinò anche…, errata trad. dineque enim, di convenire, legando iussit alla propos, successiva30. g- Ogni, lessico31. a-Frase omessa; 32. a-La mensa argentea errore di numero e ….di lessico; g- Gli affari argentei lessico 33. a-Compl. omesso;f- Di tutti i santuari errore comp.; g- Di ogni tempio, lessico ecompl.; h- Da ogni santuario lessico; l- Di ogni tempio, lessico e compl.34. d- Decise errore lessicale
xit neque enim convenire barbatum esse28 filium,29 cum
in omnibus30 fanis pater imberbis esset.31 Etiam mensas
argenteas32 de omnibus delubris33 subtrahi iussit.34
(da Valerio Massimo)
21. h- Su una statua, non solo imprecisione, ma non coglie il rapporto di causa effetto22. i- Morbido lessico23. a-Morbido errore lessicale24. b- Omesso; d- Degli anni errore di numero; e- omesso25. a -E legato il mantello di lana disse che fosse lì da molto tempo: non consideratoil cum, errato il significato di aptum ad, inserito un avverbio; b-poiché si diceva errore
Valutazione del livello delle competenze acquisite
Alunno F Classe 1 Data 25/05/071
GRIGLIA DI VALUTAZIONE LATINO
1. Il compito è stato assegnato verso la fine dell’anno scolastico in una classe prima di Liceo scientifico. La lettera dell’alfabeto sostituisce il nominativo dello studente. Si no-terà come la valutazione non solo considera il numero degli errori, – sottrarre punti – ma anche gli aspetti positivi – aggiungere un punto – se la comprensione generale ela resa in italiano sono di buon livello.
Tipologia errori e punti Numero errori Punteggio
LessicoVocaboli errati e/o non tradotti (½×2)Imprecisioni lessicali (½ ×4)
VerboModi e tempi errati (½)Desinenze errate (¼)
Morfologia (½)Desinenze di nomi ed aggettivi equivocateDesinenze avverbiali scambiate con quelle di nomi, pronomi, verbiNumero
Sintassi Concordanze non colte (½)Valenze o legami del verbo errate (1)Espansioni o complementi non capiti (1)
Sintassi del periodo Errato rapporto congiunzioni e verbo (½)Errata individuazione di strutture (1; 2)
Omissioni periodi(si attribuisce il punteggio della stessa frase con il maggior numero di errori)
Errori di ortografia (½ ×4)
Comprensione generale del testo
Resa in italiano
1 ½
1 1
11 2
● Esauriente +1●Mediocre● Superficiale● Nulla
1
Lessico:● appropriato al contesto+1● generico ● errato